Il rapporto sui sistemi di
allerta come indicatore di
obiettivi per i servizi di
prevenzione
Agostino MESSINEO (°) Paola ABETTI (°°) Stefania TESSARI(°°°)
(°) Direttore SIAN ASL RM H
(°°) SIAN ASL RM H
(°°°) SIAN ASL 16 PADOVA
I nuovi regolamenti CE
 Dal 1 gennaio 2006 sono entrati in applicazione i seguenti regolamenti




CE in materia di igiene della produzione e delle commercializzazione
degli alimenti:
regolamento (ce) n. 852/2004 del parlamento europeo e del consiglio
del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari;
regolamento (ce) n. 853/2004 del parlamento europeo e del consiglio
del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene
per gli alimenti di origine animale;
regolamento (ce) n. 854/2004 del parlamento europeo e del consiglio
del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche per l’organizzazione
di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo
umano;
regolamento (ce) n. 882/2004 del parlamento europeo e del consiglio
del 29 aprile 2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la
conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle
norme sulla salute e sul benessere degli animali.
I suddetti regolamenti ed i successivi
regolamenti di modifica ed
integrazione, trattano orizzontalmente
la materia dell’igiene e della sicurezza
degli alimenti con disposizioni
normative che sono applicabili a tutti
gli alimenti.
Le vecchie direttive comunitarie che
trattavano verticalmente gli alimenti di
origine animale per settori produttivi
(carni e prodotti a base di carne – latte
e prodotti a base di latte – prodotti
della pesca e molluschi – uova,
ovoprodotti, miele ed altri alimenti di
origine animale) sono state abrogate
con la direttiva 2004/41/ce.
I regolamenti sono direttamente applicabili e
superano le norme nazionali in contrasto.
I principi sui quali si fondano sono i seguenti:
 la responsabilità della sicurezza dei prodotti alimentari
appartiene al produttore;
 il produttore di alimenti deve mettere in atto e
documentare le procedure ed i controlli adottati per
garantire la sicurezza dei propri prodotti;
 l’autorità sanitaria deve mettere in atto le verifiche delle
procedure di autocontrollo del produttore;
 le attività di autocontrollo e di controllo ufficiale devono
basarsi sull’analisi dei pericoli, fisici, chimici o biologici,
e sulla valutazione del rischio per ciascun pericolo
individuato;
inoltre
 il produttore deve garantire la rintracciabilità dei
prodotti alimentari;
 il produttore deve procedere al fermo o al ritiro o al
richiamo dei prodotti usciti dallo stabilimento di
produzione in relazione all’identificazione di pericoli
per la salute dei consumatori;
 l’autorità sanitaria deve adottare i provvedimenti di
rintraccio e di fermo dei prodotti potenzialmente
pericolosi qualora non provveda il produttore.
La normativa sul sistema di allerta
Per notificare in tempo reale i rischi
diretti o indiretti per la salute
pubblica connessi al consumo di
alimenti o mangimi è stato istituito il
sistema rapido di allerta comunitario,
sotto forma di rete, a cui partecipano la
Commissione Europea e gli Stati membri
dell'Unione
Sistema di Allerta comunitario
 Il sistema di allerta comunitario trova il
fondamento nella Direttiva 92/59/ CEE recepita
col decreto legislativo 115/95, relativa alla
sicurezza generale dei prodotti e nel
regolamento CE 178/2002 del Parlamento
europeo e del Consiglio, che stabilisce i principi
e i requisiti generali della legislazione
alimentare, istituisce l'autorità europea per la
sicurezza alimentare e fissa procedure nel
campo della sicurezza alimentare
 L'Ufficio VI della Direzione Generale della
Sanità Veterinaria e degli Alimenti del
Ministero della Salute è il punto di contatto
italiano per il sistema di allerta comunitario. Il
meccanismo delle comunicazioni rapide,
sempre più numerose negli ultimi anni, è uno
strumento essenziale per la valutazione di
eventuali rischi e per la tutela del
consumatore.
 Al riguardo il flusso delle "allerte" deve garantire sia la
completezza delle informazioni che la tempestività della
comunicazione. Ciò si realizza con apposite procedure
operative che prevedono:
 schede di notifica standard (completezza delle
informazioni);
 uso della posta elettronica (tempestività della
comunicazione).
 Le notifiche vengono quindi comunicate e condivise tra
gli Stati membri via rete, in tempo reale.
il ritiro dei prodotti
 L’attività del sistema di allerta prevede il ritiro
di prodotti pericolosi per la salute umana o
animale. Nel caso di rischio grave ed
immediato (esempio tossina botulinica), oltre a
disporre immediatamente il sequestro dei
prodotti tramite l’intervento del Comando
Carabinieri della Sanità e degli Assessorati
Regionali, la procedura di emergenza può
essere integrata con comunicati stampa.
Il ritiro rapido
In questo caso vengono informati i
cittadini sul rischio legato al
consumo di un determinato
prodotto e sulle modalità di
riconsegna dell’alimento alla asl
territorialmente competente.
 La Commissione Europea ha istituito sul proprio sito uno spazio
apposito per la consultazione on line delle notifiche settimanali ,
weekly overview of alert and information notifications, trasmesse
dai paesi della comunita'.
Il sito web consente di conoscere le notifiche settimanali gia' in
corso divise in:
 new alert notification per i prodotti a rischio che sono sul
mercato europeo.
 new information notification per i prodotti non presenti sul
mercato europeo o gia' sottoposti a misure di controllo dal paese
interessato. Si tratta di una tabella riassuntiva, ulteriore fonte di
informazione, con la quale gli enti sanitari territoriali possono
direttamente venire a conoscenza delle notifiche.
L’allerta nel Lazio
 Del tutto recentemente la Regione Lazio ha pubblicato le
procedure per la gestione operativa del sistema di allerta
alimentare, al fine di tutelare la salute degli animali,
dell’uomo e della salubrità dell’ambiente.
 Corre obbligo precisare che esulano dal sistema di allerta
i seguenti casi:
 gli alimenti e i mangimi, che pur presentando non
conformità, siano stati segnalati dall’operatore addetto
nell’ambito dell’autocontrollo, quindi non immessi sul
mercato.
 Al contrario, se tali non conformità sono
evidenziate da un controllo ufficiale,
comportano conseguenze amministrative e/o
penali;
 gli alimenti e i mangimi che pur presentando
non conformità, non rappresentano un grave
rischio per l’uomo, gli animali e per l’ambiente,
e non necessitano quindi di un intervento
immediato.
Non conformità
 Nei casi di non conformità il Dirigente del SIAN o del
Servizio Veterinario Area B, dovrà inoltrare la segnalazione
di non conformità all’Area Regionale preposta. La
segnalazione sarà raccolta in un sistema di sorveglianza
regionale che consentirà di orientare la programmazione
dei controlli e di attivare progetti specifici sulla scorta di
riscontri oggettivi. Risulta chiaro che a seconda dei casi
possiamo avere due tipi di comunicazioni: la notifica di
allerta e la segnalazione di non conformità
 Gli attori coinvolti nel sistema di allerta sono il
SIAN e/o il Servizio Veterinario del Dipartimento
di Prevenzione della ASL, l’Area Sanità
Veterinaria ed Area Igiene Pubblica e Sicurezza
Alimentare della Regione e il Ministero della
Salute- Dipartimento per la Sanità Pubblica
Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli
Alimenti.
 Il sistema di allerta è attivato dalla ASL che ravvisi in un
alimento o in un mangime, già immesso sul mercato un
grave rischio per l’uomo, gli animali e l’ambiente. Non vi
sono criteri per stabilire con precisione se un alimento o
un mangime costituisca un grave rischio, pertanto ogni
singolo caso sarà esaminato con scienza e coscienza
avvalendosi eventualmente del supporto tecnicospecialistico ritenuto più opportuno.
A titolo di esempio un indicatore
potrebbe essere il numero o la
tipologia del/dei microrganismi
patogeni presenti nell’alimento o
mangime o ancora la distribuzione e la
destinazione d’uso o anche gli
eventuali trattamenti a cui sarà
sottoposto.
 Il SIAN o il SV che attiva l’allerta dovrà adottare le misure
più opportune per fronteggiare il rischio per la salute
umana ed animale, pertanto i prodotti oggetto di allerta
rinvenuti sul mercato andranno sottoposti a
sequestro. Se l’alimento o il mangime è prodotto o
confezionato presso un’ azienda che si trova sul territorio
di competenza della ASL che attiva l’allerta, la stessa
dovrà effettuare presso l’azienda un’ispezione per
acquisire tutti gli elementi utili a determinare le cause di
non conformità.
 Nella stessa sede dovrà essere acquisito l’elenco dei
clienti e di eventuali fornitori dell’alimento o mangime
oggetto dell’allerta. Il sistema di allerta così completato,
con la verifica delle procedure del ritiro del prodotto e gli
esiti degli eventuali provvedimenti adottati, deve essere
trasmesso alla Regione Lazio per posta elettronica o via
fax, compilando i modelli allegati alle linee guida.
 Alla Regione spetta il coordinamento di tutte le operazioni
successive alla segnalazione dell’alimento e/o mangime
non conforme, informando tempestivamente il Ministero
della Salute circa i provvedimenti adottati. Inoltre tiene i
rapporti con il Ministero della Salute, ISS, con il Centro di
Referenza Nazionale per l’alimentazione animale
(C.Re.A.A.), le Regioni e le Province autonome coinvolte,
nonché con le ASL Regionali. Nel caso la Regione lo ritenga
necessario dispone ulteriori provvedimenti sul prodotto
oggetto di segnalazione.
 Al Ministero della Salute spetta, tra l’altro, la
predisposizione dei comunicati ai mezzi di
informazione a diffusione nazionale sulle condizioni
iniziali e finali dell’allerta. In caso di interessamento
del territorio europeo, il Ministero provvede al rapido
scambio di informazione in qualità di organo di
collegamento con l’Unione Europea e i Paesi terzi,
nonché alla notifica agli altri punti di contatto
nazionali delle segnalazioni di allerta relativa ad
alimenti e mangimi provenienti da Paesi terzi.
 Il procedimento attivato a seguito di un’allerta si conclude quando
i prodotti oggetto dell’allerta siano stati ritirati dal commercio per
essere distrutti, per essere destinati ad usi diversi o per essere
sottoposti a un processo di risanamento previa autorizzazione del
SIAN o SV. Ovvero quando il prodotto in questione non sia stato
rinvenuto, oppure quando le risultanze di ulteriori accertamenti
abbiano escluso la sussistenza di un pericolo per la salute umana,
animale e dell’ambiente.
 La revoca del provvedimento di allerta viene
disposta dal direttore SIAN o del SV
territorialmente competente per lo stabilimento di
produzione o di scambio/importazione.
I risultati del primo trimestre 2007
2000
1800
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
alert
information
totale
1° Trim.
2006
Alimentazione umana
800
700
600
500
alert
information
totale
400
300
200
100
0
1° Trim.
Contaminanti chimici
250
200
micotossine
fitofarmaci
additivi
metalli pesanti
farmaci
migrazioni
sudan
150
100
50
0
1° Trim.
Contaminanti microbiologici e
biologici
60
50
40
30
20
10
0
1° Trim.
Salmonelle
E Coli
Istamina
Listeria
campylobacter
Tossine algali
cereus
anisakis
HAV
Norovirus
Botulino
Stafilocochi
Vibrio parahe
Distribuzione micotossine
frutta secca
frutta
vegetali
17
erbe spezie
200
cereali
alim anim
burro
Arachidi
Altre irregolarità
Novel food non
aut
etichette
1° Trim.
OGM
corpi estranei
0
5
10
15
20
L’andamento del fenomeno
300
250
200
2007
2006
2005
2004
150
100
50
0
micotos
salmon
metal
coli
sudan
c estr
fitof
L’andamento del fenomeno
35
30
25
2007
2006
2005
2004
20
15
10
5
0
parass
toss alg
listeria
inib batt
Regioni,prodotti coinvolti e provenienza delle
allerte per prodotti nazionali nel 1 trimestre
del 2007
PROVENIENZA
 Spaghetti di mais con fumosine (puglia)
 Pasta di semola con insetti (Liguria)
 Pasta di pistacchio con aflatossine (piemonte)
 Castagne con aflatossine (emilia romagna)
 Carne bovina cruda inidonea (emilia romagna)
 Lattuga con procimidone (puglia)
 Salsa per pasta con vetro (campania)
 Vongole con coli e salmonella (veneto)
 Polenta con fumosine (lombardia)
 Cappelletti ripieni con muffe (lombardia)
Notifiche dalla vigilanza nazionale
per prodotti di provenienza estera
Regione
notificante:
LOMBARDIA
Mazzancolle tropicali cotte con solfiti
Mazzancolle tropicali cotte con solfiti
Semi di pompelmo estratto con
benzetonio cloruro
Carne bovina alterata
Sgombri con larve di anisakis
Notifiche dalla vigilanza nazionale
per prodotti di provenienza estera
Regione
notificante:
VENETO
Mitili con salmonella hadar
Tartufi di mare con DSP
Tartufi di mare con salmonella
hadar
Mitili con salmonella spp
Notifiche dalla vigilanza nazionale
per prodotti di provenienza estera
Regione
notificante
TOSCANA
Tonno fresco in filetti con
istamina
Verdesca in tranci al
mercurio
Notifiche dalla vigilanza nazionale
per prodotti di provenienza estera
Regione
notificante
EMILIA
Fagiolini con testa di
roditore
Sgombri con larve di
anisakis
Notifiche dalla vigilanza nazionale
Regione
notificante
LIGURIA
Pesce spada affumicato con
mercurio
Mozzarella con corpi
estranei
Notifiche dalla vigilanza nazionale
per prodotti di provenienza estera
Regione
notificante
SICILIA
Pesce spada con piombo
Tonno a pinne gialle con
istamina
Notifiche dalla vigilanza nazionale
per prodotti di provenienza estera
Regione
notificante
PUGLIA
Mestoli in plastica nera
con migrazione di
componenti
Regione
notificante
FRIULI
Mitili con E.Coli
Notifiche dalla vigilanza nazionale
per prodotti di provenienza estera
Regione
notificante
MARCHE
Scampi interi congelati con
solfiti
Spinaci congelati con
Regione
notificante
LAZIO
B.Cereus
Notifiche dalla vigilanza nazionale
per prodotti di provenienza estera
Regione
notificante
UMBRIA
Verdesca congelata con
mercurio
Tipologia dei prodotti irregolari
pesca
materiali
latte
integratori
cereali
carne
frutta
799 notifiche relative
complessivamente a prodotti
frutta secca
pesca
frutta
erbe spezie
cereali
materiali
gelati
mangimi
carne
bevande
pollame
dietetici
zuppe
Contaminanti microbiologici in
prodotti della pesca (24 notifiche)
 Salmonella hadar in
 Mitili dalla spagna
 Tartufi di mare dalla grecia
 Salmonella in
 Gamberi dalla malaysia
 Tartufi di mare dalla grecia
 Vongole italiane
 Mitili dalla spagna
Contaminanti microbiologici in
prodotti della pesca (24 notifiche)
 E.Coli in
 Tartufi di mare Greci
 Mitili della Slovenia
 Vongole dall’Italia
 Mitili cotti sgusciati e congelati dal Cile
 Pesce pangasio in filetti con foglie di limone dal
Vietnam
 Cozze pelose e vongole dalla Grecia
 Mitili dalla Spagna
Contaminanti microbiologici in
prodotti della pesca (24 notifiche)
 Listeria monocitogenes
 Salmone affumicato dalla Rep.Ceca
 Salmone affumicato dalla Polonia
 Alici in filetti ed olio di oliva dall’Albania
Norovirus
Ostriche dalla Francia
Vibrio parahaemolyticus
Gamberi indiani
Le specie ittiche coinvolte
molluschi
crostacei
pesci
Segnalazioni di contaminazione
da metalli pesanti Mercurio:
 Verdesca
Spagna (2) Cina
 Pescecane a fette Spagna
 Squalo nurse
Spagna
 Pesce Smeriglio Sud Africa
 Pesce Smeriglio Spagna (2)
 Pesce Spada
Spagna (5) Danimarca (2) Singapore Vietnam
 Cernia
Indonesia (2) Algeria
 Pesce Sciabola Portogallo
 Pesce Barramundi Indonesia (2)
 Pesce snapper rosso Indonesia
 Tonno congelato Panama
Presenza di
Uso di additivi o sostanze
non consentite (26 segnalazioni)
SOLFITI
 Gamberi congelati
 Mazzancolle tropicali cotte
(4)
(4)
 Scampi
 Granchi e gamberi congelati
 Aragosta congelata
(2)
(2)
Uso di additivi o sostanze
non consentite (26 segnalazioni)
Presenza di
MONOSSIDO
CARBONIO
Carpaccio di tonno e pesce
spada
Tonno
Tonno a filetti
Uso di additivi o sostanze
non consentite (26 segnalazioni)
Acido
Benzoico
e polifosfati
Code di gamberi crudi
Filetti merluzzo congelati
Uso di additivi o sostanze
non consentite (26 segnalazioni)
Acido
Borico
Diossine
Benzopirene
 Scampi congelati
 Fegato di merluzzo
 Pesce gatto essiccato ed affumicato
 Pesce affumicato
Trimetil
benzene
 Merluzzo
Paraffina
 Pasta di gamberi
Presenza di residui di farmaci
veterinari (21 segnalazioni)
nitrofurani
leucomalachite
Cloramfenicolo
Tetracicline
Enrofloxacin
veterinari (21 segnalazioni) : specie
e nazioni copinvolte
10
 Nitrofurani in gamberi (THAILANDIA , CINA,
MALAYSIA, INDIA)
 Cloramfenicolo in gamberi (MYANMAR, CINA,
BANGLADESH, OLANDA , INDIA)
 Malachite verde in trote (SPAGNA) in anguille
(CINA) ed in Pesce Gatto (THAILANDIA)
 Tetracicline in Gamberi (SRI LANKA),in Tilapia
(THAILANDIA)
Istamina nei prodotti della pesca
 Tonno (SEICHELLES, INDONESIA, SPAGNA,
SRI LANKA , BRASILE, INDONESIA,
VIETNAM)
 Sardine in olio di soia (MAROCCO)
 Acciughe essiccate (MALAYSIA)
Presenza di biotossine
algali nel pesce
 Tartufi di mare
 Mitili
 Molluschi
 Capesante
 Molluschi
(DSP) Grecia
(DSP) Spagna
(DSP) Spagna
(DSP) Francia
(DSP) Marocco
Scarica

allerta def - Azienda USL Roma H