1 schizzo per la sistemazione urbanistica di San Pietro attr. A Bramante 2 medaglia del Caradosso 3 progetto di pergamena del Bramante 4 san pietro nel 1536 in un disegno di Martin Heemskerck 1 progetto peruzzi 2 progetto bramante 1506-1514 3 progetto sangallo 1539-1546 4 progetto raffaello 5 progetto pergamena bramante 1 5 2 4 3 San Pietro doveva essere il tempio per eccellenza; il tempio eterno di una religione universale, non solo il tempio secondo gli antichi o i teorici del rinascimento, ma anche l’ennesima e definitiva ricostruzione del tempio di Salomone, la rappresentazione in terra della Gerusalemme celeste innalzata sul monte Vaticano, il centro del mondo, il luogo dove “Dio ha la sua dimora con gli uomini”. Bramante da una visione aggiornata di un edificio tardo-bizantino sulla base delle indicazioni di Brunelleschi e di Alberti. Il Brunelleshi nel suo rivoluzionario tentativo di fondare un nuovo e scientifico linguaggio nell’ordine architettonico e nell’arco a tutto sesto, intesi come elementi normalizzati e proporzionalmente determinati in ogni edificio. Bramante verifica e porta al limite il metodo di controllo progettuale di coordinament i sintattico degli spazi proposto da Brunelleschi, estendendolo tuttavia da caso particolare a metodo universale, atto ad organizzare tridimensiona lmente l’edificio come ‘macchina’ spaziale’ articolata e complessa, secondo una linea, nuovissima nel 1481, tutta bramantesca. Donato Bramante. Incisione Prevedari Ciò che caratterizza San Pietro sono due elementi: la soluzione dei piloni di sostegno della cupola e ancor più un nuovo modo di concepire le relazioni tra spazi (vuoti) e involucri (pieni. Cioè in definitiva una inedita concezione spaziale (Bruschi) Con la soluzione dei piloni di sostegno degli arconi della cupola a sviluppo diagonale, B. non risolve solo magistralmente il gigantesco problema statico. Egli realizza soprattutto con estrema spregiudicatezza e nel modo più compiuto, quell’immagine del quadrato dagli angoli smussati, quella soppressione dell’angolo intesa come mezzo di accentuazione di centrica tridimensionalità che era già affiorata in Lombardia e nel chiostro della Pace. S. Pietro di Baldassarre Peruzzi Progetto di Sangallo 1539 Progetto di Michelangelo 1546-64 Biblioteca apostolica vaticana: biblioteca di Sisto V. S. Pietro alla fine del ‘500 Disegno di anonimo e di dosio della seconda metà del ‘500 Biblioteca apostolica vaticana: biblioteca di Sisto V. S. Pietro alla fine del ‘500 Biblioteca apostolica vaticana: biblioteca di Sisto V. Ipotetica rappresentazione del progetto di Michelangelo