Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene Classe Chondrichthyes Ordine Carcharhiniformes Sphyrna (Sphyrna) mokarran (Rüppell, 1837) Famiglia Sphyrnidae SINONIMI RILEVANTI Zigaena mokarran Rüppell, 1837 Zygaena dissimilis Murray, 1887 By Ramon Bonfil. In Serena, 2005 DESCRIZIONE COROLOGIA / AFFINITA’ La parte prebranchiale della testa è espansa come in tutte le specie del genere Sphyrna. L’espansione è prevalente nel senso longitudinale e rappresenta circa il 23-27% della lunghezza totale. L’estremità posteriore degli occhi è ben in avanti alla sinfisi superiore della bocca; la prima pinna dorsale è molto lunga e falcata. Specie circumtropicale di acque prevalentemente calde e temperato-calde. DISTRIBUZIONE ATTUALE Vive in tutta la fascia tropicale e subtropicale dalle coste atlantiche del nord Carolina al Brasile, e Golfo del Messico. Sulle coste occidentali atlantiche del Marocco, Senegal, Isole Canarie, Gambia, Guinea. COLORAZIONE Nell’Indo-Pacifico occidentale e nel Mar Rosso, in Dorso grigio-marrone, più chiaro sul ventre, pinne India, Thailandia, Cina, Australia, Nuova Caledonia, senza particolari segni. Polinesia. Nel Pacifico orientale in California a Panama, Ecuador e Perù settentrionale. FORMULA MERISTICA PRIMA SEGNALAZIONE IN MEDITERRANEO TAGLIA MASSIMA Ad oggi disponiamo di un solo dato fornito da Può raggiungere circa 600 cm di lunghezza totale, Boero & Carli (1977). Questi autori descrivono generalmente gli adulti misurano circa 350 cm LT. l’esemplare che nel 1969 rimase intrappolato nella tonnarella di Camogli. STADI LARVALI Le femmine partoriscono 13-40 individui che alla nascita misurano 50-70 cm di lunghezza totale. Di solito nell’utero il rapporto tra i sessi è 1:1. PRIMA SEGNALAZIONE IN ITALIA SPECIE SIMILI Sphyrna (Sphyrna) lewini (Griffith e Smith, in Cuvier, Griffith e Smith, 1834). ORIGINE Camogli (Boero & Carli, 1977) Atlantico e Pacifico Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene CARATTERI DISTINTIVI VIE DI DISPERSIONE PRIMARIE Negli adulti il margine anteriore della testa è quasi Attraverso lo Stretto di Gibilterra dritto con una rientranza mediana. I denti sono molto serrati. La prima pinna dorsale, molto più VIE DI DISPERSIONE SECONDARIE lunga rispetto alle altre specie consimili, ha il margine posteriore fortemente concavo, la sua estremità posteriore è ben in avanti rispetto STATO DELL’INVASIONE all’origine delle pinne pelviche, queste sono falcate. HABITAT Specie di origine tropicale ha abitudini pelagiche e frequenta il mare aperto, ma anche la zona costiera a profondità che variano da pochi metri fino a circa 80. E’ specie migratrice. PARTICOLARI CONDIZIONI AMBIENTALI BIOLOGIA Viviparo, nell’emisfero nord la nascita dei piccoli avviene in tarda primavera e dopo un periodo di gestazione di circa 7 mesi. I maschi maturano quando raggiungono la lunghezza totale compresa tra 230-270 cm, mentre le femmine quando hanno una LT compresa tra 250-300. La sua dieta alimentare comprende principalmente pesci di grossa taglia compresi batoidei e altri squali. MOTIVI DEL SUCCESSO SPECIE IN COMPETIZIONE IMPATTI DANNI ECOLOGICI DANNI ECONOMICI IMPORTANZA PER L’UOMO BANCA DEI CAMPIONI PRESENZA IN G-BANK PROVENIENZA DEL CAMPIONE TIPOLOGIA LUOGO DI CONSERVAZIONE CODICE CAMPIONE: Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene BIBLIOGRAFIA Boero, F. & Carli, C. 1977. Prima segnalazione mediterranea di Sphyrna mokarran (Rüeppel, 1837) (Selachii, Sphyrnidae). Bollettino dei Musei e degli Istituti dell’Università di Genova, 45: 91–93. Boero, F. & Carli, A. 1979. Catture di elasmobranchi nella tonnarella di Camogli (Genova) dal 1950 al 1974. Boll. Mus. Ist. Biol. Univ. Genova, 47: 27–34. Bonfil, R.; Abdallah, M., 2004. Field identification guide to the sharks and rays of the Red Sea and Gulf of Aden. FAO Species Identification Guide for Fishery Purposes. Rome, FAO. 71p. 12 colour plates. Compagno L.J.V., 1984 Sharks of the world. An annotated an illustrated catalogue of shark species known to date. Part 2. Carcharhiniformes. FAO Fish Synopsis, 125 (4): 251-655. Compagno L.J.V., Dando M., Flower S. 2005. Collins field guide: Sharks of the world. London 368 pp. Serena, F. 2005. Field identification guide to the sharks and rays of the Mediterranean and Black Sea. FAO Species Identification Guide for Fishery Purposes. Rome, FAO. 2005. 97p. 11 colour plates + egg cases.