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Farmacia Cipriani
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K ULTURA
ATTUALITA’
A
INFORMAZIONE
5 maggio 2009
SPORT & TURISMO
Marino Giuseppe
C.so Italia, 96 - ACIREALE
IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI
ELEZIONI AMMINISTRATIVE ACIREALE 2009
NON VOTATE I CANDIDATI
CHE DETURPANO LA CITTA’ !!!
ELEZIONI AMMINISTRATIVE ACIREALE 2009
NINO GAROZZO
Candidato Sindaco
L'esperienza che un Sindaco matura nel corso
del mandato è irripetibile e unica per intensità e
impegno totalizzante. Si rappresenta la comunità
amministrata sempre e in ogni momento, non ci
sono pause. Le esigenze personali finiscono per
diventare una occasionale subordinata. A chi si
illude di poter contemperare tante esigenze suggerisco di desistere, quando si è responsabili di
una città la tua agenda è continuamente aggiornata da emergenze e imprevisti e non puoi, né
devi, sottrarti. Il Sindaco è il riferimento del cittadino per ogni questione anche la più lontana
dalle sue possibilità, deve essere presente e trovare mille soluzioni nell'immediato con il peso di enormi responsabilità. Ma
rappresentare una Città importante e complessa come la nostra è stato
entusiasmante e lo abbiamo fatto con serietà e dedizione cercando di dare
risposte possibili ai tanti bisogni. Siamo stati presenti su tutto il territorio e in
tutte le occasioni, non per vanità presenzialista, ma per rispetto dei cittadini
ai quali abbiamo voluto dimostrare che stiamo tra la gente sempre, non solo
in occasione delle elezioni. Abbiamo aperto il Palazzo a tutti, ricevendo tutti,
e non ci siamo sottratti ovunque chiamati.
Sono stati anni in cui abbiamo ottenuto importanti successi amministrativi a
cominciare dalla ricostruzione dal sisma 2002. Abbiamo esitato tutte le
richieste finanziabili rispondendo ad un preciso impegno assunto con i concittadini colpiti dal terremoto e la collaborazione con il Dipartimento
Regionale di Protezione Civile è stata piena e feconda e ci ha consentito di
realizzare anche molte opere pubbliche importanti del piano di ricostruzione. Nei prossimi due anni le zone a maggior rischio saranno dotate di aree
polifunzionali con obiettivi di prevenzione.
Nel 2004 tutti pronosticavano un sicuro dissesto finanziario e in Città non
c'era un solo cantiere aperto. Sulle politiche finanziarie abbiamo centrato la
nostra politica di rigore secondo principi di equità, etica contributiva, lotta
all’evasione e certezza dei conti comunali. Nelle condizioni peggiori abbiamo vigilato sulla spesa con entrate certe e previsioni restrittive. Tutti i nostri
rendiconti di esercizio infatti sono risultati in attivo e l’avanzo ha coperto le
posizioni debitorie pregresse. In sostanza, con meno risorse abbiano ugualmente risparmiato per recuperare la voragine di debiti pregressi senza
crearne di nuovi. Nelle condizioni economiche peggiori, dunque, e con
minori trasferimenti statali e regionali, siamo usciti dal tunnel con politiche di
rigore e di trasparenza, risanando il bilancio, pagando moltissimi debiti pregressi, assicurando i servizi essenziali e realizzando tantissime opere pubbliche attese da decenni come mai era stato fatto in passato. Le opere finanziate e in corso sono talmente tante da lasciare a fine mandato cantieri per
oltre 20 milioni di euro. Sarebbe facile soffermarsi su quelle realizzazioni di
maggiore visibilità: riqualificazione per 18.000 mq con basolato lavico nel
centro storico, palazzetto dello sport, Teatro Maugeri, Cittadella del
Carnevale, imponenti lavori sulla Timpa, Piazza Duomo, COM di Protezione
Civile, il Tupparello (si stanno ultimando gli interventi) e lavori per milioni di
euro spesi (bene) per la sicurezza delle nostre scuole. Ma non si possono
sottacere i tanti interventi nelle piazze e strade del centro e delle frazioni e
lavori sull'acquedotto per rendere l'erogazione efficiente, senza aggravi per
l'utente, dell'acqua potabile assicurandola regolarmente (anche d'estate) su
tutto il territorio.
La Città, pur rispettando il rigore finanziario, ha sprovincializzato il
Carnevale (gemellaggio con Viareggio) che è diventato uno degli eventi
nazionali più apprezzati restituendo al Carnevale le famiglie attratte da uno
spettacolo straordinario ma privo dei fastidiosi martelletti e schiuma. Con
l'aumento delle sfilate l'economia cittadina ne ha tratto beneficio e le presenze sono state straripanti. L'edizione 2010 sarà realizzata dalla costituita
Fondazione attesa da 25 anni. Anche quello estivo, all'inizio una scommessa rischiosa, ha superato ogni aspettativa con il massimo risultato a costi
limitati. I nostri dati sul turismo in tempi di crisi sono tra i migliori in Sicilia per
arrivi e presenze soprattutto di stranieri nonostante le Terme restino ostaggio di una Regione sorda ai nostri suggerimenti. Abbiamo dimostrato di
Una bimba di due anni è il nuovo Albert Einstein
Cari a...mici, una bambina di Londra di appena due
anni e quattro mesi è diventata il membro più giovane della Mensa, l'associazione internazionale dei cervelloni, con un quoziente intellettivo di 156,
appena più basso di quello di Einstein, che si dice fosse circa di 160. La baby
fenomeno - E' Elise Tan Roberts, vive a Edmonton, nord di Londra e sa già
recitare l'alfabeto, contare fino a 20 in
inglese e a 10 in spagnolo, capisce la
differenza tra i tre tipi di triangoli e
conosce svariate capitali del mondo.
Quando a cinque mesi Elise, nata il 16 dicembre 2006,
ha detto la sua prima parola e a 18 ha imparato a contare fino a 20, i genitori, Louise e Edward, hanno capito che la piccola era diversa dagli altri bambini. Elise è
stata valutata dalla professoressa Joan Freeman,
esperta in psicologia dell'educazione, secondo cui il
grande dono della bimba è nella sua capacità mnemonica. "Non è solo molto intelligente - ha detto Freeman
- questa bimba ha un vero e proprio dono". La notizia, che all’apparenza potrebbe apparire quasi incredibile, ci lascia invece non completamente stupiti in quanto, ad Acireale,
e proprio in occasione della pubblicazione delle liste dei candidati al Consiglio
Comunale, di cervelloni, con quoziente intellettivo 0,06 ( e siamo buoni!) ce ne sono
tanti, e tanti in tutte le liste apparentate con i vari candidati sindaci. Fare i nomi ? No,
sarebbe pubblicità gratuita. Per saperne di più vi consigliamo fare un giro per le strade
e le piazze della città ( e delle frazioni); a parte il fatto che tutti (o quasi tutti, qualche
lodevole eccezione c’è!) hanno la buona creanza di sporcare muri e quant’altro (alcuni
preferiscono, e fanno bene! i cassonetti e le campane della immondizia), tanti hanno
creato slogan che fanno a pugni con la logica, vedendo le loro facce, o con il loro passato e/o con la loro crassa ignoranza che spesso hanno portato in giro (tra varie manifestazioni e consigli comunali…) La speranza? Certamente costoro non troveranno un
sito su “face book” che li possa innalzare alla notorietà…ci penseranno gli acesi che
gratificati, forse, da qualche caramella, un pannolino o qualche pratica li…innalzeranno
sugli scranni (prestigiosi) della sala del Panciroli, a Palazzo di Città. Altri 4 anni di risate a gò gò (abbiamo detto 4 in quanto, se il sindaco sarà Garozzo, nel 2013 torneremo
a votare per le elezioni regionali e tra i candidati è già stato designato il nostro buon
Nino). Non ci credete? Ne riparleremo a breve. Miao
La rubrica del micio
COSTA MENO
DI QUANTO CREDI !!!
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ELEZIONI AMMINISTRATIVE ACIREALE 2009
saper ospitare grandi eventi dai Mondiali di Scherma, al pugilato nazionale
del nostro Brischetto, ai prossimi campionati italiani di pattinaggio, alle evoluzioni suggestive delle Frecce Tricolori sul cielo di S.M.La Scala, a Eurosot
2005, ai grandi concerti di artisti popolarissimi, alla Fiera dello Ionio interamente autofinanziata. Ai giovani abbiamo consegnato un Centro di aggregazione giovanile, promesso e mai realizzato , dove riunirsi e svolgere attività, un palazzetto per l'attività sportiva e ai giovani volontari di protezione
civile abbiamo consegnato spazi alle associazioni e assicurato il coinvolgimento nel gruppo comunale. Il rapporto con i giovani, singoli o associati, è
stato costante per tutto il mandato grazie ad una collaborazione straordinaria con le scuole acesi. Di questo mandato ricorderò sempre e con emozione il rapporto con i bambini della Città. Sono Sindaco difensore dei bambini, come recita la nomina UNICEF del 2005, e il nostro rapporto è diventato
speciale quasi familiare, la loro accoglienza festosa e affettuosa ovunque ci
siamo ritrovati. Questa esperienza, da sola, ripaga delle fatiche e delle ansie
di un intero mandato.
Con la politica di rigore dei conti comunali abbiamo contrattualizzato i precari, ci siamo privati (forse unici su scala nazionale) di esperti, consulenti, di
un Direttore Generale e di personale esterno di ausilio agli organi di governo. Abbiamo voluto dare l'esempio. Eppure, abbiamo assicurato una eccellente gestione (tra le più efficienti in Sicilia) dei fondi comprensoriali per i servizi sociali, del Patto Territoriale e dei PIT. Siamo stati protagonisti, e non a
torto, di iniziative di largo interesse a tutela delle tasche dei cittadini contro i
consorzi in materia di acque e rifiuti. La nostra tariffa sull'acqua non è stata
aumentata e la Tassa sui rifiuti non ha subito ritocchi grazie ad una imponente azione di recupero sull'evasione che ci ha consentito di raddoppiare
gli incassi e di tamponare (fino a quando?) gli aumenti dei costi del servizio.
Pagare tutti per pagare meno non era solo uno slogan!
Abbiamo fatto molto e senza ricorrere a logiche clientelari, abbiamo assicurato interventi energici a tutela della legalità e della trasparenza amministrativa. I percorsi di legalità nelle scuole sono stati un successo senza precedenti. La collaborazione con le altre forze di polizia è stata costante e virtuosa e la sicurezza urbana e l'ordine pubblico della Città sono fortunatamente lontani dalla emergenza di altri territori. I percorsi di legalità sono stati
un successo senza precedenti. Aver ammodernato gli impianti di illuminazione in gran parte del territorio risponde anche a questo obiettivo così come
la integrazione con gli extracomunitari è avvenuta con naturalezza e senza
difficoltà soprattutto nelle nostre scuole.
Abbiamo "riconquistato" con il decreto Ciampi il titolo di Città e con la recente approvazione del Presidente Napolitano daremo ad Acireale il nuovo
Stemma, la nuova Bandiera, il nuovo Gonfalone e stiamo lanciando un concorso per l'inno cittadino. La pratica Unesco è in dirittura di arrivo avendo
ottenuto recentemente il consenso ministeriale e attendiamo dunque quel
riconoscimento che anni fa fu inutilmente offerto ad amministratori maldestri
e distratti e che adesso siamo costretti a inseguire.
I conti del comune sono in ordine ma ciò non vuol dire che si naviga nell'oro. Il rigore deve proseguire realizzando le necessarie strutture con fondi
extra comunali o con finanza di progetto. Questo strumento deve essere
meglio utilizzato per parcheggi, strutture di servizio e promozione all'artigianato e al commercio. L'area cappuccini dovrà diventare il primo ingresso di
Acireale, l'accesso al mare e il sito della nuova stazione ferroviaria.
Dobbiamo guardare con fiducia al futuro favorendo chi vuole investire in
Città e il nuovo strumento urbanistico dovrà rispondere a queste necessità.
Non ci interessa una Città di 100 mila abitanti. Per i prossimi anni il PRG
dovrà occuparsi di servizi, di spazi per chi fa impresa e di aree di interesse
collettivo. Entro questo 2009 alcune grandi attività apriranno nella nostra
città.
Mi è oltremodo difficile sintetizzare il lavoro di cinque anni così come elencare le tantissime cose che si potranno concretizzare nel medio e lungo termine. Per un Sindaco cogliere le occasioni di sviluppo è un obiettivo irrinunciabile e deve farlo con disinteresse personale, con onestà, con correttezza, con impegno efficiente e avendo il coraggio di dire anche no. Il cittadino deve essere poter contare su amministratori affidabili di cui ci si può
fidare. Mi piace spesso sostenere, per paradosso, che una città potrà forse
sopportare sindaci incapaci di governare, giammai quelli che alimentano il
potere ottenuto con cattiveria, con inganni e con il malaffare. Sono certo di
non essere tra questi ultimi, ma mi piacerebbe pensare di essere escluso
anche dai primi.
Nino Garozzo
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Sabato 5 maggio 2009
AKIS
Certamente per la storia, ma anche per dare lustro all’attività incessante del colonnello Licciardello, comandante del Corpo dei VV.UU. di Acireale, che è stata scattata la “foto
ricordo” che riproduciamo Non era facile riunirli tutti, né farli stare buoni davanti l’obiettivo (i vigili, al momento, erano come gli scolaretti…vispi, irrequieti.!!!) ma, alla fine,
davanti all’obiettivo del nostro fotografo e di Fabio Consoli e Franco Barbagallo si sono decisi a farsi fotografare. Particolare piacevolezza la presenza del Cappellano, don
Gionbanco, del sindaco Garozzo e dell’assessore Antonino Garozzo. Per la storia…la foto c’è.
AKIS
Sabato 5 maggio 2009
Il ruolo dei commercialisti nella governance del territorio
“Processi decisionali per la governance del territorio” è stato l’argomento trattato in un interessantissimo Convegno, tenutosi
recentemente presso la Sala delle Adunanze del Credito Siciliano
di Acireale, organizzato dall’ADOCEC delle Aci (Associazione
Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili delle Aci). Il meeting,
apertosi con una breve introduzione del segretario dell’associazione suddetta, il Dott. Fabrizio Leotta, ha poi visto le brillanti relazioni di tre illustri studiosi della Facoltà di Economia e Commercio
di Catania: il Prof.re Salvatore Greco, Ordinario di Metodi
Matematici dell’Economia; Il Prof.re Maurizio Caserta, Ordinario
di Economia Politica e Metodi Quantitativi e la Prof.ssa Ida
Nicotra, Ordinario di Diritto Costituzionale. Ma che cosa è questa
governance di cui si parla tanto e perché? Su scala europea ed
internazionale, si è fatta strada, negli ultimi dieci anni, la necessità politica e culturale di passare da modelli di governo tradizionali (government) a modelli di governo “allargati”, “di rete”, con
azioni e impegni intersettoriali che richiedono, oltre al ruolo chiave delle istituzioni, anche una funzione più attiva da parte dei
diversi attori sociali ed economici nella definizione e realizzazione di politiche pubbliche (governance), Nell’ambito del processo
di riforma istituzionale dell’Unione Europea avviato agli inizi del
2000, sono state formulate indicazioni per delle proposte di cambiamento nei processi decisionali, attraverso un apposito Libro
Bianco dell’Unione Europea sulla Governance. In sintesi, viene
definita Governance l’insieme di “Regole, processi e comportamenti che riguardano le modalità in cui sono esercitati i poteri a
livello europeo, in particolare per quanto riguarda l’apertura, la
partecipazione, la rendicontazione, l’efficacia e la coerenza“. In
sostanza, l’approccio dell’Unione Europea prevede un migliore
coinvolgimento, con maggiore apertura, accessibilità e trasparenza per arrivare ai cittadini e alla società civile tramite la democrazia regionale e locale; prevede anche una partecipazione con una
maggiore rappresentatività e coinvolgimento, dalla concezione
all’attuazione delle politiche, con consultazioni più efficaci e logica di rete; migliori politiche, norme e attuazioni semplificate e integrate; un rafforzamento della capacità di programmazione strategica e di elaborazione politica; ed infine istituzioni rafforzate e rifocalizzate, con una proporzionalità e sussidiarietà degli interventi.
Questo orientamento e i princìpi di governante sono ancora più
pertinenti per quanto concerne l’elaborazione e l’applicazione di
politiche pubbliche di sviluppo. Negli ultimi anni, le diverse politiche pubbliche di settore hanno introdotto vari strumenti normativi
e tecnici che auspicano e prevedono processi deliberativi partecipati nel raggiungimento di obiettivi di sviluppo sociale, ambientale ed economico. Ogni Amministrazione pubblica locale, e la relativa comunità di riferimento, ha attualmente e potenzialmente a
disposizione un’articolata gamma di strumenti, sia di tipo normativo, che di tipo volontario: modalità che possono rientrare, a
seconda di specifici approcci teorici, sotto le nuove categorie di
“democrazia deliberativa” o “democrazia partecipativa” o, più diffusamente, di governance. Gli strumenti di tipo normativo, a livello amministrativo locale per facilitare una maggiore partecipazione, sono numerosi. Tra questi, quelli rivolti ai singoli cittadini sono
di tipo informativo e consultivo (le attività delle Circoscrizioni di
quartiere, l’accesso agli atti amministrativi, i servizi di Ufficio
Relazioni con il Pubblico, Referendum consultivi, Petizioni e
istanze, Iniziative di legge popolare, Consulte tematiche, Sedute
aperte del Consiglio comunale o provinciale su singoli temi).
Più recentemente, nell’ambito del processo di riforma costituzionale del Titolo V°, si parla del principio di sussidiarietà orizzontale, per offrire ulteriori spazi di cittadinanza attiva nella gestione
della cosa pubblica. Altri strumenti operativi di supporto a politiche di settore tecnicamente complesse, ad esempio nel campo
della programmazione e pianificazione territoriale e dello sviluppo
locale, e rivolti a specifici attori (Enti pubblici, settore imprenditoriale, organizzazioni sindacali ed enti di controllo), prevedono a
loro volta opportunità di partecipazione attiva. I più noti tra questi
ultimi sono: gli Accordi volontari, i Tavoli di concertazione tematici, i Protocolli d’intesa, le Conferenze dei Servizi, i Patti per la
Salute, i Piani di Zona.
Le strategie dei virus influenzali che ci fregano!
Ancora più specifici, sono gli strumenti ed i Piani di settore che
permettono spazi di partecipazione “tecnica”, quali: la Valutazione
Ambientale Strategica (VAS), i Programmi di Riqualificazione
Urbana,gli Accordi di programma, i Contratti di quartiere, i Patti
Territoriali, i Contratti d'Area, i PRUSST e i Piani Strategici. Molti
di questi strumenti indicano esplicitamente la concertazione come
modalità di decisione condivisa nella definizione di obiettivi e nell’allocazione di risorse di finanziamento. Gli attori coinvolti sono
sopratutto quelli maggiormente organizzati e consolidati (Enti
locali, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali ed enti
di controllo). Ma in tutto questo che ruolo hanno avuto, hanno o
avranno i commercialisti? “Da questa domanda è nata l’esigenza di organizzare questo Convegno”, come ha puntualizzato il
Dott. Leotta “la nostra categoria può e deve costituire un anello
di congiunzione tra, le istituzioni pubbliche ed il mondo imprenditoriale, e deve essere adoperata come risorsa del territorio da utilizzare nella elaborazione dei futuri processi decisionali, che, con
l’attuazione del federalismo fiscale, vedranno gli enti locali impegnati ad attuare una più attenta pianificazione delle risorse e delle
spese”. L’approccio che ha dato il Prof.re Greco al Convegno è
stato chiaramente di tipo matematico: attraverso una serie di
esempi ha voluto precisare che, il problema nel prendere decisioni è dato dalla difficoltà di confronto tra diversi attori: “per decidere, prima bisogna basarsi su cose concrete e calcolabili”. Il
Prof.re Caserta ha affermato che è importante conoscere la storia locale di un territorio, per sapere come un paese si sviluppa di
più rispetto ad un altro. Il suo consiglio è stato quello di sfruttare
le risorse locali perché, attraverso il loro giusto utilizzo, ci si tutela contro la marginalità. La Prof.ssa Nicotra ha parlato invece,
dell’importanza dell’introduzione del federalismo fiscale e su
come questo possa rappresentare, soprattutto per il nostro territorio, una opportunità che non può prescindere dalla necessità di
formare una nuova classe dirigente. L’incontro si è concluso con
una tavola rotonda coordinata da Antonio Pogliese, Dottore commercialista e Componente del comitato Esecutivo del Credito
Siciliano. A questa seduta hanno partecipato il Dott. Walter
Finocchiaro, Vice Presidente dell’Assindustria Catania; il Dott.
Luciano Privitera, Assessore allo Sviluppo Economico del
Comune di Acireale e il Dott. Massimo Pesce, Assessore allo
Sviluppo Economico della Provincia Regionale di Catania.
C.P.
giorno 22.05.2009 ore 15,00 – 19,00
EVASIONE FISCALE E RICICLAGGIO
Relatori:
Avv. Mario Di Prima
Funzionario area legale del Credito Siciliano
Ten. Col. Giuseppe Arbore
Comandante Nucleo Provinciale Polizia Trib. di Catania.
Prova di Varietà commedia in due atti di Mario Pappalardo
Sul palcoscenico del teatro San Paolo, via Lombardia 14 ad
Acireale, il giorno 10 Maggio 2009 ore 20,30 ritorna la magia del
varietà con l’esilarante commedia “Prova di Varietà” di Mario
Pappalardo. Il gruppo teatrale dell’associazione Mago Merlino vuole
dare risalto a questa forma di spettacolo recuperando tutti quei
generi teatrali ormai scomparsi e non più praticati perché di difficile
apprendimento. Un gruppo di artisti si incontrano sul palcoscenico
per provare uno spettacolo di varietà con numeri tradizionali per questo genere di rappresentazione, ombre cinesi, bolle supergiganti,
magia comica, prestidigitazione, giocoleria, la parodia del nano ballerino, scenette ed altro. Come spesso avviene in posti dove si muovono più persone si creano degli equivoci, dei malintesi, speranze,
aspettative mancate, le classiche situazione comiche che sono il
succo della commedia. Il tutto si svolge con i ritmi del teatro brillante, con il succedersi di continui imprevisti e repentine variazioni di
rappresentazione tanto da arrivare a fine spettacolo e non accorgersi che sono trascorse due ore in ottima allegria. Il varietà affonda le
sue radici nello spettacolo popolare (i drammi da feuilletton ma
anche le commediole borghesi) e nelle esecuzioni degli artisti circensi, di strada e dei cantanti. Spesso tutto era francesizzato. La
necessaria esotizzazione del varietà aveva un duplice scopo: in primis, avrebbe permesso di accostare i teatri che lo ospitavano alla
Belle époque parigina, sinonimo di divertimento; dal lato degli esecutori, invece, c'era la possibilità di un maggiore richiamo commerciale proprio per la (finta) provenienza straniera, che assicurava la nomea di vedette internazionale a chi stravolgeva la propria nazionalità. Inizialmente venne considerato una forma di spettacolo di secondo livello finché Filippo Tommaso Marinetti, il 1 ottobre 1913
pubblicò sul giornale Lacerba il Manifesto del teatro di varietà, nel quale esaltava la novità di un tipo di teatro che rinnegava la verosimiglianza prediligendo al contrario la spettacolarità, il paradosso, l'azione e la praticità. Rappresentò quasi una rivoluzione nel campo
teatrale traendo ispirazione dal popolo e che per esso acquisiva linguaggio, tematiche, tempi e svolgimenti propri. In tempi più recenti i più grandi autori teatrali, Age, Scarpelli, Garinei e Giovannini, iniziarono a scrivere testi per il varietà che prese anche il nome di
Rivista così si elevò come migliore forma di spettacolo. L’associazione Mago Merlino con grande impegno rispolvera questa, quasi
dimenticata, eccellente forma di spettacolo e lo fa con grande professionalità. Sul palco si alterneranno le attrici Anna Pennisi, Carmen
Gulino e Rosetta Valastro. Sebastiano Dugo ed Emanuela Pappalardo nella parodia del nano ballerino. Michele Cannavò e Silvia
Russo nel “Tango Assassino” con le coreografie di Rosario Licciardello. Ravvivano con l’animazione e la giocoleria Alessandro Dugo,
Laura Ruggeri, Monica Spataro, Rosario Pappalardo e Vincenzo Panebianco. Il tutto sotto la vigile attenzione di Mario Pappalardo
nelle vesti di autore regista ed interprete. Per informazioni Tel. 095-7640284 – 3409456872.
C.P.
Spettacolo gradevolissimo
che ha strappato applausi a
scena aperta quello proposto
dall’Associazione Culturale
“Aspettando
Godot”
di
Acireale: “Assassinio al
Castello”, una produzione
della “Compagnia Teatrale
Quelli del 7”, proposto con la
brillante ed originale regia di
Domenico Platania, spettacolo del quale proponiamo
qualche immagine.
Sabato prossimo, 9 maggio,
“Agenzia Matrimoniale” di
Domenico Consoli e la regia
di Mario Pugliesi (Nuova
Compagnia
Odeon
di
Catania) chiuderà la stagione
teatrale.In una delle foto alcuni ospiti della Casa di Riposo
Sacroi Cuore accompagnati
dalla assistente.
L’influenza cosiddetta “suina”
“Assassinio al Castello”
Prima l’aviaria, ora la “suina”. Dagli uccelli si è passati ai maiali; in pratica è mutata la specie “serbatoio” del virus come pure lo stesso virus che cambia continuamente strategie per … metterci a
letto! Obiettivo del virus non è comunque quello di …farci riposare qualche giorno bensì quello di
potersi moltiplicare e infettare altri soggetti. L’epidemia che si accinge a propagarsi (ma non è
detto che ciò avvenga) è data da una particolare ricombinazione chimerica tra vari ceppi virali. In
un certo senso si può affermare che i virus influenzali sono virus “trasformisti” ed è questa caratteristica, che sta alla base della cosiddetta “deriva genetica”, la quale rende difficoltosa la preparazione di un efficace vaccino prima che arrivi l’epidemia. Infatti il vaccino dev’essere approntato
sul ceppo virale responsabile dell’epidemia in corso. La deriva genetica fa si che si possano formare nuovi ceppi di virus influenzali di tipo A per mescolamenti genetici, tecnicamente definiti
“shift genetici”, i quali possono causare l’infezione anche in soggetti precedentemente vaccinati.
I virus influenzali sono quindi degli abili “trasformisti” che mettono a dura prova le ditte farmaceutiche che preparano i vaccini antinfluenzali. Credo che siano veramente pochi i soggetti che
non sono stati “beccati” almeno una volta da un virus influenzale. Infatti, chi non conosce i classici e fastidiosi sintomi che comprendono dolori articolari, malessere generale, brividi quando sale
la temperatura corporea, cefalea, infiammazione delle prime vie aeree con notevole secrezione
(rinorrea) e tosse? Questo caratteristico corteo sintomatologico che dovrebbe durare 4 - 5 giorni
viene ad essere prolungato se si fa abuso di antipiretici, come ad esempio il paracetamolo, in
quanto superati i 38.5°C il virus non si moltiplica più. L’antipiretico neutralizza quindi un efficace
meccanismo di difesa dell’organismo e dev’essere usato solo per prevenire le convulsioni febbrili. Mai quindi usare antipiretici se la temperatura è al di sotto di 39.5 - 40°C. Altra assurda abitudine è quella di imbottirsi di antibiotici (assolutamente inefficaci contro i virus) i quali facendo
“piazza pulita” della flora intestinale certamente non aiutano a fronteggiare l’infezione virale. I
virus influenzali, appartenenti alla famiglia degli Orthomixovirus, mettono in atto tutta una serie di
strategie per eludere le nostre difese.
Ad esempio, l’enzima neuraminidasi di
cui è dotato il virus ha il compito di
impedire che la particella virale (virione)
venga neutralizzata dal legame con l’acido sialico presente nel muco delle
mucose respiratorie. Inoltre, questo
enzima idrolizzando i residui di acido
sialico impedisce anche l’aggregazione
dei virioni neoformati rilasciati dalla cellula infetta e quindi favorisce la propagazione dell’infezione. Altra strategia è
data dalla presenza nel virus influenzale dell’enzima emoagglutinina la quale
costituisce la sostanza che lega il virione ai residui di acido sialico presenti
nella membrana delle cellule umane
consentendo prima l’adesione e successivamente la penetrazione del virus
(o meglio del suo genoma) all’interno
della cellula. Questi sono soltanto alcuni esempi di strategie che i virus
influenzali mettono in atto per fregarci
ma ve ne sono altri ancora. I virus
influenzali sono facilmente trasmissibili
per contatto interumano indiretto (attraverso le mani) o per via aerea con le
microscopiche goccioline di “fugge” che
si generano quando si starnutisce, per
cui quando un componente la famiglia
viene contagiato generalmente l’infezione viene trasmessa agli altri familiari. Per non rischiare di prendersi l’influenza occorre evitare di frequentare
luoghi molto affollati e molto caldi perché all’uscita con le basse temperature il vasospasmo che si genera può favorire la penetrazione del virus, lavarsi frequentemente la mani con acqua e sapone con almeno tre insaponamenti.
Se qualcuno volesse ricorrere agli antivirali gli unici utilizzabili sono lo zanamavir inalatorio e l’oseltamivir per via orale ma si devono assumere ai primissimi sintomi influenzali altrimenti sono
poco efficaci, in ogni caso possono ridurre di circa due giorni la durata della sintomatologia e quindi, tutto sommato, sono poco utili (oltreché costosi). Ancora non è disponibile il vaccino per l’influenza “suina” tuttavia, non appena approntato, i soggetti che si dovrebbero sottoporre a vaccinazione sono quelli di età pari o superiore a 65 anni e i bambini d’età superiore a 6 mesi affetti
da svariate patologie che possono essere aggravate dagli effetti del virus influenzale. Per quanto riguarda la presunta pericolosità della carne di maiale il problema non esiste dato che il suino
è stato l’organismo entro cui il virus si è trasformato acquisendo la capacità d’infettare l’uomo. La
carne di maiale è sicura; speriamo che la paura e la disinformazione non facciano strage di suini
com’è avvenuto per l’aviaria quando sono stati abbattuti milioni di polli. Esorcizziamo quindi l’influenza con una bella salsicciata che per precauzione è bene consumare ben cotta (anche perché non dimentichiamo che esiste anche la tenia solium).
Giovanni Tringali, direttore I.R.M.A
specialista in microbiologia e virologia medica.
Torniamo a parlare di campagna elettorale. Torniamo ad attenzionare i
manifesti elettorali. Stavolta non per stigmatizzare i metodi selvaggi e incivili di attacchinaggio (VERGOGNA!), bensì per analizzare brevemente i
messaggi, i contenuti (?) che, attraverso questi strumenti di propaganda,
i nostri affabili candidati intendono veicolare, nell’ambito di una vera e propria lotta senza quartiere per accaparrarsi i voti dei cittadini elettori.
L’impressione è che la mancanza di programmi seri dia spazio – come
sempre – a frasi fatte e facili slogan che lasciano il tempo che trovano.
Belle parole che, all’indomani delle consultazioni, svaniranno come la
neve al sole. Alcuni esempi, tra i tanti, sono i seguenti (mi scuso anticipatamente con altri, altrettanto “meritevoli” di menzione e segnalazione).
“Una città da amare…” (mi pare ovvio… o vogliamo forse insinuare che
c’è qualche candidato/partito/movimento che la odia? E chi? Facciamo i nomi…). “Insieme per la
città” (forse ci sono loschi figuri che complottano contro la città?). “C’è ancora da fare”… (messaggio ambiguo… visto il danno arrecato alla città in epoche passate). A volte la disillusione e il
sorriso (amaro) cede il passo allo stupore, come quando lo slogan di un partito scudocrociato è “il
coraggio di cambiare” (!?!). È singolare (e preoccupante) constatare, inoltre, come molti, troppi
candidati (commercianti, liberi professionisti, imprenditori, studenti) tentano l’avventura politica
dopo aver fallito nel loro ambito professionale. A volte trattasi, semplicemente, di giovinastri che
non hanno né hanno mai avuto né arte né parte e che si lanciano dell’agone politico (peraltro
hanno davanti illustri esempi di loro predecessori nella nostra realtà politica cittadina). Ad ogni
modo, l’importante – come ricorda un altro candidato – è che quello del cittadino-elettore non si
riveli un “voto a perdere”. Speriamo bene.
Cervantes
4
AKIS
Sabato 5 maggio 2009
ELEZIONI AMMINISTRATIVE ACIREALE 2009
In questi cinque anni di attività consiliare ho imparato a conoscere meglio
la nostra comunità, le sue difficoltà ma anche le sue potenzialità. Ho sperimentato, purtroppo, che le buone idee da sole non bastano senza la determinazione nell’affrontare le lentezze amministrative di ogni giorno. Ho toccato con mano la complicità politica di chi ha governato permettendo il “massacro urbanistico” di questi anni sul nostro territorio. E che non è stato in
grado di chiamare a raccolta tutte le forze politiche, culturali, economiche,
sociali della città, chiedendo a ciascuno di fare la propria parte per costruire una visione condivisa dello sviluppo, basata su un’analisi obiettiva - e non
demagogica - della situazione esistente, prima ancora di dividersi sulle soluzioni possibili. In assenza di ciò, ciascuno si è sentito finora deresponsabilizzato, preferendo tutelare pozioni di parte o ristrette, piuttosto che lavorare per l’interesse generale ed obiettivi ambiziosi. Nel corso di questo mandato ho anche capito che, contrariamente a quello che sembra, gli acesi
desidererebbero molto una città diversa, più moderna, dinamica, solidale.
L’ho notato dalla particolare attenzione che hanno provocato nell’opinione
pubblica alcune tra le iniziative da me promosse, con l’aiuto del partito cui
appartengo, come l’introduzione delle agevolazioni ICI per i giovani, le giovani coppie ed i portatori di handicap, l’istituzione della Carta giovani e dello
Sportello Informa Stranieri, i Costi della politica, la richiesta di far acquisire
al patrimonio pubblico l’area Gazzena o di far realizzare fermate di metropolitana in pieno centro cittadino. Il 6 e 7 giugno sarà l’occasione per scegliere nuovamente chi dovrà governarci e rappresentare i cittadini in
Consiglio comunale. Mi candido per essere riconfermato alla carica di consigliere comunale, con la voglia di portare avanti un’idea forte di bene comune in ogni settore della vita cittadina, con la passione di sempre e l’esperienza, politica ed amministrativa, maturata in questi anni di attività. Vorrei
continuare a rappresentare il bisogno di cambiamento di tanti acesi che
meritano di vivere in un luogo in cui il senso civico sia più spiccato e la qualità della vita dipenda: dalla capacità politica di creare nuovi posti di lavoro e
maggiori sostegni sociali per i cittadini più deboli; dalla disponibilità a favorire il proliferare di luoghi ed opportunità per trascorrere il tempo libero o
esprimere liberamente le proprie vocazioni, artistiche, culturali, sportive; dal
rigore nel far rispettare gli spazi da destinare a verde pubblico, nel far realizzare le opere di smaltimento delle acque piovane e di illuminazione dove
occorre; dalla lungimiranza nel promuovere politiche che migliorino le possibilità di utilizzo del trasporto pubblico in alternativa a quello privato; dall’attenzione nel vigilare sul buon funzionamento del nostro Ospedale; dallo
scrupolo nell’assicurare la pulizia e la manutenzione delle strade ed il decoro e la fruibilità delle nostre bellezze culturali e naturali. Tutto ciò non è rivoluzionario, ma necessario per ridare a tutti noi acesi l’ottimismo per tornare
a progettare in grande il futuro della nostra bella Acireale.
Io ci credo.
Per questo ti chiedo di sostenermi in questa campagna elettorale.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE ACIREALE 2009
ELEZIONI AMMINISTRATIVE ACIREALE 2009
Nello Oliveri, 47 anni, tre figlie, fotografo professionista dal 1980. Da
sempre impegnato in politica sin dal 1976. Creciuto a “pane e politica”,
costantemente nel “mondo” della destra, ho già ricoperto la carica
di Sindaco del Comune di Aci Catena, successivamente quella di
Presidente dell’ Istituto Autonomo Case Popolari di Acireale e attualmente quella di Presidente della Società d’Ambito Aciambiente ATOCT 2 di Acireale. Diploma di maturità commerciale e successivo titolo
accademico in Politiche Comunitarie, conseguito in collaborazione con
l’Università di Napoli Federico II, sono il mio bagaglio culturale e formativo.
Amo moltissimo leggere e i miei generi preferiti sono i testi di storia e di
filosofia. Mi considero un “gentiliano” convinto, avendo fatto una scelta di
vita della filosofia gentiliana. A differenza di altri amministratori ho maggiormente svolto i miei ruoli istituzionali tra la gente , toccando con
mano i problemi , e non standomene seduto dietro una “fredda” scrivania a ratificare atti. Ciò mi ha permesso di avere di volta in volta
cognizione di causa e di non dovere sempre obbedire ciecamente alla
fredda burocrazia degli addetti ai lavori. Mi ritengo uno spirito libero
senza padroni e senza padrini, lontano dalle stanze ovattate, ma acuto
amministratore, debitamente formato e preparato. Sicuramente non un
improvvisatore o un avventuriero. Da sempre ragazzo umile, a fianco
delle persone, disponibile soprattutto con i meno abbienti, parlando
chiaro non ho mai creato false illusioni. Spesso ostacolato anche dall’interno, non mi sono mai fatto scoraggiare dagli avventurieri di turno
e senza mezzi termini non ho esitato ad allontanarli da me. Sono
stato più un amministratore acese, per durata di tempo , che catenoto. Ma anche professionalmente, ho lavorato per dieci anni in Acireale
con la mia piccola attività fotografica (studio in via Paolo Vasta 72
dal 1985 al 1995), nonché musicista acese negli anni ’70 e ’80. Ecco
perché di fatto mi ritengo tanto acese d’adozione quanto catenoto di
nascita. Ed ecco perché mi permetto di dire di conoscere a fondo i
problemi acesi e di poter contribuire a risolverli , qualora avrò il vostro
consenso. Perché amministrare non può e non deve essere un’avventura, bensì una vocazione che richiede preparazione e senso delle
istituzioni. Questo è il motivo della mia scesa in campo al servizio
della comunità acese assieme a Nello Musumeci, nella lista che porta
il suo nome, perché di uomini come Nello Musumeci ed i suoi amici
Acireale ha bisogno. Sicuramente non saremo i soli. Ma in una
società allo sbando che ha perso oltre ai valori anche la credibilità,
gente come noi merita di essere messa alla prova. Ed allora se credete che non siamo tutti una medesima cosa, DIFFERENZIATEVI e
votate la lista “Nello Musumeci per Acireale” scrivendo, se lo volete,
Nello OLIVERI. Grazie. Perché Acireale ha bisogno della politica del
fare e non della politica del dire.
Nello Oliveri
www.giuseppecicala.it
Antonio Meucci
Il Dirigente Scolastico prof. Sebastiano Raciti ha la gioia
di comunicare la
data della Cerimonia
di
Intitolazione
dell’I.P.S.I.A.S.S.
“Antonio Meucci”
Via delle Terme, 78 di
Acireale.
Venerdì 8 maggio - ore 17.00- Aula Magna dell’Istituto
Fuori Gioco - Il prossimo venerdì, 8 maggio 2009, all'Istituto Statale "F.
Brunelleschi" di Acireale la prof.ssa Maria Rita Pennisi e il prof Orazio
Caruso presentano il romanzo "Fuori gioco" (Marsilio 2009) del dott.
Salvatore Scalia, scrittore e giornalista professionista, capo servizio Cultura
e Spettacolo per il quotidiano "La Sicilia" di Catania. Sarà presente l'autore
Il libro è stato recentemente recensito sulle pagine del nostro giornale da
Anna Ruggieri.
Danilo Dolci –“Attualità profetica” – Sabato 9 alle 18 nell’aula magna
dell’Archimede, a cura dell’associazione degli ex alunni e professori dello
stesso istituto, sarà presentato il libro “Danilo Dolci. Attualità profetica” con
relatori i prof.ri Grillo, Vecchio e Pennisi, coordinati dal prof. Monaco.
www.akis-aci.com
Non è una data certa (è soltanto un’indiscrezione), ma probabilmente il 16 prossimo si alzerà il sipario (verde) del rinnovato
Cinema Teatro Maugeri. Un lungo “restauro” che, grazie anche alle
elezioni imminenti, ha ricevuto il colpo d’ala per la riapertura. Felici?
Felicissimi ed ultracontenti perché un’altra delle tante “sorelle” che
non trovavano “marito” è finalmente andata in sposa. Ora si tratta,
al di là di ogni considerazione, di mettere da parte le varie contestazioni sul colore delle poltrone o sull’uso del locale (cinema o teatro? ma perché non tutti e due?) e pensare al futuro della struttura.
A chi affidarla per la gestione? Si dice in giro che alcuni “lupi” catanesi si sono fatti avanti…perché non giocare in casa con una gestione affidata alle varie “compagnie” locali? Lo Stabile di Acireale,
l’Associazione “Aspettando Godot”, le prime che mi vengono in
mente, non potrebbero risolvere il problema? Il sindaco Garozzo,
probabilmente, un’idea ce l’ha già…speriamo proprio sia quella vincente.
T.C.
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NINO GAROZZO