Vitavissuta a cura di Giancarlo Giuliani Stamattina sul mare è sbocciato un sole subito splendente, sfacciato. Sfacciato e indisponente, visto quello che ci sta combinando col suo nascondersi di continuo dietro le nubi. Non ne possiamo più di questo tempoincerto, uggioso, piovoso, perennemente autunnale. Abbiamo diritto alla primavera e diritto all’estate. Diritto al sole, ad una settimana intera di tempo sereno e luminoso. Ma mi viene un dubbio: non sarà mica che anche al tempo viene da piangere a vederci così messi male? Settimanale della Diocesi di Senigallia - Giovedì 23 maggio 2013 - € 1.00 N. 19 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CN / AN - EDITORE: "Fondazione Gabbiano" Senigallia Editoriale Abbiamo un Papa Abbiamo un Papa che ha il dono di una parola immediata, che arriva dritta al cuore della gente. Parole di Vangelo, come quelle pronunciate sabato scorso davanti ai movimenti e alle associazioni in piazza San Pietro. Un Papa che scuote, che non lascia tranquilli. Un Papa che quando parla di una Chiesa povera per i poveri non parla delle scarpe rosse o della croce di ferro, ma parla di quanto abbiamo intenzione di farci carico davvero di questa umanità sofferente. Anche le frasi schiette, le brevi espressioni figurate e colorite - come i preti con lo stesso "odore delle pecore" - pronunciate da Papa Francesco, raggiungono immediatamente la mente e il cuore di chi le ascolta. Una comunicazione stimolante che cerca di coinvolgere l'interlocutore, di provocarne una risposta. Provocando indicazioni concrete per la nostra vita cristiana. Quanto è lontano questo stile dalla prosa di certa stampa cattolica e quanto differisce questo linguaggio dalla astrattezza di certi documenti! È un invito ad alzarci dalle interminabili “tavole rotonde”, a riprendere il cammino nella direzione ci è data dal Vangelo e da quella Persona viva che un giorno forse abbiamo incontrato. Questo Papa ci sta suggerendo un nuovo modo di comunicare il Vangelo. Basta avere l'umiltà di accorgersene e il coraggio di mettere in discussione proprio quella Chiesa autoreferenziale che Francesco ci chiede di abbandonare per sempre. Da tempo sta nascendo nella comunità cristiana un’opinione pubblica che troppo spesso rimane sommersa, ma che potenzialmente può avere un grande peso dal punto di vista ecclesiale, in quella valorizzazione riaffermata dal Concilio Vaticano II. E proprio lo stile di immediatezza evangelica che sta rendendo così popolare papa Francesco lo mette in condizione di stabilire un dialogo con questa opinione pubblica per realizzare quella purificazione tanto desiderata da Papa Benedetto. Gesualdo Purziani Pensare alla gente Prospettive di Chiesa che si incrociano con quelle del Paese La società italiana è “al bivio”, come ci dicono i nostri vescovi, molto del suo futuro dipenderà dalla nostra capacità di rendere visibile la fede. Dalla nostra volontà di pronunciare il nostro personalissimo “io credo”. Dalla nostra originalissima affermazione che “Lui è il nostro centro” e che, come suggerisce il cardinale Angelo Bagnasco, “è l’annuncio di Gesù il perno e lo scopo della missione della Chiesa”. Una Chiesa quella italiana, un popolo credente il nostro, che se hanno una parola da spendere è perché sono, siamo, una cosa sola con la nostra gente. Con la quale condividiamo tutto: l’amore, la gioia e il dolore. Noi sappiamo che questa bellissima storia ha radici profonde che Papa Francesco è venuto a ulteriormente rafforzare e incardinare nel corpo vivo di Gesù. Di cui il Papa ci ha invitato a scoprire il volto nei nostri poveri, sempre più numerosi ed esigenti. Sappiamo che la sfida della carità materiale e intellettuale è tutta davanti a noi e che non possiamo distogliere lo sguardo dai bisogni che questa prolungata crisi economica sembra far crescere all’infinito. Eppure sappiamo che in questo tornante della storia, grandissime restano le nostre responsabilità nella trasmissione della fede che ci vede, ogni giorno di più, in missione qui e ora, in mezzo al popolo. Sarebbe un errore imperdonabile scindere l’annuncio della fede dalla responsabilità nei confronti del vivere sociale e della città dell’uomo: dove troveremmo le ragioni e la forza del nostro discernimento personale e comunitario? A questa grande responsabilità ecclesiale e sociale non si sottrae il cardinale Angelo Bagnasco, nella sua prolusione all’assemblea generale dei vescovi italiani in corso a Roma. E lo fa offrendo l’adesione di tutti noi al passo che Papa Francesco sta imprimendo alla Chiesa universale (“non sarà mai solo”) e suggerendo una lettura sapienziale della condizione sociale, civile, culturale e politica del Paese. Questa Italia nella quale, a tutti i livelli di responsabilità pubblica, occorre riprendere a “pensare alla gente”. “Questa è l’unica cosa seria”, chiosa il cardinale. “Pensarci con grandissimo senso di responsabilità, senza populismi inconcludenti e dannosi, mettendo sul tavolo le migliori risorse di intelletto, di competenza e di cuore”. Parole impegnative rivolte a tutti, senza distinzioni di sorta. Ed è bene che ognuno si interpelli sul che fare, magari accogliendo la provocazione del cardinale quando chiede di liberarsi dal “conformismo diffuso”, di essere “liberi dal così fan tutti”. E di coltivare, in questa prospettiva, “il senso e il gusto del vero, specialmente nelle giovani generazioni, che di solito sono più libere rispetto a ideologie, schemi ingessati e interessi individuali”. Già, le ideologie... Ad esse il cardinale sferra un colpo durissimo quando invoca una “bonifica culturale” rispetto alle “categorie concettuali e morali che descrivono o deformano l’alfabeto dell’umano”. È difficile non riconoscere quanto peso abbia, anche fra i credenti, “il pensiero unico” che finisce col renderci complici di chi calpesta la sacralità della persona, facendoci così precipitare nella spirale della decadenza. Gli italiani non lo meritano, non lo merita la nostra società, non lo meritano i credenti che amano la vita, la famiglia e la libertà di educare. E soprattutto amano Gesù Cristo. E lo amano con più forza e generosità anche per conto di chi proprio non ci riesce. E amano anche la politica in quel modo speciale che ci viene indicato da Jorge Mario Bergoglio: “Quando parliamo, alcuni ci accusano di fare politica. Io gli rispondo: sì, facciamo politica nel senso evangelico della parola, ma non siamo di parte”. La Chiesa non è di parte. La comunità ecclesiale non è di parte. Ma sa leggere la realtà secondo i Comandamenti e il Vangelo. Farlo è tutto iscritto nella nostra responsabilità. Domenico Delle Foglie in questo numero 8 - 9 Chiaravalle al voto Le elezioni amministrative 13 RiciclOlimpiadi Ragazzi e giochi con l'ambiente 14 Campioni di basket La Maior conquista lo scudetto attualità la voce misena 23 maggio 2013 Campagna 'Uno di noi' a quota 440mila firme in Europa La portavoce del Comitato italiano “Uno di noi”, Maria Grazia Colombo, annuncia i recentissimi dati che testimoniano il costante e incessante progresso della raccolta firme europea per la tutela del concepito: “Con le quasi 440mila firme raccolte in tutta Europa è stato raggiunto un primo importante obiettivo verso l’affermazione della campagna. Punto d’orgoglio per il nostro Paese è rappresentato dal fatto che, nel totale delle adesioni, ben 115mila siano quelle raccolte in Italia e ancora non è quantificabile il risultato della Giornata di mobilitazione del 12 maggio: solo in questi giorni stanno arri- vando al Comitato italiano i fogli delle firme”. Nel comunicato diffuso oggi dal Comitato, Colombo sottolinea la “luminosa coincidenza” di due eventi nodali: “Non possiamo non fare riferimento a due avvenimenti straordinari che segnano la ricchezza di una Chiesa viva che cammina accanto all’uomo”. Il primo è la veglia di Pentecoste, il secondo è la prolusione del cardinale Angelo Bagnasco, “che ha voluto ricordare con parole forti il popolo della vita e quella cultura della vita che ci fa allargare lo sguardo sul mondo e sull’uomo nel mondo”. M.B. Violenze e bambini soldato nella Repubblica Centrafricana Ribelli fuori controllo “Chi li ha forniti così bene di armi?”. È la domanda che suor Elvira Tutolo, suora della Congregazione delle Suore della Carità di S. Giovanna Antida, da 21 anni missionaria in Africa e da 10 nella Repubblica Centrafricana, si pone, facendo riferimento alle truppe ribelli dei Seleka che stanno seminando terrore e morte dallo scorso mese di dicembre. Stupri, arruolamento di bambini soldato e ingiustizie diffuse stanno facendo da contorno a una situazione insostenibile che suor Elvira racconta in una mail inviata all'agenzia di stampa dei settimanali diocesani (Sir) da Berberati: “Già dai primi di dicembre i Seleka (che significa ‘alleanzamatrimonio’) hanno iniziato a distruggere tutto al proprio passaggio verso il Nord-est del Paese. Poi sembrava fossero stati respinti, invece sono entrati nella capitale Bangui per prendere il potere; hanno messo in fuga il presidente Bozize e uno dei capi della Seleka si è autoproclamato presidente. I membri dei Seleka sono dei mercenari, giovani presi qua e là, senza alcuna formazione, molto violenti, senza un obiettivo politico e hanno ricevuto promesse di grosse ricompense che ora reclamano con forza al punto che lo stesso presidente ha dichiarato di non ‘essere più capace a gestirli’”. Ha paura suor Elvira e chiede aiuto alla stampa italiana; teme per le decine di persone che assiste nel Centro culturale, punto di riferimento della popolazione locale che si occupa dei problemi sociali del territorio. “La Repubblica Centroafricana - spiega la suora - è un luogo ricco di petrolio, legno e diamanti: una ricchezza in mano a pochi, mentre la gente comune vive nella povertà più estrema; la loro vita, prima di questi avvenimenti, era già difficile: immaginatevi ora. Il giorno della Domenica delle Palme qui a Berberati è stato terribile: hanno ucciso nove giovani e ne hanno ferito quindici, tutti ragazzi che conoscevo bene. Io passavo proprio da lì, in centro città, quando loro stessi mi hanno fatto cambiare strada”. “Armati fino ai denti - prosegue la religiosa - i Seleka entrano nelle case e prendono tutto e la più piccola resistenza, anche solo verbale, si tramuta nell’esse- re uccisi. La notte del 21 aprile hanno sparato contro altri innocenti e hanno ucciso una bimba di 4 anni, raggiunta da una pallottola che ha attraversato il tetto di paglia mentre dormiva nella sua casa con il suo papà. Per miracolo, credo, non sono venuti al Centro culturale né al Centro di Wotoro dove risiedono trenta ex ragazzi di strada. La mia superiora è rientrata in Italia e adesso sono con tre consorelle centroafricane. Qui è tutto chiuso: scuole, uffici, tribunale, polizia, tutti i prigionieri sono scappati, tante famiglie preferiscono vivere nei campi, le piccole attività economiche dei papà e mamme Kizito sono completamente bloccate. Sappiamo che dovrebbero arrivare le forze armate della Fomac (Unione forze Paesi Africa centrale) per tentare di ristabilire l’ordine e la sicurezza, ma quando arriveranno? Io porto avanti le attività grazie al sostegno che ricevo a piccole gocce dall’Italia, so che c’é qualcosa sul conto, ma la banca è chiusa e lo sarà ancora per molto tempo: una situazione difficile che non sappiamo come potrà evolversi, ma speriamo presto e fortemente in meglio”. A denunciare la “macchina di guerra” messa in moto dalla ribellione Seleka sono stati gli stessi vescovi della Regione di Bangui attraverso una lettera inviata a Michel Djotodia, al potere dal 24 marzo dopo il colpo di Stato. I vescovi, inoltre, hanno condannato le violenze e auspicano la fine dei conflitti. Della crisi centrafricana, oltre allo spiegamento di forze dei francesi, a tutela dei propri connazionali, si sta facendo carico il presidente sudafricano Jacob Zuma e i Paesi della Comunità economica dell’Africa centrale attraverso la creazione di un Fondo speciale per far fronte all’emergenza. A condannare le violenze sono intervenute anche le Nazioni Unite. a cura di Giovanni Perilli Cosa nasconde l'illusione che le armi portino sicurezza e legalità Sparare per gioco Negli ultimi giorni abbiamo ascoltato notizie terribili provenienti dall’America riguardanti la morte di bambini per mano di fratelli che con in mano fucili e pistole giocavano a fare i pistoleri. La cultura americana, che a dire di tutti è quella predominante moderna al passo con i tempi, sta invece mietendo vittime in nome di una sicurezza che invece di proteggere gli indifesi li manda a morire: qualche settimana fa dopo gli ennesimi massacri dentro scuole e centri commerciali ci fu un sussulto di protesta generale che servì al presidente Obama per presentare una legge che vietasse l’acquisto di armi da parte di individui che nel passato fossero stati condannati o avessero avuti cause di giudizio. Purtroppo, come è solito dei politici, questa legge non è passata e l’America si ritrova ancora una volta una spada di damocle o meglio un fucile di damocle sopra la testa dei suoi figli. Lapidario il commento del presidente Obama “Per Washington è un giorno piuttosto vergognoso”: è veramente ignominioso che pur di difendere gli interessi di lobby economiche e culturali, il paese da tutti decantato come emblema della democrazia si ritrovi ancora una volta dentro un lungo fossato da cui non uscirà mai. Questa logica del difendersi a tutti i costi poggia le basi sull’assoluta certezza che l’altro sia sempre il mio nemico: come Caino viviamo il tempo della gelosia quasi che gli altri ci impediscano di essere felici. In tutto questo non ci accorgiamo che questi falsi bisogni di protezione hanno incentivato a alimentato un commercio di armi che di anno in anno non vede flessioni. Pistole e fucili per bambini quasi che si preparassero i figli ad un apprendistato che li condurrà prima o poi ad abbracciare fucili veri che non sparano piombini o freccette ma pallottole che uccidono. Una falsa sicurezza che nuovamente ricade sulle nuove generazioni educate a temere sempre l’altro, ad ucciderlo, perché le sue cose valgono più delle mie e il dio dell’apparenza sicuramente preferisce lui a me. Questo fenomeno mondiale di falsa difesa si presenta sotto altre forme anche nel nostro paese soprattutto attraverso la propaganda di alcuni partiti politici, in testa la Lega, che non si è affrettata a protestare contro gli stranieri dopo il grave massacro di qualche giorno fa a Milano. Tutti condanniamo quello che è successo ma le bandiere e le sterili parole di questi personaggi che noi chiamiamo politici cioè amanti e custodi della polis, della città e dei suoi cittadini (compresi gli stranieri), sono la dimostrazione di ignoranza umana e sociale: ritengono infatti che l’uso delle armi e degli squadroni di “sceriffi volontari” sia il modo per difendersi e mantenere la sicurezza. In nome di una pace talvolta addirittura colorata dai colori della fede cristiana si fanno portatori di odio, di egoismo, di ignoranza civile. Questa speculazione sulle tragedie e in genere sui fatti riguardanti gli stranieri volge lo sguardo solo alla punizione senza pensare ad un reinserimento o a che cosa ha causato tutto questo. Questo stile mi ricorda un tempo passato quello di 50 anni fa quando chi non si allineava con il regime veniva purgato e bastonato: del resto il metodo fasci- sta è proprio di parte dell'attuale destra italiana che in nome della libertà e della sicurezza ha da tempo perso il senso di che cosa significa polis e persona. La difesa personale è diventata la prima preoccupazione di questa cultura assolutamente votata alla distruzione di chi non la pensa come te: conseguenza assurda ma non del tutto improbabile sarà la scomparsa definitiva dell’altro. E nel gioco dei bambini, nelle armi che vengono regalate loro si profila l’annientamento dell’altro in virtù di un gioco che non è più tale: il gioco è infatti espressione della fantasia e della libertà del bambino che crea e cambia le regole in base a ciò che predilige. Le armi non possono cambiare il gioco perché la pallottola non cambia direzione se la rivolgi verso qualcuno, non torna indietro! Alimentare l’odio razziale e suscitare paure fin da piccolo ti porta a difenderti da tutti anche dai tuoi cari che per un gioco stupido talvolta uccidi. Sta dunque a noi adulti riflettere seriamente su questa realtà diseducativa e fortemente orientata alla violenza del possesso di armi per bambini: magari il fratellino che ha ucciso la sorellina pensava che dopo tutto non sarebbe successo nulla, purtroppo l’ha uccisa per un gioco che tale non è certamente. È compito di noi adulti favorire un gioco che non sia distruzione ma capacità di far entrare anche il diverso da me, è necessario che il gioco divenga luogo di socializzazione e non luogo di esclusione. don Filippo Savini enti locali la voce misena 23 maggio 2013 Resi noti i risultati di un'indagine di Coldiretti sul lavoro e i giovani: la famiglia rimane un punto di riferimento, qualsiasi lavoro andrebbe bene, pronti ad andare via. La 'paghetta' a quarant'anni Più di un quarantenne su quatttro si mantiene grazie alla “paghetta” dei genitori che aiutano finanziariamente i giovani italiani fino ad età avanzata. E’quanto emerge dalla prima analisi Coldiretti/Swg su “I giovani e la crisi”, presentata all’Assemblea di Giovani Impresa Coldiretti alla vigilia della presentazione del piano giovani del Governo, dalla quale si evidenzia che il 28 per cento dei giovani tra i 35 ed i 40 anni sopravvive con i soldi di mamma e papà cosi come anche il 43 per cento di quelli tra 25 e 34 anni e l’89 per cento dei giovani con età tra 18 e 24 anni. Da segnalare che - sottolinea la Coldiretti l’aiuto economico dei genitori continua anche per più di un giovane occupato su quattro (27 per cento) che non è comunque in grado di rinunciare al supporto finanziario dai familiari. “La famiglia è diventata una rete di protezione sociale determinante che opera come fornitore di servizi e tutele per i membri che ne hanno bisogno”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “la struttura della famiglia italiana in generale, e di quella agricola in particolare, considerata in passato superata, si è invece dimostrata, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini”. Lo conferma il fatto che il 51 per cento dei giovani vive con i propri genitori e, di questo, solo il 13 per cento per scelta, mentre il 38 perché non può permettersi un alloggio proprio. La situazione è profondamente diversa per i giovani agricoltori che nel 32 per cento dei casi vivono con i genitori perché non possono permettersi un alloggio alternativo, ma nel 31 per cento dei casi lo fanno per scelta. Un atteggiamento che conferma i forti legami famigliari che caratterizzano l’impresa agricola dove è particolarmente solido il rapporto intergenerazionale. Quasi un giovane su tre (32 per cento) pur di lavorare farebbe lo spazzino, ma la percentuale sale addirittura al 49 per cento per quelli in cerca di lavoro e scende al 19 per cento per gli studenti. Anche in questo caso per i disoccupati la percentuale sale al 49 per cento per il posto Oltre 28 milioni di euro a disposizione per pagare i debiti delle Province delle Marche Presto le cinque Province della regione potranno disporre di 28,6 milioni di euro circa per pagare tutti i debiti contratti fino al 31 dicembre 2012 e non estinti fino allo scorso 8 aprile. Alla riunione dell'Ufficio di presidenza Upi e dei Presidenti delle Upi regionali a Roma, presso la sede di piazza Cardarelli, c'era soddisfazione per l'accordo sugli spazi finanziari del decreto legge 35 raggiunto qualche giorno fa in Conferenza Stato-Città. "Una buona risoluzione fra Upi, Anci e Governo, che avrà ricadute positive sui nostri territori e darà una boccata di ossigeno all'economia locale", commenta la presidente dell'Unione delle province marchigiane Patrizia Casagrande, presente alla riunione insieme ai presidenti di Fermo, Fabrizio Cesetti, e di Pesaro e Urbino, Matteo Ricci, entrambi componenti dell'ufficio di presidenza nazionale dell'Upi. Non si tratta di un finanziamento, ma di uno sblocco dei pagamenti dei debiti che le Province e i Comuni possono effettuare al di fuori del Patto di stabilità. L'ammontare delle somme che ciascuna amministrazione pubblica potrà utilizzare è stato fornito dall'Upi nazionale che ha organizzato in tempi assai rapidi la ricognizione e la raccolta dei dati di tutte le Province italiane. Nelle prossime settimane, l'Unione nazionale delle Province fisserà la data e il luogo di un confronto fra tutti i Presidenti per affrontare la non ancora risolta questione del riordino istituzionale e, quindi, delle prospettive future dell'ente Provincia. S.M. da pony express e al 39 da operatore di call center. Oltre 4 giovani disoccupati su 10 (43 per cento) sarebbero peraltro disposti, pur di lavorare, ad accettare un compenso di 500 euro al mese a parità di orario di lavoro, mentre il 39 per cento sarebbe disposto ad un maggiore orario di lavoro a parità di stipendio. “L’analisi evidenzia un forte spirito di sacrificio delle giovani generazioni che li porta addirittura a rinunciare a diritti del lavoro fondamentali”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “questo non può essere consentito in un Paese civile come l’Italia che non può permettersi di rincorrere la competizione internazionale sul piano dei costi, soprattutto umani, ma deve puntare su una crescita sostenibile che valorizzi le distintività nazionali, creatività, cultura, ambiente, cibo e territorio”. Le prospettive negative sul futuro fanno sì che la situazione non cambi di molto tra gli studenti che nel 39 per cento sono disponibili ad accettare uno stipendio ridotto a 500 euro al mese e nel 35 per cento a lavorare piu’ a lungo a parità di compenso. La situazione è profondamente diversa per i giovani occupati che solo nel 7 per cento dei casi sono disponibili ad accettare lo stipendio ribassato mentre nel 23 per cento dei casi sono pronti a lavorare più a lungo. Nel Paese piu’ bello del mondo, considerato la patria dei “mammoni”, in realtà la maggioranza dei giovani (51 per cento) sotto i 40 anni è pronta ad espatriare per motivi di lavoro mentre il 64 per cento è disponibile a cambiare città. R.S. Progetto 'Disabilità, scuola e rete sociale' Conoscere il mutismo selettivo Venerdì 24 maggio 2013 si terrà a Senigallia il primo convegno in Regione su questo disturbo, realizzato nell'ambito del progetto "Disabilità, scuola e rete sociale" dell'Ombudsman delle Marche, garante per l’infanzia e l’adolescenza. L'incontro, aperto a tutti, è rivolto principalmente agli insegnanti. La scuola è infatti l'ambiente in cui il Mutismo Selettivo si rivela di più e si riconosce come tale. Partendo dall'esame del contesto scolastico locale, si delineeranno i tratti distintivi del mutismo selettivo e le principali linee di intervento. In programma, infatti, testimonianze di insegnanti ed interventi di psicologhe esperte, per trasmettere informazioni utili e tecniche di approccio adeguate ad accogliere in classe il bambino, contenere la sua ansia ed aiutarlo ad uscire dal suo silenzio. Il Mutismo Selettivo è infatti un disturbo ansioso infantile che impedisce al bambino di parlare in contesti sociali, come la scuola, e con persone che non appartengono alla stretta cerchia familiare. Il convegno è organizzato dall'Associazione Italiana Mutismo Selettivo - A.I.Mu.Se. Onlus - in collaborazione con la Biblioteca Antonelliana e la Fondazione A.r.c.a. (Autismo Relazioni Cultura e Arte) di Senigallia, con il patrocinio dell'Ombudsman delle Marche, del Consiglio Regionale delle Marche e del Comune di Senigallia. Aimuse svolge un attività che mira a diffondere quanto più possibile una “cultura del Mutismo Selettivo”, far conoscere questo disturbo perché sia facilmente individuabile. Riconoscerne precocemente i sintomi consente, infatti, di effettuare una diagnosi più puntuale e un intervento terapeutico corretto e adeguato. Sensibilizzare la società su questo increscioso fenomeno è una delle attività primarie dell’Associazione, che intende coinvolgere medici pediatri, insegnanti, educatori e naturalmente le famiglie, allo scopo di intervenire adeguatamente su questo disturbo. Fondazione Arca, partner dell’evento svolge attività nel settore dell’assistenza sociale ad esclusivo perseguimento delle finalità di solidarietà sociale dirette ad arrecare benefici a persone svantaggiate in quanto affette da autismo, e alle loro famiglie attraverso la realizzazione di corsi,laboratori,forum, seminari e appunto incontri come quello del 24 maggio. Il Codacons contro il gioco d'azzardo nelle Marche: "La Finanza apra un'indagine nelle sale gioco" Il Codacons ha presentato un esposto ai Nas, alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza di Ancona, chiedendo di aprire una indagine sulle sale Vlt (videolottery) aperte in regione. "La dipendenza da gioco d'azzardo è diventata ormai una vera e propria epidemia – spiega l’associazione, che proprio ieri ha presentato i dati relativi al fenomeno – Il 30% dei giocatori italiani ha problemi di gioco patologico, percentuale che sale al 50% tra i disoccupati; il problema riguarda inoltre il 25% delle casalinghe e il 17% degli studenti. Tutto ciò, mentre aumenta in modo impressionante il numero di sale dedite al gioco aperte in regione. Il giocatore patologico mostra una crescente dipendenza nei confronti del gioco d'azzardo, aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare, la somma spesa nel tentativo di recuperare le perdite, investendo più delle proprie possibilità economiche e trascurando i normali impegni della vita per dedicarsi al gioco – spiega il Codacons nell’esposto - Tra le conseguenze più evidenti provocate da tale patologia vi sono sicuramente quelle legate alle perdite finanziarie e dei propri beni, oltre alle ripercussioni sull'ambiente di lavoro, le separazioni e i divorzi; a ciò si aggiungano i rischi di associazioni ed altre dipendenze, soprattutto alcool e stupefacenti, oltre allo sviluppo di disturbi legati allo stress. Si consideri, inoltre, che la diffusione di massa del "gioco d'azzardo" è tra le prime cause di indebitamento delle famiglie ed è l'anticamera del ricorso al prestito usuraio”. “Vi sono nel caso dell’azzardo con apparecchiature informatiche tre fattori che nella realtà rendono vulnerabili le persone che si accostano a tale tipo di scommessa puntata:1. l’esiguità della singola giocata, che abbassa la soglia di percezione del danno che deriva dal comportamento; 2. l’affrettata ripetitività del tentativo successivo che non consente la rielaborazione del quanto si è appena svolto; 3. la somiglianza o l’identità con il mezzo impiegato per i fun games, cioè per i videogiochi di abilità senza vincita. Il gioco elettronico – scrive ancora il Codacons nell’esposto - è ripetitivo e ipnotico con un ritmo serrato che permette di comunicare difficilmente anche con le persone sedute accanto, non permette alcun divertimento né incentiva la voglia di socializzare”. la voce misena 23 maggio 2013 dill' al monc' in piazza a cura di G. Nicoli • Il lungomare di Senigallia, dalla Rotonda al Ciarnin, durante questo periodo ma specialmente in estate, è molto frequentato da coloro che vanno al mare, dai turisti degli alberghi e dai residenti. Sono anche molti i ragazzi che attraversano la strada. L’attraversamento, però, dalle case o dagli alberghi è reso pericoloso dalle auto che Nuove energie urbane Prosegue il terzo ciclo di Nuove Energie Urbane, il percorso di urbanistica partecipata del Comune di Senigallia in collaborazione con INU Marche, processo condiviso di riflessione per progettare il proprio futuro in termini di riqualificazione urbana, sviluppo socio-economico e salvaguardia ambientale. Appuntamento venerdì 24 maggio 2013 alle ore 17.00 alla Sala "Piccola Fenice" del Teatro La Fenice (Via Cesare Battisti ), con un nuovo Focus Tematico. I piccoli e la strada Al termine dell’anno scolastico, come succede ormai da parecchi anni, i bambini che hanno preso parte al progetto “I più piccoli… e la strada” si sono ritrovati in Via Carducci per rivedere gli elaborati, che essi stessi hanno saputo creare con tanto impegno e tanta pazienza, esposti in una delle più belle vie senigalliesi. Il progetto ha coinvolto 48 classi dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e del triennio della scuola primaria, per un totale di 920 alunni. Hanno aderito gli Istituti Comprensivi Marchetti, Senigallia Nord-Mercantini, Senigallia Centro-Fagnani, Senigallia Sud-Belardi, gli Istituti Comprensivi di Corinaldo, di Ostra, di Ripe e le scuole dell’infanzia paritarie “Ada Bianchi” e “San Vincenzo”. Un’attività importante per i volontari della Croce Rossa che hanno portato avanti il progetto, per l’impegno richiesto e per le ricadute positive: gli insegnamenti forniti permetteranno a tanti bambini di affrontare con maggiore sicurezza e consapevolezza le insidie della strada. La manifestazione si è svolta domenica 19 maggio alle ore 15, con la presenza dei clown di corsia e dei Giovani della Cri, a grande velocità percorrono il lungomare, noncuranti dei pedoni e non rispettando il limite di velocità. Speriamo che con l’aumento dei vigili estivi e degli ausiliari ci sia più controllo, specialmente nelle ore maggiormente a rischio. • Una nostra abbonata, passando nel Viale G. Leopardi, in una palazzina in cui c’è l’armatura per lavori in corso ha visto che in alto, nella protezione, c’è un grande poster del premio Nobel, Rita Levi Montalcini, e la scritta: “Grazie ai costruttori che fanno l’Italia. Speriamo tutti nella ripresa. • In questi giorni sono in corso i lavori di bonifica della palazzina, all’ex Navalmeccanico, che dovrà essere abbattuta. Occorrerà poi un po’ di tempo per sistemare l’area onde ricavarci circa un centinaio di posteggi. Saranno a pagamento, come i parcheggi che hanno preparato percorsi e giochi per testare le abilità acquisite durante gli incontri, oltre a organizzare sedute di “truccabimbi”. E per rendere ancora più allegra la festa, per dare davvero un senso compiuto alla manifestazione, quest’anno c’è stata una raccolta di giocattoli usati (ma in buono stato) che il Comitato Cri di Senigallia ha organizzato per l’occasione, per farne dono al reparto di pediatria dell’Ospedale di Senigallia. Mauro Petrucci Cesano in bici Domenica 19 si è tenuta la terza edizione della biciclettata in compagnia, promossa dall’associazione Cesano Per. Il tempo ha dato una mano alle quasi 100 persone che hanno deciso di darsi appuntamento davanti al piazzale della chiesa di Cesano per poi partire alla volta della strada Bruciata fino ad arrivare al prato vicino al ristorante “Taverna del Picchio”. Circa 6 km che i numerosi partecipanti hanno affrontato con allegria e voglia di stare insieme. Tante le famiglie che hanno scelto questo momento di aggregazione, molti i bambini. Una volta arrivati a destinazione, ognuno ha consumato il proprio pranzo al sacco, Cesano Per ha messo a disposizione il “famigerato” panino con la porchetta e molta allegria per l’organizzazione di giochi più o meno moderni e la tradizionale partita di calcio. adentistretti Le nuove dipendenze Il Prof. Carlo Maria Bellei è stato ospite del Rotary Club Senigallia per trattare il tema, di grande attualità, “Le nuove dipendenze: uno sguardo antropologico". Il relatore, che insegna "Socioantropologia delle relazioni etnico-culturali" alla Università di Urbino "Carlo Bo", è autore di numerose pubblicazioni sulla antropologia della violenza, sui meccanismi simbolico-culturali della costruzione dell'identità, sulle radici simboliche dell'identità di gruppo e sull'origine culturale della xenofobia. Il compito dell'antropologia culturale – ha illustrato Bellei - consiste principalmente nella lettura e nell'interpretazione di concreti fenomeni umani, colti nella loro complessità, entro la quale tende a distinguere le varie dimensioni e a riproporne l'articolazione, ove emerge la rete delle relazioni e delle dipendenze reciproche, sino alla ricostruzione totale del fenomeno analizzato. Il bisogno dell’uomo di sentirsi parte di un gruppo, di condividerne i valori, ma soprattutto i comportamenti ed i rituali, espressione qualificante di appartenenza e quindi di adultità, comporta la ricerca di una ostentata cultura segnica (es. fumo) e fa riemergere il bisogno di “riti di passaggio” o riti iniziatici. Le società moderne hanno perduto la pratica di rituali di iniziazione, ma non l’esigenza che li esprime. È così che di solito, i riti di iniziazione formale sono stati sostituiti da riti meno elaborati, ma non per questo meno trasgressivi come il fumo, l’alcol, la droga, il gioco. Non sono solo le dipendenze – ha concluso il relatore - che vanno combattute ma ciò che le presuppone: la mancanza di autofiducia, l’assenza di scelte autonome, l’abdicazione dei giovani a scelte individuali, critiche e responsabili, ma soprattutto la voglia dei giovani di crescere senza sforzo, senza la fatica di sviluppare le proprie potenzialità. blu del lungomare, dal 25 giugno e fino al 31 agosto, nella fascia oraria che va dalle 9 alle 20, compresi i giorni festivi. La sosta minima di 15 minuti costerà 30 centesimi, la tariffa oraria sarà di 1,20 Euro, la sosta di 4 ore avrà un costo di 3,60 Euro e quella di 8 ore sarà fissata a 6 Euro. Il parcheggio per l’intera giornata costerà 9 Euro, per 7 giorni 60 Euro ed infine per 30 giorni 156 Euro. • E’ stato approvato dalla nostra Amministrazione il “pacchetto sicurezza”, di cui elenchiamo alcune novità: assunzione di 5 vigili estivi e di 9 ausiliari del traffico, supporto del Reparto Anticrimine di Perugia, supporto unità cinofile. E’ vietato poi ai minorenni di bere e trasportare alcol. Non si può poi scaricare vetro dalle 20 alle 6 sul lungomare e centro storico; entrare nelle fontane; arrampicarsi sui monumenti, imbrattare e lancia- senigallia re schiuma, petardi e alimenti. Tra l’altro è vietato anche chiedere l’elemosina e lavare i vetri negli incroci, ospedale, chiese, cimiteri e luoghi sensibili. • Gli studenti dell’Istituto “Panzini” di Senigallia con il progetto “I doni della Terra srl”, azienda agricola e servizio di ristorazione, si sono aggiudicati i 3000 Euro del primo premio con “La migliore idea imprenditoriale” nella III ed. del progetto CNA in collaborazione con Banca Marche. Le foto delle varie sezioni sono pubblicate sulla pagina Facebook della CNA provinciale di Ancona. • Domenica scorsa, 19 maggio, sono stati dati alle fiamme due sacchi di rifiuti lasciati poco prima del ponte dell’autostrada, a ridosso del letto del fiume Cesano. I vandali sono sempre in agguato! Sorpresa per quella al porto turistico Due Bandiere blu Sorpresa e soddisfazione per la città di Senigallia, che a Roma ha ricevuto un doppio riconoscimento: insieme all’assegnazione della Bandiera Blu d’Europa delle spiagge per l’anno 2013, quest’anno il Comune di Senigallia ha infatti ricevuto per la prima volta anche la Bandiera Blu d’Europa per gli approdi turistici. A ritirare gli ambiti riconoscimenti alla cerimonia odierna erano presenti il Sindaco, Maurizio Mangialardi, e l’Assessore alla “Città Sostenibile”, Gennaro Campanile. “Se da un lato ero fiducioso, quasi certo – ha dichiarato il Sindaco Mangialardi – che lo straordinario impegno e l’attenzione alla sostenibilità ambientale e alla qualità dei servizi di accoglienza ci permettessero di raggiungere l’obiettivo di confermare per il “diciassettesimo anno consecutivo il pregiato vessillo della Bandiera Blu, sono particolarmente stupito ed emozionato per la prima assegnazione al Porto “Della Rovere” della bandiera blu per gli approdi turistici, che non è solamente un simbolo, ma un riconoscimento ad un lavoro di oltre 10 anni per la valorizzazione del porto di Senigallia”. La Bandiera Blu per le spiagge è un riconoscimento internazionale istituito nel 1987, Anno europeo dell’Ambiente, e che viene assegnato ogni anno in Settimana della pace Prima edizione di "Se vuoi la pace prepara la pace", una settimana di eventi per la promozione della cultura della pace diffusi su tutto il territorio regionale dal 18 al 26 maggio 2013 organizzata dall'Università per la pace. Così come le guerre non "scoppiano a caso" ma sono il risultato di una serie di processi degenerativi purtroppo spesso non compresi e non interrotti, così se vogliamo davvero la pace, dobbiamo costruirla con tenacia, pazienza e amore. Alcuni incontri e spettacoli hanno lo scopo di far conoscere i meccanismi perversi che generano violenza e sofferenza, altri momenti individueranno percorsi di cittadinanza ed integrazione. Appuntamenti a Senigallia Tre gli appuntamenti previsti a Senigallia. Giovedì 23 maggio alle ore 21.15 alla Parrocchia di S. Maria della Pace, incontro pubblico con Marcello Cozzi vicepresidente nazionale di Libera dal tema "Giustizia e pace si baceranno". Sempre alla 41 paesi, inizialmente solo europei e più recentemente anche extra-europei, per indirizzare la politica di gestione locale delle località litoranee verso un processo di sostenibilità ambientale. La cerimonia odierna, organizzata come sempre dalla Feee si è svolta presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Anche in questa occasione sono state premiate le località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio, distinguendosi in modo particolare per la pulizia delle acque, la qualità dell’accoglienza e delle strutture turistiche, la funzionalità dei servizi offerti, come ad esempio una ben organizzata raccolta di rifiuti urbani e differenziata, ma anche l’originalità e la frequenza di iniziative di educazione ambientale. La Bandiera è per questo ormai divenuta una sorta di certificato internazionale che tutti i tour operator attivi nei vari Paesi assumono come prezioso punto di riferimento. Anche la Bandiera Blu per gli approdi turistici viene assegnata sulla base di criteri oggettivi e misurabili che attengono alla gestione ambientale dell’approdo, ai servizi e alla sicurezza, alla qualità delle acque ma anche alle iniziative di educazione ambientale e informazione. Chiesa di S. Maria della Pace ma venerdì 24 maggio alle ore 21.00 la compagnia "Itineraria" presenta "Finanza Killer, non con i nostri soldi", spettacolo teatrale ad ingresso libero. In caso di pioggia lo spettacolo si terrà al Teatro Portone. Sabato 25 maggio dalle ore 9.30 alle 19.30 la Rotonda a Mare sarà "La Rotonda della pace". Durante la giornata verranno presentati i lavori interculturali delle Scuole della Provincia di Ancona e della Sierra Leone curati dall'Associazione I Comapagni di Jeneba. Disegni, cartelloni, video giochi, musiche, rappresentazioni animate a cura degli studenti e delle studentesse sul tema della pace e della cittadinanza mondiale. Da segnalare alle 17.30 la tavola rotonda dal tema "Idee e proposte per rilanciare i temi della pace e del disarmo" a cui interverranno il rappresentante della Campagna "Taglia le ali alle armi" ed i sindaci marchigiani che hanno deliberato per il taglio delle spese militari. senigallia la voce misena 23 maggio 2013 succede a senigallia * Intorno alla mezzanotte tra lunedì e martedì tre rumeni non si sino fermati all'alt dei carabinieri mentre percorrevano via Raffaello Sanzio in direzione nord. Inseguiti dai militari i tre hanno urtato una Citroen C8 e sono finiti nel fosso all'atezza di Villa Torlonia. Feriti nell'urto sono stati ricovertai in ospedale. * Un flusso continuo di sportivi e di se- nigalliesi hanno contribuito a raccogliere 6.610 euro per Chanel. La 10 ore di sabato 18 maggio si è trasformata in una vera e propria festa per aiutare la famiglia Bocconi a curare la piccola affetta da fibromatosi. * A rischio 25 posti letto del reparto di Medicina dell’ospedale di Senigallia, dove “a causa di criticità - come spiegato dalla Direzione dell’Area Vasta 2 - relative all’obsolescenza dell’impianto osmosi interno e dei frequenti guasti verificatisi negli ultimi mesi, con relativo rischio clinico ed assistenziale il servizio di dialisi ai turisti non può essere garantito”. * Lite per una videocamera nel parcheggio del Conad in via Raffaello Sanzio tra un tunisino e due senegalesi. Erano circa le 17.40 di venerdì quando i tre extracomunitari sarebbero arrivati alle mani a causa di una trattativa di vendita per una telecamera Panasonic usata. Per riportare la calma è servito l’intervento delle forze dell’ordine che hanno poi identificato e segnalato le persone coinvolte, tutti residenti a Senigallia con regolare permesso di soggiorno. * Mattia Bucari, giovane studente senigalliese di ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano, è stato selezionato per la finale della competizione "Fly Your Ideas 2013" organizzata da Airbus, rivolta a progetti per lo sviluppo di un'industria dell'aviazione più sosteni- Giocare con l'ambiente si può: è quello che hanno fatto oltre cinquecento ragazzi alle prese con gare ed attività all'insegna della sostenibilità RiciclOlimpiadi Anche quest’anno i progetti educativi del Consorzio culminano con l’evento delle RiciclOlimpiadi, organizzato dal CIR33, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la ditta Rieco s.p.a., il 18 maggio scorso a Ripe presso gli splendidi spazi del parco Scout e del villino Romualdo. SIMONE CECCHETTINI Presidente CIR33 Mi inorgoglisce la presenza di questi 500 bambini così entusiasti delle nostre proposte, venuti alle RiciclOlimpiadi con i loro insegnanti, che ringrazio per la passione con la quale trasmettono messaggi importanti agli alunni. Sono felice anche della positiva partecipazione dei tantissimi genitori e dei rappresentanti delle istituzioni locali. Ringrazio i tanti Sindaci dei Comuni consorziati che, avendo vissuto in prima persona l'evento, hanno potuto complimentarsi con i bambini che, in rappresentanza dei 3.500 alunni aderenti al nostro progetto "Personaggi in cerca d'autore", si sono resi protagonisti della mattinata. FAUSTINO CONIGLI Sindaco di Ripe Le RiciclOlimpiadi, organizzate quest'anno a Ripe, fanno divertire grandi e bambini e coinvolgono i piccoli cittadini in tante discipline di giochi capaci di educarli alla sostenibilità ambientale e alla salvaguardia del nostro patrimo- nio naturale. Di grande effetto anche lo spettacolo teatrale che ha trasmesso, in maniera efficace e divertente, un importante messaggio di ecosostenibilità. La mattinata è il momento conclusivo del progetto educativo per le scuole primarie, ma lo è anche per “Riusa in modo Superiore”, il concorso di arte riciclata indetto dal CIR33 per gli Istituti Superiori. La mostra delle opere realizzate dai ragazzi delle scuole partecipanti resterà aperta fino al 26 maggio, presso il villino Romualdo in piazza Leopardi a Ripe. bile. Al concorso hanno presso parte 618 team provenienti da tutto il mondo. Attraverso due selezioni, sono state individuate 5 squadre finaliste: quella del Politecnico, unica in Europa, e altri 4 team provenienti da Australia, Brasile, India, Malesia. * Il prof. Giancarlo Bojani, ceramista di fama, si è spento improvvisamente alle 9 di venerdì 17 maggio nella sua abitazione di Fano, dove era nato nel 1938. Lascia un gran vuoto nel mondo della cultura, tra gli estimatori dell’arte, tra gli studenti e soprattutto fra i tanti senigalliesi cultori della ceramica che hanno frequentato il laboratorio attivato alla Libera Univesità degli Adulti e coordinato dalla prof.ssa Elvira Bruni. vità di formazione ed educazione rivolta alle nuove generazioni del territorio del CIR33, di cui Senigallia è capofila, potremo raggiungere gli obiettivi che ci stiamo prefiggendo e migliorare i già positivi risultati ottenuti nella gestione del ciclo dei rifiuti. Grazie al loro entusiasmo e alle conoscenze acquisite, i bambini possono diventare i migliori testimonial di una nuova concezione di salvaguardia ambientale, che si fondi sul riciclo, ma anche sulla riduzione degli sprechi. Siamo sicuri che i bambini sapranno farsi imitare dagli adulti ed essere i veri protagonisti di un cambiamento di abitudini e atteggiamenti. a cura di M. Giantomassi MAURIZIO MANGIALARDI Sindaco di Senigallia Sono convinto che con la costante atti- TV2000 Più di quello che vedi Canale 28 Sky canale 142 Streaming video www.tv2000.it Una televisione che continua a crescere grazie a chi si riconosce nei suoi valori: la forza delle idee e la verità della fede. Lo sai, TV2000 è l’altra tv, che ti sa intrattenere e ti fa riflettere, che ti ascolta e ti tiene compagnia. È un valore comune, che anche tu hai aiutato a diffondere. TV2000 è la nostra tv. Facciamola sempre più nostra. Insieme. Più di quello che vedi chiesa la voce misena 23 maggio 2013 Giovani aperti al mondo chiesa “Otto ore di volo ci separano da Rio, un viaggio che è metafora del mandato missionario che Gesù stesso ci ha dato, non siamo turisti ma persone che vogliono vivere un incontro con Gesù!”. Con questo messaggio, lanciato da Don Francesco Pierpaoli, responsabile del Centro Giovanni Paolo II, si è aperto a Loreto l'incontro dei giovani delle Marche e dell'Abruzzo che parteciperanno alla Gmg di Rio in Brasile. Giovanni, giovane pesarese, racconta: “Abbiamo fatto questo cammino sulle sue orme del Papa accompagnando altri giovani in difficoltà, siamo stati nella fabbrica dello sterminio, nei campi di concentramento... sensazioni indescrivibili… lì abbiamo potuto celebrare anche la S. Messa, nel luogo dove la violenza umana ha toccato il suo culmine, abbiamo vissuto il gesto della lavanda dei piedi, un gesto di umiltà e servizio”. Con alcuni cortometraggi i giovani pesaresi hanno poi raccontato altre esperienze vissute con i senza fissa dimora della città e un viaggio a Scampia ad incontrare i giovani che vivono in queste terre afflitte dalle mafie. La Gmg è un cammino di consapevolezza dell'amore che Dio ha per l'uomo “...incontrerete Cri- Sisma: 32.500 euro raccolti per due 'Centri di comunità' Le Marche per l'Emilia Percorrendo in macchina le strade della bassa modenese, in questo periodo, si vedono campi di grano, vigneti di Lambrusco, canali vivaci di verde tenero che scortano strade più o meno strette. Queste solcano la pianura e accompagnano il visitatore vicino a qualche stabilimento industriale e, con sorprendente frequenza, arrivano nei pressi di qualche meraviglia del passato: una cappellina, una pieve, una villa padronale semi nascosta dagli alberi. Lungo la strada, macchie di colori vivaci annunciano sagre e feste paesane. È un’esplosione di cartelloni e, a guardare meglio, vi si trovano anche numerose pubblicità di negozi e ditte che comunicano la ripresa o lo spostamento dell’attività. È un indizio del terremoto che, a più riprese, un anno fa ha scosso queste terre portando la sofferenza nei cuori e la paura per il futuro nelle menti di questa gente. Poi, entrando nei paesi, i segni del sisma ci si parano davanti inequivocabili: crepe, impalcature, grandi spazi vuoti dove solo qualche mese fa sorgevano abitazioni e negozi. Sui volti delle persone si coglie tutta la determinazione con cui guardano avanti, incuranti della fatica che la rinascita comporta; una determinazione accompagnata, però, anche dal timore di essere dimenticati, dalla sensazione di rimanere soli perché “quello dell’Emilia è un popolo operoso e se la sa cavare”. È qui che si inserisce il senso dell’accompagnamento e della vicinanza – oltre l’emergenza, oltre l’onda mediatica – che costituiscono lo stile con cui la Chiesa, testimoniando concretamente il comandamento dell’Amore che le è stato consegnato da Gesù, si mette in cammino con chi si sta rialzando. Nelle terre di cui stiamo parlando, nello scenario appena evocato, infatti, vivono quei fratelli e quelle sorelle con cui le nostre Chiese particolari hanno stabilito uno stretto rapporto in virtù del gemellaggio tra le diocesi delle Marche, attraverso Caritas, e le parrocchie di San Prospero e Cavezzo (MO) dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola. Questo legame ha fatto sì che i numeri dell’emergenza diventassero, per noi, in poco tempo, volti di amici che chiamiamo per nome. Il gemellaggio è un “mettersi accanto” nella ferialità, un condividere i mutati scenari quotidiani di vita in maniera semplice, senza velleità eroiche o efficientiste. Da questo stile nascono incontri di persone che camminano con altre persone, come è successo tra la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Montelupone (diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia) e l’unità pastorale di Cavezzo-DisvetroMotta (MO). Tuttavia, conscia che i segni tangibili sono alla base di una rinascita della fiducia, la Chiesa ha provveduto a dare una piccola risposta anche in questo senso. Infatti gli oltre 325.000 euro raccolti dalle diocesi delle Marche in occasione della colletta nazionale per l’Emergenza Nord Italia 2012 (uniti a quanto raccolto dalle diocesi dell’Umbria) hanno reso possibile la realizzazione di opere concrete che le comunità colpite attendevano con impazienza. Si tratta di due “Centri della Comunità” sorti nelle due parrocchie a cui siamo legati. Si tratta di spazi modulari polifunzionali che possono essere utilizzati come luogo di incontro, di preghiera e celebrazione, di lavoro pastorale e di festa. Il senso di queste realizzazioni è tutto nell’espressione “opera-segno”; un’opera cioè che, pur non potendo soddisfare appieno un certo bisogno, offre una prima risposta tangibile ed è, allo stesso tempo, segno di speranza per la comunità e richiamo a tutti per l’impegno che ancora è necessario. Attualmente la vita delle due parrocchie si svolge quasi tutta all’interno dei due Centri della Comunità che sono stati inaugurati domenica 21 aprile 2013 con una grande festa. L’impegno delle Chiese particolari delle Marche, comunque, non si esaurisce con queste belle opere. Infatti il cammino da percorrere al fianco degli amici emiliani è ancora ricco di tappe, e già si profila all’orizzonte un’estate di condivisione, soprattutto per i più giovani. Andrea Piscopo sto e lo seguirete impegnando la vita per Lui ...”. Dalle Gmg – ha concluso don Pierpaoli – deve sempre nascere qualcosa di concreto! A seguire è stato presentato ai giovani presenti il Campo Missionario Regionale, una esperienza di vita rivolta a quanti non partiranno per il Brasile, diretto dai missionari fra Damiano Angelucci e P. Adriano Sella della rete Nuovi stili di vita. L’incontro si è poi concluso con una piccola processione con cui i giovani hanno portato l’immagine della Madonna di Loreto presso il vicino convento delle suore. V.P. TERRA SANCTA MUSEUM a Gerusalemme Nel 2015, nel cuore della Città Vecchia di Gerusalemme, nascerà il Terra Sancta Museum, l’unico museo al mondo sulle radici del Cristianesimo e la conservazione dei Luoghi Santi. Un’esposizione permanente, voluta dalla Custodia di Terra Santa, per scoprire la storia di questa terra straordinaria in cui da millenni s’intrecciano, in modo misterioso, i destini di molti popoli che convivono nei luoghi sacri delle tre grandi religioni monoteiste. In questo particolare e delicato momento storico è di fondamentale importanza far conoscere al mondo intero la storia della presenza cristiana in Terra Santa; per favorire una maggiore consapevolezza delle nostre radici, contribuire all’unità della “famiglia umana” e diffondere un messaggio di pace nel mondo. Un complesso espositivo in due sedi e tre musei Il Museo affronta il tema della storia cristiana e francescana in Terra Santa. Agli innumerevoli pellegrini e visitatori, provenienti dal mondo intero, è proposto un percorso culturale flessibile, metodologicamente rigoroso e suddiviso in tre distinti momenti, distribuito nella Città Vecchia di Gerusalemme e, in futuro, esteso ad altre sedi in Terra Santa. Un unico complesso espositivo di 2.573 m2, composto da tre musei (Archeologico, Multimediale e Storico) con differenti obiettivi informativi e distribuiti in due sedi esistenti, distanti tra loro circa 1500 metri e vicini alle principali mete di pellegrinaggio e turistiche di Gerusalemme (La Spianata delle Moschee, Il Muro occidentale e il Santo Sepolcro). L’evoluzione dei lavori potrà essere seguita sul sito www. terrasanctamuseum.org. Andrea Avveduto La libertà di professare la propria fede in molti paesi è un'utopia Perseguitati perché credenti La situazione del rispetto della libertà religiosa nel mondo non è migliorata e nonostante l’opinione pubblica internazionale sia diventata più sensibile al problema, non si sono registrate novità importanti e positive riguardo alla repressione delle minoranze religiose. È quanto emerge dall’ultimo Rapporto redatto dall’organizzazione dell’Aiuto alla Chiesa che soffre che ha monitorato la situazione della libertà religiosa dal gennaio 2011 all’aprile 2012 in 196 Paesi del mondo. Una sintesi dell’indagine è stata presentata a Istanbul da Peter Sefton-Williams, presidente del Comitato editoriale del Rapporto, al seminario di studio su “La libertà religiosa oggi. L’editto di Milano dell’imperatore Costantino: 1700 anni dopo”, promosso dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli in collaborazione con il Consiglio delle Conferenze episcopali europee. All’incontro hanno partecipato due nutrite delegazioni rappresentanti le Chiese ortodosse e la Chiesa cattolica del continente europeo. Segno che l’argomento è particolarmente sentito dalle Chiese, anche perché dall’indagine emerge che i cristiani delle diverse denominazioni sono il gruppo più esposto alle persecuzioni. Se da una parte l’opinione pubblica e gli organismi internazionali si dimostrano sempre più sensibili alla questione, dall’altra la situazione concreta delle comunità religiose non migliora. Anzi, in alcuni Paesi peggiora. Come in Cina, per esempio. In Mali invece “l’instabilità politica è cresciuta con conseguenze anche sulla libertà religiosa”. Preoccupano le attività di gruppi estremisti e forme di terrorismo nel Nord della Nigeria, in alcune zone del Kenya, e in Ciad. Ci sono poi le leggi “anti-conversione e gli abusi del potere che da queste derivano” in alcuni Stati dell’India mentre in Pakistan “le leggi anti-blasfemie e l’ostilità verso i cristiani nella società continuano a essere causa di grave danno”. Un discorso a parte, ma non meno importante, merita la situazione in alcuni Paesi europei dove - si legge sempre nel Rapporto di Acs - “persistono tentativi per imporre il secolarismo, soprattutto in opposizione alla maggioranza cristiana”. Nel Rapporto viene indicato il caso del Regno Unito dove una legge sui matrimoni gay - la “mariage Bill” - sta per essere approvata malgrado l’opposizione di tutti i più importanti gruppi religiosi del Paese. Il Papa ha voluto far sentire la sua voce e in un messag- gio ai partecipanti al seminario di Istanbul ha lanciato un appello alle autorità civili e ai cittadini europei. Ai primi, ha chiesto che venga rispettato “ovunque, alla luce dello storico decreto di Costantino, il diritto dei credenti a vivere liberamente il proprio culto e ad esprimere pubblicamente la loro fede”. A tutti i cittadini europei, invece, lancia l’invito “a riconoscere il ruolo che il cristianesimo ha avuto nel formare la nostra cultura, e a rimanere aperti al contributo continuo che i credenti cristiani possono dare in questo senso”. Nel cuore di tutti i partecipanti ci sono soprattutto i cristiani arabi: una popolazione di 20 milioni di persone, appartenenti a un mosaico di Chiese, la cui metà sono copti d’Egitto. È stato mons. Maroun Elias Lahham, vescovo ausiliare e vicario del Patriarcato latino di Gerusalemme per la Giordania a dare testimonianza della situazione dei cristiani in Medio Oriente dando voce alle attese e alle speranze di un popolo che sta facendo i conti con il vento della così chiamata “primavera araba”. Nel suo saluto ai partecipanti il Patriarca ecumenico Bartolomeo I ha portato un messaggio di speranza. chiesa la voce misena 23 maggio 2013 la settimana del vescovo in agenda Da lunedì 20 a venerdi 24 maggio Martedì 28 maggio Venerdì 31 maggio Assemblea Generale della Cei a Roma Ore 10.00: Vicarie di Ostra e Arcevia a Pianello di Ostra Ore 18.30: Presentazione tela restaurata a S.Angelo Ore 18,00: S.Cresima a Chiaravalle Mercoledì 29 maggio Sabato 1 giugno Domenica 26 maggio Ore 10.00: Incontro Caritas-Psl a Fermo Ore 15.15: Rosario con i bambini della Pace Ore 18.00: S.Cresima a Cesanella Giovedì 30 maggio Ore 9.30: S.Cresima a S.Maria Goretti Ore 11.15: S.Cresima a Marina Ore 17.00: Ora di adorazione in Cattedrale Ore 18.00: In Cattedrale per gli “adoratori” Sabato 25 maggio Ore 9.30: S.Cresima a Filetto Ore 11.30: S.Cresima a Chiaravalle Ore 16.30: Con l’Unitlasi a Madonna della Rosa di Ostra Ore 10.00: Consiglio Presbiterale in Seminario Ore 18.00: Celebrazione del “Corpus Domini” in Cattedrale:S.Messa e processione D'Agostino sulla prolusione Cei Alfabeto umano Il realismo cristiano come “mistica ecclesiale”, che fa della Chiesa “una storia d’amore”. Il ruolo dei cattolici come uomini e donne che sanno fare “un serio esame di coscienza” per essere portatori sani di relazioni, nell’impegno sociale e politico e in un’Europa malata di “cancro della solitudine”. Sono alcuni spunti della prolusione del cardinale Bagnasco, messi in evidenza da Francesco D’Agostino, ordinario di filosofia del diritto all’Università “Tor Vergata” di Roma. Lo abbiamo intervistato. Il cardinale Bagnasco descrive una società al bivio, in preda a una gravissima crisi non solo economica, ma insiste anche sul ruolo decisivo che i cattolici. Secondo quali coordinate? C’è un elemento che si ritrova in tutte le altre prolusioni, e che è un’impronta che non è esagerato definire mistica: una ‘mistica ecclesiale’ che, a mio avviso, si rivela formidabile, e che si può riassumere nell’espressione ‘la Chiesa è una storia d’amore’, usata da Papa Francesco. È un’espressione che fa impressione, perché chiunque legge le dinamiche storiche, la vicenda della Chiesa o la presenza dei credenti nel mondo, non userebbe mai la categoria di amore, che è al di fuori di un orizzonte freddamente laicista di analisi storica. Quella delineata dal cardinale Bagnasco è una Chiesa che fa vedere la fede, dove l’opera missionaria della Chiesa s’intreccia con l’opera educativa in maniera indissolubile. I credenti sanno, e sono chiamati a testimoniare, che non si può vivere la fede da soli, perché la fede si rafforza donandola: quanto più ci si dona agli altri, tanto più si fa crescere la propria fede. Il cristiano, in altre parole, non agisce in maniera chiusa, personalistica, anche nobilmente individuale, ma aprendosi al sociale. “Insieme è possibile”, afferma il presidente della Cei: è da qui che bisogna partire? Nella prolusione il cardinale mette molto bene in evidenza che ai vescovi non sta a cuore una formula specifica, ma i principi. Molte volte il dibattito sui cattolici in politica si condensa in norme, pratiche, procedure, come se una riflessione sui principi fosse scontata o rappresentasse una questione di secondo ordine. È vero il contrario: la pastorale della Chiesa ha interesse solo ai principi, le determinazioni operative di principi spettano ai laici. È il principio della laicità cristiana, che continua a non essere capito o equivocato. Nella prassi, è ormai accettato che non esiste più unità nel cattolicesimo politico: ci possono essere aperture alla prassi di qualunque variabile, tutte legittime, a condizione però che i principi siano limpidi. L’utilità in sé non è un male, dice il cardinale, a patto però che non diventi un valore assoluto. Discorso analogo per il potere: se è inteso come servizio va benissimo, altrimenti si deforma. Quali i “fronti” più caldi? Su singole questioni, come la grave crisi occupazionale e la necessità che il lavoro non diventi una nuova forma di schiavitù, si registra ormai una convergenza. Dove invece questa convergenza manca è la famiglia, che il cardinale Bagnasco definisce ‘umiliata e indebolita’, e verso la quale si muovono attacchi ‘in modo felpato’, cercando cioè di farla implodere in modo molto ‘soft’. La famiglia è ciò che custodisce tre dimensioni fondamentali: è il presidio della vita, è il presidio delle energie morali ed è la garanzia della tenuta socio-economica del Paese. Ancora oggi, è la famiglia la principale agenzia di collocamento per il lavoro dei giovani, che trovano il lavoro grazie ai rapporti o al supporto del nucleo familiare: il fatto che la famiglia venga umiliata e indebolita non è quindi solo una grave lesione antropologica, è un attentato al vivere sociale. “Impedire il cancro della solitudine”, la prima richiesta per il “popolo della vita”. Come fare? Gli storici del futuro vedranno nella filosofia della relazione il punto determinante del pensiero cristiano del Novecento. Il tema della relazione è un tema che accomuna la sensibilità del cristiano, non in chiave semplicemente confessionale: è un tema antropologico, che a livello confessionale diventa amore fraterno. I cattolici devono dirlo a voce alta: se la persona umana non viene intesa in senso relazionale, si produce un impoverimento sociale. Il ‘cancro della solitudine’ è l’abbandono: alcuni, pochi, possono scegliere la vita individuale come vita solitaria, ma i più sono abbandonati a una vita di solitudine, perché non sono aiutati a entrare in relazione. a cura di M. Michela Nicolais Domenica 2 giugno Vita di chiesa La Macerata - Loreto entra nel vivo Il prossimo pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, in programma per sabato 8 giugno, coinvolgerà oltre 3mila volontari, in crescita rispetto alla passata edizione. L’organizzazione ha fornito oggi i “numeri” dell’evento: in segreteria sono state coinvolte 300 persone, mentre per il servizio accoglienza è stata toccata quota 800 con giovani provenienti, oltre che dalle Marche, anche da Abruzzo, Emilia Romagna e Lombardia. Più di 100 persone impiegate nel coro, 130 nel servizio liturgico (20mila ostie da utilizzare), oltre 30 per l’accoglienza autorità ed ospiti, 100 per l’allestimento stadio, 30 per l’ufficio stampa; 70 i pullman in arrivo da Benevento, Chioggia, Mantova, Lanciano, Foggia, Casale Monferrato, Napoli, 23 da Milano e 2 dalla Svizzera. Ben 500 saranno i volontari tra personale medico e paramedico (tra cui 50 medici), con l’impiego di 60 ambulanze e la presenza di 4 postazioni mediche avanzate, 10 punti di primo intervento e 15 postazioni mobili. L’amplificazione sarà dotata di ben 16 squadre per oltre 250 persone, mentre sono 30 gli addetti tra podisti, accompagnatori e speaker impiegati con la fiaccola della pace. Circa 170 le presenze che giungeranno da Pesaro per curare il servizio di ristoro-colazione la mattina prima di raggiungere Loreto, con la preparazione di 4mila litri di tè, 3mila di caffè, 36mila merendine, 15mila bottigliette d’acqua e 8 quintali di dolci fatti a mano. Italo trasporta pellegrini Unitalsi Dal 17 al 20 giugno prossimi parte il primo pellegrinaggio Unitalsi a bordo di Italo. Una novità che permetterà a circa 400 unitalsiani, tra disabili e non, di viaggiare sul treno di Ntv lungo la linea adriatica Milano-Ancona per poi raggiungere in pullman uno dei più importanti santuari mariani del Paese: la Santa Casa di Loreto. L’iniziativa è stata presentata a Roma nel Palazzo del Vicariato “Maffei Marescotti” dall’Arcivescovo di Loreto Monsignor Giovanni Tonucci, dal Presidente di Ntv Antonello Perricone, dal Presidente Nazionale Unitalsi Salvatore Pagliuca e dal vice Presidente Dante D’Elpidio e dal Presidente della sezione Lombarda, Vittore De Carli. Madrina e testimonial dell’appuntamento: Giusy Versace, scrittrice, campionessa paralimpica, primatista europea e volontaria dell’Unitalsi. “Voglio dire grazie all’impegno e all’attenzione Ntv - ha dichiarato Salvatore Pagliuca Presidente Nazionale Unitalsi - verso la sezione Lombarda dell’Unitalsi per la realizzazione del pellegrinaggio a Loreto”. “L’iniziativa NTV è un segnale importante che l’Unitalsi vuole lanciare soprattutto in chiave sociale - ha spiegato il Presidente Pagliuca - perché nonostante le difficoltà economiche e gli investimenti infrastrutturali stanziati nel trasporto ferroviario, ritengo che, sul fronte dei servizi dedicati ai nostri pellegrini, si debba migliorare, l’Unitalsi sta ricercando delle soluzioni, chiaramente ispirate alla nostra natura ecclesiale e volte a ribadire l’importanza e il valore del pellegrinaggio in treno, soltanto così riusciremo a non abbandonare migliaia di ammalati e disabili, che desiderano fortemente continuare a vivere questo viaggio speciale”. Dal carcere... alla Gmg di Rio Sabato 18 maggio 2013 l’Arcivescovo di Loreto, Giovanni Tonucci, ha guidato un gruppo di giovani in visita al carcere di Fossombrone. Con loro anche una copia della statua della Madonna di Loreto, in pellegrinaggio verso la XXVIII Giornata della Gioventù di Rio de Janeiro. È dalla Gmg di Buenos Aires del 1987 che il crocifisso di San Damiano e la Madonna di Loreto sono i simboli che i giovani italiani regalano alle nazioni e alla città ospitante la Gmg. Il Crocifisso di San Damiano viene consegnato alla Conferenza Episcopale ospitante mentre la Madonna di Loreto al Vescovo della città che ospita la Gmg. La consegna è avvenuta ufficialmente attraverso la Conferenza Episcopale Italiana e negli ultimi anni durante la «Festa degli italiani» o una celebrazione appositamente preparata. In previsione della consegna sono stati offerti anche momenti di preparazione e coinvolgimento dei giovani italiani in cammino verso la Ggm. La visita di sabato scorso al carcere di Fossombrone rappresenta uno di questi momenti. Il vescovo di Ascoli Piceno Il vescovo di Ascoli Piceno Silvano Montevecchi è stato trasferito dal reparto di rianimazione dell’Ospedale “Mazzoni” di Ascoli all’Ospedale di Montecatone, centro particolarmente attrezzato, con sede vicino a Imola, e vicino anche a Brisighella dove vivono i suoi familiari, per iniziare un periodo di riabilitazione che, secondo le indicazioni dei medici, dovrebbe riportarlo a stare in piedi e a realizzare un minimo di autonomia nel parlare, mangiare, rapportarsi con le persone. Non si può prevedere il tempo necessario per la riabilitazione che molto probabilmente sarà lungo. il paginone la voce misena 23 maggio 2013 Elezioni a Chiaravalle ApertaMente per Chiaravalle Lista Civica ETTORE TOGNI – Candidato Sindaco Nato a Chiaravalle nel 1976. Coniugato con tre figli. Laurea in Giurisprudenza, svolge la libera professione di avvocato. Coltiva l’hobby del pianoforte ed è amante della musica jazz. Ha accettato l’impegno di presentare un programma costruito con e per i cittadini, fondato su un forte impegno per il sociale e sul lavoro, sulla difesa del territorio e della famiglia, da realizzare con onestà e trasparenza. Alla base della nostra azione tre obiettivi principali, diverse le strade per raggiungerli: 1. Difendere i servizi ai cittadini, migliorare la vivibilità ed il rapporto con l’amministrazione: destinare il risparmio al mantenimento e miglioramento dei servizi, migliorare l’accesso ai servizi (informatizzazione, orari e dislocazione uffici, ecc.), individuare nuovi servizi a costo zero per il cittadino (es. un presidio ambulatoriale posto in zona centrale per piccole necessità mediche), istituire un fondo a favore delle famiglie in difficoltà, sottoscrivere accordi con aziende per la fornitura agevolata di fonti per energie alternative porre attenzione e valutare provvedimenti per le fasce più deboli (es. eliminazione dell’Imu per le fasce più deboli), programmare e fissare incontri periodici con le associazioni sul territorio, aprire canali di comunicazione, informazione e confronto con la cittadinanza trasmettere le sedute del consiglio comunale in tempo reale 2. Sviluppare l’economia del territorio: cercare una via di sviluppo, mai perseguita, in un contesto territoriale che trova Chiaravalle in una posizione privilegiata nella Bassa Vallesina in quanto situata tra i caselli autostradali, l’aeroporto, l’interporto, la ferrovia Ancona-Roma, la Superstrada 76, partecipare all’opportunità offerta dalla costituzione della cosiddetta “Macroregione Adriatico Ionica”, un progetto di sviluppo e cooperazione tra le regioni italiane che si affacciano sul Mar Adriatico e sul Mar Ionio e gli Stati che sono sull’altra sponda. Rivitalizzare il commercio: lavorare a stretto contatto con le associazioni di categoria, migliorare l’immagine complessiva della città partendo dal centro storico, recuperare e valorizzare il chiostro con finalità socio-culturali di ampio respiro ridefinire viabilità, ZTL e parcheggi promuovere manifestazioni, iniziative, eventi agevolare l’iniziativa privata. 3.Reperire risorse finanziarie ed ottimizzare la spesa: ricerca sistematica di fondi straordinari (europei, nazionali, regionali) da destinare alla realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e nuove iniziative, siglare accordi pubblico-privati nelle trasformazioni urbane, ricerca di ogni soluzione possibile per l’abbattimento dei costi di gestione per l’illuminazione, l’energia, le comunicazioni, l’informatica, ecc.) cercare sinergie con altri comuni Rifondazione Comunista GIULIANO BRANDONI – Candidato Sindaco Giuliano Brandoni 58 anni, ferroviere. E' stato segretario regionale del PRC, Consigliere e Presidente della Commissione Bilancio della Regione Marche. Portano tra le altre la sua firma la legge regionale, che impone alle aziende che delocalizzano all'estero l'obbligo della restituzione di ogni finanziamento pubblico ricevuto e quella per gli incentivi ai lavoratori delle aziende in crisi che intraprendano nuove attività cooperative. Già nel 2008, è stato promotore di proposte di legge, purtroppo sempre respinte, per la riduzione delle indennità di mandato e più in generale dei costi della politica. E’ stato ed è militante nell'impegno pacifista, nella difesa del territorio, nelle lotte sociali per l'eguaglianza e i diritti. Punti salienti del programma Realizzare in primo luogo le condizioni perché la par- tecipazione sia un diritto di tutti e quindi siano i cittadini a decidere attraverso una consulta della partecipazione con pareri vincolanti per la giunta e il sindaco. Il primo impegno è l’approvazione, entro i primi 100 giorni di mandato, di uno specifico regolamento. Approvare un nuovo piano regolatore della città per consumare meno territorio, per razionalizzare e valorizzare il patrimonio esistente, per tutelare gli spazi e le proprietà pubbliche. Questo coinvolgendo i cittadini e dandogli informazioni e strumenti tecnici per capire, scegliere, decidere, fermando subito scelte arruffate, affrettate e confuse che l'amministrazione precedente ha fatto sulle aree decisive per Chiaravalle (area dell' ex Cral e area del Consorzio). Creare i presupposti per un rilancio della città che non può che avvenire attraverso la valorizzazione della vocazione culturale e pedagogica della figura di Maria Montessori e a questo scopo lavoreremo per l’insediamento di una scuola media superiore a carattere socio pedagogico e accanto a essa proporremo accordi e parternariati per fare di Chiaravalle la sede di attività formative e culturali che rendano la città una vera e propria capitale della pedagogia, con le conseguenti e positive ricadute economiche, nei settori dell'ospitalità, dei servizi, del turismo culturale. Costruire una città non subalterna alle decisioni prese altrove e da altri. Siamo in un area strategica, nostro obiettivo è fare di Chiaravalle il centro del sistema “Bassa Vallesina” per avere autorevolezza nei tavoli di decisione provinciale e regionale dove invece, fino a oggi, il territorio e la città hanno subito torti e vessazioni, anche per l'arrendevolezza e la superficialità di chi ha sinora amministrato. Lista "Siamo Chiaravalle" SILVIA CAMERUCCI – Candidato Sindaco Nata a Senigallia, l'8 agosto 1973, Silvia da sempre vive a Chiaravalle ed è sposata con Diego Cesaretti. Dopo la laurea in Giurisprudenza esercita dal 2002 la professione di Avvocato ed è Mediatore Familiare Sistemico Trigenerazionale. E' stata per un breve periodo coordinatrice del PD locale. Da sempre impegnata nel volontariato è stata responsabile per la formazione di ragazzi ed adolescenti nei gruppi parrocchiali e vicepresidente del Circolo Acli di Chiaravalle.Nel 2010 è stata membro della commissione per la redazione della Carta Etica del Comune di Chiaravalle. Punti salienti del programma Uno dei nostri slogan è: “Ogni idea conta, conta con noi”. 1) Politica dell'Ascolto, per far emergere i veri bisogni e le aspirazioni dei cittadini 2) Politica di contrasto alla povertà e al disagio sociale 3) Valorizzazione e sostegno del volontariato e dei servizi sociali ed educativi. 4) Mantenimento e riqualificazione dei servizi al cittadino, con particolare attenzione per quelli culturali (scuole) e sanitari (ospedale). 5) Divulgazione online e su carta stampata di tutte le spese dell'Amministrazione, comprese quelle del Sindaco e degli Assessori. 6) Coinvolgimento periodico dei cittadini sulle decisioni strategiche che riguardano il Comune, mediante assemblee aperte per favorire trasparenza e informazione. 7) Miglioramento del livello di sicurezza dei cittadini, del territorio e stop al consumo del suolo. 8) Cura e manutenzione periodica delle strutture scolastiche, sportive e ricreative per incentivare e promuovere migliori politiche giovanili. 9) Impegno culturale per ritrovare un positivo clima sociale e civile nella nostra città. 10) Sostegno e agevolazione alle attività produttive che investono sui nostri giovani mediante il concorso di finanziamenti della Comunità Europea e della Regione sui progetti mirati. Lista Chiaravalle Bene comune DAMIANO COSTANTINI – Candidato Sindaco Chiaravallese dalla nascita, avvocato di 43 anni, laureato in Giurisprudenza con lode e diplomato al conservatorio. Svolge la propria attività lavorativa come libero professionista a Chiaravalle. Iscritto all’Anpi. Sposato, è padre di due figlie. "La nostra lista si presenta, soprattutto, con un candidato a sindaco scelto dalla gente comune attraverso le primarie del 21 aprile e non attraverso logiche politiche e partitiche che non ci appartengono. La lista è formata da risorse, prevalentemente giovani, reperite dentro e fuori ai partiti di riferimento che di sono incontrate e unite. Nuovi volti, nuovi protagonisti della scena politica locale. La politica non è un mestiere ecco perché abbiamo bisogno di nuovi protagonisti locali per una amministrazione comunale che guardi alle sfide future con sentimenti e ragioni nuove". Due sono i principi cardine alla base del programma: Trasparenza: eticità e moralità nella gestione della Pubblica Amministrazione, partendo da una concezione dell’Ente come il luogo ove ogni cittadino ha il diritto di accedere liberamente per le proprie esigenze, nella consapevolezza che gli amministratori pubblici sono al loro servizio. Partecipazione: la necessaria partecipazione attiva della città nelle decisioni, per la costruzione di una democrazia reale e di una società solidale basata sull’uguaglianza tra i cittadini. I punti fondamentali del programma: sostegno a persone ed attività economiche vittime della crisi attraverso il mantenimento del livello dei servizi erogati (zero tagli nel settore servizi sociali); no al consumo di suolo e all’espansione geometrica della città per favorire al contrario un rilancio del centro storico e quindi della stessa identità storica di Chiaravalle. Recupero di alcune aree (Consorzio Agrario Area Fintecna – Ex Cral) impedendo la costruzione di palazzi; sostegno reale delle attività economiche locali mediante la diminuzione della fiscalità locale e mediante iniziative a sostegno del turismo e della cultura, da concertare con gli stessi imprenditori; riqualificazione e messa in sicurezza del fiume Esino e i fossi della città; riorganizzazione della viabilità con diminuzione del traffico in alcune vie della città ormai al collasso; sostegno alla cultura, con possibilità di sviluppo economico e per il rilancio dell’occupazione giovanile, per ridare uan dignità culturale alla città, richiamando l’attenzione su siti eccellenti come la manifattura o i luoghi montessoriani, abbaziali, teatrali, bibliotecari; attenzione all’Europa in quanto opportunità per reperire risorse attualmente scarsamente disponibili in seguito alla forte diminuzione dei trasferimenti statali registratasi negli ultimi anni. Lista civica 5 idee per Chiaravalle PIERPAOLO MOROSINI - candidato a sindaco Pierpaolo Morosini nato a Recanati il 23 aprile 1948, residente a Chiaravalle dal 2001. Laureato in medicina e Chirurgia è attualmente pensionato. E’ stato professore associata alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Ancona fino al 1998. Primario medico Ospedale Civile di Ascoli Piceno fino al 2007. E’ stato direttore della Zona Territoriale 8 (Civitanova Marche Recanati) fino alla pensione (2010). Un proprio curriculum completo è consultabile sul sito http://pierpaolomorosini.jimdo.com/ Programma della lista La lista civica 5 idee per Chiaravalle si ispira al movimento cinque stelle nazionale, di cui condivide il programma. Non ne ha potuto utilizzare il logo per problemi burocratici. I punti salienti del programma locale sono: 1) il reddito di residenza. Vale a dire un piccolo stipendio a fondo perduto per i residenti nel comune di giovane età (18-32 anni) mai occupati o disoccupati da più di un anno in cambio di lavoro o per servizi sociali (decoro urbano, manutenzione, ecc) o per un apprendistato in collaborazione con la piccola e media impresa locale il paginone per poter poi essere immessi nel volano del lavoro (i soldi dei cittadini vanno restituiti ai cittadini). 2) Stop alla cementificazione e al consumo del territorio. Recupero del centro storico dove vi sono edifici fatiscenti, inagibili, disabitati con tecniche costruttive a risparmio energetico. la voce misena 23 maggio 2013 3) Attenzione ai deboli e agli indigenti con un fondo ad hoc, fatto dalle competenze del sindaco e degli assessori che non verranno riscosse ma versate in questo fondo per il pagamento delle utenze alle famiglie in difficoltà. Doppia preferenza di genere La legge 215 del novembre 2012, che ha introdotto la doppia preferenza di genere. «Nei comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti, ciascun elettore può esprimere, nelle apposite righe stampate sotto il medesimo contrassegno, uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome di non piu' di due candidati compresi nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza». Falconara Marittima: Falconara Marittima il sindaco uscente Goffredo Brandoni (centrodestra) se la vedrà con 4 sfidanti. Antonio Mastrovincenzo sostenuto dal centrosinistra, Bruno Frapiccini del M5S, Lucio Virgulti e Riccardo Borini sostenuti da due liste civiche. Altri due comuni Ancona Il capoluogo delle Marche tor- sono Morro D’Alba e Ostra Vetere na al voto dopo le dimissioni del (vedi Voce Misena n. 18). sindaco Gramillano, che lo scorso dicembre ha lasciato la carica per In Provincia di Ascoli Picenao il l’esigua maggioranza in consiglio. Comune di Grottammare Sono 10 i candidati sindaco: Valeria Mancinelli sostenuta da Pd, In provincia di Fermo: Altidona, Udc e Sc, Italo D’Angelo per il Montegiorgio e Porto Sant’ElpiPdl, Stefano Benvenuti Gostoli per dio. Fratelli d’Italia, Stefano Crispiani per Sel, Andrea Quattrini per M5S, In provincia di Macerata: Gagliole David Favia per Centro Democra- e San Ginesio tico e Matteo Bilei, Stefano Tombolini, Marcello Pesaresi e Letizia In provincia di Pesaro Urbino: Perticaroli per altrettante liste civi- Auditore e Mondavio che. Sono 13 i comuni delle Marche chiamati al voto per le elezioni amministrative del 26 e 27 maggio 2013, tra questi un capoluogo, Ancona, e tre con oltre 15.000 abitanti. Ecco tutti i comuni suddivisi per provincia. PARROCCHIA S. MARIA DELLA PACE SENIGALLIA SE VUOI LA PACE PREPARA LA PACE aggio giovedì 23 m ore 21.15 Giustizia e pace si baceranno ilità esponsab Verso la corr contro per un’Italia corruzione le mafie e la zzi, Marcello Ceonazionale vicepresident di LIBERA Tendone nel piazzale della Chiesa della Pace SENIGALLIA via Sanzio 237 aggio venerdì 24 m ER, L IL K A Z N A IN F tri non con i nos soldi le della ore 21.15 atra spettacolo te “Itineraria” compagnia L’iniziativa è parte integrante della Settimana regionale RATUITO INGRESSO G acolo ggia lo spett In caso di pio nigallia Portone a Se sarà al Teatro “SE VUOI LA PACE PREPARA LA PACE” promossa da UNIVERSITÀ PER LA PACE DELLE MARCHE con il contributo di 10 speciale Terra Santa la voce misena 23 maggio 2013 PELLEGRINAGGIO IN Giordania - Terra Santa 27 dicembre 2013 / 3 gennaio 2014 PROGRAMMA PROVVISORIO - PARTENZA DA FALCONARA Venerdì 27 dicembre 2013 Lunedì 30 dicembre 2013 FALCONARA - TEL AVIV - GERASA – MAR MORTO AMMAN Gerasa : visita della città romana. Amman: visi- 1. Visita in Galilea: Cafarnao, Tabga, Monte Beatitudini. Nazareth. 2. Monastero San Giorgio in Koziba, proseguimento a piedi per Gerico. Monastero della Tentazione. Qumran. Betania. Cena e pernottamento a Geta cittadella, teatro romano, moschea di Abdulla. rusalemme. ore 9.00 partenza da Falconara per Tel Aviv. Bagno al Mar Morto. Cena e pernottamento al ore 12.30 arrivo a Tel Aviv. Ingresso in GiorMar Morto. dania. Cena e pernottamento a Amman Sabato 28 dicembre 2013 Martedì 31 dicembre 2013 MONTE NEBO – MADABA GERUSALEMME DESERTO WADI RUM BETLEMME Visita al Monte Nebo, il memoriale di Mosè e al mosaico di Madaba. Proseguimento per il deserto di Wadi Rum. Pranzo in una tenda beduina. Escursione in fuoristrada nel deserto. Cena e pernottamento a Petra. Domenica 29 dicembre 2013 PETRA – MAR MORTO Petra. Pranzo in albergo. Partenza per il Mar Morto. Cena e pernottamento al Mar Morto. Betania: sito del Battesimo di Gesù. Ingresso in ISRAELE. Visita alla Basilica del Santo Sepolcro. Nel pomeriggio proseguimento per Betlemme: Basilica della Natività, visita al Caritas Baby Hospital. Cenone in ristorante a Betlemme. Pernottamento a Gerusalemme. Mercoledì 1 gennaio 2014 GALILEA o DESERTO (due itinerari a scelta) QUOTA € 1450 (pensione completa, comprese mance). Singola € 300. Organizzazione: AGENZIA BAGUS VIAGGI - Senigallia ISCRIZIONI entro il 15 giugno 2013 (e comunque fino ad esaurimento dei 120 posti) iscrivendosi con € 200 di caparra alla BAGUS Viaggi - tel. 071/65484, nuova sede dietro il Comune, in Via Gherardi 34 (angolo via Mastai) a Senigallia IBAN IT 05 Y 06145 21300 000009187024 CARIFANO Filiale di Senigallia Necessario il PASSAPORTO che non deve scadere prima del 3 luglio 2014. Informazioni: don Gesualdo 335.5952418 - Giovedì 2 gennaio 2014 GERUSALEMME - GERICO Visita alla spianata del Tempio. Cenacolo e la chiesa della Dormizione di Maria. Monte degli Ulivi: grotta del Padre nostro, Dominus Flevit, basilica del Getzemani. Cena e pernottamento a Gerusalemme. Venerdì 3 gennaio 2014 TEL AVIV - FALCONARA Trasferimento all’aeroporto, ore 17.00 partenza da Tel Aviv. ore 20.30 arrivo all'aereoporto di Falconara. territorio la voce misena 23 maggio 2013 11 Le 'bandiere arancione' si fanno conoscere e scendono i piazza Dal tavolo di lavoro organizzato a Montelupone (Mc), al quale hanno preso parte per il comune di Corinaldo il consigliere Giacomo Anibaldi Ranco e Lucia Ferroni (ufficio IAT) per concertare un programma promozionale di tutti i Comuni forgiati della "Bandiera Arancione" (17 in totale quelli marchigiani), le proposte emerse si stanno traducendo in azioni operative. L'obiettivo conclusivo consiste nel portare le "Marche Arancioni in piazza": un grande evento (il cui titolo completo è "Gusta l'arancione: le Marche arancioni in piazza"), previsto per i prossimi 29 e 30 giugno, che avrà luogo in contempo- ranea in tutti i paesi "arancioni". Il target a cui si è rivolta la manifestazione è rappresentato dai turisti che non dovranno cercare nel nostro territorio solo il paesaggio naturale ma saranno chiamati ad operare anche una vera e propria "full immersion" nella nostra cultura e nelle tradizioni, assaporando pure i prodotti tipici. Per quanto riguarda Corinaldo, lunedì 13 e martedì 14 maggio competenti registi hanno tradotto in immagine i luoghi più significativi (tra gli altri, in riprese esterne: la scalinata e il celebre pozzo, la casa natale di santa Maria Goretti, la casa "fantasma" di Scuretto, il vicolo ‘400, il Parco delle Ripe, Castelcolonna e Monterado dicono sì Fonti e il panorama della città; in interne: la pinacoteca e il museo del Costume (Virginia), il teatro "Goldoni", la chiesa di san Francesco, la chiesa S. Agostino (Reliquia santa Maria Goretti) e una ricetta cucinata: il tutto verrà proiettato nello stesso momento e nelle piazze dei paesi in festa).Un biglietto da visita per la manifestazione quanto mai allettante, certo, ma il lancio definitivo non si esaurisce qui: a pubblicizzare il tutto, a carattere nazionale e tramite spot (che verranno teletrasmessi su tutti e tre i canali Rai), interverrà il re dei conduttori italiani, Pippo Baudo. Mondolfo DiVino torna in scena Tre comuni in uno Colle animato Ripe, Monterado e Castel Colonna hanno detto sì alla fusione dei loro rispettivi comuni in uno 'super'. Con il 93.51% dei consensi, gli elettori che hanno partecipato al referendum consultivo svoltosi sabato e domenica scorsa hanno scelto di dare vita alla prima fusione nella storia della Regione Marche, la quinta in Italia. Il nuovo comune che nascerà, con i suoi 8 mila abitanti e i 34 km quadrati sarà il secondo ente (dopo Senigallia) della valle del Misa e Nevola. A votare sono stati 3.021 elettori su 6.153, pari al 49,1%. Essendo un referendum consultivo non era però necessario alcun quorum. In 2.799 hanno detto sì pari al 93,51% contro i 212 voti contrari pari al 6,49%. La percentuale più alta è stata registrata a Ripe dove i favorevoli alla fusione sono stati 1.698 pari al 95,5%, a seguire Castel Colonna con il 92,27% pari a 439 voti per finire con l'87,93% pari a 662 voti di Monterado. Soddisfatti i sindaci dei tre comuni Faustino Conigli (Ripe), Massimo Lorenzetti (Castel Colonna) e Gianni Diamantini (Monterado) che per settimane hanno tenuto assemblee pubbliche e incontrato i cittadini per spiegare la necessità di procedere con la fusione. Dopo il via libera già decretato dai tre Consigli Comunali e dall'Assemblea Legislativa delle Marche, ora occorrerà attendere febbraio 2014, quando i tre consigli comunali saranno sciolti. A quel punto subentrerà un breve periodo di commissariamento che durerà fino alle elezioni per la nomina del sindaco e del consiglio comunale del nuovo ente che si terranno entro la primavera. Primo obiettivo, la scelta del nome per il nuovo comu- ne. Ai cittadini sono state recapitate schede dove poter esprimere la propria idea circa il possibile nome. Al momento tra i più gettonati figurano Tre Castelli o Tre Colli. I “vecchi” nomi di Castel Colonna, Ripe e Monterado però non scompariranno del tutto perchè continueranno a sopravvive come semplici municipalità. “Un risultato che corona gli sforzi delle amministrazioni coinvolte, ma soprattutto dimostra come nei cittadini ci sia grande consapevolezza sui benefici che, in termini di risparmio e di efficienza dei servizi, deriveranno dalla fusione. Non c’è dubbio che il successo di questa operazione lo si deve alla partecipazione dei cittadini che gli amministratori hanno saputo garantire e che ha permesso il prevalere della maturità e del senso di responsabilità contro le antiquate logiche campanilistiche. Ciò renderà certamente più facile il percorso di fusione tra i tre Comuni. L’auspicio è che questo esempio di buon governo possa essere seguito a breve da altre realtà, per costruire un sistema delle autonomie locali sempre più moderno e all’altezza dei bisogni delle comunità”. Così il commissario della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande sul risultato del referendum per la fusione dei Comuni Ripe, Monterado e Castelcolonna, che ha visto affermarsi il sì con il 93,51% dei voti. Anche il presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca, ha espresso il suo apprezzamento per questa scelta che può aprire la strada, nella nostra Regione, verso la razionalizzazione delle istituzioni e delle spese pubbliche. L.M. Torna l’enogastronomia, quella di qualità e quella della cucina marchigiana verace, della tradizione agricola e marinara di un comune dalle due anime con “Mondolfo DiVino” che sabato 25 e domenica 26 maggio invaderà il paese. A proporre l’iniziativa, consolidatasi evento di punta della vigilia estiva, l’Associazione Tre Colli, composta da tanti giovani desiderosi di far conoscere ed animare il proprio territorio, le proprie tradizioni, le proprie radici. “Per noi il cibo e il vino assumono un ruolo nuovo, diventando il vettore di una cultura e di valori saldamente legati al nostro territorio ed alle nostre radici della Valcesano – interviene il presidente Foster Barbarini. Mondolfo è un comune di storia e di cultura che offre al turista stupende opere d'arte, fantastici paesaggi, folclore delle tradizioni, storia e cultura e che raccoglie piccole e grandi perle gastronomiche da scoprire, tutto legato all’ospitalità della sosta e della buona cucina”. Ben sette le cantine, tutte posizionate all’interno del Castello martiniano, dove sarà possibile scegliere fra menù tradizionali ed alternativi, abbinando anche la migliore produzione vitivinicola non solo regionale. “Sappiamo tutti come l’idea della buona tavola, e quindi non solo gastronomia ma anche enologia, ha raccolto un notevole numero di pareri positivi, facendo diventare il piacere del mangiar bene un punto fondamentale all’interno della vita di ogni cittadino che, curioso di assaporare prodotti nuovi ed antichi, si spinge oltre il proprio territorio locale, alla scoperta di gusti interessanti e sorprendenti: questo è possibile a Mondolfo DiVino”. Sabato sera le cantine apriranno alle ore 19, mentre domenica alle ore 18 per restare in funzione fino a tarda notte: generi musicali pop e folk si alterneranno nei diversi siti, favorendo la scelta più congeniale. “Garantiremo anche quest’anno il bus gratuito per Mondolfo, sia da Fano, da Senigallia, da Pergola e Marotta, toccando poi le varie tappe intermedie: sul nostro sito www.trecolli.pu.it tutti gli orari e le indicazioni”. “Una festa – ricordano Alessio Bagnati e Matteo Andreoli – che pensa anche alla solidarietà: da sempre un punto di forza della nostra associazione attenta alle necessità del territorio, dalla sanità, al sociale alla scuola”. In caso di maltempo, la festa sarà rinviata ai giorni 1-2 giugno. A.B. Da Corinaldo ragazzi in visita agli studenti dell'Aquila Un incontro fra realtà diverse ed un’amicizia forte e significativa. Martedì 14 giugno le classi quarte e quinte della scuola Primaria Santa Maria Goretti di Corinaldo hanno fatto visita agli studenti della scuola Primaria Pile dell’Aquila, un incontro nato e organizzato all’interno dell’iniziativa “Crescere nella Cooperazione” che vede i giovani corinaldesi impegnati da mesi sul tema dal lavorare e del vivere insieme. Il progetto, coordinato dal corpo insegnati di Corinaldo, ha visto i ragazzi presentare lo scorso 2 Maggio uno speciale spettacolo dal titolo “Tg Notizie Corinaldo” davanti a centinaia di persone rimaste a bocca aperta per la qualità e la dedizione dei lavori presentati. Una serata di successo e di solidarietà durante la quale sono stati raccolti dei fondi per l’acquisto di un computer portatile ora donato alla scuola Primaria Pile dell’Aquila. Martedì infatti i ragazzi delle classi quarte e quinte di Corinaldo si sono recati a L’Aquila per incontrare gli amici della scuola Pile, per vivere con loro l’esperienza del gemellaggio e soprattutto per entrare in contatto con una realtà in difficoltà. Ottantanove studenti con due pullman, accompagnati dalle loro insegnanti, dal Dirigente Scolastico Francesco Savore, dal Sindaco Matteo Principi, dall'Assessore Giorgia Fabri e dal Direttore della banca di Credito Cooperativo di Corinaldo Mauro Tarsi hanno concretizzato un rapporto fra due realtà scolastiche iniziato da alcuni mesi per via epistolare sempre all’interno del progetto "Crescere nella cooperazione", promosso dalla federazione Banche di credito cooperativo delle Marche e che ora ha visto nasce un a vera e propria amicizia fra i giovani di Corinaldo e i ragazzi di L’Aquila. Emozioni grandi per i piccoli che hanno suggellato la loro nuova amicizia con uno scambio di doni, frutto del lavoro delle due cooperative scolastiche corinaldesi le quali si sono impegnate nel corso dei mesi a raccogliere soldi per poter regalare ai ragazzi abruzzesi qualcosa di significativo e dimostrare, nel loro piccolo, la vicinanza ai nuovi amici colpiti dal terremoto quattro anni fa. Cooperazione e solidarietà, due valori importantissimi condivisi dalle scolaresche e che sicuramente li accompagnerà nella loro crescita di cittadini attivi e responsabili. Ilario Taus 12 cultura la voce misena 23 maggio 2013 cultura Il giallo si presenta a Torino Le poesie di Valtero Curzi Musica per Augusto Daolio Il Comune di Senigallia e la Fondazione Rosellini per la Letteratura Popolare sono stati i protagonisti di un’inziativa nel Salone Internazionale del Libro di Torino, all’interno dello stand della Regione Marche. L’occasione è stata la presentazione dell’ultimo libro della Fondazione Rosellini sulla Proto Fantascienza e specificamente su Albert Robida che tra il 1880 e il 1890 con la sua narrativa illustrata riuscì con straordinaria fantasia creatrice riuscì ad anticipare molti motivi e suggestioni della futura fantascienza. In occasione dell’iniziativa, è stata presentata anche la prossima edizione di Ventimilarighesottoimari, il festival del giallo organizzato dal Comune di Senigallia in collaborazione con la Fondazione. che si svolgerà dal 22 al 26 agosto prossimi. E' stato presentato a Senigallia il libro di poesie di Valtero Curzi. Nato e residente a Senigallia, tecnico delle costruzioni edili e laurea in filosofia, s’interessa d’arte per il legame che la unisce alla filosofia. Poeta filosofo e scrittore, ha pubblicato testi poetici e un romanzo epistolare dai contorni filosofici e di analisi psicologica. Collabora con Associazioni per iniziative culturali e di critica artistica, oltre a riviste specializzate di arte e cultura con rubriche e saggi critici su artisti ed eventi In questo libro introduce il lettore nello spazio dei suoi pensieri con versi filosofici in cui il lettore può entrare “nell’oltre” delle Emozioni. I testi danno voce al più universale dei sentimenti, l’amore, portando ad evidenza un fare piuttosto che un pensare. Novanta minuti di musica, canzoni, ricordi, e immagini. Un incontro pop che percorre un momento storico di grande impronta musicale con brani del nostro passato recente carezzati ed arrangiati da Uberto Pieroni. Canzoni ed emozioni accompagnate da proiezioni di immagini, opere, fotografie e ricordi di Augusto Daolio e Rosanna Fantuzzi. Lo Spettacolo Musicale è legato a doppio filo al Libro Biografico Le Tue Parole Al Vento, al suo contenuto ed alle persone che lo hanno voluto. La musica è la colonna sonora di questo film scritto, di questo insieme di momenti, episodi ed accadimenti che hanno caratterizzato il cammino di Augusto e Rosanna. Appuntamento sabato 1 giugno alle ore 20 a 'La cantina di Bacco'in Frazione Ripalta 90 ad Arcevia. Successo per la Pinacoteca ed il museo Pio IX Al Salone di Torino anche l'ultimo lavoro di Severini La notte dei musei Le Marche e i libri Non solo i numeri ma anche gli apprezzamenti non sono mancati per i due siti aperti dalla Diocesi di Senigallia per la Notte dei Musei che, sabato sera 18 maggio, ha coinvolto Senigallia insieme a centinaia di città in tutta Europa. Sino a mezzanotte, la Pinacoteca Diocesana ed il Museo Pio IX hanno fatto il pieno di visitatori, per quella che si presentava come una prima esperienza per i due musei ecclesiastici diocesani. Centinaia di senigalliesi hanno deciso di fare il pieno di arte, di storia e di cultura, avvicinandosi a luoghi forse a molti ancora sconosciuti, nonostante una regolare apertura annuale, perlopiù a beneficio dei turisti. Vari i fattori che hanno decretato il successo dell’iniziativa, proficuamente condotta in sinergia con il Comune di Senigallia. Alla Pinacoteca Diocesana gli studenti della 2aA del Liceo Classico “Perticari”, guidati dall’insegnante Letizia Leonardi, sono stati i ciceroni volontari nell’illustrare non solo le opere d’arte presenti nel museo – allestito nel piano nobile dell’Episcopio, in quell’appartamento detto Del Cardinale – ma anche la sua stessa architettura, dalle sale riccamente affrescate e di grande im- Il jazz incontra il cinema Il musicista senigalliese Matteo Fraboni è sbarcato a Cannes patto allegorico, come la famosissima “Galleria Pompeiana”. Passione, competenza, grinta, proprietà di linguaggio e di analisi hanno caratterizzato gli studenti del Classico, raccogliendo unanimi lodi dai folti gruppi che hanno gremito i saloni della Pinacoteca. Fra i visitatori anche il Vescovo Giuseppe che, accompagnato dagli studenti insieme alle altre decine di visitatori, ha avuto modo di conoscere le capacità degli alunni e, al contempo, apprezzarne la lettura delle opere d’arte che la galleria conserva. “Musei diocesani che pure a Senigallia svolgono quella fondamentale azione di evangelizzazione attraverso l’arte da sempre annunciata dalla Chiesa; non solo spazi di conservazione e di studio, luoghi di turismo, ma opere di annuncio di un Mistero che l’arte può aiutare a far conoscere, vivere e gustare nella Fede” ha commentato il Vescovo Orlandoni. Affascinante anche il percorso al Museo Pio IX a Palazzo Mastai, dove si è potuto visitare un antica casa signorile di origine cinquecentesche, particolarmente ricca di storia e cimeli per essere stata la casa natale di quel Papa Pio IX – Giovanni Maria Mastia Ferretti - che più a lungo resse le sorti della Chiesa. Ora, Museo Pio IX e Pinacoteca Diocesana proseguono nelle aperture settimanali, sempre ad ingresso gratuito: Palazzo Mastai tutti i giorni feriali, con orario 9-12/16-18: la Pinacoteca il sabato e domenica, 9-12/16,30-19,30. Da giugno, poi, il nuovo orario estivo. Per informazioni: www.diocesisenigallia.it. Alessandro Berluti Da Senigallia a Tokyo passando per il Festival del Cinema di Cannes, l'estetica della musica in bianco e nero fa parlare di se incrociando mete e varie forme d'arte. Come il noto fotografo senigalliese Mario Giacomelli che ha esposto le sue foto fino in Giappone negli anni passati, anche oggi Senigallia ha un nuovo giovane artista che sta facendo parlare di se da New York a Tokyo non con le foto ma con la musica. Matteo Fraboni infatti si sta facendo conoscere sulla scena nazionale ed internazionale come uno degli artisti più originali della scena musicale e artistica contemporanea, infatti è stato invitato al Festival del Cinema di Cannes 2013 come autore delle musiche del cortometraggio "Uncomfortable Silence" del gruppo Artist Connection diretto dal regista romano Gabriele Altobelli. I suoi lavori stanno attirando la curiosità Straordinario successo delle “Marche creative” al XXVI Salone del libro di Torino. Nell'ultima giornata di eventi dallo stand di Consiglio regionale e Giunta, il presidente dell'Assemblea legislativa, Vittoriano Solazzi, traccia il bilancio dei 4 giorni di kermesse: “Senza esagerazione, il bilancio è straordinariamente positivo sia in termini di pubblico che di immagine - sottolinea Solazzi –. Il nostro stand è stato letteralmente preso d'assalto dai visitatori che hanno partecipato attivamente alle presentazioni editoriali, oltre sessanta quelle nel nostro programma che quest'anno era particolarmente ricco di iniziative. E' stato uno straordinario risultato anche dal punto di vista della promozione turistica. Il corner dedicato alle informazioni sulla bellezze artistiche, naturali e storiche della nostra regione ha distribuito migliaia di depliant e fornito moltissime informazioni al pubblico del Salone. Essere qui è stata, dunque, anche un'occasione importante per promuovere le Marche. Un regione che ha una fortissima vocazione turistica. Non dobbiamo mai smettere di accelerare sulla promozione perché anche l'economia della nostra regione ha bisogno di crescere in questo comparto che sarà sempre più strategico”. Nella stessa occasione Solazzi ha presentato il libro di Marco Severini “Dieci donne. Storia delle prime di molti proprio perché fonde in maniera pragmatica e unica il linguaggio forbito della musica jazz con l'arte visuale estemporanea, e non solo è uno dei pochi artisti a sviluppare questo tipo di progetti ma a diritto di ragione della critica, la sua musica, il suo modo di concepire la musica jazz è stato definito 'Modern Jazz' come è stata etichettata la sua musica dalle testate di rilievo internazionale come la rivista "Tokyo editrici italiane” che racconta, ricostruendo il contesto socio-politico del tempo, la storia di dieci maestre marchigiane, alle quali nel luglio del 1906 una “clamorosa” sentenza della Corte di appello di Ancona accordò il diritto al voto. “Poiché non si verificò alcuna crisi di governo nei mesi in cui queste donne rimasero iscritte alle liste elettorali dei reciproci comuni di residenza – ha spiegato l'autore del volume - esse non ebbero modo di esercitare quel diritto, annullato da una successiva sentenza della Cassazione”. Tra le presentazioni anche quella dedicata al libro “Paolo Volponi: lessico dell'immagine” a cura di Marcello Verdenelli e Giampaolo Vincenzi, edito da Eum (edizioni Università di Macerata). Ha chiuso il Salone il volume “Letture storiografiche. I libri di storia che hanno fatto storia”. L'associazione di Storia contemporanea di Macerata ha promosso in diverse località marchigiane tra il 2012 e il 2013 un ciclo di conferenze con l'obiettivo di far riscoprire classici della storiografia come: “Apologia della storia” di Marc Bloch, “Il secolo breve” di Eric J. Hobsbawm, “Pio IX” di Giacomo Martina, “Risorgimento e capitalismo” di Rosario Romeo, “Mussolini” di Renzo De Felice, “Storia della politica estera italiana” di Federico Chabod e il recente “Novecento” dello storico anglo-americano Tony Judt”. Jazz Notes" o l'americana "Critical Jazz USA". Matteo, giovanissimo artista 29enne, racconta la sua attività e la sua personale visione di concepire la musica, come musica descrittiva ma anche come sperimentazione vera e propria, traendo ispirazione dalle culture musicali più disparate. Seguite le attività concertistiche e didattiche di Matteo Fraboni sulla sua pagina fb ufficiale, "Matteo Fraboni Official", cliccando mi piace e scrivendo commenti, oppure è possibile iscriversi alla sua newsletter direttamente dal suo sito www.matteofraboni.com. L.M. spettacolo la voce misena 23 maggio 2013 13 il taccuino Corinaldo - La terra è sacra Senigallia - Maratona di fotografia Senigallia - Senzanbocch Dal 31 maggio al 3 giugno l’Ashram Joytinat di Corinaldo, eccellenza a livello nazionale nel campo dello yoga e dell’Ayurveda, sarà al centro di alcune iniziative tese a promuovere uno stile di vita sano e sostenibile. Sabato 1 giugno l’Associazione Joytinat Yoga e Ayurveda promuove il convegno dal titolo “La terra è sacra: agricoltura, spiritualità, (altra) economia” presso l’Ashram Joytinat di Corinaldo, fondato nel 2006 dal maestro indiano Swami Joythimayananda, luogo simbolo per la medicina ayurvedica in Italia. Sabato 25 maggio si svolgerà a Senigallia la terza maratona fotografica organizzata dalla Proloco Senigallia Spiaggia di Velluto. Il concorso ha lo scopo di premiare le migliori foto tra i temi proposti e le sequenze di 8 immagini che riusciranno a sviluppare un collegamento creativo e originale inerente gli 8 temi (miglior sequenza). Verranno assegnati i premi per le categorie: Miglior Sequenza, Miglior Scatto, premio Comics 2.0, premio Tutto Guida. Il regolamento completo su www.maratonafotograficasenigallia.blogspot.it Dopo il successo dello scorso marzo, torna "Senzanbocch", ovvero senza soldi, per promuovere la cultura del riciclo e del riuso. Domenica 26 maggio 2013 dalle ore 10.00 alle ore 19.30 alla vecchia pescheria del Foro Annonario, senza bisogno di moneta, gli oggetti riprendono nuova vita per la seconda edizione della giornata del baratto. Altri due appuntamenti sono già in programma per il 29 settembre ed il 24 novembre 2013 L'obiettivo è quello di promuovere la cultura del riciclo e del riuso. Il Lions di Senigallia per la cultura dei ragazzi Il Presidente del Lions Club Senigallia Michele Gasparetti ha consegnato nella mattina di martedì 21 maggio al Sindaco Maurizio Mangialardi e all'Assessore alla Pubblica Istruzione Stefano Schiavoni, la somma di 3.000 euro a sostegno del progetto "Una città che legge" nell'ambito del Piano Offerta Formativa Territoriale del Comune. La somma è stata raccolta grazie ad una iniziativa, uno spettacolo teatrale, organizzata dal Lions Club lo scorso gennaio al Teatro La Fenice per contribuire con azioni concrete sull'immediato ma anche sul futuro delle giovani generazioni, investendo sulla cultura e credendo nel valore della lettura come crescita morale e civile di una comunità. La donazione verrà impegnata in progetti ed iniziative che riguarderanno la Biblioteca Ragazzi all'interno della Biblioteca Comunale Antonelliana. Scapezzano lancia il suo concorso Torna 'Parola mia' Il Borgo di Scapezzano propone anche quest’anno il Premio letterario “Parola mia” – IV edizione – in occasione della XVII edizione della “Festa Castellana” del 2-3-4 agosto 2013 (www.scapezzano.it). L’iniziativa è promossa dai Circoli: Acli, Arci, Gruppo Oratorio, Centro Sociale, Borgo di Scapezzano e con il patrocinio del Comune di Senigallia. Il premio si articola in quattro sezioni A) Poesia Junior; B) Narrativa Junior; C) Poesia Senior; D) Narrativa Senior. Le sezioni Junior sono riservate ai ragazzi nati dal 1° gennaio 1997 al 31 dicembre 2001.Le sezioni Senior sono riservate a chiunque sia nato prima del 1997. Il tema delle opere potrà essere libero (per tutte le sezioni), oppure per le sezioni “Poesia” potrà ispirarsi a “Il cielo è, al di sopra del tetto,/ così azzurro, così calmo!” (Paul Verlaine); per le sezioni narrativa potrà ispirarsi a: “Le veglie erano il centro della sua vita, e niente gli piaceva più che sedere in mezzo a una cerchia di ascoltatori, tenendone viva l’attenzione coi suoi racconti” (Carlo Cassola “Il taglio del bosco). E’ possibile partecipare, nella propria fascia di età, a entrambe le sezioni. La partecipazione al Premio è gratuita. I testi dovranno essere inviati entro il 22 giugno 2013 a: Premio letterario Parola mia – Casella postale 64 – 60019 Senigallia. Tutti i concorrenti, al termine della cerimonia di premiazione alla quale sono cordialmente invitati, riceveranno un attestato di partecipazione. Gli attestati, non ritirati la sera della premiazione, saranno inviati per posta agli autori. Per informazioni, telefonare al 3458006375 o scrivere a: [email protected]; saranno premiati i primi tre classificati di ciascuna sezione. La cerimonia di premiazione si terrà a Scapezzano di Senigallia nell’ambito della Festa Castellana, venerdì 2 agosto 2013 alle ore 21,30. Un premio letterario, a Scapezzano? Un borgo che, per molti, non è facile rintracciare sulla carta geografica (è quel puntino a ponente di Senigallia, a tre chilometri circa, in linea d’aria, dal mare). Poi, vi chiederete, cos’è questa Festa Castellana? La Festa è, soprattutto, un’occasione di conoscenza: il paese mostra il suo volto più antico per aprirsi al mondo, condividere esperienze, creare una piazza in cui incontrarsi. E il premio letterario, che c’entra con tutto questo? L’invenzione della scrittura è considerata il punto d’inizio di quella che chiamiamo Storia; è ragionevole pensare, insomma, che siamo uomini perché abbiamo inventato non solo la parola, ma anche il modo di farla durare nel tempo. E quale gioco migliore, quindi, da fare insieme agli altri nella piazza offerta dalla Castellana, che scrivere le proprie storie, aprire le ali del proprio talento? Ci permettiamo allora di auspicare buona scrittura a tutti, scapezzanesi o no che siate! Mariannina Puerini Cinema multisala GABBIANO www.cinemagabbiano.it Tel. 071 65375 da giovedì 23 maggio La grande bellezza Un film di Paolo Sorrentino. Con Toni Servillo, Carlo Verdone, Carlo Buccirosso, Sabrina Ferilli, Pamela Villoresi, Iaia Forte, Galatea Ranzi, Roberto Herlitzka, Giorgio Pasotti, Massimo De Francovich, Massimo Popolizio, Anna Della Rosa. 150' - Italia, Francia 2013. Scrittore di un solo libro giovanile, "L'apparato umano", Jep Gambardella, giornalista di costume, critico teatrale, opinionista tuttologo, compie sessantacinque anni chiamando a sé, in una festa barocca e cafona, il campionario freaks di amici e conoscenti con cui ama trascorrere infinite serate sul bordo del suo terrazzo con vista sul Colosseo. Trasferitosi a Roma in giovane età, come un novello vitellone in cerca di fortuna, Jep rifluisce presto nel girone dantesco dell'alto borgo, diventandone il cantore supremo, il divo disincantato. Re di un bestiario umano senza speranza, a un passo dall'abisso, prossimo all'estinzione, eppure ancora sguaiatamente vitale fatto di poeti muti, attrici cocainomani fallite in procinto di scrivere un romanzo, cardinali-cuochi in odore di soglio pontificio, imprenditori erotomani che producono giocattoli, scrittrici di partito con carriera televisiva, drammaturghi di provincia che mai hanno esordito, misteriose spogliarelliste cinquantenni, sante oracolari pauperiste ospiti di una suite dell'Hassler. Jep Gambardella tutti seduce e tutti fustiga con la sua lingua affilata, la sua intelligenza acuta, la sua disincantata ironia. Anche Paolo Sorrentino, come molti registi dalla sicura ambizione, cade nella tentazione fatale di raccontare Roma e lo fa affondando le mani nel suo cuore nero, scoperchiandone il sarcofago da dove fuoriescono i fantasmi della città eterna, esseri notturni che spariscono all'alba, all'ombra di un colonnato, di un palazzo nobiliare, di una chiesa barocca. A nessun personaggio di questa Grande bellezza è dato di evadere e anche chi fugge lo fa per morte sicura o per sparizione improvvisa (ad esclusione del personaggio di Verdone, una sorta di Moraldo laziale, che si ritrae dal gioco al massacro tornando nella provincia da cui è venuto). A lady in Paris Un film di Ilmar Raag. Con Jeanne Moreau, Laine Mägi, Patrick Pineau, Corentin Lobet, Ita Ever. 94' - Francia, Belgio, Estonia 2012. Anne Rand ha divorziato da un marito ubriacone e vive in Estonia con una madre malata. La morte improvvisa del genitore la convince ad accettare un’offerta di lavoro a Parigi, dove dovrà prendersi cura di un’anziana signora. Convinta a partire dall’entusiasmo della figlia, Anne precipita in un mondo profondamente diverso dal suo, di cui prende le misure passeggiando ogni notte sola e scompagnata. L’incontro con Frida, fiera parigina ostinata a dimenticare le sue origini estoniane, non è dei migliori ma a convincerla a restare è Stéphane, gestore di una brasserie e amante della donna molti anni prima. La convivenza e la reciproca curiosità invitano presto al dialogo e alla comprensione. Tra un tè caldo e un croissant di pasticceria, Anne e Frida troveranno un sentimento amicale, che le spingerà a fare il punto della loro vita e a riprendere la vita. Ispirato dalla biografia materna e dalla passione per la capitale francese, Ilmar Raag alimenta la mythologie parigina, fiamma forte e viva nel buio della sala. Dichiarazione d’amore a Parigi e al cinema francese, da cui riprende l’idea della triangolazione come struttura relazionale che lega i percorsi affettivi e sentimentali dei protagonisti, A Lady in Paris è una storia di incontri, di sguardi, di impasse. Con pudore e discrezione Raag esplora il volto dei suoi personaggi rivelandone l’anima e definendone l’identità in funzione del loro rapporto col passato, coi sogni realizzati e quelli infranti. Guidato da un’irriducibile Jeanne Moreau, il regista estone passeggia per i boulevard chiarendoci il fascino esercitato da Parigi sugli stranieri e sui narratori come lui, che alla maniera di Anne impara a comprare un croissant in boulangerie e a snobbare il museo del Louvre, meta del turista e non di un vrai parisien. spigolature Un alunno di quinta elementare (si chiama Luca) ha scritto una poesia. Ne trascrivo alcuni versi che esprimono l’ammirazione per la bellezza della natura: “E’ magnifico vedere boschi e foreste/ che si estendono fino ai confini del mondo… alberi e piante che costanti se ne vanno e ritornano esultando. E’ magnifico vedere la neve… questo bianco tessuto/ che avvolge il mondo vestendolo da sposa”. In questi versi mi pare di sentire un eco dei Salmi: “Il Signore fa cadere la neve come lana e sparge la brina come neve” (Samo 147). “Prosperano le piante del Signore e i cedri del Libano che egli pianta” (Salmo 104). Concludo: mentre passano i millenni, gli uomini continuano a cantare le bellezze del creato. Elvio Grossi 14 sport la voce misena 23 maggio 2013 Miciulli: la vittoria sulla 'Santa Veneranda' apre le porte alla fase successiva dei playoff SANTA VENERANDA 1 – MICIULLI 2 sport Con due gol di Marcucci la squadra di mister Goldoni passa alla fase successiva domenica prossima contro Usav Pesaro. La prima frazione di gioco, di fronte ad un numeroso pubblico, è stata molto equilibrata, priva di emozioni, tanto che i portieri delle opposte squadre difficilmente sono stati impegnati. E’ nella seconda parte dell’incontro che la Miciulli ha incrementato il ritmo andando in rete col bomber Marcucci al 59° su un’errata uscita del portiere locale Vescioli. Il Santa Veneranda, a cui basta anche un solo pareggio per superare il torneo, si butta in avanti e dopo appena un minuto, al 50°, rimette in parità l’incontro con la rete di Mazza. Alla Miciulli serve la vittoria, si butta in avanti con tutti gli uomini. All’85° un tiro improvviso di Bellagamba, non trattenuto dal portiere Viscioli, permette a Marcucci di marcare la rete della vittoria. SANTA VENERANDA: Vescioli, Tornati, Boccioletti, Falcioni, Polidori, Pezzani, Santi (40’ st Massalini M.), Massalini T., Car- pineti, Buratti (38’ st Manna), Mazza. All. Clementoni. MICIULLI: Minardi, Schiano Si., Odoguardio, Bellagamba, Cinotti (8’ st Saltarelli), Rosi, Schiano St. (35’ st Moschini), Piersanti, Contini (44’ st Massacci), Marcucci, Gaudenzi. All. Goldoni. Arbitro: Proietti di Fermo. RETI: 14’ st Marcucci, 15’ st Mazza, 40’ st Marcucci. NOTE: espulso Massalini T. al 41’ st per doppia ammonizione; ammoniti: Tornati, Massalini T., Buratti; spettatori 400 circa. Giancarlo Mazzotti La Vigor Senigallia è salva e rimane in Eccellenza, ma i problemi restano La squadra di tutta la città Conferenza stampa della dirigenza Vigor Alla conferenza stampa indetta dalla Vigor erano presenti il Presidente Mandolini, il consigliere Carboni, il direttore sportivo del settore giovanile Servadio (passato recentemente a dirigere il settore giovanile dell’Ancona) e il responsabile del settore giovanile della “Vigorina”: Frulla. E’ il presidente Mandolini ad illustrare gli obiettivi futuri che la Società Vigor intende sviluppare e se possibile attuare. “Grande è stata la nostra soddisfazione nell’aver ottenuto da parte della squadra la permanenza nel campionato d’Eccellenza Regionale Marchigiano. Una corsa finale che ha esaltato la bravura di questi ragazzi e l’attaccamento ai colori sociali. Ora però i senigalliesi devono sapere che la Vigor non è dei dirigenti, ma è della città; pertanto la partecipazione riguarda tutti ed occorre il contributo di tutti. E’ per questo che chiediamo di derimere il tutto. A fine periodo, qualora nessuno si faccia avanti, noi continueremo con sempre maggiori difficoltà”. Prende la parola Rino Frulla: “Come voi sapete, i campi “BianchelliSaline” attualmente vengono gestiti dalla Vigor. Pertanto resterebbero in mano alla vecchia dirigenza. Il Comune registra, per questo nostro impegno, un risparmio di ben 120.000 Euro l’anno, ma per meccanismi tecnici ciò si dovrà correggere perché la Vi- La Maior basket è tricolore! La giovane compagine di Valli e Galli conquistano un incredibile traguardo nel torneo di Gorizia, dove si assegnava il titolo tricolore di categoria Under 19. Domenica 19 maggio si è laureata campione d’Italia. Dopo diversi incontri, la squadra è finita in semifinale sabato 18 maggio contro il pari grado Marostica. La compagine di Valli ha recuperato nettamente con un punteggio di 69 a 53 che non ha lasciato scampo ai rivali ed è approdata in finale. L’ultima avversaria è stata la Virtus Padova. Inizio gara con i ragazzi biancorossi subito in vantaggio e chiusura del primo quarto sul 19-10. I successivi quarti, il secondo 31-27 ed il terzo 51-45, sono stati i più intensi, mentre nell’ultimo i biancorossi hanno messo subito un margine rassicurante vincendo per 76 a 63. Così facendo si sono appuntati sul petto lo scudetto tricolore. Un risultato mai ottenuto dal Basket senigalliese. Il tricolore MAIOR è completato da atri due riconoscimenti che rendono pieno merito ai neo Campioni d’Italia della categoria 19 ELITE: quello per il miglior giocatore del torneo a Federico Savelli e quello del miglior allenatore ad Alessandro Valli. VIRTUS PADOVA: Fiorini 8, Di Fonzo 3, Roin 17, Berto, Contin 10, Gardin ne, Peghin, Callocchio ne, Sbrocco 19, Allegro, Visentin 6, Zaramella ne. All. Friso. MAIOR SENIGALLIA: F. Savelli 21, Locapo, L. Savelli 15, Pancotti 4, Girolimetti 4, Mancinelli ne, Tagnani 4, Diamantini 12, Polidori ne, Sartini 16, Gara ne, De Carolis ne. All. Valli-Galli. Arbitri: Foti, Capotorto. G.M. gor ogni anno ci rimette 20.000 Euro (luce, rotture varie ecc.). Il nostro impegno verso la città è essenziale. Si pensi agli oltre 350 ragazzi che praticano la Vigorina, la funzione educativa nei loro confronti, ma mai c’è stato il giusto riconoscimento nei nostri riguardi”. E’ stato chiesto se il tecnico Clementi è stato contattato per la prossima stagione. Al momento la risposta è negativa: “Per questo motivo è giunto il momento di cambiare, di uscire da questo stato di incertezza, così abbiamo proposto alcune novità: si è deciso di lasciare la gestione della prima squadra e quella della Juniores ad un nuovo gruppo di persone. Chiunque può proporsi per prendere in mano l’attività sportiva della Vigor Senigallia. Gli impegni pregressi rimarranno a carico degli attuali dirigenti; la prima squadra e la Juniores saranno di assoluto dominio dei nuovi dirigenti. A tale scopo saranno a loro disposizione giocatori, attrezzature, pullman. Noi, io per primo, siamo disposti a lasciare ai nuovi dirigenti la società e la presidenza. Tutto questo deve avvenire nell’arco di un mese, periodo necessario, anche perché se dovesse entrare la nuova dirigenza (afferma Mandolini) sarà compito loro decidere in merito. Clementi è un ottimo allenatore, merita anche categorie superiori alla nostra; se dovesse accettare proposte concrete noi disponiamo già di un valido allenatore proveniente dalle giovanili”. Ora si aspettano sorprese. Giancarlo Mazzotti CICLISMO Trofeo Cisel, lo sprint L’élite Matteo Collodel si è aggiudicato il Trofeo Città di Castelfidardo – Trofeo Cisel di 170 scorrevoli km, battendo in volata i sei compagni d’avventura: tutti scaturiti dalla fuga di 24 unità iniziata al 15° km. Sul secondo gradino del podio è salito il giovane professionista continental Andrea Fedi. Bronzo a Giuseppe Fonzi. L’imperdibile appuntamento della classicissima Duegiorni Marchigiana è stato inaugurato al meglio. Sono stati 162 i corridori che hanno preso il via alla prima prova della 32^ edizione, che ha espresso il meglio del dilettantismo, con le più forti squadre italiane al via, con bella delegazione straniera e con apprezzabile nucleo di giovani professionisti continental sui pedali. Perfetta l’organizzazione curata dallo Sporting Club S.Agostino, presieduto da Bruno Cantarini, affiancato da Luciano Angelelli, “Braccio Armato” Albino Cittadini e affini fidardensi. Puntuale la collaborazione dei CicloMiseni. Scenografico il rito della premiazione, nel corso della quale il Trofeo Cisel è stato consegnato a Collodel dalla titolare Emauela Fioretti. Il pool G.C. Osimo Stazione – Emmeplast continua a guidare il Polittico Giovanile. Nella challenge creata e gestita da Sauro Mazzante e dal suo team Mountain Bike, i rossoblù fanno valere la continuità della propria presenza, nelle varie discipline della strada, dell’abilità e della velocità. La scuderia del presidente Severino Antonella e del diesse Riccardo Graciotti si è anche imposta a Rapagnano nel Gran Premio San Giovanni. Sabato 25 maggio, si disputerà il Trofeo San Giorgio, valido per il Giro delle Marche ACSI, per l’AutoSelli Challenge e per il Trofeo dello Scalatore. A S. Giorgio di Pesaro, la prima bandierina verrà abbassata alle 14. La seconda corsa inizierà alle 15,30. In pole position si schiererà l’esemplare supergentleman atleta – patron Aldesino Carletti. Sempre in palio la Coppa Sa.Ti.Se., la Coppa TransBar S.Giorgio. il Trofeo Comune S.Giorgio di Pesaro. Ordine arrivo T. Cisel: 1.Matteo Collodel (Marchiol Emisfero Site) Km 170 in 3h51’00”, media 44,156 km/h; 2.Andrea Fedi (Ceramica Flaminia); 3. Giuseppe Fonzi (Vini Fantini); 4.Andrea Trovato Palazzago); 5.Mirco Maestri (Generale Store); 6.Matteo Busato (Trevigiani); 7.Francesco Sedaboni (Marchiol); 8.Mirko Nosotti (Trevigiani) a 18”; 9.Eugert Zhupa (idem) a 1’53”; 10.Riccardo Stacchiotti (Vini Fantini). Iscritti 182, partiti 162, classificati 21. Umberto Martinelli Foto (di Gianfranco Soncini): Emanuela Fioretti premia Matteo Collodel penultima la voce misena 23 maggio 2013 asteriski 15 *** * Papa Francesco ai movimenti Nella Messa di Pentecoste, con oltre 200 mila rappresentanti dei Movimenti ecclesiali, Papa Francesco punta l’obiettivo su tre parole: novità, armonia, missione, che “sono legate all’azione dello Spirito Santo”. Poi domanda: “Siamo aperti alle sorprese di Dio? O ci chiudiamo, con paura, alle novità dello Spirito Santo?… Sono aperto all’armonia dello Spirito Santo, superando ogni eclusivismo? Mi faccio guidare da Lui vivendo nella Chiesa e con la Chiesa?… Siamo capaci di aprirci alle missioni?”. * Gioco rovinato * Grillo, sempre lui Rovinato dal gioco d’azzardo, chiede allo Stato 10 milioni di danni. Sono il 50% i disoccupati frequentatori di Sale Slot. Ogni frequentatore perde in media 40 Euro al giorno. Un giocatori su tre è malato di gioco: si chiama “ludopatico”. E’ la nuova malattia del progresso. Beppe Grillo attacca il Ministro alle Pari Opportunità del Pd Josefa Idem: “Portare una canoista al governo è da scemi”. La diretta interessata sceglie di non replicare. * Governo: i fatti Sono circa 60 milioni gli animali nelle famiglie italiane. Ipotizzando un risparmio medio giornaliero di 0,50 Euro per ogni animale, da destinare * Governo: priorità Sono prioritari: la disoccupazione, il lavoro gio- alla Caritas, questa avrebbe trenta milioni al giorvanile, la riforma delle pensioni, l’IMU e l’IVA no per i poveri. In paradiso, ci si va per gli animali o per i poveri? al 22%. a cura di G. Cionchi 26 maggio 2013 - Festa della Santissima Trinità 1 x 1 x 1= 1 Parola di Dio Pr 8,22-31 Salmo 8 Rm 5,1-5 Gv 16,12-15 Siamo a Sua immagine: uomini e donne che hanno voglia di relazioni vere, di comunione Facciamo fatica a capire chi siamo noi, cos'è la vita, come funziona il mondo: perché mai dovremmo sforzarci di capire anche chi è Dio? Peggio: per quale sadica ragione dovremmo sforzarci di capire la stravagante idea della Chiesa di credere in un Dio che, pur essendo uno, è anche Trino? Penso che nella vita dobbiamo affrontare temi ben più seri che non seguire complicati ragionamenti teologici che usano parole usurate e incomprensibili come persona, generato e non creato, sostanza... siamo onesti: il rischio è davvero di farci travolgere da un'inutile e ridondante esercizio di retorica clericale. Mi sono convinto che portiamo nel cuore un'immagine di Dio. Non sempre bella, sinceramente: un'idea spontanea, inconscia, culturale, legata alla nostra educazione e nutrita da qualche distratto ascolto di predica o di catechismo. Dio c'è, certo, ma è incomprensibile, lunatico, inaccessibile. Ti ama, si dice, ma poi incontro Marta che tre giorni prima di sposarsi ha scoperto di avere un tumore in fase avanzata a trentasei anni. È onnipotente, la parola a... arrivati in redazione Ricordando Bruna Il 15 maggio 2013 è tornata alla Casa del Padre Bruna Gianfranceschi, nostra fedelissima abbonata, che ogni anno – proprio in questo mese – veniva in redazione per la pubblicazione del ricordo del suo amatissimo figlio Bruno, scomparso in un incidente stradale nel mese di maggio 1991. Il 26 maggio, dello scorso anno, la S.Messa era stata celebrata nella chiesa di S.Maria della Neve (Portone), sua parrocchia, sia per il figlio che per il caro marito Almerico. Alla figlia Nadia, al genero dr.Luciano Quagliarini, ai nipoti, alla piccola pronipote Alice, da lei tanto amata, ed a tutti gli altri congiunti, la redazione di “La Voce Misena” porge sentite condoglianze. La “settima” sarà celebrata, nella Messa Comunitaria, giovedì 23 maggio alle ore 18, poi giovedì 13 giugno, sempre alla stessa ora. L'infiorata a Castiglioni di Arcevia Castiglioni vanta un castello medioevale quasi tutto di pietra, considerato un vero gioielli a circa 30km dalla costa. La pietra è l’elemento prezioso che lo distingue e lo rende luminoso ed armonioso. Ovunque cascate di fiori che ingentiliscono tutto il borgo e lo rendono elegante ed attraente. Piccole vie e scorgi suggestivi immersi nel silen- zio uniti ad un dolce paesaggio collinare formano un binomio perfetto capace di incantare e di stupire. Castiglioni è un borgo tutto da scoprire e soprattutto nel giorno del corpus domini dove l’infiorata lo rende unico nei dintorni Giovani e meno giovani già da tempo sono al lavoro cioè consiste nella raccolta minuziosa dei fiori. Nel pulirli accuratamente e nel essicarli otto gruppi ben organizzati ed assortiti stanno preparando tanti tappeti dai colori più svariati e dalle forme religiose e non. In tutti i gruppi prevale lo spirito di scambio e di collaborazione. La fantasia, la creatività e l’entusiasmo sono le tre componenti che animano ogni gruppo rendendolo diverso ma nello stesso tempo l’uno legato all’altro. Già dal sabato sera le vie sono animate e piene di gente; i preparativi proseguono per tutta la notte; le prime timide luci dell’alba colgono tutti intenti a lavorare e a dare forma e significato alle proprie creazioni. Il borgo di per sé molto attraente, nel giorno dell’infiorata acquista un volto pieno di luce ei tanti colori risplendono nitidi conferendo ad ogni tappeto quell’armonia e quella grazia che si ottengono dalla tanta cura e passione per l’infiorata. Castiglioni attende tanti turisti per mostrare il meglio di sé in una giornata speciale dove tutti quelli che si sono adoperati con entusiasmo per l’infiorata si sentono appagati e gratificati. Nadia Mariotti ma non difende il bambino venduto per prostituirsi. C'è, opera, ovvio. Ma non fa quasi mai il mio bene. Meglio blandirlo Dio, non si sa mai. Meglio trattarlo bene, sperando che non ti capiti una disgrazia. E, a dirla tutta, forse io sarei capace di operare meglio di lui e di risolvere qualche bel problemino mondiale. Finché. Finché è arrivato un profeta potente in parole e opere, uno che non aveva studiato da prete, neanche tanto devoto, uno che - ormai adulto - si è messo a fare il Rabbì, un certo Gesù, falegname in Nazareth, figlio di Giuseppe. Tre anni di vita intensi e folli, di segni e di passione, di fatica e di dono. Tre anni di stupore crescente per le sue parole, per la sua autenticità, per il suo amore divorante come un fuoco. Tre anni di dono di sé e di predicazione. Poi rabbì Jeoshua è morto, ovvio. Finiscono tutti così gli illusi, no? Da Gandhi a Pino Puglisi, chi contraddice il sistema, anche quello religioso, è spazzato via. Ma alcuni dei suoi professano che egli è risorto, che non è morto, che è accessibile. Che non soltanto ci ha parlato di Dio in maniera nuova e potente. Egli era Dio stesso. Gesù ci svela che Dio è Trinità, cioè comunione. Ci dice che se noi vediamo "da fuori" che Dio è unico, in realtà questa unità è frutto della comunione del Padre col Figlio nello Spirito Santo. Talmente uniti da essere uno, talmente orientati l'uno verso l'altro da essere totalmente uniti. Dio non è soli- di Paolo Curtaz tudine, immutabile e asettica perfezione, ma è comunione, festa, famiglia, amore, tensione dell'uno verso l'altro. Solo Gesù poteva farci accedere alla stanza interiore di Dio, solo Gesù poteva svelarci l'intima gioia, l'intimo tormento di Dio: la comunione. Una comunione piena, un dialogo talmente armonico, un dono di sé talmente realizzato, che noi, da fuori, vediamo un Dio unico. Dio è Trinità, relazione, danza, festa, armonia, passione, dono, cuore. In verità 1x1x1=1. Proprio perché il Padre ama il Figlio che ama il Padre e questo amore è lo Spirito Santo, che noi, da fuori, vediamo un'unità assoluta. Se Dio è comunione, in lui siamo battezzati e a sua immagine siamo stati creati; questa comunione ci abita e a immagine di questa immagine siamo stati creati. La bella parabola della Genesi ci ricorda di come Dio si sia guardato allo specchio, sorridendo, per progettare l'uomo. Ma, se questo è vero, le conseguenze sono enormi. La solitudine ci è insopportabile perché inconcepibile in una logica di comunione, perché siamo creati a immagine della danza. Se giochiamo la nostra vita da solitari non riusciremo mai a trovare la luce interiore perché ci allontaniamo dal progetto. Gesù ci ribadisce: "Siate perfetti nell'unità". E se anche fare comunione è difficile, ci è indispensabile, vitale, e più puntiamo alla comunione e più realizziamo la nostra storia e gustiamo la vita. inbreve Monterado Fusione fatta fra i Comuni di Ripe, Monterado, Castel Colonna. Il 93% dei votanti ha detto “sì” alla fusione. Peccato che tra gli aventi diritto al voto: 6.153 e i votanti reali: 3.021 ci sia un grosso divario, avendo votato il 49,01%. I Sindaci dichiarano: “I cittadini hanno capito le ragioni” (Diamantini, Monterado); “Riconoscimento alle nostre fatiche” (Conigli, Ripe); “Le assemblee sono state fondamentali” (Lorenzetti, Castelcolonna). Nel 2014 nascerà il nuovo Comune con oltre 8 mila abitanti. Sbandieratori a Corinaldo Sabato 18 maggio 2013 i ragazzi del gruppo Storico Sbandieratori e Musici l’Araba Fenice di Corinaldo, hanno inscenato il loro spettacolo narrativo 2013 MISTERJA alla rievocazione storica, Sciò la Pica l’Armata di Pentecoste a Monterubbiano in provincia di Fermo. Nella centralissima Piazza della cittadina intitolata all’illustre concittadino Temistocle Calzecchi Onesti, inventore e già prezioso collaboratore di Guglielmo Marconi inventore della radio, dopo aver istallato le nuovissime scenografie gli sbandieratori, i tamburi e le attrici in notturna alle 22,00 si sono esibiti nel riuscitissimo spettacolo Misteria corredato di effetti pirotreatali prodotti magistralmente dalla Pirotecnica di Serge Pierantognetti, sotto la direzione del Maestro di Bandiera e Regista Giovanni Nardoni da Ascoli Piceno. Lo spettacolo Misterja, interpretato da circa 35 elementi tra sbandiertori tamburi attrici e tecnici, in cui sono sono impiegate oltre 100 bandiere e svariati oggetti scenografici verra’ eseguito per tutto il 20013 in tante altre città Italiane ed europee. Per chi volesse seguirci, alcune date delle uscite sono già pubblicate sul sito dell’associazione. La notte dei musei a Ripe In occasione della Notte dei Musei, che sabato 18 maggio ha coinvolto assieme a tanti altri musei delle Marche anche il Museo Nori De’ Nobili di Ripe, la risposta da parte del pubblico è stata eccellente; la struttura è rimasta aperta tutta la mattina e il pomeriggio dalle quattro fino a mezzanotte ed ha ospitato numerosi gruppi di persone interessati all’importante collezione dell’artista Eleonora De’ Nobili, illustrata grazie a visite guidate dagli operatori dell’Ufficio Turistico. redazione@voce misena.it www.vocemisena.it P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia Tel. 071 64578 Fax: 071 7914132 Settimanale della Diocesi di Senigallia Proprietà: Fondazione Gabbiano, Piazza Garibaldi 3 - Senigallia. Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi. Hanno scritto questo numero: Laura Mandolini, Giancarlo Mazzotti, Alessandro Berluti, Umberto Martinelli, Leonardo Pasqualini, Ilario Taus, Giulia Torbidoni. 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