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41 granile avvenimento sportivo siciliano il nostro
-[ornale sarà rappresentato, oltre che dal corrispcnL t e locale sionor Giovanni Tortina, dall'ottimo reattore avv. Antonino Pedone, il quale, con tale manato è partito martedì sera per Palermo. Mentre eoli
l manderà interessanti corrispondenze, i fotografi
3i>anijer, Aheniacar e Gacioppo penseranno alla parte
l[|justK*ativa, cosicché la stampa sportiva, come il
Loto, con la massima sollecitudine e la maggior ricLez i possibile, illustrerà la gara pel Circuito delle
Vetturette, per la Targa Florio e per la Perla del
Ijted) erraneo.
Leggere il prossimo numero.
F o o t - b a l l
I campionati nazionali.
Numerosi gruppi di sportisti ed appassionati del
«iiioco del calcio si dirigevano verso le ore 15 di
B0®enica scorsa al nostro campo sportivo per assijtere all'annunciato match, l'ultimo di prima categoria
'la presente stagione, fra il F. O. Torino e VAndrea
_ria di Genova. Ma delusione ! Giunti al portale
^ingresso, il portiere rimandava tutti invariabilmente
•oa una laconica frase: « L'Andrea Boria ha dichiasto forfait ». Peccato. Perchè il match sarebbe riuIcito veramente interessante, ed i torinesi si ripromettevano di marcare alla squadra avversaria almeno
Utret anti goals quanti ne aveva segnato sul suo
ferreno il Milan Cricket contro la medesima squadra.
[Cosicché chinsosi il primo e più importante ciclo
Iella stagione comincia già l'esodo dei giuocatori
[tranieri che presero parte al campionato di l a categoria, Del F. C. Torino Michel e Jaquet sono già
partiti, e così pure in qualche altra squadra si proInrra ino presto dei vuoti.
IRiassumendo i risultati del campionato categoria A
Betta primo classificato il Milan Cricket con 6 punti,
leeoni! o il F. O. Torino con 5 punti; segue l'Andrea
boria.
JEd un altro forfait dobbiamo registrare: quello
Iella Virtus Juventusque di Livorno che non s'è pre[entata a Milano nel match che avrebbe dovuto sostelere contro 1' U. S. M.
|E' con un senso di delusione che registriamo questa
leeoniia ritirata di una squadra ligure, che tanto
Lene s'era già piazzata nelle eliminatorie regionali.
[Ci conforta la speranza che un altr'anno questa
locietà vorrà mettersi di maggiore impegno e serietà,
I noi siamo certi che con tali requisiti la squadra
Iella Virtus Juventusque potrà aspirare al campionato
•azionale di seconda categoria 1908.
lE con questo augurio salutiamo i foot-hcdU rs li|ornesi.
II campionato siciliano.
|ll campionato siciliano ebbe termine a Palermo con
ì emozionante incontro fra il Messina ed il Paleimo
. 0., che vinse con 4 goals a zero e per la prima
lolta la squadra messinese.
IResta cosi classificato come campione siciliano il
•W«n»o F. O. che ha dimostrato in quest'ultima statone come un razionale e continuo allenamento possa
lortare una squadra discreta ad un'ottima forma.
I Ai colleghi messinesi fu fatta un'accoglienza corsale coronata da un suntuoso banchetto alla fine del
pale furon fatti brindisi ai vincitori, ed espressa la
peranza che un altr'anno anche le squadre meridiopli possano incontrarsi con quelle del settentrione
fcr disputare il campionato nazionale.
(Componevano le due squadre i signori:
I Palermo F. O. : Sergio, V. Colombo, White, Bonanno,
sasiiiisffisgisj
iiS-iSii
-r-T
-" _
gare internazionali di Tiro al piccione a Milano. -
Automobilisti!
' volete viaggiare senza pericoli nè
P a » » e « , adottate sulle vostre macchine,
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già adottano le primarie Case corruttrici:
C. Colombo, Campanella, Di Benedetto,
Barbera, Titze, Schimicci, Vitale.
Messina F. Ó.: Mills, Ciaccio, Botteri,
Zaccone, M. Canuistroci, Gregorio, Skiner, Salomone, Huleatt, Hood, A. Cannistroci.
II campionato della Federazione
( lnnastica.
Vicenza vincitrice.
Avevamo espressamente incaricato il
collega Schenoni di Vicenza di recarsi a
Venezia per assistere allo svolgimento del
campionato ginnastico di foot ball che
quest'anno si annunziava un po' più interessante del solito. Ci è giunto il particolareggiato resoconto del competente
collega, ma in ritardo, onde fun mo impossibilitati di passarlo nel numero
scorso.
Su detto campionato, che si svolse il
giorno 7 aprile; così ci scrive il nostro
incaricato :
« E' stata questa dunque una bella giornata pel foot-ball, che sarebbe riuscita ancora migliore se gli organizzatori avessero dimostrato una maggiore solerzia
e raziocinio nel loro còmpito. Il ritrovo
delle squadre era fissato per le 10 ant., a
S. Elena, ora troppo tarda se si pensa che
sul medesimo campo si dovevano svolgere le eliminatorie della palla vibrata
e del tamburello. Ma almeno fosse stato
tutto apparecchiato per l'ora stabilita !
Invece alle ore 10 non era ancora stata
tirata una linea del campo e le porte si
stavano costruendo. Il campo poi non
era regolamentare o per lo meno poco
Il campione dott. Lainati, vincitore del Gran Premio Milano.
adatto al gioco specialmente per alcuni
(Fot. A. Foli - Milano).
ciottoli sporgenti, pericolosissimi e per un
piccolo canaletto che attraversava per lungo il campo.
li conduce all'attacco, ed in una rapida scappata del« Fortuna volle che le squadre degli altri giochi non
l'estremo destro, anche per un po' d'indecisione del
si presentassero. Ma per rimediare ai suaccennati inportiere, la palla entra nel goal. Cosi finisce il primo
convenienti e dar tempo alla preparazione del campo
tempo, 2 a 1. Nella ripresa ha il vento favorevole
si decise di ritornare alle 13 a S. Elena. Appena il
Padova ; ne approfitta per attaccare il goal vicentino,
pallone fu gonfiato (poco prima dell'inizio), da tutti
mirabilmente difeso dai terzini e dal portiere. L'ati capigioco partirono proteste pel medesimo, perchè
tacco vicentino fa alcune rapidissime incursioni ed è
assomigliava di più ad uno pel rugby che per l'assola valentia del portiere che salva alcuni difficilissimi
ciation. Con tutto ciò il pallone non fu cambiato.
shols in modo veramente meraviglioso. Mancano pochi
« Passando al dettaglio delle partite dirò che si sapeva
minuti alla fine e tutta la squadra padovana muove
benissimo esser Padova e Vicenza di forza pari, la
all'attacco e 3 minuti prima del termine eguaglia i
Beyer poi, provvista di diversi elementi stranieri, papunti. Nella mezz'ora successiva la linea dei primi
reva dovesse presentarsi con molte probabilità di vitvicentini si riorganizza e con rapidi assalti minaccia
toria. La meno quotata era la Marziale, la più giovane
il goal padovano sempre difeso benissimo dal portiere.
e perciò meno rotta alle malizie del gioco. Toccò in
Si concede un corner ed un altro colpo di testa fa
sorte alle due squadre veneziane il giocar per prime.
segnare un altro punto in favore di Vicenza.
La Beyer si è dimostrata inferiore all'aspettativa.
« Il gioco continua per un'altra mezz'ora e questa
« La linea dei primi è assai slegata ed il gioco si
volta sono i padovani che segnano il goal per primi.
accentra nel centro (che è un inglese, di cui non riVicenza per nulla scoiaggiata rinforza l'attacco,
cordo il nome), il quale fa gioco troppo individuale
Nasce una melée sotto il goal di Padova, il portiere
e -poco utile. Kent ed Hévion hanno sostenuto bene
respinge di piede, ma il pallone battendo contro un
la loro parte, ma con poco effetto data la disorgaiocatore entra nel goal. Poco dopo con un calcio
nizzazione degli avanti. Il portiere non conosce affatto
il suo gioco nè l'importanza e la responsabilità che
'angolo Vicenza segna un altro goal e con questo
ha il suo posto. La Marziale ha un gioco troppo conesito termina la partita, 5 a Vicenza, 4 a Padova.
fuso, violento, disordinato, senza tecnica. Con tuttociò,
Malgrado l'aspra lotta sostenuta, Vicenza ridiscende
contro ogni aspettativa, vinse la Beyer con 3 a 2.
in campo con la Marziale, che riposata segna un primo
goal di sorpresa. Ma i vicentini ripigliano l'attacco
« Scendono quindi in campo Padova e Vicenza. Il
con ardore e fanno penetrar la palla per ben quattro
match fu interessantissimo, accanito e durò due ore
volte. .Mancano 20 minuti alla fine, ormai non ci si
prima di venire ad una decisione. Merita una descrivede più e la Marziale cede il campo a Vicenza con 4
zione particolareggiata. Ha la palla Padova, ma Via 1. All'associazione del calcio vicentina, vincitrice
cenza se ne impadronisce e con rapidi e ben sicuri
del Campionato, fu poi fatta una simpatica dimostrapassaggi la porta gotto il goal avversario, mettendolo
zione dal numeroso pubblico accorso a questi matches»,
subito in grave pericolo. 11 portiere Romanin, dal
C. G. C.
colpo d'occhio infallibile, para a più riprese, sinché ha
luogo un corner. Questo viene tirato con rara maestria
ed un colpo di testa vicentino Io fa entrare nella
porta. Poco dopo Vicenza è di nuovo all'attacco, ed
in breve riesce a marcare un altro goal. Ma il Pavisini del Milan Cricket, che oggi giuoca coi padovani,
A Firenze, Milano e Torino in queste ultime settimane hanno avuto luogo importanti gare di tiro al
piccione.
*** A Firenze sono terminate le gare internazionali
di tiro dotate di L. 25,000 di premi. Le prove principali sortirono l'esito seguente :
Tiro Firenze. — L. 4000: 1. e 2. divisi fra il principe Potenziani, di Roma, e Sorel, di Firenze ; 3. Penna
di Siracusa; 4. Faure, francese.
Gran Premio d'Italia. — L. 20,000. Concorrenti 56.
Riuscì 1° l'inglese Machintosk con 12 piccioni su 12.
Ecco il risultato dei tiri che ebbero luogo nello
sland dell'Arena di Milano:
Gara Tiro Milano, L. 35,000. — 12 piccioni, 82 tiratori. — 1. premio, Lainati dott. Antonio con 16 piccioni su 17 ; 2. e 3. divisi tra Stagni Alfredo e Storm ;
4. e 5. divisi tra Viola Paolo e Monti Piero; 6. e 7.
divisi tra Cesaroni Edoardo e Ghirlanda Agostino;
Tiro Arena, L. 15,000. — Tiratori N. I l i : 1. Nocca
avv. Gaetano con 13 piccioni su 13 ; 2. e 3. divisi fra
i signori Fumagalli Osvaldo e De Neiva con 12 su 13;
4. 5. e 6. divisi fra i signori Interdonato Ettore,
Pitto e Asplen con 10 su 11; 7., 8. e 9. divisi fra i
signori Grandi, Viganego e Anelli con 9 su 10.
r *** Domenica 14 si è disputato il quarto Campionato piemontese di tiro al piattello alla villa Marchesa. Concorrevano, numerosissimi, i migliori tiratori del Piemonte.
Riuscì vincitore, dopo strenua lotta, il signor Durio
Alessandro (il noto fabbricante di birra), con 19 piattelli su 20; il secondo premio fu aggiudicato al
signor Boero Ferdinando; il terzo premio spettò in
parti uguali ai sig. Auchentaller Carlo e Savanco G.
Seguirono diverse poules optional al piccione, vinte
rispettivamente dai signori Durio Alessandro, Pizzi
Lainati vince il Gran Premio Milano di L. 35.000.
Eugenio e Agostini.
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J grandi tiri ai piedone in Atalia
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Le pandi corse automobilistiche
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« S i c i l i a
I l successo.
Mentre il nostro giornale va in macchina, la
grande festa dello sport in Sicilia si inizia solennemente.
Chi assistette alla Targa dello scorso anno, con
sole 10 vetture inscritte, delle quali sette appena
rimasero in gara d o p o il p r i m o giro, non p u ò dire
di conoscere ancora che cosa sia l'interesse di una
grande corsa automobilistica.
L a Targa Florio sarà la corsa automobilistica
p i ù importante che si sia avuta finora, poiché in
nessuna delle precedenti, compresa il Grand Frix
dell'A.
0. I., si sono avute 56 iscrizioni. Le f a b briche più importanti di Europa sono tutto fra
le concorrenti, e nessuno dei più celebri corridori
mancherà di partecipare alla magnifica gara siciliana.
La organizzazione di un cosi grande avvenim e n t o costò al Comitato ingenti spese; nulla f u
risparmiato perchè la riuscita fosse tale da meritare l'ammirazione di tutti gl'intervenuti e preparare maggiori successi per l'avvenire.
Si comincierà con la gara per il circuito delle
vetturette. Essa si svolgerà il giorno 18 aprile
sullo stesso circuito della Targa, ma su un perc o r s o da 250 a 350 km., e d è dotata d'una coppa
challenge istituita dal Comitato.
I vincitori saranno cosi premiati : al 1. arrivato
la coppa, del valore di L . 2000 e medaglia d ' o r o ;
al 2. L. 1000 e medaglia d'argento; al 3. L. 600
e medaglia di bronzo. Il vincitore della corsa sarà
definitivo detentore della coppa allorché l'avrà
vinta per tre volte. Oltre alla coppa e ai premi,
sarà pure assegnata una medaglia d'argento, con
incisavi la data della corsa, a tutti i corridori le
c u i vetture saranno state classificate.
L'ordine di partenza dei concorrenti
alla Targa Florio.
Si è fatta l'estrazione dell'ordine di partenza
dei concorrenti della Targa Florio. Ecco come
lascieranno il traguardo i rappresentanti delle
diverse Case :
1. Pilain (Francia) ; 2. Opel (Germania) ; 3. Darracq
(Francia); 4. Zùst (Italia); 5. Couverchel (Francia);
6. Bapid ( I t a l i a ) ; 7. Isotta-Fraschini (Italia);
8. Junior (Italia); 9. Clément (Francia); 10. Berliet
( F r a n c i a ) ; 11. De Dietrich (Francia); 12. Metaliurgique (Belgio); 13. Lucia (Svizzera); 14. Daimler
(Italia); 15. Cbarron (Francia); 16. Diatto-Clément
(Italia); 17. Radia (Francia); 18. Suddeusche (Germania ; 19. G o b r o n - Brillié (Francia); 20. Fiat (Italia);
21. Itala (Italia); 22. W a g n e r (Francia); 23. Benz
(Germania).
_
A fianco di ciascuna vettura indicheremo il probabile guidatore di nostra conoscenza:
1. Pilain (Pizzagalii); 2. Opel (Opel); 3. Darracq
( W a g n e r ) ; 4. Ziist (Da Zara); 5. Couverchel (P.
R i v i è r e ) ; 6. B a p i d (Cariolato); 7. Isotta-Frascliini
( T r u c c o ) ; 8. Junior ( T o l o t t i ) ; 9. Bayard-A. Clément
Tamaqni
In attesa del Circuito Siciliano delle vetturette. Il
(P. Garcet); 10. Berliet (Rigai); 11. Lorraine Dietrich (Duray); 12. Metaliurgique (X...); 13. Lucia
(Busson);14. Deluca-Daimler (Hérnery); 15. Chanon
(X...); 16. Diatto-Clément (Bazio); 17. Badia (Gasté);
18. Suddeutsche Fabrick (X...); 19. Gobron ( D a reste); 20. Fiat (Lancia); 21. Itala (Cagno) ;
22. Aigner (X...); 23. Benz (Erle); 24 Pilain (Salvioni); 25. Darracq (Hanriot); 26. Ziist (Maggioni);
27. Rapid (Ceirano); 28. Isotta-Fraschini (Minoia);
29. Junior (De Martino); 30. Bayard-A. Clément
(Gauderman); 31. Berliet (Porporato); 32. LorrainDietricb (Gabriel); 33. Lucia ( L e v é e ) ; 34. DelucaDaimler (Hubertot); 35. Diatto-Clément (X....);
36. Badia (Marnier); 37. Gobron (Paure); 38. Fiat
(Nazzaro); 39. Itala (Cagno); 40. Aigner (X...) ;
41. Benz (De Bojano); 42. Ziist (Conte) ; 43. B a p i d
(Gallina) ; 44. Isotta-Fraschini (Bianchi) ; 45 Junior
(Gremo); 46. Deluca-Daimler (Masini); 47. Gobron
(Sobansky); 48. Fiat ( F l o r i o ) ; 49. Itala (Fabry);
50. Benz (Spamant); 51. Ziist (Capuggi); 52. IsottaFraschini (Sorel); 53. Fiat ( W e i l l s c h o t t ) ; 54. Itala.
Sul Circuito.
Oltre ad ogni più minuta precauzione per assicurare il sicuro svolgimento della corsa, sia lungo
le strade di campagna, sia a traverso i paesi, il
i. Vincenzo Ilario, vincitore della gara del 1906.
(Fot. Cacioppo - Palerrao),
Comitato ha p r o v v e d u t o ad evitare la polvere st
Circuito cospargendolo quasi interamente di Fi
della casa Eeinach di Milano, che lo scorso anni
adoperato soltanto sul rettifilo nel luogo ove BOI
gevano le tribune, fece ottima prova.
Nei punti più importanti furono impianta
ufficii telegrafici e telefonici sul percorso pe
mantenere il c o n t i n u o contatto dei corridori co
le tribune e coi posti di soccorso della Croc
Bossa, la benemerita associazione che l'anno scori
disimpegnò con tanta mirabile organizzazione
suo c ò m p i t o fortunatamente inutile, come ci ai
guriamo sia pure questa volta.
A Petralia fu stabilito un posto di rifornimenl
supplementare per soli pneumatici, ma chiuso i
maniera che sia possibile soltanto porgere
g o m m e nuove ai corridori senza alcun aiuto mat
ria le nelle operazioni di ricambio, aiuto che
severamente p i o i b i t o .
T u t t o il Circuito sarà fornito di segnali ci
indichino ai corridori le curve, le salite, le disces
l'abitato, ecc., ecc., in tempo, perchè regolino
loro marcia secondo le difficoltà cui vanno li
contro.
Con 56 vetture che girano sul circuito, l'ini
resse per le s o r t i s c i l e marche delle varie nazio
Trucco.
Minoia.
Le vetture Isotta-Fraschini, di Milano, partecipanti alla Targa Florio
Sorel.
(Fot. Comerio Luca - Milano).
]a fortuna dei corridori più noti e meglio quotati, raggiungerà la massima intensità non solo
per quelli che avranno scommesso al totalizzatore,
Jpa anche per gli spettatori meno impegnati flnanjjiariamente.
Lo scorso anno un italiano con una vettura
italiana guadagnò la corsa contro tre altri italiani,
campione
8ei francesi ed un inglese; lo stesso
ritenterà quest'anno la prova insieme con altri
25 italiani, contro 30 stranieri di ogni parte di
jjaropa. Quale nazione avrà la vittoria? Quale fra
; campioni delia sua nazione strapperà la palma
jel trionfo?
0
L<a Giuria.
La Giuria è composta di sette membri di cui,
tre italiani, due francesi e due tedi-sebi.
J commissari saranno: per l'Italia, il conte
Orazio Oldofredi, il conte d'Isnello, il comm. Garibaldi Coltelletti; per la Francia, il p.pe D'Arembergi dell'A.C. F. e M. Tampier; per la Germania,
Adolf Graf, Arnim ed Eugen Reiss, del Kaiserliqlier A. C. di Berlino. Cronometrista sarà il
sig, F. G.. Marley.
T0RT1NA.
Quanto costano le corse automobilistiche
al
concorrente
Ci hanno detto sovente quanto costa l'organizzatone d'una corsa di automobili, ma nessuno ha
ni risposto a questa domanda : Quanto spendono
i concorrenti per prender parte alle grandi prove
occorre tutta una serie di macchine-utensili : piallatrici, torni, trapani, ecc., e un certo numero di
operai. Si possono calcolare dunque 10.000 lire.
« Ed eccoci al <. montaggio » : 3000 lire di mano
d'opera. Le vetture finalmente sono terminate,
ma occorre metterle alla prova.
I c o r r i d o r i ne
prendono
possesso e se ne vanno sulla strada.
Dopo 1000 o 1500
chilometri di perc o r s o rientrano
a l l ' o f f i c i n a . Si
smonta completamente la macchina
per vedere come
si sono comportati
i diversi pezzi che
la compongono ,
poi si torna a montarla. Nuove prove : si regola di
qui, si ritocca di
là, si fanno delle
piccole modificazioni. Questo periodo di s a g g i o
dura un mese circa: si può calcolare la spesa a
9000 lire.
« Si corre a Palermo, ad Amburgo, a Dieppe, a
Bastogne, a Brescia, cioè in Italia (Sicilia), in
Germania, in Francia, nel Belgio, in Italia (continente) e in America ; ai quattro punti cardinali.
Sei traslochi di tre vetture e dei loro conduttori,
La strada prima di Callezano.
dei meccanici e degli operai incaricati di vigilare
alle riparazioni, all'equipaggiamento e alla manutenzione. Dunque: viaggi, alloggio e vitto d'un
personale numeroso e d'un materiale importante.
«Poniamo che in media queste spese ammontino
a 15.000 lire per corsa: moltipliehiamo per 6 e
abbiamo 90.000 lire. Ciò che costa per assicurare
corridori, meccanici e materiale è facile a sapersi:
1100 lire per vettura e per corsa. Facciamo una
cifra rotonda: 18.000 lire.
« N o n si menziona qui ipremi al conduttore che
guadagna una corsa, ma bisogna invece tener
conto dell'invio della benzina, dell'olio e delle
gomme.
« Tutto ciò si calcola a 12.000 lire per corsa : vale
a dire 72.000 lire per il 1907.
« Addizioniamo ancora e avremo:
Impegni
L. 47.000
Traslochi
» 90,000
Assicurazioni
. . . »
18.000
Equipaggiamento . . -> 72.000
Secondo totale L. 227.000
La strada veduta da Petralia So orano.
qua! prezzo ha la gloria che vi possono acquistare ?
Un giornale pubblicò in questi giorni tre disegni schematici di tre differenti modelli di macchine costrutte da una grande Casa francese per
rispondere ai regolamenti di tre prove: la Targa
Florio, la Coppa dell'Imperatore e il Gran Premio
di Francia; poiché ciascuna di queste corse ha
un suo regolamento speciale, così da rendere necessari tre tipi diversi di macchine.
La vista dei disegni, che, sotto la linea sobria
e semplice, nascondono congegni possenti, ha dato
al leyan l'idea di cercare ciò che poteva essere
il bilancio delle corse per le grandi Case costruttrici, Ed ecco il risultato delle ricerche; risultato
che potrà forse un giorno servire alla storia del1 automobilismo :
« L'ufficio degli studi e l'ufficio dei disegni sono
1 primi sollecitati: due mesi di lavoro a
cinque
Persone, cioè una prima spesa di 3000 lire.
« Terminati i disegni si passa al modellatore:
'a montagna di legno che si consuma per questa
.parte di lavoro ha un valore approssimativo di
5000 lire.
4 Le materie prime: pezzi di fonderia, ferro,
acciaio, alluminio; i diversi organi della vettura,
® c; ie, assali, chassis, serbatoi, ruote, carburatore, ecc., entrano per 45.000 lire nella esecuzione
"un tipo di vettura riprodotto in tre esemplari,
s«fcza contare i pezzi doppi destinati a parare gli
"ventilali guasti dell'ultima ora.
Viene quindi il lavoro di officina. Per mettere
tutti questi differenti pezzi in istato di servire
«Ricapitoliamo
dunque:
Disegni L. 3.000;
modelli L. 5.000;
fonderia e forniture L. 45.000;
officina L. 10.000;
montaggio
L 3.000; p r o v e
L. 9.000. Primo
totale L. 75.000.
« Trattandosi
di tre modelli per
tre corse diverse
abbiamo dunque
una spesa di lire 225.000.
« Ma viene il
resto. Abbordiamo dunque il capitolo « Corse »
e prendiamo per
base, nel calendario del 1907, le
prove importanti
dove è necessario
figurare e l'ammontare
degli
impegni :
« Targa Florio, L. 3000; Coppa dell'Imperatore,
L. 9000; Grand Prix, L. 15.000; Circuito delle
Ardenne, L. 7500; Brescia, L. 8000; Coppa Vanderbilt, L. 5000.
TRIONFA
RIUNIONE
OVUNQUE
SU
Dopo
(snello.
«^Quanto all'ultimo capitolo la cosa è più spiccia:
si tratta della pubblicità. Se la fortuna assiste la
Ditta concorrente bisogna pure far conoscere il
successo urbi et orbi. Non c'è esagerazione affermare che il preventivo della pubblicità (disegni,
PISTA
ED BN S T R A D A
- Campo Sportivo Torinese - Categoria 1]2 litro: Arriva 1° splendidamente Rava Agostino in 40"
Categoria 1[3 litro: Arriva 2" Bonasso Ortensio, Record del Km.
M o t o o l o l e t t a
P H I M U S
e> P n e u m a t i c i
M l o h e l i n .
PRIMAVERILE
c o n
Fabbrica
Italiana
Motori
PMMUS
-
TORINO, Via Piazzi, 3.
produzione. Conoscete la storia del nego,
ziante di prosciutti 7 Egli spendeva 600.000
lire all'anno in réclame e i suoi affari erano
superbi. Pensò che sopprimendo la pub.
blicità avrebbe guadagnato 600.000 Hre
di più all'anno, e con un tratto di penna
cancellò questo capitolo di spese dal ano
bilancio. Fu un disastro; tanto che il negoziante l'anno dopo, dopo la prova, fe ce
per un milione di réclame.
« Per la corsa avverrebbe altrettanto se
si rinunciasse. Di colpo noi vedremmo la
nostra cifra d'affari cadere, la prosperità
diminuire.
« Correre costa caro, ma pure il denaro
è ben speso. La corsa consacra coloro che
vi partecipano: impone fiducia nel loro
sistema di fabbricazione, nella potenza
delia loro produzione, nei loro mezzi e
nel loro avvenire.
« C'è più del necessario per giustificare
un simile bilancio ».
Gentleman..
L'Italia all'Esposizione di Pietroburgo
Una via di Termini Imerese.
« Se ogni anno noi abbiamo vetture
più resistenti e più economiche, pur
senza variazioni di peso o di dimensioni,
lo dobbiamo alia corsa.
All'Esposizione di Pietroburgo si è pare
iscritta la grande fabbrica torinese Bapid.
L'Italia avrà dunque, al grande Salon
russo, un buon numero di espositori, ed i prodetti
nazionali anche là riporteranno il successo finora
registrato ovunque, riscuotendo l'approvazione e
l'ammirazione sia dello sportsman che del tecnico.
Una via di Callavuturo.
manifesti, annunzi sui giornali) si deve calcolare
a 10.000 lire per corsa, cioè a 60.000 per tutte e
sei le grandi prove.
« Riassumendo :
Primo totale (costruzione) . . L. 225.000
Secondo totale (corse) . . . » 227.000
Pubblicità
. . » 60.000
Totale complessivo L. 512.000
« Alle sei prove del 1907 prendono parte dieci
Case, ed ecco cinque milioni che l'industria automobilistica inscrive nelle sue spese generali.
Questa somma, che sembra enorme, messa cosi
in evidenza, quale rapporto ha con la produzione
francese 1 Non rappresenta la trentesima parte del
valore di quanto si esporta nella sola Inghilterra.
E' una goccia d'acqua nella vastità della produzione generale » .
Il collega Meyan chiude la sua interessante
statistica con queste parole:
« A coloro i quali osserveranno che questi milioni spesi nelle corse e in réclame potrebbero
essere impiegati più utilmente, risponderò di no.
La strada all'uscita di Termini Imerese.
IN BIBLIOTECA
Pedagogia della scherma (Editore Voghera), Bona.
— li volume è dovuto alla penna di Edoardo de
Simone. Il titolo sintetizza il contenuto del libro e
ci dispensa da qualsiasi spiegazione. Dobbiamo però
aggiungere che l'autore ha saputo svolgere il vasto
argomento cosi da rendere la lettura piacevole e interessante.
Gli Atti del III Congresso internazionale di auianiobillsmo. — Di questo importante Congresso, organizzato dal Touring Club Italiano, e dall'Automobile
Club di Milano, col concorso dell'Automobile Club di
Francia, che ha avuto luogo nel maggio dello scorso
anno, con largo intervento di notabilità nel mondo
automobilistico ed industriale, è uscito or ora ì volune degli Atti, in circa 400 pagine, e contenente
oltre alle relazioni, il resoconto delle discussimi- al'6
quali hanno dato occasione le relazioni medesime o
l'approvazione dei voti presentati al Congresso
Un virage pericolose.
La corsa è il vero, il solo campo di esperienza,
da cui sono usciti e usciranno ancora il progresso
ed il perfezionamento nell'arte della costruzione
automobilistica. A d ogni corsa la metallurgia, la
chimica industria, la meccanica hanno il beneficio
d'ima nuova scoperta.
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CORRIERE
CICLISTICO
gare ciclistiche ricominciano a svolgersi in Italia.
p0po la riunione su pista di Mantova, le corse cilistiche di Firenze, ecco la prova internazionale
rjlano-Sanremo che assume carattere internazionale
:„ l'intervento di parecchi campioni di Francia ed
.o 1 i airi - La gara si svolse domenica 14 e sortì l'esito
-mente:
_
pei 62 iscritti ben 33 risposero all'appello e cioè:
'unici0! Ganna, Galletti, Campari, Gerbi, Martino,
da Verri e riportano lievi contusioni. Per la loro
caduta si sopprimono gli ultimi due matches.
Corsa consolazione dilettanti: 1° Fiaschi, 2" Dami.
*** Dna importante riunione ciclistica èfissataa
Mantova per i giorni 30 maggio e 2 giugno.
Sul percorso Asola-Carpenedolo-Aso'a, km. 30,
si svolse un match ciclistico, fra Remondi Pietro, campione locale, e Bondi T. di Ostiano. Vinse splendidamente e contro ogni aspettativa il Rimondi, fornito
di doti eccellenti, coprendo il percorso in 56 minati,
vincendo la posta di L. 50 e una medaglia d'oro offerta da un comitato locale, promotore della prova.
*** Pubblichiamo oggi per la prima volta il cliché
del signor Lodesani Emilio.
E' uno dei migliori pedali della regione Emiliana e
col conte V. Palazzi onora la sua natia Reggio.
Corre da poco tempo, ma si è rivelato un corridore
dotato di ottimi mezzi e rare disposizioni. Campione
Emilianosin dallecorse in Bologna 1904, riesci vincitore
di varie importanti successive gare come la ModenaColorno-Reggio E., ed ultimamente primo alle riunioni
di Lonigo e di Mantova, ove in quest'ultima si guadagnò il Orand Prix di Pasqua dilettanti, battendo
corridori come Del Rosso, Fiorio, Mascetti, Morisetti
di Londro, ecc.; il suo nome ora noto nella regione
Emiliana uscirà alla gran luce ed il ciclismo italiano
troverà in lui uno di quei campioni di cui vi è cosi
penuria nell'ora presente.
8. Spinolo (Robur) ; 9. Grillone (Robur); 10. Gilardini.
La Giuria era composta dei sigg. Ettore Zanetti,
Mario Boasso, Carlo Durando, Amedeo Santena.
*** A Cagliari si svolgerà nei giorni 30 aprile
2-3 maggio una importante riunione ciclo-motociclistica indetta dalla Società Ginnastica Amsicora.
*** Come già era stato preannunziato, venne, domenica 14 aprile, effettuata la prova sul percorso
Petit Breton (francese),
vincitore della corsa Milano-Sanremo.
[aioui. Lampaggi, Pavesi, Lonati, Bordoni, Romieux,
[ossiglieli, Lombardi, Lodi, Rota, Brunietti, Taylor,
lbini, Belloni, Molteni, Trousselier, Monti, Petit
Ireton, Garrigon, Pautrat, Ivaldi, Magaly, Nolli, Giuici, Penultimo.
Durante il tragitto la lotta si era impegnata tra il
ampione italiano Gerbi, di Asti, ed i due campioni
rancasi Petit Breton e Garrigou.
Nelle vicinanze di Novi, il Gerbi, non ostante una
ipida discesa col terreno ghiaiato, riuscì a distanziare
[gruppo, ottenendo un vantaggio di tre minuti, che
onservò sino all'altra difficilissima discesa del Turbino ; ma in causa dei numerosi passaggi a livello
enne raggiunto dai due campioni di Francia.
Giunsero a Sanremo: 1° Petit Breton, francese, alle
re 16,26; 2° Gerbi, di Asti, alle 16.26'15"; 3» Garrigou,
icendo di essere stato serrato da Petit Breton e Gerbi,
rasentò protesta alla Giurìa Seguirono: 4° Ganna,
i Varese, alle ore 16,55'20"; 5° Magaly di Premezzo,
Ile ore 16,56' ; 6» Pavesi, di Milano, alle ore 17,24'4";
* Cuniolo, di Tortona, alle 17,55'.
Seguirono: Pautrat di Parigi, Belloni di Milano,
iaioni di Milano, Rossignoli di Parma.
La Giuria si è radunata per decidere intorno alla
rotesta presentata da Garrigou, e, sentite le diverse
agioni, deliberò di distanziare il Gerbi concedendo
I secondo posto a Garrigou e passando il Gerbi al
erzo posto.
La corsa Sanremo-Ventimiglia-Sanremo è stata vinta
a Ganna; 2" Danesi.
*** A Firenze abbiamo avuta una seconda riunione
iclistica che sorti l'esito seguente :
Corsa di dilettanti: 1° Signorini, 2° Pinzauti, 3° Caerini.
Corsa handicap per dilettanti: tre batterie.
Corsa finale: 1" Postioli, 2° Del Rosso, 3" Verri,
'Bocchino, 5" Franchi, 6° Parigi.
Match internazionale professionisti : ogni corridore
ève misurarsi tre volte con un avversario differente
i ogni prova. Prima corsa: 1° Gardellin, 2° Fontana,
econda corsa: 1° Verri, 2» Del Rosso. Nella terza
orsa fra Gardellin e Verri, cade Gardellin, seguito
R ciclista corridore Remondi Pietro, di Asola.
Taylor, di Bologna,
vincitore del Gran Premio di Pasqua a Mantova.
Como-Brunate, circa 6 km. di salita ininterrotta, in
relazione alla scommessa fatta dal sig. Pietro Primave3i di Lugano da una parte, e dai sigg. Botta, Ceppi
e Bianchi di Milano dall'altra parte. La posta, come
si sa, era di mille franchi. Vinse il Primavesi.
Il Ciclista.
La libera Gtrcolazione dei motocidi
Giovanni Cerbi, di Asti, 2" arrivato e 3° classificato
nella corsa Milano-Sanremo,
*** In Asti, in occasione delle tradizionali feste
patronali di S. Secondo del prossimo maggio, avrà
luogo, la domenica 12, una grande corsa ciclistica
nazionale, denominata Ciro delle antiche Provincie, di
km. 336, sul percorso Asti, Casale, Vercelli, Chivasso,
Torino, Carmagnola, Bra, Alba, Nizza, Acqui, Alessandria, Asti.
La corsa è libera a tutti i ciclisti dilettanti e professionisti, ed è dotata di rilevantissimi premi fra
cui notiamo la gran medaglia d'oro, dono di S. M. il
Re; un cronometro del Municipio d'Asti; una gran
medaglia d'oro di primo grado, della ditta Edoardo
Bianchi di Milano, costruttrice dei rinomati cicli
Bianchi; medaglie argento e di bronzo, dono del
Ministero della pubblica istruzione, oltre a tre gonfaloni e a lire mille in denaro.
Come premio speciale vi sarà una gran Coppa d'argento delle signore astesi, destinata alla Società cui
appartiene il corridore vincente.
*** Al Velodromo d'Inverno di Parigi è terminata
la corsa di otto ore. La vittoria è toccata a Georget,
che ha percorso km. 334 m. 443. Georget era seguito
a due lunghezze da Petit Breton. Venivano poi : a 19
giri, Passerien; a 44 giri, Ringeval ; a 56 giri, Cadole.
Cornet abbandonò la corsa prima della fine.
Pubblico numeroso; gran interesse.
*** Alla presenza di numeroso pubblico si svolse
la gara ciclistica riservata, indetta dal Club Sport
Robur. Percorso: Torino (Mad. di Campagna), Caselle, San Maurizio, Ciriè, Caselle, Torino (chilometri 35).
L'ordine d'arrivo fu il seguente : 1. Merlino Giovanni; 2. Romagnoli Gino (Robnr); 8. Zanotti; 4.
Rolfo (Robur); 5. Avonzo ; 6. Labbro; 7. Chiantelassa;
L a i E B P O L L E T
sulle strade f r a n c e s i
Il presidente del Touring-Club di Francia comunica al suo console di Torino, presidente del MotoClub d'Italia, che s'interessò di ottenere che l'antica
facilitazione della temporanea libera circolazione sulle
strade francesi, abolita colla legge 30 gennaio 1907
(legge sulla circolazione e tassa indiretta) fosse ristabilita.
« Mons. L. Martin, directeur général des confribuctions indirectes, après examen par le ministre des
finances du dossier réuni par le T. C. F., eoncernant
le légime des cyclistes et motocyclistes voyageant a
l'ótranger, la loi du 30 janvier 1907 qui obligeait les
cyclistes étrangers à se munir de la plaque de controle dès leur entrée dans la plus proehe ville fiau<jaise se trouve heureusement atténuée par le létablissement pur et simple du permis de circula,tion
créé en 1908 valable trois mois.
« Mons. Martin avertit les directeurs départiraentaux de ne pas verbaliser contro les cyclistes ed motocyclistes étrangers ayant dépassé la première ville
francaise et rencontrés sans plaque de controle ».
Tutti i ciclisti e motociclisti italiani sono grati al
T. C. F. del suo interessamento, cosi al M. C. I. che
forni i dati indispensabili per ottenere la suddetta
facilitazione.
Ecco come le Associazioni nazionali dimostrano coi
fatti la ragione della loro esistenza.
Emilio Lodesani, 1° arrivalo nel Grand Prix dilettanti
a Mantova.
(Fot. A. Sorgato - Reggio E.).
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MILANO, Via
Bernina.
Il meeting
motonauti co di
Monaco
non potevano piazzarsi tra i primi, si ritiravano
Lo stesso fecero New-Trèfle II, dopo una b e l l a
volata," e Flyin Fish del barone Rot.hscbild, che
compì il quarto giro in 37' e 8".
A un tratto con grande stupore si vide ]a
data, si mise subito in testa, seguito a breve distanza dalla Jeannette del cav. Florio; fra le due
Si è chiuso domenica 14 con i seguenti risultati.
Il tempo ha voluto guastare la seconda giornata
del meeting di Monaco: verso le dieci di lunedì
un forte maestrale rese il mare talmente impraticabile da obbligare la direzione delle corse a
rimandare al domani la prova dei racers superiori
agli 8 metri.
Si potè effettuare solo la corsa dei eruisers B,
seconda serie, misuranti dai 6,50 metri a 8 : anche
questa, causa lo stato del mare, ottenne un esito
p o c o felice. Dei sette canotti che si presentarono
al traguardo solo Mais-je-vais-piquer
del signor
Mégevet, motore Picker, scafo Mògevet, compì il
dercorso di 50 chilometri in 1,38',34". Il canotto
Dalifol-Petroleum,
l'unico concorrente rimasto in
gara dopo il terzo giro, essendo aumentato il vento
e ingrossato il mare, venne classificato secondo
per i tre giri, impiegando ore 1,21', 14".
Il canotto NaiUilus B. V. Jacqueiine, con motore
Boudreaux-Verdet e con scafo Descliamps-Blondeau, che era già arrivato a compiere cinque giri
in 0,54',43" e aveva una chance di primo ordine,
dovette ritirarsi causa una persistente panne.
Il tempo era coperto ed iljmare agitato da leggiera brezza di ponente, per la terza giornata.
Alle 10,30, cominciò la corsa dei eruisers I> quarta
serie, da 12 metri a 18, cilindrata massima di 15
litri. Cinque canotti si presentarono. Il NautilusMutel III
di Deschamps-Blondeau si ritirò e il
Martini IV di De Guerville e Ruthvez Sm. abbandonò il campo dopo il quarto giro, che compì
. in 12'-56". Ecco i tempi, giro per giro, degli altri
canotti: La Lorraine II di Pérignon 8,39", 17',52",
27',11", 36',83", 45',59", 53',23", ore l',4\48", 1,14',21",
tempo totale impiegato a percorrere 50 chilometri.
impegnò
imbarcazioni
emozionante.
una lotta accanita ed
Jeannette, pur correndo sempre, rientrare in porto,
dopo aver fatto il terzo giro in 23',48" : essa
aveva due cilindri rotti nel motore di sinistra.
La corsa assolutamente priva di interesse per
la troppa differenza di velocità, continuò tra la
Panhard e ia Mercédès.
Ecco il risaltato : Panhard in 54',27" ; Mercédès
in ore 1,42',56".
Malgrado la pioggia e il mare alquanto increspato, mercoledì mattina si effettuò la corsa dei
eruisers, terza serie, da 8 a 12 metri, con 14
partenti.
I tempi impiegati giro per giro a percorrere i
50 km. f u r o n o : Ulysse di Crucq : minuti 9,4,18,51,
28,39, 38,17, 48,11, 58,19, ore 1,8,26, 1,18.33; Gallinari II di Gallinari: minuti 9,50, 10,14; 30,46,
41,6, 51,23, ore 1,1,38, 1,11,55, 1,22,10 ; Adele di
Zanelli : minuti 12,29, 2^,53, 33,15, 43,33, 53,54,
ore 1,4,7, 1,14,11, 1,24,25. Inoltre giunsero: Gnen
Gsec di Grilli in ore 1,27,36; Surprise di Borelly
e Se bilie, in 1,51,56; 8. 0. L. M. della Società del
commercio e lavorazione dei metalli in 2,3,31;
Gavotte di Goignard in 2,49,4; Pilote I della Società vedette automobili in 3,18,12; Moko di Frank
e Eymard in 1,56,37, Boi d' Ys del luogotenente
Massieu, in 3,56,47.
II Canotto del Despujol, Despujol Mutel, che
aveva le migliori chances e sul quale erano corse
parecchie scommesse, dopo il terzo giro, che aveva
compiuto in 27,59, trovandosi in testa a tutti, ha
abbandonato la corsa per una panna.
Nel pomeriggio del medesimo giorno, essi
cessata la pioggia, grande folla è accorsa sulla
terrazza per assistere alla corsa delle vedette (li
squadra. II mare era un po' più agitato dal
(Fot. Branger - Parigi).
All'erta con motore Fiat, scafo Gallinari.
Intanto i due canotti inglesi Baimler II, Dainiter 111 di Lord Howard de Walden, visto che
Giunse secondo, con tre pannes, con bella corsa,
VAll'Urta
di Letta, impiegando 10',26". 20',50",
31',11", 41',26", 51',44", o r e l , l ' 5 9 " , 1,12',16",
1,22'26". Terzo giunse Florentia III, della
Società F l o r e n t i a , impiegando 10',5",
§glp:j
18',38", 31',20", 41'59", 52',43", ore 1,3',32",
'.".,.
1,14',11", 1,24',48'.'
W*
La corsa degli idroplani, 10 chilometri
di percorso, riuscì una delusione per il
numeroso pubblico. Soltanto il minuscolo
Obus Nautilus, con motore Mute], destò
l'ammirazione di tutti. Esso percorse 10
chilometri in 18',24" e i primi 2 chilometri
in 3',50". Il grosso
Glisseur-dc-Lambert,
del conte Lambert, appena partito, per riscaldamento del motore, e b b e un piccolo
incendio a bordo, che venne subito spento
dall'equipaggio. Esso non potè più continuare la corsa e venne rimorchiato i n
porto. La stessa sorte subì il Moto-godille
Glisseur con motore Anzani, il quale, dopo
il primo giro, rimase in panna e si arrestò.
Maggior interesse destò nel pomeriggio
la corsa dei racers superiori agli 8 metri,
B seconda serie. Ma dei canotti che si
presentarono, soltanto due compirono il
percorso, e cioè il Panhard Tellier della
Società Panliard e C. e la Mercédès D. I .
della Società Mercédès.
Dato il segnale della, partenza,, il Panhard, vera barca marina . molto ben gui>
D
u
r
a
(Fot. Branger - Pa«S
La Panhard-Tellier con motore Panhard-Le vassor.
La novità del 1901 " The Peari —
99
B o a j z i
(Fot. Branger - Parigi)
II Fiat X V con motore Fiat.
n
c
i
o
&
C .
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e serie per costruzii
BICICLETTE
Corso Genova,
9.
la corsa Arion-Despujols,
Fxcelsior X, Mais jevais-piquer, New Trèfle II, Sec e Florentia
II.
Fanhard-Tellier,
pilotato dal conte De la Vogue,
mantiene il suo primo posto e passa ad una velocità che non è conosciuta finora e finisce i 32
giri in 3 ore 33' 4", dopo aver battuto tutti i
records del mondo. Il canotto ha compiuto oggi
56 chilometri, 300 metri in media all'ora, mentre
quello vincitore l'anno scorso non aveva fatto
che 42 chilometri 850 metri. Una formidabile ovazione del pubblico numeroso ed elegante che assisteva alla gara ha salutato l'arrivo del canotto
vincitore, il quale d'altra parte ha battuto il record delle 50 miglia marine in 1 ora 42'2", e
quello delle 100 miglia in 3 ore 16'34".
Il Fanhard-Tellier
vince 10 mila franchi e due
medaglie d'oro, come detentore dei due records
marittimi. Inoltre una medaglia d'oro spetta al
club al quale appartiene il canotto.
Il secondo premio è stato vinto da
All'erta!,
cruiser italiano (Fiat), in 4 ore 46'27"; il terzo da
Ulysse, cruiser francese, in 4 ore 59'49": il quarto
da Flying-Fish,
racer inglese, in ore 5,14'13'; il
quinto da Adele, cruiser italiano, in 5 ore, I6'3".
Domenica, 14 aprile, dopo due giorni di pioggia
e vento, si sono potuti effettuare gli handicaps
pei cruisers e pei racers e la corsa del miglio
marino e del chilometro lanciato.
Durante gli handicaps spirava vento di levante
e il mare era alquanto mosso. Partirono 34 canotti. Eccovi gli arrivi dei cruisers che compirono
i 50 chilometri: I. Adele, oie 1 2 5 ' 1 9 " ; 2. Nihil,
I 50' 32»; 3. Lanturlu li, 2 1 8 ' 4 5 " ; 4. O. B. IT,
Lèi
Mautilus Mutel III.
veni,o di levante. 9 partenze. Tutte le imbarcazioni compirono il percorso, ad eccezione di
Arti n-AugustinNormand
di A. Normand, che abbandonò al primo giro. Eccovi i tempi impiegati a percorrere 50 km. dalle prime tre vedette:
B. V. Jacqueline II ài L. Bondreaux: minuti
17,8, 35,34, 54,40, ore 1,13,44, 1,32.45, 1.51,54, 2,10,54,
2,30,12, Nautilns B. V. Jacqueline l i di L. Bondreaux! minuti 24.40, 44,44, ore 1,2,4, 1,20,15,
1,38,29, 1,56,43, 2,5,12, 2 23,40.
Con una giornata splendida ed un mare perfettamente calmo si è disputata il 12 aprile la
prova più importante della grande settimana
sportiva, Il Campionato del mare, aperto a tutti
gli isoritti al meeting, è tanto una prova di velocità, quanto un concorso di resistenza, in quanto
che i canotti debbono compiere 200 chilometri
Del più breve spazio di tempo possibile, Il Campionato, che è internazionale, poneva di fronte
18 tra racers, cruisers e vedette di squadra, tra
cui 7 canotti francesi, 6 italiani, 2 inglesi, 2 svizzeri ed 1 tedesco.
Se non vi fosse stata la corsa disastrosa per i
racers, avremmo veduto oggi prendere parte a
questa gara delle molto potenti unità. Ma ih cattivo tempo aveva posto fuori gara diversi canotti.
Perciò tra i concorrenti non si contavano che
6 raeers, il Panhard-Tellier,
il Fiat XV, la Rapière II, il Flying-Fish, il New Trèfle II, il Mereédès-Dik. Tutti gli altri erano cruisers sufficientemente rapidi, ma a prima vista non abbastanza
per tenere testa ai canotti di pura velocità.
Nondimeno i
risultati o t t e nuti in questa
gara per il Campionato del Mare sono venuti
a sconvolgere
t u t t i i pronostici, poiché a
l a t o del Panhard-Tellier,
racer
francese,
che è riuscito a
battere di 46' il
record del mondo,
abbiamo
classificato All'erta!, che è un
cruiser.
Il seguito della partenza è s t a t o
dato alle 10,30.
La Rapière
II,
[L Motogodille Glisseur.
vincitore della
sua serie, ed uno
dei favoriti, ha dovuto abbandonare la eorsa
2 25' 17"; 5. Laley, 2 33' 48"; 6. Gavotte, 2 5 7 ' 4 3 " ;
al primo giro a causa della rottura di un tubo
7. Pilote n. 1, 3 20'29"; 8. Roy d'Is, 3 26' 1 0 " ;
della valvola. Fiat XV, egualmente favorito, si è
9. Ressac, 3 59' 2"; 10. Clapotis, 4 22' 17".
ritirato al diciottesimo giro a motivo di un ciDei racers giunsero: 1. Sea-Sick, in ore 1 9 ' 2 " ;
lindro guasto. Lorraine-Diétrieh
non ha potuto
2. Flying-Fish, 1 15'36"; 3. Mercédès D. L., 1 46'27.
finire il suo sedicesimo giro per avarie subite.
Nel pomeriggio, con tempo splendido e folla
Hanno dovuto poi abbandonare successivamente
enorme, si effettuò la corsa del miglio marino e
del chilometro lanciato. La partenza ebbe luogo
alle ore 15. Nella semi-finale vennero classificati
dei racers: Rapière II; della seconda serie: Fanhard-Tellier ; Flying-Fish. Nella finale riuscirono:
1. Fanhard-Tellier ; 2. La Rapière; 3. Flying-Fish.
Dei cruisers, nella semi-finale, prima serie :
Nautilus-Mutel I; Nihil; seconda seri e:
All'erta;
Bespujols; Mutel; Lorraine II. Nella finale; 1. All'erta ; 2. Despujols-Mutel ; 3. Nautilus-Mutel.
Nella corsa dei racers il Panhard-Tellier,
nella
finale, vinse il primo premio di L. 5000 e la coppa
del Principe di Monaco.
GORRISPONDENZA
Sea-Sick con motore Itala.
(Fot. Branger - Parigi).
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Torino — C. Tini velli. Grazie. Perora non possiamo.
l.nvino di Mezzo — E. Zanetti. Pubblichiamo.
Firenze — Baldi. Sta bene. Già provvisti di collab.
Ventimiglia — Marchiano Paolo. La posta ci ha
restituito la risposta che vi avevamo indirizzata. Appena potremo vi favoriremo.
Pinerolo — Roissard-Gatto. Siamo costretti rimandare al prossimo numero. Pazientate,
Legnano. — Rigamonti. Idem.
Milano — Erus Loiol. Il nostro giornale ha già rilevato quanto ella ci scrive.
Cagliari — A. Bignami. Sta bene. Facciamo cenno;
sempre a vostra disposizione..
Cagliari — G. La Marca. Abbiamo fatto tutto per
favorirla. Occorre che si abboni.
Lugano — Travi. Grazie. Facciamo cenno.
Verona — Galletti. Forse nel prossimo numero.
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I tempi degli anni scorsi.
Racers.
Prima serie (meno di 8 metri).
1904 — 1 La Rapière III, 150 km. in 5 ore 33 m. 22 s. ;
media all'ora 32 km. 964 m.
1905 — 1. La Rapière, 100 km. in 2 ore 26 m. 30 s. ;
media 40 km. 960 m.
1906 — 1. Antoinette, 50 km in 1 ora 9 m. 32 s. : media
43 km. 250 m.
Seconda serie (da 8 a 12 m.).
1904 — 1 Trèflì-à-Quatre, 175 km. in 5 ore 16 m. 51 s.j
media 37 km. 855 m,
1905 — 1. Napier II, 100 km, in 2 ore 25 m. 54 s. ;
media 42 km.
1906 — 1 Yarrow-Napier, 50 km. in 2 ore 41 s. ; media
24 km. 925 m.
Terza serie (da 12 a 18 metri).
1904 — 1 Lutèce, 175 km. in 5 ore 6 m. 9 s. ; media
34 km. 314 m.
1905 — 1 Piouìt IV, 100 km. in 3 ore 10 m. 53 s.;
media 31 km. 580 m.
1906 — 1 Delahaye, 50 km. in 1 ora 18 m. 4 s. ; media
38 km. 460 m.
CAMPIONATO DEL M A R E .
1905 — 1 Panhard-Levassor, 200 km. in 4 ore 22 m. 54 s.;
media 45 km. 360 m.
1906 — 1 Delahaye, 200 km. in 4 ore 40 m. 42 a. ; media
42 km. 850 m.
Cruisers.
Ecco i tempi dei cruisers :
Prima serie (meno di m. 6,50).
1904 — 1 La Marguerite, 66 km. in 3 ore 22 m, 23 s.;
media 18 km. 200 m.
1905 - 1 Joliette III, 43 km. in 3,25"3' ; media 13 km.
n o z z e :
Di questi giorni è stato celebrato il matrimonio
della gentile e buona signorina Natalia Remmert,
figlia del cav. uff. Guglielmo Remmert, con l'ingegnere Carlo Sciamengo, Ai novelli sposi, alle loro
distinte famiglie, la Stampa Sportiva manda oggi la
più fervida parola d'augurio.
— Il conte Guido Biscaretti di Ruffia, capitano di
corvetta, ha sposato la signorina Antonia Voli. Noi
auguriamo tante cose belle ad entrambi.
— Il collaboratore nostro signor Raffaele Perrone
e la signorina Maria Consìglio Marcaini si sono uniti
in matrimonio. Augurii di felicità.
— I no stri
v o t i accompagnino anche
un'altra novella
c o p p i a , di recente unita : il
s i g n o r Mario
Pelissero, noto sportsman, e la signorina Angela Lina
Permetti.
G R A M A G L I
E
Due buoni colleghi in giornalismo, Dante Signorini
direttore della Gazzetta di Torino. e Pietro AbateDaga, redattore della Gazzetta del Popolo, sono stati
colpiti da una grande sciagura: hanno perduto entrambi — quasi nel giorno istesso — la loro mamma.
In quest'ora di tristezza noi. ohe sappiamo quale
tesoro d'affetto nutrissero le due gentildonne per i
loro figli, e come ne fossero contraccambiate, porl'espressione viva del nostro cordoglio ai colaccomunati da un medesimo lutto.
Tellier alla guida del canotto Panhard-Tellier.
La Panhard Tellier in velocità.
Mendelssohn, 50 km. in 2 ore 25 m. 3 s •
media 24 km. 790 m.
ioni
.
Seconda serie (da in. 6,50 a 8).
'a» - 1 Peugeot 1, 85 km. in 3 ore 55 m. 16 s.; media
km. 21.600.
Jb - 1 Fxcelsior IX, 52 km. in 2 ore 10 m. 51 s •
media km. 23.400.
,J - 1 Excelsior
Vili, 50 km. in 2 ore 19 m. 36 s •
media km. 21.480.
1906 —
1
CICLISTI I Piovve,
ietev, del vero
Fanale
a q u i l a s
» raggio di 100 metri.
I veri
"Squilli,
portano
impressa
la Marca
di fianco
e la parola « À quilas „ .
Articoli d'illnmina •
zione,
casalinghi e
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1904 — 1 Vas-Y, 160 km. in
4 ore 25 m. 18 s. ; media
km. 22.600.
1905 — 1 Fiat X, 80 km. in
2 ore 40 m. 46 s. : media
30 km.
1906 — 1 Calypso. 50 km. in
1 ora 28 m. 28 s.; media
km. 33.950.
Quarta serie (da 12 a 18 m.).
1904 — 1 Rotech, 125 km. in
6 ore, 33 m. 18 s.; media
km. 18.600.
1905 — 1 Diétrich II, 125 km.
in 4 ore 41 m. 25 s. ; media km. 26.700.
1906 — 1 Pampa, 50 km. in
2 ore 2 m. 56 s. ; media
km. 24.600.
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L'AEROPLANO DELAGRANGE
Le esperienze colle macchine per volare p r o c e con notevole alacrità a Parigi, e numerosi
3 odo i concorrenti scesi in gara coi tipi più disparati di aeroplani. Decisamente pare che tra le
per volare il tipo aeroplano sia
va rie macchine
destinato ad avere la preferenza, perchè da qualche
tempo non si parla che di aeroplani: gli elicotteri, che avevano dato grandi speranze, non hanno
per ora eguale fortuna.
Due settimane or sono abbiamo già citato le
dell'aeroplano Santos-Dumont,
n uove esperienze
m a la rinascente primavera ha moltiplicato il numero degli sperimentatori, e la spianata di Bagaglio, n o n c h é le aiuole del jardin
d'acclimatation,
mentre incominciano a ricoprirsi di verde, pullulano di questi nuovi esseri alati, larve di c i ò che
nn giorno sarà l ' u o m o volante.
Quanti sperimentatori ! A lato di Santos, troviamo i nomi di Delagrange, Vuia, Bleriot, A r c h doiicon, Esnault-Pelletterie, Ferber-Levavasseur,
Kapferer, e fra breve si avranno pure quelli di
De la-Vaaix, Melvin, Vaneman, D e Dion, V i n e t ,
Barin, Solitene, Zeus. Nel registrare questa lista
di orni, che non è ancora completa, perchè molti
altri se ne d o v r a n n o aggiungere prima del termine della stagione, non si p u ò far a m e n o d'osservare che l'anno presente ha, in fatto di macchine per volare, un'importanza eccezionale, e
pei l'insistenza colla quale si ripetono prove su
prove, si d o v r à presto arrivare a risultati veramente rilevanti e positivi.
jv Mentre Santos-Dumont sta riparando la sua
macchina, che verso la fine del mese scorso ha
subito notevoli avarie in seguito ad una caduta,
l'aeroplano Delagrange, sotto la guida dell'ingegnere Voisin, c o m p i e un seguito di fortunate esperienze eseguendo voli successivamente di 50, 60,
ed anche di 120 metri. Si sta preparando un match
molto importante tra i due c a m p i o n i : Santos e
Delagrange, entrambi ben armati per guadagnare
il premio di 50.000 lire Deutsch-Archdeacon. La
forma dei due apparecchi è completamente diversa, quello Santos-Dumont ha l'aspetto d'un
uccello da preda, l'altro invece è piuttosto simile
a una libellula, e da ciò si può concludere che
tutti gli aeroplani, purché siano costruiti solidamente e ragionevolmente, e montati da piloti arditi ed abili, possono sollevarsi.
L'aeroplano Delagrange è costituito da una
coppia di superfici di sostentamento, disposte ai
lati della cella del pilota, e collegate da un timone orizzontale posteriore od equilibratore; la
estensione di queste superflui è enorme, poiché raggiunge 60 mq. di sv luppo, mentre nell'aeroplano
Santos-Dumont sono appena di 14 mq. Il peso
dell'apparecchio non montato è di 260 kg., mentre
quello di Santos pesa 280. E' m u n i t o di un motore
di 50 cavalli a 8 cilindri, che mette in m o v i m e n t o
l'elica di m. 2,10 di diametro.
Nel tentare le sue prime esperienze di v o l o , il
28 febbraio, d o p o iniziato il suo sollevamento, dette
una viva puntata a terra la quale causò diverse
avarie.
Venne costruito dagli ingegneri fratelli Voisin e la
prima p r o v a venne fatta il 28 febbraio scorso. D o p o
una p i o v a del m o t o r e e dell'elica Gabriele Voisin
si colloca nella navicella e si mette in m o v i m e n t o .
Dopo una breve corsa a terra l'aeroplano si solleva e c o m p i e un v o l o di circa 50 m. a poca distanza dal suolo, e ad andatura moderata.
Ma l'aeroplano piegava troppo verso sinistra e
mentre l'ing. Voisin tentava di riportarlo a posto,
perdette l'equilibrio in avanti, si sollevò ed allora
l'el ica strisciando c o n t r o terra si contorse. Il
Voisin senza inquietarsi interruppe l'accensione
nel motore e l'apparecchio si fermò. Si rilevarono
guasti non molto rilevanti, e facilmente riparabili.
Le successive esperienze v e n n e r o fatte il 7 marzo.
L'apparecchio v e n n e messo col v e n t o di fronte,
una brezza da 5 a 6 m. al secondo, e si spinge
avanti a piccola velocità sulle ruote ; si vede perfettamente che l ' a p p o g g i o a terra è assai lieve,
poiché le scosse, d o v u t e all'ineguaglianze del suolo,
sono completamente ammorzate dall'apparecchio.
Uopo un percorso di 20 a 30 m., sollevato appena il timone, l ' a p pai e c c h i o a b b a n d o n a
—\
il suolo. Ma in questo m e d e s i m o istante
sembra che esso si
voglia
impennare,
due sostegni verticali
e l'elica t o c c a n d o il
suolo, si c o n t o r c o n o ,
l'aeropiano è costretto a fermarsi, il V o i sin discende a terra,
fortunatamente senza essersi fatto alcun
dono
male. Si erano rotti i sostegni di mezzo delle aste
d ' u n i o n e della parte anteriore d e l l ' a p p a r e c c h i o
colla parte posteriore. A n c h e nell'esperienza precedente si era manifestata una n o t e v o l e d e b o lezza dell'apparecchio in tal punto. P e r il desiderio di rendere l'apparecchio m e n o pesante possibile, si erano rese tutte le parti più leggere che
fosse possibile, anche a scapito della stabilità,
ma ora i costruttori stessi hanno riconosciuto che,
allorquando l'elica cammina in piena velocità, si
ha disponibile un eccesso di forza sostentatrice,
che si p u ò tradurre in chilogrammi di peso in
più che si possono sollevare, e ciò permetterà, di
fare più resistenti le parti soggette agli sforzi
maggiori.
Rinforzato l'apparecchio e riparata l'elica, venner oriprese le esperienze il 16 marzo, d o p o aver
fatto in precedenza alcune p r o v e preventive a piccola velocità, nelle quali si notò ancora una tendenza a deviare verso sinistra, l ' a e r o p l a n o , d o p o
un percorso a terra di circa 90 m., sollevato il
timone, si alzò nettamente dal suolo, p r e n d e n d o
un v o l o deciso. Data la tendenza dell'apparecchio
di deviare verso sinistra, il Voisin interrompe
tosto l'accensione nel motore e prende terra senza
incidenti. In seguito viene fatta un'altra p r o v a e
l ' a p p a r e c c h i o di n u o v o si solleva perfettamente
con marcia decisa e brion equilibrio. A l c u n i im-
motore « Antoinette » , chiave dell'aviazione. Senza
di esso tutti questi apparecchi, per quanto i n g e gnosi, leggeri e ben costruiti, p o t r e b b e r o correre
quanto Cogliono pei prati di Bagatelie, ma senza
sollevarsi d'un palmo da terra.
L o studio di tale m o t o r e leggero c o s t ò a L e v a vasseur parecchi anni, e non solo d o v e t t e studiare il m o t o r e , ma ancora tutto il sistema di
propulsione. Prima di lui l'elica aerea era ancora
barbara; se fatta iu tela, essa si lacerava; se fatta
in legno, si r o m p e v a ; se d'alluminio, si spezzava.
Ciò perchè era necessario per risolvere la questione di farla girare colla velocità di 1500 a 2000
giri al minuto. Ed in tal caso, se si fa il calcolo,
si trova che le estremità delle ali d e l l ' e l i c a sono
sottomesse ad una velocità tangenziale e n o r m e .
Il problema venne risolto m o l t o elegantemente
dal Levavassenr, vero meccanico consumato. Egli
costituì la parte resistente dell'elica mediante un
robusto e l e g g e r ò tubo d'acciaio che ha la forma
della costola della pala dell'elica, che nel resto
è fatta d ' a l l u m i n i o : i d u e metalli sono ribaditi
insieme con un processo ingegnoso. Questo m o d o
di costruzione ha permesso al Santos-Dumont e d
al Delagrange di porre le eliche direttamente in
presa sui motori, d o u d e una semplificazione m e c canica di trasmissione e d un alleggerimento notevole dell'apparecchio.
L'aeroplano Delagrange si eleva.
prudenti spettatori, postisi davanti all'aeroplano,
c o s t r i n g o n o l'aviatore ad interrompere bruscamente l ' a c c e n s i o n e ed a prender terra [anticipatamente.
Quattro nuovi esperimenti v e n n e r o eseguiti il
30 marzo, tra i quali il più n o t e v o l e è il quarto,
che il giornale l'Auto così d e s c r i v e :
« A mezzogiorno e quarantacinque, il costruttore Voisin si slancia di n u o v o , e, pochi metri
d o p o il punto di partenza, l ' e n o r m e uccello di
tela bianca si eleva con una franchezza e d una
facilità sorprendenti : esso fila tra i due ed i quattro
metri d'altezza, rigorosamente stabile e perfettamente equilibrato. Giudicando sufficiente la d i m o strazione, il V o i s i n ritorna a terra, salutato da
entusiastici « h u r r à ! » .
Egli aveva percorso nel suo v o l o 60 m. in sei
secondi, cioè colla velocità di 10 m. al secondo,
35 k m . all'ora, ed a v r e b b e potuto, tanto il volo
d e l l ' a e r o p l a n o pareva sicuro e facile, prolungare
indefinitamente il suo v i a g g i o aereo.
V i e n fatto ora di domandare spontaneamente,
p o i c h é così facile sembra ora il v o l o meccanico,
c o m e mai sia stato necessario tanto t e m p o per
arrivare a questi risultati. Il punto essenziale della
scoperta e sul quale è bene insistere, non sia tanto
nell'aeroplano, quanto nel m o t o r e ,
r II muscolo che m u o v e questo fantastico uccello
è nn 50 cavalli Levassenr, che in c o m p l e t o assetto di marcia non pesa che 80 k g . Ed è a L e v a vasseur che d e v o n o dire grazie questi sperimentatori d'aeroplani, all'inventore dell'ormai celebre
LA MOTOSACOCHE
L ' o t t i m o risultato di queste esperienze con aeroplani prova che l'aviazione con aeroplano a motore
non ha esigenze t i o p p o grandi e che anche ai
novizi d e v e essere possibile, d o p o alcune p r o v e
di slittamento con apparecchi senza m o t o r e , di
potersi direttamente applicare a quelli con m o tore. Tale qualità degli aeroplani è preziosissima
e sarà fattore importante di un rapido progresso
di questo n u o v o sport.
L . Mina.
MEETING AUTOMOBILISTICO DI FERRARA
(15 agosto)
Il Comitato d'onore di questo importante meeting
è stato così composto:
Presidente: Strozzi principe Piero, Senatore, Presidente A . C. I.
Vice-Presidente : De Fuyleu barone de Nyevelt, Presidente A . C. di Francia.
Membri: Ettore avv. Magni, sindaco di Ferrara —
Fabris avv. comm. Lorenzo, Prefetto — Colonnello
Gatti-Casazza comm. Stefano, Presidente Deput. Prov.
— Crespi dott. comm. Silvio, deputato, Presid. A. C. M.
— Ferrerò di Ventimiglia marchese Alfonso, Presidente A. C. T. — D'Alife Gaetani conte Nicola, deputato, Presidente A. C. N. — Di Soragna marchese
Camillo, Presid. Commissione sport. dell'A. C. I. —
Guastalla dott. Gildo, segretario Commissione sport.
— Biscaretti di E n f i a conte Roberto, Senato: e — Borromeo conte Febo — Cav, Vincenzo Florio — Massari
duca Francesco — Weillschott dott. Aldo — Gulinelli conte.Gianoberto.
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Comitato esecutivo.
Presidente: Niccolino dott. prof. cav. Pietro, deputato al Parlamento.
Vice-Presidente : Gulinelli conte Cmberto.
Segretario : Castelli Gaetano.
Cassiere: Campaua Giuseppe.
Membri: Conte Basilio Soldatencow, attaché all'Ambasciata imperiale russa a Roma — Righini ingegner Eugenio, direttore della Gazzetta Ferrarese —
Collevati Mario, Console del T. C. I. — Renato Br-ndi,
Console del T. C. I. — Borsari Angelo — Fermo
goschi.
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patie, oltre che per le forme splendide, per il risultato
della corsa dei « Paridi », dove arrivò secondo pur essendo partito con parecchie lunghezze di svantaggio :
pure nel premio del « Ministero di Agricoltura » non
ha tagliato per primo il traguardo, ma si vuole che
la corsa gli sia servita come galoppo di allenamento.
Ma la distanza dei « Paridi » era minore, e non si può
assicurare che reggerà i 2400 metri, aggravati dalle
condizioni della pista, che sono sempre peggiori.
Anche Belbuc si mostra un bel cavallo, in piena
forma e dà adito a qualche speranza. E' molto scommesso e la quota da 8 e 10 scende a 3 e 4: mentre
Caronte è a 2']> vincente; Libbah e Sacello a 3.
Alle 4 precise suona la campana ed i cavalli sfilano
dinanzi alla tribuna reale dove sono il Duca d'Aosta
e il Conte di Torino.
Il campo presenta un bell'aspetto : le tribune sono
gremite, ma disgraziatamente piove senza interruzione.
La partenza non è molto laboriosa, essendo tutti
i cavalli sufficientemente quieti: all'alzarzi della slartingate tutti partono in gruppo con Caronte li alla
coda.
L'andatura non è davvero veloce (infatti il percorso di m. 2400 è stato coperto in 3 minuti e 1 secondo) e il lotto si mantiene compatto nelle stesse condizioni fino alle tribune dove Libbah avanza stretto ai
fianchi da Yalii, Metauro e Belbuc in terza posizione ;
Caronte li viene subito dietro seguito da Sangnllo, che
rimane ultimo per tutta la corsa. Fino al rudero le
posizioni non eambiano, sebbene le distanze si accentuino; alia curva Belbuc si fa luce e prende la prima
Alla s c u d e r i a
Bocconi, che per
la seconda volta
vince il « Deiby
Reale » ( l ' a n n o
scorso giunse primo Creso), vadano
le nostre congratulazioni e i nostri auguri perchè
seguiti a coltivare
con amore l'allevamento dei purisangue.
A. G. Collari.
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I vincitori del
« Derby Reale » dalla sua fondazione sono i seguenti :
1884: Andreina, T. Rook ; 1885: Rosenberg, della
Razza di Sansai và ; 1886: Enio, di Gen. Agei ; 1887:
Carlandrea, di sir Rholand; 1888: Filiberto, di sir
Rholand ; 1889 : Rabicano, del cavalier C. Calderoni ;
1890: Doralice, del cav. C. Calderoni; 1891: Barone,
della Razza di San salva ; 1892: Arcadia, del duca
di Marino; 1893: Festuca, di Don Rodrigo; 1894:
Sansonetto, del cav. C. Calderoni ; 1895 : Oranzeb,
di G.Modigliani; 1896: Goldoni, di T. Rook; 1897:
Eira, di sir Rholand; 1898 : Simba, di sir Rholand:
1899 : Elena, del marchese di Serramezzana-Flori ;
1900: Cloridano, di B. D. T. ; 1901: Karibo, di sir
Rholand; 1902: Tocsin, della Razza Volta; 1903:
Belbuc, vincitore del Derby Reale 1907, montato
da Bartlett.
(Fot. A. Foli - Milano).
IL " DERBY REALE „ DEL 1 9 0 7
La vittoria di Belbuc
La classica prova dei tre anni per il « Derby Reale »
mai come quest'anno ha destato tanto interesse negli
tporismen dilettanti e professionisti ed ha tenuto sospeso gli animi dei proprietari di scuderie. Si trattava
dei soliti 2400 metri e del medesimo premio di circa
35.000 lire; ma data la lunga stagione di corse, durante la quale quasi tutti i candidati al « Derby »
erano scesi in pista per mettere in evidenza la loro
forma, e data infine la prova generale fatta col « Premio
dei Parioli », quest'anno si credeva di poter designare
con sicurezza il vincitore del premio Reale.
Ripetere lo stato di servizio dei concorrenti è inutile, cbè quasi tutti li abbiamo descritti nel « Premio
deiParioli».
Dopo i forfaits dichiarati venerdì, rimangono iscritti
concorrenti; essi sono:
Metauro di Riccardo Sineo (con la monta di Hemming); Belbuc (Bartlett) e Sangallo (Woodcook) di
E. F. Bocconi; Libbali di Sir Rholand (Spencer);
Savello del principe Doria Phamphilj (Childs A.) ;
M della scuderia Torinese (Goddard); Olivo di Razza
Gerbido (Jacobs); Caronte lidi Sir Panormus (Childs J.).
Assistono alla corsa, oltre ad un pubblico numeroso,
il Conte di Torino e il Duca d'Aosta, venuto espressamente da Napoli per assistere a questa importante
corsa. Però il tempo è contrario. Piove da 48 ore e
la pista è mal ridotta: perciò le previsioni diventano
temerarie.
Non pertanto, valendoci delle quote dei bookmakers,
gridate all'ultimo momento, si rileva come Caronte li
sia il preferito, seguito da Olivo, Libbah, Savello e
Selbuc.
Gli intenditori che si recano a .visitare i cavalli nei
Miei ne riportano buona impressione.
Lilbah, preferito della scuderia di Sir Rholand, si
Presenta in perfette condizioni; è alto e slanciato e
da molto a sperare. Caronte II riscuote però più sim-
' reso,
Belbuc, da Arconte e Bradamante, di E. F. Bocconi, vincitore del Derby Reale 1907.
posizione, mentre Libbah cede il secondo posto ad
Olivo; Caronte II ha delle grandi folate, ma non risponde con vigore alla gravach di Childs. Nella dirittura le posizioni sono nettamente delineate. Belbuc
è sempre in testa con parecchie lunghezze di vantaggio ; Caronte II cede il 2° posto ad Olivo ed infine
anche il 3° a Savello, rimanendo in quarta posizione,
avanti a Libbah, Yalù, Metauro e Sangallo.
Belbuc arriva primo per sei lunghezze ; Savello è
battuto da Olivo per una corta lunghezza, distanziando abbastanza Caronte II.
La vittoria di Belbuc è commentata, ma applaudita :
è innegabile che il cavallo abbia fatto una splendida
corsa ed in condizioni di terreno sfavorevolissime,
non per lui solo, ma per
tutti.
Belbuc è figlio di Arconte e di Bradamante,
e non aveva mai corso
con gli avversari del
« Derby », sebbene in
altre prove non avesse
fatto buona riuscita. E'
stato infatti battuto nel
« Premio della Marcigliana » (m. 2000) da
Espoir; e nel « Premio
Sansonetto » (m. 2000).
Ha però vinto nel « Premio Melanion », precedendo Espoir e Palermo.
E' un robusto baio,
di grande statura, che
molto ha preso dal padre; di bella presenza
e di forme, se non meravigliose, belle.
L'arrivo ufficiale è il
seguente :
1» Belbuc (56) di E.
F. Bocconi (Bartlett),
vince L. 36.650.
2» Olivo (56) di Razza
Gerbido (Jacobs), vince
L. 3000.
3» Savello (56) del
princ. Doria Phamphilj
(Childs), vince L. 1000.
4» Caronte 17(56) di
Sir
Panormus
(Childs J.).
Il totalizzatore paga
al pisage su Belbuc vin,
_
centeL. 13, piazzato 12;
da Saint Capraia, di E. F. Bocconi, vincitore
del Derby Reale 1906.
Olivo 11 ; Savello, 9.
(Fot. A. G. Collari - Roma).
Esquilino, di sir Rholand; 1904: The Oak, della
Razza Casilina (Goddard) ; 1905: Onorio, da Garrik del
principe Doria PamphiJj .(Emery); 1906: Creso, da
Saint-Caprais, dei signori E. e F. Bocconi (Bartlett).
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automobilistica, dando speciale incremento all'officina
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di accessori e macchine nuove, favorirà il cambio delle
macchine usate, che terrà in deposito per conto dei
proprietari.
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loro.
**# A Torino si è risolta la Società in nome collettivo, già corrente sotto la denominazione sociale
Visconti e Bavera, rimanendo consolidatario ed unico
proprietario dell'azienda il signor Pericle Bavera.
Questi continuerà, per conio proprio esclusivo, l'esercizio dell'azienda stessa, avente per oggetto la fabbricazione di carrozzeria d'ogni genere, di lusso e comune,
e specialmente della carrozzeria per automobili, estendendone, con l'impianto di nuove macchine, col1 acquisto di nuovo materiale e con l'aumento e con
la scelta del personale, l'importanza e la potenzialità
produttiva, in modo da poter esstre continuamente
in grado di soddisfare, colla maggiore esattezza e sollecitudine e colla massima possibile perfezione di lavoro ed eccellenza di forniture, qualunque ordinazione
della sua antica e della sua nuova clientela; senza discostarsi dall'applicazione dei prezzi nella più discreta
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approvato il bilancio del 1906 chiusosi con una cifra
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