La mia DITTA La rivista al servizio delle imprese con grandi ambizioni Edizione 2 /2015 Cyber-criminalità Contrastare i pericoli digitali Pagina 18 Assicurazione crediti Proteggersi dalle perdite Pagina 14 Fredi Gmür, CEO degli Alberghi svizzeri per la Gioventù «Non possiamo permetterci di cedere allo shock» Pagina 28 Vivere in sicurezza Aiutate a proteggere bambini e giovani in Africa e America Latina contro la violenza e lo sfruttamento. La Sua donazione regala sicurezza: CCP 40-260-2 Prospettive per giovani Laufenstr. 12 | C.P. | 4018 Basilea | Telefono +41 61 338 91 38 | www.terredeshommesschweiz.ch | Conto postale 40-260-2 EDITORIALE Sommario 06 La mia sicurezza Un incendio nel posto sbagliato paralizza un intero centro di rivalorizzazione dei rifiuti. 10 La mia responsabilità Un software aziendale adatto facilita l’attività quotidiana di un’azienda. Vi presentiamo sette attuali soluzioni economiche e di facile utilizzo per le PMI. 13 La mia sicurezza L’assicurazione viaggi di lavoro è utile per tutte le ditte i cui dipendenti viaggiano per affari. 14 Il mio mondo Grazie all’assicurazione crediti Walter Reusser di Stöckli Swiss Sports AG non deve più temere il rischio di perdite su crediti nemmeno nei mercati d’esportazione. 18 La mia responsabilità Attacchi di hacker, virus, malware e furto di dati – è notevolmente aumentato il numero dei cyber-attacchi che minacciano in particolare le PMI. 19 Concorso Rispondendo correttamente alla domanda del concorso, con «La mia ditta» potete vincere un pezzo d’estate anche rimanendo a casa. 20 Le mie domande Gli esperti di AXA Winterthur rispondono alle domande dei lettori. 24 Il mio futuro Teorie di gestione e principi economici non trovano seguito tra le PMI. Se invece venissero applicati, potrebbero facilitare il lavoro. 26 Il mio motivo d’orgoglio Imprenditori di successo raccontano di cosa vanno particolarmente fieri. 28 Intervista Fredi Gmür, CEO degli Alberghi svizzeri per la Gioventù, si esprime sul futuro turistico della Svizzera. 31 Il mio momento Un pezzo di cultura a Winterthur. Copertina: Daniel Winkler COLOPHON Editore: AXA Winterthur, Internal Communication & Publications. Indirizzo della redazione: AXA Winterthur, «La mia ditta», General Guisan-Strasse 40, casella postale, 8401 Winterthur, www.la-mia-ditta.ch, tel. 058 215 73 14. E-mail: [email protected]. Redazione: Sandra Willmeroth (direzione), Melanie Ade. Hanno collaborato a questo numero: Urs Binder, Laurence Blass, Robert Wildi. Online: Urs Wildi. Traduzione: Language Services, AXA Winterthur. Concezione e realizzazione: Infel Corporate Media, Zurigo. Stampa e spedizione: Swiss Printers AG, 4800 Zofingen. Periodicità: pubblicazione trimestrale in italiano, tedesco e francese. Tiratura complessiva: 95’000, tiratura: 83’277. Amministrazione delle inserzioni: Axel Springer Schweiz AG, Fachmedien, 8005 Zurigo, pascal.bö[email protected], tel. 043 444 51 05. In caso di cambiamento d’indirizzo: [email protected]. Ordinazioni di abbonamento: [email protected]. Avvertenza legale: lo scopo di questa pubblicazione è di informarvi sui nostri servizi e prodotti. Essa non costituisce alcuna forma di offerta in senso giuridico. Sui concorsi non si tiene alcuna corrispondenza. È escluso il ricorso alle vie legali. La redazione de «La mia ditta»: Sandra Willmeroth e Melanie Ade (destra) Ingiuste punizioni Una cosa che mi faceva uscire dai gangheri già da piccola era essere trattata ingiustamente. Quando per l’ennesima volta dovevo pagare le conseguenze di qualche marachella combinata da mio fratello di quattro anni maggiore e scaricata addosso a me, allora sì che la collera e il temperamento della piccola ariete si facevano sentire, e io correvo nel bosco a prendere a bastonate gli alberi, a gettare sassi nel ruscello e a dare pedate alle pareti rocciose. Naturalmente oggi queste cose non le faccio più, ma sono ancora di pessimo umore quando devo scontare gli errori causati da altri. Se solo immaginassi di aver creato con anni di sacrifici, grande impegno e rischio imprenditoriale la mia propria ditta e di aver raggiunto le cifre nere, e se, improvvisamente, l’esistenza della mia azienda fosse in pericolo a causa dei mancati pagamenti dei miei clienti, allora probabilmente correrei di nuovo nel bosco a scaricare la mia rabbia. L’economia svizzera deve confrontarsi con una contrazione della crescita. In fasi di debolezza congiunturale, le PMI possono ritrovarsi improvvisamente in situazioni di carenza di liquidità e difficoltà di sopravvivenza. Secondo le statistiche il fallimento di un’azienda trascina con sé quello di altre tre. Una via d’uscita da questa situazione è espandersi in mercati terzi – una scelta che tuttavia comporta anche dei rischi. Leggete di come oggi tre PMI elvetiche svolgono con successo e in modo sicuro la loro attività in Svizzera e all’estero, perché si sono previamente tutelate contro le perdite su crediti dei loro clienti e non devono quindi pagare per gli errori altrui. Sandra Willmeroth 02/2015 La mia DITTA Foto: Gataric Fotografie; Shutterstock/Sergey Nivens 04 Panorama La «Top 3» degli infortuni professionali più frequenti e altre interessanti informazioni. 3 PANORAMA Il posto di lavoro come luogo di infortunio Ci vuole poco perché si verifichi un incidente nel tempo libero o sul posto di lavoro. Nel 2014 gli assicuratori hanno registrato quasi 800 000 casi e costi di oltre 4 miliardi di franchi. Un terzo di questi riguarda gli infortuni sul posto di lavoro. Presentiamo la «Top 3» degli infortuni professionali. Frequenza in % Ø costi per caso Top 3 degli oggetti coinvolti 1. Schegge, trucioli o polvere 12,6% Ø CHF 600.– 2. Utensili a mano 11,3% Ø CHF 1300.– 3. Carichi Top 3 delle dinamiche dell’infortunio Costi più elevati per caso: caduta 4,5% Ø CHF 18 000.– 9,7% Ø CHF 6400.– Costi più elevati per caso: impalcature 1,4% Ø CHF 16 700.– 2. 3. Scivolare Venire punti, tagliati, graffiati o escoriati Top 3 delle parti del corpo coinvolte 26,3% 1. Polso, mano, dita 25,6% 1. 32,1% Ø CHF 2700.– Venire colpito o rimanere sepolto 2. Gamba, caviglia, piede CH 15,1% Ø CHF 4000.– FØ 00 20,7% Illustrazione: Daniel Karrer 3. Occhio, palpebra 0.– 13,0% Ø CHF 500.– Costi più elevati per caso: cranio, cervello 0,8% Ø CHF 30 500.– Fonte: statistica degli infortuni LAINF 2008–2012, 2014 4 La mia DITTA 02/2015 0.– 25 F CH 70 Ø1 .– F CH 80 Ø6 Con l’assicurazione garanzia di costruzione ogni progetto edilizio è protetto a 360 gradi. Come le PMI consolidano il proprio profilo Novità: assicurazione garanzia di costruzione per tutti i progetti Per committenti o fornitori di servizi, un progetto edilizio comporta sempre dei pericoli. Una gestione ottimale dei rischi da parte di un’assicurazione costruzioni è perciò indispensabile. L’assicurazione responsabilità civile del committente dell’opera e l’assicurazione lavori di costruzione di AXA Winterthur coprono le esigenze individuali di tutte le parti coinvolte; la prima protegge il committente in caso di danneggiamento di terzi mentre la seconda tutela tutti i partecipanti all’esecuzione dell’opera dalle conseguenze economiche di danni imprevisti all’opera in costruzione. Adesso la copertura viene ampliata da un’assicurazione garanzia di costruzione valida per tutti i progetti. Questa assicurazione complementare garantisce l’eliminazione di difetti che sorgono durante il periodo di garanzia. AXA Winterthur Foto: Fotolia/Jeanette Dietl; Cartoonmuseum Basel/Peter Gut Meno furti con scasso Stando alla statistica della polizia criminale pubblicata il 23 marzo 2015, nel 2014 il numero di furti (senza i furti di veicoli) è diminuito: complessivamente in Svizzera sono stati notificati 52 338 furti con scasso, con una f lessione dell’8 percento rispetto all’anno precedente. Anche AXA Winterthur segnala un calo delle notifiche di furti con scasso, tuttavia le cifre si mantengono su un livello costantemente elevato. La massima frequenza di furti con scasso si registra nelle case plurifamiliari e unifamiliari, seguite da locali di vendita, lo- cali commerciali e aziendali. Colpisce il forte aumento dell’importo medio dei danni per ogni caso negli ultimi anni, poiché gli autori dei furti con scasso procedono in modo sempre più brutale, lasciando solitamente dietro di sé un quadro di devastazione. Oltre alla perdita della merce rubata, a volte vengono prodotti anche notevoli danni a edifici e cose. AXA si assume la sostituzione degli oggetti rubati nonché le spese per danni materiali all’edificio e quelle per riparazioni d’emergenza di porte e finestre. risponde delle richieste in caso di non corretto adempimento dell’obbligo di garanzia degli operai e degli imprenditori, se i lavori sono già stati accettati. L’assicurazione garanzia di costruzione vale per l’intero progetto edilizio ed è stipulabile senza oneri amministrativi con l’assicurazione costruzioni: tutti gli imprenditori che partecipano al progetto sono automaticamente assicurati. www.AXA.ch La Corporate Social Responsibility (CSR), la «responsabilità sociale per aziende», serve all’andamento sostenibile degli affari e diventa sempre più importante anche per le PMI per rafforzare la propria immagine aziendale e distinguersi così positivamente dalla concorrenza. Per le microimprese, tuttavia, un modo di agire sostenibile deve essere tanto semplice quanto realizzabile. La nuova piattaforma www. nachhaltig-selbstaendig.at accompagna i lavoratori indipendenti nella loro conduzione aziendale sostenibile. Essa offre utili dati e fatti sull’argomento, una guida in cinque passi per una proficua CSR, nonché esempi pratici di successo. www.nachhaltig-selbstaendig.at L’illustratore di «La mia ditta» Peter Gut al Cartoonmuseum di Basilea Peter Gut, artista di Winterthur conosciuto in tutto il mondo, è tra i disegnatori più famosi e apprezzati della Svizzera tedesca. Oltre a famose caricature apparse su «NZZ», «Bilanz» e «Die Zeit», in un’ampia retrospettiva il Cartoonmuseum di Basilea mostra per la prima volta anche il resto della sua opera, estremamente varia, con illustrazioni, disegni liberi e dipinti, tra cui anche lavori nati per «La mia ditta». www.cartoonmuseum.ch 02/2015 La mia DITTA 5 La mia SICUREZZA Massiccio dispiegamento di pompieri a Winterthur. Incendio nel posto sbagliato Il sistema antincendio del centro di rivalorizzazione dei rifiuti di Winterthur è uno dei più moderni tra quelli in uso nel settore. Ciò non di meno, un incendio ha temporaneamente paralizzato l’impianto. Foto: Stefan Kubli; p.g.c. E rano le cinque del mattino del 23 maggio 2014. Mentre si preparava per uscire, Hans Gräppi ha gettato uno sguardo al cellulare e si è subito insospettito: dal display risultava, all’una di notte, una chiamata persa del capoturno. Doveva essere successo qualcosa. Gräppi ha richiamato allora il capoturno apprendendo che nel bunker dell’impianto – ossia là dove i rifiuti vengono immagazzinati prima di essere inceneriti – era divampato un incendio. I pompieri erano già sul posto. Il responsabile riscaldamento e smaltimento dell’azienda servizi municipalizzati di Winterthur era preoccupato. Nel bunker si verificano spesso piccoli episodi di combustione senza fiamma, ma generalmente il modernissimo sistema antincendio permette di venirne a capo senza coinvolgere i pompieri. Questa volta la situazione pareva seria. 6 La mia DITTA 02/2015 Il presentimento dell’esperto responsabile di settore ha trovato conferma di lì a poco, quando è giunto sul posto. Nonostante il massiccio dispiegamento di pompieri il La mia DITTA Sono oltre 40 i collaboratori dell’impianto di rivalorizzazione di Winterthur che ogni giorno, 24 ore su 24, provvedono a valorizzare le 180 000 tonnellate di rifiuti annualmente prodotte in quasi 50 comuni del cantone e a ricavarne l’energia necessaria per generare elettricità e calore. Il calore di scarico del processo di combustione permette di soddisfare circa l’8 percento del fabbisogno di riscaldamento e il 20 percento del fabbisogno di corrente di Winterthur. stadtwerk.winterthur.ch Hans Gräppi, responsabile riscaldamento e smaltimento dell’azienda servizi municipalizzati di Winterthur (centro), con gli ispettori sinistri Thomas Danner (sinistra) e Stephan Koller (destra) sul luogo dell’incidente. 02/2015 La mia DITTA 7 La mia SICUREZZA I pompieri di Winterthur in azione per domare l’incendio. bunker di cemento era ancora avvolto da fiamme alte vari metri. «Il bunker conteneva circa 4000 tonnellate di rifiuti in attesa di essere valorizzati e che ora venivano divorati dalle fiamme» ricorda Gräppi. A nulla era servito che il personale, accortosi per tempo di quanto stava accadendo, avesse subito attivato il sistema elettronico d’estinzione: in pochi minuti il violento incendio si era propagato a gran parte del bunker. Quando i rifiuti diventano un problema Insieme a Thomas Danner, l’ispettore sinistri di AXA Winterthur nel frattempo giunto sul posto, Gräppi ha fatto una prima valutazione del danno. «Ora che il bunker era inutilizzabile, l’intero impianto era fuori uso» così Danner. A questo punto occorreva dirottare altrove le 500 tonnellate di rifiuti che quotidianamente giungono all’impianto di Winterthur. Poiché però gli impianti della zona erano solo parzialmente in grado di assorbire i rifiuti, questi sono stati perlopiù depositati nella vicina discarica di Riet, in attesa che l’impianto riprendesse l’attività. Problemi ovunque Essendo anch’esse gravemente danneggiate, le gru del bunker sono state portate a Mannheim per la riparazione. Poiché le benne erano esecuzioni speciali, il produttore ha prospettato un’attesa di quattro mesi. E le brutte notizie non finivano lì: a contatto con i rifiuti, 8 La mia DITTA 02/2015 l’acqua usata per spegnere l’incendio era rimasta contaminata ed è stato perciò necessario aspirarla con delle pompe, per poi depurarla secondo una procedura complicata e costosa. Anche l’edificio era rimasto fortemente leso e, in mancanza delle due gru, i lavori di sgombero all’interno del bunker procedevano a rilento. Tutto lasciava presagire che i danni sarebbero ammontati a milioni di franchi. Collaborazione come garanzia di successo Date l’entità e la complessità del danno, è stato interpellato Stephan Koller, ispettore sinistri della Direzione di AXA Winterthur, che ha calcolato l’ammontare della perdita di utile. Al contempo Danner e Gräppi hanno stabilito come procedere per limitare l’interruzione d’esercizio. «Lo stipulante deve sempre contribuire al contenimento dei danni e a promuovere le misure immediatamente necessarie in tal senso» spiega Hans Gräppi, responsabile riscaldamento e smaltimento dell’azienda servizi municipalizzati. Assicurazione di cose Professional/ Chiunque può subire danni causati da incendio, maltempo o acqua, danni ai vetri o un furto con scasso. In questi casi l’assicurazione di cose di AXA si assume senza complicazioni le perdite materiali e di reddito, le spese supplementari e quelle di sgombero e smaltimento impedendo così che rimaniate a mani vuote. www.AXA.ch Danner e sottolinea come, a tal proposito, Gräppi e la sua squadra abbiano tenuto una condotta esemplare. «Non ho mai visto un team di dirigenti che abbia profuso tanto impegno sul fronte amministrativo, rimboccandosi al tempo stesso le maniche per aiutare a sgomberare l’area danneggiata» aggiunge Koller. Un valido sostegno è venuto anche dal fabbricante delle gru, che per riuscire a riparare le due benne prima del previsto ha lavorato anche nei fine settimana. Come spiega Hans Gräppi, se l’inceneritore di Winterthur ha potuto, contro ogni aspettativa, riprendere parzialmente l’attività già due mesi dopo l’incidente, è stato graStephan Koller, Thomas Danner, zie all’impegno di tutte le parti coinvolispettore sinistri ispettore sinistri te. «Questa vicenda è un ottimo esemdella Direzione di AXA pio di come, anche nelle emergenze, si di AXA Winterthur. possa fare l’impossibile – a patto che Winterthur. tutti remino nella stessa direzione». Melanie Ade TRA PROFESSIONISTI CI SI INTENDE SEMPRE CITROËN NEMO da CHF 11’490.– NUOVO CITROËN BERLINGO da CHF 11’990.– CITROËN JUMPY da CHF 16’290.– CITROËN JUMPER da CHF 17’990.– BUSINESS PACKAGE da Fr. 174.–/mese 5 ANNI • LEASING 2,9% • MANUTENZIONE • SERVIZIO • GARANZIA DA SCOPRIRE NEI NOSTRI 17 BUSINESS CENTER: UN’ÉQUIPE SPECIALIZZATA NELLA CONSULENZA UN PARCO VEICOLI DI PROVA UN’OFFERTA COMPLETA DI FINANZIAMENTI E SERVIZI citroen.ch Offerte valide per veicoli venduti dal 1° al 30 giugno 2015. I veicoli commerciali proposti sono destinati all’uso commerciale o professionale. Offerte riservate esclusivamente ai clienti Azienda secondo il regolamento Citroën, solo dagli agenti che partecipano alla promozione. Prezzi soggetti a variazioni. Prezzi IVA esclusa. Condizioni di leasing: durata del leasing fino a 60 mesi. L’offerta èvalida unicamente se abbinata a un contratto di servizio FreeDrive. Casco totale obbligatoria non compresa. Condizioni di leasing con riserva dell’accordo di Citroën Finance, divisione di PSA Finance (Suisse) SA, Schlieren. Offerta comprensiva di incentivi destoccaggio. La mia RESPONSABILITÀ Al successo con un clic A beneficiare dei vantaggi offerti dai software aziendali non sono solo le grandi imprese. Di seguito vi presentiamo sette soluzioni economiche e di facile utilizzo per le PMI. Foto: Fotolia/goodluz La panoramica Via libera al successo – con il software giusto al posto giusto! 10 La mia DITTA 02/2015 Di seguito riportiamo, per ogni azienda software considerata, il pacchetto più conveniente in grado di coprire tutte le funzioni base di un software aziendale. Tutti gli operatori offrono anche prodotti più complessi, moduli aggiuntivi o linee di prodotti più avanzati. Le soluzioni indicate possono essere testate gratuitamente aprendo un account di prova a tempo limitato, tramite live demo o scaricando una versione di prova. Gestione indirizzi Appuntamenti/compiti Gestione progetti Contabilità finanziaria Creditori/debitori E-banking Fatturazione Magazzino Salario Online shop Altre funzioni Piattaforme Noleggio/acquisto Costi (in CHF) Informazioni C osa significa avere un’impresa? Da un lato vi sono i prodotti e servizi offerti, dall’altro i contatti con clienti, fornitori e partner commerciali, su cui si fonda qualsiasi business. E poi c’è anche la parte finanziaria: in mancanza di una panoramica dettagliata e sempre aggiornata di entrate, uscite e capitale è di fatto impossibile gestire con successo un’impresa. Un buon software aziendale deve tenere conto di tutti e tre gli aspetti citati e facilitare il lavoro, automatizzare le operazioni di routine nonché far sì che rimangano più tempo ed energie da dedicare all’essenziale – ossia sviluppo di nuovi prodotti, osservazione del mercato e cura dei contatti con i clienti – anziché a noiose attività amministrative. È inoltre importante che il software non assorba troppo tempo, sia facile da installare e possibilmente non richieda manutenzione. Lo si deve infine poter usare anche senza aver studiato complessi manuali o frequentato corsi costosi. Laddove, anziché su un computer aziendale («on-site»), il software sia installato presso il centro di calcolo di un operatore («SaaS» ossia «Software as a Service») che ne propone la fruizione a titolo di servizio cloud, ci si risparmia il lavoro d’installazione e manutenzione, non si ha bisogno di specialisti IT né di server hardware e si dispone sempre della versione più aggiornata. Vantaggi del cloud Oggi le aziende software propongono le loro soluzioni perlopiù anche sotto forma di servizi cloud, generalmente fruibili sulla base di un abbonamento mensile più o meno costoso da stipularsi per ciascun utente. Particolarmente interessanti per le aziende i cui dipendenti viaggiano spesso sono le soluzioni con interfaccia basata sul web, utilizzabili da qualsiasi dispositivo predisposto per la navigazione e quindi, oltre che da PC e laptop, anche da tablet e smartphone. ABACUS Light sì no no sì sì/no sì sì no sì sì Business Navigator sì sì/sì sì funzioni base funzioni base no sì no no no collaborazione team, tool per business plan Windows, Mac Web (ottimizzato per iPad) sì/no sì/no gratis 29/mese (1 utente, altri utenti 10/mese) business-navigator.ch easysys.com sì/sì su richiesta abacus.ch easysys Business Standard sì sì/sì no funzioni base funzioni base sì sì no no no conto entrate/ uscite, upload giustificativi, documenti interattivi online, catalogo prodotti Web Di norma non vi è motivo di temere per la sicurezza dei dati, visto che la loro trasmissione è criptata e le soluzioni cloud sono gestite da centri di calcolo svizzeri ad alta sicurezza. Qui i preziosi dati aziendali sono anche più al sicuro che non su un qualsiasi PC o su un server custodito in cantina. Spesso, tra l’altro, le aziende più piccole non hanno né l’infrastruttura né il know-how necessari per l’utilizzo sicuro e ininterrotto di un software complesso e per un’affidabile gestione dei dati. Collaudati leader di mercato Tra le varie centinaia di aziende elvetiche che propongono software aziendali figurano molti nomi noti. Illustrando anche solo per sommi capi l’intera gamma di prodotti andremmo ben oltre lo scopo di questa panoramica. Ci limitiamo pertanto a presentare le soluzioni base di Abacus, europa3000, Proffix e Sage, che in media hanno però prezzi nettamente superiori a quelli di operatori affacciatisi sul mer- europa3000 (moduli base) sì no no sì sì/sì sì sì sì no no utilizzo orientato ai processi PROFFIX (moduli principali) sì no/no no sì sì/sì no sì sì sì no conto entrate/uscite Sage Start Lite Enterprise sì sì/sì no sì no/no no sì no sì no Windows (on-site o SaaS) sì/sì 2100 o 115/utente/mese Windows Windows sì/sì 1990 o 75/utente/mese no/sì 549 (1 utente) Windows, Mac, Linux sì/no gratis europa3000.ch proffix.net sagestart.ch trytonerp.ch 02/2015 Tryton-to-go sì no/no no sì sì/sì no sì sì no no registrazione orario di lavoro, gestione prestazioni, produzione La mia DITTA 11 La mia RESPONSABILITÀ Foto: Fotolia/contrastwerkstatt; iStock/urbancow cato più recentemente. Abacus, azienda software di San Gallo, è il maggior operatore elvetico indipendente del segmento software aziendali per PMI e vanta 41 000 clienti. Oltre alle soluzioni d’ampio respiro Abacus vi ed Enterprise, il produttore propone una variante light con qualche funzione in meno. Ai consueti moduli base per gestione indirizzi, contabilità, fatturazione e contabilità salariale, questa affianca funzioni per l’e-banking diretto e un online shop per la vendita di prodotti e servizi. Dati i prezzi a modulo a partire da circa 800 franchi per l’acquisto della licenza e da 75 franchi per la soluzione cloud basata sul web, anche la versione light di Abacus si colloca tra i software per PMI più costosi. Il prodotto europa3000 si distingue per la quantità di moduli e l’utilizzo orientato ai processi. Grazie a ProcessMenu l’utente può raccogliere in un solo menu tutti i pro- cessi attivati. ProcessEdit consente invece di personalizzare ciascuna tappa di un processo in funzione del relativo utente, mentre con ProcessSnap è possibile ripartire su più monitor la visualizzazione delle varie tappe, che potranno quindi essere elaborate intuitivamente nella giusta successione. Il produttore consiglia l’uso del software alle imprese che contano fino a 100 postazioni IT. Insieme a green.ch e altri partner, europa3000 propone tra l’altro una soluzione cloud gratuita per aziende (maggiori informazioni su www.green-cube.ch). Online shop compreso A partire dalla versione 4, Proffix offre una nuova, accattivante interfaccia utente. I moduli, come pure la maggioranza delle funzioni, sono rappresentati da pittogrammi. Ai moduli principali, che offrono tutte le consuete funzioni base di un software aziendale, si affiancano quelli supplementari – p. es. per la gestione delle commesse, la gestione di contatori di acqua, corrente, ecc. e la registrazione di prestazioni per fornitori di servizi – come pure un online shop. Con la versione Lite di Sage Start Enterprise, Sage propone un software molto conveniente ma dalle funzioni limitate. Studiata per un utente, la soluzione com- Documenti sempre accessibili grazie alle soluzioni cloud 12 La mia DITTA 02/2015 prende le funzioni di gestione indirizzi, contabilità finanziaria, fatturazione e contabilità salariale per cinque dipendenti al massimo. Chi vuole di più – p. es. contabilità debitori/creditori, piani contabili adattabili o funzioni d’ampio respiro per l’elaborazione ordini – dovrà optare per i pacchetti, decisamente più costosi, Standard (fr. 1529) o Professional (fr. 3490). Convenienti soluzioni cloud Disponibile nella versione Business Standard a 29 franchi mensili per utente, Easysys – soluzione esclusivamente cloud – è piuttosto conveniente e offre tutte le principali funzioni di cui necessita una piccola impresa. Pur non comprendendo complesse funzioni di contabilità finanziaria e debitori/creditori, propone una serie di funzioni pratiche quali contabilità entrate/uscite, archiviazione online di giustificativi, contabilizzazione dei relativi importi con un semplice clic e registrazione automatica dei pagamenti PVR pervenuti. È inoltre dotato di un’interfaccia per lo scambio dati con i fiduciari, una funzione di gestione appuntamenti e compiti e un sistema d’archiviazione per documenti interattivi online. Leggermente più costose, le versioni Business Service, Business Trade e All-in-One offrono funzioni supplementari, p. es. di gestione progetti, registrazione di orario di lavoro e prestazioni nonché di gestione magazzino. Del tutto gratuiti sono invece Trytonto-go e Business Navigator, software lanciato dall’Istituto dei giovani imprenditori (IFJ) in occasione del 25° anniversario della sua nascita. Tryton – software open source dell’azienda lucernese Leuchter AG – è specificamente concepito per soddisfare le esigenze delle aziende svizzere. Gestito dal centro di calcolo di Leuchter AG, offre funzioni per la gestione di contatti, contabilità, ordini, prestazioni, magazzino e produzione. Business Navigator si distingue invece in quanto software specificamente concepito per le start up, alle quali permette di stilare un business plan, presentarsi a banche e investitori, gestire contatti e clienti, redigere offerte e fatture e organizzare il lavoro di Urs Binder squadra. La mia SICUREZZA Viaggiare sicuri La mobilità è in continua crescita. Studiata per tutte le piccole e grandi aziende i cui dipendenti viaggiano per affari in Svizzera, in Europa o nel resto del mondo, l’assicurazione viaggi di lavoro copre più di quanto si pensi. P er la maggioranza delle imprese elvetiche gli affari vanno assumendo una dimensione sempre più internazionale. Raramente del posto, clienti e fornitori si trovano spesso dalla parte opposta del Paese. Oppure oltreconfine, nel Sud della Germania, in Francia, in Italia. Viaggiare, dunque, fa oggi parte dell’attività d’impresa esattamente quanto lo scrivere e-mail e il telefonare. Ogni viaggio, tuttavia, comporta dei rischi. Basti pensare che sono più di 22 600 casi in cui l’assicurazione viaggi di AXA Winterthur ogni anno presta aiuto sia a privati che a un crescente numero di PMI. E proprio per queste ultime la copertura assicurativa è stata di recente ampliata. Di fatto, perché si verifichi un inconveniente ci vuole poco. Lo sa bene Philipp K., che per il reparto vendite dell’impresa svizzera di costruzioni metalliche per cui lavora ha dovuto recarsi da un cliente in Germania. Oltre a campioni e presentazioni, Philipp K. ha in valigia i suoi abiti migliori e scarpe in cuoio di produzione artigianale. Durante le cinque ore di treno non perde d’occhio il bagaglio. Giunto però alla stazione di Francoforte lo depone a terra per un attimo per pagare la bottiglia d’acqua prelevata dallo scaffale refrigerato di un chiosco. Nella ressa generale non si accorge che, con fulminea prontezza, qualcuno gli sottrae la valigia. Alla polizia dirà di essere quasi certo che l’uomo che poco prima si era fatto spazio in Assicurazione viaggi di lavoro Professional/ L’assicurazione viaggi di lavoro di AXA Winterthur soddisfa ora anche le esigenze di clienti aziendali che contano fino a 100 collaboratori ed è indicata per le imprese i cui dipendenti viaggino per affari. Tolta la copertura Assistance veicoli, valida solo in Europa, le polizze hanno validità in tutto il mondo. www.AXA.ch malo modo, costringendolo con uno spintone a farsi da parte, era un complice dello scippatore. Comunque siano andate le cose, Philipp K. non ha più i suoi due abiti né le scarpe. Non gli resta quindi che recarsi da uno dei principali clienti della sua azienda indossando gli abiti da viaggio, oppure acquistare – alla svelta e di tasca propria – abito e scarpe nuovi. Dopo aver optato per la seconda soluzione chiama il CEO della sua ditta e apprende con sollievo che la spesa verrà risarcita dall’assicurazione viaggi aziendale. Ove occorrano degli abiti sostitutivi quest’ultima copre infatti fino a 2000 franchi di spesa e, se Philipp K. ne avesse bisogno, pagherebbe addirittura un pernottamento in hotel. Concepita come pacchetto assicurativo volto a tutelare i lavoratori dalle conseguenze degli imprevisti che possono verificarsi durante le trasferte d’affari, l’assicurazione viaggi di lavoro Professional garantisce un aiuto rapido e privo di complicazioni anche in altri frangenti. Sandra Willmeroth 02/2015 La mia DITTA 13 Il mio MONDO Spalle coperte per espandersi L’accesso a nuovi mercati comporta dei rischi. Infatti già una cospicua perdita su crediti può mettere a rischio l’esistenza dell’azienda. In molti casi dà sicurezza un’assicurazione crediti, poiché non solo evita buchi nelle casse, ma spesso fornisce agli assicurati anche informazioni preziose in merito a nuovi clienti e ambiti di attività. T ina Maze ci sorride radiosa. La campionessa di sci slovena ci mostra orgogliosa tre medaglie, due d’oro e una d’argento. Sul manifesto che ci accoglie nella stazione di Wolhusen, un comune di 4000 anime nell’Entlebuch, c’è scritto a lettere cubitali «Tinamazeing!». Tina Maze ha ottenuto i suoi successi ai campionati del mondo di Beaver Creek (USA) su sci Stöckli e la sede principale del marchio svizzero famoso in tutto il mondo è proprio qui, a soli 15 minuti a piedi dal binario, nel mezzo di un quartiere residenziale e con un punto vendita Stöckli provvisto di sci, biciclette e abbigliamento sportivo. Poco vistoso, ma di grande richiamo. «Molti clienti amano acquistare qui da noi», afferma Walter Reusser. Gli appassionati di articoli Stöckli arrivano a Wolhusen da tutta la Svizzera centrale, e addirittura da Berna e Zurigo, per vedere e provare gli ultimissimi sviluppi e modelli. Qualche volta, quando ha tempo, Walter Reusser ama accompagnare personalmente i visitatori. In qualità di Brand Manager fa parte della direzione di Stöckli Swiss Sports AG. Il suo aspetto sportivo e allenato ben s’addice al prodotto e dà l’impressione di uno che non molla fino a quando non ha raggiunto il suo obiettivo. Migliorate conoscenze del mercato La resistenza acquisita come appassionato di sci e mountain bike gli torna utile anche nel suo lavoro. In qualità di piccolo offerente con orientamento internazionale, Stöckli deve affrontare una dura lotta per la conquista di quote del mercato mondiale. Circa due quinti degli sci, che fino ad oggi vengono prodotti al 100 percento nella vicina Malters, sono destinati all’esportazione. Attualmente Stöckli esporta in 37 paesi. Attraenti opportunità di mercato sono of14 La mia DITTA 02/2015 ferte dagli USA e dal Canada, dove negli ultimi anni il marchio svizzero si è fatto una buona reputazione. I recenti successi di Tina Maze a Beaver Creek hanno ulteriormente sospinto la domanda. Mercato lucrativo Ora la sfida consiste nel cogliere questa opportunità senza assumersi eccessivi rischi. In passato Stöckli ha lavorato in Nordamerica con un importatore. «Gli fornivamo i nostri prodotti dietro pagamento anticipato, ma dopo non avevamo alcun controllo sui suoi canali di vendita », afferma Reusser. Poiché la qualità dei commercianti riforniti era insufficiente, Stöckli ha deciso di prendere direttamente in mano la distribuzione in loco con personale proprio. Oggi la merce viene fornita a commercianti adeguati tramite un partner della logistica e fatturata direttamente dalla sede di Wolhusen. L’aspetto negativo di questa soluzione è che: «la morale di pagamento in Nordamerica è decisamente peggiore di quanto siamo abituati in Svizzera», prosegue Reusser. Considerato il grande volume di merce fornita, nel 2016 gli USA e il Canada potrebbero diventare per Stöckli il principale mercato d’esportazione, pertanto l’azienda non può permettersi una cospicua perdita su crediti. Invece di rinunciare alle lucrative attività in Nordamerica, Stöckli ha cercato una soluzione e l’ha trovata sotto forma di un’assicurazione crediti, che rende tutto più facile, come hanno dimostrato le sue prime esperienze. «AXA Winterthur verifica per noi in loco la solvibilità dei clienti e ci sostiene in caso di pagamenti arretrati», spiega Walter Reusser. I primi solleciti vengono effettuati direttamente da Stöckli. A partire da 180 giorni di ritardo nel pagamento Gli sci Stöckli sono ambiti anche all’estero. – un fatto purtroppo non infrequente – interviene direttamente la compagnia di assicurazioni e invia al cliente un nuovo sollecito. «Dopodiché il pagamento viene di norma effettuato immediatamente», conferma il manager di Stöckli. E se dovesse succedere che il cliente non paghi nemmeno in via esecutiva, l’assicuratore copre il 90 percento del danno finanziario. «Siamo molto soddisfatti di questa soluzione, poiché nelle attività d’esportazione ci offre da un lato una maggiore La mia DITTA A metà degli anni ’30, lo svizzero Josef Stöckli fabbricò sci in legno per uso proprio. A seguito di ordinazioni da parte di conoscenti, fondò nel 1935 la fabbrica di sci Stöckli AG. Oggi il nome Stöckli non è più unicamente sinonimo di sci alpino e di fondo, snowboard, scarponi e abbigliamento per lo sci, bensì anche di un’ampia offerta di articoli per sport estivi nei settori del ciclismo, trekking, walking, running e inline. La Stöckli Swiss Sports AG con sede a Wolhusen (LU) occupa oggi circa 250 collaboratori ed esporta i propri prodotti in oltre 30 paesi. www.stoeckli.ch Walter Reusser, Brand Manager presso la Stöckli Ski, fa il secondo tentativo sul mercato nordamericano. 02/2015 La mia DITTA 15 Il mio MONDO sicurezza nella pianificazione», spiega Reusser, e dall’altro lato consente di beneficiare della rete internazionale del partner assicurativo per comprendere meglio i meccanismi vigenti in importanti mercati d’esportazione come gli USA e il Canada. Forniture in tutto il mondo senza rischi Molte aziende che si affidano a un’assicurazione crediti adducono motivi simili. «È adatta a tutte le aziende che esportano beni di consumo e devono fornire la merce in conto aperto», afferma convinto Richard Gander, CEO di Lustenberger + Dürst SA con sede a Hünenberg sul Lago di Zugo. Nel suo caso non si tratta di sci e biciclette, bensì di formaggio. La Lustenberger + Dürst acquista le specialità direttamente da piccoli caseifici artigianali svizzeri e le mette a stagionare nelle proprie cantine. La PMI con 80 dipendenti gestisce inoltre modernissimi impianti di imballaggio e lavora 7000 tonnellate di formaggio all’anno secondo i desideri dei clienti fino alla fornitura per il commercio. Il prodotto finale è apprezzato da buongustai in tutto il mondo. «Esportiamo formaggi in 40 paesi in tutti i continenti e realizziamo il 70 percento del nostro fatturato fuori dalla Svizzera», spiega Gander, che già da anni ha stipulato un’assicurazione crediti e afferma di non essersene mai pentito. Al contrario ritiene che proprio in caso di clienti problematici in paesi lontani sia estremamente difficile accedere a cifre e fatti. «In questi casi beneficiamo enormemente della rete mondiale dell’assicuratore, che ci procura in modo affidabile queste informazioni e garantisce così la sicurezza, sgravando per giunta il nostro personale da elevati oneri supplementari», prosegue Richard Gander, che considera l’assicurazione crediti un importante pilastro della strategia di esportazione della Lustenberger + Dürst. «Oggi non dobbiamo più vincolare capacità di management per interminabili dibattiti volti a stabilire se e con quali limiti dobbiamo servire un cliente all’estero». Se ne fa carico l’assicuratore, che nei rarissimi casi di sinistro avrebbe sempre mostrato piena condiscendenza. Sistematiche verifiche della solvibilità di clienti di medie dimensioni in tutto il mon16 La mia DITTA 01/2015 Richard Gander, CEO della Lustenberger + Dürst SA, esporta formaggio svizzero in 40 paesi in tutti i continenti. La mia DITTA La Lustenberger + Dürst SA con sede a Hünenberg (ZG) è uno dei primi stagionatori di formaggi svizzeri e dal 1862 si occupa di rendere ancora migliori i buoni formaggi. L’azienda acquista i formaggi da caseifici artigianali locali, li mette a stagionare, li confeziona in proprio con l’aiuto di impianti ultramoderni e li fornisce a clienti in circa 40 paesi. La Lustenberger + Dürst gestisce organizzazioni di vendita indipendenti in Spagna, Gran Bretagna e negli USA. A tale scopo la PMI della Svizzera centrale dispone di una fitta rete mondiale di aziende partner. www.lustenberger.com Foto: p.g.c. do costituiscono anche per l’azienda Kugler Bimetal SA di Le Lignon (GE) il valore aggiunto determinante che ha portato alla partnership con un assicuratore crediti. Quest’azienda del settore tecnologico produce parti in acciaio e in bronzo al piombo, con un procedimento unico nel suo genere, che risolve tutti i problemi di attrito e garantisce pertanto la massima resistenza. L’80 percento della produzione è destinata all’esportazione. «Questo è il principale motivo per cui abbiamo stipulato l’assicurazione crediti», afferma Pascal Meierhofer, responsabile delle finanze (CFO) della PMI, che attualmente occupa 60 dipendenti. L’azienda rifornisce in tutto il mondo una clientela variegata dei settori della tecnologia dei sistemi di trazione, industria meccanica e aeronautica, trasporti o energia. Sei anni or sono, quando Meierhofer ha iniziato a lavorare come CFO presso la Kugler Bimetal, ha constatato che l’azienda inviava in parte fatture per varie centinaia di migliaia di franchi a clienti dei quali non aveva alcuna garanzia di solvibilità. «L’azienda non avrebbe potuto sopportare una perdita su crediti di queste dimensioni». Grazie alla stipulazione di un’assicurazione crediti è stato possibile escludere questi rischi e da allora ciò ha fornito un’ulteriore spinta all’espansione internazionale della Kugler Bimetal. Le esperienze positive spingono a osare di più Le esperienze positive accumulate in Nordamerica incoraggiano anche Stöckli ed è certamente possibile che il produttore svizzero di articoli sportivi decida di incrementare l’export verso la Germania. In questo Paese tutte le forniture di sci o biciclette sono effettuate solo previo pagamento anticipato. Sicuramente questo è un sistema sicuro per Stöckli, ma consente solo ordinazioni di piccola entità, poiché i commercianti tedeschi devono sopportare da soli il rischio di vendita. E pensare che attualmente la domanda sarebbe molto elevata. Infatti anche se Viktoria Rebensburg non è Tina Maze, ai CM di Beaver Creek la tedesca ha comunque ottenuto la medaglia d’argento nello slalom gigante gareggiando con sci Stöckli. «L’assicurazione crediti è un fattore di crescita del fatturato» Stöckli Swiss Sports AG, Lustenberger + Dürst SA e Kugler Bimetal SA hanno stipulato un’assicurazione crediti presso AXA Winterthur. Queste aziende sono rappresentative per la clientela di questa offerta? Sì, poiché le fatture non pagate, ossia le perdite su crediti, sono probabilmente un argomento costante per la maggior parte delle imprese. Di norma sono purtroppo esperienze negative, che a un certo punto fanno convincere le aziende che è meglio mettere in conto un premio calcolabile che esporsi al rischio di perdite impreviste. L’assicurazione crediti serve dunque soprattutto a garantire la sicurezza del bilancio? Che si tratti solo di questo è una supposizione molto diffusa, ma sbagliata, poiché ad affidarsi a un’assicurazione crediti sono prevalentemente le aziende con successi sopra la media. Queste aziende sfruttano il vantaggio che si procurano con la copertura e ciò gli consente di rimanere o diventare leader di mercato nei loro settori. Che cosa intende dire esattamente? L’assicurazione crediti è un fattore di crescita del fatturato, grazie al quale le aziende possono penetrare con la necessaria protezione in nuovi mercati e ottenere migliori opportunità di stipulazione, poiché in ultima analisi beneficiano di condizioni di pagamento mi- gliori derivanti dalla verifica preliminare professionale di un possibile cliente. Inoltre l’assicurazione aiuta a ricevere liquidità e a procurarsela presso i finanziatori. Fattori di questo genere possono essere decisivi quando si lotta per la leadership di mercato. Stöckli è un esempio tipico di questa «penetrazione in nuovi mercati»? Assolutamente sì, poiché per la copertura nei confronti dei clienti nazionali Stöckli non necessita di un’assicurazione, ma riteneva giustamente troppo rischioso esportare nei mercati nordamericani basandosi solo sulla fiducia. Per poter comunque cogliere l’opportunità, l’azienda si è appoggiata ad AXA e ora può raccogliere i frutti di quella decisione. Vi sono termini di carenza? Il termine d’attesa tra il giorno in cui lo stipulante conferisce il mandato d’incasso per una fattura non pagata e il giorno in cui riceve l’indennizzo ammonta di norma a sei mesi, ma sono possibili altre varianti. In combinazione con l’anticipo di crediti, ad esempio il factoring, è possibile trasformare anche subito in mezzi liquidi una fattura emessa. Abbiamo rinomati partner che offrono queste interessanti soluzioni. Quali sono i punti sensibili con un’assicurazione crediti? Per alcuni stipulanti, un punto sensibile può essere Paolo Larentis, Crediti & Cauzioni, responsabile vendite Svizzera, AXA Winterthur dato dal fatto che, dopo la consueta procedura di sollecito da parte dell’assicurato, a un certo punto sia necessario affidare il compito dell’incasso all’assicurazione. Molti assicurati apprezzano questa delega e si «nascondono» di buon grado dietro l’assicurazione. Altri temono anche che il cliente venga a conoscenza del fatto che hanno una tale assicurazione e possa eventualmente interpretarlo come una mancanza di fiducia. Come si svolge l’incasso? In Svizzera viene effettuato direttamente dai nostri specialisti, con determinazione, ma anche con il necessario tatto, poiché si tratta di clienti dei nostri stipulanti, con i quali questi ultimi intendono di norma continuare a collaborare. All’estero abbiamo creato nel corso della nostra pluriennale attività – infatti siamo la più antica assicurazione crediti d’Europa – una fitta rete di partner che si occupano dell’incasso su nostro incarico. Questo ci dà la libertà di far lavorare per noi sempre gli specialisti adatti. www.AXA.ch Robert Wildi; Foto: Herbert Zimmermann 02/2015 La mia DITTA 17 La mia RESPONSABILITÀ Foto: Shutterstock/Pressmaster; p.g.c. F Pericoli del cyber-spazio urto di dati, frodi ai danni zione e rendendo necessaria degli utenti di sistemi di euna grande mole di lavoro per banking, spionaggio commerripristinare i dati. L’esempio ciale, sabotaggio d’importanti dimostra tra l’altro quanto sia applicazioni, blocco dei PC indispensabile aggiornare di come forma di ricatto: i rischi continuo l’antivirus e poter legati all’uso di Internet sono contare su un backup esterno reali e possono colpire qualsiasi alla rete aziendale. azienda in molti modi. Si va dai danni dovuti alla perdita o falFattore uomo sificazione di dati e a guasti ai L’esempio di cui sopra dimosistemi fino alla completa rovistra non da ultimo come supna passando per plagio e danni porti dati quali chiavette e CD, di reputazione. ma anche allegati alle e-mail e E come emerge dalle statistilink presenti in queste ultime, che, il pericolo va crescendo. non siano automaticamente Stando all’Internet Security affidabili solo perché presumiThreat Report 2014 di Symanbilmente o effettivamente protec, nel 2013 i furti di dati da venienti da persone o aziende parte di hacker sono aumentaconosciute. ti, nel mondo, del 62 percento Come spiega il CEO di First Serispetto al 2012. In alcuni casi curity, specialista della sicurezsono stati presi di mira milioni za IT con sede a Coira, Pascal di record di dati con indirizzi Mittner: «Tolte le falle di sicue-mail, password, dati di carte rezza di tipo tecnico e i pericoli di credito e altre informazioni fisici quali incendio e furto, la altamente sensibili. maggioranza dei problemi di Simili le notizie circa l’area sicurezza IT è dovuta all’uomo EMEA (Europa, Medio Oriente e gli hacker sfruttano quest’ule Africa) riportate nell’Advantimo per diffondere malware». ced Threat Report che Fireeye, specialista della sicurezza IT, Cyber-criminalità organizzata Cyber-criminalità e rischi della sicurezza IT non ha compilato per il primo seUn altro problema consiste nemestre 2014: rispetto allo scorgli attacchi che, pur colpendo il riguardano solo le grandi imprese. Hackeraggio, so anno gli attacchi di codici bersaglio, passano inosservati. perdita di dati e inattività mettono a rischio maligni come virus e troiani Per Mittner vi sono «tre tipi di soprattutto l’esistenza delle PMI. sono quasi raddoppiati. A fronaziende: quelle che non sono te dell’8 percento degli attacchi mai state vittime di hackeragmirati e organizzati, la Svizzera gio, quelle che lo sono state e si colloca in cima alla classifica dei bersagli, giusto è particolarmente arduo. A tal pro- lo sanno e quelle che lo sono state ma non preceduta in Europa solo da Gran Bretagna posito serve più richiedere delle referenze lo sanno – e il numero di queste ultime doe Germania. verificabili che non dare ascolto ad altiso- vrebbe essere consistente». Diversamente A favorire o addirittura consentire gli attacnanti autoelogi riportati su siti web dalla da un tempo, spiega Mittner, gli hacker chi esterni via Internet sono falle interne grafica impeccabile. mirano raramente alla celebrità e puntaquali sistemi non aggiornati, password deLe minacce informatiche comportano no piuttosto al guadagno. A tal fine rubaboli o semplici errori d’utilizzo dovuti allo spesso la perdita di dati confidenziali. Ka- no direttamente denaro, oppure vendono scarso know-how del personale. Vi sono poi spersky Lab, specialista della sicurezza IT, dati personali, informazioni finanziarie e gli errori di configurazione di router, firecita l’esempio di uno studio legale che ha segreti commerciali. «L’hacker abile è quelwall e altre componenti, di cui spesso sono rischiato di chiudere per via di un virus: na- lo di cui non ci si accorge. La ditta colpita corresponsabili specialisti IT esterni che scosto nello stick USB di un cliente, questo si renderà semmai conto dell’accaduto più promettono più di quanto siano in grado si è propagato nella rete informatica dello tardi, p. es. quando, due settimane prima d’offrire. Per le piccole imprese valutare la studio cancellando tutti i dati dei clienti, del lancio di un prodotto, un concorrente qualità degli operatori IT e scegliere quello producendo un enorme danno di reputa- immetterà sul mercato un articolo identi18 La mia DITTA 02/2015 co». Negli ultimi anni è fiorita una vera e propria industria della cyber-criminalità, del tutto paragonabile al classico crimine organizzato. Basti pensare alla cyber-gang Carbanak, che è riuscita a sottrarre a cento banche una cifra totale che potrebbe toccare anche il miliardo di dollari. Un colpo di queste dimensioni non è opera di due o tre hacker, ma di una banda ben organizzata, con un piano sicuro e di lungo termine. Sicurezza: parte integrante dell’azienda Una cosa è certa: senza misure di sicurezza d’ampio respiro nessuna azienda è al sicuro dai cyber-rischi. I media riportano solo i casi più eclatanti, p. es. il colpo messo a segno da Carnabak o il furto di milioni di dati di carte di credito. Ma se una grande azienda fa perlopiù fronte al danno senza troppi problemi, per una piccola impresa un cyber-attacco può segnarne la fine. Anche le PMI devono perciò riservare alla sicurezza IT la massima attenzione, appoggiarsi a specialisti di lunga esperienza, analizzare attentamente tutti i rischi e tutelarsi da quelli più importanti con un’adeguata assicurazione. Come conferma Pascal Warnebold di Nexos, operatore IT di Basilea, «soprattutto per le piccole e medie imprese l’interruzione del funzionamento del sistema IT può avere enormi ripercussioni sulla produttività. L’adeguata analisi del rischio e i meccanismi di difesa definiti sulla base di essa sono perciò indispensabili Urs Binder per qualsiasi azienda». Concorso: «La mia ditta» vi regala un pezzo d’estate «La mia ditta» mette in palio esclusivi mobili da esterni firmati Büro Schoch Werkhaus AG. Classici arredi di design per giardino e balcone. 1° premio: panchina Alinea Bellissima, classica e senza tempo. Dimensioni: 180 x 63 cm, struttura zincata. Prezzo originale: CHF 2076.– 2° premio: Arper Pix outdoor* Moderno sgabello per esterni in speciale materiale idrorepellente di colore blu. Dimensioni: 64,5 x 44 x 67 cm. Prezzo originale: CHF 815.– 3° premio: Basilea Sedia ideata per il 125° anniversario della giardineria comunale di Basilea. Utilizzabile anche come tavolino o sgabello. Prezzo originale: CHF 310.– La domanda del concorso: come si chiama l’assicurazione che copre ad es. il rischio di furto durante i viaggi di lavoro dei vostri collaboratori? a) Assicurazione trasferte b) Assicurazione RC c) Assicurazione viaggi di lavoro Ecco come partecipare al sorteggio: Internet: rispondete alla domanda sul sito www.la-mia-ditta.ch. Cartolina postale: scrivete la soluzione e le vostre coordinate su una cartolina e inviatela a: AXA Winterthur, concorso «La mia ditta», casella postale 362, 3052 Zollikofen. Termine ultimo d’invio: 31 luglio 2015 Cyber-assicurazione/ Hackeraggio, virus, malware, furto di dati – negli ultimi anni il numero dei cyber-attacchi è notevolmente aumentato. AXA Winterthur propone una soluzione assicurativa su misura per la vostra PMI e, in caso di sinistro, copre le spese di ripristino di dati e sistemi operativi e vi risarcisce per l’interruzione d’esercizio. www.AXA.ch Soluzione del concorso: Nell’edizione 01/2015 vi avevamo chiesto il nome dell’offerta AXA che sostiene con servizi individuali i clienti titolari di parchi veicoli aziendali. La risposta esatta era b) driving@work. Il 1° premio, un Kenwood Premier Chef, va a Peter Strittmatter di Birmensdorf. Il 2° e 3° premio – una macchina da caffè De Longhi e una macchina da caffè Tassimo Vivy – vanno invece rispettivamente a Thomas Neff di Münchwilen e Bernhard Wyss di Ostermundigen. Congratulazioni! Avvertenza legale Con la partecipazione al concorso acconsento a che AXA Winterthur conservi i miei dati personali e mi inoltri informazioni tramite e-mail. La presente dichiarazione di consenso può essere revocata in qualsiasi momento. AXA Winterthur si impegna a non utilizzare i dati personali per finalità diverse da quelle indicate e a non cederli a terzi. I collaboratori di AXA Winterthur e del Servizio esterno sono esclusi dal concorso. Sul concorso non si tiene alcuna corrispondenza. È escluso il ricorso alle vie legali. 02/2015 La mia DITTA 19 Le mie DOMANDE I lettori domandano – AXA risponde I nostri esperti sono lieti di rispondere ai vostri quesiti. Le domande più interessanti vengono pubblicate in forma anonima. AXA Winterthur, redazione «La mia ditta», 8401 Winterthur, [email protected] Previdenza professionale Fallimento del datore di lavoro dono il minimo legale. Nella procedura fallimentare, tutti i crediti derivanti dalla previden- za professionale godono di un trattamento privilegiato (art. 219 cpv. 4 lett. b LEF). A carico del mio datore di lavoro è stata aperta una procedura di fallimento. Ciò comporta l’estinzione della mia affiliazione alla previdenza professionale? Illustrazione: Peter Gut; foto: Stefan Kubli, p.g.c. T.C., Fällanden Ai sensi dell’art. 10 cpv. 2 lett. b della Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP), l’obbligo assicurativo si estingue quando il rapporto di lavoro è sciolto (cfr. anche art. 331a del Codice delle obbligazioni, CO). L’elemento discriminante è la risoluzione del rapporto secondo le regole di diritto civile ai sensi degli artt. 334 segg. CO. Il fallimento del datore di lavoro non comporta pertanto una conclusione automatica del rapporto di lavoro, né costituisce una causa grave per la disdetta ai sensi dell’art. 337 CO (risoluzione immediata per cause gravi). In caso di insolvenza del datore di lavoro, il lavoratore può tuttavia recedere immediatamente dal rapporto laddove non sia prestata più una garanzia per le sue pretese (art. 337a CO). Di norma, la massa fallimentare subentra nel contratto di lavoro ai sensi dell’art. 211 cpv. 2 della Legge federale sulla esecuzione e sul fallimento (LEF). Tutti i crediti derivanti dal rapporto di lavoro sono quindi convertiti in debiti di massa. In sintesi, il rapporto non termina di norma con il fallimento del datore di 20 La mia DITTA 02/2015 Responsabilità civile Sabine Spross, avvocato, Servizio giuridico Vita collettiva lavoro e quindi anche l’obbligo assicurativo non si estingue. Ai sensi dell’art. 66 cpv. 2 LPP, il datore di lavoro è debitore nei confronti dell’istituto di previdenza per la totalità dei contributi. In caso di mancato versamento degli stessi, l’istituto deve quindi avviare una procedura esecutiva contro il datore di lavoro; nell’eventualità di un fallimento di quest’ultimo, spetta all’istituto e non agli assicurati notificare i crediti contributivi a carico della massa fallimentare del datore di lavoro stesso. Ai sensi dell’art. 56 cpv. 1 lett. b e c LPP, in caso di insolvenza dell’istituto di previdenza il fondo di garanzia copre non solo le prestazioni minime di legge a favore degli assicurati, ma anche quelle regolamentari (o sovraobbligatorie) che ecce- Copertura assicurativa per i reati di eccesso di velocità Nel numero 03/2013 avevate informato circa l’obbligo dell’assicuratore di richiedere il rimborso parziale delle prestazioni di risarcimento conseguenti a colpa grave del conducente in relazione a reati di eccesso di velocità nonché per conduzione in stato di ebrietà o di inattitudine alla guida (fattispecie Via Sicura ai sensi dell’art. 65 cpv. 3 nuova LCStr). In questo nuovo regime normativo il mio parco veicoli è tutelato contro un’eventuale colpa grave di un conducente attraverso la copertura casco, e qual è la copertura assicurativa in caso di recidiva di reato di eccesso di velocità o guida in stato di ebrietà e/o di inattitudine dello stesso conducente? K.S., Soletta Se un conducente in stato di ebrietà o di inattitudine alla guida causa un sinistro casco, ovvero se ciò accade in relazione a un reato per eccesso di velocità, AXA versa di norma al gestore del parco veicoli (ovvero il partner contrattuale) le prestazioni senza limitazioni. In seguito AXA si rivale tuttavia sul conducente colpevole. Se quest’ultimo può dimostrare di non aver subito negli ultimi cinque anni alcun ritiro della licenza di condurre per uno di questi reati, nell’ambito della copertura casco si ha solo un regresso in misura pari alla colpa grave (10-50%). Il conducente Thomas Lang, responsabile Sinistri Veicoli a motore può addurre tale prova attraverso un estratto del registro delle misure amministrative del cantone di domicilio. Qualora ciò non sia possibile e si presenti quindi un caso di recidiva, al conducente viene richiesto il rimborso integrale delle prestazioni casco. La situazione sarebbe diversa se allo stipulante o a una persona ausiliaria con funzione dirigenziale (come il capo del parco veicoli) dovesse essere addebitata una colpa grave – ad esempio laddove, pur avendo notato l’ebrietà del conducente, lo si lasci comunque condurre. In questo caso le prestazioni casco vengono corrisposte allo stipulante solo in modo decurtato. Per le prestazioni ridotte viene comunque esercitato un regresso sul conducente eventualmente recidivo. Previdenza privata Vantaggi di una polizza assicurativa 3a rispetto al conto 3a La mia banca ha nuovamente ridotto i tassi d’interesse per il conto di previdenza 3a. Sto quindi valutando la possibilità di investire in una polizza assicurativa 3a. Ricevo una remunerazione più elevata, e quali sono le differenze? P.R., Affoltern am Albis Dopo che a gennaio 2015 la BNS ha introdotto i tassi d’interesse negativi, le banche hanno ridotto la remunerazione sui conti di previdenza 3a in parte nettamente al di sotto dell’1 %. E questo livello può scendere ancora in qualsiasi momento. Per le assicurazioni sulla vita, il tasso d’interesse applicato al momento della stipulazione resta invece garantito per l’intera durata contrattuale. Se un quarantenne versa ogni anno CHF 5000 su un conto di previdenza 3a, dopo 20 anni avrà accumulato CHF 108 841 a fronte di un tasso d’interesse costante dello 0,8 %. Questo tasso costituisce tuttavia una pura ipotesi, senza alcuna garanzia. Come esempio per una polizza assicurativa 3a indico Protect Plan, in quanto si tratta del prodotto che AXA vende con il maggiore successo. In questo caso alla scadenza del contratto è garantita una determinata somma di assicurazione. Nell’esempio concreto, verrebbero pagati almeno CHF 96 844 – leggermente meno di quanto versato, in quanto il prodotto comprende i costi per la consu- Sarah Holenstein, Gestione prodotti Vita individuale lenza e la copertura del rischio. Se in futuro i tassi sul mercato dei capitali dovessero tornare a salire, la garanzia1) aumenta grazie al meccanismo di partecipazione. Con Protect Plan non ci 1) Il tasso minimo per il calcolo della garanzia è sempre pari all’80 % del tasso tecnico massimo ammesso secondo la FINMA. Esso non può tuttavia mai scendere sotto il valore garantito alla stipulazione. 02/2015 La mia DITTA 21 Le mie DOMANDE si vincola quindi in alcun modo all’attuale basso livello dei tassi. Oltre alla garanzia, Protect Plan offre tuttavia un interessante potenziale di rendimento: lei partecipa all’andamento di un indice, beneficiando della crescita dei corsi borsistici. La somma proiettata (ma non garantita) a scadenza ammonterebbe a CHF 139 176, sulla scorta di uno scenario intermedio basato su valori storici. Un notevole vantaggio di Protect Plan è anche il «lock-in» annuale degli utili, che quindi non possono andare persi anche in caso di successivo andamento negativo dell’indice, incrementando così costantemente la garanzia a scadenza. Le polizze 3a offrono inoltre la possibilità di tutelarsi a titolo opzionale contro l’incapacità di guadagno e di proteggere i propri cari dalle ristrettezze finan- 22 La mia DITTA 02/2015 ziarie. Di norma è consigliabile includere almeno l’esonero dal pagamento dei premi per inabilità lavorativa. Lei raggiunge così il suo obiettivo di risparmio anche a seguito di incapacità di guadagno, in quanto AXA si fa carico del pagamento dei premi. È importante sapere che per le polizze 3a lei è sostanzialmente tenuto a pagare i premi annui sino alla fine del contratto. Ciò può risultare un vantaggio, in quanto richiede una maggiore disciplina di risparmio. Per un conto di previdenza 3a è invece possibile decidere ogni anno se e quanto versare (fino all’importo massimo 3a). Ma anche Protect Plan offre possibilità di adeguamento f lessibili in caso di cambiamenti della situazione di vita; ad es. nel corso della durata contrattuale è possibile sospendere il pagamento dei Assistenza legale interattiva/ MyRight.ch, il portale Internet di AXA-ARAG, offre un utile servizio in tutta la Svizzera: i clienti dell’assicurazione di protezione giuridica possono richiedere assistenza legale online. La pagina web consente di allestire documenti personalizzati, come contratti di acquisto o di locazione. Inoltre, è possibile ottenere una risposta in modalità interattiva a domande standard in quattro ambiti giuridici. ¼ www.myright.ch premi per un anno per un massimo di quattro volte (Premium Holiday). In sintesi, la f lessibilità per il pagamento dei premi è maggiore per un conto di previdenza 3a. Ma Protect Plan offre un potenziale di rendimento nettamente superiore. E nei periodi di turbolenze sui mercati è possibile dormire sonni sereni, in quanto alla scadenza contrattuale viene corrisposta almeno la somma garantita, e gli utili già conseguiti non possono più andare persi. In caso di incapacità lavorativa, AXA si fa carico per lei del pagamento dei premi. Infine, grazie all’elevata sicurezza del patrimonio vincolato, i diritti alle prestazioni assicurative per il 3° pilastro sono sempre garantiti. Il suo consulente assicurativo sarà lieto di fornirle ulteriori informazioni. «La mia guida sicura viene premiata.» Drive Recorder/ Valutazione del comportamento di guida Ribasso individuale sul premio AXA.ch/driverecorder L’offerta è valida per persone dai 18 ai 25 anni. Il mio FUTURO Foto: Shutterstock/Maksim Shmeljov – Fonte infografica: letteratura economico-aziendale Colloqui informali con consulenti aziendali forniscono alle PMI preziose esperienze. Grandi teorie di gestione per piccole aziende Spesso, purtroppo, regole di gestione e di economia aziendale non trovano seguito tra le imprese. Se invece venissero applicate, molte decisioni sbagliate potrebbero essere evitate. L e aziende che dichiarano fallimento non lo fanno semplicemente dall’oggi al domani. Nella maggior parte dei casi l’insolvenza è preceduta da un lungo processo, che segue determinati modelli. L’economia aziendale ha esaminato da vicino simili meccanismi e pubblicato i risultati – come ad esempio le fasi delle crisi aziendali (cfr. riquadro) – in articoli scientifici. Ma i suggerimenti su come agire in modo appropriato in tempi di crisi vengono raccolti dalle piccole e medie imprese (PMI)? Teoria come pietra della discordia In base a questa domanda distinguiamo tre categorie di aziende. Innanzitutto ci sono quelle che si limitano a ignorare le moder24 La mia DITTA 02/2015 ne teorie di gestione o altre nozioni di economia aziendale. Spesso si tratta di singoli commercianti o piccole imprese che si occupano della loro attività secondo scienza e coscienza. Non applicano le teorie economiche, ma di rado lo ammettono apertamente. Un’eccezione è rappresentata dall’imprenditrice quasi settantenne Judith Goldblum di Basilea, che non esita a parlare del suo rifiuto per i suggerimenti dei consulenti aziendali. Più di vent’anni fa Judith Goldblum ha aperto la sua orologeria e gioielleria Intakt, e subito le è stato consigliato il ricorso a capitale di terzi. Allora non era in grado di rispondere alle domande delle banche sull’andamento previsto del fatturato. Anche un confronto dell’affitto del suo negozio con quello di un appartamento di tre stanze nella città sul Reno la lasciava perplessa. Alla fine la banca voleva darle denaro per l’azienda solo se avesse ridotto le linee di credito private, spiega la Goldblum. A un certo punto le cose sono divenute per lei troppo complicate, e l’imprenditrice – attiva inoltre nel settore immobiliare – ha deciso di dare ascolto solo al proprio istinto e di fidarsi dei rendimenti da lei stessa calcolati. Judith Goldblum si dice contenta di aver ignorato tutte queste cose, anche se ciò può aver significato una perdita di fatturato e utile. La seconda categoria è rappresentata dalle aziende che, come l’imprenditrice Goldblum, si lasciano guidare dall’istinto, ma nell’attività quotidiana applicano tipiche regole di gestione o puntano su principi economici. In questo modo si basano sulle esperienze di altri imprenditori, che nel corso del tempo sfociano in determinate regole di massima. Un chiaro esempio di questo gruppo di aziende è rappresentato dalla società di software Abacus del Canton San Gallo, che sei anni fa ha cominciato a espandersi verso la Germania. Invece di studiare nella letteratura economica le tipiche strategie di ingresso sul mercato prima di agire, la Abacus ha dato rilievo al principio «Chi non risica, non rosica». Il passo oltre i confini nazionali è avvenuto senza che si stilasse un’analisi di mercato o un business plan, bensì puntando piuttosto su contatti commerciali esistenti. Solo in un secondo momento vi è stato l’ingresso sul mercato tedesco secondo un procedimento basato su principi di economia aziendale. Era emerso rapidamente che il diavolo si annida tra i dettagli e che, nonostante la vicinanza territoriale della Germania alla Svizzera, c’erano da superare molti ostacoli legati alla lingua, alla mentalità e alla legislazione. Le diverse consuetudini nella contabilità tedesca, inoltre, rendevano la vita difficile al produttore elvetico di software. La Abacus si è concentrata poi sul segmento di mercato degli studi di ingegneria e degli architetti, nonché sullo sviluppo di un software per la gestione dei salari studiato appositamente per la Germania. Con Lo spazio di manovra si riduce Crisi di conduzione Crisi di strategia Crisi di processo Crisi di proventi il tempo i sangallesi hanno attratto un numero sempre maggiore di collaboratori specializzati, avendo rafforzato la loro decisione strategica di espandersi nel paese vicino con la creazione di una succursale e poiché esisteva anche il piano di aprire nel lungo periodo un ufficio ad Amburgo oltre alla sede di Monaco di Baviera. La Abacus conclude che, dopo le iniziali decisioni «di pancia», un potenziamento più mirato e strutturato ha rappresentato la via migliore. Il successo ha dato ragione all’azienda: in un settore conservativo come quello del software, dopo appena sei anni conta già 23 esperti IT sotto contratto e serve oltre 50 clienti in Germania. Crisi di liquidità Spazio di manovra Tempo Insolvenza Tipiche fasi di rischi aziendali terminata dimensione dell’azienda o da una certa complessità, infatti, i responsabili non possono più fare a meno della ricerca economica. Un tipico rappresentante di questa categoria è il Gruppo Comet, specializzato nella tecnologia dei tubi per raggi X e dei tubi sottovuoto per la verifica dei materiali e l’ispezione della sicurezza. La ditta di Flamatt valuta continuamente la rilevanza di nuove scoperte per la conduzione aziendale, il raggiungimento degli obiettivi e la strategia. Alla Comet i principali motori dell’impiego di nuovi principi di economia aziendale sono la continua evoluzione dei mercati e delle esigenze dei clienti, nonché la necessità di gestire meglio la complessità nell’azienda. Secondo una portavoce le conoscenze vengono acquisite dal Gruppo tramite libri e riviste, formazione e perfezionamento dei collaboratori, nuove assunzioni, ma anche grazie a una buona rete di relazioni, nonché alla collaborazione con le università. Attualmente, ad esempio, Comet applica il Value-Based Management nonché il metodo Kanban e utilizza il Beyond Budgeting nel settore finanziario. Ma affinché possano utilizzare le conoscenze di economia aziendale esattamente come i grandi gruppi, le PMI devono spesso affrontare le cose in modo diverso dal solito. Ciò emerge dalle parole del consulente aziendale Arnold Kappler, che offre il proprio sostegno alle imprese nell’impiego della spesso utilizzata Balanced Scorecard. Secondo la sua esperienza mancano in molti casi tre cose: in primo luogo il fatto che le PMI (a differenza delle grandi aziende) non fissano per scritto strategia e obiettivi a lungo termine. In secondo luogo alle PMI manca, per monitorare obiettivi e strategia, un reporting significativo; per le piccole aziende, solitamente, questo deve essere prima creato, senza grande impiego di software. In terzo luogo manca la nomina di persone responsabili dei compiti strategici; spesso le PMI non dispongono allo scopo di collaboratori specializzati. Diventa così evidente che le imprese che nella loro attività applicano nozioni di economia aziendale non falliscoRico Kutscher no così rapidamente. Mollare per avere le mani libere Naturalmente ci sono molte regole di gestione applicate dalle PMI. Nei sondaggi spesso gli imprenditori indicano che, per semplificare il proprio lavoro, si orientano ad esempio al principio di Peter oppure si affidano alla regola 80/20. Il primo afferma che ogni lavoratore tende a salire fino al livello gerarchico della sua incompetenza, ovvero che gli occupati vengono promossi fino a che risulta evidente che non sono adatti per ricoprire un certo incarico. Nella regola 80/20 spesso gli economisti vedono la migliore di tutte le teorie. Questo princiSu gentile concessione della «Neue Zürcher Zeitung» del 12 marzo 2015 pio, riconducibile originariamente a Vilfredo Pareto, afferma che ad esempio il 20 percento di tutti i prodotti dovrebbe essere responsabile dell’80 Teorie di gestione e pratiche aziendali diffuse percento del fatturato o il principi il manager cerca di del principio causa-effetto. Nella vita professionale si cono20 percento di tutti i debitosfuggire a una rigida pianifiscono molte regole di gestione e t Metodo Dilbert: variazione del ri dell’80 percento degli cazione del budget. Indicatori principio di Peter; i collateorie di economia aziendale. Tra scoperti. Con questa regola relativi e raffronti tra lo stato boratori incapaci vengono queste vi sono: generale gli imprenditori previsto e quello effettivo continuamente trasferiti, sostituiscono la gestione con affinché producano meno danni t La regola 80/20: il 20% delle riconoscono i loro principavariazioni nella pianificazione possibile. cause o dell’onere produce li ambiti di attività e non si t Value-Based/Shareholder t Kaizen/Lean Management: solitamente l’80 % dell’effetto perdono dunque in lunghe Management: l’incremento del concetto incentrato sul mirare o del risultato. liste di compiti. valore aziendale è al centro di a un continuo miglioramento. t Principio di Peter: le persone tutto l’operato. salgono a un livello gerarchico t Metodo Kanban/Just-in-Time: Tenersi aggiornati l’obiettivo è di operare in modo t Business Process Reengitroppo elevato, dove per la Oltre ai manager e agli imneering: riorientamento dei ottimale sul piano dei costi prima volta si evidenzia la loro prenditori che rinunciano processi aziendali ai clienti e con semplici procedure e brevi incompetenza. alle teorie e a quelli che si competenze principali. tragitti di trasporto su ogni t Balanced Scorecard: collegaattengono ad alcuni princit Six Sigma: sistema per migliolivello di produzione. mento tra lavoro quotidiano e rare i processi mediante cifre. t Beyond Budgeting: con 12 strategia aziendale sulla base pi e massime, c’è anche una terza categoria. Da una de02/2015 La mia DITTA 25 Il mio MOTIVO D’ORGOGLIO Imprese vincenti, idee brillanti Una visuale cristallina Insieme abbiamo oltre 30 anni di esperienza professionale nel settore dei vetri per automobili. Circa due anni fa abbiamo avuto un’idea su come organizzare il disbrigo dei danni ai vetri in modo completamente nuovo e orientato al servizio. Abbiamo quindi sviluppato un nuovo modello di business, in base al quale a fine 2013 abbiamo costituito le nostre due imprese. Da allora il BFA Service Center si assume su mandato delle assicurazioni la gestione dei sinistri dalla A alla Z, in modo rapido, competente, informale e attento ai costi. Swiss Auto Glass è invece un offerente nazionale di servizi per la riparazione e la sostituzione di vetri di automobili. Le due aziende sono indipendenti l’una dall’altra; il BFA Service Center indirizza il cliente con un danno ai vetri verso l’officina di ripara- zione per lui ottimale e più vicina, che non deve essere necessariamente la Swiss Auto Glass. Siamo orgogliosi di poter offrire un’elevata qualità del lavoro, soprattutto grazie all’impegno di tutto il personale di entrambe le aziende. Solo grazie a questo impegno possiamo infatti soddisfare con tanto successo le esigenze dei nostri clienti e partner. www.swissautoglass.ch www.bfa-sc.ch Foto: Martin Guggisberg; Philipp Schmidli; Reto Duriet I due CEO e contitolari: Cédric Berner e Eric Fankhauser (destra). Un tandem di successo Nel 2008 ho fondato insieme a mio fratello la Solu’Tubes AG. Per soddisfare la crescente domanda, abbiamo ampliato il nostro core business iniziale, ossia il risanamento di condutture dell’acqua, inserendo nella nostra offerta i riscaldamenti a pavimento. Il nostro team di 12 persone attribuisce grande importanza al lavoro accurato e per questo motivo abbiamo già ricevuto vari 26 La mia DITTA 02/2015 riconoscimenti per la qualità dei nostri servizi. Un importante argomento rispetto alla concorrenza è anche la nostra politica dei prezzi, che ha come obiettivo di rendere le nostre prestazioni ancora più accessibili. Mi auguro un anno con un contesto economico stabile e che possiamo continuare a operare con successo a livello nazionale. www.solutubes.ch Risanano tutte le condutture: i fratelli Thaqi. Una guida per la vita Se qualcuno mi chiede qual è la mia professione, rispondo quasi sempre che sono una guida, poiché, come è noto, la strada stessa è la meta, e tutti noi siamo in qualche modo in viaggio. Ogni tanto, però, smarriamo anche la retta via e ci ritroviamo su terreni impervi. In queste situazioni intervengo io come guida. Fedele al mio personale principio «La persona al centro per un futuro che abbia un futuro», accompagno da molti anni in qualità di coach, supervisore e consulente organizzativo BSO persone provenienti da diversi settori e livelli sociali nel loro viaggio attraverso la vita. Dopo aver assolto formazioni mirate, tra cui un master in coaching e supervisione, e dopo molti anni di esperien- Markus Bieri, titolare della Markus Bieri Coaching Consulting Communication di Lucerna. za mi sono messo in proprio. Sono orgoglioso di essere riuscito ad affermarmi sul mercato e di essermi fatto un buon nome. www.markusbieri.ch La Neuhaus AG produce etichette e sistemi di stampaggio. Etichette per tutto il mondo Ho costituito la ditta Neuhaus AG 31 anni fa partendo da zero, anzi da uno stato di necessità – un momento negativo personale – innescato dalla prematura morte dei miei genitori e da contrasti sul posto di lavoro. Come elettrotecnico qualificato volevo inizialmente entrare nei settori dell’energia solare ed eolica, ma i tempi non erano ancora maturi per queste tecnologie alternative. Siccome ero anche un appassionato pilota professionale di elicotteri, ho valutato anche la possibilità di una base nel Canton Argovia. Poi per caso mi sono imbattuto nella stampa a trasferimento termico. Oggi siamo una piccola impresa svizzera con 16 collaboratori a impiego fisso, che fornisce etichette e sistemi tecnici di elevata qualità ad aziende di portata mondiale come Honda, Siemens o Bosch. Credo che possiamo essere un po’ orgogliosi del nostro successo. www.neuhausag.ch 02/2015 La mia DITTA 27 INTERVISTA «Suddividere i costi e moltiplicare i valori aggiunti» In qualità di CEO degli Alberghi svizzeri per la Gioventù, Fredi Gmür cavalca un’onda di successo. Al tempo stesso, però, guarda con preoccupazione al turismo svizzero e invoca l’unione delle forze. Foto: Daniel Winkler Signor Gmür, gli alberghi per la gioventù sono un esempio classico di PMI. Cosa si augura per l’economia svizzera delle PMI? Che, soprattutto nei periodi di turbolenza, continuino a essere trattate e valorizzate in base alla loro importanza. Le PMI costituiscono l’ossatura dell’economia elvetica e vanno quindi protette e sostenute. I politici devono perseguire una politica concreta e non di partito, concentrandosi sulle condizioni quadro ottimali per le PMI svizzere invece di attirare grandi gruppi stranieri con sempre nuovi incentivi. Ciò gioverebbe all’imprenditorialità nazionale, anche a quella del turismo. L’abolizione del cambio minimo franco-euro da parte della Banca nazionale svizzera ha inferto un colpo soprattutto al settore del turismo. Vi siete già ripresi? Non possiamo permetterci di cedere allo shock e stiamo prendendo fiato. Piuttosto urge fare il punto della situazione e studia- re le misure giuste. Il turismo svizzero non deve però farsi illusioni. Il recente forte indebolimento dell’euro rispetto al franco modificherà a lungo la posizione della Svizzera come meta vacanziera in Europa. Siamo un’industria d’esportazione legata al territorio, e questa è una realtà da cui non possiamo prescindere. Cosa dobbiamo aspettarci? Si prospettano scenari in cui l’offerta alberghiera nazionale potrebbe subire un crollo di un terzo sul medio termine. Una naturale riduzione in un mercato saturo? Magari fosse così semplice. Una simile erosione della domanda nell’alberghiero sarebbe devastante per tutto il comparto turistico. Parliamo dell’intera piazza turistica svizzera. Non possiamo permetterci di perdere neanche un turista. Siamo tutti sulla stessa barca. Tutti gli operatori turistici «Tutti gli operatori turistici devono sedersi subito attorno a un tavolo e smetterla una volta per tutte di pensare solo al proprio orticello» 28 La mia DITTA 02/2015 devono sedersi subito attorno a un tavolo e smetterla una volta per tutte di pensare solo al proprio orticello. Servono strategie di ampio respiro che coinvolgano tutti gli offerenti di una località turistica, all’insegna del motto: suddividere i costi e moltiplicare i valori aggiunti. Gli appartamenti di vacanza risentiranno meno dell’atteso calo degli ospiti? Ai tempi della crisi finanziaria globale del 2008 e del 2009 abbiamo constatato un cosiddetto «downgrading» a favore del paralberghiero. Molti clienti alberghieri optarono, per ragioni economiche, per un appartamento di vacanza, a vantaggio di operatori come Interhome o Reka. La problematica del crollo graduale del cambio dell’euro rispetto al franco da 1,50 a una situazione praticamente di parità nell’arco di solo quattro anni è però tutt’altra storia. Oggi molti turisti stranieri si chiedono se possono ancora permettersi la Svizzera. Se ne accorgono tutti. Anche gli operatori del settore paralberghiero registrano una f lessione della domanda. I problemi aumenteranno con l’iniziativa sulle abitazioni secondarie? Anche questo è un argomento molto delicato per l’intero comparto turistico. Il Parlamento ha da poco deciso, nell’interesse dell’iniziativa, di consentire la trasformazione in abitazioni secondarie solo del 50 percento della superficie di alberghi non più redditizi. Un buon compromesso svizzero, non c’è che dire, ma purtroppo impraticabile. Se un hotel non rende più non si troverà nessun investitore che possa o voglia convertire in appartamenti secondari solo la metà del volume dell’edificio. Questa normativa, pertanto, eviterà il fallimento solo in pochissimi casi. In conclusione: se veramente molti hotel cesseranno a breve l’attività, dovrebbero intervenire le scavatrici in centinaia di casi? Non voglio fare il pessimista però questa legge, in molte regioni montane, rischia di aprire proprio questo scenario. Esistono già oggi località in zone periferiche con hotel dismessi non più in grado di continuare o «L’offerta alberghiera nazionale potrebbe subire un crollo di un terzo a medio termine», teme Fredi Gmür. 02/2015 La mia DITTA 29 INTERVISTA «I nostri ospiti sono generalmente di grande apertura mentale, socievoli e alla ricerca dell’esperienza di gruppo» che addirittura non hanno mai aperto. Prima o poi verranno demoliti. Farei fatica a capire se per questi casi d’emergenza la politica impedisse la conversione economicamente logica in abitazioni secondarie. Il turismo non ha nessuna voce a Berna? In effetti la sua lobby è molto debole. I promotori dell’iniziativa minacciano intanto di lanciare un referendum se il Parlamento si esprimerà contro la proposta di compromesso. Dobbiamo quindi accettare questa soluzione, volenti o nolenti. Foto: Alberghi svizzeri per la Gioventù/Michael van Grondel Teme che anche gli alberghi per la gioventù, fino a poco tempo fa così redditizi, saranno penalizzati? Anche gli ostelli fanno i conti in franchi e devono far fronte al problema della valuta. Al momento gli affari vanno ancora molto bene. Nel 2014 i 52 alberghi per la gioventù, con un totale di 6500 letti, hanno generato un incremento del 6 percento del fatturato totale. Anche gennaio e febbraio sono stati molto positivi. In primavera e in estate, tuttavia, si profila una f lessione, soprattutto per quanto riguarda i turisti dall’Europa. Cerchiamo di compensarla con assidue campagne di marketing in Asia, ma anche sul mercato svizzero. Oppure proponendo degli sconti allettanti? Il dumping dei prezzi sarebbe la peggior mossa per il turismo svizzero. Primo, non ci si guadagna nulla perché i costi di produzione e quelli fissi rimangono gli stessi. Secondo, si lancerebbe un segnale totalmente sbagliato alla clientela. Chi si svende, mina il suo valore in modo permanente. Con gli ostelli abbiamo fatto il contrario e negli ultimi 15 anni abbiamo portato il prezzo medio per notte da 28 a 56 franchi, raddoppiandolo. Abbiamo sempre reinvestito l’aumento delle entrate e modernizzato e ampliato costantemente l’offerta, una scelta rivelatasi vincente. Anche molti hotel vogliono investire ma non ottengono credito. In effetti questo è un problema. Molti albergatori hanno sprecato l’occasione di rimodernare e mantenere competitive le loro imprese che, in tempi difficili, spariranno 30 La mia DITTA 02/2015 dal mercato. Eppure ci sono anche tanti spiriti innovativi con nuove idee in grado di promuovere il turismo di un’intera area. Spesso, però, non possono soddisfare i sempre più severi requisiti del finanziamento iniziale. Così si soffocano progetti validi a danno della piazza turistica Svizzera. Note biografiche Fredi Gmür (56) è CEO degli Alberghi svizzeri per la Gioventù dal 1996. Dopo una formazione commerciale ha studiato politica del turismo ed è diventato prima direttore dell’ente turistico di Amden, sua città natale, e dopo di Savognin. Oltre a dirigere gli alberghi per la gioventù, Fredi Gmür riveste molte altre cariche all’interno del turismo svizzero, tra cui quella di presidente dell’associazione Parahotellerie Schweiz. Hobby particolare: allevare bestiame e coltivare terra in Brasile. È sposato, ha due figlie e vive a Hallau (SH). Gli Alberghi svizzeri per la Gioventù sono stati fondati nel 1924 e sono oggi presenti sull’intero territorio nazionale con 52 ostelli. L’offerta spazia da romantici castelli e nobili ville ad accoglienti case di campagna o nel cuore della città fino agli ostelli dedicati al wellness. Nel 2014 l’organizzazione, con un organico di 560 collaboratori, ha realizzato un fatturato di 45 milioni di franchi. www.youthostel.ch L’ultima pietra miliare degli Alberghi svizzeri per la Gioventù: l’Hostel4000 Saas Fee. A differenza dell’Austria dove i crediti agli hotel sono quasi una questione di stato. I nostri vicini sono veramente migliori in tutto? Di recente, in occasione di un congresso internazionale sul turismo, mi sono trovato in mezzo a un gruppo di albergatori austriaci. Anche loro hanno le loro preoccupazioni e lottano esattamente con gli stessi problemi strutturali dei loro colleghi svizzeri. Però chiaramente, rispetto alla Svizzera, traggono vantaggio dall’attuale contesto valutario. E lo fanno nel modo giusto. La loro mentalità nel trattare gli ospiti con grande cortesia e charme piace. E forse è un vantaggio che nel settore turistico austriaco lavori più gente del posto che in Svizzera. E questo lo dice lei, rappresentante degli ostelli multiculturali? La clientela negli ostelli non è paragonabile a quella degli hotel a quattro o cinque stelle. I nostri ospiti sono generalmente di grande apertura mentale, socievoli e alla ricerca dell’esperienza di gruppo. In questo ambiente la varietà linguistica e culturale del servizio è appropriata. Nei nostri ostelli lavorano persone provenienti da un totale di 50 paesi, un aspetto apprezzato, e non solo dai giovani. Ben il 45 percento dei nostri ospiti ha oggi oltre 45 anni. Come fate ad addestrare impiegati di origini così diverse a offrire un servizio uniforme? Preferisco la parola preparare che addestrare. Diamo molta importanza alle formazioni regolari e personali e fin dal primo giorno di lavoro trattiamo i nostri collaboratori con molta stima. Un approccio che dà i suoi risultati. Il nostro tasso di f luttuazione si aggira sul 9,5 percento. Di media i collaboratori rimangono per ben 10 anni. Evidentemente la loro soddisfazione si rif lette Intervista: Robert Wildi sugli ospiti. Il mio MOMENTO Vecchia fabbrica di chiodi di Winterthur, comitato di «inbahn», Verein für Industrie- und Bahnkultur, da sinistra a destra: Helen Girardier, Ruedi Stadelmann, Chantal Maurus Huber e Bernhard Stickel. Foto: Stefan Kubli Winterthur, 23 maggio 2015, ore 14.55 «L’associazione inbahn, con oltre cento gruppi di visitatori all’anno, è in viaggio sulla via della cultura industriale di Winterthur. La via attraversa la città, dal mulino di Hegi fino ad Hard, dove si trova la prima fabbrica tessile meccanica della Svizzera risalente al 1802. Lungo questo percorso storico si trovano 21 siti, ognuno dei quali racconta qualcosa di straordinario sulla storia dell’industrializ- zazione e della città di Winterthur. Assolutamente da non perdere la fabbrica dei chiodi del 1895 con le sue macchine a trasmissione. Il martellamento e il fracasso dei macchinari quando colpiscono la testa del chiodo penetrano fino alle ossa, mentre nell’aria aleggia l’odore dell’acciaio. In questi momenti la storia ultracentenaria del chiodo viene vissuta con tutti i sensi». La mia DITTA L’odierna inbahn Verein für Industrieund Bahnkultur nasce dalla sagl costituita un tempo dal dott. Hans-Peter Bärtschi. Lo scopo dell’associazione inbahn è di rendere accessibili al pubblico gli oggetti industriali lungo la via della cultura industriale di Winterthur fondata nel 1989, in special modo il settore storico della fabbrica di chiodi della città, l’antico stabilimento di tessitura della seta e il vecchio deposito delle locomotive. L’associazione, con sede a Winterthur, organizza tutto l’anno escursioni dedicate alla cultura industriale e ferroviaria per gruppi interessati. www.inbahn.ch 02/2015 La mia DITTA 31 «Giovani imprenditori hanno bisogno di partner forti.» Daniel Müri e Patrick Baumann cloudscape.ch AXA sostiene i neoimprenditori/ Pacchetto Start-up AXA Innovation Award AXA.ch/startups