Domenico Giacomini
L'EVOLUZIONE
DI UN LUOGO DI LAVORO:
LA SAME DI TREVIGLIO
2010
INDICE
PREMESSA
1
OBIETTIVI E MOTIVAZIONI
3
1. STORIA E SVILUPPO
1.1. Da Cassani a S.A.M.E. : un inventore tra le due guerre
1.2. Il giorno in cui basterà un bottone
4
53
1.2.1. Le tappe fondamentali
62
1.2.2. Evoluzione del marchio S.A.M.E
73
1.3. La sede di V.le Ing. Francesco Cassani : evoluzione continua
1.3.1. L’evoluzione negli anni
1.4. Schede di catalogazione documenti
78
79
80
1.4.1. Progetto completamento fabbricati per servizi assistenza dipendenti - parte 1
81
1.4.2. Progetto completamento fabbricati per servizi assistenza dipendenti – parte 2
82
1.4.3. Progetto completamento fabbricati per servizi assistenza dipendenti
83
1.4.4. Officine S.A.M.E. Treviglio Planimetria
84
1.4.5. Officine S.A.M.E. Treviglio Planimetria
85
1.4.6. Officine S.A.M.E. Treviglio
86
1.4.7. Officine S.A.M.E. Treviglio
87
1.4.8. Officine S.A.M.E. Treviglio
88
1.4.9. Officine S.A.M.E. Treviglio
89
1.4.10. S.A.M.E. Treviglio Planimetria
90
1.4.11. Palazzo direzionale e uffici
91
1.4.12. Palazzo direzionale e uffici
92
1.4.13. Palazzo direzionale e uffici
93
1.4.14. Palazzo direzionale e uffici
94
1.4.15. Palazzo direzionale e uffici
95
1.4.16. Nuova sede – direzione e uffici
96
1.4.17. Nuova sede – direzione e uffici
97
1.4.18. Nuovo fronte stabilimento
98
1.4.19. Prospetto laterale
99
1.4.20. Nuova sede – direzione e uffici
100
1.4.21. Nuova sede – direzione e uffici
101
1.4.22. Nuova sede – direzione e uffici
102
1.4.23. Serbatoio sopraelevato per acqua
103
1.4.24. Nuova costruzione palazzina mensa
104
1.4.25. Nuova costruzione palazzina mensa
105
1.4.26. Nuova costruzione palazzina mensa
106
1.4.27. Nuova costruzione palazzina mensa
107
1.4.28. Capannone esterno – reparto esperienze
108
1.4.29. Progetto di nuova costruzione adibita a tettoia aperta
109
1.4.30. Progetto di chiusura capannone e formazione nuove tettoie aperte
110
1.4.31. Progetto di nuova costruzione capannone adibito a deposito magazzeno
111
1.4.32. Capannone a doppio shed
112
1.4.33. Capannone a doppio shed rivestimento
113
1.4.34. Progetto di nuova costruzione capannone adibito a deposito magazzeno
114
1.4.35. Progetto di nuova costruzione capannone adibito a magazzino e lavorazioni varie 115
1.4.36. Progettazione nuove tettoie in ampliamento
116
1.4.37. Nuova costruzione da adibire a deposito
117
1.4.38. Nuova costruzione da adibire a deposito ampliamento
118
1.4.39. Sovrappasso SS 11
119
1.4.40. Ponte sulla statale 11
120
1.4.41. Sottopasso pedonale SS 11
121
1.4.42. Sottopasso pedonale SS 11
122
1.4.43. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano seminterrato
123
1.4.44. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano Terra/rialzato
124
1.4.45. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano primo
125
1.4.46. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano secondo
126
1.4.47. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Torre pubblicitaria
127
1.4.48. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Prospetti corpo uffici e auditorium
128
1.4.49. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – piano terra
129
1.4.50. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Pianta 2° piano – sez. fianco uffici
130
1.4.51. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Pianta auditorium
131
1.4.52. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Sezione trasversale auditorium
132
1.4.53. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Sezione Longitudinale auditorium
133
1.4.54. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – particolare controsoffittatura auditorium
134
1.4.55. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piante e sezioni gruppo spedizioni
135
1.4.56. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Sezioni gruppo spedizioni
136
1.4.57. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Particolari del gruppo spedizioni
137
1.4.58. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Pianta e sezione del capannone
138
1.4.59. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Pianta del soppalco
139
1.4.60. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Pianta del soppalco
140
1.4.61. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – prospetti e sezioni
141
2. URBANISTICA E TERRITORIO
2.1. Introduzione alla città Treviglio “capitale” della Geradadda
142
2.2. Nel Medio-Evo
144
2.3. Nell’età moderna
146
2.4. Programmazione urbanistica: il PTCP
148
2.5. Programmazione urbanistica: il PRG
151
2.6. Programmazione urbanistica: il PGT
154
2.6.1. Documento di Piano
155
2.6.2. Piano delle Regole
157
2.6.3. Piano dei Servizi
158
3. IL COMPLESSO INDUSTRIALE S.A.M.E. OGGI
3.1. Analisi del contesto
159
3.2. Analisi degli edifici
161
3.2.1. Scheda degli edifici Portineria e spogliatoi
162
3.2.2. Scheda dell’edificio Uffici direzionali
168
3.2.3. Scheda dell’edificio mensa aziendale
175
3.2.4. Scheda dell’edificio Capannone montaggio trattori
181
3.2.5. Scheda dell’edificio Capannone sperimentazioni
189
3.2.6. Scheda dell’edificio Capannone officina
195
3.2.7. Scheda dell’edificio Deposito semilavorati
202
3.2.8. Scheda dell’edificio Reparto esperienze
209
3.2.9. Scheda dell’edificio Reparto manutenzione
215
3.2.10. Scheda dell’edificio Magazzino ricambi
221
3.2.11. Scheda dell’edificio Uffici commerciali
230
3.2.12. Scheda dell’edificio Auditorium
237
3.2.13. Scheda dell’edificio Uffici spedizione trattori– Piano di carico/scarico
trattori
3.3. Previsioni future
243
251
Conclusioni
253
Bibliografia
254
Biografia
257
PREMESSA
… la S.A.M.E. è stata creata non
già per scopi speculativi ma per
dare all’Italia un’ industria di
prestigio nel campo dei trattori.
Francesco Cassani
La S.A.M.E., acronimo di Società Accomandita Motori Endotermici, venne
fondata nel 1942 dai fratelli Francesco e Eugenio Cassani a Treviglio (Bg), dove
ancora oggi vengono prodotti la quasi totalità dei trattori.
Oggi la S.A.M.E. è a capo della nuova multinazionale Same Deutz-Fahr, a cui
appartengono appunto i due marchi più famosi Same e Deutz-Fahr, Lamborghini
Trattori e Hürlimann.
Il progetto del primo trattore diesel al mondo (ASSAME)
1
Il progetto del primo trattore diesel al mondo (ASSAME)
E’ una delle prime società al Mondo produttrici di macchinari agricoli.
Lo sviluppo, la crescita costante della produzione e non ultimo, l’acquisizione
negli anni di nuovi marchi, ha determinato lo spostamento delle attività di
produzione e, a d essa collegate, dalle sedi di via Cesare Battisti e Madreperla
(sedi storiche), alla sede attuale, sempre nel comune di Treviglio, in viale
Lombardia che, in seguito assumerà il toponimo di viale Ingegner Francesco
Cassani, in onore al geniale inventore dell’azienda.
2
OBIETTIVI E MOTIVAZIONI
La S.A.M.E. si muove e colloca in 80 anni di storia, dopo averla attraversata con
mezzi agricoli ed innovazioni universalmente apprezzati.
L’obiettivo non semplice, è quello di prendere in esame l’assetto dello sviluppo
architettonico del complesso industriale parallelamente a quello di carattere
tecnologico.
Edifici, uffici, strutture industriali, semplici spazi “luoghi”, partendo dalla
memoria di chi ha lavorato nelle sedi storiche e “belliche” dati i tempi che
correvano, per arrivare all’attuale sede nel suo assetto produttivo e commerciale,
simbolo di un continuo sviluppo.
Dare identità, attraverso disegni di un tempo, fotografie ecc., ad un esempio di
architettura/archeologia industriale ancora oggi in piena attività (se si
considerano realtà di grandi dimensioni, nella zona la sola TENARIS DALMINE è superiore mentre, le fabbriche storiche della vicina MILANO sono
ormai un lontano ricordo), a differenti metodologie costruttive, produttive,
tipologie ed impiego di materiali, ecc.,
Un punto di vista nuovo e differente da cui partire, per tracciare e marcare un
“solco” ideale nella storia dell’azienda, guardandola attraverso lo spazio vivo,
costruito e vissuto.
Nasce quindi l’idea condivisa con l’azienda, di produrre un elaborato importante,
quale la tesi di laurea che, per la prima volta, mette in risalto, tocca, valorizza, ciò
che c’e’ dietro ad un trattore, i luoghi che lo sviluppano, dall’idea sino alla
delibera finale nella fase di produzione. (tutte le tesi svolte in azienda dai
differenti candidati hanno nella maggior parte dei casi trattato argomenti connessi
all’ingegneria meccanica e di gestione,oltre che aspetti economici e di bilancio).
Rilevante ed importante è stata ed è anche tuttora, l’integrazione e la simbiosi
con il Comune di Treviglio per gli aspetti di carattere occupazionale e sociale
oltre che per quello edilizio ed urbanistico.
3
1.1 Da Cassani a S.A.M.E. : un inventore tra le due guerre
Quindici febbraio millenovecentoventotto.
"La Voce di Bergamo" apre il notiziario della provincia con un annuncio
sensazionale: il concittadino Francesco Cassani di appena ventuno anni è riuscito
a costruire il primo trattore al mondo che funziona con un motore diesel.
Il marketing non è ancora di moda ma il giornalista evidenzia immediatamente i
vantaggi della nuova invenzione.«Si nota l'assenza di tutti gli organi più delicati
esistenti negli altri motori... e questo è un titolo di grande praticità dato che deve
essere affidato ai coloni!»
Che personaggio quel Cassani!
Francesco Cassani con la madre ed il fratello Eugenio (ASSAME)
4
Appassionato di tutto ciò che potesse assomigliare a un motore, aveva costruito a
16 anni, assieme al fratello minore Eugenio, una stranissima automobile (targa,
naturalmente in cartone, con il numero 2 per la provincia di Bergamo) battezzata
con il nome altisonante di Roland Pilain, uno dei pionieri francesi dell'industria
dell'auto.
Dotata di un motore di aviazione recuperato alla Malpensa tra i residuati bellici,
faceva un baccano d'inferno seminando il panico tra gli abitanti di Treviglio.
La macchina serviva a Francesco per andare a trovare la Maria, figlia del
Campana, il mugnaio di Malpaga.
Era una bella ragazza che studiava alle magistrali di Treviglio con la quale
Francesco filava ormai da alcuni mesi.
Si sapeva però che la madre di Francesco, Luigia Rocchi, soprannominata anche
la "Bontempina" per via del cappello che si piazzava in testa quando andava in
bicicletta, non vedeva di buon occhio questa fidanzata: troppo «cittadina», troppo
«ben abituata»!
Francesco invece era veramente innamorato: aveva tentato di strappare al padre
un consenso al matrimonio ma non c'era stato niente da fare.
«Se ne riparla quando riuscirai a far funzionare quel motore e a guadagnare dei
soldi per conto tuo», gli aveva risposto su indicazione della moglie. Luigia
Rocchi era infatti la vera finanziatrice della singolare impresa alla quale i suoi
due figli maggiori, Francesco ed Eugenio, stavano lavorando.
Ormai in paese tutti sapevano che i due fratelli Cassani erano impegnati da
quattro anni, durante le ore libere dal lavoro, nella costruzione di un nuovo tipo
di motore di cui si decantavano le doti straordinarie: funzionava a petrolio e si
diceva che consumasse pochissimo.
Per dare una mano a far partire quel benedetto motore ci si erano messe anche le
suore dell'asilo le quali avevano costretto i bambini a recitare decine di novene
alla Madonna.
5
Ma le notizie non erano confortanti: ogni giorno insorgevano nuove difficoltà e i
due fratelli Cassani uscivano a tarda notte dall'officina paterna con l'aria sempre
più truce.
I fratelli Cassani (ASSAME)
Il problema più inquietante era quello dell'avviamento: per provocare
l'autoaccensione dell'olio pesante occorreva ottenere un'elevata temperatura
iniziale accompagnata da una forte compressione dell'aria
Francesco Cassani aveva tentato tutte le strade sino a concepire un ingegnoso
meccanismo costituito da una bombola ad aria compressa, alimentata dai pistoni
del motore, e da un sistema di candele igniscenti che venivano inserite a
baionetta alla testa del cilindro.
Con l'immissione iniziale di alcune gocce di benzina il motore sarebbe dovuto
partire.
6
E invece dopo alcuni sussulti e molto fumo, i pistoni restavano immobili! Finché
una mattina a Malpaga, la Maria si vede recapitare un telegramma con iscritto
l'epico annuncio: «Eureka».
Nel linguaggio cifrato, oltre che parsimonioso stabilito tra Francesco Cassani e la
sua futura consorte il messaggio indicava che, fosse merito delle novene e dei
pellegrinaggi alla Madonna delle Lacrime, fosse la costanza e la tenacia dei due
giovani Cassani, insomma il motore diesel era finalmente partito.
Con grande soddisfazione di Eugenio, di Francesco, della Maria, che finalmente
vedeva avvicinarsi la data del matrimonio, ma anche della madre.
Luigia Rocchi provava infatti un'ammirazione sviscerata per quel figlio di
ventuno anni. Quanto a inventiva e ingegno tecnico era un Cassani in piena
regola, della stirpe dei «precìs».
Ma rispetto al padre Paolo e al nonno Felice che pure erano ottimi artigiani,
aveva decisamente qualcosa in più: era incredibilmente orgoglioso, aveva un
forte sentimento di sé, era dotato di maggior iniziativa e capacità realizzativa.
Aveva cominciato a mostrare queste doti, quando allo scoppio della guerra, il
padre, Paolo, era stato richiamato al fronte e aveva lasciato la responsabilità
dell'officina praticamente sulle spalle di quel ragazzo di dieci anni.
Non era stata cosa da poco: l'officina di Paolo Cassani aveva ricevuto dal
Ministero degli Armamenti una commessa per la fabbricazione di proiettili
destinati all'Esercito e alla Marina e per la lavorazione di obici da 149 mm.
Si trattava, soprattutto per quanto riguardava gli obici, di lavorazioni che
richiedevano una certa maestrìa e una buona conoscenza dei metalli.
Occorreva infatti lavorare le filettature interne con le macchine utensili di allora,
sempre così imprecise e facili a rompersi.
Francesco aveva dimostrato di avere più testa di quanto ci si potesse aspettare da
un ragazzino della sua età, e anche più muscoli: riusciva ad afferrare con decisione
le granate da 65 chili e le riponeva fulmineamente sul tornio per lavorarle.
Quando andava a Bergamo a consegnare la produzione degli obici col carro
7
trainato da due cavalli, tornava sempre con la testa piena di idee: «Si potrebbe
fare... si potrebbe cambiare... Tizio mi ha detto...».
Quel ragazzino aveva cominciato allora a montarsi la testa coi motori e con gli
aeroplani: quando passavano gli aerei dei collaudatori della Caproni restava a
guardarli col naso in su finché non scomparivano, e ne assaporava il ronzìo come
fosse stata chissà quale fantastica musica.
Di idee continuava ad averne: era riuscito a circuire lo zio per comprarsi il
motore della Roland Pilain e poi, subito dopo, aveva costruito, con il fratello che
lo seguiva come un'ombra, un improbabile aereo-idrovolante-auto con cui aveva
tentato di decollare partendo dal tetto della casa.
Per fortuna era finita bene con i pezzi dell'A.I.A., così era stato battezzato lo
strano oggetto, sfasciati sulle balle di paglia e Francesco soltanto un po'
ammaccato!
Il progetto del trattore diesel invece sembrava una cosa seria.
A testimoniarlo c'erano se non altro i libri stranieri con tanto di disegni e di
schemi che Francesco aveva comprato a Milano e che tentava periodicamente di
decifrare... Luigia comunque al progetto aveva creduto e aveva anticipato i soldi
per i materiali che Francesco si era andato a cercare a Milano.
In effetti, l'orgoglio materno di Luigia Rocchi non aveva preso abbagli: due anni
dopo il fatidico telegramma alla Maria Campana, ormai diventata ufficialmente
signora Cassani, presso la Scuola Pratica di Agricoltura di Treviglio, alla presenza
di una nutrita schiera di notabili locali, vengono effettuate le prime prove ufficiali
della nuova motoaratrice Cassani.
Il successo è notevole.
I giornali notano con grande rilievo i vantaggi inerenti all'eliminazione del
magnete, delle candele, del carburatore e soprattutto alla riduzione dei consumi
nella misura di due terzi rispetto agli standard abituali per l'epoca.
8
L'immediato auspicio della stampa (occorre ricordare il clima dell'epoca) è che
«quando gli agricoltori italiani conosceranno meglio quest'innovazione rinunceranno certo senza rimpianti alle macchine di importazione americana».
La trattrice Cassani, la prima al mondo a funzionare con un motore diesel
«puro», cioè a iniezione con accensione spontanea, è da iscrivere nel lungo
elenco delle occasioni perdute di cui è ricca la storia dell'industria, in particolare
dell'industria italiana.
Se allora le dimensioni di mercato e il retroterra industriale fossero stati adeguati,
la Cassani avrebbe potuto diventare rapidamente un'azienda leader sul piano
internazionale.
Nel caso specifico la vicenda fu molto più sofferta: mentre Francesco Cassani
cercava di districarsi tra le difficoltà insormontabili di diffusione e
«industrializzazione» di un prodotto eccessivamente innovativo per l'Italia
agricola e industriale degli anni Trenta, in America la Caterpillar, con due anni di
ritardo rispetto al piccolo imprenditore bergamasco, annunciava il suo modello
65, il primo trattore commerciale a olio combustibile.
Probabilmente nel destino di Cassani era prevista una quantità di fatica e di
avventure decisamente superiori: la grande fabbrica di trattori arriverà, ma 30
anni dopo, con un nome diverso, dopo alterne vicende personali e grazie ad altre
idee innovatrici.
La S.A.M.E nasce nel 1942 in piena guerra con i bombardamenti, la mancanza di
materie prime, la scarsità di mezzi di produzione.
Francesco rinuncia a far comparire il nome Cassani nella ragione sociale della
società che ha appena costituito assieme con il fratello.
Scaramanzia?
Sta di fatto che la S.A.M.E. rappresenterà la sua vera riuscita industriale.
A ben vedere il bilancio della sua vita non era del tutto privo di traguardi
raggiunti: aveva potuto progettare e realizzare trattori, motori aerei e motori per
imbarcazioni e autocarri.
9
Aveva creato due aziende, una delle quali era diventata rigogliosa, ma ne aveva
perso la proprietà.
Aveva avuto accesso ai potenti dell'epoca e ne aveva ottenuto attestati di stima...
Certo di tutto questo non gli restava molto in mano: il crollo della situazione
politica aveva travolto lui e il fratello come molti altri.
Ma restava intatto un patrimonio ingente di conoscenze e di imprenditorialità.
La sede della nuova società è a Treviglio in Via Cesare Battisti nei capannoni
vuoti della vecchia azienda dei «precìs».
Sopra all'officina c'è un appartamento dove Eugenio e Francesco piazzano le
rispettive mogli con i figli.
Nonostante le ambizioni di Francesco la prima attività della SAME non è molto
dissimile da quella di un garage: gli operai, sotto la sua supervisione e soprattutto
quella di Eugenio, riparano i mezzi dei militari.
La massima soddisfazione dei due fratelli è di scoprire ogni tanto delle pompe
SPICA applicate ai motori di marca tedesca.
Ma, mentre Eugenio passa stabilmente la giornata in fabbrica, Francesco si
dedica immediatamente a fare la spola con Milano alla ricerca di commesse più
sostanziose.
La prima fornitura è un subappalto per la fabbricazione di piccoli motori a
scoppio.
Poi un'occasione inaspettata nasce dall'incontro con un vecchio amico di
Francesco, l'ingegner Brizza, vicedirettore della FIAT, che gli prospetta un affare
interessante da realizzare per conto del Ministero degli Interni: la costruzione di
motopompe antincendio.
Su questa prima commessa la SAME comincia a svilupparsi.
La situazione del dopoguerra è tutto sommato congeniale ai due inventori della
Roland Pilain fatta con un motore d'aviazione.
Investono i pochi soldi che hanno in macchine utensili ed è una fortuna:
l'inflazione azzererebbe rapidamente il capitale di cui dispongono.
10
Un giorno Francesco viene a sapere da un conocente che al Brennero è in
svendita una partita di mezzi blindati con i motori ancora perfettamente in ordine.
Dopo poche settimane via Madreperla, dove nel frattempo la S.A.M.E si è
trasferita, viene invasa da un plotone di autoblindate che immediatamente
suscitano l'entusiasmo dei ragazzini del quartiere.
Periodicamente però dall'officina dei «precìs» spunta una squadra armata di
chiavi e martelli al comando di Eugenio, il quale ordina loro di sgomberare il
campo: i ragazzini, che hanno per Eugenio una particolare venerazione, assistono
ammirati alla meticolosa opera di cannibalizzazione che in poche ore riduce le
autoblindate in mucchi eterogenei di materiale da riutilizzare.
Il pezzo che ha il maggior pregio è naturalmente il motore: grazie a un'abile
modifica messa a punto da Eugenio si trasforma in un ottimo generatore di
elettricità.
Le mini centrali Cassani vanno subito a ruba tra i piccoli industriali della zona,
gli ospedali ecc., tutti assillati da ricorrenti problemi di panne d'energia.
Francesco intanto ha ricominciato da tempo a pensare ai trattori: la guerra è finita
e prima o poi anche l'agricoltura italiana dovrà affrontare l'appuntamento con la
meccanizzazione.
Certo i tempi sono duri e i mezzi scarsi: nasce così la autofalciatrice S.A.M.E.
E’ una specie di triciclo funzionante a petrolio con 8 cavalli di potenza.
Soluzione di ripiego? Macché.
«I cavalli o i buoi» spiega Francesco nel volantino di presentazione che ha curato
personalmente, «hanno una resistenza limitata e possono anche morire.
I trattori costano troppo, sono pesanti e richiedono due operatori.
L’operatore a mano che accompagna le macchine è lento.
Questa autofalciatrice invece vi consente di falciare un ettaro di terreno in due
ore restando comodamente seduti sul sellino e consumando appena 2,7 litri di
petrolio».
Ma non è tutto.
11
Collegando al motore una semplice puleggia si possono azionare trinciaforaggi,
sgranatoi, pompe, ventilatori ecc.
In sostanza, nella testa di Cassani l'autofalciatrice è già un trattore in piena regola
capace di gestire come centrale di potenza l'intero armamentario di automazione
di un'azienda agricola dell'epoca.
Il complesso di Via Madreperla si amplia poco a poco: al primo capannone zeppo
di macchine utensili se ne aggiunge un secondo per la verniciatura.
Il tetto è in lamiera, d'estate fa un caldo infernale e occorre inventare un sistema
di getti d'acqua per mitigare la temperatura.
Poi sorge un terzo fabbricato per il montaggio delle macchine e un grande
magazzino, anch'esso con il tetto a forma di semicerchio dove si montano gli
attrezzi e si imballano i particolari.
I trattori sono venduti completi di aratri che vengono costruiti da un fornitore
esterno a Fontanella, vicino a Treviglio.
Via Madreperla – vista del piazzale interno (ASSAME)
12
La società comunque ha ancora dimensioni piccolissime: lo staff tecnico è
composto di 4 persone, quello amministrativo e commerciale di 5.
La produzione però sale rapidamente: i 180 trattori del 1950 sono già più del
doppio due anni dopo e diventano 1.750 nel 1955.
Anche in questi anni una costante nella vicenda industriale dei fratelli Cassani è
quella di dover fare i conti con Penìa, la Dea della povertà.
In particolare il mondo delle banche rifiuta loro ogni appoggio.
Nella Bergamo del dopoguerra occorrono ancora garanzie solide per ottenere i
soldi in prestito.
A nulla valgono i brevetti, gli attestati di imprenditorialità e la storia passata di
Cassani, il quale è costretto ad autofìnanziarsi ottenendo credito dai fornitori, ma
soprattutto cercando di ridurre al minimo gli investimenti non indispensabili, e,
se possibile, gli stock di semilavorati e prodotti finiti.
Via Madreperla – vista edifici (ASSAME)
13
Via Madreperla – vista edifici (ASSAME)
Via Madreperla – vista edifici (ASSAME)
14
Via Madreperla – vista ingresso (ASSAME)
Nasce così nella piana bergamasca un modello produttivo particolarmente
elastico ed efficiente, sostanzialmente identico a quello che i teorici
dell'organizzazione aziendale chiameranno parecchi anni più tardi con
l'appellativo di «modello giapponese».
In effetti a ben guardare anche in Giappone, nel dopoguerra, l'industria si
sviluppa sotto il segno della scarsità di mezzi e della mancanza di capitali!
Cassani, che pure è un appassionato lettore delle biografìe dei grandi pionieri
dell'industria come Henry Ford, Diesel, Renault, non ha alcuna possibilità di fare
sorgere una fabbrica integrata dotata di fonderia, stampaggio lamiere, e di tutte le
lavorazioni meccaniche.
Si basa quindi su un'ampia rete di fornitori.
La filosofia complessiva è semplice: si costruiscono in casa i componenti
strategici e si controlla rigorosamente l'assemblaggio di quelli lavorati all'esterno.
15
Il vantaggio è duplice: viene mantenuto il controllo di qualità ma anche il know
how ingegneristico resta all'interno.
Nessun fornitore, tranne chi produce gli iniettori diesel, fornisce alla SAME
sottogruppi completi che possano suscitare la curiosità della concorrenza.
Il direttore acquisti Enrico Vallardi ha l'incarico di vigilare sulla qualità e i tempi
di consegna.
Estremamente temuto dai piccoli artigiani della zona, esercita il suo ruolo in
modo inflessibile.
Più tardi sarà la stessa SAME a fornire le macchine, dando i prodotti in lavorazione agli artigiani o anche a operai usciti dall'azienda e decisi a mettersi in
proprio.
Il tessuto delle imprese tornitrici è disseminato tra la zona di Bergamo e Brescia,
il Veneto, in parte l'Emilia Romagna.
Le lamiere vengono stampate dalla Villa e Meroni.
I getti in ghisa vengono dalla Tovaglieri di Busto Arsizio.
In via Madreperla, che sta diventando sempre più stretta e ingombra di macchine
e materiale, si lavorano i monoblocchi, le teste e l'albero motore, l'albero a
camme, la scatola del cambio, il corpo unione (il «ponte» tra cambio e motore) i
basamenti, le teste dei motori e il supporto delle ruote anteriori
Cassani comincia a far parlare di sé nella provincia e nel '53 il direttore dei
vecchi stabilimenti della Caproni a Ponte San Pietro, per i quali esistono dei
grossi problemi di riconversione postbellica, gli propone di utilizzare e far
lavorare la fabbrica per lui.
Così a partire dal '53 vengono dirottati sulla Caproni alcuni dei nuovi modelli: il
DA 38, poi il «Supercassani» DA 47 a tre cilindri. A dirigere lo stabilimento
viene inviato il fratello Eugenio.
L'emergenza del dopoguerra è in parte finita e l'imprenditorialità di Cassani si
può concentrare sul prodotto e cioè sul motore e sulla meccanica del trattore.
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Via Madreperla – vista tettoia trattori (ASSAME)
Via Madreperla – vista tettoia trattori (ASSAME)
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Il realismo imposto dalla mancanza di capitali conduce Cassani a una seconda
scelta strategica fondamentale: il raffreddamento ad aria e la standardizzazione
dei componenti.
I motori raffreddati ad aria, in effetti consentono una modularità estremamente
spinta: gli elementi, prodotti con lo stesso macchinario, possono essere accoppiati
a piacimento e consentono di offrire una gamma di potenze diverse: il due
cilindri (DA 25) è seguito dal Supercassani a tre cilindri e dal Sametto a un
cilindro.
Quest'ultimo va a contendere il mercato della «piccola» della FIAT e dà inizio a
una vasta famiglia di trattori da frutteto.
Nei primi anni di macchinari nuovi non si parla: sarebbero costosissimi e poi non
ci sono.
Occorre fare ricordo al materiale di recupero bellico.
Questo viene adattato alla produzione delle parti meccaniche e dei motori dei
trattori.
In questo campo l'aiuto di Eugenio è fondamentale: da parti informi e
inutilizzabili di macchine utensili ricava efficacissime macchine operatrici. Si
forma un piccolo gruppo di tecnici che sotto la sua guida setaccia i cimiteri dei
residuati bellici alla ricerca di attrezzature e di parti di macchine utensili.
Appena la situazione lo consente Cassani inizia a disegnare le macchine in
proprio: «Al precìs» lo chiamano i suoi.
Come suo padre, che gli ha insegnato a tirare le prime righe trasmettendogli la
passione per la tavola da disegno.
I progetti di Francesco sono curati fino al minimo dettaglio.
Differente è lo stile di Eugenio, altrettanto geniale nel realizzare le macchine che
il fratello gli chiede, ma molto più sbrigativo.
Eugenio è un vero animale da officina, allegro, amatissimo dai suoi collaboratori.
È abituato a farsi capire con due schizzi ed è l'unico ad adattarsi con naturalezza
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al ritmo di lavoro concitato di Francesco che richiede che tutto sia fatto «subito e
ieri...».
Tra le fonti di ispirazione di Francesco Cassani hanno un posto importante le
riviste specializzate straniere.
Legge con attenzione "Machinery": quando trova qualcosa che suscita il suo
interesse o il suo entusiasmo chiama i collaboratori più stretti e dichiara:
«dobbiamo farlo anche noi!»
Periodicamente prende la sua 1.100 Fiat, carica uno o due collaboratori e si reca a
Milano in una traversa di Corso Sempione dove sorge il magazzino della ditta
ORME, che importa e rivende macchine.
Il problema non è vendere, ma organizzare una produzione in serie che garantisca
la necessaria qualità.
Cassani riesce comunque a tracciare un lay out della nuova fabbrica con tutta la
documentazione relativa.
E realmente entusiasta delle prospettive del paese: sa che americani e inglesi si
stanno affacciando all'orizzonte ed è convinto che chi arriverà per primo sarà
padrone del mercato.
Durante il viaggio di ritorno dal Brasile dove si era recato per intraprendere una
nuova partnership che non prenderà il via, dall’ingegno di Cassani nasce la nuova
fabbrica di Treviglio.
Francesco rimedita l'esperienza appena conclusa, confronta gli spazi brasiliani
con le angustie di Via Madreperla, i pavimenti in terra battuta, l'affollamento
opprimente di macchine e materiali.
Sa inoltre che per sopravvivere bisogna meccanizzare e aumentare la produzione.
Dai motoristi della nave si fa prestare dei fogli e resta per lunghe ore a disegnare
in cabina.
Quando la moglie e Luisella lo vanno a prendere alla nave il progetto di massima
per il nuovo stabilimento è pronto.
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I lavori hanno inizio nel marzo del '56: i muratori lavorano anche di notte, su tre
turni, illuminati da grandi fari accesi.
Cassani vuole che lo stabilimento sia pronto per la riunione con gli agenti prima
di Natale.
Poche concessioni al design, moltissime alla funzionalità; la nuova SAME è un
edificio rettangolare con la facciata sulla Padana Superiore che collega Milano a
Venezia, vicinissimo alla ferrovia.
Il 20 dicembre all'inaugurazione assieme agli agenti c'è la famiglia Cassani al
gran completo.
Anche la mamma Gina che ora vive in un pensionato sul lago di Garda e che si
guarda intorno soddisfatta: Cecco si è ormai definitivamente riscattato.
Ai primi di gennaio gli operai possono entrare: 80 mila metri quadri di capannoni
coperti, un'unica immensa officina lunga duecentocinquanta metri con le tre linee
(motori, verniciatura, assemblaggio trattori) interamente allestite.
Lavori per la nuova sede – vista nord (ASSAME)
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Lavori per la nuova sede – vista sud (ASSAME)
Lavori per la nuova sede – vista ovest (ASSAME)
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Lavori per la nuova sede – la palazzina direzionale (ASSAME)
Nel 1957 la produzione sfiora i tremila trattori.
In realtà l'obiettivo più immediato di Cassani resta quello annunciato alla Fiera di
Verona del '48: diecimila macchine.
E’ convinto anche che le esportazioni devono raggiungere il 50 per cento della
produzione.
L'ultimo dei «precìs» è dominato da un'ambizione ancora più profonda che
confida solo a pochi collaboratori: «voglio diventare il re del trattore»
Con l'arrivo della nuova fabbrica viene rinnovata anche la linea dei motori.
Il problema è quello di ottenere potenze più elevate senza raggiungere
dimensioni mastodontiche: Cassani con una geniale modifica alla biella riesce a
ricavare dai moduli del motore in linea un motore a V che consente di ridurre gli
ingombri.
Intanto i diesel diventano più veloci e si passa da 1200 a 1800, poi a 2200 giri al
minuto.
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I grandi successi della SAME di quest'epoca portano il nome di Centauro, Leone
e Minotauro.
L'imperativo della modularità è comunque rispettato: sostanzialmente, tra un
motore e l'altro cambiano soltanto i basamenti.
Nel 1958 nasce anche la stazione automatica di controllo lanciata negli anni
successivi con il 240 a due cilindri e poi con il 360 a tre cilindri.
Negli Stati Uniti Ferguson ha appena perfezionato la sua geniale invenzione
dell'anteguerra (l'attacco a tre punte) introducendo un vero e proprio sistema
automatico di regolazione dello sforzo che consente di mantenere costante la
profondità di lavorazione dell'attrezzo.
In sostanza vuole realizzare lo stesso principio di Ferguson con un sistema
diverso: ormai è una questione d'onore tra lui e il suo rivale immaginario.
Le passeggiate tranquille sotto gli ulivi, la compagnia delle anziane ospiti della
casa di riposo e le lunghe dormite sono il balsamo più efficace per la sua mente
febbrile: al ritorno dal lago di Garda il progetto è sostanzialmente pronto.
Francesco si è fatto un punto d'onore di migliorare nei dettagli il «sistema
Ferguson» e ci è riuscito!
I trattori occupano la mente di Cassani notte e giorno: ogni tanto si sveglia, ha
un'intuizione, la annota su un pezzo di carta, poi si riaddormenta tranquillo.
La figlia Luisella viene inviata a studiare a Londra: e il padre le scrive delle
lettere piene di premura e di affetto sul piano personale, ma le informazioni che
fornisce sono tutte a tema unico: stiamo trattando con gli jugoslavi... aspetto
risposta dai brasiliani con cui abbiamo aperto una nuova trattativa...
Quando non è in viaggio, la mattina alle 7.30 è in fabbrica.
Se ci sono dei problemi arriva anche prima.
Inizia il giro nel reparto di progettazione poi passa alla fabbrica. Sosta alle 12.
Riprende alle 14 fino alle 20.
Il momento più bello per lui è a quest'ora.
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La palazzina direzionale (ASSAME)
La torre piezometrica (ASSAME)
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Vista dello stabilimento dalla SS 11 padana (ASSAME)
Vista dello stabilimento dal ponte ferroviario (ASSAME)
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Vista dell’area nord (ASSAME)
Copertura del capannone montaggio trattori (ASSAME)
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Copertura del capannone montaggio trattori – lavori preparativi capannone officina (ASSAME)
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La palazzina direzionale vista da sud (ASSAME)
Vista da est del complesso auditorium e uffici commerciali (ASSAME)
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Vista da est del complesso auditorium torre pubblicitaria e ufficio spedizione (ASSAME)
Vista da sud del complesso commerciale torre pubblicitaria e ufficio spedizioni (ASSAME)
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Vista da ovest della torre pubblicitaria e area commerciale (ASSAME)
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Gli uffici dei progettisti sono vuoti e con le mani dietro la schiena osserva i
disegni sui tavoli.
Poi annota sul margine dei fogli le sue osservazioni: il programma di lavoro del
giorno dopo è praticamente organizzato.
In genere prosegue il lavoro anche dopo cena e molto spesso i suoi collaboratori
più stretti restano a disposizione.
Cassani è dominato da una grande fretta: vuole tutto, subito e soprattutto vuole
arrivare con le sue innovazioni prima degli altri.
La domenica mattina viene dedicata alla programmazione del lavoro della
settimana seguente, effettuata assieme ai suoi collaboratori più stretti.
Spesso nel reparto di progettazione la costruzione dei prototipi va avanti sette
giorni su sette.
Una domenica Cassani con il suo vestito più elegante sta osservando gli
esperimenti sul sistema idraulico della stazione automatica di controllo quando
viene inondato da capo a piedi da un getto di lubrificante.
«E’ il giorno della Madonna delle Lacrime» gli fanno notare i suoi
collaboratori...
Chi lavora al suo fianco paga un prezzo alto in termini personali ma riceve anche
delle gratificazioni: innanzitutto un prestigio altissimo che si riflette anche
all'esterno dell'azienda.
E poi Cassani è legato ai collaboratori più stretti da un rapporto affettivo sincero:
si interessa dei loro problemi personali e familiari, sa essere generoso.
La fabbrica e i trattori sono la sua unica passione e spesso non si accorge che per
gli estranei questa passione a volte può diventare insopportabile.
Nella vita sociale il suo impegno più rilevante è quello legato alla costruzione
dell'ospedale di Treviglio, di cui è anche presidente per una decina d'anni.
In termini affettivi, pur restando sempre legatissimo alla moglie, si appoggia
sempre di più alla figlia Luisella.
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Alla domenica pomeriggio le porta entrambe nello stabilimento vuoto e confessa
loro: «E l'unico momento in cui mi posso godere la fabbrica».
Gli piace seguire le sperimentazioni in campo e ogni tanto al pomeriggio si
presenta da Luisella proponendole con lo stesso entusiasmo con cui potrebbe
offrirle un regalo: «vieni Luisella andiamo a vedere i trattori... !»
Per molti anni una costante della SAME è quella di dover tener dietro alla vena
innovativa di Francesco e della sua équipe di progettisti.
La vita dell'azienda si svolge attorno al tavolo da disegno, dove perfezionamenti
e innovazioni applicate ai modelli esistenti si cumulano con i nuovi progetti.
La progettazione è il «vero» ambiente di Cassani: se potesse si ritirerebbe su una
montagna, con uno studio tutto di vetro assieme ai suoi collaboratori più stretti a
disegnare dalla mattina alla sera...
Quando i collaboratori hanno dei dubbi o esprimono delle perplessità la risposta è
quasi sempre la medesima: «Non preoccuparti... sono io che pago».
In genere ha ragione.
Quando si sbaglia è il primo a sforzarsi di trovare un rimedio.
Alla soglia degli anni sessanta, mentre il boom della motorizzazione su strada
procede a grandi passi, il trattore è rimasto, per usare le parole di Cassani, la
Cenerentola della motorizzazione.
Il mercato da un po' di tempo è in fase stagnante e anche le vendite SAME, che
hanno superato le 5000 macchine, pur mantenendo una crescita positiva non
hanno più il dinamismo degli anni precedenti: per quattro anni stagnano attorno
alle 6000 macchine.
L'Italia sta vivendo la grande esperienza della motorizzazione di massa e
Cassani, che è un sociologo naturale, va spiegando ai suoi collaboratori che
quando il contadino va nei campi con la seicento o con la macchina, prima o poi
occorre offrirgli le stesse comodità sul trattore.
Nasce così un progetto di grande ambizione: il Samecar.
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Come tutti gli anni moglie e figlia sono riuscite a fatica a trascinare Francesco
Cassani in vacanza: a Cortina, durante una passeggiata con la figlia Luisella,
Cassani improvvisamente si blocca.
Prende l'ombrello, si mette a scarabocchiare per terra e chiede di essere lasciato
un momento solo.
Nel giro di un'ora nasce uno strano oggetto: la struttura portante è quella del
trattore ma l'aspetto è quello di un vero e proprio camioncino.
Pochi mesi dopo nasce il prototipo del Samecar.
Molleggiato, dotato di una velocità su strada di 40 chilometri all'ora, assicura una
piena polivalenza di impiego: lavorazioni del terreno e trasporto prodotti...
Il 3 marzo 1961 sul campo della Scuola Sperimentale di Agricoltura delle
Capannelle, lo stesso dove trentatré anni prima aveva presentato il suo primo
trattore ai gerarchi del regime, Francesco Cassani seduto vicino a Mariano
Rumor, ministro dell'Agricoltura, vede sfilare il Samecar alla sua prima uscita
"ufficiale".
L'eco è notevole: la televisione e i giornali parlano del nuovo «trattore che lavora
la terra e trasporta i prodotti». Mike Bongiorno e Walter Marcheselli presentano i
modellini in televisione.
Le foto della pubblicità mostrano l'onorevole Rumor tutto allegro a fianco del
guidatore.
Le brochures parlano di comfort fino ad allora impensabili per un «trattore»:
lunotto panoramico, tergicristallo, vetri scorrevoli e regolabili, cabina (che si può
smontare interamente) dotata di poltroncine in gommapiuma, riscaldamento e
persino una rudimentale forma di aria condizionata.
«Per la prima volta diamo al trattorista le stesse comodità che all'automobilista»
spiegano le brochures.
Al Salon International de la Machine Agricole il Samecar viene presentato come
l'avvenimento degli anni sessanta dalla potente associazione dei venditori e
riparatori di macchinario agricolo.
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Alla Fiera di Verona i politici che contano, tra cui il Presidente del Consiglio
Fanfani, i ministri Gemella e Trabucchi vengono fotografati accanto al Samecar.
La filiale francese chiede e immediatamente ottiene una versione stretta del
Samecar puledro per i vigneti. Nasce così il «Poulain 35 HP».
Cassani crede così profondamente in questa macchina che decide di estendere la
gamma anche a portate superiori e progetta il Samecar Elefante (100/120/140/160
CV) che è un vero autocarro.
Il mercato però non reagisce positivamente.
Sorgono difficoltà dal punto di vista del Codice della Strada per guidare il
Samecar a 40 all'ora.
Gli agricoltori non sono ancora abituati al concetto di mezzo polivalente.
Le macchine invendute si accumulano.
Cassani, ed è un altro dei suoi grandi meriti, è convinto di ciò che vuole, quasi
cocciuto, ma non rigido.
Se si accorge che l'idea non funziona ha la capacità di mollare tutto.
Una sera la figlia e i collaboratori gli fanno presente per l'ennesima volta che il
Samecar non ha sfondato sul mercato, che continua a rappresentare una perdita
per l'azienda, e questa volta Francesco li ascolta con attenzione.
Passa una delle poche notti insonni della sua vita e al mattino dopo decide: vuole
che la linea di montaggio venga smantellata il più presto possibile.
Nessuno deve parlargli più del Samecar.
Visto a posteriori il fallimento commerciale di questo veicolo ha molte
spiegazioni: il momento per l'agricoltura non era favorevole e l'idea era sorta
anche dalla costante ossessione di Cassani di non far mancare il lavoro alla
fabbrica.
Peraltro molte delle considerazioni di fondo da cui la macchina era nata
risultavano esatte.
Le ore di utilizzazione dei trattori si andavano assottigliando, e l'interesse di un
macchina polivalente ed economica era evidente.
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In molti tipi di colture il tempo di utilizzo del trattore dedicato ai trasporti
superava il 60 per cento.
Del resto la prova migliore della validità dell'intuizione di Cassani verrà con
vent'anni di ritardo quando macchine diverse, concepite però sul modello del
Samecar, troveranno un valido sbocco di mercato.
Contemporanea all'abbandono del Samecar è anche la rapida rinuncia di Cassani
a entrare nel settore dei camion.
Per fortuna invece il mercato dei trattori sta recuperando: nel '65 viene
finalmente superata la soglia delle seimila macchine vendute. Cassani sa che
l'azienda deve concentrarsi sul suo prodotto, i trattori, anche se il cuore talora
pulsa diversamente.
Nel frattempo l'espansione della SAME all'estero procede con successo dapprima
in Europa: le quattro ruote motrici cominciano a imporsi in Olanda, Belgio,
Svizzera, Inghilterra, Spagna, Grecia, Portogallo.
Ma ben presto l'espansione varca i confini del continente: in Africa il vantaggio
congiunto delle 4 ruote motrici, del raffreddamento ad aria, dei criteri costruttivi
estremamente semplici e solidi diventano la base di un notevole successo.
Lo stesso avviene in Australia.
In pochi anni le foto dei calendari distribuiti dai rivenditori si popolano di
farmers esotici alla guida dei trattori SAME tra le montagne dell'Afghanistan
come nelle fattorie del Minnesota, alle porte del deserto algerino come nelle
regioni semitropicali dell'Angola e del Mozambico.
In alcune capitali africane (Addis Abeba, Mogadiscio) sono installate delle
rudimentali officine di montaggio locale.
"SAME Informazione" pubblica un orgoglioso reportage da un paesino svizzero
del cantone di Friburgo che non conta 5000 anime ma che ha già 18 trattori
SAME!
La tranquilla vita dei trevigliesi gusta i primi brividi di esotismo.
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Si intravedono sempre più spesso delegazioni di stranieri provenienti dalla Cina,
dal Giappone, dall'Africa che si recano in visita alla fabbrica.
Un contratto importante viene firmato dalla SAME alcuni anni dopo con Cuba: si
tratta di un ordine di 2000 trattori che risolve brillantemente un periodo di stasi
del mercato.
Fidel in persona scarrozza Luisella Cassani per tutta l'isola in visita alle
coltivazioni di cotone e di zucchero su un'Alfa duemila: lo stesso modello che
Giuseppe Luraghi, presidente dell'Alfa Romeo, ha appena regalato a Cassani in
segno di riconciliazione per la spiacevole vicenda del '42.
Un mercato importante si apre in sudafrica, anche se gli inizi sono un po'
avventurosi.
L'importatore della Ferguson che ha appena abbandonato l'azienda propone alla
SAME un affare di notevoli dimensioni: sono 500 trattori da esportare tutti d'un
colpo. Francesco propone un approccio più graduale ma l'ex uomo Ferguson non
desiste.
Il mercato c'è, e occorre sfruttarlo.
In realtà la Massey Ferguson, che gode di una posizione di quasi monopolio in
quel paese, contrattacca: esamina da ogni parte la stazione di controllo che
Cassani ha appena introdotto sui trattori SAME e oppone l'esistenza di un
brevetto Ferguson per la valvola di controllo della pressione.
Quando c'è di mezzo il suo orgoglio di progettista Cassani diventa un leone.
La sfida a distanza con Ferguson vive una nuova tappa: in una settimana a
Treviglio viene progettata una nuova valvola.
Nel giro di pochi mesi questa viene sostituita su tutti i trattori già venduti al
Sudafrica da una squadra di tecnici appositamente inviati in aereo.
In questi anni Cassani viaggia spesso in Italia e all'estero, ma non si occupa
direttamente delle vendite.
Ha saputo decentrare l'organizzazione che su questo piano è caratterizzata da
molto entusiasmo e da un forte dinamismo.
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Vista da nord della palazzina commerciale (ASSAME)
Vista da nord del magazzino ricambi (ASSAME)
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Vista dalla torre pubblicitaria del magazzino ricambi e parco trattori (ASSAME)
Vista dalla torre pubblicitaria del magazzino ricambi e parco trattori (ASSAME)
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Pensilina per il carico trattori (ASSAME)
Carroponte e scalo ferroviario per il carico trattori (ASSAME)
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Trattori sul piano di carico – si noti a sinistra la torre pubblicitaria e quella piezometrica (ASSAME)
Trattori ordinati nel piazzale (ASSAME)
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Vista da nord del magazzino ricambi (ASSAME)
Vista da ovest del magazzino ricambi (ASSAME)
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Vista interna magazzino ricambi – scala accesso al p1 (ASSAME)
Vista interna magazzino ricambi – scala accesso al p1 (ASSAME)
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Vista dalla torre pubblicitaria del magazzino ricambi e parco trattori (ASSAME)
Vista interna magazzino ricambi (ASSAME)
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Vista interna magazzino ricambi (ASSAME)
Vista interna magazzino ricambi (ASSAME)
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Il Sudamerica resta la sua passione, anche se la SAME ha rinunciato
apparentemente a installarsi in quel continente.
Dopo la morte di Eugenio le trattative con l'Argentina non vengono più riprese
anche perché Cassani non è molto convinto dal clima politico instauratosi con
Peròn.
Una seconda trattativa estremamente complessa con il Brasile finisce anch'essa
nel nulla.
In cambio la SAME ottiene lusinghieri successi col Venezuela.
Francesco si muove spesso parallelamente al resto dell'organizzazione, sull'onda
dell'entusiasmo, pensando a nuove iniziative imprenditoriali e a nuove soluzioni
tecniche, e provoca periodici allarmi a Treviglio. «Papà, ci parli di una possibile
società in Perù, ma ricordati come sono i sudamericani: facili a trascinare sul
piano dei progetti e poi...» gli scrive Luisella, che fa da mediatrice tra il
dinamismo vulcanico del padre e le esigenze organizzative di una struttura ormai
complessa che deve assicurare l'efficienza della routine.
Cassani sa benissimo che i suoi collaboratori hanno ragione, ma è inquieto: punta
sempre di più a traguardi lontani.
Nel 1965 si trova in Bolivia e osserva ammirato le grandi piantagioni degli
altipiani. Inizia delle trattative con un importatore locale e manda a Treviglio i
primi schizzi per una macchina immensa dotata di una potenza di 160 CV,
capace di lavorare giorno e notte con attrezzi di grande capacità.
Nasce così il Dinosaur:
«Robusto e sicuro come un'antica fortezza, comodo e manovrabile come una
moderna fuoriserie» recita la pubblicità.
In effetti è una macchina completamente nuova per il mercato italiano.
Ma Cassani è convinto che i criteri produttivi che si sviluppano attorno alle
grandi estensioni agricole americane faranno breccia anche in Italia, specie nella
pianura padana.
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Dotato di una gamma estesa di servocomandi e di un motore a 8 cilindri a «V», il
Dinosaur è però affetto da una grave limitazione: utilizza il 40 per cento della sua
potenza per muovere se stesso.
In realtà questa macchina risente di tutte le lacune tecnologiche del tessuto
industriale dell'epoca: non sono ancora disponibili i motori in lega leggera,
inoltre la necessità economica di impiegare i componenti della linea tradizionale
SAME è un vincolo eccessivamente pesante per una macchina così
rivoluzionaria.
Costruiti i primi dieci esemplari di pre-serie il Dinosaur viene abbandonato.
L'ultimo problema alla cui soluzione Cassani lavora personalmente è quello di
consentire al trattorista di cambiare la marcia sottosforzo: nasce così la
trasmissione semiautomatica a selezione idraulica simile al power shift che gli
americani sviluppano, con tecnologie più costose e sofisticate, negli stessi anni.
Vista interna del capannone montaggio trattori – samecar (ASSAME)
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Vista interna del capannone montaggio trattori (ASSAME)
Vista interna del capannone montaggio trattori (ASSAME)
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Vista interna del capannone montaggio trattori – zona stoccaggio (ASSAME)
Vista interna del capannone montaggio trattori – linea di montaggio (ASSAME)
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Vista interna del capannone montaggio trattori (ASSAME)
Linee di montaggio viste dalla palazzina direzionale (ASSAME)
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Vista interna del capannone montaggio officina – montaggio motori (ASSAME)
Vista interna del capannone montaggio officina – montaggio motori (ASSAME)
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Vista interna del capannone montaggio officina (ASSAME)
Vista interna del capannone montaggio officina (ASSAME)
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Vista interna del capannone montaggio officina (ASSAME)
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1.2 Il giorno in cui basterà un bottone
Tra gli aspetti più interessanti dalla vita di Cassani vi è senz'altro il modo con cui
ha affrontato il problema della fabbrica.
Si è visto bene come la SAME sia nata come un'azienda disposta a decentrare il
massimo della produzione.
E anche quando sarebbe stato possibile integrare maggiormente il ciclo con
l'acquisto, ad esempio, di una fonderia come spesso gli avevano chiesto i suoi
collaboratori, Cassani preferì desistere.
Le linee della SAME sono nate sul modello delle fabbriche, che Francesco e i
suoi collaboratori avevano potuto vedere e in parte copiare all'Italia e all'estero.
Negli Stati Uniti Cassani aveva visitato le fabbriche di trattori di Ford, Massey
Ferguson, Caterpillar.
In Gran Bretagna lui e i suoi uomini avevano visitato più volte la Perkins, in
Italia la FIAT.
Molte delle sue considerazioni, però, traevano spunto da quanto andava accadendo nell'industria dell'auto. L'automazione è legata alla produzione in grandi
serie, buona parte dell'ansia con cui Cassani voleva far crescere il numero dei
trattori venduti derivava dall'evoluzione che vedeva in atto nell'industria
dell'automobile.
Ma Cassani, pur non essendo un innovatore sul piano dell'organizzazione
aziendale, aveva vissuto per troppi anni "attaccato" all'officina, per non rendersi
conto del fatto che, attorno alla fabbrica e alla gestione delle risorse umane,
stanno sorgendo nuovi problemi e nuove tensioni.
Alcune tracce di questa riflessione si possono rinvenire nella relazione tenuta il
21 maggio 1960 a Pisa, in occasione del conferimento della laurea ad honorem
(vedi appendice).
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Vista aerea del complesso industriale
Vista aerea del complesso industriale (ASSAME)
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Vista interna della palazzina direzionale – ingresso (ASSAME)
Vista interna della palazzina direzionale – direzione (ASSAME)
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Vista interna della palazzina direzionale – uffici (ASSAME)
Vista interna della palazzina direzionale – la scala principale (ASSAME)
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Vista interna della palazzina direzionale – uffici (ASSAME)
Vista interna della palazzina direzionale – uffici (ASSAME)
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Vista della palazzina direzionale durante una nevicata (ASSAME)
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Poche ore prima di leggere questa relazione, Cassani aveva assistito al primo
grande sciopero della nuova fabbrica ed era rimasto impressionato: aveva sempre
concepito il rapporto tra sé e i suoi dipendenti come un impegno di fedeltà
reciproca.
Alcuni giorni dopo, tornato in azienda, dichiara a un collaboratore: "Vorrei poter
vedere il giorno in cui basterà schiacciare un bottone per far partire le macchine e
mandare lo stipendio a casa agli operai!".
Nel 1965 Francesco Cassani avverte uno strano formicolio alla parte sinistra del
corpo, accompagnato da una paresi facciale, che si risolve nel giro di qualche
giorno.
Ma è il primo segnale che il suo organismo ha ceduto.
Parallelamente alla sua vita lavorativa, Cassani non ha mai avuto hobby o
distrazioni particolarmente impegnative.
E’ semplicemente consumato dallo stress fisico e psichico di una vita focalizzata,
per la massima parte del tempo, attorno ai problemi della fabbrica e della
progettazione.
Vive ancora alcuni anni conscio del proprio indebolimento fisico ed emotivo, con
la sensazione di aver lasciato la sua opera incompiuta.
L’ultimo atto ufficiale siglato da Cassani e’ stata l’acquisizione nel 1973 della
divisione trattori delle Lamborghini.
Scomparirà nel luglio del 1973 lasciando al genero, Vittorio Carozza ed alla
figlia Luisella, il timone dell’azienda.
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Francesco Cassani e Ferruccio Lamborghini (ASSAME)
Francesco Cassani e Ferruccio Lamborghini (ASSAME)
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Francesco Cassani (ASSAME)
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1.2.1 Le tappe fondamentali
1927 Francesco Cassani realizza la prima trattrice agricola al mondo con motore
diesel: un bicilindrico orizzontale da 12,7 litri, con potenza di 40 cv a 450 giri.
1942 Dopo anni di esperienza nella progettazione di motori diesel d'avanguardia e
pompe di iniezione, Francesco Cassani con il fratello Eugenio crea a Treviglio la
SAME (Società Accomandita Motori Endotermici).
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1948 Prima motofalciatrice SAME a tre ruote. Il volante ed il sedile sono
reversibili. Diventa un trattorino universale ed è premiato con la medaglia d'oro
dall'Accademia di Agricoltura di Torino
1951 Francesco Cassani progetta nuovi motori modulari raffreddati ad aria. Nasce
il SAME DA25 primo trattore a quattro ruote motrici: insieme al SAME DA30,
diffonderanno sul mercato la doppia trazione SAME.
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1958 Prima stazione automatica di controllo (SAC) SAME: verrà applicata negli
anni successivi ai modelli 240, 360, 480 (le "trattrici intelligenti").
1961 E' L'anno del PULEDRO e del SAMECAR, il trattore che lavora la terra e
trasporta i prodotti. Segue il SAMECAR TORO, macchina da cantiere.
Nasce anche una nuova linea di motori a 6 e 8 cilindri a "V".
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1965 Nasce il CENTAURO, trattore da 60 cv e da questo derivano il LEONE 70
ed il MINITAURO 55. Questi i trattori che faranno conoscere la SAME nel
mondo.
1968 Lancio del DRAGO con motore a 6 cilindri in linea (serie "L").
1970 La SAME acquisisce la Lamborghini Trattori: è l'ultimo atto ufficiale di
Francesco Cassani che contribuisce a consolidare la posizione acquisita sul
mercato (italiano ed estero) dalla sua azienda.
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1973 Con il PANTHER nasce un nuovo motore a 5 cilindri: si adottano pompe
d'iniezione immerse (peculiarità dei motori SAME), il cambio sincronizzato e la
guida idrostatica.
1975 Il TIGER 100 con cabina originale SAME e freni a disco in bagno d'olio
viene indicato come il miglior 100 cv d'Europa.
1978 Max e Hans Hürlimann offrono alla SAME di assorbire la loro società.
Vittorio Carozza, genero di Cassani e nuovo presidente dell'azienda Trevigliese,
non ha esitazione: il segmento di mercato, la rete di vendita ed il nome Hürlimann
sono una pedina importante nell'espansione della SAME. Un anno dopo, la
SAME diventa ufficialmente Gruppo SAME-LAMBORGHINI-HÜRLIMANN,
secondo fabbricante di trattori italiano e uno dei primi su scala mondiale.
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1983 Lancio delle nuove famiglie di modelli LASER ed EXPLORER con i
motori serie 1000, cambio a 3 alberi e prime attenzioni stilistiche.
1989 Inizia l'era dell'elettronica SAME: regolazione elettronica dell'iniezione sui
motori 1000 e nuove centraline di controllo delle numerose funzioni della
trattrice.
67
1991 Con la gamma TITAN viene lanciata la trasmissione Electronic Power Shift
(EPS), con possibilità di cambio automatico (Automatic Power Shift): progetto
SLH per le alte potenze.
1993 Si progettano i trattorini: una nuova gamma di piccola potenza, per usi
tradizionali ed extra agricoli. Nello stesso anno viene lanciato l'ARGON, trattore
di grande successo, economico ed affidabile.
68
1995 Lancio del DORADO: il primo trattore SAME di 60/70 cv dotato di cambio
Powershift.
Nello stesso anno, il Gruppo SAME acquisisce la Deutz-Fahr Agrartechnik
GmbH di Colonia (produzione trattori) e la Deutz-Fahr Erntesysteme GmbH di
Lauingen (produzione mietitrebbie).
1996 Nasce una nuova gamma di cingolati: i ROCK, maneggevoli, compatti,
ideali per le lavorazioni specialistiche.
Il Gruppo SAME (SLH) diventa ufficialmente Same Deutz-Fahr Group.
1997 Lancio di GOLDEN: il primo trattore SAME, da frutteto e vigneto, dotato
di cambio Powershift.
69
1998 E' l'anno della nuova gamma RUBIN e DIAMOND: "fiore all'occhiello" del
marchio SAME per potenza (fino a 260 cv) e prestazioni.
1999 Nascono i nuovi RUBIN ad alta potenza (160/180/200 cv), dotati di
soluzioni tecnologiche all'avanguardia e vincitori (200 cv) del "Golden Tractor
for design".
70
2000 Lancio della gamma RUBIN 160/180/200 Galileo Cab System - la prima
gamma di trattori dotata della rivoluzionaria cabina autolivellante
2002 75° anniversario SAME (1927 - 2002): "75 anni di lavoro insieme"
Fondazione di SDF India
2005/2006 Acquisto del 29,9 % / Partecipazione in DEUTZ AG al 42,2%
Fondazione di SDF COMBINES (Croazia)
2007 Posa della prima pietra del nuovo stabilimento in Dalian (Cina)
71
2007 80° anniversario SAME (1927 - 2007) :80 anni di innovazione
72
1.2.2 Evoluzione del marchio S.A.M.E.
ANNO
LOGO
1949
1954
1956
1956
1956
73
ANNO
LOGO
1957,
Luglio
1960,
VIII
1962
74
ANNO
LOGO
1964
1964
1969
1969
75
ANNO
LOGO
1980
1985
-
1991
76
1998
2001
2005
2007
77
La sede di viale Ing. Francesco Cassani : evoluzione continua
1.3
78
Evoluzione negli anni
1.3.1
79
1.4 Schede di catalogazione documenti
I documenti consultati per conoscere l’evoluzione del complesso industriale sono stati catalogati attraverso un sistema di schede.
Il materiale proposto in questa catalogazione per sua natura ha una resa non sempre eccellente in quanto, derivante da scansioni di elaborati planimetrici di grande interesse documentale ma,
realizzati dai 20 ai 30 anni fà con le “tecnologie” del tempo.
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Titolo del documento
AUTORE
Autore del documento
SOGGETTO
Soggetto del documento
FORMATO
Tipologia del documento
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Luogo di conservazione o consultazione del documento
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Breve descrizione delle caratteristiche del documento
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Breve descrizione caratteristiche del contenuto
n
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
80
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Progetto completamento fabbricati per servizi assistenza dipendenti - parte 1
AUTORE
Ing. Oggionni Isacco
SOGGETTO
Spogliatoi e portineria
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:50 degli spogliatoi e complesso portineria con indicazione distribuzione arredo
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1958 - 1960
1.4.1
81
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Progetto completamento fabbricati per servizi assistenza dipendenti – parte 2
AUTORE
Ing. Oggionni Isacco
SOGGETTO
Spogliatoi e portineria
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:50 degli spogliatoi e complesso portineria con indicazione distribuzione arredo
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1958 –1960
1.4.2
82
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Progetto completamento fabbricati per servizi assistenza dipendenti
AUTORE
Ing. Oggionni Isacco
SOGGETTO
Planimetria generale
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Planimetria generale 1:500 degli interventi di nuovo realizzo e completamento esistenti
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1958 - 1960
1.4.3
83
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
1.4.4
TITOLO
Officine S.A.M.E. Treviglio Planimetria
AUTORE
Ing. Oggionni Isacco
SOGGETTO
Planimetria generale
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Planimetria generale 1:500 degli interventi di nuovo realizzo capannone industriale e blocco uffici – si noti la portineria collocata in posizione differente a come verrà poi realizzata
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1958 – 1960
84
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Officine S.A.M.E. Treviglio Planimetria
AUTORE
Ing. Oggionni Isacco
SOGGETTO
Planimetria generale
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1.4.5
Planimetria generale 1:500 degli interventi di nuovo realizzo capannone industriale e blocco uffici antistante – si noti la portineria collocata in posizione differente a come verrà poi
realizzata – viene indicata anche la maglia dei pilastri del capannone
1958 – 1960
85
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Officine S.A.M.E. Treviglio
AUTORE
Ing. Oggionni Isacco
SOGGETTO
Planimetria
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Planimetria 1:100 settore nuovo capannone con quotatura di tracciamento
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1956 - 1958
1.4.6
86
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Officine S.A.M.E. Treviglio
AUTORE
Ing. Oggionni Isacco
SOGGETTO
Sezione trasversale e longitudinale capannone
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Planimetria 1:50 settore nuovo capannone con altezze e dati dimensionali
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1956 – 1958
1.4.7
87
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Officine S.A.M.E. Treviglio
AUTORE
Ing. Oggionni Isacco
SOGGETTO
Rappresentazione cementi armati
FORMATO
A2
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Planimetria in varie scale rappresentante dettagli costruttivi delle travi, pilastri e ferri d’armatura del capannone
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1956 – 1958
1.4.8
88
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Officine S.A.M.E. Treviglio
AUTORE
Ing. Oggionni Isacco
SOGGETTO
Rappresentazione ampliamento
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Planimetria scala 1:200 dell’ampliamento verso ovest del capannone
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1958 – 1960
1.4.9
89
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
S.A.M.E. Treviglio Planimetria
AUTORE
Ing. Oggionni Isacco
SOGGETTO
Planimetria generale
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Planimetria generale 1:100 del complesso industriale con ampliamento lato ovest e complesso spogliatoi portineria nel nuovo assetto
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1958 – 1960
1.4.10
90
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Palazzo direzionale e uffici
AUTORE
Ing. Isacco Oggionni
SOGGETTO
Pianta del piano rialzato nuovi uffici
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Planimetria generale 1:100 nuovi uffici direzionali
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1958
1.4.11
91
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Palazzo direzionale e uffici
AUTORE
Ing. Isacco Oggionni
SOGGETTO
Pianta del piano primo nuovi uffici
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Planimetria generale 1:100 nuovi uffici direzionali
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1958
1.4.12
92
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Palazzo direzionale e uffici
AUTORE
Ing. Isacco Oggionni
SOGGETTO
Pianta del piano secondo nuovi uffici (ampliamento)
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Planimetria generale 1:100 nuovi uffici direzionali
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1958
1.4.13
93
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Palazzo direzionale e uffici
AUTORE
Ing. Isacco Oggionni
SOGGETTO
Pianta del piano terzo nuovi uffici (ampliamento)
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Planimetria generale 1:100 nuovi uffici direzionali
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1962
1.4.14
94
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Palazzo direzionale e uffici
AUTORE
Ing. Isacco Oggionni
SOGGETTO
Pianta del piano seminterrato nuovi uffici
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Planimetria generale 1:100 nuovi uffici direzionali
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1958
1.4.15
95
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova sede – direzione e uffici
AUTORE
Ing. Isacco Oggionni
SOGGETTO
Prospetto palazzina principale ante sopralzo
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Prospetto scala 1:100 frontale palazzina direzionale
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1958
1.4.16
96
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova sede – direzione e uffici
AUTORE
Ing. Isacco Oggionni
SOGGETTO
Prospetto palazzina principale ante sopralzo
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Prospetto scala 1:100 frontale palazzina direzionale con capannone
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1958
1.4.17
97
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuovo fronte stabilimento
AUTORE
Servizio impianti
SOGGETTO
Prospetto stabilimento e palazzina
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Prospetto scala 1:200 del complesso capannone ed uffici
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1958 - 1962
1.4.18
98
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
----------
AUTORE
----------
SOGGETTO
Vista stabilimento da parcheggio
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Uffici S.A.M.E. tecnologie – manufacturing engineering
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Prospetto scala 1:100 del capannone con vista da parcheggio e area confinante
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1958
1.4.19
99
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova sede – direzione e uffici
AUTORE
Ing. Isacco Oggionni
SOGGETTO
Sezioni palazzina principale ante sopralzo
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Sezioni scala 1.100 palazzina direzionale
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1956 - 1958
1.4.20
100
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova sede – direzione e uffici
AUTORE
Ing. Isacco Oggionni
SOGGETTO
Prospetto palazzina principale post sopralzo
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Prospetto scala 1:100 frontale palazzina direzionale
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1956 – 1962
1.4.21
101
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova sede – direzione e uffici
AUTORE
Ing. Isacco Oggionni
SOGGETTO
Sezione palazzina con indicazione sopralzo
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Sezione scala 1:50 progetto di sopralzo
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1962
1.4.22
102
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Serbatoio sopraelevato per acqua
AUTORE
C.A. Cremona
SOGGETTO
Nuovo serbatoio sopraelevo in metallo
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Disegno in scala 1:70 per realizzo serbatoio con capacità di 120 mc
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1960
1.4.23
103
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione palazzina mensa
AUTORE
Arch. Ferruccio Lozza
SOGGETTO
Piante pt p1 e sezione nuova mensa e locali accessori
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta e sezioni scala 1:100 con indicazioni di quote planimetriche e dettagli
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1972 - 1975
1.4.24
104
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione palazzina mensa
AUTORE
Arch. Ferruccio Lozza
SOGGETTO
Planimetria generale dell’intervento
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Planimetria in scala 1:500 della costruenda mensa – si notino il capannone officina trattori, la palazzina direzionale e il sovrappasso carrale
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1972 - 1975
1.4.25
105
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione palazzina mensa
AUTORE
Ing. Giusepe Badolato
SOGGETTO
Planimetria solaio
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Planimetria in scala 1:100 dei cementi armati struttura di copertura mensa
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1972 – 1975
1.4.26
106
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione palazzina mensa
AUTORE
Arch. Ferruccio Lozza
SOGGETTO
Prospetti
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Prospetti della nuova mensa in scala 1.100 con indicazione tipologia dei materiali
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1972 - 1975
1.4.27
107
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Capannone esterno – reparto esperineze
AUTORE
Servizio impianti S.A.M.E.
SOGGETTO
Nuovo capannone
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 e sezione scala 1:50 – indicazione in pianta dellle via di corsa del carroponte e sagoma
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1960
1.4.28
108
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Progetto di nuova costruzione adibita a tettoia aperta (capannone)
AUTORE
Ing. Anselmo Lusvardi
SOGGETTO
Nuova tettoia per deposito
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta 1:200 prospetti e sezione della nuova tettoia
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1977 – 1980
1.4.29
109
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Progetto di chiusura capannone e formazione nuove tettoie aperte
AUTORE
Geom. Scotti Giuseppe
SOGGETTO
Capannone per deposito gomme e materiali vari e tettoie deposito
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta 1:200 prospetti e sezioni della chiusura del capannone e nuove tettoie
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1977 – 1980
1.4.30
110
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Progetto di nuova costruzione capannone adibito a deposito magazzeno
AUTORE
Ing. Anselmo Lusvardi
SOGGETTO
Nuovo Capannone in struttura metallica - lotto 1
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta 1:200 prospetti e sezione del nuovo capannone
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1977
1.4.31
111
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Capannone a doppio shed
AUTORE
Ceccoli s.p.a.
SOGGETTO
Quadro d’insieme intervento
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Dettagli costruttivi di carpenterie metalliche per realizzazione nuovo capannone scala 1:250 – 1:20
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1977
1.4.32
112
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Capannone a doppio shed rivestimento
AUTORE
Ceccoli s.p.a.
SOGGETTO
Quadro d’insieme intervento
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Dettagli costruttivi di carpenterie metalliche per realizzazione nuovo capannone scala 1:20 – 1:10
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1977
1.4.33
113
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Progetto di nuova costruzione capannone adibito a deposito magazzeno
AUTORE
Ing. Anselmo Lusvardi
SOGGETTO
Nuovo Capannone in struttura metallica - lotti 2 e 3
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta 1:200 pianta in nuovi lotti a seguito lotto 1
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1977 – 1979
1.4.34
114
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Progetto di nuova costruzione capannone adibito a magazzino e lavorazioni varie
AUTORE
Ing. Anselmo Lusvardi
SOGGETTO
Nuovo Capannone in struttura metallica - lotti 2 e 3
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta 1:200 prospetti e sezione lotti 2 e 3 nuovo capannone
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1977 – 1979
1.4.35
115
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Progettazione nuove tettoie in ampliamento
AUTORE
Geom. Giuseppe Scotti
SOGGETTO
Tettoie ricovero mezzi in fase di omologazione
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta 1:100 prospetti e sezione
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1986 – 1987
1.4.36
116
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione da adibire a deposito
AUTORE
Ing. Anselmo Lusvardi
SOGGETTO
Nuovo deposito (futuro rep.manutenzione)
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta 1:100 prospetti e sezione
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1979 – 1980
1.4.37
117
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione da adibire a deposito ampliamento
AUTORE
Ing. Anselmo Lusvardi
SOGGETTO
Ampliamento deposito (futuro rep.manutenzione)
FORMATO
A1
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta 1:100 prospetti e sezione
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1979 – 1980
1.4.38
118
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Sovrappasso SS 11
AUTORE
-----
SOGGETTO
Ponte per sovrappasso SS 11 e passaggio trattori da area nord a sud e viceversa
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta 1:100 prospetti e sezione
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1969 – 1970
1.4.39
119
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Ponte sulla statale 11
AUTORE
Lombardi prefabbricati
SOGGETTO
Calcoli struttura travi e traversi
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta e dettagli scala 1:20 ed annotazioni da seguirsi in fase esecutiva
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1969 – 1970
1.4.40
120
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Sottopasso pedonale SS 11
AUTORE
Geom. Oggionni Pietro
SOGGETTO
Rappresentazione grafica tunnel sotterraneo
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta e prospetto scala 1:100 sezione 1:50
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1968 – 1969
1.4.41
121
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Sottopasso pedonale SS 11
AUTORE
Lombardi prefabbricati
SOGGETTO
Calcoli strutturali e dettagli vari
FORMATO
A4 multiplo
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta e dettagli scala 1:20
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1968 – 1969
1.4.42
122
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano seminterrato
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Rappresentazione vista complessiva del piano seminterrato
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 con indicazioni dettagli costruttivi e prescrizioni varie in fase esecutiva
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.43
123
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano Terra/rialzato
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Rappresentazione vista complessiva del piano terra/rialzato con inserimento nuovo auditorium
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 con indicazioni dettagli costruttivi e prescrizioni varie in fase esecutiva
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.44
124
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano primo
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Rappresentazione vista complessiva del piano primo con vista copertura auditorium
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 con indicazioni dettagli costruttivi e prescrizioni varie in fase esecutiva
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.45
125
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano secondo
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Rappresentazione vista complessiva del piano secondo
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 con indicazioni dettagli costruttivi e prescrizioni varie in fase esecutiva
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.46
126
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Torre pubblicitaria
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Rappresentazione vista e dettagli torre pubblicitaria
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 con indicazioni dettagli costruttivi e prescrizioni varie in fase esecutiva
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.47
127
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Prospetti corpo uffici e auditorium
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Rappresentazione vista del complesso uffici e auditorium
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 dei fronti di vista dell’intero complesso con indicazioni di finiture
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.48
128
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Rappresentazione vista del uffici auditorium capannone ricambi e sottoscalo ferroviario
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 dell’intero complesso
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.49
piano terra
129
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Pianta 2° piano – sezione – fianco – corpo uffici
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Rappresentazione vista del piano secondo sezione e vista fianco
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 del piano secondo,sezione dell’intero complesso uffici, vista fianco complesso (da capannone ricambi)
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.50
130
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Pianta auditorium
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Rappresentazione in pianta del complesso auditorium
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 del nuovo auditorium con indicazione grafica dei posti a sedere i servizi igienici e foyer
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.51
131
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Sezione trasversale auditorium
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Rappresentazione sezione trasversale del complesso auditorium con vista della parte retrostante del complesso ricambi commerciale
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 sezione trasversale del nuovo auditorium
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.52
132
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Sezione Longitudinale auditorium
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Rappresentazione sezione longitudinale del complesso auditorium
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 sezione longitudinale del nuovo auditorium
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.53
133
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –particolare controsoffittatura auditorium
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Particolari della controsoffittatura
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 di particolari costruttivi del nuovo auditorium – si noti a dx la palazzina ricambi
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.54
134
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –Piante e sezioni gruppo spedizioni
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Rappresentazione del nuovo complesso adibito alla spedizione dei mezzi piano terra di stoccaggio e superiore per carico
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 del gruppo spedizioni piano terra e primo con vista frontale
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.55
135
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –Sezioni gruppo spedizioni
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Rappresentazione del nuovo complesso adibito alla spedizione dei mezzi piano terra di stoccaggio e superiore per carico
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Sezioni e prospetti in scala 1:100 del gruppo spedizioni piano terra e primo con vista frontale
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.56
136
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –Particolari del gruppo spedizioni
AUTORE
Arch. Ferruccio Rozza
SOGGETTO
Dettagli in sezione del complesso spedizioni
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Sezioni e dettagli in scala 1:10 – 1:2 del gruppo spedizioni - da notare i binari di scorrimento carroponte posti in quota differente
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970 – 1972
1.4.57
137
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –Pianta e sezione del capannone
AUTORE
Ing . Anselmo Lusvardi
SOGGETTO
Pianta del piano terra capannone e sezione
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta e sezione del capannone in scala 1:100 – si segnalano le 4 scale per accesso al piano superiore
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970
1.4.58
138
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –Pianta del soppalco
AUTORE
ing. Anselmo Lusvardi
SOGGETTO
Pianta del soppalco (est)
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 del soppalco ad est che collega la parte della palazzina commerciale a quella dedicata al servizio ricambi
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970
1.4.59
139
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –Pianta del soppalco
AUTORE
Ing . Anselmo Lusvardi
SOGGETTO
Pianta del soppalco (ovest)
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Pianta in scala 1:100 del soppalco ad ovest segue a quello realizzato ad est – ora la palazzina commerciale e’ completamente collegata al capannone
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970
1.4.60
140
SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI
TITOLO
Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –prospetti e sezioni
AUTORE
Ing. Anselmo Lusvardi
SOGGETTO
Prospetti e sezioni del capannone ricambi
FORMATO
A0
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Archivio edilizia privata Comune di Treviglio
DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Disegno a china su carta
DESCRIZIONE DEL CONTENUTO
Prospetti e sezione in scala 1:100 del nuovo capannone accorpato alla palazzina commerciale
ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE
1970
1.4.61
141
2.1 Introduzione alla città Treviglio “Capitale” della Geradadda
Treviglio, maggiore città della Gera d'Adda, cioé del basso territorio fra l'Adda e
il Serio, seconda città della provincia di Bergamo, é situata a sud del capoluogo,
nella pianura padana fertile e ben irrigata, con un clima continentale moderato.
Stabilizzata ormai da quasi mezzo secolo intorno ai 25000 - 26000 abitanti, é un
importante nodo stradale e ferroviario.
E' collocata all'incrocio della statale N.11, Padana Superiore, nel suo tratto da
Milano a Brescia, e della statale N.42, del Tonale e della Mendola, che scende da
Bergamo e dirama poi verso Lodi e verso Crema.
Come testimonierebbero numerosi reperti archeologici, nonché l'impianto di
alcune vie interne, le origini di Treviglio sono assai antiche, con ogni probabilità
tardo romane, anche se il suo primo documento scritto é dell'anno 964. Treviglio
fu sempre estremamente gelosa delle proprie libertà.
"Arimannia" longobarda, cioé comunità di uomini liberi, e "corte regia" fin dal
suo inizio, intorno all'anno mille si dà al monastero benedettino milanese di
S.Simpliciano, conservando peró gran parte della sua autonomia come
dipendente direttamente dall'imperatore.
Verso il 1225 si riscatta a pagamento e diventa comune autonomo con alterne
vicende di libertà fino al 1333, in cui si dà con patto di fedeltà personale ai
Visconti di Milano, non come feudo, ma come "Terra Separata" con
giurisdizione autonoma. Il borgo giungerà addirittura ad acquisire da sé in vari
periodi (ultimamente 1664 dal governo spagnolo) i diritti di infeudamento a cui
veniva sottoposto forzatamente.
Le sue autonomie, anche se progressivamente minori, dureranno fino al 1760 e
ancora sotto Napoleone I sarà "terra separata per tributi".
Come imponevano già i suoi statuti due-trecenteschi, Treviglio non volle mai
ospitare famiglie nobili fino al XVII secolo per non rischiare di subirne
142
l'oppressione e risulta perciò povera di palazzi signorili, mentre é ricca di
testimonianze storiche artistiche e religiose.
Fra esse: la basilica Minore di S.Martino e S.Maria Assunta, vero museo d'arte
che custodisce anche la stupenda "Pala D'Oro" dello Zenale e del Butinone,
capolavoro incontrastato del 400 lombardo; la grandiosa torre campanaria
romantica di 68 m d'altezza, il Santuario della "Madonna delle Lacrime" in
memoria di un fatto miracoloso del 28 Febbraio 1522 (data della festa patronale
cittadina); i chiostri dei grandi monasteri delle Agostiniane e delle Clarisse e
molte altre opere minori.
A Treviglio, comunità assai vivace, di larga partecipazione democratica e oggi
ricchissima di volontariato, é sempre stata notevole l'iniziativa imprenditoriale.
L'agricoltura, insieme al commercio, é stata predominante fino a pochi decenni fa
con un fiorente artigianato sopratutto del mobile intarsiato e una forte produzione
di seta di cui facevano fede i piú di 200000 gelsi impiantati sul territorio e di cui
rimangono ora pochissimi esemplari.
Oltre all'agricoltura, commercio e artigianato, negli ultimi decenni si sono
sviluppati fortemente il terziario e sopratutto l'industria, specie nei settori
metalmeccanico, elettromeccanico e chimico.
Le due principali industrie collocate sul territorio trevigliese sono il gruppo
S.A.M.E. (trattori agricoli) e la BIANCHI (biciclette), entrambe leader mondiali
nel loro settore, che recano ovunque e col massimo onore anche il nome
Treviglio.
143
2.2 Nel Medio-evo
II Borgo di Treviglio é sorto nell'alto Medio Evo in seguito all'unione, per scopo
di difesa, di tre preesistenti insediamenti: Cusarola, Pisgnano e Portoli, uno di
origine gallica, uno romana e l'ultimo piú recente, longobardo. tre insediamenti o
"tre-ville" diedero vita e nome ad un Borgo di ragguardevole dimensione che
venne cinto di mura, con tre porte orientate ciascuna verso le località originarie
ed in mezzo la Chiesa e il Municipio.
Intorno all'anno Mille Treviglio fu accresciuta dall'arrivo degli abitanti di Oriano,
un Comune presso Brescia, distrutto durante gli scontri tra Arduino d'Ivrea ed
Enrico II che si contendevano la corona d'Italia. I nuovi arrivati si stanziarono a
sudest del Borgo che si amplió, le mura furono estese e si aggiunse una quarta
porta detta appunto di Oriano.
Gli Statuti di Treviglio, quelli che ancora oggi si conservano presso il Museo
civico, datati 1392, disciplinavano tra l'altro le modalità di autogoverno che
prevedevano l'elezione diretta di 60 Consoli, venti per ognuna delle tre etnie
originarie, la cui durata in carica era di soli sei mesi, con ció alla gran parte dei
cittadini toccava prima o poi reggere le sorti del Borgo.
II Comune, dopo un periodo di dipendenza dal Monastero di San Simpliciano in
Milano come si usava prima della secolarizzazione, ottenne dall'Impero e poi dai
Visconti uno status di autonomia, ovvero di dipendenza diretta dalla Camera
imperiale prima e dal Senato di Milano poi, e dal 1395 al 1789 fu "Terra separata
del Ducato di Milano", fatte salve brevi parentesi di occupazione veneta dal 1431
al 1433, dal 1448 al 1453 e dal 1499 al 1509.
L'occupazione veneta terminò in modo funesto il giorno 8 maggio del 1509 con il
saccheggio e l'incendio della Città che allora contava oltre tredicimila abitanti, il
fatto scosse Luigi XII che dall'altra parte dell'Adda presso Cassano vide Treviglio
in fiamme, così che, attraversato il fiume provocò i Veneziani a battaglia e presso
Agnadello li sconfisse in modo sanguinosissimo; da allora la Gera d'Adda fu
144
stabilmente coesa a Milano e la Serenissima iniziò il suo lento declino qui in
Terraferma.
Nel 1522, durante la guerra tra Francesco I di Francia e Carlo V di Spagna che si
contendevano il titolo imperiale, Treviglio fu nuovamente minacciata di
saccheggio ma miracolosamente salvata dalla lacrimazione della Madonna
affrescata nel monastero delle Agostiniane.
Il generale francese Visconte di Lautrec il 28 febbraio di fronte al miracolo
depose l'elmo e la spada (che ancora oggi si conservano) ai piedi di Maria ed
ordinò il ritiro delle truppe.
Durante il periodo spagnolo Treviglio venne costituita in Feudo e posta all'asta, i
Trevigliesi da sempre fieramente liberi si opposero al provvedimento e, dopo
aver perso la causa contro il Senato di Milano si autotassarono e riscattarono il
Feudo rimanendo così liberi.
145
2.3 Nell’età moderna
Treviglio, da sempre capitale economica della Gera d'Adda, non fu mai centro
politico perché i suoi Statuti scoraggiarono la residenza dei nobili, a presidio
della libertà erano impegnati direttamente i cittadini che nello stemma comunale
sono rappresentati dai leoni, mentre l'aquila è il ricordo del passato ghibellino ed
il maiale il simbolo della prosperità conseguita con i commerci, favoriti dalla sua
centralità nella Lombardia, ma anche con la diplomazia.
Grazie all'arte diplomatica i Trevigliesi ottennero sin dal secolo tredicesimo il
beneficio di convogliare le acque del fiume Brembo in una rete capillare di rogge
a beneficio della propria agricoltura che è stata grazie a ciò sempre assai fiorente.
La nobiltà dei trevigliesi non è dunque di sangue ma si esprime nella forte
capacità creativa; nel campo dell'arte la Città vanta pittori prestigiosissimi come
lo Zenale ed il Butinone, maestri del nostro Rinascimento - autori del famoso
Polittico di San Martino conservato nella Basilica omonima -, i fratelli Doneda
detti i Montalto, i fratelli Galliari tra i maggiori scenografi del Settecento e
Gianbattista
Dell'Era
purtroppo
deceduto
in
età
giovanile
comunque
apprezzatissimo alla Corte russa di Caterina II.
Nel campo della medicina sono famosi i medici di Treviglio con Giovanni Maria
Bicetti che per primo applicò in Lombardia il vaccino contro il vaiolo, con il
Bonalumi, con Andrea Verga, padre della moderna psichiatria, con Giacomo
Sangalli e da ultimo con il prof. Pier Luigi Della Torre luminare della medicina e
pioniere negli interventi cranio-chirurgici.
Nel campo dell'economia i Trevigliesi hanno per primi costruito le moderne
macchine agricole e cent'anni dopo realizzato il primo trattore con quattro ruote
motrici, ancora oggi prodotto dalla Same di Treviglio che è la prima produttrice
europea di trattori; a Treviglio è stata costruita la prima fabbrica di concimi
artificiali, ed a fine secolo diciannovesimo la Città vantava una borsa del cotone
ed una propria compagnia dei telefoni.
146
L'economia locale, variegatissima, grazie alla presenza di ogni tipo di attività
artigiana, tra cui quella tipica del mobile d'arte intarsiato, ha indotto il Governo
del Lombardo Veneto, a preferire Treviglio rispetto a Bergamo ed a Crema, quale
tracciato della Ferrovia Milano-Venezia (l'Imperial Regia Strada Ferrata
Ferdinandea) seconda in Lombardia dopo la Milano-Monza.
Treviglio ha partecipato attivamente alla costituzione della Repubblica Cisalpina,
per questo fu all'indomani della Restaurazione (1815) declassata dal titolo di
Città che riacquistò per Decreto di Vittorio Emanuele II solo nel 1860
all'indomani dell'unificazione italiana.
Numerose sono le personalità trevigliesi chiamate a far parte del Senato del
nuovo Regno, in particolare Andrea Verga e Giacomo Sangalli, gli insigni medici
di cui abbiamo già parlato e poi Adolfo Engel, Facheris Luigi e Beniamino
Donzelli.
Sul piano politico Treviglio, ad onta del suo passato ghibellino, ha eletto nel
1904 il primo deputato cattolico al Parlamento Italiano: Agostino Cameroni che
volse così a favore della parte clericale la contrapposizione storica con i Liberali
sino ad allora dominanti. Ai giorni nostri Treviglio è la seconda Città della
Provincia di Bergamo, ma ben ancorata a Milano alla cui Arcidiocesi appartiene
se pur con il privilegio dell'uso del rito romano, conta 25.269 abitanti (al 31
dicembre 2006), una variegata economia, un saldo attivo del pendolarismo per
causa di lavoro ed è sede di scuole di ogni ordine e grado con quasi ottomila
studenti.
Treviglio vanta due stazioni ferroviarie, quella Centrale sulla linea MilanoVenezia e quella Ovest sulla linea Milano-Bergamo, e tra i numerosi servizi
pubblici ospita la sede distaccata del Tribunale di Bergamo, quella della
Questura, il Comando della Compagnia dei Carabinieri, una Brigata della
Finanza, il Commissariato di Pubblica Sicurezza con distaccamenti di polizia
stradale e di polizia ferroviaria.
La Città vanta infine la presenza di un rinomato presidio ospedaliero.
147
2.4 Programmazione urbanistica: il PTCP
Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Bergamo, approvato con la
delibera n° 40 in data il 22/04/2004, risulta essere un documento indispensabile
per l’organizzazione del territorio.
Esso è uno strumento legislativo ad ampia scala, che ha come obiettivo la
pianificazione degli assetti e delle azioni programmatiche dell’intero territorio, in
coerenza con la pianificazione regionale ed in considerazione delle scelte
comunali con finalità di valorizzazione paesistica, tutela dell’ambiente, supporto
allo sviluppo economico e all’identità culturale e sociale propria di ciascun
ambito territoriale.
Si tratta dunque di un piano di indirizzo, non prescrittivo, che contiene:
1. lo sviluppo sostenibile della città , che prevede:
- il controllo dell’espansione urbana;
- la diversificazione delle funzioni;
- la gestione corretta dell’ecosistema urbano (acqua, energia,rifiuti);
- una efficace accessibilità, con sistemi di trasporto adeguati e non inquinanti;
- la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale;
2. la tutela e la crescita del patrimonio naturale che implicano:
- sviluppo delle reti ecologiche;
- integrazione e tutela delle biodiversità nelle politiche settoriali;
- ricorso a “strumenti economici” per rafforzare il significato ecologico delle
zone protette e delle risorse sensibili;
- protezione dei suoli preservandoli da un utilizzo eccessivo;
- strategie alla scala locale per la gestione degli interventi nelle aree a rischio;
148
3. la gestione intelligente dei valori paesistici e del patrimonio culturale
attraverso:
- la valorizzazione dei “paesaggi culturali” nel quadro di strategie integrate e
coordinate di sviluppo;
- la riqualificazione del paesaggio ove sia stato oggetto di situazioni di degrado;
- lo sviluppo di strategie per la protezione del patrimonio culturale;
- la promozione dei sistemi urbani che meritano di essere protetti, e la
riqualificazione delle aree in condizioni di degrado ed obsolescenza
Organizzazione del territorio e sistemi insediativi - Azionamento (Regione Lombardia)
149
Quadro integrato delle reti e dei sistemi – Azionamento (Regione Lombardia)
150
2.5 Programmazione urbanistica: Piano Regolatore Generale (PRG)
Il vigente PRG della citta’ di Treviglio e’ la variante n° 15 del Piano redatto a
cavallo tra il 1969 e 1972 dall’Ing. Colombo, facendo decadere l’ormai obsoleto
programma di fabbricazione.
Quadro d’insieme programma di fabbricazione (archivio settore urbanistica Comune di Treviglio)
151
Il PRG vigente identifica l’area su cui insiste il complesso industriale S.A.M.E.
come B8 ovvero “COMPLESSI PRODUTTIVI ESISTENTI E CONFERMATI”
(art. 35 NTA).
Le prescrizioni indicate per l’area sono le seguenti :
1) I complessi produttivi esistenti che vengono confermati sono individuati
nelle planimetrie di P.R.G. con apposito segno grafico.
2) Nel caso di interventi che modificano l'assetto planivolumetrico, nonchè di
interventi di demolizione e ricostruzione, è fatto obbligo di presentazione dei
progetti con elaborati grafici planivolumetrici riferiti all'intera area
interessata dal complesso produttivo.
3) I parametri massimi per l'attività edificatoria sono i seguenti:
- Altezza: non superiore all'altezza del corpo di fabbrica più alto esclusi
icamini e silos nel caso in cui tale altezza sia già superiore ai parametri
della zona B9.
4) Nel caso di ricostruzione, ampliamenti e sopralzi potranno essere assunti
i parametri delle altezze della zona B9 ove maggiori dell’esistente.
5) - Rapporto di impermeabilizzazione: 90%;
6) - Distacchi e distanze :
Le distanze dai confini sono fissate in ml. 5.00 dove l'altezza del fabbricato sia
maggiore a ml. 10.00 la stessa è fissata nella metà dell'altezza del
fabbricato.
7) Sono consentiti inoltre tutti gli interventi di cui all'art. 31 della legge 457/78
sui volumi esistenti che confermino la destinazione produttiva, come
indicata all'art. 34.
8) Qualora la superficie utilizzata dal complesso degli edifici e impianti
esistenti sia inferiore, in rapporto all'area di pertinenza complessiva alle
possibilità di utilizzazione previste per le zone di completamento di cui
all'art. 36 è consentito l'ampliamento fino al raggiungimento di tale indice, e la
nuova edificazione dei lotti liberi con il medesimo indice. Le altezze dei
152
nuovi corpi di fabbrica non potranno superare quella del fabbricato esistente
più alto, al netto delle sovrastrutture e volumi tecnici nel caso in cui le
stesse siano già superiori ai parametri delle altezze della zona B9,
mentre potranno essere assunti parametri delle altezze della zona B9
ove gli stessi risultino maggiori delle altezze dei fabbricati esistenti.
9) Qualora gli indici di cui al 5° comma siano già raggiunti o superati alla data
di adozione della presente norma, o siano già superati al 90% degli indici di
cui al 5° comma è comunque consentito un ampliamento una tantum pari al
10% dell'esistente, anche per successivi interventi.
Stralcio PRG (archivio settore urbanistica Comune di Treviglio)
153
2.6 Programmazione urbanistica: Piano di Governo del territorio (PGT)
Il Piano di Governo del Territorio dispone un progetto unitario per il territorio
comunale al fine di:
a) potenziare il ruolo economico, sociale e culturale della Città nel
contesto della provincia e della Regione;
b) mantenere e risanare il carattere paesistico-ambientale e di abitabilità;
c) organizzare la rete di mobilità urbana intercomunale;
d) migliorare i servizi a carattere locale, urbano e sovracomunale;
e) valorizzare le risorse ambientali, storiche, economiche del territorio e le
opportunità degli abitanti.
Il P.G.T. è costituito dal Documento di Piano, dal Piano dei Servizi e dal Piano
delle Regole ed è compatibile e coerente con i Piani Territoriali Sovracomunali,
con il PTCP e il Piano Territoriale paesistico della Regione.
Esplica la propria efficacia disciplinando, anche con le norme di piani settoriali
allegati, interventi di completamento, trasformazione urbanistica ed edilizia e
vincoli sia di natura strategica, a carattere paesistico, sia operativa a breve o
medio termine.
Il P.G.T. è redatto con riferimento alle risultanze del documento appositamente
predisposto per la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.).
Attraverso il Piano delle Regole individua e norma le destinazione private del
suolo e degli edifici, le modalità di intervento sulle parti edificate non
assoggettate a pianificazione attuativa e le aree a destinazione agricola.
Con il Piano dei Servizi, individua e norma le destinazioni pubbliche per
programmare la dotazione di aree e opere per servizi pubblici e di interesse
pubblico, locale, urbano e territoriale, compreso il sistema delle aree a verde
pubblico atte a costruire corridoi ecologici di valore naturalistico, paesistico e
fruibilità da parte della popolazione e tutela della presenza di specie vegetali
ed animali.
154
2.6.1 Documento di piano
Il Documento di Piano:
a) individua gli obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione che
abbiano valore strategico per la politica territoriale, indicandone i limiti e
le condizioni di sostenibilità ambientale e di coerenza e di coerenza con le
previsioni di livello sovracomunale;
b) determina gli obiettivi quantitativi di sviluppo complessivi del PGT;
nella definizione di tali obiettivi il documento di piano tiene conto della
riqualificazione del territorio, della minimizzazione dell’uso del suolo,
della definizione dell’assetto viabilistico e di mobilità, nonché della
possibilità di utilizzazione e miglioramento ei servizi pubblici e di
interesse pubblico o generale, anche a livello sovracomunale;
c) determina le politiche di intervento per la residenza, ivi comprese le
eventuali politiche per l’edilizia residenziale pubblica; le attività primarie,
secondarie e terziarie evidenziando le scelte di rilevanza sovracomunale;
d) dimostra la compatibilità di dette politiche di intervento e della mobilità
con le risorse economiche attivabili dalla pubblica amministrazione;
e) individua gli ambiti di trasformazione definendo i relativi criteri di
intervento,
preordinati
alla
tutela
ambientale,
paesaggistica
e
storicomonumentale, ecologica, geologica, idrogeologica e sismica;
f) determina le modalità di recepimento delle previsioni prevalenti
contenute nei piani di livello sovracomunale e la eventuale proposizione di
obiettivi di interesse comunale;
g) definisce li eventuali criteri di compensazione, di perequazione e di
incentivazione.
155
(archivio settore urbanistica Comune di Treviglio)
(archivio settore urbanistica Comune di Treviglio)
156
2.6.2 Piano delle regole
Il piano delle regole:
a) definisce, all’interno dell’intero territorio comunale, gli ambiti di
tessuto urbano consolidato, quali insieme delle parti di territorio su cui è
già avvenuta l’edificazione o la trasformazione dei suoli, comprendendo in
essi le aree libere intercluse o di completamento;
b) indica agli immobili assoggettati in tutela in base alla normativa statale
e regionale;
c) individua le aree e gli edifici a rischio di compromissione o degrado e a
rischio di incidente rilevante;
d) contiene appositi strumenti di settore in ordine alla componente
geologica, idrogeologica e sismica;
e) individua le aree:
• le aree destinate all’agricoltura
• le aree di valore paesaggistico-ambientale ed ecologiche;
• le aree non soggette a trasformazione urbanistica.
157
2.6.3 Piano dei servizi
Il piano dei servizi:
a) assume come finalità quella di assicurare una dotazione globale di aree
per attrezzature pubbliche o di interesse pubblico o generale, le eventuali
aree per l’edilizia pubblica residenziale e le dotazioni a verde, i corridoi
ecologici e il sistema del verde di connessione tra territorio rurale e quello
edificato ed una loro razionale distribuzione sul territorio comunale, a
supporto delle funzioni insediate e previste;
b) valuta l’insieme di attrezzature al servizio delle funzioni insediate nel
territorio comunale, anche con riferimento a fattori di qualità, fruibilità e
accessibilità, individua le modalità di intervento e quantifica i costi per il
loro adeguamento. Analogamente il piano indica, con riferimento agli
obiettivi di sviluppo individuati nel Documento di Piano le modalità di
sviluppo e integrazione dei servizi esistenti, ne quantifica i costi di
attuazione.
Ad oggi, il PGT del comune di Treviglio e’ ancora in fase di estensione
beneficiando della proroga concessa a tutti i comuni lombardi, con scadenza nel
mese di marzo 2010.
In tale data, fatte salve successive proroghe, il vigente PRG cesserà la propria
operatività e valenza in ragione del subentrante PGT.
158
3.1 Analisi del contesto
SCHEDA ANALISI DEL CONTESTO
LUOGO
Treviglio, Viale ing. Francesco Cassani
OGGETTO
Complesso industriale
LOCALIZZAZIONE
Linea FFSS
Direzione Bergamo
Direzione Milano
Centro
Periferia
ACCESSIBILITA’ VIARIA
Direttamente accessibile Facilmente accessibile
Scorrimento
Tangenziale o simili
Extraurbana
159
ACCESSIBILITA’ PUBBLICA
Direttamente accessibile Facilmente accessibile
Aeroporto
Stazione ferroviaria
Stazione Bus
SISTEMA DELLA SOSTA
Direttamente accessibile Facilmente accessibile
Parcheggi esterni
Parcheggi interni
STATO DI FATTO URBANISTICO
Residenziale
Commerciale
Industriale
Misto (Industriale + commerciale)
160
3.2 Analisi degli edifici
La catalogazione degli edifici si basa sull’utilizzo di schede riassuntive, strumenti
utilizzati durante il sopralluogo ai fini di ottenere un quadro generale degli edifici
presenti sull’area.
Questi dati possono essere rielaborati con un software tipo Arcview o cad, che
permette di ottenere carte tematiche per evidenziare ad esempio le diverse
tipologie costruttive di un gruppo di edifici.
Analizzando i numerosi edifici presenti all’interno dell’area si possono
individuare due tipologie costruttive principali: le strutture metalliche e strutture
in cemento armato con tamponamento perimetrale.
Sono stati presi in considerazione gli edifici più importanti all’interno dell’area
aziendale che risultano essere la quasi totalità di quelli esaminati fatto salvo gli
edifici che per loro natura sono adibiti a funzioni di servizio.
161
SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI
OGGETTO RILEVATO
3.2.1
Portineria e spogliatoi
DATA DI EDIFICAZIONE
1958 - 1960
AMPLIAMENTI
---------------
UBICAZIONE
RILIEVO FOTOGRAFICO
DATI GENERALI
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
INDICAZIONI METROLOGICHE
Altezza m
3,60
Superficie coperta
mq
1195,00
Superficie lorda di pavimento
mq
1195,00
N° di piani n
1
Volume fuori terra
mc
4302,00
Volume interrato
mc
0,00
N° piani fuori terra n
1
N° piani interrati n
0
Barriere architettoniche
assenti
DESTINAZIONI D’USO
Destinazione d’uso originaria
Spogliatoi operai e portineria ingresso alla
fabbrica in fregio a via Cassani
162
Spogliatoio operai, portineria ed infermeria di
Destinazione d’uso attuale
fabbrica
IMPIANTO STRUTTURALE
Configurazione strutturale primaria
Muratura continua portante
Elementi strutturali primari
Parete muraria
Ubicazione
Perimetro
Elementi strutturali sussidiari
Parete muraria
Ubicazione
Interna
Elemento
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
PIANTA
Tipologia
Edificio a stecca
Riferimento della parte
Intero edificio
Livello piano
Piano terra
Forma
Rettangolare con allargamento finale
Dati iconografici significativi
---------------
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Muratura portante in mattoni pieni
Ubicazione
Perimetro
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Materiali
Laterizi
Dimensioni varie
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
Medio
STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Solaio di copertura in latero-cemento e guaina
impermeabile di protezione
163
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Struttura solidale composta da cls armato e
laterizi con intonaco interno a soffitto e guaina
Materiali
bituminosa a protezione caldana superiore
inclinata (tetto piatto)
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
Bassa
COPERTURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presente
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Urgenza intervento
SCALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presenti
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Urgenza intervento
ELEMENTI DI FINITURA
INTONACI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Intonaco
164
Ubicazione
Esterno ed interno
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Intonaco di calce e tipo Venezia esterno
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato di conservazione con fioriture
Urgenza intervento
alta
PAVIMENTAZIONI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Posa semplice
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Piastrelle in clinker
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
Interventi frequenti di pulizia e ripristino
INFISSI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Finestre a doppio battente e porte anta semplice
Ubicazione
Intero perimetro e interno
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
Alluminio e ferro, vetro semplice
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
Elevata in alcuni settori
IMPIANTI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Ubicazione
Intero edificio
Tipologia
Elettrico – riscaldamento e acqua sanitaria
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Parziale
75%
165
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente stato
Urgenza intervento
medio
166
PIANTA
167
SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI
OGGETTO RILEVATO
3.2.2
Uffici direzionali
DATA DI EDIFICAZIONE
1958
AMPLIAMENTI
1962
UBICAZIONE
RILIEVO FOTOGRAFICO
DATI GENERALI
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
INDICAZIONI METROLOGICHE
Altezza ps m
2,80
Altezza pr
m
4,00
Altezza p1
m
3,50
Altezza p2
m
3,50
Altezza p3
m
3,00
Superficie coperta
mq
1125,00
Superficie lorda di pavimento
mq
4680,00
N° di piani n
5
Volume fuori terra
mc
13953,00
Volume interrato
mc
2057,00
N° piani fuori terra n
4
N° piani interrati n
1
168
Presente un vano ascensore a servizio dei piani
Barriere architettoniche
DESTINAZIONI D’USO
Destinazione d’uso originaria
Uffici direzionali ed autorimessa
Destinazione d’uso attuale
Uffici direzionali ed autorimessa
IMPIANTO STRUTTURALE
Configurazione strutturale primaria
Struttura in cemento armato
Elementi strutturali primari
Pilastri e tamponamento
Ubicazione
Perimetro e parte centrale edificio
Elementi strutturali sussidiari
Pareti murarie di tramezzo
Ubicazione
Interna
Elemento
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
PIANTA
Tipologia
Edificio rettangolare pluripiano
Riferimento della parte
Intero edificio
Livello piano
Tutti i piani
Forma
Rettangolare
Dati iconografici significativi
Realizzata in 3 turni lavorativi in circa 8 mesi
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Muratura portante in mattoni pieni
Ubicazione
Perimetro
Percentuale ispezionabile
Parziale
80%
Materiali
Laterizi
Dimensioni varie
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Buono stato conservativo
Urgenza intervento
Basso
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
169
Tipologia
Pilastri in cemento armato
Ubicazione
Perimetro e parti interne
Percentuale ispezionabile
Parziale
Calcestruzzo armato in
Materiali
opera
60%
40x40
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
----------
STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Solaio in latero-cemento
Ubicazione
Intero edificio escluso corpi laterali
Percentuale ispezionabile
Parziale
(controsoffitto)
30%
Struttura solidale composta da cls armato e
Materiali
laterizi con intonaco interno a soffitto e
controsoffitto - legata alle travi e pilastri di
reticolo perimetrale
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
Bassa
COPERTURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Copertura piana con caldana in cls lisciato Tipologia
soprastante guaina bituminosa impermeabile
trattata.
Ubicazione
Corpo centrale p3
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Guaina bituminosa ardesiata
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
170
Descrizione
ottimo
Urgenza intervento
--------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Copertura inclinata con capriate in ferro e
Tipologia
soprastante strato coibente
Ubicazione
Corpi laterali p2
Percentuale ispezionabile
tutta
100%
Capriate in carpenteria metallica ancorate ai muri
perimetrali, pilastri e tramezzi – lastre di
Materiali
copertura in lamiera
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
ottimo
Urgenza intervento
-------SCALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
2 vani scala a rampa multipla
Ubicazione
Ingresso principale e ovest edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
100%
Struttura portante in cls armato finitura gradini in
Materiali
marmo e intonaco sulla piattabanda
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Buono stato di conservazione
Urgenza intervento
--------ELEMENTI DI FINITURA
INTONACI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Intonaco
Ubicazione
Interno
Percentuale ispezionabile
Tutta
Materiali
Intonaco di calce
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
171
Buono stato di conservazione
Descrizione
Urgenza intervento
ELEMENTI DI FINITURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Marmo in lastre
Ubicazione
Esterno in facciata
Percentuale ispezionabile
Tutta
Materiali
Marmo bianco cristallino e cipollino apuano
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono stato di conservazione
Descrizione
Urgenza intervento
PAVIMENTAZIONI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pavimentazione continua
Ubicazione
Pr – p1 (ps in clinker)
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Marmette e marmettoni
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Ottimo stato
Urgenza intervento
--------------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pavimentazione in legno
Ubicazione
P2 e p3
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Parquet industriale finitura levigata
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Ottimo stato
Urgenza intervento
-------------INFISSI
ANALISI DELL’ELEMENTO
172
Tipologia
Finestre basculanti dotate di frizioni laterali
Ubicazione
Intero perimetro
Percentuale ispezionabile
tutte
100%
Profilati in alluminio a taglio termico montati in
Materiali
luce in sostituzione dei precedenti vetrocamera
con gas argon
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Note
Ottimo stato
Di recente sostituzione a fronte del recupero
fiscale in ragione del 55%
IMPIANTI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Ubicazione
Tipologia
Intero edificio
Impianto elettrico F.M. – riscaldamento e
distribuzione acqua sanitaria - ascensore
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Parziale
75%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente stato
Urgenza intervento
--------------------
173
PIANTA
174
SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI
OGGETTO RILEVATO
3.2.3
Mensa aziendale
DATA DI EDIFICAZIONE
1972 – 1975
AMPLIAMENTI
---------------
UBICAZIONE
RILIEVO FOTOGRAFICO
DATI GENERALI
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
INDICAZIONI METROLOGICHE
Altezza pt m
2,60
Altezza p1
m
4,00
Superficie coperta
mq
1583,00
Superficie lorda di pavimento
mq
3107,00
N° di piani n
2
Volume fuori terra
mc
10294,00
Volume interrato
mc
0,00
N° piani fuori terra n
2
N° piani interrati n
0
Barriere architettoniche
assenti
DESTINAZIONI D’USO
Destinazione d’uso originaria
Mensa operai al p1 e pt destinato ad attività varie
175
Mensa operai al p1 e pt destinato ad attività varie
Destinazione d’uso attuale
IMPIANTO STRUTTURALE
Configurazione strutturale primaria
Struttura in cemento armato
Elementi strutturali primari
Pilastri e tamponamento
Ubicazione
Perimetro
Elementi strutturali sussidiari
Parete muraria
Ubicazione
Interna
Elemento
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
PIANTA
Tipologia
Edificio pluriplano
Riferimento della parte
Intero edificio
Livello piano
Piano terra e piano primo
Forma
Due corpi rettangolari adiacenti
Dati iconografici significativi
---------------
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Muratura portante in mattoni pieni
Ubicazione
Perimetro
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Materiali
Laterizi
Dimensioni varie
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
Medio
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pilastri in cemento armato
Ubicazione
Perimetro e parti interne
Percentuale ispezionabile
Parziale
60%
176
Calcestruzzo armato in
Materiali
opera
30x30 – 40x40
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente
Urgenza intervento
Medio
STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Solaio di copertura in latero-cemento
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Tutta (intradosso)
100%
Struttura solidale composta da cls armato e
Materiali
laterizi con intonaco interno a soffitto - legata
alle travi e pilastri di reticolo perimetrale
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
Bassa
COPERTURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Manto di copertura in muricci e tavelloni – getto
Tipologia
di cls superiore e soprastante posa di lastra tipo
“coverib” multistrato fissate mediante tasselli a
sottostante corrente in legno
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Lastre multistrato
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
ottimo
Urgenza intervento
-------SCALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
177
Tipologia
6 vani scala - doppia rampa (4) rampa singola (2)
Ubicazione
Ingressi mensa (2) ed uscita (2) servizio (2)
Percentuale ispezionabile
tutta
100%
Struttura portante in cls armato finitura gradini in
Materiali
marmo e intonaco sulla piattabanda
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Buono stato di conservazione
Urgenza intervento
--------ELEMENTI DI FINITURA
INTONACI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Intonaco
Ubicazione
Esterno ed interno
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Intonaco di calce e tipo Venezia esterno
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono stato di conservazione
Descrizione
Urgenza intervento
PAVIMENTAZIONI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Posa semplice
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Piastrelle in clinker
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
Interventi frequenti di pulizia e ripristino
INFISSI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Finestre a doppio battente e a nastro - porte anta
doppia
178
Ubicazione
Intero perimetro ed interno
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
Alluminio e ferro, vetro semplice
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
-----------------IMPIANTI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Ubicazione
Tipologia
Intero edificio
Impianto elettrico F.M. – riscaldamento e
distribuzione acqua sanitaria
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Parziale
85%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente stato
Urgenza intervento
--------------------
179
PIANTA
180
SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI
3.2.4
Capannone montaggio trattori
OGGETTO RILEVATO
1958 – 1962
DATA DI EDIFICAZIONE
Tra il 1980 e 1990
AMPLIAMENTI
UBICAZIONE
RILIEVO FOTOGRAFICO
DATI GENERALI
1 – corpo principale 2 – ampliamento in carpenteria metallica 3/4 – ampliamenti in cls
prefabbricato e in opera
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
INDICAZIONI METROLOGICHE
Altezza 1 – corpo principale in cls
m
6,50
m
8,00
collegamento m
3,00
prefabbricato
Altezza 2 – corpo aggiuntivo in
carpenteria metallica
Altezza 3 – corpo aggiuntivo in cls
prefabbricato
di
palazzina a zona produttiva
Altezza 4 – corpo aggiuntivo in cls
prefabbricato fronte spogliatoi per m
5,50
accesso a montaggio cabine
Superficie coperta 1
mq
30.797,00
181
Superficie coperta 2
mq
3.500,00
Superficie coperta 3
mq
219,00
Superficie coperta 4
mq
305,00
mq
34.821,00
Superficie
lorda
di
pavimento
(1+2+3+4)
N° di piani n
1
Volume fuori terra
mc
230.515,00
Volume interrato
Non quantificabile – cunicoli e vani tecnici
N° piani fuori terra n
1
N° piani interrati n
0
Barriere architettoniche
Accessibile e visitabile in quanto a quota 0,00
rispetto all’esterno – dotato di servizi igienici
DESTINAZIONI D’USO
Destinazione d’uso originaria
Officina montaggio trattori ed uffici asserviti alla
produzione
Officina montaggio trattori ed uffici asserviti alla
Destinazione d’uso attuale
produzione – parte dedicata a magazzino di
prelievo materiali a servizio linee di montaggio
182
IMPIANTO STRUTTURALE
Struttura
Configurazione strutturale primaria
in
cemento
armato
–
strutture
aggiuntive in cemento armato e carpenteria
metallica
Elementi strutturali primari
Pilastri - travi – travi reticolari - controventature
Ubicazione
Perimetro e reticolo interno
Elementi strutturali sussidiari
Pareti in muratura di tamponamento tramezzi
Ubicazione
Interna e perimetrale
Elemento
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
PIANTA
Tipologia
Capannone industriale
Riferimento della parte
Intero edificio
Livello piano
Piano terra
Corpo unico rettangolare – verranno
successivamente aggiunti negli anni n° 3
ampliamenti con forma rettangolare ed a “L” che
Forma
si legheranno solidalmente alla struttura
principale del capannone di montaggio trattori ed
officina
Dati iconografici significativi
---------------
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Ubicazione
Muratura di tamponamento
Perimetro capannone compreso ampliamenti presente anche in alcuni settori interni
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Materiali
Blocchetti cls
20x50x25
183
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo – in parte intonacati
Urgenza intervento
Medio
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
Pilastri in cemento armato
Perimetro e reticolo interno corpo principale
ampliamenti 3 e 4
totale
100%
Calcestruzzo armato in
30x30 – 60x60 (se
opera
accoppiati)
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Note
Sufficiente
In atto trattamento di conservazione con materiali
specifici anticarbonatazione
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Ubicazione
Travi e pilastri
Perimetro e parte interna ampliamento 2
capannone
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Materiali
Acciaio
varie
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
Medio – tiraggio e controllo bulloneria
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
Pannello coibentato
Perimetro edificio escluso parti lato sud e
ampliamento 3 - montato sopra struttura vetri
Tutta
Pacchetto di pannello
in lamiera doppia con
100%
varie
184
strato isolante interno
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
------------STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Solaio di copertura in lastre prefabbricate piane
Ubicazione
Ampliamento 3 e 4
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Lastre in cls prefabbricate con interposto strato
Materiali
isolante - guaina bituminosa di protezione
caldana superiore
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
Bassa
COPERTURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
sched
Ubicazione
Corpo principale
Percentuale ispezionabile
tutta
100%
Realizzata in opera mediante travi inclinate tipo
“Varese” con doppia lastra superiore ed inferiore
Materiali
e interposto strato isolante – manto superiore in
lastre isolate tipo “coverib” – mantenuto il manto
sottostante in tegole marsigliesi
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
Locale in caso di forti piogge
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
sched
Ubicazione
Ampliamento 2
185
tutta
Percentuale ispezionabile
100%
Realizzata mediante carpenteria metallica
imbullonata e saldata alle travi principali - manto
Materiali
superiore in lastre isolate tipo “coverib”
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
Locale in caso di forti piogge
SCALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presenti
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Urgenza intervento
ELEMENTI DI FINITURA
INTONACI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Intonaco
Ubicazione
Esterno ed interno
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Intonaco di calce e tipo Venezia esterno
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato di conservazione
Urgenza intervento
----------PAVIMENTAZIONI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Battuto di cemento – resina
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
100%
186
Materiali
Cls lisciato – resina colorata
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
--------------INFISSI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Serramenti continui
Ubicazione
Intero perimetro
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
Ferro e vetro retinato di tipo semplice
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
------------------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Portoni sezionali – avvolgibili
Ubicazione
Intero perimetro – parti
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
Telo avvolgibile su rullo
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
-----------------IMPIANTI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Ubicazione
Tipologia
Intero edificio
Impianto elettrico F.M. – riscaldamento e
distribuzione acqua sanitaria – impianti vari
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Parziale
85%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente stato
Urgenza intervento
--------------------
187
PIANTA
188
SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI
OGGETTO RILEVATO
DATA DI EDIFICAZIONE
3.2.5
Capannone sperimentazioni
1960
AMPLIAMENTI
UBICAZIONE
RILIEVO FOTOGRAFICO
DATI GENERALI
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
INDICAZIONI METROLOGICHE
Altezza
m
6,00 (media)
Superficie coperta
mq
560,00
Superficie lorda di pavimento
mq
560,00
N° di piani n
Volume fuori terra
1
mc
3360,00
Volume interrato mc
0,00
N° piani fuori terra n
1
N° piani interrati n
0
Barriere architettoniche
Accessibile e visitabile in quanto a quota 0,00
rispetto all’esterno
DESTINAZIONI D’USO
Destinazione d’uso originaria
Officina per sperimentazione nuovi modelli
189
Magazzino materiali
Destinazione d’uso attuale
IMPIANTO STRUTTURALE
Configurazione strutturale primaria
Struttura in cemento armato
Elementi strutturali primari
Pilastri
Ubicazione
Perimetro
Elementi strutturali sussidiari
acciaio
Perimetrale
Ubicazione
Elemento
Pareti in muratura di tamponamento – tiranti in
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
PIANTA
Tipologia
Capannone industriale
Riferimento della parte
Intero edificio
Livello piano
Piano terra
Forma
Corpo rettangolare con annessa piccola struttura
Dati iconografici significativi
---------------
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Muratura di tamponamento
Ubicazione
Perimetro capannone
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Materiali
Blocchetti cls
Dimensioni varie
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
------------STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pilastri in cemento armato
Ubicazione
Perimetro
190
Percentuale ispezionabile
Parziale
80%
Materiali
Calcestruzzo armato
30x30
STATO DI CONSERVAZIONE
Sufficiente
Descrizione
Note
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Tiranti tra pilastri
Ubicazione
Interno
Percentuale ispezionabile
Tutta
Materiali
Acciaio
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
Tiraggio
STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presenti
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Urgenza intervento
COPERTURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
sched
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
Percentuale ispezionabile
Realizzata mediante carpenteria metallica
Materiali
imbullonata e saldata alle travi principali - manto
superiore in lastre isolate tipo “coverib”
191
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
---------SCALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presenti
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Urgenza intervento
ELEMENTI DI FINITURA
INTONACI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Intonaco
Ubicazione
Esterno ed interno
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Intonaco di calce
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto stato di conservazione - fioriture dovute
Descrizione
a infiltrazioni di pioggia
Elevata con immediato ripristino delle parti
Urgenza intervento
ammalorate
PAVIMENTAZIONI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Battuto di cemento – resina
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
100%
Cls lisciato – resina colorata con trattamento
antiscivolo e olio
192
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
--------------INFISSI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Portoni sezionali
Ubicazione
Intero perimetro
Percentuale ispezionabile
tutte
100%
Pannelli coibentati legati con cerniere in acciaio
Materiali
inossidabile - ancorati a muratura e pilastri
perimetrali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
-----------------IMPIANTI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Ubicazione
Tipologia
Intero edificio
Impianto elettrico F.M. – riscaldamento–
impianti vari asserviti alle attività produttive
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Parziale
85%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente stato
Urgenza intervento
--------------------
193
PIANTA
194
SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI
OGGETTO RILEVATO
DATA DI EDIFICAZIONE
3.2.6
Capannone officina
1977 – 1987
N° 3 lotti identici
AMPLIAMENTI
UBICAZIONE
RILIEVO FOTOGRAFICO
DATI GENERALI
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
INDICAZIONI METROLOGICHE
Altezza
m
8,00
Superficie coperta
mq
30.640,00
Superficie lorda di pavimento
mq
30.640,00
N° di piani n
1
Volume fuori terra
mc
245.120,00
Volume interrato
mc
0,00
N° piani fuori terra n
1
N° piani interrati n
0
Barriere architettoniche
Accessibile e visitabile in quanto a quota 0,00
rispetto all’esterno – presenti servizi igienici
195
DESTINAZIONI D’USO
Officina per lavorazioni meccaniche e montaggio
Destinazione d’uso originaria
motori
Officina lavorazioni meccaniche – montaggio
motori – magazzino materiali – saldatura cabine
Destinazione d’uso attuale
– reparto esperienze
IMPIANTO STRUTTURALE
Configurazione strutturale primaria
Struttura in acciaio zincato
Elementi strutturali primari
Pilastri – capriate – travi
Ubicazione
Perimetro e reticolo interno
Elementi strutturali sussidiari
Pareti in muratura di tamponamento
Ubicazione
Perimetrale
Elemento
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
PIANTA
Tipologia
Capannone industriale
Riferimento della parte
Intero edificio
Livello piano
Piano terra
Forma
Corpo rettangolare
Dati iconografici significativi
---------------
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Muratura di tamponamento
Ubicazione
Perimetro capannone
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Materiali
Blocchetti cls
Dimensioni varie
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
-------------
196
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pilastri
Ubicazione
Perimetro
Percentuale ispezionabile
Parziale
80%
Materiali
Acciaio zincato – ipe
Varie
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente
Note
---------------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Pannello coibentato
Tipologia
Perimetro edificio escluso parti lato sud e
Ubicazione
ampliamento 3 - montato sopra struttura vetri
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Pacchetto di pannello
in lamiera doppia con
Materiali
varie
strato isolante interno
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
----------
STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presenti
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Urgenza intervento
COPERTURA
197
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
sched
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
100%
Realizzata mediante carpenteria metallica
imbullonata e saldata alle travi principali - manto
Materiali
superiore in lastre isolate tipo “coverib”
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
Programmazione tiraggio bulloneria
SCALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presenti
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Urgenza intervento
ELEMENTI DI FINITURA
INTONACI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Intonaco
Ubicazione
Interno
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Intonaco di calce
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato di conservazione
Urgenza intervento
-------------PAVIMENTAZIONI
ANALISI DELL’ELEMENTO
198
Tipologia
Battuto di cemento – resina
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
100%
Cemento lisciato – resina colorata con
Materiali
trattamento antiscivolo e olio - con colorazioni
differenti
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
--------------INFISSI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Portoni avvolgibili
Ubicazione
Intero perimetro
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
Telo avvolgibile su rullo
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
------------------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Serramenti continui
Ubicazione
Intero perimetro
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
tutte
Ferro e vetro retinato di tipo semplice – sistema
di apertura mediante asta comandata a manopola
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
-----------------IMPIANTI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Ubicazione
Intero edificio
Tipologia
Impianto elettrico F.M. – riscaldamento–
199
impianti vari asserviti alle attività produttive
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Parziale
85%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente stato
Urgenza intervento
--------------------
200
PIANTA
201
SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI
OGGETTO RILEVATO
DATA DI EDIFICAZIONE
3.2.7
Capannone deposito semilavorati
1977 – 1980
AMPLIAMENTI
UBICAZIONE
RILIEVO FOTOGRAFICO
DATI GENERALI
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
INDICAZIONI METROLOGICHE
Altezza
m
6,00
Superficie coperta
mq
3.780,00
Superficie lorda di pavimento
mq
3.780,00
N° di piani n
1
Volume fuori terra
mc
22.680,00
Volume interrato
mc
0,00
N° piani fuori terra n
1
N° piani interrati n
0
Barriere architettoniche
Accessibile e visitabile in quanto a quota 0,00
rispetto all’esterno
DESTINAZIONI D’USO
Destinazione d’uso originaria
Deposito materiale derivante da lavorazioni
202
meccaniche
Deposito materiale derivante da lavorazioni
meccaniche – deposito materiali destinati alla
Destinazione d’uso attuale
produzione – uffici per controlli metrici
IMPIANTO STRUTTURALE
Configurazione strutturale primaria
Struttura prefabbricata
Elementi strutturali primari
Pilastri – capriate – travi
Ubicazione
Perimetro e reticolo interno
Elementi strutturali sussidiari
Pareti in muratura di tamponamento
Ubicazione
Perimetrale
Elemento
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
PIANTA
Tipologia
Capannone industriale
Riferimento della parte
Intero edificio
Livello piano
Piano terra
Corpo rettangolare con pensilina a sbalzo ad
ovest e copertura di collegamento a capannone
Forma
officina
Dati iconografici significativi
---------------
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Muratura di tamponamento h 2,00 mt
Ubicazione
Perimetro capannone
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Materiali
Blocchetti cls
Dimensioni varie
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
-------------
203
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pilastri e travi
Ubicazione
Perimetro – reticolo interno
Percentuale ispezionabile
Parziale
80%
Cemento armato
Materiali
vibrato prefabbricato
Varie
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente
Note
---------------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pannello coibentato
Ubicazione
Perimetro edificio - montato sopra struttura vetri
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Pacchetto di pannello
in lamiera doppia con
Materiali
Varie
strato isolante interno
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
----------
STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presenti
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Urgenza intervento
COPERTURA
204
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Doppia falda a lastre
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Lastre isolate sandwich
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
-----------SCALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presenti
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Urgenza intervento
ELEMENTI DI FINITURA
INTONACI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Intonaco
Tipologia
Esterno utilizzato a copertura blocchi di
Ubicazione
tamponamento
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Intonaco di calce
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato di conservazione
Urgenza intervento
-------------PAVIMENTAZIONI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Battuto di cemento – resina
205
Ubicazione
Metà edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
100%
Cemento lisciato – resina colorata con
Materiali
trattamento antiscivolo e olio - con colorazioni
differenti
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
---------------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pavimentazione stradale
Ubicazione
Metà edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Conglomerato bituminoso
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
mediocre
Urgenza intervento
Necessarie riparazioni frequenti
INFISSI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Portoni avvolgibili
Ubicazione
Intero perimetro
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
Telo avvolgibile su rullo
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
------------------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Ubicazione
Serramenti continui
Intero perimetro sopra muro di tamponamento
esterno h 2,00
Percentuale ispezionabile
tutte
100%
Materiali
Ferro e vetro retinato di tipo semplice – sistema
206
di apertura mediante asta comandata con
manopola
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
-----------------IMPIANTI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Ubicazione
Tipologia
Intero edificio
Impianto elettrico F.M. – riscaldamento–
impianti vari asserviti alle attività produttive
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Parziale
85%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente stato
Urgenza intervento
--------------------
207
PIANTA
208
SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI
OGGETTO RILEVATO
3.2.8
Capannone reparto esperienze
DATA DI EDIFICAZIONE
1980
AMPLIAMENTI
1985
UBICAZIONE
RILIEVO FOTOGRAFICO
DATI GENERALI
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
INDICAZIONI METROLOGICHE
Altezza
m
4,50 (media)
Superficie coperta
mq
1.030,00
Superficie lorda di pavimento
mq
1.030,00
N° di piani n
1
Volume fuori terra
mc
4.635,00
Volume interrato
mc
0,00
N° piani fuori terra n
1
N° piani interrati n
0
Barriere architettoniche
Accessibile e visitabile in quanto a quota 0,00
rispetto all’esterno
DESTINAZIONI D’USO
Destinazione d’uso originaria
Prove trattori e componenti
209
Prove trattori e componenti – utilizzo limitato
Destinazione d’uso attuale
IMPIANTO STRUTTURALE
Configurazione strutturale primaria
Struttura prefabbricata
Elementi strutturali primari
Pilastri – capriate – travi
Ubicazione
Perimetro e reticolo interno
Elementi strutturali sussidiari
Pareti in lamiera di tamponamento
Ubicazione
Perimetrale
Elemento
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
PIANTA
Tipologia
Capannone industriale
Riferimento della parte
Intero edificio
Livello piano
Piano terra
Forma
Rettangolare con inserti agli estremi
Dati iconografici significativi
---------------
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pannelli
Ubicazione
Perimetro capannone
Percentuale ispezionabile
Tutta
Lamiera con strato
Materiali
coibente
100%
Dimensioni varie
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
------------STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pilastri e travi
Ubicazione
Perimetro – reticolo interno
210
Percentuale ispezionabile
Totale
100%
Materiali
Acciaio zincato
Varie
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente
Note
--------------STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presenti
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Urgenza intervento
COPERTURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Doppia falda a lastre
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
100%
Lastre isolate sandwich – poggiate su capriate in
acciaio zincato
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
-----------SCALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presenti
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
211
Descrizione
Urgenza intervento
ELEMENTI DI FINITURA
INTONACI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presenti
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Urgenza intervento
PAVIMENTAZIONI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Battuto di cemento
Ubicazione
intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Cemento lisciato con finitura superiore al quarzo
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Mediocre
Urgenza intervento
Rifacimento completo
INFISSI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Portoni
Ubicazione
Accessi aree prova
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
Pannello su struttura metallica (in opera)
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
------------------
212
IMPIANTI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Ubicazione
Tipologia
Intero edificio
Impianto elettrico F.M. – riscaldamento–
impianti vari asserviti alle attività produttive
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Parziale
85%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente stato
Urgenza intervento
--------------------
213
PIANTA
214
SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI
OGGETTO RILEVATO
DATA DI EDIFICAZIONE
3.2.9
Capannone reparto manutenzione
1980
AMPLIAMENTI
UBICAZIONE
RILIEVO FOTOGRAFICO
DATI GENERALI
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
INDICAZIONI METROLOGICHE
Altezza
m
4,60
Superficie coperta
mq
1.120,00
Superficie lorda di pavimento
mq
1.120,00
N° di piani n
1
Volume fuori terra
mc
5.152,00
Volume interrato
mc
0,00
N° piani fuori terra n
1
N° piani interrati n
0
Barriere architettoniche
Accessibile e visitabile in quanto a quota 0,00
rispetto all’esterno
DESTINAZIONI D’USO
Destinazione d’uso originaria
Manutenzione di stabilimento - deposito
215
Manutenzione di stabilimento - deposito
Destinazione d’uso attuale
IMPIANTO STRUTTURALE
Configurazione strutturale primaria
Struttura prefabbricata
Elementi strutturali primari
Pilastri – capriate – travi
Ubicazione
Perimetro e reticolo interno
Elementi strutturali sussidiari
Pareti in muratura di tamponamento
Ubicazione
Perimetrale
Elemento
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
PIANTA
Tipologia
Capannone industriale
Riferimento della parte
Intero edificio
Livello piano
Piano terra
Forma
Corpo rettangolare
Dati iconografici significativi
---------------
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Muratura di tamponamento h 2,00 mt
Ubicazione
Perimetro capannone
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Materiali
Blocchetti cls
Dimensioni varie
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
------------STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pilastri e travi
Ubicazione
Perimetro – reticolo interno
Percentuale ispezionabile
Parziale
80%
216
Acciaio zincato e
Materiali
Varie
verniciato
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente
Note
---------------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pannello coibentato
Ubicazione
Perimetro edificio - montato sopra struttura vetri
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Pacchetto di pannello
in lamiera doppia con
Materiali
Varie
strato isolante interno
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
----------
STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presenti
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Urgenza intervento
COPERTURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Doppia falda a lastre
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Lastre isolate sandwich
100%
217
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
-----------SCALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presenti
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Urgenza intervento
ELEMENTI DI FINITURA
INTONACI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Intonaco
Tipologia
Esterno utilizzato a copertura blocchi di
Ubicazione
tamponamento
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Intonaco di calce
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato di conservazione
Urgenza intervento
-------------PAVIMENTAZIONI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Battuto di cemento
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
100%
Cemento lisciato con finitura superiore a
spolvero di quarzo
STATO DI CONSERVAZIONE
218
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
--------------INFISSI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Portoni avvolgibili
Ubicazione
Intero perimetro
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
Telo avvolgibile su rullo
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
------------------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Serramenti continui
Ubicazione
Perimetro sopra tamponamento esterno h 2,00
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
100%
Ferro e vetro retinato di tipo semplice – sistema
di apertura mediante asta comandata a manopola
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
-----------------IMPIANTI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Ubicazione
Tipologia
Intero edificio
Impianto elettrico F.M. – riscaldamento–
impianti vari asserviti alle attività produttive
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Parziale
85%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente stato
Urgenza intervento
--------------------
219
PIANTA
220
SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI
3.2.10
Capannone magazzino ricambi
OGGETTO RILEVATO
1970
DATA DI EDIFICAZIONE
2000 - 2001
AMPLIAMENTI
UBICAZIONE
RILIEVO FOTOGRAFICO
DATI GENERALI
1 – corpo principale 2 – uffici e laboratori pt e p1 3– tettoie 4 – ampliamento
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
INDICAZIONI METROLOGICHE
m
Altezza 1
Altezza 2 m
10,00
6,00 pt 3,50 p1
Altezza 3
m
6,00
Altezza 4
m
12,50
Superficie coperta 1
mq
4.800,00
Superficie coperta 2
mq
2.350,00
Superficie coperta 3
mq
885,00
Superficie coperta 4
mq
3.665,00
mq
11.700,00
Superficie
(1+2+3+4)
N° di piani n
lorda
di
pavimento
1 – 2 corpo uffici
221
Volume fuori terra
mc
105.300,00
Volume interrato
mc
0,00
N° piani fuori terra n
1 – 2 corpo uffici
N° piani interrati n
0
Barriere architettoniche
Accessibile e visitabile in quanto a quota 0,00
rispetto all’esterno – dotato di servizi igienici
DESTINAZIONI D’USO
Destinazione d’uso originaria
Magazzino
per
stoccaggio,
e
spedizione materiali di ricambio - gruppo uffici
Magazzino per stoccaggio,
Destinazione d’uso attuale
imballaggio
imballaggio e
spedizione materiali di ricambio (funzione
limitata) – realizzazione nuova area show – rom
– museo storico e vendita merchandising
222
IMPIANTO STRUTTURALE
Configurazione strutturale primaria
Struttura in cemento armato metallica
Elementi strutturali primari
Pilastri – travi
Ubicazione
Perimetro e reticolo interno
Elementi strutturali sussidiari
Pareti in muratura di tamponamento
Ubicazione
Interna e perimetrale
Elemento
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
PIANTA
Tipologia
Capannone industriale
Riferimento della parte
Intero edificio
Livello piano
Piano terra
Corpo principale rettangolare con annesso
ampliamento sempre di forma rettangolare in
aderenza sul lato sud e sporgente sul lato ovest
Forma
(area di carico) – due tettoie di servizio ad ovest
ed est
Dati iconografici significativi
---------------
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Muratura di tamponamento
Tipologia
Perimetro corpo principale (lato sud annesso a
Ubicazione
ampliamento)
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Materiali
Bimattoni
20x50x25
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Buono – intonaco sull’intera superficie
Urgenza intervento
Medio
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
223
Pilastri in cemento armato
Tipologia
Perimetro e reticolo interno corpo principale
Ubicazione
ampliamento
Percentuale ispezionabile
totale
Materiali
Calcestruzzo armato
100%
50x50 – 60x60
(ampliamento)
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
ottimo
Note
--------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pannelli tamponamento
Ubicazione
Ampliamento
Percentuale ispezionabile
Tutta
100%
Pannelli in cemento
armato prefabbricato
con interposto strato
Materiali
Varie
isolante finitura esterna
liscia
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
Necessario controllo
Urgenza intervento
------------STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Solaio di copertura in lastre prefabbricate piane
Ubicazione
Solaio pt uffici e laboratori (2)
Percentuale ispezionabile
parziale
Materiali
Cemento armato gettato in opera
50%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
Bassa
224
COPERTURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Piana
Ubicazione
Corpo uffici p1 lati nord est e ovest (2)
Percentuale ispezionabile
tutta
100%
Realizzata in lastre di latero cemento con
Materiali
soprastante caldana in cls lisciato e manto di
copertura in pannelli sandwich con isolamento
interno
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
----------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Sched
Ubicazione
Corpo principale e ampliamento
Percentuale ispezionabile
tutta
100%
Cemento armato prefabbricato con la presenza di
Materiali
serramenti di tipo fisso o di tipo apribile
elettricamente
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
--------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Tettoie inclinate
Ubicazione
Lati est ed ovest
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
100%
Struttura in c.a. con lastre superiori tipo sandwich
isolate
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
--------
225
SCALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Doppia rampa
Ubicazione
Lato nord corpo uffici
Percentuale ispezionabile
Totale
100%
Struttura portante in cls armato finitura gradini in
Materiali
marmo e intonaco sulla piattabanda
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
-------ELEMENTI DI FINITURA
INTONACI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Intonaco
Ubicazione
Esterno ed interno
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Intonaco di calce tinteggiato
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato di conservazione
Urgenza intervento
----------PAVIMENTAZIONI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Battuto di cemento – resina
Ubicazione
Corpo principale – ampliamento – tettoie
Percentuale ispezionabile
tutta
100%
Calcestruzzo lisciato con soprastante finitura al
Materiali
quarzo – eseguiti tagli di dilatazione per evitare
rotture in quadri di 10,00 mt c.ca
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
---------------
226
INFISSI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Finestre
Ubicazione
Intero perimetro
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
Ferro verniciato – apribili - vetro semplice
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
------------------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Portoni sezionali – avvolgibili
Ubicazione
Accessi principali ai capannoni
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
Telo avvolgibile su rullo
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
-----------------IMPIANTI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Ubicazione
Tipologia
Intero edificio
Impianto elettrico F.M. – riscaldamento e
distribuzione acqua sanitaria – impianti vari
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Parziale
85%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente stato
Urgenza intervento
--------------------
227
PIANTA
228
PIANTA
229
SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI
OGGETTO RILEVATO
DATA DI EDIFICAZIONE
3.2.11
Uffici commerciali
1970 – 1972
AMPLIAMENTI
UBICAZIONE
RILIEVO FOTOGRAFICO
DATI GENERALI
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
INDICAZIONI METROLOGICHE
Altezza ps m
3,50
Altezza pr
m
4,00
Altezza p1
m
3,50
Altezza p2
m
3,50
Superficie coperta
mq
800,00
Superficie lorda di pavimento
mq
2796,00
N° di piani n
4
Volume fuori terra
mc
8.222,00
Volume interrato
mc
1.953,00
N° piani fuori terra n
3
N° piani interrati n
1
Barriere architettoniche
Presente un vano ascensore a servizio dei piani
230
DESTINAZIONI D’USO
Destinazione d’uso originaria
Uffici commerciali vendite
Destinazione d’uso attuale
Uffici commerciali vendite
IMPIANTO STRUTTURALE
Configurazione strutturale primaria
Struttura in cemento armato
Elementi strutturali primari
Pilastri e tamponamento
Ubicazione
Perimetro e parti interne
Elementi strutturali sussidiari
Pareti murarie di tramezzo
Ubicazione
Interna
Elemento
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
PIANTA
Tipologia
Edificio pluripiano
Riferimento della parte
Intero edificio
Livello piano
Tutti i piani
Edificio composto da un corpo centrale di forma
rettangolare su 3 piani fronte strada ed 1 interrato
visibile da piazzale interno - corpo laterale di 2
piani fuori terra fronte strada ed 1 interrato
Forma
visibile da piazzale interno – i due corpi sono
solidalmente legato con angolo di 60° - il
secondo piano e’ di forma rettangolare senza
accorpamenti.
Dati iconografici significativi
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Muratura portante in mattoni pieni
Ubicazione
Perimetro
Percentuale ispezionabile
Parziale
80%
Materiali
Bimattone
Spess. 35 cm
231
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Buono stato conservativo
Urgenza intervento
Basso
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pilastri in cemento armato
Ubicazione
Perimetro e parti interne
Percentuale ispezionabile
Parziale
60%
Materiali
Calcestruzzo armato
60x60
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
----------
STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Solaio in latero-cemento
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Materiali
Parziale
(controsoffitto)
30%
Calcestruzzo armato e laterizi con intonaco
interno a soffitto e controsoffitto
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
Bassa
COPERTURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Copertura a falde
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
100%
Copertura realizzata mediante muricci e tavelloni
con sovrastate getto integrativo – manto i lastre
232
prefabbricate di tipo “coverib
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
ottimo
Urgenza intervento
-------SCALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
2 vani scala a rampa multipla - un vano
Tipologia
realizzato all’interno della torre pubblicitaria
Ubicazione
Ingresso principale e sud edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
100%
Struttura portante in cls armato finitura gradini in
Materiali
marmo e intonaco sulla piattabanda
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Buono stato di conservazione
Urgenza intervento
--------ELEMENTI DI FINITURA
INTONACI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Intonaco
Ubicazione
Interno
Percentuale ispezionabile
Tutta
Materiali
Intonaco di calce
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono stato di conservazione
Descrizione
Urgenza intervento
ELEMENTI DI FINITURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Piastrelle
Ubicazione
Esterno in facciata
Percentuale ispezionabile
Tutta
Materiali
Clinker di colore testa di moro
100%
233
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono stato di conservazione
Descrizione
Urgenza intervento
PAVIMENTAZIONI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pavimentazione continua
Ubicazione
Piano rialzato interrato e secondo
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Marmette e marmettoni
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Ottimo stato
Urgenza intervento
--------------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pavimentazione in legno
Ubicazione
Piano primo
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Parquet industriale finitura levigata
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Ottimo stato
Urgenza intervento
-------------INFISSI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Finestre basculanti dotate di frizioni laterali
Ubicazione
Intero perimetro
Percentuale ispezionabile
tutte
100%
Profilati in alluminio a taglio termico montati in
Materiali
luce in sostituzione dei precedenti - vetrocamera
con gas argon
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Ottimo stato
Note
Di recente sostituzione
234
IMPIANTI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Ubicazione
Tipologia
Intero edificio
Impianto elettrico F.M. – riscaldamento e
distribuzione acqua sanitaria - ascensore
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Parziale
75%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente stato
Urgenza intervento
--------------------
235
PIANTA
236
SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI
OGGETTO RILEVATO
DATA DI EDIFICAZIONE
3.2.12
Auditorium
1970 – 1980 parti interne
AMPLIAMENTI
UBICAZIONE
RILIEVO FOTOGRAFICO
DATI GENERALI
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
INDICAZIONI METROLOGICHE
Altezza ps m
3,50
Altezza pr
m
5,00
Altezza piano ammezzato – regia
m
2,50
Altezza p1
m
3,50
Superficie coperta
mq
1.304,00
Superficie lorda di pavimento
mq
3.063,00
N° di piani n
3
Volume fuori terra
mc
6.520,00
Volume interrato
mc
4.564,00
N° piani fuori terra n
3 (1 visibile)
N° piani interrati n
1
Barriere architettoniche
Accesso mediante rampa
237
DESTINAZIONI D’USO
Auditorium ad uso aziendale e occasionalmente al
Destinazione d’uso originaria
comune di Treviglio
Auditorium ad uso aziendale e occasionalmente al
Destinazione d’uso attuale
comune di Treviglio
IMPIANTO STRUTTURALE
Configurazione strutturale primaria
Struttura in cemento armato
Elementi strutturali primari
Pilastri e tamponamento
Ubicazione
Perimetro
Elementi strutturali sussidiari
Pareti murarie
Ubicazione
Interna
Elemento
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
PIANTA
Tipologia
Edificio a corpo unico
Riferimento della parte
Intero edificio
Livello piano
Tutti i piani
Edificio composto da un corpo unico con forma
risegata nella parte anteriore e regolare nei
Forma
rimanenti lati
Dati iconografici significativi
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Muratura portante in mattoni pieni
Ubicazione
Perimetro
Percentuale ispezionabile
Parziale
60%
Materiali
Bimattone
Spess. 35 cm
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Buono stato conservativo
Urgenza intervento
------------
238
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pilastri in cemento armato
Ubicazione
Perimetro
Percentuale ispezionabile
Parziale
50%
Materiali
Calcestruzzo armato
50x50
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
----------
STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Travi - con funzione di copertura
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Materiali
Parziale
(controsoffitto)
30%
Calcestruzzo prefabbricato
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
Bassa
COPERTURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Guaina
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
tutta
100%
Copertura realizzata getto di calcestruzzo sopra le
Materiali
travi a T portanti e sovrastante strato di guaina
bituminosa ardesiata
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
ottimo
Urgenza intervento
--------
239
SCALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Non presenti (in comune con commerciale)
Ubicazione
Percentuale ispezionabile
Materiali
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Urgenza intervento
ELEMENTI DI FINITURA
INTONACI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Intonaco
Ubicazione
Interno
Percentuale ispezionabile
parziale
Materiali
Intonaco di calce
60%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Buono stato di conservazione
Urgenza intervento
---------------ELEMENTI DI FINITURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Piastrelle
Ubicazione
Esterno in facciata
Percentuale ispezionabile
Tutta
Materiali
Clinker di colore testa di moro
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono stato di conservazione
Descrizione
Urgenza intervento
PAVIMENTAZIONI
ANALISI DELL’ELEMENTO
240
Tipologia
Moduli
Ubicazione
Intero edifico
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Strisce in gomma antiscivolo bollinata
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Ottimo stato
Urgenza intervento
-------------INFISSI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Portoni
Ubicazione
Intero perimetro – accessi pubblico
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
100%
Profilati in alluminio e doppio vetro – pannelli
pieni
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Ottimo stato
Note
------------IMPIANTI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Ubicazione
Tipologia
Intero edificio
Impianto elettrico F.M. – riscaldamento e
distribuzione acqua sanitaria
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Parziale
75%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente stato
Urgenza intervento
--------------------
241
PIANTA
242
SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI
3.2.13
Uffici spedizione trattori– Piano di carico/scarico
OGGETTO RILEVATO
DATA DI EDIFICAZIONE
trattori
1970 – 1972
AMPLIAMENTI
UBICAZIONE
RILIEVO FOTOGRAFICO
DATI GENERALI
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
INDICAZIONI METROLOGICHE
Altezza ps m
5,00
Altezza pt
m
3,50
Superficie coperta
mq
1.651,00
Superficie lorda di pavimento
mq
1651,00
N° di piani n
2
Volume fuori terra
mc
798,00
Volume interrato
mc
7.115,00
N° piani fuori terra n
1 (1 parziale)
N° piani interrati n
1
Barriere architettoniche
Accesso mediante rampa
DESTINAZIONI D’USO
243
Destinazione d’uso originaria
Destinazione d’uso attuale
Ufficio spedizione mediante ferrovia – area
sottostante dedicata a magazzino
Area sottostante dedicata a magazzino - uffici
dogana – eliminata spedizione mezzo ferrovia
244
IMPIANTO STRUTTURALE
Configurazione strutturale primaria
Struttura in cemento armato
Elementi strutturali primari
Pilastri e tamponamento
Ubicazione
Perimetro
Elementi strutturali sussidiari
Pareti murarie
Ubicazione
Interna e contro terra verso ferrovia
Elemento
Descrizione
Unità di misura
Dimensione
PIANTA
Tipologia
Edificio a corpo unico
Riferimento della parte
Intero edificio
Livello piano
Tutti i piani
Edificio composto da un corpo rettangolare al
piano terra/interrato e di un corpo uffici
soprastante sempre di forma rettangolare – la
Forma
parte superiore della parte interrata è adibita a
posteggio mezzi in attesa di spedizione
Dati iconografici significativi
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Ubicazione
Muratura portante in mattoni pieni
Lato verso piazzale interno - intero ufficio
spedizioni
Percentuale ispezionabile
totale
100%
Materiali
Bimattone
Spess. 30 cm
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Buono stato conservativo
Urgenza intervento
------------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Muratura controterra
Ubicazione
Lato interrato verso ferrovia
245
Percentuale ispezionabile
Parziale
50%
Materiali
Cemento armato
Spess. 50 cm
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Buono stato conservativo
Urgenza intervento
------------
STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pilastri in cemento armato
Ubicazione
Intero edifico
Percentuale ispezionabile
Parziale
50%
Materiali
Calcestruzzo armato
50x50
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto
Urgenza intervento
---------STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Soletta piena
Intero edificio – fungente da copertura per ufficio
Ubicazione
spedizioni da copertura per magazzini al piano
interrato - piano di carico all’aperto al fianco
della ferrovia
Percentuale ispezionabile
Parziale
30%
Materiali
Calcestruzzo gettato in opera
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato conservativo
Urgenza intervento
Bassa
COPERTURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Doppia falda
Ubicazione
Ufficio spedizioni
246
tutta
Percentuale ispezionabile
100%
Copertura realizzata getto di calcestruzzo sopra la
soletta piena sovrastante strato di guaina
Materiali
bituminosa ardesiata
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
ottimo
Urgenza intervento
-------SCALE
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Doppia rampa
Ubicazione
Tra piano interrato e piano terra
Percentuale ispezionabile
totale
100%
Struttura portante in cls armato finitura gradini in
Materiali
marmo e intonaco sulla piattabanda
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
sufficiente
Urgenza intervento
------------ELEMENTI DI FINITURA
INTONACI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Intonaco
Tipologia
Interno uffici spedizioni - piano interrato interno
Ubicazione
ed esterno magazzini
Percentuale ispezionabile
totale
Materiali
Intonaco di calce
60%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Buono stato di conservazione
Urgenza intervento
---------------ELEMENTI DI FINITURA
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Piastrelle
247
Ubicazione
Esterno in facciata ufficio spedizioni
Percentuale ispezionabile
Tutta
Materiali
Clinker di colore testa di moro
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono stato di conservazione
Descrizione
Urgenza intervento
PAVIMENTAZIONI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Pavimentazione in ceramica
Ubicazione
Ufficio spedizioni
Percentuale ispezionabile
tutta
Materiali
Piastrelle dimensioni 20x20
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Urgenza intervento
-------------INFISSI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Portoni sezionali apribili a pacchetto incernierati
alla struttura in cemento armato
Ubicazione
Intero fronte magazzini verso piazzale interno
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
Pannelli coibentati
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Discreto stato
Note
-------------
ANALISI DELL’ELEMENTO
Tipologia
Serramenti a doppia anta apribili
Ubicazione
Ufficio spedizioni
Percentuale ispezionabile
tutte
Materiali
Ferro ed alluminio verniciati – vetro semplice
100%
STATO DI CONSERVAZIONE
248
Descrizione
Discreto stato
Note
-------------
IMPIANTI
ANALISI DELL’ELEMENTO
Ubicazione
Tipologia
Intero edificio
Impianto elettrico F.M. – riscaldamento e
distribuzione acqua sanitaria
Ubicazione
Intero edificio
Percentuale ispezionabile
Parziale
75%
STATO DI CONSERVAZIONE
Descrizione
Sufficiente stato
Urgenza intervento
--------------------
249
PIANTA
250
3.3 Previsioni future
L’ambito industriale S.A.M.E. oggi denominato SAMEDEUTZ-FAHR Italia, nel
suo continuo sviluppo, organizza e pianifica annualmente le attività di
produzione e direttamente connesse alla stessa.
Tra di esse, assume una rilevanza strategica la manutenzione degli edifici e le
previsioni di diverso utilizzo degli stessi, attraverso nuove realizzazioni,
rendendoli così aderenti e rispondenti alle possibili e mutevoli esigenze sia
aziendali che legate al mercato.
In proiezione e previsione, la manutenzione sugli edifici diventa la base da cui
partire per operare.
Il contesto industriale prende vita a cavallo degli anni 50 e 60 e con successive e
continue integrazioni di nuovi fabbricati, ha raggiunto un assetto compatto che
sfrutta la maggior parte della possibilità edificatoria concessa.
La manutenzione programmata è un sistema di controllo ed autodiagnosi di
grande efficacia che tempestivamente, consente di verificare lo stato di salute
degli edifici sia nelle parti vitali che in quelle secondarie di finitura, per loro
natura esposte e visibili.
Attualmente, le attività di manutenzione, oltre alle normali attività che hanno
continuità programmata, prevedono :
1. Trattamento protettivo dei pilastri e travi del capannone montaggio
trattori, attraverso il rivestimento mediante malta cementizia atta alla
prevenzione del fenomeno di “carbonatazione” dei ferri di armatura.
2. Controllo e serraggio dei bulloni di tenuta presenti in tutta l’intera struttura
del capannone adibito ad officina ed altre attività.
251
3. Controllo e mappatura di tutte le coperture e delle aree in cui necessitano
interventi di sistemazione e/o ripristino totale.
4. Sostituzione per lotti dei serramenti e relativi vetri presenti sul perimetro
dei capannoni officina e montaggio trattori.
Trattasi di un intervento di notevole peso economico, giustificato dalla
possibilità un ritorno economico in ragione del 55% per la riqualificazione
energetica e, dai nuovi valori di trasmittanza che, concorrono al risparmio
energetico
Le previsioni di nuove realizzazioni per l’immediato futuro, complice la
situazione di congiuntura economica che ha colpito la maggior parte dei settori
merceologici ed in particolare quello agricolo, direttamente afferente alle attività
aziendali, ha portato ad un ridimensionamento e revisione di progetti che
miravano ad una espansione delle aree aziendali.
252
Conclusioni
Ottanta anni di storia che si snodano a cavallo di due secoli ed attraversano in
modo trasversale gli eventi, segnandone alcuni in modo inequivocabile, dettando
l’inizio di un’era, quella della industrializzazione della campagne, passando da
un sistema primitivo ad uno di nuova concezione, con enormi benefici
L’ingegno di una persona che ha trasformato un sogno in una realtà a livello
mondiale, partendo dalle proprie idee e convinzioni, con la tenacia e la
lungimiranza.
La S.A.M.E. è questo, la capacità di muoversi negli eventi assumendo con il
passare degli anni una forte identità.
Treviglio rappresenta il luogo cardine da dove la storia dell’azienda prende piede,
partendo dai locali di via Madreperla e Battisti, sino ad arrivare alla attuale sede
di Viale Cassani.
Da qui, la S.A.M.E. ha iniziato la sua ascesa in qualità di produttore di macchine
agricole acquisendo negli anni anche marchi della concorrenza consolidando ed
espandendo Le proprie quote di mercato.
Gli edifici adibiti alle attività produttive e commerciali, si sono sviluppati a più
riprese in simbiosi con le esigenze della produzione ma, anche adattati alle stesse
per mancanza di spazio o, per motivi riguardanti il momento economico a livello
mondiale.
L’identità degli edifici viene associata e legata in base della loro primaria
destinazione, partendo dalla portineria e locale spogliatoi, sino ad arrivare al
capannone adibito al montaggio dei trattori, passando per il S.A.T. ecc....
Passare in rassegna edifici che raccontano una storia porta ad una osservazione
attenta, rispettosa e profonda.
Si tratta di uno dei pochi e rari esempi di architettura industriale ancora oggi in
piena efficienza.
253
Bibliografia
Volumi presso archivio storico S.A.M.E.
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Siti internet
www.samedeutz-fahr.com
www.comune.treviglio.bg.it
www.provincia.bergamo.it
www.regione.lombardia.it
Altro
Consultazioni e reperimento materiale presso :
1. Archivio settore Urbanistica Comune di Treviglio
2. Archivio settore Edilizia privata comune di Treviglio
3. Archivio storico Samedeutz-fahr Italia
4. Archivio ufficio tecnologie ed impianti Samedeutz-fahr Italia
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Biografia dell’autore
Domenico Giacomini nasce il 7 gennaio 1979 a Treviglio (BG). Dopo il
conseguimento del diploma di Geometra, nel 1998 si dedica ad attività di
direzione lavori e progettazione presso diverse imprese, sino al
conseguimento nel 2003 della abilitazione professionale.
Dopo varie esperienze lavorative e la libera professione, nel 2006, intraprende
nuovamente la via dello studio iscrivendosi ad un corso universitario in
architettura - pianificazione territoriale.
Il 2007 lo vede chiamato presso la Same Deutz-Fahr di Treviglio per seguire,
presso la direzione manufacturing engineering, le attività edili ed
impiantistiche aziendali. Oggi, conseguita l’abilitazione professionale in
qualità di architetto-pianificatore territoriale, continua la sua esperienza
presso l’Azienda.
Al completamento degli studi universitari dedica la Tesi di Laurea al
“Complesso industriale Same Deutz-Fahr sede di Treviglio (BG)” e
all’evoluzione di carattere edilizio - urbanistico dell’Azienda dal 1950 ad
oggi.
La ricerca – qui riproposta in formato PDF grazie alla disponibilità
dell’Autore - intende rendere visibile, attraverso una approfondita analisi dei
documenti conservati presso l’Archivio Storico SAME e l’Archivio
Comunale di Treviglio, quanto vi sia “dietro” ad un trattore ovvero, i luoghi
che lo concepiscono, producono, assemblano, progettano e commercializzano.
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L`EVOLUZIONE DI UN LUOGO DI LAVORO: LA SAME DI