10-13 settembre 2009
Ron
Rosalino Cellamare nasce a Dorno, in provincia di Pavia ma cresce a Garlasco, a pochi
chilometri di distanza; il padre proviene dalla Puglia, esattamente da Trani e di professione
commercia in olio d'oliva, mentre uno dei due fratelli, Italo, pianista (che in seguito suonerà
anche in alcuni suoi dischi, ad esempio nell'album Dal nostro livello), lo avvicina alla musica.
Inizia a partecipare ad alcuni concorsi, ed in uno di questi (in cui canta 24 mila baci di Adriano
Celentano) viene notato da un talent-scout della RCA Italiana: si reca a Roma con il padre, che
firma il contratto (in quanto Rosalino è ancora minorenne) per la It di Vincenzo Micocci,
distribuita dalla RCA.
Il debutto discografico avviene solo con il nome di battesimo, Rosalino, a 16 anni al Festival di
San Remo nel 1970 in coppia con Nada cantando Pa' diglielo a Ma'
L'anno successivo presenta al Disco per l'estate una canzone scritta da Paola Pallottino e Lucio
Dalla, Il Gigante e la bambina, che riscuote un discreto successo; incide inoltre una versione
italiana di Father and son di Cat Stevens in italiano (Figlio mio, padre mio).
Nello stesso anno scrive La storia di Maddalena: questa canzone viene incisa da Sofia Loren ed
inclusa nella colonna sonora del film La mortadella di Mario Monicelli (con la stessa Loren,
Gigi Proietti, Susan Sarandon e Danny De Vito); Lucio Dalla userà poi l'introduzione
strumentale della canzone in L'auto targata «TO», dall'album Il giorno aveva cinque teste.
Alla fine del 1971 scrive Piazza Grande insieme a Lucio Dalla per la musica e a Gianfranco
Baldazzi e Sergio Bardotti per il testo; Dalla la presenta al Festival di Sanremo 1972, e diventa
uno dei brani più celebri del cantautore bolognese.
Partecipa al Disco per l'estate con il brano Storia di due amici su testo di Umberto Donato,
paroliere calabrese di Pizzo; scrive inoltre Oggi, domani, sempre per Vanna Brosio, che diventa
la sigla del programma televisivo Adesso musica.
Nel febbraio 1973 pubblica il suo primo album, usando da qui in poi anche il cognome: Il bosco
degli amanti prende il titolo dell'omonimo brano su testo di Umberto Donato.
Nel 1978 torna ad incidere, dopo il passaggio alla Spaghetti Records: Occhi verdi mari calmi,
questo il titolo del brano, partecipa all'edizione di quell'anno del Festivalbar, con risultati
modesti (pur anticipando le sonorità sviluppate nei dischi seguenti).
Nel 1979 Lucio Dalla e Francesco De Gregori lo chiamano per curare gli arrangiamenti del loro
tour Banana Republic, che raccoglierà centinaia di migliaia di spettatori nei più grandi stadi
d'Italia e dal quale verranno tratti un disco e un film. Durante questi concerti, viene data la
possibilità a Ron di esibirsi come solista in I ragazzi italiani e Come va.
Nel 1980 esce l'album Una città per cantare, che contiene la canzone omonima, versione
italiana di un brano del cantautore statunitense Danny O' Keefe, già incisa nel 1977 dal
californiano Jackson Browne, ed altri brani scritti con Dalla, tranne Nel deserto con testo di De
Gregori e Mannaggia alla musica, interamente di De Gregori.
Ron durante i concerti "Guarda chi si vede"; alla voce ed alla chitarra Marco Bonino È il primo
album in cui l'autore compare con lo pseudonimo "Ron".
Sempre nel 1980 pubblica un Q-Disc dal titolo Canzone senza inganni, con Goran Kuzminac e
Ivan Graziani, contenente tre loro canzoni ed l'inedito scritto insieme dal quale il disco prende il
titolo.
Il 1981 è l'anno di Al centro della musica, che ripete il successo del disco precedente e che
contiene Si andava via, con un testo scritto dal cantautore Renzo Zenobi.
Il 1982 è l'anno della vittoria al Festivalbar con Anima, contenuta nel disco Guarda chi si vede,
registrato negli Stati Uniti. Sempre del 1982 è l'album Tutti cuori viaggianti, contenente Hai
capito o no?, versione italiana di I can't go for that (no can do) del duo Daryl Hall & John Oates.
L'album (cui partecipano gli Stadio, Lucio Dalla e Gianni Morandi) viene registrato dal vivo in
studio, di fronte ad un pubblico di soli ammiratori e giornalisti.
Nel 1983 esce l'ottimo Calypso, che include Sogno e Per questa notte che cade giù e vede la
partecipazione di Jimmy Villotti, Mauro Malavasi e due componenti degli Stadio ovvero Ricky
Portera e Fabio Liberatori.
Il successivo singolo Joe Temerario (1984) diventa sigla di Domenica In e viene usato da Mario
Monicelli all'interno della sua pellicola Speriamo che sia femmina, nella quale Ron compare
anche nella parte di se stesso. Fanno seguito due raccolte di successi a breve distanza l'una
dall'altra.
L'album successivo, del 1985, si intitola semplicemente Ron, e contiene le intense Parliamo un
po' di te e Caterina nel quale duetta con l'esordiente Angela Baraldi. Nell'anno 1986 è la volta di
È l'Italia che va (trainato dal successo del singolo omonimo) a cui seguirà, nel 1988, Il mondo
avrà una grande anima, sua seconda antologia dal vivo, con l'inedito omonimo presentato a San
Remo.
Nel 1989 si dedica, in qualità di produttore, ad un giovane esordiente, Biagio Antonacci, ed al
suo primo album: Sono cose che capitano nel quale anche la voce di Ron è presente nel duetto
contenuto nella canzone che dà il titolo all'album.
Nel 1990 scrive Attenti al lupo, che viene inciso da Lucio Dalla e che venderà un milione di
copie.
Un nuovo contratto discografico firmato con la WEA e il cantautore è pronto ad affrontare gli
anni 90 con un disco intitolato Apri le braccia e poi vola, lanciato dal singolo Un momento anche
per te destinato ad avere un buon successo commerciale.
Nel 1992 pubblica un nuovo album, Le foglie e il vento, che riscuote ancora una volta un enorme
successo. Molti i brani scelti come singoli, tra i quali Non abbiam bisogno di parole (che diventa
una delle sue canzoni più famose) e A un passo dai miei sogni. Due anni dopo è la volta di
Angelo, con i singoli Sono uguale a te, Tutti quanti abbiamo un angelo e Il sole e la luna.
Nel 1996 al Festival di San Remo vince con Vorrei incontrarti fra cent'anni cantata in coppia
con Tosca. Per l'occasione esce una nuova raccolta con alcuni dei suoi brani di maggior
successo rivisitati con nuovi arrangiamenti, e con Ferite e lacrime, versione italiana di un
successo dei Ten Sharp del 1992 intitolato You. Ferite e lacrime sarà il singolo scelto per la
stagione estiva.
Nel dicembre del 1996, Ron partecipa al Concerto di Natale in Vaticano con il brano inedito
Natale tutto l'anno.
Nel 1997 esce l'album Stelle e nel 1998 torna a San Remo con il brano Un porto nel vento.
È del 1999 il 14º album di Ron: Adesso, scritto interamente in una baita di Livigno.
Il 27 febbraio 2000, Ron festeggia i 30 anni di carriera con l'uscita di un doppio album
(contenente duetti con Gianni Morandi, Biagio Antonacci, Tosca, Lucio Dalla e Jackson
Browne) ed una trasmissione televisiva a lui interamente dedicata intitolata "Una città per
cantare".
Nel 2001 incide la hit Sei volata via, uscita dalla penna di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti.
Nell'album che esce a breve distanza, intitolato Cuori di vetro, sono incluse canzoni scritte in
collaborazione con Francesco De Gregori, Renzo Zenobi, Renato Zero, Gianluca Grignani e
Carmen Consoli.
Nel 2002 intraprende una serie di concerti assieme a Pino Daniele, Francesco De Gregori
Fiorella Mannoia; usciranno un doppio album e un DVD a ricordo degli stessi.
Esce nel febbraio del 2004 Le voci del mondo, album concetto ispirato all'omonimo romanzo di
Robert Schneider con musiche di Ron e testi di Alfredo Rapetti (in arte Cheope).
Nell'ottobre del 2005, esce, in allegato al Corriere della Sera, l'album Ma quando dici amore,
contenente 13 duetti con 14 grandi artisti della musica italiana e internazionale (Anggun,
Claudio Baglioni, Samuele Bersani, Loredana Bertè, Luca Carboni, Carmen Consoli, Lucio
Dalla, Elisa, Jovanotti, Mario Lavezzi, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, Raf, Tosca) ed una
traccia rom con Renato Zero (vedi sotto). L'intero ricavato della vendita dell'album, viene
devoluto all'AISLA, associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, il cui presidente è il suo
caro amico Mario Melazzini. Per dare ancora maggiore visibilità al progetto, nel 2006 torna al
Festival di San Remo con il brano L'uomo delle stelle.
Nel maggio del 2007 esce il singolo "L'amore è una bombola di gas" e comincia una lunga serie
di concerti che lo porta da un capo all'altro della penisola. È sempre dello stesso anno, la
collaborazione con Ivana Spagna e Tristan B - artista maltese - per l'album di quest'ultimo.
Nell'ottobre del 2007 esce l'album "Rosalino Cellamare - RON - in concerto", registrato dal vivo
con l'accompagnamento dell'Orchestra Toscana Jazz. L'album, trainato dall'unico inedito scritto
da Mauro Di Maggio (Canzone dell'acqua), è anche un DVD, dove, passeggiando per Garlasco,
paese dove Ron ancora vive, viene intervistato da Natasha Stefanenko.
È del maggio del 2008 il suo ultimo album di inediti "Quando sarò capace d'amare", che prende
il titolo da una canzone di Giorgio Gaber del 1994. L'album contiene 10 canzoni scritte con
importanti collaboratori come Neffa, Renzo Zenobi, Kaballà e suonate con Lucio Dalla e Alex
Britti.
Nell'aprile 2009 ha partecipato all'incisione del brano Domani 21/04.09 di Mauro Pagani, i cui
proventi saranno devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto dell'Aquila.
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Biografia - Comune di Pavia