Specie ittiche della provincia di Treviso Le specie ittiche rilevate nelle acque della provincia di Treviso, sia indigene che alloctone vengono brevemente descritte nei paragrafi successivi ove si riportano anche i dati relativi ad abbondanze, struttura e densità nelle stazioni in cui sono state censite. I grafici di biomassa e densità per specie a volte riportano delle etichette numeriche sui singoli istogrammi, ciò è dovuto ad esigenze grafiche. Le etichette stanno a significare che quel valore è superiore alla scala del grafico e sull’etichetta viene riportato il valore reale riscontrato. Vi sono, inoltre, le informazioni sul rischio di estinzione delle diverse specie di pesci d’acqua dolce del Veneto secondo Turin et al., 2007. I criteri di valutazione utilizzati sono i seguenti: 5.0 A livello nazionale si riportano inoltre le indicazioni dell’I.U.C.N. (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Tale indicazione è riportata nel testo con il riferimento Zerunian 2003. Per trota fario e temolo le informazioni relative al rischio sono relative ai ceppi autoctoni; le specie eurialine (muggine calamita e passera) non riportano informazioni sul rischio di estinzione, mentre per il persico reale ed il vairone ci si riferisce a quanto proposto da Zerunian, (Zerunian 2003). Per le specie principali per cui si era in possesso di dati storici quantitativi si è inoltre valutato il trend evolutivo. CR (in pericolo critico), EN (in pericolo), VU (vulnerabile), NT (quasi minacciata), LC (non minacciata), DD (carenza di dati). Tale classificazione è visualizzata nell’etichetta in alto a destra della foto. Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 103 5.1.1 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1 Specie autoctone 5.1.1 Alborella Nelle figure 50 e 51 si riportano la densità e la biomassa stimate nelle singole stazioni in cui sono state censite popolazioni di alborella con metodi quantitativi. LC Figura 49 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione dell’alborella 5 5 4 4 3 3 2 2 1 1 0 0 BN01-10 BN02-10 BN03-10 BN04-10 BN05-10 BN06-10 BN07-10 BN08-10 BR03-08 BR04-08 BR05-08 LE01-10 LG01-08 LG02-08 LG04-09 LG05-09 LG06-09 LG07-09 LG10-09 LI01-10 LI02-10 LI03-10 LI07-10 LI10-10 LI11-10 LI12-10 LI15-10 LI16-10 LI19-10 LI20-10 LI21-10 LI24-10 LI25-10 LI27-10 PI02-08 PI10-08 PI18-08 PI19-08 SI01-08 SI04-09 SI05-09 SI06-09 SI07-09 SI09-09 SI10-09 SI11-09 SI17-09 SI20-09 SI21-09 Alburnus alburnus alborella (De Filippi, 1844) appartiene alla famiglia dei Ciprinidi; è un pesce di taglia piccola con colorazione di fondo bruno-verdastra e riflessi argentei sul dorso. Tra le acque interne predilige quelle sufficientemente limpide ed ossigenate a corrente lenta o moderata. La riproduzione avviene tra giugno e luglio, in prossimità delle rive su fondali ghiaiosi e/o sabbiosi. L’alborella è presente soprattutto nella parte meridionale del territorio trevigiano ed in tutti i bacini idrografici provinciali. La specie è abbondante o dominante soprattutto nel bacino del Brian e Scolante in Laguna e secondariamente nei bacini del Sile e del Livenza. La specie, subendemica dell’Italia settentrionale e centrale, è considerata “non a rischio” secondo i criteri I.U.C.N. a livello nazionale (Zerunian, 2003). Nella figura 49 si riportano le abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione. Categoria di minaccia Abbondanza Struttura 2 Figura 50 / densità stimata dell’alborella ) (ind/m2) Alborella - (ind/m Densità stimata SI21-09 SI20-09 SI17-09 SI11-09 SI10-09 SI09-09 SI04-09 SI01-08 PI19-08 PI18-08 PI10-08 PI02-08 LI27-10 LI25-10 LI24-10 LI21-10 LI20-10 LI19-10 LI12-10 LI11-10 LI10-10 LI07-10 LG10-09 LG07-09 LG06-09 LG04-09 LG02-08 LG01-08 BR05-08 BR04-08 BR03-08 BN06-10 BN05-10 BN04-10 BN03-10 BN02-10 BN01-10 1,736 0,000 104 Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 0,100 0,200 0,300 0,400 0,500 0,600 0,700 0,800 0,900 1,000 1,100 1,200 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.1 2 Figura 51 / biomassa stimata dell’alborella ) stimata (g/m ) Alborella(g/m - Biomassa 2 SI21-09 SI20-09 SI17-09 SI11-09 SI10-09 SI09-09 SI04-09 SI01-08 PI19-08 PI18-08 PI10-08 PI02-08 LI27-10 LI25-10 LI24-10 LI21-10 LI20-10 LI19-10 LI12-10 LI11-10 LI10-10 LI07-10 LG10-09 LG07-09 LG06-09 LG04-09 LG02-08 LG01-08 BR05-08 BR04-08 BR03-08 BN06-10 BN05-10 BN04-10 BN03-10 BN02-10 BN01-10 0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 4,50 5,00 Nella cartina si riporta la distribuzione della specie in termini di abbondanza secondo Moyle e Nichols (1973, mod. Bioprogramm) nelle stazioni oggetto di indagine. Figura 52 / carta di distribuzione dell’alborella Popolazione assente Dominante Abbondante Frequente Presente Scarso PIAVE LIVENZA BRENTA LEMENE PIAVE SCOLANTE IN LAGUNA SILE BRIAN SCOLANTE IN LAGUNA N SCOLANTE IN LAGUNA 0 5 10 15 20 25 km Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 105 5.1.2 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.2 Anguilla Anguilla anguilla (Linnaeus, 1758) appartiene alla famiglia Anguillidae; è un pesce di taglia medio-grande con colore di fondo bruno-nero e ventre bianco o giallastro. L’anguilla dispone di un’ampia valenza ecologica che le consente di vivere in molti ambienti. Nelle acque interne predilige i corsi d’acqua a corrente moderata, ricchi di vegetazione, a substrato sabbioso o fangoso. La specie è anadroma, con una fase migratoria che si compie verso il Mar dei Sargassi tra la tarda estate e l’autunno. Alla schiusa le larve iniziano la migrazione di ritorno facendosi trasportare dalle correnti atlantiche verso l’Europa e l’Africa. Dopo circa 3-4 anni le giovani anguille (allo stadio di “cieca”) raggiungono le foci dei fiumi ed iniziano la risalita. Per questa specie un importante fattore limitante è la presenza di sbarramenti che impediscono la risalita dei fiumi. Nella provincia di Treviso l’anguilla è presente in tutto il reticolo idrografico. Nella gran parte delle stazioni in cui è presente, la specie è scarsa; risulta abbondante nel torrente Negrisia, nel fiume Meolo e nel Monticano ad Oderzo. Nel fiume Livenza la specie è dominante a Portobuffolè. È inoltre considerata “non a rischio” secondo i criteri I.U.C.N. a livello nazionale (Zerunian, 2003). Nei diagrammi di figura 53 e 54 si riportano la densità e la biomassa stimate nelle singole stazioni in cui sono state censite popolazioni di anguilla con metodi quantitativi. Categoria di minaccia Anguilla(ind/m - Densità2)stimata (ind/m2) Figura 53 / densità stimata dell’anguilla SI21-09 SI20-09 SI19-09 SI18-09 SI17-09 SI15-09 SI14-09 SI12-09 SI10-09 SI09-09 SI04-09 SI01-08 PI19-08 PI14-08 PI11-08 PI10-08 PI09-08 PI08-08 PI06-08 PI05-08 PI04-08 PI01-08 LI26-10 LI25-10 LI24-10 LI22-10 LI20-10 LI12-10 LI10-10 LI09-10 LI06-10 LG10-09 LG09-09 LG08-09 LG04-09 LG02-08 BR04-08 BN05-10 BN03-10 0,182 0,117 0,000 0,010 0,020 0,030 0,040 0,050 0,060 0,070 0,080 0,090 0,100 Anguilla - Biomassa Figura 54 / biomassa stimata dell’anguilla (g/m2)stimata (g/m2) SI21-09 SI20-09 SI19-09 SI18-09 SI17-09 SI15-09 SI14-09 SI12-09 SI10-09 SI09-09 SI04-09 SI01-08 PI19-08 PI14-08 PI11-08 PI10-08 PI09-08 PI08-08 PI06-08 PI05-08 PI04-08 PI01-08 LI26-10 LI25-10 LI24-10 LI22-10 LI20-10 LI12-10 LI10-10 LI09-10 LI06-10 LG10-09 LG09-09 LG08-09 LG04-09 LG02-08 BR04-08 BN05-10 BN03-10 22,49 22,05 0,00 106 NT Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 16,00 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.2 Figura 55 / confronto tra le biomasse di anguilla tra la C.I. 1994 e 2 quella del 2010 Biomassa per bacino (g/m ) Figura 56 / confronto tra le densità di anguilla tra la C.I. 1994 e Densità per bacino (ind/m2) quella del 2010 7,00 C.I. 1994 0,040 C.I. 1994 6,00 C.I. 2010 0,035 C.I. 2010 0,030 5,00 0,025 4,00 0,020 3,00 0,015 2,00 0,010 1,00 0,005 0,00 BRIAN BRENTA PIAVE SILE LAGUNA LIVENZA 0,000 Totale BRIAN BRENTA Figura 57 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione dell’anguilla 5 4 4 3 3 2 2 1 1 0 0 PI01-08 PI04-08 PI05-08 PI06-08 PI08-08 PI09-08 PI10-08 PI11-08 PI13-08 PI14-08 PI15-08 PI19-08 BR04-08 SI01-08 LG02-08 SI02-09 SI03-09 SI04-09 SI05-09 SI06-09 SI07-09 SI09-09 SI10-09 SI12-09 SI14-09 SI15-09 SI17-09 SI18-09 SI19-09 SI20-09 SI21-09 LG04-09 LG08-09 LG09-09 LG10-09 BN03-10 BN05-10 BN08-10 LI01-10 LI02-10 LI06-10 LI09-10 LI10-10 LI12-10 LI15-10 LI16-10 LI20-10 LI22-10 LI24-10 LI25-10 LI26-10 5 Abbondanza Struttura Figura 58 / carta di distribuzione dell’anguilla PIAVE SILE LAGUNA LIVENZA Totale Il confronto effettuato tra i dati quantitativi medi ricavati dalla prima Carta Ittica provinciale e quelli attuali sono sintetizzati nei 2 grafici di figura 55 e 56. Tale elaborazione è da considerarsi indicativa di stato, in quanto i siti di indagine messi a confronto non sono sempre i medesimi. Tuttavia è interessante osservare che i dati di biomassa attuali sono sempre superiori ai precedenti, con uno scarto maggiore per i 2 bacini più meridionali, quello del Brian e quello Scolante in Laguna di Venezia. La stessa rappresentazione grafica, proposta per i valori di densità mostra dei valori inferiori rispetto alla prima Carta Ittica nei bacini del Brenta, Sile e Livenza denotando comunque un leggero progresso a livello provinciale. Nella figura 57 sono riportate le abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione. Nella cartina si riporta la distribuzione della specie in termini di abbondanza secondo Moyle e Nichols (1973, mod. Bioprogramm) nelle stazioni oggetto di indagine. Popolazione assente Dominante Abbondante Frequente Presente Scarso PIAVE LIVENZA BRENTA LEMENE PIAVE SCOLANTE IN LAGUNA SILE BRIAN SCOLANTE IN LAGUNA N SCOLANTE IN LAGUNA 0 5 10 15 20 25 km Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 107 5.1.3 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.3 Barbo Barbus plebejus (Bonaparte, 1839) è un ciprinide di taglia medio-grande dal colore del dorso bruno o brunoverdastro, più chiaro sui fianchi ad eccezione della regione ventrale bianca. Il barbo predilige i tratti medio-alti dei corsi d’acqua, anche di piccole dimensioni, con acque correnti e ben ossigenate, poco temperate a fondo ghiaioso, sassoso o sabbioso. La riproduzione avviene tra aprile e giugno periodo in cui i soggetti sessualmente maturi risalgono i corsi d’acqua alla ricerca di aree idonee alla deposizione. Nella provincia di Treviso il barbo è presente in tutte le acque correnti di maggior portata, Piave, Livenza, Sile oltre al Musone. La specie è abbondante o dominante in stazioni dei bacini del Livenza, del Musone e del Piave. Il barbo, specie subendemica italiana, è inserito nella Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce indigeni in Italia tra le specie “a più basso rischio” (Zerunian, 2003). È inoltre inclusa nella Direttiva 92/43/CEE (all. II) e nella Convenzione di Berna. Nei diagrammi di figura 59 e 60 si riportano la densità SI17-09 e la biomassa stimate nelle singole stazioni in cui sono state censite popolazioni di barbo con metodi quantitativi. Categoria di minaccia NT Barbo - Densità stimata (ind/m2) Figura 59 / densità stimata del barbo (ind/m2) SI11-09 PI18-08 PI14-08 PI12-08 PI11-08 PI10-08 PI08-08 PI07-08 PI04-08 PI03-08 PI02-08 PI01-08 LI27-10 LI20-10 LI19-10 LI18-10 LI17-10 LI14-10 LI13-10 LI11-10 LI10-10 LI08-10 LI07-10 LI06-10 LI05-10 LG04-09 BR07-08 BR04-08 BR03-08 BR02-08 0,131 0,272 0,256 0,000 0,010 0,020 0,030 0,040 0,050 0,060 0,070 0,080 0,090 0,100 Barbo - Biomassa stimata (g/m2) 2 Figura 60 / biomassa stimata del barbo (g/m ) SI11-09 PI18-08 PI14-08 PI12-08 PI11-08 PI10-08 PI08-08 PI07-08 PI04-08 PI03-08 PI02-08 PI01-08 LI27-10 LI20-10 LI19-10 LI18-10 LI17-10 LI14-10 LI13-10 LI11-10 LI10-10 LI08-10 LI07-10 LI06-10 LI05-10 LG04-09 BR07-08 BR04-08 BR03-08 BR02-08 28,99 16,60 0,00 108 Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 16,00 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.3 Figura 61 / confronto tra le biomasse di barbo tra la C.I. 1994 e Biomassa per bacino (g/m2) quella del 2010 6,00 5,00 Figura 62 / confronto tra le densità di barbo tra la C.I. 1994 e quella Densità per bacino (ind/m2) del 2010 C.I. 1994 0,160 C.I. 1994 C.I. 2010 0,140 C.I. 2010 0,120 4,00 0,100 3,00 0,080 2,00 0,060 0,040 1,00 0,020 0,00 BRENTA PIAVE SILE LIVENZA 0,000 Totale BRENTA PIAVE Figura 63 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione del barbo Abbondanza SI11-09 SI03-09 PI18-08 PI17-08 PI16-08 PI15-08 PI14-08 PI13-08 PI12-08 PI11-08 PI10-08 PI08-08 PI07-08 PI04-08 PI03-08 PI02-08 LI27-10 PI01-08 LI20-10 LI19-10 LI18-10 LI17-10 LI16-10 LI15-10 LI14-10 LI13-10 0 LI11-10 0 LI10-10 1 LI08-10 1 LI07-10 2 LI06-10 2 LI05-10 3 BR07-08 3 LG04-09 4 BR04-08 4 BR03-08 5 BR02-08 5 SILE LIVENZA Totale Il confronto con le Carte Ittiche precedenti mostra a livello di biomassa un aumento, ad eccezione del bacino del Piave. Per il bacino Scolante in Laguna il confronto non è stato possibile, dal momento che non esistono dati quantitativi nel 1994. Le densità rilevate nel corso della prima Carta Ittica provinciale sono sempre inferiori rispetto a quelle attuali, il dato è confermato anche a livello provinciale. Pertanto, aumentando sia il numero che il peso degli esemplari censiti possiamo parlare di lieve ripresa della specie. Nel diagramma di figura 63 sono riportate le abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione. Struttura Figura 64 / carta di distribuzione del barbo Nella cartina si riporta la distribuzione della specie in termini di abbondanza secondo Moyle e Nichols (1973, mod. Bioprogramm) nelle stazioni oggetto di indagine. Popolazione assente Dominante Abbondante Frequente Presente Scarso PIAVE LIVENZA BRENTA LEMENE PIAVE SCOLANTE IN LAGUNA SILE BRIAN SCOLANTE IN LAGUNA N SCOLANTE IN LAGUNA 0 5 10 15 20 25 km Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 109 5.1.4 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.4 Cavedano Leuciscus cephalus (Linnaeus, 1758) è un ciprinide di taglia media con colore di fondo grigio o brunastro gradualmente più chiaro sui fianchi, che possono presentare riflessi argentei o dorati. La regione ventrale è chiara. Predilige i tratti medio e medio-alti dei corsi d’acqua con acque limpide e moderatamente correnti; popola inoltre tutti gli ambienti lacustri adattandosi ad acque sia oligotrofiche che eutrofiche. La riproduzione avviene tra maggio e giugno; le femmine depongono in acque basse su fondali ghiaiosi o sabbiosi e in taluni casi anche sulla vegetazione acquatica. La schiusa avviene in 3-7 giorni a seconda della temperatura dell’acqua. È diffuso in tutto il reticolo idrografico provinciale dalla parte meridionale a quella più settentrionale. Spesso la specie è abbondante o dominante. Esso è una delle poche specie indigene in Italia considerate “non a rischio” (Zerunian, 2003). Nelle figure a lato si riportano la densità e la biomassa stimate nelle singole stazioni in cui sono state censite popolazioni di cavedano con metodi quantitativi. Categoria di minaccia LC 2 stimata (ind/m ) - Densità Figura 65 / densità stimata del cavedanoCavedano (ind/m ) 2 SI21-09 SI19-09 SI11-09 SI10-09 SI09-09 SI08-09 SI04-09 PI19-08 PI18-08 PI14-08 PI12-08 PI11-08 PI10-08 PI09-08 PI08-08 PI07-08 PI04-08 PI03-08 PI02-08 PI01-08 LI27-10 LI26-10 LI25-10 LI24-10 LI23-10 LI22-10 LI20-10 LI19-10 LI18-10 LI17-10 LI14-10 LI13-10 LI12-10 LI11-10 LI10-10 LI09-10 LI08-10 LI07-10 LI06-10 LI05-10 LI04-10 LG07-09 LG06-09 LG04-09 BR07-08 BR06-08 BR05-08 BR04-08 BR03-08 BR02-08 BR01-08 BN06-10 BN04-10 BN03-10 BN02-10 BN01-10 3,233 0,000 0,050 0,100 0,150 0,200 0,250 0,300 0,350 0,400 0,450 2 Cavedano(g/m - Biomassa Figura 66 / biomassa stimata del cavedano ) stimata (g/m2) SI21-09 SI19-09 SI11-09 SI10-09 SI09-09 SI08-09 SI04-09 PI19-08 PI18-08 PI14-08 PI12-08 PI11-08 PI10-08 PI09-08 PI08-08 PI07-08 PI04-08 PI03-08 PI02-08 PI01-08 LI27-10 LI26-10 LI25-10 LI24-10 LI23-10 LI22-10 LI20-10 LI19-10 LI18-10 LI17-10 LI14-10 LI13-10 LI12-10 LI11-10 LI10-10 LI09-10 LI08-10 LI07-10 LI06-10 LI05-10 LI04-10 LG07-09 LG06-09 LG04-09 BR07-08 BR06-08 BR05-08 BR04-08 BR03-08 BR02-08 BR01-08 BN06-10 BN04-10 BN03-10 BN02-10 BN01-10 110 44,56 45,55 106,88 0,00 Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 4,00 8,00 12,00 16,00 20,00 24,00 28,00 32,00 36,00 40,00 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.4 Figura 67 / confronto tra le Biomassa per biomasse bacino (g/m2) di cavedano tra la C.I. 1994 e quella del 2010 Figura 68 / confronto tra per le bacino densità 2 Densità (ind/mdi ) cavedano tra la C.I. 1994 e quella del 2010 35,00 C.I. 1994 0,700 C.I. 1994 30,00 C.I. 2010 0,600 C.I. 2010 25,00 0,500 20,00 0,400 15,00 0,300 10,00 0,200 5,00 0,100 0,00 BRENTA PIAVE SILE LAGUNA LIVENZA 0,000 Totale BRENTA PIAVE Figura 69 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione del cavedano 5 4 4 3 3 2 2 1 1 0 0 PI01-08 PI02-08 PI03-08 PI04-08 PI07-08 PI08-08 PI09-08 PI10-08 PI11-08 PI12-08 PI13-08 PI14-08 PI15-08 PI16-08 PI17-08 PI18-08 PI19-08 BR01-08 BR02-08 BR03-08 BR04-08 BR05-08 BR06-08 BR07-08 SI02-09 SI03-09 SI04-09 SI05-09 SI06-09 SI07-09 SI08-09 SI09-09 SI10-09 SI11-09 SI19-09 SI21-09 LG04-09 LG05-09 LG06-09 LG07-09 BN01-10 BN02-10 BN03-10 BN04-10 BN06-10 BN07-10 BN08-10 LE01-10 LE02-10 LI01-10 LI02-10 LI03-10 LI04-10 LI05-10 LI06-10 LI07-10 LI08-10 LI09-10 LI10-10 LI11-10 LI12-10 LI13-10 LI14-10 LI15-10 LI16-10 LI17-10 LI18-10 LI19-10 LI20-10 LI22-10 LI23-10 LI24-10 LI25-10 LI26-10 LI27-10 5 Abbondanza Struttura Figura 70 / carta di distribuzione del cavedano SILE LAGUNA LIVENZA Totale Nei due grafici di figura 67 e 68 si riporta il confronto con i dati storici, come si può osservare i dati di biomassa del 2010 sono superiori ai precedenti solamente per il bacino Scolante in Laguna e per quello del Livenza. Per quanto riguarda il bacino del Brian il confronto con i dati storici non è stato possibile in quanto non esistono informazioni storiche a livello quantitativo. A livello provinciale la biomassa della specie appare in regresso. Densitariamente il confronto storico mostra in generale un aumento del numero di individui rinvenuti per unità di superficie, a livello di singolo bacino idrografico, invece, si nota un calo per i bacini del Piave e del Sile. La figura 69 mostra le abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione. Popolazione assente Dominante Nella cartina si riporta la distribuzione della specie in termini di abbondanza secondo Moyle e Nichols (1973, mod. Bioprogramm) nelle stazioni oggetto di indagine. Abbondante Frequente Presente Scarso PIAVE LIVENZA BRENTA LEMENE PIAVE SCOLANTE IN LAGUNA SILE BRIAN SCOLANTE IN LAGUNA N SCOLANTE IN LAGUNA 0 5 10 15 20 25 km Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 111 5.1.5 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.5 Cobite Cobitis taenia bilineata (Canestrini, 1865) è un piccolo pesce appartenente alla famiglia Cobitidae. La colorazione di fondo è bruno-giallastra con una serie di grosse macchie scure allineate lungo i fianchi e nella parte superiore del dorso, che spesso tendono a fondersi formando due fasce, soprattutto nel periodo riproduttivo. È un tipico pesce bentonico che predilige le acque limpide, con corrente moderata, ricche di macrofite e con fondali sabbiosi o fangosi, nei quali è in grado di infossarsi. Si riproduce tra aprile e giugno. La deposizione avviene sulla vegetazione acquatica o su substrati sabbiosi; le uova si schiudono dopo due o tre giorni. Nella provincia di Treviso, il cobite è comune nelle acque di risorgiva e nelle acque della fascia centrale e meridionale, nella gran parte dei bacini idrografici provinciali. Le stazioni di controllo in cui la specie risulta abbondante si trovano nei bacini del Piave, del Brian e Scolante in Laguna. La specie, endemica del centro-nord Italia, è inserita nella Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce indigeni in Italia tra le specie “a più basso rischio” (Zerunian, 2003). A livello europeo è presente nella Direttiva 92/43/CEE (all. II) e nella Convenzione di Berna. Nelle figure 71 e 72 si riportano la densità e la biomassa stimate nelle singole stazioni in cui sono state censite popolazioni di cobite con metodi quantitativi. Categoria di minaccia NT Cobite2)- Densità stimata (ind/m ) Figura 71 / densità stimata del cobite (ind/m 2 SI17-09 SI16-09 SI14-09 SI09-09 PI18-08 PI14-08 PI08-08 PI02-08 LI26-10 LI25-10 LI22-10 LI21-10 LI19-10 LI18-10 LI11-10 LI10-10 LI09-10 LI07-10 LG10-09 LG07-09 LG06-09 LG01-08 BR03-08 BN06-10 BN03-10 BN01-10 0,000 0,050 0,100 0,150 0,200 0,250 0,300 0,350 0,400 Cobite - Biomassa Figura 72 / biomassa stimata del cobite (g/m2) stimata (g/m ) 2 SI17-09 SI16-09 SI14-09 SI09-09 PI18-08 PI14-08 PI08-08 PI02-08 LI26-10 LI25-10 LI22-10 LI21-10 LI19-10 LI18-10 LI11-10 LI10-10 LI09-10 LI07-10 LG10-09 LG07-09 LG06-09 LG01-08 BR03-08 BN06-10 BN03-10 BN01-10 0,00 112 Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 0,45 0,50 0,55 0,60 0,65 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.5 Figura 73 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione del cobite Abbondanza SI17-09 SI16-09 SI14-09 SI09-09 PI18-08 PI16-08 PI14-08 PI13-08 PI08-08 LI26-10 PI02-08 LI25-10 LI22-10 LI21-10 LI19-10 LI18-10 LI15-10 LI11-10 LI10-10 0 LI09-10 0 LI07-10 1 LI03-10 1 LG10-09 2 LG07-09 2 LG06-09 3 BR03-08 3 LG01-08 4 BN06-10 4 BN01-10 5 BN03-10 5 Nel diagramma sono riportate le abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione. Struttura Nella cartina si riporta la distribuzione della specie in termini di abbondanza secondo Moyle e Nichols (1973, mod. Bioprogramm) nelle stazioni oggetto di indagine. Figura 74 / carta di distribuzione del cobite Popolazione assente Dominante Abbondante Frequente Presente Scarso PIAVE LIVENZA BRENTA LEMENE PIAVE SCOLANTE IN LAGUNA SILE BRIAN SCOLANTE IN LAGUNA N SCOLANTE IN LAGUNA 0 5 10 15 20 25 km Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 113 5.1.6 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.6 Cobite mascherato NT Figura 75 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione del cobite mascherato 3 2 2 1 1 0 0 Abbondanza LI19-10 3 LI10-10 4 LI09-10 4 LG10-09 5 LG07-09 5 SI20-09 Sabanejewia larvata (De Filippi, 1859) è un Cobitidae di taglia piccola con colorazione di fondo grigio-bruna, tendente al rossastro con una serie di grosse macchie scure che formano una banda ben evidente lungo i fianchi. Il ventre è bianco. Vive nei tratti medi dei corsi d’acqua, prediligendo acque limpide e ben ossigenate, con fondali sabbiosi o fangosi e presenza di macrofite acquatiche. È rinvenibile anche nelle risorgive. La riproduzione avviene tra maggio e luglio; in questo periodo il dimorfismo sessuale diventa particolarmente evidente con i maschi che presentano due rigonfiamenti lungo ciascun fianco. È probabile che ciascuna femmina deponga una sola volta in ogni stagione riproduttiva. Nelle acque provinciali la specie è presente soprattutto nella fascia centrale e meridionale con abbondanze sempre scarse. La specie, endemica del Nord Italia, è inserita nella Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce indigeni in Italia tra le specie “vulnerabili” (Zerunian, 2003). A livello europeo è presente nella Direttiva 92/43/CEE (all. II) e nella Convenzione di Berna. Nel diagramma di figura 75 sono riportate le abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione. Categoria di minaccia Struttura Figura 76 / carta di distribuzione del cobite mascherato Nella cartina si riporta la distribuzione della specie in termini di abbondanza secondo Moyle e Nichols (1973, mod. Bioprogramm) nelle stazioni oggetto di indagine. Popolazione assente Dominante Abbondante Frequente Presente Scarso PIAVE LIVENZA BRENTA LEMENE PIAVE SCOLANTE IN LAGUNA SILE BRIAN SCOLANTE IN LAGUNA N SCOLANTE IN LAGUNA 0 5 10 15 20 25 km 114 Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.7 5.1.7 Ghiozzo padano Categoria di minaccia NT Padogobius martensii (Gunther, 1861) è un piccolo pesce appartenente alla famiglia Gobidae, con colorazione bruno-giallognola con bande e macchie scure trasversali. Vive nel tratto medio-alto dei corsi d’acqua, predilige acque limpide e ben ossigenate, moderatamente correnti, con substrati ghiaiosi e/o ciottolosi. La riproduzione avviene tra maggio e luglio; le uova, deposte in posizione capovolta, aderiscono alla volta del sasso usato come nido attraverso dei filamenti adesivi. Dopo la fecondazione il maschio esercita cure parentali fino alla schiusa, che avviene dopo circa 18 giorni alla temperatura di 22°C. È molto comune nei corsi d’acqua provinciali. La specie risulta spesso abbondante o dominante in tutti i principali bacini idrografici della provincia. Il ghiozzo padano, specie endemica della regione padana, è inserito nella Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce indigeni in Italia tra le specie “vulnerabili” (Zerunian, 2003). A livello europeo è tutelato dalla Convenzione di Berna. Ghiozzo padano - Densità stimata (ind/m2) Figura 77 / densità stimata del ghiozzo padano (ind/m2) SI20-09 SI19-09 SI18-09 SI17-09 SI16-09 SI15-09 SI11-09 SI10-09 SI09-09 SI04-09 PI19-08 PI18-08 PI14-08 PI12-08 PI10-08 PI09-08 PI08-08 PI07-08 PI03-08 PI02-08 LI27-10 LI26-10 LI25-10 LI24-10 LI23-10 LI22-10 LI21-10 LI20-10 LI19-10 LI18-10 LI17-10 LI14-10 LI13-10 LI12-10 LI11-10 LI10-10 LI09-10 LI08-10 LI07-10 LI06-10 LI05-10 LG10-09 LG07-09 LG06-09 LG04-09 LG03-08 LG02-08 LG01-08 BR07-08 BR06-08 BR05-08 BR04-08 BR03-08 BR02-08 BR01-08 BN05-10 BN04-10 BN03-10 BN01-10 2,077 1,530 1,501 1,703 0,000 0,100 0,200 0,300 0,400 0,500 0,600 0,700 0,800 0,900 1,000 1,100 1,200 Nei grafici di figura 77 e 78 si riportano la densità e la biomassa stimate nelle singole stazioni in cui sono state censite popolazioni di ghiozzo padano con metodi quantitativi. 2 2) Ghiozzo padano -padano Biomassa stimata Figura 78 / biomassa stimata del ghiozzo (g/m(g/m ) SI20-09 SI19-09 SI18-09 SI17-09 SI16-09 SI15-09 SI11-09 SI10-09 SI09-09 SI04-09 PI19-08 PI18-08 PI14-08 PI12-08 PI10-08 PI09-08 PI08-08 PI07-08 PI03-08 PI02-08 LI27-10 LI26-10 LI25-10 LI24-10 LI23-10 LI22-10 LI21-10 LI20-10 LI19-10 LI18-10 LI17-10 LI14-10 LI13-10 LI12-10 LI11-10 LI10-10 LI09-10 LI08-10 LI07-10 LI06-10 LI05-10 LG10-09 LG07-09 LG06-09 LG04-09 LG03-08 LG02-08 LG01-08 BR07-08 BR06-08 BR05-08 BR04-08 BR03-08 BR02-08 BR01-08 BN05-10 BN04-10 BN03-10 BN01-10 0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 115 5.1.7 Specie ittiche - Specie Autoctone Figura 79 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione del ghiozzo padano 5 5 4 4 3 3 2 2 1 1 0 0 BN01-10 BN03-10 BN04-10 BN05-10 BR01-08 BR02-08 BR03-08 BR04-08 BR05-08 BR06-08 BR07-08 LG01-08 LG02-08 LG03-08 LG04-09 LG05-09 LG06-09 LG07-09 LG10-09 LI01-10 LI03-10 LI05-10 LI06-10 LI07-10 LI08-10 LI09-10 LI10-10 LI11-10 LI12-10 LI13-10 LI14-10 LI15-10 LI16-10 LI17-10 LI18-10 LI19-10 LI20-10 LI21-10 LI22-10 LI23-10 LI24-10 LI25-10 LI26-10 LI27-10 PI02-08 PI03-08 PI07-08 PI08-08 PI09-08 PI10-08 PI12-08 PI13-08 PI14-08 PI15-08 PI16-08 PI18-08 PI19-08 SI02-09 SI04-09 SI05-09 SI06-09 SI07-09 SI09-09 SI10-09 SI11-09 SI15-09 SI16-09 SI17-09 SI18-09 SI19-09 SI20-09 Nel diagramma a lato sono riportate le abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione. Abbondanza Nella cartina si riporta la distribuzione della specie in termini di abbondanza secondo Moyle e Nichols (1973, mod. Bioprogramm) nelle stazioni oggetto di indagine. Struttura Figura 80 / carta di distribuzione del ghiozzo padano Popolazione assente Dominante Abbondante Frequente Presente Scarso PIAVE LIVENZA BRENTA LEMENE PIAVE SCOLANTE IN LAGUNA SILE BRIAN SCOLANTE IN LAGUNA N SCOLANTE IN LAGUNA 0 5 10 15 20 25 km 116 Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.8 5.1.8 Gobione Categoria di minaccia NT Figura 81 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione del gobione 3 3 2 2 1 1 0 0 Abbondanza LI12-10 BR04-08 4 PI19-08 4 PI18-08 5 PI10-08 5 Struttura Gobio gobio (Linnaeus, 1758) è un ciprinide di taglia medio-piccola, con colorazione grigio bruna sui fianchi e sul dorso e numerose piccole macchie distribuite irregolarmente. Lungo i fianchi è presente una serie di grandi macchie scure, più marcate negli individui giovani. Vive nel tratto medio dei corsi d’acqua; predilige acque ben ossigenate, limpide, con corrente moderata e fondali ghiaiosi o sabbiosi. La riproduzione avviene tra aprile e giugno; la deposizione dei gameti ha luogo su fondali ghiaiosi o sabbiosi ma anche sulla vegetazione acquatica. La schiusa avviene entro 7-8 giorni. In provincia di Treviso, il gobione è presente nella parte inferiore del fiume Piave, nel Negrisia e nel bacino del Livenza nel Rasego. è stato rilevato inoltre nel Muson dei Sassi, che fa parte del bacino idrografico del Brenta. Esso è inserito nella Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce indigeni in Italia tra le specie “a più basso rischio” (Zerunian, 2003). Nel diagramma sono riportate le abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione. Nella cartina si riporta la distribuzione della specie in termini di abbondanza secondo Moyle e Nichols (1973, mod. Bioprogramm) nelle stazioni oggetto di indagine. Figura 82 / carta di distribuzione del gobione Popolazione assente Dominante Abbondante Frequente Presente Scarso PIAVE LIVENZA BRENTA LEMENE PIAVE SCOLANTE IN LAGUNA SILE BRIAN SCOLANTE IN LAGUNA N SCOLANTE IN LAGUNA 0 5 10 15 20 25 km Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 117 5.1.9 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.9 Lampreda padana 2 2 1 1 0 0 Abbondanza SI19-09 3 SI05-09 3 SI03-09 4 PI19-08 4 LI17-10 5 LI08-10 5 Struttura Figura 84 / carta di distribuzione della lampreda padana Popolazione assente Dominante Abbondante Frequente Nel diagramma di figura 83 sono riportate le abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione. Nella cartina si riporta la distribuzione della specie in termini di abbondanza secondo Moyle e Nichols (1973, mod. Bioprogramm) nelle stazioni oggetto di indagine. CR Figura 83 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione della lampreda padana LI06-10 Lampetra zanandreai (Vladykov, 1955) è un agnate primitivo, appartenente alla famiglia Petromyzontidae, di taglia piccola con colore del corpo grigiastro, più o meno scuro sul dorso e sui fianchi e regione ventrale chiara. Vive nei tratti medio-alti dei corsi d’acqua con acque limpide e fresche su substrati ghiaiosi. La fase larvale predilige invece i tratti più a valle a corrente debole, dove vive infossata nei substrati sabbiosi o fangosi. La specie si può rinvenire anche nelle risorgive. La riproduzione avviene una sola volta nella vita tra gennaio e marzo; la deposizione avviene su substrati ghiaiosi o sabbiosi. La fase larvale, detta “ammocete”, è priva di occhi e la bocca non è munita di denti; questa fase dura 4-5 anni, mentre la vita dell’adulto dai 6 agli 8 mesi. Nelle acque provinciali la specie è segnalata nei bacini idrografici del fiume Piave, del Sile e del Livenza, in particolare nei fiumi Sile e Piave e nel torrente Meschio e su alcuni corsi d’acqua secondari. La specie è quasi sempre presente con popolazioni scarse. La lampreda padana, subendemismo dell’Italia settentrionale, è in forte decremento; è inserita nella Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce indigeni in Italia nella categoria delle specie “in pericolo” (Zerunian, 2003). È riportata inoltre nella Direttiva 92/43/CEE (all. II e V) e nella Convenzione di Berna. Categoria di minaccia Presente Scarso PIAVE LIVENZA BRENTA LEMENE PIAVE SCOLANTE IN LAGUNA SILE BRIAN SCOLANTE IN LAGUNA N SCOLANTE IN LAGUNA 0 5 10 15 20 25 km 118 Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.10 5.1.10 Lasca Categoria di minaccia EN Figura 85 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione della lasca 4 3 3 2 2 1 1 0 0 Abbondanza PI19-08 4 PI18-08 5 PI04-08 5 Chondrostoma genei (Bonaparte, 1839) è un ciprinide di taglia medio-piccola con dorso grigio-verde, ventre e fianchi argentati, questi ultimi percorsi da una banda scura abbastanza marcata. Vive nei tratti medio-alti dei corsi d’acqua con acque correnti e limpide e substrati ciottolosi e/o sabbiosi. La lasca si riproduce tra aprile e maggio su fondali ghiaiosi poco profondi. Gli individui sessualmente maturi compiono brevi migrazioni risalendo in gruppi numerosi i grandi fiumi per deporre i gameti. La schiusa avviene in 10 giorni, in relazione alla temperatura ambientale. In provincia la lasca è diffusa nel Livenza, nel Piave ed in tutte le acque da esso alimentate. Durante i censimenti la lasca è stata rilevata nel Piave basso e presso le fontane di Fontigo. La lasca, endemismo italiano presente nell’Italia settentrionale e nel versante adriatico di quella centrale, è inserita nella Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce indigeni in Italia come specie “vulnerabile”. A livello europeo è presente nella Direttiva 92/43/CEE (all. II) e nella Convenzione di Berna. Nel grafico di figura 85 sono riportate le abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione. Struttura Figura 86 / carta di distribuzione della lasca Nella cartina si riporta la distribuzione della specie in termini di abbondanza secondo Moyle e Nichols (1973, mod. Bioprogramm) nelle stazioni oggetto di indagine. Popolazione assente Dominante Abbondante Frequente Presente Scarso PIAVE LIVENZA BRENTA LEMENE PIAVE SCOLANTE IN LAGUNA SILE BRIAN SCOLANTE IN LAGUNA N SCOLANTE IN LAGUNA 0 5 10 15 20 25 km Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 119 5.1.11 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.11 Luccio Esox lucius (Linnaeus, 1758) è un pesce della famiglia Esocidae, di taglia grande e livrea variabile sia in relazione all’ambiente che all’età; il colore di fondo è generalmente verde-giallastro con una vermicolatura irregolare di colore più scuro, mentre la regione ventrale è biancastra. Predilige le acque ferme o poco correnti, ben ossigenate e ricche di vegetazione; popola gli ambienti lacustri, sia interni che costieri e gli ambienti di risorgiva. La riproduzione avviene da metà febbraio a marzo, a seconda della temperatura dell’acqua. Le uova vengono deposte in più riprese sulla vegetazione acquatica e possono venir fecondate anche da più maschi. In provincia il luccio è presente nelle risorgive e nei settori inferiori dei vari bacini. La specie è risultata abbondante in due stazioni di campionamento, una del fiume Sile ed una del canale Grassaga. In generale risulta invece presente o scarso. La specie è inserita nella Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce indigeni in Italia nella categoria “vulnerabile” (Zerunian, 2003), attualmente in Italia sono presenti, frutto di immissioni non controllate, morfotipi riconducibili al ceppo danubiano, che negli anni ha prodotto diverse forme ibride che sono riconoscibili anche a livello di livrea (fenotipo). Categoria di minaccia VU Luccio2)- Densità stimata (ind/m ) Figura 87 / densità stimata del luccio (ind/m 2 SI19-09 SI18-09 SI17-09 SI10-09 SI09-09 SI04-09 PI10-08 LI25-10 LI24-10 LI19-10 LI12-10 LI08-10 LI07-10 LI04-10 LG10-09 LG09-09 LG08-09 LG07-09 LG06-09 LG02-08 LG01-08 BR04-08 BN05-10 BN04-10 BN03-10 BN02-10 BN01-10 0,000 0,010 0,020 0,030 0,040 0,050 0,060 0,070 0,080 2 Luccio - Biomassa Figura 88 / biomassa stimata del luccio (g/m ) stimata (g/m ) 2 Nelle figure 87 e 88 si riportano la densità e la biomassa stimate nelle singole stazioni in cui sono state censite popolazioni di luccio con metodi quantitativi. SI19-09 SI18-09 SI17-09 SI10-09 SI09-09 SI04-09 PI10-08 LI25-10 LI24-10 LI19-10 LI12-10 LI08-10 LI07-10 LI04-10 LG10-09 LG09-09 LG08-09 LG07-09 LG06-09 16,80 LG02-08 LG01-08 19,12 BR04-08 BN05-10 BN04-10 BN03-10 BN02-10 BN01-10 0,00 120 Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 16,00 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.11 Figura 89 / confronto traper lebacino biomasse di luccio tra la C.I. 1994 e Biomassa per Biomassa bacino (g/m2) (g/m2) quella del 2010 Figura 90 / confrontoDensità tra le di 2 luccio tra la C.I. 1994 e quella per densità bacino (ind/m ) del 2010 8,00 8,00 C.I. 1994 C.I. 1994 0,030 C.I. 1994 7,00 7,00 C.I. 2010 C.I. 2010 C.I. 2010 6,00 6,00 5,00 5,00 4,00 4,00 3,00 3,00 2,00 2,00 1,00 1,00 0,00 0,00 BRIAN 0,025 0,020 0,015 0,010 0,005 BRIAN PIAVE PIAVE SILE SILE LAGUNA LAGUNA LIVENZA LIVENZA Totale 0,000 Totale BRIAN PIAVE Figura 91 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione del luccio 5 4 4 3 3 2 2 1 1 0 0 BN01-10 BN02-10 BN03-10 BN04-10 BN05-10 BN07-10 BN08-10 BR04-08 LG01-08 LG02-08 LG05-09 LG06-09 LG07-09 LG08-09 LG09-09 LG10-09 LI02-10 LI03-10 LI04-10 LI07-10 LI08-10 LI12-10 LI15-10 LI16-10 LI19-10 LI24-10 LI25-10 PI10-08 SI02-09 SI03-09 SI04-09 SI05-09 SI06-09 SI07-09 SI09-09 SI10-09 SI17-09 SI18-09 SI19-09 5 Abbondanza Struttura Figura 92 / carta di distribuzione del luccio SILE LAGUNA LIVENZA Totale Per questa specie è stato possibile il confronto con i dati storici quantitativi dei precedenti studi (figure 89 e 90). I dati di biomassa attuali sono superiori ai precedenti con l’eccezione dei bacini del Sile e del Livenza. Sul bacino del Brenta non è stato possibile effettuare un confronto con i dati storici per la mancanza di informazioni di tipo quantitativo. A livello provinciale la biomassa della specie appare in progresso. La densità al confronto storico mostra un trend in calo nei bacini del Piave e del Sile, mentre a livello provinciale il dato risulta in aumento. Nella figura 91 sono riportate le abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione. Nella cartina si riporta la distribuzione della specie in termini di abbondanza secondo Moyle e Nichols (1973, mod. Bioprogramm) nelle stazioni oggetto di indagine. Popolazione assente Dominante Abbondante Frequente Presente Scarso PIAVE LIVENZA BRENTA LEMENE PIAVE SCOLANTE IN LAGUNA SILE BRIAN SCOLANTE IN LAGUNA N SCOLANTE IN LAGUNA 0 5 10 15 20 25 km Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010 121 5.1.12 Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.12 Muggine calamita Liza ramada (Risso, 1826) appartiene alla famiglia Mugilidae, ha taglia media con lunghezze comprese tra 20 e 40 cm. La colorazione di fondo è grigio-argentata con sfumature cromatiche diverse. Specie eurialina, vive sia in mare, in prossimità della superficie, sia nelle lagune, negli stagni costieri, nelle zone estuariali e nei tratti bassi dei fiumi, prediligendo substrati fangosi o sabbiosi e ricchi di vegetazione. La migrazione riproduttiva verso le acque marino-costiere avviene da settembre a dicembre. La deposizione è unica nel corso di ogni stagione riproduttiva. Le uova sono provviste di una goccia oleosa che le rende pelagiche. Nel trevigiano è segnalato nei tratti terminali dei fiumi. Tra le stazioni di campionamento la specie è stata rilevata nel canale Grassaga. Questo muggine è inserito nel Regolamento n°1626/94 del Consiglio dell’UE “che istituisce misure tecniche per la conservazione delle risorse della pesca nel Mediterraneo”. Nella cartina si riporta la distribuzione della specie in termini di abbondanza secondo Moyle e Nichols (1973, mod. Bioprogramm) nelle stazioni oggetto di indagine. Figura 93 / carta di distribuzione del muggine calamita Popolazione assente Dominante Abbondante Frequente Presente Scarso PIAVE LIVENZA BRENTA LEMENE PIAVE SCOLANTE IN LAGUNA SILE BRIAN SCOLANTE IN LAGUNA N SCOLANTE IN LAGUNA 0 5 10 15 20 25 km 122 Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010