Ranking delle riviste 2013 (JR-AIEAA 2013)
Nota metodologica
sulla costruzione dell’elenco e dell’ordinamento
1. Introduzione
Il percorso che ha condotto l’AIEAA all’individuazione del Ranking delle riviste 2013 nasce
dai cambiamenti recentemente intervenuti nel panorama nazionale in tema di valutazione
della ricerca (istituzione dell’ANVUR, processo di Valutazione della Qualità della Ricerca)
e di modalità di selezione dei ricercatori (Abilitazione Scientifica Nazionale e concorsi
locali per la chiamata degli abilitati).
Nel documento su “La valutazione della ricerca (VQR 2004-2010 e abilitazione scientifica
nazionale): alcune considerazioni dell’Associazione Italiana di Economia Agraria ed
Applicata”, approvato dal CD AIEAA il 18.12.2012, una delle tre azioni su cui l’AIEAA si
impegnava per contribuire al dibattito su tali questioni era “la predisposizione di una
propria lista e di una propria classificazione delle riviste scientifiche”.
Dopo circa un anno, in cui il corpo sociale è stato coinvolto sia telematicamente, sia
fisicamente, si è giunti all’approvazione del documento finale, composto da questa Nota
metodologica e da due allegati che ne costituiscono parte integrante, adottato dal CD
AIEAA nella seduta del 13.12.2013.
2. Il percorso
L’attività svolta al fine di pervenire alla redazione dell’ordinamento delle riviste per fasce di
merito può essere schematizzata in quattro fasi di lavoro, come indicato in Tab. 1.
Tab. 1. Fasi del lavoro
Fasi
1.a
1.b
2.a
2.b
Attività svolta
Individuazione di una lista provvisoria di
riviste a partire dagli insiemi SIE 2012,
SIDEA 2008 e di alcune banche dati
internazionali
Integrazione della lista delle riviste con i
suggerimenti dei soci
Consolidamento liste di riviste
Individuazione della procedura per
l’ordinamento delle riviste su una scala
di merito e costruzione del ranking
Osservazioni dei soci sul ranking delle
riviste
Consolidamento e adozione del
JR-AIEAA 2013
Soggetti coinvolti
Commissione Corsi - De
Francesco - Esposti
Periodo di attività
Febbraio-Maggio 2013
Soci AIEAA
Giugno 2013
CD AIEAA
CD AIEAA
Luglio 2013
Agosto-Ottobre 2013
Soci AIEAA
Novembre 2013
CD AIEAA
Novembre-Dicembre 2013
1
Tale percorso risponde alla definizione di due prodotti diversi, ma logicamente sequenziali:
1. la lista di riviste da valutare, e
2. l’ordinamento delle riviste su una scala di merito.
Per giungere all’individuazione di ciascuno di questi due prodotti si è proceduto:
a) dapprima ad un lavoro istruttorio, di solito effettuato da un gruppo ristretto di soci, e
b) poi alla verifica del lavoro fatto nella fase a) attraverso un processo di consultazione del
corpo sociale.
Il lavoro di consolidamento delle osservazioni dei soci durante ciascuna delle due fasi di
consultazione è stato effettuato direttamente dal CD dell’AIEAA.
3. La costruzione dell’insieme di riviste
La costruzione dell’insieme delle riviste si è svolto in due tappe (Fig. 1): inizialmente è
stata costruita una lista provvisoria a partire da insiemi pre-esistenti, che è stata discussa
in occasione dell’Assemblea generale AIEAA di Parma. Successivamente, seguendo il
percorso individuato dall’Assemblea di Parma, si è pervenuti all’individuazione dell’insieme
di riviste definitivo.
3.1. La costruzione della lista provvisoria
La Commissione incaricata dal CD AIEAA di redigere la lista provvisoria di riviste,
costituita dai colleghi Corsi, De Francesco ed Esposti, ha considerato come punti di
partenza l’elenco della Società Italiana degli Economisti - SIE (versione 2012) e l’elenco,
più specifico dal punto di vista disciplinare, approvato dalla Società Italiana di Economia
Agraria - SIDEA nel 2008.
I due elenchi sono stati incrociati in modo da individuare tre sotto-insiemi di riviste:
- riviste presenti in entrambi gli elenchi: queste riviste entrano tutte nella lista AIEAA;
- riviste presenti nell’elenco SIDEA, ma non nell’elenco SIE: anche queste riviste entrano
tutte nella lista AIEAA, purché appartenenti alle classi A, B e C della classificazione
SIDEA1;
- riviste presenti nell’elenco SIE, ma non nell’elenco SIDEA: su questo gruppo, molto
numeroso ed eterogeneo, è stato condotto uno screening finalizzato a individuare le
riviste di interesse economico-agrario secondo un’accezione ampia della disciplina,
privilegiando le riviste che trattano esplicitamente tematiche contigue all’economia
agraria, in particolare alimentazione, ambiente, territorio, sviluppo economico2.
1
Si considerano, cioè, tutte le riviste presenti nella lista SIDEA 2008 i cui requisiti di scientificità (per
esempio, la presenza di un comitato scientifico e di una procedura di referaggio anonimo) erano in qualche
modo analoghi a quanto previsto nell’elenco SIE.
2
Purtroppo, non è stato possibile verificare sistematicamente dove hanno pubblicato gli economisti agrari
(SSD AGR/01, SECS-P/02 e, eventualmente, di altri SSD di interesse). Tale opzione sarebbe teoricamente
possibile accedendo ai siti docenti del CINECA (in particolare tramite U-GOV) ma, in pratica, il CINECA non
2
Lista&SIE&&
2012&
Altre&banche&
da<&
Lista&SIDEA&&
2008&
Lista&provvisoria&Comm.&
Corsi7De&Francesco7Espos<&
262$riviste
Integrazione+lista+
provvisoria+da+
parte+dei+soci+
Lista&“base”&AIEAA&–&LB&
457$riviste
Lista&SIE&&
2013&
Liste&di&alcune&
SC&del&JCR&&
ISI7WoK&
Liste&di&alcune&
ASJC&di&&
Scopus&
Lista&AIEAA&–&LEA13&
2.344$riviste
Lista&AIEAA&–&LEA07&
>$4.000$riviste
Fig. 1. Procedura per la costruzione della lista di riviste AIEAA
A questi tre sotto-insiemi di riviste se ne aggiunge un quarto che riguarda tutte le riviste
scientifiche di rilevanza e prestigio internazionale che non sono incluse né nell’elenco SIE
consente l’accesso a questa informazione: per ovviare a tale limite, si è deciso un coinvolgimento diretto dei
soci nella successiva fase 1b (v. sotto).
3
né in quello SIDEA, in quanto riviste non direttamente riconducibili a discipline
economiche, ma di natura multidisciplinare3.
Infine, l’elenco è stato completato con un ultimo piccolo gruppo di riviste scientifiche
internazionali che sono di pubblicazione molto recente e, quindi, pur avendo
caratteristiche qualitative almeno potenzialmente analoghe alle riviste internazionali di
notevole o buona reputazione, tendono a essere escluse dai precedenti gruppi in quanto
(ancora) non incluse nell’elenco SIE, né in quello SIDEA, né indicizzate in ISI-WoS o
Scopus.
La lista provvisoria così individuata è costituita da 262 riviste (All. 1). Tale lista è stata
inviata ai soci a fine maggio e discussa nell’Assemblea generale di Parma del 6.6.2013. In
tale occasione, i soci hanno deciso le modalità con cui procedere all’individuazione della
lista definitiva, che prevedevano l’integrazione della lista provvisoria con:
a) riviste suggerite direttamente dai soci AIEAA come sedi di pubblicazione;
b) riviste presenti in liste/banche dati già esistenti e riconosciute, come ad esempio tutte
quelle della lista SIE 2012 e di alcune subject categories ISI-WoS o Scopus di interesse
per gli economisti agrari e applicati.
3.2. La costruzione della lista definitiva
L’All. 1 riporta la lista delle riviste – che solo per comodità viene definita “lista base” LB –
ottenuta come unione della lista trasmessa a fine maggio dalla Commissione Corsi-De
Francesco-Esposti (fino al n. 262) e dei suggerimenti dei soci che avevano fatto pervenire
le loro segnalazioni (dal n. 263 in poi).
Si tratta di un insieme piuttosto eterogeneo di 457 riviste (di cui il 62% del totale costituto
da riviste presenti nell’elenco SIE 2012 e il 57% da riviste presenti nell’elenco SIDEA
2008), che riflette l’insieme delle riviste su cui, secondo quanto espresso nel corso della
consultazione, usualmente scrivono gli economisti agrari e applicati.
Il passaggio successivo è stato finalizzato all’individuazione delle liste definitive che, come
deciso a Parma, sono due, anche se con un’amplissima sovrapposizione: una per gli
economisti che fanno riferimento all’Area 13 e un’altra per quelli che fanno riferimento
all’Area 07. In altri termini, le liste definitive per le due Aree sono ottenute attraverso
operazioni di unione che permettono di sommare alla lista base altri insiemi di riviste,
rispettivamente la lista di riviste SIE 20134 e quelle appartenenti a una serie di subject
categories del JCR di ISI-WoS e di categorie di codici a due cifre ASJC di Scopus:
3
Si tratta di riviste multidisciplinari, che trattano tematiche tipiche dell’indagine economico-agraria:
agricoltura, alimentazione, sviluppo rurale e territoriale, ambiente, ecc. Su queste riviste è stato condotto uno
screening valutando singolarmente (attraverso i relativi aims and scope) se potessero essere considerate
riviste multidisciplinari di interesse per gli economisti agrari italiani.
4
Il Consiglio di Presidenza della SIE in data 18.9.2013 ha adottato ufficialmente la revisione del ranking di
riviste SIE 2012: dal momento in cui il Journal Ranking SIE 2013 (cfr. http://www.siecon.org/online/anvurcepr-cun-documenti/classificazione-per-fasce-delle-riviste-di-economia/) è stato reso disponibile, l’AIEAA ha
adottato questo nuovo ranking, al posto di quello precedente (versione 2012). La lista SIE 2013 accoglie
tutte le proposte di integrazione formulate dall’AIEAA alla SIE con la lettera del 18.7.2013: si tratta di 4 riviste
economico-agrarie italiane (Aestimum, Agriregionieuropa, Agricultural and Food Economics e Bio-based and
4
LEA13 = LB ∪ LSIE
LEA07 = LB ∪ {Eco, Bus, Man, Env, P&D, AgEco, AgEng, AgAni, AgMul, FST, For, Wat}ISIWoS ∪ {EEF, BMA, SS, ABS, ES}Scopus
dove: LEA13 = Lista riviste AIEAA per l’Area 13
LSIE = Lista riviste SIE 2013
LEA07 = Lista riviste AIEAA per l’Area 07
Eco = Subject Category - JCR Economics (Social Sciences Ed.)
Bus = Subject Category - JCR Business (Social Sciences Ed.)
Man = Subject Category - JCR Management (Social Sciences Ed.)
Env = Subject Category - JCR Environmental Studies (Social Sciences Ed.)
P&D = Subject Category - JCR Planning & Development (Social Sciences Ed.)
AgEco = Subject Category - JCR Agricultural Economics & Policy (Science Ed.)
AgEng = Subject Category - JCR Agricultural Engineering (Science Ed.)
AgAni = Subject Category - JCR Agriculture, Dairy & Animal Science (Science Ed.)
AgMul = Subject Category - JCR Agriculture Muldisciplinary (Science Ed.)
FST = Subject Category - JCR Food Science & Technology (Science Ed.)
For = Subject Category - JCR Forestry (Science Ed.)
Wat = Subject Category - JCR Water Resources (Science Ed.)
EEF = ASJC Economics, Econometrics, Finance (2000)
BMA = ASJC Business, Management, Accounting (1400)
SS
= ASJC Social Sciences (3300)
ABS = ASJC Agricultural and Biological Sciences (1100)
ES
= ASJC Environmental Science (2300)
Le due liste così costituite hanno una diversa numerosità:
a) nel caso della LEA13 si tratta 2.344 riviste: 2.197 riviste dell’elenco SIE 2013 + 147 riviste
della LB non presenti nell’elenco SIE 2013;
b) nel caso della LEA07 si tratta di un numero molto più ampio, di oltre 4.000 riviste5.
È verosimile che la sovrapposizione tra le due liste sia molto ampia, lasciando presumere
che la LEA13 sia totalmente inclusa nella LEA07, dato che in quest’ultima sono comprese
tutte le riviste incluse nelle categorie ISI e Scopus delle discipline economiche in senso
lato.
Applied Economics) e di 17 riviste internazionali, generalmente di contenuto multidisciplinare, segnalate dai
soci AIEAA durante la consultazione di giugno.
5
La semplice somma dei vari sottoinsiemi di riviste, infatti, non consente di pervenire agevolmente al
numero finale degli elementi appartenenti all’insieme LEA07 a causa delle molte duplicazioni dovute a
elementi presenti in più sottoinsiemi. L’eliminazione delle duplicazioni è un lavoro piuttosto lungo e brigoso
che abbiamo deciso di non fare, preferendo una definizione procedurale dell’insieme LEA07 (indicazione delle
categorie di riviste che la compongono) piuttosto che sostanziale (indicazione dei titoli delle riviste). 5
4. La costruzione del ranking
Su ciascuno dei due insiemi di riviste – LEA13 e LEA07 – è stato effettuato l’ordinamento
delle riviste su una scala di merito. Il processo di costruzione del ranking, nel caso della
LEA13, è relativamente semplice: per tutte le riviste che sono contemporaneamente
presenti sia in LEA13 sia in SIE 2013 vale la posizione che esse hanno nel ranking SIE
2013. Viceversa, per le riviste che sono presenti in LEA13, ma non sono presenti nel
ranking SIE 20136, vale la classificazione che proponiamo qui di seguito.
La costruzione del ranking nel caso della LEA07 è un po’ più complessa. Come ricordato nel
paragrafo 3.2, la LEA07 è composta di tre sottoinsiemi:
a) le riviste ricadenti in alcune subject categories ISI-WoS;
b) le riviste ricadenti in alcune subject categories Scopus;
c) le riviste ricadenti nella lista “base” – LB – cioè la lista di 457 riviste cui si è giunti dopo
la consultazione dei soci AIEAA (All. 1).
L’AIEAA propone di classificare le riviste censite nelle categorie di cui alle lettere a) e b)
secondo i rispettivi indicatori bibliometrici (IF e SNIP, rispettivamente). Viceversa, le riviste
ricadenti nella categoria c) sono classificate nel ranking di cui all’All. 2, seguendo la
procedura di seguito indicata.
Tenendo conto della disponibilità delle informazioni, sono stati considerati i seguenti criteri
sui quali basare il ranking:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
presenza nel ranking SIE 2013
classificazione nel ranking SIE 2013
presenza nella bancadati EconLit
presenza nella bancadati RePEc
indicizzazione in ISI/WoS (2012)
indicizzazione in Scopus (2013)
IF in ISI/WoS (2012)
SNIP in Scopus (2013)
h-index in RePEc
h-index in Google Scholar (GS).
Relativamente a questi 10 criteri sono stati raccolti i dati per le 457 riviste al fine di
disporre della matrice completa su cui realizzare il ranking.
Si è deciso di operare una classificazione delle riviste in 5 fasce di merito (Classi A, B, C,
D e E) in ordine decrescente di valore e rilevanza scientifica. Tutte le 457 riviste, ancorché
di valore e interesse limitati (classe E), sono considerate “scientifiche”:
• Classe A: riviste di eccellenza;
• Classe B: riviste di qualità alta;
6
In effetti, se si incrocia la lista base AIEAA con la lista SIE 2013, si vede che il 68% del totale delle riviste in
LB sono presenti in ambedue gli elenchi, mentre il restante 32% (cioè 147 riviste su 457) sono incluse solo
nella LB. Si tratta, in genere, di riviste usualmente poco frequentate dai soci SIE e che, pertanto, non
risultano comprese nell’elenco SIE 2013, per il modo in cui la SIE ha costruito la propria lista (sulla base
della consultazione dei soci).
6
• Classe C: riviste di qualità medio-alta;
• Classe D: riviste di qualità medio-bassa;
• Classe E: riviste di qualità limitata.
La procedura per la classificazione delle riviste nelle 5 classi di merito è sintetizzata in
Fig. 2.
Lista&“base”&
AIEAA&.&LB
Definizione&
criteri/&
Raccolta&daI&
No&
Rivista&
“specialisIca”?
Sì&
In&
SIE?
Classe&
SIE&
Sì&
Sì&
No&
In&
SIE?
In&ISI&e&
Scopus?
Sì&
No&
No&
SNIP&>&1,5
Classe&A&
1&<&SNIP&<&1,5
Classe&B&
SNIP&<&1
No&
Classe&C&
Classe&D&
ISI&o&Scopus&o& Sì&
EconLit&o&RePEc?
Sì&
Sì&
IF
ND&
SNIP&>&0,5&
Sì&
ND&
h.index&RePEc&>5
No&
No&
ND&
Classe&E&
Sì&
h.index&GS&>&15
No&
Fig. 2. Procedura seguita per la costruzione del ranking della lista base AIEAA
7
Anzitutto, si è proceduto allo scorporo di un primo gruppo di riviste (161 riviste), ovvero
tutte quelle riviste di economics o di business “non specialistiche” (cioè che non trattano
tematiche specifiche di economia agraria: agricoltura; ambiente, risorse naturali, energia,
sviluppo rurale, paesaggio e pianificazione territoriale, ecc.) già presenti nel ranking SIE.
Per queste viene adottata la classificazione SIE 2013.
Dalle restanti riviste (cioè quelle “specialistiche” e quelle non classificate dalla SIE 2013:
296 riviste) viene scorporato un secondo gruppo di riviste (134 riviste), ovvero le riviste
presenti sia in ISI/WoS (2012) che in Scopus (2013). Queste riviste sono tutte ritenute di
livello internazionale e almeno di qualità medio-alta: quindi, sono tutte da considerarsi di
fascia A, B o C. Per questo gruppo, la ripartizione delle riviste tra le Classi A, B e C è stata
realizzata esclusivamente sulla scorta del relativo impatto espresso dallo SNIP in Scopus
(2013)7:
• Classe A: SNIP > 1,5
• Classe B: 1 < SNIP < 1,5
• Classe C: SNIP < 1 .
Il terzo gruppo di riviste (162 titoli) è costituito da tutte le riviste non rientranti nei
precedenti due gruppi. Di queste, le riviste che non compaiono né in ISI, né in Scopus, né
in EconLit, né in RePEc (54 riviste) sono state considerate di qualità limitata e quindi
sistematicamente inserite in Classe E.
Per le rimanenti riviste di questo terzo gruppo (108 riviste), quindi comunque incluse in
una delle suddette banche dati bibliografiche, è stata adottata la classificazione SIE 2013,
laddove presente, tranne alcune eccezioni.
Per le riviste non classificate dalla SIE, l’attribuzione tra le fasce C, D ed E è stata stabilita
sulla scorta degli indicatori citazionali (o di impatto), ovvero, in sequenza: IF e SNIP
laddove presenti, altrimenti h-index di RePEc laddove presente o h-index di GS in
mancanza degli altri. Le riviste presenti in ISI (quindi con IF) sono state collocate in Classe
C. Per le riviste presenti in Scopus (quindi con SNIP) la soglia che separa la Classe D
dalla Classe E è 0,5; tale soglia è 5 per h-index di RePEc e 15 per h-index di GS.
Le eccezioni rispetto alla classificazione SIE hanno riguardato 2 riviste per le quali il CD
dell’AIEAA aveva richiesto alla stessa SIE, nella lettera del 18.7.2013, una revisione della
rispettiva collocazione con passaggio da Classe D a Classe C (Bio-based and Applied
Economics) e da Classe E a Classe D (Rivista di Economia Agraria). La SIE non ha
accolto tale richiesta, ma l’AIEAA ritiene di confermare la propria collocazione di queste
due riviste.
Il risultato finale è sintetizzato in Tab. 2, dalla quale si evince come la struttura non sia di
tipo piramidale. Si tratta di un effetto in parte derivante dall’essersi concentrati su un
sottoinsieme – la cosiddetta lista base, LB – delle riviste che costituiscono le liste di
riferimento dell’AIEAA – la LEA07 e la LEA13. Se l’ottica si allarga a comprendere le liste che
contribuiscono a definire la LEA07 e la LEA13, cioè le liste delle subject categories ISI-WoS e
7
Infatti, lo SNIP (Source Normalized Impact per Paper) di Scopus presenta il vantaggio di normalizzare
l’impatto di una data rivista per l’impatto medio della subject category cui essa appartiene. Questa è una
caratteristica estremamente utile per casi, come quello in esame, in cui sono coinvolte diverse subject
category, che presentano impatti medi molto differenti l’una dall’altra.
8
Scopus da una parte e la SIE 2013 dall’altra, la platea di liste di riferimento si allarga
notevolmente e la piramidalità viene recuperata8.
Comunque, al di là della numerosità di ciascuna delle classi, ciò che conta è la coerenza
della valutazione di merito delle riviste che entrano in ciascuna classe. Come si può
vedere dalla Tab. 2, sia l’IF-ISI medio che lo SNIP-Scopus medio per classe presentano la
graduazione attesa, decrescente passando dalla A alla E.
Tab. 2. Collocazione delle riviste della lista base LB per classi di merito e valori medi degli indicatori d’impatto IF ISI-­‐WoS SNIP Scopus Classi N. riviste % su totale medio medio A 64 14,0% 2,477 2,311 B 102 22,3% 1,543 1,375 C 100 21,9% 0,945 0,777 D 78 17,1% 0,903 0,566 E 113 24,7% -­‐ 0,272 Totale 457 100,0% 5. Conclusioni
Il percorso sintetizzato nei paragrafi precedenti rappresenta il primo tentativo fatto
dall’AIEAA di predisporre un proprio ranking delle riviste scientifiche. Si è trattato di un
lavoro che ha visto coinvolto tutto il corpo sociale per un anno circa e che, grazie al
contributo di tutti9, ha consentito di pervenire a un risultato condiviso da parte dei soci
dell’AIEAA, a prescindere dalla collocazione istituzionale dei singoli nell’Area CUN 07 o
nell’Area CUN 13.
Si tratta di un risultato nient’affatto scontato, che, nonostante la difficoltà oggettiva di una
professione – quella degli economisti agrari e applicati – collocata in Aree CUN che
presentano modalità di valutazione della ricerca differenti (bibliometrica vs. nonbibliometrica), ha visto concretizzarsi la possibilità di un percorso comune, grazie ad una
serie di principi a cui l’AIEAA ha cercato di tener fede durante tutte le fasi di individuazione
del ranking:
8
D’altra parte, va anche ricordato che la classe E della nostra classificazione rappresenta riviste che, per
quanto di valore limitato, presentano una loro qualità scientifica. Se si limitasse il numero di classi di merito a
quattro (come nell’All. D del D.M. 7.6.2012 sull’abilitazione scientifica nazionale) e si unissero le due classi
inferiori (D e E) della nostra classificazione, la piramidalità verrebbe recuperata.
9
E, in particolare, di coloro che si sono assunti l’onere di istruire il processo nelle varie fasi del lavoro, a cui
va il sentito ringraziamento del CD dell’AIEAA.
9
• l’ancoraggio dell’ordinamento a criteri oggettivi (IF di ISI-WoS, SNIP di Scopus, h-index
di RePEc, h-index di Google Scholar) condivisi dalla professione economica a livello
internazionale, in modo da minimizzare eventuali distorsioni derivanti dall’adozione di
approcci alternativi;
• l’individuazione di un percorso e di criteri condivisibili non solo dagli economisti agrari e
applicati, ma, più in generale, da tutti gli economisti. Ciò si è reso possibile:
- anzitutto costruendo l’insieme delle riviste su cui effettuare l’ordinamento a partire da
liste già esistenti a livello nazionale, prendendo in considerazione non solo quelle
proprie degli economisti agrari, come l’ultima disponibile della Società Italiana di
Economia Agraria (SIDEA 2008), ma anche l’ultima disponibile della Società Italiana
degli Economisti (JR-SIE 2013), e
- cercando di individuare un ranking il più possibile unico, che potesse valere
dovunque gli economisti agrari e applicati devono essere valutati. Questo è stato
ottenuto facendo sì che la collocazione di una rivista che fosse contemporaneamente
presente nella lista SIE 2013 e in quella AIEAA ricevesse la stessa valutazione già
data nel ranking SIE 2013, salvo alcune eccezioni. Queste eccezioni riguardano un
numero limitato di riviste di contenuto economico-agrario10 per le quali, seguendo
l’algoritmo di classificazione da noi adottato (cfr. Fig. 2), si è pervenuti a una
classificazione migliorativa rispetto a quella proposta da SIE 2013, nella stragrande
maggioranza dei casi contenuta in uno scarto di una sola classe di merito11.
Riguardo a quest’ultimo punto, l’AIEAA si impegna a lavorare con SIE al fine di ridurre
progressivamente le discrepanze negli ordinamenti tra le due associazioni. Più in
generale, il ranking AIEAA 2013, pur essendo il punto di arrivo del percorso concordato,
non rappresenta che il punto di partenza di un lavoro che nelle intenzioni del CD AIEAA
deve avere le caratteristiche di un processo continuo. Il ranking qui proposto sarà rivisto
periodicamente per tener conto della naturale evoluzione del panorama editoriale delle
riviste, sia in termini di ciclo di vita delle riviste, sia in termini di performance delle stesse.
Per intanto, il CD mette a disposizione degli economisti agrari e applicati un strumento
che, benché non sostitutivo della valutazione “di merito” di ciascun prodotto scientifico12,
può essere utilizzato come un punto di riferimento per la valutazione della produzione
scientifica degli economisti agrari e applicati nelle discussioni con le altre associazioni
scientifiche (economiche e non), nel contesto dell’Abilitazione Scientifica Nazionale e delle
chiamate locali degli abilitati e nel quadro della Valutazione della Qualità della Ricerca.
10
Come già ricordato, “economico-agrario” va inteso in senso non strettamente settoriale, ma include
tematiche di economia agraria, sviluppo rurale, economia ambientale e delle risorse naturali, economia delle
fonti energetiche e pianificazione territoriale.
11
Si tratta di 47 riviste, che in termini percentuali, corrispondono a poco più del 2% dell’insieme di riviste SIE
2013 (2.197 riviste), al 2% delle riviste incluse nella LEA13 (2.344 riviste) e a poco più dell’1% di quelle
contenute nella LEA07 (oltre 4.000 riviste)
12
Come ricordato nel documento su “La valutazione della ricerca (VQR 2004-2010 e abilitazione scientifica
nazionale): alcune considerazioni dell’Associazione Italiana di Economia Agraria ed Applicata” approvato dal
CD AIEAA il 18.12.2012 “la valutazione dovrebbe sempre essere basata su una valutazione nel merito,
effettuata da pari (peer review), della qualità del contributo apportato alle conoscenze scientifiche dalle
singole pubblicazioni”. Peraltro, ricordando che “anche la peer review non è priva di limiti ... l’AIEAA ritiene
che peer-review e indicatori bibliometrici adeguati costituiscano strumenti complementari della valutazione,
che dovrebbero essere utilizzati congiuntamente” (p. 2).
10
Allegati:
• All. 1 – Riviste incluse nella Lista base (LB) dell’AIEAA
• All. 2 – Ranking della Lista base (LB) dell’AIEAA
Documento adottato dal CD AIEAA il 13.12.2013
11
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Nota metodologica