Domenico Giacomini L'EVOLUZIONE DI UN LUOGO DI LAVORO: LA SAME DI TREVIGLIO 2010 INDICE PREMESSA 1 OBIETTIVI E MOTIVAZIONI 3 1. STORIA E SVILUPPO 1.1. Da Cassani a S.A.M.E. : un inventore tra le due guerre 1.2. Il giorno in cui basterà un bottone 4 53 1.2.1. Le tappe fondamentali 62 1.2.2. Evoluzione del marchio S.A.M.E 73 1.3. La sede di V.le Ing. Francesco Cassani : evoluzione continua 1.3.1. L’evoluzione negli anni 1.4. Schede di catalogazione documenti 78 79 80 1.4.1. Progetto completamento fabbricati per servizi assistenza dipendenti - parte 1 81 1.4.2. Progetto completamento fabbricati per servizi assistenza dipendenti – parte 2 82 1.4.3. Progetto completamento fabbricati per servizi assistenza dipendenti 83 1.4.4. Officine S.A.M.E. Treviglio Planimetria 84 1.4.5. Officine S.A.M.E. Treviglio Planimetria 85 1.4.6. Officine S.A.M.E. Treviglio 86 1.4.7. Officine S.A.M.E. Treviglio 87 1.4.8. Officine S.A.M.E. Treviglio 88 1.4.9. Officine S.A.M.E. Treviglio 89 1.4.10. S.A.M.E. Treviglio Planimetria 90 1.4.11. Palazzo direzionale e uffici 91 1.4.12. Palazzo direzionale e uffici 92 1.4.13. Palazzo direzionale e uffici 93 1.4.14. Palazzo direzionale e uffici 94 1.4.15. Palazzo direzionale e uffici 95 1.4.16. Nuova sede – direzione e uffici 96 1.4.17. Nuova sede – direzione e uffici 97 1.4.18. Nuovo fronte stabilimento 98 1.4.19. Prospetto laterale 99 1.4.20. Nuova sede – direzione e uffici 100 1.4.21. Nuova sede – direzione e uffici 101 1.4.22. Nuova sede – direzione e uffici 102 1.4.23. Serbatoio sopraelevato per acqua 103 1.4.24. Nuova costruzione palazzina mensa 104 1.4.25. Nuova costruzione palazzina mensa 105 1.4.26. Nuova costruzione palazzina mensa 106 1.4.27. Nuova costruzione palazzina mensa 107 1.4.28. Capannone esterno – reparto esperienze 108 1.4.29. Progetto di nuova costruzione adibita a tettoia aperta 109 1.4.30. Progetto di chiusura capannone e formazione nuove tettoie aperte 110 1.4.31. Progetto di nuova costruzione capannone adibito a deposito magazzeno 111 1.4.32. Capannone a doppio shed 112 1.4.33. Capannone a doppio shed rivestimento 113 1.4.34. Progetto di nuova costruzione capannone adibito a deposito magazzeno 114 1.4.35. Progetto di nuova costruzione capannone adibito a magazzino e lavorazioni varie 115 1.4.36. Progettazione nuove tettoie in ampliamento 116 1.4.37. Nuova costruzione da adibire a deposito 117 1.4.38. Nuova costruzione da adibire a deposito ampliamento 118 1.4.39. Sovrappasso SS 11 119 1.4.40. Ponte sulla statale 11 120 1.4.41. Sottopasso pedonale SS 11 121 1.4.42. Sottopasso pedonale SS 11 122 1.4.43. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano seminterrato 123 1.4.44. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano Terra/rialzato 124 1.4.45. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano primo 125 1.4.46. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano secondo 126 1.4.47. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Torre pubblicitaria 127 1.4.48. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Prospetti corpo uffici e auditorium 128 1.4.49. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – piano terra 129 1.4.50. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Pianta 2° piano – sez. fianco uffici 130 1.4.51. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Pianta auditorium 131 1.4.52. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Sezione trasversale auditorium 132 1.4.53. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Sezione Longitudinale auditorium 133 1.4.54. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – particolare controsoffittatura auditorium 134 1.4.55. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piante e sezioni gruppo spedizioni 135 1.4.56. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Sezioni gruppo spedizioni 136 1.4.57. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Particolari del gruppo spedizioni 137 1.4.58. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Pianta e sezione del capannone 138 1.4.59. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Pianta del soppalco 139 1.4.60. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Pianta del soppalco 140 1.4.61. Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – prospetti e sezioni 141 2. URBANISTICA E TERRITORIO 2.1. Introduzione alla città Treviglio “capitale” della Geradadda 142 2.2. Nel Medio-Evo 144 2.3. Nell’età moderna 146 2.4. Programmazione urbanistica: il PTCP 148 2.5. Programmazione urbanistica: il PRG 151 2.6. Programmazione urbanistica: il PGT 154 2.6.1. Documento di Piano 155 2.6.2. Piano delle Regole 157 2.6.3. Piano dei Servizi 158 3. IL COMPLESSO INDUSTRIALE S.A.M.E. OGGI 3.1. Analisi del contesto 159 3.2. Analisi degli edifici 161 3.2.1. Scheda degli edifici Portineria e spogliatoi 162 3.2.2. Scheda dell’edificio Uffici direzionali 168 3.2.3. Scheda dell’edificio mensa aziendale 175 3.2.4. Scheda dell’edificio Capannone montaggio trattori 181 3.2.5. Scheda dell’edificio Capannone sperimentazioni 189 3.2.6. Scheda dell’edificio Capannone officina 195 3.2.7. Scheda dell’edificio Deposito semilavorati 202 3.2.8. Scheda dell’edificio Reparto esperienze 209 3.2.9. Scheda dell’edificio Reparto manutenzione 215 3.2.10. Scheda dell’edificio Magazzino ricambi 221 3.2.11. Scheda dell’edificio Uffici commerciali 230 3.2.12. Scheda dell’edificio Auditorium 237 3.2.13. Scheda dell’edificio Uffici spedizione trattori– Piano di carico/scarico trattori 3.3. Previsioni future 243 251 Conclusioni 253 Bibliografia 254 Biografia 257 PREMESSA … la S.A.M.E. è stata creata non già per scopi speculativi ma per dare all’Italia un’ industria di prestigio nel campo dei trattori. Francesco Cassani La S.A.M.E., acronimo di Società Accomandita Motori Endotermici, venne fondata nel 1942 dai fratelli Francesco e Eugenio Cassani a Treviglio (Bg), dove ancora oggi vengono prodotti la quasi totalità dei trattori. Oggi la S.A.M.E. è a capo della nuova multinazionale Same Deutz-Fahr, a cui appartengono appunto i due marchi più famosi Same e Deutz-Fahr, Lamborghini Trattori e Hürlimann. Il progetto del primo trattore diesel al mondo (ASSAME) 1 Il progetto del primo trattore diesel al mondo (ASSAME) E’ una delle prime società al Mondo produttrici di macchinari agricoli. Lo sviluppo, la crescita costante della produzione e non ultimo, l’acquisizione negli anni di nuovi marchi, ha determinato lo spostamento delle attività di produzione e, a d essa collegate, dalle sedi di via Cesare Battisti e Madreperla (sedi storiche), alla sede attuale, sempre nel comune di Treviglio, in viale Lombardia che, in seguito assumerà il toponimo di viale Ingegner Francesco Cassani, in onore al geniale inventore dell’azienda. 2 OBIETTIVI E MOTIVAZIONI La S.A.M.E. si muove e colloca in 80 anni di storia, dopo averla attraversata con mezzi agricoli ed innovazioni universalmente apprezzati. L’obiettivo non semplice, è quello di prendere in esame l’assetto dello sviluppo architettonico del complesso industriale parallelamente a quello di carattere tecnologico. Edifici, uffici, strutture industriali, semplici spazi “luoghi”, partendo dalla memoria di chi ha lavorato nelle sedi storiche e “belliche” dati i tempi che correvano, per arrivare all’attuale sede nel suo assetto produttivo e commerciale, simbolo di un continuo sviluppo. Dare identità, attraverso disegni di un tempo, fotografie ecc., ad un esempio di architettura/archeologia industriale ancora oggi in piena attività (se si considerano realtà di grandi dimensioni, nella zona la sola TENARIS DALMINE è superiore mentre, le fabbriche storiche della vicina MILANO sono ormai un lontano ricordo), a differenti metodologie costruttive, produttive, tipologie ed impiego di materiali, ecc., Un punto di vista nuovo e differente da cui partire, per tracciare e marcare un “solco” ideale nella storia dell’azienda, guardandola attraverso lo spazio vivo, costruito e vissuto. Nasce quindi l’idea condivisa con l’azienda, di produrre un elaborato importante, quale la tesi di laurea che, per la prima volta, mette in risalto, tocca, valorizza, ciò che c’e’ dietro ad un trattore, i luoghi che lo sviluppano, dall’idea sino alla delibera finale nella fase di produzione. (tutte le tesi svolte in azienda dai differenti candidati hanno nella maggior parte dei casi trattato argomenti connessi all’ingegneria meccanica e di gestione,oltre che aspetti economici e di bilancio). Rilevante ed importante è stata ed è anche tuttora, l’integrazione e la simbiosi con il Comune di Treviglio per gli aspetti di carattere occupazionale e sociale oltre che per quello edilizio ed urbanistico. 3 1.1 Da Cassani a S.A.M.E. : un inventore tra le due guerre Quindici febbraio millenovecentoventotto. "La Voce di Bergamo" apre il notiziario della provincia con un annuncio sensazionale: il concittadino Francesco Cassani di appena ventuno anni è riuscito a costruire il primo trattore al mondo che funziona con un motore diesel. Il marketing non è ancora di moda ma il giornalista evidenzia immediatamente i vantaggi della nuova invenzione.«Si nota l'assenza di tutti gli organi più delicati esistenti negli altri motori... e questo è un titolo di grande praticità dato che deve essere affidato ai coloni!» Che personaggio quel Cassani! Francesco Cassani con la madre ed il fratello Eugenio (ASSAME) 4 Appassionato di tutto ciò che potesse assomigliare a un motore, aveva costruito a 16 anni, assieme al fratello minore Eugenio, una stranissima automobile (targa, naturalmente in cartone, con il numero 2 per la provincia di Bergamo) battezzata con il nome altisonante di Roland Pilain, uno dei pionieri francesi dell'industria dell'auto. Dotata di un motore di aviazione recuperato alla Malpensa tra i residuati bellici, faceva un baccano d'inferno seminando il panico tra gli abitanti di Treviglio. La macchina serviva a Francesco per andare a trovare la Maria, figlia del Campana, il mugnaio di Malpaga. Era una bella ragazza che studiava alle magistrali di Treviglio con la quale Francesco filava ormai da alcuni mesi. Si sapeva però che la madre di Francesco, Luigia Rocchi, soprannominata anche la "Bontempina" per via del cappello che si piazzava in testa quando andava in bicicletta, non vedeva di buon occhio questa fidanzata: troppo «cittadina», troppo «ben abituata»! Francesco invece era veramente innamorato: aveva tentato di strappare al padre un consenso al matrimonio ma non c'era stato niente da fare. «Se ne riparla quando riuscirai a far funzionare quel motore e a guadagnare dei soldi per conto tuo», gli aveva risposto su indicazione della moglie. Luigia Rocchi era infatti la vera finanziatrice della singolare impresa alla quale i suoi due figli maggiori, Francesco ed Eugenio, stavano lavorando. Ormai in paese tutti sapevano che i due fratelli Cassani erano impegnati da quattro anni, durante le ore libere dal lavoro, nella costruzione di un nuovo tipo di motore di cui si decantavano le doti straordinarie: funzionava a petrolio e si diceva che consumasse pochissimo. Per dare una mano a far partire quel benedetto motore ci si erano messe anche le suore dell'asilo le quali avevano costretto i bambini a recitare decine di novene alla Madonna. 5 Ma le notizie non erano confortanti: ogni giorno insorgevano nuove difficoltà e i due fratelli Cassani uscivano a tarda notte dall'officina paterna con l'aria sempre più truce. I fratelli Cassani (ASSAME) Il problema più inquietante era quello dell'avviamento: per provocare l'autoaccensione dell'olio pesante occorreva ottenere un'elevata temperatura iniziale accompagnata da una forte compressione dell'aria Francesco Cassani aveva tentato tutte le strade sino a concepire un ingegnoso meccanismo costituito da una bombola ad aria compressa, alimentata dai pistoni del motore, e da un sistema di candele igniscenti che venivano inserite a baionetta alla testa del cilindro. Con l'immissione iniziale di alcune gocce di benzina il motore sarebbe dovuto partire. 6 E invece dopo alcuni sussulti e molto fumo, i pistoni restavano immobili! Finché una mattina a Malpaga, la Maria si vede recapitare un telegramma con iscritto l'epico annuncio: «Eureka». Nel linguaggio cifrato, oltre che parsimonioso stabilito tra Francesco Cassani e la sua futura consorte il messaggio indicava che, fosse merito delle novene e dei pellegrinaggi alla Madonna delle Lacrime, fosse la costanza e la tenacia dei due giovani Cassani, insomma il motore diesel era finalmente partito. Con grande soddisfazione di Eugenio, di Francesco, della Maria, che finalmente vedeva avvicinarsi la data del matrimonio, ma anche della madre. Luigia Rocchi provava infatti un'ammirazione sviscerata per quel figlio di ventuno anni. Quanto a inventiva e ingegno tecnico era un Cassani in piena regola, della stirpe dei «precìs». Ma rispetto al padre Paolo e al nonno Felice che pure erano ottimi artigiani, aveva decisamente qualcosa in più: era incredibilmente orgoglioso, aveva un forte sentimento di sé, era dotato di maggior iniziativa e capacità realizzativa. Aveva cominciato a mostrare queste doti, quando allo scoppio della guerra, il padre, Paolo, era stato richiamato al fronte e aveva lasciato la responsabilità dell'officina praticamente sulle spalle di quel ragazzo di dieci anni. Non era stata cosa da poco: l'officina di Paolo Cassani aveva ricevuto dal Ministero degli Armamenti una commessa per la fabbricazione di proiettili destinati all'Esercito e alla Marina e per la lavorazione di obici da 149 mm. Si trattava, soprattutto per quanto riguardava gli obici, di lavorazioni che richiedevano una certa maestrìa e una buona conoscenza dei metalli. Occorreva infatti lavorare le filettature interne con le macchine utensili di allora, sempre così imprecise e facili a rompersi. Francesco aveva dimostrato di avere più testa di quanto ci si potesse aspettare da un ragazzino della sua età, e anche più muscoli: riusciva ad afferrare con decisione le granate da 65 chili e le riponeva fulmineamente sul tornio per lavorarle. Quando andava a Bergamo a consegnare la produzione degli obici col carro 7 trainato da due cavalli, tornava sempre con la testa piena di idee: «Si potrebbe fare... si potrebbe cambiare... Tizio mi ha detto...». Quel ragazzino aveva cominciato allora a montarsi la testa coi motori e con gli aeroplani: quando passavano gli aerei dei collaudatori della Caproni restava a guardarli col naso in su finché non scomparivano, e ne assaporava il ronzìo come fosse stata chissà quale fantastica musica. Di idee continuava ad averne: era riuscito a circuire lo zio per comprarsi il motore della Roland Pilain e poi, subito dopo, aveva costruito, con il fratello che lo seguiva come un'ombra, un improbabile aereo-idrovolante-auto con cui aveva tentato di decollare partendo dal tetto della casa. Per fortuna era finita bene con i pezzi dell'A.I.A., così era stato battezzato lo strano oggetto, sfasciati sulle balle di paglia e Francesco soltanto un po' ammaccato! Il progetto del trattore diesel invece sembrava una cosa seria. A testimoniarlo c'erano se non altro i libri stranieri con tanto di disegni e di schemi che Francesco aveva comprato a Milano e che tentava periodicamente di decifrare... Luigia comunque al progetto aveva creduto e aveva anticipato i soldi per i materiali che Francesco si era andato a cercare a Milano. In effetti, l'orgoglio materno di Luigia Rocchi non aveva preso abbagli: due anni dopo il fatidico telegramma alla Maria Campana, ormai diventata ufficialmente signora Cassani, presso la Scuola Pratica di Agricoltura di Treviglio, alla presenza di una nutrita schiera di notabili locali, vengono effettuate le prime prove ufficiali della nuova motoaratrice Cassani. Il successo è notevole. I giornali notano con grande rilievo i vantaggi inerenti all'eliminazione del magnete, delle candele, del carburatore e soprattutto alla riduzione dei consumi nella misura di due terzi rispetto agli standard abituali per l'epoca. 8 L'immediato auspicio della stampa (occorre ricordare il clima dell'epoca) è che «quando gli agricoltori italiani conosceranno meglio quest'innovazione rinunceranno certo senza rimpianti alle macchine di importazione americana». La trattrice Cassani, la prima al mondo a funzionare con un motore diesel «puro», cioè a iniezione con accensione spontanea, è da iscrivere nel lungo elenco delle occasioni perdute di cui è ricca la storia dell'industria, in particolare dell'industria italiana. Se allora le dimensioni di mercato e il retroterra industriale fossero stati adeguati, la Cassani avrebbe potuto diventare rapidamente un'azienda leader sul piano internazionale. Nel caso specifico la vicenda fu molto più sofferta: mentre Francesco Cassani cercava di districarsi tra le difficoltà insormontabili di diffusione e «industrializzazione» di un prodotto eccessivamente innovativo per l'Italia agricola e industriale degli anni Trenta, in America la Caterpillar, con due anni di ritardo rispetto al piccolo imprenditore bergamasco, annunciava il suo modello 65, il primo trattore commerciale a olio combustibile. Probabilmente nel destino di Cassani era prevista una quantità di fatica e di avventure decisamente superiori: la grande fabbrica di trattori arriverà, ma 30 anni dopo, con un nome diverso, dopo alterne vicende personali e grazie ad altre idee innovatrici. La S.A.M.E nasce nel 1942 in piena guerra con i bombardamenti, la mancanza di materie prime, la scarsità di mezzi di produzione. Francesco rinuncia a far comparire il nome Cassani nella ragione sociale della società che ha appena costituito assieme con il fratello. Scaramanzia? Sta di fatto che la S.A.M.E. rappresenterà la sua vera riuscita industriale. A ben vedere il bilancio della sua vita non era del tutto privo di traguardi raggiunti: aveva potuto progettare e realizzare trattori, motori aerei e motori per imbarcazioni e autocarri. 9 Aveva creato due aziende, una delle quali era diventata rigogliosa, ma ne aveva perso la proprietà. Aveva avuto accesso ai potenti dell'epoca e ne aveva ottenuto attestati di stima... Certo di tutto questo non gli restava molto in mano: il crollo della situazione politica aveva travolto lui e il fratello come molti altri. Ma restava intatto un patrimonio ingente di conoscenze e di imprenditorialità. La sede della nuova società è a Treviglio in Via Cesare Battisti nei capannoni vuoti della vecchia azienda dei «precìs». Sopra all'officina c'è un appartamento dove Eugenio e Francesco piazzano le rispettive mogli con i figli. Nonostante le ambizioni di Francesco la prima attività della SAME non è molto dissimile da quella di un garage: gli operai, sotto la sua supervisione e soprattutto quella di Eugenio, riparano i mezzi dei militari. La massima soddisfazione dei due fratelli è di scoprire ogni tanto delle pompe SPICA applicate ai motori di marca tedesca. Ma, mentre Eugenio passa stabilmente la giornata in fabbrica, Francesco si dedica immediatamente a fare la spola con Milano alla ricerca di commesse più sostanziose. La prima fornitura è un subappalto per la fabbricazione di piccoli motori a scoppio. Poi un'occasione inaspettata nasce dall'incontro con un vecchio amico di Francesco, l'ingegner Brizza, vicedirettore della FIAT, che gli prospetta un affare interessante da realizzare per conto del Ministero degli Interni: la costruzione di motopompe antincendio. Su questa prima commessa la SAME comincia a svilupparsi. La situazione del dopoguerra è tutto sommato congeniale ai due inventori della Roland Pilain fatta con un motore d'aviazione. Investono i pochi soldi che hanno in macchine utensili ed è una fortuna: l'inflazione azzererebbe rapidamente il capitale di cui dispongono. 10 Un giorno Francesco viene a sapere da un conocente che al Brennero è in svendita una partita di mezzi blindati con i motori ancora perfettamente in ordine. Dopo poche settimane via Madreperla, dove nel frattempo la S.A.M.E si è trasferita, viene invasa da un plotone di autoblindate che immediatamente suscitano l'entusiasmo dei ragazzini del quartiere. Periodicamente però dall'officina dei «precìs» spunta una squadra armata di chiavi e martelli al comando di Eugenio, il quale ordina loro di sgomberare il campo: i ragazzini, che hanno per Eugenio una particolare venerazione, assistono ammirati alla meticolosa opera di cannibalizzazione che in poche ore riduce le autoblindate in mucchi eterogenei di materiale da riutilizzare. Il pezzo che ha il maggior pregio è naturalmente il motore: grazie a un'abile modifica messa a punto da Eugenio si trasforma in un ottimo generatore di elettricità. Le mini centrali Cassani vanno subito a ruba tra i piccoli industriali della zona, gli ospedali ecc., tutti assillati da ricorrenti problemi di panne d'energia. Francesco intanto ha ricominciato da tempo a pensare ai trattori: la guerra è finita e prima o poi anche l'agricoltura italiana dovrà affrontare l'appuntamento con la meccanizzazione. Certo i tempi sono duri e i mezzi scarsi: nasce così la autofalciatrice S.A.M.E. E’ una specie di triciclo funzionante a petrolio con 8 cavalli di potenza. Soluzione di ripiego? Macché. «I cavalli o i buoi» spiega Francesco nel volantino di presentazione che ha curato personalmente, «hanno una resistenza limitata e possono anche morire. I trattori costano troppo, sono pesanti e richiedono due operatori. L’operatore a mano che accompagna le macchine è lento. Questa autofalciatrice invece vi consente di falciare un ettaro di terreno in due ore restando comodamente seduti sul sellino e consumando appena 2,7 litri di petrolio». Ma non è tutto. 11 Collegando al motore una semplice puleggia si possono azionare trinciaforaggi, sgranatoi, pompe, ventilatori ecc. In sostanza, nella testa di Cassani l'autofalciatrice è già un trattore in piena regola capace di gestire come centrale di potenza l'intero armamentario di automazione di un'azienda agricola dell'epoca. Il complesso di Via Madreperla si amplia poco a poco: al primo capannone zeppo di macchine utensili se ne aggiunge un secondo per la verniciatura. Il tetto è in lamiera, d'estate fa un caldo infernale e occorre inventare un sistema di getti d'acqua per mitigare la temperatura. Poi sorge un terzo fabbricato per il montaggio delle macchine e un grande magazzino, anch'esso con il tetto a forma di semicerchio dove si montano gli attrezzi e si imballano i particolari. I trattori sono venduti completi di aratri che vengono costruiti da un fornitore esterno a Fontanella, vicino a Treviglio. Via Madreperla – vista del piazzale interno (ASSAME) 12 La società comunque ha ancora dimensioni piccolissime: lo staff tecnico è composto di 4 persone, quello amministrativo e commerciale di 5. La produzione però sale rapidamente: i 180 trattori del 1950 sono già più del doppio due anni dopo e diventano 1.750 nel 1955. Anche in questi anni una costante nella vicenda industriale dei fratelli Cassani è quella di dover fare i conti con Penìa, la Dea della povertà. In particolare il mondo delle banche rifiuta loro ogni appoggio. Nella Bergamo del dopoguerra occorrono ancora garanzie solide per ottenere i soldi in prestito. A nulla valgono i brevetti, gli attestati di imprenditorialità e la storia passata di Cassani, il quale è costretto ad autofìnanziarsi ottenendo credito dai fornitori, ma soprattutto cercando di ridurre al minimo gli investimenti non indispensabili, e, se possibile, gli stock di semilavorati e prodotti finiti. Via Madreperla – vista edifici (ASSAME) 13 Via Madreperla – vista edifici (ASSAME) Via Madreperla – vista edifici (ASSAME) 14 Via Madreperla – vista ingresso (ASSAME) Nasce così nella piana bergamasca un modello produttivo particolarmente elastico ed efficiente, sostanzialmente identico a quello che i teorici dell'organizzazione aziendale chiameranno parecchi anni più tardi con l'appellativo di «modello giapponese». In effetti a ben guardare anche in Giappone, nel dopoguerra, l'industria si sviluppa sotto il segno della scarsità di mezzi e della mancanza di capitali! Cassani, che pure è un appassionato lettore delle biografìe dei grandi pionieri dell'industria come Henry Ford, Diesel, Renault, non ha alcuna possibilità di fare sorgere una fabbrica integrata dotata di fonderia, stampaggio lamiere, e di tutte le lavorazioni meccaniche. Si basa quindi su un'ampia rete di fornitori. La filosofia complessiva è semplice: si costruiscono in casa i componenti strategici e si controlla rigorosamente l'assemblaggio di quelli lavorati all'esterno. 15 Il vantaggio è duplice: viene mantenuto il controllo di qualità ma anche il know how ingegneristico resta all'interno. Nessun fornitore, tranne chi produce gli iniettori diesel, fornisce alla SAME sottogruppi completi che possano suscitare la curiosità della concorrenza. Il direttore acquisti Enrico Vallardi ha l'incarico di vigilare sulla qualità e i tempi di consegna. Estremamente temuto dai piccoli artigiani della zona, esercita il suo ruolo in modo inflessibile. Più tardi sarà la stessa SAME a fornire le macchine, dando i prodotti in lavorazione agli artigiani o anche a operai usciti dall'azienda e decisi a mettersi in proprio. Il tessuto delle imprese tornitrici è disseminato tra la zona di Bergamo e Brescia, il Veneto, in parte l'Emilia Romagna. Le lamiere vengono stampate dalla Villa e Meroni. I getti in ghisa vengono dalla Tovaglieri di Busto Arsizio. In via Madreperla, che sta diventando sempre più stretta e ingombra di macchine e materiale, si lavorano i monoblocchi, le teste e l'albero motore, l'albero a camme, la scatola del cambio, il corpo unione (il «ponte» tra cambio e motore) i basamenti, le teste dei motori e il supporto delle ruote anteriori Cassani comincia a far parlare di sé nella provincia e nel '53 il direttore dei vecchi stabilimenti della Caproni a Ponte San Pietro, per i quali esistono dei grossi problemi di riconversione postbellica, gli propone di utilizzare e far lavorare la fabbrica per lui. Così a partire dal '53 vengono dirottati sulla Caproni alcuni dei nuovi modelli: il DA 38, poi il «Supercassani» DA 47 a tre cilindri. A dirigere lo stabilimento viene inviato il fratello Eugenio. L'emergenza del dopoguerra è in parte finita e l'imprenditorialità di Cassani si può concentrare sul prodotto e cioè sul motore e sulla meccanica del trattore. 16 Via Madreperla – vista tettoia trattori (ASSAME) Via Madreperla – vista tettoia trattori (ASSAME) 17 Il realismo imposto dalla mancanza di capitali conduce Cassani a una seconda scelta strategica fondamentale: il raffreddamento ad aria e la standardizzazione dei componenti. I motori raffreddati ad aria, in effetti consentono una modularità estremamente spinta: gli elementi, prodotti con lo stesso macchinario, possono essere accoppiati a piacimento e consentono di offrire una gamma di potenze diverse: il due cilindri (DA 25) è seguito dal Supercassani a tre cilindri e dal Sametto a un cilindro. Quest'ultimo va a contendere il mercato della «piccola» della FIAT e dà inizio a una vasta famiglia di trattori da frutteto. Nei primi anni di macchinari nuovi non si parla: sarebbero costosissimi e poi non ci sono. Occorre fare ricordo al materiale di recupero bellico. Questo viene adattato alla produzione delle parti meccaniche e dei motori dei trattori. In questo campo l'aiuto di Eugenio è fondamentale: da parti informi e inutilizzabili di macchine utensili ricava efficacissime macchine operatrici. Si forma un piccolo gruppo di tecnici che sotto la sua guida setaccia i cimiteri dei residuati bellici alla ricerca di attrezzature e di parti di macchine utensili. Appena la situazione lo consente Cassani inizia a disegnare le macchine in proprio: «Al precìs» lo chiamano i suoi. Come suo padre, che gli ha insegnato a tirare le prime righe trasmettendogli la passione per la tavola da disegno. I progetti di Francesco sono curati fino al minimo dettaglio. Differente è lo stile di Eugenio, altrettanto geniale nel realizzare le macchine che il fratello gli chiede, ma molto più sbrigativo. Eugenio è un vero animale da officina, allegro, amatissimo dai suoi collaboratori. È abituato a farsi capire con due schizzi ed è l'unico ad adattarsi con naturalezza 18 al ritmo di lavoro concitato di Francesco che richiede che tutto sia fatto «subito e ieri...». Tra le fonti di ispirazione di Francesco Cassani hanno un posto importante le riviste specializzate straniere. Legge con attenzione "Machinery": quando trova qualcosa che suscita il suo interesse o il suo entusiasmo chiama i collaboratori più stretti e dichiara: «dobbiamo farlo anche noi!» Periodicamente prende la sua 1.100 Fiat, carica uno o due collaboratori e si reca a Milano in una traversa di Corso Sempione dove sorge il magazzino della ditta ORME, che importa e rivende macchine. Il problema non è vendere, ma organizzare una produzione in serie che garantisca la necessaria qualità. Cassani riesce comunque a tracciare un lay out della nuova fabbrica con tutta la documentazione relativa. E realmente entusiasta delle prospettive del paese: sa che americani e inglesi si stanno affacciando all'orizzonte ed è convinto che chi arriverà per primo sarà padrone del mercato. Durante il viaggio di ritorno dal Brasile dove si era recato per intraprendere una nuova partnership che non prenderà il via, dall’ingegno di Cassani nasce la nuova fabbrica di Treviglio. Francesco rimedita l'esperienza appena conclusa, confronta gli spazi brasiliani con le angustie di Via Madreperla, i pavimenti in terra battuta, l'affollamento opprimente di macchine e materiali. Sa inoltre che per sopravvivere bisogna meccanizzare e aumentare la produzione. Dai motoristi della nave si fa prestare dei fogli e resta per lunghe ore a disegnare in cabina. Quando la moglie e Luisella lo vanno a prendere alla nave il progetto di massima per il nuovo stabilimento è pronto. 19 I lavori hanno inizio nel marzo del '56: i muratori lavorano anche di notte, su tre turni, illuminati da grandi fari accesi. Cassani vuole che lo stabilimento sia pronto per la riunione con gli agenti prima di Natale. Poche concessioni al design, moltissime alla funzionalità; la nuova SAME è un edificio rettangolare con la facciata sulla Padana Superiore che collega Milano a Venezia, vicinissimo alla ferrovia. Il 20 dicembre all'inaugurazione assieme agli agenti c'è la famiglia Cassani al gran completo. Anche la mamma Gina che ora vive in un pensionato sul lago di Garda e che si guarda intorno soddisfatta: Cecco si è ormai definitivamente riscattato. Ai primi di gennaio gli operai possono entrare: 80 mila metri quadri di capannoni coperti, un'unica immensa officina lunga duecentocinquanta metri con le tre linee (motori, verniciatura, assemblaggio trattori) interamente allestite. Lavori per la nuova sede – vista nord (ASSAME) 20 Lavori per la nuova sede – vista sud (ASSAME) Lavori per la nuova sede – vista ovest (ASSAME) 21 Lavori per la nuova sede – la palazzina direzionale (ASSAME) Nel 1957 la produzione sfiora i tremila trattori. In realtà l'obiettivo più immediato di Cassani resta quello annunciato alla Fiera di Verona del '48: diecimila macchine. E’ convinto anche che le esportazioni devono raggiungere il 50 per cento della produzione. L'ultimo dei «precìs» è dominato da un'ambizione ancora più profonda che confida solo a pochi collaboratori: «voglio diventare il re del trattore» Con l'arrivo della nuova fabbrica viene rinnovata anche la linea dei motori. Il problema è quello di ottenere potenze più elevate senza raggiungere dimensioni mastodontiche: Cassani con una geniale modifica alla biella riesce a ricavare dai moduli del motore in linea un motore a V che consente di ridurre gli ingombri. Intanto i diesel diventano più veloci e si passa da 1200 a 1800, poi a 2200 giri al minuto. 22 I grandi successi della SAME di quest'epoca portano il nome di Centauro, Leone e Minotauro. L'imperativo della modularità è comunque rispettato: sostanzialmente, tra un motore e l'altro cambiano soltanto i basamenti. Nel 1958 nasce anche la stazione automatica di controllo lanciata negli anni successivi con il 240 a due cilindri e poi con il 360 a tre cilindri. Negli Stati Uniti Ferguson ha appena perfezionato la sua geniale invenzione dell'anteguerra (l'attacco a tre punte) introducendo un vero e proprio sistema automatico di regolazione dello sforzo che consente di mantenere costante la profondità di lavorazione dell'attrezzo. In sostanza vuole realizzare lo stesso principio di Ferguson con un sistema diverso: ormai è una questione d'onore tra lui e il suo rivale immaginario. Le passeggiate tranquille sotto gli ulivi, la compagnia delle anziane ospiti della casa di riposo e le lunghe dormite sono il balsamo più efficace per la sua mente febbrile: al ritorno dal lago di Garda il progetto è sostanzialmente pronto. Francesco si è fatto un punto d'onore di migliorare nei dettagli il «sistema Ferguson» e ci è riuscito! I trattori occupano la mente di Cassani notte e giorno: ogni tanto si sveglia, ha un'intuizione, la annota su un pezzo di carta, poi si riaddormenta tranquillo. La figlia Luisella viene inviata a studiare a Londra: e il padre le scrive delle lettere piene di premura e di affetto sul piano personale, ma le informazioni che fornisce sono tutte a tema unico: stiamo trattando con gli jugoslavi... aspetto risposta dai brasiliani con cui abbiamo aperto una nuova trattativa... Quando non è in viaggio, la mattina alle 7.30 è in fabbrica. Se ci sono dei problemi arriva anche prima. Inizia il giro nel reparto di progettazione poi passa alla fabbrica. Sosta alle 12. Riprende alle 14 fino alle 20. Il momento più bello per lui è a quest'ora. 23 La palazzina direzionale (ASSAME) La torre piezometrica (ASSAME) 24 Vista dello stabilimento dalla SS 11 padana (ASSAME) Vista dello stabilimento dal ponte ferroviario (ASSAME) 25 Vista dell’area nord (ASSAME) Copertura del capannone montaggio trattori (ASSAME) 26 Copertura del capannone montaggio trattori – lavori preparativi capannone officina (ASSAME) 27 La palazzina direzionale vista da sud (ASSAME) Vista da est del complesso auditorium e uffici commerciali (ASSAME) 28 Vista da est del complesso auditorium torre pubblicitaria e ufficio spedizione (ASSAME) Vista da sud del complesso commerciale torre pubblicitaria e ufficio spedizioni (ASSAME) 29 Vista da ovest della torre pubblicitaria e area commerciale (ASSAME) 30 Gli uffici dei progettisti sono vuoti e con le mani dietro la schiena osserva i disegni sui tavoli. Poi annota sul margine dei fogli le sue osservazioni: il programma di lavoro del giorno dopo è praticamente organizzato. In genere prosegue il lavoro anche dopo cena e molto spesso i suoi collaboratori più stretti restano a disposizione. Cassani è dominato da una grande fretta: vuole tutto, subito e soprattutto vuole arrivare con le sue innovazioni prima degli altri. La domenica mattina viene dedicata alla programmazione del lavoro della settimana seguente, effettuata assieme ai suoi collaboratori più stretti. Spesso nel reparto di progettazione la costruzione dei prototipi va avanti sette giorni su sette. Una domenica Cassani con il suo vestito più elegante sta osservando gli esperimenti sul sistema idraulico della stazione automatica di controllo quando viene inondato da capo a piedi da un getto di lubrificante. «E’ il giorno della Madonna delle Lacrime» gli fanno notare i suoi collaboratori... Chi lavora al suo fianco paga un prezzo alto in termini personali ma riceve anche delle gratificazioni: innanzitutto un prestigio altissimo che si riflette anche all'esterno dell'azienda. E poi Cassani è legato ai collaboratori più stretti da un rapporto affettivo sincero: si interessa dei loro problemi personali e familiari, sa essere generoso. La fabbrica e i trattori sono la sua unica passione e spesso non si accorge che per gli estranei questa passione a volte può diventare insopportabile. Nella vita sociale il suo impegno più rilevante è quello legato alla costruzione dell'ospedale di Treviglio, di cui è anche presidente per una decina d'anni. In termini affettivi, pur restando sempre legatissimo alla moglie, si appoggia sempre di più alla figlia Luisella. 31 Alla domenica pomeriggio le porta entrambe nello stabilimento vuoto e confessa loro: «E l'unico momento in cui mi posso godere la fabbrica». Gli piace seguire le sperimentazioni in campo e ogni tanto al pomeriggio si presenta da Luisella proponendole con lo stesso entusiasmo con cui potrebbe offrirle un regalo: «vieni Luisella andiamo a vedere i trattori... !» Per molti anni una costante della SAME è quella di dover tener dietro alla vena innovativa di Francesco e della sua équipe di progettisti. La vita dell'azienda si svolge attorno al tavolo da disegno, dove perfezionamenti e innovazioni applicate ai modelli esistenti si cumulano con i nuovi progetti. La progettazione è il «vero» ambiente di Cassani: se potesse si ritirerebbe su una montagna, con uno studio tutto di vetro assieme ai suoi collaboratori più stretti a disegnare dalla mattina alla sera... Quando i collaboratori hanno dei dubbi o esprimono delle perplessità la risposta è quasi sempre la medesima: «Non preoccuparti... sono io che pago». In genere ha ragione. Quando si sbaglia è il primo a sforzarsi di trovare un rimedio. Alla soglia degli anni sessanta, mentre il boom della motorizzazione su strada procede a grandi passi, il trattore è rimasto, per usare le parole di Cassani, la Cenerentola della motorizzazione. Il mercato da un po' di tempo è in fase stagnante e anche le vendite SAME, che hanno superato le 5000 macchine, pur mantenendo una crescita positiva non hanno più il dinamismo degli anni precedenti: per quattro anni stagnano attorno alle 6000 macchine. L'Italia sta vivendo la grande esperienza della motorizzazione di massa e Cassani, che è un sociologo naturale, va spiegando ai suoi collaboratori che quando il contadino va nei campi con la seicento o con la macchina, prima o poi occorre offrirgli le stesse comodità sul trattore. Nasce così un progetto di grande ambizione: il Samecar. 32 Come tutti gli anni moglie e figlia sono riuscite a fatica a trascinare Francesco Cassani in vacanza: a Cortina, durante una passeggiata con la figlia Luisella, Cassani improvvisamente si blocca. Prende l'ombrello, si mette a scarabocchiare per terra e chiede di essere lasciato un momento solo. Nel giro di un'ora nasce uno strano oggetto: la struttura portante è quella del trattore ma l'aspetto è quello di un vero e proprio camioncino. Pochi mesi dopo nasce il prototipo del Samecar. Molleggiato, dotato di una velocità su strada di 40 chilometri all'ora, assicura una piena polivalenza di impiego: lavorazioni del terreno e trasporto prodotti... Il 3 marzo 1961 sul campo della Scuola Sperimentale di Agricoltura delle Capannelle, lo stesso dove trentatré anni prima aveva presentato il suo primo trattore ai gerarchi del regime, Francesco Cassani seduto vicino a Mariano Rumor, ministro dell'Agricoltura, vede sfilare il Samecar alla sua prima uscita "ufficiale". L'eco è notevole: la televisione e i giornali parlano del nuovo «trattore che lavora la terra e trasporta i prodotti». Mike Bongiorno e Walter Marcheselli presentano i modellini in televisione. Le foto della pubblicità mostrano l'onorevole Rumor tutto allegro a fianco del guidatore. Le brochures parlano di comfort fino ad allora impensabili per un «trattore»: lunotto panoramico, tergicristallo, vetri scorrevoli e regolabili, cabina (che si può smontare interamente) dotata di poltroncine in gommapiuma, riscaldamento e persino una rudimentale forma di aria condizionata. «Per la prima volta diamo al trattorista le stesse comodità che all'automobilista» spiegano le brochures. Al Salon International de la Machine Agricole il Samecar viene presentato come l'avvenimento degli anni sessanta dalla potente associazione dei venditori e riparatori di macchinario agricolo. 33 Alla Fiera di Verona i politici che contano, tra cui il Presidente del Consiglio Fanfani, i ministri Gemella e Trabucchi vengono fotografati accanto al Samecar. La filiale francese chiede e immediatamente ottiene una versione stretta del Samecar puledro per i vigneti. Nasce così il «Poulain 35 HP». Cassani crede così profondamente in questa macchina che decide di estendere la gamma anche a portate superiori e progetta il Samecar Elefante (100/120/140/160 CV) che è un vero autocarro. Il mercato però non reagisce positivamente. Sorgono difficoltà dal punto di vista del Codice della Strada per guidare il Samecar a 40 all'ora. Gli agricoltori non sono ancora abituati al concetto di mezzo polivalente. Le macchine invendute si accumulano. Cassani, ed è un altro dei suoi grandi meriti, è convinto di ciò che vuole, quasi cocciuto, ma non rigido. Se si accorge che l'idea non funziona ha la capacità di mollare tutto. Una sera la figlia e i collaboratori gli fanno presente per l'ennesima volta che il Samecar non ha sfondato sul mercato, che continua a rappresentare una perdita per l'azienda, e questa volta Francesco li ascolta con attenzione. Passa una delle poche notti insonni della sua vita e al mattino dopo decide: vuole che la linea di montaggio venga smantellata il più presto possibile. Nessuno deve parlargli più del Samecar. Visto a posteriori il fallimento commerciale di questo veicolo ha molte spiegazioni: il momento per l'agricoltura non era favorevole e l'idea era sorta anche dalla costante ossessione di Cassani di non far mancare il lavoro alla fabbrica. Peraltro molte delle considerazioni di fondo da cui la macchina era nata risultavano esatte. Le ore di utilizzazione dei trattori si andavano assottigliando, e l'interesse di un macchina polivalente ed economica era evidente. 34 In molti tipi di colture il tempo di utilizzo del trattore dedicato ai trasporti superava il 60 per cento. Del resto la prova migliore della validità dell'intuizione di Cassani verrà con vent'anni di ritardo quando macchine diverse, concepite però sul modello del Samecar, troveranno un valido sbocco di mercato. Contemporanea all'abbandono del Samecar è anche la rapida rinuncia di Cassani a entrare nel settore dei camion. Per fortuna invece il mercato dei trattori sta recuperando: nel '65 viene finalmente superata la soglia delle seimila macchine vendute. Cassani sa che l'azienda deve concentrarsi sul suo prodotto, i trattori, anche se il cuore talora pulsa diversamente. Nel frattempo l'espansione della SAME all'estero procede con successo dapprima in Europa: le quattro ruote motrici cominciano a imporsi in Olanda, Belgio, Svizzera, Inghilterra, Spagna, Grecia, Portogallo. Ma ben presto l'espansione varca i confini del continente: in Africa il vantaggio congiunto delle 4 ruote motrici, del raffreddamento ad aria, dei criteri costruttivi estremamente semplici e solidi diventano la base di un notevole successo. Lo stesso avviene in Australia. In pochi anni le foto dei calendari distribuiti dai rivenditori si popolano di farmers esotici alla guida dei trattori SAME tra le montagne dell'Afghanistan come nelle fattorie del Minnesota, alle porte del deserto algerino come nelle regioni semitropicali dell'Angola e del Mozambico. In alcune capitali africane (Addis Abeba, Mogadiscio) sono installate delle rudimentali officine di montaggio locale. "SAME Informazione" pubblica un orgoglioso reportage da un paesino svizzero del cantone di Friburgo che non conta 5000 anime ma che ha già 18 trattori SAME! La tranquilla vita dei trevigliesi gusta i primi brividi di esotismo. 35 Si intravedono sempre più spesso delegazioni di stranieri provenienti dalla Cina, dal Giappone, dall'Africa che si recano in visita alla fabbrica. Un contratto importante viene firmato dalla SAME alcuni anni dopo con Cuba: si tratta di un ordine di 2000 trattori che risolve brillantemente un periodo di stasi del mercato. Fidel in persona scarrozza Luisella Cassani per tutta l'isola in visita alle coltivazioni di cotone e di zucchero su un'Alfa duemila: lo stesso modello che Giuseppe Luraghi, presidente dell'Alfa Romeo, ha appena regalato a Cassani in segno di riconciliazione per la spiacevole vicenda del '42. Un mercato importante si apre in sudafrica, anche se gli inizi sono un po' avventurosi. L'importatore della Ferguson che ha appena abbandonato l'azienda propone alla SAME un affare di notevoli dimensioni: sono 500 trattori da esportare tutti d'un colpo. Francesco propone un approccio più graduale ma l'ex uomo Ferguson non desiste. Il mercato c'è, e occorre sfruttarlo. In realtà la Massey Ferguson, che gode di una posizione di quasi monopolio in quel paese, contrattacca: esamina da ogni parte la stazione di controllo che Cassani ha appena introdotto sui trattori SAME e oppone l'esistenza di un brevetto Ferguson per la valvola di controllo della pressione. Quando c'è di mezzo il suo orgoglio di progettista Cassani diventa un leone. La sfida a distanza con Ferguson vive una nuova tappa: in una settimana a Treviglio viene progettata una nuova valvola. Nel giro di pochi mesi questa viene sostituita su tutti i trattori già venduti al Sudafrica da una squadra di tecnici appositamente inviati in aereo. In questi anni Cassani viaggia spesso in Italia e all'estero, ma non si occupa direttamente delle vendite. Ha saputo decentrare l'organizzazione che su questo piano è caratterizzata da molto entusiasmo e da un forte dinamismo. 36 Vista da nord della palazzina commerciale (ASSAME) Vista da nord del magazzino ricambi (ASSAME) 37 Vista dalla torre pubblicitaria del magazzino ricambi e parco trattori (ASSAME) Vista dalla torre pubblicitaria del magazzino ricambi e parco trattori (ASSAME) 38 Pensilina per il carico trattori (ASSAME) Carroponte e scalo ferroviario per il carico trattori (ASSAME) 39 Trattori sul piano di carico – si noti a sinistra la torre pubblicitaria e quella piezometrica (ASSAME) Trattori ordinati nel piazzale (ASSAME) 40 Vista da nord del magazzino ricambi (ASSAME) Vista da ovest del magazzino ricambi (ASSAME) 41 Vista interna magazzino ricambi – scala accesso al p1 (ASSAME) Vista interna magazzino ricambi – scala accesso al p1 (ASSAME) 42 Vista dalla torre pubblicitaria del magazzino ricambi e parco trattori (ASSAME) Vista interna magazzino ricambi (ASSAME) 43 Vista interna magazzino ricambi (ASSAME) Vista interna magazzino ricambi (ASSAME) 44 Il Sudamerica resta la sua passione, anche se la SAME ha rinunciato apparentemente a installarsi in quel continente. Dopo la morte di Eugenio le trattative con l'Argentina non vengono più riprese anche perché Cassani non è molto convinto dal clima politico instauratosi con Peròn. Una seconda trattativa estremamente complessa con il Brasile finisce anch'essa nel nulla. In cambio la SAME ottiene lusinghieri successi col Venezuela. Francesco si muove spesso parallelamente al resto dell'organizzazione, sull'onda dell'entusiasmo, pensando a nuove iniziative imprenditoriali e a nuove soluzioni tecniche, e provoca periodici allarmi a Treviglio. «Papà, ci parli di una possibile società in Perù, ma ricordati come sono i sudamericani: facili a trascinare sul piano dei progetti e poi...» gli scrive Luisella, che fa da mediatrice tra il dinamismo vulcanico del padre e le esigenze organizzative di una struttura ormai complessa che deve assicurare l'efficienza della routine. Cassani sa benissimo che i suoi collaboratori hanno ragione, ma è inquieto: punta sempre di più a traguardi lontani. Nel 1965 si trova in Bolivia e osserva ammirato le grandi piantagioni degli altipiani. Inizia delle trattative con un importatore locale e manda a Treviglio i primi schizzi per una macchina immensa dotata di una potenza di 160 CV, capace di lavorare giorno e notte con attrezzi di grande capacità. Nasce così il Dinosaur: «Robusto e sicuro come un'antica fortezza, comodo e manovrabile come una moderna fuoriserie» recita la pubblicità. In effetti è una macchina completamente nuova per il mercato italiano. Ma Cassani è convinto che i criteri produttivi che si sviluppano attorno alle grandi estensioni agricole americane faranno breccia anche in Italia, specie nella pianura padana. 45 Dotato di una gamma estesa di servocomandi e di un motore a 8 cilindri a «V», il Dinosaur è però affetto da una grave limitazione: utilizza il 40 per cento della sua potenza per muovere se stesso. In realtà questa macchina risente di tutte le lacune tecnologiche del tessuto industriale dell'epoca: non sono ancora disponibili i motori in lega leggera, inoltre la necessità economica di impiegare i componenti della linea tradizionale SAME è un vincolo eccessivamente pesante per una macchina così rivoluzionaria. Costruiti i primi dieci esemplari di pre-serie il Dinosaur viene abbandonato. L'ultimo problema alla cui soluzione Cassani lavora personalmente è quello di consentire al trattorista di cambiare la marcia sottosforzo: nasce così la trasmissione semiautomatica a selezione idraulica simile al power shift che gli americani sviluppano, con tecnologie più costose e sofisticate, negli stessi anni. Vista interna del capannone montaggio trattori – samecar (ASSAME) 46 Vista interna del capannone montaggio trattori (ASSAME) Vista interna del capannone montaggio trattori (ASSAME) 47 Vista interna del capannone montaggio trattori – zona stoccaggio (ASSAME) Vista interna del capannone montaggio trattori – linea di montaggio (ASSAME) 48 Vista interna del capannone montaggio trattori (ASSAME) Linee di montaggio viste dalla palazzina direzionale (ASSAME) 49 Vista interna del capannone montaggio officina – montaggio motori (ASSAME) Vista interna del capannone montaggio officina – montaggio motori (ASSAME) 50 Vista interna del capannone montaggio officina (ASSAME) Vista interna del capannone montaggio officina (ASSAME) 51 Vista interna del capannone montaggio officina (ASSAME) 52 1.2 Il giorno in cui basterà un bottone Tra gli aspetti più interessanti dalla vita di Cassani vi è senz'altro il modo con cui ha affrontato il problema della fabbrica. Si è visto bene come la SAME sia nata come un'azienda disposta a decentrare il massimo della produzione. E anche quando sarebbe stato possibile integrare maggiormente il ciclo con l'acquisto, ad esempio, di una fonderia come spesso gli avevano chiesto i suoi collaboratori, Cassani preferì desistere. Le linee della SAME sono nate sul modello delle fabbriche, che Francesco e i suoi collaboratori avevano potuto vedere e in parte copiare all'Italia e all'estero. Negli Stati Uniti Cassani aveva visitato le fabbriche di trattori di Ford, Massey Ferguson, Caterpillar. In Gran Bretagna lui e i suoi uomini avevano visitato più volte la Perkins, in Italia la FIAT. Molte delle sue considerazioni, però, traevano spunto da quanto andava accadendo nell'industria dell'auto. L'automazione è legata alla produzione in grandi serie, buona parte dell'ansia con cui Cassani voleva far crescere il numero dei trattori venduti derivava dall'evoluzione che vedeva in atto nell'industria dell'automobile. Ma Cassani, pur non essendo un innovatore sul piano dell'organizzazione aziendale, aveva vissuto per troppi anni "attaccato" all'officina, per non rendersi conto del fatto che, attorno alla fabbrica e alla gestione delle risorse umane, stanno sorgendo nuovi problemi e nuove tensioni. Alcune tracce di questa riflessione si possono rinvenire nella relazione tenuta il 21 maggio 1960 a Pisa, in occasione del conferimento della laurea ad honorem (vedi appendice). 53 Vista aerea del complesso industriale Vista aerea del complesso industriale (ASSAME) 54 Vista interna della palazzina direzionale – ingresso (ASSAME) Vista interna della palazzina direzionale – direzione (ASSAME) 55 Vista interna della palazzina direzionale – uffici (ASSAME) Vista interna della palazzina direzionale – la scala principale (ASSAME) 56 Vista interna della palazzina direzionale – uffici (ASSAME) Vista interna della palazzina direzionale – uffici (ASSAME) 57 Vista della palazzina direzionale durante una nevicata (ASSAME) 58 Poche ore prima di leggere questa relazione, Cassani aveva assistito al primo grande sciopero della nuova fabbrica ed era rimasto impressionato: aveva sempre concepito il rapporto tra sé e i suoi dipendenti come un impegno di fedeltà reciproca. Alcuni giorni dopo, tornato in azienda, dichiara a un collaboratore: "Vorrei poter vedere il giorno in cui basterà schiacciare un bottone per far partire le macchine e mandare lo stipendio a casa agli operai!". Nel 1965 Francesco Cassani avverte uno strano formicolio alla parte sinistra del corpo, accompagnato da una paresi facciale, che si risolve nel giro di qualche giorno. Ma è il primo segnale che il suo organismo ha ceduto. Parallelamente alla sua vita lavorativa, Cassani non ha mai avuto hobby o distrazioni particolarmente impegnative. E’ semplicemente consumato dallo stress fisico e psichico di una vita focalizzata, per la massima parte del tempo, attorno ai problemi della fabbrica e della progettazione. Vive ancora alcuni anni conscio del proprio indebolimento fisico ed emotivo, con la sensazione di aver lasciato la sua opera incompiuta. L’ultimo atto ufficiale siglato da Cassani e’ stata l’acquisizione nel 1973 della divisione trattori delle Lamborghini. Scomparirà nel luglio del 1973 lasciando al genero, Vittorio Carozza ed alla figlia Luisella, il timone dell’azienda. 59 Francesco Cassani e Ferruccio Lamborghini (ASSAME) Francesco Cassani e Ferruccio Lamborghini (ASSAME) 60 Francesco Cassani (ASSAME) 61 1.2.1 Le tappe fondamentali 1927 Francesco Cassani realizza la prima trattrice agricola al mondo con motore diesel: un bicilindrico orizzontale da 12,7 litri, con potenza di 40 cv a 450 giri. 1942 Dopo anni di esperienza nella progettazione di motori diesel d'avanguardia e pompe di iniezione, Francesco Cassani con il fratello Eugenio crea a Treviglio la SAME (Società Accomandita Motori Endotermici). 62 1948 Prima motofalciatrice SAME a tre ruote. Il volante ed il sedile sono reversibili. Diventa un trattorino universale ed è premiato con la medaglia d'oro dall'Accademia di Agricoltura di Torino 1951 Francesco Cassani progetta nuovi motori modulari raffreddati ad aria. Nasce il SAME DA25 primo trattore a quattro ruote motrici: insieme al SAME DA30, diffonderanno sul mercato la doppia trazione SAME. 63 1958 Prima stazione automatica di controllo (SAC) SAME: verrà applicata negli anni successivi ai modelli 240, 360, 480 (le "trattrici intelligenti"). 1961 E' L'anno del PULEDRO e del SAMECAR, il trattore che lavora la terra e trasporta i prodotti. Segue il SAMECAR TORO, macchina da cantiere. Nasce anche una nuova linea di motori a 6 e 8 cilindri a "V". 64 1965 Nasce il CENTAURO, trattore da 60 cv e da questo derivano il LEONE 70 ed il MINITAURO 55. Questi i trattori che faranno conoscere la SAME nel mondo. 1968 Lancio del DRAGO con motore a 6 cilindri in linea (serie "L"). 1970 La SAME acquisisce la Lamborghini Trattori: è l'ultimo atto ufficiale di Francesco Cassani che contribuisce a consolidare la posizione acquisita sul mercato (italiano ed estero) dalla sua azienda. 65 1973 Con il PANTHER nasce un nuovo motore a 5 cilindri: si adottano pompe d'iniezione immerse (peculiarità dei motori SAME), il cambio sincronizzato e la guida idrostatica. 1975 Il TIGER 100 con cabina originale SAME e freni a disco in bagno d'olio viene indicato come il miglior 100 cv d'Europa. 1978 Max e Hans Hürlimann offrono alla SAME di assorbire la loro società. Vittorio Carozza, genero di Cassani e nuovo presidente dell'azienda Trevigliese, non ha esitazione: il segmento di mercato, la rete di vendita ed il nome Hürlimann sono una pedina importante nell'espansione della SAME. Un anno dopo, la SAME diventa ufficialmente Gruppo SAME-LAMBORGHINI-HÜRLIMANN, secondo fabbricante di trattori italiano e uno dei primi su scala mondiale. 66 1983 Lancio delle nuove famiglie di modelli LASER ed EXPLORER con i motori serie 1000, cambio a 3 alberi e prime attenzioni stilistiche. 1989 Inizia l'era dell'elettronica SAME: regolazione elettronica dell'iniezione sui motori 1000 e nuove centraline di controllo delle numerose funzioni della trattrice. 67 1991 Con la gamma TITAN viene lanciata la trasmissione Electronic Power Shift (EPS), con possibilità di cambio automatico (Automatic Power Shift): progetto SLH per le alte potenze. 1993 Si progettano i trattorini: una nuova gamma di piccola potenza, per usi tradizionali ed extra agricoli. Nello stesso anno viene lanciato l'ARGON, trattore di grande successo, economico ed affidabile. 68 1995 Lancio del DORADO: il primo trattore SAME di 60/70 cv dotato di cambio Powershift. Nello stesso anno, il Gruppo SAME acquisisce la Deutz-Fahr Agrartechnik GmbH di Colonia (produzione trattori) e la Deutz-Fahr Erntesysteme GmbH di Lauingen (produzione mietitrebbie). 1996 Nasce una nuova gamma di cingolati: i ROCK, maneggevoli, compatti, ideali per le lavorazioni specialistiche. Il Gruppo SAME (SLH) diventa ufficialmente Same Deutz-Fahr Group. 1997 Lancio di GOLDEN: il primo trattore SAME, da frutteto e vigneto, dotato di cambio Powershift. 69 1998 E' l'anno della nuova gamma RUBIN e DIAMOND: "fiore all'occhiello" del marchio SAME per potenza (fino a 260 cv) e prestazioni. 1999 Nascono i nuovi RUBIN ad alta potenza (160/180/200 cv), dotati di soluzioni tecnologiche all'avanguardia e vincitori (200 cv) del "Golden Tractor for design". 70 2000 Lancio della gamma RUBIN 160/180/200 Galileo Cab System - la prima gamma di trattori dotata della rivoluzionaria cabina autolivellante 2002 75° anniversario SAME (1927 - 2002): "75 anni di lavoro insieme" Fondazione di SDF India 2005/2006 Acquisto del 29,9 % / Partecipazione in DEUTZ AG al 42,2% Fondazione di SDF COMBINES (Croazia) 2007 Posa della prima pietra del nuovo stabilimento in Dalian (Cina) 71 2007 80° anniversario SAME (1927 - 2007) :80 anni di innovazione 72 1.2.2 Evoluzione del marchio S.A.M.E. ANNO LOGO 1949 1954 1956 1956 1956 73 ANNO LOGO 1957, Luglio 1960, VIII 1962 74 ANNO LOGO 1964 1964 1969 1969 75 ANNO LOGO 1980 1985 - 1991 76 1998 2001 2005 2007 77 La sede di viale Ing. Francesco Cassani : evoluzione continua 1.3 78 Evoluzione negli anni 1.3.1 79 1.4 Schede di catalogazione documenti I documenti consultati per conoscere l’evoluzione del complesso industriale sono stati catalogati attraverso un sistema di schede. Il materiale proposto in questa catalogazione per sua natura ha una resa non sempre eccellente in quanto, derivante da scansioni di elaborati planimetrici di grande interesse documentale ma, realizzati dai 20 ai 30 anni fà con le “tecnologie” del tempo. SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Titolo del documento AUTORE Autore del documento SOGGETTO Soggetto del documento FORMATO Tipologia del documento LUOGO DI CONSERVAZIONE Luogo di conservazione o consultazione del documento DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Breve descrizione delle caratteristiche del documento DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Breve descrizione caratteristiche del contenuto n ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 80 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Progetto completamento fabbricati per servizi assistenza dipendenti - parte 1 AUTORE Ing. Oggionni Isacco SOGGETTO Spogliatoi e portineria FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:50 degli spogliatoi e complesso portineria con indicazione distribuzione arredo ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1958 - 1960 1.4.1 81 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Progetto completamento fabbricati per servizi assistenza dipendenti – parte 2 AUTORE Ing. Oggionni Isacco SOGGETTO Spogliatoi e portineria FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:50 degli spogliatoi e complesso portineria con indicazione distribuzione arredo ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1958 –1960 1.4.2 82 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Progetto completamento fabbricati per servizi assistenza dipendenti AUTORE Ing. Oggionni Isacco SOGGETTO Planimetria generale FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Planimetria generale 1:500 degli interventi di nuovo realizzo e completamento esistenti ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1958 - 1960 1.4.3 83 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI 1.4.4 TITOLO Officine S.A.M.E. Treviglio Planimetria AUTORE Ing. Oggionni Isacco SOGGETTO Planimetria generale FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Planimetria generale 1:500 degli interventi di nuovo realizzo capannone industriale e blocco uffici – si noti la portineria collocata in posizione differente a come verrà poi realizzata ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1958 – 1960 84 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Officine S.A.M.E. Treviglio Planimetria AUTORE Ing. Oggionni Isacco SOGGETTO Planimetria generale FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1.4.5 Planimetria generale 1:500 degli interventi di nuovo realizzo capannone industriale e blocco uffici antistante – si noti la portineria collocata in posizione differente a come verrà poi realizzata – viene indicata anche la maglia dei pilastri del capannone 1958 – 1960 85 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Officine S.A.M.E. Treviglio AUTORE Ing. Oggionni Isacco SOGGETTO Planimetria FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Planimetria 1:100 settore nuovo capannone con quotatura di tracciamento ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1956 - 1958 1.4.6 86 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Officine S.A.M.E. Treviglio AUTORE Ing. Oggionni Isacco SOGGETTO Sezione trasversale e longitudinale capannone FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Planimetria 1:50 settore nuovo capannone con altezze e dati dimensionali ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1956 – 1958 1.4.7 87 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Officine S.A.M.E. Treviglio AUTORE Ing. Oggionni Isacco SOGGETTO Rappresentazione cementi armati FORMATO A2 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Planimetria in varie scale rappresentante dettagli costruttivi delle travi, pilastri e ferri d’armatura del capannone ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1956 – 1958 1.4.8 88 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Officine S.A.M.E. Treviglio AUTORE Ing. Oggionni Isacco SOGGETTO Rappresentazione ampliamento FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Planimetria scala 1:200 dell’ampliamento verso ovest del capannone ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1958 – 1960 1.4.9 89 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO S.A.M.E. Treviglio Planimetria AUTORE Ing. Oggionni Isacco SOGGETTO Planimetria generale FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Planimetria generale 1:100 del complesso industriale con ampliamento lato ovest e complesso spogliatoi portineria nel nuovo assetto ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1958 – 1960 1.4.10 90 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Palazzo direzionale e uffici AUTORE Ing. Isacco Oggionni SOGGETTO Pianta del piano rialzato nuovi uffici FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Planimetria generale 1:100 nuovi uffici direzionali ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1958 1.4.11 91 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Palazzo direzionale e uffici AUTORE Ing. Isacco Oggionni SOGGETTO Pianta del piano primo nuovi uffici FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Planimetria generale 1:100 nuovi uffici direzionali ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1958 1.4.12 92 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Palazzo direzionale e uffici AUTORE Ing. Isacco Oggionni SOGGETTO Pianta del piano secondo nuovi uffici (ampliamento) FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Planimetria generale 1:100 nuovi uffici direzionali ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1958 1.4.13 93 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Palazzo direzionale e uffici AUTORE Ing. Isacco Oggionni SOGGETTO Pianta del piano terzo nuovi uffici (ampliamento) FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Planimetria generale 1:100 nuovi uffici direzionali ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1962 1.4.14 94 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Palazzo direzionale e uffici AUTORE Ing. Isacco Oggionni SOGGETTO Pianta del piano seminterrato nuovi uffici FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Planimetria generale 1:100 nuovi uffici direzionali ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1958 1.4.15 95 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova sede – direzione e uffici AUTORE Ing. Isacco Oggionni SOGGETTO Prospetto palazzina principale ante sopralzo FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Prospetto scala 1:100 frontale palazzina direzionale ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1958 1.4.16 96 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova sede – direzione e uffici AUTORE Ing. Isacco Oggionni SOGGETTO Prospetto palazzina principale ante sopralzo FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Prospetto scala 1:100 frontale palazzina direzionale con capannone ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1958 1.4.17 97 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuovo fronte stabilimento AUTORE Servizio impianti SOGGETTO Prospetto stabilimento e palazzina FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Prospetto scala 1:200 del complesso capannone ed uffici ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1958 - 1962 1.4.18 98 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO ---------- AUTORE ---------- SOGGETTO Vista stabilimento da parcheggio FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Uffici S.A.M.E. tecnologie – manufacturing engineering DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Prospetto scala 1:100 del capannone con vista da parcheggio e area confinante ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1958 1.4.19 99 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova sede – direzione e uffici AUTORE Ing. Isacco Oggionni SOGGETTO Sezioni palazzina principale ante sopralzo FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Sezioni scala 1.100 palazzina direzionale ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1956 - 1958 1.4.20 100 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova sede – direzione e uffici AUTORE Ing. Isacco Oggionni SOGGETTO Prospetto palazzina principale post sopralzo FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Prospetto scala 1:100 frontale palazzina direzionale ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1956 – 1962 1.4.21 101 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova sede – direzione e uffici AUTORE Ing. Isacco Oggionni SOGGETTO Sezione palazzina con indicazione sopralzo FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Sezione scala 1:50 progetto di sopralzo ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1962 1.4.22 102 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Serbatoio sopraelevato per acqua AUTORE C.A. Cremona SOGGETTO Nuovo serbatoio sopraelevo in metallo FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Disegno in scala 1:70 per realizzo serbatoio con capacità di 120 mc ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1960 1.4.23 103 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione palazzina mensa AUTORE Arch. Ferruccio Lozza SOGGETTO Piante pt p1 e sezione nuova mensa e locali accessori FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta e sezioni scala 1:100 con indicazioni di quote planimetriche e dettagli ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1972 - 1975 1.4.24 104 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione palazzina mensa AUTORE Arch. Ferruccio Lozza SOGGETTO Planimetria generale dell’intervento FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Planimetria in scala 1:500 della costruenda mensa – si notino il capannone officina trattori, la palazzina direzionale e il sovrappasso carrale ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1972 - 1975 1.4.25 105 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione palazzina mensa AUTORE Ing. Giusepe Badolato SOGGETTO Planimetria solaio FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Planimetria in scala 1:100 dei cementi armati struttura di copertura mensa ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1972 – 1975 1.4.26 106 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione palazzina mensa AUTORE Arch. Ferruccio Lozza SOGGETTO Prospetti FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Prospetti della nuova mensa in scala 1.100 con indicazione tipologia dei materiali ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1972 - 1975 1.4.27 107 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Capannone esterno – reparto esperineze AUTORE Servizio impianti S.A.M.E. SOGGETTO Nuovo capannone FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 e sezione scala 1:50 – indicazione in pianta dellle via di corsa del carroponte e sagoma ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1960 1.4.28 108 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Progetto di nuova costruzione adibita a tettoia aperta (capannone) AUTORE Ing. Anselmo Lusvardi SOGGETTO Nuova tettoia per deposito FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta 1:200 prospetti e sezione della nuova tettoia ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1977 – 1980 1.4.29 109 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Progetto di chiusura capannone e formazione nuove tettoie aperte AUTORE Geom. Scotti Giuseppe SOGGETTO Capannone per deposito gomme e materiali vari e tettoie deposito FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta 1:200 prospetti e sezioni della chiusura del capannone e nuove tettoie ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1977 – 1980 1.4.30 110 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Progetto di nuova costruzione capannone adibito a deposito magazzeno AUTORE Ing. Anselmo Lusvardi SOGGETTO Nuovo Capannone in struttura metallica - lotto 1 FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta 1:200 prospetti e sezione del nuovo capannone ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1977 1.4.31 111 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Capannone a doppio shed AUTORE Ceccoli s.p.a. SOGGETTO Quadro d’insieme intervento FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Dettagli costruttivi di carpenterie metalliche per realizzazione nuovo capannone scala 1:250 – 1:20 ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1977 1.4.32 112 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Capannone a doppio shed rivestimento AUTORE Ceccoli s.p.a. SOGGETTO Quadro d’insieme intervento FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Dettagli costruttivi di carpenterie metalliche per realizzazione nuovo capannone scala 1:20 – 1:10 ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1977 1.4.33 113 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Progetto di nuova costruzione capannone adibito a deposito magazzeno AUTORE Ing. Anselmo Lusvardi SOGGETTO Nuovo Capannone in struttura metallica - lotti 2 e 3 FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta 1:200 pianta in nuovi lotti a seguito lotto 1 ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1977 – 1979 1.4.34 114 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Progetto di nuova costruzione capannone adibito a magazzino e lavorazioni varie AUTORE Ing. Anselmo Lusvardi SOGGETTO Nuovo Capannone in struttura metallica - lotti 2 e 3 FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta 1:200 prospetti e sezione lotti 2 e 3 nuovo capannone ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1977 – 1979 1.4.35 115 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Progettazione nuove tettoie in ampliamento AUTORE Geom. Giuseppe Scotti SOGGETTO Tettoie ricovero mezzi in fase di omologazione FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta 1:100 prospetti e sezione ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1986 – 1987 1.4.36 116 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione da adibire a deposito AUTORE Ing. Anselmo Lusvardi SOGGETTO Nuovo deposito (futuro rep.manutenzione) FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta 1:100 prospetti e sezione ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1979 – 1980 1.4.37 117 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione da adibire a deposito ampliamento AUTORE Ing. Anselmo Lusvardi SOGGETTO Ampliamento deposito (futuro rep.manutenzione) FORMATO A1 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta 1:100 prospetti e sezione ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1979 – 1980 1.4.38 118 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Sovrappasso SS 11 AUTORE ----- SOGGETTO Ponte per sovrappasso SS 11 e passaggio trattori da area nord a sud e viceversa FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta 1:100 prospetti e sezione ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1969 – 1970 1.4.39 119 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Ponte sulla statale 11 AUTORE Lombardi prefabbricati SOGGETTO Calcoli struttura travi e traversi FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta e dettagli scala 1:20 ed annotazioni da seguirsi in fase esecutiva ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1969 – 1970 1.4.40 120 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Sottopasso pedonale SS 11 AUTORE Geom. Oggionni Pietro SOGGETTO Rappresentazione grafica tunnel sotterraneo FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta e prospetto scala 1:100 sezione 1:50 ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1968 – 1969 1.4.41 121 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Sottopasso pedonale SS 11 AUTORE Lombardi prefabbricati SOGGETTO Calcoli strutturali e dettagli vari FORMATO A4 multiplo LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta e dettagli scala 1:20 ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1968 – 1969 1.4.42 122 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano seminterrato AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Rappresentazione vista complessiva del piano seminterrato FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 con indicazioni dettagli costruttivi e prescrizioni varie in fase esecutiva ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.43 123 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano Terra/rialzato AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Rappresentazione vista complessiva del piano terra/rialzato con inserimento nuovo auditorium FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 con indicazioni dettagli costruttivi e prescrizioni varie in fase esecutiva ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.44 124 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano primo AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Rappresentazione vista complessiva del piano primo con vista copertura auditorium FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 con indicazioni dettagli costruttivi e prescrizioni varie in fase esecutiva ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.45 125 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Piano secondo AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Rappresentazione vista complessiva del piano secondo FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 con indicazioni dettagli costruttivi e prescrizioni varie in fase esecutiva ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.46 126 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Torre pubblicitaria AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Rappresentazione vista e dettagli torre pubblicitaria FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 con indicazioni dettagli costruttivi e prescrizioni varie in fase esecutiva ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.47 127 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Prospetti corpo uffici e auditorium AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Rappresentazione vista del complesso uffici e auditorium FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 dei fronti di vista dell’intero complesso con indicazioni di finiture ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.48 128 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Rappresentazione vista del uffici auditorium capannone ricambi e sottoscalo ferroviario FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 dell’intero complesso ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.49 piano terra 129 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Pianta 2° piano – sezione – fianco – corpo uffici AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Rappresentazione vista del piano secondo sezione e vista fianco FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 del piano secondo,sezione dell’intero complesso uffici, vista fianco complesso (da capannone ricambi) ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.50 130 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Pianta auditorium AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Rappresentazione in pianta del complesso auditorium FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 del nuovo auditorium con indicazione grafica dei posti a sedere i servizi igienici e foyer ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.51 131 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Sezione trasversale auditorium AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Rappresentazione sezione trasversale del complesso auditorium con vista della parte retrostante del complesso ricambi commerciale FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 sezione trasversale del nuovo auditorium ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.52 132 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi – Sezione Longitudinale auditorium AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Rappresentazione sezione longitudinale del complesso auditorium FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 sezione longitudinale del nuovo auditorium ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.53 133 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –particolare controsoffittatura auditorium AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Particolari della controsoffittatura FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 di particolari costruttivi del nuovo auditorium – si noti a dx la palazzina ricambi ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.54 134 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –Piante e sezioni gruppo spedizioni AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Rappresentazione del nuovo complesso adibito alla spedizione dei mezzi piano terra di stoccaggio e superiore per carico FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 del gruppo spedizioni piano terra e primo con vista frontale ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.55 135 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –Sezioni gruppo spedizioni AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Rappresentazione del nuovo complesso adibito alla spedizione dei mezzi piano terra di stoccaggio e superiore per carico FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Sezioni e prospetti in scala 1:100 del gruppo spedizioni piano terra e primo con vista frontale ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.56 136 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –Particolari del gruppo spedizioni AUTORE Arch. Ferruccio Rozza SOGGETTO Dettagli in sezione del complesso spedizioni FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Sezioni e dettagli in scala 1:10 – 1:2 del gruppo spedizioni - da notare i binari di scorrimento carroponte posti in quota differente ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 – 1972 1.4.57 137 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –Pianta e sezione del capannone AUTORE Ing . Anselmo Lusvardi SOGGETTO Pianta del piano terra capannone e sezione FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta e sezione del capannone in scala 1:100 – si segnalano le 4 scale per accesso al piano superiore ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 1.4.58 138 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –Pianta del soppalco AUTORE ing. Anselmo Lusvardi SOGGETTO Pianta del soppalco (est) FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 del soppalco ad est che collega la parte della palazzina commerciale a quella dedicata al servizio ricambi ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 1.4.59 139 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –Pianta del soppalco AUTORE Ing . Anselmo Lusvardi SOGGETTO Pianta del soppalco (ovest) FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Pianta in scala 1:100 del soppalco ad ovest segue a quello realizzato ad est – ora la palazzina commerciale e’ completamente collegata al capannone ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 1.4.60 140 SCHEDA DI CATALOGAZIONE DOCUMENTI TITOLO Nuova costruzione S.A.M.E. ricambi –prospetti e sezioni AUTORE Ing. Anselmo Lusvardi SOGGETTO Prospetti e sezioni del capannone ricambi FORMATO A0 LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio edilizia privata Comune di Treviglio DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Disegno a china su carta DESCRIZIONE DEL CONTENUTO Prospetti e sezione in scala 1:100 del nuovo capannone accorpato alla palazzina commerciale ANNO DI PROGETTAZIONE – REALIZZAZIONE 1970 1.4.61 141 2.1 Introduzione alla città Treviglio “Capitale” della Geradadda Treviglio, maggiore città della Gera d'Adda, cioé del basso territorio fra l'Adda e il Serio, seconda città della provincia di Bergamo, é situata a sud del capoluogo, nella pianura padana fertile e ben irrigata, con un clima continentale moderato. Stabilizzata ormai da quasi mezzo secolo intorno ai 25000 - 26000 abitanti, é un importante nodo stradale e ferroviario. E' collocata all'incrocio della statale N.11, Padana Superiore, nel suo tratto da Milano a Brescia, e della statale N.42, del Tonale e della Mendola, che scende da Bergamo e dirama poi verso Lodi e verso Crema. Come testimonierebbero numerosi reperti archeologici, nonché l'impianto di alcune vie interne, le origini di Treviglio sono assai antiche, con ogni probabilità tardo romane, anche se il suo primo documento scritto é dell'anno 964. Treviglio fu sempre estremamente gelosa delle proprie libertà. "Arimannia" longobarda, cioé comunità di uomini liberi, e "corte regia" fin dal suo inizio, intorno all'anno mille si dà al monastero benedettino milanese di S.Simpliciano, conservando peró gran parte della sua autonomia come dipendente direttamente dall'imperatore. Verso il 1225 si riscatta a pagamento e diventa comune autonomo con alterne vicende di libertà fino al 1333, in cui si dà con patto di fedeltà personale ai Visconti di Milano, non come feudo, ma come "Terra Separata" con giurisdizione autonoma. Il borgo giungerà addirittura ad acquisire da sé in vari periodi (ultimamente 1664 dal governo spagnolo) i diritti di infeudamento a cui veniva sottoposto forzatamente. Le sue autonomie, anche se progressivamente minori, dureranno fino al 1760 e ancora sotto Napoleone I sarà "terra separata per tributi". Come imponevano già i suoi statuti due-trecenteschi, Treviglio non volle mai ospitare famiglie nobili fino al XVII secolo per non rischiare di subirne 142 l'oppressione e risulta perciò povera di palazzi signorili, mentre é ricca di testimonianze storiche artistiche e religiose. Fra esse: la basilica Minore di S.Martino e S.Maria Assunta, vero museo d'arte che custodisce anche la stupenda "Pala D'Oro" dello Zenale e del Butinone, capolavoro incontrastato del 400 lombardo; la grandiosa torre campanaria romantica di 68 m d'altezza, il Santuario della "Madonna delle Lacrime" in memoria di un fatto miracoloso del 28 Febbraio 1522 (data della festa patronale cittadina); i chiostri dei grandi monasteri delle Agostiniane e delle Clarisse e molte altre opere minori. A Treviglio, comunità assai vivace, di larga partecipazione democratica e oggi ricchissima di volontariato, é sempre stata notevole l'iniziativa imprenditoriale. L'agricoltura, insieme al commercio, é stata predominante fino a pochi decenni fa con un fiorente artigianato sopratutto del mobile intarsiato e una forte produzione di seta di cui facevano fede i piú di 200000 gelsi impiantati sul territorio e di cui rimangono ora pochissimi esemplari. Oltre all'agricoltura, commercio e artigianato, negli ultimi decenni si sono sviluppati fortemente il terziario e sopratutto l'industria, specie nei settori metalmeccanico, elettromeccanico e chimico. Le due principali industrie collocate sul territorio trevigliese sono il gruppo S.A.M.E. (trattori agricoli) e la BIANCHI (biciclette), entrambe leader mondiali nel loro settore, che recano ovunque e col massimo onore anche il nome Treviglio. 143 2.2 Nel Medio-evo II Borgo di Treviglio é sorto nell'alto Medio Evo in seguito all'unione, per scopo di difesa, di tre preesistenti insediamenti: Cusarola, Pisgnano e Portoli, uno di origine gallica, uno romana e l'ultimo piú recente, longobardo. tre insediamenti o "tre-ville" diedero vita e nome ad un Borgo di ragguardevole dimensione che venne cinto di mura, con tre porte orientate ciascuna verso le località originarie ed in mezzo la Chiesa e il Municipio. Intorno all'anno Mille Treviglio fu accresciuta dall'arrivo degli abitanti di Oriano, un Comune presso Brescia, distrutto durante gli scontri tra Arduino d'Ivrea ed Enrico II che si contendevano la corona d'Italia. I nuovi arrivati si stanziarono a sudest del Borgo che si amplió, le mura furono estese e si aggiunse una quarta porta detta appunto di Oriano. Gli Statuti di Treviglio, quelli che ancora oggi si conservano presso il Museo civico, datati 1392, disciplinavano tra l'altro le modalità di autogoverno che prevedevano l'elezione diretta di 60 Consoli, venti per ognuna delle tre etnie originarie, la cui durata in carica era di soli sei mesi, con ció alla gran parte dei cittadini toccava prima o poi reggere le sorti del Borgo. II Comune, dopo un periodo di dipendenza dal Monastero di San Simpliciano in Milano come si usava prima della secolarizzazione, ottenne dall'Impero e poi dai Visconti uno status di autonomia, ovvero di dipendenza diretta dalla Camera imperiale prima e dal Senato di Milano poi, e dal 1395 al 1789 fu "Terra separata del Ducato di Milano", fatte salve brevi parentesi di occupazione veneta dal 1431 al 1433, dal 1448 al 1453 e dal 1499 al 1509. L'occupazione veneta terminò in modo funesto il giorno 8 maggio del 1509 con il saccheggio e l'incendio della Città che allora contava oltre tredicimila abitanti, il fatto scosse Luigi XII che dall'altra parte dell'Adda presso Cassano vide Treviglio in fiamme, così che, attraversato il fiume provocò i Veneziani a battaglia e presso Agnadello li sconfisse in modo sanguinosissimo; da allora la Gera d'Adda fu 144 stabilmente coesa a Milano e la Serenissima iniziò il suo lento declino qui in Terraferma. Nel 1522, durante la guerra tra Francesco I di Francia e Carlo V di Spagna che si contendevano il titolo imperiale, Treviglio fu nuovamente minacciata di saccheggio ma miracolosamente salvata dalla lacrimazione della Madonna affrescata nel monastero delle Agostiniane. Il generale francese Visconte di Lautrec il 28 febbraio di fronte al miracolo depose l'elmo e la spada (che ancora oggi si conservano) ai piedi di Maria ed ordinò il ritiro delle truppe. Durante il periodo spagnolo Treviglio venne costituita in Feudo e posta all'asta, i Trevigliesi da sempre fieramente liberi si opposero al provvedimento e, dopo aver perso la causa contro il Senato di Milano si autotassarono e riscattarono il Feudo rimanendo così liberi. 145 2.3 Nell’età moderna Treviglio, da sempre capitale economica della Gera d'Adda, non fu mai centro politico perché i suoi Statuti scoraggiarono la residenza dei nobili, a presidio della libertà erano impegnati direttamente i cittadini che nello stemma comunale sono rappresentati dai leoni, mentre l'aquila è il ricordo del passato ghibellino ed il maiale il simbolo della prosperità conseguita con i commerci, favoriti dalla sua centralità nella Lombardia, ma anche con la diplomazia. Grazie all'arte diplomatica i Trevigliesi ottennero sin dal secolo tredicesimo il beneficio di convogliare le acque del fiume Brembo in una rete capillare di rogge a beneficio della propria agricoltura che è stata grazie a ciò sempre assai fiorente. La nobiltà dei trevigliesi non è dunque di sangue ma si esprime nella forte capacità creativa; nel campo dell'arte la Città vanta pittori prestigiosissimi come lo Zenale ed il Butinone, maestri del nostro Rinascimento - autori del famoso Polittico di San Martino conservato nella Basilica omonima -, i fratelli Doneda detti i Montalto, i fratelli Galliari tra i maggiori scenografi del Settecento e Gianbattista Dell'Era purtroppo deceduto in età giovanile comunque apprezzatissimo alla Corte russa di Caterina II. Nel campo della medicina sono famosi i medici di Treviglio con Giovanni Maria Bicetti che per primo applicò in Lombardia il vaccino contro il vaiolo, con il Bonalumi, con Andrea Verga, padre della moderna psichiatria, con Giacomo Sangalli e da ultimo con il prof. Pier Luigi Della Torre luminare della medicina e pioniere negli interventi cranio-chirurgici. Nel campo dell'economia i Trevigliesi hanno per primi costruito le moderne macchine agricole e cent'anni dopo realizzato il primo trattore con quattro ruote motrici, ancora oggi prodotto dalla Same di Treviglio che è la prima produttrice europea di trattori; a Treviglio è stata costruita la prima fabbrica di concimi artificiali, ed a fine secolo diciannovesimo la Città vantava una borsa del cotone ed una propria compagnia dei telefoni. 146 L'economia locale, variegatissima, grazie alla presenza di ogni tipo di attività artigiana, tra cui quella tipica del mobile d'arte intarsiato, ha indotto il Governo del Lombardo Veneto, a preferire Treviglio rispetto a Bergamo ed a Crema, quale tracciato della Ferrovia Milano-Venezia (l'Imperial Regia Strada Ferrata Ferdinandea) seconda in Lombardia dopo la Milano-Monza. Treviglio ha partecipato attivamente alla costituzione della Repubblica Cisalpina, per questo fu all'indomani della Restaurazione (1815) declassata dal titolo di Città che riacquistò per Decreto di Vittorio Emanuele II solo nel 1860 all'indomani dell'unificazione italiana. Numerose sono le personalità trevigliesi chiamate a far parte del Senato del nuovo Regno, in particolare Andrea Verga e Giacomo Sangalli, gli insigni medici di cui abbiamo già parlato e poi Adolfo Engel, Facheris Luigi e Beniamino Donzelli. Sul piano politico Treviglio, ad onta del suo passato ghibellino, ha eletto nel 1904 il primo deputato cattolico al Parlamento Italiano: Agostino Cameroni che volse così a favore della parte clericale la contrapposizione storica con i Liberali sino ad allora dominanti. Ai giorni nostri Treviglio è la seconda Città della Provincia di Bergamo, ma ben ancorata a Milano alla cui Arcidiocesi appartiene se pur con il privilegio dell'uso del rito romano, conta 25.269 abitanti (al 31 dicembre 2006), una variegata economia, un saldo attivo del pendolarismo per causa di lavoro ed è sede di scuole di ogni ordine e grado con quasi ottomila studenti. Treviglio vanta due stazioni ferroviarie, quella Centrale sulla linea MilanoVenezia e quella Ovest sulla linea Milano-Bergamo, e tra i numerosi servizi pubblici ospita la sede distaccata del Tribunale di Bergamo, quella della Questura, il Comando della Compagnia dei Carabinieri, una Brigata della Finanza, il Commissariato di Pubblica Sicurezza con distaccamenti di polizia stradale e di polizia ferroviaria. La Città vanta infine la presenza di un rinomato presidio ospedaliero. 147 2.4 Programmazione urbanistica: il PTCP Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Bergamo, approvato con la delibera n° 40 in data il 22/04/2004, risulta essere un documento indispensabile per l’organizzazione del territorio. Esso è uno strumento legislativo ad ampia scala, che ha come obiettivo la pianificazione degli assetti e delle azioni programmatiche dell’intero territorio, in coerenza con la pianificazione regionale ed in considerazione delle scelte comunali con finalità di valorizzazione paesistica, tutela dell’ambiente, supporto allo sviluppo economico e all’identità culturale e sociale propria di ciascun ambito territoriale. Si tratta dunque di un piano di indirizzo, non prescrittivo, che contiene: 1. lo sviluppo sostenibile della città , che prevede: - il controllo dell’espansione urbana; - la diversificazione delle funzioni; - la gestione corretta dell’ecosistema urbano (acqua, energia,rifiuti); - una efficace accessibilità, con sistemi di trasporto adeguati e non inquinanti; - la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale; 2. la tutela e la crescita del patrimonio naturale che implicano: - sviluppo delle reti ecologiche; - integrazione e tutela delle biodiversità nelle politiche settoriali; - ricorso a “strumenti economici” per rafforzare il significato ecologico delle zone protette e delle risorse sensibili; - protezione dei suoli preservandoli da un utilizzo eccessivo; - strategie alla scala locale per la gestione degli interventi nelle aree a rischio; 148 3. la gestione intelligente dei valori paesistici e del patrimonio culturale attraverso: - la valorizzazione dei “paesaggi culturali” nel quadro di strategie integrate e coordinate di sviluppo; - la riqualificazione del paesaggio ove sia stato oggetto di situazioni di degrado; - lo sviluppo di strategie per la protezione del patrimonio culturale; - la promozione dei sistemi urbani che meritano di essere protetti, e la riqualificazione delle aree in condizioni di degrado ed obsolescenza Organizzazione del territorio e sistemi insediativi - Azionamento (Regione Lombardia) 149 Quadro integrato delle reti e dei sistemi – Azionamento (Regione Lombardia) 150 2.5 Programmazione urbanistica: Piano Regolatore Generale (PRG) Il vigente PRG della citta’ di Treviglio e’ la variante n° 15 del Piano redatto a cavallo tra il 1969 e 1972 dall’Ing. Colombo, facendo decadere l’ormai obsoleto programma di fabbricazione. Quadro d’insieme programma di fabbricazione (archivio settore urbanistica Comune di Treviglio) 151 Il PRG vigente identifica l’area su cui insiste il complesso industriale S.A.M.E. come B8 ovvero “COMPLESSI PRODUTTIVI ESISTENTI E CONFERMATI” (art. 35 NTA). Le prescrizioni indicate per l’area sono le seguenti : 1) I complessi produttivi esistenti che vengono confermati sono individuati nelle planimetrie di P.R.G. con apposito segno grafico. 2) Nel caso di interventi che modificano l'assetto planivolumetrico, nonchè di interventi di demolizione e ricostruzione, è fatto obbligo di presentazione dei progetti con elaborati grafici planivolumetrici riferiti all'intera area interessata dal complesso produttivo. 3) I parametri massimi per l'attività edificatoria sono i seguenti: - Altezza: non superiore all'altezza del corpo di fabbrica più alto esclusi icamini e silos nel caso in cui tale altezza sia già superiore ai parametri della zona B9. 4) Nel caso di ricostruzione, ampliamenti e sopralzi potranno essere assunti i parametri delle altezze della zona B9 ove maggiori dell’esistente. 5) - Rapporto di impermeabilizzazione: 90%; 6) - Distacchi e distanze : Le distanze dai confini sono fissate in ml. 5.00 dove l'altezza del fabbricato sia maggiore a ml. 10.00 la stessa è fissata nella metà dell'altezza del fabbricato. 7) Sono consentiti inoltre tutti gli interventi di cui all'art. 31 della legge 457/78 sui volumi esistenti che confermino la destinazione produttiva, come indicata all'art. 34. 8) Qualora la superficie utilizzata dal complesso degli edifici e impianti esistenti sia inferiore, in rapporto all'area di pertinenza complessiva alle possibilità di utilizzazione previste per le zone di completamento di cui all'art. 36 è consentito l'ampliamento fino al raggiungimento di tale indice, e la nuova edificazione dei lotti liberi con il medesimo indice. Le altezze dei 152 nuovi corpi di fabbrica non potranno superare quella del fabbricato esistente più alto, al netto delle sovrastrutture e volumi tecnici nel caso in cui le stesse siano già superiori ai parametri delle altezze della zona B9, mentre potranno essere assunti parametri delle altezze della zona B9 ove gli stessi risultino maggiori delle altezze dei fabbricati esistenti. 9) Qualora gli indici di cui al 5° comma siano già raggiunti o superati alla data di adozione della presente norma, o siano già superati al 90% degli indici di cui al 5° comma è comunque consentito un ampliamento una tantum pari al 10% dell'esistente, anche per successivi interventi. Stralcio PRG (archivio settore urbanistica Comune di Treviglio) 153 2.6 Programmazione urbanistica: Piano di Governo del territorio (PGT) Il Piano di Governo del Territorio dispone un progetto unitario per il territorio comunale al fine di: a) potenziare il ruolo economico, sociale e culturale della Città nel contesto della provincia e della Regione; b) mantenere e risanare il carattere paesistico-ambientale e di abitabilità; c) organizzare la rete di mobilità urbana intercomunale; d) migliorare i servizi a carattere locale, urbano e sovracomunale; e) valorizzare le risorse ambientali, storiche, economiche del territorio e le opportunità degli abitanti. Il P.G.T. è costituito dal Documento di Piano, dal Piano dei Servizi e dal Piano delle Regole ed è compatibile e coerente con i Piani Territoriali Sovracomunali, con il PTCP e il Piano Territoriale paesistico della Regione. Esplica la propria efficacia disciplinando, anche con le norme di piani settoriali allegati, interventi di completamento, trasformazione urbanistica ed edilizia e vincoli sia di natura strategica, a carattere paesistico, sia operativa a breve o medio termine. Il P.G.T. è redatto con riferimento alle risultanze del documento appositamente predisposto per la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.). Attraverso il Piano delle Regole individua e norma le destinazione private del suolo e degli edifici, le modalità di intervento sulle parti edificate non assoggettate a pianificazione attuativa e le aree a destinazione agricola. Con il Piano dei Servizi, individua e norma le destinazioni pubbliche per programmare la dotazione di aree e opere per servizi pubblici e di interesse pubblico, locale, urbano e territoriale, compreso il sistema delle aree a verde pubblico atte a costruire corridoi ecologici di valore naturalistico, paesistico e fruibilità da parte della popolazione e tutela della presenza di specie vegetali ed animali. 154 2.6.1 Documento di piano Il Documento di Piano: a) individua gli obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione che abbiano valore strategico per la politica territoriale, indicandone i limiti e le condizioni di sostenibilità ambientale e di coerenza e di coerenza con le previsioni di livello sovracomunale; b) determina gli obiettivi quantitativi di sviluppo complessivi del PGT; nella definizione di tali obiettivi il documento di piano tiene conto della riqualificazione del territorio, della minimizzazione dell’uso del suolo, della definizione dell’assetto viabilistico e di mobilità, nonché della possibilità di utilizzazione e miglioramento ei servizi pubblici e di interesse pubblico o generale, anche a livello sovracomunale; c) determina le politiche di intervento per la residenza, ivi comprese le eventuali politiche per l’edilizia residenziale pubblica; le attività primarie, secondarie e terziarie evidenziando le scelte di rilevanza sovracomunale; d) dimostra la compatibilità di dette politiche di intervento e della mobilità con le risorse economiche attivabili dalla pubblica amministrazione; e) individua gli ambiti di trasformazione definendo i relativi criteri di intervento, preordinati alla tutela ambientale, paesaggistica e storicomonumentale, ecologica, geologica, idrogeologica e sismica; f) determina le modalità di recepimento delle previsioni prevalenti contenute nei piani di livello sovracomunale e la eventuale proposizione di obiettivi di interesse comunale; g) definisce li eventuali criteri di compensazione, di perequazione e di incentivazione. 155 (archivio settore urbanistica Comune di Treviglio) (archivio settore urbanistica Comune di Treviglio) 156 2.6.2 Piano delle regole Il piano delle regole: a) definisce, all’interno dell’intero territorio comunale, gli ambiti di tessuto urbano consolidato, quali insieme delle parti di territorio su cui è già avvenuta l’edificazione o la trasformazione dei suoli, comprendendo in essi le aree libere intercluse o di completamento; b) indica agli immobili assoggettati in tutela in base alla normativa statale e regionale; c) individua le aree e gli edifici a rischio di compromissione o degrado e a rischio di incidente rilevante; d) contiene appositi strumenti di settore in ordine alla componente geologica, idrogeologica e sismica; e) individua le aree: • le aree destinate all’agricoltura • le aree di valore paesaggistico-ambientale ed ecologiche; • le aree non soggette a trasformazione urbanistica. 157 2.6.3 Piano dei servizi Il piano dei servizi: a) assume come finalità quella di assicurare una dotazione globale di aree per attrezzature pubbliche o di interesse pubblico o generale, le eventuali aree per l’edilizia pubblica residenziale e le dotazioni a verde, i corridoi ecologici e il sistema del verde di connessione tra territorio rurale e quello edificato ed una loro razionale distribuzione sul territorio comunale, a supporto delle funzioni insediate e previste; b) valuta l’insieme di attrezzature al servizio delle funzioni insediate nel territorio comunale, anche con riferimento a fattori di qualità, fruibilità e accessibilità, individua le modalità di intervento e quantifica i costi per il loro adeguamento. Analogamente il piano indica, con riferimento agli obiettivi di sviluppo individuati nel Documento di Piano le modalità di sviluppo e integrazione dei servizi esistenti, ne quantifica i costi di attuazione. Ad oggi, il PGT del comune di Treviglio e’ ancora in fase di estensione beneficiando della proroga concessa a tutti i comuni lombardi, con scadenza nel mese di marzo 2010. In tale data, fatte salve successive proroghe, il vigente PRG cesserà la propria operatività e valenza in ragione del subentrante PGT. 158 3.1 Analisi del contesto SCHEDA ANALISI DEL CONTESTO LUOGO Treviglio, Viale ing. Francesco Cassani OGGETTO Complesso industriale LOCALIZZAZIONE Linea FFSS Direzione Bergamo Direzione Milano Centro Periferia ACCESSIBILITA’ VIARIA Direttamente accessibile Facilmente accessibile Scorrimento Tangenziale o simili Extraurbana 159 ACCESSIBILITA’ PUBBLICA Direttamente accessibile Facilmente accessibile Aeroporto Stazione ferroviaria Stazione Bus SISTEMA DELLA SOSTA Direttamente accessibile Facilmente accessibile Parcheggi esterni Parcheggi interni STATO DI FATTO URBANISTICO Residenziale Commerciale Industriale Misto (Industriale + commerciale) 160 3.2 Analisi degli edifici La catalogazione degli edifici si basa sull’utilizzo di schede riassuntive, strumenti utilizzati durante il sopralluogo ai fini di ottenere un quadro generale degli edifici presenti sull’area. Questi dati possono essere rielaborati con un software tipo Arcview o cad, che permette di ottenere carte tematiche per evidenziare ad esempio le diverse tipologie costruttive di un gruppo di edifici. Analizzando i numerosi edifici presenti all’interno dell’area si possono individuare due tipologie costruttive principali: le strutture metalliche e strutture in cemento armato con tamponamento perimetrale. Sono stati presi in considerazione gli edifici più importanti all’interno dell’area aziendale che risultano essere la quasi totalità di quelli esaminati fatto salvo gli edifici che per loro natura sono adibiti a funzioni di servizio. 161 SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI OGGETTO RILEVATO 3.2.1 Portineria e spogliatoi DATA DI EDIFICAZIONE 1958 - 1960 AMPLIAMENTI --------------- UBICAZIONE RILIEVO FOTOGRAFICO DATI GENERALI Descrizione Unità di misura Dimensione INDICAZIONI METROLOGICHE Altezza m 3,60 Superficie coperta mq 1195,00 Superficie lorda di pavimento mq 1195,00 N° di piani n 1 Volume fuori terra mc 4302,00 Volume interrato mc 0,00 N° piani fuori terra n 1 N° piani interrati n 0 Barriere architettoniche assenti DESTINAZIONI D’USO Destinazione d’uso originaria Spogliatoi operai e portineria ingresso alla fabbrica in fregio a via Cassani 162 Spogliatoio operai, portineria ed infermeria di Destinazione d’uso attuale fabbrica IMPIANTO STRUTTURALE Configurazione strutturale primaria Muratura continua portante Elementi strutturali primari Parete muraria Ubicazione Perimetro Elementi strutturali sussidiari Parete muraria Ubicazione Interna Elemento Descrizione Unità di misura Dimensione PIANTA Tipologia Edificio a stecca Riferimento della parte Intero edificio Livello piano Piano terra Forma Rettangolare con allargamento finale Dati iconografici significativi --------------- STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Muratura portante in mattoni pieni Ubicazione Perimetro Percentuale ispezionabile Tutta 100% Materiali Laterizi Dimensioni varie STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento Medio STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Solaio di copertura in latero-cemento e guaina impermeabile di protezione 163 Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Tutta 100% Struttura solidale composta da cls armato e laterizi con intonaco interno a soffitto e guaina Materiali bituminosa a protezione caldana superiore inclinata (tetto piatto) STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento Bassa COPERTURA ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presente Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Urgenza intervento SCALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presenti Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Urgenza intervento ELEMENTI DI FINITURA INTONACI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Intonaco 164 Ubicazione Esterno ed interno Percentuale ispezionabile tutta Materiali Intonaco di calce e tipo Venezia esterno 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato di conservazione con fioriture Urgenza intervento alta PAVIMENTAZIONI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Posa semplice Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile tutta Materiali Piastrelle in clinker 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento Interventi frequenti di pulizia e ripristino INFISSI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Finestre a doppio battente e porte anta semplice Ubicazione Intero perimetro e interno Percentuale ispezionabile tutte Materiali Alluminio e ferro, vetro semplice 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento Elevata in alcuni settori IMPIANTI ANALISI DELL’ELEMENTO Ubicazione Intero edificio Tipologia Elettrico – riscaldamento e acqua sanitaria Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Parziale 75% 165 STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente stato Urgenza intervento medio 166 PIANTA 167 SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI OGGETTO RILEVATO 3.2.2 Uffici direzionali DATA DI EDIFICAZIONE 1958 AMPLIAMENTI 1962 UBICAZIONE RILIEVO FOTOGRAFICO DATI GENERALI Descrizione Unità di misura Dimensione INDICAZIONI METROLOGICHE Altezza ps m 2,80 Altezza pr m 4,00 Altezza p1 m 3,50 Altezza p2 m 3,50 Altezza p3 m 3,00 Superficie coperta mq 1125,00 Superficie lorda di pavimento mq 4680,00 N° di piani n 5 Volume fuori terra mc 13953,00 Volume interrato mc 2057,00 N° piani fuori terra n 4 N° piani interrati n 1 168 Presente un vano ascensore a servizio dei piani Barriere architettoniche DESTINAZIONI D’USO Destinazione d’uso originaria Uffici direzionali ed autorimessa Destinazione d’uso attuale Uffici direzionali ed autorimessa IMPIANTO STRUTTURALE Configurazione strutturale primaria Struttura in cemento armato Elementi strutturali primari Pilastri e tamponamento Ubicazione Perimetro e parte centrale edificio Elementi strutturali sussidiari Pareti murarie di tramezzo Ubicazione Interna Elemento Descrizione Unità di misura Dimensione PIANTA Tipologia Edificio rettangolare pluripiano Riferimento della parte Intero edificio Livello piano Tutti i piani Forma Rettangolare Dati iconografici significativi Realizzata in 3 turni lavorativi in circa 8 mesi STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Muratura portante in mattoni pieni Ubicazione Perimetro Percentuale ispezionabile Parziale 80% Materiali Laterizi Dimensioni varie STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Buono stato conservativo Urgenza intervento Basso STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO 169 Tipologia Pilastri in cemento armato Ubicazione Perimetro e parti interne Percentuale ispezionabile Parziale Calcestruzzo armato in Materiali opera 60% 40x40 STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento ---------- STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Solaio in latero-cemento Ubicazione Intero edificio escluso corpi laterali Percentuale ispezionabile Parziale (controsoffitto) 30% Struttura solidale composta da cls armato e Materiali laterizi con intonaco interno a soffitto e controsoffitto - legata alle travi e pilastri di reticolo perimetrale STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento Bassa COPERTURA ANALISI DELL’ELEMENTO Copertura piana con caldana in cls lisciato Tipologia soprastante guaina bituminosa impermeabile trattata. Ubicazione Corpo centrale p3 Percentuale ispezionabile tutta Materiali Guaina bituminosa ardesiata 100% STATO DI CONSERVAZIONE 170 Descrizione ottimo Urgenza intervento -------- ANALISI DELL’ELEMENTO Copertura inclinata con capriate in ferro e Tipologia soprastante strato coibente Ubicazione Corpi laterali p2 Percentuale ispezionabile tutta 100% Capriate in carpenteria metallica ancorate ai muri perimetrali, pilastri e tramezzi – lastre di Materiali copertura in lamiera STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione ottimo Urgenza intervento -------SCALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia 2 vani scala a rampa multipla Ubicazione Ingresso principale e ovest edificio Percentuale ispezionabile tutta 100% Struttura portante in cls armato finitura gradini in Materiali marmo e intonaco sulla piattabanda STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Buono stato di conservazione Urgenza intervento --------ELEMENTI DI FINITURA INTONACI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Intonaco Ubicazione Interno Percentuale ispezionabile Tutta Materiali Intonaco di calce 100% STATO DI CONSERVAZIONE 171 Buono stato di conservazione Descrizione Urgenza intervento ELEMENTI DI FINITURA ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Marmo in lastre Ubicazione Esterno in facciata Percentuale ispezionabile Tutta Materiali Marmo bianco cristallino e cipollino apuano 100% STATO DI CONSERVAZIONE Buono stato di conservazione Descrizione Urgenza intervento PAVIMENTAZIONI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pavimentazione continua Ubicazione Pr – p1 (ps in clinker) Percentuale ispezionabile tutta Materiali Marmette e marmettoni 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Ottimo stato Urgenza intervento -------------- ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pavimentazione in legno Ubicazione P2 e p3 Percentuale ispezionabile tutta Materiali Parquet industriale finitura levigata 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Ottimo stato Urgenza intervento -------------INFISSI ANALISI DELL’ELEMENTO 172 Tipologia Finestre basculanti dotate di frizioni laterali Ubicazione Intero perimetro Percentuale ispezionabile tutte 100% Profilati in alluminio a taglio termico montati in Materiali luce in sostituzione dei precedenti vetrocamera con gas argon STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Note Ottimo stato Di recente sostituzione a fronte del recupero fiscale in ragione del 55% IMPIANTI ANALISI DELL’ELEMENTO Ubicazione Tipologia Intero edificio Impianto elettrico F.M. – riscaldamento e distribuzione acqua sanitaria - ascensore Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Parziale 75% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente stato Urgenza intervento -------------------- 173 PIANTA 174 SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI OGGETTO RILEVATO 3.2.3 Mensa aziendale DATA DI EDIFICAZIONE 1972 – 1975 AMPLIAMENTI --------------- UBICAZIONE RILIEVO FOTOGRAFICO DATI GENERALI Descrizione Unità di misura Dimensione INDICAZIONI METROLOGICHE Altezza pt m 2,60 Altezza p1 m 4,00 Superficie coperta mq 1583,00 Superficie lorda di pavimento mq 3107,00 N° di piani n 2 Volume fuori terra mc 10294,00 Volume interrato mc 0,00 N° piani fuori terra n 2 N° piani interrati n 0 Barriere architettoniche assenti DESTINAZIONI D’USO Destinazione d’uso originaria Mensa operai al p1 e pt destinato ad attività varie 175 Mensa operai al p1 e pt destinato ad attività varie Destinazione d’uso attuale IMPIANTO STRUTTURALE Configurazione strutturale primaria Struttura in cemento armato Elementi strutturali primari Pilastri e tamponamento Ubicazione Perimetro Elementi strutturali sussidiari Parete muraria Ubicazione Interna Elemento Descrizione Unità di misura Dimensione PIANTA Tipologia Edificio pluriplano Riferimento della parte Intero edificio Livello piano Piano terra e piano primo Forma Due corpi rettangolari adiacenti Dati iconografici significativi --------------- STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Muratura portante in mattoni pieni Ubicazione Perimetro Percentuale ispezionabile Tutta 100% Materiali Laterizi Dimensioni varie STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento Medio STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pilastri in cemento armato Ubicazione Perimetro e parti interne Percentuale ispezionabile Parziale 60% 176 Calcestruzzo armato in Materiali opera 30x30 – 40x40 STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente Urgenza intervento Medio STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Solaio di copertura in latero-cemento Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Tutta (intradosso) 100% Struttura solidale composta da cls armato e Materiali laterizi con intonaco interno a soffitto - legata alle travi e pilastri di reticolo perimetrale STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento Bassa COPERTURA ANALISI DELL’ELEMENTO Manto di copertura in muricci e tavelloni – getto Tipologia di cls superiore e soprastante posa di lastra tipo “coverib” multistrato fissate mediante tasselli a sottostante corrente in legno Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile tutta Materiali Lastre multistrato 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione ottimo Urgenza intervento -------SCALE ANALISI DELL’ELEMENTO 177 Tipologia 6 vani scala - doppia rampa (4) rampa singola (2) Ubicazione Ingressi mensa (2) ed uscita (2) servizio (2) Percentuale ispezionabile tutta 100% Struttura portante in cls armato finitura gradini in Materiali marmo e intonaco sulla piattabanda STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Buono stato di conservazione Urgenza intervento --------ELEMENTI DI FINITURA INTONACI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Intonaco Ubicazione Esterno ed interno Percentuale ispezionabile tutta Materiali Intonaco di calce e tipo Venezia esterno 100% STATO DI CONSERVAZIONE Buono stato di conservazione Descrizione Urgenza intervento PAVIMENTAZIONI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Posa semplice Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile tutta Materiali Piastrelle in clinker 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento Interventi frequenti di pulizia e ripristino INFISSI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Finestre a doppio battente e a nastro - porte anta doppia 178 Ubicazione Intero perimetro ed interno Percentuale ispezionabile tutte Materiali Alluminio e ferro, vetro semplice 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento -----------------IMPIANTI ANALISI DELL’ELEMENTO Ubicazione Tipologia Intero edificio Impianto elettrico F.M. – riscaldamento e distribuzione acqua sanitaria Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Parziale 85% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente stato Urgenza intervento -------------------- 179 PIANTA 180 SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI 3.2.4 Capannone montaggio trattori OGGETTO RILEVATO 1958 – 1962 DATA DI EDIFICAZIONE Tra il 1980 e 1990 AMPLIAMENTI UBICAZIONE RILIEVO FOTOGRAFICO DATI GENERALI 1 – corpo principale 2 – ampliamento in carpenteria metallica 3/4 – ampliamenti in cls prefabbricato e in opera Descrizione Unità di misura Dimensione INDICAZIONI METROLOGICHE Altezza 1 – corpo principale in cls m 6,50 m 8,00 collegamento m 3,00 prefabbricato Altezza 2 – corpo aggiuntivo in carpenteria metallica Altezza 3 – corpo aggiuntivo in cls prefabbricato di palazzina a zona produttiva Altezza 4 – corpo aggiuntivo in cls prefabbricato fronte spogliatoi per m 5,50 accesso a montaggio cabine Superficie coperta 1 mq 30.797,00 181 Superficie coperta 2 mq 3.500,00 Superficie coperta 3 mq 219,00 Superficie coperta 4 mq 305,00 mq 34.821,00 Superficie lorda di pavimento (1+2+3+4) N° di piani n 1 Volume fuori terra mc 230.515,00 Volume interrato Non quantificabile – cunicoli e vani tecnici N° piani fuori terra n 1 N° piani interrati n 0 Barriere architettoniche Accessibile e visitabile in quanto a quota 0,00 rispetto all’esterno – dotato di servizi igienici DESTINAZIONI D’USO Destinazione d’uso originaria Officina montaggio trattori ed uffici asserviti alla produzione Officina montaggio trattori ed uffici asserviti alla Destinazione d’uso attuale produzione – parte dedicata a magazzino di prelievo materiali a servizio linee di montaggio 182 IMPIANTO STRUTTURALE Struttura Configurazione strutturale primaria in cemento armato – strutture aggiuntive in cemento armato e carpenteria metallica Elementi strutturali primari Pilastri - travi – travi reticolari - controventature Ubicazione Perimetro e reticolo interno Elementi strutturali sussidiari Pareti in muratura di tamponamento tramezzi Ubicazione Interna e perimetrale Elemento Descrizione Unità di misura Dimensione PIANTA Tipologia Capannone industriale Riferimento della parte Intero edificio Livello piano Piano terra Corpo unico rettangolare – verranno successivamente aggiunti negli anni n° 3 ampliamenti con forma rettangolare ed a “L” che Forma si legheranno solidalmente alla struttura principale del capannone di montaggio trattori ed officina Dati iconografici significativi --------------- STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Ubicazione Muratura di tamponamento Perimetro capannone compreso ampliamenti presente anche in alcuni settori interni Percentuale ispezionabile Tutta 100% Materiali Blocchetti cls 20x50x25 183 STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo – in parte intonacati Urgenza intervento Medio STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali Pilastri in cemento armato Perimetro e reticolo interno corpo principale ampliamenti 3 e 4 totale 100% Calcestruzzo armato in 30x30 – 60x60 (se opera accoppiati) STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Note Sufficiente In atto trattamento di conservazione con materiali specifici anticarbonatazione ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Ubicazione Travi e pilastri Perimetro e parte interna ampliamento 2 capannone Percentuale ispezionabile Tutta 100% Materiali Acciaio varie STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento Medio – tiraggio e controllo bulloneria ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali Pannello coibentato Perimetro edificio escluso parti lato sud e ampliamento 3 - montato sopra struttura vetri Tutta Pacchetto di pannello in lamiera doppia con 100% varie 184 strato isolante interno STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento ------------STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Solaio di copertura in lastre prefabbricate piane Ubicazione Ampliamento 3 e 4 Percentuale ispezionabile Tutta 100% Lastre in cls prefabbricate con interposto strato Materiali isolante - guaina bituminosa di protezione caldana superiore STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento Bassa COPERTURA ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia sched Ubicazione Corpo principale Percentuale ispezionabile tutta 100% Realizzata in opera mediante travi inclinate tipo “Varese” con doppia lastra superiore ed inferiore Materiali e interposto strato isolante – manto superiore in lastre isolate tipo “coverib” – mantenuto il manto sottostante in tegole marsigliesi STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento Locale in caso di forti piogge ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia sched Ubicazione Ampliamento 2 185 tutta Percentuale ispezionabile 100% Realizzata mediante carpenteria metallica imbullonata e saldata alle travi principali - manto Materiali superiore in lastre isolate tipo “coverib” STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento Locale in caso di forti piogge SCALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presenti Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Urgenza intervento ELEMENTI DI FINITURA INTONACI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Intonaco Ubicazione Esterno ed interno Percentuale ispezionabile tutta Materiali Intonaco di calce e tipo Venezia esterno 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato di conservazione Urgenza intervento ----------PAVIMENTAZIONI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Battuto di cemento – resina Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile tutta 100% 186 Materiali Cls lisciato – resina colorata STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento --------------INFISSI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Serramenti continui Ubicazione Intero perimetro Percentuale ispezionabile tutte Materiali Ferro e vetro retinato di tipo semplice 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento ------------------ ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Portoni sezionali – avvolgibili Ubicazione Intero perimetro – parti Percentuale ispezionabile tutte Materiali Telo avvolgibile su rullo 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento -----------------IMPIANTI ANALISI DELL’ELEMENTO Ubicazione Tipologia Intero edificio Impianto elettrico F.M. – riscaldamento e distribuzione acqua sanitaria – impianti vari Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Parziale 85% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente stato Urgenza intervento -------------------- 187 PIANTA 188 SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI OGGETTO RILEVATO DATA DI EDIFICAZIONE 3.2.5 Capannone sperimentazioni 1960 AMPLIAMENTI UBICAZIONE RILIEVO FOTOGRAFICO DATI GENERALI Descrizione Unità di misura Dimensione INDICAZIONI METROLOGICHE Altezza m 6,00 (media) Superficie coperta mq 560,00 Superficie lorda di pavimento mq 560,00 N° di piani n Volume fuori terra 1 mc 3360,00 Volume interrato mc 0,00 N° piani fuori terra n 1 N° piani interrati n 0 Barriere architettoniche Accessibile e visitabile in quanto a quota 0,00 rispetto all’esterno DESTINAZIONI D’USO Destinazione d’uso originaria Officina per sperimentazione nuovi modelli 189 Magazzino materiali Destinazione d’uso attuale IMPIANTO STRUTTURALE Configurazione strutturale primaria Struttura in cemento armato Elementi strutturali primari Pilastri Ubicazione Perimetro Elementi strutturali sussidiari acciaio Perimetrale Ubicazione Elemento Pareti in muratura di tamponamento – tiranti in Descrizione Unità di misura Dimensione PIANTA Tipologia Capannone industriale Riferimento della parte Intero edificio Livello piano Piano terra Forma Corpo rettangolare con annessa piccola struttura Dati iconografici significativi --------------- STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Muratura di tamponamento Ubicazione Perimetro capannone Percentuale ispezionabile Tutta 100% Materiali Blocchetti cls Dimensioni varie STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento ------------STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pilastri in cemento armato Ubicazione Perimetro 190 Percentuale ispezionabile Parziale 80% Materiali Calcestruzzo armato 30x30 STATO DI CONSERVAZIONE Sufficiente Descrizione Note ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Tiranti tra pilastri Ubicazione Interno Percentuale ispezionabile Tutta Materiali Acciaio 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento Tiraggio STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presenti Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Urgenza intervento COPERTURA ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia sched Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile tutta Percentuale ispezionabile Realizzata mediante carpenteria metallica Materiali imbullonata e saldata alle travi principali - manto superiore in lastre isolate tipo “coverib” 191 STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento ---------SCALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presenti Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Urgenza intervento ELEMENTI DI FINITURA INTONACI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Intonaco Ubicazione Esterno ed interno Percentuale ispezionabile tutta Materiali Intonaco di calce 100% STATO DI CONSERVAZIONE Discreto stato di conservazione - fioriture dovute Descrizione a infiltrazioni di pioggia Elevata con immediato ripristino delle parti Urgenza intervento ammalorate PAVIMENTAZIONI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Battuto di cemento – resina Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile tutta Materiali 100% Cls lisciato – resina colorata con trattamento antiscivolo e olio 192 STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento --------------INFISSI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Portoni sezionali Ubicazione Intero perimetro Percentuale ispezionabile tutte 100% Pannelli coibentati legati con cerniere in acciaio Materiali inossidabile - ancorati a muratura e pilastri perimetrali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento -----------------IMPIANTI ANALISI DELL’ELEMENTO Ubicazione Tipologia Intero edificio Impianto elettrico F.M. – riscaldamento– impianti vari asserviti alle attività produttive Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Parziale 85% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente stato Urgenza intervento -------------------- 193 PIANTA 194 SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI OGGETTO RILEVATO DATA DI EDIFICAZIONE 3.2.6 Capannone officina 1977 – 1987 N° 3 lotti identici AMPLIAMENTI UBICAZIONE RILIEVO FOTOGRAFICO DATI GENERALI Descrizione Unità di misura Dimensione INDICAZIONI METROLOGICHE Altezza m 8,00 Superficie coperta mq 30.640,00 Superficie lorda di pavimento mq 30.640,00 N° di piani n 1 Volume fuori terra mc 245.120,00 Volume interrato mc 0,00 N° piani fuori terra n 1 N° piani interrati n 0 Barriere architettoniche Accessibile e visitabile in quanto a quota 0,00 rispetto all’esterno – presenti servizi igienici 195 DESTINAZIONI D’USO Officina per lavorazioni meccaniche e montaggio Destinazione d’uso originaria motori Officina lavorazioni meccaniche – montaggio motori – magazzino materiali – saldatura cabine Destinazione d’uso attuale – reparto esperienze IMPIANTO STRUTTURALE Configurazione strutturale primaria Struttura in acciaio zincato Elementi strutturali primari Pilastri – capriate – travi Ubicazione Perimetro e reticolo interno Elementi strutturali sussidiari Pareti in muratura di tamponamento Ubicazione Perimetrale Elemento Descrizione Unità di misura Dimensione PIANTA Tipologia Capannone industriale Riferimento della parte Intero edificio Livello piano Piano terra Forma Corpo rettangolare Dati iconografici significativi --------------- STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Muratura di tamponamento Ubicazione Perimetro capannone Percentuale ispezionabile Tutta 100% Materiali Blocchetti cls Dimensioni varie STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento ------------- 196 STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pilastri Ubicazione Perimetro Percentuale ispezionabile Parziale 80% Materiali Acciaio zincato – ipe Varie STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente Note --------------- ANALISI DELL’ELEMENTO Pannello coibentato Tipologia Perimetro edificio escluso parti lato sud e Ubicazione ampliamento 3 - montato sopra struttura vetri Percentuale ispezionabile Tutta 100% Pacchetto di pannello in lamiera doppia con Materiali varie strato isolante interno STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento ---------- STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presenti Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Urgenza intervento COPERTURA 197 ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia sched Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile tutta 100% Realizzata mediante carpenteria metallica imbullonata e saldata alle travi principali - manto Materiali superiore in lastre isolate tipo “coverib” STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento Programmazione tiraggio bulloneria SCALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presenti Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Urgenza intervento ELEMENTI DI FINITURA INTONACI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Intonaco Ubicazione Interno Percentuale ispezionabile tutta Materiali Intonaco di calce 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato di conservazione Urgenza intervento -------------PAVIMENTAZIONI ANALISI DELL’ELEMENTO 198 Tipologia Battuto di cemento – resina Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile tutta 100% Cemento lisciato – resina colorata con Materiali trattamento antiscivolo e olio - con colorazioni differenti STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento --------------INFISSI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Portoni avvolgibili Ubicazione Intero perimetro Percentuale ispezionabile tutte Materiali Telo avvolgibile su rullo 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento ------------------ ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Serramenti continui Ubicazione Intero perimetro Percentuale ispezionabile tutte Materiali tutte Ferro e vetro retinato di tipo semplice – sistema di apertura mediante asta comandata a manopola STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento -----------------IMPIANTI ANALISI DELL’ELEMENTO Ubicazione Intero edificio Tipologia Impianto elettrico F.M. – riscaldamento– 199 impianti vari asserviti alle attività produttive Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Parziale 85% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente stato Urgenza intervento -------------------- 200 PIANTA 201 SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI OGGETTO RILEVATO DATA DI EDIFICAZIONE 3.2.7 Capannone deposito semilavorati 1977 – 1980 AMPLIAMENTI UBICAZIONE RILIEVO FOTOGRAFICO DATI GENERALI Descrizione Unità di misura Dimensione INDICAZIONI METROLOGICHE Altezza m 6,00 Superficie coperta mq 3.780,00 Superficie lorda di pavimento mq 3.780,00 N° di piani n 1 Volume fuori terra mc 22.680,00 Volume interrato mc 0,00 N° piani fuori terra n 1 N° piani interrati n 0 Barriere architettoniche Accessibile e visitabile in quanto a quota 0,00 rispetto all’esterno DESTINAZIONI D’USO Destinazione d’uso originaria Deposito materiale derivante da lavorazioni 202 meccaniche Deposito materiale derivante da lavorazioni meccaniche – deposito materiali destinati alla Destinazione d’uso attuale produzione – uffici per controlli metrici IMPIANTO STRUTTURALE Configurazione strutturale primaria Struttura prefabbricata Elementi strutturali primari Pilastri – capriate – travi Ubicazione Perimetro e reticolo interno Elementi strutturali sussidiari Pareti in muratura di tamponamento Ubicazione Perimetrale Elemento Descrizione Unità di misura Dimensione PIANTA Tipologia Capannone industriale Riferimento della parte Intero edificio Livello piano Piano terra Corpo rettangolare con pensilina a sbalzo ad ovest e copertura di collegamento a capannone Forma officina Dati iconografici significativi --------------- STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Muratura di tamponamento h 2,00 mt Ubicazione Perimetro capannone Percentuale ispezionabile Tutta 100% Materiali Blocchetti cls Dimensioni varie STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento ------------- 203 STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pilastri e travi Ubicazione Perimetro – reticolo interno Percentuale ispezionabile Parziale 80% Cemento armato Materiali vibrato prefabbricato Varie STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente Note --------------- ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pannello coibentato Ubicazione Perimetro edificio - montato sopra struttura vetri Percentuale ispezionabile Tutta 100% Pacchetto di pannello in lamiera doppia con Materiali Varie strato isolante interno STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento ---------- STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presenti Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Urgenza intervento COPERTURA 204 ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Doppia falda a lastre Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile tutta Materiali Lastre isolate sandwich 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento -----------SCALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presenti Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Urgenza intervento ELEMENTI DI FINITURA INTONACI ANALISI DELL’ELEMENTO Intonaco Tipologia Esterno utilizzato a copertura blocchi di Ubicazione tamponamento Percentuale ispezionabile tutta Materiali Intonaco di calce 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato di conservazione Urgenza intervento -------------PAVIMENTAZIONI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Battuto di cemento – resina 205 Ubicazione Metà edificio Percentuale ispezionabile tutta 100% Cemento lisciato – resina colorata con Materiali trattamento antiscivolo e olio - con colorazioni differenti STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento --------------- ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pavimentazione stradale Ubicazione Metà edificio Percentuale ispezionabile tutta Materiali Conglomerato bituminoso 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione mediocre Urgenza intervento Necessarie riparazioni frequenti INFISSI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Portoni avvolgibili Ubicazione Intero perimetro Percentuale ispezionabile tutte Materiali Telo avvolgibile su rullo 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento ------------------ ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Ubicazione Serramenti continui Intero perimetro sopra muro di tamponamento esterno h 2,00 Percentuale ispezionabile tutte 100% Materiali Ferro e vetro retinato di tipo semplice – sistema 206 di apertura mediante asta comandata con manopola STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento -----------------IMPIANTI ANALISI DELL’ELEMENTO Ubicazione Tipologia Intero edificio Impianto elettrico F.M. – riscaldamento– impianti vari asserviti alle attività produttive Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Parziale 85% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente stato Urgenza intervento -------------------- 207 PIANTA 208 SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI OGGETTO RILEVATO 3.2.8 Capannone reparto esperienze DATA DI EDIFICAZIONE 1980 AMPLIAMENTI 1985 UBICAZIONE RILIEVO FOTOGRAFICO DATI GENERALI Descrizione Unità di misura Dimensione INDICAZIONI METROLOGICHE Altezza m 4,50 (media) Superficie coperta mq 1.030,00 Superficie lorda di pavimento mq 1.030,00 N° di piani n 1 Volume fuori terra mc 4.635,00 Volume interrato mc 0,00 N° piani fuori terra n 1 N° piani interrati n 0 Barriere architettoniche Accessibile e visitabile in quanto a quota 0,00 rispetto all’esterno DESTINAZIONI D’USO Destinazione d’uso originaria Prove trattori e componenti 209 Prove trattori e componenti – utilizzo limitato Destinazione d’uso attuale IMPIANTO STRUTTURALE Configurazione strutturale primaria Struttura prefabbricata Elementi strutturali primari Pilastri – capriate – travi Ubicazione Perimetro e reticolo interno Elementi strutturali sussidiari Pareti in lamiera di tamponamento Ubicazione Perimetrale Elemento Descrizione Unità di misura Dimensione PIANTA Tipologia Capannone industriale Riferimento della parte Intero edificio Livello piano Piano terra Forma Rettangolare con inserti agli estremi Dati iconografici significativi --------------- STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pannelli Ubicazione Perimetro capannone Percentuale ispezionabile Tutta Lamiera con strato Materiali coibente 100% Dimensioni varie STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento ------------STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pilastri e travi Ubicazione Perimetro – reticolo interno 210 Percentuale ispezionabile Totale 100% Materiali Acciaio zincato Varie STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente Note --------------STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presenti Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Urgenza intervento COPERTURA ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Doppia falda a lastre Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile tutta Materiali 100% Lastre isolate sandwich – poggiate su capriate in acciaio zincato STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento -----------SCALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presenti Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE 211 Descrizione Urgenza intervento ELEMENTI DI FINITURA INTONACI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presenti Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Urgenza intervento PAVIMENTAZIONI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Battuto di cemento Ubicazione intero edificio Percentuale ispezionabile tutta Materiali Cemento lisciato con finitura superiore al quarzo 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Mediocre Urgenza intervento Rifacimento completo INFISSI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Portoni Ubicazione Accessi aree prova Percentuale ispezionabile tutte Materiali Pannello su struttura metallica (in opera) 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento ------------------ 212 IMPIANTI ANALISI DELL’ELEMENTO Ubicazione Tipologia Intero edificio Impianto elettrico F.M. – riscaldamento– impianti vari asserviti alle attività produttive Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Parziale 85% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente stato Urgenza intervento -------------------- 213 PIANTA 214 SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI OGGETTO RILEVATO DATA DI EDIFICAZIONE 3.2.9 Capannone reparto manutenzione 1980 AMPLIAMENTI UBICAZIONE RILIEVO FOTOGRAFICO DATI GENERALI Descrizione Unità di misura Dimensione INDICAZIONI METROLOGICHE Altezza m 4,60 Superficie coperta mq 1.120,00 Superficie lorda di pavimento mq 1.120,00 N° di piani n 1 Volume fuori terra mc 5.152,00 Volume interrato mc 0,00 N° piani fuori terra n 1 N° piani interrati n 0 Barriere architettoniche Accessibile e visitabile in quanto a quota 0,00 rispetto all’esterno DESTINAZIONI D’USO Destinazione d’uso originaria Manutenzione di stabilimento - deposito 215 Manutenzione di stabilimento - deposito Destinazione d’uso attuale IMPIANTO STRUTTURALE Configurazione strutturale primaria Struttura prefabbricata Elementi strutturali primari Pilastri – capriate – travi Ubicazione Perimetro e reticolo interno Elementi strutturali sussidiari Pareti in muratura di tamponamento Ubicazione Perimetrale Elemento Descrizione Unità di misura Dimensione PIANTA Tipologia Capannone industriale Riferimento della parte Intero edificio Livello piano Piano terra Forma Corpo rettangolare Dati iconografici significativi --------------- STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Muratura di tamponamento h 2,00 mt Ubicazione Perimetro capannone Percentuale ispezionabile Tutta 100% Materiali Blocchetti cls Dimensioni varie STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento ------------STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pilastri e travi Ubicazione Perimetro – reticolo interno Percentuale ispezionabile Parziale 80% 216 Acciaio zincato e Materiali Varie verniciato STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente Note --------------- ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pannello coibentato Ubicazione Perimetro edificio - montato sopra struttura vetri Percentuale ispezionabile Tutta 100% Pacchetto di pannello in lamiera doppia con Materiali Varie strato isolante interno STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento ---------- STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presenti Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Urgenza intervento COPERTURA ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Doppia falda a lastre Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile tutta Materiali Lastre isolate sandwich 100% 217 STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento -----------SCALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presenti Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Urgenza intervento ELEMENTI DI FINITURA INTONACI ANALISI DELL’ELEMENTO Intonaco Tipologia Esterno utilizzato a copertura blocchi di Ubicazione tamponamento Percentuale ispezionabile tutta Materiali Intonaco di calce 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato di conservazione Urgenza intervento -------------PAVIMENTAZIONI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Battuto di cemento Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile tutta Materiali 100% Cemento lisciato con finitura superiore a spolvero di quarzo STATO DI CONSERVAZIONE 218 Descrizione Discreto stato Urgenza intervento --------------INFISSI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Portoni avvolgibili Ubicazione Intero perimetro Percentuale ispezionabile tutte Materiali Telo avvolgibile su rullo 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento ------------------ ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Serramenti continui Ubicazione Perimetro sopra tamponamento esterno h 2,00 Percentuale ispezionabile tutte Materiali 100% Ferro e vetro retinato di tipo semplice – sistema di apertura mediante asta comandata a manopola STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento -----------------IMPIANTI ANALISI DELL’ELEMENTO Ubicazione Tipologia Intero edificio Impianto elettrico F.M. – riscaldamento– impianti vari asserviti alle attività produttive Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Parziale 85% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente stato Urgenza intervento -------------------- 219 PIANTA 220 SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI 3.2.10 Capannone magazzino ricambi OGGETTO RILEVATO 1970 DATA DI EDIFICAZIONE 2000 - 2001 AMPLIAMENTI UBICAZIONE RILIEVO FOTOGRAFICO DATI GENERALI 1 – corpo principale 2 – uffici e laboratori pt e p1 3– tettoie 4 – ampliamento Descrizione Unità di misura Dimensione INDICAZIONI METROLOGICHE m Altezza 1 Altezza 2 m 10,00 6,00 pt 3,50 p1 Altezza 3 m 6,00 Altezza 4 m 12,50 Superficie coperta 1 mq 4.800,00 Superficie coperta 2 mq 2.350,00 Superficie coperta 3 mq 885,00 Superficie coperta 4 mq 3.665,00 mq 11.700,00 Superficie (1+2+3+4) N° di piani n lorda di pavimento 1 – 2 corpo uffici 221 Volume fuori terra mc 105.300,00 Volume interrato mc 0,00 N° piani fuori terra n 1 – 2 corpo uffici N° piani interrati n 0 Barriere architettoniche Accessibile e visitabile in quanto a quota 0,00 rispetto all’esterno – dotato di servizi igienici DESTINAZIONI D’USO Destinazione d’uso originaria Magazzino per stoccaggio, e spedizione materiali di ricambio - gruppo uffici Magazzino per stoccaggio, Destinazione d’uso attuale imballaggio imballaggio e spedizione materiali di ricambio (funzione limitata) – realizzazione nuova area show – rom – museo storico e vendita merchandising 222 IMPIANTO STRUTTURALE Configurazione strutturale primaria Struttura in cemento armato metallica Elementi strutturali primari Pilastri – travi Ubicazione Perimetro e reticolo interno Elementi strutturali sussidiari Pareti in muratura di tamponamento Ubicazione Interna e perimetrale Elemento Descrizione Unità di misura Dimensione PIANTA Tipologia Capannone industriale Riferimento della parte Intero edificio Livello piano Piano terra Corpo principale rettangolare con annesso ampliamento sempre di forma rettangolare in aderenza sul lato sud e sporgente sul lato ovest Forma (area di carico) – due tettoie di servizio ad ovest ed est Dati iconografici significativi --------------- STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Muratura di tamponamento Tipologia Perimetro corpo principale (lato sud annesso a Ubicazione ampliamento) Percentuale ispezionabile Tutta 100% Materiali Bimattoni 20x50x25 STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Buono – intonaco sull’intera superficie Urgenza intervento Medio STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO 223 Pilastri in cemento armato Tipologia Perimetro e reticolo interno corpo principale Ubicazione ampliamento Percentuale ispezionabile totale Materiali Calcestruzzo armato 100% 50x50 – 60x60 (ampliamento) STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione ottimo Note -------- ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pannelli tamponamento Ubicazione Ampliamento Percentuale ispezionabile Tutta 100% Pannelli in cemento armato prefabbricato con interposto strato Materiali Varie isolante finitura esterna liscia STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento Necessario controllo Urgenza intervento ------------STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Solaio di copertura in lastre prefabbricate piane Ubicazione Solaio pt uffici e laboratori (2) Percentuale ispezionabile parziale Materiali Cemento armato gettato in opera 50% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento Bassa 224 COPERTURA ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Piana Ubicazione Corpo uffici p1 lati nord est e ovest (2) Percentuale ispezionabile tutta 100% Realizzata in lastre di latero cemento con Materiali soprastante caldana in cls lisciato e manto di copertura in pannelli sandwich con isolamento interno STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento ---------- ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Sched Ubicazione Corpo principale e ampliamento Percentuale ispezionabile tutta 100% Cemento armato prefabbricato con la presenza di Materiali serramenti di tipo fisso o di tipo apribile elettricamente STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento -------- ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Tettoie inclinate Ubicazione Lati est ed ovest Percentuale ispezionabile tutta Materiali 100% Struttura in c.a. con lastre superiori tipo sandwich isolate STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento -------- 225 SCALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Doppia rampa Ubicazione Lato nord corpo uffici Percentuale ispezionabile Totale 100% Struttura portante in cls armato finitura gradini in Materiali marmo e intonaco sulla piattabanda STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento -------ELEMENTI DI FINITURA INTONACI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Intonaco Ubicazione Esterno ed interno Percentuale ispezionabile tutta Materiali Intonaco di calce tinteggiato 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato di conservazione Urgenza intervento ----------PAVIMENTAZIONI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Battuto di cemento – resina Ubicazione Corpo principale – ampliamento – tettoie Percentuale ispezionabile tutta 100% Calcestruzzo lisciato con soprastante finitura al Materiali quarzo – eseguiti tagli di dilatazione per evitare rotture in quadri di 10,00 mt c.ca STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento --------------- 226 INFISSI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Finestre Ubicazione Intero perimetro Percentuale ispezionabile tutte Materiali Ferro verniciato – apribili - vetro semplice 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento ------------------ ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Portoni sezionali – avvolgibili Ubicazione Accessi principali ai capannoni Percentuale ispezionabile tutte Materiali Telo avvolgibile su rullo 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento -----------------IMPIANTI ANALISI DELL’ELEMENTO Ubicazione Tipologia Intero edificio Impianto elettrico F.M. – riscaldamento e distribuzione acqua sanitaria – impianti vari Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Parziale 85% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente stato Urgenza intervento -------------------- 227 PIANTA 228 PIANTA 229 SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI OGGETTO RILEVATO DATA DI EDIFICAZIONE 3.2.11 Uffici commerciali 1970 – 1972 AMPLIAMENTI UBICAZIONE RILIEVO FOTOGRAFICO DATI GENERALI Descrizione Unità di misura Dimensione INDICAZIONI METROLOGICHE Altezza ps m 3,50 Altezza pr m 4,00 Altezza p1 m 3,50 Altezza p2 m 3,50 Superficie coperta mq 800,00 Superficie lorda di pavimento mq 2796,00 N° di piani n 4 Volume fuori terra mc 8.222,00 Volume interrato mc 1.953,00 N° piani fuori terra n 3 N° piani interrati n 1 Barriere architettoniche Presente un vano ascensore a servizio dei piani 230 DESTINAZIONI D’USO Destinazione d’uso originaria Uffici commerciali vendite Destinazione d’uso attuale Uffici commerciali vendite IMPIANTO STRUTTURALE Configurazione strutturale primaria Struttura in cemento armato Elementi strutturali primari Pilastri e tamponamento Ubicazione Perimetro e parti interne Elementi strutturali sussidiari Pareti murarie di tramezzo Ubicazione Interna Elemento Descrizione Unità di misura Dimensione PIANTA Tipologia Edificio pluripiano Riferimento della parte Intero edificio Livello piano Tutti i piani Edificio composto da un corpo centrale di forma rettangolare su 3 piani fronte strada ed 1 interrato visibile da piazzale interno - corpo laterale di 2 piani fuori terra fronte strada ed 1 interrato Forma visibile da piazzale interno – i due corpi sono solidalmente legato con angolo di 60° - il secondo piano e’ di forma rettangolare senza accorpamenti. Dati iconografici significativi STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Muratura portante in mattoni pieni Ubicazione Perimetro Percentuale ispezionabile Parziale 80% Materiali Bimattone Spess. 35 cm 231 STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Buono stato conservativo Urgenza intervento Basso STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pilastri in cemento armato Ubicazione Perimetro e parti interne Percentuale ispezionabile Parziale 60% Materiali Calcestruzzo armato 60x60 STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento ---------- STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Solaio in latero-cemento Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Materiali Parziale (controsoffitto) 30% Calcestruzzo armato e laterizi con intonaco interno a soffitto e controsoffitto STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento Bassa COPERTURA ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Copertura a falde Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile tutta Materiali 100% Copertura realizzata mediante muricci e tavelloni con sovrastate getto integrativo – manto i lastre 232 prefabbricate di tipo “coverib STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione ottimo Urgenza intervento -------SCALE ANALISI DELL’ELEMENTO 2 vani scala a rampa multipla - un vano Tipologia realizzato all’interno della torre pubblicitaria Ubicazione Ingresso principale e sud edificio Percentuale ispezionabile tutta 100% Struttura portante in cls armato finitura gradini in Materiali marmo e intonaco sulla piattabanda STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Buono stato di conservazione Urgenza intervento --------ELEMENTI DI FINITURA INTONACI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Intonaco Ubicazione Interno Percentuale ispezionabile Tutta Materiali Intonaco di calce 100% STATO DI CONSERVAZIONE Buono stato di conservazione Descrizione Urgenza intervento ELEMENTI DI FINITURA ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Piastrelle Ubicazione Esterno in facciata Percentuale ispezionabile Tutta Materiali Clinker di colore testa di moro 100% 233 STATO DI CONSERVAZIONE Buono stato di conservazione Descrizione Urgenza intervento PAVIMENTAZIONI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pavimentazione continua Ubicazione Piano rialzato interrato e secondo Percentuale ispezionabile tutta Materiali Marmette e marmettoni 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Ottimo stato Urgenza intervento -------------- ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pavimentazione in legno Ubicazione Piano primo Percentuale ispezionabile tutta Materiali Parquet industriale finitura levigata 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Ottimo stato Urgenza intervento -------------INFISSI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Finestre basculanti dotate di frizioni laterali Ubicazione Intero perimetro Percentuale ispezionabile tutte 100% Profilati in alluminio a taglio termico montati in Materiali luce in sostituzione dei precedenti - vetrocamera con gas argon STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Ottimo stato Note Di recente sostituzione 234 IMPIANTI ANALISI DELL’ELEMENTO Ubicazione Tipologia Intero edificio Impianto elettrico F.M. – riscaldamento e distribuzione acqua sanitaria - ascensore Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Parziale 75% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente stato Urgenza intervento -------------------- 235 PIANTA 236 SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI OGGETTO RILEVATO DATA DI EDIFICAZIONE 3.2.12 Auditorium 1970 – 1980 parti interne AMPLIAMENTI UBICAZIONE RILIEVO FOTOGRAFICO DATI GENERALI Descrizione Unità di misura Dimensione INDICAZIONI METROLOGICHE Altezza ps m 3,50 Altezza pr m 5,00 Altezza piano ammezzato – regia m 2,50 Altezza p1 m 3,50 Superficie coperta mq 1.304,00 Superficie lorda di pavimento mq 3.063,00 N° di piani n 3 Volume fuori terra mc 6.520,00 Volume interrato mc 4.564,00 N° piani fuori terra n 3 (1 visibile) N° piani interrati n 1 Barriere architettoniche Accesso mediante rampa 237 DESTINAZIONI D’USO Auditorium ad uso aziendale e occasionalmente al Destinazione d’uso originaria comune di Treviglio Auditorium ad uso aziendale e occasionalmente al Destinazione d’uso attuale comune di Treviglio IMPIANTO STRUTTURALE Configurazione strutturale primaria Struttura in cemento armato Elementi strutturali primari Pilastri e tamponamento Ubicazione Perimetro Elementi strutturali sussidiari Pareti murarie Ubicazione Interna Elemento Descrizione Unità di misura Dimensione PIANTA Tipologia Edificio a corpo unico Riferimento della parte Intero edificio Livello piano Tutti i piani Edificio composto da un corpo unico con forma risegata nella parte anteriore e regolare nei Forma rimanenti lati Dati iconografici significativi STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Muratura portante in mattoni pieni Ubicazione Perimetro Percentuale ispezionabile Parziale 60% Materiali Bimattone Spess. 35 cm STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Buono stato conservativo Urgenza intervento ------------ 238 STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pilastri in cemento armato Ubicazione Perimetro Percentuale ispezionabile Parziale 50% Materiali Calcestruzzo armato 50x50 STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento ---------- STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Travi - con funzione di copertura Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Materiali Parziale (controsoffitto) 30% Calcestruzzo prefabbricato STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento Bassa COPERTURA ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Guaina Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile tutta 100% Copertura realizzata getto di calcestruzzo sopra le Materiali travi a T portanti e sovrastante strato di guaina bituminosa ardesiata STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione ottimo Urgenza intervento -------- 239 SCALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Non presenti (in comune con commerciale) Ubicazione Percentuale ispezionabile Materiali STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Urgenza intervento ELEMENTI DI FINITURA INTONACI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Intonaco Ubicazione Interno Percentuale ispezionabile parziale Materiali Intonaco di calce 60% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Buono stato di conservazione Urgenza intervento ---------------ELEMENTI DI FINITURA ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Piastrelle Ubicazione Esterno in facciata Percentuale ispezionabile Tutta Materiali Clinker di colore testa di moro 100% STATO DI CONSERVAZIONE Buono stato di conservazione Descrizione Urgenza intervento PAVIMENTAZIONI ANALISI DELL’ELEMENTO 240 Tipologia Moduli Ubicazione Intero edifico Percentuale ispezionabile tutta Materiali Strisce in gomma antiscivolo bollinata 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Ottimo stato Urgenza intervento -------------INFISSI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Portoni Ubicazione Intero perimetro – accessi pubblico Percentuale ispezionabile tutte Materiali 100% Profilati in alluminio e doppio vetro – pannelli pieni STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Ottimo stato Note ------------IMPIANTI ANALISI DELL’ELEMENTO Ubicazione Tipologia Intero edificio Impianto elettrico F.M. – riscaldamento e distribuzione acqua sanitaria Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Parziale 75% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente stato Urgenza intervento -------------------- 241 PIANTA 242 SCHEDA DI ANALISI DEGLI EDIFICI 3.2.13 Uffici spedizione trattori– Piano di carico/scarico OGGETTO RILEVATO DATA DI EDIFICAZIONE trattori 1970 – 1972 AMPLIAMENTI UBICAZIONE RILIEVO FOTOGRAFICO DATI GENERALI Descrizione Unità di misura Dimensione INDICAZIONI METROLOGICHE Altezza ps m 5,00 Altezza pt m 3,50 Superficie coperta mq 1.651,00 Superficie lorda di pavimento mq 1651,00 N° di piani n 2 Volume fuori terra mc 798,00 Volume interrato mc 7.115,00 N° piani fuori terra n 1 (1 parziale) N° piani interrati n 1 Barriere architettoniche Accesso mediante rampa DESTINAZIONI D’USO 243 Destinazione d’uso originaria Destinazione d’uso attuale Ufficio spedizione mediante ferrovia – area sottostante dedicata a magazzino Area sottostante dedicata a magazzino - uffici dogana – eliminata spedizione mezzo ferrovia 244 IMPIANTO STRUTTURALE Configurazione strutturale primaria Struttura in cemento armato Elementi strutturali primari Pilastri e tamponamento Ubicazione Perimetro Elementi strutturali sussidiari Pareti murarie Ubicazione Interna e contro terra verso ferrovia Elemento Descrizione Unità di misura Dimensione PIANTA Tipologia Edificio a corpo unico Riferimento della parte Intero edificio Livello piano Tutti i piani Edificio composto da un corpo rettangolare al piano terra/interrato e di un corpo uffici soprastante sempre di forma rettangolare – la Forma parte superiore della parte interrata è adibita a posteggio mezzi in attesa di spedizione Dati iconografici significativi STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Ubicazione Muratura portante in mattoni pieni Lato verso piazzale interno - intero ufficio spedizioni Percentuale ispezionabile totale 100% Materiali Bimattone Spess. 30 cm STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Buono stato conservativo Urgenza intervento ------------ ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Muratura controterra Ubicazione Lato interrato verso ferrovia 245 Percentuale ispezionabile Parziale 50% Materiali Cemento armato Spess. 50 cm STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Buono stato conservativo Urgenza intervento ------------ STRUTTURE DI ELEVAZIONE VERTICALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pilastri in cemento armato Ubicazione Intero edifico Percentuale ispezionabile Parziale 50% Materiali Calcestruzzo armato 50x50 STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto Urgenza intervento ---------STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Soletta piena Intero edificio – fungente da copertura per ufficio Ubicazione spedizioni da copertura per magazzini al piano interrato - piano di carico all’aperto al fianco della ferrovia Percentuale ispezionabile Parziale 30% Materiali Calcestruzzo gettato in opera STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato conservativo Urgenza intervento Bassa COPERTURA ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Doppia falda Ubicazione Ufficio spedizioni 246 tutta Percentuale ispezionabile 100% Copertura realizzata getto di calcestruzzo sopra la soletta piena sovrastante strato di guaina Materiali bituminosa ardesiata STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione ottimo Urgenza intervento -------SCALE ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Doppia rampa Ubicazione Tra piano interrato e piano terra Percentuale ispezionabile totale 100% Struttura portante in cls armato finitura gradini in Materiali marmo e intonaco sulla piattabanda STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione sufficiente Urgenza intervento ------------ELEMENTI DI FINITURA INTONACI ANALISI DELL’ELEMENTO Intonaco Tipologia Interno uffici spedizioni - piano interrato interno Ubicazione ed esterno magazzini Percentuale ispezionabile totale Materiali Intonaco di calce 60% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Buono stato di conservazione Urgenza intervento ---------------ELEMENTI DI FINITURA ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Piastrelle 247 Ubicazione Esterno in facciata ufficio spedizioni Percentuale ispezionabile Tutta Materiali Clinker di colore testa di moro 100% STATO DI CONSERVAZIONE Buono stato di conservazione Descrizione Urgenza intervento PAVIMENTAZIONI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Pavimentazione in ceramica Ubicazione Ufficio spedizioni Percentuale ispezionabile tutta Materiali Piastrelle dimensioni 20x20 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Urgenza intervento -------------INFISSI ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Portoni sezionali apribili a pacchetto incernierati alla struttura in cemento armato Ubicazione Intero fronte magazzini verso piazzale interno Percentuale ispezionabile tutte Materiali Pannelli coibentati 100% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Discreto stato Note ------------- ANALISI DELL’ELEMENTO Tipologia Serramenti a doppia anta apribili Ubicazione Ufficio spedizioni Percentuale ispezionabile tutte Materiali Ferro ed alluminio verniciati – vetro semplice 100% STATO DI CONSERVAZIONE 248 Descrizione Discreto stato Note ------------- IMPIANTI ANALISI DELL’ELEMENTO Ubicazione Tipologia Intero edificio Impianto elettrico F.M. – riscaldamento e distribuzione acqua sanitaria Ubicazione Intero edificio Percentuale ispezionabile Parziale 75% STATO DI CONSERVAZIONE Descrizione Sufficiente stato Urgenza intervento -------------------- 249 PIANTA 250 3.3 Previsioni future L’ambito industriale S.A.M.E. oggi denominato SAMEDEUTZ-FAHR Italia, nel suo continuo sviluppo, organizza e pianifica annualmente le attività di produzione e direttamente connesse alla stessa. Tra di esse, assume una rilevanza strategica la manutenzione degli edifici e le previsioni di diverso utilizzo degli stessi, attraverso nuove realizzazioni, rendendoli così aderenti e rispondenti alle possibili e mutevoli esigenze sia aziendali che legate al mercato. In proiezione e previsione, la manutenzione sugli edifici diventa la base da cui partire per operare. Il contesto industriale prende vita a cavallo degli anni 50 e 60 e con successive e continue integrazioni di nuovi fabbricati, ha raggiunto un assetto compatto che sfrutta la maggior parte della possibilità edificatoria concessa. La manutenzione programmata è un sistema di controllo ed autodiagnosi di grande efficacia che tempestivamente, consente di verificare lo stato di salute degli edifici sia nelle parti vitali che in quelle secondarie di finitura, per loro natura esposte e visibili. Attualmente, le attività di manutenzione, oltre alle normali attività che hanno continuità programmata, prevedono : 1. Trattamento protettivo dei pilastri e travi del capannone montaggio trattori, attraverso il rivestimento mediante malta cementizia atta alla prevenzione del fenomeno di “carbonatazione” dei ferri di armatura. 2. Controllo e serraggio dei bulloni di tenuta presenti in tutta l’intera struttura del capannone adibito ad officina ed altre attività. 251 3. Controllo e mappatura di tutte le coperture e delle aree in cui necessitano interventi di sistemazione e/o ripristino totale. 4. Sostituzione per lotti dei serramenti e relativi vetri presenti sul perimetro dei capannoni officina e montaggio trattori. Trattasi di un intervento di notevole peso economico, giustificato dalla possibilità un ritorno economico in ragione del 55% per la riqualificazione energetica e, dai nuovi valori di trasmittanza che, concorrono al risparmio energetico Le previsioni di nuove realizzazioni per l’immediato futuro, complice la situazione di congiuntura economica che ha colpito la maggior parte dei settori merceologici ed in particolare quello agricolo, direttamente afferente alle attività aziendali, ha portato ad un ridimensionamento e revisione di progetti che miravano ad una espansione delle aree aziendali. 252 Conclusioni Ottanta anni di storia che si snodano a cavallo di due secoli ed attraversano in modo trasversale gli eventi, segnandone alcuni in modo inequivocabile, dettando l’inizio di un’era, quella della industrializzazione della campagne, passando da un sistema primitivo ad uno di nuova concezione, con enormi benefici L’ingegno di una persona che ha trasformato un sogno in una realtà a livello mondiale, partendo dalle proprie idee e convinzioni, con la tenacia e la lungimiranza. La S.A.M.E. è questo, la capacità di muoversi negli eventi assumendo con il passare degli anni una forte identità. Treviglio rappresenta il luogo cardine da dove la storia dell’azienda prende piede, partendo dai locali di via Madreperla e Battisti, sino ad arrivare alla attuale sede di Viale Cassani. Da qui, la S.A.M.E. ha iniziato la sua ascesa in qualità di produttore di macchine agricole acquisendo negli anni anche marchi della concorrenza consolidando ed espandendo Le proprie quote di mercato. Gli edifici adibiti alle attività produttive e commerciali, si sono sviluppati a più riprese in simbiosi con le esigenze della produzione ma, anche adattati alle stesse per mancanza di spazio o, per motivi riguardanti il momento economico a livello mondiale. L’identità degli edifici viene associata e legata in base della loro primaria destinazione, partendo dalla portineria e locale spogliatoi, sino ad arrivare al capannone adibito al montaggio dei trattori, passando per il S.A.T. ecc.... Passare in rassegna edifici che raccontano una storia porta ad una osservazione attenta, rispettosa e profonda. Si tratta di uno dei pochi e rari esempi di architettura industriale ancora oggi in piena efficienza. 253 Bibliografia Volumi presso archivio storico S.A.M.E. WILLIAMS Michael, Farm tractors in colour, Dorset, Blandford Press, 1974 BORRINI Carlo, Evoluzione delle macchine agricole, Roma, ENPI, 1976 BALDWIN Nick, Farm Tractors, London, Frederck Warne & Co LTD, 1977 WILLIAMS Michael, Trattori agricoli a colori, Roma, Edizioni Paoline, 1980 CASUCCI Piero, L’automobile a motore diesel, Milano, A. Mondadori Editore, 1982 BEDOSTI Andrea, I trattori Same in prova : Explorer 65 DT, Laser 110 DT, Galaxy 170 DT, Explorer 75 C Ergomatic, Bologna, Edagricole, 1985 DEUTZ-FAHR Prospektbuch 1985, Koeln,, KHD DEUTZ FAHR, 1985 Le macchine agricole in Piemonte 1987, Torino, Regione Piemonte, 1987 DI NOLA Massimo, Quattro ruote che lavorano: storia della SAME, Milano, Sole 24 ore, 1987 DI NOLA Massimo, Quattro ruote che lavorano: storia della SAME Trattori, S. l., s.n., 1993 (Roma : Calderini) DI NOLA Massimo, Quattro ruote che lavorano: storia della SAME Trattori, Treviglio, 2002 DI NOLA Massimo, Quattro ruote che lavorano, Treviglio, s.n., 2005 MAGNANINI Giovanni, Storia della trattrice italiana :dal 1900 al 1960, Reggio Emilia, s.n., 1987 (a cura della G.A.M.A.E.) DIPARTIMENTO PER L’AGRICOLTURA - REGIONE DEL VENETO, La meccanizzazione agricola nel Veneto, Vicenza, A.G.V. Gruppo Mondadori, 1988 FIAT AGRI, Il mondo della terra, Torino, FIATAGRI, 1988 WILLIAMS Michael, TRACTORS - How they work and what they do, Ipswich, Farming PRESS Books, 1992 MORGENEGG Franz, HURLIMANN, Goldach, Fachpresse Goldach, 1993 50 anni di meccanizzazione agricola - La storia e le sfide, Roma, Ed. Unacoma Service, 1995 BEDOSTI Andrea, Il trattore agricolo, Bologna, Edagricole, 1995 BOLLINO Giorgio, Il trattore d’epoca, Cavallermaggiore, Gribaudo, 1995 S.IP.E.R G.A.M.A.E., La meccanizzazione agricola in ITALIA dalle origini agli anni ‘50, Reggio Emilia, Tecnograf SPA, 1997 VERMOESEN Karel, DEUTZ PROSPEKTE 1927-1967, Koeln, Verlag Klaus Rabe, 1997 BALDWIN Nick, MORLAND Andrew, Classic tractors of the world, Vimodrone, G. Nada, 1998 254 BALDWIN Nick, MORLAND Andrew, Trattori classici nel mondo, Vimodrone, G. Nada, 1998 RENAUD Jean, Un siècle de Tracteurs Agricoles, Parigi, Editions France Agricole, 1998 ERTL Bernd, Die Deutz Traktoren - Vom MTH zum Agrotron, Konigswinter, HEEL, 2000 SELMIN Francesco , UTITA - La fabbrica, le macchine, gli uomini, Verona, Cierre Edizioni, 2001 CARROLL John, DAVIES Peter J., The complete book of Tractors & Trucks, London, Hermes House, 2002 CONZE Peter, MATTERN Ulrich, Schichten Aus 25 Jahren Sclepperpost 1935-1978, Munchen,Verlags Union Agrar, 2002 Guia solo de tractores y cargadoras telescopicas, Torrelodones, Blake & Helsey Espana, 2003 Meilensteine mit Zukunft, Leiben (A), Ökoregio, 2003 GLADSTONBURY Jim, The Ultimate Guide to Tractors, Edison - USA, Chartwell Books, Inc.,2003 AUST Oliver, DEUTZ TRAKTOREN IM EINSATZ, Brilon, Podszun, 2004 BAUER Georg, Das Beste aus den Fahr Nachrichten, Frankfurt am Maindlg, Verlags GMBH, 2004 CONZA Peter, Das Grosse Deutz Buch Traktoren, Munster, Landwirtschaftsverlag Gmbh, 2004 DOZZA William, Trattori classici italiani: dal 1911 al 1955, Vimodrone, G. 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Nada, 2008 MARTIN Teofilo, DE LAMO RUBIO Abel, Same Deutz-Fahr Iberica - 40 años de tecnologia e innovación en España, s.l., B&H Editores S.L., 2008 Siti internet www.samedeutz-fahr.com www.comune.treviglio.bg.it www.provincia.bergamo.it www.regione.lombardia.it Altro Consultazioni e reperimento materiale presso : 1. Archivio settore Urbanistica Comune di Treviglio 2. Archivio settore Edilizia privata comune di Treviglio 3. Archivio storico Samedeutz-fahr Italia 4. Archivio ufficio tecnologie ed impianti Samedeutz-fahr Italia 256 Biografia dell’autore Domenico Giacomini nasce il 7 gennaio 1979 a Treviglio (BG). Dopo il conseguimento del diploma di Geometra, nel 1998 si dedica ad attività di direzione lavori e progettazione presso diverse imprese, sino al conseguimento nel 2003 della abilitazione professionale. Dopo varie esperienze lavorative e la libera professione, nel 2006, intraprende nuovamente la via dello studio iscrivendosi ad un corso universitario in architettura - pianificazione territoriale. Il 2007 lo vede chiamato presso la Same Deutz-Fahr di Treviglio per seguire, presso la direzione manufacturing engineering, le attività edili ed impiantistiche aziendali. Oggi, conseguita l’abilitazione professionale in qualità di architetto-pianificatore territoriale, continua la sua esperienza presso l’Azienda. Al completamento degli studi universitari dedica la Tesi di Laurea al “Complesso industriale Same Deutz-Fahr sede di Treviglio (BG)” e all’evoluzione di carattere edilizio - urbanistico dell’Azienda dal 1950 ad oggi. La ricerca – qui riproposta in formato PDF grazie alla disponibilità dell’Autore - intende rendere visibile, attraverso una approfondita analisi dei documenti conservati presso l’Archivio Storico SAME e l’Archivio Comunale di Treviglio, quanto vi sia “dietro” ad un trattore ovvero, i luoghi che lo concepiscono, producono, assemblano, progettano e commercializzano. 257