“Bollettino arresto cardiaco” attraverso le pagine dei giornali 2-8 settembre La Nuova Venezia – 2 settembre Turista muore mentre fa il bagno Bibione. Malore fatale per una donna austriaca di 55 anni. Inutili i soccorsi BIBIONE Muore per un malore mentre fa il bagno dopo essere giunta sul litorale con un compagnia di amici. Elinde Sczurek, di 55 anni, era infatti arrivata in giornata su un pullman carico di connazionali desiderosi come lei di trascorrere una giornata spensierata al mare di Bibione. Mentre si trovava in acqua è stata colta da arresto cardiocirolatorio e non si è più ripresa. Inutile lo sforzo dei bagnini della Bibione Spiaggia e del personale sanitario del vicino pronto soccorso di Bibione. La salma è stata ricomposta presso il cimitero ed è a disposizione dei familiari (i figli sono stati rintracciati ieri nel tardo pomeriggio). Il dramma si è consumato attorno alle 16 sul litorale di viale della Luna, di fronte alla discoteca Cocò, proprio nello stesso punto in cui nel 2012 perse la vita un turista cardiopatico residente in Lombardia. La donna si trovava a fare il bagno in un tratto di mare poco profondo in compagnia degli amici. A un certo punto si è accasciata, sentendosi male. Le grida di aiuto hanno richiamato l'attenzione dei bagnini della torretta 23 che con la consueta professionalità si sono prodigati nel soccorso. L'incombenza è stata poi lasciata agli operatori sanitari del pronto soccorso di Bibione. Era stato allertato anche l'elicottero di Treviso Emergenze, che “copre” il litorale. Il mezzo però è tornato indietro non appena, da Bibione, era stata comunicata la notizia del decesso della donna, constatato sul posto. I carabinieri della locale stazione di Bibione hanno provveduto a trasmettere i dati alla polizia di frontiera di Tarvisio che a sua volta ha informato la locale austriaca. Gli amici che si trovavano con lei sono stati colti da comprensibile sconforto. La ditta di onoranze funebri Duomo ha poi trasferito la salma in cimitero. (r.p.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il Resto del Carlino, (Cesena) – 2 settembre I gialloblù in ansia per il dg Melini colpito da un infarto Santarcangelo Il dirigente ha accusato il malore di notte a casa a San Piero. E' in terapia intensiva a Forlì Santarcangelo LA SCONFITTA passa in secondo piano. Perché il pensiero del Santarcangelo ieri è stato tutto per Oberdan Melini il 62enne direttore generale dei gialloblù da cinque stagioni che nella notte di sabato è stato colto da un infarto nella propria abitazione di San Piero in Bagno. Alla corsa prima all'ospedale di San Piero (portato dalla moglie) poi in quello di Forlì è seguito il ricovero (ora è in terapia intensiva al Morgagni) e un'angioplastica già nelle prime ore del pomeriggio quando al Valentino Mazzola' stava per iniziare il derby tra Santarcangelo e Forlì. «Non è stata una nottata facile per il nostro direttore dice Fabio Fraschetti . Il nostro augurio è quello che possa rimettersi il più in fretta possibile e tornare presto qui con noi». POI C'È un match da commentare tra episodi sfavorevoli ed errori commessi. Mister Fraschetti nel conto della prima sconfitta della stagione, poi, ci mette anche un deciso e affatto scontato mea culpa. «Quella del primo tempo è stata una partita scoppiettante fatta di tante occasioni da entrambe le parti, soprattutto su calcio piazzato. Resta il rammarico di essere andati subito in vantaggio e di non essere riusciti a raddoppiare subito con l'occasione capitata a Radoi. Poi abbiamo concesso qualche ripartenza di troppo e incassato due gol praticamente identici nel giro di pochi minuti. Gli episodi non ci hanno detto bene e abbiamo commesso degli errori sui quali dovremo lavorare». Poi ancora. «In assenza di Obeng spiega Fraschetti ho pensato di arretrare di qualche passo Piccoli e ora devo dire che la scelta non è stata proprio azzeccata. Ho voluto affrontare il Forlì con tre attaccanti contro la loro difesa a cinque». E anche mischiando le carte, già a partire dalla fine del primo tempo con l'ingresso in campo di Mariani per Papa, le cose non sono migliorate molto. «Papa non era nella sua migliore giornata e ho pensato ad un cambio non sapendo, poi, che si sarebbe infortunato Radoi. Questo mi ha condizionato nelle sostituzioni». L'allenatore pensa anche alle cose positive. «Nonostante il risultato e un derby deciso dagli episodi, mi è piaciuto l'atteggiamento». La Nazione, (Pisa-Pontedera) – 2 settembre Trovato morto nella sua Ape IL DRAMMA TRAGEDIA ieri mattina al Cep, dove all'interno di un'Ape 50 è stato rinvenuto cadavere un anziano, deceduto per un malore. A fare la scoperta è stato un amico della vittima, che come lui si occupa di uno degli orti che si trovano lungo via Gentile da Fabriano, vicino alla sede della Misericordia. A quel punto l'uomo ha chiamato il 118 e poco dopo il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso (avvenuto circa un'ora prima) dell'ottantreenne. Sul posto i militari del nucleo radiomobile e della stazione di Porta a Mare. Il Giorno, (Como-Lecco) – 2 settembre Muore ciclista MALORE FATALE TRAGEDIA ieri pomeriggio a Candelo, in provincia di Biella, durante una corsa amatoriale di ciclismo. Paolo Pisoni, 69enne di Mesero, è morto stroncato da un infarto al sesto chilometro di gara. L'uomo, un veterano delle competizioni, ha avuto un arresto cardiaco morendo prima dell'arrivo dei soccorritori. Il Messaggero Veneto – 2 settembre Aviano, morta la bidella Nella Capovilla È mancata, per un improvviso malore, Nella Capovilla vedova Filipetto. Aveva 90 anni. Negli anni Sessanta era stata bidella alla scuola elementare Guglielmo Marconi, poi sino agli anni Ottanta ha tenuto in ordine la scuola primaria Carlo Cristofori a Villotta. Ex alunni e insegnanti ricordano la sua cortesia e la disponibilità. La vita non era stata sempre generosa con lei. Giovane operaia, emigrata in Svizzera, le era mancato il marito Arturo nel ’68 per le conseguenze, mai superate, della deportazione nei lager nazisti. Pochi anni dopo, nel ’71, aveva perso una figlia di soli 6 anni. I funerali saranno celebrati oggi, alle 15, nel duomo di San Zenone. Il Messaggero Veneto – 3 settembre Malore nel vigneto, muore un pensionato Guglielmo Cancian, di 72 anni, stava lavorando in un campo vicino casa a Pozzo SAN GIORGIO Va ricercata in un malore, forse dovuto alla nuova ondata di caldo di queste ultime ore, la causa della morte improvvisa di Guglielmo Cancian, 72enne, residente a Pozzo di San Giorgio della Richinvelda, in via Bassa. L’uomo, classe 1941, ex muratore, oggi pensionato, noto in paese e nel comune sangiorgino con il soprannome di “Arnaldo”, stando al racconto dei familiari, stava lavorando nella vigna vicina alla sua abitazione dove vive con la moglie Mirella Del Degan quando, attorno alle 17.30 di ieri è morto, probabilmente per cause naturali. Sul posto, allertati dalla donna, i sanitari del 118 che, giunti tempestivamente dall’ospedale di Spilimbergo hanno tentato immediatamente di rianimarlo, trovandolo però già in condizioni molto gravi. A nulla, purtroppo, è valso il trasporto nel nosocomio della città del mosaico dove l’uomo è giunto privo di vita. Al personale medico non è rimasto altro da fare che constatarne il decesso. Oltre alla moglie, Guglielmo Cancian lascia la figlia Lorena, coniugata e residente a Varmo, in provincia di Udine. La salma è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale. Già oggi si dovrebbe conoscere le data dei funerali.(g.z.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il Messaggero Veneto – 3 settembre Muore mentre raccoglie funghi Moggio: malore fatale per un anziano di 69 anni che era uscito con la moglie MOGGIO Era andato a funghi con la moglie nell'Alta Val Aupa ieri pomeriggio, ma verso le 16.15 ha accusato un malore che gli è stato fatale. È morto così, per arresto cardiaco, Paolo Trevisan, pensionato metalmeccanico di 69 anni, originario di Chions e residente nella frazione di Dordolla. La coppia stava percorrendo prati e boschi in una zona a circa 2 chilometri da Sella Cereschiattis con la soddisfazione di avere trovato alcuni porcini, quando, tornati vicino al luogo dove avevano parcheggiato l’auto, l’uomo. che camminava precedendo la moglie Rita, s’è sentito male e s’è accasciato. La donna, che l’ha visto barcollare e cadere, ha subito compreso che si trattava di una cosa grave e, nonostante la comprensibile agitazione, ha prontamente telefonato al bar alimentari Da Fabio di Annalisa Pellizzotti a Dordolla per allertare i soccorsi. È stato chiesto l'intervento dell'equipe sanitaria del 118 dell'ospedale di Udine, giunta in valle poco dopo. Dall’elicottero è stato calato con il verricello il medico, che si è prodigato nel tentativo di rianimare l'uomo, ma, purtroppo, per lui non c'è stato più nulla da fare. Sul posto anche la squadra del Soccorso alpino della sezione di Moggio-Pontebba del Cnsas, mentre la parte di Polizia giudiziaria è stato svolta dai Carabinieri della stazione di Moggio. La salma è stata poi, trasportata e composta nella cella mortuaria del cimitero dell’Abbazia. Paolo Trevisan aveva scoperto da anni la vallata, tant’è che aveva comperato una casa per viverci gran parte dell’anno, specie nella stagione estiva. «A Dordolla la sua famiglia era benvoluto da tutti - racconta il suo amico Mauro Antonutti che, ricordiamo, è stato uno degli allenatori storici del campionato carnico di calcio -; gli piaceva camminare in montagna e andare a funghi. E ieri sono stato proprio io a invogliarlo. Infatti, dopo tanta attesa, quest'anno i funghi si sono fatti proprio desiderare. In mattinata avevo raccolto qualche chilo di porcini e, tornato a casa, li ho mostrati a Paolo e lui, ammirato, mi ha detto: “Nel pomeriggio vado a fare un giro anch’io”. Stava sicuramente bene e nulla lasciava presagire un malore di questa gravità. Siamo tutti increduli e colpiti dalla sua morte. Adesso la nostra affettuosa attenzione va tutta alla signora Rita così duramente colpita». Giancarlo Martina Il Tempo.it – 3 settembre Malore mentre fa il bagno Annega davanti ai turisti TERMOLI Colto da malore mentre fa il bagno in mare muore in pochi secondi, nonostante i soccorsi e il tentativo di rianimazione in spiaggia. Non c'è stato nulla da fare per un turista molisano deceduto poco dopo le 17 di ieri mentre era in acqua. È finita nel peggiore dei modi la vacanza dell'uomo di 59 anni, di Campodipietra. Era arrivato nella marina petacciatese per qualche giorno di riposo ed invece ha trovato la morte. Nel pomeriggio è arrivato in spiaggia libera attirato dalla bella giornata di sole e, senza pensarci due volte, si è gettato in mare per un po' di relax e qualche bracciata a nuoto. Qualche minuto dopo, il malore. Ha iniziato ad annaspare richiamando così l'attenzione dei villeggianti. I bagnini si sono tuffati raggiungendolo in pochi minuti e conducendolo sulla battigia. Nel frattempo sono arrivati i soccorritori e i sanitari del 118 che erano stati avvisati immediatamente. I medici hanno sottoposto l’uomo a un massaggio cardiaco e tecniche di rianimazione ma non c'è stato nulla da fare. Il turista di Campodipietra non si è più ripreso. I primi accertamenti hanno verificato l'annegamento per malore. Il Gazzettino (Belluno) – 3 settembre Calciatore stroncato da un malore IL DRAMMA L’uomo dipendente della Marca Cream di Sedico lascia la compagna e un figlio di sei mesi Mario Sancandi, 45 anni di Fiammoi, al momento della tragedia era in vacanza in Croazia Era in vacanza in Croazia con la compagna ed il figlio di appena sei mesi. Una vacanza dalla quale il quarantacinquenne bellunese Mario Sancandi non rientrerà: colto da malore è morto per un improvviso ed inaspettato malore. La notizia è arrivata a Belluno nella giornata di ieri e si è subito diffusa fra gli amici che son rimasti increduli. «Siamo sbigottiti, disperati - dicono alla Marca Cream di Sedico - non ce l'aspettavamo in nessun modo, anche perché, proprio per la sua attività fisica, si manteneva in forma. Era felice del figlio appena nato e insieme alla compagna pensavano già di dargli un fratellino». La salma è rientrata a Belluno nella tarda serata di ieri e i funerali non sono ancora stati fissati. Probabilmente solo oggi sarà possibile sapere qualcosa in più sia su quanto accaduto nella località di vacanza croata, sia sulla data e sull'orario delle esequie. © riproduzione riservata Il Gazzettino (Treviso) – 3 settembre Il fratello gli telefona: era morto Michele Vidal, 44 anni, viveva solo: stroncato da un malore nella sua casa in via Togliatti Non dava più notizie di sè da qualche giorno. Nella tarda serata di ieri la drammatica scoperta del corpo senza vita di Michele Vidal, 44 anni, residente nel condominio "Domus 4" in via Togliatti 11 a Mogliano. A stroncare l'uomo, che non era sposato e viveva da solo, è stata quasi certamente una crisi di cuore che non gli ha dato scampo. Il malore mortale l'ha colto mentre si trovava a letto. A bordo strada c'era la sua Ford Focus e nell'atrio del condominio la bicicletta che usava spesso per i suoi spostamenti in città o quando doveva recarsi alla stazione ferroviaria per prendere il treno. Ad insospettire i familiari e gli amici che poteva essere capitata una disgrazia, sono state le ripetute telefonate fatte nel fine settimana rimaste senza risposta. Allora il fratello si è messo in contatto con un'inquilina pregandola di suonare il campanello dell'alloggio di Michele. Dall'interno nessuna risposta. A quel punto i dubbi che fossa capitata una disgrazia si sono fatti certezza. Così è giunto il fratello, residente a Venezia, che ha aperto la porta dell'appartamento con una copia della chiave di cui era in possesso. Alla vista del congiunto deceduto, per cause naturali, ha lanciato un grido di dolore che ha attirato l'attenzione degli altri inquilini del condominio che conoscevano bene Michele Vidal descritto come una persone gentile e affabile con tutti. Sul posto è giunta prontamente un'ambulanza e l'automedica del Suem. I sanitari non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso dell'uomo. Poi l'arrivo dei carabinieri e del medico legale per gli accertamenti di legge. Michele Vidal, originario di Venezia, operava nel settore delle intermediazioni commerciali. Conduceva una vita piuttosto riservata. Oggi o domani è atteso il nulla osta del magistrato per stabilire la data del funerale. Michele Vidal lascia anche il padre residente a Brescia. IL Gazzettino, (Treviso) – 3 settembre Muore a 50 anni per un malore addio a Zanotto, bancario e alpino ODERZO - Cordoglio in città per la morte improvvisa di Paolo Zanotto, 50 anni, appartenente all'Associazione Alpini. L'uomo è stato colpito da un malore improvviso mentre era a casa, un attacco che non gli ha lasciato scampo. Un volto il suo molto noto nel coneglianese. Egli infatti era responsabile della filiale della Banca Popolare Friuladria situata a Campolongo, popoloso quartiere di Conegliano. «Era una persona squisita - ricordano i clienti -. Oltre ad essere capace sul piano professionale, era sempre gentile, aperto al dialogo e all'ascolto. Siamo molto tristi per quanto è avvenuto». Il funerale di Paolo Zanotto avrà luogo oggi, martedì, alle 16 in duomo. Egli lascia il papà Sergio, la mamma Marisa, il fratello Fabio con la moglie Francesca. Il Messaggero Veneto – 3 settembre Malore mortale per il presidente del club sportivo Mauro Fabro, 48 anni, presidente dal 1994 dell’associazione sportiva Aquile Friulane, è morto per un malore che lo ha colto nella sua abitazione a Fagagna. Il Messaggero Veneto – 3 settembre È morta Teresa Durì, domani l’addio BUTTRIO E' stata colta da malore durante la notte e nonostante i soccorsi immediati MariaTeresa Durì, 58 anni, originaria della frazione di Camino, è morta a casa prima di potere essere trasportata all’ospedale. La notizia della sua improvvisa scomparsa ha destato commozione in tutta la comunità, che si è stretta accanto al marito Pierino e ai figli Eulalia e Simone. Teresa, come la chiamavano tutti, era molto conosciuta in paese per la sua attività di tabaccheria che gestiva da anni. Persona allegra e sempre cordiale con tutti, aveva scelto di portare avanti l'attività dei genitori, Tullio e Nives, collaborando con orgoglio dapprima nella locanda “Alle Officine” e poi al bar “Al Mutilato”. Da un paio d'anni, ceduta l'attività del bar, aveva trasferito la tabaccheria “Cà di Balin” nei nuovi locali di via Cividale. Dinamica e attiva, partecipava volentieri alle attività delle varie associazioni comunali. Era tifosa dell’Udinese e soprattutto quando ancora gestiva il bar non perdeva occasione di coinvolgere la clientela nei commenti su partite e giocatori. I funerali saranno celebrati domani alle 16 nella chiesa parrocchiale di Camino. Silvia Riosa La Sicilia (Messina), 3 settembre Cercava funghi un 60enne stroncato da malore Cesarò. Per un operaio sessantenne di Calatabiano è stata fatale la battuta di funghi nell'area del Parco dei Nebrodi, in territorio comunale di Cesarò. L'uomo, infatti, è morto mentre era intento a raccoglie miceti nei boschi del piccolo centro dei Nebrodi. Unitamente ad altri amici, domenica mattina, Giuseppe Giorgio Zappulla, questo il nome dello sfortunato, si era recato in questa zona dei Nebrodi per raccogliere funghi. Mentre si trovava in località "Torti 2", a circa 6 km dal centro abitato, ha accusato un malore e si è accasciato a terra. Gli amici, constatando la gravità della situazione, hanno avvertito immediatamente il "118" di Cesarò. Ambulanza e medici hanno raggiunto la zona, nel più breve tempo possibile, ma al loro arrivo non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso che - secondo il referto medico - è avvenuto per arresto cardiocircolatorio. Ricordiamo che, in questi giorni, l'intero territorio boschivo di Cesarò è letteralmente preso d'assalto dai cercatori di funghi, in quanto le piogge abbondanti e il caldo hanno creato le condizioni ideali per la loro crescita. Giuseppe Leanza Bergamo Sera.com – 3 settembre Stroncato da malore: operaio muore nel bagno della Same TREVIGLIO — Sarebbe stato un malore improvviso a togliere la vita a Joan Antonovic, un operaio di 57 anni trovato morto in un bagno dello stabilimento Same Deutz Fahr di Treviglio. La vicenda è accaduta nel pomeriggio di ieri. Durante la pausa pranzo del turno di lavoro il poveretto si è recato in bagno e poi è stramazzato al suolo, colto da un malore letale. A trovare l’uomo ormai esanime è stato il suo capo reparto. Preoccupato dell’assenza dell’operaio lo ha prima cercato nello stabilimento poi attraverso lo squillo del cellulare lo ha ritrovato in bagno, privo di vita. Inutili tutti i tentativi di rianimazione effettuati dal personale del 112 chiamato sul posto. Antonovic lascia la moglie e un figlio di 23 anni. Il Giorno, (Lodi) – 4 settembre MORTARA Malore fatale a un uomo di 51 anni mentre sta facendo jogging in piazza Italia STAVA facendo jogging, come quasi ogni giorno, quando ha avvertito un malore e si è accasciato a terra. Il 118 è intervenuto ieri in piazza Italia a Mortara, poco dopo le 12.30. L'uomo, di 51 anni, subito parso in condizioni gravi, è stato stabilizzato sul posto e trasportato d'urgenza al Pronto soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia. In ospedale, però, per lui non c'è stato nulla da fare. È morto poco dopo il ricovero. Sul corpo verrà eseguita l'autopsia, per chiarire le cause del malore fatale al 51enne, che fino a poco prima stava bene. Il Messaggero, (Abruzzo) – 4 settembre Morte in acqua per un malore due turisti segnati dallo stesso destino MARTINSICURO Doppia tragedia ieri sulla spiaggia di Martinsicuro dove due turisti hanno perso la vita. In entrambi i casi si è trattato di un improvviso malore. In mattinata una donna tedesca di 79 anni, Ingeborg Friesse, è morta per arresto cardiocircolatorio sul litorale di Villa Rosa. La donna, in vacanza da qualche giorno nel teramano, è stata colta dal malore mentre si trovava in acqua, nel tratto di balneazione antistante l'Hotel Hawaii. La turista straniera è stata subito soccorsa e riportata in spiaggia, ma per lei non c’è stato nulla da fare. Nel primo pomeriggio, invece, un altro turista ha perso la vita in acqua, davanti all’arenile Riva d’oro a Martinsicuro. L’uomo era di Edolo, in provincia di Brescia. Gianfranco Casalini di 52 anni, così si chiamava, stava tornando a riva insieme alla moglie dopo una nuotata a largo. Una volta lanciato l’allarme sono scattate subito le ricerche. I bagnini hanno recuperato il corpo e riportato a riva dove già erano pronti gli operatori del 118. Inutili i tentativi di rianimare il turista. Sia sul corpo della 79enne, sia su quello del 52enne è stata eseguita la ricognizione cadaverica e riconsegnata la salma ai familiari. Si allunga così la lista dei decessi che hanno segnato questa estate ormai agli sgoccioli. Malori ma anche investimenti hanno purtroppo riempito le pagine di cronaca. Molti i casi che si sono verificati a cominciare da giugno. Tre mesi in cui la costa quasi triplica le presenze e la sicurezza diventa un nodo cruciale. Ma di fronte ai malori in spiaggia ecco che la preparazione dei bagnini sul soccorso è cruciale così come la presenza negli stabilimenti delle necessarie attrezzature. E spesso i bagnini lo hanno dimostrato salvando la vita a chi era in pericolo. T.Poe. © RIPRODUZIONE RISERVATA La Nazione, (Empoli) – 4 settembre Muore a 49 anni sotto gli occhi del padre CERTALDO E' MORTO stroncato da un malore mentre stava portando a passeggio il cane. Dramma ieri mattina nelle campagne di Certaldo dove Roberto Mattina, 49 anni, sposato e con due figli, ha perso la vita sotto gli occhi del padre. L'uomo, di professione autotrasportatore, era andato a trovare il genitore che abita in località Bacìo, alla periferia di Certaldo, e che possiede alcuni cani da caccia che ogni giorno porta a spasso nei viottoli vicino casa. Anche ieri, intorno alle 7,30, padre e figlio stavano effettuando la solita passeggiata con gli animali. Ad un certo punto, uno dei cani si è allontanato su un sentiero diverso. Roberto Mattina l'ha inseguito allontanandosi dalla vista del padre. Il genitore ha atteso che il figlio tornasse indietro, ma dal momento che non rientrava ha deciso di andare a cercarlo. Lo ha ritrovato poco dopo riverso sul terreno privo di sensi e ha subito lanciato l'allarme. Sul posto sono intervenuti l'automedica e un'ambulanza della Misericordia di Certaldo. Inutili i tentativi dei soccorritori di rianimare l'uomo: per Roberto Mattina non c'era più niente da fare. Dopo che il medico ne ha constatato la morte per cause naturali, la salma è stata restituita alla famiglia. Sconcerto in tutto il borgo dove l'uomo era molto conosciuto. Oggi alle 15,30 si svolgeranno le esequie nella chiesa di San Tommaso. La salma sarà tumulata nel cimitero comunale di Certaldo. Il Mattino di Padova – 4 settembre Stroncato da un malore nel suo podere Colto da un malore, mentre si trova nei campi. La vittima è Mario Comacchio, un ottantenne che abitava con la famiglia in una casa di Campo San Martino. La disgrazia è avvenuta nel pomeriggio di ieri in via Oberdan. L'anziano si era allontanato da casa per raggiungere un terreno di sua proprietà. Arrivato al podere, Comacchio si è accorto che c'erano delle erbacce da estirpare. Stava facendo ordine, quando improvvisamente è stato colto da un malore che non gli ha lasciato scampo. Il cuore ha smesso di battere e l'ottantenne è crollato a terra. Immediato è scattato l'allarme. Sul posto è arrivata un'ambulanza del 118 di Cittadella: il personale sanitario ha tentato di rianimare l'uomo, ma per lui non c'è stato nulla da fare. In via Oberdan è arrivata anche una pattuglia dei carabinieri di Piazzola sul Brenta, che ha ricostruito gli ultimi attimi di vita di Mario Comacchio. (s.b.) Il Mattino, (Caserta) – 4 settembre Maddaloni. Secondo le impressioni dei primi soccorritori (soprattutto passanti, e poi agenti del locale commissariato e carabinieri), il decesso di Michelangelo Fierro 53enne di San Prisco sarebbe stato causato da un evidente malore. È stato trovato cadavere, a bordo della sua Lancia Y, all’imbocco della intasatissima via Caudina. E secondo i vigili urbani, in preda all’improvviso malore, prima di accasciarsi ha avuto la forza di rallentare la corsa in auto. Analisi, testimonianze e il referto dei soccorritori del 118 saranno vagliati dalle forze dell’ordine. Si può morire su strada, nel cuore del traffico in pieno centro. E l’evento, sebbene ineluttabile, ieri alle ore 13 ha destato vivissima impressione in un orario di punta. © RIPRODUZIONE RISERVATA Blitz quotidiano – 4 settembre Sardegna, Pierluigi Copercini morto annegato: era un ex parlamentare Lega OLBIA – E’ morto annegato, forse a causa di un malore, mentre nuotava in località Isuledda, nel Comune di San Teodoro, Pierluigi Copercini, 68 anni di Fontanellato, in provincia di Parma, noto imprenditore ed ex parlamentare della Lega Nord. Copercini si trovava in vacanza in Sardegna con la moglie e alcuni amici. Martedì pomeriggio, durante un’immersione di snorkeling, si sarebbe allontanato dal gruppo per poi far perdere le sue tracce. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che l’imprenditore emiliano possa aver avuto un malore in acqua e poi sia stato spinto in una zona rocciosa, non lontana dalla riva. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’ex parlamentare, con loro anche gli uomini della capitaneria di porto di Olbia. Mercoledì sul corpo verrà eseguita l’autopsia. Pierluigi Copercini era stato eletto senatore nel 1994 e poi deputato nel 1996 nelle liste della Lega Nord. Rovigo Oggi.it – 4 settembre Tragico malore sbrigando le faccende di casa VILLADOSE (ROVIGO) Anna Carretto 80enne ritrovata morta da un operatore ecologico mentre stava svuotando un cassonetto dell’immondizia E’ morta per un malore mentre gettava la spazzatura, un operatore ecologico ha trovato il cadavere di Anna Carretto 80enne a Cambio di Villadose Villadose (Ro) - Macabra scoperta di un operatore ecologico a Cambio di Villadose che ha rinvenuto il cadavere di una anziana signora a pochi metri da un cassonetto dell’immondizia. Il corpo dell’anziana signora è di Anna Carretto 80enne residente in via Rizzo, la stessa del ritrovamento del suo corpo. I Carabinieri della stazione di Villadose, intervenuti sul posto assieme ai medici del 118, hanno potuto riscontrare nel malore la causa del decesso. Anna Carretto, vedova e pensionata, viveva da sola, il malore sarebbe avvenuto nella serata di lunedì 2 settembre quando l’anziana era solita gettare la spazzatura. Il cugino residente a Villadose ha identificato la salma. Corriere di Siena.it – 4 settembre E' scomparso all'improvviso il "principe gentile". La città di Siena in lutto E' venuto a mancare nella giornata di lunedì Fabio Lusini, detto Pompelmo, a causa di un malore A causa di un malore improvviso è venuto a mancare lunedì Fabio Lusini detto Pompelmo. Senese doc, istriciaiolo, appassionato della Robur, divenne princeps nel 1979 dopo una bella carriera goliardica. Matricola nel 1972, baliota nel 1974, recitò all'Operetta con due belle prestazioni nel 1978, nel "Rigoletto" in un ruolo femminile e nel 1979 ne "L'era del fallo e dell'errore" nella parte di Perseo. Era noto come il "Principe Gentile" per l'educazione e il portamento curato. Il Messaggero, (Ancona) – 5 settembre Ucciso da malore sul bus davanti ai passeggeri PIETRALACROCE Malore a bordo del bus, muore sotto gli occhi degli altri passeggeri. La vittima è Marco Salone, 68 anni, custode del cimitero di Pietralacroce. Ieri pomeriggio era a bordo del 91 quando, poco prima che l'autobus arrivasse al capolinea, si è sentito male. Salone era seduto. Parlava con alcune signore che conosceva. All'improvviso l'autista ha sentito i passeggeri gridare. Chiedevano aiuto. Ha guardato lo specchietto retrovisore e ha visto l’uomo a terra. Il bus si è subito fermato e ha accostato a lato della carreggiata. Chiamato il 118, sul posto è arrivata l'automedica. I passeggeri sono scesi e gli operatori sanitari hanno iniziato il massaggio cardiaco. Per quasi un’ora i soccorritori hanno tentato di rianimare Salone ma il suo cuore non ha più ripreso a battere. Scioccante l'accaduto per chi era a bordo del bus. Per lo più gli anziani del quartiere che lo conoscevano. Qualcuno si è coperto gli occhi ed è tornato a casa a piedi. Altri hanno atteso in strada nella speranza di vederlo caricare sulla barella ancora in vita. Ma quando i medici sono scesi dal mezzo pubblico da soli tutti hanno capito che per il custode non c'era speranza. A stroncarlo è stato un infarto fulminante. Quando è salito a bordo del bus, in via Isonzo, dove abitava, stava bene. All’improvviso ha interrotto il dialogo con alcune donne, ha piegato la testa e si è accasciato su se stesso fino a scivolare a terra. A Pietralacroce era conosciuto perché si occupava di aprire e chiudere il cimitero. Un punto di riferimento per i residenti che frequentano il camposanto dove vanno a trovare i familiari defunti. Originario di Rossano, in provincia di Cosenza, viveva da anni in città dove si era trasferito per lavoro. A Pietralacroce sono arrivati i vigili urbani per seguire la pratica dell'accaduto. Coperta con un lenzuolo la salma, gli agenti hanno atteso l'arrivo delle pompe funebri Tabossi che svolgono il servizio per il Comune. Sempre ai vigili urbani è toccato il compito di avvisare i familiari. Salone, stando alle prime notizie, viveva da solo ad Ancona. M.Verd. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Gazzettino, (Venezia) – 5 settembre Malore in acqua, muore turista tedesco (G.B.) - Muore per un malore fatale sotto gli occhi della moglie e di altre decine di turisti. È accaduto ieri mattina a Cavallino-Treporti, nel tratto di spiaggia antistante a Cà Pasquali. La vittima è un turista tedesco di 76 anni, che da circa 20 anni frequentava il litorale nord. L'allarme è stato lanciato poco dopo le 12, quando l'uomo è entrato in mare per fare un bagno refrigerante. Ma appena messo piede in acqua l'uomo è stato colpito da un improvviso malore, probabilmente un infarto, che non gli ha lasciato scampo. Ad intervenire sono stati i bagnini che prestano servizio in quella zona, la Croce Verde di Ca’ Savio, il 118 di Jesolo e quindi la Capitaneria di Porto. Vano, purtroppo, ogni tentativo di rianimazione. Il Centro – 5 settembre Sta per annegare, salvato turista aquilano Alba, cinque bagnini lo raggiungono e lo riportano a riva. Ma le sue condizioni sono gravi: è in rianimazione ALBA ADRIATICA Il suo cuore torna a battere grazie ai bagnini eroi. Il turista aquilano aveva accusato un malore mentre faceva il bagno in mare ieri pomeriggio ad Alba Adriatica: salvo solo grazie a un estenuante massaggio cardiaco. Ancora una giornata difficile per il litorale teramano, dopo il martedì, che ha visto ben due turisti perdere la vita sulle spiagge di Martinsicuro e Villa Rosa. Tanta adrenalina, un grande sforzo fisico per portare a riva il turista privo di sensi e poi effettuare il massaggio cardiaco, ma alla fine i giovani bagnini della spiaggia di Villa Fiore hanno visto l’uomo riprendere battito, respiro e poi lo stato di semicoscienza, sotto le loro cure. Ora l’uomo è ricoverato ancora in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Giulianova. Sono cinque gli eroi di questa vicenda: Pierdomenico Di Biase ed Ernesto Di Stefano, bagnini di terra delle spiagge degli hotel Baltic ed Eden, insieme a Giorgia Marconi, Davide Di Amario e Patrick Alesi della società Meridiani che gestisce il salvataggio sulle spiagge albensi. Con loro, è intervenuto anche un turista tedesco, medico, che passava di lì e che ha aiutato nelle difficili manovre di soccorso. Il cuore di Massimiliano F., 43enne aquilano, si era infatti fermato, forse a causa di una congestione, mentre nuotava ad una ventina di metri dalla costa tra la prima e la seconda secca. Non è sfuggito immediatamente ai bagnini che l’uomo era supino con la testa sotto l’acqua da troppo tempo. In due sono intervenuti subito per raggiungerlo e portarlo a riva, per poi affidarlo agli altri soccorritori che gli hanno effettuato due lunghissimi cicli di massaggio cardiaco, finché il cuore dell’uomo non è tornato a battere regalando un sospiro di sollievo a chi tanto si era prodigato per lui, prima di affidarlo alle cure dei sanitari. Il tutto è accaduto davanti agli occhi increduli della folla di bagnanti, tra gli ombrelloni dello stabilimento Marechiaro di Villa Fiore dove era ospite anche l’aquilano. Sul posto, oltre agli uomini della Capitaneria di Porto, sono intervenute anche due ambulanze: quella della Croce verde di Villa Rosa che era la più vicina, e quella del 118 con medico e infermiere a bordo, che ha trasportato il turista all’ospedale di Giulianova, dove è ancora ricoverato. I ragazzi sono stati raggiunti dal caposquadra, Danilo Sardini, e dal presidente della società nazionale Salvamento, Mimmo Surace, che ha sottolineato come la formazione ed un servizio ottimale sia fondamentale per salvare vite umane in situazioni così difficili, quando la tempestività e l’impegno non sempre possono bastare. ©RIPRODUZIONE RISERVATA La Repubblica Firenze – 5 settembre La turista Usa morta per un malore Piazza Pitti: la “scena del crimine” fa tramontare le ipotesi più gravi MASSIMO MUGNAINI PRENDE sempre più corpo l'ipotesi del malore per la morte di Marie Bonnie Guerra, la turista statunitense trovata senza vita due giorni fa nel prestigioso attico di un palazzo nobiliare di proprietà Ferragamo in piazza Pitti, nel cuore del centro storico fiorentino. La donna, 50 anni, soffriva di diabete, asma, numerose allergie e in passato aveva avuto problemi di anoressia. Il finale del giallo resta però ancora tutto da svelare: l’autopsia disposta dal pubblico ministero, prevista per ieri pomeriggio, è infatti slittata a oggi perché i familiari hanno deciso di nominare un perito di parte che assista agli esami del medico legale. Forse - è questa la dinamica più probabile ventilata da investigatori e inquirenti - Marie Guerra si è sentita male a notte fonda, si è alzata dal letto ma ha subito perso le forze ed è caduta sul parquet: questo spiegherebbe i lividi su un fianco e sotto l’occhio trovati dai sanitari accorsi sul posto martedì scorso, poco dopo le 15. A lanciare l’allarme al 118, appena scoperto il cadavere della donna, vestita con una tuta da ginnastica e riversa di fianco al letto matrimoniale, era stata una delle tre governanti che a turno si occupano dell’appartamento. Cadendo, Marie Guerra avrebbe battuto non solo il fianco sul pavimento, ma anche parte del volto su un cestino che si trovava di fianco al letto, trascinando con sé un sacchetto di plastica che sanitari e poliziotti hanno poi trovato accanto alla sua bocca. Nessun omicidio, dunque, secondo l’analisi della “scena del crimine”. Anche l'ipotesi del suicidio pare non convincere il pm Sandro Cutrignelli e gli investigatori della squadra mobile fiorentina coordinati dal vicequestore aggiunto Alfonso Di Martino. Appartenente a una facoltosa famiglia di imprenditori alberghieri, Guerra era arrivata in Italia lo scorso 17 agosto per festeggiare il suo cinquantesimo compleanno e si era stabilita in piazza Pitti con la cugina e la famiglia di quest’ultima. Felice di trovarsi in Toscana, aveva appena iniziato una vacanza che sarebbe dovuta durare almeno un anno, cullava tanti progetti e aveva una miriade di cose da fare e vedere: perché dunque suicidarsi? Difficile anche ipotizzare un cocktail di alcol e farmaci alla base del decesso, come ipotizzato nell’immediatezza del ritrovamento: tre sere fa, hanno ricostruito i poliziotti, la donna ha cenato con la cugina e il marito di quest'ultima, insieme ai figli piccoli della coppia. In tre, hanno bevuto meno di una bottiglia da mezzo litro di vino e la polizia scientifica, nell'attico da 400 metri quadrati con terrazza panoramica su Firenze (oltre 20.000 euro al mese di affitto) non ha trovato che medicinali compatibili con le patologie di cui la 50enne soffriva da tempo: antistaminici, cortisone, integratori, vitamine. Nel super attico dei Ferragamo, inoltre, non sono stati trovati né biglietti né lettere di addio. La stanza era in ordine. Per fugare ogni dubbio sulla fine della turista californiana di origini italo-americane bisognerà dunque attendere ancora. Ma non troppo: i risultati degli esami clinici sulla salma effettuati dal dottor Pier Marco Leoncini all’istituto di medicina legale di Careggi sono attesi in giornata. © RIPRODUZIONE RISERVATA La Repubblica Bari – 5 settembre Star del body building trovato cadavere forse è caduto dopo un malore in casa Daniele Seccarecci, 33 anni, è stato rinvenuto morto in un residence a Taranto: era noto nel mondo IN 12 anni, coltivando la sua inarrestabile passione per il body building che lo aveva portato a superare i 130 chili di massa muscolare, aveva girato anche fuori dall’Europa, diventando un simbolo del culturismo: Daniele Seccarecci, 33 anni, originario di Livorno e residente a Taranto, è stato trovato morto nella cucina del suo appartamentino in un residence in località Lama, alla periferia del capoluogo ionico. Il corpo era riverso sul pavimento, sotto la testa è stata trovata una vasta chiazza di sangue. Al momento l’ipotesi più accreditata è che Seccarecci abbia avuto un malore fatale, battendo la testa sul pavimento, perché l’urto, secondo i primi accertamenti del medico legale Marcello Chironi, non avrebbe avuto un ruolo decisivo nel decesso. Oggi il sostituto procuratore presso il Tribunale di Taranto Remo Epifani, sulla base di una prima relazione che gli sarà fornita dall’anatomo-patologo, deciderà se disporre l’autopsia per fugare ogni dubbio sulle cause della morte. A scoprire il corpo è stata la madre del culturista, che è entrata in casa dopo aver bussato alla porta senza ricevere risposta. Seccarecci era tornato lunedì scorso dalla Finlandia, dove aveva partecipato ad alcune manifestazioni. Pare che avesse riferito a qualcuno di non sentirsi particolarmente in forma, forse un’avvisaglia di quanto sarebbe accaduto alcune ore dopo. Peraltro, era stato lui stesso ad ammettere l’uso di sostanze dopanti. Era accaduto nell’ottobre del 2011, quando rientrando da una gara disputata negli Stati Uniti, e sapendo che nei suoi confronti era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, si costituì alle forze dell’ordine. Commercializzazione di sostanze dopanti al di fuori dei canali autorizzati e ricettazione delle stesse sostanze: queste le accuse, che Seccarecci ha sempre respinto. Dopo sei giorni di carcere il body builder ottenne gli arresti domiciliari perché in carcere non erano in grado di curarlo e di somministrargli il mix di farmaci necessari per ‘disintossicarlo’ dalle sostanze dopanti assunte prima di finire in cella. L’ascesa di Seccarecci nel mondo del culturismo era iniziata una dozzina di anni fa, vincendo in campo juniores il Gran Prix Venice Beach e Campionato Italiano Ifbb. Nel 2006 aveva sfiorato la qualificazione a Mister Olimpya, la più importante manifestazione mondiale di culturismo. Seccarecci aveva molto seguito anche in tv, dove aveva partecipato spesso a programmi dedicati al body building. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Resto del Carlino, Il (Rimini) – 5 settembre Anziana turista muore sotto l'ombrellone TRAGEDIA AL MARE TEDESCA DI 82 ANNI COLTA DA MALORE È MORTA ieri in spiaggia al bagno 111 mentre si godeva le sue vacanze. Una turista tedesca di 82 anni è stata colta da un malore nella mattinata di ieri, mentre si trovava vicino all'ombrellone. Sono ancora da chiarire le cause della morte anche se tutto fa pensare ad un improvviso malore, che sarebbe poi risultato mortale. Il tutto si è svolto fuori dall'acqua, probabilmente sotto l'ombrellone. Il problema principale nel quale si stanno imbattendo le autorità è nel riconoscimento della salma. La signora infatti è conosciuta da tutti come la turista tedesca', ed essendo sempre sola è difficile trovare qualche conoscente. A questo, ovviamente, bisogna aggiungere il fatto che girava senza documenti. A riconoscerla sarebbe stata infatti l'albergatrice titolare della struttura nella quale la turista tedesca alloggiava. La salma è ora presso l'obitorio di Riccione, in attesa che vengano contatti conoscenti o parenti, un'operazione questa che potrebbe durare più del previsto. L'unica soluzione per l'identificazione infatti sono i documenti che l'anziana turista ha lasciato alla reception dell'albergo per la registrazione. Il Gazzettino, (Padova) – 5 settembre A causa di un malore improvviso è mancata ieri mattina Emilia Gallo, 86 anni, mamma del nostro collega Giovanni Piva. Insegnante di francese alle scuole superiori, è stata anche segretaria e animatrice del Circolo Storici Patavini e precursore come piccola imprenditrice delle metodologie di coltivazione biologica. La piangono anche il marito Francesco, la figlia Luisa e i nipotini Lorenzo e Marta con il papà Stefano. Al nostro Giovanni le condoglianze di tutta la redazione. Il Resto del Carlino, (Rimini) – 6 settembre Malore in acqua, turista muore davanti alla moglie TRAGEDIA L'UOMO AVEVA 73 ANNI. I BAGNINI: «TEMPERATURE ESTIVE CON ACQUA FREDDA, ANZIANI A RISCHIO» È MORTO accasciandosi lentamente a terra, davanti alla spiaggia di Igea Marina. Ieri mattina, intorno alle 10.15, un turista di 73 anni (residente nella provincia di Brescia) ha avuto un malore in acqua nei pressi del bagno 81, dove era in vacanza da alcuni giorni con la moglie. L'uomo voleva fare forse una passeggiata dopo colazione. Entrato in mare, con appena l'acqua che gli arrivava alle ginocchia, in pochi minuti è stato colpito da un infarto. A correre in soccorso del turista, due bagnini del salvataggio, allertati dalle urla di altri bagnanti che avevano assistito alla scena. «Abbiamo preso l'uomo e lo abbiamo portato a riva per le manovre di rianimazione raccontano Marco Mordini e Denis Bedetti con il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca. Ma il 73enne non dava segni di vita. Abbiamo continuato a cercare di rianimarlo fino all'arrivo dell'ambulanza. Il personale del 118, quando è arrivato, ha messo in funzione il defibrillatore, ma ogni tentativo è stato invano». Molto probabilmente il turista è stato colto da un infarto fulminante. Il dolore più grande, per bagnini, bagnanti e proprietari dello stabilimento balneare, è stato vedere la moglie allontanarsi dal luogo della rianimazione, nella completa disperazione. La salma del bresciano si trova ora all'obitorio di Bellaria in attesa del trasferimento. A Igea Marina, sempre ieri e a soli pochi metri di distanza, un altro turista, questa volta 61enne svizzero-francese, è stato soccorso sempre per un malore. L'uomo si è salvato grazie al soccorso dei bagnini di salvataggio Roberto Sugar Pasolini e dello stesso Mordini. «Lo abbiamo visto accasciarsi racconta Pasolini poco dopo essere entrato in acqua. Forse è stata una congestione. Fortunatamente grazie alle cure del personale del 118 si è ripreso in pochi minuti. In questi giorni le temperature ancora estive, ma l'acqua molto fredda del mare, possono provocare questo tipo di malori. La nostra attenzione in acqua è costante. A Bellaria Igea Marina ci sono tanti turisti anziani e per loro il rischio ogni volta è doppio». r.c. Corriere del Trentino – 6 settembre Pensionato di Bocenago annega nel mare Adriatico Era in vacanza a Termoli Vittima Giovanni Paolo Alberti, aveva 68 anni TRENTO La giornata era l'ideale per un bel bagno nelle acque del mare. Il sole, il caldo, la spiaggia e il mare tranquillo: difficile resistere. Si è buttato in acqua, ma dopo qualche bracciata è stato colto da un improvviso malore. Ha tentato di uscire, di chiedere aiuto, ma non ce l'ha fatta. La moglie Caterina lo ha visto in balìa delle onde e, disperata, ha subito lanciato l'allarme. Ma neppure l'intervento tempestivo dei soccorritori è bastato a salvare Giovanni Paolo Alberti, 68 anni di Bocenago. È accaduto tutto in fretta ieri mattina sulla spiaggia del lungomare nord, poco dopo il distributore, lungo il litorale adriatico, a Termoli. Giovanni Paolo Alberti (a Bocenago per tutti era Giampaolo) si è inabissato nelle acque attorno a mezzogiorno. Le grida disperate della moglie sono state subito udite da Bruno Fraraccio, un vicino del residence dove Alberti alloggiava. È stato lui a prestare i primi soccorsi e a praticargli il massaggio cardiaco in attesa dell'arrivo dell'ambulanza. In un primo momento sembrava dare qualche flebile segno di reazione. Purtroppo non c'è stato nulla da fare neppure per i sanitari del 118 che hanno tentato di rianimarlo, ma verso le 13 si sono dovuti arrendere alla triste realtà. Sul posto sono subito intervenuti anche gli uomini della Capitaneria di porto. Alberti potrebbe essere annegato a causa di un malore improvviso, forse un arresto cardiaco. La salma dell'uomo è stata trasportata all'ospedale San Timoteo della cittadina adriatica, dove verrà eseguita l'autopsia per capire le cause della morte. Alberti era a Termoli da una decina di giorni, era sceso in Molise per trascorrere una bella vacanza al mare, ma ieri l'improvvisa tragedia. Un dolore profondo per i figli dell'uomo, Alberto, imprenditore e maestro di sci, e Davide, proprietario del noto ristorante di Bocenago «La Voglia» che sono stati raggiunti dalla terribile notizia nel primo pomeriggio e sono subito partiti per raggiungere la mamma Caterina. Ma c'è un paese, incredulo e addolorato, che ieri ha accolto la triste notizia. Bocenago è un paese piccolo, tutti si conoscono, ma Giampaolo (come lo chiamavano, abbreviando i due nomi), lo ricordano tutti con grande commozione, perché era parte integrante della vita sociale del paese. Da anni era in pensione, aveva lavorato per la Provincia, per il servizio di ripristino, ma per anni era stato anche in seno al consiglio comunale. Aveva ricoperto la carica di consigliere negli anni '90, come ricordano in Municipio, e poi nella legislatura del 2000-2005. Ma ancora oggi, che da pensionato si dedicava soprattutto alla famiglia e alla sua casa, non mancava mai di dare un suo contributo alla comunità. «Era instancabile ricorda commossa e ancora incredula, il vice sindaco Silvana Riccadonna lo abbiamo saputo da poco e siamo tutti affranti. Era una gran brava persona, collaborava nel volontariato, aveva collaborato anche con la Proloco, si è sempre speso molto per la comunità, era un grande lavoratore. Lo avevo visto pochi giorni prima della partenza per il mare continua stava bene, era sempre in movimento, sembra impossibile quello che è successo». Il dolore, silenzioso e composto, nel piccolo paese della val Rendena è palpabile. La famiglia di Alberti a Bocenago è molto conosciuta e stimata, anche la nipote Silvia fa parte del consiglio comunale e ora tutti si stringono attorno ai figli di Giampaolo. È affranto anche l'ex sindaco Mauro Alberti. «Lo conoscevo bene, era una persona socievole, disponibile, una bellissima persona ricorda si è sempre impegnato per la comunità. Sapeva essere anche ironico, talvolta estroverso, siamo tutti dispiaciuti e ancora increduli». Dafne Roat RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere del Veneto (Ed. Padova) – 6 settembre Gravissimo il professor Zanesco «padre» della Città della Speranza L'ematologo, 78 anni, ha perso il controllo dell'auto sulla statale del Santo È in prognosi riservata dopo una lunga operazione d'urgenza alla milza CADONEGHE Forse si è trattato di un leggero malore, forse di una distrazione. Certo è che se ora il professor Luigi Zanesco, 78 anni, storico direttore del reparto di Oncoematologia pediatrica dell'Università di Padova e fondatore della «Città della Speranza», è ancora vivo è quasi un miracolo. Nella tarda serata di ieri è uscito dalla sala operatoria dell'ospedale di Padova dopo un intervento per l'asportazione della milza. Un intervento, guidato dall'equipe del professor Romeo Bardini, che sembrava disperato ma che alla fine ha rivelato un quadro clinico grave ma non così drammatico come inizialmente ipotizzato. Tutto accade intorno alle 14 di ieri quando il professore stava percorrendo a bordo della sua Alfa Romeo 166 la statale del Santo. Lo stavano aspettando alla Città della Speranza dove di lì a poco si sarebbe tenuta una conferenza stampa per parlare di calcio e di beneficenza. Lungo la statale del Santo, nel territorio di Cadoneghe, 500 metri prima del ponte sul Brenta alcuni testimoni hanno però raccontato di aver visto l'auto di Zanesco spostarsi lentamente sulla sinistra andando ad invadere la corsia opposta. Prima l'Alfa Romeo ha strisciato contro la fiancata del semirimorchio di un tir, poi non riuscendo a correggere evidentemente la traiettoria ha finito la sua corsa in un frontale contro un altro mezzo pesante. Un urto violentissimo che fin da subito ha fatto temere il peggio. Luigi Zanesco, dopo essere stato estratto dalle lamiere non senza difficoltà, è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Padova. Qui il quadro clinico è apparso fin da subito drammatico. Tanto da spingere i medici ad operarlo d'urgenza per rimuovere un grosso ematoma interno, all'altezza della milza. A conclusione dell'intervento fortunatamente la situazione è apparsa meno grave di quanto immaginato. Il professor Zanesco è uno dei padovani più illustri, uno dei padri fondatori della «Città della Speranza». Grazie a questa Fondazione nata nel 1994 per volontà di un gruppo di imprenditori veneti in stretta collaborazione con il professor Zanesco, la clinica di Oncoematologia Pediatrica è diventata un centro di ricerca ed un punto di riferimento diagnostico a livello nazionale per le leucemie e di riferimento europeo per linfomi, sarcomi e tumori epatici. Attualmente la Clinica ospita il 90 per cento dei pazienti del Veneto, con oltre 1000 ricoveri all'anno e 7000 prestazioni in Day Hospital ed è stata la prima istituzione italiana ad eseguire il trapianto di midollo nei bambini. Oggi, inoltre, la struttura è l'unico centro europeo inserito con altri nove di diverse nazioni del mondo, in uno piano internazionale di cura e prevenzione delle leucemie. Per merito dell'impegno dei ricercatori e dei tanti volontari della Clinica Oncoematologica, della Fondazione Città della Speranza, dell'A.I.L. le guarigioni sono passate dal 10 per cento degli anni sessanta al 78 per cento di oggi. Nel 2004 si era anche candidato a sindaco a con la lista civica «Padova Positiva» (7 mila voti, 5,3%) mentre nel 2009 aveva appoggiato esternamente il candidato sindaco del centrodestra Marco Marin. Intanto, sempre ieri, un altro grave incidente si è verificatonel pomeriggio verso le 15 in curva Bentsik, nel tratto di tangenziale di Albignasego. Due auto per ragioni ancora da chiarire si sono scontrate frontalmente. I due conducenti sono stati ricoverati d'urgenza all'ospedale di Padova in condizioni critiche. Nessuno di loro era fortunatamente a rischio di vita. Riccardo Bastianello Alessandro Macciò RIPRODUZIONE RISERVATA Fai Informazione.it – 6 settembre CICLISTA SI SENTE MALE E MUORE DUE VIGILI TENTANO DI SALVARLO NERETO - Stava percorrendo in bicicletta via Parignano a Nereto (Teramo) quando è stato colto da malore ed è finito a terra. Di L.M., 79 anni del posto, si è accorto un vigile del fuoco fuori servizio e un vigile urbano che percorrevano la strada uno in auto, l'altro a piedi. I due si sono subito fermati per prestare soccorso all'anziano che era ancora vivo quando sono arrivati. Il vigile del fuoco ha praticato le manovre di primo soccorso: massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca in attesa che arrivasse l'ambulanza del 118, chiamata dall'agente di polizia locale anche lui fuori servizio. La Stampa (Ed. Cuneo) – 6 settembre Negoziante di Boves stroncata da infarto FUNERALI. AVEVA 76 ANNI Ha mangiato pranzo e come sua abitudine, si è seduta sul divano per riposare. Ha accusato un malore e perso i sensi. Vano l'intervento dell'équipe medica del 118. E' morta così, stroncata da infarto nella sua abitazione, Margherita «Elvira» Giordano, 76 anni, da dieci collaboratrice in un negozio di alimentari in via Roma, a Boves. Originaria del paese, figlia unica, rimase orfana del padre all'età di 7 anni e della madre quando ne aveva 13, ma reagì con coraggio alle gravi perdite, lavorando fin da adolescente. A lungo operaia per la fabbrica «Pollo Ora» nell'ex filanda Favole a Boves, dal 2003 affiancava il figlio Piero nell'attività commerciale ed era molto conosciuta e stimata. Vedova da nove anni del marito Carlo Dalmasso (ex dipendente del Genio civile), dedicava buona parte del tempo libero alla cura del giardino e dei fiori, di cui era grande appassionata. Donna molto attiva, abituata a muoversi in bicicletta, era molto legata alla famiglia. Lascia anche le figlie Anna, Franca, Michela, cinque nipoti e due pronipoti. Funerali oggi, alle 15, nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo. [mt. b.] La Stampa (Ed. Cuneo) – 6 settembre Stroncato da malore macchinista delle Fs Saranno celebrati oggi, alle 10, presso la parrocchia del rione Ferrone, a Mondovì, i funerali del monregalese Gigi Baracco, scomparso all'improvviso per un malore a 58 anni. Baracco era macchinista delle ferrovie e lavorava soprattutto sulle linee del Piemonte e del Ponente ligure. La moglie Irene Garelli: «Ringrazio a nome della nostra famiglia, tutti i colleghi e amici di lavoro di mio marito per la loro vicinanza in questo momento di dolore». Il ferroviere era fratello di Michele Baracco, in passato consigliere comunale e anche candidato sindaco del Comune di Mondovì, per il partito di Rifondazione Comunista. «Mio fratello era un appassionato lettore, soprattutto di saggistica, letteratura e filosofia - ricorda Michele Baracco -. Anche lui da giovane aveva fatto attività politica, ma poi non aveva proseguito, anche se aveva continuato ad interessarsi alle tematiche sociali e alla politica nazionale. Amava molto la montagna e fare escursioni nelle nostre valli e tra meno di un anno sarebbe andato in pensione.». Gigi Baracco lascia la moglie Irene, la sorella Carla, il fratello Michele e la suocera Anna. La salma del ferroviere sarà sepolta nel cimitero comunale di Mondovì. [em. b.] Il Resto del Carlino (Ancona).it – 6 settembre Fabriano, clochard trovato morto in un cortile L'uomo è il 73enne Bruno Gomiero: con ogni probabilità la causa del decesso sarebbe da attribuire a un malore IL CORPO è stato ritrovato esanime sdraiato a terra in un cortile prospiciente una delle abitazioni di via Alfieri. L'uomo è il 73enne Bruno Gomiero nato a Padova che, secondo i primi rilievi, risulterebbe un girovago senza una residenza ufficiale, deceduto certamente per cause naturali in quanto il corpo non presentava alcun tipo di segno di violenza. Si tratterebbe, dunque, di qualcosa di piuttosto simile ad un clochard che si sarebbe trovato in città in maniera del tutto occasionale in quanto a Fabriano non avrebbe né parenti, né frequentazioni fisse si amici o conoscente. Sul posto i sanitari del 118 e gli agenti del Commissariato che all'arrivo in zona non hanno potuto far altro che constatare il decesso avvenuto con ogni probabilità a causa di un malore: l''autopsia di domani dovrebbe fugare gli ormai minimi dubbi. Piuttosto gli inquirenti coordinati dal vice questore Mario Russo stanno cercando di capire dove abbia trascorso la notte l'uomo e se l'eventuale riposo all'aperto a temperature piuttosto basse possa aver in qualche modo favorito o accelerato il malore fatale. Dai primi rilievi risulta che l'uomo avesse con sé alcuni vecchi biglietti del treno e poco altro, a conferma di come si trattasse di una persona con pochissima disponibilità economica e sempre pronta a viaggiare per cercare sistemazioni occasionali anche in struttura predisposte ad ospitare soggetti in difficoltà. Corriere della Calabria.it – 6 settembre Anziano trovato cadavere in spiaggia a Gioiosa: è morto per un malore Si tratta di un uomo di 85 anni di cui non sono state rese note le generalità. Il corpo non presenta segni di violenza MARINA DI GIOIOSA JONICA Un uomo di 85 anni, del quale non sono state rese le generalità, è morto mentre si trovava sulla spiaggia di Marina di Gioiosa Jonica. L'anziano, secondo alcune testimonianze raccolte dai carabinieri, è giunto sulla spiaggia a bordo di un mezzo e si è spogliato. Ad un certo punto si sarebbe accasciato, colpito presumibilmente da un malore. I carabinieri hanno riferito che il medico legale, giunto sul posto su diposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Locri, non ha riscontrato sul cadavere dell'anziano segni di violenza o altri elementi che possano fare ipotizzare una causa diversa a quella naturale. Il Giornale di Vicenza,– 7 settembre Malore, operaio in fin di vita IL DRAMMA. Operatore della raccolta rifiuti per Greta Alto Vicentino aveva accusato dei malesseri l´altra mattina. All´inizio del turno i responsabili gli hanno detto di tornare a casa Dopo tre ore un collega l´ha trovato riverso nel suo furgone Lotta tra la vita e la morte un operatore della raccolta rifiuti colto da malore poco prima di partire per il turno lavorativo. L´altra mattina all´alba si era recato al lavoro puntualmente, come fa da diversi anni, nella sede di Greta Alto Vicentino in via Lago di Molveno. Abdur Razzak Khondokar, 34 anni, fa l´operatore per la società che gestisce il ciclo completo dei rifiuti. Il suo compito è quello di partire alle 5 del mattino dalla sede in zona industriale per recarsi nelle case degli utenti a ritirare, con i mezzi dell´azienda, i sacchi del rifiuto secco e svuotare i bidoncini blu dell´umido. Ai responsabili della ditta però giovedì mattina aveva detto che non si sentiva tanto bene: giramenti di testa, nausea. Abdur, di origini bengalesi ma da diversi anni a Schio dove risiede in via Milano con la moglie, due figli piccoli e un terzo in arrivo fra un mese, è considerato un dipendente modello, irreprensibile nello svolgere i suoi compiti, non certo incline e simulare malanni per passare una giornata a casa. Infatti i suoi superiori non hanno avuto dubbi: «Vai pure a casa a curarti - gli hanno detto - è inutile che tu parta per il tuo giro se non ti senti bene». Abdur è uscito dagli uffici e per oltre tre ore nessuno lo ha più visto, sino alle 8.40, quando un suo collega di lavoro ha notato qualcuno accasciato sui sedili posteriori di un furgone Volkswagen parcheggiato all´esterno di Greta. Abdur sembrava coricato per un riposino ma ad allarmare il testimone è stata la presenza di vomito attorno al suo corpo che non dava segni di vita. I responsabili di Greta hanno chiesto immediatamente i soccorsi. Sul posto è intervenuto il Suem assieme ad una pattuglia del Consorzio di polizia locale Altovicentino. Le condizioni dell´operaio sono parse subito gravissime ma i sanitari e il personale paramedico, praticando il massaggio cardiaco per una ventina di minuti, sono riusciti a ristabilire il battito. L´uomo è stato portato nel reparto di rianimazione dell´ospedale di Santorso da dove è stato direttamente indirizzato all´ospedale S. Bortolo di Vicenza. Lì i medici hanno constatato la causa del suo malore: un´emorragia cerebrale. Nel reparto di neurochirurgia del nosocomio vicentino hanno in un primo momento pensato ad un intervento chirurgico ma le condizioni del lavoratore erano talmente gravi da sconsigliarlo e da prevedere un suo rientro all´ospedale di Santorso, dove ora si trova sospeso fra la vita e la morte. Gli agenti di polizia locale hanno effettuato i rilievi di rito, dopo aver verificato che il furgone era di proprietà di Khondokar che a casa, dai suoi cari, non ci è mai arrivato. Moglie, parenti e amici ieri lo hanno vegliato in attesa di un miracolo. L´uomo non aveva manifestato problemi di salute sino al malore. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Resto del Carlino, (Modena) – 7 settembre Pensionato modenese muore sulla spiaggia UN TURISTA modenese di 71 anni è stato stroncato da un malore ieri mattina poco dopo le 10 mentre faceva il bagno, nel tratto di mare antistante il Bagno Olimpia a Cervia (Ravenna). L'uomo era in acqua, assieme alla moglie. All'improvviso, forse a seguito di un attacco cardiaco, si è accasciato finendo sott'acqua. Immediatamente sul posto è arrivato il marinaio di salvataggio che lo ha recuperato e portato a riva, mentre dallo stabilimento veniva allertata la centrale del 118 che inviava sul posto un'ambulanza e l'auto con il medico a bordo. Malgrado la tempestività dei soccorsi, l'utilizzo del defibrillatore e la messa in atto delle manovre di rianimazione, per il turista non c'è stato nulla da fare. La Nazione, (Pisa-Pontedera) – 7 settembre Schianto: muore nell'auto ribaltata Tragica fine di Osvaldo Ceccanti, 86 anni, sulla via di Sant'Ermo La 500 ribaltata e accanto il corpo UN MALORE potrebbe essere la causa dell'incidente nel quale ha perso la vita l'ottantaseienne Osvaldo Ceccanti di Casciana Terme. L'anziano, ieri pomeriggio poco prima delle 15.30, stava percorrendo in auto la strada provinciale del Commercio Sud che da Casciana Terme porta a Sant'Ermo. A circa tre chilometri dall'incrocio per Casciana Alta, la Fiat Cinquecento color amaranto, sulla quale viaggiava l'uomo, è finita contro un albero e poi si è capovolta in mezzo alla strada. Un passante ha dato l'allarme alla centrale del 118 di Pontedera. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Cascina e i volontari del distaccamento di Ponsacco. IL MEDICO del 118 e i soccorritori della Misericordia di Peccioli sono riusciti a estrarre dall'abitacolo l'anziano che era ancora in vita, ma in condizioni gravissime; hanno provato a rianimarlo, ma alla fine si sono dovuti arrendere. Il cuore di Osvaldo Ceccanti ha cessato di battere poco dopo. Dopo il nulla osta alla rimozione della salma dal magistrato di turno, i pompieri hanno liberato la strada dall'auto. E' probabile, come detto, che l'incidente sia stato causato da un malore che poi ha provocato anche la morte dell'ottantaseienne. La notizia del tragico decesso di Osvaldo Ceccanti ha destato profondo cordoglio e commozione a Casciana Terme e in tutta la zona. I rilievi di legge sono stati effettuati dai carabinieri della stazione di Ponsacco. G.N. La Nuova Sardegna – 7 settembre Si tuffa per fare una nuotata muore anziano manager DOMUSDEMARIA Si è tuffato in mare per una fare una nuotata, ma ha accusato un malore ed è morto annegato. Un anziano romano, Alfonso Graziani, di 85 anni, è deceduto questa mattina a Chia, di fronte alla spiaggia di Campana. L’uomo si trovava in spiaggia insieme ad alcuni coetanei e alla figlia. Si è tuffato in mare per una nuotata insieme a un amico, scomparendo tra le onde. Nel giro di pochi minuti è scattato l'allarme. Nello specchio d'acqua in cui l'anziano era scomparso sono state inviate due motovedette della Guardia Costiera, chiesto anche l'intervento di un elicottero. Il corpo del romano è stato avvistato da un acquascooter e trasportato a riva dove ad attenderlo c'era già un'ambulanza del 118. I medici hanno tentato in tutti i modi di rianimarlo, ma non c'è stato nulla da fare. Sul posto sono anche intervenuti i carabinieri. Graziani era un manager molto conosciuto nel settore delle telecomunicazioni. Attualmente presidente dell'Infocontact, Graziani aveva ricoperto molte posizioni dirigenziali chiave nel Gruppo Telecom Italia. È stato il pioniere della telefonia mobile in Italia, avviando quella che sarebbe diventata Telecom Italia Mobile. La InfoContact, nata dall'esperienza di Computron spa e Vag & Partners srl, dal 2007 eroga servizi di contact center, customer care e teleselling per le più importanti aziende di telecomunicazione, energia e gas. L’uomo era a Chia proprio per partecipare a una convention di un gruppo di telefonia. Il Resto del Carlino, (Pesaro) – 7 settembre Pesaro UNA BRUTTA disavventura davvero quella di Laquan Prowell, che ha passato tre notti in ospedale e solo stamane sarà dimesso. La società biancorossa, anche per il bene del ragazzo, ci ha voluto vedere chiaro dopo il malore di cui è rimasto vittima negli spogliatoi, al termine dell'allenamento di mercoledì. Non sono ancora trapelate notizie ufficiali dopo gli accurati accertamenti medici a cui è stato sottoposto Laquan, ma la preoccupazione ieri è apparsa in crescita. Comunque, oggi si farà definitiva chiarezza sulla situazione sanitaria dell'ala americana e sulle sue possibilità di proseguire la sua avventura in biancorosso, appena agli inizi. Un intoppo che non ci voleva dopo l'infortunio di Traini che ha già privato Dell'Agnello, per un mesetto, di una pedina fondamentale nella costruzione del gioco. Quello che è capitato a Prowell in questa settimana complica ulteriormente un percorso che avrebbe invece bisogno di linearità e completezza nella fase in cui si gettano le basi del gioco e della coesione tecnica di squadra. Tenuto conto che la Vuelle è una di quelle squadre che deve cercare di arrivare pronta subito al via, al contrario delle squadre di rango che ci mettono più tempo a carburare. INTANTO, nel pomeriggio di oggi, la palestra nord ospiterà dalle 18 lo scrimmage contro la Fileni Jesi, che anche quest'anno milita in Legadue Gold. La formazione marchigiana, costruita ancora attorno al gigante pesarese Michele Maggioli, ha visto il ritorno a «casa» di Mason Rocca dopo nove anni; gli stranieri della Fileni sono il danese (di origini montenegrine) Darko Juric e l'americano Leemire Goldwire, ex Forlì e Brescia. A coach Piero Coen è stato chiesto di valorizzare giovani interessanti come Marco Santiangeli (di San Severino Marche) e Federico Bargnesi, un '95 di scuola fanese, finito a Jesi negli anni del divorzio dalla Vuelle. Una prima verifica del lavoro fatto contro un avversario, test che sarà ancora più probante a San Marino, martedì e mercoledì, nel primo torneo ufficiale. Infine, Giacomo Mariotti, già capo ufficio stampa della Robur Pallavolo, entra a far parte della famiglia Vuelle. «Con Elio Giuliani (responsabile), Enrico Franci, Federico Benedetti, Luca Toni, Silvia Mengucci e Paolo Baccillieri, farà parte dell'«area media» della società che lo ringrazia per il prezioso e competente contributo che potrà fornire», afferma una nota. Elisabetta Ferri © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Messaggero, (Umbria) – 7 settembre Malore in casa salvata dai cani Amici a quattro zampe. Specie e soprattutto nei momenti di bisogno. Succede che una donna, anziana, in zona Marsciano, si trovi sola in casa e abbia un malore: cade a terra, sta male e non ha nessuno al momento che possa aiutarla. Ma ci sono i cani, che iniziano ad abbaiare così tanto da allertare i vicini a sua volta allarmati dal fatto di non vedere da qualche ora la loro anziana vicina di casa. Scatta immediatamente la telefonata a 118 e vigili del fuoco, e quando i soccorsi entrano in casa possono prendersi cura della donna. Sotto choc ma in buone condizioni. La Nazione, (Livorno) – 7 settembre Ucciso in spiaggia da un malore ROSIGNANO UN TURISTA emiliano è morto per un malore alle spiagge bianche. Si chiamava Adriano Tanzi, 63 anni, di Fidenza. Il dramma si è consumato in tarda mattina in pochi minuti davanti alla moglie e ad alcuni amici. L'uomo era in acqua quando si è sentito male: è stato portato a riva ma è spirato nonostante i tentativi dei volontari dell'Assistenza. Sul posto anche la Guardia Costiera. La salma è stata rimossa dopo che la polizia ha terminato i rilievi. Il Mattino, (Avellino) – 7 settembre Stava tornando a casa in auto dopo aver lasciato l’ufficio, ma accusa un malore e finisce la corsa tamponando una vettura parcheggiata. Vittima dell’accaduto un 56enne dipendente della Soprintendenza ai Beni archeologico. L’incidente è avvenuto intorno alle ore 15 all’angolo di Piazza del Tribunale. Immediati i soccorsi, ma per l’uomo purtroppo non c’è stato nulla da fare. Per l’incidente di Piazzale de Marsico sono così risultati inutili i soccorsi, allertati immediatamente dopo l’impatto. Vani anche i tentativi dei soccorritori di praticare all’uomo il massaggio cardiaco. Tutto è avvenuto pochi istanti, dopo che il dipendente della Soprintendenza Bap è uscito dal suo luogo di lavoro. Un malore, l’impatto contro un’Audi in sosta, poi il decesso. All’inizio, sembrava solo un normale incidente al centro di Avellino, avvenuto in un’ora di ”stacco” dal lavoro: poco dopo le 15, i pochi passanti hanno visto una Chevrolet Lacetti nera che è andata a sbattere contro una Audi station vagon, parcheggiata in piazzale De Marsico numero 5. In realtà, alla guida dell’automobile di marca americana c’era il 56enne impiegato alla Soprintendenza che si è sentito male ed ha perso il controllo del suo veicolo, tamponando l’Audi parcheggiata. Era da poco uscito dal Carcere borbonico, dove lavora, e dove sembrava star bene. Aveva giusto qualche problema di pressione. Poi il malore alla guida, forse un infarto, e il botto. Sul posto sono arrivati subito i sanitari del 118 che praticano all’uomo un massaggio cardiaco in ambulanza prima di trasportarlo all’Ospedale «Moscati» di Avellino. Non ci sono sull’asfalto evidenti segni di frenata, ma spetterà alle forze dell’ordine ricostruire la dinamica. Il Mattino, (Caserta) – 7 settembre Due persone anziane sono state trovate prive di vita dai carabinieri nelle ultime ore. Erano da sole e sarebbero state stroncate da un malore. A Calvi Risorta. Nella tarda mattinata, i militari del locale Comando Stazione sono intervenuti in località Pezza Secca, dove all’interno del terreno di sua proprietà era stato rinvenuto il cadavere di Antonio Nonominato di 76 anni del posto. La salma, che da primi accertamenti non presentava alcun segno di violenza, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stata trasferita presso l’istituto di medicina legale di Caserta. A Maddaloni, invece, ieri pomeriggio i carabinieri del locale Comando Stazione sono intervenuti in via Sanbuco, ove all’interno di un’abitazione era stato rinvenuto il cadavere di Biagio Letizia di 75 anni del posto. Anche in questo caso la salma, che da primi accertamenti non presentava alcun segno di violenza, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stata trasferita presso l’istituto di medicina legale di Caserta per un esame esterno. Il Tirreno – 7 settembre Muore sul bus dopo un litigio Livorno: l’uomo aveva difeso il controllore nel diverbio con un passeggero privo di biglietto Poco dopo il malore fatale mentre il pullman percorreva viale Italia. Gazzetta di Reggio – 7 settembre Morto lo storico titolare della Frigotecnica Albinea: un malore improvviso ha stroncato il 67enne Giorgio Maffei nella sua casa della Noce ALBINEA E’ morto all’alba di ieri, nella sua casa di via Soglia, alla Noce, l’imprenditore 67enne Giorgio Maffei. Un decesso improvviso quanto inaspettato, che ha gettato nel dolore la famiglia, gli amici e i tanti clienti di Maffei, uno dei soci fondatori della ditta Impianti industriali Frigotecnica del Buco del Signore, a Reggio, che gestiva insieme al fratello Giuseppe da più di 40 anni e dove lavora anche uno dei figli. Maffei, in pensione da qualche anno, continuava a seguire in prima persona l’attività dell’azienda ed era andato al lavoro anche giovedì, quando era rincasato all’ora di cena. Nulla lasciava presagire quanto è accaduto poche ore dopo. Poco prima delle sei di ieri, però, Giorgio Maffei si è svegliato all’improvviso, ha detto alla moglie Ernesta che non si sentiva bene ed è morto subito dopo, stroncato da un malore. Uno dei tre figli, che vive in casa con i genitori, ha telefonato al 118 per chiedere l’intervento del personale medico ma, una volta arrivati, gli uomini inviati da Reggio Soccorso non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Giorgio Maffei viene descritto dai familiari come un gran lavoratore, che faceva della sua azienda, del suo podere e della famiglia le sue ragioni di vita. Alla Noce, infatti, Maffei curava i suoi cavalli, animali di cui era appassionato, e coltivava la sua terra, in particolare la vigna. L’imprenditore, oltre alla moglie Ernesta lascia i figli Maurizio, Andrea e Paolo e l’adorata nipotina Ellison. Il funerale si svolgerà lunedì mattina con partenza alle 9.30 dall’obitorio dell’ospedale di Scandiano, dove è stata allestita la camera ardente, per la chiesa parrocchiale di Borzano. Giornale di Cantù – 7 settembre CIAO ISABELLA, GIOVANE MAMMA STRONCATA DA UN INFARTO «Era una persona splendida». Poche parole, pronunciate con un filo di voce. Così tutte le persone che la conoscevano vogliono ricordare Isabella Barossi, 43 anni, scomparsa lo scorso mercoledì 4 settembre a causa di un arresto cardiaco. Un malore improvviso che l?ha portata via per sempre. Come tutte le mattine, Isabella si stava recando al lavoro a Tavernerio, dove era impiegata presso una ferramenta del paese quando, all?improvviso, è stata colta da un infarto. I soccorsi, arrivati tempestivamente, hanno cercato di mantenere in vita la donna, trasportata d?urgenza all?ospedale «Sant'Anna» di Como ma, purtroppo, non ce l?ha fatta: il suo cuore ha ceduto. La notizia della scomparsa della mamma si è diffusa in un baleno, suscitando grande cordoglio e commozione tra i conoscenti.Nell?abitazione di Andrate, in via Liguria, dove Isabella abitava con il marito Sebastiano e le due figlie, Jessica , di 20 anni, e Giulia , di 13, è stato un continuo via vai di persone, amici e parenti che hanno voluto stringersi attorno alla famiglia, a portare conforto e qualche abbraccio per una tragedia che ha lasciato tutti addolorati, e incapaci di darsi una spiegazione logica a tutto questo. «Isa», così la chiamavano gli amici e i familiari, aveva molte passioni, in particolare quella per le due ruote e il teatro. Adorava i giri in motocicletta alla scoperta di nuove città e non si perdeva mai un?edizione del Mugello.Tifava per il «dottore», Valentino Rossi, che supportava durante ogni sua gara con un grande tifo e che descriveva come «l'omino dai pensieri felici».Su di lei, infatti, Valentino aveva un effetto speciale. Nei momenti tristi e malinconici vedere una gara di Valentino, era per Isa come «mangiarsi un cucchiaio di nutella ascoltando la tua musica preferita, perdendoti nei pensieri più profondi per finire in un sorriso rivitalizzante», così aveva più volte detto. Mentre nei momenti allegri, spensierati pieni d?amore e di serenità, la presenza mediatica del pilota aggiungeva in lei grinta e sicurezza, tanto da poter pensare di disfare il mondo e rifarlo a proprio piacere. Poi veniva il teatro, che da sempre amava, che praticava da diversi anni, dapprima al Teatro Sociale di Como per poi frequentare un corso di musical presso la scuola Dams di Cantù. «Grease» è stato l?ultimo spettacolo in cui ha recitato, nei panni di Miss Linch, lo scorso 9 giugno al Sociale di Como, con tutta la grande passione che nutriva per il palcoscenico. Spettacolo riuscito benissimo, soprattutto grazie ai costumi e alle scenografie preparati con amore da lei stessa. Perché funzionava così: quando c'era da dare una mano, tutti sapevano che si poteva contare su Isa. Perché Isa sapeva ascoltarti e darti sempre il consiglio giusto. Gioiosa, generosa e disponibile, trovava sempre una soluzione, che era la migliore di tutte. E ora, mancherà fisicamente a tutti, ma nel cuore e nella mente di amici e parenti continuerà a essere presente più che mai, anche se nemmeno il tempo potrà curare questo immenso dolore. Curiosa della vita e degli altri, faceva sempre di tutto per vedere felice chi le stava intorno. Tutti ne parlano come di una grande donna, una donna piena di vita sempre pronta ad aiutare il prossimo. Una persona dotata di una grande socialità, ricca di disponibilità nei confronti di tutti i conoscenti, un?amica su cui contare. Proprio per il suo carattere aperto, Isa era molto conosciuta ed erano davvero decine e decine le persone che le volevano bene e che lei amava. Ieri, l?ultimo addio a Isabella nella chiesa di Fino. Tantissimi i presenti per accompagnarla nel suo ultimo viaggio. Un dolore composto e dignitoso. Un saluto triste e delicato all?interno di una chiesa affollatissima, gremita e commossa che ha voluto unirsi per ricordare questa grande persona La Nuova Sardegna – 8 settembre Escursione tragica, infarto uccide un ciclista amatoriale L’oristanese Mario Carrus stroncato da un attacco cardiaco Percorreva una discesa quando il cuore si è fermato Nemmeno i controlli medici a volte bastano IL DRAMMA»VICINO A FORDONGIANUS Sono tantissimi i ciclisti amatoriali che ogni giorno percorrono le strade della provincia. Mario Carrus era uno di loro, abituato a macinare chilometri. Ed è per questo che la sua morte così improvvisa lascia aperti degli interrogativi ai quali non si riesce a dare risposta. Tutti gli sportivi, non solo gli agonisti, fanno continuamente i controlli sul proprio stato di salute proprio per evitare problemi durante l’attività fisica. Nonostante questo l’imprevedibile è sempre dietro l’angolo e nessun controllo può dare certezze assolute. di Enrico Carta w ORISTANO Alle undici meno un quarto Marietto fa la sua ultima pedalata. Alle undici meno un quarto anche il suo cuore batte per l’ultima volta. Il ciclista amatore oristanese sta percorrendo la discesa che da Fordongianus deve riportarlo verso Oristano. Ma è proprio lì, quando il massimo sforzo tra i tornanti che portano ad Allai e poi al paese delle terme è già compiuto, che Mario Carrus, commerciante oristanese di 56 anni, muore. Non servono i soccorsi pressoché immediati. Un medico che faceva parte della piccola carovana di una decina di ciclisti in escursione tenta la rianimazione. Sono passati appena cinque minuti da quando il primo dei compagni di Mario Carrus si è accorto che il suo amico era stramazzato al suolo, eppure tutto è inutile. Da Ghilarza l’ambulanza del 118 arriva in un lampo. Di minuti ne passano altri cinque, tempi assolutamente rapidi per i soccorsi, eppure nulla. Quel cuore non batte più e la strada sulla quale aveva passato tante ore in sella alla sua bici diventa il suo ultimo letto. È così che un infarto trasforma una mattina, che come tante altre doveva essere di sport e di svago, in una tragedia. Mario Carrus, che tutti in città chiamavano affettuosamente Marietto, aveva percorso decine di volte quelle curve. E anche ieri era salito in sella per quell’escursione che nessuno avrebbe ovviamente immaginato potesse essere l’ultima. Sono circa le otto del mattino quando il gruppetto di una decina di ciclisti amatori si ritrova per partire. Il percorso è collaudato: si sale sino ad Allai per arrivare a Fordongianus. Lì un breve riposo per riempire le borracce di acqua prima di ripartire. Mario Carrus scherza coi suoi compagni di escursione dicendo di aver colmato le borracce con l’acqua calda delle terme. È l’ultima battuta di una persona dal carattere quanto mai gioviale, prima di riprendere il cammino verso casa. La salita è alle spalle e la fatica che piace tanto ai ciclisti e agli sportivi in genere è già un ricordo. Ora c’è la discesa che non fa male a nessuno, ci sarebbe solo da stare attenti per evitare cadute che possono essere sempre dietro l’angolo. Non stavolta. Stavolta Mario Carrus va a terra, ma non ha sbandato, ha solo finito la sua corsa prima del traguardo. In un istante se n’è andato e in un istante tanti amici apprendono di quanto è accaduto e restano increduli di fronte alla notizia. Non un segnale poteva far prevedere la tragedia, perché Mario Carrus era sempre molto attivo. Da ragazzo era stato ciclista dilettante, poi col passare degli anni aveva accarezzato l’ebbrezza di altri sport come il surf. La passione per la bici lo aveva però nuovamente coinvolto ed era diventato uno dei tanti amatori che percorrono le strade della provincia quotidianamente. Da ieri hanno un compagno di viaggio in meno. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il Giorno, (Bergamo-Brescia) – 8 settembre Muore d'infarto mentre fa acquisti CURNO HA ACCUSATO un improvviso malore ieri mattina mentre si trovava all'interno del centro commerciale «Leroy Merlin» di via Fermi, a Curno ed è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. Ma per lui non c'è stato purtroppo nulla da fare. E' morto così un pensionato di Bergamo di 66 anni, R. O.: nonostante il prodigarsi dei medici il suo cuore ha cessato di battere poco dopo mezzogiorno La Repubblica – 8 settembre Sanremo, torinese muore in mare era il suo ultimo giorno di vacanza La donna ha avuto un malore, inutili i soccorsi del bagnino UNA turista di 70 anni, M. L., residente della provincia di Torino, è morta ieri, dopo avere accusato un malore in mare, davanti ai bagni Matuzia, a Sanremo. L’anziana, al suo ultimo giorno di villeggiatura della Città dei Fiori, era entrata in acqua assieme ad un’amica. Quest’ultima ha nuotato per un paio di bracciate, allontanandosi un po’. Quando si è girata, l’ha vista perdere conoscenza, andare giù più volte e bere molta acqua. Nel frattempo ha chiesto aiuto. Il bagnino dello stabilimento balneare è riuscito a portare l’anziana sul bagnasciuga, cercando di rianimarla, in attesa dei soccorsi del “118”, che però sono stati inutili. Alcuni bagnanti, comunque, raccontano che erano alcuni giorni che la donna torinese accusava diversi malesseri. Il Messaggero, (Abruzzo) – 8 settembre Si sente male e annega a pochi metri dalla riva Alberto D’Angelo batterista, era stato allievo di Vasco Rossi CASALBORDINO Ieri pomeriggio, mentre faceva il bagno a pochi metri dalla riva, è morto Alberto D'Angelo, 61 anni, di Casalanguida. Batterista, era stato tra gli allievi di Vasco Rossi. È stato un malore. Erano da poco passate le 14 quando, con un sole ancora estivo, D'Angelo era in acqua a godersi uno splendido pomeriggio settembrino. A riva, con alcuni familiari, c'era anche il papà, 83 anni. All’improvviso il dramma: l'uomo ha accusato un malore e, notato dalla spiaggia dagli altri bagnanti, si è accasciato. «Era in un punto dove l'acqua non è profonda- ha detto amareggiato il comandante del Circomare di Vasto, il tenente di vascello Giuliano D'Urso - ma purtroppo non c’è stato nulla da fare». I soccorsi sono stati immediati: i primi a tirare l'uomo fuori dall'acqua sono stati i bagnini degli stabilimenti balneari, ancora regolarmente in servizio il secondo sabato di settembre, aiutati dagli altri bagnanti. Sono stati minuti concitati e drammatici: adagiato delicatamente a riva, l'uomo è stato sottoposto dagli addetti al salvataggio alle prime tecniche di rianimazione, mentre da Chieti, subito allertato, il centro operativo del 118 ha disposto l'immediato decollo dell'eliambulanza. A Casalbordino Lido, frattanto, i medici del servizio d’emergenza hanno provato per lunghi, interminabili minuti a far ripartire il cuore dell'uomo, purtroppo senza successo. Fulminante il malore, forse un infarto, che ha reso vano ogni tentativo di rianimazione. Sul posto, pronti a facilitare le operazioni di decollo dell'elicottero del 118, poi ripartito senza paziente, hanno lavorato i carabinieri di Casalbordino e la polizia municipale. La notizia è subito rimbalzata a Casalanguida, dove D'Angelo era assai conosciuto. Celibe, viveva con i genitori dopo una vita spesa per la musica: «È vero - dice addolorato Tonino Menna, consigliere regionale Udc - Alfredo, batterista, aveva suonato nella Rivista di Raffaele Pisu e aveva lavorato anche con Vasco Rossi». Gianni Quagliarella © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Resto del Carlino, (Rimini) – 8 settembre Colpito da un malore in casa: i vigili lo salvano in extremis L'allarme dato dalla coop dove l'uomo era volontario SANTARCANGELO ERA IMMOBILIZZATO A LETTO DA GIORNI SE NON FOSSERO intervenuti loro, a quest'ora sarebbe già morto. Un intervento provvidenziale quello compiuto dagli agenti della polizia municipale di Santarcangelo, che l'altro ieri sono entrati nell'appartamento di un uomo dopo che alcuni amici ne avevano segnalato l'assenza dal luogo dove faceva il volontario da un paio di giorni. DOPO AVER FORZATO la porta con l'aiuto dei vigili del fuoco, gli uomini della polizia municipale hanno trovato l'uomo, un 54enne che vive da solo in un appartamento nella zona di via Daniele Felici, agonizzante a letto. Era ancora cosciente, ma si lamentava e urlava a gran voce, ed era in condizioni pietose: probabilmente era rimasto bloccato nel suo letto da almeno due giorni, e forse non ce l'avrebbe fatta a resistere così ancora a lungo. Sul posto è intervenuta immediatamente un'ambulanza del 118, che ha trasportato d'urgenza l'uomo in ospedale. Il 54enne è tuttora ricoverato in medicina d'urgenza, ed è in condizioni molto critiche, tanto che la sua prognosi non è stata ancora sciolta dai medici. L'uomo purtroppo non è ancora fuori pericolo. Il malore che l'ha colpito poteva essergli fatale, e se non fosse stato salvato da polizia municipale e vigili del fuoco probabilmente non ce l'avrebbe fatta. IL 54ENNE vive da solo, non ha molti amici e anche con i condomini non ha rapporti molto stretti. Ad avere qualche sospetto sul fatto che potesse essergli accaduto qualcosa è stata la cooperativa sociale presso la quale l'uomo (che è al momento disoccupato) fa il volontario. Non lo vedevano e sentivano più da un paio di giorni, così qualcuno della cooperativa ha pensato bene di dare l'allarme, e ha chiamato la polizia municipale. I vigili sono entrati subito in azione. Sono andati a bussare alla casa del 54enne, e quando hanno visto che lui non apriva hanno avvertito anche i vigili del fuoco per poter entrare nell'appartamento. LA SCENA che si sono trovati davanti, quando sono entrati, era terrificante: l'uomo era riverso sul letto, si lamentava di dolore, portava addosso inequivocabili di chi è immobilizzato a letto da tempo e non riesce ad alzarsi nemmeno per andare in bagno. L'intervento dei vigili è stato provvidenziale, perché nemmeno i vicini di casa si erano accorti di quel che era accaduto, tant'è che hanno applaudito la polizia municipale e i pompieri per la loro azione. Manuel Spadazzi Il Resto del Carlino, (Ferrara) – 8 settembre Paura per l'ex sindaco Soffritti: operato per un malore cardiaco A CONA SOTTOPOSTO AD ANGIOPLASTICA, RICOVERATO MA NON E' GRAVE MOMENTI di paura per l'ex sindaco Roberto Soffritti, che la notte scorsa ha accusato un malore e che ieri, all'ospedale di Cona, è stato sottoposto d'urgenza ad un intervento di angioplastica al reparto di Cardiologia. Le sue condizioni, fortunatamente, non sono gravi ed anzi nella serata di ieri è stato lui ad avvisare alcuni amici e compagni di partito, che avevano partecipato al sit in per la pace in piazza Savonarola, di quella che ha definito una «disavventura». Nella nottata comunque l'ex sindaco, 72 anni il prossimo 11 ottobre, aveva iniziato ad accusare alcuni dolori mentre si trovava nella propria abitazione di via Bellaria; ieri mattina, sentendosi ancora peggio, ha avvisato il proprio medico che a quel punto non ha indugiato. E' SCATTATO immediatamente il ricovero all'ospedale di Cona, visto che i sintomi facevano presagire un possibile infarto; gli accertamenti hanno evidenziato la necessità di intervenire con un'operazione di angioplastica intervento peraltro ormai di routine ed a Soffritti è stato impiantato uno stent', un cosiddetto palloncino che impedisce l'occlusione delle arterie. L'operazione è perfettamente riuscita, ed a quel punto per Soffritti ed i familiari il grande spavento si è attenuato. Anche se in maniera cautelare l'ex sindaco, tesoriere nazionale dei Comunisti Italiani, è stato trattenuto in ricovero nell'ospedale di cui proprio lui, come noto, ha contribuito a dare il via alla realizzazione. Soffritti, che nella giornata di venerdì aveva svolto l'attività politica consueta, era atteso come detto alla manifestazione pacifista di piazza Savonarola, alla quale il Pdci aveva dato la propria adesione. L'assenza non aveva peraltro suscitato preoccupazioni nei compagni di partito, ma in serata lo stesso Soffritti ha avvisato dell'accaduto il segretario provinciale Italo Cariani, rassicurandolo con una battuta per stemperare, forse, la paura provata. Stefano Lolli Il Resto del Carlino, (Rovigo) – 8 settembre POLESELLA Folla in chiesa Addio a Luciano Coltro Folla e commozione ai funerali di Luciano Coltro, 48 anni, guardia giurata della Rovigo Controlli. Gremita la chiesa di Polesella. L'uomo è morto in casa a causa di un malore alcuni giorni fa. Era sposato da quindici anni, due anni fa gli era nata una bambina. La Nazione, (Grosseto) – 8 settembre Turista si sente male E' molto grave A MARINA E' RICOVERATA all'ospedale Misericordia, in prognosi riservata. La turista settantenne era in spiaggia, quando a un certo punto si è sentita male. Un arresto cardiocircolatorio. Il malore ieri mattina mentre la donna si trovava in spiaggia. Nella frazione balneare sono intervenuti i sanitari della Croce rossa, allertati per un codice rosso. DOPO le prime cure che le sono state prestate dai sanitari dell'ambulanza di Castiglione della Pescaia, a Marina è intervenuta anche l'eliambulanza Pegaso, che ha poi trasferito la turista al Misericordia. Quando è arrivata all'ospedale cittadino, i camici bianchi del Misericordia hanno accertato la gravità delle condizioni e deciso il ricovero, in prognosi riservata. La Nazione, (Umbria-Terni) – 8 settembre Addio Amantini, padre del ciclismo umbro Renato aveva 75 anni: malore fatale nella notte. «Memoria storica del nostro sport» CON I SUOI RAGAZZI Renato Amantini è stato anche direttore sportivo di club di FABRIZIO PALADINO CITTA' DI CASTELLO «CI HA LASCIATI il papà del ciclismo umbro». Carlo Roscini, presidente della federciclismo regionale, ricorda così Renato Amantini, grande personaggio delle due ruote, che nella notte tra venerdì e sabato è stato stroncato da un infarto durante il sonno all'interno della propria abitazione di Piosina, nel Tifernate. Memoria storica della popolare disciplina sportiva, Renato 75 anni la sera precedente aveva preso parte insieme alla moglie a un appuntamento conviviale con i componenti della Pro loco del suo paese. «Era sorridente, tranquillo dice l'amico Bruno Allegria ci siamo lasciati dopo aver parlato della nostra realtà che lo aveva visto tra i fondatori. Poi, ieri mattina, è arrivata la tragica notizia...». Renato Amantini, persona affabile, sempre disponibile, da 60 anni ormai dispensava consigli, suggerimenti ai giovani (e non solo) che si avvicinavano ai ciclismo. «UNA FIGURA centrale del nostro sport» ha detto tra le lacrime il presidente Roscini. Aveva scritto un libro sulla disciplina che amava, un altro lo stava completando. Fondatore dell'Unione Ciclistica di Città di Castello (di cui era presidente onorario), è stato anche il sostenitore e l'ispiratore finale per la realizzazione del ciclodromo tifernate. Tra i riconoscimenti a lui assegnati, la Stella d'oro della Federazione ciclistica, una targa d'argento del Coni e tanti altri premi. «Un testimone fedele del ciclismo altotiberino e dell'Umbria ha aggiunto Roscini Lo ricordiamo anche direttore sportivo di numerose squadre in tutte le categorie; ha percorso per intero tutte le tappe' del ciclismo». Oggi alle ore 15 avranno luogo i funerali nella chiesa parrocchiale di Piosina; i feretro sarà accompagnato dalle bici con, in sella, i rarazzini dell'Uc Città di Castello. Al Giro della Lunigiana la rappresentativa umbra guidata dal suo allievo' Giancarlo Montedori ha corso col lutto al braccio. Renato lascia la moglie Giuseppina e i figli Elsa ed Enzo, apprezzatissimo direttore di corsa e segretario del Città di Castello calcio. Alla famiglia anche le condoglianze de «La Nazione». Libertà – 8 settembre Colpito da un malore: 47enne soccorso con l'eliambulanza GROPPARELLO - (p. f.) Colto da un malore a Montechino di Gropparello, un piacentino di 47 anni, D. R., è stato raggiunto ieri con l'eliambulanza e portato in ospedale a Parma. Il fatto è accaduto verso le 8. Il 47enne era con due amici, anche loro di Piacenza, a bordo di un camioncino quando è stato colto da un malore e ha perso conoscenza. Gli amici hanno telefonato al 118 e sul posto sono stati inviati un'ambulanza della Pubblica assistenza "Carpaneto soccorso", l'auto medica da Fiorenzuola e l'eliambulanza da Parma. Nel frattempo l'uomo è stato trasportato dagli amici in piazza a Gropparello. Lì, nell'ambulanza, gli sono stati prestati i primi soccorsi. Poco dopo è arrivato l'elicottero che, dopo aver volteggiato sopra il paese, è stato fatto atterrare al campo sportivo. L'uomo è stato subito trasferito a Parma per accertamenti. L'arrivo delle sirene delle ambulanze e dell'eliambulanza ha richiamato molte persone prima in piazza e poi al campo sportivo.