Amalfi Amalfi è famosa soprattutto come repubblica marinara fin dall’antichità, per il porto e per il duomo di Sant’ Andrea Apostolo. Il clima è mediterraneo con estati calde e afose e inverni miti e piovosi. Come il resto della costiera è circondato dalla catena dei monti lattari. Amalfi: geografia Amalfi è un comune italiano di 5.370 abitanti, in provincia di Salerno. Paese che dà il nome alla penisola in cui si trova, la “Costiera Amalfitana”. Con la densità demografica di 904 ab./km2 Amalfi si suddivide in altre cinque province. Lone, Pastena, Pogerola, Tovere e Vettica Minore.Posizionato tra Conca dei marini e Atrani, Amalfi si propone come un comune ricco di tradizioni e di storia. Inoltre sono presenti anche luoghi d’interesse come: musei, Valle dei Mulini, Valle delle Feiere ecc. Amalfi: economia Sviluppata economicamente nel settore turistico per le sue bellezze come: il mare, la Cattedrale e i musei, molto famoso quello della carta. Il turismo molto diffuso nel comune anche per merito delle attività artistiche e artigianali su cui si basa gran parte dell’ economia. Gran Fonte di turismo anche il limone di Amalfi conosciuto anche come lo “Sfusato Amalfitano” famoso per la sua buccia profumata da cui si ricava il ben noto:Limoncello o la squisita: delizia al limone. Molto sviluppata anche l’attività agricola basata sulla piantagione di uliveti e vigneti. Amalfi: La fondazione La sua fondazione viene fatta risalire ai Romani (il suo stemma reca la scritta Descendit ex patribus romanorum). L'etimologia del nome infatti vede due ipotesi: a) derivazione da Melfi, città lucana, i cui transfughi giunsero sulla costiera fondando la città; b) derivazione dalla gens romana Amarfia (I secolo d.C.)[2]. Nel IX secolo divenne una repubblica marinara, rivaleggiando con Pisa,Venezia e Genova per il controllo del Mar Mediterraneo .Il Codice Marittimo di Amalfi, meglio noto col nome di Tavole Amalfitane, ebbe una grande influenza fino al XVII secolo .Amalfi raggiunse il proprio massimo splendore nell'XI secolo, dopodiché iniziò una rapida decadenza: nel 1131 fu conquistata dai Normanni e nel 1135 e 1137 saccheggiata dai pisani. Nel 1343, poi, una tempesta con conseguente maremoto distrusse gran parte della città. Amalfi: Flavio Gioia Flavio Gioia è stato un presunto navigatore e inventore italiano, che avrebbe inventato la bussola magnetica. Sarebbe nato ad Amalfi o a Positano nella seconda metà del Duecento. Intorno al 1300 egli avrebbe inventato o perfezionato la bussola (inventata dai Cinesi e adottata in precedenza dai naviganti Arabi, Veneziani e dagli stessi Amalfitani).È da rimarcare che Marco Polo al suo ritorno dalla Cina nel 1295, può avere contribuito a diffondere la conoscenza di dispositivi magnetici per la navigazione usati dai Cinesi e dai popoli dell'Asia visitati.La tradizione dell'attribuzione della invenzione della bussola a Gioia è testimoniata dall'iscrizione della statua eretta in onore di Flavio Gioia "inventore della bussola", che campeggia ad Amalfi. Amalfi: La repubblica marinara Il periodo d’oro di Amalfi, quello della Repubblica Marinara, ha condizionato anche le tradizioni e l’aspetto della città .Risalgono a quel tempo, infatti, la maggior parte dei monumenti e degli eventi folkloristici. Oggi l’arredo urbano della città mostra, negli edifici più antichi, le tracce di quella architettura mediterranea arabo-normanna che ha caratterizzato i secoli IX e X. La floridezza dei mercanti amalfitani rese possibile fare di Amalfi una città ricca di opere d’arte: è emblematica la presenza, su tutti i moderni libri di storia dell’arte, del Duomo locale come simbolo dell’architettura di quel periodo: i suoi ambienti, i suoi arredi sacri, le sue particolarità sono descritte e illustrate in maniera esauriente, segno questo della sua importanza e della sua preziosità. Amalfi: la Cartiera di Amalfi Probabilmente risale a quegli anni di splendore anche la tradizione delle Cartiere di Amalfi: una fiorente industria manifatturiera che ben presto raggiunse risultati di grande qualità. C’e una zona di Amalfi chiamata Valle dei Mulini proprio per la presenza, in passato, di un gran numero di mulini che servivano per la lavorazione della bambagina, la carta realizzata con i ritagli di cenci: un luogo magico, dove emerge l´ecletticità del popolo amalfitano, non dedito esclusivamente alle attività marinare, ma capace anche di emergere e primeggiare in attività "terrestri". Amalfi: La Regata Storica Tra le tradizioni amalfitane, quella che maggiormente sembra legata al passato glorioso di Repubblica Marinara è senza dubbio la Regata Storica, gara navale organizzata ogni quattro anni ad Amalfi nella terza domenica di giugno. Si tratta di una kermesse in abiti storici alla quale partecipano le quattro Repubbliche Marinare e quindi, oltre ad Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Nello specchio di mare antistante il porto di Amalfi le quattro imbarcazioni, che recano sulla prua il simbolo dell’antica Repubblica, si danno gara tra ali di barche e davanti alla tribunetta che viene allestita sullo spiazzo del porto. Le bellissime barche devono percorrere a remi 2000 metri di percorso: si tratta di imbarcazioni di 11 metri di lunghezza e 8 quintali di peso, abbellite con gli stemmi e i colori delle antiche Repubbliche Marinare. Amalfi: La Regata Storica Amalfi presenta il Cavallo alato e il drappo di colore azzurro; Genova il Drago alato di San Giorgio e il drappo bianco; Pisa l’Aquila imperiale e il drappo rosso; Venezia il leone di San Marco e il drappo Verde. La gara, ideata nel 1940 dal pisano Mirro Chiaverini, si tiene a turno in una città diversa e l’ultima volta che è stata organizzata ad Amalfi è stato nel 2009: nel 2013 sarà, dunque, di nuovo il suo turno. Amalfi: il duomo di S. Andrea Il Duomo di S. Andrea L’inconfondibile architettura del Duomo di Amalfi si erge, splendida ed elegantissima al termine di una maestosa scalinata di 62 scalini, sovrastando l’omonima piazza al cui centro è collocata la settecentesca fontana di S. Andrea o del Popolo. Le sue forme compendiano gli stili arabo e normanno e ciò conferisce all’architettura un aspetto singolare ed un fascino particolare. Amalfi: Il Duomo di S. Andrea Il Duomo Dedicato a S. Andrea in virtù di un miracolo avvenuto il 27 giugno del 1544, il Duomo di Amalfi è costituito da 2 basiliche: la basilica del Crocifisso, molto antica, risalente al VI sec. e la basilica maggiore di S. Andrea risalente al IX. Ampliato e ricostruito nell’XI sec., è nel XIII che, dopo la traslazione di S. Andrea il Duomo subì una notevole trasformazione nella forma arabo-normanna. Vennero così ingranditi il transetto e la cripta, fu costruito l’arco trionfale sorretto da due grandi colonne ed aperto il muro di separazione tra le due basiliche con la conseguente creazione di un’unica grande basilica a cinque navate. Cultura e tradizioni a cura di Corvo Mario Geografia e economia a cura di Aiello Andrea Storia a cura di Pane Nicola Foto e montaggio a cura di Irace Emiliano Fine