Brevi Riflessioni teoriche sul metodo
Il mio lavoro parte da una base teorica tradizionale, nel quale i simboli si riferiscono
ad una realtà dell'anima, ad una organizzazione della anatomia, fisiologia patologia
sottile.
-Mia cura primaria è che il mio stato di coscienza rimanga centrato e presente;
mentre parlo resto in contatto con la percezione energetica nei miei chakra, non mi
alieno in quello che dico, non mi incanto nella mente, e cosi' facendo faccio vedere
e faccio esperire che questo è possibile ed auspicabile.
-Mentre procede la seduta, di solito cito proverbi, canzoni, Dante e la Divina
Commedia, le favole ed il bosco, i films e le canzonette della radio; faccio questo per
istruire la paziente sul processo di trasformazione, sul percorso, sulla alchimia
psichica.
Il materiale che riprendo dal conscio collettivo spesso è conosciuto a livello
cosciente, ma sconosciuto nel suo significato effettivo, esoterico, operativo.
Si tratta di messaggi talvolta esposti in forma più estesa o talaltra in forma più
sintetica, presenti attorno a noi e da sempre ed ovunque trasmessi del procedimento.
E quindi talvolta risulta più utile ed adeguato utilizzare l'uno o l'altro di questi
riferimenti per contestualizzare, amplificare, interpretare cos'è che sta accadendo,
dove ci troviamo nel percorso interiore, lungo “la via meno battuta”.
-Con la proposta di ascoltare a fondo, a lungo, assai, i cambiamenti energetici
interiori la paziente risveglia dei sensi sottili che tutti abbiamo ma che raramente
utilizziamo1. In questo modo educo il paziente, gli faccio rendere conto delle
proprie sensazioni sottili, come spiego nella seduta, gli rendo percepibile, esperibile
e comprensibile il procedimento di lavorare con l'energia nei chakra.
Questo suo ascoltare mi permette di fargli vedere in tempo reale cosa succede, cosa
potrebbe significare, gli faccio vedere in pratica anche come come si fa, quando,
come, con che cosa si può operare, ascoltare, influire, rispettare, aiutare.
Questo fenomeno strano che il paziente possa percepire le energie sottili ed i loro
cambiamenti non è affatto così raro o difficoltoso: esso accade in tutti i pazienti
che vedo, anche se in alcuni con maggior prontezza, perché il loro corpo sottile, la
loro coscienza è più purificata.
1 “Abbiamo occhi e non vediamo, abbiamo orecchi e non sentiamo”, dal Vangelo
1
Si tratta di una educazione all'ascolto energetico, a stare più di la' che di qua come si
dice, pur rimanendo nel corpo e nel tempo si vola nell'energia e si è in uno spazio
assoluto. Si impara a stare fermi nel movimento.
-Probabilmente il mio stato di coscienza, insieme ad una azione sottile di aiuto diretta
che accade senza volontà diretta, ma per un invito all'anima forse, fanno sì nella
seduta i pazienti si trovano facilitati in un procedimento che gradualmente
potranno riprodurre da soli anche in ogni momento della loro vita. Inizialmente
questa facilitazione richiede un surplus dicevo educativo, di esperienza diretta di
questi cambiamenti nella seduta.
Quello che succede è che io mi accorgo che parlando do un ritmo, rallento o
accelero il ritmo, abbasso la voce, o divento libero o spregiudicato, veloce,
spontaneo, rido, apro spazi, faccio una specie di massaggio energetico, lavoro
direttamente sull'energia sua attraverso la mia. In questa comunione, comune- unione,
la percezione contro transferale e quella transferale sono un tutt'uno e non due
processi che si rispondono.
Il paziente viene condotto attraverso una introduzione diretta nello stato, si lavora
direttamente sull'energia nei chakra modificando così le
rappresentazioni che ne emergono in funzione del loro
stato.
Similmente, nel paragone che facevamo con Virgilio che
guida Dante, è così che si passa la porta, e si entra:
” ma poi che la sua mano alla mia pose/ con lieto volto
ond'io mi confortai/ mi mise dentro alle segrete cose..”2.
-In un certo senso con questo metodo si induce uno stato
di coscienza alterato, semi ipnotico, trans simile, che
tuttavia richiama contemporaneamente sempre il
soggetto ad una presenza consapevole e vigile; una
vigilanza sul proprio stato trans, il che somiglia in parte
al lavoro nell'immaginazione attiva. Si tratta di un
allenamento ad una osservazione diffusa e percettiva
anziché visionaria, senza escludere peraltro che ricordi, sogni e riflessioni si attivino
ed interagiscano al momento interiore giusto, rendendo potenzialmente vivo e
vibrante ogni momento della seduta.
2 Come quando si dice all'inizio del viaggio infernale,
“allor si mosse ed io gli tenni dietro”, oppure meglio, piu avanti, dopo avere rinsaldato la
collaborazione
(“or va che un sol volere è d'amendue”)
“e poi che mosso fue, intrai per lo cammino”; oppure ancora
“lo mio maestro ed io dopo le spalle”, o anche
“taciti soli sanza compagnia/ noi andavam l'un davanti e l'altro dopo...”etc
2
-la percezione corporea sottile delle energie circolanti rende concreta l'esperienza
spirituale, che viene percepita come una rianimazione energetica del corpo sottile,
come una resurrezione quasi della carne sottile, come antidepressivo, come manas
incarnato.
E' una esperienza tangibile, concreta seppure sottile, di ricollegamento, religiosa;
una esperienza non trascendente ma immanente al tempio del corpo.
Gesù afferma che “il Regno di Dio è dentro di noi”, letteralmente.
E' stato ipotizzato, nell'introduzione al volume sui seminari che Jung tenne sulle
visioni nel 32, che questa esperienza sia particolarmente più facile o più
significativa o specifica di paziente di sesso femminile; non mi sento di confermare
del tutto ma forse solo in parte questa osservazione, e lascerei aperta la questione ad
una eventuale discussione in merito.
Di quel periodo è anche il lavoro dedicato da Jung al kundalini yoga, materiale che
ci riporta alla seduta che vedremo oggi, in un periodo assai lontano da un livello di
coscienza collettiva su questi temi.
-Mentre parliamo delle questioni psicologiche più varie che interessano il paziente,
ritorno ripetutamente all'ascolto, sospendendo le associazioni, i commenti, il
dialogo per domandare alla paziente di nuovo : come sente adesso il secondo o il
primo chakra? Quanto calore percepisce? Come sente la sua diffusione? Gli chiedo
di ascoltare, i suoi cambiamenti, di abitare il suo spazio interiore, di fidarsi della
sincerità della natura.
Ma anche io seguo lo stesso metodo, il metodo naturale. Infatti, questi movimenti
verso l'ascolto, o quelli diversivi verso spiegazioni più mentali, sono proposti in
base alla mia percezione del processo in quel punto, in tempo reale.
E' come suonassi uno strumento con l'energia che
percepisco e ritengo opportuna nel sistema in quel
momento, mi fido di quello che mi comunica la
situazione, di quello che il vaso alchemico mi
consiglia.
In altre parole, io guido il processo ed
intervengo in base a come la natura in quel
momento mi suggerisce di guidare, similmente
ad un'ostetrica che conduca un parto e si faccia
da lui condurre.
-Un ultimo scopo di questo procedere è
esplicitamente rivolto a fare più volte possibile vedere la correlazione tra le
condizioni energetiche del momento nei chakra e le rappresentazioni mentali
che vengono prodotte e che il paziente percepisce come pensieri, emozioni, sogni
etc.
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Questo modifica il modo di pensare sul processo psichico, mette in crisi preconcetti
radicati a livello individuale e collettivo.
-Mi chiedo e ci si può certamente chiedere se la seduta sia terapeutica, se c'è un
reale effetto benefico e se c'è guarigione.
Sicuramente, a detta dei pazienti e dal mio punto di vista di clinico, l'effetto di
questo modo di lavorare è benefico nella seduta, il paziente se ne va più lieto, con la
mente più sgombra, con uno stato sollevato, meno depresso, meno ansioso, meno
confuso; se si trattasse di un farmaco chimico potremmo dire che è una mano santa.
Gli abbiamo dato una mano davvero. Esce temporaneamente risanato, cambiato.
Se questi risultati siano stabili nel tempo invece è una questione che varia da
persona a persona; un po' come nella parabola del seminatore nel Vangelo, dipende
dal terreno l'effetto del seme; se questo è vero anche per l'effetto locale, è
maggiormente vero per la durata dell'effetto.
Possiamo dire che si osserva, nel corso delle sedute, un progresso del paziente per
quanto riguarda la velocità di entrata nello stato terapeutico, la profondità dello
stato, il tipo di associazioni in seduta.
Il paziente mantiene più a lungo gli stati di benessere, è maggiormente attivo nel
portare nella sua vita quotidiana di famiglia, di lavoro etc i suoi stati più consapevoli
e centrati, nel diffondere una energia diversa, diviene farmaco egli stesso.
Acquista un distacco maggiore, non una indifferenza maggiore, anzi la capacità di
partecipare cresce, di amare e capire.
In conclusione, nel lungo termine questo lavoro porta ad una evoluzione interiore ed
esteriore del paziente, lo cambia in maniera stabile se capisce ed utilizza il metodo
o poco o tanto.
A distanza di anni, spesso ho dei riscontri che lo
confermano.
-Tuttavia alcune persone che hanno
sperimentato questi effetti benefici non
scelgono profondamente poi di seguire la via del
rilassamento, del governo della mente, dei
cambiamenti che richiede uno sviluppo
psicologico affettivo sociale e spirituale.
Quindi recedono dal lavoro extra seduta, ed
infine possono anche interrompere le sedute.
Proprio la velocità, la semplicità, l'efficacia del
metodo scoraggiano coloro che attestati in un
avita interiore di resistenza, di controllo, di
grettezza non aprono il cuore e la mente alla luce interiore.
Anche se la porta si pare, il paziente è libero, può scegliere di entrare o di non
entrare.
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Inoltre alcune persone, per specifica patologia, ad esempio stati pre psicotici,
sindromi ossessive gravi, tossicodipendenti etc, non hanno una struttura psichica
abbastanza sana, spiritualmente e mentalmente sana da utilizzare un procedimento
più efficace e veloce.
Così, anche per cautela del paziente, forse proprio coloro che maggiormente forse
avrebbero maggiore necessità di aiuto, meno possono utilizzare questo tipo di aiuto.
Questo lavoro sembra possibile solo con persone abbastanza avanzate , abbastanza
sane, che hanno forse già svolto con altri terapisti una analisi più tradizionale, che
abbiamo frequentato il mentale ed i suoi meccanismi di difesa negazione eccetera,
abbastanza da conoscerlo ed evitarlo. Ed anche in questi casi una attenta anamnesi
per individuare meglio la prognosi terapeutica rimane necessaria.
E' solo a questo punto allora che si pone il problema di come fare, e questo modo di
lavorare può risultare prezioso. Quindi non tutti i pazienti possono fare questo tipo di
terapia.
-Un punto da chiarire meglio forse è su come avvenga che si possano aprire i sensi
sottili; come accada che la bella natura addormentata possa risvegliarsi.
In effetti, non è qualcosa che si possa imparare dai libri; non si può insegnare ma si
puo' apprendere da qualcuno che già lo faccia, si può insomma contagiare qualcuno
se tu già lo sai fare.
Per fare un esempio, se tu sei intonato anche uno che canta stonato potrebbe
intonarsi su di te.
Però questo tipo di terapia non è attuabile da un terapista che non abbia esperienza di
psicoanalisi personale, meditazione prolungata
ed approfondita, astrologia vedica, psichiatria
clinica e farmacologia, etc etc; quindi? Quindi
avremo un nuovo modo di fare terapia solo
quando avremo terapisti nuovi, diversi, del
futuro, mentre per adesso nelle nostre teorie e
pratiche psicologiche utilizziamo forme
pensiero individuali e collettive ancora del
passato. Quindi non tutti i terapisti possono
offrire questo tipo di psicoterapia.
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Il metodo
Il modo di lavorare descritto vorrebbe non tanto aiutare il paziente quanto aiutare il
paziente ad acquisire gli strumenti conoscitivi ed operativi per procedere da solo
sempre di più. Si vogliono consegnare le chiavi del processo al paziente, istruirlo su
come si fa ad operare dentro, e non operargli addosso diciamo e basta, mantenendo
per noi specialisti il know how.
Il paziente alla fine di questo percorso deve avere capito per esperienza, deve essere
attivo ed abilitato a operare dentro e fuori di sé, deve essere stabilizzato in questa
dimensione.
-A questo proposito, potrei dire che io distinguo le terapie energetiche che
conduco in tre stadi.
-Un primo stadio è quello in cui il paziente, perso nella selva oscura, cerca una via
di salvezza dal dolore, una via di uscita, la luce.
Facendo un parallelo con Dante e Virgilio, come modello e non come livello, io
guido e conduco il paziente , quando lui procede con me e non mi tradisce, alla
porta interiore, alle porte interiori.
Gli faccio vedere il cammino, lo conforto lungo il cammino, gli indico nei nettagli
le caratteristiche della porta, cosa succede quando si passa, come sia lo spazio altro
che c'è di la'.
Il paziente spesso poi perde quello stato, ritorna perso, ricominciamo però con
maggiore esperienza e conoscenza, e maggior ardore avendo gustato il frutto.
-Un secondo stadio e livello della terapia è quando io paziente sceglie, sottolineo la
parola sceglie, di prendere la residenza in quel nuovo stato, nella vita nova.
In questa fase il mio compito è quello di indicargli come e quando esce da li, questa
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volta attraversando la porta in uscita, e come stabilizzare meglio l'amore e l'ardore
che lo richiamano a rientrarvi; in questo stadio molto conta la evoluzione della
personalità.
-Un terzo stadio è quello in cui il paziente ha raggiunto e stabilizzato il precedente
livello e capisce che lo spazio, la stanza diciamo in cui si trova è solo la prima stanza
di un grande castello, e parte per esplorarlo, spesso con guide più avanzate di me.
Un altro che smamma, mi dico contento : Auguri e buon viaggio.
“Che il tuo viaggio sia lungo, e pieno di imprevisti”,
auguravano gli antichi a coloro che partivano per un lungo viaggio.
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Osservazioni astrologiche
Avevo incontrato la paziente nell'estate del 2008, per la lettura del suo tema natale.
Precedentemente il fratello maggiore aveva fatto una consultazione analoga con me,
e gliene aveva parlato bene . Riporto i punti salienti del tema astrale
-L'ascendente è in acquario, segno di sensibilità, di aria, di relazione, di idealismo e
filantropia amicizia; gli acquariani sono distaccati, essendo governati da Saturno, dal
piccolo mondo, dalla tradizione, dal sentimento che lega vicino le persone, ed invece
aperti agli stati uniti del mondo, alla New Age, al futuro ed alla tecnologia.
Il governatore dell'ascendente, Saturno, si trova in ottava casa in vergine con plutone
e Giove.
La collocazione del signore dell'ascendente in ottava casa indicherà un signore,
Saturno, vestito coi panni della ottava casa, la ricerca,
una ricercatrice, una che vuole andare a fondo, conoscere l'energia e le sue
trasformazioni, che ha un tormento interiore un subbuglio continuo espressione di
energia, di lavoro interiore, (en erg), disposta alla morte e rinascita di se' stessa; uan
persona in perenne trasformazione, travaglio, produzione di nuova vita e luce,
passando per ombre, disgregazione, analisi, depressione e morte.
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Tutto questo si svolge in Vergine, segno di purificazione: una dinamica scorpionica
collocata in un segno di rettifica, quindi una persona ricercatrice disposta a fare il
lavoro di trasformazione, di purificare cioè dis identificarsi con l'ego, come gia la
valenza di saturno distacco e acquariana evolutiva indicano.
La presenza di Plutone in questa sede rinforza l'idea che ci siano forti cariche
scorpioniche da purificare in vergine, essendo plutone la componente piu' ctonia e
profonda e potente dello scorpione, laddove Marte dello scorpione si trova in quarta
casa ( in toro), a caratterizzare la casa di origine come marziale ( il fratello fa la
guardia del corpo), l'energia (la famiglia aveva mota attività commerciale che poi ha
anche perduto) e la sua casa interiore, la sua psiche insomma, caratterizzata quindi
dal colore dello scorpione, che abbiamo già illustrato ma viene qui ricordata come
base della vita interna.
Insieme a Plutone abbiamo Giove, il gran benefico, malefico temporale qui, che
governa la seconda a e la undicesima, due case difficili, quindi una espansività che si
colora di impurità, si espande ma male, ma rimane che una buona stella di karma
passata la accompagna.
-La Luna è in settima casa, in leone, in Magha indica l'importanza
che la persona da alla relazione, settima casa, come il suo sentire
sia molto se no troppo spostato nell'altro; la Luna come polo
ricevente come specchio indica quanto sia sensibile in settima la
ricettività, che potrebbe comportare anche insieme alla natura
acquariana un eccessiva sensibilità, un doversi anche un po'
proteggere con distanza o evitamento da una tale recettività; ma la posizione in
Magha, segno regale e di provenienza da nobile passato, dice che cercherà di fare
farà fronte al costo di questo impegno relazionale. La settima casa leonina dice della
tendenza alla luce di questo essere, (il Sole governa il leone), che è una regina.
Tuttavia questa necessità di spostarsi verso il fuori e l'altro derivano anche da una
tendenza compensatoria opposta, ricordiamo che Saturno è signore della prima e
della dodicesima; la vita precedente, la tendenza e ritornare nell'origine nel non nato
nel prima, nell'imploso e nel segreto; sempre qualcosa di coperto e segreto hanno gli
scorpioni e le persone di dodicesima casa.
Così potrà esserci una tendenza rinunciataria, a scomparire quando deve evitare, una
vecchia abitudine a stare dentro anziche fuori, che viene compensata da questa luna
in settima, da una Venere sul nodo nord che porta a fuori con la forza di Marte che
abita la sua casa di provenienza, lo stesso scorpione è un tormento che spinge a
soluzione, a fare e uscire ed affermare altrimenti rimane soffocato i una sofferenza
intensa interiore che non trova pace.
La Luna dicevamo governa la sesta casa, indicando che una valenza di
purificazione, sesta casa, si svolge tramite la relazione interpersonale, ed anche
quelle tendenze marziali della quarta casa, a valenza lunare sono le emozioni, le
forze di affermazione e violente di Marte o di prodigalità del cuore (Toro) che
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chiedono ascolto e trasformazione nella psiche (quarta casa) rappresentate da una
Luna governatrice della sesta.
-Il Sole tuttavia governa la Luna, e si trova collocato in Gemelli.
L'elemento mercuriale che caratterizza tanto la nativa si ritrova
così in questa posizione del Sole, con accanto il governatore dei
Gemelli stesso,Mercurio, in buona posizione poiché non troppo
vicino ossia combusto dal Sole, in quinta casa che vale come una
casa leonina (leone è il quinto segno).
Queste indicazioni indicano una persona con forza ed
intelligenza quanto alla volontà, un aspetto fortemente creativo a
livello mentale, una bella possibilità di trasformare le emozioni psichiche lunari in
azione solare discriminante; una vena portante di Luna, nel senso di una maternità
acquariana, aperta, lunare attiva e creativa nelle relazioni ed in un campo sociale,
filantropico (sia sole che mercurio aspettano la 11 casa acquariana); una persona
acquariana che mette una grande sensibilità e sentimento nei rapporti, una sensibilità
intelligente per creare e donare, una ricercatrice del domani circa le energie dei
rapporti, un indirizzo personale e lavorativo verso l'allevamento (quinta casa sono
anche bambini) dei piccoli o di propri figlio di forze nuove nel sociale , per uscire
dalla condizione interiorizzata e di approfondimento che caratterizzavano la vita
precedente, mentre in questa si è scelto di portare la propria azione come dono ,
come servizio nel mondo in maniera materna ..
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Seduta con G.
prima seduta, 26.1.09
Coloro che danzavano erano considerati folli
da quelli che non riuscivano a sentire la musica
Angela Monet
G. è una ragazza di circa 25 anni, lavora in un asilo. L'avevo conosciuta mesi prima
inviatami dal fratello che aveva fatto un ciclo di sedute con me e si era trovato bene a
suo dire. La richiesta in quella occasione fu l'interpretazione della carta natale
secondo l'astrologia vedica, che indica la condizione energetica e karmica della
coscienza.
La paziente era rimasta così ben impressionata e ben disposta che mi disse che
avrebbe voluto fare un po' di lavoro psicologico con me appena possibile.
Così di recente il fratello le aveva regalato un ciclo di sedute con me per aiutarla ad
iniziare un lavoro interiore e lei aveva preso appuntamento.
Era mancata ad una prima seduta (per malessere forse, o un improvviso importante
impegno, forse di lavoro), ad una seconda per malessere fisico (non riusciva a
parlare per tracheite. Si scusava molto al telefono, rammaricandosi che ci fossero
sempre impedimenti a partire, forse erano difficoltà sue mi diceva interpretando da
sola la sua difficoltà.
Io ho scelto di minimizzare, e non ho voluto essere pagato per questi appuntamenti
mancati; non volevo che cominciassimo così. In seguito, ho detto, se un impegno
non viene mantenuto viene però pagato.
Oggi arriva un po' affannata con un quarto di ora di ritardo, ha trovato molto
traffico e per pioggia da A. (da dove proviene).
Sembra ansiosa, attenta, si siede e sta in avanti sulla poltrona; è in tuta grigia,
osservo che è un po' sovrappeso nelle gambe ed addome, è un peccato perché è carina
e simpatica come persona, ha bei capelli biondi folti ricci e lunghi , occhiali, voce
squillante ma anche dolce e attenta.
La paziente dice che non le serve di rilassarsi sulla poltrona, che sta bene così, inizia
a parlarmi ed io subito sento un bruciore molto intenso allo stomaco (tanto se mi
chiedo non avessi preso il caffè a stomaco vuoto stamani?), ed una chiusura medio
-alta dei chakra di base, primo e secondo, ed una apertura del cuore.
Mi sta dicendo, tra altre cose ed ascoltando i suoi pensieri , che forse non è pronta
per la terapia, forse era per questo che ritardava, ma io sento invece che desidera
entrare in terapia e rilassarsi di più.
Dopo le prime battute ritorno sul fatto che potrebbe e dovrebbe mettersi un po' più
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rilassata sulla poltrona, e le faccio fare con una piccola pressione psicologica (ma
non troppa) un esercizio di rilassamento piuttosto veloce, scorrendo le parti del
corpo che le chiedo di rilassare una dopo l'altra rapidamente, e chiedendole intanto di
apporre e mantenere le mani a piatto sui primi chakra (generalmente stomaco ed
addome, terzo e secondo chakra). Lei protesta verso metà sequenza che è difficile,
ma subito dopo lo ri – accetta e prosegue, io finito il primo ciclo allora ripeto di
seguito lo stesso procedimento questa volta più lento, e stavolta lei riesce a fermare
la mente meglio ed a rilassarsi di più.
Segue bene, con la attenzione acuta che manifestava già prima, la valutazione in
gradi di apertura, chiusura, tensione, calore, rilassamento, senso di gradevolezza, etc
dei chakra, in particolare per il terzo chakra, stomaco,
mentre il secondo, ed il primo non vanno troppo male ma sono comunque un po'
contratti.
Per valutare il grado della sensazione le propongo la solita scala fissa tra 0 e 10
dove 0 significa non sento nulla e 10 sta per il massimo soggettivo mai provato.
Mano a mano che sente il calore, percepito inizialmente variabile tra il 5 e l'8,
svilupparsi sulla mani, piu in quella dello stomaco, la guido a sentire come il calore
passi sulla superficie prima e in profondità nel corpo nella regione che ascoltiamo.
Sentiamo le tensioni identificate sciogliersi un po', sento e vedo che si rilassa più
globalmente.
La istruisco nel metodo di allontanare i pensieri, (la mente deve parlare di meno ,
dobbiamo seguire meno i pensieri che vengono, qualsiasi pensiero), ed ascoltare più
a fondo il corpo astrale, degli astri-chakra, come dice il proverbio “parla poco e
ascolta assai che giammai non sbaglierai”.
Ride ma collabora, riesce ad eseguire bene le istruzioni di interiorizzazione che le
propongo ripetutamente, subentrando ed insistendo perché ascolti bene e meglio.
Non dimentico che oggi facciamo questo esercizio per la prima volta, e però mi
rendo conto che la velocità con cui svolgo il procedimento è piuttosto sostenuta;
so bene che se si va troppo veloci si rischia poi di dovere tornare indietro altrettanto
in fretta.
Ma decido di proseguire con questa consapevolezza presente, e me lo spiego solo con
la prontezza e l'attenzione collaborativa di questa specifica persona; sento che è lei
stessa che ha fame e sete di questo, che vuole alimentarsi di questa esperienza
subito, che è aperta e pronta.
Così, dopo non molto, è più rilassata , il secondo chakra ed il primo sono ora
aperti, la circolazione energetica giunge bene anche nella gambe, e per quanto
riguarda i chakra superiori sento che la tensione ed il bruciore dello stomaco erano
scesi e verifichiamo questo da 7 a 5 o 4;
Le faccio adesso spostare la mano dallo stomaco al cuore; il chakra del cuore
parlava da un po', si sentiva che chiedeva maggiore ascolto ed aiuto per aprirsi di più
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ormai, e andava ascoltato
Nel quarto chakra percepiamo subito una ondata di sensazioni molteplici, vive, e
che volevano emergere, calore; la paziente subito si commuove interiormente, lo
percepisco e guardandola meglio forse è appena più imbarazzata e si ritira sembra
come sguardo, come a nascondersi, ma no riesce molto a farlo, e appena le dico
quanta commozione sente dice subito 10!, e lo sento e lo vedo che sara' 10, è una
apertura veloce di sblocco del chakra; Mentre si stabilizza, le consiglio ed insisto
che rilasci il diaframma per il respiro che sempre un po tiene contratto,.
Le propongo poi di fare l'esercizio delle qualità del cuore, in cui le chiedo quanto da
zero a dieci sente di una certa qualità che le propongo nel cuore.
Forza? 8, dolcezza? 9, coraggio? 8, dolore- angoscia?, dice 10 ma le contesto questa
percezione, che sento molto inferiore, sarà 3, poi concorda, speranza? 9, di molte
non sa, e certe volte non aspetto nemmeno che concluda, ma passo alla qualità
seguente, mistero? 10.
E dopo un po' di questo esercizio ci troviamo come su un altipiano più elevato, di
apertura e sentire, l'energia è più aperta, accolta, consapevole, parla più forte e più
chiaro.
Poi attiro la sua attenzione, perché la percepisco ora vibrare ed esprimersi, sulla
caratteristica dinamica che ha assunto la percezione, si sente che non solo vibra ma
anche scorre; le chiedo cosi' se percepisce una circolazione della energia tra le due
mani, da sopra a sotto e viceversa, circolando nella colonna posteriormente e
davanti verso il petto; ammette di sentire questa modalità periodica della
sensazione, gradevole, espansiva. Si sente infatti una maggiore diffusione,
Intanto parliamo anche di altro, se ha fatto dei sogni; non le avevo comunicato
che desidero li scriva quando venissero, mi dice che sogna molto ma non ne ricorda
oggi nessuno, lo farà in seguito di segnarli.
Parliamo di come in tutte le cose, nei sogni appunto ma anche nel rapporto con un
ragazzo, sul lavoro, dentro di sé, si deve imparare ad ascoltare le indicazioni interiori,
si deve imparare ad ascoltare ed a lavorare colla natura.
Mentre ne parliamo di questo ascolto tuttavia lo pratichiamo anche nei fatti,
rimaniamo in ascolto.
Ora la diffusione è globale, le chiedo di ascoltare bene la diffusione,
l'ampliamento ed i suoi ostacoli, per quanto riguarda ad esempio la sensazione nel
secondo chakra di calore e rilassamento gradevole; chiedo se si amplia verso i reni,
o verso le gambe, o il sopra, se raggiunge (e quanto) l'area di rilassamento e calore
che sentiamo nella mano dello stomaco.
Lei dice che ora la sensazione è più globale, che raggiunge dove piu e dove meno ,
ma senza fondersi e confondersi proprio, la regione dello stomaco, ma piuttosto è
come avvolgesse quella area.
Parliamo ancora di come usare meglio la mente, che è la testa che non ci aiuta.
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Le faccio l'esempio del coltello preso dalla parte della lama, che più stringi e più sei
in suo potere, devi perciò al principio smettere di dargli forza, devi metterlo giu', e
questo in ogni cosa, imparare a smettere. Dopo potrai usarlo quando serve per fare
quello che dici tu, hai ristabilito chi comanda: o tu domini la mente, o lei dominerà
te.
Le spiego la differenza tra segno e simbolo: segno indica ma è morto, una
convenzione da capire colla testa; simbolo è vivo, trasduce ti trasporta oltre anche la
sua effimera veste immaginale, ti consegna l'esperienza, l'energia che contiene.
Ora il rilassamento si sente che è più globale, più ampio, alto, diffuso, meno
rumoroso; si percepisce ad anche lei lo conferma su richiesta che il rilassamento è
globale, che le aree non sono più distinte, che la vibrazione armonica e gradevole
ha onde più lente, ampie e profonde, che tutto vibra come uno strumento accordato.
Stiamo in Paradiso, in grazia di Dio; lei conferma;
non è che abbiamo risolto i problemi, ancora ci sono, ma abbiamo cambiato
rapporto coi problemi; le dico e chiedo conferma se sente così.
Lei spesso ride delle battute e proverbi etc, o annuisce, o ascolta curiosa o
emozionata, cambia continuamente.
E' contenta, mi dice quando glielo chiedo in grado di 8, gioia, che si sente variare ed
esprimersi dal cuore aperto; le faccio porre attenzione alla caratteristica di auto rigenerazione della percezione nel chakra del cuore, sensazione che si diffonde e
riassume anche le sensazioni degli altri chakra.
Le faccio porre attenzione alla caratteristica di sensazione globale e centrale di
questa gioia che si percepisce adesso molto bene, e che continua come una fontanella
a gorgogliare dentro; lei dice, sorridendo che un po' adesso la sente.
Dobbiamo fermarci, ma lei non andrebbe forse via, infatti ho prolungato per farle un
po recuperare del ritardo iniziale, e poi non ho l'altro paziente subito dopo; lei si
stiracchia sulla poltrona, come dopo un sonno o un rilassamento profondo.
Le consiglio, scendendo, di provare ad arrivare fino in fondo alle scale praticando
l'esercizio di non pensare, come si dice di guardare dove metti i piedi, di mettere la
testa a posto...
Ci salutiamo e rimaniamo per martedì prossimo stessa ora,
si alza, dice : “prendo le mie cose,” avviandosi verso il suo cappotto; dico : “ lo
vedo!”, lei ride.
Dico: “ Era in più!”, e poi “ Tutto il di più viene dal maligno, dice la scrittura; dice
anche il vostro parlare sia si si ,no no; a Roma direbbero dite pane al pane e vino al
vino....”.
Ride ancora,
e serena, parte.
N.B.
Ho il materiale delle sedute numero 2, 3, 4, nelle quali vengono riferiti anche dei sogni.
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Tuttavia non ho ritenuto di ampliare il materiale perché saremmo entrati maggiormente nel
merito di questo specifico caso clinico, mentre lo scopo di questo intervento è piuttosto di
dimostrare un metodo rimanendo in un certo senso generali.
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Psicoterapia energetica