RASSEGNA STAMPA del 21 maggio 2014 Il Sole 24 ORE Agevolazioni Dal frigo ai mobili, bonus “semplificato” Massimo Frontera e Giuseppe Latour pag. 3 Bonus mobili operativo, dopo l’approvazione definitiva, ieri alla Camera del decreto casa, che ha fatto seguito al voto di fiducia di lunedì. Molte novità – quelle più complesse sull’edilizia sociale e sullo stanziamento di fondi statali – richiedono misure attuative. La novità più importante riguarda la semplificazione relativa al bonus mobili. La scadenza per lo sgravio è fissata alla fine di quest’anno, ma la norma consente di recuperare, entro i massimali consentiti, anche le spese sostenute a partire dal 6 giugno 2013. La detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di arredi viene liberata da una serie di vincoli: in sintesi, all’indomani della pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale» della legge di conversione, lo sconto non sarà più legato all’ammontare della ristrutturazione e potrà, eventualmente, anche superarlo. A completare il quadro del nuovo bonus, poi, c’è una precisazione significativa. L’articolo 7 del decreto appena convertito, infatti, stabilisce che le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici «sono computate, ai fini della fruizione della detrazione di imposta, indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione che fruiscono delle detrazioni». Si tratta di una formulazione piuttosto oscura che sembra, però, alludere a un chiarimento importante: le spese per gli arredi andranno conteggiate separatamente da quelle per le ristrutturazioni. E i relativi massimali (10mila e 96mila euro) andranno calcolati in maniera indipendente. Dichiarazioni Studi di settore, pronti i modelli Lorenzo Pegorin e Gian Paolo Ranocchi pag. 39 Con l’approvazione dei modelli ufficiali si chiude la corsa applicativa per i 205 studi di settore che confluiscono in Unico 2014. Sono state tre le tappe della marcia forzata che ha caratterizzato questi ultimi giorni: il varo del decreto correttivi 2013, la messa in linea di Gerico 2014 e ora la pubblicazione della modulistica. Per completare il quadro manca ancora il provvedimento con cui l’Agenzia delle Entrate individua annualmente l’ambito del cosiddetto regime premiale per i soggetti congrui e coerenti (lo scorso anno fu varato il 5 luglio) e la circolare omnibus per fare il punto della situazione. L’esperienza, peraltro, insegna che Gerico solitamente necessita di qualche aggiustamento, per cui c’è da aspettarsi anche qualche release dello strumento informatico. Per Unico 2013 la versione di 1.0.4 di Gerico è stata messa in linea il 19 luglio 2013. Ora si attende che le software house mettano a disposizione degli utenti gli aggiornamenti per poter cominciare effettivamente a lavorare. I tempi stringono visto che la scadenza del versamento del saldo 2013 e del primo acconto 2014, è ormai alle porte. Immobili La tracciabilità va estesa fino al saldo Angelo Busani pag. 39 Nel contratto di compravendita immobiliare in cui si preveda il pagamento dilazionato del prezzo in epoca posteriore alla firma del contratto, l’obbligo di indicazione analitica delle modalità di pagamento del corrispettivo è assolto «fornendo in atto gli elementi utili alla identificazione, in termini di tempi, importi ed eventuali modalità di versamento, di quanto dovuto a saldo». È la conclusione cui giunge l’Agenzia delle Entrate nella risoluzione n.53/E di ieri. 1 Rassegna stampa del 21/05/14 Irap Irap, Cassazione senza linea Giorgio Gavelli pag. 38 Anche quest’anno il problema della soggettività passiva Irap dei professionisti e delle piccole imprese non dotati di una organizzazione significativa di capitale e lavoro costringe gli interessati e i loro consulenti a scelte piuttosto difficili. Anzi, le oscillazioni della giurisprudenza e l’attesa per l’attuazione della delega prevista dall’art.11, co.2, della L. 23/14 rendono il tema più che mai delicato e attuale. Le decisioni dei contribuenti, in assenza di una disciplina specifica e con interpretazioni dell’Agenzia oramai datate, non possono che far riferimento alla copiosa giurisprudenza, in particolare quella della Cassazione, che con cadenza quasi giornaliera si occupa di questa tematica. Tuttavia, le oscillazioni della Suprema Corte su questioni per nulla marginali, non consentono di tracciare un “identikit” preciso del soggetto che è estraneo al presupposto del tributo regionale, lasciando troppi margini di incertezza. Si è arrivati al paradosso che nel giro di due giorni (7 e 9 maggio scorso) sono state depositate due pronunce di segno diametralmente opposto: nella prima (sentenza 9790) l’impiego non occasionale di lavoro altrui, indipendentemente dalla tipologia del medesimo, è tale da «assorbire e rendere superflua la valutazione complessiva degli altri fattori e del valore dei beni strumentali complessivamente impiegati». Di senso opposto l’ordinanza n. 10173, depositata due giorni dopo. In attesa che (probabilmente per intervento delle Sezioni Unite) la giurisprudenza giunga a una posizione univoca, il “cerino” resta (acceso) in mano ai contribuenti, che devono decidere se non presentare la dichiarazione o pagare ed eventualmente chiedere il rimborso. Su queste scelte “incombe” il decreto che il Governo è delegato ad emanare entro 12 mesi dal 27 marzo (entrata in vigore della L. 23/14), con il compito di chiarire «la definizione di autonoma organizzazione, anche mediante la definizione di criteri oggettivi, adeguandoli ai più consolidati princìpi desumibili dalla fonte giurisprudenziale, ai fini della non assoggettabilità dei professionisti, degli artisti e dei piccoli imprenditori» all’Irap. Rientrano le sopravvenienze legate a calamità naturali Giorgio Gavelli pag. 38 Confermato il principio di correlazione Irap anche per i componenti straordinari del conto economico derivanti da eventi calamitosi come terremoti, incendi, inondazioni e connessi rimborsi assicurativi. La base imponibile Irap è formata anche dai componenti positivi e negativi classificabili in voci del conto economico diverse da quelle rilevanti ai fini Irap, ove tali componenti siano comunque indirettamente collegati a costi che hanno concorso alla formazione della base imponibile Irap nei periodi d’imposta precedenti, quali, ad esempio, le quote di ammortamento. Sono i principi che si desumono dalla risposta n.6.1. contenuta nella circolare dell’Agenzia delle Entrate 10/E/14, in merito all’ipotesi in cui un evento calamitoso (ad esempio, terremoto o incendio) comporti la perdita totale di cespiti, con iscrizione della relativa minusvalenza tra gli oneri straordinari del Conto economico (voce E 21). Nella risposta 6.1 è affermato che concorrono a determinare la base imponibile Irap sia le sopravvenienze passive rilevate tra gli Oneri straordinari (voce E 21) in seguito alla perdita “totale” di beni strumentali dovuta a un evento calamitoso, sia le sopravvenienze attive rilevate tra i Proventi straordinari (voce E 20) per l’eventuale rimborso di terzi (ad esempio, il risarcimento del danno da parte di un assicuratore). Irpef Cedolare secca, corsa al cambio di contratto Luigi Lovecchio pag. 3 Con la conversione in legge del decreto casa, si stabilizza la possibilità di applicare la cedolare secca nella misura del 10% sui canoni di locazione dei contratti a canone concordato. Grazie alle modifiche apportate in sede di conversione, peraltro, la medesima possibilità è ammessa per le locazioni stipulate nei comuni che, nei cinque anni precedenti, sono stati inclusi negli elenchi degli enti colpiti da eventi calamitosi. È il caso, ad esempio, dei comuni colpiti dal terremoto in Emilia Romagna. Si tratta di una misura fortemente agevolativa che giunge dopo la prima riduzione, dal 19% al 15%, dell’imposta sostitutiva operata con il D.L. n.102/13. A questo punto, è evidente che i parametri di valutazione della convenienza ad avvalersi di tale tipologia contrattuale sono notevolmente cambiati. Ciò indurrà i contribuenti in primo luogo a convertire, ove possibile, i contratti in corso in contratti a canone concordato e, qualora ciò fosse già avvenuto, a entrare nel regime sostitutivo, alla prima occasione utile. 2 Rassegna stampa del 21/05/14 Lavoro e previdenza Primi avvisi per il Durc interno Nevio Bianchi e Barbara Massara pag. 40 È ufficialmente partito il nuovo sistema del Durc interno, attraverso cui l’Inps accerta la regolarità contributiva delle aziende ai fini della fruizione dei benefici contributivi. Le aziende, infatti, in questi giorni hanno iniziato a ricevere attraverso la Pec dell’istituto, la comunicazione (a fianco un fac simile) contenente l’invito a regolarizzare entro 15 giorni dalla ricezione le irregolarità riscontrate fino alla data di emissione dell’invito stesso, cioè il cosiddetto preavviso di Durc (documento unico di regolarità contributiva) interno negativo. In conformità a quanto previsto nel messaggio n.2889 del 17 febbraio 2014, nella comunicazione l’Inps ricorda che la mancata regolarizzazione comporterà l’emissione di un Durc interno negativo per il mese di maggio 2014, con accensione del relativo semaforo rosso, nonché il consolidamento degli altri semafori rossi già accesi per i mesi pregressi. La conseguenza dell’emissione del documento negativo, e quindi dell’accensione dei semafori rossi con lucchetto (che indica l’impossibilità di apportare correzioni), sarà il disconoscimento definitivo dei benefici contributivi non solo per il mese in corso, ma anche per tutti i periodi pregressi già contraddistinti dalla luce rossa. La sanzione sostituisce l’assunzione Giorgio Pogliotti pag. 40 È in arrivo una circolare ministeriale interpretativa per confermare che la sanzione pecuniaria a carico dell’impresa che supera il limite del 20% delle assunzioni con contratti a termine va intesa come sostitutiva rispetto alla conversione a tempo indeterminato. Lo confermano fonti del ministero del Lavoro, che all’indomani della pubblicazione della L. 78 sulla Gazzetta ufficiale del 19 maggio, annunciano un intervento sui principali nodi interpretativi ancora aperti, che rischiano di alimentare il contenzioso giudiziario. Prorogati i contributi con Rid arretrati Arturo Rossi pag. 40 A causa della complessità dell’operazione e dei tempi ristretti con i quali è stata realizzata la procedura di aggiornamento tramite pagamento Rid dei contributi da riscatto e ricongiunzione, viene consentito di pagare entro il 31 luglio 2014 le rate arretrate da dicembre 2013 a maggio 2014. Lo precisa l’Inps con messaggio n.4786 di ieri, ricordando che con precedenti istruzioni erano state rese note le modalità per consentire agli utenti la modifica delle deleghe Rid già attive presso i propri istituti bancari ma sprovviste della sottoscrizione della clausola in deroga relativa all’importo fisso predeterminato, indispensabile per le banche e grazie alla quale il contribuente non può rifiutare l’addebito nei tempi stabiliti dalla payment services directive. Reddito di impresa Beni d’impresa, imposta a rate Marco Rogari pag. 37 Stretta più soft per le imprese che hanno rivalutato i loro asset con un pagamento dell’imposta sostitutiva frazionato in tre rate di pari importo: 16 giugno, 16 settembre e 16 dicembre. Equiparazione del trattamento fiscale sulle plusvalenze e i dividendi delle partecipazioni qualificate e non qualificate attraverso il perfezionamento del meccanismo per aumentare al 26% la tassazione sulle rendite finanziarie. Delega ad hoc al Governo, da adottare entro il 31 dicembre 2015, per completare la riforma del bilancio dello Stato a cominciare dalla riorganizzazione dei programmi di spesa e dalla programmazione delle risorse disponibili. E altre deleghe per la gestione della contabilità dello Stato e la tesoreria. Sono queste le principali novità del primo pacchetto di emendamenti al decreto Irpef depositato alle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Sulle partecipazioni cresce il prelievo Con un emendamento approvato al decreto Irpef viene “riequilibrata” la tassazione dei redditi derivanti dalla detenzione e/o negoziazione di partecipazioni qualificate rispetto a quella applicabile ai dividendi e capital gain che derivano da partecipazioni non qualificate. Lo “squilibrio” che emerge dalla nuova tassazione delle rendite finanziarie è costituito, invece, dalla sommatoria complessiva tra l’imposizione gravante sul reddito delle società (pari al 27,5%) e l’imposta gravante sui dividendi percepiti dai soci persone fisiche. Se consideriamo un sem- 3 Rassegna stampa del 21/05/14 plice “gruppo societario” in cui un socio persona fisica controlla una società a responsabilità limitata, la quale a sua volta controlla un’altra società di capitali, il peso fiscale complessivo che graverà sul reddito prodotto da quest’ultima, una volta che il dividendo sarà distribuito nelle mani del socio persona fisica, può essere superiore al 50%. Fino al 30 giugno 2014, il peso fiscale complessivo su tali redditi sarà fermo al 43% circa. Con le regole attuali, dal 1° luglio 2014 l’incremento dell’aliquota applicabile alla tassazione delle rendite finanziarie dal 20% al 26% avrebbe dovuto riguardare solo i piccoli risparmiatori e non coloro che detengono o cedono partecipazioni qualificate. Le modifiche apportate dall’emendamento in commento prevedono che anche la tassazione delle partecipazioni qualificate subirà un incremento, che dipenderà però dalla situazione soggettiva del contribuente. Nel caso di plusvalenze e dividendi relativi a partecipazioni qualificate, infatti, non è prevista l’applicazione di un’aliquota “cedolare”, come nel caso delle non qualificate. L’emendamento incrementa anche la tassazione delle plusvalenze che rientrano nel regime della participation exemption, ma limitatamente a quelle realizzate da persone fisiche e società di persone che detengono tali partecipazioni in regime d’impresa. Riscossione Liquidazioni: l’esito non comunicato annulla la cartella Francesco Falcone pag. 38 È nulla la cartella di pagamento per violazione del procedimento di liquidazione quando, nell’ambito della tassazione separata, non sia preceduta dalla comunicazione dell’esito della liquidazione al contribuente, a nulla rilevando la ricorrenza o meno di incertezze su aspetti rilevanti della dichiarazione. A dirlo è la VI sezione tributaria della Cassazione con l’ordinanza 11.000 depositata ieri. Societario Srl, la proporzionalità tra voto e quote non è obbligatoria Angelo Busani pag. 41 Nelle decisioni dei soci di Srl, il principio di proporzionalità tra voto e quota di capitale non è inderogabile: è possibile distaccarsi dalla previsione di legge secondo la quale il voto del socio «vale in misura proporzionale alla sua partecipazione» (art.2479, co.5, cod. civ.). Lo afferma l’ultima produzione di orientamenti in materia societaria da parte del Consiglio notarile di Milano e precisamente nella nuova massima n. 138. Tributi locali Il rinvio della Tasi non tocca la prima casa Saverio Fossati e Gianni Trovati pag. 2 La semi-proroga della Tasi comunicata lunedì dal Ministero dell’Economia, che sposta a settembre il pagamento del nuovo tributo per quel che riguarda gli immobili diversi dall’abitazione principale nei Comuni che non deliberano in tempo, piace ai sindaci ma fa arrabbiare gli altri soggetti. In attesa dei nuovi interventi, però, bisogna fare i conti con le regole che ci sono e con il nuovo rinvio, destinato probabilmente venerdì a essere tradotto in decreto dal CdM: e l’impresa non è semplice. Prima di tutto occorre far chiarezza sulle due date chiave: per far scattare gli acconti di giugno, le delibere della Tasi devono essere approvate dal consiglio comunale entro il 23 maggio e pubblicate dal censimento ufficiale del dipartimento Finanze entro il 31 maggio (è un sabato, ma si tratta di un adempimento della Pa quindi non dovrebbe slittare al 3 giugno, primo giorno feriale successivo). Di conseguenza, le decisioni approvate dai Comuni dal 24 maggio in poi non porteranno al pagamento di giugno. Nei Comuni che decidono in tempo, e che si vedono pubblicare la delibera dalle Finanze entro fine mese, i versamenti della Tasi saranno sempre da effettuare entro il 16 giugno facendo i calcoli sulla base delle aliquote deliberate. In quelli «in ritardo», invece, la sorte delle abitazioni principali si separa da quella degli altri immobili. Per le prime, infatti, la Tasi si verserà tutta a dicembre, come deciso nel decreto «salva-Roma» ter (art.1, co.1, lett.b del DL 1614) nel caso in cui la delibera non sia pubblicata nel censimento delle Finanze entro il 31 maggio. Per gli altri immobili (seconde case, negozi, capannoni e così via), invece, si pagherà l’acconto a settembre, con le aliquote nel frattempo decise dai Comuni, e il saldo a dicembre. Diverso il panorama dell’Imu, perché nell’imposta municipale l’acconto rimane a giugno e una regoletta (art.13, co.13-bis del D.L. n.201/11) prevede che sia sempre calcolato sulla base delle aliquote 2013, a prescindere dalla data di pubblicazione della delibera. 4 Rassegna stampa del 21/05/14 RASSEGNA STAMPA del 21 maggio 2014 Italia Oggi Agevolazioni Bonus arredi, regime allargato Beatrice Migliorini e Antonio G. Paladino pag. 27 Il bonus mobili dice addio alle restrizioni. È quindi possibile usufruire della detrazione per le spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici anche nel caso in cui queste spese superino quelle sostenute per i lavori di ristrutturazione. L’importo delle detrazioni andrà ora solo incontro al limite dei 10 mila euro. A mettere un punto su una questione che aveva già provato a trovare spazio nel testo del dl salva-Roma bis (D.L. n.151/13 mai convertito), il via libera definitivo al Piano casa (D.L. n.47/14) arrivato ieri da Montecitorio. Dichiarazioni Studi di settore in porto Andrea Bongi pag. 32 L’operazione studi di settore 2014 si avvicina al traguardo. Grazie a un provvedimento direttoriale ad hoc sono stati infatti resi definitivi, nella giornata di ieri, i 205 modelli per gli studi di settore dell’anno 2013 comprensivi dei correttivi anticrisi da allegare al modello Unico 2014. A questo punto per dirsi veramente completa all’operazione studi di settore del 2014 manca soltanto la canonica circolare esplicativa. Pronte anche le istruzioni per la compilazione dei modelli che come per gli scorsi anni si dividono, di fatto, in due parti: una generale comune per tutti gli studi di settore e una specifica per ciascuno studio. 8 per mille: ritornano i fondi Valerio Stroppa pag. 28 Tornano i fondi dell’8 per mille a gestione statale per l’anno 2013. Si tratta di poco più di 400 mila euro che saranno destinati dall’erario a scopi di carattere sociale e umanitario. Una torta piuttosto magra se confrontata agli oltre 144 milioni di euro del 2010, ma pur sempre qualcosa se si pensa che negli anni 2011 e 2012 il budget è stato completamente azzerato dai vari tagli intervenuti per finanziare altri interventi. A procedere alla ripartizione delle somme è stato il DPCM 12 marzo 2014, pubblicato sulla G.U. n. 114 del 19 maggio. Immobili Pagamenti, previsioni nell’atto Roberto Rosati pag. 32 L’obbligo di specificare nell’atto di cessione dell’immobile le modalità di pagamento del corrispettivo, imposto dalla legge, non può essere adempiuto in relazione ai pagamenti da effettuarsi dopo la stipula; in tale ipotesi, pertanto, anche ai fini dell’efficacia dell’opzione per la tassazione sul «prezzo-valore», l’obbligo di indicazione analitica delle modalità di pagamento può essere assolto indicando nell’atto gli elementi utili all’identificazione dei tempi, degli importi e delle modalità di versamento delle somme ancora dovute. La risoluzione delle Entrate 53 di ieri chiarisce l’applicazione del meccanismo del «prezzo-valore» previsto dall’art.1, co.497, della L. 266/05, ai fini della determinazione della base imponibile delle imposte di registro e ipocatastali, in relazione a un atto di compravendita per il quale è stato pattuito che una parte del prezzo sia corrisposta successivamente alla stipula. 5 Rassegna stampa del 21/05/14 Reati tributari Giro di vite sull’evasione Iva Debora Alberici pag. 30 Giro di vite sull’evasione Iva. Il contribuente è punibile penalmente anche in assenza della notifica dell’avviso di accertamento. Può infatti far valere i suoi diritti, anche in sede civile, impugnando la cartella di pagamento o l’avviso di mora. Lo ha sancito la Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 20638 del 20 maggio 2014, ha confermato la condanna per omesso versamento delle ritenute e dell’Iva a carico di un piccolo imprenditore dell’Aquila. Reddito di impresa Rivalutazione beni in tre rate Beatrice Migliorini e Cristina Bartelli pag. 29 Rivalutazione dei beni in tre rate. Le imposte sostitutive potranno essere versate in tre tranche di pari importo senza pagamento di interessi. È questo il contenuto di uno degli emendamenti del governo, presentati ieri al D.L. 66/14, all’esame delle commissioni bilancio e finanze del senato Equiparazione della tassazione delle rendite finanziarie. L’emendamento mira a porre fine al discrimine esistente tra la tassazione delle partecipazioni non qualificate e quelle qualificate. Queste ultime, infatti, ad oggi, sono tassate con l’aliquota marginale Irpef su una base imponibile pari al 49,72%, mentre quelle non qualificate, ad oggi, sono tassate al 20%. Se la proposta di modifica troverà accoglimento, la tassazione delle due tipologie di partecipazioni verrà, sostanzialmente, equiparata e ricondotta al 26% in entrambi i casi. Riscossione Tassazione separata in salita Debora Alberici pag. 30 Più difficile per il fisco riscuotere le imposte nell’ambito della tassazione separata. Infatti la cartella di pagamento è nulla se l’amministrazione finanziaria non comunica l’esito della liquidazione al contribuente. Lo ha sottolineato la Corte di cassazione che, con l’ordinanza 11000 del 20 maggio 2014, ha respinto il ricorso dell’Agenzia delle entrate. Societario Srl a voto capitario e plurimo Luciano De Angelis pag. 33 Il principio del voto proporzionale può essere oggetto di deroga anche nelle Srl. In tali tipologie societarie è ammesso sia il voto capitario che plurimo. In dette società non si applicano i limiti e i divieti stabiliti dall’art.2351 cod. civ. per le Spa. Lo si legge nella massima n. 138, resa nota ieri dalla Commissione societaria del Consiglio notarile di Milano. Tributi locali Pagamenti Tasi, cantiere aperto Cristina Bartelli pag. 31 Sia che si tratti di prima casa sia di seconda casa i contribuenti dei comuni che non hanno deliberato le aliquote Tasi pagheranno il tributo in due rate: in acconto a settembre (ma alla fine si potrebbe slittare al mese successivo) e in saldo a dicembre. Il comunicato con cui lunedì scorso il ministero dell’economia ha anticipato lo slittamento selettivo del pagamento del tributo (ma tutto sarà disciplinato con un decreto legge da approvare entro venerdì prossimo), sebbene indichi lo spostamento della scadenza da giugno a settembre, copre in realtà tutti i casi previsti dalla normativa sul prelievo Tasi. Le disposizioni infatti (D.L. n.16/14) prevedevano che nei casi in cui i comuni non avessero deliberato nei tempi previsti (e cioè entro il 23 maggio 2014), per la prima casa si sarebbe dovuto pagare la Tasi in rata unica al 16 dicembre e per la seconda casa con aliquota all’uno per mille in acconto il 16 giugno e saldo il 16 dicembre. 6 Rassegna stampa del 21/05/14 Contribuenti alla cassa con F24 o bollettino Sergio Trovato pag. 31 Contribuenti alla cassa per il pagamento degli acconti Tasi. La prima scadenza è fissata per il prossimo 16 giugno. Mentre l’acconto Imu dovrà essere versato da tutti i contribuenti titolari di immobili, ad eccezione di quelli adibiti a abitazione principale, saranno tenuti a pagare la Tasi solo coloro che possiedono fabbricati e aree edificabili nei comuni che adotteranno le delibere sulle aliquote entro i prossimi 2 giorni, vale a dire entro il 23 maggio. Per tutti gli altri la prima rata slitta al 16 settembre. Tranne per le abitazioni principali, poiché ex lege la mancata deliberazione delle aliquote comporta la proroga del pagamento, in un’unica soluzione, al 16 dicembre. Versamenti Imprese, crediti e debiti compensabili con tutte le P.A. Matteo Barbero pag. 28 Compensazione a tutto campo fra crediti commerciali verso le pubbliche amministrazioni e debiti fiscali delle imprese. Fra gli emendamenti del Governo alla legge di conversione del D.L. n.66/14, infatti, è stato inserito un correttivo che estende tale possibilità all’intero settore pubblico, superando le limitazioni attualmente previste dagli artt 28-quater e 28-quinquies del d.P.R. n.602/73. 7 Rassegna stampa del 21/05/14 L’INFORMAZIONE QUOTIDIANA DA PROFESSIONISTA A PROFESSIONISTA NEWS Direttori: SERGIO PELLEGRINO e GIOVANNI VALCARENGHI 21 MAGGIO 2014 Contenzioso Annullamento dell’atto in autotutela e spese del giudizio di Luigi Ferrajoli Dichiarazioni Dopo Gerico, arrivano i modelli di Giovanni Valcarenghi Fiscalità internazionale Germania e Svizzera, Rw al nodo residenza di Ennio Vial Iva Regime Iva della consegna di beni in garanzia in Paesi extra-UE di Marco Peirolo Reddito di impresa L’imputazione dei redditi nell’impresa familiare di Federica Furlani Soluzioni tecnologiche Pagamenti digitali ed ecommerce in Italia a cura di TeamSystem 8 Rassegna stampa del 21/05/14