CENTRO REGIONALE AUTISMO MARCHE IL LINGUAGGIO NELL'AUTISMO confronto tra Disturbo Specifico di Linguaggio ed Autismo L.Venturini-L.Bernabei Andria-maggio 2011 Attività clinica di osservazione-diagnosi terapia logopedica Centro Regionale Autismo Marche • Costanti del Linguaggio Autistico: -disturbo della comprensione -disturbo pragmatico • Caratteristiche stabili della produzione linguistica nell’Autismo • Variabili del Linguaggio Autistico: -disturbo della produzione -livello cognitivo Programma • B.A.N.V. • Evoluzione del linguaggio nel B.A.N.V. - disprassico in comprensione e - fonetico-fonologico produzione . • Evoluzione del linguaggio nel B.A.V.in comprensione e produzione • Confronto tra Linguaggio AutisticoB.A.N.V. e Disturbo Specifico Di Linguaggio-disfasia Programma . Laboratorio logopedico intensivo Programma linguistico-cognitivo Evoluzione del B.A.N.V. Comprensione Assenza di comprensione-attenzione al linguaggio Comparsa di attenzione agli aspetti prosodici e quantitativi del linguaggio Comparsa della comprensione contestuale Comparsa della comprensione più specificatamente linguistica a livello lessicale e sintattico Permane la difficoltà di comprensione relativamente a strutture sintattiche complesse ed agli aspetti morfologici, alle domande, alle inferenze Comprensione Riflessioni-ipotesi Il disturbo della comprensione del B.a.n.v. è assimilabile al bambino con agnosia uditivoverbale Lo sviluppo della comprensione è correlato con il livello cognitivo Lo sviluppo della comprensione è legato all’intervento specifico La comprensione essenzialmente morfosintattica può essere appresa Strutture complesse possono essere “insegnate” Evoluzione del B.A.N.V. Produzione Con disprassia verbale Marcata difficoltà nell'esecuzione delle prassie orali Assenza di vocalizzazioni Assenza di prosodia Evoluzione del B.A.N.V. Produzione Con disprassia verbale Comparsa di produzione attraverso un sostenuto training sull'impostazione motoria dei tratti distintivi fonetici Comparsa della configurazione CV Comparsa della parola in CV reduplicata Evoluzione del B.A.N.V. Produzione Con disprassia verbale L'evoluzione del linguaggio segue il percorso del bambino disprassico-disfasico attraverso modalità di intervento specificatamente logopediche Prognosi non favorevole: modalità di comunicazione alternative ( pecs-segni) Evoluzione del B.A.N.V. Produzione Con difficoltà fonetico-fonologiche Assenza di difficoltà specifiche nell'esecuzione delle prassie orali Lallazione tardiva con presenza di elementi prosodici Comparsa della configurazione CV e della parola in CV reduplicata Evoluzione del B.A.N.V. Produzione Con difficoltà fonetico-fonologiche L'evoluzione del linguaggio segue il percorso del bambino disprassico-disfasico attraverso modalità di intervento specificatamente logopediche Prognosi favorevole per la costruzione di un livello lessicale-semantico e sintattico: utilizzo di pecs e segni in funzione aumentativa Evoluzione delle caratteristiche del B.A.V. Comprensione Assenza di comprensione-attenzione al linguaggio Comparsa di attenzione agli aspetti prosodici e quantitativi del linguaggio Comparsa della comprensione contestuale Comparsa della comprensione più specificatamente linguistica Permane la difficoltà di comprensione relativamente a strutture sintattiche complesse, alle domande, alle inferenze Comprensione : confronto tra B.a.v. e B.a.n.v. Stesse caratteristiche del b.a.n.v. Lo sviluppo della comprensione è alimentato-favorito dall'emergere della produzione Il b.a.v. utilizza maggiormente i meccanismi di rielaborazione dell'input riabilitativo Evoluzione delle caratteristiche del B.A.V. Produzione Esordio tardivo della lallazione Ritardo nella comparsa del linguaggio Assenza di difficoltà fonetico-fonologiche specifiche Gergo verbale Produzione lessicale in ripetizione con dissociazione significante-significato Difficoltà di accesso lessicale con parafasie semantiche,fonologiche,neologismi Evoluzione delle caratteristiche del B.A.V. Produzione Ecolalia lessicale e sintattica Produzione sintattica-morfosintattica Ecolalia morfosintattica Ripetizione migliore della produzione spontanea Assenza o difficoltà narrative nell'interazione Linguaggio fluente incongruente con il contesto L.A.(bambino autistico non verbale) D.S.L.(disfasia/ agnosia uditivo-verbale) Confronto Livello percettivo-uditivo Livello fonetico-fonologico Livello lessicale-semantico Livello morfosintattico Livello narrativo L.A.-D.S.L. Percettivo-uditivo Disturbo della comprensione come difficoltà della capacità e della velocità del sistema di elaborazione dell'informazione acustica Influenza le prime fasi di sviluppo e le successive nelle quali il b.,attraverso l'integrazione e combinazione di unità sonore in unità percettive più grandi, percepisce la parola ( Tallal) Difficoltà di analisi sublessicale L.A.-D.S.L. Fonetico-fonologico Difficoltà fonetico-fonologiche Difficoltà di programmazione fonologica e di accesso lessicale Ripercussioni sulla struttura morfosintattica della frase L.A.-D.S.L. Lessicale-semantico Difficoltà nella stabilizzazione del rapporto significante-significato (comprensioneproduzione) Vocabolario concreto Generalizzazione non adeguata L.A.-D.S.L. Morfosintattico Difficoltà a comprendere e produrre gli elementi morfologici e grammaticali Si raggiunge e si stabilizza la struttura lineare SVO Persiste la difficoltà di comprensione e produzione relativa a strutture complesse con funtori-negative-reversibili-passive-relativetemporali-causali-avversative-condizionali Modello linguistico-cognitivo: Intervento logopedico intensivo Perchè L’esperienza ABA ha permesso di evidenziare la necessità di intervenire sulle funzioni psicolinguistiche in modo specifico ed intensivo in un setting logopedico Stabilizza le funzioni neuropsicologiche e psicolinguistiche utilizzando una metodologia comportamentale verifica-valuta gli step precedenti-programmare lo step successivo Modello linguistico-cognitivo: Intervento logopedico intensivo Perchè intensifica le attività sullo step raggiunto e lo stabilizza crea una rete di interventi specifici e coordinati intorno al bambino amplifica-incrementa “l’attenzione”-terapeuticoriabilitativa integra il programma ABA con un intervento specifico sulle funzioni psicolinguistiche Modello linguistico-cognitivo: Intervento logopedico intensivo Come colloquio con la famiglia all'inizio di ogni settimana intensiva supervisione e programmazione dell'intervento con gli operatori ( scuola, educatori,famiglia) al termine di ogni settimana intensiva visione dei video dell'attività svolta dalla famiglia e dagli operatori durante il mese Modello linguistico-cognitivo: Intervento logopedico intensivo Come settimana intensiva logopedica con frequenza mensile per un anno con sedute individuali e di gruppo Integrazione dell'intervento logopedico intensivo con il programma ABA Gadamer 1967 “Il linguaggio non è lo strumento, è l’essenza dell’uomo. Parlare significa parlare a qualcuno perciò il parlare non appartiene alla sfera dell’io bensì alla sfera del noi”