D.I.D.O.N.E. Progetto – quadro “i percorsi dell’inclusione sociale” ANALISI DELL’OFFERTA PUBBLICA E PRIVATA aDI SERVIZI ALLE PERSONE NELLA XIX CIRCOSCRIZIONE DI ROMA SINTESI 1. ANALISI DEI PROGRAMMI DI SPESA PER I SERVIZI DI ASSISTENZA ALLE PERSONE Per quanto riguarda l’anno duemila, la XIX circoscrizione intende proseguire il programma già avviato gli scorsi anni; a questo proposito il vice-presidente Chioccini afferma: << Stiamo lavorando per decidere il programma del 2000, siamo comunque sulla strada dei programmi del ‘98 e del ‘99 pur con qualche piccola differenza dovuta al fatto che stiamo cominciando a ragionare di più in termini di progetti speciali, e non già di semplici assegnazioni pro-capite di assegni…ma di progetti e quindi di servizi>>. Nel corso del 1999 la circoscrizione ha approvato un “Piano dettagliato per obiettivi”, secondo le indicazioni della Giunta Comunale, i cui principali obiettivi erano i seguenti: 1. “Realizzazione di un sistema di controllo della soddisfazione del bisogno a mezzo di affidamento ad organismi diversi”. 2. “Implementazione dello Sportello di Segretariato Sociale con costituzione di banca-dati e con servizi aggiuntivi di competenza di altri organismi”. 3. Istituzione di un servizio di informazione sugli interventi in atto con la collaborazione esterna di strutture idonee”. 4. “Istituzione di un sistema integrato di interventi a favore di minori, anziani e soggetti in difficoltà”. Un’amministrazione che voglia intervenire nel settore dell’assistenza sociale con la massima efficienza (minori costi, snellimento delle procedure, alleggerimento carichi di lavoro del personale) per raggiungere il massimo dell’efficacia (conoscenza per una migliore soddisfazione dei bisogni temporanei e cronici) e di impatto sulla popolazione (numero di persone-famiglie raggiunte sul totale delle persone-famiglie in stato di bisogno) – si legge nei documenti approvati dalla Direzione – ha, innanzitutto, la necessità di conoscere per poter, poi, programmare e/o riprogrammare un piano di interventi sul proprio territorio. L’obiettivo è quindi quello di avviare un sistema di controllo della soddisfazione del bisogno – rispetto ai servizi sociali. Ad un piano per la rilevazione e il “controllo” della soddisfazione del bisogno nei servizi sociali si aggiungono altre azioni, che vediamo qui di seguito: 2 • Implementazione dello Sportello di Segretariato Sociale con costituzione di banca-dati. Due nuovi sportelli di Segretariato sociale si verranno ad aggiungere a quello già operativo presso la sede della circoscrizione, in Via Mattia Battistini, e gestito dal Servizio sociale. • Istituzione di un servizio di informazione sugli interventi in atto nel settore dell’assistenza sociale. La Nouvelle s.r.l. e la Copernico s.r.l. sono le due società a cui è stato affidato un servizio sperimentale di informazione sui servizi nel settore dell’assistenza sociale. • Istituzione di un sistema integrato di interventi a favore di minori, anziani e soggetti in difficoltà. Oltre all’incremento dell’utenza dei vari servizi di assistenza – con un costo complessivo di 400 milioni - la Circoscrizione ha varato alcuni nuovi servizi tra cui quello di teleassistenza.: 2. NATURA SOCIO-ECONOMICA DEL TERRITORIO DELLA XIXa CIRCOSCRIZIONE Dalle considerazioni espresse dagli intervistati, emerge una configurazione della circoscrizione articolata in due grandi “anime”. Da una parte quella “popolare” comprendente quartieri come Primavalle, Il Quartaccio, Torrevecchia, Ottavia e Palmarola; dall’altra quella residenziale, comprendente quartieri come la Balduina, Camilluccia, Belsito. A queste due anime si aggiunge Monte Mario, un quartiere “medio-borghese”, con un ceto sociale “impiegatizio”, Un discorso a parte è stato fatto per quelle zone all’estrema periferia della circoscrizione, come Traiata, Traiatella, Testa di Lepre, tagliate fuori anche dai servizi di primaria importanza. Per quanto riguarda il dislivello culturale di queste due anime, questa è la percezione di Carla Cunzolo, assistente sociale della cooperativa “Servizio Sociale e Sanitario XIX a ”: << …percepiamo un forte dislivello culturale tra Primavalle e Balduina, nonostante il medesimo livello economico. A Primavalle tossicodipendenti, mentre alla Balduina no >>. 3 troviamo anziani che hanno figli I problemi legati al dislivello culturale viene anche rilevato dalla cooperativa “S. Onofrio”, che opera da molti anni nel quartiere di Monte Mario; a proposito del quartiere e delle sue caratteristiche peculiari il presidente della cooperativa Daniela Savoia afferma: << Monte Mario è un quartiere in cui c'è una elevata presenza di impiegati nel settore sanitario (sono dati statistici). Monte Mario ha una sua storia. Ci sono anche meno problemi di devianza, e la socializzazione è più facile; ad esempio la ludoteca è aperta da soli due mesi e già conta 2000 presenze, grazie anche all'interessamento attivo dei genitori, mentre le altre ludoteche (Primavalle e Quartaccio), che sono aperte da circa sette mesi, sembrano avere ragazzi più "difficili" e situazioni meno rosee in termini di aggregazione >>. Una delle problematiche sociali maggiormente sottolineata è stata quella della solitudine degli anziani. Così si esprime Ciro De Geronimo, presidente del Consorzio Solidarietà: << In passato avevamo difficoltà a far uscire fuori gli anziani svantaggiati per fare la richiesta del servizio, oggi invece c'è più richiesta di quello che viene offerto dall'amministrazione. La situazione si aggrava sempre di più, perché il numero di anziani continua ad aumentare >>. Sulla stessa linea, ma con una accentuazione sul problema della solitudine, così si esprime Carla Cunzolo della cooperativa “Servizio Sociale e Sanitario XIX”: << Gli anziani in XIXesima sono molti, sempre più vecchi e quindi aumenta il numero di quelli non autosufficienti; il problema più grosso degli anziani è la solitudine; a volte basta che l'anziano si prenda una influenza e non sa più come fare >>. Sulla situazione degli anziani, con particolare riferimento alla zona Balduina, così si è espressa Daniela Moretti, assistente sociale responsabile dei progetti speciali (U.o.s.e.c.s.) della XIX: << Nella zona Balduina oltre ad un ceto medio alto di anziani non va trascurata la presenza di anziani con pensione sociale; alla Balduina opera un sindacato pensionati ospite della CGIL e quest'anno con le richieste da parte dell'INPS della dichiarazione di quelli che sono i cespiti dei pensionati per poter avere le integrazioni sociali al minimo, le integrazioni sociali in generale, sono venuti fuori molti anziani che hanno pensioni sociali o al minimo; quindi alla Balduina, aldilà della parvenza di un quartiere di un certo tono, ci si accorge che ci sono problemi di questo genere. La Balduina ha quindi necessità di avere dei servizi >>. Inoltre Daniela Moretti sottolinea il fatto che gli anziani appartenenti alla fascia socioeconomica più bassa vengono già assistiti dal progetto di teleassistenza denominato “Teseo” 4 (appaltato alla cooperativa “Azzurra ’84), e in futuro anche dai centri per anziani fragili, di prossima apertura. Di conseguenza, è la fascia medio-alta ad essere la più scoperta: Un accordo unanime è stato rilevato a riguardo della carenza di servizi di animazione socio-culturale rivolti agli anziani. Tania Serfilippi, coordinatrice dei tirocinanti della Cooperativa “Azzurra ‘84”, afferma: << …ci sarebbe bisogno di servizi di socializzazione per gli anziani; una figura di animatore della vita sociale dell'anziano il cui maggior problema è la solitudine >>. Daniela Moretti, responsabile dei progetti speciali della XIXesima, è ancora più drastica: << Dal punto di vista dell'animazione degli anziani in circoscrizione non c'è niente>>. R. Natoni, Responsabile dell’Ufficio Sport e Cultura della circoscrizione, rileva la necessità di una diversificata gamma di servizi rivolti agli anziani. Tea Ferrante, vicepresidente della cooperativa Il Magazzino, sottolinea la necessità di servizi per anziani in zone come la Balduina: << Sarebbe utile creare, anche inventare, un servizio rivolto agli anziani, ma non del ceto medio-basso. Alla Balduina ad esempio c’è una popolazione prevalentemente anziana e non ci sono spazi di incontro o di ritrovo. Molti anziani sono spesso soli e lamentano la mancanza di servizi rivolti a loro>>. L’altra area indicata come potenziale destinataria di nuovi servizi è stata quella dell’infanzia. Daniela Moretti si è a lungo soffermata su questo aspetto, sottolineando il fatto che attualmente la circoscrizione ha un grande bisogno di servizi di intrattenimento per l’infanzia. Il baby-parking è sicuramente un servizio che può avere sviluppo; una cooperativa che sta aprendo il micronido è la "Apriti sesamo". Il micronido è una struttura che funziona con gli stessi orari e comprende la stessa fascia d'età (0-3 anni) del nido comunale, ma prende solo pochi bambini (10-15). Alla Balduina potrebbe essere necessario un micronido che tra l'altro ha anche costi più bassi di un nido. Il baby-parking è stato indicato, in generale, come uno dei servizi con maggiori possibilità di sviluppo, a differenza dei servizi di animazione per ragazzi delle scuole elementari, ai quali sono già indirizzati servizi come le ludoteche e le attività sportive; a questo proposito il responsabile dell’Ufficio Sport e Cultura afferma. Relativamente al bisogno di servizi, sono stati segnalati anche il dog sitter e l’accompagno in centri sportivi sia per ragazzi che per anziani, soprattutto in zone abitate da ceti di livello socio-economico medio-alto come la Balduina e la Camilluccia. 5 Infine, Daniela Savoia, presidente della cooperativa “S. Onofrio”, partendo dalla considerazione che in circoscrizione operano già molte cooperative sociali consolidate e “agguerrite”, segnala piuttosto il bisogno di lavori manuali di bassa professionalità (piccoli lavori di idraulica, edilizia…). Come già accennato in partenza, un discorso a parte va fatto per quelle zone periferiche della circoscrizione, come Traiata, Traiatella, Testa di lepre, etc…che in linea d’aria si trovano più vicine al Comune di Bracciano. Sulla situazione di disagio di queste zone, si è a lungo soffermata Daniela Savoia, presidente della cooperativa S. Onofrio: << Ci sono zone come Testa di Lepre, Traiata, Traiatelle e altre verso Bracciano, completamente scoperte da servizi primari. Sono zone abbastanza popolate e con basso livello culturale e di reddito. Non ci sono associazioni di volontariato e le uniche due parrocchie sono difficili da raggiungere, data la mancanza di mezzi pubblici>>. Anche Daniela Moretti, assistente sociale della circoscrizione, evidenzia la stessa situazione e il conseguente bisogno di servizi di queste zone: << Le zone di Traiata e Traiatella (sulla Braccianese) sono scoperte da tutti i servizi, per anziani, per bambini; perché sono nati come quartieri abusivi, eppure ci sarebbe bisogno anche lì>>. 3. QUADRO DEI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI OPERANTI NEL SETTORE DEI SERVIZI SOCIALI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DI INTRATTENIMENTO Per tracciare un quadro delle realtà esistenti sul territorio della XIXa circoscrizione si è ritenuto utile procedere ad una suddivisione per macro-aree di intervento; ne sono state individuate sei: • anziani, • handicap • malati psichiatrici, minori, infanzia e adolescenti a rischio • poveri e senza fissa dimora • attività culturali e di intrattenimento Iniziamo a vedere la prima area. 6 1) Anziani: Nel territorio sono presenti molte case di riposo per anziani autosufficienti e non. In particolare su un totale di 17 case di riposo, 7 sono gestiti da istituti e le restanti 10 da organizzazioni “laiche”. Sette case di riposo accettano solo anziani autosufficienti; due accettano anche i minori (Pensionato Suore dello Spirito Santo e Villa Aurora). Tre sono infine le di case di riposo – “laiche” – che rivolgono i propri servizi ad anziani lungodegenti (Casa di Cura Villa Speranza, Villa S. Lucia e Villa Verde). Alle case di riposo private che abbiamo citato va aggiunta anche quella gestita dalla ASL, che si trova in Via Ventura 60 e ospita anziani autosufficienti e non. Sono presenti inoltre 5 centri anziani. Ed è in apertura un centro anziani in zona Balduina. Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare, va segnalata l’attività della cooperativa “Servizio sociale e sanitario XIXesima” che assiste 176 anziani e la Cooperativa Universo che fornisce circa 40-50 pasti caldi al giorno a domicilio per anziani non autosufficienti; va segnalato inoltre il Progetto Teseo di Teleassistenza (affidato alla coop. Azzurra ’84). La cooperativa “Il Cigno” gestisce il reparto protetto (anziani non-autosufficienti) della casa di riposo ASL sita in Via Ventura 60. Inoltre, per quanto riguarda l’animazione, va segnalata l’attività di organizzazione di gite fuori-porta, weekend e settimane in agriturismi svolta dalla cooperativa di autonoleggio “La Floridiana”. Evidentemente, in questo campo si muovono anche i centri anziani stessi; ci sembra inoltre da segnalare l’attività dell’associazione culturale “Arianna”, che in collaborazione con l’associazione “Il Pineto”, sta per cominciare una serie di gite di una giornata a carattere naturalistico e storico rivolte ad anziani, nel parco del Pineto. La Società sportiva Juventus Sporting Club, in convenzione con la circoscrizione, organizza attività di ginnastica dolce per anziani (e portatori di handicap). Infine sono presenti anche alcune associazioni di volontariato. La seconda area individuata è relativa all’handicap. 7 2) Handicap Anche in questa area l’intervento pubblico e privato è molto sviluppato. Per quanto riguarda il versante pubblico la ASL RM/E ha un servizio per l’età evolutiva, uno di neuropsichiatria infantile e una unità operativa handicappati adulti (UOHA). Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare, due sono le cooperative convenzionate con la circoscrizione (S.a.i.s.h.): la coop. S. Onofrio e la coop. Universo, che insieme assistono circa 200 utenti. La cooperativa Azzurra ’84 gestisce (dal 1997), in convenzione con la circoscrizione, uno sportello informativo sull’handicap e si occupa anche di trasporto per disabili all’interno del Policlinico Gemelli. Sono presenti sul territorio diverse strutture a carattere residenziale per handicappati. Per quanto riguarda la gestione di servizi residenziali per disabili, le cooperative che se ne occupano sono ancora la S. Onofrio (Comunità Piccola Stella) e la Universo. Il Consorzio Solidarietà Sociale inoltre, sta per aprire altri due centri diurni per disabili nel territorio della circoscrizione. Tutte le cooperative menzionate, eccetto la Azzurra ’84, organizzano inoltre soggiorni estivi per disabili. Per quanto riguarda le attività socio-riabilitative ed espressive, va segnalata l’attività della S. Onofrio che gestisce un laboratorio di comunicazione multimediale per handicappati e la Aelle il Punto che ormai da molti anni svolge queste attività nei centri diurni e nelle comunità per disabili da essa gestite. Una caratteristica peculiare della circoscrizione è quella di ospitare diverse cooperative integrate. Operano in questo settore anche alcune associazioni di volontariato: 8 Associazione “Insieme per” Handicappati psichici Movimento Orionino di Handicappati fisici volontariato Gruppo di S. Giovanni Handicappati fisici Associazione Nuova Scuola Disabili Serena Gruppo Giovani in Cammino Handicappati fisici Continuiamo la descrizione dei soggetti pubblici e privati operanti in XIXa circoscrizione guardando ad una realtà molto “significativa” per il territorio: i malati psichiatrici 3) Malati psichiatrici La circoscrizione ha investito molto in spazi attrezzati per ospitare persone con problemi psichiatrici e psichici. Non scordiamoci che in XIXa è presente l’ex manicomio S. Maria della Pietà. Sono molte le strutture di tipo pubblico. Il DSM (Dipartimento di Salute Mentale) Roma E ha ben sette “appartamenti assistiti”, un centro diurno professionale per minori e malati psichiatrici, una comunità terapeutica e una riabilitativa. Per quanto riguarda il Privato Sociale sono presenti la cooperativa Universo che gestisce una residenza protetta per malati psichiatrici e portatori di handicap (l’ex S. Maria della pietà). Va inoltre segnalata l’intensa e consolidata attività, in questo campo, della cooperativa Aelle il Punto, che gestisce vari centri diurni e comunità residenziali per malati psichiatrici, sia in XIXesima (Comunità “Il Gambero” a Via Gasparri), che nelle circoscrizioni limitrofe. Infine, operano in questo settore anche alcune associazioni di volontariato: l’Associazione di volontariato calabriano Francesco Perez e l’Associazione Franco Basaglia Un’altra area importante è quella relativa a “Minori, infanzia e adolescenti a rischio”. 4) Minori, infanzia e adolescenti a rischio 9 Anche in questo caso, il proliferare di interventi in questo settore è legata alla natura del territorio, che vede la presenza del carcere minorile Casal del Marmo. Il problema della devianza minorile è inoltre abbastanza grave in diversi quartieri della circoscrizione. Per intervenire a favore dei giovani adolescenti e dell’infanzia le organizzazioni del territorio hanno “utilizzato” la legge 285 del 28 agosto 1997. I progetti attivati grazie alla legge 285/97, per il periodo maggio 2000- maggio 2001 nella XIXa circoscrizione, sono i seguenti: - Ludoteca Ottavia (Cooperativa Greenpark). - Ludoteca Primavalle (Cooperativa Apriti Sesamo). - Ludoteca Quartaccio (Cooperativa Apriti Sesamo). - Ludoteca Monte Mario (Cooperativa S. Onofrio). - Sostegno all’affido familiare (Coop. Azzurra ’84) - Mediazione familiare (Scuola romana Psicoterapia familiare) - Educativa di Strada (Associazione ARCI Solidarietà Lazio) Altri progetti rivolti ai minori, operanti sempre in XIXa, sono: - Borsa Lavoro Rosa Tatuata (Cooperativa Azzurra ’84): si tratta dell’attivazione di un appartamento protetto per ragazzi provenienti dal circuito penale (Casal del Marmo), inseriti in programmi stabili di recupero attraverso il lavoro. - Ubi Consistam : nell’ambito di questo progetto ci sembra opportuno segnalare un’iniziativa del “Gruppo Sociale Marameo” chiamata “Prontochepalle”, rivolta alle comitive di ragazzi di Primavalle e Quartaccio. Gli animatori, che operano attraverso un pulmino, organizzano attività ludico-ricreative nel pomeriggio. Le strutture a carattere residenziale sono invece le seguenti: 10 Città delle ragazze Ragazze 11-18 anni Istituto Elisabetta Vendramini Minori 3-10 anni Istituto Don Orione – minori in Minori in difficoltà difficoltà Villaggio SOS di Roma Minori Istituto Suore Calasanziane Minori 0-13 anni Casa Famiglia Regina della Pace Minori 0-12 Il servizio di integrazione sociale ai minori in difficoltà (S.i.s.Mi.f.) viene gestito da una Ati (Associazione temporanea d’impresa) tra S. Onofrio e Consorzio Solidarietà Sociale. Se rispetto ai minori in “età adolescenziale” ci sono diversi interventi e strutture di supporto, ciò non accade per l’infanzia. La carenza di strutture per i “più piccoli” è certamente sentito come un problema aperto. Anche il volontariato è attivo nell’aiuto ai minori, in particolare segnaliamo: Nome Interviene verso i: Associazione La Nuova Stagione Minori 0-12 Associazione volontari Casal del Marmo Detenuti, ex-detenuti Gruppo Universitari e Giovani Lavoratori Minori 0-12 anni Associazione L’Armadillo Minori immigrati Gruppo Oratorio Minori 0-12 anni Come ogni circoscrizione di Roma anche la XIXa non è esente dal problema della povertà e dei senza fissa dimora, la penultima “area” che illustriamo qui di seguito. 5) Poveri e senza fissa dimora Le associazioni di volontariato attive nel territorio sono le seguenti: Gruppi di volontariato vincenziano Emarginazione e devianza Centro d’ascolto Caritas S. Pio X Poveri 11 Per quanto riguarda il privato sociale è da segnalare la cooperativa Azzurra ’84 particolarmente attiva in questo campo, con la gestione di una casa-famiglia e due centri diurni per persone indigenti e senza fissa dimora, e la realizzazione di un servizio di unità di strada per senza fissa dimora. Concludiamo il quadro delle organizzazioni attive sul fronte sociale e culturale nella XIXa circoscrizione occupandoci ora dell’area “Attività culturali e di intrattenimento”. 6) Attività culturali e di intrattenimento Essendo particolarmente impegnata sul fronte sociale e sanitario, la circoscrizione sembra mostrare il suo punto debole nelle carenza di strutture destinate alle attività culturali. La maggioranza delle realtà presenti, sono associazioni culturali a carattere spontaneistico. La maggioranza delle associazioni sono attive nel campo della musica e dell’ambiente, ma non mancano iniziative di impegno civico ed educativo. Sono presenti inoltre diverse possibilità di praticare sport grazie ai Centri Sportivi Circoscrizionali. 4. I SERVIZI DEL PRIVATO SOCIALE Per rispondere all’esigenza del progetto di individuare una possibile nicchia di riferimento per una costituenda cooperativa sociale, si è ritenuto opportuno intervistare testimoni privilegiati di organizzazioni appartenenti al privato sociale. Sono state scelte organizzazioni consolidate e con un certo grado di strutturazione interna (escludendo cioè associazioni spontanee e di quartiere) Osservando il territorio rileviamo un fitto network di relazioni, che vanno dalle associazioni temporanee di impresa a semplici collaborazioni. Come si può osservare nella tabella seguente una cooperativa della circoscrizione (Azzurra ’84) ha anche istituito una collaborazione con una cooperativa (Magliana ’80) che ha sede esterna alla XIXa, ma che 12 indubbiamente ha sviluppato una ampia professionalità intorno ai problemi del disagio della persona. Associazioni temporanee di impresa Organizzazione Mandataria Progetto Organizzazione/i consociate Coop. S. Onofrio Ludoteca Monte Mario Coop. Aelle Il Punto Coop. S. Onofrio S.i.s.Mi.f. (minori) Consorzio Solidarietà Sociale Coop. S. Onofrio S.a.i.s.h. (handicap) Consorzio Solidarietà Sociale Coop. Apriti Sesamo A.t.i. Archimede per Ludoteca Associazione Culturale Primavalle e Quartaccio Franco Basaglia ’84 e Ass. Culturale Ciac 2 Coop Apriti Sesamo Integrazione scolastica a Coop. Le Mille E Una Notte bambini portatori di handicap Coop Azzurra ‘84 Interventi di sostegno Coop. Magliano ’80 e Coop. all’affido familiare dell’Approccio Centrato sulla (ex lege 285/97) Persona Numerose sono le forme di collaborazione che legano le organizzazioni del privato sociale, dal laboratorio di edilizia per disabili (che “lega” due cooperative) fino all’affido familiare (che mette in rete tutte le cooperative affidatarie dei progetti ex lege 285/97). In alcuni casi si può osservare come alcune cooperative collaborino con “organizzazioni specialistiche” su progetti mirati; la cooperativa S. Onofrio con le associazioni di Legambiente oppure la cooperativa Aelle Il Punto con la U.I.S.P. Nella tabella seguente si possono osservare le collaborazioni più significative e a carattere stabile: 13 Network di collaborazioni a carattere stabile nel privato sociale Organizzazione 1 Forma di collaborazione Organizzazione 2 Coop. Abecedario Laboratorio di edilizia per Coop. Piedineri disabili Coop. Abecedario Associata a Consorzio “Percorsi di Impresa Sociale” Coop. Apriti Sesamo Utilizza gli spazi del Parco di Coop. Il Magazzino S. Igino Papa (Primavalle) gestito dalla Coop. Azzurra ‘84 Affido familiare (reperimento Contatti con tutte le utenti) cooperative affidatarie di progetti ex lege 285/97 Coop. Il Magazzino Laboratori espressivi Coop. Aelle Il Punto Catering Merygiò Preparazione pasti per Coop. La Floridiana Coop. L’Esempio Associata a Consorzio “Percorsi di Impresa Sociale” Coop. Universo Associata a Consorzio Solidarietà Sociale Coop. Servizio Sociale e Associata a Consorzio Solidarietà Sociale Coop. Pulcinella Associata a Consorzio Solidarietà Sociale Coop. SOS Solidarietà Associata a Consorzio Solidarietà Sociale Coop. S. Onofrio Bando Roma Natura Associazioni di Legambiente Scuola popolare di Musica Laboratori musicali per Coop. S. Onofrio Sanitario XIX Victor Jara Associazione culturale Organizzazione gite nel Parco Associazione culturale Arianna del Pineto gestito da Coop. Aelle Il Punto Svolgono attività sportive con U.I.S.P. (Unione italiana sport “Il Pineto” per tutti) 14 4.1. Gli studi di caso Sono state effettuate 16 interviste con responsabili di altrettante organizzazioni del privato sociale, tra cui 13 cooperative, un consorzio di cooperative, una associazione culturale e un privato che svolge – a margine dell’attività di ristorazione – un servizio di catering; Le aree indagate sono relative alle attività svolte, alle risorse umane, agli aspetti salienti nello sviluppo “storico” dell’organizzazione (momenti di svolta, momenti critici…), alle principali difficoltà incontrate attualmente o all’inizio delle attività, ai rapporti con altre realtà del terzo settore, alla tipologia e bacino di provenienza degli utenti, ai costi sostenuti, al livello di informatizzazione, agli strumenti di lavoro più rilevanti, alle fonti di finanziamento, all’ubicazione di una o più sedi (legale, operative…), al fatturato. Ai fini della nostra ricerca si evidenzia come la cooperativa E, la cooperativa G e l’associazione A, si stiano muovendo, seppure in contesti e con modalità molto diverse, nella direzione dei servizi di animazione per anziani. In particolare, la cooperativa E prevede l’impiego di una figura apposita (animatore socio-culturale) per le attività ludico-ricreative, l’associazione A, occupandosi di promozione turistica, prevede attività di gite, comprensive di pic-nic all’interno dei parchi della circoscrizione, e infine la cooperativa G offre una serie di pacchetti che vanno dalla gita fuori-porta alle settimane in agriturismo. 4.2. Un’analisi comparativa delle organizzazioni in XIXa circoscrizione Presentiamo ora un’analisi delle organizzazioni non più basata sui singoli casi, ma su un raffronto per variabili. La tabella seguente è una sintesi di quella che è possibile osservare sul Rapporto di ricerca. 15 Inserire file 16 Come possiamo notare nella griglia, le cooperative intervistate sono per lo più cooperative sociali di tipo A o B, quattro sono cooperative integrate (comprendono una quota di soci svantaggiati), tre sono O.N.L.U.S., e infine abbiamo una piccola società cooperativa e il caso particolare di una cooperativa che è sia di tipo A, che di tipo B. Come abbiamo avuto già modo di osservare, le attività principali sono relative al settore dell’assistenza domiciliare, dell’animazione, a servizi di promozione turistica, al catering, alla realizzazione di corsi di formazione e pre-formazione professionale, alla gestione di residenzialità protette (Centri diurni, case-famiglia, comunità terapeutiche…); non mancano tuttavia, soprattutto per le cooperative di tipo B, attività di giardinaggio, piccola edilizia e manutenzione del verde. Spostando l’attenzione all’organico, le organizzazioni studiate sono principalmente di medie e grandi dimensioni: cinque di esse hanno più di 70 soci, e di queste due ne hanno più di 500; cinque hanno un organico con più di 20 soci, mentre solamente tre hanno meno di 15 soci. La cooperativa D e la cooperativa E, che hanno rispettivamente 4.000 e 500 soci, hanno sedi anche in altre regioni d’Italia. Le figure presenti nelle organizzazioni sono abbastanza diversificate: soci, dipendenti, collaboratori esterni, soci svantaggiati, tirocinanti, obiettori di coscienza, volontari. Le organizzazioni studiate nascono prevalentemente tra il 1981 e il 1996; fanno eccezione solo due cooperative nate verso la fine degli anni 70, e una nata nel 1997. In alcuni casi la forma cooperativa subentra a quella associazionistica o di volontariato. Per quanto riguarda le difficoltà, 4 organizzazioni hanno lamentato la lunghezza dei tempi per l’accreditamento dei pagamenti da parte degli enti pubblici, mentre tre hanno rilevato problemi nel rendersi visibili, nel farsi conoscere sul territorio. Inoltre, il problema comune delle organizzazioni che si occupano di animazione agli anziani, è risultato quello di riuscire a coinvolgere gli utenti nelle attività proposte. Alcune cooperative, soprattutto le più radicate sul territorio, hanno mostrato di aver acquisito una propria “lettura” del territorio, mentre chi opera sporadicamente, da poco tempo o chi svolge solo attività di nicchia, non ha una propria percezione della natura socioeconomica della circoscrizione. 17 Per quanto riguarda il livello di informatizzazione delle organizzazioni, in tabella si è scelto di considerare di livello alto quelle che posseggono una propria banca dati, lavorano con computer in rete, posseggono un sito internet e utilizzano software per la gestione dei dati; di livello medio quelle che hanno computer in rete e un proprio sito o pagina web; di livello basso quelle che utilizzano uno o due personal computer non in rete. Complessivamente, 5 sono le organizzazioni con livello di informatizzazione alto, 7 medio o medio-alto, 4 con livello basso. Passando ora alle fonti di finanziamento, osserviamo che per la maggioranza delle organizzazioni esse sono prevalentemente di tipo pubblico; per due si sostengono solo con finanziamenti di tipo pubblico e altre due esclusivamente con finanziamenti di tipo privato. Sono infine tre le organizzazioni in cui le fonti di finanziamento pubblico e private si bilanciano. 5. OSSERVAZIONI CONCLUSIVE E INDICAZIONI PER IL POSIZIONAMENTO D’IMPRESA Il territorio della XIXa circoscrizione è caratterizzato da una ampia presenza di organizzazioni del privato-sociale e da un intervento pubblico diretto soprattutto verso le fasce deboli della popolazione. Come spesso accade guardando alle realtà economiche legate al territorio che operano nel “campo sociale”, le organizzazioni del Terzo settore cercano di attuare una gestione che tende a massimizzare il “profitto d’impresa” attraverso la vendita di servizi al pubblico e l’offerta di servizi mediante convenzione con l’ente pubblico o su finanziamenti Regionali/Nazionali (come per il caso della legge 285/97). Il finanziamento pubblico – soprattutto nel settore dei servizi sociali – può diventare una fonte “importante” per il sostegno dell’impresa. Questa infatti non sempre può vendere il servizio direttamente all’utente finale (che può essere – ad esempio – una persona in condizioni di disagio economico). La massimizzazione del profitto nei casi da noi studiati non è mai realizzato a scopo di lucro, ma ha una importante funzione sociale, interna ed esterna all’organizzazione 18 Nelle realtà studiate presenti nella XIXa circoscrizione del Comune di Roma emergono alcune difficoltà comuni, che è stato possibile rilevare dalle interviste ma anche attraverso i colloqui informali che i ricercatori hanno avuto nel corso della ricerca. La prima difficoltà è relativa al finanziamento. Quando si effettua un servizio su convenzione i lunghi tempi di attesa per l’accredito dei pagamenti dovuti dall’ente pubblico comportano un notevole sforzo di investimento da parte dell’organizzazione del privato sociale. Un'altra difficoltà è relativa alla “visibilità”. In un’epoca in cui l’informazione è uno dei motori trainanti dell’economia, la capacità di essere “visibili”, di emergere fra le tante sigle è certamente importante. La visibilità si collega anche ad un altro tema: l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche nelle organizzazioni da noi studiate. Si è notato che il grado di informatizzazione è (anche) correlato allo sviluppo d’impresa e al tipo di servizio offerto, si è inoltre visto che la maggioranza delle imprese possiede almeno una rete intranet locale ed un collegamento ad Internet. Ma le potenzialità delle nuove tecnologie – attualmente disponibili a costi relativamente bassi – non sono forse sfruttate pienamente; solo poche organizzazioni hanno una pagina o un sito Web.. Un’altra difficoltà riscontare da alcune cooperative è relativa alla crescita professionale e alla formazione . Le organizzazioni presenti nella XIXa circoscrizione di Roma offrono indubbiamente molti servizi sia nel campo dell’assistenza che della cultura e sport. Ma i problemi del territorio hanno orientato sia l’offerta pubblica che privata (spesso in convenzione) verso le fasce più deboli della popolazione. Questa priorità è quasi ovvia in un sistema di Welfare che non può estendere all’infinito la propria protezione e che è stato oggetto di un dibattito anche aspro rispetto alla sua funzione. Rimangono quindi scoperte le fasce “medie” ed “alte” della popolazione che per condizioni personali potrebbero essere interessati ad usufruire – anche a pagamento - di alcuni servizi . Due risultano i settori particolarmente carenti. Il primo di questi riguarda i servizi di animazione e intrattenimento per gli anziani; l’altro settore è relativo all’infanzia. 19 I possibili interventi a favore degli anziani potrebbero concentrarsi in zone quali la Balduina, Belsito, la Camilluccia e Monte Mario (abitate da cittadini di fascia economica “medio-alta”). Uno dei dati che va sottolineato e che emerge chiaramente dalla ricerca è l’inesistenza di organizzazioni che offrano agli anziani – non disagiati economicamente - una pluralità di servizi pensati proprio intorno alle loro esigenze. Sono presenti due società che offrono servizi a pagamento (promozione turistica e catering per gruppi e feste) ma non c’è nessuno che “concentri” servizi sociali e attività di natura diversa. Il secondo settore carente riguarda i servizi di intrattenimento per l’infanzia, settore per lo più scoperto in XIXa circoscrizione e nel quale le poche realtà esistenti (uno “spazio baby” di prossima apertura) sono ancora in fase sperimentale. La creazione di “spazi baby”, che sono per loro natura ancorati al territorio, è certamente una esigenza sentita. Uno spazio baby permette al genitore di affidare il bambino per alcune ore ad una struttura, con la certezza che le operatrici/gli operatori si prenderanno cura del bambino in una struttura appositamente pensata per i più piccoli. Attualmente questo servizio è garantito solo da alcune ragazze che si offrono come baby sitter (spesso studentesse) oppure si “utilizzano” i nonni. 20