Il “S.E.T.” Il “S.E.T.”, Servizio Emergenze Trasporti, è un Programma volontario a cui aderiscono Imprese associate a Federchimica (Federazione Nazionale dell’Industria Chimica) e a cui partecipano altre Imprese e Associazioni con l’obiettivo comune di cooperare con le Autorità Pubbliche per fornire assistenza in caso di incidenti nel trasporto su strada e/o ferrovia di sostanze e preparati chimici. Federchimica, che ha la missione di tutelare la competitività delle Imprese Associate, persegue la strategia di mettere a punto, diffondere e migliorare i sistemi di prevenzione degli incidenti e nel caso, attraverso il “S.E.T.”, di supportare il piano di azioni delle Autorità Pubbliche, con interventi efficienti e rapidi. è un Programma di Federchimica, nel quale il “S.E.T.” si riconosce, volto a promuovere un miglioramento continuo nelle Aree di Sicurezza, Salute e Ambiente. L’attività del “S.E.T.” è regolata da un Protocollo d’Intesa sottoscritto il 9 gennaio 1998 col Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la Direzione Generale, Protezione Civile e Servizi Antincendi, del Ministero dell’Interno. L’adesione al “S.E.T.” è riservata a Imprese e Associazioni di Categoria che hanno sottoscritto il Programma Responsible Care di Federchimica. Possono partecipare al “S.E.T.” altre Imprese, Istituzioni, Associazioni di Settore, Consorzi e altri Organismi coinvolti nella gestione delle emergenze nel trasporto di prodotti chimici. Ogni Impresa/Associazione Aderente/Partecipante deve disporre di un “Punto di Contatto Aziendale” con il quale il “S.E.T.”, mediante il “Centro di Risposta Nazionale”, si interfaccia in caso di richiesta di assistenza da parte delle Autorità Pubbliche. (1) PUNTO DI CONTATTO AZIENDALE DI: Astrazeneca, AssICC, Bracco e Bracco Imaging, Cognis, Elantas Camattini, Esso Italiana, Henkel, Henkel Loctite Adesivi, Makhteshim Agan, PPG Industries Italia, Sanofi - Aventis, S.I.A.D., Syngenta Crop. Protection, Tazzetti Fluids,Wictor. (2) PUNTO DI CONTATTO AZIENDALE DI: Assogasliquidi. 2 Il meccanismo operativo Il “S.E.T.” viene attivato digitando un numero riservato alle Prefetture e ai Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco. Il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” (situato presso S.P.M. S.c.a r.l. - Servizi Porto Marghera) seleziona e attiva il “Punto di Contatto Aziendale”, dell’Impresa Aderente o Partecipante al “S.E.T.”, in grado di fornire alle Autorità Pubbliche il “Livello di Intervento” da esse richiesto. I Livelli di intervento sono così strutturati: Alle Autorità Pubbliche viene assegnato automaticamente un “Codice di Chiamata”. • sistema Tomes Plus (insieme di Banche Dati per informazioni chimiche e tossicologiche relative a migliaia di prodotti); • database del CEFIC su “Tremcard” (istruzioni per i conducenti); • database del CEFIC su “EriCard” (istruzioni per le “Squadre di Intervento”); Il “Punto di Contatto Aziendale” attivato via telefono, via fax o email assicura una costante assistenza alle Autorità Pubbliche. Per soddisfare le richieste delle Autorità Pubbliche, il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” accede al Cruscotto, un sofisticato sistema informatico atto al coordinamento delle diverse unità di intervento operative a fronte di un incidente, in prevalenza nel trasporto di prodotti chimici. Attraverso il Cruscotto, è possibile accedere a: • riferimenti per attivare i “Punti di Contatto Aziendali” e le “Squadre di Intervento”; • elenco siti aziendali; • livelli di Intervento di ogni sito aziendale con la fascia oraria presidiata; • database dei prodotti chimici suddivisi per Impresa; • elenco Comandi Provinciali e Direzioni Regionali dei Vigili del Fuoco ed elenco Prefetture; • serbatoio SDS (Schede di Sicurezza) delle Imprese Aderenti al S.E.T. che ne hanno dato la disponibilità. Il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” (ubicato a Porto Marghera presso PSM) può essere attivato anche a seguito di “Chiamate”: richieste di collaborazione per eventi non correlati all’incidentalità nel trasporto. In questi casi, i Vigili del Fuoco avranno la possibilità di accedere, in maniera riservata, al Cruscotto e agli strumenti di gestione delle emergenze, normalmente a disposizione del “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” (Schede di Sicurezza, Tremcard e EriCard), previa segnalazione della “Chiamata”. 3 La procedura di attivazione del “S.E.T.” In caso di incidente, le Autorità Pubbliche (Vigili del Fuoco) tendono a stabilire un contatto diretto con il produttore, rivenditore o destinatario del prodotto per la richiesta di informazioni necessarie o dell’eventuale assistenza tecnica sul luogo dell’incidente. Nei casi in cui ciò non fosse possibile, i Vigili del Fuoco possono digitare il numero dedicato del “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” il quale si attiverà per fornire la necessaria assistenza sia a livello informativo (Livello 1), sia relativamente alla mobilitazione di Tecnici (Livello 2), sia di “Squadre di Intervento” Aziendali (Livello 3). Il S.E.T. può anche essere attivato dalle Imprese Aderenti attraverso il numero verde S.E.T. che può essere indicato dalle Imprese direttamente sui documenti di viaggio che per legge devono accompagnare il trasporto delle merci pericolose • LIVELLO 1 il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” ricerca le informazioni richieste e, attraverso il cruscotto “S.E.T.”, individua l’Impresa Aderente al “S.E.T.” in possesso delle informazioni (Scheda di Sicurezza) di interesse specifico. Il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” trasmette via fax o email copia del modulo, debitamente compilato, con richiesta di Intervento di Livello 1,al “Punto di Contatto Aziendale” e indica il recapito telefonico/fax delle Autorità Pubbliche a cui inviare le informazioni richieste. • LIVELLO 2 il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T”. ricerca, attraverso il Cruscotto “S.E.T.”, l’Impresa in grado di mobilitare un Tecnico Qualificato secondo la logica di competenza sul prodotto e della prossimità geografica. Trasmette poi via fax o email il modulo, debitamente compilato, con richiesta di Intervento di Livello 2, al Punto di Contatto Aziendale e indica il recapito delle Autorità Pubbliche con cui collegarsi. Le Autorità Pubbliche chiedono la mobilitazione del Tecnico Qualificato mediante fax di conferma al “Punto di Contatto Aziendale”. 4 • LIVELLO 3 il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” ricerca, attraverso il Cruscotto “S.E.T.”, l’Impresa Aderente/Partecipante al “S.E.T.” in grado di mobilitare una “Squadra di Intervento” secondo la logica della prossimità geografica. Trasmette, poi, via fax o email, il modulo, debitamente compilato, con richiesta di Intervento di Livello 3, al “Punto di Contatto Aziendale” e indica il recapito delle Autorità Pubbliche con cui collegarsi. Le Autorità Pubbliche chiedono la mobilitazione della “Squadra di Intervento” mediante fax di conferma al “Punto di Contatto Aziendale”. Il “Centro di Risposta Nazionale” ricerca anche, ove necessario, attraverso il Cruscotto “S.E.T.”, secondo la logica della competenza sul prodotto e della prossimità geografica al luogo dell’incidente, l’Impresa Aderente o Partecipante al “S.E.T.” con un Tecnico Qualificato che possa fornire assistenza specialistica alla “Squadra di Intervento”, anche a distanza, mediante collegamento telefonico con i Vigili del Fuoco e la “Squadra di Intervento” sul posto. Il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” tiene registrazione delle richieste di intervento e ne dà comunicazione alla fine di ogni mese a Federchimica. Federchimica ha realizzato un sistema informatico che consente di interfacciare il sito “S.E.T.” con il Cruscotto e con la Banca Dati Incidenti. In questo sistema, la “Banca Dati Incidenti” viene alimentata automaticamente dai dati inseriti nel Cruscotto dagli operatori del “Centro di Risposta Nazionale” e dai Vigili del Fuoco. Le informazioni sull’incidente potranno essere integrate dagli altri Soggetti Coinvolti, ciascuno per la parte di sua competenza, (Centro di Risposta Nazionale, Imprese “S.E.T.”, Vigili del Fuoco e Vettori cisternisti per il travaso), oltre che da Federchimica, attraverso Pagine Asincrone. La Banca Dati Incidenti potrà poi essere arricchita, in termini di incidenti, da ognuno di questi Soggetti e da Federchimica, in modo da disporre di un quadro il più possibile rappresentativo del fenomeno dell’incidentalità nel trasporto di sostanze e preparati chimici. 5 L’organizzazione per la logistica su strada La struttura operativa per gli eventuali incidenti stradali è costituita dal “Centro di Risposta Nazionale” e da 37 “Punti di Contatto Aziendali” delle Imprese Aderenti e Partecipanti al “S.E.T.”. dente in 3 ore al massimo di percorso su strada, con le “Squadre di Intervento” mobilitate da 50 Centri che coprono quasi interamente il territorio nazionale. Attualmente, il “S.E.T.” assicura la sua assistenza alle Autorità Pubbliche 24 ore ogni giorno dell’anno ed è in grado di intervenire sul luogo dell’inci- Inoltre una “Squadra di Intervento” è specializzata per carichi di materiale radioattivo. 6 L’organizzazione per la logistica su ferrovia Con la Convenzione siglata il 2 Marzo 2001 con Trenitalia - Divisione Cargo, la capacità di risposta del “S.E.T.” si è estesa anche agli incidenti che avvengono durante il trasporto su rete ferroviaria. Le Autorità Pubbliche e “Trenitalia-Divisione Cargo S.p.A”, attivano il “S.E.T.”, contattando un numero telefonico riservato. La “Sala Operativa” di “Trenitalia-Divisione Cargo S.p.A.” di Milano coordina le altre 13 “Sale Operative” nel Paese. Il “Centro di Risposta Nazionale” avvia il meccanismo operativo (vedere Livello 1 de “le procedure di attivazione del S.E.T.”) per il trasferimento di dati e informazioni alle Autorità Pubbliche e alla “Sala Operativa” di “Trenitalia-Divisione Cargo S.p.A.” di Milano che hanno attivato l’intervento di “Livello 1”. Per gli interventi di “Livello 2” e di “Livello 3” provvede la “Sala Operativa” di Milano, che coordina le altre 13 “Sale Operative” nel Paese, mobilitando carri soccorso per il trasferimento lungo la rete di Esperti e/o di “Squadre di Intervento” sul luogo dell’incidente. Il “S.E.T.” assicura la sua assistenza per gli interventi su ferrovia 24 ore ogni giorno dell’anno. 7 L’organizzazione per la logistica via mare Il 15 giugno 2004, Federchimica e REMPEC di Malta hanno firmato un Protocollo di Intesa per incidenti in mare coinvolgenti prodotti chimici. Al “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” compete perciò il coordinamento dell’attività di supporto di Federchimica al REMPEC, con riferimento sia alla gestione dei flussi informativi, sia all’individuazione dell’esperto/degli esperti da attivare. Su richiesta del REMPEC, il “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” provvede all’attivazione del personale esperto entro 1 ora dalla chiamata nel normale orario di lavoro; entro 6 ore dalla chiamata negli altri casi. L’iniziativa si inquadra nell’ambito della Convenzione di Barcellona che ha assegnato al REMPEC, in quanto Centro di Risposta per la gestione delle emergenze da inquinamento nel Mare Mediterraneo, facente capo al Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) e all’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), la responsabilità di organizzare e dirigere gli interventi di soccorso, mediante l’Unità di Soccorso “MAU”. Gli esperti devono essere selezionati per un periodo rinnovabile di due anni e, in questo periodo, devono assicurare la loro disponibilità nei casi in cui l’Unità “MAU” venga attivata. L’intervento dei componenti dell’Unità di Soccorso “MAU” è limitato ad assistere operativamente le Autorità Nazionali sulle decisioni da assumere per gestire l’emergenza. Il loro ruolo è pertanto solo consultivo nei confronti dell’Autorità Nazionale competente sulla quale ricadono le responsabilità del processo decisionale delle operazioni e le eventuali conseguenze da esso derivanti. Attraverso questo Protocollo, Federchimica si impegna, facendo leva sul “Centro di Risposta Nazionale S.E.T.” a Porto Marghera, a mettere a disposizione le Competenze professionali di esperti di Imprese di Federchimica Aderenti al “S.E.T.”, relativamente a famiglie di prodotti per i quali è stata data disponibilità a fornire collaborazione. I componenti del “MAU” devono fornire al REMPEC una relazione giornaliera delle loro attività e, una relazione conclusiva, alla fine della missione. Essi hanno il dovere della discrezione verso il pubblico e i media, con i quali non possono avere contatto diretto, che è invece compito delle Autorità. La ratifica del Protocollo, che ha una connotazione internazionale, rappresenta un importante riconoscimento politico per Federchimica, il cui ruolo di proporsi quale centro di riferimento e supporto per le Pubbliche Istituzioni, attraverso un sistema integrato per la gestione delle emergenze chimiche nel trasporto, ne esce rafforzato. 8 Gli Accordi di supporto nella gestione delle emergenze Nel corso degli anni sono stati sviluppati Accordi per coadiuvare il “S.E.T.” nelle diverse problematiche connesse alla gestione delle emergenze, nonché per allargare il suo raggio d’azione. Con la Convenzione sottoscritta il 9 Marzo 1998 con Federchimica, la Fondazione Salvatore Maugeri ha messo a disposizione il CNIT - Centro Nazionale di Informazione Tossicologica - come “Punto di Contatto Aziendale” per le Imprese Aderenti al “S.E.T.” interessate a servirsi di tale struttura in grado di rispondere 24 ore ogni giorno dell’anno. Il “C.N.I.T.” opera attivamente nella gestione del soccorso sanitario per incidenti industriali e assicura, nel Sistema, interventi di “Livello 1”. Con la Convenzione sottoscritta il 20 Ottobre 2000 con Federchimica, l’l’Associazione Italiana Commercio Chimico AssICC, si è impegnata nel S.E.T. portando il contributo dei distributori di prodotti chimici. Fondata nel 1946, AssICC è da 50 anni l’Associazione dell’Impresa distributiva italiana nel settore chimico, collegamento indispensabile tra produttori e utilizzatori finali, dove Imprese diverse si riconoscono uguali nella condivisione di valori, comportamenti e comune senso di responsabilità verso il mondo esterno. AssICC rappresenta inoltre un Organismo ufficiale e un collegamento continuo con le Autorità nazionali e europee. AssICC partecipa al “S.E.T.” attraverso nove aziende, che forniscono al CNIT, su supporto informatico e cartaceo, le Schede di Sicurezza (SDS) relative ai propri prodotti. Con l’Accordo Operativo sottoscritto l’8 febbraio 2005 tra Assogasliquidi e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nell’ambito del Protocollo “S.E.T.” tra Federchimica e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ASSOGASLIQUIDI ha ripreso e rielaborato il Programma relativo alla GESTIONE DELLE EMERGENZE NEL TRASPORTO DI GPL, iniziativa volontaria delle Imprese Associate operanti nel settore GPL. L’Accordo prevede l’individuazione e l’adozione di attrezzature, di procedure operative e di processi formativi unificati, al fine di costituire uno strumento atto a realizzare, in tempi contenuti, interventi ad elevato potenziale di risoluzione in caso di incidente. Nel 2006 Assogasliquidi ha messo a disposizione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco 5 kit per lo svuotamento delle cisterne incidentate e nel 2007 ha commissionato un simulatore per il recupero di GPL da cisterne incidentate per la formazione e l’addestramento del personale addetto alle operazioni di emergenza, in scenari di svuotamento dei contenitori e messa in sicurezza dei veicoli. Con finalità preventive e formative, prosegue l’attività di raccolta delle informazioni per la Banca Dati Incidenti da GPL. Il Servizio si esplica attraverso l’istituzione e la gestione di una banca dati informatica costruita sulla base dei rapporti di intervento delle squadre operative dei Vigili del Fuoco e di informazioni estrapolate da articoli di stampa. 9 Collegamenti internazionali Il “S.E.T.”, è realizzato da Federchimica ed é integrato nel “Programma I.C.E.” (International Chemical Environment), gestito dal CEFIC (European Chemical Industry Council), con sede a Bruxelles, al quale Federchimica aderisce. • il trasferimento, ove disponibili, di dati e di informazioni immediati, costituenti l’intervento di “Livello 1”, attraverso la rete dei “Centri di Risposta Nazionale ICE” di cui il “S.E.T.” è il riferimento italiano; La rete ”I.C.E.” è basata su 17 “Centri di Risposta Nazionali” Europei, oltre che sul “REMPEC” (Regional Marine Pollution Emergency Response Centre for the Mediterranean Coastal States), a Malta. • il trasferimento di altri dati e informazioni tramite la “Banca Dati Incidenti” di Federchimica; • lo scambio di competenze e esperienze europee, mediante riunioni di aggiornamento e simulazioni di eventi incidentali. L’integrazione del “S.E.T.” nel “Programma ICE” assicura, per eventuali incidenti su relazioni di trasporto internazionale: RVK (Oslo) FINTERC (Helsinki) TRC (Schiedam) KEMIAKUTEN (Stoccolma) BELINTRA (Antwerpen) FDKI/RVK (Copenaghen CHEMSAFE (Harwell) SPOT (Plock) TUIS (Ludwigshafen) TRINS (Litvinov) TRANSAID (Brest) DINS (Sal’a) CHEMIEFACHBERATUNG (Basilea) VERIK (Szazhalombatta) CERET (Madrid) TUIS/ERS (Ludwigshafen) REMPEC (Malta) “S.E.T.” (Porto Marghera) 10 Il Programma Responsible Care É il Programma volontario dell’Industria Chimica mondiale con il quale le Imprese, attraverso le loro Federazioni nazionali, si impegnano a migliorare continuamente prodotti, processi e comportamenti, nelle aree di Sicurezza, Salute e Ambiente, in modo da contribuire, in maniera significativa, allo Sviluppo Sostenibile dell’Industria, delle Comunità Locali e della Società. Il Programma Responsible Care è stato avviato in Canada nel 1984 dalla CCPA (Canadian Chemical Producers Association) e poi adottato nel 1988 dall’ACC (American Chemistry Council). L’anno successivo il Programma è stato avviato in europa dal CEFIC (European Chemical Industry Council), mentre dal 1992 Federchimica gestisce il Programma Responsible Care in Italia. Attualmente è adottato da 10.000 Imprese Chimiche, in 52 Paesi del Mondo. In particolare, nel settore della logistica, ha l’obiettivo di minimizzare tutti i rischi ad essa legati, identificando le potenziali sorgenti di pericolo e adottando le corrispondenti misure preventive. I principi e i valori che ispirano il Programma Responsible Care sono: • Sicurezza, Salute e Ambiente, come parte integrante della politica aziendale • Comportamenti e pratiche industriali orientate a Salute, Sicurezza e Ambiente • Informazione trasparente e collaborazione attiva con il mondo esterno • Collaborazione con Clienti e Fornitori per la Sicurezza dei Prodotti e dei loro residui • Sostegno e diffusione dei principi, mediante la condivisione di esperienze con le altre imprese Ogni anno viene pubblicato un Rapporto Responsible Care che presenta i risultati delle azioni messe in atto dalle Imprese per garantire la Sicurezza e la Salute dei propri dipendenti e la salvaguardia dell’Ambiente. Il “Rapporto S.E.T.” Ogni anno Federchimica raccoglie e rielabora i dati relativi alle attività del “S.E.T.” per condurre una valutazione qualitativa del Servizio, volta a mettere in luce potenzialità ed eventuali criticità dello stesso. Tali dati vengono riportati nel documento “Rapporto S.E.T.”, nel quale i dati sull’operatività del “S.E.T.” vengono messi a confronto con quelli degli altri Paesi coinvolti nella Rete Europea ICE, relativamente a: distribuzione fisica dei prodotti; numero e tipologie di incidenti per modalità di traspor- to; operazioni di soccorso differenziate per “Livello di Intervento”, effettuate in ambito ICE per la gestione di emergenze chimiche di questo settore di attività. Il “Rapporto S.E.T.”, inoltre, presenta ogni anno alcune importanti iniziative delle Imprese Chimiche Italiane per uno sviluppo sostenibile nella logistica, con ricadute positive nelle Aree di Salute, Sicurezza e Ambiente.” 11 I Soggetti del “S.E.T.” Il “S.E.T.”, Servizio Emergenze Trasporti, si basa sull’adesione di 43 Imprese e Associazioni di Federchimica, e sulla partecipazione di altre Imprese e di altri Soggetti operanti nella logistica delle sostanze e dei preparati chimici(1). La suddivisione dei ruoli e dei compiti e il coordinamento fra le Imprese, le Associazioni e gli altri Soggetti del “S.E.T.” permettono di specializzare il Servizio per competenze, per tipo di intervento e per localizzazione geografica. IMPRESE ADERENTI Air Liquide Italia S.p.A. Esso Italiana S.r.l. Sanofi Aventis S.p.A. Arkema S.r.l. Elantas Camattini S.p.A. Sasol Italy S.p.A. Assogasliquidi Henkel S.p.A. S.I.A.D. S.p.A. Astrazeneca S.p.A. Henkel Loctite Adesivi S.r.l. S.I.P.C.A.M. - OXON S.p.A. Basell Poliolefine Italia S.r.l. Ineos Vinyls Italia S.p.A. Snia S.p.A. (Caffaro) Basf Italia S.r.l. Infineum Italia S.r.l. Solvay Chimica Italia** S.p.A. Bayer S.p.A. Lanxess S.r.l. Solvay Solexis S.p.A. Borregaard Italia S.p.A. Makteshim Agan Italia S.r.l. Bracco e Bracco Imaging S.p.A. Mapei S.p.A. Syndial S.p.A. Attività diversificate Ciba S.p.A. Nuova Solmine S.p.A. Clariant Servizi (Italia) S.p.A. Polimeri Europa S.p.A. Cognis S.p.A. Polynt S.p.A. Cray Valley Italia S.r.l. PPG Industries Italia S.r.l. Dow Italia* S.r.l. Rivoira S.p.A. Du Pont De Nemours Italiana S.r.l. Rohm and Haas Italia S.r.l. (2) Syngenta Crop Protection S.p.A. Tazzetti Fluids S.r.l. Vinavil S.p.A. Wictor S.p.A. Yara Italia S.p.A. IMPRESE E ALTRI SOGGETTI PARTECIPANTI AssICC – Associazione Italiana Commercio Chimico (3) Axse S.r.l. Campoverde S.r.l. Fondazione Salvatore Maugeri – C.N.I.T., Centro Nazionale Informazione Tossicologica RE.AL. Service S.p.A. REMPEC – Regional Marine Pollution Emergency Response Centre for the Mediterranean Sea Tecnoparco Val Basento S.p.A. Trenitalia Cargo S.p.A. * Comprende anche Equipolymers S.r.l., Dow AgroSciences B.V. e Dow Poliuretani Italia S.r.l. ** Comprende anche Solvay Bario e Derivati S.p.A., Solvay Chimica Bussi S.p.A., Soc. Generale per l’Industria della Magnesia S.p.A. e Solvay Fluor Italia S.p.A. (1) Al 01-12-2007. (2) Associazione di settore di Federchimica. (3) Associazione di categoria. 12