Il “S.E.T.”
Il “S.E.T.”, Servizio Emergenze Trasporti, è un
Programma volontario a cui aderiscono Imprese
associate a Federchimica (Federazione Nazionale
dell’Industria Chimica) e a cui partecipano altre
Imprese e Associazioni con l’obiettivo comune di
cooperare con le Autorità Pubbliche per fornire
assistenza in caso di incidenti nel trasporto su strada e/o ferrovia di sostanze e preparati chimici.
Federchimica, che ha la missione di tutelare la
competitività delle Imprese Associate, persegue la
strategia di mettere a punto, diffondere e migliorare i sistemi di prevenzione degli incidenti e nel
caso, attraverso il “S.E.T.”, di supportare il piano
di azioni delle Autorità Pubbliche, con interventi
efficienti e rapidi.
è un Programma di Federchimica, nel quale il
“S.E.T.” si riconosce, volto a promuovere un miglioramento continuo nelle Aree di Sicurezza, Salute
e Ambiente.
L’attività del “S.E.T.” è regolata da un Protocollo
d’Intesa sottoscritto il 9 gennaio 1998 col
Dipartimento della Protezione Civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la
Direzione Generale, Protezione Civile e Servizi
Antincendi, del Ministero dell’Interno.
L’adesione al “S.E.T.” è riservata a
Imprese e Associazioni di Categoria che
hanno sottoscritto il Programma
Responsible Care di Federchimica.
Possono partecipare al “S.E.T.” altre
Imprese, Istituzioni, Associazioni di
Settore, Consorzi e altri Organismi coinvolti nella gestione delle emergenze nel
trasporto di prodotti chimici.
Ogni
Impresa/Associazione
Aderente/Partecipante deve disporre di
un “Punto di Contatto Aziendale” con il
quale il “S.E.T.”, mediante il “Centro di
Risposta Nazionale”, si interfaccia in
caso di richiesta di assistenza da parte
delle Autorità Pubbliche.
(1) PUNTO DI CONTATTO AZIENDALE DI: Astrazeneca, AssICC,
Bracco e Bracco Imaging, Cognis, Elantas Camattini, Esso
Italiana, Henkel, Henkel Loctite Adesivi, Makhteshim Agan,
PPG Industries Italia, Sanofi - Aventis, S.I.A.D., Syngenta
Crop. Protection, Tazzetti Fluids,Wictor.
(2) PUNTO DI CONTATTO AZIENDALE DI: Assogasliquidi.
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Il meccanismo operativo
Il “S.E.T.” viene attivato digitando un numero riservato alle Prefetture e ai Comandi Provinciali dei
Vigili del Fuoco.
Il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” (situato presso S.P.M. S.c.a r.l. - Servizi Porto Marghera) seleziona e attiva il “Punto di Contatto Aziendale”,
dell’Impresa Aderente o Partecipante al “S.E.T.”, in
grado di fornire alle Autorità Pubbliche il “Livello di
Intervento” da esse richiesto. I Livelli di intervento
sono così strutturati:
Alle Autorità Pubbliche viene assegnato automaticamente un “Codice di Chiamata”.
• sistema Tomes Plus (insieme di Banche Dati per
informazioni chimiche e tossicologiche relative
a migliaia di prodotti);
• database del CEFIC su “Tremcard” (istruzioni per
i conducenti);
• database del CEFIC su “EriCard” (istruzioni per
le “Squadre di Intervento”);
Il “Punto di Contatto Aziendale” attivato via telefono, via fax o email assicura una costante assistenza alle Autorità Pubbliche.
Per soddisfare le richieste delle Autorità Pubbliche,
il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” accede
al Cruscotto, un sofisticato sistema informatico atto
al coordinamento delle diverse unità di intervento
operative a fronte di un incidente, in prevalenza
nel trasporto di prodotti chimici. Attraverso il
Cruscotto, è possibile accedere a:
• riferimenti per attivare i “Punti di Contatto
Aziendali” e le “Squadre di Intervento”;
• elenco siti aziendali;
• livelli di Intervento di ogni sito aziendale con la
fascia oraria presidiata;
• database dei prodotti chimici suddivisi per
Impresa;
• elenco Comandi Provinciali e Direzioni Regionali
dei Vigili del Fuoco ed elenco Prefetture;
• serbatoio SDS (Schede di Sicurezza) delle Imprese
Aderenti al S.E.T. che ne hanno dato la disponibilità.
Il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” (ubicato
a Porto Marghera presso PSM) può essere attivato anche a seguito di “Chiamate”: richieste di collaborazione per eventi non correlati all’incidentalità nel trasporto. In questi casi, i Vigili del Fuoco
avranno la possibilità di accedere, in maniera
riservata, al Cruscotto e agli strumenti di gestione
delle emergenze, normalmente a disposizione del
“Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” (Schede di
Sicurezza, Tremcard e EriCard), previa segnalazione della “Chiamata”.
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La procedura di attivazione del “S.E.T.”
In caso di incidente, le Autorità Pubbliche (Vigili del Fuoco) tendono a stabilire un contatto diretto con il
produttore, rivenditore o destinatario del prodotto per la richiesta di informazioni necessarie o dell’eventuale assistenza tecnica sul luogo dell’incidente. Nei casi in cui ciò non fosse possibile, i Vigili del Fuoco
possono digitare il numero dedicato del “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” il quale si attiverà per fornire la necessaria assistenza sia a livello informativo (Livello 1), sia relativamente alla mobilitazione di
Tecnici (Livello 2), sia di “Squadre di Intervento” Aziendali (Livello 3). Il S.E.T. può anche essere attivato
dalle Imprese Aderenti attraverso il numero verde S.E.T. che può essere indicato dalle Imprese direttamente sui documenti di viaggio che per legge devono accompagnare il trasporto delle merci pericolose
• LIVELLO 1
il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” ricerca le
informazioni richieste e, attraverso il cruscotto
“S.E.T.”, individua l’Impresa Aderente al “S.E.T.”
in possesso delle informazioni (Scheda di Sicurezza)
di interesse specifico. Il “Centro di Risposta
Nazionale S.E.T.” trasmette via fax o email copia
del modulo, debitamente compilato, con richiesta
di Intervento di Livello 1,al “Punto di Contatto
Aziendale” e indica il recapito telefonico/fax delle Autorità Pubbliche a cui inviare le informazioni
richieste.
• LIVELLO 2
il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T”. ricerca,
attraverso il Cruscotto “S.E.T.”, l’Impresa in grado
di mobilitare un Tecnico Qualificato secondo la
logica di competenza sul prodotto e della prossimità geografica. Trasmette poi via fax o email il
modulo, debitamente compilato, con richiesta di
Intervento di Livello 2, al Punto di Contatto
Aziendale e indica il recapito delle Autorità
Pubbliche con cui collegarsi. Le Autorità Pubbliche
chiedono la mobilitazione del Tecnico Qualificato
mediante fax di conferma al “Punto di Contatto
Aziendale”.
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• LIVELLO 3
il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” ricerca,
attraverso il Cruscotto “S.E.T.”, l’Impresa
Aderente/Partecipante al “S.E.T.” in grado di mobilitare una “Squadra di Intervento” secondo la logica della prossimità geografica. Trasmette, poi, via
fax o email, il modulo, debitamente compilato, con
richiesta di Intervento di Livello 3, al “Punto di Contatto
Aziendale” e indica il recapito delle Autorità
Pubbliche con cui collegarsi.
Le Autorità Pubbliche chiedono la mobilitazione della “Squadra di Intervento” mediante fax di conferma al “Punto di Contatto Aziendale”.
Il “Centro di Risposta Nazionale” ricerca anche,
ove necessario, attraverso il Cruscotto “S.E.T.”, secondo la logica della competenza sul prodotto e della
prossimità geografica al luogo dell’incidente, l’Impresa
Aderente o Partecipante al “S.E.T.” con un Tecnico
Qualificato che possa fornire assistenza specialistica alla “Squadra di Intervento”, anche a distanza,
mediante collegamento telefonico con i Vigili del
Fuoco e la “Squadra di Intervento” sul posto.
Il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” tiene
registrazione delle richieste di intervento e ne dà
comunicazione alla fine di ogni mese a
Federchimica.
Federchimica ha realizzato un sistema informatico che consente di interfacciare il sito “S.E.T.”
con il Cruscotto e con la Banca Dati Incidenti.
In questo sistema, la “Banca Dati Incidenti” viene
alimentata automaticamente dai dati inseriti nel
Cruscotto dagli operatori del “Centro di Risposta
Nazionale” e dai Vigili del Fuoco.
Le informazioni sull’incidente potranno essere integrate dagli altri Soggetti Coinvolti, ciascuno per
la parte di sua competenza, (Centro di Risposta
Nazionale, Imprese “S.E.T.”, Vigili del Fuoco e
Vettori cisternisti per il travaso), oltre che da
Federchimica, attraverso Pagine Asincrone. La
Banca Dati Incidenti potrà poi essere arricchita,
in termini di incidenti, da ognuno di questi Soggetti
e da Federchimica, in modo da disporre di un
quadro il più possibile rappresentativo del fenomeno dell’incidentalità nel trasporto di sostanze e
preparati chimici.
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L’organizzazione per la logistica su strada
La struttura operativa per gli eventuali incidenti stradali è costituita dal “Centro di Risposta Nazionale”
e da 37 “Punti di Contatto Aziendali” delle Imprese
Aderenti e Partecipanti al “S.E.T.”.
dente in 3 ore al massimo di percorso su strada,
con le “Squadre di Intervento” mobilitate da 50
Centri che coprono quasi interamente il territorio
nazionale.
Attualmente, il “S.E.T.” assicura la sua assistenza
alle Autorità Pubbliche 24 ore ogni giorno dell’anno ed è in grado di intervenire sul luogo dell’inci-
Inoltre una “Squadra di Intervento” è specializzata per carichi di materiale radioattivo.
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L’organizzazione per la logistica su ferrovia
Con la Convenzione siglata il 2 Marzo
2001 con Trenitalia - Divisione Cargo,
la capacità di risposta del “S.E.T.” si è
estesa anche agli incidenti che avvengono durante il trasporto su rete ferroviaria.
Le Autorità Pubbliche e “Trenitalia-Divisione
Cargo S.p.A”, attivano il “S.E.T.”, contattando un numero telefonico riservato.
La “Sala Operativa” di “Trenitalia-Divisione
Cargo S.p.A.” di Milano coordina le
altre 13 “Sale Operative” nel Paese.
Il “Centro di Risposta Nazionale” avvia
il meccanismo operativo (vedere Livello
1 de “le procedure di attivazione del
S.E.T.”) per il trasferimento di dati e informazioni alle Autorità Pubbliche e alla
“Sala Operativa” di “Trenitalia-Divisione
Cargo S.p.A.” di Milano che hanno attivato l’intervento di “Livello 1”.
Per gli interventi di “Livello 2” e di “Livello 3” provvede la “Sala Operativa” di Milano, che coordina le altre 13 “Sale Operative” nel Paese, mobilitando carri soccorso per il trasferimento lungo la
rete di Esperti e/o di “Squadre di Intervento” sul
luogo dell’incidente.
Il “S.E.T.” assicura la sua assistenza per gli interventi su ferrovia 24 ore ogni giorno dell’anno.
7
L’organizzazione per la logistica via mare
Il 15 giugno 2004,
Federchimica e REMPEC
di Malta hanno firmato
un Protocollo di Intesa per
incidenti in mare coinvolgenti prodotti chimici.
Al “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” compete perciò il coordinamento dell’attività di supporto di Federchimica al REMPEC, con riferimento sia
alla gestione dei flussi informativi, sia all’individuazione dell’esperto/degli esperti da attivare.
Su richiesta del REMPEC, il “Centro di Risposta
Nazionale S.E.T.” provvede all’attivazione del personale esperto entro 1 ora dalla chiamata nel normale orario di lavoro; entro 6 ore dalla chiamata negli altri casi.
L’iniziativa si inquadra nell’ambito della
Convenzione di Barcellona che ha assegnato al
REMPEC, in quanto Centro di Risposta per la
gestione delle emergenze da inquinamento nel
Mare Mediterraneo, facente capo al Programma
Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) e
all’Organizzazione Marittima Internazionale
(IMO), la responsabilità di organizzare e dirigere gli interventi di soccorso, mediante l’Unità di
Soccorso “MAU”.
Gli esperti devono essere selezionati per un periodo rinnovabile di due anni e, in questo periodo,
devono assicurare la loro disponibilità nei casi in
cui l’Unità “MAU” venga attivata.
L’intervento dei componenti dell’Unità di Soccorso
“MAU” è limitato ad assistere operativamente le
Autorità Nazionali sulle decisioni da assumere per
gestire l’emergenza. Il loro ruolo è pertanto solo
consultivo nei confronti dell’Autorità Nazionale
competente sulla quale ricadono le responsabilità del processo decisionale delle operazioni e le
eventuali conseguenze da esso derivanti.
Attraverso questo Protocollo, Federchimica si impegna, facendo leva sul “Centro di Risposta
Nazionale S.E.T.” a Porto Marghera, a mettere a
disposizione le Competenze professionali di esperti di Imprese di Federchimica Aderenti al “S.E.T.”,
relativamente a famiglie di prodotti per i quali è
stata data disponibilità a fornire collaborazione.
I componenti del “MAU” devono fornire al REMPEC una relazione giornaliera delle loro attività e,
una relazione conclusiva, alla fine della missione.
Essi hanno il dovere della discrezione verso il
pubblico e i media, con i quali non possono
avere contatto diretto, che è invece compito
delle Autorità.
La ratifica del Protocollo, che ha una connotazione internazionale, rappresenta un importante riconoscimento politico per Federchimica, il cui ruolo di proporsi quale centro di riferimento e supporto per le Pubbliche Istituzioni, attraverso un
sistema integrato per la gestione delle emergenze chimiche nel trasporto, ne esce rafforzato.
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Gli Accordi di supporto nella gestione delle emergenze
Nel corso degli anni sono stati sviluppati Accordi per coadiuvare il “S.E.T.” nelle diverse problematiche
connesse alla gestione delle emergenze, nonché per allargare il suo raggio d’azione.
Con la Convenzione sottoscritta il 9 Marzo 1998 con Federchimica, la
Fondazione Salvatore Maugeri ha messo a disposizione il CNIT - Centro
Nazionale di Informazione Tossicologica - come “Punto di Contatto Aziendale”
per le Imprese Aderenti al “S.E.T.” interessate a servirsi di tale struttura in grado di rispondere 24 ore ogni giorno dell’anno. Il “C.N.I.T.” opera attivamente nella gestione del soccorso sanitario per incidenti industriali e assicura, nel
Sistema, interventi di “Livello 1”.
Con la Convenzione sottoscritta il 20 Ottobre 2000 con Federchimica,
l’l’Associazione Italiana Commercio Chimico AssICC, si è impegnata nel S.E.T.
portando il contributo dei distributori di prodotti chimici. Fondata nel 1946,
AssICC è da 50 anni l’Associazione dell’Impresa distributiva italiana nel settore chimico, collegamento indispensabile tra produttori e utilizzatori finali, dove
Imprese diverse si riconoscono uguali nella condivisione di valori, comportamenti e comune senso di responsabilità verso il mondo esterno. AssICC rappresenta inoltre un Organismo ufficiale e un collegamento continuo con le
Autorità nazionali e europee. AssICC partecipa al “S.E.T.” attraverso nove
aziende, che forniscono al CNIT, su supporto informatico e cartaceo, le Schede
di Sicurezza (SDS) relative ai propri prodotti.
Con l’Accordo Operativo sottoscritto l’8 febbraio 2005 tra Assogasliquidi e il
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nell’ambito del Protocollo “S.E.T.” tra
Federchimica e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ASSOGASLIQUIDI ha
ripreso e rielaborato il Programma relativo alla GESTIONE DELLE EMERGENZE NEL TRASPORTO DI GPL, iniziativa volontaria delle Imprese Associate operanti nel settore GPL. L’Accordo prevede l’individuazione e l’adozione di attrezzature, di procedure operative e di processi formativi unificati, al fine di costituire uno strumento atto a realizzare, in tempi contenuti, interventi ad elevato
potenziale di risoluzione in caso di incidente.
Nel 2006 Assogasliquidi ha messo a disposizione del Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco 5 kit per lo svuotamento delle cisterne incidentate e nel 2007
ha commissionato un simulatore per il recupero di GPL da cisterne incidentate
per la formazione e l’addestramento del personale addetto alle operazioni di
emergenza, in scenari di svuotamento dei contenitori e messa in sicurezza dei
veicoli. Con finalità preventive e formative, prosegue l’attività di raccolta delle
informazioni per la Banca Dati Incidenti da GPL. Il Servizio si esplica attraverso
l’istituzione e la gestione di una banca dati informatica costruita sulla base dei
rapporti di intervento delle squadre operative dei Vigili del Fuoco e di informazioni estrapolate da articoli di stampa.
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Collegamenti internazionali
Il “S.E.T.”, è realizzato da Federchimica ed é integrato nel “Programma I.C.E.” (International
Chemical Environment), gestito dal CEFIC
(European Chemical Industry Council), con sede
a Bruxelles, al quale Federchimica aderisce.
• il trasferimento, ove disponibili, di dati e di informazioni immediati, costituenti l’intervento di
“Livello 1”, attraverso la rete dei “Centri di
Risposta Nazionale ICE” di cui il “S.E.T.” è il
riferimento italiano;
La rete ”I.C.E.” è basata su 17 “Centri di Risposta
Nazionali” Europei, oltre che sul “REMPEC” (Regional
Marine Pollution Emergency Response Centre for
the Mediterranean Coastal States), a Malta.
• il trasferimento di altri dati e informazioni tramite la “Banca Dati Incidenti” di Federchimica;
• lo scambio di competenze e esperienze europee, mediante riunioni di aggiornamento e simulazioni di eventi incidentali.
L’integrazione del “S.E.T.” nel “Programma ICE”
assicura, per eventuali incidenti su relazioni di trasporto internazionale:
RVK
(Oslo)
FINTERC
(Helsinki)
TRC
(Schiedam)
KEMIAKUTEN
(Stoccolma)
BELINTRA
(Antwerpen)
FDKI/RVK
(Copenaghen
CHEMSAFE
(Harwell)
SPOT
(Plock)
TUIS
(Ludwigshafen)
TRINS
(Litvinov)
TRANSAID
(Brest)
DINS
(Sal’a)
CHEMIEFACHBERATUNG
(Basilea)
VERIK
(Szazhalombatta)
CERET
(Madrid)
TUIS/ERS
(Ludwigshafen)
REMPEC
(Malta)
“S.E.T.”
(Porto Marghera)
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Il Programma Responsible Care
É il Programma volontario dell’Industria Chimica
mondiale con il quale le Imprese, attraverso le loro
Federazioni nazionali, si impegnano a migliorare
continuamente prodotti, processi e comportamenti, nelle aree di Sicurezza, Salute e Ambiente, in
modo da contribuire, in maniera significativa, allo
Sviluppo Sostenibile dell’Industria, delle Comunità
Locali e della Società. Il Programma Responsible
Care è stato avviato in Canada nel 1984 dalla
CCPA (Canadian Chemical Producers Association)
e poi adottato nel 1988 dall’ACC (American
Chemistry Council). L’anno successivo il Programma
è stato avviato in europa dal CEFIC (European
Chemical Industry Council), mentre dal 1992
Federchimica gestisce il Programma Responsible
Care in Italia. Attualmente è adottato da 10.000
Imprese Chimiche, in 52 Paesi del Mondo.
In particolare, nel settore della logistica, ha l’obiettivo di minimizzare tutti i rischi ad essa legati, identificando le potenziali sorgenti di pericolo e adottando le corrispondenti misure preventive.
I principi e i valori che ispirano il Programma
Responsible Care sono:
• Sicurezza, Salute e Ambiente, come parte integrante della politica aziendale
• Comportamenti e pratiche industriali orientate a
Salute, Sicurezza e Ambiente
• Informazione trasparente e collaborazione attiva con il mondo esterno
• Collaborazione con Clienti e Fornitori per
la Sicurezza dei Prodotti e dei loro residui
• Sostegno e diffusione dei principi,
mediante la condivisione di esperienze
con le altre imprese
Ogni anno viene pubblicato un Rapporto
Responsible Care che presenta i risultati delle azioni messe in atto dalle Imprese per garantire la
Sicurezza e la Salute dei propri dipendenti e la
salvaguardia dell’Ambiente.
Il “Rapporto S.E.T.”
Ogni anno Federchimica raccoglie e rielabora i dati
relativi alle attività del “S.E.T.” per condurre una valutazione qualitativa del Servizio, volta a mettere in
luce potenzialità ed eventuali criticità dello stesso.
Tali dati vengono riportati nel documento “Rapporto
S.E.T.”, nel quale i dati sull’operatività del “S.E.T.”
vengono messi a confronto con quelli degli altri
Paesi coinvolti nella Rete Europea ICE, relativamente a: distribuzione fisica dei prodotti; numero e tipologie di incidenti per modalità di traspor-
to; operazioni di soccorso differenziate per “Livello
di Intervento”, effettuate in ambito ICE per la
gestione di emergenze chimiche di questo settore di attività.
Il “Rapporto S.E.T.”, inoltre, presenta ogni anno
alcune importanti iniziative delle Imprese Chimiche
Italiane per uno sviluppo sostenibile nella logistica, con ricadute positive nelle Aree di Salute,
Sicurezza e Ambiente.”
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I Soggetti del “S.E.T.”
Il “S.E.T.”, Servizio Emergenze Trasporti, si basa
sull’adesione di 43 Imprese e Associazioni di
Federchimica, e sulla partecipazione di altre
Imprese e di altri Soggetti operanti nella logistica
delle sostanze e dei preparati chimici(1).
La suddivisione dei ruoli e dei compiti e il coordinamento fra le Imprese, le Associazioni e gli altri
Soggetti del “S.E.T.” permettono di specializzare
il Servizio per competenze, per tipo di intervento
e per localizzazione geografica.
IMPRESE ADERENTI
Air Liquide Italia S.p.A.
Esso Italiana S.r.l.
Sanofi Aventis S.p.A.
Arkema S.r.l.
Elantas Camattini S.p.A.
Sasol Italy S.p.A.
Assogasliquidi
Henkel S.p.A.
S.I.A.D. S.p.A.
Astrazeneca S.p.A.
Henkel Loctite Adesivi S.r.l.
S.I.P.C.A.M. - OXON S.p.A.
Basell Poliolefine Italia S.r.l.
Ineos Vinyls Italia S.p.A.
Snia S.p.A. (Caffaro)
Basf Italia S.r.l.
Infineum Italia S.r.l.
Solvay Chimica Italia** S.p.A.
Bayer S.p.A.
Lanxess S.r.l.
Solvay Solexis S.p.A.
Borregaard Italia S.p.A.
Makteshim Agan Italia S.r.l.
Bracco e Bracco Imaging S.p.A.
Mapei S.p.A.
Syndial S.p.A.
Attività diversificate
Ciba S.p.A.
Nuova Solmine S.p.A.
Clariant Servizi (Italia) S.p.A.
Polimeri Europa S.p.A.
Cognis S.p.A.
Polynt S.p.A.
Cray Valley Italia S.r.l.
PPG Industries Italia S.r.l.
Dow Italia* S.r.l.
Rivoira S.p.A.
Du Pont De Nemours Italiana S.r.l.
Rohm and Haas Italia S.r.l.
(2)
Syngenta Crop Protection S.p.A.
Tazzetti Fluids S.r.l.
Vinavil S.p.A.
Wictor S.p.A.
Yara Italia S.p.A.
IMPRESE E ALTRI SOGGETTI PARTECIPANTI
AssICC – Associazione Italiana Commercio Chimico
(3)
Axse S.r.l.
Campoverde S.r.l.
Fondazione Salvatore Maugeri – C.N.I.T., Centro Nazionale Informazione Tossicologica
RE.AL. Service S.p.A.
REMPEC – Regional Marine Pollution Emergency Response Centre for the Mediterranean Sea
Tecnoparco Val Basento S.p.A.
Trenitalia Cargo S.p.A.
* Comprende anche Equipolymers S.r.l., Dow AgroSciences B.V. e Dow Poliuretani Italia S.r.l.
** Comprende anche Solvay Bario e Derivati S.p.A., Solvay Chimica Bussi S.p.A.,
Soc. Generale per l’Industria della Magnesia S.p.A. e Solvay Fluor Italia S.p.A.
(1) Al 01-12-2007.
(2) Associazione di settore di Federchimica.
(3) Associazione di categoria.
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Brochure Illustrativa - SET