Specie ittiche
della provincia
di Treviso
Le specie ittiche rilevate nelle acque
della provincia di Treviso, sia indigene che alloctone vengono brevemente descritte nei paragrafi successivi ove si riportano anche i dati
relativi ad abbondanze, struttura
e densità nelle stazioni in cui sono
state censite. I grafici di biomassa e
densità per specie a volte riportano
delle etichette numeriche sui singoli
istogrammi, ciò è dovuto ad esigenze
grafiche. Le etichette stanno a significare che quel valore è superiore alla
scala del grafico e sull’etichetta viene
riportato il valore reale riscontrato.
Vi sono, inoltre, le informazioni sul
rischio di estinzione delle diverse
specie di pesci d’acqua dolce del
Veneto secondo Turin et al., 2007.
I criteri di valutazione utilizzati sono
i seguenti:
5.0
A livello nazionale si riportano inoltre
le indicazioni dell’I.U.C.N. (Unione
Internazionale per la Conservazione
della Natura). Tale indicazione è
riportata nel testo con il riferimento
Zerunian 2003.
Per trota fario e temolo le informazioni relative al rischio sono relative
ai ceppi autoctoni; le specie eurialine
(muggine calamita e passera) non
riportano informazioni sul rischio di
estinzione, mentre per il persico reale
ed il vairone ci si riferisce a quanto
proposto da Zerunian, (Zerunian
2003). Per le specie principali per cui
si era in possesso di dati storici quantitativi si è inoltre valutato il trend
evolutivo.
CR (in pericolo critico),
EN (in pericolo),
VU (vulnerabile),
NT (quasi minacciata),
LC (non minacciata),
DD (carenza di dati).
Tale classificazione è visualizzata nell’etichetta in alto a destra della foto.
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
103
5.1.1 Specie ittiche - Specie Autoctone
5.1 Specie autoctone
5.1.1 Alborella
Nelle figure 50 e 51 si riportano la
densità e la biomassa stimate nelle
singole stazioni in cui sono state
censite popolazioni di alborella con
metodi quantitativi.
LC
Figura 49 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione dell’alborella
5
5
4
4
3
3
2
2
1
1
0
0
BN01-10
BN02-10
BN03-10
BN04-10
BN05-10
BN06-10
BN07-10
BN08-10
BR03-08
BR04-08
BR05-08
LE01-10
LG01-08
LG02-08
LG04-09
LG05-09
LG06-09
LG07-09
LG10-09
LI01-10
LI02-10
LI03-10
LI07-10
LI10-10
LI11-10
LI12-10
LI15-10
LI16-10
LI19-10
LI20-10
LI21-10
LI24-10
LI25-10
LI27-10
PI02-08
PI10-08
PI18-08
PI19-08
SI01-08
SI04-09
SI05-09
SI06-09
SI07-09
SI09-09
SI10-09
SI11-09
SI17-09
SI20-09
SI21-09
Alburnus alburnus alborella (De
Filippi, 1844) appartiene alla famiglia dei Ciprinidi; è un pesce di taglia
piccola con colorazione di fondo
bruno-verdastra e riflessi argentei
sul dorso.
Tra le acque interne predilige quelle
sufficientemente limpide ed ossigenate a corrente lenta o moderata.
La riproduzione avviene tra giugno
e luglio, in prossimità delle rive su
fondali ghiaiosi e/o sabbiosi.
L’alborella è presente soprattutto
nella parte meridionale del territorio
trevigiano ed in tutti i bacini idrografici provinciali. La specie è abbondante o dominante soprattutto nel
bacino del Brian e Scolante in Laguna
e secondariamente nei bacini del Sile
e del Livenza. La specie, subendemica
dell’Italia settentrionale e centrale, è
considerata “non a rischio” secondo
i criteri I.U.C.N. a livello nazionale
(Zerunian, 2003).
Nella figura 49 si riportano le abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione.
Categoria di minaccia
Abbondanza
Struttura
2
Figura 50 / densità stimata dell’alborella
) (ind/m2)
Alborella - (ind/m
Densità stimata
SI21-09
SI20-09
SI17-09
SI11-09
SI10-09
SI09-09
SI04-09
SI01-08
PI19-08
PI18-08
PI10-08
PI02-08
LI27-10
LI25-10
LI24-10
LI21-10
LI20-10
LI19-10
LI12-10
LI11-10
LI10-10
LI07-10
LG10-09
LG07-09
LG06-09
LG04-09
LG02-08
LG01-08
BR05-08
BR04-08
BR03-08
BN06-10
BN05-10
BN04-10
BN03-10
BN02-10
BN01-10
1,736
0,000
104
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
0,100
0,200
0,300
0,400
0,500
0,600
0,700
0,800
0,900
1,000
1,100
1,200
Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.1
2
Figura 51 / biomassa stimata dell’alborella
) stimata (g/m )
Alborella(g/m
- Biomassa
2
SI21-09
SI20-09
SI17-09
SI11-09
SI10-09
SI09-09
SI04-09
SI01-08
PI19-08
PI18-08
PI10-08
PI02-08
LI27-10
LI25-10
LI24-10
LI21-10
LI20-10
LI19-10
LI12-10
LI11-10
LI10-10
LI07-10
LG10-09
LG07-09
LG06-09
LG04-09
LG02-08
LG01-08
BR05-08
BR04-08
BR03-08
BN06-10
BN05-10
BN04-10
BN03-10
BN02-10
BN01-10
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
Nella cartina si riporta la distribuzione
della specie in termini di abbondanza
secondo Moyle e Nichols (1973,
mod. Bioprogramm) nelle stazioni
oggetto di indagine.
Figura 52 / carta di distribuzione dell’alborella
Popolazione assente
Dominante
Abbondante
Frequente
Presente
Scarso
PIAVE
LIVENZA
BRENTA
LEMENE
PIAVE
SCOLANTE
IN LAGUNA
SILE
BRIAN
SCOLANTE
IN LAGUNA
N
SCOLANTE
IN LAGUNA
0
5
10
15
20
25
km
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
105
5.1.2 Specie ittiche - Specie Autoctone
5.1.2 Anguilla
Anguilla anguilla (Linnaeus, 1758)
appartiene alla famiglia Anguillidae;
è un pesce di taglia medio-grande
con colore di fondo bruno-nero e
ventre bianco o giallastro.
L’anguilla dispone di un’ampia
valenza ecologica che le consente di
vivere in molti ambienti. Nelle acque
interne predilige i corsi d’acqua a
corrente moderata, ricchi di vegetazione, a substrato sabbioso o
fangoso. La specie è anadroma, con
una fase migratoria che si compie
verso il Mar dei Sargassi tra la tarda
estate e l’autunno. Alla schiusa le
larve iniziano la migrazione di ritorno
facendosi trasportare dalle correnti
atlantiche verso l’Europa e l’Africa.
Dopo circa 3-4 anni le giovani
anguille (allo stadio di “cieca”)
raggiungono le foci dei fiumi ed
iniziano la risalita. Per questa specie
un importante fattore limitante è la
presenza di sbarramenti che impediscono la risalita dei fiumi.
Nella provincia di Treviso l’anguilla è
presente in tutto il reticolo idrografico. Nella gran parte delle stazioni
in cui è presente, la specie è scarsa;
risulta abbondante nel torrente
Negrisia, nel fiume Meolo e nel
Monticano ad Oderzo. Nel fiume
Livenza la specie è dominante a
Portobuffolè. È inoltre considerata
“non a rischio” secondo i criteri
I.U.C.N. a livello nazionale (Zerunian,
2003).
Nei diagrammi di figura 53 e 54 si
riportano la densità e la biomassa
stimate nelle singole stazioni in cui
sono state censite popolazioni di
anguilla con metodi quantitativi.
Categoria di minaccia
Anguilla(ind/m
- Densità2)stimata (ind/m2)
Figura 53 / densità stimata dell’anguilla
SI21-09
SI20-09
SI19-09
SI18-09
SI17-09
SI15-09
SI14-09
SI12-09
SI10-09
SI09-09
SI04-09
SI01-08
PI19-08
PI14-08
PI11-08
PI10-08
PI09-08
PI08-08
PI06-08
PI05-08
PI04-08
PI01-08
LI26-10
LI25-10
LI24-10
LI22-10
LI20-10
LI12-10
LI10-10
LI09-10
LI06-10
LG10-09
LG09-09
LG08-09
LG04-09
LG02-08
BR04-08
BN05-10
BN03-10
0,182
0,117
0,000
0,010
0,020
0,030
0,040
0,050
0,060
0,070
0,080
0,090
0,100
Anguilla - Biomassa
Figura 54 / biomassa stimata dell’anguilla
(g/m2)stimata (g/m2)
SI21-09
SI20-09
SI19-09
SI18-09
SI17-09
SI15-09
SI14-09
SI12-09
SI10-09
SI09-09
SI04-09
SI01-08
PI19-08
PI14-08
PI11-08
PI10-08
PI09-08
PI08-08
PI06-08
PI05-08
PI04-08
PI01-08
LI26-10
LI25-10
LI24-10
LI22-10
LI20-10
LI12-10
LI10-10
LI09-10
LI06-10
LG10-09
LG09-09
LG08-09
LG04-09
LG02-08
BR04-08
BN05-10
BN03-10
22,49
22,05
0,00
106
NT
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
12,00
14,00
16,00
Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.2
Figura 55 / confronto tra le biomasse
di anguilla tra la C.I. 1994 e
2
quella del 2010 Biomassa per bacino (g/m )
Figura 56 / confronto tra le densità di anguilla tra la C.I. 1994 e
Densità per bacino (ind/m2)
quella del 2010
7,00
C.I. 1994
0,040
C.I. 1994
6,00
C.I. 2010
0,035
C.I. 2010
0,030
5,00
0,025
4,00
0,020
3,00
0,015
2,00
0,010
1,00
0,005
0,00
BRIAN
BRENTA
PIAVE
SILE
LAGUNA LIVENZA
0,000
Totale
BRIAN
BRENTA
Figura 57 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione dell’anguilla
5
4
4
3
3
2
2
1
1
0
0
PI01-08
PI04-08
PI05-08
PI06-08
PI08-08
PI09-08
PI10-08
PI11-08
PI13-08
PI14-08
PI15-08
PI19-08
BR04-08
SI01-08
LG02-08
SI02-09
SI03-09
SI04-09
SI05-09
SI06-09
SI07-09
SI09-09
SI10-09
SI12-09
SI14-09
SI15-09
SI17-09
SI18-09
SI19-09
SI20-09
SI21-09
LG04-09
LG08-09
LG09-09
LG10-09
BN03-10
BN05-10
BN08-10
LI01-10
LI02-10
LI06-10
LI09-10
LI10-10
LI12-10
LI15-10
LI16-10
LI20-10
LI22-10
LI24-10
LI25-10
LI26-10
5
Abbondanza
Struttura
Figura 58 / carta di distribuzione dell’anguilla
PIAVE
SILE
LAGUNA LIVENZA
Totale
Il confronto effettuato tra i dati quantitativi medi ricavati dalla prima Carta
Ittica provinciale e quelli attuali sono
sintetizzati nei 2 grafici di figura 55
e 56. Tale elaborazione è da considerarsi indicativa di stato, in quanto
i siti di indagine messi a confronto
non sono sempre i medesimi.
Tuttavia è interessante osservare che i
dati di biomassa attuali sono sempre
superiori ai precedenti, con uno
scarto maggiore per i 2 bacini più
meridionali, quello del Brian e quello
Scolante in Laguna di Venezia.
La stessa rappresentazione grafica,
proposta per i valori di densità mostra
dei valori inferiori rispetto alla prima
Carta Ittica nei bacini del Brenta, Sile
e Livenza denotando comunque un
leggero progresso a livello provinciale. Nella figura 57 sono riportate
le abbondanze secondo l’indice
semiquantitativo e la struttura di
popolazione.
Nella cartina si riporta la distribuzione
della specie in termini di abbondanza
secondo Moyle e Nichols (1973,
mod. Bioprogramm) nelle stazioni
oggetto di indagine.
Popolazione assente
Dominante
Abbondante
Frequente
Presente
Scarso
PIAVE
LIVENZA
BRENTA
LEMENE
PIAVE
SCOLANTE
IN LAGUNA
SILE
BRIAN
SCOLANTE
IN LAGUNA
N
SCOLANTE
IN LAGUNA
0
5
10
15
20
25
km
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
107
5.1.3 Specie ittiche - Specie Autoctone
5.1.3 Barbo
Barbus plebejus (Bonaparte, 1839) è
un ciprinide di taglia medio-grande
dal colore del dorso bruno o brunoverdastro, più chiaro sui fianchi ad
eccezione della regione ventrale
bianca.
Il barbo predilige i tratti medio-alti
dei corsi d’acqua, anche di piccole
dimensioni, con acque correnti e
ben ossigenate, poco temperate a
fondo ghiaioso, sassoso o sabbioso.
La riproduzione avviene tra aprile
e giugno periodo in cui i soggetti
sessualmente maturi risalgono i corsi
d’acqua alla ricerca di aree idonee
alla deposizione.
Nella provincia di Treviso il barbo è
presente in tutte le acque correnti di
maggior portata, Piave, Livenza, Sile
oltre al Musone. La specie è abbondante o dominante in stazioni dei
bacini del Livenza, del Musone e del
Piave.
Il barbo, specie subendemica italiana,
è inserito nella Lista Rossa dei Pesci
d’acqua dolce indigeni in Italia tra le
specie “a più basso rischio” (Zerunian, 2003). È inoltre inclusa nella
Direttiva 92/43/CEE (all. II) e nella
Convenzione di Berna.
Nei diagrammi di figura 59 e 60 si
riportano la densità SI17-09
e la biomassa
stimate nelle singole stazioni in cui
sono state censite popolazioni di
barbo con metodi quantitativi.
Categoria di minaccia
NT
Barbo - Densità stimata (ind/m2)
Figura 59 / densità stimata del barbo (ind/m2)
SI11-09
PI18-08
PI14-08
PI12-08
PI11-08
PI10-08
PI08-08
PI07-08
PI04-08
PI03-08
PI02-08
PI01-08
LI27-10
LI20-10
LI19-10
LI18-10
LI17-10
LI14-10
LI13-10
LI11-10
LI10-10
LI08-10
LI07-10
LI06-10
LI05-10
LG04-09
BR07-08
BR04-08
BR03-08
BR02-08
0,131
0,272
0,256
0,000
0,010
0,020
0,030
0,040
0,050
0,060
0,070
0,080
0,090
0,100
Barbo - Biomassa
stimata (g/m2)
2
Figura 60 / biomassa stimata del barbo (g/m )
SI11-09
PI18-08
PI14-08
PI12-08
PI11-08
PI10-08
PI08-08
PI07-08
PI04-08
PI03-08
PI02-08
PI01-08
LI27-10
LI20-10
LI19-10
LI18-10
LI17-10
LI14-10
LI13-10
LI11-10
LI10-10
LI08-10
LI07-10
LI06-10
LI05-10
LG04-09
BR07-08
BR04-08
BR03-08
BR02-08
28,99
16,60
0,00
108
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
12,00
14,00
16,00
Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.3
Figura 61 / confronto tra le biomasse
di barbo tra la C.I. 1994 e
Biomassa per bacino (g/m2)
quella del 2010
6,00
5,00
Figura 62 / confronto tra le densità di barbo tra la C.I. 1994 e quella
Densità per bacino (ind/m2)
del 2010
C.I. 1994
0,160
C.I. 1994
C.I. 2010
0,140
C.I. 2010
0,120
4,00
0,100
3,00
0,080
2,00
0,060
0,040
1,00
0,020
0,00
BRENTA
PIAVE
SILE
LIVENZA
0,000
Totale
BRENTA
PIAVE
Figura 63 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione del barbo
Abbondanza
SI11-09
SI03-09
PI18-08
PI17-08
PI16-08
PI15-08
PI14-08
PI13-08
PI12-08
PI11-08
PI10-08
PI08-08
PI07-08
PI04-08
PI03-08
PI02-08
LI27-10
PI01-08
LI20-10
LI19-10
LI18-10
LI17-10
LI16-10
LI15-10
LI14-10
LI13-10
0
LI11-10
0
LI10-10
1
LI08-10
1
LI07-10
2
LI06-10
2
LI05-10
3
BR07-08
3
LG04-09
4
BR04-08
4
BR03-08
5
BR02-08
5
SILE
LIVENZA
Totale
Il confronto con le Carte Ittiche precedenti mostra a livello di biomassa un
aumento, ad eccezione del bacino
del Piave. Per il bacino Scolante
in Laguna il confronto non è stato
possibile, dal momento che non
esistono dati quantitativi nel 1994.
Le densità rilevate nel corso della
prima Carta Ittica provinciale sono
sempre inferiori rispetto a quelle
attuali, il dato è confermato anche a
livello provinciale. Pertanto, aumentando sia il numero che il peso degli
esemplari censiti possiamo parlare di
lieve ripresa della specie.
Nel diagramma di figura 63 sono
riportate le abbondanze secondo
l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione.
Struttura
Figura 64 / carta di distribuzione del barbo
Nella cartina si riporta la distribuzione
della specie in termini di abbondanza
secondo Moyle e Nichols (1973,
mod. Bioprogramm) nelle stazioni
oggetto di indagine.
Popolazione assente
Dominante
Abbondante
Frequente
Presente
Scarso
PIAVE
LIVENZA
BRENTA
LEMENE
PIAVE
SCOLANTE
IN LAGUNA
SILE
BRIAN
SCOLANTE
IN LAGUNA
N
SCOLANTE
IN LAGUNA
0
5
10
15
20
25
km
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
109
5.1.4 Specie ittiche - Specie Autoctone
5.1.4 Cavedano
Leuciscus cephalus (Linnaeus, 1758)
è un ciprinide di taglia media con
colore di fondo grigio o brunastro
gradualmente più chiaro sui fianchi,
che possono presentare riflessi
argentei o dorati. La regione ventrale
è chiara.
Predilige i tratti medio e medio-alti
dei corsi d’acqua con acque limpide
e moderatamente correnti; popola
inoltre tutti gli ambienti lacustri
adattandosi ad acque sia oligotrofiche che eutrofiche.
La riproduzione avviene tra maggio
e giugno; le femmine depongono
in acque basse su fondali ghiaiosi o
sabbiosi e in taluni casi anche sulla
vegetazione acquatica. La schiusa
avviene in 3-7 giorni a seconda della
temperatura dell’acqua.
È diffuso in tutto il reticolo idrografico provinciale dalla parte meridionale a quella più settentrionale.
Spesso la specie è abbondante o
dominante. Esso è una delle poche
specie indigene in Italia considerate
“non a rischio” (Zerunian, 2003).
Nelle figure a lato si riportano la
densità e la biomassa stimate nelle
singole stazioni in cui sono state
censite popolazioni di cavedano con
metodi quantitativi.
Categoria di minaccia
LC
2 stimata (ind/m )
- Densità
Figura 65 / densità stimata del cavedanoCavedano
(ind/m
)
2
SI21-09
SI19-09
SI11-09
SI10-09
SI09-09
SI08-09
SI04-09
PI19-08
PI18-08
PI14-08
PI12-08
PI11-08
PI10-08
PI09-08
PI08-08
PI07-08
PI04-08
PI03-08
PI02-08
PI01-08
LI27-10
LI26-10
LI25-10
LI24-10
LI23-10
LI22-10
LI20-10
LI19-10
LI18-10
LI17-10
LI14-10
LI13-10
LI12-10
LI11-10
LI10-10
LI09-10
LI08-10
LI07-10
LI06-10
LI05-10
LI04-10
LG07-09
LG06-09
LG04-09
BR07-08
BR06-08
BR05-08
BR04-08
BR03-08
BR02-08
BR01-08
BN06-10
BN04-10
BN03-10
BN02-10
BN01-10
3,233
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250
0,300
0,350
0,400
0,450
2
Cavedano(g/m
- Biomassa
Figura 66 / biomassa stimata del cavedano
) stimata (g/m2)
SI21-09
SI19-09
SI11-09
SI10-09
SI09-09
SI08-09
SI04-09
PI19-08
PI18-08
PI14-08
PI12-08
PI11-08
PI10-08
PI09-08
PI08-08
PI07-08
PI04-08
PI03-08
PI02-08
PI01-08
LI27-10
LI26-10
LI25-10
LI24-10
LI23-10
LI22-10
LI20-10
LI19-10
LI18-10
LI17-10
LI14-10
LI13-10
LI12-10
LI11-10
LI10-10
LI09-10
LI08-10
LI07-10
LI06-10
LI05-10
LI04-10
LG07-09
LG06-09
LG04-09
BR07-08
BR06-08
BR05-08
BR04-08
BR03-08
BR02-08
BR01-08
BN06-10
BN04-10
BN03-10
BN02-10
BN01-10
110
44,56
45,55
106,88
0,00
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
4,00
8,00
12,00
16,00
20,00
24,00
28,00
32,00
36,00
40,00
Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.4
Figura 67 / confronto
tra le
Biomassa
per biomasse
bacino (g/m2) di cavedano tra la C.I. 1994 e
quella del 2010
Figura 68 / confronto
tra per
le bacino
densità
2
Densità
(ind/mdi
) cavedano tra la C.I. 1994 e
quella del 2010
35,00
C.I. 1994
0,700
C.I. 1994
30,00
C.I. 2010
0,600
C.I. 2010
25,00
0,500
20,00
0,400
15,00
0,300
10,00
0,200
5,00
0,100
0,00
BRENTA
PIAVE
SILE
LAGUNA
LIVENZA
0,000
Totale
BRENTA
PIAVE
Figura 69 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione del cavedano
5
4
4
3
3
2
2
1
1
0
0
PI01-08
PI02-08
PI03-08
PI04-08
PI07-08
PI08-08
PI09-08
PI10-08
PI11-08
PI12-08
PI13-08
PI14-08
PI15-08
PI16-08
PI17-08
PI18-08
PI19-08
BR01-08
BR02-08
BR03-08
BR04-08
BR05-08
BR06-08
BR07-08
SI02-09
SI03-09
SI04-09
SI05-09
SI06-09
SI07-09
SI08-09
SI09-09
SI10-09
SI11-09
SI19-09
SI21-09
LG04-09
LG05-09
LG06-09
LG07-09
BN01-10
BN02-10
BN03-10
BN04-10
BN06-10
BN07-10
BN08-10
LE01-10
LE02-10
LI01-10
LI02-10
LI03-10
LI04-10
LI05-10
LI06-10
LI07-10
LI08-10
LI09-10
LI10-10
LI11-10
LI12-10
LI13-10
LI14-10
LI15-10
LI16-10
LI17-10
LI18-10
LI19-10
LI20-10
LI22-10
LI23-10
LI24-10
LI25-10
LI26-10
LI27-10
5
Abbondanza
Struttura
Figura 70 / carta di distribuzione del cavedano
SILE
LAGUNA
LIVENZA
Totale
Nei due grafici di figura 67 e 68 si
riporta il confronto con i dati storici,
come si può osservare i dati di
biomassa del 2010 sono superiori ai
precedenti solamente per il bacino
Scolante in Laguna e per quello del
Livenza. Per quanto riguarda il bacino
del Brian il confronto con i dati storici
non è stato possibile in quanto non
esistono informazioni storiche a
livello quantitativo. A livello provinciale la biomassa della specie appare
in regresso.
Densitariamente il confronto storico
mostra in generale un aumento del
numero di individui rinvenuti per
unità di superficie, a livello di singolo
bacino idrografico, invece, si nota un
calo per i bacini del Piave e del Sile.
La figura 69 mostra le abbondanze
secondo l’indice semiquantitativo e
la struttura di popolazione.
Popolazione assente
Dominante
Nella cartina si riporta la distribuzione
della specie in termini di abbondanza
secondo Moyle e Nichols (1973,
mod. Bioprogramm) nelle stazioni
oggetto di indagine.
Abbondante
Frequente
Presente
Scarso
PIAVE
LIVENZA
BRENTA
LEMENE
PIAVE
SCOLANTE
IN LAGUNA
SILE
BRIAN
SCOLANTE
IN LAGUNA
N
SCOLANTE
IN LAGUNA
0
5
10
15
20
25
km
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
111
5.1.5 Specie ittiche - Specie Autoctone
5.1.5 Cobite
Cobitis taenia bilineata (Canestrini,
1865) è un piccolo pesce appartenente alla famiglia Cobitidae. La
colorazione di fondo è bruno-giallastra con una serie di grosse macchie
scure allineate lungo i fianchi e nella
parte superiore del dorso, che spesso
tendono a fondersi formando due
fasce, soprattutto nel periodo riproduttivo.
È un tipico pesce bentonico che predilige le acque limpide, con corrente
moderata, ricche di macrofite e con
fondali sabbiosi o fangosi, nei quali
è in grado di infossarsi. Si riproduce
tra aprile e giugno. La deposizione
avviene sulla vegetazione acquatica
o su substrati sabbiosi; le uova si
schiudono dopo due o tre giorni.
Nella provincia di Treviso, il cobite
è comune nelle acque di risorgiva
e nelle acque della fascia centrale
e meridionale, nella gran parte dei
bacini idrografici provinciali. Le
stazioni di controllo in cui la specie
risulta abbondante si trovano nei
bacini del Piave, del Brian e Scolante
in Laguna.
La specie, endemica del centro-nord
Italia, è inserita nella Lista Rossa dei
Pesci d’acqua dolce indigeni in Italia
tra le specie “a più basso rischio”
(Zerunian, 2003). A livello europeo
è presente nella Direttiva 92/43/CEE
(all. II) e nella Convenzione di Berna.
Nelle figure 71 e 72 si riportano la
densità e la biomassa stimate nelle
singole stazioni in cui sono state
censite popolazioni di cobite con
metodi quantitativi.
Categoria di minaccia
NT
Cobite2)- Densità stimata (ind/m )
Figura 71 / densità stimata del cobite (ind/m
2
SI17-09
SI16-09
SI14-09
SI09-09
PI18-08
PI14-08
PI08-08
PI02-08
LI26-10
LI25-10
LI22-10
LI21-10
LI19-10
LI18-10
LI11-10
LI10-10
LI09-10
LI07-10
LG10-09
LG07-09
LG06-09
LG01-08
BR03-08
BN06-10
BN03-10
BN01-10
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250
0,300
0,350
0,400
Cobite - Biomassa
Figura 72 / biomassa stimata del cobite
(g/m2) stimata (g/m )
2
SI17-09
SI16-09
SI14-09
SI09-09
PI18-08
PI14-08
PI08-08
PI02-08
LI26-10
LI25-10
LI22-10
LI21-10
LI19-10
LI18-10
LI11-10
LI10-10
LI09-10
LI07-10
LG10-09
LG07-09
LG06-09
LG01-08
BR03-08
BN06-10
BN03-10
BN01-10
0,00
112
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
0,05
0,10
0,15
0,20
0,25
0,30
0,35
0,40
0,45
0,50
0,55
0,60
0,65
Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.5
Figura 73 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione del cobite
Abbondanza
SI17-09
SI16-09
SI14-09
SI09-09
PI18-08
PI16-08
PI14-08
PI13-08
PI08-08
LI26-10
PI02-08
LI25-10
LI22-10
LI21-10
LI19-10
LI18-10
LI15-10
LI11-10
LI10-10
0
LI09-10
0
LI07-10
1
LI03-10
1
LG10-09
2
LG07-09
2
LG06-09
3
BR03-08
3
LG01-08
4
BN06-10
4
BN01-10
5
BN03-10
5
Nel diagramma sono riportate le
abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione.
Struttura
Nella cartina si riporta la distribuzione
della specie in termini di abbondanza
secondo Moyle e Nichols (1973,
mod. Bioprogramm) nelle stazioni
oggetto di indagine.
Figura 74 / carta di distribuzione del cobite
Popolazione assente
Dominante
Abbondante
Frequente
Presente
Scarso
PIAVE
LIVENZA
BRENTA
LEMENE
PIAVE
SCOLANTE
IN LAGUNA
SILE
BRIAN
SCOLANTE
IN LAGUNA
N
SCOLANTE
IN LAGUNA
0
5
10
15
20
25
km
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
113
5.1.6 Specie ittiche - Specie Autoctone
5.1.6 Cobite mascherato
NT
Figura 75 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione del cobite mascherato
3
2
2
1
1
0
0
Abbondanza
LI19-10
3
LI10-10
4
LI09-10
4
LG10-09
5
LG07-09
5
SI20-09
Sabanejewia larvata (De Filippi, 1859)
è un Cobitidae di taglia piccola con
colorazione di fondo grigio-bruna,
tendente al rossastro con una serie
di grosse macchie scure che formano
una banda ben evidente lungo i
fianchi. Il ventre è bianco.
Vive nei tratti medi dei corsi d’acqua,
prediligendo acque limpide e ben ossigenate, con fondali sabbiosi o fangosi
e presenza di macrofite acquatiche.
È rinvenibile anche nelle risorgive.
La riproduzione avviene tra maggio
e luglio; in questo periodo il dimorfismo sessuale diventa particolarmente evidente con i maschi che
presentano due rigonfiamenti lungo
ciascun fianco.
È probabile che ciascuna femmina
deponga una sola volta in ogni
stagione riproduttiva.
Nelle acque provinciali la specie è
presente soprattutto nella fascia
centrale e meridionale con abbondanze sempre scarse.
La specie, endemica del Nord Italia,
è inserita nella Lista Rossa dei Pesci
d’acqua dolce indigeni in Italia tra
le specie “vulnerabili” (Zerunian,
2003). A livello europeo è presente
nella Direttiva 92/43/CEE (all. II) e
nella Convenzione di Berna.
Nel diagramma di figura 75 sono
riportate le abbondanze secondo
l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione.
Categoria di minaccia
Struttura
Figura 76 / carta di distribuzione del cobite mascherato
Nella cartina si riporta la distribuzione
della specie in termini di abbondanza
secondo Moyle e Nichols (1973,
mod. Bioprogramm) nelle stazioni
oggetto di indagine.
Popolazione assente
Dominante
Abbondante
Frequente
Presente
Scarso
PIAVE
LIVENZA
BRENTA
LEMENE
PIAVE
SCOLANTE
IN LAGUNA
SILE
BRIAN
SCOLANTE
IN LAGUNA
N
SCOLANTE
IN LAGUNA
0
5
10
15
20
25
km
114
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.7
5.1.7 Ghiozzo padano
Categoria di minaccia
NT
Padogobius martensii (Gunther, 1861)
è un piccolo pesce appartenente
alla famiglia Gobidae, con colorazione bruno-giallognola con bande
e macchie scure trasversali. Vive nel
tratto medio-alto dei corsi d’acqua,
predilige acque limpide e ben ossigenate, moderatamente correnti,
con substrati ghiaiosi e/o ciottolosi.
La riproduzione avviene tra maggio e
luglio; le uova, deposte in posizione
capovolta, aderiscono alla volta del
sasso usato come nido attraverso dei
filamenti adesivi. Dopo la fecondazione il maschio esercita cure parentali fino alla schiusa, che avviene
dopo circa 18 giorni alla temperatura di 22°C.
È molto comune nei corsi d’acqua
provinciali. La specie risulta spesso
abbondante o dominante in tutti
i principali bacini idrografici della
provincia.
Il ghiozzo padano, specie endemica
della regione padana, è inserito nella
Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce
indigeni in Italia tra le specie “vulnerabili” (Zerunian, 2003). A livello
europeo è tutelato dalla Convenzione di Berna.
Ghiozzo padano - Densità stimata (ind/m2)
Figura 77 / densità stimata del ghiozzo padano (ind/m2)
SI20-09
SI19-09
SI18-09
SI17-09
SI16-09
SI15-09
SI11-09
SI10-09
SI09-09
SI04-09
PI19-08
PI18-08
PI14-08
PI12-08
PI10-08
PI09-08
PI08-08
PI07-08
PI03-08
PI02-08
LI27-10
LI26-10
LI25-10
LI24-10
LI23-10
LI22-10
LI21-10
LI20-10
LI19-10
LI18-10
LI17-10
LI14-10
LI13-10
LI12-10
LI11-10
LI10-10
LI09-10
LI08-10
LI07-10
LI06-10
LI05-10
LG10-09
LG07-09
LG06-09
LG04-09
LG03-08
LG02-08
LG01-08
BR07-08
BR06-08
BR05-08
BR04-08
BR03-08
BR02-08
BR01-08
BN05-10
BN04-10
BN03-10
BN01-10
2,077
1,530
1,501
1,703
0,000
0,100
0,200
0,300
0,400
0,500
0,600
0,700
0,800
0,900
1,000
1,100
1,200
Nei grafici di figura 77 e 78 si riportano la densità e la biomassa stimate
nelle singole stazioni in cui sono
state censite popolazioni di ghiozzo
padano con metodi quantitativi.
2 2)
Ghiozzo
padano -padano
Biomassa stimata
Figura 78 / biomassa stimata del
ghiozzo
(g/m(g/m
)
SI20-09
SI19-09
SI18-09
SI17-09
SI16-09
SI15-09
SI11-09
SI10-09
SI09-09
SI04-09
PI19-08
PI18-08
PI14-08
PI12-08
PI10-08
PI09-08
PI08-08
PI07-08
PI03-08
PI02-08
LI27-10
LI26-10
LI25-10
LI24-10
LI23-10
LI22-10
LI21-10
LI20-10
LI19-10
LI18-10
LI17-10
LI14-10
LI13-10
LI12-10
LI11-10
LI10-10
LI09-10
LI08-10
LI07-10
LI06-10
LI05-10
LG10-09
LG07-09
LG06-09
LG04-09
LG03-08
LG02-08
LG01-08
BR07-08
BR06-08
BR05-08
BR04-08
BR03-08
BR02-08
BR01-08
BN05-10
BN04-10
BN03-10
BN01-10
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
115
5.1.7 Specie ittiche - Specie Autoctone
Figura 79 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione del ghiozzo padano
5
5
4
4
3
3
2
2
1
1
0
0
BN01-10
BN03-10
BN04-10
BN05-10
BR01-08
BR02-08
BR03-08
BR04-08
BR05-08
BR06-08
BR07-08
LG01-08
LG02-08
LG03-08
LG04-09
LG05-09
LG06-09
LG07-09
LG10-09
LI01-10
LI03-10
LI05-10
LI06-10
LI07-10
LI08-10
LI09-10
LI10-10
LI11-10
LI12-10
LI13-10
LI14-10
LI15-10
LI16-10
LI17-10
LI18-10
LI19-10
LI20-10
LI21-10
LI22-10
LI23-10
LI24-10
LI25-10
LI26-10
LI27-10
PI02-08
PI03-08
PI07-08
PI08-08
PI09-08
PI10-08
PI12-08
PI13-08
PI14-08
PI15-08
PI16-08
PI18-08
PI19-08
SI02-09
SI04-09
SI05-09
SI06-09
SI07-09
SI09-09
SI10-09
SI11-09
SI15-09
SI16-09
SI17-09
SI18-09
SI19-09
SI20-09
Nel diagramma a lato sono riportate le abbondanze secondo l’indice
semiquantitativo e la struttura di
popolazione.
Abbondanza
Nella cartina si riporta la distribuzione
della specie in termini di abbondanza
secondo Moyle e Nichols (1973,
mod. Bioprogramm) nelle stazioni
oggetto di indagine.
Struttura
Figura 80 / carta di distribuzione del ghiozzo padano
Popolazione assente
Dominante
Abbondante
Frequente
Presente
Scarso
PIAVE
LIVENZA
BRENTA
LEMENE
PIAVE
SCOLANTE
IN LAGUNA
SILE
BRIAN
SCOLANTE
IN LAGUNA
N
SCOLANTE
IN LAGUNA
0
5
10
15
20
25
km
116
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.8
5.1.8 Gobione
Categoria di minaccia
NT
Figura 81 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione del gobione
3
3
2
2
1
1
0
0
Abbondanza
LI12-10
BR04-08
4
PI19-08
4
PI18-08
5
PI10-08
5
Struttura
Gobio gobio (Linnaeus, 1758) è un
ciprinide di taglia medio-piccola, con
colorazione grigio bruna sui fianchi e
sul dorso e numerose piccole macchie
distribuite irregolarmente. Lungo i
fianchi è presente una serie di grandi
macchie scure, più marcate negli individui giovani.
Vive nel tratto medio dei corsi
d’acqua; predilige acque ben ossigenate, limpide, con corrente moderata
e fondali ghiaiosi o sabbiosi.
La riproduzione avviene tra aprile e
giugno; la deposizione dei gameti ha
luogo su fondali ghiaiosi o sabbiosi ma
anche sulla vegetazione acquatica. La
schiusa avviene entro 7-8 giorni.
In provincia di Treviso, il gobione
è presente nella parte inferiore del
fiume Piave, nel Negrisia e nel bacino
del Livenza nel Rasego. è stato rilevato inoltre nel Muson dei Sassi, che
fa parte del bacino idrografico del
Brenta.
Esso è inserito nella Lista Rossa dei
Pesci d’acqua dolce indigeni in Italia
tra le specie “a più basso rischio”
(Zerunian, 2003).
Nel diagramma sono riportate le
abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione.
Nella cartina si riporta la distribuzione
della specie in termini di abbondanza
secondo Moyle e Nichols (1973,
mod. Bioprogramm) nelle stazioni
oggetto di indagine.
Figura 82 / carta di distribuzione del gobione
Popolazione assente
Dominante
Abbondante
Frequente
Presente
Scarso
PIAVE
LIVENZA
BRENTA
LEMENE
PIAVE
SCOLANTE
IN LAGUNA
SILE
BRIAN
SCOLANTE
IN LAGUNA
N
SCOLANTE
IN LAGUNA
0
5
10
15
20
25
km
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
117
5.1.9 Specie ittiche - Specie Autoctone
5.1.9 Lampreda padana
2
2
1
1
0
0
Abbondanza
SI19-09
3
SI05-09
3
SI03-09
4
PI19-08
4
LI17-10
5
LI08-10
5
Struttura
Figura 84 / carta di distribuzione della lampreda padana
Popolazione assente
Dominante
Abbondante
Frequente
Nel diagramma di figura 83 sono
riportate le abbondanze secondo
l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione.
Nella cartina si riporta la distribuzione
della specie in termini di abbondanza
secondo Moyle e Nichols (1973,
mod. Bioprogramm) nelle stazioni
oggetto di indagine.
CR
Figura 83 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione della lampreda
padana
LI06-10
Lampetra zanandreai (Vladykov, 1955)
è un agnate primitivo, appartenente
alla famiglia Petromyzontidae, di
taglia piccola con colore del corpo
grigiastro, più o meno scuro sul
dorso e sui fianchi e regione ventrale
chiara.
Vive nei tratti medio-alti dei corsi
d’acqua con acque limpide e fresche
su substrati ghiaiosi. La fase larvale
predilige invece i tratti più a valle a
corrente debole, dove vive infossata
nei substrati sabbiosi o fangosi. La
specie si può rinvenire anche nelle
risorgive.
La riproduzione avviene una sola
volta nella vita tra gennaio e marzo;
la deposizione avviene su substrati
ghiaiosi o sabbiosi. La fase larvale,
detta “ammocete”, è priva di occhi
e la bocca non è munita di denti;
questa fase dura 4-5 anni, mentre la
vita dell’adulto dai 6 agli 8 mesi.
Nelle acque provinciali la specie è
segnalata nei bacini idrografici del
fiume Piave, del Sile e del Livenza,
in particolare nei fiumi Sile e Piave
e nel torrente Meschio e su alcuni
corsi d’acqua secondari. La specie è
quasi sempre presente con popolazioni scarse.
La lampreda padana, subendemismo dell’Italia settentrionale, è in
forte decremento; è inserita nella
Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce
indigeni in Italia nella categoria
delle specie “in pericolo” (Zerunian,
2003). È riportata inoltre nella Direttiva 92/43/CEE (all. II e V) e nella
Convenzione di Berna.
Categoria di minaccia
Presente
Scarso
PIAVE
LIVENZA
BRENTA
LEMENE
PIAVE
SCOLANTE
IN LAGUNA
SILE
BRIAN
SCOLANTE
IN LAGUNA
N
SCOLANTE
IN LAGUNA
0
5
10
15
20
25
km
118
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.10
5.1.10 Lasca
Categoria di minaccia
EN
Figura 85 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione della lasca
4
3
3
2
2
1
1
0
0
Abbondanza
PI19-08
4
PI18-08
5
PI04-08
5
Chondrostoma genei (Bonaparte, 1839)
è un ciprinide di taglia medio-piccola
con dorso grigio-verde, ventre e
fianchi argentati, questi ultimi
percorsi da una banda scura abbastanza marcata.
Vive nei tratti medio-alti dei corsi
d’acqua con acque correnti e limpide
e substrati ciottolosi e/o sabbiosi.
La lasca si riproduce tra aprile e
maggio su fondali ghiaiosi poco
profondi. Gli individui sessualmente
maturi compiono brevi migrazioni
risalendo in gruppi numerosi i grandi
fiumi per deporre i gameti. La schiusa
avviene in 10 giorni, in relazione alla
temperatura ambientale.
In provincia la lasca è diffusa nel
Livenza, nel Piave ed in tutte le acque
da esso alimentate. Durante i censimenti la lasca è stata rilevata nel Piave
basso e presso le fontane di Fontigo.
La lasca, endemismo italiano presente
nell’Italia settentrionale e nel versante
adriatico di quella centrale, è inserita
nella Lista Rossa dei Pesci d’acqua
dolce indigeni in Italia come specie
“vulnerabile”. A livello europeo è
presente nella Direttiva 92/43/CEE
(all. II) e nella Convenzione di Berna.
Nel grafico di figura 85 sono riportate
le abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione.
Struttura
Figura 86 / carta di distribuzione della lasca
Nella cartina si riporta la distribuzione
della specie in termini di abbondanza
secondo Moyle e Nichols (1973, mod.
Bioprogramm) nelle stazioni oggetto
di indagine.
Popolazione assente
Dominante
Abbondante
Frequente
Presente
Scarso
PIAVE
LIVENZA
BRENTA
LEMENE
PIAVE
SCOLANTE
IN LAGUNA
SILE
BRIAN
SCOLANTE
IN LAGUNA
N
SCOLANTE
IN LAGUNA
0
5
10
15
20
25
km
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
119
5.1.11 Specie ittiche - Specie Autoctone
5.1.11 Luccio
Esox lucius (Linnaeus, 1758) è un
pesce della famiglia Esocidae, di taglia
grande e livrea variabile sia in relazione all’ambiente che all’età; il colore
di fondo è generalmente verde-giallastro con una vermicolatura irregolare
di colore più scuro, mentre la regione
ventrale è biancastra.
Predilige le acque ferme o poco
correnti, ben ossigenate e ricche di
vegetazione; popola gli ambienti
lacustri, sia interni che costieri e gli
ambienti di risorgiva.
La riproduzione avviene da metà
febbraio a marzo, a seconda della
temperatura dell’acqua. Le uova
vengono deposte in più riprese sulla
vegetazione acquatica e possono venir
fecondate anche da più maschi.
In provincia il luccio è presente nelle
risorgive e nei settori inferiori dei vari
bacini. La specie è risultata abbondante in due stazioni di campionamento, una del fiume Sile ed una del
canale Grassaga. In generale risulta
invece presente o scarso. La specie
è inserita nella Lista Rossa dei Pesci
d’acqua dolce indigeni in Italia nella
categoria “vulnerabile” (Zerunian,
2003), attualmente in Italia sono
presenti, frutto di immissioni non
controllate, morfotipi riconducibili al
ceppo danubiano, che negli anni ha
prodotto diverse forme ibride che
sono riconoscibili anche a livello di
livrea (fenotipo).
Categoria di minaccia
VU
Luccio2)- Densità stimata (ind/m )
Figura 87 / densità stimata del luccio (ind/m
2
SI19-09
SI18-09
SI17-09
SI10-09
SI09-09
SI04-09
PI10-08
LI25-10
LI24-10
LI19-10
LI12-10
LI08-10
LI07-10
LI04-10
LG10-09
LG09-09
LG08-09
LG07-09
LG06-09
LG02-08
LG01-08
BR04-08
BN05-10
BN04-10
BN03-10
BN02-10
BN01-10
0,000
0,010
0,020
0,030
0,040
0,050
0,060
0,070
0,080
2
Luccio
- Biomassa
Figura 88 / biomassa stimata del luccio
(g/m
) stimata (g/m )
2
Nelle figure 87 e 88 si riportano la
densità e la biomassa stimate nelle
singole stazioni in cui sono state
censite popolazioni di luccio con
metodi quantitativi.
SI19-09
SI18-09
SI17-09
SI10-09
SI09-09
SI04-09
PI10-08
LI25-10
LI24-10
LI19-10
LI12-10
LI08-10
LI07-10
LI04-10
LG10-09
LG09-09
LG08-09
LG07-09
LG06-09
16,80
LG02-08
LG01-08
19,12
BR04-08
BN05-10
BN04-10
BN03-10
BN02-10
BN01-10
0,00
120
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
12,00
14,00
16,00
Specie ittiche - Specie Autoctone 5.1.11
Figura 89 / confronto
traper
lebacino
biomasse
di luccio tra la C.I. 1994 e
Biomassa per
Biomassa
bacino
(g/m2)
(g/m2)
quella del 2010
Figura 90 / confrontoDensità
tra le
di
2 luccio tra la C.I. 1994 e quella
per densità
bacino (ind/m
)
del 2010
8,00
8,00
C.I. 1994 C.I. 1994 0,030
C.I. 1994
7,00
7,00
C.I. 2010 C.I. 2010
C.I. 2010
6,00
6,00
5,00
5,00
4,00
4,00
3,00
3,00
2,00
2,00
1,00
1,00
0,00
0,00
BRIAN
0,025
0,020
0,015
0,010
0,005
BRIAN
PIAVE
PIAVE
SILE
SILE
LAGUNA LAGUNA
LIVENZA LIVENZA
Totale
0,000
Totale
BRIAN
PIAVE
Figura 91 / abbondanza semiquantitativa e struttura di popolazione del luccio
5
4
4
3
3
2
2
1
1
0
0
BN01-10
BN02-10
BN03-10
BN04-10
BN05-10
BN07-10
BN08-10
BR04-08
LG01-08
LG02-08
LG05-09
LG06-09
LG07-09
LG08-09
LG09-09
LG10-09
LI02-10
LI03-10
LI04-10
LI07-10
LI08-10
LI12-10
LI15-10
LI16-10
LI19-10
LI24-10
LI25-10
PI10-08
SI02-09
SI03-09
SI04-09
SI05-09
SI06-09
SI07-09
SI09-09
SI10-09
SI17-09
SI18-09
SI19-09
5
Abbondanza
Struttura
Figura 92 / carta di distribuzione del luccio
SILE
LAGUNA
LIVENZA
Totale
Per questa specie è stato possibile il
confronto con i dati storici quantitativi
dei precedenti studi (figure 89 e 90).
I dati di biomassa attuali sono superiori ai precedenti con l’eccezione
dei bacini del Sile e del Livenza. Sul
bacino del Brenta non è stato possibile effettuare un confronto con i
dati storici per la mancanza di informazioni di tipo quantitativo. A livello
provinciale la biomassa della specie
appare in progresso.
La densità al confronto storico mostra
un trend in calo nei bacini del Piave e
del Sile, mentre a livello provinciale il
dato risulta in aumento.
Nella figura 91 sono riportate le
abbondanze secondo l’indice semiquantitativo e la struttura di popolazione.
Nella cartina si riporta la distribuzione
della specie in termini di abbondanza
secondo Moyle e Nichols (1973,
mod. Bioprogramm) nelle stazioni
oggetto di indagine.
Popolazione assente
Dominante
Abbondante
Frequente
Presente
Scarso
PIAVE
LIVENZA
BRENTA
LEMENE
PIAVE
SCOLANTE
IN LAGUNA
SILE
BRIAN
SCOLANTE
IN LAGUNA
N
SCOLANTE
IN LAGUNA
0
5
10
15
20
25
km
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
121
5.1.12 Specie ittiche - Specie Autoctone
5.1.12 Muggine calamita
Liza ramada (Risso, 1826) appartiene
alla famiglia Mugilidae, ha taglia
media con lunghezze comprese tra
20 e 40 cm. La colorazione di fondo
è grigio-argentata con sfumature
cromatiche diverse. Specie eurialina,
vive sia in mare, in prossimità della
superficie, sia nelle lagune, negli
stagni costieri, nelle zone estuariali
e nei tratti bassi dei fiumi, prediligendo substrati fangosi o sabbiosi e
ricchi di vegetazione.
La migrazione riproduttiva verso le
acque marino-costiere avviene da
settembre a dicembre. La deposizione è unica nel corso di ogni
stagione riproduttiva. Le uova sono
provviste di una goccia oleosa che le
rende pelagiche.
Nel trevigiano è segnalato nei tratti
terminali dei fiumi. Tra le stazioni
di campionamento la specie è stata
rilevata nel canale Grassaga. Questo
muggine è inserito nel Regolamento
n°1626/94 del Consiglio dell’UE
“che istituisce misure tecniche per
la conservazione delle risorse della
pesca nel Mediterraneo”.
Nella cartina si riporta la distribuzione
della specie in termini di abbondanza
secondo Moyle e Nichols (1973,
mod. Bioprogramm) nelle stazioni
oggetto di indagine.
Figura 93 / carta di distribuzione del muggine calamita
Popolazione assente
Dominante
Abbondante
Frequente
Presente
Scarso
PIAVE
LIVENZA
BRENTA
LEMENE
PIAVE
SCOLANTE
IN LAGUNA
SILE
BRIAN
SCOLANTE
IN LAGUNA
N
SCOLANTE
IN LAGUNA
0
5
10
15
20
25
km
122
Carta Ittica della Provincia di Treviso - Aggiornamento 2008 - 2010
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SPECIE ITTICHE AUTOCTONE A M - Pesca Treviso