La mia DITTA
La rivista al servizio delle imprese con grandi ambizioni
Edizione 2 /2015
Cyber-criminalità
Contrastare
i pericoli digitali
Pagina 18
Assicurazione crediti
Proteggersi
dalle perdite
Pagina 14
Fredi Gmür, CEO degli Alberghi svizzeri per la Gioventù
«Non possiamo permetterci
di cedere allo shock»
Pagina 28
Vivere in sicurezza
Aiutate a proteggere bambini e giovani in Africa e
America Latina contro la violenza e lo sfruttamento.
La Sua donazione regala sicurezza: CCP 40-260-2
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EDITORIALE
Sommario
06 La mia sicurezza
Un incendio
nel posto
sbagliato
paralizza
un intero
centro di
rivalorizzazione
dei rifiuti.
10 La mia responsabilità
Un software aziendale adatto facilita
l’attività quotidiana di un’azienda.
Vi presentiamo sette attuali soluzioni
economiche e di facile utilizzo per
le PMI.
13 La mia sicurezza
L’assicurazione viaggi di lavoro è utile
per tutte le ditte i cui dipendenti
viaggiano per affari.
14 Il mio mondo
Grazie all’assicurazione crediti Walter
Reusser di Stöckli Swiss Sports AG
non deve più temere il rischio di
perdite su crediti nemmeno nei mercati
d’esportazione.
18 La mia responsabilità
Attacchi di hacker, virus, malware e
furto di dati – è notevolmente aumentato il numero dei cyber-attacchi che
minacciano in particolare le PMI.
19 Concorso
Rispondendo correttamente alla
domanda del concorso, con «La mia
ditta» potete vincere un pezzo d’estate
anche rimanendo a casa.
20 Le mie domande
Gli esperti di AXA Winterthur
rispondono alle domande dei lettori.
24 Il mio futuro
Teorie di gestione e principi economici
non trovano seguito tra le PMI. Se
invece venissero applicati, potrebbero
facilitare il lavoro.
26 Il mio motivo d’orgoglio
Imprenditori di successo raccontano
di cosa vanno particolarmente fieri.
28 Intervista
Fredi Gmür, CEO degli Alberghi svizzeri
per la Gioventù, si esprime sul futuro
turistico della Svizzera.
31 Il mio momento
Un pezzo di cultura a Winterthur.
Copertina: Daniel Winkler
COLOPHON
Editore: AXA Winterthur, Internal Communication & Publications.
Indirizzo della redazione: AXA Winterthur, «La mia ditta», General Guisan-Strasse 40, casella postale,
8401 Winterthur, www.la-mia-ditta.ch, tel. 058 215 73 14. E-mail: [email protected].
Redazione: Sandra Willmeroth (direzione), Melanie Ade. Hanno collaborato a questo numero: Urs Binder,
Laurence Blass, Robert Wildi. Online: Urs Wildi. Traduzione: Language Services, AXA Winterthur. Concezione e
realizzazione: Infel Corporate Media, Zurigo. Stampa e spedizione: Swiss Printers AG, 4800 Zofingen. Periodicità: pubblicazione trimestrale in italiano, tedesco e francese. Tiratura complessiva: 95’000, tiratura: 83’277.
Amministrazione delle inserzioni: Axel Springer Schweiz AG, Fachmedien, 8005 Zurigo,
pascal.bö[email protected], tel. 043 444 51 05. In caso di cambiamento d’indirizzo: [email protected]. Ordinazioni di abbonamento: [email protected]. Avvertenza legale:
lo scopo di questa pubblicazione è di informarvi sui nostri servizi e prodotti. Essa non costituisce alcuna forma
di offerta in senso giuridico. Sui concorsi non si tiene alcuna corrispondenza. È escluso il ricorso alle vie legali.
La redazione de «La mia ditta»:
Sandra Willmeroth e Melanie Ade (destra)
Ingiuste punizioni
Una cosa che mi faceva uscire dai gangheri già da piccola era essere trattata
ingiustamente. Quando per l’ennesima
volta dovevo pagare le conseguenze di
qualche marachella combinata da mio
fratello di quattro anni maggiore e scaricata addosso a me, allora sì che la collera
e il temperamento della piccola ariete si
facevano sentire, e io correvo nel bosco
a prendere a bastonate gli alberi, a gettare sassi nel ruscello e a dare pedate alle
pareti rocciose.
Naturalmente oggi queste cose non le
faccio più, ma sono ancora di pessimo
umore quando devo scontare gli errori
causati da altri.
Se solo immaginassi di aver creato con
anni di sacrifici, grande impegno e
rischio imprenditoriale la mia propria
ditta e di aver raggiunto le cifre nere, e
se, improvvisamente, l’esistenza della
mia azienda fosse in pericolo a causa dei
mancati pagamenti dei miei clienti,
allora probabilmente correrei di nuovo
nel bosco a scaricare la mia rabbia.
L’economia svizzera deve confrontarsi
con una contrazione della crescita. In fasi
di debolezza congiunturale, le PMI possono ritrovarsi improvvisamente in situazioni di carenza di liquidità e difficoltà di
sopravvivenza. Secondo le statistiche il
fallimento di un’azienda trascina con sé
quello di altre tre. Una via d’uscita da
questa situazione è espandersi in mercati
terzi – una scelta che tuttavia comporta
anche dei rischi.
Leggete di come oggi tre PMI elvetiche
svolgono con successo e in modo sicuro
la loro attività in Svizzera e all’estero,
perché si sono previamente tutelate
contro le perdite su crediti dei loro
clienti e non devono quindi pagare per
gli errori altrui.
Sandra Willmeroth
02/2015
La mia DITTA
Foto: Gataric Fotografie; Shutterstock/Sergey Nivens
04 Panorama
La «Top 3» degli infortuni professionali
più frequenti e altre interessanti
informazioni.
3
PANORAMA
Il posto di lavoro come luogo di infortunio
Ci vuole poco perché si verifichi un incidente nel tempo libero o sul posto di lavoro. Nel 2014 gli
assicuratori hanno registrato quasi 800 000 casi e costi di oltre 4 miliardi di franchi. Un terzo di questi
riguarda gli infortuni sul posto di lavoro. Presentiamo la «Top 3» degli infortuni professionali.
Frequenza in % Ø costi per caso
Top 3 degli oggetti coinvolti
1. Schegge, trucioli o polvere
12,6% Ø CHF 600.–
2. Utensili a mano
11,3% Ø CHF 1300.–
3. Carichi
Top 3
delle dinamiche
dell’infortunio
Costi più elevati per caso:
caduta
4,5% Ø CHF 18 000.–
9,7% Ø CHF 6400.–
Costi più elevati per caso:
impalcature
1,4% Ø CHF 16 700.–
2.
3.
Scivolare
Venire punti,
tagliati, graffiati
o escoriati
Top 3 delle parti del corpo coinvolte
26,3%
1. Polso, mano, dita
25,6%
1.
32,1% Ø CHF 2700.–
Venire
colpito o
rimanere
sepolto
2. Gamba, caviglia, piede
CH
15,1% Ø CHF 4000.–
FØ
00
20,7%
Illustrazione: Daniel Karrer
3. Occhio, palpebra
0.–
13,0% Ø CHF 500.–
Costi più elevati per caso:
cranio, cervello
0,8% Ø CHF 30 500.–
Fonte: statistica degli infortuni LAINF 2008–2012, 2014
4 La mia DITTA 02/2015
0.–
25
F
CH
70
Ø1
.–
F
CH
80
Ø6
Con l’assicurazione
garanzia di costruzione
ogni progetto edilizio
è protetto a 360 gradi.
Come le PMI
consolidano
il proprio
profilo
Novità: assicurazione garanzia di costruzione
per tutti i progetti
Per committenti o fornitori di
servizi, un progetto edilizio
comporta sempre dei pericoli. Una gestione ottimale dei
rischi da parte di un’assicurazione costruzioni è perciò
indispensabile. L’assicurazione
responsabilità civile del committente dell’opera e l’assicurazione lavori di costruzione
di AXA Winterthur coprono le
esigenze individuali di tutte le
parti coinvolte; la prima protegge il committente in caso
di danneggiamento di terzi
mentre la seconda tutela tutti
i partecipanti all’esecuzione
dell’opera dalle conseguenze
economiche di danni imprevisti
all’opera in costruzione. Adesso la copertura viene ampliata
da un’assicurazione garanzia
di costruzione valida per tutti i
progetti. Questa assicurazione
complementare garantisce
l’eliminazione di difetti che
sorgono durante il periodo
di garanzia. AXA Winterthur
Foto: Fotolia/Jeanette Dietl; Cartoonmuseum Basel/Peter Gut
Meno furti con scasso
Stando alla statistica della
polizia criminale pubblicata
il 23 marzo 2015, nel 2014
il numero di furti (senza i
furti di veicoli) è diminuito:
complessivamente in Svizzera
sono stati notificati 52 338
furti con scasso, con una f lessione dell’8 percento rispetto
all’anno precedente. Anche
AXA Winterthur segnala un
calo delle notifiche di furti
con scasso, tuttavia le cifre si
mantengono su un livello costantemente elevato. La massima frequenza di furti con
scasso si registra nelle case
plurifamiliari e unifamiliari,
seguite da locali di vendita, lo-
cali commerciali e aziendali.
Colpisce il forte aumento
dell’importo medio dei danni per ogni caso negli ultimi
anni, poiché gli autori dei
furti con scasso procedono
in modo sempre più brutale,
lasciando solitamente dietro
di sé un quadro di devastazione. Oltre alla perdita
della merce rubata, a volte
vengono prodotti anche
notevoli danni a edifici e
cose. AXA si assume la sostituzione degli oggetti rubati
nonché le spese per danni
materiali all’edificio e quelle
per riparazioni d’emergenza
di porte e finestre.
risponde delle richieste in caso
di non corretto adempimento
dell’obbligo di garanzia degli
operai e degli imprenditori, se
i lavori sono già stati accettati.
L’assicurazione garanzia di
costruzione vale per l’intero
progetto edilizio ed è stipulabile
senza oneri amministrativi con
l’assicurazione costruzioni: tutti
gli imprenditori che partecipano al progetto sono automaticamente assicurati.
www.AXA.ch
La Corporate Social Responsibility (CSR), la «responsabilità sociale per aziende», serve all’andamento sostenibile
degli affari e diventa sempre
più importante anche per le
PMI per rafforzare la propria
immagine aziendale e distinguersi così positivamente
dalla concorrenza. Per le
microimprese, tuttavia, un
modo di agire sostenibile
deve essere tanto semplice quanto realizzabile. La
nuova piattaforma www.
nachhaltig-selbstaendig.at
accompagna i lavoratori indipendenti nella loro conduzione aziendale sostenibile.
Essa offre utili dati e fatti
sull’argomento, una guida
in cinque passi per una proficua CSR, nonché esempi
pratici di successo.
www.nachhaltig-selbstaendig.at
L’illustratore di «La mia ditta»
Peter Gut al Cartoonmuseum di Basilea
Peter Gut, artista di
Winterthur conosciuto
in tutto il mondo, è tra i
disegnatori più famosi e
apprezzati della Svizzera
tedesca. Oltre a famose
caricature apparse su
«NZZ», «Bilanz» e «Die
Zeit», in un’ampia retrospettiva il Cartoonmuseum di Basilea mostra
per la prima volta anche
il resto della sua opera,
estremamente varia, con
illustrazioni, disegni liberi
e dipinti, tra cui anche
lavori nati per «La mia
ditta».
www.cartoonmuseum.ch
02/2015
La mia DITTA
5
La mia SICUREZZA
Massiccio dispiegamento di pompieri
a Winterthur.
Incendio nel posto
sbagliato
Il sistema antincendio del centro di rivalorizzazione dei rifiuti di
Winterthur è uno dei più moderni tra quelli in uso nel settore. Ciò non
di meno, un incendio ha temporaneamente paralizzato l’impianto.
Foto: Stefan Kubli; p.g.c.
E
rano le cinque del mattino del 23 maggio 2014. Mentre si preparava per uscire, Hans Gräppi ha gettato uno sguardo al
cellulare e si è subito insospettito: dal display risultava, all’una di notte, una chiamata persa del capoturno. Doveva essere
successo qualcosa. Gräppi ha richiamato
allora il capoturno apprendendo che nel
bunker dell’impianto – ossia là dove i rifiuti vengono immagazzinati prima di essere
inceneriti – era divampato un incendio. I
pompieri erano già sul posto. Il responsabile riscaldamento e smaltimento dell’azienda servizi municipalizzati di Winterthur
era preoccupato. Nel bunker si verificano
spesso piccoli episodi di combustione senza
fiamma, ma generalmente il modernissimo sistema antincendio permette di venirne a capo senza coinvolgere i pompieri.
Questa volta la situazione pareva seria.
6 La mia DITTA 02/2015
Il presentimento dell’esperto responsabile
di settore ha trovato conferma di lì a poco,
quando è giunto sul posto. Nonostante il
massiccio dispiegamento di pompieri il
La mia DITTA
Sono oltre 40 i collaboratori dell’impianto
di rivalorizzazione di Winterthur che ogni
giorno, 24 ore su 24, provvedono a valorizzare le 180 000 tonnellate di rifiuti annualmente prodotte in quasi 50 comuni del
cantone e a ricavarne l’energia necessaria
per generare elettricità e calore. Il calore
di scarico del processo di combustione
permette di soddisfare circa l’8 percento
del fabbisogno di riscaldamento e il
20 percento del fabbisogno di corrente
di Winterthur.
stadtwerk.winterthur.ch
Hans Gräppi, responsabile riscaldamento e smaltimento dell’azienda servizi
municipalizzati di Winterthur (centro),
con gli ispettori sinistri Thomas Danner
(sinistra) e Stephan Koller (destra) sul
luogo dell’incidente.
02/2015
La mia DITTA 7
La mia SICUREZZA
I pompieri di Winterthur in azione per domare l’incendio.
bunker di cemento era ancora avvolto da
fiamme alte vari metri. «Il bunker conteneva circa 4000 tonnellate di rifiuti in attesa
di essere valorizzati e che ora venivano divorati dalle fiamme» ricorda Gräppi. A nulla era servito che il personale, accortosi per
tempo di quanto stava accadendo, avesse
subito attivato il sistema elettronico d’estinzione: in pochi minuti il violento incendio si era propagato a gran parte del bunker.
Quando i rifiuti diventano un problema
Insieme a Thomas Danner, l’ispettore sinistri di AXA Winterthur nel frattempo giunto sul posto, Gräppi ha fatto una prima valutazione del danno. «Ora che il bunker era
inutilizzabile, l’intero impianto era fuori
uso» così Danner. A questo punto occorreva
dirottare altrove le 500 tonnellate di rifiuti
che quotidianamente giungono all’impianto di Winterthur. Poiché però gli impianti
della zona erano solo parzialmente in
grado di assorbire i rifiuti, questi sono
stati perlopiù depositati nella vicina discarica di Riet, in attesa che l’impianto
riprendesse l’attività.
Problemi ovunque
Essendo anch’esse gravemente danneggiate, le gru del bunker sono state portate a Mannheim per la riparazione.
Poiché le benne erano esecuzioni speciali, il produttore ha prospettato un’attesa di quattro mesi. E le brutte notizie
non finivano lì: a contatto con i rifiuti,
8 La mia DITTA 02/2015
l’acqua usata per spegnere l’incendio era
rimasta contaminata ed è stato perciò necessario aspirarla con delle pompe, per poi
depurarla secondo una procedura complicata e costosa. Anche l’edificio era rimasto
fortemente leso e, in mancanza delle due
gru, i lavori di sgombero all’interno del
bunker procedevano a rilento. Tutto lasciava presagire che i danni sarebbero ammontati a milioni di franchi.
Collaborazione come garanzia di successo
Date l’entità e la complessità del danno, è
stato interpellato Stephan Koller, ispettore
sinistri della Direzione di AXA Winterthur,
che ha calcolato l’ammontare della perdita
di utile. Al contempo Danner e Gräppi hanno stabilito come procedere per limitare
l’interruzione d’esercizio. «Lo stipulante
deve sempre contribuire al contenimento
dei danni e a promuovere le misure immediatamente necessarie in tal senso» spiega
Hans Gräppi,
responsabile
riscaldamento
e smaltimento
dell’azienda
servizi
municipalizzati.
Assicurazione
di cose Professional/
Chiunque può subire danni causati da
incendio, maltempo o acqua, danni ai vetri o un furto con scasso. In questi casi
l’assicurazione di cose di AXA si assume
senza complicazioni le perdite materiali
e di reddito, le spese supplementari e
quelle di sgombero e smaltimento impedendo così che rimaniate a mani vuote.
www.AXA.ch
Danner e sottolinea come, a tal proposito,
Gräppi e la sua squadra abbiano tenuto una
condotta esemplare. «Non ho mai visto un
team di dirigenti che abbia profuso tanto
impegno sul fronte amministrativo, rimboccandosi al tempo stesso le maniche per
aiutare a sgomberare l’area danneggiata»
aggiunge Koller. Un valido sostegno è venuto anche dal fabbricante delle gru, che
per riuscire a riparare le due benne prima del previsto ha lavorato anche nei
fine settimana. Come spiega Hans
Gräppi, se l’inceneritore di Winterthur
ha potuto, contro ogni aspettativa, riprendere parzialmente l’attività già
due mesi dopo l’incidente, è stato graStephan Koller,
Thomas Danner,
zie all’impegno di tutte le parti coinvolispettore sinistri ispettore sinistri
te. «Questa vicenda è un ottimo esemdella Direzione
di AXA
pio di come, anche nelle emergenze, si
di AXA
Winterthur.
possa fare l’impossibile – a patto che
Winterthur.
tutti remino nella stessa direzione».
Melanie Ade
TRA PROFESSIONISTI
CI SI INTENDE SEMPRE
CITROËN NEMO da CHF 11’490.–
NUOVO
CITROËN BERLINGO da CHF 11’990.–
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il regolamento Citroën, solo dagli agenti che partecipano alla promozione. Prezzi soggetti a variazioni. Prezzi IVA esclusa. Condizioni di leasing: durata del leasing fino a 60 mesi. L’offerta èvalida unicamente se abbinata a un contratto di
servizio FreeDrive. Casco totale obbligatoria non compresa. Condizioni di leasing con riserva dell’accordo di Citroën Finance, divisione di PSA Finance (Suisse) SA, Schlieren. Offerta comprensiva di incentivi destoccaggio.
La mia RESPONSABILITÀ
Al successo
con un clic
A beneficiare dei vantaggi offerti
dai software aziendali non sono
solo le grandi imprese. Di seguito
vi presentiamo sette soluzioni
economiche e di facile utilizzo per
le PMI.
Foto: Fotolia/goodluz
La panoramica
Via libera al successo – con il software giusto al posto giusto!
10 La mia DITTA 02/2015
Di seguito riportiamo, per ogni azienda
software considerata, il pacchetto più
conveniente in grado
di coprire tutte le
funzioni base di un
software aziendale.
Tutti gli operatori
offrono anche prodotti
più complessi, moduli
aggiuntivi o linee di
prodotti più avanzati.
Le soluzioni indicate possono essere
testate gratuitamente
aprendo un account
di prova a tempo
limitato, tramite live
demo o scaricando
una versione di prova.
Gestione indirizzi
Appuntamenti/compiti
Gestione progetti
Contabilità finanziaria
Creditori/debitori
E-banking
Fatturazione
Magazzino
Salario
Online shop
Altre funzioni
Piattaforme
Noleggio/acquisto
Costi (in CHF)
Informazioni
C
osa significa avere un’impresa? Da un
lato vi sono i prodotti e servizi offerti,
dall’altro i contatti con clienti, fornitori e
partner commerciali, su cui si fonda qualsiasi business. E poi c’è anche la parte finanziaria: in mancanza di una panoramica
dettagliata e sempre aggiornata di entrate,
uscite e capitale è di fatto impossibile gestire con successo un’impresa.
Un buon software aziendale deve tenere
conto di tutti e tre gli aspetti citati e facilitare il lavoro, automatizzare le operazioni
di routine nonché far sì che rimangano più
tempo ed energie da dedicare all’essenziale
– ossia sviluppo di nuovi prodotti, osservazione del mercato e cura dei contatti con
i clienti – anziché a noiose attività amministrative.
È inoltre importante che il software non
assorba troppo tempo, sia facile da installare e possibilmente non richieda manutenzione. Lo si deve infine poter usare anche
senza aver studiato complessi manuali o
frequentato corsi costosi.
Laddove, anziché su un computer aziendale («on-site»), il software sia installato
presso il centro di calcolo di un operatore
(«SaaS» ossia «Software as a Service») che
ne propone la fruizione a titolo di servizio
cloud, ci si risparmia il lavoro d’installazione e manutenzione, non si ha bisogno
di specialisti IT né di server hardware e si
dispone sempre della versione più aggiornata.
Vantaggi del cloud
Oggi le aziende software propongono le
loro soluzioni perlopiù anche sotto forma di servizi cloud, generalmente fruibili
sulla base di un abbonamento mensile più
o meno costoso da stipularsi per ciascun
utente. Particolarmente interessanti per le
aziende i cui dipendenti viaggiano spesso
sono le soluzioni con interfaccia basata sul
web, utilizzabili da qualsiasi dispositivo
predisposto per la navigazione e quindi,
oltre che da PC e laptop, anche da tablet e
smartphone.
ABACUS
Light
sì
no
no
sì
sì/no
sì
sì
no
sì
sì
Business
Navigator
sì
sì/sì
sì
funzioni base
funzioni base
no
sì
no
no
no
collaborazione team,
tool per
business plan
Windows, Mac
Web
(ottimizzato per iPad)
sì/no
sì/no
gratis
29/mese
(1 utente, altri
utenti 10/mese)
business-navigator.ch
easysys.com
sì/sì
su richiesta
abacus.ch
easysys
Business Standard
sì
sì/sì
no
funzioni base
funzioni base
sì
sì
no
no
no
conto entrate/
uscite, upload
giustificativi,
documenti interattivi online,
catalogo prodotti
Web
Di norma non vi è motivo di temere per
la sicurezza dei dati, visto che la loro trasmissione è criptata e le soluzioni cloud
sono gestite da centri di calcolo svizzeri
ad alta sicurezza. Qui i preziosi dati aziendali sono anche più al sicuro che non su
un qualsiasi PC o su un server custodito in
cantina. Spesso, tra l’altro, le aziende più
piccole non hanno né l’infrastruttura né il
know-how necessari per l’utilizzo sicuro e
ininterrotto di un software complesso e per
un’affidabile gestione dei dati.
Collaudati leader di mercato
Tra le varie centinaia di aziende elvetiche
che propongono software aziendali figurano molti nomi noti. Illustrando anche
solo per sommi capi l’intera gamma di
prodotti andremmo ben oltre lo scopo di
questa panoramica. Ci limitiamo pertanto
a presentare le soluzioni base di Abacus,
europa3000, Proffix e Sage, che in media
hanno però prezzi nettamente superiori
a quelli di operatori affacciatisi sul mer-
europa3000
(moduli base)
sì
no
no
sì
sì/sì
sì
sì
sì
no
no
utilizzo orientato
ai processi
PROFFIX
(moduli principali)
sì
no/no
no
sì
sì/sì
no
sì
sì
sì
no
conto
entrate/uscite
Sage Start
Lite Enterprise
sì
sì/sì
no
sì
no/no
no
sì
no
sì
no
Windows (on-site
o SaaS)
sì/sì
2100 o
115/utente/mese
Windows
Windows
sì/sì
1990 o
75/utente/mese
no/sì
549 (1 utente)
Windows,
Mac, Linux
sì/no
gratis
europa3000.ch
proffix.net
sagestart.ch
trytonerp.ch
02/2015
Tryton-to-go
sì
no/no
no
sì
sì/sì
no
sì
sì
no
no
registrazione
orario di lavoro,
gestione
prestazioni,
produzione
La mia DITTA
11
La mia RESPONSABILITÀ
Foto: Fotolia/contrastwerkstatt; iStock/urbancow
cato più recentemente. Abacus, azienda
software di San Gallo, è il maggior operatore elvetico indipendente del segmento
software aziendali per PMI e vanta 41 000
clienti. Oltre alle soluzioni d’ampio respiro
Abacus vi ed Enterprise, il produttore propone una variante light con qualche funzione in meno. Ai consueti moduli base per
gestione indirizzi, contabilità, fatturazione
e contabilità salariale, questa affianca funzioni per l’e-banking diretto e un online
shop per la vendita di prodotti e servizi.
Dati i prezzi a modulo a partire da circa
800 franchi per l’acquisto della licenza e
da 75 franchi per la soluzione cloud basata
sul web, anche la versione light di Abacus
si colloca tra i software per PMI più costosi.
Il prodotto europa3000 si distingue per la
quantità di moduli e l’utilizzo orientato
ai processi. Grazie a ProcessMenu l’utente
può raccogliere in un solo menu tutti i pro-
cessi attivati. ProcessEdit consente invece
di personalizzare ciascuna tappa di un processo in funzione del relativo utente, mentre con ProcessSnap è possibile ripartire su
più monitor la visualizzazione delle varie
tappe, che potranno quindi essere elaborate intuitivamente nella giusta successione.
Il produttore consiglia l’uso del software
alle imprese che contano fino a 100 postazioni IT. Insieme a green.ch e altri partner,
europa3000 propone tra l’altro una soluzione cloud gratuita per aziende (maggiori
informazioni su www.green-cube.ch).
Online shop compreso
A partire dalla versione 4, Proffix offre una
nuova, accattivante interfaccia utente. I
moduli, come pure la maggioranza delle
funzioni, sono rappresentati da pittogrammi. Ai moduli principali, che offrono tutte
le consuete funzioni base di un software
aziendale, si affiancano quelli supplementari – p. es. per
la gestione delle commesse,
la gestione di contatori di
acqua, corrente, ecc. e la registrazione di prestazioni per
fornitori di servizi – come
pure un online shop.
Con la versione Lite di Sage
Start Enterprise, Sage propone un software molto conveniente ma dalle funzioni
limitate. Studiata per un
utente, la soluzione com-
Documenti sempre
accessibili grazie alle
soluzioni cloud
12 La mia DITTA 02/2015
prende le funzioni di gestione indirizzi,
contabilità finanziaria, fatturazione e
contabilità salariale per cinque dipendenti
al massimo. Chi vuole di più – p. es. contabilità debitori/creditori, piani contabili
adattabili o funzioni d’ampio respiro per
l’elaborazione ordini – dovrà optare per i
pacchetti, decisamente più costosi, Standard (fr. 1529) o Professional (fr. 3490).
Convenienti soluzioni cloud
Disponibile nella versione Business Standard a 29 franchi mensili per utente,
Easysys – soluzione esclusivamente cloud
– è piuttosto conveniente e offre tutte le
principali funzioni di cui necessita una
piccola impresa. Pur non comprendendo
complesse funzioni di contabilità finanziaria e debitori/creditori, propone una serie
di funzioni pratiche quali contabilità entrate/uscite, archiviazione online di giustificativi, contabilizzazione dei relativi importi con un semplice clic e registrazione
automatica dei pagamenti PVR pervenuti.
È inoltre dotato di un’interfaccia per lo
scambio dati con i fiduciari, una funzione
di gestione appuntamenti e compiti e un
sistema d’archiviazione per documenti interattivi online. Leggermente più costose,
le versioni Business Service, Business Trade
e All-in-One offrono funzioni supplementari, p. es. di gestione progetti, registrazione
di orario di lavoro e prestazioni nonché di
gestione magazzino.
Del tutto gratuiti sono invece Trytonto-go e Business Navigator, software lanciato dall’Istituto dei giovani imprenditori
(IFJ) in occasione del 25° anniversario della
sua nascita. Tryton – software open source
dell’azienda lucernese Leuchter AG – è
specificamente concepito per soddisfare
le esigenze delle aziende svizzere. Gestito
dal centro di calcolo di Leuchter AG, offre
funzioni per la gestione di contatti, contabilità, ordini, prestazioni, magazzino e
produzione.
Business Navigator si distingue invece in
quanto software specificamente concepito
per le start up, alle quali permette di stilare
un business plan, presentarsi a banche e investitori, gestire contatti e clienti, redigere
offerte e fatture e organizzare il lavoro di
Urs Binder
squadra.
La mia SICUREZZA
Viaggiare sicuri
La mobilità
è in continua
crescita.
Studiata per tutte le piccole e grandi aziende i cui dipendenti
viaggiano per affari in Svizzera, in Europa o nel resto del mondo,
l’assicurazione viaggi di lavoro copre più di quanto si pensi.
P
er la maggioranza delle imprese elvetiche gli affari vanno assumendo una
dimensione sempre più internazionale.
Raramente del posto, clienti e fornitori si
trovano spesso dalla parte opposta del Paese. Oppure oltreconfine, nel Sud della Germania, in Francia, in Italia. Viaggiare, dunque, fa oggi parte dell’attività d’impresa
esattamente quanto lo scrivere e-mail e il
telefonare. Ogni viaggio, tuttavia, comporta dei rischi.
Basti pensare che sono più di 22 600 casi in
cui l’assicurazione viaggi di AXA Winterthur ogni anno presta aiuto sia a privati che
a un crescente numero di PMI. E proprio
per queste ultime la copertura assicurativa
è stata di recente ampliata. Di fatto, perché
si verifichi un inconveniente ci vuole poco.
Lo sa bene Philipp K., che per il reparto vendite dell’impresa svizzera di costruzioni
metalliche per cui lavora ha dovuto recarsi
da un cliente in Germania. Oltre a campioni e presentazioni, Philipp K. ha in valigia
i suoi abiti migliori e scarpe in cuoio di produzione artigianale. Durante le cinque ore
di treno non perde d’occhio il bagaglio.
Giunto però alla stazione di Francoforte lo
depone a terra per un attimo per pagare la
bottiglia d’acqua prelevata dallo scaffale
refrigerato di un chiosco. Nella ressa generale non si accorge che, con fulminea prontezza, qualcuno gli sottrae la valigia. Alla
polizia dirà di essere quasi certo che l’uomo che poco prima si era fatto spazio in
Assicurazione viaggi
di lavoro Professional/
L’assicurazione viaggi di lavoro di AXA
Winterthur soddisfa ora anche le esigenze di clienti aziendali che contano
fino a 100 collaboratori ed è indicata
per le imprese i cui dipendenti viaggino
per affari. Tolta la copertura Assistance
veicoli, valida solo in Europa, le polizze
hanno validità in tutto il mondo.
www.AXA.ch
malo modo, costringendolo con uno spintone a farsi da parte, era un complice dello
scippatore.
Comunque siano andate le cose, Philipp K.
non ha più i suoi due abiti né le scarpe. Non
gli resta quindi che recarsi da uno dei principali clienti della sua azienda indossando
gli abiti da viaggio, oppure acquistare – alla
svelta e di tasca propria – abito e scarpe
nuovi. Dopo aver optato per la seconda soluzione chiama il CEO della sua ditta e apprende con sollievo che la spesa verrà risarcita dall’assicurazione viaggi aziendale.
Ove occorrano degli abiti sostitutivi
quest’ultima copre infatti fino a 2000 franchi di spesa e, se Philipp K. ne avesse bisogno, pagherebbe addirittura un pernottamento in hotel. Concepita come pacchetto
assicurativo volto a tutelare i lavoratori
dalle conseguenze degli imprevisti che possono verificarsi durante le trasferte d’affari, l’assicurazione viaggi di lavoro Professional garantisce un aiuto rapido e privo di
complicazioni anche in altri frangenti.
Sandra Willmeroth
02/2015
La mia DITTA
13
Il mio MONDO
Spalle coperte
per espandersi
L’accesso a nuovi mercati comporta dei rischi. Infatti già una cospicua perdita su
crediti può mettere a rischio l’esistenza dell’azienda. In molti casi dà sicurezza
un’assicurazione crediti, poiché non solo evita buchi nelle casse, ma spesso fornisce
agli assicurati anche informazioni preziose in merito a nuovi clienti e ambiti di attività.
T
ina Maze ci sorride radiosa. La campionessa di sci slovena ci mostra orgogliosa tre medaglie, due d’oro e una
d’argento. Sul manifesto che ci accoglie nella stazione di Wolhusen, un comune di 4000
anime nell’Entlebuch, c’è scritto a lettere
cubitali «Tinamazeing!». Tina Maze ha ottenuto i suoi successi ai campionati del mondo di Beaver Creek (USA) su sci Stöckli e la
sede principale del marchio svizzero famoso
in tutto il mondo è proprio qui, a soli 15
minuti a piedi dal binario, nel mezzo di un
quartiere residenziale e con un punto vendita Stöckli provvisto di sci, biciclette e abbigliamento sportivo. Poco vistoso, ma di
grande richiamo. «Molti clienti amano acquistare qui da noi», afferma Walter Reusser. Gli appassionati di articoli Stöckli arrivano a Wolhusen da tutta la Svizzera
centrale, e addirittura da Berna e Zurigo,
per vedere e provare gli ultimissimi sviluppi
e modelli. Qualche volta, quando ha tempo,
Walter Reusser ama accompagnare personalmente i visitatori. In qualità di Brand
Manager fa parte della direzione di Stöckli
Swiss Sports AG. Il suo aspetto sportivo e
allenato ben s’addice al prodotto e dà l’impressione di uno che non molla fino a quando non ha raggiunto il suo obiettivo.
Migliorate conoscenze del mercato
La resistenza acquisita come appassionato
di sci e mountain bike gli torna utile anche
nel suo lavoro. In qualità di piccolo offerente con orientamento internazionale, Stöckli deve affrontare una dura lotta per la
conquista di quote del mercato mondiale.
Circa due quinti degli sci, che fino ad oggi
vengono prodotti al 100 percento nella vicina Malters, sono destinati all’esportazione. Attualmente Stöckli esporta in 37 paesi.
Attraenti opportunità di mercato sono of14 La mia DITTA 02/2015
ferte dagli USA e dal Canada, dove negli
ultimi anni il marchio svizzero si è fatto
una buona reputazione. I recenti successi
di Tina Maze a Beaver Creek hanno ulteriormente sospinto la domanda.
Mercato lucrativo
Ora la sfida consiste nel cogliere questa opportunità senza assumersi eccessivi rischi.
In passato Stöckli ha lavorato in Nordamerica con un importatore. «Gli fornivamo i
nostri prodotti dietro pagamento anticipato, ma dopo non avevamo alcun controllo
sui suoi canali di vendita », afferma Reusser. Poiché la qualità dei commercianti riforniti era insufficiente, Stöckli ha deciso
di prendere direttamente in mano la distribuzione in loco con personale proprio. Oggi
la merce viene fornita a commercianti adeguati tramite un partner della logistica e
fatturata direttamente dalla sede di Wolhusen. L’aspetto negativo di questa soluzione
è che: «la morale di pagamento in Nordamerica è decisamente peggiore di quanto
siamo abituati in Svizzera», prosegue Reusser. Considerato il grande volume di merce
fornita, nel 2016 gli USA e il Canada potrebbero diventare per Stöckli il principale
mercato d’esportazione, pertanto l’azienda
non può permettersi una cospicua perdita
su crediti.
Invece di rinunciare alle lucrative attività
in Nordamerica, Stöckli ha cercato una soluzione e l’ha trovata sotto forma di un’assicurazione crediti, che rende tutto più facile, come hanno dimostrato le sue prime
esperienze. «AXA Winterthur verifica per
noi in loco la solvibilità dei clienti e ci sostiene in caso di pagamenti arretrati», spiega Walter Reusser. I primi solleciti vengono
effettuati direttamente da Stöckli. A partire da 180 giorni di ritardo nel pagamento
Gli sci Stöckli sono ambiti anche all’estero.
– un fatto purtroppo non infrequente – interviene direttamente la compagnia di assicurazioni e invia al cliente un nuovo sollecito. «Dopodiché il pagamento viene di norma
effettuato immediatamente», conferma il
manager di Stöckli. E se dovesse succedere
che il cliente non paghi nemmeno in via esecutiva, l’assicuratore copre il 90 percento del
danno finanziario. «Siamo molto soddisfatti
di questa soluzione, poiché nelle attività d’esportazione ci offre da un lato una maggiore
La mia DITTA
A metà degli anni ’30, lo svizzero Josef
Stöckli fabbricò sci in legno per uso proprio. A seguito di ordinazioni da parte di
conoscenti, fondò nel 1935 la fabbrica di
sci Stöckli AG. Oggi il nome Stöckli non è
più unicamente sinonimo di sci alpino e
di fondo, snowboard, scarponi e abbigliamento per lo sci, bensì anche di un’ampia offerta di articoli per sport estivi nei
settori del ciclismo, trekking, walking, running e inline. La Stöckli Swiss Sports AG
con sede a Wolhusen (LU) occupa oggi
circa 250 collaboratori ed esporta i propri
prodotti in oltre 30 paesi.
www.stoeckli.ch
Walter Reusser,
Brand Manager
presso la Stöckli
Ski, fa il secondo
tentativo sul mercato nordamericano.
02/2015
La mia DITTA
15
Il mio MONDO
sicurezza nella pianificazione», spiega Reusser, e dall’altro lato consente di beneficiare
della rete internazionale del partner assicurativo per comprendere meglio i meccanismi vigenti in importanti mercati d’esportazione come gli USA e il Canada.
Forniture in tutto il mondo senza rischi
Molte aziende che si affidano a un’assicurazione crediti adducono motivi simili. «È
adatta a tutte le aziende che esportano beni
di consumo e devono fornire la merce in
conto aperto», afferma convinto Richard
Gander, CEO di Lustenberger + Dürst SA
con sede a Hünenberg sul Lago di Zugo. Nel
suo caso non si tratta di sci e biciclette, bensì di formaggio. La Lustenberger + Dürst
acquista le specialità direttamente da piccoli caseifici artigianali svizzeri e le mette
a stagionare nelle proprie cantine. La PMI
con 80 dipendenti gestisce inoltre modernissimi impianti di imballaggio e lavora
7000 tonnellate di formaggio all’anno secondo i desideri dei clienti fino alla fornitura per il commercio.
Il prodotto finale è apprezzato da buongustai in tutto il mondo. «Esportiamo formaggi in 40 paesi in tutti i continenti e realizziamo il 70 percento del nostro fatturato
fuori dalla Svizzera», spiega Gander, che
già da anni ha stipulato un’assicurazione
crediti e afferma di non essersene mai pentito. Al contrario ritiene che proprio in caso
di clienti problematici in paesi lontani sia
estremamente difficile accedere a cifre e
fatti. «In questi casi beneficiamo enormemente della rete mondiale dell’assicuratore, che ci procura in modo affidabile queste
informazioni e garantisce così la sicurezza,
sgravando per giunta il nostro personale da
elevati oneri supplementari», prosegue
Richard Gander, che considera l’assicurazione crediti un importante pilastro della
strategia di esportazione della Lustenberger + Dürst. «Oggi non dobbiamo più vincolare capacità di management per interminabili dibattiti volti a stabilire se e con
quali limiti dobbiamo servire un cliente
all’estero». Se ne fa carico l’assicuratore,
che nei rarissimi casi di sinistro avrebbe
sempre mostrato piena condiscendenza.
Sistematiche verifiche della solvibilità di
clienti di medie dimensioni in tutto il mon16 La mia DITTA 01/2015
Richard Gander, CEO della
Lustenberger + Dürst SA,
esporta formaggio svizzero
in 40 paesi in tutti i
continenti.
La mia DITTA
La Lustenberger + Dürst SA con sede
a Hünenberg (ZG) è uno dei primi stagionatori di formaggi svizzeri e dal 1862
si occupa di rendere ancora migliori i
buoni formaggi. L’azienda acquista i
formaggi da caseifici artigianali locali,
li mette a stagionare, li confeziona in
proprio con l’aiuto di impianti ultramoderni e li fornisce a clienti in circa
40 paesi. La Lustenberger + Dürst gestisce organizzazioni di vendita indipendenti in Spagna, Gran Bretagna e negli USA.
A tale scopo la PMI della Svizzera centrale dispone di una fitta rete mondiale di
aziende partner.
www.lustenberger.com
Foto: p.g.c.
do costituiscono anche per l’azienda Kugler Bimetal SA di Le Lignon (GE) il valore
aggiunto determinante che ha portato alla
partnership con un assicuratore crediti.
Quest’azienda del settore tecnologico produce parti in acciaio e in bronzo al piombo,
con un procedimento unico nel suo genere,
che risolve tutti i problemi di attrito e garantisce pertanto la massima resistenza.
L’80 percento della produzione è destinata
all’esportazione. «Questo è il principale
motivo per cui abbiamo stipulato l’assicurazione crediti», afferma Pascal Meierhofer, responsabile delle finanze (CFO) della
PMI, che attualmente occupa 60 dipendenti. L’azienda rifornisce in tutto il mondo
una clientela variegata dei settori della tecnologia dei sistemi di trazione, industria
meccanica e aeronautica, trasporti o energia.
Sei anni or sono, quando Meierhofer ha iniziato a lavorare come CFO presso la Kugler
Bimetal, ha constatato che l’azienda inviava in parte fatture per varie centinaia di
migliaia di franchi a clienti dei quali non
aveva alcuna garanzia di solvibilità. «L’azienda non avrebbe potuto sopportare una
perdita su crediti di queste dimensioni».
Grazie alla stipulazione di un’assicurazione crediti è stato possibile escludere questi
rischi e da allora ciò ha fornito un’ulteriore
spinta all’espansione internazionale della
Kugler Bimetal.
Le esperienze positive spingono a osare di più
Le esperienze positive accumulate in Nordamerica incoraggiano anche Stöckli ed è certamente possibile che il produttore svizzero
di articoli sportivi decida di incrementare
l’export verso la Germania. In questo Paese
tutte le forniture di sci o biciclette sono effettuate solo previo pagamento anticipato.
Sicuramente questo è un sistema sicuro per
Stöckli, ma consente solo ordinazioni di piccola entità, poiché i commercianti tedeschi
devono sopportare da soli il rischio di vendita. E pensare che attualmente la domanda
sarebbe molto elevata. Infatti anche se Viktoria Rebensburg non è Tina Maze, ai CM di
Beaver Creek la tedesca ha comunque ottenuto la medaglia d’argento nello slalom gigante gareggiando con sci Stöckli.
«L’assicurazione crediti è
un fattore di crescita del fatturato»
Stöckli Swiss Sports AG,
Lustenberger + Dürst SA e
Kugler Bimetal SA hanno
stipulato un’assicurazione
crediti presso AXA Winterthur. Queste aziende sono
rappresentative per la clientela di questa offerta?
Sì, poiché le fatture non
pagate, ossia le perdite su
crediti, sono probabilmente
un argomento costante
per la maggior parte delle
imprese. Di norma sono purtroppo esperienze negative,
che a un certo punto fanno
convincere le aziende che
è meglio mettere in conto
un premio calcolabile che
esporsi al rischio di perdite
impreviste.
L’assicurazione crediti
serve dunque soprattutto
a garantire la sicurezza del
bilancio?
Che si tratti solo di questo
è una supposizione molto
diffusa, ma sbagliata, poiché
ad affidarsi a un’assicurazione crediti sono prevalentemente le aziende con
successi sopra la media.
Queste aziende sfruttano il
vantaggio che si procurano
con la copertura e ciò gli
consente di rimanere o
diventare leader di mercato
nei loro settori.
Che cosa intende dire esattamente?
L’assicurazione crediti è
un fattore di crescita del
fatturato, grazie al quale le
aziende possono penetrare
con la necessaria protezione
in nuovi mercati e ottenere migliori opportunità
di stipulazione, poiché in
ultima analisi beneficiano di
condizioni di pagamento mi-
gliori derivanti dalla verifica
preliminare professionale di
un possibile cliente. Inoltre
l’assicurazione aiuta a
ricevere liquidità e a procurarsela presso i finanziatori.
Fattori di questo genere
possono essere decisivi
quando si lotta per la leadership di mercato.
Stöckli è un esempio tipico
di questa «penetrazione in
nuovi mercati»?
Assolutamente sì, poiché
per la copertura nei confronti dei clienti nazionali
Stöckli non necessita
di un’assicurazione, ma
riteneva giustamente
troppo rischioso esportare
nei mercati nordamericani
basandosi solo sulla fiducia.
Per poter comunque cogliere l’opportunità, l’azienda si
è appoggiata ad AXA e ora
può raccogliere i frutti di
quella decisione.
Vi sono termini di carenza?
Il termine d’attesa tra il
giorno in cui lo stipulante conferisce il mandato
d’incasso per una fattura
non pagata e il giorno in cui
riceve l’indennizzo ammonta
di norma a sei mesi, ma
sono possibili altre varianti.
In combinazione con l’anticipo di crediti, ad esempio
il factoring, è possibile
trasformare anche subito
in mezzi liquidi una fattura
emessa. Abbiamo rinomati
partner che offrono queste
interessanti soluzioni.
Quali sono i punti sensibili con un’assicurazione
crediti?
Per alcuni stipulanti, un
punto sensibile può essere
Paolo Larentis,
Crediti & Cauzioni, responsabile vendite Svizzera,
AXA Winterthur
dato dal fatto che, dopo
la consueta procedura di
sollecito da parte dell’assicurato, a un certo punto
sia necessario affidare
il compito dell’incasso
all’assicurazione. Molti assicurati apprezzano questa
delega e si «nascondono»
di buon grado dietro l’assicurazione. Altri temono
anche che il cliente venga
a conoscenza del fatto che
hanno una tale assicurazione e possa eventualmente
interpretarlo come una
mancanza di fiducia.
Come si svolge l’incasso?
In Svizzera viene effettuato
direttamente dai nostri
specialisti, con determinazione, ma anche con il
necessario tatto, poiché si
tratta di clienti dei nostri
stipulanti, con i quali questi
ultimi intendono di norma
continuare a collaborare.
All’estero abbiamo creato
nel corso della nostra
pluriennale attività – infatti
siamo la più antica assicurazione crediti d’Europa
– una fitta rete di partner
che si occupano dell’incasso su nostro incarico.
Questo ci dà la libertà di
far lavorare per noi sempre
gli specialisti adatti.
www.AXA.ch
Robert Wildi; Foto: Herbert Zimmermann
02/2015
La mia DITTA
17
La mia RESPONSABILITÀ
Foto: Shutterstock/Pressmaster; p.g.c.
F Pericoli
del cyber-spazio
urto di dati, frodi ai danni
zione e rendendo necessaria
degli utenti di sistemi di euna grande mole di lavoro per
banking, spionaggio commerripristinare i dati. L’esempio
ciale, sabotaggio d’importanti
dimostra tra l’altro quanto sia
applicazioni, blocco dei PC
indispensabile aggiornare di
come forma di ricatto: i rischi
continuo l’antivirus e poter
legati all’uso di Internet sono
contare su un backup esterno
reali e possono colpire qualsiasi
alla rete aziendale.
azienda in molti modi. Si va dai
danni dovuti alla perdita o falFattore uomo
sificazione di dati e a guasti ai
L’esempio di cui sopra dimosistemi fino alla completa rovistra non da ultimo come supna passando per plagio e danni
porti dati quali chiavette e CD,
di reputazione.
ma anche allegati alle e-mail e
E come emerge dalle statistilink presenti in queste ultime,
che, il pericolo va crescendo.
non siano automaticamente
Stando all’Internet Security
affidabili solo perché presumiThreat Report 2014 di Symanbilmente o effettivamente protec, nel 2013 i furti di dati da
venienti da persone o aziende
parte di hacker sono aumentaconosciute.
ti, nel mondo, del 62 percento
Come spiega il CEO di First Serispetto al 2012. In alcuni casi
curity, specialista della sicurezsono stati presi di mira milioni
za IT con sede a Coira, Pascal
di record di dati con indirizzi
Mittner: «Tolte le falle di sicue-mail, password, dati di carte
rezza di tipo tecnico e i pericoli
di credito e altre informazioni
fisici quali incendio e furto, la
altamente sensibili.
maggioranza dei problemi di
Simili le notizie circa l’area
sicurezza IT è dovuta all’uomo
EMEA (Europa, Medio Oriente
e gli hacker sfruttano quest’ule Africa) riportate nell’Advantimo per diffondere malware».
ced Threat Report che Fireeye,
specialista della sicurezza IT,
Cyber-criminalità organizzata
Cyber-criminalità e rischi della sicurezza IT non
ha compilato per il primo seUn altro problema consiste nemestre 2014: rispetto allo scorgli attacchi che, pur colpendo il
riguardano solo le grandi imprese. Hackeraggio,
so anno gli attacchi di codici
bersaglio, passano inosservati.
perdita di dati e inattività mettono a rischio
maligni come virus e troiani
Per Mittner vi sono «tre tipi di
soprattutto l’esistenza delle PMI.
sono quasi raddoppiati. A fronaziende: quelle che non sono
te dell’8 percento degli attacchi
mai state vittime di hackeragmirati e organizzati, la Svizzera
gio, quelle che lo sono state e
si colloca in cima alla classifica dei bersagli,
giusto è particolarmente arduo. A tal pro- lo sanno e quelle che lo sono state ma non
preceduta in Europa solo da Gran Bretagna
posito serve più richiedere delle referenze lo sanno – e il numero di queste ultime doe Germania.
verificabili che non dare ascolto ad altiso- vrebbe essere consistente». Diversamente
A favorire o addirittura consentire gli attacnanti autoelogi riportati su siti web dalla da un tempo, spiega Mittner, gli hacker
chi esterni via Internet sono falle interne
grafica impeccabile.
mirano raramente alla celebrità e puntaquali sistemi non aggiornati, password deLe minacce informatiche comportano no piuttosto al guadagno. A tal fine rubaboli o semplici errori d’utilizzo dovuti allo
spesso la perdita di dati confidenziali. Ka- no direttamente denaro, oppure vendono
scarso know-how del personale. Vi sono poi
spersky Lab, specialista della sicurezza IT, dati personali, informazioni finanziarie e
gli errori di configurazione di router, firecita l’esempio di uno studio legale che ha segreti commerciali. «L’hacker abile è quelwall e altre componenti, di cui spesso sono
rischiato di chiudere per via di un virus: na- lo di cui non ci si accorge. La ditta colpita
corresponsabili specialisti IT esterni che
scosto nello stick USB di un cliente, questo si renderà semmai conto dell’accaduto più
promettono più di quanto siano in grado
si è propagato nella rete informatica dello tardi, p. es. quando, due settimane prima
d’offrire. Per le piccole imprese valutare la
studio cancellando tutti i dati dei clienti, del lancio di un prodotto, un concorrente
qualità degli operatori IT e scegliere quello
producendo un enorme danno di reputa- immetterà sul mercato un articolo identi18 La mia DITTA 02/2015
co». Negli ultimi anni è fiorita una vera e
propria industria della cyber-criminalità,
del tutto paragonabile al classico crimine
organizzato. Basti pensare alla cyber-gang
Carbanak, che è riuscita a sottrarre a cento
banche una cifra totale che potrebbe toccare anche il miliardo di dollari. Un colpo di
queste dimensioni non è opera di due o tre
hacker, ma di una banda ben organizzata,
con un piano sicuro e di lungo termine.
Sicurezza: parte integrante dell’azienda
Una cosa è certa: senza misure di sicurezza
d’ampio respiro nessuna azienda è al sicuro dai cyber-rischi. I media riportano solo
i casi più eclatanti, p. es. il colpo messo a
segno da Carnabak o il furto di milioni di
dati di carte di credito. Ma se una grande
azienda fa perlopiù fronte al danno senza
troppi problemi, per una piccola impresa un cyber-attacco può segnarne la fine.
Anche le PMI devono perciò riservare alla
sicurezza IT la massima attenzione, appoggiarsi a specialisti di lunga esperienza,
analizzare attentamente tutti i rischi e tutelarsi da quelli più importanti con un’adeguata assicurazione. Come conferma
Pascal Warnebold di Nexos, operatore IT di
Basilea, «soprattutto per le piccole e medie
imprese l’interruzione del funzionamento
del sistema IT può avere enormi ripercussioni sulla produttività. L’adeguata analisi
del rischio e i meccanismi di difesa definiti
sulla base di essa sono perciò indispensabili
Urs Binder
per qualsiasi azienda».
Concorso: «La mia ditta»
vi regala un pezzo d’estate
«La mia ditta» mette in palio esclusivi mobili da
esterni firmati Büro Schoch Werkhaus AG. Classici
arredi di design per giardino e balcone.
1° premio:
panchina Alinea
Bellissima, classica e
senza tempo. Dimensioni:
180 x 63 cm, struttura
zincata. Prezzo originale:
CHF 2076.–
2° premio: Arper Pix outdoor*
Moderno sgabello per esterni in speciale materiale idrorepellente di colore blu. Dimensioni:
64,5 x 44 x 67 cm. Prezzo originale: CHF 815.–
3° premio: Basilea
Sedia ideata per il 125°
anniversario della giardineria
comunale di Basilea.
Utilizzabile anche come
tavolino o sgabello.
Prezzo originale: CHF 310.–
La domanda del concorso:
come si chiama l’assicurazione che copre ad es.
il rischio di furto durante i viaggi di lavoro dei vostri collaboratori?
a) Assicurazione trasferte
b) Assicurazione RC
c) Assicurazione viaggi di lavoro
Ecco come partecipare al sorteggio:
Internet: rispondete alla domanda sul sito www.la-mia-ditta.ch.
Cartolina postale: scrivete la soluzione e le vostre coordinate su una cartolina
e inviatela a:
AXA Winterthur, concorso «La mia ditta», casella postale 362, 3052 Zollikofen.
Termine ultimo d’invio: 31 luglio 2015
Cyber-assicurazione/
Hackeraggio, virus, malware, furto di
dati – negli ultimi anni il numero dei
cyber-attacchi è notevolmente aumentato. AXA Winterthur propone una
soluzione assicurativa su misura per la
vostra PMI e, in caso di sinistro, copre
le spese di ripristino di dati e sistemi
operativi e vi risarcisce per l’interruzione d’esercizio.
www.AXA.ch
Soluzione del concorso:
Nell’edizione 01/2015 vi avevamo chiesto il nome dell’offerta AXA che sostiene con servizi individuali i clienti titolari di parchi veicoli aziendali. La risposta esatta era b) driving@work. Il 1° premio,
un Kenwood Premier Chef, va a Peter Strittmatter di Birmensdorf. Il 2° e 3° premio – una macchina
da caffè De Longhi e una macchina da caffè Tassimo Vivy – vanno invece rispettivamente a Thomas
Neff di Münchwilen e Bernhard Wyss di Ostermundigen. Congratulazioni!
Avvertenza legale
Con la partecipazione al concorso acconsento a che AXA Winterthur conservi i miei dati personali e
mi inoltri informazioni tramite e-mail. La presente dichiarazione di consenso può essere revocata in
qualsiasi momento. AXA Winterthur si impegna a non utilizzare i dati personali per finalità diverse
da quelle indicate e a non cederli a terzi. I collaboratori di AXA Winterthur e del Servizio esterno
sono esclusi dal concorso. Sul concorso non si tiene alcuna corrispondenza. È escluso il ricorso
alle vie legali.
02/2015
La mia DITTA
19
Le mie DOMANDE
I lettori domandano –
AXA risponde
I nostri esperti sono lieti di rispondere ai vostri quesiti.
Le domande più interessanti vengono pubblicate in forma anonima.
AXA Winterthur, redazione «La mia ditta», 8401 Winterthur,
[email protected]
Previdenza professionale
Fallimento del datore di lavoro
dono il minimo legale. Nella
procedura fallimentare, tutti i
crediti derivanti dalla previden-
za professionale godono di un
trattamento privilegiato (art.
219 cpv. 4 lett. b LEF).
A carico del mio datore di lavoro è stata aperta una procedura
di fallimento. Ciò comporta l’estinzione della mia affiliazione alla
previdenza professionale?
Illustrazione: Peter Gut; foto: Stefan Kubli, p.g.c.
T.C., Fällanden
Ai sensi dell’art. 10 cpv. 2 lett.
b della Legge federale sulla
previdenza professionale per
la vecchiaia, i superstiti e
l’invalidità (LPP), l’obbligo assicurativo si estingue quando il
rapporto di lavoro è sciolto (cfr.
anche art. 331a del Codice delle
obbligazioni, CO). L’elemento
discriminante è la risoluzione
del rapporto secondo le regole
di diritto civile ai sensi degli
artt. 334 segg. CO. Il fallimento
del datore di lavoro non comporta pertanto una conclusione
automatica del rapporto di
lavoro, né costituisce una causa
grave per la disdetta ai sensi
dell’art. 337 CO (risoluzione
immediata per cause gravi). In
caso di insolvenza del datore di
lavoro, il lavoratore può tuttavia recedere immediatamente
dal rapporto laddove non sia
prestata più una garanzia per
le sue pretese (art. 337a CO). Di
norma, la massa fallimentare
subentra nel contratto di lavoro
ai sensi dell’art. 211 cpv. 2 della
Legge federale sulla esecuzione
e sul fallimento (LEF). Tutti i
crediti derivanti dal rapporto
di lavoro sono quindi convertiti
in debiti di massa. In sintesi, il
rapporto non termina di norma
con il fallimento del datore di
20 La mia DITTA 02/2015
Responsabilità civile
Sabine Spross,
avvocato,
Servizio
giuridico Vita
collettiva
lavoro e quindi anche l’obbligo
assicurativo non si estingue. Ai
sensi dell’art. 66 cpv. 2 LPP, il datore di lavoro è debitore nei confronti dell’istituto di previdenza
per la totalità dei contributi. In
caso di mancato versamento degli stessi, l’istituto deve quindi
avviare una procedura esecutiva
contro il datore di lavoro; nell’eventualità di un fallimento di
quest’ultimo, spetta all’istituto
e non agli assicurati notificare i
crediti contributivi a carico della massa fallimentare del datore
di lavoro stesso. Ai sensi dell’art.
56 cpv. 1 lett. b e c LPP, in caso di
insolvenza dell’istituto di previdenza il fondo di garanzia copre
non solo le prestazioni minime
di legge a favore degli assicurati,
ma anche quelle regolamentari
(o sovraobbligatorie) che ecce-
Copertura assicurativa per
i reati di eccesso di velocità
Nel numero 03/2013 avevate informato circa l’obbligo dell’assicuratore di richiedere il rimborso parziale delle prestazioni
di risarcimento conseguenti a colpa grave del conducente in
relazione a reati di eccesso di velocità nonché per conduzione in
stato di ebrietà o di inattitudine alla guida (fattispecie Via Sicura
ai sensi dell’art. 65 cpv. 3 nuova LCStr). In questo nuovo regime
normativo il mio parco veicoli è tutelato contro un’eventuale colpa grave di un conducente attraverso la copertura casco, e qual
è la copertura assicurativa in caso di recidiva di reato di eccesso
di velocità o guida in stato di ebrietà e/o di inattitudine dello
stesso conducente?
K.S., Soletta
Se un conducente in stato di
ebrietà o di inattitudine alla
guida causa un sinistro casco,
ovvero se ciò accade in relazione a un reato per eccesso di
velocità, AXA versa di norma
al gestore del parco veicoli (ovvero il partner contrattuale) le
prestazioni senza limitazioni.
In seguito AXA si rivale tuttavia
sul conducente colpevole. Se
quest’ultimo può dimostrare
di non aver subito negli ultimi
cinque anni alcun ritiro della
licenza di condurre per uno di
questi reati, nell’ambito della
copertura casco si ha solo un regresso in misura pari alla colpa
grave (10-50%). Il conducente
Thomas Lang,
responsabile Sinistri Veicoli a
motore
può addurre tale prova attraverso un estratto del registro
delle misure amministrative del
cantone di domicilio. Qualora
ciò non sia possibile e si presenti
quindi un caso di recidiva, al
conducente viene richiesto il
rimborso integrale delle prestazioni casco. La situazione sarebbe diversa se allo stipulante o a
una persona ausiliaria con funzione dirigenziale (come il capo
del parco veicoli) dovesse essere
addebitata una colpa grave – ad
esempio laddove, pur avendo
notato l’ebrietà del conducente,
lo si lasci comunque condurre.
In questo caso le prestazioni
casco vengono corrisposte allo
stipulante solo in modo decurtato. Per le prestazioni ridotte
viene comunque esercitato un
regresso sul conducente eventualmente recidivo.
Previdenza privata
Vantaggi di una polizza assicurativa 3a rispetto al conto 3a
La mia banca ha nuovamente ridotto i tassi d’interesse per il
conto di previdenza 3a. Sto quindi valutando la possibilità di investire in una polizza assicurativa 3a. Ricevo una remunerazione
più elevata, e quali sono le differenze?
P.R., Affoltern am Albis
Dopo che a gennaio 2015 la BNS
ha introdotto i tassi d’interesse negativi, le banche hanno
ridotto la remunerazione sui
conti di previdenza 3a in parte
nettamente al di sotto dell’1 %.
E questo livello può scendere
ancora in qualsiasi momento.
Per le assicurazioni sulla vita,
il tasso d’interesse applicato al
momento della stipulazione resta invece garantito per l’intera
durata contrattuale. Se un quarantenne versa ogni anno CHF
5000 su un conto di previdenza
3a, dopo 20 anni avrà accumulato CHF 108 841 a fronte di un
tasso d’interesse costante dello
0,8 %. Questo tasso costituisce
tuttavia una pura ipotesi, senza
alcuna garanzia. Come esempio
per una polizza assicurativa 3a
indico Protect Plan, in quanto
si tratta del prodotto che AXA
vende con il maggiore successo.
In questo caso alla scadenza del
contratto è garantita una determinata somma di assicurazione.
Nell’esempio concreto, verrebbero pagati almeno CHF 96 844
– leggermente meno di quanto
versato, in quanto il prodotto
comprende i costi per la consu-
Sarah
Holenstein,
Gestione
prodotti
Vita individuale
lenza e la copertura del rischio.
Se in futuro i tassi sul mercato
dei capitali dovessero tornare
a salire, la garanzia1) aumenta
grazie al meccanismo di partecipazione. Con Protect Plan non ci
1)
Il tasso minimo per il calcolo della
garanzia è sempre pari all’80 % del
tasso tecnico massimo ammesso
secondo la FINMA. Esso non può
tuttavia mai scendere sotto il valore
garantito alla stipulazione.
02/2015
La mia DITTA
21
Le mie DOMANDE
si vincola quindi in alcun modo
all’attuale basso livello dei tassi.
Oltre alla garanzia, Protect Plan
offre tuttavia un interessante
potenziale di rendimento: lei
partecipa all’andamento di un
indice, beneficiando della crescita dei corsi borsistici. La somma
proiettata (ma non garantita)
a scadenza ammonterebbe a
CHF 139 176, sulla scorta di uno
scenario intermedio basato su
valori storici. Un notevole vantaggio di Protect Plan è anche
il «lock-in» annuale degli utili,
che quindi non possono andare
persi anche in caso di successivo
andamento negativo dell’indice,
incrementando così costantemente la garanzia a scadenza.
Le polizze 3a offrono inoltre la
possibilità di tutelarsi a titolo
opzionale contro l’incapacità di
guadagno e di proteggere i propri cari dalle ristrettezze finan-
22 La mia DITTA 02/2015
ziarie. Di norma è consigliabile
includere almeno l’esonero dal
pagamento dei premi per inabilità lavorativa. Lei raggiunge
così il suo obiettivo di risparmio
anche a seguito di incapacità di
guadagno, in quanto AXA si fa
carico del pagamento dei premi.
È importante sapere che per le
polizze 3a lei è sostanzialmente
tenuto a pagare i premi annui
sino alla fine del contratto. Ciò
può risultare un vantaggio, in
quanto richiede una maggiore
disciplina di risparmio. Per un
conto di previdenza 3a è invece
possibile decidere ogni anno se
e quanto versare (fino all’importo massimo 3a). Ma anche
Protect Plan offre possibilità di
adeguamento f lessibili in caso
di cambiamenti della situazione
di vita; ad es. nel corso della
durata contrattuale è possibile
sospendere il pagamento dei
Assistenza legale
interattiva/
MyRight.ch, il portale Internet di AXA-ARAG, offre
un utile servizio in tutta la
Svizzera: i clienti dell’assicurazione di protezione
giuridica possono richiedere
assistenza legale online.
La pagina web consente di
allestire documenti personalizzati, come contratti di
acquisto o di locazione. Inoltre, è possibile ottenere una
risposta in modalità interattiva a domande standard in
quattro ambiti giuridici.
¼ www.myright.ch
premi per un anno per un massimo di quattro volte (Premium
Holiday). In sintesi, la f lessibilità per il pagamento dei premi è
maggiore per un conto di previdenza 3a. Ma Protect Plan offre
un potenziale di rendimento
nettamente superiore. E nei periodi di turbolenze sui mercati è
possibile dormire sonni sereni,
in quanto alla scadenza contrattuale viene corrisposta almeno
la somma garantita, e gli utili
già conseguiti non possono più
andare persi. In caso di incapacità lavorativa, AXA si fa carico
per lei del pagamento dei premi.
Infine, grazie all’elevata sicurezza del patrimonio vincolato,
i diritti alle prestazioni assicurative per il 3° pilastro sono sempre garantiti. Il suo consulente
assicurativo sarà lieto di fornirle
ulteriori informazioni.
«La mia guida sicura
viene premiata.»
Drive Recorder/
Valutazione del comportamento
di guida
Ribasso individuale sul premio
AXA.ch/driverecorder
L’offerta è valida per persone dai 18 ai 25 anni.
Il mio FUTURO
Foto: Shutterstock/Maksim Shmeljov – Fonte infografica: letteratura economico-aziendale
Colloqui informali con
consulenti aziendali
forniscono alle PMI
preziose esperienze.
Grandi teorie di gestione
per piccole aziende
Spesso, purtroppo, regole di gestione e di economia aziendale
non trovano seguito tra le imprese. Se invece venissero applicate,
molte decisioni sbagliate potrebbero essere evitate.
L e aziende che dichiarano fallimento
non lo fanno semplicemente dall’oggi
al domani. Nella maggior parte dei casi l’insolvenza è preceduta da un lungo processo,
che segue determinati modelli. L’economia
aziendale ha esaminato da vicino simili
meccanismi e pubblicato i risultati – come
ad esempio le fasi delle crisi aziendali (cfr.
riquadro) – in articoli scientifici. Ma i suggerimenti su come agire in modo appropriato in tempi di crisi vengono raccolti
dalle piccole e medie imprese (PMI)?
Teoria come pietra della discordia
In base a questa domanda distinguiamo tre
categorie di aziende. Innanzitutto ci sono
quelle che si limitano a ignorare le moder24 La mia DITTA 02/2015
ne teorie di gestione o altre nozioni di economia aziendale. Spesso si tratta di singoli
commercianti o piccole imprese che si occupano della loro attività secondo scienza
e coscienza. Non applicano le teorie economiche, ma di rado lo ammettono apertamente.
Un’eccezione è rappresentata dall’imprenditrice quasi settantenne Judith Goldblum
di Basilea, che non esita a parlare del suo
rifiuto per i suggerimenti dei consulenti
aziendali. Più di vent’anni fa Judith
Goldblum ha aperto la sua orologeria e gioielleria Intakt, e subito le è stato consigliato il ricorso a capitale di terzi. Allora non
era in grado di rispondere alle domande
delle banche sull’andamento previsto del
fatturato. Anche un confronto dell’affitto
del suo negozio con quello di un appartamento di tre stanze nella città sul Reno la
lasciava perplessa. Alla fine la banca voleva
darle denaro per l’azienda solo se avesse
ridotto le linee di credito private, spiega la
Goldblum. A un certo punto le cose sono
divenute per lei troppo complicate, e l’imprenditrice – attiva inoltre nel settore immobiliare – ha deciso di dare ascolto solo al
proprio istinto e di fidarsi dei rendimenti
da lei stessa calcolati. Judith Goldblum si
dice contenta di aver ignorato tutte queste
cose, anche se ciò può aver significato una
perdita di fatturato e utile.
La seconda categoria è rappresentata dalle
aziende che, come l’imprenditrice Goldblum, si lasciano guidare dall’istinto, ma
nell’attività quotidiana applicano tipiche
regole di gestione o puntano su principi
economici. In questo modo si basano sulle
esperienze di altri imprenditori, che nel
corso del tempo sfociano in determinate
regole di massima.
Un chiaro esempio di questo gruppo di
aziende è rappresentato dalla società di
software Abacus del Canton San Gallo, che
sei anni fa ha cominciato a espandersi verso la Germania. Invece di studiare nella
letteratura economica le tipiche strategie
di ingresso sul mercato prima di agire, la
Abacus ha dato rilievo al principio «Chi
non risica, non rosica». Il passo oltre i confini nazionali è avvenuto senza che si stilasse un’analisi di mercato o un business
plan, bensì puntando piuttosto su contatti
commerciali esistenti. Solo in un secondo
momento vi è stato l’ingresso sul mercato
tedesco secondo un procedimento basato
su principi di economia aziendale. Era
emerso rapidamente che il diavolo si annida tra i dettagli e che, nonostante la vicinanza territoriale della Germania alla Svizzera, c’erano da superare molti ostacoli
legati alla lingua, alla mentalità e alla legislazione. Le diverse consuetudini nella contabilità tedesca, inoltre, rendevano la vita
difficile al produttore elvetico di software.
La Abacus si è concentrata poi sul segmento di mercato degli studi di ingegneria e
degli architetti, nonché sullo sviluppo di
un software per la gestione dei salari studiato appositamente per la Germania. Con
Lo spazio di manovra
si riduce
Crisi di
conduzione
Crisi di
strategia
Crisi di
processo
Crisi di
proventi
il tempo i sangallesi hanno attratto un numero sempre maggiore di collaboratori
specializzati, avendo rafforzato la loro decisione strategica di espandersi nel paese
vicino con la creazione di una succursale e
poiché esisteva anche il piano di aprire nel
lungo periodo un ufficio ad Amburgo oltre
alla sede di Monaco di Baviera. La Abacus
conclude che, dopo le iniziali decisioni «di
pancia», un potenziamento più mirato e
strutturato ha rappresentato la via migliore. Il successo ha dato ragione all’azienda:
in un settore conservativo come quello del
software, dopo appena sei anni conta già 23
esperti IT sotto contratto e serve oltre 50
clienti in Germania.
Crisi di
liquidità
Spazio di
manovra
Tempo
Insolvenza
Tipiche fasi di rischi aziendali
terminata dimensione dell’azienda o da
una certa complessità, infatti, i responsabili non possono più fare a meno della ricerca
economica. Un tipico rappresentante di
questa categoria è il Gruppo Comet, specializzato nella tecnologia dei tubi per raggi X
e dei tubi sottovuoto per la verifica dei materiali e l’ispezione della sicurezza. La ditta
di Flamatt valuta continuamente la rilevanza di nuove scoperte per la conduzione
aziendale, il raggiungimento degli obiettivi
e la strategia. Alla Comet i principali motori dell’impiego di nuovi principi di economia aziendale sono la continua evoluzione
dei mercati e delle esigenze dei clienti, nonché la necessità di gestire meglio la complessità nell’azienda. Secondo una portavoce le conoscenze vengono acquisite dal
Gruppo tramite libri e riviste, formazione
e perfezionamento dei collaboratori, nuove
assunzioni, ma anche grazie a una buona
rete di relazioni, nonché alla collaborazione
con le università. Attualmente, ad esempio,
Comet applica il Value-Based Management
nonché il metodo Kanban e utilizza il
Beyond Budgeting nel settore finanziario.
Ma affinché possano utilizzare le conoscenze di economia aziendale esattamente come
i grandi gruppi, le PMI devono spesso affrontare le cose in modo diverso dal solito. Ciò
emerge dalle parole del consulente aziendale Arnold Kappler, che offre il proprio sostegno alle imprese nell’impiego della spesso
utilizzata Balanced Scorecard. Secondo la
sua esperienza mancano in molti casi tre
cose: in primo luogo il fatto che le PMI (a
differenza delle grandi aziende) non fissano
per scritto strategia e obiettivi a lungo termine. In secondo luogo alle PMI manca, per
monitorare obiettivi e strategia, un reporting significativo; per le piccole aziende,
solitamente, questo deve essere prima creato, senza grande impiego di software. In
terzo luogo manca la nomina di persone
responsabili dei compiti strategici; spesso le
PMI non dispongono allo scopo di collaboratori specializzati. Diventa così evidente che
le imprese che nella loro attività applicano
nozioni di economia aziendale non falliscoRico Kutscher
no così rapidamente.
Mollare per avere le mani libere
Naturalmente ci sono molte regole di gestione applicate dalle PMI. Nei sondaggi
spesso gli imprenditori indicano che, per
semplificare il proprio lavoro, si orientano
ad esempio al principio di Peter oppure si
affidano alla regola 80/20. Il primo afferma
che ogni lavoratore tende a salire fino al
livello gerarchico della sua incompetenza,
ovvero che gli occupati vengono promossi
fino a che risulta evidente che non sono
adatti per ricoprire un certo incarico. Nella
regola 80/20 spesso gli economisti vedono
la migliore di tutte le teorie. Questo princiSu gentile concessione della
«Neue Zürcher Zeitung» del 12 marzo 2015
pio, riconducibile originariamente a Vilfredo Pareto, afferma che ad
esempio il 20 percento di
tutti i prodotti dovrebbe essere responsabile dell’80
Teorie di gestione e pratiche aziendali diffuse
percento del fatturato o il
principi il manager cerca di
del principio causa-effetto.
Nella vita professionale si cono20 percento di tutti i debitosfuggire a una rigida pianifiscono molte regole di gestione e t Metodo Dilbert: variazione del
ri dell’80 percento degli
cazione del budget. Indicatori
principio di Peter; i collateorie di economia aziendale. Tra
scoperti. Con questa regola
relativi e raffronti tra lo stato
boratori incapaci vengono
queste vi sono:
generale gli imprenditori
previsto e quello effettivo
continuamente trasferiti,
sostituiscono la gestione con
affinché producano meno danni
t La regola 80/20: il 20% delle
riconoscono i loro principavariazioni nella pianificazione
possibile.
cause o dell’onere produce
li ambiti di attività e non si
t
Value-Based/Shareholder
t
Kaizen/Lean
Management:
solitamente
l’80
%
dell’effetto
perdono dunque in lunghe
Management: l’incremento del
concetto
incentrato
sul
mirare
o
del
risultato.
liste di compiti.
valore aziendale è al centro di
a un continuo miglioramento.
t Principio di Peter: le persone
tutto l’operato.
salgono a un livello gerarchico t Metodo Kanban/Just-in-Time:
Tenersi aggiornati
l’obiettivo è di operare in modo t Business Process Reengitroppo elevato, dove per la
Oltre ai manager e agli imneering: riorientamento dei
ottimale sul piano dei costi
prima volta si evidenzia la loro
prenditori che rinunciano
processi aziendali ai clienti e
con semplici procedure e brevi
incompetenza.
alle teorie e a quelli che si
competenze principali.
tragitti di trasporto su ogni
t Balanced Scorecard: collegaattengono ad alcuni princit Six Sigma: sistema per migliolivello di produzione.
mento tra lavoro quotidiano e
rare i processi mediante cifre.
t Beyond Budgeting: con 12
strategia aziendale sulla base
pi e massime, c’è anche una
terza categoria. Da una de02/2015
La mia DITTA
25
Il mio MOTIVO D’ORGOGLIO
Imprese vincenti,
idee brillanti
Una visuale cristallina
Insieme abbiamo oltre 30 anni di esperienza professionale nel settore
dei vetri per automobili. Circa due anni fa abbiamo avuto
un’idea su come organizzare
il disbrigo dei danni ai vetri
in modo completamente nuovo e orientato al servizio. Abbiamo quindi sviluppato un
nuovo modello di business,
in base al quale a fine 2013
abbiamo costituito le nostre
due imprese. Da allora il BFA
Service Center si assume su
mandato delle assicurazioni
la gestione dei sinistri dalla A
alla Z, in modo rapido, competente, informale e attento
ai costi. Swiss Auto Glass è invece un offerente nazionale
di servizi per la riparazione e
la sostituzione di vetri di automobili. Le due aziende sono
indipendenti l’una dall’altra;
il BFA Service Center indirizza il cliente con un danno ai
vetri verso l’officina di ripara-
zione per lui ottimale e più vicina, che non deve essere necessariamente la Swiss Auto
Glass. Siamo orgogliosi di poter offrire un’elevata qualità
del lavoro, soprattutto grazie
all’impegno di tutto il personale di entrambe le aziende.
Solo grazie a questo impegno
possiamo infatti soddisfare
con tanto successo le esigenze
dei nostri clienti e partner.
www.swissautoglass.ch
www.bfa-sc.ch
Foto: Martin Guggisberg; Philipp Schmidli; Reto Duriet
I due CEO e contitolari:
Cédric Berner e Eric Fankhauser (destra).
Un tandem di successo
Nel 2008 ho fondato
insieme a mio fratello
la Solu’Tubes AG. Per soddisfare la crescente domanda,
abbiamo ampliato il nostro
core business iniziale, ossia
il risanamento di condutture dell’acqua, inserendo nella
nostra offerta i riscaldamenti
a pavimento. Il nostro team
di 12 persone attribuisce
grande importanza al lavoro
accurato e per questo motivo abbiamo già ricevuto vari
26 La mia DITTA 02/2015
riconoscimenti per la qualità dei nostri servizi. Un importante argomento rispetto alla concorrenza è anche
la nostra politica dei prezzi,
che ha come obiettivo di rendere le nostre prestazioni ancora più accessibili. Mi auguro un anno con un contesto
economico stabile e che possiamo continuare a operare con successo a livello nazionale.
www.solutubes.ch
Risanano tutte le condutture:
i fratelli Thaqi.
Una guida
per la vita
Se qualcuno mi chiede
qual è la mia professione, rispondo quasi sempre
che sono una guida, poiché,
come è noto, la strada stessa
è la meta, e tutti noi siamo
in qualche modo in viaggio.
Ogni tanto, però, smarriamo
anche la retta via e ci ritroviamo su terreni impervi. In
queste situazioni intervengo
io come guida. Fedele al mio
personale principio «La persona al centro per un futuro
che abbia un futuro», accompagno da molti anni in qualità di coach, supervisore e
consulente organizzativo BSO
persone provenienti da diversi settori e livelli sociali nel
loro viaggio attraverso la vita.
Dopo aver assolto formazioni mirate, tra cui un master
in coaching e supervisione, e
dopo molti anni di esperien-
Markus Bieri, titolare della Markus Bieri Coaching Consulting Communication di Lucerna.
za mi sono messo in proprio.
Sono orgoglioso di essere riuscito ad affermarmi sul mercato e di essermi fatto un
buon nome.
www.markusbieri.ch
La Neuhaus AG
produce etichette e sistemi
di stampaggio.
Etichette per tutto il mondo
Ho costituito la ditta
Neuhaus AG 31 anni fa
partendo da zero, anzi da uno
stato di necessità – un momento negativo personale –
innescato dalla prematura
morte dei miei genitori e da
contrasti sul posto di lavoro.
Come elettrotecnico qualificato volevo inizialmente entrare nei settori dell’energia
solare ed eolica, ma i tempi
non erano ancora maturi per
queste tecnologie alternative.
Siccome ero anche un appassionato pilota professionale
di elicotteri, ho valutato anche la possibilità di una base
nel Canton Argovia. Poi per
caso mi sono imbattuto nella
stampa a trasferimento termico. Oggi siamo una piccola impresa svizzera con 16
collaboratori a impiego fisso,
che fornisce etichette e sistemi tecnici di elevata qualità
ad aziende di portata mondiale come Honda, Siemens
o Bosch. Credo che possiamo
essere un po’ orgogliosi del
nostro successo.
www.neuhausag.ch
02/2015
La mia DITTA
27
INTERVISTA
«Suddividere i costi
e moltiplicare
i valori aggiunti»
In qualità di CEO degli Alberghi svizzeri per la
Gioventù, Fredi Gmür cavalca un’onda di successo.
Al tempo stesso, però, guarda con preoccupazione
al turismo svizzero e invoca l’unione delle forze.
Foto: Daniel Winkler
Signor Gmür, gli alberghi per la gioventù
sono un esempio classico di PMI. Cosa si
augura per l’economia svizzera delle PMI?
Che, soprattutto nei periodi di turbolenza,
continuino a essere trattate e valorizzate in
base alla loro importanza. Le PMI costituiscono l’ossatura dell’economia elvetica e
vanno quindi protette e sostenute. I politici
devono perseguire una politica concreta e
non di partito, concentrandosi sulle condizioni quadro ottimali per le PMI svizzere
invece di attirare grandi gruppi stranieri
con sempre nuovi incentivi. Ciò gioverebbe
all’imprenditorialità nazionale, anche a
quella del turismo.
L’abolizione del cambio minimo franco-euro da parte della Banca nazionale svizzera
ha inferto un colpo soprattutto al settore
del turismo. Vi siete già ripresi?
Non possiamo permetterci di cedere allo
shock e stiamo prendendo fiato. Piuttosto
urge fare il punto della situazione e studia-
re le misure giuste. Il turismo svizzero non
deve però farsi illusioni. Il recente forte indebolimento dell’euro rispetto al franco
modificherà a lungo la posizione della Svizzera come meta vacanziera in Europa. Siamo un’industria d’esportazione legata al
territorio, e questa è una realtà da cui non
possiamo prescindere.
Cosa dobbiamo aspettarci?
Si prospettano scenari in cui l’offerta
alberghiera nazionale potrebbe subire un
crollo di un terzo sul medio termine.
Una naturale riduzione in un mercato
saturo?
Magari fosse così semplice. Una simile erosione della domanda nell’alberghiero sarebbe devastante per tutto il comparto turistico. Parliamo dell’intera piazza turistica
svizzera. Non possiamo permetterci di perdere neanche un turista. Siamo tutti sulla
stessa barca. Tutti gli operatori turistici
«Tutti gli operatori turistici devono sedersi subito
attorno a un tavolo e smetterla una volta per tutte
di pensare solo al proprio orticello»
28 La mia DITTA 02/2015
devono sedersi subito attorno a un tavolo e
smetterla una volta per tutte di pensare
solo al proprio orticello. Servono strategie
di ampio respiro che coinvolgano tutti gli
offerenti di una località turistica, all’insegna del motto: suddividere i costi e moltiplicare i valori aggiunti.
Gli appartamenti di vacanza risentiranno
meno dell’atteso calo degli ospiti?
Ai tempi della crisi finanziaria globale del
2008 e del 2009 abbiamo constatato un cosiddetto «downgrading» a favore del paralberghiero. Molti clienti alberghieri optarono, per ragioni economiche, per un
appartamento di vacanza, a vantaggio di
operatori come Interhome o Reka. La problematica del crollo graduale del cambio
dell’euro rispetto al franco da 1,50 a una
situazione praticamente di parità nell’arco
di solo quattro anni è però tutt’altra storia.
Oggi molti turisti stranieri si chiedono se
possono ancora permettersi la Svizzera. Se
ne accorgono tutti. Anche gli operatori del
settore paralberghiero registrano una f lessione della domanda.
I problemi aumenteranno con l’iniziativa
sulle abitazioni secondarie?
Anche questo è un argomento molto delicato per l’intero comparto turistico. Il Parlamento ha da poco deciso, nell’interesse
dell’iniziativa, di consentire la trasformazione in abitazioni secondarie solo del 50
percento della superficie di alberghi non
più redditizi. Un buon compromesso svizzero, non c’è che dire, ma purtroppo impraticabile. Se un hotel non rende più non si
troverà nessun investitore che possa o voglia convertire in appartamenti secondari
solo la metà del volume dell’edificio. Questa normativa, pertanto, eviterà il fallimento solo in pochissimi casi.
In conclusione: se veramente molti hotel
cesseranno a breve l’attività, dovrebbero
intervenire le scavatrici in centinaia di
casi?
Non voglio fare il pessimista però questa
legge, in molte regioni montane, rischia di
aprire proprio questo scenario. Esistono già
oggi località in zone periferiche con hotel
dismessi non più in grado di continuare o
«L’offerta alberghiera
nazionale potrebbe
subire un crollo di un
terzo a medio termine»,
teme Fredi Gmür.
02/2015
La mia DITTA
29
INTERVISTA
«I nostri ospiti sono generalmente
di grande apertura mentale, socievoli e
alla ricerca dell’esperienza di gruppo»
che addirittura non hanno mai aperto. Prima o poi verranno demoliti. Farei fatica a
capire se per questi casi d’emergenza la politica impedisse la conversione economicamente logica in abitazioni secondarie.
Il turismo non ha nessuna voce a Berna?
In effetti la sua lobby è molto debole. I promotori dell’iniziativa minacciano intanto
di lanciare un referendum se il Parlamento
si esprimerà contro la proposta di compromesso. Dobbiamo quindi accettare questa
soluzione, volenti o nolenti.
Foto: Alberghi svizzeri per la Gioventù/Michael van Grondel
Teme che anche gli alberghi per
la gioventù, fino a poco tempo fa così
redditizi, saranno penalizzati?
Anche gli ostelli fanno i conti in franchi e
devono far fronte al problema della valuta.
Al momento gli affari vanno ancora molto
bene. Nel 2014 i 52 alberghi per la gioventù,
con un totale di 6500 letti, hanno generato
un incremento del 6 percento del fatturato
totale. Anche gennaio e febbraio sono stati
molto positivi. In primavera e in estate, tuttavia, si profila una f lessione, soprattutto
per quanto riguarda i turisti dall’Europa.
Cerchiamo di compensarla con assidue
campagne di marketing in Asia, ma anche
sul mercato svizzero.
Oppure proponendo degli sconti allettanti?
Il dumping dei prezzi sarebbe la peggior
mossa per il turismo svizzero. Primo, non
ci si guadagna nulla perché i costi di produzione e quelli fissi rimangono gli stessi. Secondo, si lancerebbe un segnale totalmente
sbagliato alla clientela. Chi si svende, mina
il suo valore in modo permanente. Con gli
ostelli abbiamo fatto il contrario e negli ultimi 15 anni abbiamo portato il prezzo medio per notte da 28 a 56 franchi, raddoppiandolo. Abbiamo sempre reinvestito
l’aumento delle entrate e modernizzato e
ampliato costantemente l’offerta, una scelta rivelatasi vincente.
Anche molti hotel vogliono investire ma
non ottengono credito.
In effetti questo è un problema. Molti albergatori hanno sprecato l’occasione di rimodernare e mantenere competitive le loro
imprese che, in tempi difficili, spariranno
30 La mia DITTA 02/2015
dal mercato. Eppure ci sono anche tanti spiriti innovativi con nuove idee in grado di
promuovere il turismo di un’intera area.
Spesso, però, non possono soddisfare i sempre più severi requisiti del finanziamento
iniziale. Così si soffocano progetti validi a
danno della piazza turistica Svizzera.
Note biografiche
Fredi Gmür (56) è CEO degli Alberghi
svizzeri per la Gioventù dal 1996. Dopo una
formazione commerciale ha studiato politica
del turismo ed è diventato prima direttore
dell’ente turistico di Amden, sua città natale, e dopo di Savognin. Oltre a dirigere gli
alberghi per la gioventù, Fredi Gmür riveste
molte altre cariche all’interno del turismo
svizzero, tra cui quella di presidente dell’associazione Parahotellerie Schweiz. Hobby
particolare: allevare bestiame e coltivare
terra in Brasile. È sposato, ha due figlie e
vive a Hallau (SH).
Gli Alberghi svizzeri per la Gioventù sono
stati fondati nel 1924 e sono oggi presenti
sull’intero territorio nazionale con 52 ostelli.
L’offerta spazia da romantici castelli e nobili
ville ad accoglienti case di campagna o nel
cuore della città fino agli ostelli dedicati al
wellness. Nel 2014 l’organizzazione, con un
organico di 560 collaboratori, ha realizzato
un fatturato di 45 milioni di franchi.
www.youthostel.ch
L’ultima pietra miliare degli Alberghi svizzeri
per la Gioventù: l’Hostel4000 Saas Fee.
A differenza dell’Austria dove i crediti
agli hotel sono quasi una questione
di stato. I nostri vicini sono veramente
migliori in tutto?
Di recente, in occasione di un congresso internazionale sul turismo, mi sono trovato
in mezzo a un gruppo di albergatori austriaci. Anche loro hanno le loro preoccupazioni
e lottano esattamente con gli stessi problemi strutturali dei loro colleghi svizzeri.
Però chiaramente, rispetto alla Svizzera,
traggono vantaggio dall’attuale contesto
valutario. E lo fanno nel modo giusto. La
loro mentalità nel trattare gli ospiti con
grande cortesia e charme piace. E forse è un
vantaggio che nel settore turistico austriaco
lavori più gente del posto che in Svizzera.
E questo lo dice lei, rappresentante degli
ostelli multiculturali?
La clientela negli ostelli non è paragonabile
a quella degli hotel a quattro o cinque stelle. I nostri ospiti sono generalmente di
grande apertura mentale, socievoli e alla
ricerca dell’esperienza di gruppo. In questo
ambiente la varietà linguistica e culturale
del servizio è appropriata. Nei nostri ostelli
lavorano persone provenienti da un totale
di 50 paesi, un aspetto apprezzato, e non
solo dai giovani. Ben il 45 percento dei nostri ospiti ha oggi oltre 45 anni.
Come fate ad addestrare impiegati
di origini così diverse a offrire un servizio
uniforme?
Preferisco la parola preparare che addestrare. Diamo molta importanza alle formazioni regolari e personali e fin dal primo giorno di lavoro trattiamo i nostri collaboratori
con molta stima. Un approccio che dà i suoi
risultati. Il nostro tasso di f luttuazione si
aggira sul 9,5 percento. Di media i collaboratori rimangono per ben 10 anni. Evidentemente la loro soddisfazione si rif lette
Intervista: Robert Wildi
sugli ospiti.
Il mio MOMENTO
Vecchia fabbrica di chiodi di
Winterthur, comitato di «inbahn»,
Verein für Industrie- und Bahnkultur,
da sinistra a destra: Helen Girardier,
Ruedi Stadelmann, Chantal Maurus
Huber e Bernhard Stickel.
Foto: Stefan Kubli
Winterthur,
23 maggio 2015,
ore 14.55
«L’associazione inbahn, con oltre cento gruppi di visitatori all’anno, è in
viaggio sulla via della cultura industriale di Winterthur. La via attraversa la città, dal mulino di Hegi fino ad
Hard, dove si trova la prima fabbrica
tessile meccanica della Svizzera risalente al 1802. Lungo questo percorso
storico si trovano 21 siti, ognuno dei
quali racconta qualcosa di straordinario sulla storia dell’industrializ-
zazione e della città di Winterthur.
Assolutamente da non perdere la
fabbrica dei chiodi del 1895 con le
sue macchine a trasmissione. Il martellamento e il fracasso dei macchinari quando colpiscono la testa del
chiodo penetrano fino alle ossa, mentre nell’aria aleggia l’odore dell’acciaio. In questi momenti la storia ultracentenaria del chiodo viene
vissuta con tutti i sensi».
La mia DITTA
L’odierna inbahn Verein für Industrieund Bahnkultur nasce dalla sagl costituita un tempo dal dott. Hans-Peter
Bärtschi. Lo scopo dell’associazione
inbahn è di rendere accessibili al pubblico gli oggetti industriali lungo la via
della cultura industriale di Winterthur
fondata nel 1989, in special modo il
settore storico della fabbrica di chiodi
della città, l’antico stabilimento di
tessitura della seta e il vecchio deposito delle locomotive. L’associazione,
con sede a Winterthur, organizza tutto
l’anno escursioni dedicate alla cultura
industriale e ferroviaria per gruppi interessati.
www.inbahn.ch
02/2015
La mia DITTA
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«Giovani imprenditori hanno
bisogno di partner forti.»
Daniel Müri e Patrick Baumann
cloudscape.ch
AXA sostiene i
neoimprenditori/
Pacchetto Start-up
AXA Innovation Award
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« Non possiamo permetterci di cedere allo shock»