27/09/2015 Introduzione: Fondamenti CSCW, groupware, software sociale. Multidisciplinarietà nel CSCW. Domini di applicazione del CSCW. Classificazione 3C di Ellis et al. Matrice tempo/spazio. Classificazione software collaborativo. Struttura del lavoro collaborativo Gruppo: caratterizzazione, ciclo di vita, consapevolezza Prof. Filippo Lanubile CSCW aka social computing • Computer-Supported Cooperative Work • Disciplina scientifica – che studia il lavoro di gruppo – e cerca di scoprire come la tecnologia può essere di aiuto • Termine prevalentemente accademico – usato per la prima volta nel 1984 per un workshop organizzato da Irene Greif (MIT) e David Cashman (DEC) Prof. Filippo Lanubile 1 27/09/2015 Groupware aka collaborative software • Sistemi basati su computer – che offrono supporto a gruppi di persone impegnate in un compito (od obiettivo) comune – e che forniscono un’interfaccia a un ambiente condiviso • Termine prevalentemente industriale – introdotto nel 1982 da Johnson-Lentz e ampliato da Ellis et al. nel 1991 e da Grudin nel 1994 Prof. Filippo Lanubile Social Software (1) Applicazioni software che offrono supporto alle interazioni di gruppo • da poche unità fino a migliaia di persone • Concetto di gruppo – Insieme di persone impegnate in un compito (od obiettivo) comune considerato equivalente a quello di comunità: – Insieme di persone che condividono un interesse Prof. Filippo Lanubile 2 27/09/2015 Social Software (2) Sono incluse: • le classiche applicazioni Internet di comunicazione • il groupware aziendale – Top-down: ruoli degli utenti determinati da un’autorità esterna • le applicazioni del Web 2.0 – Bottom-up: obiettivi e organizzazione dei contenuti stabiliti dai membri della comunità • i mondi virtuali per l’intrattenimento online – simulazione di luoghi e ambienti abitati da utenti che interagiscono tramite avatar Prof. Filippo Lanubile Multidisciplinarietà nel CSCW • Informatica • Telecomunicazioni • Organizzazione aziendale • Sociologia • Psicologia people task organization technology Prof. Filippo Lanubile 3 27/09/2015 Domini di applicazione del CSCW • Sviluppo software – Social Software Engineering – Collaborative Software Development • Formazione – Supporto per formazione in presenza – Formazione a distanza • • • • • Ricerca scientifica Telelavoro Management Progettazione di prodotti industriali Medicina Prof. Filippo Lanubile Collaborative sw dev. tools Prof. Filippo From: M Storey L Singer B Cleary F Figueira Filho ALanubile Zagalsky The (R)evolution of Social Media in Software Engineering. ICSE June 4th, 2014 4 27/09/2015 Classificazione 3C Ellis et al., 1991 basso • Comunicazione – Scambio di informazioni tra i componenti del gruppo • Condivisione – Generazione e utilizzo di informazioni condivise Grado di interazione tra i componenti del gruppo • Possibilità di lavorare contemporaneamente a parti differenti di uno stesso oggetto • Notifica dei cambiamenti apportati • Coordinamento – Assegnazione di compiti ai componenti del gruppo – Decisioni basate sul consenso del gruppo – La conoscenza delle attività svolte e delle decisioni prese evita conflitti e ridondanze alto Prof. Filippo Lanubile Computer-mediated communication Partecipanti P Comunicazione diretta Manufatti di lavoro P A comunicazione indiretta 5 27/09/2015 Classificazione spazio-tempo 2x2 Ellis et al., 1991 (prendendo da DeSanctis & Gallupe, 1987) • Classificazione degli strumenti in base a: – quando i partecipanti lavorano, alla stessa ora o meno – dove i partecipanti lavorano, nello stesso posto o meno stesso posto Nomi comuni per gli assi: tempo: sincrono/asincrono spazio: co-situato/remoto posto diverso stessa ora ora diversa La matrice tempo/spazio stesso posto stessa ora ora diversa posto diverso conversazione faccia a faccia telefono post-it lettera 6 27/09/2015 Altre classificazioni • • • • • synchronous vs. asynchronous private vs. public ephemeral vs. archival anonymous vs. identified participation textual vs. verbal vs. face-to-face Prof. Filippo Lanubile Ciclo di vita di un gruppo (1) phase 1 phase 7 orientation renewal phase 2 phase 6 trust building high performance phase 3 phase 5 goal/role clarification resolved problems unresolved problems creation phases implementation phase 4 commitment Prof. Filippo Lanubile consolidation phases 7 27/09/2015 Ciclo di vita di un gruppo (2) Fasi di creazione • Orientamento Contatto diretto – Discussione su qual è lo scopo del gruppo • Costruzione della fiducia – Favorisce l’integrazione delle persone per stabilire un clima rilassato e di rispetto reciproco • Chiarimento di obiettivo/ruolo – Definizione e confronto su obiettivi, ruoli e compiti individuali • Fasi di consolidamento • Realizzazione – Esecuzione dei compiti assegnati • – Attività eseguite in modo intuitivo e flessibile • Impegno Alta prestazione Rinnovo – Definizione della procedura di lavoro – Decisioni sull’assegnazione di responsabilità e risorse – Calo motivazione – Ridefinizione dei motivi che tengono insieme Prof. Filippo Lanubile Caratterizzazione di un gruppo (1/3) • Obiettivi del gruppo – Hanno la priorità sugli obiettivi individuali • Organizzazione del gruppo – Descrizione dei componenti in base alle competenze e ruoli • Protocollo del gruppo – Descrizione del modo con cui i componenti collaborano e comunicano – Protocolli tecnici • Realizzati da sistemi hw/sw – Protocolli sociali • Realizzati dai componenti del gruppo • Formali vs Informali Prof. Filippo Lanubile 8 27/09/2015 Caratterizzazione di un gruppo (2/3) • Ambiente del gruppo – Es. sistemi hw/sw, disposizione e attrezzatura della sala riunioni, ecc. • Documenti del gruppo – Es. Note di riunione, documenti di progettazione, ecc. • Attività del gruppo – Possono avere dipendenze temporali o causali – Le eccezioni sono la regola • Non è possibile elencare a priori tutte le situazioni • Le attività del gruppo devono adattarsi dinamicamente alle situazioni nuove Prof. Filippo Lanubile Caratterizzazione di un gruppo (3/3) • Sessioni di gruppo – Eseguite come parte di un’attività di gruppo (es. creazione di un documento) – Possono essere sincrone o asincrone – Possono includere la partecipazione di tutti, alcuni o uno solo dei componenti del gruppo • Stato del gruppo – Descrive lo stato corrente del gruppo in relazione all’esecuzione delle attività del gruppo – Può cambiare frequentemente Prof. Filippo Lanubile 9 27/09/2015 Consapevolezza di gruppo (group awareness) • Conoscenza delle attività eseguite dagli altri che fornisce un contesto per la propria attività individuale – La disponibilità di informazioni aggiornate è richiesta per coordinare le attività di gruppo, qualsiasi sia il dominio • Il coordinamento può essere ottenuto anche senza comunicazione diretta tra gli attori • Insieme di pratiche che gli attori sociali utilizzano per capire lo stato dei colleghi e coordinare il loro lavoro – Mostrare le proprie azioni agli altri (displaying) – Monitorare le azioni degli altri (monitoring) Prof. Filippo Lanubile Classificazione del group awareness • Workspace awareness (task awareness) – Chi sta lavorando su cosa? Chi sta accedendo e modificando lo spazio condiviso? Quali documenti di gruppo sono stati modificati e da chi? • Informal awareness (presence awareness) – Chi è presente? Cosa sta facendo? Chi è disponibile per comunicare? • Group-structural awareness – Quali sono i ruoli e le responsabilità nel gruppo? Come si intende realizzare i compiti assegnati? • Social awareness – Quali sono le relazioni esistenti nel gruppo? Quali sono le emozioni? Quali sono gli interessi? Cosa pensano di noi e degli altri? Prof. Filippo Lanubile 10 27/09/2015 Rete di consapevolezza (awareness network) • Insieme degli attori a cui mostrare le proprie azioni e le cui azioni devono essere monitorate – E’ influenzata dal contesto – E’ fluida Prof. Filippo Lanubile Riferimenti • C. A. Ellis, S. J. Gibbs, G. L. Rein. Groupware: some issues and experiences. Comm. ACM 34, 1 (Jan. 1991), 38-58 • J. Grudin. CSCW: History and Focus. IEEE Computer 27, 5 (May 1994), 19-26 • M. Borghoff, J.H. Schlichter. Computer-Supported Cooperative Work. Springer, 2000, ISBN 3-540-66984-1 • A. Dix, J. Finlay, G. Abowd, R. Beale. Interazione uomomacchina. ISBN: 88 386 6180-4. McGraw-Hill Libri Italia • C. Allen, Tracing the Evolution of Social Software, http://www.lifewithalacrity.com/2004/10/tracing_the_evo.html • M Storey L Singer B Cleary F Figueira Filho A Zagalsky The (R)evolution of Social Media in Software Engineering. ICSE June 4th, 2014 Prof. Filippo Lanubile 11