GE.A.S. Servizi ed applicazioni geotecniche Il sistema di drenaggio mediante “dreno sifone”. Esempi di realizzazione: Casale Monferrato (Alessandria) 1999 e Villacollemandina (Lucca) 2002 Relatore: Ing. Carlo Bray C.so Ferrucci 9 – Torino Tel/Fax 011/4334205 e-mail: [email protected] 1 GENERALITA’ Campo di impiego H ! 9.50 m I dreni - sifone appartengono alla categoria dei drenaggi profondi. Sono stati introdotti 1 DI TESTA e brevettati in FranciaPOZZETTI nel 1986 e consentono di effettuare l’abbattimento del livello di falda sfruttando esclusivamente il" ! 60° carico idraulico, senza l’ausilio di parti elettromeccaniche. Falda depressa POZZO ESTRATTORE 2 Falda depressa Il sistema è utilizzato principalmente in pendii caratterizzati da debole-media acclività 3 Quota di massimo abbattimento AUTOMATISMI (10°÷35°) ove sussista una costante presenza di falda freatica superficiale. Prestazioni La massima capacità teorica di abbattimento della falda è pari ad una atmosfera (circa 10 m) . A tale valore occorre sottrarre: - la quota relativa all’altitudine s. l. m. ; - le perdite dovute alla temperatura del sito in questione; - le perdite dovute agli attriti che insorgono nei tubicini che trasportano l’acqua di emungimento. La quota massima di abbattimento per pendii compresi fra 1000÷2000 m è circa pari a 8.50÷9.50 m e può aumentare approfondendo la quota di testa dei pozzi drenanti (punto di massima risalita) 2 GENERALITA’ La tecnica del dreno-sifone consiste nel mettere in opera tubi drenanti in perforazioni verticali o sub-orizzontali, in base alle esigenze del sito. L’emungimento avviene per sifonamento, sfruttando la pendenza del pendio ed utilizzando dei tubicini semi-rigidi e senza giunti aventi diametro variabile (8/10-10/1212/14 mm) in funzione della portata da emungere. I tubicini sono portati a giorno al piede del pendio in un manufatto appositamente studiato denominato pozzetto estrattore. Vantaggi del sistema - il sistema sfrutta esclusivamente i principi della meccanica dei fluidi: non sono utilizzate parti elettromeccaniche. - tutti i componenti sono realizzati in materiale plastico e pertanto facilmente sostituibili; - ridotto impatto degli interventi sul territorio e ricorso ad attrezzature di scavo di basso ingombro; - elevata penetrazione nell’acquifero (direzione sub-verticale); - l’efficienza del sistema è garantita da manutenzioni ordinarie; N.B. E’ molto importante verificare la stabilità del pendio con adeguate verifiche e realistiche ipotesi di abbassamento della superficie freatica. 3 PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO Definizione della differenza di quota H fra la sommità del pendio e l’estremità inferiore del dreno-sifone. Problema: ! Se il dislivello H fra monte e valle è inferiore alla quantità : si verifica un ingresso di aria all’interno del dreno. L’aria risale nel tubo. Affinché il dreno sifone sia in pressione, la pressione atmosferica deve agire dall’alto verso il basso. Ciò si realizza immergendo in acqua le estremità del dreno-sifone. ! - l’estremità di monte è immersa nel pozzo; - l’estremità di valle è ripiegata verso l’alto, assumendo una forma ad U; Tale soluzione permette, avendo un carico idraulico sufficiente, a richiamare l’acqua dal pozzo. Il flusso continua finché il carico piezometrico è maggiore della velocità critica. ! 4 PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO H ! 9.50 m La risalita dell’acqua nel dreno-sifone comporta una riduzione della pressione fino a raggiungere la condizione di vuoto. Ciò provoca la formazione di piccole bolle d’aria 1 nel tratto ascendente che tendono ad aumentare di dimensione nel tratto discendente POZZETTI DI TESTA dei tubicini. " ! 60° Le forze cui è soggetta la singola bolla sono: - la spinta di Archimede; Falda depressa POZZO ESTRATTORE - l’azione di trascinamento generata dal flusso d’acqua; 2 Se la spinta di Archimede prevale, ledepressa bolle si riuniscono in sommità ostruendo il flusso Falda dell’acqua ed arrestando il sifone. 3 Quota di massimo abbattimento AUTOMATISMI Per ovviare a tale problema, è necessario installare un dispositivo in grado di espellere automaticamente le bolle d’aria dal dreno. Il sistema è costituito da un tubo in PVC posto all’estremità di valle del dreno sifone avente la funzione di accumulatore idraulico. Funzionamento: - se non esiste flusso, il livello d’acqua nell’accumulatore di valle è prossimo a quello presente nel pozzo di drenaggio, a monte; - in presenza di flusso, l’acqua sale nell’accumulatore a valle fino ad una quota prefissata: ciò causa un aumento di pressione all’interno di una campana inserita nell’apparecchiatura che consente l’espulsione dell’acqua dell’accumulatore; - l’improvviso abbassamento di acqua nell’accumulatore provoca l’innesco del flusso nel dreno-sifone, eliminando ogni bolla d’aria. 5 SCHEMA DI FUNZIONAMENTO PIANO CAMPAGNA POZZETTO DI TESTA SUPERFICIE DI SCIVOLAMENTO FALDA INIZIALE POZZO ESTRATTORE AUMENTO DI PRESSIONE FALDA DOPO IL DRENAGGIO ESPULSIONE ACQUA 6 INFLUENZA DI UN POZZO DRENANTE VERTICALE SU UN ACQUIFERO IN PENDIO 7 PARTICOLARI DEL SISTEMA 8 PRESCRIZIONI TECNICHE ! ! ! ! ! ! Esecuzione di perforazioni verticali (d=220÷250mm) (d=220÷250mm) eseguite a rotopercussione (sistema ODEX) o a rotazione con distruzione di nucleo mediante tricono. Il rivestimento è sempre consigliato per proteggere le pareti del perforo. La lunghezza delle perforazioni deve raggiungere la quota di massimo abbattimento teorico della falda, più 3m per la costituzione della riserva permanente. Disposizione, in ciascun perforo, di un tubo drenante fessurato e scanalato longitudinalmente avente diametro interno non inferiore a 4-5” 4-5”. Le fessure dovranno avere ampiezza di 1 mm ed essere disposte su tre generatrici. Riempimento dell’ dell’intercapedine fra tubo e foro eseguita con ghiaietto monogranulare calibrato (2÷4 (2÷4 mm). I pozzetti di sommità sono protetti da un pozzetto in cls prefabbricato con un chiusino (d=60 cm) a tenuta idraulica. Il collegamento fra i pozzetti deve presentare una pendenza verso valle del 2% per agevolare l’ l’evacuazione di eventuali infiltrazioni e lo scorrimento all’ all’interno dei tubicini di pescaggio dell’ dell’acqua. Il pozzo estrattore di valle deve essere ubicato planimetricamente in posizione tale da ottenere una lunghezza dei tubicini di emungimento non superiore a 100-120 m e posizionato su terreno non in movimento. L’altezza interna del pozzo estrattore sarà determinata dalla relazione: H = 70 + (differenza di quota fra i dreni di estremità) + 125 +55 [cm] ! Le dimensioni planimetriche del pozzo estrattore saranno non inferiori a 2 x 2 m, in funzione del numero di dreni sifone da inserire. 9 IL CANTIERE DI CASALE MONFERRATO 24 POZZETTI DI TESTA 100x100x120 i = 2.5 m POZZI ESTRATTORI 200x200x450 AREA IN FRANA 10 IL CANTIERE DI CASALE MONFERRATO 11 IL CANTIERE DI CASALE MONFERRATO 12 IL CANTIERE DI CASALE MONFERRATO DRENI (AL) DRENISIFONE SIFONE- LOCALITA' - LOCALITA'MANDOLETTA MANDOLETTA Monitoraggiofalda falta Monitoraggio 0,00 0,00 2,00 4,00 3,00 6,00 4,00 8,00 5,00 10,00 6,00 31/10/04 30/11/04 31/12/04 30/09/04 30/11/04 31/08/04 31/10/04 31/07/04 30/09/04 30/06/04 31/08/04 31/05/04 31/07/04 30/04/04 30/06/04 31/03/04 31/05/04 29/02/04 30/04/04 31/01/04 31/03/04 31/12/03 29/02/04 8,00 31/01/04 7,00 12,00 31/12/03 ALTEZZA ACQUA DAL P.C. [m] ALTEZZA ACQUA DAL P.C. [m] 1,00 2,00 31/12/04 TEMPO TEMPO DS 19DS 5 13 IL CANTIERE DI VILLACOLLEMANDINA A POZZO ESTRATTORE 200x200x250 TRATTO IN TRINCEA B' PERFORAZIONE A DISTRUZIONE " ! A' 19 POZZETTI DI TESTA 100x100x120 i = 3.5 m ! " B 14 IL CANTIERE DI VILLACOLLEMANDINA POZZETTO DI TESTA 100x100x120 Tubo PVC rigido " 160 per passaggio rilsan QUOTA FALDA ESISTENTE POZZETTO INTERMEDIO Tubo PVC rigido " 160 per passaggio rilsan POZZO ESTRATTORE 200x200x250 " Pozzetto di testa coibentato int./est. 100 x 100 x 120 cm ! ! ! 25% Livello di falda minimo ! 2% Peerforazioni " 200 inclinata di 30° rispetto alla verticale - L = 13 m " Livello di falda massimo " QUOTA DI MASSIMO ABBATTIMENTO PERFORAZIONE !200 / 30° 15 IL CANTIERE DI VILLACOLLEMANDINA 16 IL CANTIERE DI VILLACOLLEMANDINA DRENISIFONE SIFONE- -CAST CASTELNUOVO ELNUOVO GARFAGNANA GARFAGNANA DRENI monitoraggiofalda falda monitoraggio 1000 1000 1000 1000 900 900 900 900 800 ALTEZZA ACQUA ACQUA ALTEZZA ALTEZZA ACQUA ALTEZZA ACQUA ALTEZZA ACQUA SU PIEZOMETRO PIEZOMETRO (cm) (cm) SU SU PIEZOMETRO PIEZOMETRO (cm) (cm) SU (cm) SU PIEZOMETRO 800 800 800 700 700 700 700 600 600 600 600 500 500 500 500 400 400 400 400 300 300 300 300 200 200 200 200 100 100 100 100 0 15/10/05 0 00 15/10/05 15/10/05 15/10/05 04/11/05 04/11/05 04/11/05 04/11/05 24/11/05 24/11/05 24/11/05 24/11/05 14/12/05 14/12/05 14/12/05 14/12/05 03/01/06 TEMPO 03/01/06 03/01/06 03/01/06 TEMPO TEMPO TEMPO 23/01/06 23/01/06 23/01/06 23/01/06 12/02/06 12/02/06 12/02/06 12/02/06 04/03/06 04/03/06 04/03/06 04/03/06 24/03/06 24/03/06 24/03/06 24/03/06 DS16 DS15 DS14 DS5 DS1 DS4 DS3 DS2 17 IL CANTIERE DI VILLACOLLEMANDINA DIAMETRO DIAMETRO12-14 8-10 mm mm DRENI SIFONE - CAST ELNUOVO GARFAGNANA monitoraggio falda DRENI DRENI SIFONE SIFONE - CAST - CAST ELNUOVO ELNUOVOGARFAGNANA GARFAGNANA monitoraggio monitoraggiofalda falda 7300 1000 1000 7200 900 900 7100 800 800 ALTEZZA ACQUA ALTEZZA mv ACQUA SU PIEZOMETRO (cm) SU PIEZOMETRO (cm) 7000 700 700 6900 600 600 6800 500 500 6700 400 400 6600 300 300 6500 200 200 6400 100 100 6300 0 15/10/05 0 15/10/05 15/10/05 04/11/05 24/11/05 14/12/05 03/01/06 23/01/06 12/02/06 04/11/05 04/11/05 24/11/05 24/11/05 14/12/05 14/12/05 03/01/06 03/01/06 te m po 23/01/06 23/01/06 12/02/06 12/02/06 04/03/06 04/03/06 04/03/06 24/03/06 24/03/06 24/03/06 TEMPO TEMPO DS1 DS2 DS14 BATTERIA DS3 DS15 DS4 DS16DS5 DS6 18