Misura: “Espressione quantitativa del rapporto fra una grandezza ed un’altra ad essa omogenea scelta come unità” A priori non si conosce il valore di ciò che si misura, al più si avrà una idea sull’ordine di grandezza. E’ quindi necessario fornire un errore, cioè una stima della possibile differenza tra il valore della misura e quello reale (che non conosciamo). La misura quindi: E’ una espressione quantitativa Necessita di una grandezza di riferimento (metro, grammo, secondo, Newton ...) Necessita di una stima dell’errore Il risultato di una misura NON consiste SOLO nel valore fornito dallo strumento, ma anche di un errore e di una unità di misura (la mancanza di uno di questi termini rende gli altri inutili). Una misura DEVE dare una informazione COMPLETA. Esempio: Massa = 0.23 ± 0.01 10-5 Kg 1 Errore: “Differenza tra un valore misurato e quello reale” L’errore determina quanto affidabile è la misura, la sua accuratezza e la sua precisione. Accuratezza: • Stima di quanto il risultato di una misura è vicino al valore reale della quantità misurata (una stima della precisione è data dalla varianza, deviazione standard ...). Precisione: • Stima della ripetibilità della misura (misure diverse della stessa quantità devono convergere allo stesso risultato) Bassa Accuratezza Bassa Precisione Bassa Accuratezza Alta Precisione (errore piccolo, valor medio lontano dal valore vero, errore sistematico) Alta Accuratezza Alta Precisione Alta Accuratezza Bassa Precisione (errore grande) 2 ATTENZIONE Da un punto di vista sperimentale, scrivere: 12 12.0 12.00 12.000 Oppure 120000 1.2E5 120E3 è molto diverso ! Non scrivere una cifra o un decimale nel riportare una data misura o numero indica l’impossibilità di conoscere il valore di quella cifra Se scrivo 12.0 indica che 12.0 Valori non noti 3 ma non per questo nulli ATTENZIONE Non ha senso scrivere X = 12.345689 ± 0.1 X = 12.3 ± 0.137845 X = 12.345689 ± 0.190865 Attenzione ai decimali ogni cifra scritta in una misura ha un preciso significato 4 Analisi dei Dati Supponiamo di dover misurare una osservabile (un peso, una lunghezza, etc. etc.) Facciamo quindi N misure della osservabile in questione Come procede l’analisi dei dati ? 1. Distribuzione in frequenza 2. Parametri della distribuzione: Stime dell’osservabile • • • 3. Parametri della distribuzione: Stime dell’errore e dispersione • • • • • 4. Mediana Moda Valor medio Deviazione Deviazione Media Varianza Deviazione Standard Deviazione dalla Media Grandezze Derivate e studio di fattibilità • • • Propagazione degli errori Retta dei minimi quadrati Media pesata 5 Distribuzione in Frequenza Se si vuole misurare una osservabile, quindi, è necessario effettuare una o più misure. Ciascuna di queste misure ha, il più delle volte, un risultato differente. E quindi possibile costruire il grafico della distribuzione: Misuriamo ad esempio la massa di un oggetto Eseguo 21 misure della stessa quantità. Ottengo 21 numeri differenti. Costruisco un grafico che ha come ascissa il valore della misura, sulla ordinata il numero di volte in cui ho ottenuto tale misura. (Distribuzione in frequenza, f(x)) Stabilisco un passo: in questo caso 0.1 g • Se troppo piccolo 1 conteggio per canale/classe • Se troppo grande tutte le misure in un canale/classe Il totale deve essere uguale al numero di misure 6 6 Frequenza 5 4 3 2 1 2. 5 2. 3 2. 1 1. 9 1. 7 1. 5 1. 3 1. 1 0. 9 0. 7 0. 5 0 Peso [g] • I punti sono distribuiti attorno ad un certo valore m • La dispersione attorno a m è un indice dell’errore della misura • Maggiore è il numero delle misure maggiore sarà la precisione con cui determinerò m 16 2.5 14 2 Frequenza 10 8 6 4 1.5 1 0.5 2 0.5 1 1.5 Peso [g] Passo troppo largo 2 1. 4 1. 57 5 1. 75 1. 92 5 0 0. 7 0. 87 5 1. 05 1. 22 5 0. 17 5 0. 35 0. 52 5 0 0 0 Frequenza 12 Valore [g] Passo troppo stretto 7 14 30 12 25 0 0. 9 1. 05 1. 2 1. 35 1. 5 1. 65 1. 8 1. 95 0. 6 0. 75 0 0. 3 0. 45 0 0. 15 5 0 2 Peso [Kg] 1. 8 1. 95 10 1. 5 1. 65 4 15 1. 2 1. 35 6 20 0. 3 0. 45 0. 6 0. 75 0. 9 1. 05 8 0. 15 frequenza frequenza 10 Peso [Kg] 100 Misure 250 Misure 400 120 350 100 frequenza frequenza 300 80 60 40 250 200 150 100 20 50 0 Peso [Kg] 1. 8 1. 95 1. 5 1. 65 1. 2 1. 35 0. 6 0. 75 0. 9 1. 05 0. 3 0. 45 0. 15 0 0. 6 0. 75 0. 9 1. 05 1. 2 1. 35 1. 5 1. 65 1. 8 1. 95 0 0. 15 0. 3 0. 45 0 Peso [Kg] 1000 Misure 4000 Misure Nota: Aumentando il numero di misure non cambia ne la forma della distribuzione ne la sua dispersione, riesco solo a determinare con piu precisione la forma della distribuzione ed eventualmente i suoi parametri 8 400 350 frequenza 300 250 200 150 100 50 1. 8 1. 95 1. 5 1. 65 1. 2 1. 35 0. 6 0. 75 0. 9 1. 05 0. 3 0. 45 0 0. 15 0 Peso [g] Normalizzando rispetto al numero totale di misure si ottiene la probabilità con cui è possibile ottenere una misura 0.12 0.08 0.06 0.04 0.02 0. 15 0. 3 0. 45 0. 6 0. 75 0. 9 1. 05 1. 2 1. 35 1. 5 1. 65 1. 8 1. 95 0 0 Probabilità 0.1 Peso [g] 9 Parametri della distribuzione: Stime dell’osservabile Infinite Misure (N >> 1) Media m Data una serie di N misure, ciascuna con risultato xi allora la media m è definita come: f ( xi ) xi 1 m x lim xi lim N N N f ( xi ) Mediana m1/2 f ( x) x dx f ( x) dx Data una serie di N misure, ciascune con risultato xi allora la mediana m 1/2 è definita come quel valore di x tale che il 50% delle misure diano un risultato superiore ed il 50% inferiore f ( xi x12 ) f ( xi x 12 ) 50% mmax= Moda Data una serie di N misure, ciascuna con risultato xi allora mmax è definito come il valore per cui la probabilità della “Popolazione” sia massima f ( m max ) f ( xi ) xi Nota: • f(x) indica la distribuzione (non normalizzata) delle misure • Se la distribuzione di probabilità è simmetrica m m 1/2 m max • In generale m 1/2 è poco usato in quanto difficile da calcolare Il valor medio m è uno dei parametri che descrivono la distribuzione di probabilità delle misure. Ha le stesse unità di 10 misura del valore ‘vero’ dell’osservabile e ne è la miglior stima Parametri della distribuzione: Stime della dispersione dei dati Infinite Misure (N >> 1) d di xi m Deviazione d Nota: E’ poco utile 1 N N a lim Deviazione media ( a ) x m i Nota: Se venisse tolto il modulo la sommatoria sarebbe nulla Nota: La Deviazione media è una misura della dispersione delle misure attorno alla media Varianza ( s2 ) 1 N N s 2 lim 2 x m i Nota: La varianza NON ha le stesse unità di misura della media Deviazione standard ( s ) s s2 Nota: La deviazione standard HA le stesse unità di misura della media La Deviazione standard descrive la dispersione delle misure attorno alla media e quindi quantifica l’effetto delle fluttuazioni statistiche nelle condizioni sperimentali di misura 11 ATTENZIONE In qualsiasi esperimento reale è possibile fare solo un numero finito di osservazioni Le N misure di un esperimento reale non costituiscono un sottoinsieme finito della ‘distribuzione ideale’, cioè un campione (campione di popolazione). Qui entra in gioco l’errore sperimentale. Per mezzo delle N misure è possibile stimare i parametri della distribuzione di popolazione che a loro volta danno una stima del valore ‘reale’ dell’osservabile misurata N Misure Distribuzione di Popolazione Valore Reale 12 Parametri della distribuzione: Stime dell’osservabile e stime della dispersione dei dati N Misure Avendo a disposizione N misure: • La più probabile stima della media m della distribuzione di popolazione, che a sua volta è la più probabile stima del valore reale, è il valor medio delle misure 1 x N • x i m nota m x La migliore stima della Varianza del valor medio misurato da quello della distribuzione di popolazione è data da: s 2 s2 1 x xi N 1 2 Esempio Dadi !! • Il fatto che al denominatore vi sia (N-1), invece che N come nel caso della distribuzione di popolazione, dipende dal fatto che in un insieme di N osservazioni ho solo N-1 gradi di libertà. Perdo un grado di libertà rispetto alla distribuzione di popolazione perché con le N osservazioni devo trovare anche il valor medio. Grado di libertà: numero di osservazioni in eccesso rispetto a quelle necessarie per determinare i parametri delle equazioni. Nota: quando N allora xm e s s 13 Infatti la varianza della distribuzione di popolazione non dipende dal numero di misure ma è intrinseca nella misura stessa Nota: Se ho una sola osservazione x1 x x1 s 2 non è definita 1 s x xi N 1 2 2 1 x x1 1 1 Infatti con una sola osservazione ho un solo grado di libertà che uso per determinare il valor medio, non ho gradi di libertà addizionali per calcolare la varianza Se avessi usato la varianza della distribuzione di Popolazione x x1 1 s N 2 x x 2 i 1 x x1 0 1 Cioè avrei una misura con varianza nulla cioè con precisione infinita 14 Nota MOLTO Importante: • Tanto maggiore è il numero di misure tanto minore sarà la differenza tra m ed <x>. • La deviazione standard s NON cambia se aumento il numero di misure 14 30 120 12 25 100 20 80 400 350 1. 8 1. 95 1. 5 1. 65 1. 2 1. 35 0. 3 0. 45 0. 6 0. 75 0. 9 1. 05 0 0. 15 0. 9 1. 05 1. 2 1. 35 1. 5 1. 65 1. 8 1. 95 0. 6 0. 75 0. 3 0. 45 150 50 1. 8 1. 95 1. 5 1. 65 1. 2 1. 35 0 0 0 200 0. 6 0. 75 0. 9 1. 05 5 250 100 20 2 0 0. 15 frequenza 40 10 4 0 60 0 0. 15 0. 3 0. 45 15 0. 6 0. 75 0. 9 1. 05 1. 2 1. 35 1. 5 1. 65 1. 8 1. 95 6 0 0. 15 0. 3 0. 45 frequenza frequenza 8 frequenza 300 10 Peso [Kg] Peso [Kg] Peso [Kg] Peso [Kg] 100 Misure 250 Misure 1000 Misure 4000 Misure • Che cosa misura la deviazione standard (s o s) ? • Perché aumentando il numero di misure aumento la precisione nella stima di m ? • La stima dell’errore nella stima di m deve dipendere dal numero di misure N. • Si può dimostrare che l’errore sm che si compie nella stima del valor medio della distribuzione di popolazione mediante la media del campione (standard error) vale s sm N • Nota che se N -> allora sm= 0, cioè non ho errore nella determinazione del valor medio della distribuzione di popolazione Sm = Deviazione dalla Media o ‘Errore Standard’ 15 Nota importante La deviazione dalla media è uno strumento molto utile per valutare il numero di misure necessarie per ottenere un certo errore. P.es. Devo misurare una osservabile, una stima a priori mi dice che dovrei ottenere come valor medio <x> ed una deviazione standard s Se volessi raggiungere una precisione pari all’1% quanti cicli di misura dovrei fare ? sm 1% x sm s 1 0.01 x N x 1 s N x 0.01 2 16 Analisi degli errori Sono state misurare un certo numero di osservabili. Ciascuna osservabile è quindi nota con un valor medio e con un errore In che modo è possibile combinare questi risultati per trovare l’errore con cui conosco una quantità derivata ? Esempio: Voglio misurare l’accelerazione di gravità mediante il pendolo • Misuro la lunghezza del pendolo l = 0.95 m s = 0.1 m • Misuro il periodo di oscillazione sec T = 2.0 sec s = 0.5 • Posso estrarre g l T 2 g 4 2 g 2 l T Con che precisione conosco g ? 17 Tecnica della propagazione errori: Data una quantità x = f(u,v,...) dove u,v,.. sono delle osservabili La misura di u ha dato un valor medio <u> ed una varianza su2 La misura di v ha dato un valor medio <v> ed una varianza sv2 Allora il valore più probabile per la quantità x sarà x f u , v , .... Quanto vale l’errore (deviazione standard) sul valore di x ? 1 N N s x2 lim x f (u , v ,... 2 i i Si può dimostrare che, se le fluttuazioni delle osservabili u e v sono tra loro scorrelate, allora: f u , v, ... 2 f u, v, ... 2 2 sx su s v .... u v 2 2 Per dimostrarlo si sviluppa in serie sx (attorno al valor medio) e ci si ferma al primo ordine 18 Esempio Calcoliamo l’errore sul seno di un angolo Sia q = 1.484 radianti Sia sq = 0.017 radianti 85 gradi 0.97 gradi Voglio conoscere come l’errore si propaga l’errore su x f (q ) sin q Applico la relazione di propagazione degli errori sx cosq 2 s q2 sx cos1.4842 0.017 2 0.0014737 Quindi x 0.9962356 s x 0.0014737 x 0.9962 0.0015 19 Nota Importante La propagazione degli errori può essere usata in diversi contesti: Prima di effettuare una misura: Si può fare uno studio di fattibilità della misura sperimentale. Infatti ipotizzando a priori una determinata configurazione sperimentale e l’errore sperimentale sulle singole quantità misurate posso avere una stima di quale può essere l’errore finale sulla mia misura sperimentale Una volta fissata la condizione sperimentale, è possibile valutare quale sia il peso che le misure delle differenti osservabili hanno sull’errore totale Dopo aver effettuato la misura Una volta misurate tutte le osservabili e ricavato il loro valor medio e deviazione standard ricavare l’errore sulla quantità derivata 20 Esempio: Voglio misurare l’accelerazione di gravità mediante il pendolo • Misuro/stimo la lunghezza del pendolo l = 0.95 m s = 0.001 • Misuro/stimo il periodo di oscillazione T = 1.94 sec s = 0.01 l T 2 g 4 2 g 2 l T • Quindi g = 9.92 m/s2 • Calcolo l’errore su g 2 2 2 8 2 4 2 s g 3 l s T 2 s l2 T T T0 L L0 T T T0 L L0 s g 105.5 s T2 110.0 s l2 0.10 m / s2 • Gli errori pesano in maniera identica • L’incertezza sul tempo è quello piu importante vista la strumentazione usata (sT >> sl) 21 ERRORE PERCENTUALE E’ il rapporto tra l’errore ed il valore della osservabile Esempio 1: Il peso di un uomo e’ di 85.4 Kg con s=0.1 kg Errore Percentuale = 0.1/85.4 = 0.001171 = 0.1 % Esempio 2 La misura di un tavolo e’ 1.23 m con s = 0.02 m Errore Percentuale = 0.02/1.23 = 0.016 = 1.6 % 22 Media Pesata Può capitare che una grandezza sia stata misurata più volte da persone o con tecniche differenti Ciascuna di queste misure a sua volta è il risultato di molte misure e quindi è nella forma x x1 s 1 x x2 s 2 x x3 s 3 Il calcolo del semplice valor medio potrebbe non essere conveniente se le incertezze non sono uguali o molto simili. E’ in generale più corretto usare la media pesata definita come w x w i xbest i wi i i 1 s i2 i s best wi i 1/ 2 Attenzione: controllare che le misure siano consistenti, cioè che la discrepanza tra le diverse misure non sia sensibilmente maggiore delle rispettive deviazioni standard 23 Metodo dei minimi Quadrati • Date delle coppie di misure xi ed yi • Sia l’errore nella determinazione di xi molto minore di quello relativo a yi • Sia lineare il legame tra le due osservabili x ed y y ax b • Il problema consiste nel trovare una tecnica per trovare i coefficienti a e b che minimizzano la discrepanza tra la retta ed i punti sperimentali yi Misura con varianza s i2 xi Misura con varianza s 2x s i xi 2 2 si s si 1 2 i 2 i x 2 xi yi xi yi 1 1 a 2 2 2 2 si si si si xi2 yi xi xi yi 1 b 2 2 2 si si si s 24 Nell’ipotesi di trascurare gli errori sull’osservabile Y N xi2 xi 2 1 a N xi yi x i yi 1 2 b xi yi x i xi yi N 2 1 yi b axi s N 2 i 1 2 s N 2 a s 2 2 i x s s 2 b 2 25