Prefazione
1
Descrizione
______________
SINUMERIK SINUMERIK 802D sl Rettifica planare
2
Interfaccia software
______________
SINUMERIK
Inserzione, ricerca del punto
di riferimento
3
______________
SINUMERIK 802D sl
Rettifica planare
4
Messa a punto
______________
Manuale di programmazione e d'uso
5
Funzionamento manuale
______________
6
Funzionamento automatico
______________
Programmazione del
programma pezzo
7
______________
8
Sistema
______________
9
Cicli
______________
10
Programmazione
______________
11
Funzionamento in rete
______________
12
Salvataggio dei dati
______________
13
Diagnostica PLC
______________
Valido per
il controllo numerico
SINUMERIK 802D sl G/N
07/2009
6FC5398-5CP10-1CA0
Versione software
1.4
A
Appendice
______________
Avvertenze di legge
Avvertenze
di legge di avvertimento
Concetto
di segnaletica
Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumità
personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono
evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal
triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli
di rischio.
PERICOLO
questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi
lesioni fisiche.
AVVERTENZA
il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare la morte o gravi
lesioni fisiche.
CAUTELA
con il triangolo di pericolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare
lesioni fisiche non gravi.
CAUTELA
senza triangolo di pericolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare
danni materiali.
ATTENZIONE
indica che, se non vengono rispettate le relative misure di sicurezza, possono subentrare condizioni o
conseguenze indesiderate.
Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in un avviso
di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche essere
contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali.
Personale qualificato
Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione può essere adoperato solo da personale qualificato per il
rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze
di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virtù della sua formazione ed
esperienza, è in grado di riconoscere i rischi legati all'impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili
pericoli.
Uso conforme alle prescrizioni di prodotti Siemens
Si prega di tener presente quanto segue:
AVVERTENZA
I prodotti Siemens devono essere utilizzati solo per i casi d’impiego previsti nel catalogo e nella rispettiva
documentazione tecnica. Qualora vengano impiegati prodotti o componenti di terzi, questi devono essere
consigliati oppure approvati da Siemens. Il funzionamento corretto e sicuro dei prodotti presuppone un trasporto,
un magazzinaggio, un’installazione, un montaggio, una messa in servizio, un utilizzo e una manutenzione
appropriati e a regola d’arte. Devono essere rispettate le condizioni ambientali consentite. Devono essere
osservate le avvertenze contenute nella rispettiva documentazione.
Marchio di prodotto
Tutti i nomi di prodotto contrassegnati con ® sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di prodotto
citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri scopi può violare i
diritti dei proprietari.
Esclusione di responsabilità
Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti.
Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il
contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche
vengono inserite nelle successive edizioni.
Siemens AG
Industry Sector
Postfach 48 48
90026 NÜRNBERG
GERMANIA
N. di ordinazione documentazione: 6FC5398-5CP10-1CA0
Ⓟ 09/2009
Copyright © Siemens AG 2009.
Con riserva di eventuali modifiche tecniche
Prefazione
Suddivisione della documentazione
La documentazione SINUMERIK è suddivisa in 3 livelli:
● Documentazione generale
● Documentazione per l’utente
● Documentazione per il costruttore / per il service
All'indirizzo http://www.siemens.com/motioncontrol/docu sono riportate informazioni sui
seguenti argomenti:
● Ordinazione della documentazione
In questa sezione si trova una panoramica aggiornata delle pubblicazioni.
● Download della documentazione
Altri link per il download di file dal Service & Support.
● Ricerca online della documentazione
Informazioni su DOConCD e accesso diretto alle pubblicazioni nel DOConWEB.
● Per strutturare individualmente la documentazione sulla base di contenuti Siemens con il
tool My Documentation Manager (MDM), vedere http://www.siemens.com/mdm
My Documentation Manager offre una serie di funzionalità per la creazione della propria
documentazione di macchina.
● Formazione e FAQ
Per informazioni sull'offerta di corsi di formazione e sulle FAQ (Frequently Asked
Questions), selezionare i relativi link riportati nella colonna laterale.
Destinatari
La presente pubblicazione si riferisce a programmatori, progettisti, operatori macchina e
conduttori di linea.
Vantaggi
Con l'ausilio del manuale di programmazione e d'uso i destinatari hanno la possibilità di
progettare, scrivere, creare e testare programmi e interfacce software e di eliminare gli
eventuali errori.
Inoltre consente ai destinari di utilizzare l'hardware ed il software di una macchina.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
3
Prefazione
Configurazione standard
Nella presente documentazione viene descritta la funzionalità della configurazione standard.
Per le integrazioni o le modifiche apportate dal costruttore della macchina vedere la
documentazione del costruttore.
Il controllore può contenere altre funzioni oltre a quelle descritte in questo manuale. Ciò non
costituisce però obbligo di implementazione di tali funzioni in caso di nuove forniture o di
assistenza tecnica.
Inoltre, per motivi di chiarezza, questa documentazione non riporta tutte le informazioni
dettagliate relative alle varie esecuzioni del prodotto e non può nemmeno prendere in
considerazione e trattare ogni possibile caso di montaggio, funzionamento e manutenzione.
Supporto tecnico
Per chiarimenti tecnici rivolgersi alla seguente hotline:
Europa / Africa
Telefono
+49 180 5050 222
Fax
+49 180 5050 223
0,14 €/min. dalla rete fissa tedesca, per la telefonia mobile sono possibili differenze di prezzo.
Internet
http://www.siemens.com/automation/support-request
America
Telefono
+1 423 262 2522
Fax
+1 423 262 2200
E-mail
mailto:[email protected]
Asia / Pacifico
Telefono
+86 1064 757575
Fax
+86 1064 747474
E-Mail
mailto:[email protected]
Nota
I numeri telefonici nazionali per la consulenza tecnica sono riportati nel seguente sito
Internet:
http://www.automation.siemens.com/partner
4
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Prefazione
Domande sulla documentazione
Per chiarimenti relativi alla documentazione (suggerimenti, correzioni) inviare un fax o una email al seguente indirizzo:
Fax
+49 9131 98 2176
E-mail
mailto:[email protected]
In appendice al presente documento è disponibile un modello fax.
Indirizzo Internet per SINUMERIK
http://www.siemens.com/sinumerik
Certificazione di conformità CE
La dichiarazione di conformità CE relativa alle direttive EMC è disponibile/reperibile
● In Internet:
http://support.automation.siemens.com
con il codice prodotto/numero di ordinazione 15263595
● Presso la filiale competente della divisione I DT MC di Siemens AG.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
5
Prefazione
6
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Indice del contenuto
Prefazione ................................................................................................................................................. 3
1
2
Descrizione.............................................................................................................................................. 13
1.1
Elementi di comando e di visualizzazione ...................................................................................13
1.2
Visualizzazione di errori e segnalazioni.......................................................................................14
1.3
Definizione dei tasti della tastiera CNC completa (formato verticale)..........................................15
1.4
Definizione dei tasti della pulsantiera di macchina ......................................................................17
1.5
Sistemi di coordinate....................................................................................................................19
Interfaccia software.................................................................................................................................. 23
2.1
Suddivisione dello schermo .........................................................................................................23
2.2
Settori operativi ............................................................................................................................27
2.3
Il sistema di help ..........................................................................................................................29
3
Inserzione, ricerca del punto di riferimento .............................................................................................. 31
4
Messa a punto ......................................................................................................................................... 33
5
6
4.1
Impostazione degli utensili e delle relative correzioni..................................................................33
4.2
Creazione di un nuovo utensile....................................................................................................35
4.3
Rilevamento diamantatore ...........................................................................................................44
4.4
Rilevamento del pezzo.................................................................................................................46
4.5
Profilatura/diamantatura...............................................................................................................48
4.6
Rettifica manuale .........................................................................................................................50
4.7
Programmazione dei dati di setting .............................................................................................54
4.8
Parametri di calcolo R..................................................................................................................58
4.9
Dati utente....................................................................................................................................59
Funzionamento manuale ......................................................................................................................... 61
5.1
Funzionamento manuale .............................................................................................................61
5.2
5.2.1
5.2.2
Modo operativo JOG, settore operativo Position .........................................................................62
Modo operativo JOG....................................................................................................................62
Abbinamento dei volantini............................................................................................................65
5.3
5.3.1
Modo operativo MDA (immissione manuale) - settore operativo Posizione................................66
Teach In .......................................................................................................................................69
Funzionamento automatico...................................................................................................................... 73
6.1
Modo operativo AUTOMATICO ...................................................................................................73
6.2
Correzione di lavorazione ............................................................................................................79
6.3
Selezione, avvio del programma pezzo.......................................................................................80
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
7
Indice del contenuto
7
8
9
8
6.4
Ricerca blocco............................................................................................................................. 82
6.5
Simulazione simultanea .............................................................................................................. 85
6.6
Arresto, interruzione del programma pezzo................................................................................ 88
6.7
Riaccostamento dopo un'interruzione......................................................................................... 89
6.8
Riaccostamento dopo un'interruzione......................................................................................... 90
6.9
Esecuzione dall'esterno .............................................................................................................. 91
Programmazione del programma pezzo .................................................................................................. 95
7.1
Sommario programmazione pezzo ............................................................................................. 95
7.2
Introduzione di un nuovo programma ......................................................................................... 99
7.3
Modifica del programma pezzo................................................................................................. 100
Sistema.................................................................................................................................................. 103
8.1
Settore operativo SISTEMA ...................................................................................................... 103
8.2
SYSTEM - Softkey "MIS" .......................................................................................................... 108
8.3
SYSTEM - Softkey "Dati macchina".......................................................................................... 109
8.4
8.4.1
8.4.2
8.4.3
8.4.4
SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service" ....................................................................... 116
Registr. eventi ........................................................................................................................... 118
Servo trace ................................................................................................................................ 119
Versione/Dettagli HMI ............................................................................................................... 123
Service MSG ............................................................................................................................. 127
8.5
SYSTEM - Softkey "PLC".......................................................................................................... 133
8.6
SYSTEM - Softkey "File MIS" ................................................................................................... 141
8.7
Visualizzazione allarmi.............................................................................................................. 146
Cicli........................................................................................................................................................ 149
9.1
Panoramica dei cicli .................................................................................................................. 149
9.2
Presupposti per i cicli ................................................................................................................ 151
9.3
9.3.1
9.3.2
9.3.2.1
9.3.2.2
9.3.3
Programmazione dei cicli .......................................................................................................... 152
Richiamo e condizioni di ritorno ................................................................................................ 152
Segnalazione di errori e trattamento degli errori....................................................................... 153
Generalità.................................................................................................................................. 153
Trattamento degli errori nei cicli................................................................................................ 153
Richiamo del ciclo e lista dei parametri..................................................................................... 154
9.4
Supporto cicli nell’editor dei programmi .................................................................................... 158
9.5
Posizionamento Z con la mola - CYCLE406............................................................................. 160
9.6
Posizione di sicurezza - CYCLE407 ......................................................................................... 162
9.7
Tuffo con pendolamento a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura) - CYCLE408 .............. 163
9.8
Rettifica superficiale a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura) - CYCLE409..................... 167
9.9
Diamantatura e profilatura - CYCLE416 ................................................................................... 170
9.10
Tuffo con pendolamento - CYCLE426 ...................................................................................... 172
9.11
Rettifica superficiale con incremento continuo - CYCLE427 .................................................... 175
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Indice del contenuto
10
9.12
Rettifica superficiale con incremento intermittente - CYCLE428...............................................178
9.13
Rettifica del profilo - CYCLE429 ................................................................................................181
9.14
Diamantatura, rullo di profilatura - CYCLE430 ..........................................................................184
9.15
Selezione della velocità periferica della mola - CYCLE446.......................................................186
Programmazione ................................................................................................................................... 187
10.1
10.1.1
10.1.2
10.1.3
10.1.4
10.1.5
10.1.6
Concetti fondamentali della programmazione NC .....................................................................187
Nome del programma ................................................................................................................187
Struttura del programma ............................................................................................................187
Struttura delle parole e indirizzo ................................................................................................188
Struttura dei blocchi ...................................................................................................................189
Set di caratteri ............................................................................................................................191
Sommario delle istruzioni...........................................................................................................192
10.2
10.2.1
10.2.2
10.2.3
10.2.4
10.2.5
10.2.6
10.2.7
10.2.8
10.2.9
10.2.10
10.2.11
Informazioni di percorso.............................................................................................................204
Programmazione delle quote indicate .......................................................................................204
Selezione dei piani: G17 ... G19 ................................................................................................205
Impostazioni con quote assolute/incrementali: G90, G91, AC, IC.............................................206
Impostazione delle quote in forma metrica e in pollici G71, G70, G710, G700.........................208
Coordinate polari, definizione di polo G110, G111, G112 .........................................................209
Spostamento origine programmabile: TRANS, ATRANS..........................................................212
Rotazione programmabile: ROT, AROT ....................................................................................213
Fattore di scala programmabile: SCALE, ASCALE ...................................................................215
Specularità programmabile: MIRROR, AMIRROR ....................................................................216
Bloccaggio del pezzo - spostamento origine impostabile: G54 ... G59, G500, G53, G153 ......218
Limitazione programmabile del campo di lavoro: G25, G26, WALIMON, WALIMOF ...............220
10.3
10.3.1
10.3.2
10.3.3
10.3.4
10.3.5
10.3.6
10.3.7
10.3.8
10.3.9
10.3.10
10.3.11
10.3.12
10.3.13
10.3.14
10.3.15
Movimento degli assi .................................................................................................................222
Interpolazione lineare con rapido: G0........................................................................................222
Interpolazione lineare con avanzamento: G1 ............................................................................224
Interpolazione circolare: G2,G3 .................................................................................................226
Interpolazione circolare tramite punto intermedio: CIP..............................................................232
Cerchio con raccordo tangenziale: CT ......................................................................................233
Accostamento ad un punto fisso: G75.......................................................................................234
Ricerca punto di riferimento: G74 ..............................................................................................235
Misure con tastatore in commutazione: MEAS, MEAW.............................................................236
Avanzamento F ..........................................................................................................................237
Arresto preciso/funzionamento continuo: G9, G60, G64...........................................................239
Comportamenti in accelerazione: BRISK, SOFT.......................................................................242
Correzione percentuale dell'accelerazione: ACC ......................................................................243
4. Asse .......................................................................................................................................244
Tempo di sosta: G4....................................................................................................................245
Posizionamento su riscontro fisso .............................................................................................246
10.4
10.4.1
10.4.2
10.4.3
10.4.4
10.4.5
Movimento del mandrino............................................................................................................250
Numero di giri del mandrino S, sensi di rotazione .....................................................................250
Limitazione della velocità del mandrino: G25, G26 ...................................................................251
Posizionamento del mandrino: SPOS .......................................................................................252
Rapporti di riduzione ..................................................................................................................253
2. Mandrino ................................................................................................................................253
10.5
10.5.1
10.5.2
10.5.3
Funzioni speciali ........................................................................................................................255
Velocità di taglio costante: G96, G97 ........................................................................................255
Raccordo, smusso .....................................................................................................................257
Programmazione del profilo .......................................................................................................260
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
9
Indice del contenuto
10.6
10.6.1
10.6.2
10.6.3
10.6.4
10.6.5
10.6.6
10.6.7
10.6.8
Utensile e correzione utensile ................................................................................................... 262
Informazioni generali................................................................................................................. 262
Utensile T .................................................................................................................................. 262
Numero di correzione utensile D............................................................................................... 263
Selezione della correzione raggio utensile: G41, G42.............................................................. 266
Comportamento sugli spigoli: G450, G451 ............................................................................... 269
Correzione raggio utensile OFF: G40 ....................................................................................... 270
Casi speciali di correzione del raggio utensile .......................................................................... 271
Esempio di correzione raggio utensile ...................................................................................... 272
10.7
Funzioni M supplementari ......................................................................................................... 274
10.8
Funzione H ................................................................................................................................ 276
10.9
10.9.1
10.9.2
10.9.3
Parametri di calcolo R, LUD e variabili PLC ............................................................................. 277
Parametri di calcolo R ............................................................................................................... 277
Dati utente locali (LUD) ............................................................................................................. 280
Lettura e scrittura di variabili PLC ............................................................................................. 282
10.10
10.10.1
10.10.2
10.10.3
10.10.4
Salti nel programma .................................................................................................................. 283
Destinazione dei salti nel programma....................................................................................... 283
Salti incondizionati nel programma ........................................................................................... 284
Salti programma condizionati.................................................................................................... 285
Esempio di programma per i salti ............................................................................................. 287
10.11
Tecnica dei sottoprogrammi...................................................................................................... 289
10.11.1 Generalità.................................................................................................................................. 289
10.11.2 Richiamo dei cicli di lavorazione ............................................................................................... 292
10.12
Temporizzatori e contapezzi ..................................................................................................... 293
10.12.1 Temporizzatore per il tempo di esecuzione .............................................................................. 293
10.12.2 Contapezzi ................................................................................................................................ 295
11
12
13
10.13
Più avanzamenti in un blocco ................................................................................................... 297
10.14
Pendolamento ........................................................................................................................... 299
Funzionamento in rete ........................................................................................................................... 303
11.1
Requisiti per un funzionamento in rete ..................................................................................... 303
11.2
Tool RCS802............................................................................................................................. 304
11.3
11.3.1
11.3.2
11.3.3
11.3.4
11.3.5
11.3.6
Funzionamento in rete .............................................................................................................. 309
Configurazione del collegamento di rete................................................................................... 310
Gestione utenti .......................................................................................................................... 312
Login utente - RCS log in .......................................................................................................... 313
Operare con un collegamento di rete........................................................................................ 314
Abilitazione di directory ............................................................................................................. 315
Connessione e disconnessione di drive di rete ........................................................................ 316
Salvataggio dei dati ............................................................................................................................... 319
12.1
Trasmissione dati tramite l'interfaccia RS232........................................................................... 319
12.2
Emissione/immissione dell'archivio di messa in servizio .......................................................... 321
12.3
Immissione ed emissione di progetti PLC................................................................................. 324
12.4
Copiare ed inserire file .............................................................................................................. 325
Diagnostica PLC .................................................................................................................................... 327
13.1
10
Suddivisione dello schermo ...................................................................................................... 328
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Indice del contenuto
13.2
A
Possibilità operative ...................................................................................................................329
Appendice.............................................................................................................................................. 341
A.1
Dati utente..................................................................................................................................341
A.2
Tabelle dei parametri dei dati utensile .......................................................................................344
A.3
A.3.1
A.3.2
Altro............................................................................................................................................349
Calcolatrice ................................................................................................................................349
Editing di caratteri asiatici ..........................................................................................................351
A.4
Feedback sulla documentazione ...............................................................................................355
A.5
Panoramica della documentazione............................................................................................357
Glossario ............................................................................................................................................... 359
Indice analitico....................................................................................................................................... 361
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11
Indice del contenuto
12
Rettifica planare
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1
Descrizione
1.1
Elementi di comando e di visualizzazione
Elementi operativi
Attraverso i softkey orizzontali e verticali avviene il richiamo di funzioni predefinite. Per la
descrizione si rimanda al seguente manuale:
6RIWNH\YHUWLFDOL
6RIWNH\RUL]]RQWDOL
Figura 1-1
Pannello operativo CNC
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
13
Descrizione
1.2 Visualizzazione di errori e segnalazioni
1.2
Visualizzazione di errori e segnalazioni
Visualizzazione dei LED sul pannello operativo CNC (PCU)
Sul pannello operativo CNC sono presenti i seguenti LED di visualizzazione.
(55 5'< 1& &)
Nella seguente tabella sono descritti i LED con il relativo significato.
Tabella 1- 1
LED
Visualizzazione di stato e di errore
Significato
ERR (rosso)
errore grave; rimedio con Power Off/On
RDY (verde)
Pronto al funzionamento
NC (giallo)
Sorveglianza della funzionalità vitale
CF (giallo)
Scrittura/lettura su/da CF Card
Riferimento alla bibliografia
Per informazioni sulla descrizione dell'errore consultare SINUMERIK 802D sl Manuale di
diagnostica
14
Rettifica planare
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Descrizione
1.3 Definizione dei tasti della tastiera CNC completa (formato verticale)
1.3
Definizione dei tasti della tastiera CNC completa (formato verticale)
7DVWRGLFDQFHOOD]LRQH
Q
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1
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$/7
/
7
7DVWR,QVHULUH
+(/3
&+$11(/
"
#
7DEXODWRUH
!
7DVWR(17(5,QSXW
%$&.63$&(
'(/
7$%
7DVWRVHWWRUHRSHUDWLYR326,7,21VHWWRUH
RSHUDWLYR3RVL]LRQH
326,7,21
,16(57
7DVWRVHWWRUHRSHUDWLYR352*5$0
VHWWRUHRSHUDWLYR3URJUDPPD
,1387
3$*(
83
1(;7
:,1'2:
0
326,7,21
2))6(7
3$5$0
2))6(7
3$5$0
352*5$0
7DVWRVHWWRUHRSHUDWLYR2))6(7
3$5$0VHWWRUHRSHUDWLYR3DUDPHWUL
6<67(0
(1'
3$*(
'2:1
3URJUDP
0DQDJHU
&86720
$/$50
7DVWRVHWWRUHRSHUDWLYR352*5$00$1$*(5
VHWWRUHRSHUDWLYR3URJUDP0DQDJHU
6<67(0
7DVWRVHWWRUHRSHUDWLYR6<67(0$/$50
VHWWRUHRSHUDWLYR6LVWHPD$OODUPH
$/$50
7DVWRVHWWRUHRSHUDWLYR&86720
VHWWRUHRSHUDWLYR8WHQWH
7DVWR(7&
OLEHUR
7DVWR5HFDOO
7DVWL6IRJOLD
7DVWR7DFLWD]LRQHDOODUPH
6HQ]DIXQ]LRQH
7DVWR,QIR
7DVWR6KLIW
7DVWR6HOH]LRQHWDVWR7RJJOH
7DVWR&RQWURO
7DVWRVSD]LDWRUH63$&(
7DVWR$/7
7DVWRGLFDQFHOOD]LRQH
EDFNVSDFH
7DVWLFXUVRUH
$
:
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
=
7DVWLDOIDQXPHULFL
'RSSLDRFFXSD]LRQHQHOOLYHOOR6KLIW
7DVWLQXPHULFL
'RSSLDRFFXSD]LRQHQHOOLYHOOR6KLIW
15
Descrizione
1.3 Definizione dei tasti della tastiera CNC completa (formato verticale)
Hot Key
Nell'editor dei programmi pezzo e nei campi di immissione dell'HMI, con l'ausilio delle
combinazioni di tasti della tastiera CNC si possono eseguire le seguenti funzioni:
Combinazione di tasti
16
Funzione
<CTRL> + <C>
Copia testo evidenziato
<CTRL> + <B>
Seleziona testo
<CTRL> + <X>
Taglia testo evidenziato
<CTRL> + <V>
Incolla testo copiato
<ALT> + <L>
Commutazione a modalità di scrittura minuscola
<ALT> + <H> oppure tasto <HELP>
Richiamo del sistema di help
<ALT> e <S>
Attivazione e disattivazione dell'editor per
caratteri asiatici
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Descrizione
1.4 Definizione dei tasti della pulsantiera di macchina
1.4
Definizione dei tasti della pulsantiera di macchina
7DVWRGHILQLWRGDOOಬXWHQWHFRQ/('
7DVWRGHILQLWRGDOOಬXWHQWHVHQ]D/('
,1&5(0(17
4XRWDLQFUHPHQWDOH
-2*
5()(5(1&(32,17
5LFHUFDGHOSXQWRGLULIHULPHQWR
$8720$7,&2
=
;
6,1*/(%/2&.
%ORFFRVLQJROR
<
0$18$/'$7$
,PPLVVLRQHPDQXDOH
;
=
<
63,1'(/67$57/()7
5RWD]LRQHVLQLVWURUVD
63,1'(/6723
63,1'(/67$575,*+7
5RWD]LRQHGHVWURUVD
5$3,'75$9(56(29(5/$<
6RYUDSSRVL]LRQHLQUDSLGR
5(6(7
;
;
$VVH;
&<&/(6723
1&6723
<
<
$VVH<
&<&/(67$57
1&67$57
=
=
$VVH=
$55(672'ಬ(0(5*(1=$
)HHG5DWH2YHUULGH
&RQWUROORDYDQ]DPHQWR
6SLQGOH6SHHG2YHUULGH
2YHUULGHPDQGULQR
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
17
Descrizione
1.4 Definizione dei tasti della pulsantiera di macchina
Nota
In questa documentazione per il comando della macchina si è fatto riferimento ad una
pulsantiera standard MCP 802D. Se si utilizza un altro tipo di MCP, l'operatività relativa può
discostarsi dalla presente descrizione.
18
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Descrizione
1.5 Sistemi di coordinate
1.5
Sistemi di coordinate
Un sistema di coordinate è generalmente costituito da tre assi ortogonali. Con la cosiddetta
"regola delle tre dita" della mano destra si definiscono le direzioni positive degli assi di
coordinata. Il sistema di coordinate è riferito al pezzo e la programmazione è indipendente
dal fatto che si muova il pezzo o l'utensile. Nella programmazione si parte sempre dal
presupposto che l'utensile si muova rispetto al sistema di coordinate del pezzo, che si
suppone fermo.
=
<
<
90°
90°
90°
;
;
=
Figura 1-2
Definizione della direzione degli assi e del sistema di coordinate per la programmazione
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
19
Descrizione
1.5 Sistemi di coordinate
Sistema di coordinate macchina (SCM)
La posizione del sistema di coordinate sulla macchina dipende dalla tipologia della rispettiva
macchina. Le coordinate possono essere ruotate in varie posizioni.
Le direzioni assiali seguono la "regola delle tre dita" della mano destra. Stando davanti alla
macchina, il dito medio della mano destra è orientato in direzione opposta a quella
d'incremento del mandrino principale.
Figura 1-3
SCM per rettifica (rettificatrice cilindrica, rettificatrice piana)
<
;
=
=
;
<
Figura 1-4
20
Sistema di coordinate macchina
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Descrizione
1.5 Sistemi di coordinate
L'origine di questo sistema di coordinate è il punto zero macchina.
Questo punto rappresenta solo un punto di riferimento che viene definito dal costruttore della
macchina. Non è un punto che si deve poter raggiungere.
La corsa degli assi macchina può trovarsi in campo negativo.
Sistema di coordinate pezzo (SCP)
Anche per la descrizione della geometria di un pezzo nel programma pezzo si utilizza un
sistema di coordinate ortogonali destrorso.
Il punto zero pezzo può essere liberamente selezionato dal programmatore lungo l'asse Y.
Nell'asse Z esso coincide con il centro di rotazione.
<
;
:
=
: SXQWR]HURGHOSH]]R
Figura 1-5
Sistema di coordinate pezzo
Sistema di coordinate relativo (REL)
Oltre al sistema di coordinate del pezzo e della macchina, il controllo numerico mette a
disposizione un sistema di coordinate relativo. Questo sistema di coordinate serve per
impostare punti di riferimento, liberamente definibili, che non hanno alcuna influenza sul
sistema attivo di coordinate pezzo. La visualizzazione di tutti i movimenti degli assi è messa
in relazione a questi punti di riferimento.
Nota
Il valore attuale nel sistema di coordinate interessato può essere attivato e visualizzato nel
settore operativo Posizione sopra al softkey verticale "SCM/SCP REL".
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
21
Descrizione
1.5 Sistemi di coordinate
Bloccaggio del pezzo
Per eseguire la lavorazione, il pezzo viene bloccato sulla macchina. Il pezzo dovrà essere
posizionato in modo tale che gli assi del suo sistema di coordinate siano paralleli a quelli
della macchina. Un qualsiasi spostamento dello zero macchina rispetto allo zero pezzo è
rilevato sull'asse Y e memorizzato nello spostamento origine impostabile. Nel programma
NC questo spostamento si attiva quando si esegue il programma ad es. con una funzione
programmata G54.
: SXQWR]HURGHOSH]]R
0 SXQWR]HURGHOODPDFFKLQD
<PDFFKLQD
<SH]]R
;
:
=
DGHV
*
;PDFFKLQD
=PDFFKLQD
0
Figura 1-6
Il pezzo sulla macchina
Sistema di coordinate attuali del pezzo
Tramite lo spostamento origine programmabile TRANS si può generare uno spostamento
rispetto al sistema di coordinate pezzo. In questo modo si crea il sistema di coordinate attuali
del pezzo (vedere il capitolo "Spostamento origine programmabile: TRANS").
7UDVOD]LRQHSURJUDPPDELOH
75$16
<
<
DWWXDOH
;
;
=
:
=
: SXQWR]HURGHOSH]]R
Figura 1-7
22
Coordinate del pezzo, sistema di coordinate attuali
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
2
Interfaccia software
2.1
Suddivisione dello schermo
6HWWRUHGLVWDWR
6HWWRUHDSSOLFDWLYR
6HWWRUH
DYYHUWHQ]HHVRIWNH\
Figura 2-1
Suddivisione dello schermo
Lo schermo è suddiviso nei seguenti settori principali:
● Settore di stato
● Settore applicativo
● Settore avvertenze e softkey
Settore di stato
Figura 2-2
Settore di stato
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
23
Interfaccia software
2.1 Suddivisione dello schermo
Tabella 2- 1
Spiegazione degli elementi della pagina video nel settore di stato
Numerazione
Visualizzazione
①
Settore operativo attivo
Simbolo
Significato
Posizione (tasto settore operativo <POSITION>)
Sistema (tasto settore operativo <SYSTEM>)
Programma (tasto settore operativo
<PROGRAM>)
Program Manager (tasto settore operativo
<PROGRAM MANAGER>)
Parametri (tasto settore operativo <OFFSET
PARAM>)
Allarmi (tasto settore operativo <ALARM>)
②
Modo operativo attivo
Accostamento al punto di riferimento
JOG
JOG INC; 1 INC, 10 INC, 100 INC, 1000 INC,
VAR INC
(valutazione incrementale in funzionamento JOG)
MDA
24
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Interfaccia software
2.1 Suddivisione dello schermo
Numerazione
Visualizzazione
Simbolo
Significato
AUTOMATICO
③
Riga per allarmi e segnalazioni
Sono visualizzati in alternativa:
1. Numero di allarme con relativo testo
2. Testo di segnalazione
④
Programma pezzo selezionato (programma principale)
⑤
Stato del programma
⑥
RESET
Programma interrotto / stato iniziale
RUN
Programma in corso
STOP
Programma arrestato
Influenza sul programma in
funzionamento automatico
Settore avvertenze e softkey
Figura 2-3
Settore avvertenze e softkey
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
25
Interfaccia software
2.1 Suddivisione dello schermo
Tabella 2- 2
Spiegazione degli elementi della pagina video per il settore avvertenze e softkey
Elemento della
pagina
Visualizzazione
Significato
①
Simbolo RECALL
Premendo il tasto <RECALL> si ritorna al livello di menu
sovraordinato.
②
Riga avvertenze
Visualizzazione delle avvertenze per l'operatore e degli stati di
errore
③
Informazioni di stato HMI
Barra dei softkey ETC attivata (premendo questo tasto la barra
orizzontale dei softkey visualizza ulteriori funzioni).
È attiva la modalità mista di scrittura (maiuscolo/minuscolo)
ಯ/ಯ
Connessione RS232 attiva
Collegamento ai tool di messa in servizio e di diagnostica (ad
es. Programming Tool 802) attivo
Connessione di rete RCS attiva
④
Barra dei softkey verticale e orizzontale
Rappresentazione dei softkey nel documento
Per semplificarne la ricerca, i softkey orizzontali e verticali sono rappresentati con colori
diversi.
Softkey orizzontale
Softkey verticale
26
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Interfaccia software
2.2 Settori operativi
2.2
Settori operativi
Le funzioni del controllo numerico possono essere eseguite nei seguenti settori operativi:
2))6(7
3$5$0
6<67(0
POSITION
Comando macchina
OFFSET PARAM
Immissione di valori di correzione e dati di setting
PROGRAM
Creazione di programmi pezzo
PROGRAM
MANAGER
Directory dei programmi pezzo
SYSTEM
Diagnostica, messa in servizio
ALARM
Liste per allarmi e segnalazioni
CUSTOM
L'utente può richiamare la propria applicazione
$/$50
6<67(0
$/$50
Il passaggio ad un altro settore operativo avviene premendo il tasto corrispondente sulla
tastiera CNC completa (hard-key).
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
27
Interfaccia software
2.2 Settori operativi
Livelli di protezione
Nel SINUMERIK 802D sl esiste un concetto di protezione suddiviso su più livelli per
l'abilitazione dei campi dati. Il controllo numerico viene fornito con password standard per i
livelli di protezione da 1 a 3.
Livello di protezione 1
Password per esperti
Livello di protezione 2
Password per il costruttore
Livello di protezione 3
Password per utente
Queste password regolano i differenti diritti di accesso.
L'immissione o la modifica di dati nei seguenti menu dipende dal livello di protezione
impostato:
● Correzioni utensile
● Spostamenti origine
● Dati di setting
● Impostazione RS232
● Creazione del programma/correzione del programma
28
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Interfaccia software
2.3 Il sistema di help
2.3
Il sistema di help
Il controllo numerico comprende una estesa funzione di Guida in linea. Gli argomenti della
Guida in linea sono:
● Descrizione sintetica delle principali funzioni operative
● Panoramica e descrizione sintetica dei comandi NC
● Spiegazione dei parametri dell'azionamento
● Spiegazione degli allarmi dell'azionamento
Sequenza operativa
Il sistema di help può essere richiamato da qualsiasi settore operativo premendo il tasto Info
oppure la combinazione di tasti <ALT+H>.
Figura 2-4
Sistema di help: Indice generale
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
29
Interfaccia software
2.3 Il sistema di help
Softkey
9LVXDOL]]
La funzione permette di aprire l'argomento selezionato.
Figura 2-5
Sistema di help: Descrizione dell'argomento
9DLD
DUJRPHQWR
La funzione consente di selezionare riferimenti incrociati. Un riferimento incrociato è
contrassegnato dai caratteri ">>....<<". Questo softkey è visibile solo quando nel settore
Applicazioni viene visualizzato un riferimento incrociato.
7RUQDDOO
DUJRPHQWR
Se si seleziona un riferimento incrociato, viene visualizzato inoltre il softkey "Torna
all'argomento". Con questa funzione si ritorna alla pagina precedente.
5LFHUFD
La funzione consente di ricercare un termine nell'indice. Immettere il termine e attivare la
funzione di ricerca.
Help nel settore Editor dei programmi
Il sistema di help offre una descrizione per ogni istruzione NC. Si può accedere direttamente
al testo di help posizionando il cursore dietro all'istruzione e premendo il tasto Info.
L'istruzione NC deve essere scritta in questo caso in maiuscolo.
30
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Inserzione, ricerca del punto di riferimento
3
Nota
Quando si attiva il SINUMERIK 802D sl e la relativa macchina utensile, si deve osservare la
documentazione della macchina poiché sia l'inserzione sia la ricerca del punto di riferimento
sono funzioni che dipendono dal tipo di macchina.
Sequenza operativa
Inserire innanzitutto la tensione di alimentazione del CNC e della macchina.
Dopo l'avviamento del controllo numerico viene attivato il settore operativo Posizione, modo
operativo Accostamento al punto di riferimento.
La finestra "Punto di riferimento" è attiva.
Figura 3-1
Pagina base Accostamento al punto di riferimento
Nella finestra "Punto di riferimento" viene indicato se gli assi sono riferiti.
/
DVVHGHYHHVHJXLUHODULFHUFDGHOSXQWRGLULIHULPHQWR
/
DVVHªUHIHUHQ]LDWRVLQFURQL]]DWR
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
31
Inserzione, ricerca del punto di riferimento
;
Premere i tasti direzionali.
<
=
Se si seleziona la direzione di spostamento errata, l'asse non si muove.
Accostare il punto di riferimento in ogni asse in successione.
Terminare la funzione selezionando un altro modo operativo (MDA, AUTOMATICO oppure
JOG).
Per le funzioni descritte qui di seguito, selezionate il modo operativo <JOG>.
32
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
4
Messa a punto
4.1
Impostazione degli utensili e delle relative correzioni
Funzionalità
Nel settore operativo OFFSET PARAM è possibile introdurre i parametri necessari per la
lavorazione con la macchina.
Sequenza operativa
2))6(7
3$5$0
/LVWD
XWHQVLOL
Questa funzione apre la finestra relativa ai "dati di correzione utensile" che comprende una
lista degli utensili memorizzati. Con i tasti cursore e i tasti <Page Up>, <Page Down> è
possibile navigare all'interno di questa lista.
Figura 4-1
Lista utensili
Per l'immissione delle correzioni posizionare la barra del cursore sull'utensile da modificare e
premere il softkey "Dati utensile".
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
33
Messa a punto
4.1 Impostazione degli utensili e delle relative correzioni
Softkey
'HOHWH
GUDP
Cancellazione dei dati di diamantatura calcolati.
(OLPLQD]LRQH
XWHQVLOH
L'utensile viene cancellato.
'DWL
XWHQVLOH
Apre una serie di menu subordinati che contengono tutte le funzioni per la memorizzazione e
la visualizzazione dei dati utensili.
&RQWUROOR
GLPHQVLRQL
QRPLQDOL
Questa funzione serve per l'immissione guidata delle dimensioni nominali e dei dati di
sorveglianza della mola.
'DWLGL
JHRPHWULD
Questa funzione serve per l'immissione della geometria mola per il tipo di mola selezionato.
'DWL
WHFQRORJLFL
Questa funzione serve per l'immissione della tecnologia di diamantatura del tipo di mola
selezionato.
rGLDPDQWD
WRUH
Questa funzione serve per l'immissione/verifica dei dati di diamantatura del 1° diamantatore.
La scelta di questa funzione per il diamantatore 2 e 3 avviene tramite il relativo softkey.
$PSOLDWR
Questa funzione serve per l'immissione/verifica di tutti i dati utensili (D1 ... D9).
&RSLD
XWHQVLOH
Con questa funzione è possibile copiare un utensile già esistente.
5LFHUFD
Con questa funzione si può cercare un utensile in base al suo numero.
1XRYR
DWWUH]]R
Creazione dei dati di correzione utensile per un nuovo utensile.
3DUDPH
WUL5
Con questa funzione vengono elencati, e se necessario modificati, tutti i parametri R presenti
nel controllo numerico.
'DWLGL
VHWWLQJ
Immissione dei dati di setting.
'DWLXWHQWH
Con questa funzione vengono elencati, e se necessario modificati, tutti i dati utente per la
rettifica presenti nel controllo numerico.
34
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Messa a punto
4.2 Creazione di un nuovo utensile
4.2
Creazione di un nuovo utensile
Funzionalità
Le correzioni utensile sono costituite da una serie di dati che descrivono la geometria, l'usura
e il tipo di utensile.
Ogni utensile contiene un numero di parametri definiti in base al tipo di utensile. Gli utensili
vengono identificati rispettivamente con un numero (numero T).
Sequenze operative (generiche)
2))6(7
3$5$0
Premere il tasto <OFFSET PARAM>.
(OHQFR
XWHQVLOL
Questa funzione apre la finestra "Lista utensili" che contiene una lista degli utensili creati.
Con i tasti cursore e i tasti <Page Up>, <Page Down> è possibile navigare all'interno di
questa lista.
Figura 4-2
'DWL
XWHQVLOH
Lista utensili
Per l'immissione delle correzioni posizionare la barra del cursore sull'utensile da modificare e
premere il softkey "Dati utensile".
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
35
Messa a punto
4.2 Creazione di un nuovo utensile
Sequenze operative (nuovo utensile)
1XRYR
DWWUH]]R
La funzione richiama una maschera d'immissione nella quale si introducono o si selezionano
il numero dell'utensile, il tipo dell'utensile ed il profilo della mola.
Figura 4-3
2.
Nuovo utensile
Confermare l'immissione con "OK".
Figura 4-4
Nuovo utensile inserito
Nella lista utensili viene inserito un blocco dati preimpostato con 0. Questo blocco di dati è
composto da 9 taglienti (campi D). I primi 6 taglienti sono provvisti del tipo e servono come
punti geometrici del tagliente stesso.
L'assegnazione dell'utensile ad un tagliente avviene introducendo "S-No" nel campo. Con
valori ≤0 si tratta di un mandrino mola comandato dall'esterno, con valori >0 i mandrini mola
sono riconosciuti dal controllo numerico.
36
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Messa a punto
4.2 Creazione di un nuovo utensile
Nota:
la rettifica per tondi inizia con S2.
la rettifica per piani inizia con S1.
Il calcolo avviene internamente inserendo il valore 1.
Per le mole standard (diritta o inclinata) i numeri D hanno un significato fisso (vedere la
figura seguente "Valori di correzione"). L'abbinamento avviene durante la messa a punto e la
diamantaura sempre in funzione dei dati geometrici.
Per mole con profilo libero la responsabilità per i taglienti è dell'utente. L'impostazione dei
taglienti avviene una sola volta durante la creazione di una nuova mola oppure con la
cancellazione dei valori di usura, in funzione dell'angolo del diamantatore. L'impostazione
avviene per angolo = 0 come per una mola semplice diritta, cioè i taglienti dispari (D1, D3,
D5) sono calcolati a sinistra e quelli pari (D2, D4, D6) a destra sulla larghezza della mola.
La preimpostazione per mole inclinate prevede che tutti i punti di riferimento siano identici.
Non avviene alcuna distinzione tra sinistra e destra. L'utente ha la possibilità di di definire ex
novo i taglienti in un sottoprogramma di diamantatura. In questo caso egli deve rispettare la
sintassi NC. L'accettazione delle modifiche avviene tuttavia solo dopo una corsa completa di
diamantaura e non durante la profilatura. La compensazione dei punti di riferimento avviene
come per le mole standard.
Anche la sorveglianza del diametro e della larghezza è attiva solo quando nel rispettivo
numero D sono presenti sia il diametro che l'usura. In questo modo nel profilo libero l'utente
ha la possibilità di influenzare ulteriori punti di riferimento. Si deve però rispettare il regime
dei taglienti sinistri e destri in quanto la compensazione viene sempre calcolata con lo stesso
principio (sinistra meno, destra più) delle mole standard.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
37
Messa a punto
4.2 Creazione di un nuovo utensile
,QFOLQHGZKHHO
$QJOH
$QJOH
:
K
LGW
LGW
K
WK
/H
;
' ' ' '
QJ
WK
5DGLXV
'
QJ
'
/H
;
:
5DGLXV
' ' '
'
=
'
'
K
W
QJ
/H
/H
QJ
WK
=
6WUDLJKWZKHHO
'UHVVHU
'
'
:LGWK
'
;
*
5DGLXV
=
'
'
' '
' '
/HQJWK=
Figura 4-5
Valori di correzione
I taglienti 7-9 sono i tre diamantatori disponibili che sono abbinati in modo fisso al tagliente
per le correzioni standard.
Tabella 4- 1
38
Abbinamento del diamantatore
Campo D
Diamantatore:
Assegnazione
D7
Diamantatore 1
Spigolo tagliente sinistro/anteriore
D8
Diamantatore 2
Spigolo tagliente destro/posteriore
D9
Diamantatore 3
Opzionale per il diametro della mola
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Messa a punto
4.2 Creazione di un nuovo utensile
'DWL
XWHQVLOH
Come passo successivo devono essere inseriti i dati utensili:
● Quota nominale/sorveglianza
● Dati geometrici
● Dati tecnologici
● Dati per i diamantatori
Quota nominale e sorveglianza
&RQWUROOR
GLPHQVLRQL
QRPLQDOL
La funzione richiama la maschera d'immissione nella quale si impostano la quota nominale
ed i dati di sorveglianza della mola.
Figura 4-6
Quota nominale/dati di sorveglianza della mola
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
39
Messa a punto
4.2 Creazione di un nuovo utensile
Dati geometrici
'DWLGL
JHRPHWULD
Con questa funzione si impostano i dati geometrici per il tipo di mola selezionato.
Figura 4-7
Dati geometrici sull'esempio di una mola diritta con spoglia
Sono disponibili i seguenti tipi di mola:
● mola diritta senza spoglie (tipo 1)
● mola diritta con spoglie (tipo 2)
● mola inclinata a sinistra (tipo 3)
● mola inclinata a destra (tipo 4)
● profilo libero (tipo 0)
La maschera d'immissione è autoesplicativa.
Nota
Un punto rosso nella bozza di principio evidenzia il valore geometrico che viene introdotto.
40
Rettifica planare
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Messa a punto
4.2 Creazione di un nuovo utensile
Dati tecnologici
'DWL
WHFQRORJLFL
Con l'introduzione dei dati tecnologici viene impostata la tecnologia di diamantatura in
funzione del tipo di mola.
Figura 4-8
Dati tecnologici sull'esempio di una mola diritta con spoglia
Diamantatore:
rGLDPDQWD
WRUH
Con i softkey "1° diamantatore", "2° diamantatore" o "3° diamantatore" si accede alla finestra
di dialogo per immettere o verificare i dati di diamantatura.
Figura 4-9
Diamantatore fisso
Rettifica planare
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41
Messa a punto
4.2 Creazione di un nuovo utensile
Nel campo Toggle "Tipo" si seleziona il tipo di diamantatore:
Diamantatore fisso:
piastrina/diamante
Rullo di formatura 1 ... 3
Rullo di diamantatura 1 ... 3
I parametri devono essere introdotti in funzione della scelta effettuata.
42
Figura 4-10
Rullo di formatura
Figura 4-11
Rullo di diamantatura
Rettifica planare
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Messa a punto
4.2 Creazione di un nuovo utensile
Tabelle dei parametri
$PSOLDWR
La funzione apre un prospetto di tutti i parametri dei taglienti:
Nota: questa funzione è disponibile solo con password (Customer) impostata.
Figura 4-12
Tabella per tutti i dati dei taglienti.
Dati di correzione utensile
Vedere il capitolo "Tabelle dei parametri dei dati di correzione utensile" in allegato.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
43
Messa a punto
4.3 Rilevamento diamantatore
4.3
Rilevamento diamantatore
Funzionalità
Questa funzione serve per determinare la posizione del diamantatore in macchina per
diamantatori che vengono utilizzati tramite gli assi geometrici. I valori degli assi vengono
determinati attraverso l'HMI nel sistema di coordinate macchina e trasferiti al ciclo.
Utilizzo
Il rilevamento del diamantatore avviene nel modo operativo JOG.
5LOHYDPHQWR
GLDPDQWDWRUH
Viene richiamata la maschera d'immissione.
Figura 4-13
Rilevamento diamantatore
Con il campo Toggle "Nr. diamantat.:" si seleziona il diamantatore del quale deve essere
determinata la posizione (ad es. "1"). L'ordine di successione non ha importanza.
Il rilevamento può avvenire in maniera indipendente per ogni asse.
Le fasi operative necessarie sono visualizzate in una riga di testo.
Una freccia evidenzia la riga assi da elaborare.
Nota
Con mole orientabili, la mola deve trovarsi già nell'angolazione di diamantatura.
44
Rettifica planare
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Messa a punto
4.3 Rilevamento diamantatore
&DOFROR
GHOOD
SRVL]LRQH
Dopo aver eseguito lo sfioro dell'asse selezionato, con il softkey "Calcolare posizione" il
valore reale dell'asse viene letto e calcolato con l'utensiie attivo.
Il segno di spunta verde alla fine della riga documenta questo processo.
Per le mole standard la selezione del numero D della mola avviene automaticamente in
funzione della selezione relativa al diamantatore 1 e 2.
Per il 3° diamantatore occorre selezionare il numero D o accostare lo spigolo tagliente della
mola, dato che questo non è automaticamente noto.
,QGLHWUR
La funzione "Rilevamento diamantatore" viene terminata.
Rettifica planare
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45
Messa a punto
4.4 Rilevamento del pezzo
4.4
Rilevamento del pezzo
Funzionalità
Questa funzione serve per determinare la posizione del pezzo in macchina per il relativo
asse. Attraverso l'HMI vengono trasmessi al ciclo il nome dell'asse ed il valore di riferimento.
Utilizzo
Il rilevamento del pezzo avviene nel modo operativo JOG tramite lo sfioro dei relativi assi.
5LOHYDPHQWR
SH]]R
Viene richiamata la maschera d'immissione.
Figura 4-14
Rilevamento del pezzo
Con il campo Toggle "nome asse" viene selezionato l'asse desiderato e il riferimento del
pezzo misurato in precedenza viene introdotto nel campo d'immissione.
&DOFROR
GHOOD
SRVL]LRQH
Premendo il softkey "Calcolare posizione" si arrotonda il valore di riferimento.
Nota
Questo procedimento deve essere eseguito separatamente per ogni asse.
,QGLHWUR
46
La funzione "Rilevamento del pezzo" viene terminata.
Rettifica planare
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Messa a punto
4.4 Rilevamento del pezzo
Particolarità in relazione alla rettifica manuale
Se, durante la rettifica manuale (Pagina 50), la stessa è stata interrotta con il tasto PLC
"volantino", è possibile calcolare l'ultima posizione dell'asse di incremento con "Rilevamento
del pezzo" > "Calcolare posizione".
Nella parte superiore dell'HMI compare il seguente testo:
"Confermare valore di impostazione da rettifica manuale - continua con NC Start".
Figura 4-15
Rilevamento del pezzo dopo rettifica manuale
Il calcolo è possibile solo per l'asse di incremento dalla rettifica manuale e può avvenire solo
direttamente dopo la rettifica manuale. Se il "Rilevamento del pezzo" viene interrotto o un
altro asse viene impostato come ultimo asse di incremento, ogni asse deve essere
nuovamente calibrato con posizioni dell'asse qualsiasi.
Rettifica planare
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47
Messa a punto
4.5 Profilatura/diamantatura
4.5
Profilatura/diamantatura
Funzionalità
Questa funzione serve per profilare una mola "grezza" senza generare un programma NC. Il
procedimento si riferisce sempre all'utensile attivo.
Utilizzo
La profilatura avviene nel modo operativo JOG.
3URIL
ODWXUD
Viene richiamata la maschera d'immissione.
Figura 4-16
Profilatura
Attraverso i campi d'immissione vengono inseriti i valori di profilatura necessari che
successivamente vengono lavorati con passate di diamantatura.
Con una mola nuova (senza usura) il sovrametallo di profilatura viene proposto dal controllo
numerico. Il numero delle passate di diamantatura è liberamente selezionabile.
$YYLDPHQWR
SURILODWXUD
Premendo il softkey "Avvio profil." si apre la seguente finestra di interrogazione:
Figura 4-17
48
Interrogazione
Rettifica planare
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Messa a punto
4.5 Profilatura/diamantatura
Esecuzione della profilatura.
Nel ciclo viene innanzitutto lavorato il sovrametallo di profilatura e successivamente
avvengono le passate di diamantatura. Lo stato attuale viene visualizzato nei campi.
Il processo può essere interrotto in qualsiasi momento.
$YYLDPHQWR
SURILODWXUD
,QGLHWUR
Premendo il softkey "Avvio profil." si può riavviare il processo. I valori possono anche essere
modificati.
La funzione "Profilatura" viene terminata.
Rettifica planare
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49
Messa a punto
4.6 Rettifica manuale
4.6
Rettifica manuale
Funzionalità
Questa funzione serve alla rettifica mediante volantino (rettifica di pulizia). e non richiede un
programma pezzo.
Utilizzo
La rettifica manuale avviene nel modo operativo JOG.
5HWWLILFD
PDQXDOH
Viene richiamata la maschera d'immissione.
Immissione dei parametri nella maschera per la rettifica manuale (vedere la figura
seguente):
● Numero T e D
● Selezionare il movimento di pendolamento tramite il campo Toggle.
Sono possibili i seguenti movimenti di pendolamento:
– Nessuna funzione
– Incremento asse Y, nessun pendolamento
– Incremento asse Z, nessun pendolamento
– Incremento asse Y pendolamento asse X
– Incremento asse Z, pendolamento asse X
– Incremento asse Y pendolamento asse X/Z
● Velocità periferica dell'utensile [m/s]
● Nr. di giri del pezzo (giri/min)
50
Rettifica planare
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Messa a punto
4.6 Rettifica manuale
Rettifica manuale, nessun pendolamento
La figura seguente mostra la maschera d'immissione con i parametri per la rettifica manuale
senza pendolamento:
Figura 4-18
$YYLDPHQWR
UHWWLILFD
Rettifica manuale senza pendolamento
Questa funzione avvia la rettifica manuale con volantino ed è seguita da un'interrogazione.
Figura 4-19
Interrogazione
Rettifica manuale con volantino (senza pendolamento).
,QGLHWUR
La rettifica manuale viene terminata.
Rettifica planare
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51
Messa a punto
4.6 Rettifica manuale
Rettifica manuale, pendolamento
La figura seguente mostra la maschera d'immissione con i parametri per la rettifica manuale
con pendolamento:
Figura 4-20
'DWLGL
SHQGROD
PHQWR
Se è selezionato il pendolamento, immettere i dati corrispondenti tramite questa funzione
(vedere la figura seguente):
Figura 4-21
52
Rettifica manuale con pendolamento
Rettifica manuale con dati di pendolamento in X e Z
Rettifica planare
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Messa a punto
4.6 Rettifica manuale
Sono possibili i seguenti dati di pendolamento:
● Posizione 1 (inizio) /2 (fine):
– Immettere con i tasti numerici la posizione 1/ 2 nel rispettivo campo di immissione.
– Accostare la posizione 1/2 con i tasti di posizionamento <X> o <Z> sulla pulsantiera di
macchina e confermare la posizione nel campo di immissione (teach) tramite il softkey
verticale "Posizione 1" / "Posizione 2".
● Tempo di sosta nel punto di inversione della posizione 1 (in secondi, se è presente il
mandrino utensile, altrimenti in giri)
● Avanzamento X (mm/min)
● Avanzamento Z (mm/passata)
● Tempo di sosta nel punto di inversione della posizione 2 (in secondi, se è presente il
mandrino utensile, altrimenti in giri)
Questa funzione avvia la rettifica manuale con volantino ed è seguita da un'interrogazione:
"Il programma selezionato attiva un movimento degli assi! Continuare la lavorazione?"
Rettifica manuale con volantino (pendolamento).
Conclusione della rettifica manuale
La rettifica manuale è terminata.
Particolarità in relazione al "Rilevamento del pezzo"
Per poter intervenire nel processo di rettifica durante la rettifica manuale, durante la stessa
sono attivi i tasti PLC per "interruzione" e "diamantatura".
Il tasto PLC "volantino" termina la rettifica manuale sulla posizione iniziale dell'asse di
incremento. Attraverso l'interruzione della rettifica manuale con il tasto PLC "volantino" viene
memorizzata l'ultima posizione dell'asse di incremento. Questa posizione memorizzata
dell'asse di incremento viene calcolata in un successivo "Rilevamento del pezzo
(Pagina 46)".
Il calcolo è possibile solo per l'asse di incremento dalla rettifica manuale e può avvenire solo
direttamente dopo la rettifica manuale. Se il "Rilevamento del pezzo" viene interrotto o un
altro asse viene impostato come ultimo asse di incremento, ogni asse può essere
nuovamente calibrato con posizioni dell'asse qualsiasi.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
53
Messa a punto
4.7 Programmazione dei dati di setting
4.7
Programmazione dei dati di setting
Funzionalità
Con i dati di setting si definiscono le impostazioni per le condizioni operative. In caso di
necessità queste possono essere eventualmente modificate.
Sequenza operativa
2))6(7
3$5$0
Ci si trova nel settore operativo <OFFSET PARAM>.
'DWLGL
VHWWLQJ
Premere il softkey "Dati setting". Viene richiamata la pagina base "Dati setting". Qui sono
disponibili altre funzioni softkey con le quali è possibile impostare diverse opzioni di
controllo.
Figura 4-22
Pagina base Dati di setting
● Avanzamento JOG
Valore di avanzamento in modalità JOG
Se il valore di avanzamento è "zero", il controllo numerico utilizza il valore memorizzato
nei dati macchina.
● Mandrino
Giri del mandrino
● Minimi/Massimi
Una limitazione della velocità di rotazione del mandrino nei campi max. (G26) /min. (G25)
può essere avvenire solo nell'ambito dei valori limite impostati nei dati macchina.
● Limitazione con G96
Limite max. superiore programmabile dei giri (LIMS) con velocità di taglio costante (G96).
54
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Messa a punto
4.7 Programmazione dei dati di setting
● Avanzamento per ciclo di prova (DRY)
L’avanzamento impostabile in questo punto si utilizza nell’elaborazione del programma
selezionando la funzione avanzamento per ciclo prova nel modo operativo
AUTOMATICO al posto dell’avanzamento programmato.
● Angolo iniziale per filettatura (SF)
Per la filettatura si indica una posizione di partenza per il mandrino come angolo iniziale.
Modificando l'angolo e ripetendo la sequenza di filettatura, è possibile eseguire una
filettatura a più principi.
Posizionare la barra del cursore sul campo di immissione da modificare ed impostare il
valore.
Confermare con <Input> oppure spostare il cursore.
Softkey
/LPLWHDUHD
GLODYRUR
La limitazione del campo di lavoro ha effetto sulla geometria e sugli assi supplementari. Se
si deve utilizzare una limitazione del campo di lavoro, i relativi valori devono essere impostati
in questo dialogo. Il softkey "Attiva impostazione" attiva/disattiva i valori per l'asse
evidenziato con il cursore.
Figura 4-23
Limitazione del campo di lavoro
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
55
Messa a punto
4.7 Programmazione dei dati di setting
7HPSRUL]
]DWRUL
Temporizzatori Contatori
Figura 4-24
Temporizzatori, Contatori
Significato:
● Pezzi totali: Numero dei pezzi complessivamente prodotti (valore reale totale)
● Pezzi richiesti: Numero di pezzi necessari (val. nom. pezzi).
● Numero pezzi: In questo contatore si registra il numero di pezzi prodotti dallo start.
Nota
I seguenti dati macchina permettono di impostare la funzionalità del contatore:
• MD27880 $MC_PART_COUNTER, attivazione del contatore pezzi
• MD27882 $MC_PART_COUNTER_MCODE[0-2], conteggio pezzi con istruzione M
definita dall'utente
● Tempo totale: Tempo totale dei programmi NC nel modo operativo AUTOMATICO
Nel modo operativo AUTOMATICO vengono sommati i tempi di esecuzione di tutti i
programmi tra NC-Start e fine programma/Reset. Il temporizzatore viene azzerato ad ogni
avviamento del controllo numerico.
● Tempo di esecuzione del programma: Tempo di utilizzo dell'utensile
Nel programma NC selezionato si misura il tempo di ciclo tra NC-Start e la fine del
programma/ reset. Con l'avvio di un nuovo programma NC il temporizzatore viene
azzerato.
● Avanzamento - tempo di esecuzione
Si misura il tempo di esecuzione degli assi di interpolazione senza rapido attivo in tutti i
programmi NC tra NC-Start e fine programma/reset con utensile attivo. La misura viene
interrotta se è attivo il tempo di sosta.
Il temporizzatore viene automaticamente azzerato con un ”avviamento del controllo con
valori di default”.
56
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Messa a punto
4.7 Programmazione dei dati di setting
$OWUR
Questa funzione elenca tutti i dati di setting disponibili del controllo numerico. I dati setting
sono suddivisi in generici, specifici per assi e specifici per canali.
Selezionabili tramite le seguenti funzioni softkey:
● "Generici"
● "Spec.per assi"
● "Spec.per canale"
Figura 4-25
Dati setting, generici
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
57
Messa a punto
4.8 Parametri di calcolo R
4.8
Parametri di calcolo R
Funzionalità
Nella pagina base "Parametri R" vengono elencati tutti i parametri R presenti nel controllo
numerico. Questi parametri globali possono essere impostati o interrogati a piacimento dal
programmatore nel programma pezzo ed eventualmente modificati, se necessario.
Sequenza operativa
2))6(7
3$5$0
Ci si trova nel settore operativo <OFFSET PARAM>.
3DUDPH
WUL5
Premere il softkey "Parametri R". La pagina base "Parametri R" viene aperta.
Figura 4-26
Pagina base "Parametri R"
Posizionare la barra del cursore sul campo d'immissione da modificare e immettere i valori.
Confermare l'immissione con <Input> oppure spostare il cursore.
5LFHUFD
58
Ricerca dei parametri R.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Messa a punto
4.9 Dati utente
4.9
Dati utente
Funzionalità
I dati utente vengono elaborati all'interno dei cicli. In caso di necessità questi possono
essere modificati.
Sequenza operativa
2))6(7
3$5$0
'DWLXWHQWH
Ci si trova nel settore operativo <OFFSET PARAM>.
Premere il softkey "Dati utente". Si apre la pagina base "Dati utente" per i cicli.
Figura 4-27
Dati utente
Posizionare la barra del cursore sul campo d'immissione da modificare e immettere i valori.
Confermare l'immissione con <Input> oppure spostare il cursore.
5LFHUFD
3URVHJ
ULFHUFD
Cercare i dati utente tramite questa funzione.
Vedere anche
Dati utente (Pagina 341)
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
59
Messa a punto
4.9 Dati utente
60
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
5
Funzionamento manuale
5.1
Funzionamento manuale
Il funzionamento manuale è possibile nel modo operativo JOG e MDA.
5HWWLILFD
PDQXDOH
5LOHYDUH
GLDPDQW
5LOHYDUH
SH]]R
3URIL
ODUH
,PSRVWD
]LRQL
3UHSURI
PROD
;
<
=
,QWHUUXWWRUH
PP!LQFK
$YYLR
UHWWLILFD
&DOFRODUH
SRVL]LRQH
&DOFRODUH
SRVL]LRQH
,QGLHWUR
,QGLHWUR
,QGLHWUR
Figura 5-1
$YYLR
SURILO
,QGLHWUR
,QGLHWUR
Struttura del menu JOG, settore operativo Position
7HDFK,Q
,PSRVWD
]LRQL
'DWL
WHFQRORJ
5DSLGR
/LQHDUH
&LUFRODUH
)LQH
EORFFR
7HDFK,Q
2II
Figura 5-2
,QWHUUXWWRUH
PP!LQFK
,QGLHWUR
Struttura del menu MDA, settore operativo Position
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
61
Funzionamento manuale
5.2 Modo operativo JOG, settore operativo Position
5.2
Modo operativo JOG, settore operativo Position
5.2.1
Modo operativo JOG
Sequenza operativa
Selezionare il modo operativo JOG tramite il tasto <JOG> sulla pulsantiera di macchina.
;
Per muovere gli assi premere i tasti corrispondenti relativi all'asse X, Y o Z.
<
=
Fino a quando questo tasto resta premuto, gli assi si muovono senza interruzione alla
velocità impostata nei dati di setting. Se il valore memorizzato nei dati di setting è "zero",
verrà utilizzato il valore memorizzato nei dati macchina.
Impostare eventualmente la velocità con il selettore dell'override.
Se si preme anche il tasto <RAPID TRAVERSE OVERLAY>, l'asse selezionato si sposterà
in rapido fino a quando entrambi i tasti restano premuti.
Nel modo operativo "Quote incrementali" è possibile eseguire gli incrementi preimpostati con
la stessa sequenza operativa. Il valore dell'incremento impostato viene visualizzato nel
campo di stato. Per deselezionare premere nuovamente il tasto <JOG>.
62
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento manuale
5.2 Modo operativo JOG, settore operativo Position
Nella pagina base "JOG" sono visualizzati i valori di posizione, avanzamento, mandrino e
l'utensile attuale.
Figura 5-3
Pagina base Modo operativo JOG
Tabella 5- 1
Descrizione dei parametri nella pagina base JOG
Parametri
Parametri
Spiegazione
SCM
Visualizzazione degli assi presenti nel Sistema di Coordinate Macchina (SCM) o nel
Sistema di Coordinate Pezzo (SCP).
X
Y
Z
+X
+Y
-Z
Se si muove un asse in direzione positiva (+) o negativa (-), nel relativo campo viene
visualizzato il carattere + o -.
Se l'asse si trova in posizione, non si visualizza alcun segno.
Posizione in In questi campi si visualizza la posizione attuale degli assi nel sistema di coordinate
mm
macchina (SCM) o nel sistema di coordinate pezzo (SCP).
Traslaz.
Repos.
Se nello stato "Programma interrotto" gli assi sono spostati nel modo operativo JOG,
nella colonna si visualizza il tratto di corsa eseguito da ogni asse riferito al punto
d'interruzione.
Funzione G
Visualizzazione delle più importanti funzioni G
Mandrino S
giri/min
Visualizzazione del valore reale e di quello di riferimento della velocità di rotazione del
mandrino.
Avanz. F
mm/min
Visualizzazione del valore reale e di riferimento dell'avanzamento vettoriale.
Attrezzi
Visualizzazione dell'utensile attualmente in lavoro con il numero di inserto attuale.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
63
Funzionamento manuale
5.2 Modo operativo JOG, settore operativo Position
Nota
Se nel sistema viene integrato un secondo mandrino, il mandrino di lavoro è rappresentato
con caratteri ridotti. La finestra visualizza sempre unicamente i dati di un mandrino.
Il controllo numerico visualizza i dati del mandrino secondo questi criteri:
si visualizza il mandrino master (visualizzazione grande):
- a riposo,
- con start mandrino
- quando entrambi i mandrini sono attivi
si visualizza il mandrino di lavoro (visualizzazione ridotta):
- allo start del mandrino di lavoro
L'istogramma di potenza vale per il mandrino attivo. Se sono attivi sia il mandrino master che
quello di lavoro, viene visualizzato l'istogramma di potenza per il mandrino master.
Softkey
Nota
La spiegazione dei softkey verticali si trova nel capitolo Modo operativo MDA (Pagina 66).
5HWWLILFD
PDQXDOH
Questa funzione serve alla rettifica mediante volantino (rettifica di pulizia). e non richiede un
programma pezzo.
5LOHYDPHQWR
GLDPDQWDWRUH
Questa funzione serve per determinare la posizione di diamantatura in macchina per
diamantatori che vengono utilizzati tramite gli assi geometrici.
5LOHYDPHQWR
SH]]R
Questa funzione serve per determinare la posizione del pezzo in macchina per il relativo
asse.
3URIL
ODWXUD
Questa funzione serve per profilare una mola "grezza" senza generare un programma NC.
,PSRVWD
]LRQL
Nota
I parametri nella funzione "Impostazioni" non hanno effetto sulla rettifica.
&RPPXWD
LQFK!PP
64
La funzione commuta tra unità di misura metrica e unità di misura in pollici.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento manuale
5.2 Modo operativo JOG, settore operativo Position
5.2.2
Abbinamento dei volantini
Sequenza operativa
Selezionare il modo operativo <JOG>.
9RODQWLQR
Premere il softkey "Volantino". Viene visualizzata la finestra "Volantino".
Dopo l'apertura della finestra, nella colonna "Asse" si visualizzano tutti i nomi degli assi che
appaiono contemporaneamente nella barra dei softkey.
Con il cursore selezionare il volantino desiderato. Quindi premendo il softkey dell'asse
desiderato è possibile abbinare o deselezionare il volantino.
Nella finestra compare il simbolo ☑.
Figura 5-4
6&0
Pagina Volantino
Con il softkey "MCS" selezionare gli assi dal sistema di coordinate macchina o pezzo per
l’assegnazione del volantino.
L'impostazione attuale è visibile nella finestra.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
65
Funzionamento manuale
5.3 Modo operativo MDA (immissione manuale) - settore operativo Posizione
5.3
Modo operativo MDA (immissione manuale) - settore operativo
Posizione
Funzionalità
Nel modo operativo MDA è possibile realizzare ed eseguire un programma pezzo.
CAUTELA
Sono validi gli stessi interblocchi di sicurezza del funzionamento completamente
automatico.
Sono inoltre necessarie le stesse condizioni preliminari previste per il funzionamento
completamente automatico.
Sequenza operativa
Selezionare il modo operativo <MDA> tramite la pulsantiera macchina.
Figura 5-5
Pagina base Modo operativo MDA
Con la tastiera si possono impostare uno o più blocchi.
Premendo <NC START> si avvia l'elaborazione del programma. Durante l'elaborazione non
è più possibile editare i blocchi.
Dopo l'elaborazione il contenuto resta memorizzato ed è quindi possibile ripetere
l'elaborazione con un nuovo <NC START>.
66
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento manuale
5.3 Modo operativo MDA (immissione manuale) - settore operativo Posizione
Parametri
Tabella 5- 2
Descrizione dei parametri nella finestra di lavoro MDA
Parametri
Spiegazione
SCM
Visualizzazione degli assi presenti nell'SCM o nell'SCP.
X
Z
+X
-Z
Se si muove un asse in direzione positiva (+) o negativa (-), nel relativo campo viene
visualizzato il carattere + o -.
Se l'asse si trova in posizione, non si visualizza alcun segno.
Posizione in In questi campi si visualizza la posizione attuale degli assi nel sistema di coordinate
mm
macchina (SCM) o nel sistema di coordinate pezzo (SCP).
Percorso
residuo
In questi campi si visualizza il percorso residuo degli assi nel sistema di coordinate
macchina (SCM) o nel sistema di coordinate pezzo (SCP).
Funzione G
Visualizzazione delle più importanti funzioni G
Mandrino S
giri/min
Visualizzazione del valore attuale e di quello di riferimento della velocità del mandrino.
Avanzament Visualizzazione del valore attuale e di riferimento dell'avanzamento vettoriale in
oF
mm/min o mm/giro.
Attrezzi
Visualizzazione dell'utensile attualmente utilizzato con il numero di tagliente attuale
(T..., D...).
Finestra di
editazione
Nello stato di programma "Stop" o "Reset" una finestra di editing serve per
l'immissione dei blocchi del programma pezzo.
Nota
Se nel sistema viene integrato un secondo mandrino, il mandrino di lavoro è rappresentato
con caratteri ridotti. La finestra visualizza sempre unicamente i dati di un mandrino.
Il controllo numerico visualizza i dati del mandrino secondo questi criteri:
viene visualizzato il mandrino master:
- a riposo,
- con start mandrino
- quando entrambi i mandrini sono attivi
viene visualizzato il mandrino di lavoro:
- allo start del mandrino di lavoro
L'istogramma di potenza vale per il mandrino attivo.
Softkey
La spiegazione dei softkey orizzontali si trova nel capitolo "Modo operativo JOG - Settore
operativo Posizione" (Pagina 62).
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
67
Funzionamento manuale
5.3 Modo operativo MDA (immissione manuale) - settore operativo Posizione
)XQ]LRQH
*
La finestra delle funzioni G contiene le funzioni G ed ognuna di esse è associata a un
gruppo e occupa un posto fisso nell'ambito della finestra.
Con i tasti "Page Up" oppure "Page Down" è possibile visualizzare ulteriori funzioni G.
Premendo nuovamente il softkey, la finestra si chiude.
)XQ]LRQH
DXVLO
La finestra visualizza le funzioni M ed ausiliarie attive. Premendo nuovamente il softkey la
finestra si chiude.
7XWWHOH
IXQ]LRQL*
Tutte le funzioni G vengono visualizzate.
$YDQ]DP
DVVH
Visualizzazione della finestra "Avanzamento asse"
Premendo di nuovo il softkey, la finestra si chiude.
&DQFHOOD
SURJ0'$
La funzione cancella i blocchi nella finestra di programma.
0HPRUL]]D
SURJ0'$
Immettere un nome nel campo d'immissione con il quale si deve memorizzare il programma
MDA nella directory dei programmi. In alternativa si può selezionare un programma già
esistente dalla lista dei programmi.
La commutazione tra campo d'immissione e lista dei programmi avviene con il tasto TAB.
Figura 5-6
0.6:.6
5(/
Memorizzazione del programma MDA
La visualizzazione dei valori attuali per il modo operativo MDA avviene in funzione del
sistema di coordinate selezionato. La commutazione avviene con questo softkey.
Vedere anche
Modo operativo JOG (Pagina 62)
68
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento manuale
5.3 Modo operativo MDA (immissione manuale) - settore operativo Posizione
5.3.1
Teach In
Funzionalità
Con la funzione "Teach In" è possibile creare e modificare semplici blocchi di spostamento. I
valori di posizionamento dell'asse possono essere applicati direttamente in un blocco di
programma pezzo da creare da zero o da modificare.
Le posizioni degli assi vengono quindi raggiunte muovendo gli assi con i tasti direzionali e
memorizzate poi nel programma pezzo.
Sequenza operativa
Nel settore operativo <POSITION>, selezionare il modo operativo <MDA> tramite la
pulsantiera di macchina.
7HDFK,Q
Premere il softkey "Teach In".
Nel modo operativo secondario "Teach In" si passa dalla pagina principale seguente:
Figura 5-7
Pagina base Teach In
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
69
Funzionamento manuale
5.3 Modo operativo MDA (immissione manuale) - settore operativo Posizione
Sequenza generale
1. Selezionare con i tasti cursore il blocco di programma che si desidera modificare oppure
prima del quale si vuole inserire un nuovo blocco di movimento.
2. Selezionare il softkey corrispondente.
'DWL
WHFQRORJLFL
– "Dati tecnol."
Figura 5-8
Dati tecnologici
Immettere i relativi dati tecnologici (ad es. Avanzamento: 1000).
&RQIHUPD
LQVHULP
Premere "Conferma inserim." se si desidera inserire un nuovo blocco di programma
pezzo. Il nuovo blocco di programma pezzo viene inserito prima del blocco
selezionato con il cursore.
&RQIHUPD
PRGLILFD
Premere "Conferma modifica" se si desidera modificare il blocco di programma pezzo
selezionato.
,QGLHWUR
70
Selezionando "<<Ritorno" si passa alla pagina principale relativa a "Teach In".
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento manuale
5.3 Modo operativo MDA (immissione manuale) - settore operativo Posizione
5DSLGR
– "Marcia veloce"
Figura 5-9
Rapido
Vengono spostati gli assi ed effettuato il Teach In di un blocco rapido con le posizioni
raggiunte.
/LQHDUH
– "Lineare"
Figura 5-10
Lineare
Vengono mossi gli assi ed effettuato il Teach In di un blocco lineare con le posizioni
raggiunte.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
71
Funzionamento manuale
5.3 Modo operativo MDA (immissione manuale) - settore operativo Posizione
&LUFRODUH
– "Circolare"
Figura 5-11
circolare
Viene effettuato il Teach In di un punto intermedio e di un punto finale per un cerchio.
Operazioni nella finestre di dialogo "Rapido", "Lineare" e "Circolare"
;
<
1. Utilizzando i tasti dell'asse spostare gli assi nella posizione desiderata, che si desidera
inserire/modificare nel programma pezzo.
&RQIHUPD
LQVHULP
2. Premere "Conferma inserim." se si desidera inserire un nuovo blocco di programma
pezzo. Il nuovo blocco di programma pezzo viene inserito prima del blocco selezionato
con il cursore.
&RQIHUPD
PRGLILFD
3. Premere "Conferma modifica" se si desidera modificare il blocco di programma pezzo
selezionato.
,QGLHWUR
7HDFK,Q
2II
72
Selezionando "<<Indietro" si passa alla pagina principale relativa a "Teach In".
Selezionando "Teach In off" (vedere "Pagina principale") si abbandona il modo operativo
secondario "Teach In".
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
6
Funzionamento automatico
6.1
Modo operativo AUTOMATICO
Struttura di menu
&RUUH]LRQH
ODYRUD]LRQH
3URJUDPPD 5LFHUFD
&RQWURO
EORFFR
3URJUDPPD
7HVW
6X
3URILOR
6LPXOD] 3URJUDPPD
VLPXOWDQHD &RUUH]LRQH
=RRP
$XWR
)XQ]LRQDPHQ 6X
WRGLSURYD
$YDQ]DPHQWR 3XQWRILQDOH
=RRP
VHQ]D
$UUHVWR
FRQGL]LRQDWR FDOFRO
=RRP
1DVFRQ
GL
,QWHUUX
]LRQH
0RVWUD
%ORFFR
VLQJRORILQH
5LFHUFD
6HWWRULGL
UDSSU
5HWWLILFD
VXFFHVVLYD
(OLPLQD
LPPDJLQH
529
DWWLYR
&XUVRUH
,QGLHWUR
Figura 6-1
,QGLHWUR
,QGLHWUR
,QGLHWUR
,QGLHWUR
Struttura di menu AUTOMATICO
Condizioni preliminari
La macchina è stata predisposta per il funzionamento automatico secondo le indicazioni del
costruttore.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
73
Funzionamento automatico
6.1 Modo operativo AUTOMATICO
Sequenza operativa
Selezionare il modo operativo AUTOMATICO tramite il tasto <AUTOMATIC> sulla
pulsantiera di macchina.
Viene richiamata la pagina base "AUTOMATICO", nella quale vengono visualizzati i valori di
posizione, avanzamento, mandrino, utensili ed il blocco attuale.
Figura 6-2
Pagina base "AUTOMATICO"
Tabella 6- 1
Descrizione dei parametri nella finestra di lavoro
Parametri
Parametri
Spiegazione
SCM
Visualizzazione degli assi presenti in SCM o in SCP.
X
Z
+X
-Z
Se si muove un asse in direzione positiva (+) o negativa (-), nel relativo campo viene
visualizzato il carattere + o -.
Se l'asse si trova in posizione, non si visualizza alcun segno.
74
Posizione in
mm
In questi campi si visualizza la posizione attuale degli assi nel sistema di coordinate
macchina (SCM) o nel sistema di coordinate pezzo (SCP).
Percorso
residuo
In questi campi si visualizza il percorso residuo degli assi nel sistema di coordinate
macchina (SCM) o nel sistema di coordinate pezzo (SCP).
Funzione G
Visualizzazione delle più importanti funzioni G
Mandrino S
giri/min
Visualizzazione del valore reale e di quello di riferimento della velocità di rotazione
del mandrino.
Avanzamento
F
mm/min o
mm/giro
Visualizzazione del valore reale e di riferimento dell'avanzamento vettoriale
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento automatico
6.1 Modo operativo AUTOMATICO
Parametri
Spiegazione
Attrezzi
Visualizzazione dell'utensile attualmente in lavoro con il numero di tagliente attuale
(T..., D...).
Blocco attuale La visualizzazione del blocco comprende sette blocchi consecutivi del programma
pezzo attivo. La visualizzazione di un blocco è limitata dall'ampiezza della finestra.
Se i blocchi vengono elaborati in sequenza rapida, si dovrebbe commutare nella
finestra ”Avanzamento programma”. Con il softkey <Svolgim. programma> si può
ripristinare la visualizzazione di sette blocchi.
Nota
Se nel sistema viene integrato un secondo mandrino, il mandrino di lavoro è rappresentato
con caratteri ridotti. La finestra visualizza sempre unicamente i dati di un mandrino.
Il controllo numerico visualizza i dati del mandrino secondo questi criteri:
viene visualizzato il mandrino master:
- a riposo,
- con start mandrino
- quando entrambi i mandrini sono attivi
viene visualizzato il mandrino di lavoro:
- allo start del mandrino di lavoro
L'istogramma di potenza vale per il mandrino attivo. Se sono attivi sia il mandrino master che
quello di lavoro, viene visualizzato l'istogramma di potenza per il mandrino master.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
75
Funzionamento automatico
6.1 Modo operativo AUTOMATICO
Softkey
)XQ]LRQH
*
Apre la finestra delle funzioni G per la visualizzazione di tutte le funzioni G attive.
La finestra delle funzioni G contiene tutte le funzioni G attive; ognuna di esse è abbinata ad
un gruppo ed occupa un posto fisso nella finestra.
Figura 6-3
Funzioni G
Con i tasti <Page Up> o <Page Down> si possono visualizzare altre funzioni G.
)XQ]LRQH
DXVLO
La finestra visualizza le funzioni M ed ausiliarie attive.
Premendo nuovamente il softkey, la finestra si chiude.
7XWWHOH
IXQ]LRQL*
Tutte le funzioni G vengono visualizzate.
$YDQ]DP
DVVH
Visualizzazione della finestra "Avanzamento asse"
Premendo di nuovo il softkey, la finestra si chiude.
6HTXHQ]D
SURJUDPPD
Commuta la visualizzazione da sette a tre blocchi.
0.6:.6
5(/
Commuta la visualizzazione dei valori degli assi tra sistema di coordinate macchina, sistema
di coordinate pezzo o sistema di coordinate relative.
&RUUH]LRQH
ODYRUD]LRQH
Visualizzazione della finestra "Correzione di lavorazione".
Si possono specificare correzioni fini in Y e Z, globalmente per ogni sede, nonché
singolarmente per una sede specifica.
Queste correzioni diventano quindi sempre valide per la lavorazione di rettifica (sede).
76
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento automatico
6.1 Modo operativo AUTOMATICO
,QGLHWUR
,QIOXHQ]D
SURJUDPPD
La maschera viene chiusa. Le correzioni sono memorizzate.
Vengono visualizzati i softkey per la selezione dell'influenza sul programma (ad es. blocco
escludibile, test del programma).
● "Test programma":
Nel test del programma si blocca l'emissione del valore di riferimento per gli assi e per il
mandrino. La visualizzazione del valore di riferimento "simula" la corsa di lavoro.
● "Avanzamento per ciclo di prova":
I movimenti degli assi vengono eseguiti con il riferimento di avanzamento preimpostato
con il dato di setting "Avanzamento per ciclo di prova". L'avanzamento di prova agisce in
sostituzione delle istruzioni di movimento programmate.
● "Stop condizionato":
Con funzione attivata, l'esecuzione del programma viene arrestata di volta in volta nei
blocchi dove è stata programmata la funzione ausiliaria M01.
● "Esclusione":
I blocchi di programma che sono contrassegnati con una barra inclinata prima del
numero di blocco non sono presi in considerazione nell'esecuzione del programma (ad
es. "/N100").
● "Blocco singolo fine":
Con la funzione attivata i blocchi di programma vengono eseguiti singolarmente nel
seguente modo: ogni blocco è decodificato singolarmente, ad ogni blocco avviene un
arresto, fanno eccezione i blocchi di filettatura senza avanzamento per ciclo di prova. In
questi blocchi l'arresto avviene soltanto alla fine della filettatura. Il Single Block fine può
essere selezionato solo in condizione di RESET.
● "ROV attivo":
Il selettore di correzione per l'avanzamento è efficace anche sul rapido.
,QGLHWUR
La maschera viene chiusa.
5LFHUFD
EORFFR
Con la ricerca blocco si può arrivare al punto del programma desiderato.
6X
SURILOR
Ricerca blocco in avanti con calcolo
Durante la ricerca blocco si eseguono gli stessi calcoli che si eseguono nella normale
elaborazione del programma ma con gli assi che non si muovono.
6X
SXQWRILQDOH
Ricerca blocco in avanti con calcolo sul punto di fine blocco.
Durante la ricerca blocco si eseguono gli stessi calcoli che si eseguono nella normale
esecuzione del programma ma con gli assi che non si muovono.
6HQ]D
FDOFROR
Ricerca blocco in avanti senza calcoli.
Durante la ricerca blocco non viene eseguito alcun calcolo.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
77
Funzionamento automatico
6.1 Modo operativo AUTOMATICO
,QWHUUX]
Il cursore si posiziona sul punto d'interruzione nel blocco di programma principale.
5LFHUFD
Il softkey "Ricerca" consente le seguente funzioni: ricerca riga, ricerca testo.
5HWWLILFD
VXFFHVVLYD
Visualizzazione della finestra "Rettifica successiva".
Immettere i valori di correzione per la rettifica successiva. Con "OK" i parametri vengono
immessi nel programma dopo il blocco selezionato.
'LVHJQR
VLPXOW
Esiste la possibilità di simulare simultaneamente l'esecuzione del programma pezzo (vedere
il capitolo "Simulazione simultanea (Pagina 85)").
&RUUH]LRQH
SURJUDPPD
Esiste la possibilità di correggere un passaggio errato del programma. Tutte le modifiche
sono immediatamente memorizzate.
78
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento automatico
6.2 Correzione di lavorazione
6.2
Correzione di lavorazione
Funzionalità
Si possono specificare correzioni fini in Y e Z, globalmente per ogni sede, nonché
singolarmente per una sede specifica.
Queste correzioni diventano quindi sempre valide per la lavorazione di rettifica (sede).
Sequenza operativa
&RUUH]LRQH
ODYRUD]LRQH
Nella pagina base "AUTOMATICO" viene visualizzata una finestra per le correzioni di
lavorazione.
Figura 6-4
Correzioni di lavorazione
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
79
Funzionamento automatico
6.3 Selezione, avvio del programma pezzo
6.3
Selezione, avvio del programma pezzo
Funzionalità
Prima di avviare il programma si devono predisporre il controllo numerico e la macchina.
Occorre fare attenzione alle avvertenze di sicurezza del costruttore della macchina.
Sequenza operativa
Selezionare il modo operativo AUTOMATICO tramite il tasto <AUTOMATIC> sulla
pulsantiera di macchina.
Viene aperto il Program Manager. Tramite i softkey "Directory NC" (scelta standard) oppure
"Scheda CF cliente" si accede alle relative directory.
Figura 6-5
Pagina base "Program Manager"
Posizionare la barra del cursore sul programma prescelto.
(ODERUD]LRQH
80
Con il softkey "Elaborazione" viene selezionato il programma da eseguire (vedere anche
"Esecuzione da esterno"). Il nome del programma selezionato si visualizza sullo schermo
nella riga "Nome del programma".
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento automatico
6.3 Selezione, avvio del programma pezzo
,QIOXHQ]D
SURJUDPPD
Se necessario è ancora possibile eseguire impostazioni per l'esecuzione del programma.
Figura 6-6
Influenza sul programma
Con <NC-START> viene avviata l'esecuzione del programma pezzo.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
81
Funzionamento automatico
6.4 Ricerca blocco
6.4
Ricerca blocco
Sequenza operativa
Presupposto: Il programma desiderato è già stato selezionato ed il controllo numerico si
trova nella condizione di Reset.
5LFHUFD
EORFFR
La ricerca blocco consente di far avanzare il programma fino al punto desiderato del
programma pezzo. Il punto di destinazione si imposta posizionando direttamente il cursore
sul blocco di programma del programma pezzo desiderato.
Figura 6-7
Ricerca blocco
6X
SURILOR
Ricerca fino a inizio blocco
6X
SXQWRILQDOH
Ricerca fino a fine blocco
6HQ]D
FDOFROR
Ricerca blocco senza calcoli
,QWHUUX]
Caricamento del punto di interruzione
82
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento automatico
6.4 Ricerca blocco
5LFHUFD
Con questa funzione si può eseguire la ricerca blocco in base ad un criterio di ricerca.
Figura 6-8
Immissione del dato da cercare
Con il campo Toggle si può stabilire da quale posizione deve partire la ricerca della
definizione impostata.
Risultato della ricerca
Visualizzazione del blocco di programma pezzo prescelto nella finestra "Blocco attuale".
Nota
Nella "Esecuzione dall'esterno" non è possibile la ricerca blocco.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
83
Funzionamento automatico
6.4 Ricerca blocco
Rettifica successiva
La "rettifica successiva" permette di rilavorare una "sede" di un pezzo già lavorato, con o
senza correzione, ma con gli stessi valori tecnologici.
5HWWLILFD
VXFFHVVLYD
Visualizzazione della finestra "Rettifica successiva".
Figura 6-9
Rettifica successiva
Immettere i valori di correzione per la rettifica successiva.
Selezionare una delle seguenti opzioni nel campo Toggle:
● Non correggere nessun asse
● Correggere l'utensile
● Correzioni di lavorazione
Con "OK" i parametri vengono immessi nel programma dopo il blocco selezionato.
Ha inizio la ricerca blocco.
84
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento automatico
6.5 Simulazione simultanea
6.5
Simulazione simultanea
Sequenza operativa
Si è selezionato un programma pezzo per l'elaborazione e si è premuto <NC START>.
'LVHJQR
VLPXOW
La funzione "Simulazione simultanea" consente di simulare contemporaneamente
l'esecuzione del programma pezzo sull'HMI.
Figura 6-10
Pagina base "Program.di simulazione"
I seguenti softkey verticali permettono di influenzare la visualizzazione della simulazione
simultanea sull'HMI:
● "Zoom automat."
● "Zoom +"
● "Zoom -"
● "Mostra ..."
– "Tutti i blocchi G17"
– "Tutti i blocchi G18"
– "Tutti i blocchi G19"
● "Settori rappres."
Per la descrizione vedere la pagina seguente.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
85
Funzionamento automatico
6.5 Simulazione simultanea
● "Cancell. immagine"
● "Cursore"
– "Imposta cursore"
– "Cursore fine", "Cursore grossolano", "Cursore molto grossolano"
Con il movimento dei tasti cursore il collimatore si muove in passi piccoli, medi o
grandi.
,QGLHWUR
Uscire dalla funzione "Simulazione simultanea".
Settori di rappresentazione
6HWWRULGL
UDSSUHVHWD
]LRQH
La funzione "Settori di rappresentazione" consente di memorizzare un settore selezionato in
precedenza nella rappresentazione della simulazione.
)LQHVWUD
PLQPD[
Il menu dei settori di rappresentazione può essere selezionato tramite la funzione "Finestra
min/max".
Figura 6-11
86
Settori di rappresentazione "Finestra min"
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento automatico
6.5 Simulazione simultanea
Figura 6-12
Settori di rappresentazione "Finestra max"
Sequenze operative per l'impostazione e la memorizzazione del settore di rappresentazione
1. Nella vista di simulazione è stato selezionato un settore.
6HWWRULGL
UDSSUHVHWD
]LRQH
)LQHVWUD
PLQPD[
2. Premere il softkey "Settori rappres.".
3. Premere "Finestra min/max" per ottenere una rappresentazione massima come nella
schermata "Settori di rappresentazione "Finestra max".
4. Assegnare un nome al settore nel campo "Commento".
5. Confermare l'immissione con <Input>.
6DOYD
VHWWRUH
6. Premere "Salva settore".
Attivazione o cancellazione di un settore
6HWWRULGL
UDSSUHVHWD
]LRQH
È stato selezionato un settore di rappresentazione.
Con i tasti cursore selezionare il settore che si desidera attivare o cancellare.
$WWLYD
VHWWRUH
Premere "Attiva settore" o "Cancella settore".
&DQFHOOD
VHWWRUH
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
87
Funzionamento automatico
6.6 Arresto, interruzione del programma pezzo
6.6
Arresto, interruzione del programma pezzo
Sequenza operativa
Con <NC STOP> viene interrotta l'esecuzione del programma pezzo.
L'elaborazione interrotta può essere proseguita con <NC START>.
Con <RESET> è possibile interrompere il programma in corso.
Premendo nuovamente <NC START> il programma interrotto viene riavviato e l'elaborazione
riprende dall'inizio.
88
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento automatico
6.7 Riaccostamento dopo un'interruzione
6.7
Riaccostamento dopo un'interruzione
Dopo l'interruzione del programma (RESET) è possibile allontanare l'utensile dal profilo in
funzionamento manuale (JOG).
Sequenza operativa
Selezionare il modo operativo <AUTOMATICO>.
5LFHUFD
EORFFR
Aprire la finestra di ricerca per il caricamento del punto di interruzione.
,QWHUUX]
Il punto d'interruzione viene caricato.
6X
SURILOR
La ricerca viene attivata dal punto d'interruzione. Il programma ritorna alla posizione iniziale
del blocco interrotto.
Proseguire l'elaborazione con <NC START>.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
89
Funzionamento automatico
6.8 Riaccostamento dopo un'interruzione
6.8
Riaccostamento dopo un'interruzione
Dopo l'interruzione del programma (<NC STOP>) è possibile allontanare l'utensile dal profilo
in funzionamento manuale (JOG). Il controllo numerico memorizza le coordinate del punto
d'interruzione. Vengono visualizzate le differenze di percorso eseguite dagli assi.
Sequenza operativa
Selezionare il modo operativo <AUTOMATICO>.
Proseguire l'elaborazione con <NC START>.
CAUTELA
Quando si riprende l'elaborazione del programma dal punto d'interruzione, muovono tutti gli
assi contemporaneamente. Occorre accertarsi che il campo di movimento sia libero.
90
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento automatico
6.9 Esecuzione dall'esterno
6.9
Esecuzione dall'esterno
Funzionalità
Nel modo operativo <AUTOMATICO> > Settore operativo <PROGRAM MANAGER> per
l'elaborazione dei programmi dall'esterno sono disponibili le seguenti interfacce:
6FKHGD
&)FOLHQWH
CompactFlash Card utente
&ROOHJ5&6
collegamento RCS per l'elaborazione dall'esterno tramite rete (solo per SINUMERIK 802D sl
pro)
'ULYH
FRVWUXWW
Drive del costruttore
'ULYH
86%
FlashDrive USB
Partendo dalla seguente pagina base del Program Manager:
Figura 6-13
Pagina base "Program Manager"
Il programma esterno selezionato viene copiato nel controllo numerico con il softkey
verticale "Esecuz. da esterno" ed eseguito immediatamente con <NC START>.
Durante l'esecuzione il programma viene caricato automaticamente nella memoria
intermedia.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
91
Funzionamento automatico
6.9 Esecuzione dall'esterno
Sequenza operativa per l'esecuzione da scheda CompactFlash utente o FlashDrive USB
Presupposto: il controllo numerico si trova in condizione di "Reset".
Selezionare il tasto del modo operativo <AUTOMATICO>.
Premere il tasto <PROGRAM MANAGER> sulla pulsantiera macchina.
6FKHGD
&)FOLHQWH
'ULYH
86%
Premere "Scheda CF cliente" o "Drive USB".
Vengono visualizzate le directory della scheda CompactFlash utente/FlashDrive USB.
Posizionare la barra del cursore sul programma prescelto.
(ODERU
HVWHUQD
Premere "Esecuz. da esterno".
Il programma viene trasferito nella memoria intermedia e selezionato e visualizzato
automaticamente nella scelta dei programmi.
Premere il tasto <NC START>.
Inizia la lavorazione. Il programma viene caricato progressivamente.
Alla fine del programma o con <RESET> il programma viene rimosso automaticamente dal
controllo numerico.
Nota
Nella "Elaborazione dall'esterno" non è possibile la ricerca blocco.
Premesse per l'elaborazione dall'esterno tramite rete.
● È presente una connessione Ethernet tra controllo numerico e PG/PC esterno.
● Sul PG/PC è installato il tool RCS.
Sugli apparecchi sono necessarie le seguenti condizioni:
1. Controllo numerico: (vedere "Gestione utente")
– Creare un'autorizzazione per l'utilizzo della rete nel seguente dialogo:
settore operativo <SYSTEM> > "Visualizzazione di service" > "Service controllo" >
"Service rete" > "Autorizzazione" > "Creare"
2. Controllo numerico: (vedere "Gestione utente - RCS log in")
– Registrarsi per la connessione RCS con il seguente dialogo:
settore operativo <SYSTEM> > softkey verticale "Registrazione RCS" >
"Registrazione"
3. PG/PC:
– Avviare il tool RCS.
92
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento automatico
6.9 Esecuzione dall'esterno
4. PG/PC:
– Condividere il drive/la directory per il funzionamento in rete.
5. PG/PC:
– Creare una connessione Ethernet verso il controllo numerico.
6. Controllo numerico: (vedere "Collegare e scollegare drive di rete")
– Collegarsi con la directory condivisa sul PG/PC tramite il seguente dialogo:
settore operativo <SYSTEM> > "Visualiz. Service" > "Service controllo" > "Service
rete" > > "Collegamento" > "Rete RCS" (selezionare un drive libero del controllo
numerico > immettere il nome del server e la directory condivisa del PG/PC, ad es.:
"\\123.456.789.0\Programma esterno")
Procedimento per l'elaborazione dall'esterno tramite rete.
Selezionare il tasto del modo operativo <AUTOMATICO>.
Premere il tasto <PROGRAM MANAGER> sulla pulsantiera macchina.
&ROOHJ5&6
Premere "Colleg. RCS".
Vengono visualizzate le directory del PG/PC.
Posizionare la barra del cursore sul programma prescelto.
(ODERU
HVWHUQD
Premere "Esecuz. da esterno".
Il programma viene trasferito nella memoria intermedia e selezionato e visualizzato
automaticamente nella scelta dei programmi.
Premere il tasto <NC START>.
Inizia la lavorazione. Il programma viene caricato progressivamente.
Alla fine del programma o con <RESET> il programma viene rimosso automaticamente dal
controllo numerico.
Nota
Il programma può essere soltanto elaborato; sul controllo numerico non è possibile la
correzione del programma.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
93
Funzionamento automatico
6.9 Esecuzione dall'esterno
94
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
7
Programmazione del programma pezzo
7.1
Sommario programmazione pezzo
Struttura menu
6ROR6,180(5,.'VOSUR
'LUHFWRU\
1&
(ODERUD]LRQH
6FKHGD
&)FOLHQWH
(ODERUD]LRQH
GDOO
HVWHUQR
1XRYR
1XRYD
GLUHFWRU\
$SULUH
$SULUH
6HOH]LRQD
WXWWR
6HOH]LRQD
WXWWR
&ROOHJDP
5&6
56
(ODERUD]LRQH
GDOO
HVWHUQR
1XRYD
GLUHFWRU\
$SULUH
6HOH]LRQD
WXWWR
,QYLR
5LFH]LRQH
'ULYH
FRVWUXWW
'ULYH86%
(ODERUD]LRQH
GDOO
HVWHUQR
(ODERUD]LRQH
GDOO
HVWHUQR
1XRYD
GLUHFWRU\
1XRYD
GLUHFWRU\
$SULUH
$SULUH
6HOH]LRQD
WXWWR
6HOH]LRQD
WXWWR
&RSLD
&RSLDUH
&RSLDUH
&RSLDUH
&RSLDUH
,QVHULUH
,QVHULUH
,QVHULUH
,QVHULUH
,QVHULUH
&DQFHOODUH
&DQFHOODUH
&DQFHOODUH
&DQFHOODUH
&DQFHOODUH
$YDQWL
Figura 7-1
$YDQWL
$YDQWL
3URWRFROOR
HUURUL
$YDQWL
$YDQWL
$YDQWL
Struttura menu Program Manager
Funzionalità
Il settore operativo PROGRAM MANAGER permette la gestione dei programmi pezzo nel
controllo numerico. In questo settore si possono creare nuovi programmi, aprirli per
l'elaborazione, selezionarli per l'esecuzione, copiarli e inserirli.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
95
Programmazione del programma pezzo
7.1 Sommario programmazione pezzo
Sequenza operativa
Il tasto <PROGRAM MANAGER> apre la directory dei programmi.
Figura 7-2
Pagina base "Program Manager"
Con i tasti cursore si può navigare all'interno della directory dei programmi. Per trovare
rapidamente un programma si devono immettere le lettere iniziali del nome del programma.
Il controllo numerico posiziona automaticamente il cursore sul programma nel quale si
riscontra una corrispondenza dei caratteri.
Softkey
'LUHFWRU\1&
(ODERUD]LRQH
La funzione visualizza le directory del controllo numerico.
Questa funzione seleziona il programma evidenziato tramite il cursore per la sua
esecuzione. Il controllo numerico commuta nella visualizzazione della posizione. Con il
successivo <NC START> viene avviato questo programma.
1XRYR
Con "Nuovo" si può creare un nuovo programma.
$SULUH
Il file evidenziato dal cursore viene aperto per la sua elaborazione.
6HOH]LRQDUH
WXWWR
La funzione evidenzia tutti i file per le operazioni seguenti. La marcatura può essere
cancellata premendo ripetutamente il softkey.
96
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione del programma pezzo
7.1 Sommario programmazione pezzo
Nota
Marcatura di singoli file:
Posizionare il cursore sul relativo file e premere <Select>. La riga selezionata viene
evidenziata con sfondo colorato. Premendo ripetutamente <Select> viene cancellata la
marcatura.
&RSLDUH
La funzione inserisce uno o più file in una lista di file da copiare (detta memoria intermedia
oppure clipboard).
,QVHULUH
La funzione copia file o directory dalla clipboard nella directory attuale.
&DQFHOODUH
Il file evidenziato dal cursore viene cancellato previa conferma. Se vengono evidenziati più
file, la funzione, previa conferma, cancella tutti i file selezionati.
Con "OK" viene eseguito il comando di cancellazione, con "Interruzione" viene annullato.
$YDQWL
5LGHQRPLQDUH
Questo softkey consente di passare ad ulteriori funzioni.
Viene visualizzata una finestra che consente di ridenominare un programma evidenziato con
il cursore.
Dopo aver introdotto il nuovo nome, confermarlo con "OK" oppure interrompere con
"Interruzione".
)LQHVWUD
DQWHSULPD
La funzione apre una finestra nella quale vengono visualizzate le prime sette righe di un file
se il cursore viene mantenuto un determinato tempo sul nome del file stesso.
5LFHUFD
Compare una finestra in cui inserire il nome del file che si desidera cercare.
Dopo aver inserito il nome, confermarlo con "OK" oppure interrompere con "Interruzione".
$ELOLWD]LRQL
È possibile mantenere libera una directory selezionata per il funzionamento in rete.
3DUWL
ILQHVWUD
La funzione divide la finestra sull'HMI. Con il tasto <Tab> è possibile passare da una finestra
all'altra.
3URSULHW¢
La funzione fornisce informazioni sulle proprietà della memoria della directory selezionata e
del file selezionato.
3URWRFROOR
HUURUL
In un protocollo la funzione fornisce informazioni sulle funzioni eseguite (ad es. la copia di un
file) e sulle funzioni eseguite in modo non corretto dal PROGRAM MANAGER. Il protocollo
viene cancellato al riavvio del controllo numerico.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
97
Programmazione del programma pezzo
7.1 Sommario programmazione pezzo
6FKHGD
&)FOLHQWH
Vengono messe a disposizione le funzioni per l'emissione/immissione di file tramite la
CompactFlash Card utente e la funzione di elaborazione all'esterno. Selezionando la
funzione, vengono visualizzate le directory della CompactFlash Card utente.
(ODERU
HVWHUQD
Questa funzione seleziona il programma evidenziato tramite il cursore per la sua
esecuzione. Se viene selezionata la CF Card, il programma viene eseguito dall'NC come
programma esterno. Questo programma non può contenere richiami di programmi pezzo
non presenti nella directory dell'NC.
&ROOHJ5&6
Questo softkey è necessario nell'ambito delle operazioni in rete. Per maggiori informazioni
vedere il capitolo Funzionamento in rete (solo per SINUMERIK 802D sl pro).
56
Vengono attivate le funzioni per l'emissione/immissione di file tramite l'interfaccia RS232.
,QYLR
La funzione invia file dalla clipboard ad un PC collegato tramite RS232.
5LFH]LRQH
Caricamento di file tramite l'interfaccia RS232
L'impostazione dell'interfaccia viene dedotta dal settore operativo System. La trasmissione di
programmi pezzo deve avvenire nel formato testo.
3URWRFROOR
HUURUL
Lista degli errori
'ULYH
FRVWUXWW
Vengono messe a disposizione le funzioni per l'emissione/immissione di file tramite il drive
del costruttore e la funzione di elaborazione all'esterno. Selezionando la funzione vengono
visualizzate le directory del drive del costruttore.
'ULYH
86%
98
Vengono messe a disposizione le funzioni per l'emissione/immissione di file tramite USBFlashDrive e la funzione di elaborazione all'esterno. Selezionando la funzione vengono
visualizzate le directory della Flash Drive USB.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione del programma pezzo
7.2 Introduzione di un nuovo programma
7.2
Introduzione di un nuovo programma
Sequenza operativa
È stato selezionato il settore operativo PROGRAM MANAGER.
'LUHFWRU\1&
1XRYR
Con il softkey "Directory NC" selezionare il luogo di archiviazione del nuovo programma.
Premere "Nuovo". È possibile scegliere tra le seguenti possibilità:
Figura 7-3
1XRYD
GLUHFWRU\
Nuovo programma
Premendo il softkey "Nuova directory" appare una finestra di dialogo per la creazione di una
nuova cartella.
Immettere un nome e confermare con "OK".
1XRYR
ILOH
Premendo il softkey "Nuovo file" appare una finestra di dialogo per la creazione di un nuovo
file programma. Immettere il nome del nuovo programma principale o sottoprogramma.
L'estensione .MPF valida per i programmi principali viene inserita automaticamente.
L'estensione .SPF relativa ai sottoprogrammi deve essere introdotta con il nome del
programma.
Confermare l'immissione con "OK". Il nuovo file di programma pezzo viene generato e si
apre automaticamente la finestra dell'editor.
;
,QWHUUX]LRQH
Con "Interr." si può interrompere la creazione del programma. La finestra viene chiusa.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
99
Programmazione del programma pezzo
7.3 Modifica del programma pezzo
7.3
Modifica del programma pezzo
Funzionalità
Un programma pezzo può essere editato solo se questo non è in esecuzione.
Tutte le modifiche sono immediatamente memorizzate nel programme pezzo.
Figura 7-4
Pagina base Editor di programma
Struttura di menu
&LFOL
UHWWLILFD
/DYRUD]LRQH
(ODERUD
]LRQH
930XWHQVLOH
0DUFDUH
EORFFR
$OWH]]D
VLFXUH]]D
&RSLDUH
EORFFR
3RV=FRQ
PROD
,QVHULUH
EORFFR
'LDPDQWDWXUD
&DQFHOODUH
EORFFR
5LFRQYHU
VLRQH
5HWWLILFD
7URYD
1XPH
UD]LRQH
9HGHUHLOFDSLWROR&LFOL
Figura 7-5
100
Struttura del menu Programma
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione del programma pezzo
7.3 Modifica del programma pezzo
Sequenza operativa
Scegliere il programma da editare nel settore operativo PROGRAM MANAGER.
$SULUH
Premere il softkey "Aprire". Si apre il programma selezionato.
Softkey
(ODER
UD]LRQH
Elaborazione file
(ODERU
HVWHUQD
Il file selezionato viene eseguito.
0DUFDUH
EORFFR
Questa funzione evidenzia una sezione di testo fino alla posizione attuale del cursore
(alternativa: <CTRL+B>)
&RSLDUH
EORFFR
Questa funzione copia un testo evidenziato nella memoria intermedia. (Alternativa:
<CTRL+C>)
,QVHULUH
EORFFR
Questa funzione permette di inserire nel punto in cui è posizionato attualmente il cursore un
testo memorizzato nella memoria intermedia. (Alternativa: <CTRL+V>)
&DQFHOODUH
EORFFR
Questa funzione cancella un testo evidenziato. (Alternativa: <XTRL+X>)
5LFHUFD
Con il softkey "Ricerca" si può cercare una stringa di caratteri nel file di programma
visualizzato.
Digitare il dato da cercare nella riga di immissione e attivare la ricerca con il softkey "OK".
Con "Interruzione" si chiude la finestra di dialogo senza attivare la procedura di ricerca.
1XPHUDUH
Questa funzione sostituisce i numeri di blocco partendo dalla posizione attuale del cursore
fino alla fine del programma.
&LFOLGL
UHWWLILFD
Vedere il capitolo "Cicli" (Pagina 158)
5HWUR
FRPSLO
Per la riconversione il cursore deve trovarsi nella riga di richiamo del ciclo di programma. La
funzione decodifica il nome del ciclo e prepara la maschera con i relativi parametri. Se i
parametri si trovano fuori del campo di validità, la funzione inserisce automaticamente i
valori standard. Dopo la chiusura della maschera il blocco parametri originario viene
sostituito da quello corretto.
Nota
Si possono riconvertire solo blocchi generati automaticamente.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
101
Programmazione del programma pezzo
7.3 Modifica del programma pezzo
102
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
8
Sistema
8.1
Settore operativo SISTEMA
Funzionalità
Il settore operativo SISTEMA contiene tutte le funzioni necessarie per la parametrizzazione
e l'analisi dell'NCK, del PLC e dell'azionamento.
In base alla funzione selezionata la barra dei softkey orizzontale e verticale si modifica. Nella
seguente struttura di menu sono rappresentate solo le funzioni della barra orizzontale.
Struttura di menu
3/&
)LOH
GL0,6
&ROOHJ
67(3
'
'DWL
0,6
'DWL
PDFFKLQD
9LVXDOL]]
6HUYLFH
1&
'0
JHQHULFL
6HUYLFH
DVVL
3/&
'0
DVVH
6WDWR
6HUYLFH
D]LRQDPHQWL 3/&
6FKHGD
&)FOLHQWH
+0,
'0
FDQDOH
6HUYLFH
EXVHVW
/LVWD
VWDWR
&ROOHJ
5&6
3URJUDPPD
3/&
56
'0D]LRD 6HUYLFH
&RQWUROORUH
QDPHQWR
3DQRUDPLFD /LVWD
SURJUDPPL
6HUYLFH
'0
YLVXDOL]]
6HUYR
WUDFH
'ULYH
86%
6HUYR
WUDFH
9HUVLRQ
Figura 8-1
'ULYH
FRVWUXWW
$UFKLYLR
FRVWU
(ODEW[W
DOODUPH3/&
Struttura di menu Sistema
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
103
Sistema
8.1 Settore operativo SISTEMA
Sequenza operativa
6<67(0
$/$50
Con la tastiera CNC completa si commuta nel settore operativo <SHIFT> e <SYSTEM> e
viene visualizzata la pagina base.
Figura 8-2
Pagina base settore operativo System
Softkey
Di seguito vengono descritti i softkey verticali della pagina base.
,PSRVWDUH
SFKLDYH
"Impostazione password"
Nel controllo numerico si distinguono tre livelli di password che corrispondono agli accessi
autorizzati:
● Password di sistema
● Password per il costruttore
● Password per utente
In base al livello d'accesso è possibile modificare determinati dati. Se non si conosce la
password, l'accesso non è consentito.
Nota
Vedere anche SINUMERIK 802D sl "Liste".
104
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.1 Settore operativo SISTEMA
Figura 8-3
Immissione password
Dopo aver premuto il softkey "Conferma" la password è impostata.
Con "Interruzione" si ritorna senza alcuna azione alla pagina base.
0RGLILF
SFKLDYH
"Modifica della password"
Figura 8-4
Modifica della password
Nella barra dei softkey vengono proposte varie alternative per il cambio della password in
base ai diritti d'accesso.
Selezionare il livello di password con l'aiuto dei softkey. Immettere la nuova password e
terminare l'immissione con "Conferma". Per controllo si richiede di introdurre nuovamente la
password.
"Conferma" conclude la modifica della password.
Con "Interruzione" si ritorna senza alcuna azione alla pagina base.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
105
Sistema
8.1 Settore operativo SISTEMA
&DQFHOO
SFKLDYH
Reset dei diritti d'accesso
5&6
UHJLVWUD]LRQH
Login utente in rete
&KDQJH
ODQJXDJH
Con "Change Language" si può scegliere la lingua della superficie operativa.
Figura 8-5
Lingua della superficie operativa
Scegliere la lingua con i tasti cursore e confermarla con "OK".
Nota
Quando si seleziona una nuova lingua, viene eseguito un riavvio automatico dell'HMI.
6HUYLFH
ODQJXDJH
Con "Service Language" viene sempre selezionata la lingua della superficie "English".
Premere nuovamente il softkey "Service language" per ripristinare l'ultima lingua attiva (ad
es. "Simpl. Chinese").
Nota
Un "*" identifica le lingue utilizzate.
106
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.1 Settore operativo SISTEMA
6DOYDUH
GDWL
"Salvataggio dei dati"
La funzione salva il contenuto della memoria volatile in un area di memoria non volatile.
Presupposto: non ci deve essere alcun programma in esecuzione.
Durante il salvataggio dei dati non deve essere eseguita alcuna manovra operativa!
Vengono salvati i dati dell'NC e del PLC. Non vengono salvati i dati dell'azionamento.
Nota
I dati salvati possono essere richiamati con la seguente manovra operativa:
• Premere il tasto <SELECT> in fase di avvio del controllo numerico.
• Selezionare "Reload saved user data" nel menu di configurazione.
• Premere il tasto <Input>
Nota
I dati memorizzati possono essere richiamati selezionando il settore operativo <SYSTEM> >
"MIS" > "Avviamento con dati in memoria"!
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
107
Sistema
8.2 SYSTEM - Softkey "MIS"
8.2
SYSTEM - Softkey "MIS"
0,6
Messa in servizio
1&
Scelta della modalità di avvio dell'NC.
Con il cursore selezionare la modalità desiderata.
● Avviamento normale
Il sistema viene riavviato
● Avviamento con dati di default
I dati macchina di visualizzazione vengono ripristinati ai valori predefiniti (ripristina le
condizioni base di fornitura)
● Avviamento con dati in memoria
Riavvio con gli ultimi dati memorizzati (vedere Salvataggio dei dati)
3/&
Il PLC può essere avviato in questi modi:
● Riavvio
● Cancellazione totale
È possibile inoltre combinare l'avvio con il successivo Debug-Mode.
+0,
Scelta della modalità di avviamento dell'HMI.
Con il cursore selezionare la modalità desiderata.
● Avviamento normale
Il sistema viene riavviato
● Avviamento con dati di default
Nuovo avvio con valori predefiniti (ripristina le condizioni base di fornitura)
2.
Con "OK" si esegue un RESET del controllo numerico con successivo riavvio nel modo
selezionato.
Con <RECALL> si ritorna senza alcuna azione alla pagina base.
108
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.3 SYSTEM - Softkey "Dati macchina"
8.3
SYSTEM - Softkey "Dati macchina"
Riferimento alla bibliografia
I dati macchina sono descritti nei seguenti documenti del produttore:
SINUMERIK 802D sl Libretto di descrizione parametri
SINUMERIK 802D sl Manuale di guida alle funzioni tornitura, fresatura, roditura
Dati macchina
'DWL
PDFFKLQD
La modifica dei dati macchina influisce in modo determinante sulla macchina stessa.
Figura 8-6
Struttura di una riga di dati macchina
Tabella 8- 1
Legenda
Nr.
Significato
1
Numero MD
2
Nome
3
Valore
4
Unità
5
Efficacia
so
efficace immediatamente
cf
con conferma
re
Reset
po
Power on
CAUTELA
Una parametrizzazione errata può danneggiare irrimediabilmente la macchina!
I dati macchina sono suddivisi nei seguenti gruppi.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
109
Sistema
8.3 SYSTEM - Softkey "Dati macchina"
Dati macchina generici
'0
JHQHULFL
Aprire la finestra "Dati macchina generici". Con i tasti "Sfoglia" è possibile scorrere una
pagina avanti o indietro.
Figura 8-7
5HVHW1&.
SR
5LFHUFD
Dati macchina generici
Attiva un riavvio a caldo sul controllo numerico.
"Ricerca"
Introdurre il numero o il nome (o una parte del nome) del dato macchina desiderato e
premere "OK".
Il cursore si posiziona sul dato richiesto.
3URVHJ
ULFHUFD
110
La funzione continua la ricerca del dato.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.3 SYSTEM - Softkey "Dati macchina"
6HOH]LRQH
JUXSSL
La funzione offre la possibilità di selezionare vari filtri di visualizzazione per il gruppo di dati
macchina attivo. Sono disponibili ulteriori softkey:
● "Expert": la funzione seleziona tutti i gruppi di dati nel modo "Esperti" per la
visualizzazione.
● "Filtro attivo": la funzione attiva i gruppi di dati selezionati. Quando si abbandona la
finestra nella pagina dei dati macchina sono visibili solo i dati selezionati.
● "Selezion. tutti": la funzione seleziona tutti i gruppi di dati per la visualizzazione.
● "Deselezion. tutti": questa funzione annulla la selezione di tutti i gruppi di dati.
Figura 8-8
Filtro di visualizzazione
Dati macchina specifici per asse
'0
DVVH
Aprire la finestra "Dati macchina specifici per asse". Nella barra dei softkey si aggiungono i
softkey "Asse +" e "Asse -".
Figura 8-9
Dati macchina specifici per asse
Si visualizzano i dati dell'asse 1.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
111
Sistema
8.3 SYSTEM - Softkey "Dati macchina"
$VVH
Con "Asse +" opp. "Asse -" si commuta nel settore dei dati macchina dell'asse successivo o
precedente.
$JJLRUQD
I contenuti dei dati macchina vengono aggiornati.
Dati macchina specifici per canale
'0
FDQDOH
Aprire la finestra "Dati macchina specifici per canale". Con i tasti Sfoglia è possibile scorrere
una pagina avanti o indietro.
Figura 8-10
112
Dati macchina specifici per canale
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.3 SYSTEM - Softkey "Dati macchina"
SINAMICS Dati macchina azionamento
'0
D]LRQDPHQWR
Aprire la finestra di dialogo Dati macchina azionamento.
La prima finestra di dialogo visualizza la configurazione attuale così come gli stati dell'unità
di comando, di alimentazione e di azionamento.
Figura 8-11
9LVXDOL]]D]LRQH
SDUDPHWUL
Per elencare i parametri, posizionare il cursore sull'unità desiderata e premere "Visualizzare
parametri". La descrizione dei parametri è contenuta nella documentazione degli
azionamenti SINAMICS.
Figura 8-12
2JJHWWR
D]LRQDP
Dati macchina azionamento
Elenco parametri
Passaggio ai relativi oggetti di azionamento.
2JJHWWR
D]LRQDP
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
113
Sistema
8.3 SYSTEM - Softkey "Dati macchina"
9DORUH
KH[ELQ
Nella riga delle avvertenze viene visualizzato il valore selezionato in formato esadecimale e
binario.
5LFHUFD
Le funzioni ricercano il termine di ricerca immesso nella lista dei parametri.
3URVHJ
ULFHUFD
Visualizzazione dati macchina
'0
YLVXDOL]]D]LRQH
Aprire la finestra "Visualizzazione dati macchina". Con i tasti Sfoglia è possibile scorrere una
pagina avanti o indietro.
Figura 8-13
0RGLILFD
FRORUL
Visualizzazione dati macchina
Con l'ausilio delle funzioni "Colore Softkey" e "Colore finestra" si possono eseguire
impostazioni dei colori specifiche per l'utente. Il colore visualizzato si compone delle
componenti rosso, verde e blu.
La finestra "Modifica colore" visualizza nei campi d'immissione i valori attualmente impostati.
Modificando questi valori si può creare il colore desiderato. Inoltre è possibile modificare la
luminosità.
Dopo l'impostazione viene visualizzato temporaneamente il nuovo rapporto di miscelazione.
La commutazione tra i campi d'immissione avviene con i tasti cursore.
Con "OK" vengono confermate le impostazioni effettuate e chiuso il dialogo. "Interruzione"
chiude la finestra di dialogo senza confermare i valori modificati.
114
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.3 SYSTEM - Softkey "Dati macchina"
&RORUH
VRIWNH\
Questa funzione consente la modifica dei colori dei settori delle avvertenze e dei softkey.
Figura 8-14
&RORUH
ILQHVWUD
Elaborazione dei colori dei softkey
Questa funzione consente la modifica dei colori dei bordi delle finestre di dialogo.
La funzione softkey "Finestra attiva" abbina l'impostazione alla finestra attiva e la funzione
"Finestra inattiva" alla finestra non attiva.
Figura 8-15
Elaborazione del colore del bordo
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
115
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
8.4
9LVXDOL]]
6HUYLFH
SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
Viene visualizzata la finestra "Visualizzazione di service".
La figura seguente mostra la pagina base per la funzione "Service controllo numerico".
Figura 8-16
6HUYLFH
DVVL
Pagina base Service controllo numerico
Nella finestra vengono visualizzate informazioni sull'azionamento assi.
Vengono inoltre visualizzati i softkey "Asse +" opp. "Asse -". Con essi si possono
visualizzare i valori per l'asse successivo o precedente.
6HUYLFH
D]LRQDPHQWL
La finestra contiene informazioni sull'azionamento digitale
6HUYLFH
EXVHVW
La finestra contiene informazioni relative alle impostazioni sul bus esterno.
6HUYLFH
&RQWUROORUH
La funzione softkey attiva la finestra per le funzioni seguenti:
● "Service rete" (vedere il capitolo "Funzionamento in rete")
● "Registratore di eventi" (vedere il capitolo "Registratore di eventi")
● "Service Firewall" (vedere il capitolo "Funzionamento in rete")
● "Collegam. diretto" (vedere il capitolo "Funzionamento in rete")
● "Servizio MSG" (vedere il capitolo "Servizio MSG")
3DQRUDPLFD
6HUYLFH
La finestra contiene informazioni su:
● assegnazione asse macchina <=> asse canale <=> numero azionamento
● stato di abilitazione di NC e azionamento
● stato dell'azionamento per quanto riguarda disponibilità, anomalie e avvisi
6HUYR
WUDFH
116
In questa finestra è disponibile una funzione di oscilloscopio per l'ottimizzazione degli
azionamenti (vedere il capitolo "Servo trace").
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
9HUVLRQH
La finestra contiene i numeri di versione e la data di creazione dei singoli componenti NC.
Da questa finestra possono essere selezionate le seguenti funzioni (vedere anche il capitolo
"Versioni"):
● "Dettagli HMI"
● "Chiave licenza"
● "Opzioni"
● "Salvare come"
Le versioni visualizzate possono essere memorizzate in un file di testo
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
117
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
8.4.1
5HJLVWUDWRUH
GLHYHQWL
Registr. eventi
La funzione "Registratore di eventi" è prevista per scopi di service. Il contenuto del file
registratore di eventi può essere visualizzato solo attraverso il codice sistema sull'HMI.
Figura 8-17
6DOYD
LQ
Registratore di eventi
Indipendentemente dal codice sistema è tuttavia possibile esportare il file attraverso il
softkey "Salva come..." tra l'altro su una scheda CompactFlash (scheda CF) o su FlashDrive
USB.
In caso di domande rivolgersi alla hotline (per i dettagli sull'accessibilità vedere nella
"Premessa" la sezione "Technical Support").
118
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
8.4.2
Servo trace
6HUYR
WUDFH
Per ottimizzare l'azionamento è disponibile una funzione oscilloscopio che permette di
rappresentare graficamente i seguenti elementi:
● il valore di riferimento della velocità
● lo scostamento dal profilo
● l'errore d'inseguimento
● il valore reale di posizione
● il valore di riferimento della posizione
● l'arresto preciso grossolano/fine
Il tipo di registrazione può essere combinato con diversi criteri che consentono una
sincronizzazione con stati interni del controllo numerico. L'impostazione si deve eseguire con
la funzione "Selezione segnale".
Per analizzare i risultati sono disponibili le seguenti funzioni:
● modifica della rappresentazione in scala dell'ascissa e dell'ordinata,
● misura di un valore con il supporto del marker orizzontale o verticale,
● misura dei valori dell'ascissa e dell'ordinata come differenza tra due posizioni dei marker,
● memorizzazione come file nella directory dei programmi pezzo. In conclusione è possibile
emettere i file con RCS802 oppure CF Card ed elaborare i dati con MS Excel.
Figura 8-18
Pagina base Servo trace
La riga d'intestazione del diagramma contiene l'attuale suddivisione dell'ascissa e il valore di
differenza del marker.
Con i tasti cursore il diagramma può essere spostato per essere visualizzato nell'area
disponibile dello schermo.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
119
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
1
Tempo misurato in
2
Tempo della posizione del marker
3
Differenza temporale tra marker 1 e posizione attuale del marker
Figura 8-19
6HOH]
VHJQDO
Significato dei campi
Questo menu serve per parametrizzare il canale di misura.
Figura 8-20
Selezione segnale
● Selezione dell'asse: la selezione dell'asse avviene nel campo toggle "Asse".
● "Tipo di segnale":
Errore di inseguimento
Differenza di regolazione
Deviazione dal profilo
Valore reale di posizione
Valore reale di velocità
Valore riferimento di velocità
Valore di compensazione
Blocco di parametri
Riferimento di posizione all'ingresso del regolatore
Riferimento di velocità all'ingresso del regolatore
Riferimento di accelerazione all'ingresso del regolatore
Valore precomando di velocità
Segnale arresto preciso fine
Segnale arresto preciso grossolano
● "Stato":
On: la registrazione avviene in questo canale
Off: il canale non è attivo
120
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
Nella parte inferiore della pagina si possono impostare i parametri Tempo di misura e Tipo di
trigger per il canale 1. Tutti gli altri canali assumono questa impostazione.
● Definizione del tempo di misura: il tempo di misura viene impostato in ms direttamente
nel campo d'immissione relativo alla durata della misura (max. 6133 ms).
● Selezione delle condizioni di trigger: posizionare il cursore sul campo Condizioni di trigger
e con il tasto toggle selezionare la condizione:
– senza trigger, ovvero la misura inizia direttamente dopo aver attivato il softkey Start
– fronte di salita
– fronte di discesa
– arresto preciso fine raggiunto
– arresto preciso grossolano raggiunto
0DUFD9RII
Con i softkey "Marker-V on" / "Marker-V off" si attivano o disattivano le linee ausiliarie
verticali. Con la funzione "Selezione segnale" si stabilisce quale segnale deve essere
rappresentato sull'asse verticale.
0DUFD7RII
Con i softkey "Marker-T on" / "Marker-T off" si attivano o disattivano le linee ausiliarie
orizzontali dell'asse temporale.
$UUHVW
PDUFD9
Con il supporto dei marker si possono calcolare le differenze in direzione orizzontale o
verticale. A questo scopo occorre posizionare il marker sul punto iniziale e premere il softkey
"Blocco Marker V" oppure "Blocco Marker T". Nella riga di stato si visualizza la differenza tra
il punto iniziale e la posizione attuale del marker. La dicitura dei softkey si modifica in
"Marker V - libero" o "Marker T - libero".
9LVXDOL]
7UDFH
Questa funzione apre un ulteriore livello di menu che contiene softkey per
visualizzare/nascondere i diagrammi. Se un softkey presenta uno sfondo nero, si attiva la
visualizzazione del diagramma per il canale trace selezionato.
6FDOD
WHPSL
Con il supporto di questa funzione è possibile aumentare o ridurre la base tempi.
6FDOD
YHUWLFDOH
Con il supporto di questa funzione è possibile aumentare o ridurre il tipo di risoluzione
(ampiezza).
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
121
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
,QFU
PDUNHU
Con il supporto di questa funzione si possono definire gli incrementi dei marker.
Figura 8-21
Incrementi dei marker
Lo spostamento dei marker avviene con i tasti cursore in base all'ampiezza di un
incremento. Con il supporto del campo d'immissione si possono impostare ampiezze
d'incremento maggiori. Il valore indica di quante unità del reticolo deve essere spostato il
marker per ogni "SHIFT" + movimento del cursore. Quando il marker ha raggiunto il margine
del diagramma viene automaticamente visualizzato il reticolo successivo in direzione
orizzontale o verticale.
)LOH
La funzione serve per il salvataggio o il caricamento dei dati di trace.
Figura 8-22
Dati di trace
Nel campo relativo al nome del file viene inserito il nome desiderato del file senza
estensione.
Con "Salvare" i dati vengono salvati nella directory dei programmi con il nome indicato.
Successivamente è possibile emettere il file ed elaborare i dati con MS Excel.
Con "Caricare" il file indicato viene caricato ed i dati vengono visualizzati in modo grafico.
122
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
8.4.3
Versione/Dettagli HMI
9HUVLRQH
La finestra contiene i numeri di versione e la data di creazione dei singoli componenti NC.
Figura 8-23
Versione
Nota
I dati delle versioni visualizzati sono esemplificativi.
6DOYD
LQ
Salva il contenuto della finestra "Versione" in un file di testo. La destinazione (ad es.
"Scheda CF cliente") è selezionabile.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
123
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
+0,
'HWWDJOL
L'area del menu "HMI details" è destinata al service ed è accessibile tramite password
utente. Sono elencati tutti i programmi del componente operativo con i relativi numeri di
versione. Se vengono caricati successivamente dei componenti software, è possibile che i
numeri di versione possano essere differenti.
Figura 8-24
'HWWDJOL
5HJLVWU\
La funzione "Registry Details" elenca l'assegnazione degli hardkey (tasti del settore
operativo POSITION (macchina) OFFSET PARAM (parametro), PROGRAMM (programma),
PROGRAM MANAGER (progman), ...) al programma da attivare. La tabella seguente riporta
il significato delle singole colonne.
Figura 8-25
124
Area di menu HMI-Version
Registry Details
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
Nota
Dopo l'avviamento del sistema il controllo numerico avvia automaticamente il settore
operativo <POSITION>. Se si desidera impostare un altro comportamento in avvio, con la
funzione "Modifica settore avvio" si può definire un altro programma di avviamento.
Il settore operativo di avvio viene visualizzato al di sopra della tabella nella finestra "Registry
Details".
'HWWDJOL
IRQW
La funzione "Font Details" elenca i dati dei set di caratteri caricati.
Figura 8-26
&KLDYHGL
OLFHQ]D
Font Details
Immissione della chiave di licenza.
Figura 8-27
Chiave di licenza
Rettifica planare
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125
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
Riferimento alla bibliografia
SINUMERIK 802D sl Istruzioni operative per tornitura, fresatura, rettifica, roditura; Licenza in
SINUMERIK 802D sl
2S]LRQL
Impostazione delle opzioni in licenza.
Figura 8-28
Opzioni
Riferimento alla bibliografia
SINUMERIK 802D sl Istruzioni operative per tornitura, fresatura, rettifica, roditura; licenza in
SINUMERIK 802D sl
5HVHW1&.
SR
126
Attiva un riavvio a caldo sul controllo numerico.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
8.4.4
Service MSG
6HUYLFH
06*
La funzione "Service MSG" consente di emettere testi di segnalazione/messaggi nei
seguenti modi:
● Emissione tramite l'interfaccia RS232 (V24) sotto forma di flusso di dati senza protocollo
● Emissione in un file
I testi di segnalazione/messaggi comprendono:
● Allarmi
● Testi di comandi MSG
I testi di segnalazione/messaggi vengono programmati nel programma pezzo mediante una
sintassi predefinita. La tabella seguente descrive la sintassi:
Tabella 8- 2
Sintassi dei testi di segnalazione/messaggi
Emissione
Sintassi ("<interfaccia>: testo del messaggio")
tramite l'interfaccia RS232 (V24)
MSG ("V24: testo del messaggio")
in un file
MSG ("file: testo del messaggio")
Riga di allarme sull'HMI
MSG ("testo di allarme")
L'emissione del testo MSG viene definita sia dal comando MSG, sia tramite la
parametrizzazione dell'interfaccia di emissione. Nell'emissione dell'allarme occorre tenere
conto solo dell'interfaccia di emissione.
Se viene visualizzata la riga di avvertenza "Errore di elaborazione relativo a istruzione
MSG", è possibile analizzare il protocollo di errore selezionando nel settore operativo
<SYSTEM> > "Visualiz. service" > "Service controllo" > "Service MSG" > "Protocollo di
errore".
Figura 8-29
Finestra di dialogo Service MSG
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
127
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
Impostazioni per l'emissione tramite interfaccia RS232
,PSRVWD]
56
Impostazione dell'interfaccia di emissione RS232.
Figura 8-30
Finestra di dialogo Impostazioni interfaccia RS232
La casella di controllo "Invio tramite RS232" consente di attivare o disattivare l'invio di
messaggi tramite questa interfaccia. Quando l'interfaccia è disattivata, i messaggi in arrivo
vengono ignorati!
Nota
Nel trasferimento di un file tramite un'interfaccia seriale (RS232) prestare attenzione al
carattere di fine trasmissione per la comunicazione RS232 (analogamente all'impostazione
della comunicazione RS232 sull'HMI).
Inoltre in caso di trasmissione tramite RS232 è possibile definire gli eventi per i quali devono
essere inviati dei messaggi:
● Messaggi programmati da programma pezzo
● Comparsa di un allarme
Premendo il softkey "OK" si salvano le impostazioni e si chiude la finestra di dialogo.
Premendo "Interr." si chiude la finestra di dialogo senza salvare.
128
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
Per la trasmissione di messaggi tramite l'interfaccia RS232 vengono utilizzate le
impostazioni di comunicazione del settore operativo <SYSTEM> > "File MIS" > "RS232" >
"Impostazioni".
Figura 8-31
Parametri dell'interfaccia RS232
Nota
Se si utilizza il servizio MSG tramite RS232, l'interfaccia RS232 non deve essere utilizzata
da un'altra applicazione.
Ciò significa ad es. che non può essere attiva l'interfaccia RS232 del settore operativo
<SYSTEM> "PLC" > "Coll. Step7".
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
129
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
Impostazioni per l'emissione in un file
,PSRVWD]
ILOH
Impostazioni del percorso di salvataggio del file.
Figura 8-32
Finestra di dialogo Impostazioni file
La casella di controllo "Invio al file" consente di attivare o disattivare l'invio di messaggi al file
impostato. Se l'interfaccia è disattivata, non viene emesso alcun messaggio e compare la
riga di avvertenza "Errore di elaborazione relativo a istruzione MSG".
È possibile impostare un percorso, il nome file e le dimensioni max. del file.
Nel campo di immissione "Percorso" si possono selezionare i drive D: (scheda CF cliente),
F: (drive USB) e il drive collegato tramite RCS.
Come dimensioni max. è possibile selezionare 10kByte, 100kByte e 1MByte. Al
raggiungimento delle dimensioni max. il file viene descritto come buffer circolare, ovvero
all'inizio vengono cancellate le righe richieste dal nuovo messaggio alla fine del file.
Inoltre in caso di invio a un file è possibile definire gli eventi per i quali devono essere inviati
dei messaggi:
● Messaggi programmati da programma pezzo
● Comparsa di un allarme
Premendo il softkey "OK" si salvano le impostazioni e si chiude la finestra di dialogo.
Premendo "Interr." si chiude la finestra di dialogo senza salvare.
130
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
Protocollo di errore
3URWRFROOR
HUURUL
Visualizzazione del protocollo di errore.
Figura 8-33
Finestra di dialogo Protocollo di errore
Nel protocollo di errore vengono memorizzati tutti i messaggi con le relative informazioni di
errore nella cui elaborazione si è verificato un errore.
Il softkey "Resettare" permette di cancellare il protocollo di errore.
Con "Indietro" si chiude la finestra di dialogo.
Nota
Se viene visualizzata la riga di avvertenza "Errore di elaborazione relativo a istruzione
MSG", è possibile analizzare il protocollo di errore.
Esempio di programmazione con l'istruzione "MSG"
Nel SINUMERIK 802D sl i messaggi programmati nel programma NC compaiono per
impostazione predefinita nella visualizzazione allarmi.
Tabella 8- 3
Attivazione/cancellazione di messaggi
N10 MSG ("Sgrossatura del profilo")
; Il testo "Sgrossatura del profilo"
compare nella visualizzazione allarmi
N20 X… Y… N …
N…
N90 MSG ()
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
; Cancellazione del messaggio dalla
visualizzazione allarmi
131
Sistema
8.4 SYSTEM - Softkey "Visualizzazione di service"
Tabella 8- 4
Il testo del messaggio contiene una variabile
N10 R12=$AA_IW[X]
; Posizione attuale dell'asse X in
R12
N20 MSG("posizione_asse_X"<<R12<<"controllo")
; Attivazione del messaggio
N20 X… Y… N …
N…
N90 MSG ()
; Cancellazione del messaggio dalla
visualizzazione allarmi
Per l'emissione di messaggi ad altre interfacce, al testo effettivo del messaggio viene
anteposta un'ulteriore istruzione che descrive l'interfaccia di emissione di questo messaggio.
Tabella 8- 5
Messaggi all'interfaccia di emissione RS232
N20 MSG ("V24:Sgrossatura del profilo")
Tabella 8- 6
; Il testo "Sgrossatura del profilo"
viene inviato in formato ASCII
tramite l'interfaccia RS232
Messaggi all'interfaccia di emissione file
N20 MSG ("FILE:Sgrossatura del profilo")
; Il testo "Sgrossatura del profilo"
viene inviato al file impostato
Nota
Se nel programma pezzo il testo dei messaggi si ripete, dopo ogni emissione è necessario
immettere un'istruzione per un testo vuoto.
Ad es.:
...
MSG("<interfaccia>:modello di testo")
MSG("<interfaccia>:")
...
...
MSG("<interfaccia>:modello di testo")
MSG("<interfaccia>:")
...
...
MSG("<interfaccia>:modello di testo")
MSG("<interfaccia>:")
132
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.5 SYSTEM - Softkey "PLC"
8.5
SYSTEM - Softkey "PLC"
3/&
Questo softkey propone altre funzioni per la diagnostica e la messa in servizio del PLC.
&ROOHJDP
67(3
Questo softkey apre la finestra di dialogo per la configurazione dei parametri d'interfaccia del
collegamento STEP 7 tramite l'interfaccia RS232 del controllo numerico.
Se l'interfaccia RS232 è già occupata dalla trasmissione dati, si può collegare il controllo
numerico con il Programming-Tool PLC802 sul PG/PC solo dopo che è terminata la
trasmissione.
Attivando il collegamento avviene l'inizializzazione dell'interfaccia RS232.
Figura 8-34
Impostazioni di comunicazione
La velocità di trasmissione si imposta tramite il campo toggle. Si possono impostare i
seguenti valori: 9600 / 19200 / 38400 / 57600 / 115200.
Nota
Dopo la creazione del collegamento, in basso a destra viene visualizzato il simbolo del
collegamento stesso. L'impostazione della comunicazione non può più essere modificata.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
133
Sistema
8.5 SYSTEM - Softkey "PLC"
Modem
Se la trasmissione dei dati con l'interfaccia RS232 avviene tramite un Modem, sono
disponibili le seguenti possibilità di inizializzazione:
Figura 8-35
Inizializzazione del modem
Le seguenti inizializzazioni sono possibili con i campi di Toggle:
● Baudrate
9600 / 19200 / 38400 / 57600 / 115200.
● Parità:
"senza" con 10 bit
"dispari" con 11 bit
Inoltre tramite il softkey "Impostazioni modem" con connessione non attiva sono possibili le
seguenti impostazioni:
Figura 8-36
134
Impostazioni del modem
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.5 SYSTEM - Softkey "PLC"
Tramite un campo di Toggle si possono selezionare i seguenti tipi di modem:
● Analog Modem
● ISDN Box
● Mobile Phone
Nota
La tipologia dei due partner di comunicazione deve corrispondere.
Impostando più blocchi di comandi AT è sufficiente iniziare con un solo AT, tutti gli altri
comandi possono essere semplicemente accodati, ad es. AT&FS0=1E1X0&W.
La sintassi dei singoli comandi ed i relativi parametri devono essere ricavati dal manuale del
costruttore in quanto gli stessi possono variare significativamente già tra dispositivi dello
stesso costruttore. Nel controllo pertanto i valori standard sono un numero ridotto e sono
comunque da controllare con esattezza prima del loro primo utilizzo.
&ROOHJ
DWWLYR
Questa funzione attiva il collegamento tra il controllo numerico e il PC/PG. Si attende il
richiamo del Programming Tools PLC802. In questa condizione non sono possibili modifiche
delle impostazioni.
Il testo del softkey cambia in "Colleg. inatt.".
Premendo "Colleg. inatt." dal controllo numerico è possibile interrompere il trasferimento in
un punto qualsiasi. Ora si possono eseguire di nuovo modifiche alle impostazioni.
Lo stato attivo/non attivo resta impostato indipendentemente da Power on (tranne che
nell'avviamento con i dati di default). Un collegamento attivo viene indicato con un simbolo
nella barra di stato.
Il menu si abbandona con "RECALL".
Ulteriori funzioni
6WDWR
3/&
Questa funzione consente di visualizzare e modificare le condizioni temporanee delle aree di
memoria indicate nella tabella.
Esiste la possibilità di visualizzare contemporaneamente 16 operandi.
Tabella 8- 7
Aree di memoria
Ingressi
I
Byte di ingresso (IBx), word di ingresso (Iwx), doppia word di ingresso (IDx)
Uscite
Q
Byte di uscita (Qbx), word di uscita (Qwx), doppia word di uscita (QDx)
Merker
M
Byte di merker (Mx), word di merker (Mw), doppia word di merker (MDx)
Temporizzatori
T
Tempo (Tx)
Contatore
C
Contatori (Zx)
Dati
V
Byte di dati (Vbx), word di dati (Vwx), doppia word di dati (VDx)
Formato
B
Binario
H
Esadecimale
D
Decimale
Con le doppie parole non è possibile la rappresentazione binaria. I contatori e
i temporizzatori hanno una rappresentazione decimale.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
135
Sistema
8.5 SYSTEM - Softkey "PLC"
Figura 8-37
Visualizzazione dello stato PLC
2SHUDQGR
L'indirizzo dell'operando indica di volta in volta il valore incrementato di 1.
2SHUDQGR
L'indirizzo dell'operando indica di volta in volta il valore ridotto di 1.
&DQFHOODUH
Tutti gli operandi vengono cancellati.
0RGLILFDUH
L’aggiornamento ciclico dei valori viene interrotto. Successivamente si possono modificare i
valori degli operandi.
136
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.5 SYSTEM - Softkey "PLC"
/LVWD
VWDWR
Con la funzione "Lista di stato" si possono visualizzare e modificare i segnali PLC.
Vengono proposte tre liste:
● Ingressi (impostazione base) lista di sinistra
● Merker (impostazione base) lista centrale
● Uscite (impostazione base) lista di destra
● Variabile
Figura 8-38
0RGLILFDUH
Lista di stato PLC
Questo tasto softkey consente di modificare il valore della variabile evidenziata. La modifica
viene accettata premendo "Conferma".
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
137
Sistema
8.5 SYSTEM - Softkey "PLC"
%ORFFR
HGLWD]LRQH
Alla colonna attiva è assegnato un nuovo campo. La maschera di dialogo propone i quattro
campi per la selezione. Ad ogni colonna è possibile assegnare un indirizzo di start che deve
essere inserito nel relativo campo d'immissione. Abbandonando la maschera di
impostazione il controllo numerico memorizza queste impostazioni.
Figura 8-39
Maschera di selezione del tipo di dati
Per navigare all'interno e tra le colonne si utilizzano i tasti cursore e "Page up" / "Page
Down"
3URJUDPPD
3/&
Diagnostica PLC con la rappresentazione in schema a contatti (vedere il capitolo
"Diagnostica PLC con rappresentazione in schema a contatti").
/LVWD
SURJUDPPL
Si possono selezionare ed eseguire programmi pezzo via PLC. Per questo il programma
applicativo del PLC scrive un numero di programma nell'interfaccia PLC che
successivamente, con l'aiuto di una lista di riferimento, viene convertito in un nome di
programma. Si possono gestire al max. 255 programmi.
Figura 8-40
138
Lista dei programmi PLC
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.5 SYSTEM - Softkey "PLC"
Il dialogo elenca tutti i file della directory MPF e l'abbinamento nella lista di riferimento
(PLCPROG.LST). Il tasto TAB consente di commutare tra le due colonne. Le funzioni dei
softkey Copiare, Inserire e Cancellare sono disponibili in base al contesto. Se il cursore si
trova sul lato sinistro, è disponibile solo la funzione Copiare. Sul lato destro, con le funzioni
Inserire e Cancellare è possibile modificare la lista di riferimento.
Riferimento alla bibliografia per segnali di interfaccia
SINUMERIK 802D sl Manuale di guida alle funzioni ; Segnali di interfaccia vari (A2)
SINUMERIK 802D sl Libretto di descrizione parametri
&RSLDUH
Copia il nome file selezionato nella memoria intermedia.
,QVHULUH
Inserisce il nome file nella posizione attuale del cursore.
&DQFHOODUH
Cancella il nome file selezionato dalla lista di assegnazione.
Struttura della lista di riferimento (file PLCPROG.LST)
La lista è suddivisa in 3 parti:
Numero
Campo
Livello di protezione
1 ... 100
Area utente
Utente
101 ... 200
Costruttore della macchina
Costruttore della macchina
201 ... 255
Siemens
Siemens
La notazione avviene riga per riga per ogni programma. Per ogni riga sono previste due
colonne che devono essere separate l'una dall'altra con TAB, spazi o caratteri "l". Nella
prima colonna deve essere indicato il numero di riferimento del PLC e nella seconda colonna
il nome del file.
Esempio:
1 | Albero.mpf
2 | Cono.mpf
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
139
Sistema
8.5 SYSTEM - Softkey "PLC"
(ODEW[W
DOODUPH3/&
Questa funzione consente di inserire e modificare i testi di allarme utente del PLC.
Selezionare con il cursore il numero di allarme desiderato. Nella riga d'immissione si
visualizza contemporaneamente il testo attualmente valido.
Figura 8-41
Elaborazione del testo di allarme PLC
Inserire il nuovo testo nella riga d'immissione. Terminare l'immissione con il tasto "Input" e
memorizzare con "Memorizzare".
Per la notazione dei testi vedere le istruzioni operative.
140
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.6 SYSTEM - Softkey "File MIS"
8.6
SYSTEM - Softkey "File MIS"
)LOHGL0,6
Il menu consente di creare, esportare o importare, copiare, cancellare, ecc. file generici,
archivi di messa in servizio e progetti PLC.
La finestra visualizza il contenuto del drive selezionato in una struttura ad albero. I softkey
orizzontali elencano i drive disponibili per la selezione. I softkey verticali contengono le
funzioni di controllo consentite per il drive.
Assegnazioni impostate in modo fisso:
● Dati 802D: Dati di messa in servizio
● CF-Card utente: Dati utente su CF-Card
● Collegamento RCS: dati di un drive del PC/PG abilitato tramite il tool RCS (solo per
SINUMERIK 802D sl pro)
● RS232: Interfaccia seriale
● Drive del costruttore: dati memorizzati dal costruttore
● Drive USB: dati cliente su FlashDrive USB
● Archivio costruttore: dati di messa in servizio archiviati su scheda System CompactFlash
La gestione di tutti i dati avviene secondo il principio del "copia e incolla".
Figura 8-42
File di MIS
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
141
Sistema
8.6 SYSTEM - Softkey "File MIS"
'DWL'
I singoli gruppi di dati nel settore "Dati 802D" hanno il seguente significato:
Nota
La compensazione della flessione viene elencata SOLO se la relativa funzione è stata
attivata.
● Dati (in formato testo)
Questi sono dati di inizializzazione speciali e vengono trasportati come file ASCII.
– Dati macchina
– Dati di setting
– Dati utensile
– Parametri R
– Spostamento origine
– Compensazione errore passo vite
– Compensazione della flessione
– Dati utente globali
● Archivio di messa in servizio (azionamento/NC/PLC/HMI)
Questi dati formano un file di messa in servizio per dati HMI e vengono trasportati in
formato binario nell'archivio HMI.
– Dati macchina azionamento
– Dati NC
– Directory NC
– Dati macchina di visualizzazione
– Compensazione errore passo vite
– Compensazione della flessione
– Progetto PLC
– Dati HMI e applicazioni
● Progetto PLC (*.PTE)
Grazie al supporto della gestione di un progetto PLC nel formato di esportazione del
Programming Tool, è possibile uno scambio diretto tra controllo numerico e Programming
Tool senza conversione.
● File per chiave di licenza
6FKHGD
&)FOLHQWH
142
Importazione ed esportazione dei dati di una scheda CompactFlash (scheda CF).
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Sistema
8.6 SYSTEM - Softkey "File MIS"
&ROOHJ5&6
Importazione ed esportazione dei dati tra la rete e un PG/PC. Sul PG/PC deve essere
installato il tool RCS (solo per SINUMERIK 802D sl pro).
Nota
Il tool RCS dispone di un'esaustiva guida in linea. In questa guida sono descritte ulteriori
procedure, come ad es. stabilire una connessione, gestire un progetto, ecc.
56
Importazione ed esportazione dei dati tramite l'interfaccia RS232.
$YDQWL
3URWRFROOR
HUURUL
Nota
Con la funzione softkey "Ulteriore..." si ha la possibilità tra l'altro di visualizzare il protocollo
di trasmissione. A riguardo è disponibile la funzione "Protocollo di errore".
,PSRVWD]
Visualizzazione e modifica dei parametri dell'interfaccia RS232. Le modifiche delle
impostazioni sono attive immediatamente.
La funzione softkey "Memorizzare" consente di conservare le impostazioni eseguite anche in
seguito ad uno spegnimento.
Il softkey "Impostazioni standard" riporta tutte le impostazioni a quelle di base.
Figura 8-43
Parametri dell'interfaccia RS232
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
143
Sistema
8.6 SYSTEM - Softkey "File MIS"
Parametri dell’interfaccia
Tabella 8- 8
Parametri dell’interfaccia
Parametri
Descrizione
Tipo di
apparecchio
RTS CTS
Il segnale RTS ( Request to Send) gestisce la trasmissione del dispositivo di
trasmissione dati.
Il segnale CTS (Clear to Send) come segnale di conferma per RTS indica che
l'unità è pronta per la trasmissione dei dati.
Baudrate
Impostazione della velocità dell'interfaccia.
300 Baud
600 Baud
1200 Baud
2400 Baud
4800 Baud
9600 Baud
19200 Baud
38400 Baud
57600 Baud
115200 Baud
Bit di stop
Numero dei bit di stop nella trasmissione asincrona.
Impostazione:
1 bit di stop (preimpostazione)
2 bit di stop
Parità
I bit di parità sono utilizzati per l'identificazione degli errori. Sono aggiunti al
carattere codificato per trasformare il numero delle posizioni impostate a "1" in un
numero dispari o in un numero pari.
Impostazione:
nessuna parità (preimpostazione)
parità pari
parità dispari
Bit di dati
Numero dei bit di dati nella trasmissione asincrona.
Impostazione:
7 bit di dati
8 bit dati (preimpostazione)
Sovrascrittura
con conferma
'ULYH
FRVWUXWW
'ULYH
86%
144
Y: Nell'immissione in memoria si controlla se il file esiste già nel controllo numerico.
N: I file vengono sovrascritti senza richiesta di conferma.
Importazione ed esportazione dei dati della directory costruttore "F".
Importazione ed esportazione dei dati di un FlashDrive USB.
Rettifica planare
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Sistema
8.6 SYSTEM - Softkey "File MIS"
DUFKLYLR
SURGXW
Creazione/ripristino di un archivio di messa in servizio su/da scheda CompactFlash del
sistema.
Nella seguente immagine non è stato ancora creato alcun file di archivio. Il simbolo per
l'archivio ZIP segnala ciò con un punto esclamativo.
Figura 8-44
Archivio del produttore, file di archivio non ancora creato
Softkey verticali
Quando si attivano le funzioni file, vengono visualizzati i seguenti softkey:
● "Rinomina": con questa funzione è possibile rinominare un file precedentemente
selezionato con il cursore.
● "Nuova directory": crea una nuova directory
● "Copia": copia uno o più file nella memoria intermedia.
● "Incolla": inserisce file o directory dalla memoria intermedia nella directory attuale.
● "Cancella": cancella il nome file selezionato dalla lista di assegnazione.
● "Seleziona tutto": tutti i file vengono evidenziati per le successive operazioni.
● "Proprietà": visualizza la capacità di memoria.
● "Lista ordini": visualizza una lista con gli ordini di file attivi e offre la possibilità di terminare
o di visualizzare un ordine di file.
$YDQWL
Con questa funzione si passa ai softkey verticali corrispondenti.
Nota
Se alcune funzioni sono visualizzate in grigio, ciò significa che non sono disponibili per la
directory o il drive selezionato.
Rettifica planare
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145
Sistema
8.7 Visualizzazione allarmi
8.7
Visualizzazione allarmi
Sequenza operativa
6<67(0
$/$50
Viene richiamata la finestra degli allarmi. Tramite softkey si possono ordinare gli allarmi NC.
Gli allarmi PLC non vengono ordinati.
Figura 8-45
Finestra di visualizzazione degli allarmi
Softkey
0DVVLPD
SULRULW¢
La visualizzazione degli allarmi avviene secondo la loro priorità. L'allarme con priorità più
elevata si trova all'inizio della lista.
8OWLPR
DOODUPH
La visualizzazione degli allarmi avviene secondo la loro sequenza temporale. L'allarme più
recente si trova all'inizio della lista.
3ULPR
DOODUPH
La visualizzazione degli allarmi avviene secondo la loro sequenza temporale. L'allarme più
vecchio si trova all'inizio della lista.
$UUHVWD
DJJLRUQDP
L'aggiornamento degli allarmi presenti viene arrestato/avviato.
146
Rettifica planare
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Sistema
8.7 Visualizzazione allarmi
3URWRFROOR
DOODUPL
Tutti gli allarmi vengono protocollati.
Figura 8-46
Protocollo allarmi
Il protocollo viene cancellato con il softkey "Cancella protocollo".
6DOYD
LQ
Il file viene esportato attraverso il softkey "Salva come..." tra l'altro su una scheda
CompactFlash (scheda CF) o su FlashDrive USB.
Rettifica planare
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Sistema
8.7 Visualizzazione allarmi
148
Rettifica planare
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9
Cicli
9.1
Panoramica dei cicli
I cicli sono sottoprogrammi tecnologici.
Con i cicli si può realizzare un determinato processo di lavorazione di validità generale,
come ad esempio rettifica di gole, diamantatura o rettifica longitudinale.
L'adattamento dei cicli al problema concreto avviene tramite parametri di assegnazione.
Nella verifica intervengono essenzialmente due diversi cicli tecnologici:
● Ravvivatura della mola
● Rettifica del pezzo
La lavorazione di diamantatura e rettifica avviene utilizzando i cicli NC.
La diamantatura di utensili di rettifica dopo un certo tempo è necessaria per ripristinare il
profilo iniziale delle mole usurate.
Nella diamantatura della mola vengono perseguiti due obiettivi:
● Profilatura - tramite la quale si ripristina la forma desiderata della mola.
● Affilatura - tramite la quale si ripristina la capacità di taglio della mola.
I cicli di rettifica per il pezzo permettono di eseguire la lavorazione di rettifica planare degli
assi di incremento Y/Z in posizione ortogonale.
Cicli di rettifica
Con il controllo numerico SINUMERIK 802D sl si possono eseguire i seguenti cicli per la
rettifica planare:
CYCLE406
Posizionamento Z con la mola
CYCLE407
Accostamento della posizione di sicurezza
CYCLE408
Tuffo con pendolamento a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura)
CYCLE409
Rettifica superficiale a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura)
CYCLE416
Diamantatura e profilatura
CYCLE426
Tuffo con pendolamento
CYCLE427
Rettifica superficiale con incremento continuo
CYCLE428
Rettifica superficiale con incremento intermittente
CYCLE429
Rettifica del profilo
CYCLE430
Diamantatura, rullo di profilatura
CYCLE446
Selezione della velocità periferica della mola
I cicli sono forniti con il toolbox. Essi si caricano nella memoria dei programmi pezzo tramite
l'interfaccia RS232 durante la messa in servizio del controllo numerico.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
149
Cicli
9.1 Panoramica dei cicli
Comando durante lo svolgimento di un ciclo di lavorazione
Tutti i cicli possono lavorare a scelta con incremento automatico e con incremento manuale
tramite volantino. Durante la lavorazione è anche possibile interrompere il ciclo e forzare una
diamantatura intermedia.
Nota
Il costruttore della macchina inserisce le possibilità operative (ad es. diamantatura
intermedia) sui tasti della pulsantiera di macchina CNC.
La lavorazione può poi proseguire a partire da una una quota preliminare.
Quando si parametrizza un ciclo, le varie possibilità operative sono indicate da simboli
visualizzati sopra il disegno schematico (vedere la figura seguente).
Figura 9-1
Disegno schematico dei parametri per un ciclo
I simboli hanno il significato seguente.
Interruzione del ciclo con allontanamento alla posizione di svincolo e scarico
Diamantatura intermedia con scarico
Possibilità di incremento manuale tramite volantino in direzione Y
Possibilità di incremento manuale tramite volantino in direzione Z
Nota
Le funzioni relative ai simboli (ad es. "interruzione ciclo") restano attive finché è presente
una quota di penetrazione incrementale.
L'interruzione del ciclo agisce anche nella rettifica in aria.
150
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.2 Presupposti per i cicli
9.2
Presupposti per i cicli
Presupposti
I requisiti per i singoli cicli sono i seguenti:
1. Il piano di lavorazione deve essere attivo.
In linea di principio, nella rettifica planare sono possibili tutti i piani di lavorazione.
Normalmente viene tuttavia selezionato G19 perché è necessario per la diamantatura
(Y/Z).
Questo piano viene attivato anche per la selezione degli assi di geometria.
Nel processo possono però essere attivi anche altri piani (G17, G18).
La dipendenza dei piani è legata all'asse di incremento e ai rispettivi assi di
pendolamento.
2. Prima di richiamare il ciclo occorre programmare un numero utensile e la corrispondente
correzione utensile.
3. La velocità periferica della mola si ricava dai parametri con le velocità periferiche in
CYCLE446.
4. Nel file SGUD_MA.DEF sono assegnati tutti i comandi M specifici della macchina, come
la direzione di rotazione del mandrino, il refrigerante o la commutazione del mezzo di
misura.
Il costruttore della macchina può modificare questi valori.
5. Oltre ai dati di correzione per la mola e il diamantatore è necessario assegnare i dati di
rettifica specifici dell'utensile.
6. Ad esempio, per calcolare il primo incremento, la risoluzione di calcolo deve essere
almeno 10 volte quella di immissione nel dato macchina di visualizzazione per poter
calcolare la posizione iniziale con la rettifica planare.
Per la risoluzione di calcolo vengono utilizzati i seguenti dati macchina:
– Risoluzione di calcolo
MD10200 INT_INCR_PER_MM (Precisione di calcolo per le posizioni lineari) o
MD10210 INT_INCR_PER_DEG (Precisione di calcolo per la risoluzione angolare)
– Risoluzione di immissione
MD203 DISPLAY_RESOLUTION (risoluzione di visualizzazione) o
MD204 DISPLAY_RESOLUTION_INCH (risoluzione di visualizzazione per sistema di
misura in inch)
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
151
Cicli
9.3 Programmazione dei cicli
9.3
Programmazione dei cicli
Un ciclo viene definito come sottoprogramma con nome e lista dei parametri.
9.3.1
Richiamo e condizioni di ritorno
Le funzioni G attive prima del richiamo del ciclo e lo spostamento programmabile restano
immutate anche dopo il ciclo.
Prima di richiamare il ciclo è necessario definire il piano di lavoro (G17, G18, G19). Un ciclo
lavora nel piano attuale con i seguenti assi:
● 1. asse del piano (ascissa)
● 2. asse del piano (ordinata)
● Asse utensile/asse di incremento, 3° asse, verticale sul piano (applicata).
$SSOLFDWD
=
WD
QD
*
GL
2U
<
*
*
$V
FLV
VD
;
Assegnazioni dei piani e degli assi:
152
Istruzione
G17
Piano
Asse di incremento verticale
X/Y
Z
G18
Z/X
Y
G19
Y/Z
X
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.3 Programmazione dei cicli
9.3.2
Segnalazione di errori e trattamento degli errori
9.3.2.1
Generalità
Se nei cicli vengono riconosciuti stati erronei, interviene un allarme e l'esecuzione del ciclo
viene interrotta.
Inoltre i cicli emettono delle segnalazioni nella riga di dialogo del controllo numerico. Queste
segnalazioni non interrompono la lavorazione.
Riferimento alla bibliografia
Gli errori con le reazioni necessarie e i messaggi nella riga di dialogo del controllo sono
descritti nel Manuale di diagnosi SINUMERIK 802D sl.
9.3.2.2
Trattamento degli errori nei cicli
Nei cicli vengono generati allarmi con numero tra 61000 e 62999. Questo settore numerico è
ulteriormente suddiviso in relazione alle reazioni agli allarmi e ai criteri di tacitazione. Il testo
dell'errore che viene visualizzato contemporaneamente con il numero dell'allarme dà
un'ulteriore informazione sulla causa dell'errore.
Numero di allarme Criterio di
tacitazione
Reazione con allarme
61000 ... 61999
NC_RESET
La preparazione del blocco nell'NC viene interrotta
62000 ... 62999
Tasto di
cancellazione
L'esecuzione del programma non viene interrotta; solo
visualizzazione
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
153
Cicli
9.3 Programmazione dei cicli
9.3.3
Richiamo del ciclo e lista dei parametri
I cicli lavorano con variabili definite dall'utente. I parametri di assegnazione per i cicli
possono essere trasferiti al momento del richiamo del ciclo tramite la lista dei parametri.
Nota
I richiami dei cicli richiedono sempre un blocco a sé stante.
Indicazioni fondamentali per l'assegnazione parametri per i cicli standard
Il manuale di programmazione descrive per ogni ciclo la lista parametri con
● ordine di successione e
● tipo.
L'ordine di successione dei parametri assegnati deve essere assolutamente rispettato.
Ogni parametro di assegnazione per un ciclo ha un determinato tipo di dati. Quando si
richiama un ciclo, per i parametri utilizzati si deve rispettare il tipo di dati. Nell'elenco dei
parametri è possibile trasferire i seguenti dati:
● Parametri R
● Costanti
Se nella lista parametri si utilizzano parametri R, a questi occorre che siano prima assegnati
valori nel programma. I cicli possono essere richiamati nei seguenti modi:
● con una lista dei parametri incompleta oppure
● omettendo dei parametri
Se si vogliono omettere gli ultimi parametri di trasmissione che dovrebbero essere inseriti nel
richiamo, si può terminare la lista dei parametri in anticipo con ")". Se invece si vogliono
omettere dei parametri all'interno della lista, al loro posto va scritta una virgola: "..., ,..." .
Nota
Non si hanno verifiche di plausibilità per valori dei parametri con un campo di valori discreto
o limitato, a meno che in un ciclo non sia descritta esplicitamente una reazione ad un errore.
Se la lista parametri, al momento di richiamare il ciclo, contiene un numero di definizioni
superiore rispetto ai parametri definiti nel ciclo, viene visualizzato l'allarme NC generico
12340 "Numero parametri eccessivo" e il ciclo non viene eseguito.
Richiamo del ciclo
Le diverse possibilità per scrivere un richiamo del ciclo sono rappresentate negli esempi di
programmazione dei singoli cicli.
154
Rettifica planare
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Cicli
9.3 Programmazione dei cicli
Requisiti hardware
Per l'impiego dei cicli di rettifica, la rettificatrice deve soddisfare ulteriori presupposti
hardware.
Per la sovrapposizione del movimento in diamantatura sono necessari uno o due volantini.
Deve essere possibile il collegamento di dispositivi esterni:
● Dispositivo ad impulso sonoro
● Controllo dimensionale
● Tastatore di misura a commutazione
● 7 ingressi veloci tramite MCPA per:
– Controllo dimensionale (5 ingressi)
– Dispositivo ad impulso sonoro (2 ingressi)
Condizioni per il richiamo e il ritorno
I cicli di rettifica sono programmati indipendentemente dai nomi concreti degli assi. Nel
programma sovraordinato occorre eseguire l'accostamento privo di collisioni alla posizione di
rettifica prima del richiamo del ciclo.
I valori adeguati per la velocità di rotazione del mandrino ed il relativo senso di rotazione
devono essere programmati nel programma pezzo, quando per questi non sono previsti
parametri di assegnazione nel ciclo di rettifica.
Le funzioni G attive prima del richiamo del ciclo restano immutate anche dopo il ciclo.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
155
Cicli
9.3 Programmazione dei cicli
Sistemi di coordinate nella rettifica
Le rettifiche a CNC hanno generalmente un sistema di coordinate per la rettifica e per la
diamantatura. I punti zero di entrambi i sistemi di coordinate devono essere confermati una
volta durante la messa a punto della macchina.
Il punto zero pezzo viene determinato dall'operatore durante la messa a punto della
macchina sfiorando il pezzo in tutti gli assi necessari. A questo punto zero si riferiscono tutte
le ulteriori impostazioni geometriche per la creazione dei programmi automatici.
Il punto zero di diamantatura viene determinato durante la messa a punto della macchina
sfiorando la mola di diamantatura con il diamantatore. Per il programma di diamantatura
esso viene utilizzato come punto di riferimento.
;
*
;
=
' B*&B'180
=
' B*&B'180
Figura 9-2
' B*&B'180
Sistemi di coordinate nella rettifica
Definizione del piano
Prima dell'utilizzo dei cicli di rettifica deve essere attivato G507. L'asse di incremento di
regola è il primo asse geometrico.
Prima del richiamo deve essere attivata una correzione di lunghezza. Essa è sempre
efficace nel piano selezionato e rimane attiva anche dopo la fine del ciclo.
Tipi di mole per rettifica
I cicli supportano due tipi di mole, diritte e inclinate.
La mola durante la lavorazione avanza esclusivamente in direzione -Y o -Z.
156
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.3 Programmazione dei cicli
Utilizzo di dispositivi di misura e sensori
Nella rettifica si possono impiegare i seguenti dispositivi di misura/sensori:
● Tastatori di misura
● Controllo dimensionale
● Dispositivo ad impulso sonoro
Con un sensore di misura orientabile viene rilevata una posizione longitudinale in Z. Questa
posizione dell'asse viene memorizzata in un parametro e serve per il calcolo della correzione
degli errori dovuti al bloccaggio di ogni pezzo.
Un controllo dimensionale è contemporaneamente a contatto con il diametro pezzo durante
la lavorazione di rettifica. Nelle coordinate del sovrametallo in Y per sgrossatura, finitura e
microfinitura, esso realizza la commutazione dell'avanzamento oppure il rilevamento della
posizione finale.
Il sensore a rilevamento dell'impulso sonoro (dispositivo a cassa armonica) realizza l'arresto
dell'avanzamento non appena viene rilevato il diametro del pezzo mediante l'impulso sonoro
stesso. Ne risultano condizioni di accostamento ottimali nel tempo.
Rettifica planare
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157
Cicli
9.4 Supporto cicli nell’editor dei programmi
9.4
Supporto cicli nell’editor dei programmi
L'editor dei programmi offre un supporto alla programmazione per l'inserimento di richiami
dei cicli e per l'impostazione di parametri.
Funzione
Il supporto per cicli offre le seguenti funzionalità:
● selezione dei cicli tramite softkey
● Maschere di impostazione per la definizione dei parametri con figure di help
Dalle singole maschere viene generato un codice di programma riconvertibile.
Sommario dei file necessari
Per il supporto cicli sono necessari i seguenti file:
● sc.com
● cov.com
Nota
Questi file vengono caricati con la messa in servizio del controllo numerico e devono
restare sempre caricati.
158
Rettifica planare
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Cicli
9.4 Supporto cicli nell’editor dei programmi
Utilizzo del supporto cicli
/DYRUD]LRQH
&LFOLGL
UHWWLILFD
5HD
OL]]D]LRQH
8WHQVLOH
930
0DUFDWXUDGL
EORFFKL
&RSLD
EORFFR
,QVHULPHQWR
EORFFR
&DQFHOOD]LRQH
EORFFR
7URYD
1XPH
UD]LRQH
*UDGRGL
VLFXUH]]D
8WHQVLOHSHU
JROH
3HQGRODPHQWR
'LDPDQ
WDWXUD
|OLYHOOR
5HWWLILFDGL
SURILOL
|OLYHOOR
'LDPDQWDWXUD
DUXOOL
5HWWLILFD
8WHQVLOHSHU
JROH
DVWDGL
6XSHUILFLDOH
DVWDGL
,QGLHWUR
Figura 9-3
'LDPDQWDWXUD
GHOSHUFRUVR
3RV=FRQ
PROD
6XSHUILFLDOH
FRQW
6XSHUILFLDOH
LQWHUP
5LFRQYHU
VLRQH
,QGLHWUR
Struttura di menu per il supporto dei cicli
Per inserire un richiamo del ciclo in un programma è necessario procedere come segue:
● Nella barra dei softkey orizzontali con il softkey "Cicli di rettifica" si può commutare nelle
barre di selezione dei singoli cicli.
● La selezione del ciclo avviene con la barra verticale dei softkey fino alla comparsa della
relativa maschera d'immissione con la pagina di help.
● I valori di conteggio possono essere introdotti direttamente. Al momento dell'introduzione
viene verificato se i valori si trovano nel campo consentito.
● Alcuni parametri che possono accettare solo pochi valori, si selezionano mediante il tasto
toggle.
● Confermare con "OK" (oppure, in caso di immissione errata, con "Interruzione").
Riconversione
La riconversione del codice di programma serve ad apportare modifiche ad un programma
esistente mediante il supporto per cicli.
Il cursore viene posizionato sulla riga da modificare e viene premuto il softkey
"Riconversione". In questo modo viene riaperta la corrispondente maschera di impostazione,
da cui è stata generata la sezione di programma e si possono modificare ed accettare i
valori.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
159
Cicli
9.5 Posizionamento Z con la mola - CYCLE406
9.5
Posizionamento Z con la mola - CYCLE406
Programmazione
CYCLE406( N_SITZ, CLEAR, CAL, Z_LPOS, MODE, Y_POS, Z_POS, ZSTW, A_Z, F_LU,
F_SR, N_FR, FX, XSTART, XENDE)
Parametri
Tabella 9- 1
Parametri CYCLE406
Parametri
Tipo di
dati
Significato
N_SITZ
INT
Numero della sede
CLEAR
INT
Cancellare la vecchia traslazione prima dell'accostamento
CAL
INT
Impostare l'asse alla fine sulla posizione Z
Z_LPOS
INT
Direzione durante lo svincolo
MODE
INT
Tipo accostamento :
0 = sensore+volantino
1 = sensore+ sovrametallo
2 = solo volantino
3 = volantino+sovrametallo
Y_POS
REAL
Altezza
Z_POS
REAL
Posizione Z per valore di impostazione
ZSTW
REAL
Traslazione Z
A_Z
REAL
Sovrametallo Z dopo contatto
F_LU
REAL
Avanzamento per rilevamento sonoro ad ogni passata
F_SR
REAL
Avanzamento di rettifica per passata
N_FR
REAL
Passate di spegnifiamma durante l'oscillazione
FX
REAL
Avanzamento asse X
XSTART
REAL
Posizione iniziale dell'asse X
XFINE
REAL
Posizione finale dell'asse X
Funzione
Il ciclo serve ad accostare e impostare una posizione Z con la mola rettificatrice.
Procedura
Il ciclo esegue il preposizionamento Z e inizia l'accostamento, opzionalmente con impulso
sonoro o solo con volantino.
Dopo il riconoscimento del contatto viene asportato un valore tramite il volantino o rispetto al
punto di contatto.
Nel punto finale, quando il parametro CAL è impostato a "1", l'asse Z si trova nella
posizione Z.
160
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.5 Posizionamento Z con la mola - CYCLE406
Se non è configurato un ingresso per impulso sonoro, il ciclo passa immediatamente al
volantino all'inizio dell'operazione in presenza di un avanzamento di rettifica in aria.
Disegno schematico dei parametri di geometria
Figura 9-4
Posizionamento Z con la mola - CYCLE406
Esempio di programmazione
Sequenza di lavorazione:
● Tastatore su posizione -100.0000 mm alla posizione Y -20.0000 mm, la traslazione
precedente viene prima cancellata e il valore dell'asse viene impostato sul punto finale.
● L'incremento avviene esclusivamente con il volantino manuale.
● Se è selezionato un incremento automatico, questo avviene ad ogni passata.
● La posizione iniziale è a -110.000 mm.
● L'avanzamento della tavola è di 30000 mm/min tra i punti -350 e 100 (percorso di
oscillazione 450).
● Dopo l'interruzione dell'incremento vengono eseguite le passate spegnifiamma.
● Come esempio nel passaggio successivo il ciclo prosegue con un tuffo con
pendolamento su 3 livelli. Ogni volta vengono rettificati 50 micrometri di materiale, dato
che l'asse era stato precedentemente calibrato a -100 mm.
N10 T2D2
N20 CYCLE446( 20)
N30 CYCLE406( 0, 1, 1, -1, 2, -20, -100, 10, 0.1, 3, 0.1, 1, 30000, -350, 100)
N40 CYCLE408( 0, 100, -350, -20, -99.95, 0, 0, 0, 0, 0, -0.05, 0.02, 0.005, 0, 0.01,
0.002, 0.001, 1, 1, 5, 0, 1, 0, 0, 0.01, 30000, 30000, 30000, 30000)
N50 M30
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
161
Cicli
9.6 Posizione di sicurezza - CYCLE407
9.6
Posizione di sicurezza - CYCLE407
Programmazione
CYCLE407(YS, STORE, KOORD)
Parametri
Tabella 9- 2
Parametri CYCLE407
Parametri
Tipo di dati
Significato
YS
REAL
Posizione di svincolo mm
STORE
INT
Salvataggio globale posizione 0/1
KOORD
INT
Posizione in SCP =1 o SCM=0
Funzione
Il ciclo serve ad accostare una posizione di sicurezza durante la rettifica o in caso di
interruzioni, come durante la diamantatura intermedia.
Procedura
Il ciclo prova la posizione corrente e la accosta se l'asse di incremento è minore del valore
immesso.
A seconda del parametro KOORD, l'accostamento avviene nel sistema di coordinate pezzo
o macchina (coordinate di base).
Disegno schematico dei parametri di geometria
Figura 9-5
162
Posizione di sicurezza - CYCLE407
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.7 Tuffo con pendolamento a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura) - CYCLE408
9.7
Tuffo con pendolamento a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura) CYCLE408
Programmazione
CYCLE408( N_SITZ, XSTART, XEND, YEND ZEND, KS, Y_A_LU, Y_A_SR, Y_A_SL,
Y_A_FS, Z_A_LU, Z_A_SR, Z_A_SL, Z_A_FS, LUZ, SRZ, SLZ, FSZ, N_SR, N_SL, N_FS,
D_SR, D_SL, D_FS, ESL, EFS, FX_SR, FX_SL, FX_FS, FR)
Parametri
Tabella 9- 3
Parametri CYCLE408
Parametri
Tipo di
dati
Significato
N_SITZ
INT
Numero della sede
XSTART
REAL
Posizione iniziale dell'asse X (ass)
XEND
REAL
Posizione finale dell'asse X (ass)
YEND
REAL
Posizione Y della mola, quota finita (ass)
ZEND
REAL
Posizione Z della mola (ass), quota finita
KS
INT
Impulso sonoro
Y_A_LU
REAL
Sovrametallo rettifica in aria (incr.)
Y_A_SR
REAL
Sovrametallo sgrossatura (incr.)
Y_A_SL
REAL
Sovrametallo finitura (incr.)
Y_A_FS
REAL
Sovrametallo microfinitura (incr.)
Z_A_LU
REAL
Sovrametallo rettifica in aria (incr.)
Z_A_SR
REAL
Sovrametallo sgrossatura (incr.)
Z_A_SL
REAL
Sovrametallo finitura (incr.)
Z_A_FS
REAL
Sovrametallo microfinitura (incr.)
LUZ
REAL
Incremento ad ogni passata di rettifica in aria
SRZ
REAL
Incremento ad ogni passata di sgrossatura
SLZ
REAL
Incremento ad ogni passata di finitura
FSZ
REAL
Incremento ad ogni passata di microfinitura
N_SR
INT
Passate spegnifiamma dopo la sgrossatura
N_SL
INT
Passate spegnifiamma dopo la finitura
N_FS
INT
Passate spegnifiamma dopo la microfinitura
D_SR
INT
Passate di diamantatura prima della sgrossatura
D_SL
INT
Passate di diamantatura prima della finitura
D_FS
INT
Passate di diamantatura prima della microfinitura
ESL
INT
Scarico prima della finitura
EFS
INT
Scarico prima della microfinitura
FX_SR
REAL
Avanzamento X di sgrossatura
FX_SL
REAL
Avanzamento X di finitura
FX_FS
REAL
Avanzamento X di microfinitura
FR
REAL
Avanzamento Y/avanzamento Z
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
163
Cicli
9.7 Tuffo con pendolamento a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura) - CYCLE408
Funzione
Il ciclo Tuffo con 3 livelli viene richiamato per lavorare una cava o una superficie più piccola
della larghezza della mola.
Un altro impiego è la rettifica di superfici frontali, in cui la superficie viene rettificata con la
tecnica del pendolamento.
L'incremento avviene nei punti di inversione. Il ciclo supporta la diamantatura intermedia,
l'interruzione e il volantino.
La reazione dei tasti agisce sempre solo nel punto finale.
Al termine si ha il distacco alla posizione del sovrametallo.
È possibile l'incremento in direzione Y o Z, tenendo conto che Z può essere sia negativo che
positivo.
All'inizio della lavorazione si può lavorare con una quota d'incremento maggiorata. Se
l'impulso sonoro ha rilevato il contatto, l'utensile si ritira della quota d'incremento dell'impulso
sonoro meno quella di rettifica. Se non è configurato un ingresso per impulso sonoro, il ciclo
passa immediatamente al funzionamento con volantino all'inizio dell'operazione.
Il ciclo esegue una divisione automatica del taglio in sgrossatura, finitura e microfinitura. Si
possono programmare passate spegnifiamma dopo ogni livello.
Dopo la sgrossatura e la finitura si può eseguire uno scarico.
Prima di ogni passo tecnologico si possono programmare passate di diamantatura.
Procedura
Raggiungimento della posizione del sovrametallo.
Accostamento della posizione iniziale X e della posizione Z.
Avvio del pendolamento, incremento nei punti di inversione.
Il primo incremento dopo l'avvio del pendolamento viene adattato in modo che tutti gli altri
incrementi corrispondano alla quota d'incremento. Questo processo si verifica anche dopo
un'interruzione, una diamantatura intermedia o la deselezione della sovrapposizione del
volantino.
Dopo l'interruzione o la diamantatura si verifica l'accostamento con un valore di scarico al
punto iniziale della lavorazione.
Al termine avviene il distacco sulla posizione del sovrametallo.
164
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.7 Tuffo con pendolamento a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura) - CYCLE408
Disegno schematico dei parametri di geometria
Figura 9-6
Ciclo d'officina Tuffo a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura) - CYCLE408
Esempio di programmazione 1
Sequenza di lavorazione:
● Tuffo in direzione Y con velocità periferica 20 m/s.
● Nel blocco N30 sovrametallo 0.1 mm impulso sonoro e 0.1 mm di incremento normale,
punto di commutazione finitura 0.05 mm, punto di commutazione finitura finitura
0.01 mm.
● Incremento di 0.03 mm a passata per impulso sonoro, 0.02 mm per la sgrossatura, 0.01
mm per la finitura e 0.002 mm per la microfinitura.
● Dopo la sgrossatura, 1 passata spegnifiamma, dopo la finitura 2 passate e dopo la
microfinitura 3 passate.
● Sempre diamantatura prima della finitura e microfinitura con una sola passata.
● Valore di scarico dopo la sgrossatura di 0.03 mm e dopo la finitura di 0.015 mm.
N10 T1D1
N20 CYCLE446( 20)
N30 CYCLE408( 0, 100, -100, 0, 0, 0, 0.1, 0.1, 0.05, 0.01, 0.1, 0, 0.05, 0.01, 0.03,
0.02, 0.01, 0.002, 1, 2, 3, 0, 1, 1, 0.03, 0.015, 30000, 29000, 28000, 3000)
N40 M30
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
165
Cicli
9.7 Tuffo con pendolamento a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura) - CYCLE408
Esempio di programmazione 2
Sequenza di lavorazione:
● Tuffo in direzione Z con velocità periferica 20 m/s.
● Nel blocco N30 sovrametallo 0.1 mm impulso sonoro e 0.1 mm di incremento normale,
punto di commutazione finitura 0.05 mm, punto di commutazione finitura finitura 0.01mm.
● Incremento di 0.03 mm a passata per impulso sonoro, 0.02 mm per la sgrossatura, 0.01
mm per la finitura e 0.002 mm per la microfinitura.
● Dopo la sgrossatura, 1 passata spegnifiamma, dopo la finitura 2 passate e dopo la
microfinitura 3 passate.
● Sempre diamantatura prima della finitura e microfinitura con una sola passata.
● Valore di scarico dopo la sgrossatura di 0.03 mm e dopo la finitura di 0.015 mm.
N10 T1D1
N20 CYCLE446( 20)
N30 CYCLE408( 0, 100, -100, 0, 0, 0, 0.1, 0, 0.05, 0.01, 0.1, -0.1, 0.05, 0.01,
0.03, 0.02, 0.01, 0.002, 1, 2, 3, 0, 1, 1, 0.03, 0.015, 30000, 29000, 28000, 3000)
N40 M30
166
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.8 Rettifica superficiale a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura) - CYCLE409
9.8
Rettifica superficiale a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura) CYCLE409
Programmazione
CYCLE409( N_SITZ, XSTART, XENDE, ZSTART, ZEND, YEND, B_SR, B_SL, B_FS, KS,
Y_A_LU, Y_A_SR, Y_A_SL, Y_A_FS, LUZ, SRZ, SLZ, FSZ, N_SR, N_SL, N_FS, D_SR,
D_SL, D_FS, ESL, EFS, FX_SR, FX_SL, FX_FS, FZ_SR, FZ_SL, FZ_FS, FY)
Parametri
Tabella 9- 4
Parametri CYCLE409
Parametri
Tipo di dati
Significato
N_SITZ
INT
Numero della sede
XSTART
REAL
Posizione iniziale dell'asse X (ass)
XEND
REAL
Posizione finale dell'asse X (ass)
ZSTART
REAL
Posizione iniziale dell'asse Z (ass)
ZEND
REAL
Posizione finale dell'asse Z (ass)
YEND
REAL
Quota finita (ass)
B_SR
INT
Tipo di lavorazione sgrossatura:
0-continua
1-intermittente
B_SL
INT
Tipo di lavorazione finitura:
0-continua
1-intermittente
B_FS
INT
Tipo di lavorazione microfinitura:
0-continua
1-intermittente
KS
INT
Impulso sonoro
Y_A_LU
REAL
Sovrametallo rettifica in aria (incr.)
Y_A_SR
REAL
Sovrametallo sgrossatura (incr.)
Y_A_SL
REAL
Sovrametallo finitura (incr.)
Y_A_FS
REAL
Sovrametallo microfinitura (incr.)
LUZ
REAL
Incremento ad ogni passata di rettifica in aria
SRZ
REAL
Incremento ad ogni passata di sgrossatura
SLZ
REAL
Incremento ad ogni passata di finitura
FSZ
REAL
Incremento ad ogni passata di microfinitura
N_SR
INT
Passate spegnifiamma dopo la sgrossatura
N_SL
INT
Passate spegnifiamma dopo la finitura
N_FS
INT
Passate spegnifiamma dopo la microfinitura
D_SR
INT
Passate di diamantatura prima della sgrossatura
D_SL
INT
Passate di diamantatura prima della finitura
D_FS
INT
Passate di diamantatura prima della microfinitura
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
167
Cicli
9.8 Rettifica superficiale a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura) - CYCLE409
Parametri
Tipo di dati
Significato
FX_SR
REAL
Avanzamento X di sgrossatura
FX_SL
REAL
Avanzamento X di finitura
FX_FS
REAL
Avanzamento X di microfinitura
FZ_SR
REAL
Avanzamento Z di sgrossatura
FZ_SL
REAL
Avanzamento Z di finitura
FZ_S
REAL
Avanzamento Z di microfinitura
FY
REAL
Avanzamento Y
Funzione
Il ciclo Rettifica superficiale a 3 livelli permette di lavorare una superficie che è più larga della
mola. In questo caso la superficie viene rettificata con la tecnica del pendolamento o in
modo intermittente.
L'incremento Y avviene nei punti di inversione di X e Z (sinistra/dietro, destra/dietro,
sinistra/avanti o destra/avanti).
Il ciclo supporta la diamantatura intermedia, l'interruzione e il volantino.
La reazione dei tasti agisce sempre solo nel punto finale.
Al termine si ha il distacco alla posizione iniziale.
All'inizio della lavorazione si può lavorare con una quota d'incremento maggiorata.
Se l'impulso sonoro ha rilevato il contatto, l'utensile si ritira della quota d'incremento
dell'impulso sonoro meno quella di rettifica.
Se non è configurato un ingresso per impulso sonoro, il ciclo passa immediatamente al
funzionamento con volantino all'inizio dell'operazione.
Il ciclo esegue una divisione automatica del taglio in sgrossatura, finitura e microfinitura.
Si possono programmare passate spegnifiamma dopo ogni livello.
Dopo la sgrossatura e la finitura si può eseguire uno scarico.
Prima di ogni passo tecnologico si possono programmare passate di diamantatura.
Procedura
Avanzamento alla posizione del sovrametallo, accostamento della posizione iniziale X e
della posizione iniziale Z.
Avvio del pendolamento, incremento nei punti di inversione.
Il primo incremento dopo l'avvio del pendolamento viene adattato in modo che tutti gli altri
incrementi corrispondano alla quota d'incremento. Questo processo si verifica anche dopo
un'interruzione, una diamantatura intermedia o la deselezione della sovrapposizione del
volantino.
Il pendolamento non viene eseguito con la funzione di pendolamento, perché altrimenti si
verificano problemi per la cancellazione del percorso residuo che comportano un notevole
dispendio di risorse del PLC.
Dopo l'interruzione o la diamantatura si verifica l'accostamento con un valore di scarico al
punto iniziale della lavorazione.
Al temine si ha il distacco alla posizione iniziale.
168
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.8 Rettifica superficiale a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura) - CYCLE409
Disegno schematico dei parametri di geometria
Figura 9-7
Ciclo d'officina Rettifica superficiale a 3 livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura) CYCLE409
Esempio di programmazione
Sequenza di lavorazione:
● Rettifica superficiale con velocità periferica della mola di 20 m/s.
● Nel blocco N30 percorso a vuoto 0.05 mm e sovrametallo di sgrossatura 0.05 mm,
sovrametallo di finitura 0.025 mm e sovrametallo di microfinitura 0.005 mm.
● Incremento di 0.03 mm a passata per impulso sonoro, 0.02 mm per la sgrossatura, 0.01
mm per la finitura e 0.001 mm per la microfinitura.
● Dopo la sgrossatura, 1 passata spegnifiamma, dopo la finitura 2 passate e dopo la
microfinitura 3 passate.
● Sempre diamantatura prima della finitura e microfinitura con una sola passata.
● 2 passate prima della finitura, 1 passata prima della microfinitura.
● Valore di scarico dopo la sgrossatura di 0.03 mm e dopo la finitura di 0.015 mm.
● Durante la sgrossatura l'incremento è continuo in Z.
● Durante la finitura e la microfinitura l'incremento è invece intermittente.
N10 T2D1
N20 CYCLE446( 20)
N30 CYCLE409( 0, 100, -350, 0, -150, 10, 0, 1, 1, 0, 0.05, 0.05, 0.025, 0.005, 0.03,
0.02, 0.01, 0.001, 1, 2, 3, 0, 2, 1, 0.03, 0.015, 30000, 29000, 28000, 40, 35, 30,
3000)
N40 M30
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
169
Cicli
9.9 Diamantatura e profilatura - CYCLE416
9.9
Diamantatura e profilatura - CYCLE416
Programmazione
CYCLE416(Y_AB, Z_AB_L, Z_AB_R, F_DL_AB, F_BL_AB, F_DR_AB, F_BR_AB, F_Z_AB,
N_ABR, USCH, N_AWST)
Parametri
Tabella 9- 5
Parametri CYCLE416
Parametri
Tipo di
dati
Significato
Y_AB
REAL
Valore di diamantatura in Y (incr.)
Z_AB_L
REAL
Valore di diamantatura in Z a sinistra (incr.)
Z_AB_R
REAL
Valore di diamantatura in Z a destra (incr.)
F_DL_AB
REAL
Avanzamento di diamantatura in Y a sinistra
F_BL_AB
REAL
Avanzamento di diamantatura in traiettoria a sinistra
F_DR_AB
REAL
Avanzamento di diamantatura in Y a destra
F_BR_AB
REAL
Avanzamento di diamantatura in traiettoria a destra
F_Z_AB
REAL
Avanzamento di diamantatura in Z
N_ABR
INT
Numero delle passate di diamantatura
USCH
REAL
Velocità periferica della mola
N_AWST
INT
Numero di pezzi tra due diamantature
Funzione
Il ciclo serve alla diamantatura delle mole mediante diamantatore continuo.
Dopo ogni passata di diamantatura la relativa quota di asportazione viene conteggiata nei
parametri di usura della correzione utensile attuale.
La diamantatura avviene in funzione del contapezzi _GC_WKS.
Procedura
Diamantatura con utilizzo dei cicli di messa a punto per diamantatore continuo (CYCLE432).
170
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.9 Diamantatura e profilatura - CYCLE416
Disegno schematico dei parametri di geometria
Figura 9-8
Diamantatura e profilatura - CYCLE416
Esempio di programmazione
Sequenza di lavorazione:
● Diamantatura di 1 passata con quota 0.02 mm e 0.01mm a sinistra e a destra dopo ogni
5 pezzi.
● Il numero di passate a vuoto è archiviato nei dati utensile, al pari della velocità periferica
dei mandrini se si lavora con un diamantatore rotante.
N10 T1D1
N20 CYCLE416(0.02,0.01,0.01,0.2,0.2,0.2,0.2,0.2,1,35,5)
N30 M30
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
171
Cicli
9.10 Tuffo con pendolamento - CYCLE426
9.10
Tuffo con pendolamento - CYCLE426
Programmazione
CYCLE426( N_SITZ, XSTART, XEND, YEND, ZEND, ZU_ART, KS, Y_A_LU, Y_A_SR,
Z_A_LU, Z_A_SR, LUZ, SRZ, N_FR, A_HEB, FR, FX)
Parametri
Tabella 9- 6
Parametri CYCLE426
Parametri
Tipo di dati
Significato
N_SITZ
INT
Numero della sede
XSTART
REAL
Posizione iniziale dell'asse X (ass)
XEND
REAL
Posizione finale dell'asse X (ass)
YEND
REAL
Posizione Y della mola, quota finita (ass)
ZEND
REAL
Posizione Z della mola (ass), quota finita
ZU_ART
INT
Incremento sinistra/destra/su entrambi i lati
KS
INT
Impulso sonoro
Y_A_LU
REAL
Sovrametallo rettifica in aria (incr.)
Y_A_SR
REAL
Sovrametallo (incr.)
Z_A_LU
REAL
Sovrametallo rettifica in aria (incr.)
Z_A_SR
REAL
Sovrametallo (incr.)
LUZ
REAL
Incremento ad ogni passata di rettifica in aria
SRZ
REAL
Incremento per passata
N_FR
INT
Passate di spegnifiamma
A_HEB
REAL
Quota di distacco (incr.)
FR
REAL
Avanzamento sul punto di inversione
FX
REAL
Avanzamento tavola
Funzione
Il ciclo Tuffo con pendolamento viene richiamato per lavorare una cava o una superficie più
piccola della larghezza della mola. Un altro impiego è la rettifica di superfici frontali, in cui la
superficie viene rettificata con la tecnica del pendolamento.
L'incremento avviene nei punti di inversione. Il ciclo supporta la diamantatura intermedia,
l'interruzione e il volantino.
La reazione dei tasti agisce sempre solo nel punto finale.
Al termine si ha il distacco o il passaggio alla lavorazione con un'altra tecnologia.
È possibile l'incremento in direzione Y o Z, tenendo conto che Z può essere sia negativo che
positivo.
Una lavorazione in direzione Z ha luogo quando non è programmato un sovrametallo di
sgrossatura per Y.
172
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.10 Tuffo con pendolamento - CYCLE426
All'inizio della lavorazione si può lavorare con una quota d'incremento maggiorata. Se
l'impulso sonoro ha rilevato il contatto, l'utensile si ritira della quota d'incremento dell'impulso
sonoro meno quella di rettifica.
Se non è configurato un ingresso per impulso sonoro, il ciclo passa immediatamente al
funzionamento con volantino all'inizio dell'operazione.
Procedura
Avanzamento alla posizione del sovrametallo, accostamento della posizione iniziale X e
della posizione Z.
Avvio del pendolamento, incremento nei punti di inversione.
Il primo incremento dopo l'avvio del pendolamento viene adattato in modo che tutti gli altri
incrementi corrispondano alla quota d'incremento. Questo processo si verifica anche dopo
un'interruzione, una diamantatura intermedia o la deselezione della sovrapposizione del
volantino.
Dopo l'interruzione o la diamantatura si verifica l'accostamento con un valore di scarico al
punto iniziale della lavorazione.
Al termine si ha il distacco della quota corrispondente oppure la continuazione della
lavorazione con una nuova tecnologia nel punto finale dello strato, qualora il punto finale
della lavorazione coincida con quello iniziale della nuova lavorazione. Ciò significa che
quando l'asse di pendolamento si trova nel punto finale o iniziale dell'asse X e il
sovrametallo è corretto, la lavorazione prosegue da questo punto. Ciò consente di
combinare un numero illimitato di sedi tecnologiche.
Disegno schematico dei parametri di geometria
Figura 9-9
Tuffo con pendolamento - CYCLE426
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
173
Cicli
9.10 Tuffo con pendolamento - CYCLE426
Esempio di programmazione 1
Sequenza di lavorazione:
● Tuffo in direzione Y con velocità periferica 20 m/s della mola con due blocchi di
incremento.
● Nel blocco N30 sovrametallo 0.1mm e incremento di 0.005 mm a passata, nessun
distacco alla fine e proseguimento della lavorazione direttamente nel blocco N40 con
sovrametallo 0.02 mm e incremento 0.002 mm a passata.
● Entrambe le operazioni prevedono 2 passate spegnifiamma e vengono eseguite con le
stesse posizioni geometriche e gli stessi avanzamenti.
● Il corretto posizionamento del punto di avvio della seconda lavorazione su un punto finale
della 1ª lavorazione fa sì che vi sia subito un immediato incremento. Il presupposto è che
sia disattivata la rettifica con impulso sonoro.
N10 T1D1
N20 CYCLE446( 20)
N30 CYCLE426( 0, -350, 100, 10.500000, -95, 0, 0, 0, 0.100000, 0, 0, 0.005000,
0.005000, 2, 0, 1000, 30000)
N40 CYCLE426( 0, -350, 100, 10.480000, -95, 0, 0, 0, 0.020000, 0, 0, 0.005000,
0.002000, 2, 1, 1000, 30000)
M30
Esempio di programmazione 2
Sequenza di lavorazione:
● Tuffo in direzione Z con velocità periferica 20 m/s della mola con due blocchi di
incremento.
● Nel blocco N30 sovrametallo 0.1 mm impulso sonoro e incremento normale di 0,01 mm e
incremento di 0.005 mm a passata con impulso sonoro nel punto finale, nonché
incremento di 0.0002 mm per la rettifica nel punto finale nessun distacco alla fine e
proseguimento della lavorazione direttamente nel blocco N40 con sovrametallo 0.02 mm
e incremento 0.002 mm a passata.
● Entrambe le operazioni prevedono 2 passate spegnifiamma e vengono eseguite con le
stesse posizioni geometriche e gli stessi avanzamenti.
● Il corretto posizionamento del punto di avvio della seconda lavorazione su un punto finale
della 1ª lavorazione fa sì che vi sia subito un immediato incremento. Il presupposto è che
sia disattivata la rettifica con impulso sonoro.
N10 T2D1
N20 CYCLE446( 20)
N30 CYCLE426( 0, 100, -350, 10.5, -95, 1, 0, 0, 0.01, 0.01, 0.005, 0.002, 2, 0,
1000, 30000)
N40 CYCLE426( 0, -350, 100, 10.5, -95.02, 1, 0, 0, 0.01, 0.01, 0, 0.002, 2, 1,
1000, 30000)
M30
174
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.11 Rettifica superficiale con incremento continuo - CYCLE427
9.11
Rettifica superficiale con incremento continuo - CYCLE427
Programmazione
CYCLE427( N_SITZ, XSTART, XEND, ZSTART, ZEND, YEND, ZU_ART, KS, A_LU, A_SR,
LUZ, SRZ, N_FR, A_HEB, FY, FX, FZ)
Parametri
Tabella 9- 7
Parametri CYCLE427
Parametri
Tipo di dati Significato
N_SITZ
INT
Numero della sede
XSTART
REAL
Posizione iniziale dell'asse X (ass)
XEND
REAL
Posizione finale dell'asse X (ass)
ZSTART
REAL
Posizione iniziale dell'asse Z (ass)
ZEND
REAL
Posizione finale dell'asse Z (ass)
YEND
REAL
Quota finita (ass)
ZU_ART
INT
Incremento sinistra/destra/su entrambi i lati
KS
INT
Impulso sonoro
A_LU
REAL
Sovrametallo rettifica in aria (incr.)
A_SR
REAL
Sovrametallo (incr.)
LUZ
REAL
Incremento ad ogni passata di rettifica in aria
SRZ
REAL
Incremento per passata
N_FR
INT
Passate di spegnifiamma
A_HEB
REAL
Quota di distacco (incr.)
FY
REAL
Avanzamento sul punto di inversione
FX
REAL
Avanzamento tavola
FZ
REAL
Incremento dell'asse Z ad ogni passata in X
Funzione
Il ciclo Rettifica superficiale con incremento continuo viene richiamato per la lavorazione di
una superficie più larga della mola. in cui la superficie viene rettificata con la tecnica del
pendolamento. L'incremento delle passate avviene in modo continuo in X.
L'incremento Y avviene nei punti di inversione di X e Z (sinistra/dietro, destra/dietro,
sinistra/avanti o destra/avanti).
Il ciclo supporta la diamantatura intermedia, l'interruzione e il volantino.
La reazione dei tasti agisce sempre solo nel punto finale.
Al termine si ha il distacco o il passaggio alla lavorazione con un'altra tecnologia.
All'inizio della lavorazione si può lavorare con una quota d'incremento maggiorata.
Se l'impulso sonoro ha rilevato il contatto, l'utensile si ritira della quota d'incremento
dell'impulso sonoro meno quella di rettifica.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
175
Cicli
9.11 Rettifica superficiale con incremento continuo - CYCLE427
Se non è configurato un ingresso per impulso sonoro, il ciclo passa immediatamente al
funzionamento con volantino all'inizio dell'operazione.
Procedura
Avanzamento alla posizione del sovrametallo, accostamento della posizione iniziale X e
della posizione iniziale Z.
Avvio del pendolamento, incremento nei punti di inversione.
Il primo incremento dopo l'avvio del pendolamento viene adattato in modo che tutti gli altri
incrementi corrispondano alla quota d'incremento. Questo processo si verifica anche dopo
un'interruzione, una diamantatura intermedia o la deselezione della sovrapposizione del
volantino. Il pendolamento non viene eseguito con la funzione di pendolamento, perché
altrimenti si verificano problemi per la cancellazione del percorso residuo che comportano un
notevole dispendio di risorse del PLC.
Dopo l'interruzione o la diamantatura si verifica l'accostamento con un valore di scarico al
punto iniziale della lavorazione.
Al termine l'utensile si solleva della quota di distacco oppure la lavorazione prosegue al
punto finale dello strato con un'altra tecnologia. Ciò significa che quando l'asse di
pendolamento si trova nel punto finale o iniziale dell'asse X e il sovrametallo è corretto, la
lavorazione prosegue da questo punto. Ciò consente di combinare un numero illimitato di
sedi tecnologiche.
Disegno schematico dei parametri di geometria
Figura 9-10
Rettifica superficiale con incremento continuo - CYCLE427
Esempio di programmazione
Sequenza di lavorazione.
● Pendolamento in direzione Z con velocità periferica 20 m/s della mola con due blocchi di
incremento.
● Nel blocco N30 sovrametallo 0.1mm e incremento di 0.005 mm a passata, nessun
distacco alla fine e proseguimento della lavorazione direttamente nel blocco N40 con
sovrametallo 0.02 mm e incremento 0.002 mm a passata.
176
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.11 Rettifica superficiale con incremento continuo - CYCLE427
● Entrambe le operazioni prevedono 2 passate spegnifiamma e vengono eseguite con le
stesse posizioni geometriche e gli stessi avanzamenti.
● L'avanzamento in Z ad ogni passata ammonta a 40 mm alla 1ª operazione e a 10 mm
alla 2ª operazione.
● Il corretto posizionamento del punto di avvio della seconda lavorazione su un punto finale
della 1ª lavorazione fa sì che vi sia subito un immediato incremento. Il presupposto è che
sia disattivata la rettifica con impulso sonoro.
N10 T2D1
N20 CYCLE446( 20)
N30 CYCLE427( 0, 100, -350, -95, 0, 10.5, 0, 0, 0, 0.1, 0, 0.005, 2, 0, 3000, 30000,
40)
N40 CYCLE427( 0, 100, -350, -95, 0, 10.48, 0, 0, 0, 0.02, 0, 0.002, 2, 1, 3000,
30000, 10)
N50 M30
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
177
Cicli
9.12 Rettifica superficiale con incremento intermittente - CYCLE428
9.12
Rettifica superficiale con incremento intermittente - CYCLE428
Programmazione
CYCLE428( N_SITZ, XSTART, XEND ZSTART, ZEND, YEND, ZU_ART, ZZU_ART, KS,
A_LU, A_SR, LUZ, SRZ, N_FR, A_HEB, FY, FX, FZ)
Parametri
Tabella 9- 8
Parametri CYCLE428
Parametri
Tipo di
dati
Significato
N_SITZ
INT
Numero della sede
XSTART
REAL
Posizione iniziale dell'asse X (ass)
XEND
REAL
Posizione finale dell'asse X (ass)
ZSTART
REAL
Posizione iniziale dell'asse Z (ass)
ZEND
REAL
Posizione finale dell'asse Z (ass)
YEND
REAL
Quota finita (ass)
ZU_ART
INT
Incremento:
- sinistra
- destra
- entrambi i lati
ZZU_ART
INT
Incremento intermittente:
- sinistra
- destra
- entrambi i lati
KS
INT
Impulso sonoro
A_LU
REAL
Sovrametallo rettifica in aria (incr.)
A_SR
REAL
Sovrametallo (incr.)
LUZ
REAL
Incremento ad ogni passata di rettifica in aria
SRZ
REAL
Incremento per passata
N_FR
INT
Passate di spegnifiamma
A_HEB
REAL
Quota di distacco (incr.)
FY
REAL
Avanzamento sul punto di inversione
FX
REAL
Avanzamento tavola
FZ
REAL
Incremento dell'asse Z ad ogni passata in X
Funzione
Il ciclo Rettifica superficiale con incremento intermittente viene richiamato per la lavorazione
di una superficie più larga della mola, in cui la superficie viene rettificata con la tecnica del
pendolamento. L'incremento delle passate avviene al termine delle passate in X.
Questo incremento viene eseguito in circolare per non generare salti di accelerazione.
Con questa tecnica si può scegliere anche il lato di incremento in direzione Z.
178
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.12 Rettifica superficiale con incremento intermittente - CYCLE428
L'incremento Y avviene nei punti di inversione di X e Z (sinistra/dietro, destra/dietro,
sinistra/avanti o destra/avanti).
Il ciclo supporta la diamantatura intermedia, l'interruzione e il volantino.
La reazione dei tasti agisce sempre solo nel punto finale.
Al termine si ha il distacco o il passaggio alla lavorazione con un'altra tecnologia.
All'inizio della lavorazione si può lavorare con una quota d'incremento maggiorata. Se
l'impulso sonoro ha rilevato il contatto, l'utensile si ritira della quota d'incremento dell'impulso
sonoro meno quella della rettifica. Se non è configurato un ingresso per impulso sonoro, il
ciclo passa immediatamente al funzionamento con volantino all'inizio dell'operazione.
Tramite il valore nel parametro FZ (incremento a passata) si può decidere se i valori X deve
avvenire all'inizio o alla fine del movimento circolare. Con valori negativi le posizioni X non
vengono superate nemmeno con l'interpolazione circolare.
Procedura
Raggiungimento della posizione del sovrametallo. Accostamento della posizione iniziale X e
della posizione iniziale Z.
Avvio del pendolamento, incremento nei punti di inversione.
Il primo incremento dopo l'avvio del pendolamento viene adattato in modo che tutti gli altri
incrementi corrispondano alla quota d'incremento. Questo processo si verifica anche dopo
un'interruzione, una diamantatura intermedia o la deselezione della sovrapposizione del
volantino.
Il pendolamento non viene eseguito con la funzione di pendolamento, perché altrimenti si
verificano problemi per la cancellazione del percorso residuo che comportano un notevole
dispendio di risorse del PLC.
Dopo l'interruzione o la diamantatura si verifica l'accostamento con un valore di scarico al
punto iniziale della lavorazione.
Al termine l'utensile si solleva della quota di distacco oppure la lavorazione prosegue al
punto finale dello strato con un'altra tecnologia. Ciò significa che quando l'asse di
pendolamento si trova nel punto finale o iniziale dell'asse X e il sovrametallo è corretto, la
lavorazione prosegue da questo punto. Ciò consente di combinare un numero illimitato di
sedi tecnologiche.
Disegno schematico dei parametri di geometria
Figura 9-11
Rettifica superficiale con incremento intermittente - CYCLE428
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
179
Cicli
9.12 Rettifica superficiale con incremento intermittente - CYCLE428
Esempio di programmazione
Sequenza di lavorazione:
● Pendolamento in direzione Z con velocità periferica 20 m/s della mola con due blocchi di
incremento.
● Nel blocco N30 sovrametallo 0.1mm e incremento di 0.005 mm a passata, nessun
distacco alla fine e proseguimento della lavorazione direttamente nel blocco N40 con
sovrametallo 0.02 mm e incremento 0.002 mm a passata.
● Entrambe le operazioni prevedono 2 passate spegnifiamma e vengono eseguite con le
stesse posizioni geometriche e gli stessi avanzamenti.
● L'avanzamento in Z ad ogni passata ammonta a 40 mm alla 1ª operazione e a 10 mm
alla 2ª operazione.
● Il corretto posizionamento del punto di avvio della seconda lavorazione su un punto finale
della 1ª lavorazione fa sì che vi sia subito un immediato incremento. Il presupposto è che
sia disattivata la rettifica con impulso sonoro.
N10 T2D1
N20 CYCLE446( 20)
N30 CYCLE428( 0, 100, -350, -95, 0, 10.500000, 0, 0, 0, 0, 0.1, 0, 0.005000, 2, 0,
3000, 30000, 40)
N40 CYCLE428( 0, 100, -350, -95, 0, 10.48, 0, 0, 0, 0, 0.02, 0, 0.002, 2, 1, 3000,
30000, 10)
N50 M30
180
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.13 Rettifica del profilo - CYCLE429
9.13
Rettifica del profilo - CYCLE429
Programmazione
CYCLE429( N_SITZ, XSTART, ZSTART, YEND, KS, A_LU, A_SR, LUZ, SRZ, N_FR,
A_HEB, FX, KONTUR)
Parametri
Tabella 9- 9
Parametri CYCLE429
Parametri
Tipo di dati
Significato
N_SITZ
INT
Numero della sede
XSTART
REAL
Posizione iniziale dell'asse X (ass)
ZSTART
REAL
Posizione iniziale dell'asse Z (ass)
YEND
REAL
Posizione Y alla posizione di avvio dell'asse Z (ass)
e asse X (ass)
KS
INT
Impulso sonoro
A_LU
REAL
Sovrametallo rettifica in aria (incr.)
A_SR
REAL
Sovrametallo (incr.)
LUZ
REAL
Incremento ad ogni passata di rettifica in aria
SRZ
REAL
Incremento per passata
N_FR
INT
Passate di spegnifiamma
A_HEB
REAL
Quota di distacco (incr.)
FX
REAL
Avanzamento tavola
KONTUR
string
Nome del profilo
Funzione
Il ciclo di rettifica del profilo serve a lavorare una superficie con un profilo libero.
L'intero profilo si trova nel sottoprogramma del profilo.
Il ciclo accetta solo l'incremento e i tasti di interruzione, che hanno effetto solo alla fine del
profilo.
Il ciclo supporta la diamantatura intermedia e 'interruzione.
Alla fine di ogni passata si verifica il distacco e il ritorno al punto iniziale.
La lavorazione deve proseguire mediante compensazione attiva del raggio utensile (G41 /
G42).
La modifica della correzione utensile viene effettuata tramite il ciclo.
L'utente ha la possibilità di programmare nel profilo libero anche un movimento in avanti e
indietro. In questo caso non è necessaria una quota di distacco.
L'utente deve selezionare il gruppo G corretto (G41/G42) nel programma di profilo, dato che
questi comprende anche la direzione della lavorazione.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
181
Cicli
9.13 Rettifica del profilo - CYCLE429
Procedura
Registrazione del sovrametallo nello spostamento origine.
Raggiungimento della quota di distacco.
Avanzamento alla posizione iniziale X e della posizione iniziale Z.
Richiamo del programma di profilo.
Distacco e ripresa dello spostamento origine.
Nuovo accostamento del punto iniziale fino a completare la lavorazione del sovrametallo.
Al termine si ha il distacco della quota corrispondente.
La lavorazione prosegue con una nuova tecnologica nel punto finale dello strato.
Disegno schematico dei parametri di geometria
Figura 9-12
182
Rettifica del profilo - CYCLE429
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.13 Rettifica del profilo - CYCLE429
Esempio di programmazione
Sequenza di lavorazione:
● Rettifica del profilo con sovrametallo 0.02mm e incremento 0.005mm a ogni passata.
● L'incremento viene realizzato tramite l'offset della superficie. Il profilo è sempre
programmato sulla quota finita.
● Al termine avvengono 2 passate spegnifiamma.
● Il distacco deve essere programmato come segue:
– Deve essere possibile ritornare senza rischi al punto iniziale.
– Il movimento di ritorno è contenuto nel profilo.
● Nell'esempio è descritta una lavorazione successiva dello stesso profilo ma con diverso
incremento.
● Il profilo deve essere archiviato come singolo sottoprogramma. Nel profilo viene inserita
anche la direzione della compensazione del raggio utensile.
N10 T1D1
N20 CYCLE446( 20)
CYCLE429( 0, 100, 0, 0, 0, 0, 0.02, 0, 0.005, 2, 20, 10000, "K123")
N30 Y0
N40 CYCLE429( 1, 100, 0, 0, 0, 0.02, 0, 0.005, 2, 20, 10000, "K123")
N50 M30
Esempio di programma di profilo
%_N_K123_SPF
G17
G42
G64 G90 X100 Y0
G64 X0 Y0
G64 X-100 Y10
G64 X-210 Y0
G64 X-260
RET
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
183
Cicli
9.14 Diamantatura, rullo di profilatura - CYCLE430
9.14
Diamantatura, rullo di profilatura - CYCLE430
Programmazione
CYCLE430( Y_AB, F_TVOR, F_VOR, N_AUS, N_ABR, USCH, N_AWST)
Parametri
Tabella 9- 10 Parametri CYCLE430
Parametri
Tipo di dati
Significato
Y_AB
REAL
Valore di diamantatura in Y (incr.)
F_TVOR
REAL
Avanzamento di tuffo in mm/giro
F_VOR
REAL
Avanzamento di diamantatura in mm/giro
N_AUS
REAL
Giri di arresto rullo
N_ABR
INT
Numero delle passate di diamantatura
USCH
REAL
Velocità periferica della mola
N_AWST
INT
Numero di pezzi tra due diamantature
Funzione
Il ciclo serve alla diamantatura delle mole mediante un rullo di profilatura.
Dopo la diamantatura (ogni passata) la quota di asportazione viene conteggiata nei
parametri di usura della correzione utensile corrente.
La diamantatura avviene in funzione del contapezzi GC_WKS.
Procedura
Se è specificato un sovrametallo di profilatura, questo viene asportato per primo. Questo
valore può servire anche a ricercare il diamantatore se non sono presenti i sensori.
Durante la diamantatura del sovrametallo di profilatura non è per ora prevista alcuna
compensazione dell'usura del diamantatore.
Il sovrametallo di profilatura viene inserito nel calcolo quando si seleziona il sistema di
coordinate valido nella quota base del diamantatore. In questo caso sarebbe superfluo uno
spostamento origine programmabile da utilizzare per le operazioni di rettifica. I giri di arresto
rullo corrispondono ai giri di sosta o al tempo di sosta del rullo sulla mola.
184
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Cicli
9.14 Diamantatura, rullo di profilatura - CYCLE430
Disegno schematico dei parametri di geometria
Figura 9-13
Diamantatura, rullo di profilatura - CYCLE430
Esempio di programmazione
Sequenza di lavorazione:
● Diamantature di 2 passate con valore 0.02 mm, nonché 2 giri spegnifiamma ogni 5 pezzi.
● Il numero di passate a vuoto è salvato nei dati utensile, così come i rapporti di velocità
periferica dei mandrini.
N10 T1D1
N20 CYCLE430(0.02,20,0.2,2,2,35,5)
N30 M30
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
185
Cicli
9.15 Selezione della velocità periferica della mola - CYCLE446
9.15
Selezione della velocità periferica della mola - CYCLE446
Programmazione
CYCLE446(SUG)
Parametri
Tabella 9- 11 Parametri CYCLE446
Parametri
Tipo di dati
Significato
SUG
REAL
valore della velocità periferica della mola
Funzione
Questa funzione serve ad attivare la mola rettificatrice alla velocità periferica desiderata e a
controllarne il numero di giri massimo. In caso di superamento viene emesso un messaggio
(non un allarme) e il valore viene limitato alla sua soglia massima. La verifica avviene per
tutte le mole che sono attrezzate sul mandrino (set di dischi). Serve ugualmente un menu di
attrezzaggio per avere un quadro complessivo dei dischi utilizzati.
La prova e il calcolo vengono effettuati sul diametro maggiore delle mole. Si tratta pertanto di
una sorveglianza di tipo calcolatorio. Internamente non vengono impostate limitazioni che
possano implementare una sorveglianza sicura, che deve invece essere assicurata
dall'utente.
Se è presente il CYCLE425, per le macchine prive di mandrino NC con un numero di
mandrino ≤ 0 è ugualmente possibile sfruttare un calcolo del numero di giri richiesto. In
questo caso il CYCLE425 riceve il numero di giri calcolato e limitato. L'utente può qui
immettere questo numero di giri in gruppi o direttamente su un regolatore esterno (funzioni
M, ....). Il numero di giri impostato, che può discostarsi da quello richiesto, va quindi
applicato al parametro _GC_PARR[5]. In questo modo il ciclo di diamantatura può ad es.
calcolare l'avanzamento necessario in mm/giro con il corretto numero di giri.
186
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
10
Programmazione
10.1
Concetti fondamentali della programmazione NC
10.1.1
Nome del programma
Ogni programma ha un proprio nome. Il nome può essere scelto liberamente al momento
della generazione del programma, tenendo conto delle seguenti limitazioni:
● i primi due caratteri devono essere lettere dell'alfabeto
● utilizzare solo lettere, cifre o underscore
● non utilizzare alcun carattere di separazione (vedere il capitolo "Set di caratteri")
● il punto decimale può essere utilizzato solo per identificare l'estensione del file
● utilizzare max. 27 caratteri
Esempio: PEZZO
10.1.2
Struttura del programma
Struttura e contenuto
Il programma NC è composto da una serie di blocchi (vedere la tabella seguente).
Ogni blocco rappresenta una fase di lavorazione.
In un blocco le istruzioni vengono scritte sotto forma di parole.
L'ultimo blocco della sequenza di esecuzione contiene una parola speciale per il fine
programma: es. M2.
Tabella 10- 1 Struttura del programma NC
Blocco
Parola
Parola
Parola
...
;Commento
Blocco
N10
G0
X20
...
; 1. Blocco
Blocco
N20
G2
Z37
...
; 2. Blocco
Blocco
N30
G91
...
...
; ...
Blocco
N40
...
...
...
Blocco
N50
M2
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
; Fine programma
187
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
10.1.3
Struttura delle parole e indirizzo
Funzionalità/struttura
La parola è un elemento di un blocco e rappresenta la parte principale di un'istruzione di
controllo. La parola è formata da:
● Caratteri di indirizzo: generalmente una lettera
● e valore numerico: una serie di cifre che in determinati indirizzi può contenere anche un
segno e una virgola decimale.
Il segno positivo (+) può essere omesso.
3DUROD
,QGLUL]]R 9DORUH
(VHPSLR
6SLHJD]LRQH
Figura 10-1
3DUROD
,QGLUL]]R
*
9DORUH
;
6SRVWDPHQWR
FRQLQWHUSROD]L
RQHOLQHDUH
&RUVDRSRVL]LRQH
ILQDOHSHUO
DVVH;
PP
3DUROD
,QGLUL]]R 9DORUH
)
$YDQ]DPHQWR
PPPLQ
Esempio di struttura di una parola
Più caratteri d'indirizzo
Una parola può contenere anche più caratteri d'indirizzo. In questo caso però l'assegnazione
del valore numerico deve essere intervallata dal carattere "=".
Esempio: CR=5.23
Si possono inoltre richiamare le funzioni G con un nome simbolico (vedere anche il capitolo
"Sommario delle istruzioni").
Esempio: SCALE
; attivare il fattore di scala
Indirizzo ampliato
Nei seguenti indirizzi, l'indirizzo viene ampliato da 1 a 4 cifre per poter utilizzare un numero
maggiore di indirizzi:
R: Parametri di calcolo
H: Funzione H
I, J, K: Parametri di interpolazione/punto intermedio
L'assegnazione del valore deve avvenire intervallando il carattere di uguale "=" (vedere
anche il capitolo "Sommario delle istruzioni").
Esempio: R10=6.234 H5=12.1 I1=32.67
188
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
10.1.4
Struttura dei blocchi
Funzionalità
Un blocco contiene tutti i dati necessari per eseguire un passo di lavorazione.
Un blocco è generalmente composto da più parole e termina sempre con il
carattere di fine blocco " LF " (nuova riga). Questo viene generato automaticamente
premendo il cambio riga o il tasto <Input>in fase di scrittura.
1
:RUG
:RUG
6SDFH
6SDFH
%/$1.
6SDFH
:RUGQ
6SDFH
&RPPHQW
/)
(QGRIEORFNFKDUDFWHU
%ORFNLQVWUXFWLRQV
%ORFNQXPEHUVWDQGVLQIURQWRILQVWUXFWLRQV
2QO\DVQHHGHGLQVWHDGRI1PDLQEORFNVKDYH
WKHV\PEROಯಯ&RORQ
%ORFNVNLS
RQO\LIQHFHVVDU\VWDQGVDWWKHEHJLQQLQJ
Figura 10-2
RQO\LIUHTXLUHG
LVZULWWHQDWWKHHQGGHOLPLWHGIURP
WKHUHPDLQLQJSDUWRIWKHEORFNE\
7RWDOQXPEHURIFKDUDFWHUVLQDEORFNFKDUDFWHUV
Schema della struttura di un blocco
Sequenza di parole
Se vengono programmate più istruzioni in un blocco, si consiglia la seguente sequenza:
N... G... X... Z... F... S... T... D... M... H...
Indicazione per la numerazione dei blocchi
Per la numerazione dei blocchi scegliere in un primo tempo incrementi di 5 o 10. Questo
consente di inserire in un secondo tempo altri blocchi mantenendo tuttavia la progressione
dei numeri dei blocchi.
Esclusione di un blocco
I blocchi di un programma che non devono essere eseguiti ad ogni esecuzione del
programma, con il carattere di barra inclinata " / " possono essere ulteriormente
contrassegnati prima della parola del numero di blocco.
L'esclusione del blocco avviene con una manovra operativa (influenza sul programma:
"SKP") oppure attraverso un segnale di interfaccia (segnale). Un segmento può essere
escluso contrassegnando diversi blocchi successivi con " / ".
Se durante l'esecuzione di un programma è attiva un'esclusione di blocco, tutti i blocchi di
programma contrassegnati con " / " non vengono eseguiti. Tutte le istruzioni contenute nei
relativi blocchi non sono prese in considerazione. L'esecuzione del programma continua a
partire dal blocco successivo senza contrassegno.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
189
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
Commenti, osservazioni
Le istruzioni contenute nei blocchi di un programma possono essere chiarite tramite
commenti (osservazioni). Un commento inizia con il carattere " ; " e termina con il fine
blocco.
I commenti vengono visualizzati insieme al contenuto del blocco residuo nella
visualizzazione attuale del blocco.
Segnalazioni
Le segnalazioni si programmano nel blocco. In un campo speciale viene visualizzata una
segnalazione e mantenuta fino alla fine del programma o all'esecuzione di un blocco con
un'ulteriore segnalazione. Possono essere visualizzati max. 65 caratteri di testo.
Una segnalazione senza testo cancella una segnalazione precedente.
MSG("QUESTO E' IL TESTO DELLA SEGNALAZIONE")
Vedere anche il capitolo "Service MSG".
Esempio di programmazione
N10
; Ditta G&S Ordine.nr. 12A71
N20
; Parte della pompa 17, nr. di disegno: 123 677
N30
; Programma creato da H. Adam, rep. TV 4
N40 MSG("N. DISEGNO: 123677")
:50 G54 F4.7 S220 D2 M3
; Blocco principale
N60 G0 G90 X100 Z200
N70 G1 Z185.6
N80 X112
/N90 X118 Z180
; Il blocco può essere escluso
N100 X118 Z120
N110 G0 G90 X200
N120 M2
190
; Fine programma
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
10.1.5
Set di caratteri
I seguenti caratteri possono essere utilizzati per la programmazione e vengono interpretati
conformemente alle definizioni.
Lettere, cifre
A, B, C, D, E, F, G, H, I, J, K, L, M, N,O, P, Q, R, S, T, U, V, W X, Y, Z
0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9
Non avviene alcuna distinzione tra lettere minuscole e lettere maiuscole.
Caratteri speciali stampabili
(
parentesi tonde aperte
"
virgolette
)
parentesi tonde chiuse
_
underscore (appartenente a lettere
alfabetiche)
[
parentesi quadre aperte
.
punto decimale
]
parentesi quadre chiuse
,
virgola, caratteri di separazione
<
minore
;
inizio commento
>
maggiore
%
riservato, non utilizzare
:
blocco principale, fine label
&
riservato, non utilizzare
=
assegnazione, parte di una
eguaglianza
'
riservato, non utilizzare
/
divisione, esclusione di blocco
$
identificativo per variabili di sistema
*
Moltiplicazione
?
riservato, non utilizzare
+
addizione, segno positivo
!
riservato, non utilizzare
-
sottrazione, segno negativo
Caratteri speciali non stampabili
LF: carattere di fine blocco
Blank: caratteri di separazione tra le parole, caratteri vuoti (spazi)
Tabulatore: riservato, non utilizzare
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
191
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
10.1.6
Sommario delle istruzioni
Funzioni disponibili per SINUMERIK 802D sl plus e pro!
Indirizzo
Significato
Assegnazione
valore
Informazione
Programmazione
D
Numero di correzione 0 ... 9, solo numeri
utensile
interi, senza segno
contiene dati di correzione per
D...
un determinato utensile T... ; D0
per valori di correzione= 0,
max. 9 numeri D per un utensile
F
Avanzamento
0.001 ... 99
999.999
Velocità vettoriale
utensile/pezzo,
unità di misura in mm/min o
mm/giro
in base a G94 o G95
F...
F
Tempo di sosta
(blocco con G4)
0.001 ... 99
999.999
Tempo di sosta in secondi
G4 F...; blocco a sé stante
G
Funzione G
(funzione
preparatoria)
Solo valori interi,
preimpostati
Le funzioni G sono suddivise in
gruppi G. In un blocco può
essere scritta solo una funzione
G di un gruppo.
Una funzione G può avere
azione modale (finché non
viene annullata da un'altra
funzione dello stesso gruppo)
oppure è attiva solo per il
blocco in cui si trova (azione
blocco-blocco).
G...
oppure nome simbolico, ad
es.:
CIP
Gruppo G:
G0
Interpolazione lineare con rapido
1: Comandi di movimento
G0 X... Z...
G1 *
Interpolazione lineare con avanzamento
(tipo di interpolazione)
G1 X...Z... F...
G2
Interpolazione circolare in senso orario
G2 X... Z... I... K... F...
;centro e punto finale
G2 X... Z... CR=... F... ;
raggio e punto finale
G2 AR=... I... K... F... ;
angolo di apertura e centro
G2 AR=... X... Z... F... ;
angolo di apertura e punto
finale
G3
Interpolazione circolare in senso antiorario
G3 ... ; altrimenti come per
G2
CIP
Interpolazione circolare tramite punto
intermedio
CIP X... Z... I1=... K1=... F...
;I1, K1 è il punto intermedio
CT
Interpolazione circolare, raccordo
tangenziale
N10 ...
N20 CT Z... X... F... ; cerchio,
raccordo tangenziale
con il precedente tratto di
percorso N10
192
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
Indirizzo
Significato
G4
Tempo di sosta
Assegnazione
valore
Informazione
Programmazione
2: Movimenti speciali, tempo di
sosta
G4 F...; blocco a sé stante,
F: tempo in secondi
oppure
G4 S.... ; blocco a sé stante,
S: in giri del mandrino
attivo blocco a blocco
G74
Ricerca punto di riferimento
G74 X1=0 Z1=0 ; blocco a sé
stante,
(identificatore asse
macchina!)
G75
Accostamento a un punto fisso
G75 X1=0 Z1=0 ; blocco a sè
stante
(identificatore asse
macchina!)
TRANS
Traslazione programmabile
3: Scrittura in memoria
TRANS X... Z... ;blocco a sé
stante
SCALE
Fattore di scala programmabile
attivo blocco a blocco
SCALE X... Z... ; fattore di
scala in direzione
dell'asse indicato,
blocco a sè stante
ROT
Rotazione programmabile
ROT RPL=...; rotazione nel
piano attuale
G17 ... G19, blocco a sé
stante
MIRROR
Specularità programmabile
MIRROR X0 ; asse delle
coordinate la cui
direzione viene cambiata,
blocco a sé stante
ATRANS
Traslazione additiva programmabile
ATRANS X... Z... ;blocco a
sé stante
ASCALE
Fattore di scala additivo programmabile
ASCALE X... Z... ; fattore di
scala in direzione
dell'asse indicato,
blocco a sè stante
AROT
Rotazione additiva programmabile
AROT RPL=... ; rotazione
add. nel piano
attuale G17 ... G19,
blocco a sé stante
AMIRROR
Specularità additiva programmabile
AMIRROR X0 ; asse delle
coordinate la cui
direzione viene cambiata,
blocco a sé stante
G25
Limitazione inferiore dei giri del mandrino
o
limitazione inferiore del campo di lavoro
G25 S... ;blocco a sé stante
Limitazione superiore dei giri del mandrino
o
limitazione superiore del campo di lavoro
G26 S... ;blocco a sé stante
G26
G17
Piano X/Y
G25 X... Z... ;blocco a sé
stante
G26 X... Z... ;blocco a sé
stante
6: Selezione dei piani
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
193
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
Indirizzo
Significato
G18 *
Piano Z/X
Assegnazione
valore
Informazione
G19
Piano Y/Z
G40 *
Correzione raggio utensile OFF
7: Correzione raggio utensile
G41
Correzione raggio utensile a sinistra del
profilo
efficace in modo modale
G42
Correzione raggio utensile a destra del
profilo
G500
Spostamento origine impostabile OFF
G54
1. spostamento origine impostabile
G55
2. spostamento origine impostabile
G56
3. spostamento origine impostabile
G57
4. spostamento origine impostabile
G58
5. spostamento origine impostabile
G59
6. spostamento origine impostabile
G53
Esclusione blocco a blocco dello
spostamento origine impostabile
G153
Esclusione blocco a blocco dello
spostamento origine impostabile incluso
frame di base
G60 *
Arresto preciso
G64
Funzionamento continuo
G9
Arresto preciso blocco a blocco
11: Arresto preciso - blocco a
blocco
efficace blocco a blocco
G601 *
Finestra di arresto preciso con G60, G9
12: Finestra di arresto preciso
G602
Finestra di arresto grossolano con G60,
G9
efficace in modo modale
G70
Quote in pollici
G71 *
Quote in sistema metrico
13: Quote in pollici/sistema
metrico
G700
Quote in pollici, anche per avanzamento F
G710
Quote in sistema metrico, anche per
avanzamento F
G90 *
Quote assolute
G91
Quote incrementali
14: Quota
assoluta/incrementale
G94 *
Avanzamento F in mm/min
15: Avanzamento/mandrino
G95
Avanzamento F in mm/giro del mandrino
efficace in modo modale
G96
Velocità di taglio costante ON
(F in mm/giro, S in m/min)
G97
Velocità di taglio costante OFF
G450 *
Cerchio di raccordo
194
Programmazione
8: spostamento origine
impostabile
efficace in modo modale
9: Esclusione spostamento
origine impostabile
efficace blocco a blocco
10: Comportamento di
posizionamento
efficace in modo modale
efficace in modo modale
efficace in modo modale
G96 S... LIMS=... F...
18: Comportamento sugli
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
Indirizzo
Significato
G451
Punto d'intersezione
Assegnazione
valore
Informazione
Programmazione
spigoli con la correzione raggio
utensile
efficace in modo modale
BRISK *
Accelerazione vettoriale a gradino
21: Profilo di accelerazione
SOFT
Accelerazione vettoriale con limitazione
dello strappo
efficace in modo modale
FFWOF *
Precomando OFF
24: Precomando
FFWON
Precomando ON
efficace in modo modale
WALIMON * Limitazione del campo di lavoro ON
28: Limitazione del campo di
lavoro
efficace in modo modale
WALIMOF
Limitazione del campo di lavoro OFF
G290 *
Modo SIEMENS
; vale per tutti gli assi che
sono stati attivati con i dati di
setting, valori impostati
corrisp. con G25, G26
47: Lingue CN esterne
Le funzioni indicate con * sono efficaci a inizio programma (nello stato di fornitura del controllo numerico se non è stata
eseguita una programmazione diversa e se il costruttore della macchina ha mantenuto l'impostazione standard per la
tecnologia "Rettifica").
H
Funzione H
H0=
...
H9999=
± 0.0000001 ...
9999 9999
(8 cifre decimali)
oppure
esponenziale:
± (10-300 ...
10+300 )
Trasmissione dei valori al PLC,
significato definito dal costruttore
della macchina
H0=... H9999=...
ad es.: H7=23.456
I
Parametri di
interpolazione
±0.001 ... 99
999.999
Filetto:
0.001 ... 2000.000
per asse X, significato in funzione Vedere G2, G3 e G33,
di G2,G3 -> centro del cerchio o
G34, G35
G33, G34, G35, G331, G332 ->
passo del filetto
K
Parametri di
interpolazione
±0.001 ... 99
999.999
Filetto:
0.001 ... 2000.000
Per asse Z, altrimenti come I
Vedere G2, G3 e G33,
G34, G35
I1=
Punto intermedio per
interpolazione
circolare
±0.001 ... 99
999.999
Per asse X, impostazione per
l'interpolazione circolare con CIP
Vedere CIP
K1=
Punto intermedio per
interpolazione
circolare
±0.001 ... 99
999.999
Per asse Z, impostazione per
l'interpolazione circolare con CIP
Vedere CIP
L
Sottoprogramma,
nome e richiamo
7 decimali,
solo numeri interi,
senza segno
Invece di un nome qualsiasi si
L.... ;blocco a sé stante
può scegliere anche L1 ...
L9999999;
il sottoprogramma (UP) può
quindi essere richiamato anche in
un blocco a sé stante,
fare attenzione: L0001 non è
uguale a L1
il nome "LL6" è riservato per il
sottoprogramma di cambio
utensile!
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
195
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
Indirizzo
Significato
Assegnazione
valore
Informazione
M
Funzione
supplementare
0 ... 99
solo numeri interi,
senza segno
Ad es. per attivare funzioni di
commutazione,
come "Refrigerante ON",
max. 5 funzioni M in un blocco
M0
Arresto programmato
Alla fine del blocco con M0
l'elaborazione è arrestata,
l'esecuzione del programma
prosegue con un nuovo "NC
START"
M1
Arresto opzionale
Come per M0, tuttavia l'arresto
viene eseguito solo se è presente
un segnale speciale (influenza
sul programma: "M01")
M2
Fine programma
Si trova nell'ultimo blocco della
sequenza di esecuzione
M30
-
riservato, non utilizzare
M17
-
riservato, non utilizzare
M3
Rotazione destrorsa del mandrino (per
mandrino master)
M4
Rotazione sinistrorsa del mandrino (per
mandrino master)
Programmazione
M...
M5
Arresto mandrino (per mandrino master)
Mn=3
Rotazione destrorsa del mandrino (per
mandrino n)
n=1o=2
M2=3 ; arresto rotazione
destrorsa per mandrino 2
Mn=4
Rotazione sinistrorsa del mandrino (per
mandrino n)
n=1o=2
M2=4 ; arresto rotazione
sinistrorsa per mandrino 2
Mn=5
Arresto mandrino (per mandrino n)
n=1o=2
M2=5 ; arresto mandrino
per mandrino 2
M6
Cambio dell'utensile
Solo se è attivato tramite i dati
macchina con M6, altrimenti
cambio direttamente con
l'istruzione T
M40
Cambio gamma velocità automatico
(per mandrino master)
Mn=40
Cambio gamma velocità automatico
(per mandrino n)
M41 ... M45
Gamma 1 fino a
5 (per mandrino master)
Mn=41 ...
Mn=45
n=1o=2
M1=40 ; gamma in
automatico
; per mandrino 1
Gamma 1 fino a
5 (per mandrino n)
n=1o=2
M2=41 ; 1. gamma per
mandrino 2
M70, M19
-
riservato, non utilizzare
M...
Altre funzioni M
La funzionalità non è definita nel
controllo e quindi è liberamente
disponibile per il costruttore della
macchina
196
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
Indirizzo
Significato
Assegnazione
valore
Informazione
N
Numero di blocco blocco secondario
0 ... 9999 9999
solo numeri interi,
senza segno
Può essere usato per identificare
blocchi con un numero,
si trova all'inizio di un blocco
N20
:
Numero di blocco blocco principale
0 ... 9999 9999
solo numeri interi,
senza segno
Particolari identificazioni di
blocchi - al posto di N... , questo
blocco dovrebbe contenere tutte
le istruzioni per la seguente
sezione completa di lavorazione
:20
P
Numero di ripetizioni
di un
sottoprogramma
1 ... 9999
solo numeri interi,
senza segno
In caso di ripetizioni di
sottoprogrammi si trova nello
stesso blocco di richiamo
L781 P... ;blocco a sé
stante
Parametri di calcolo
± 0.0000001 ...
9999 9999
(8 cifre decimali)
oppure
esponenziale:
± (10-300 ...
10+300 )
R0
...
R299
Funzioni di calcolo
Programmazione
N10 L871 P3 ; ripetizione
per tre volte
R1=7.9431 R2=4
con indicazione
dell'esponente:
R1=-1.9876EX9 ; R1=-1
987 600 000
Oltre alle 4 operazioni
fondamentali con gli operatori + * / esistono le seguenti funzioni di
calcolo:
SIN( )
Seno
Indicazione in gradi
R1=SIN(17.35)
COS( )
Coseno
Indicazione in gradi
R2=COS(R3)
TAN( )
Tangente
Indicazione in gradi
R4=TAN(R5)
ASIN( )
Arcoseno
R10=ASIN(0.35) ; R10:
20,487 gradi
ACOS( )
Arcocoseno
R20=ACOS(R2) ; R20: ...
gradi
ATAN2( , )
Arcotangente2
SQRT( )
Radice quadrata
R6=SQRT(R7)
POT( )
Quadrato
R12=POT(R13)
ABS( )
Valore assoluto
R8=ABS(R9)
TRUNC( )
Parte intera
R10=TRUNC(R2)
LN( )
Logaritmo naturale
R12=LN(R9)
EXP( )
Funzione
esponenziale
R13=EXP(R1)
RET
Fine sottoprogramma
Da 2 vettori perpendicolari l'uno
R40=ATAN2(30.5,80.1) ;
rispetto all'altro si calcola l'angolo R40: 20.8455 gradi
del vettore risultante. Il
riferimento per l'angolo è sempre
il 2° vettore indicato.
Risultato nel campo: -180 ...
+180 gradi
Utilizzo al posto di M2 - per
mantenere un funzionamento
continuo
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
RET ;blocco a sé stante
197
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
Indirizzo
Significato
Assegnazione
valore
Informazione
S...
Velocità mandrino
(mandrino master)
0.001 ... 99
999.999
Velocità mandrino, unità di
misura giri/min
S...
S1=...
Velocità mandrino
per mandrino 1
0.001 ... 99
999.999
Velocità mandrino, unità di
misura giri/min
S1=725 ; numero di giri 725
giri/min per mandrino 1
S2=...
Velocità mandrino
per mandrino 2
0.001 ... 99
999.999
Velocità mandrino, unità di
misura giri/min
S2=730 ; numero di giri 730
giri/min per mandrino 2
S
Velocità di taglio
con G96 attivo
0.001 ... 99
999.999
Velocità di taglio - unità di misura
m/min con G96,
funzione solo per mandrino
master
G96
S...
S
Tempo di sosta
nel blocco con G4
0.001 ... 99
999.999
Tempo di sosta in giri del
mandrino
G4 S...; blocco a sé stante
T
Numero dell'utensile
1 ... 32 000
solo numeri interi,
senza segno
Il cambio utensile può avvenire
direttamente con l'istruzione T o
soltanto con M6. Questo è
impostabile nel dato macchina.
T...
X
Asse
±0.001 ... 99
999.999
Informazione di percorso
X...
Z
Asse
±0.001 ... 99
999.999
Informazione di percorso
Z...
AC
Coordinata assoluta
-
Per un determinato asse si può
indicare blocco a blocco la quota
per il punto finale o per il centro
differente da G91.
N10 G91 X10 Z=AC(20) ;
quota incrementale X,
quota assoluta Z
ACC[asse]
Correzione
percentuale
dell'accelerazione
1 ... 200 , intero
Correzione dell'accelerazione per N10 ACC[X]=80 ;per asse
un asse o mandrino, indicazione X 80%
in percentuale
N20 ACC[S]=50 ;per
mandrino 50%
ACP
Coordinata assoluta,
posizione da
accostare in
direzione positiva
(per asse rotante,
mandrino)
-
Per un asse rotante si può
indicare blocco a blocco la quota
per il punto finale con ACP(...)
diversamente da G90/G91,
utilizzabile anche per il
posizionamento del mandrino.
N10 A=ACP(45.3)
;posizione assoluta asse A
da
accostare in direzione
positiva
N20 SPOS=ACP(33.1)
;posizionamento mandrino
ACN
Coordinata assoluta,
posizione da
accostare in
direzione negativa
(per asse rotante,
mandrino)
-
Per un asse rotante si può
indicare blocco a blocco la quota
per il punto finale con ACN(...)
diversamente da G90/G91,
utilizzabile anche per il
posizionamento del mandrino.
N10 A=ACN(45.3)
;posizione assoluta asse A
da
accostare in direzione
negativa
N20 SPOS=ACN(33.1)
;posizionamento mandrino
ANG
Angolo per definire
un tratto lineare di
profilo
±0.00001 ...
359.99999
Impostazione in gradi,
una possibilità per definire la
retta con G0 o G1 quando si
conosce solo una coordinata del
punto finale del piano
oppure
nei profili attraverso più blocchi
quando non si conosce il punto
finale.
N10 G1 X... Z....
N11 X... ANG=...
oppure profilo su più
blocchi:
N10 G1 X... Z...
N11 ANG=...
N12 X... Z... ANG=...
198
Programmazione
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
Indirizzo
Significato
Assegnazione
valore
Informazione
AR
Angolo di apertura
per interpolazione
circolare
0.00001 ...
359.99999
Impostazione in gradi, una
possibilità per la definizione del
cerchio con G2/G3
Vedere G2, G3
CALL
Richiamo indiretto
del ciclo
-
Forma speciale di richiamo del
ciclo, nessuna trasmissione di
parametri, nome del ciclo
memorizzato nella variabile,
previsto solo per l'utilizzo
all'interno dei ciclo
N10 CALL VARNAME ;
nome della variabile
CHF
Smusso,
utilizzo generale
0.001 ... 99
999.999
Inserisce uno smusso tra due
blocchi del profilo con la
lunghezza di smusso indicata
N10 X... Z.... CHF=...
N11 X... Z...
CHR
Smusso,
nel profilo
0.001 ... 99
999.999
Inserisce uno smusso tra due
blocchi del profilo con la
lunghezza di lato indicata
N10 X... Z.... CHR=...
N11 X... Z...
CR
Raggio per
interpolazione
circolare
0.010 ... 99
999.999
segno negativo per selezione
cerchio: più grande
del semicerchio
Una possibilità per la definizione
del cerchio con G2/G3
Vedere G2, G3
CYCLE...
Ciclo di lavorazione
Solo valori
preimpostati
Il richiamo dei cicli di lavorazione
richiede un blocco a sé stante, i
parametri di trasferimento
devono essere dotati di valori,
sono possibili richiami speciali di
cicli con aggiuntive MCALL o
CALL
CYCLE406
Posizionamento Z con la mola
N10 CYCLE406(...) ; blocco
a sé stante
CYCLE407
Posizione di sicurezza
N10 CYCLE407(...) ; blocco
a sé stante
CYCLE408
Ciclo d'officina Tuffo con pendolamento a 3
livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura)
N10 CYCLE408(...) ; blocco
a sé stante
CYCLE409
Ciclo d'officina Rettifica superficiale a 3
livelli (sgrossatura, finitura, microfinitura)
N10 CYCLE409(...) ; blocco
a sé stante
CYCLE426
Tuffo con pendolamento
N10 CYCLE426(...) ; blocco
a sé stante
CYCLE427
Rettifica superficiale con incremento
continuo
N10 CYCLE427(...) ; blocco
a sé stante
CYCLE428
Rettifica superficiale con incremento
intermittente
N10 CYCLE428(...) ; blocco
a sé stante
CYCLE429
Rettifica del profilo
N10 CYCLE429(...) ; blocco
a sé stante
CYCLE430
Diamantatura, rullo di profilatura
N10 CYCLE430(...) ; blocco
a sé stante
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
199
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
Indirizzo
Significato
Assegnazione
valore
DC
Coordinata assoluta,
accostamento diretto
alla posizione (per assi
rotanti, mandrino)
DEF
Istruzione di definizione
FRC
Avanzamento blocco a
blocco per
smusso/raccordo
FRCM
FXS
[asse]
Programmazione
Per un asse rotante si può
indicare blocco a blocco la quota
per il punto finale con DC(...)
diversamente da G90/G91,
utilizzabile anche per il
posizionamento del mandrino.
N10 A=DC(45.3)
;accostamento diretto alla
posizione asse A
N20 SPOS=DC(33.1)
;posizionamento mandrino
Definire la variabile utente locale
del tipo
BOOL, CHAR, INT, REAL,
direttamente all'inizio del
programma
DEF INT VARI1=24, VARI2
; 2 variabili di tipo INT
; il nome è definito
dall'utente
0, >0
con FRC=0 è attivo
l'avanzamento F
Unità di misura con F e
G94, G95,
smusso/raccordo vedere
CHF, CHR, RND
Avanzamento modale
per smusso/raccordo
0, >0
con FRCM=0 è attivo
l'avanzamento F
Unità di misura con F e
G94, G95,
raccordo, arrotondamento
modale vedere RND,
RNDM
Avanzamento su
riscontro fisso
=1: selezionare
=0:
deselezionare
Asse: utilizzare gli identificatori
N20 G1 X10 Z25
FXS[Z1]=1 FXST[Z1]=12.3
FXSW[Z1]=2 F...
> 0.0 ... 100.0
in %, max. 100 % della coppia
max. dell'azionamento,
asse: utilizzare gli identificatori
degli assi macchina
N30 FXST[Z1]=12.3
FXST [asse] Coppia di serraggio,
posizionamento su
riscontro fisso
-
Informazione
degli assi macchina
FXSW
[asse]
Finestra di sorveglianza, > 0.0
posizionamento su
riscontro fisso
Misura di unità in mm o gradi,
specifico per asse,
asse: utilizzare gli identificatori
degli assi macchina
N40 FXSW[Z1]=2.4
GOTOB
Istruzione di salto
all'indietro
-
In correlazione con una label il
programma salta al blocco
contrassegnato, il blocco di
destinazione si trova nella
direzione di inizio del
programma,
N10 LABEL1: ...
...
N100 GOTOB LABEL1
GOTOF
Istruzione di salto in
avanti
-
In correlazione con una label il
programma salta al blocco
contrassegnato, la destinazione
di salto si trova nella direzione di
fine del programma
N10 GOTOF LABEL2
...
N130 LABEL2: ...
IC
Coordinata in quote
incrementali
-
Per un determinato asse si può
indicare blocco a blocco la quota
per il punto finale diversamente
da G90.
N10 G90 X10 Z=IC(20)
;quota incrementale Z,
quota assoluta X
200
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
Indirizzo
Significato
IF
Condizione di salto
Assegnazione
valore
-
Informazione
Con le condizioni di salto
soddisfatte avviene il salto al
blocco con label: altrimenti
prossima istruzione / blocco,
sono possibili diverse istruzioni IF
in un blocco
Programmazione
N10 IF R1>5 GOTOF
LABEL3
...
N80 LABEL3: ...
operatori di confronto:
= = uguale, <> diverso
> maggiore, < minore
>= maggiore o uguale
<= minore o uguale
LIMS
Velocità limite superiore
del mandrino con G96,
G97
0.001 ... 99
999.999
limita il numero di giri del
mandrino con la funzione G96
attivata - velocità di taglio
costante e G97
Vedere G96
MEAS
Misura con
cancellazione del
percorso residuo
+1
-1
=+1: ingresso di misura1, fronte
N10 MEAS=-1 G1 X... Z...
di salita
F...
=-1: ingresso di misura1, fronte di
discesa
MEAW
Misura senza
cancellazione del
percorso residuo
+1
-1
=+1: ingresso di misura1, fronte
N10 MEAW=1 G1 X... Z...
di salita
F...
=-1: ingresso di misura1, fronte di
discesa
$A_DBB[n]
$A_DBW[n]
$A_DBD[n]
$A_DBR[n]
Byte di dati
Parola di dati
Doppia parola di dati
Dati real
$AA_FXS
[asse]
Stato,
posizionamento su
riscontro fisso
-
Valori: 0 ... 5
Asse: identificatore degli assi
macchina
N10 IF $AA_FXS[X1]==1
GOTOF ....
$AA_MM
[Asse]
Risultato della misura di
un asse nel sistema di
coordinate macchina
-
Asse: identificatore di un asse
N10 R1=$AA_MM[X]
$AA_MW
[Asse]
Risultato della misura di
un asse nel sistema di
coordinate pezzo
-
Asse: identificatore di un asse
N10 R2=$AA_MW[X]
$AC_MEA
[1]
Stato dell'ordine di
misura
-
Stato fornito:
0: condizione di partenza, il
tastatore non ha commutato
1: il tastatore ha commutato
N10 IF $AC_MEAS[1]==1
GOTOF .... ; quando il
tastore di misura commuta,
il programma prosegue ...
Lettura e scrittura di variabili PLC N10 $A_DBR[5]=16.3 ;
scrittura delle variabili Real
; con posizione offset 5
; (posizione, tipo e
significato sono concordati
tra NC e PLC)
che viene mosso durante la fase
di misura (X, Z)
che viene mosso durante la fase
di misura (X, Z)
Rettifica planare
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201
Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
Indirizzo
Significato
Assegnazione
valore
$A..._..._
TIME
Timer per tempo di
esecuzione:
0.0 ... 10+300
$AN_SETUP_TIME
min (valore di
sola lettura)
$AN_POWERON_TIME
$AC_OPERATING_TIM
E
$AC_CYCLE_TIME
$AC_CUTTING_TIME
$AC_..._
PARTS
Contapezzi:
$AC_TOTAL_PARTS
$AC_REQUIRED
_PARTS
$AC_ACTUAL_PARTS
$AC_SPECIAL_PARTS
Informazione
s
Variabile di sistema:
tempo dall'ultimo avviamento del
controllo
tempo dall'ultimo avviamento
normale
tempo di esecuzione
complessivo di tutti i programmi
NC
tempo di esecuzione di un
programma NC (solo progr.
selezionato)
tempo di utilizzo utensile
0 ... 999 999
999,
numero intero
Variabile di sistema:
Valore reale complessivo
Valore di riferimento pezzo
min (valore di
sola lettura)
s
s
Valore reale
Numero di pezzi - specificato
dall'utente
Programmazione
N10 IF
$AC_CYCLE_TIME==50.5
....
N10 IF
$AC_ACTUAL_PARTS==1
5 ....
$AC_
MSNUM
Numero del mandrino
master attivo
Sola lettura
$P_
MSNUM
Numero del mandrino
master programmato
Sola lettura
$P_NUM_
SPINDLES
Numero dei mandrini
progettati
Sola lettura
$AA_S[n]
Numero di giri reale del
mandrino n
Numero mandrino n =1 o =2,
sola lettura
$P_S[n]
Ultima velocità
programmata per il
mandrino n
Numero mandrino n =1 o =2,
sola lettura
$AC_
SDIR[n]
Verso di rotazione
attuale del mandrino n
Numero mandrino n =1 o =2,
sola lettura
$P_
SDIR[n]
Ultima direzione di
rotazione programmata
per il mandrino n
Numero mandrino n =1 o =2,
sola lettura
$P_
TOOLNO
Numero dell'utensile T
attivo
-
sola lettura
N10 IF $P_TOOLNO==12
GOTOF ....
$P_TOOL
N. D attivo dell'utensile
attivo
-
sola lettura
N10 IF $P_TOOL==1
GOTOF ....
MSG( )
Segnalazione
max. 65 caratteri Testo di segnalazione tra
virgolette
MSG("TESTO DI
SEGNALAZIONE") ; blocco
a sé stante
...
N150 MSG() ;
cancellazione della
precedente segnalazione
RND
Arrotondamento
0.010 ... 99
999.999
N10 X... Z.... RND=...
N11 X... Z...
202
Inserisce un raccordo
tangenziale tra due blocchi del
profilo con il valore del raggio
indicato
Rettifica planare
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Programmazione
10.1 Concetti fondamentali della programmazione NC
Indirizzo
Significato
Assegnazione
valore
RNDM
Arrotondamento modale 0.010 ... 99
999.999
0
±0.00001 ...
359.9999
Informazione
- inserisce raccordi tangenziali su
tutti gli spigoli di profilo seguenti
con il raggio indicato,
avanzamento speciale FRCM= ...
possibile
- arrotondamento modale OFF
RPL
Angolo di rotazione con
ROT, AROT
SET( , , , )
REP()
Impostazione di valori
per i campi delle
variabili
SETMS(n)
SETMS
Definire il mandrino
come mandrino master
n = 1 o n= 2
SF
Punto di attacco del
filetto con G33
0.001 ... 359.999 Indicazione in gradi, il punto di
inizio del filetto con G33 viene
traslato del valore indicato
SPI(n)
Converte il numero di
mandrino n in
identificatore asse
SPOS
Posizione del mandrino
Programmazione
N10 X... Y.... RNDM=.7.3
;arrotondamento modale
ON
N11 X... Y...
....
N100 RNDM=.0
;arrotondamento modale
OFF
Impostazione in gradi, angolo per Vedere ROT, AROT
rotazione programmabile nel
piano attuale da G17 a G19
SET: valori diversi, dall'elemento
indicato fino a: numero
corrispondente di valori
REP: stesso valore, dall'elemento
indicato fino alla fine del campo
n: numero di mandrino,
solo con SETMS diventa efficace
il mandrino master di default
DEF REAL
VAR2[12]=REP(4.5) ; tutti
gli elementi valore 4.5
N10 R10=SET(1.1,2.3,4.4);
R10=1.1, R11=2.3, R4=4.4
N10 SETMS(2) ; blocco a
sé stante, 2°mandrino =
master
Vedere G33
n =1 o =2,
identificatore asse: ad es. "SP1"
o "C"
Indicazione in gradi, il mandrino
si arresta nella posizione indicata
(mandrino opportunamente
predisposto sotto il profilo
tecnico: regolazione di posizione)
numero mandrino n: 1 oppure 2
N10 SPOS=....
N10 SPOS=ACP(...)
N10 SPOS=ACN(...)
N10 SPOS=IC(...)
N10 SPOS=DC(...)
Funzione speciale
riempimento del buffer di
preelaborazione fino a quando
viene riconosciuto STARTFIFO,
"Buffer di preelaborazione pieno"
oppure "Fine programma".
STOPFIFO; blocco a sé
stante, inizio riempimento
N10 X...
N20 X...
STARTFIFO Inizio della sezione di
lavorazione veloce
Funzione speciale,
parallelamente avviene il
riempimento del buffer di
preelaborazione.
N30 X...
STARTFIFO ;blocco a sé
stante, fine riempimento
STOPRE
Arresto della
preelaborazione
Funzione speciale, il blocco
successivo è decodificato solo
quando è terminato il blocco che
si trova prima di STOPRE
STOPRE ; blocco a sé
stante
G05
Attivazione esecuzione
gole inclinate
Utilizzabile solo con asse
inclinato (TRAANG)
G05 X...
G07
Accostamento alla
posizione iniziale
Utilizzabile solo con asse
inclinato (TRAANG)
G07 X... Z...
SPOS(n)
STOPFIFO
Arresto della sezione di
lavorazione veloce
0.0000 ...
359.9999
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
203
Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
10.2
Informazioni di percorso
10.2.1
Programmazione delle quote indicate
In questo capitolo vengono descritte le istruzioni che si utilizzano per programmare
direttamente le quote indicate nei disegni di riferimento. Il vantaggio di questa
programmazione consiste nel fatto che per creare il programma non è necessario eseguire
calcoli complessi.
Nota
Le istruzioni descritte nel presente capitolo si trovano solitamente all'inizio del programma
NC. La composizione di queste funzioni non deve essere considerata come la soluzione
ideale per ogni situazione. Ciò non toglie tuttavia che determinate funzioni, quali ad esempio
la scelta del campo di lavoro, possano essere programmate anche in un altro punto del
programma. Questo capitolo e i successivi vogliono essere soprattutto una guida alla
programmazione orientata alla struttura "classica" di un programma NC.
Panoramica delle quote tipiche
La maggioranza dei programmi NC si basa su un disegno quotato con misure concrete.
Nella creazione di un programma NC, è consigliabile utilizzare per il programma di
lavorazione le quote indicate nel disegno del pezzo. Le misure possono essere ad es.:
● Quote assolute, G90 con effetto modale, vale per tutti gli assi presenti nel blocco finché
non viene annullato da G91 in un blocco successivo.
● Quote assolute, X=AC(valore), questo valore vale solo per l'asse indicato e non è
influenzato dalla presenza di G90/G91. Possibile per tutti gli assi, per i posizionamenti del
madrino SPOS e SPOSA e per i parametri di interpolazione I, J, K.
● Quote assolute, X=DC(valore), raggiungimento diretto della posizione per il percorso più
breve; questo valore vale solo per l'asse rotante indicato e non è influenzato dalla
presenza di G90/G91. Possibile anche per i posizionamenti del mandrino SPOS e
SPOSA
● Quote assolute, X=ACP(valore), raggiungimento della posizione in direzione positiva;
questo valore vale solo per l'asse rotante il cui campo è impostato nel dato macchina su
0...< 360 gradi.
● Quote assolute, X=ACN(valore), raggiungimento della posizione in direzione negativa;
questo valore vale solo per l'asse rotante il cui campo è impostato nel dato macchina su
0...< 360 gradi.
● Quote incrementali, G91 con effetto modale, vale per tutti gli assi presenti nel blocco
finché non viene annullato da G90 in un blocco successivo.
● Quote incrementali, X=IC(valore), questo valore vale solo per l'asse indicato e non è
influenzato dalla presenza di G90/G91. Possibile per tutti gli assi, per i posizionamenti del
madrino SPOS e SPOSA e per i parametri di interpolazione I, J, K.
● Quote incrementali, G70 vale per tutti gli assi lineari nel blocco finché non viene annullato
da G71 in un blocco successivo.
204
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
● Quote metriche, G71 vale per tutti gli assi lineari nel blocco finché non viene annullato da
G70 in un blocco successivo.
● Quote in pollici, come G70 ma con validità anche per l'avanzamento e per dati setting con
indicazioni di lunghezza.
● Quote metriche, come G71 ma con validità anche per l'avanzamento e per dati setting
con indicazioni di lunghezza.
10.2.2
Selezione dei piani: G17 ... G19
Funzionalità
Per definire ad es. correzioni del raggio e della lunghezza utensile si seleziona un piano con
due dei tre assi X, Y, Z. In questo piano si può attivare la correzione del raggio utensile.
Nel caso di punte a forare e frese, la correzione della lunghezza (lunghezza 1) si assegna
all'asse ortogonale al piano selezionato (vedere il capitolo "Utensili e relative correzioni"). In
casi particolari si può anche impostare una correzione a 3 dimensioni della lunghezza.
Ulteriori influenze relative alla selezione del piano sono descritte nelle rispettive funzioni (ad
es. nel capitolo "Supporto alla programmazione del profilo").
I singoli piani servono anche per definire il senso di rotazione del cerchio per l'interpolazione
circolare in senso orario o antiorario. Nel piano in cui giace il cerchio sono definite l'ascissa
e l'ordinata e quindi anche il senso di rotazione. I cerchi possono essere eseguiti anche in un
piano diverso da quello attivo da G17 a G19 (vedere il capitolo "Movimenti degli assi").
Sono possibili le seguenti assegnazioni dei piani e degli assi:
Tabella 10- 2 Assegnazioni dei piani e degli assi
Funzione G
Piano
(ascissa/ordinata)
Asse perpendicolare al piano
(asse per correzione lunghezza nella
foratura/fresatura)
G17
X/Y
Z
G18
Z/X
Y
G19
Y/Z
X
=
;
Figura 10-3
<
Assegnazione dei piani e degli assi
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
205
Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
Esempio di programmazione
10.2.3
N10 G17 T... D... M...
; piano X/Y selezionato
N20 ... X... Y... Z...
; correzione utensile (lunghezza1) nell'asse Z
Impostazioni con quote assolute/incrementali: G90, G91, AC, IC
Funzionalità
Con le istruzioni G90/G91 le informazioni di percorso X,Y, Z,.. sono interpretate come punti
d'arrivo delle coordinate (G90) o come percorso che l'asse deve compiere (G91). G90/G91
valgono per tutti gli assi.
Diversamente dall'impostazione G90/G91, con AC/IC è possibile indicare una determinata
informazione di percorso blocco a blocco con quote assolute o incrementali.
Queste istruzioni non definiscono il profilo con il quale si raggiunge il punto finale. Per questo
esiste un gruppo G (G0,G1,G2,G3,... vedere il capitolo "Movimenti degli assi").
Programmazione
G90
; Impostazione quote assolute
G91
; Impostazione quote incrementali
X=AC(...)
; Impostazione quote assolute per un determinato asse (in questo caso:
asse X), blocco a blocco
X=IC(...)
; Impostazione quote incrementali per un determinato asse (in questo
caso: asse X), blocco a blocco
<
<
,QFUHPHQWLILVVL
4XRWDDVVROXWD
3
3
3
3
3
3
;
Figura 10-4
;
Diverse impostazioni di quote nel disegno
Impostazione quote assolute G90
Nell'impostazione delle quote assolute la quota si riferisce al punto zero del sistema di
coordinate momentaneamente attivo (sistema di coordinate pezzo/pezzo attuale o sistema di
coordinate macchina). Ciò dipende da quali sono le traslazioni attualmente attive: traslazioni
programmabili, impostabili o nessuna traslazione.
206
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
Con l'avviamento del programma è attivo G90 per tutti gli assi e rimane attivo fino a quando
non viene disabilitato in un blocco successivo tramite G91 (impostazione quota
incrementale) (azione modale).
Impostazione quote incrementali, G91
Nell'impostazione in quote incrementali il valore numerico dell'informazione di percorso
corrisponde al percorso che l'asse deve compiere. Il segno sta ad indicare la direzione di
spostamento.
G91 vale per tutti gli assi e può essere abilitato con G90 (impostazione quote assolute) in un
blocco successivo.
Indicazione con =AC(...), =IC(...)
Dopo la coordinata del punto finale si deve scrivere il segno di uguale. Il valore deve essere
impostato tra parentesi tonde.
Anche per i centri dei cerchi sono possibili impostazioni assolute delle quote con =AC(...).
Altrimenti il punto di riferimento per il centro del cerchio è il punto iniziale del cerchio.
Esempio di programmazione
N10 G90 X20 Z90
; Impostazione quota assoluta
N20 X75 Z=IC(-32)
; Impostazione quota X ancora assoluta, quota Z incrementale
...
N180 G91 X40 Z20
; Commutazione a impostazione quote incrementali
N190 X-12 Z=AC(17)
; Impostazione quota X ancora incrementale, Z assoluta
Rettifica planare
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207
Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
10.2.4
Impostazione delle quote in forma metrica e in pollici G71, G70, G710, G700
Funzionalità
Anche se le misure del pezzo sono indicate in un sistema di misura diverso da quello base
del controllo (pollici o metrico), le quote si possono immettere direttamente nel programma. Il
controllo numerico provvederà ad eseguire le conversioni necessarie nel sistema base.
Programmazione
G70
; Impostazione quote in pollici
G71
; Impostazione quote metriche
G700
; Impostazione quote in pollici, anche per avanzamento F
G710
; Impostazione quote metriche, anche per avanzamento F
Esempio di programmazione
N10 G70 X10 Z30
; impostazione quote in pollici
N20 X40 Z50
;G70 mantiene la sua validità
...
N80 G71 X19 Z17.3
; da questo punto impostazione delle quote metriche
Informazioni
In base all'impostazione base il controllo interpreta tutti i valori geometrici come valori metrici
o in pollici. Come valori geometrici si intendono anche le correzioni utensile e gli spostamenti
origine impostabili compresa la visualizzazione; allo stesso modo l'avanzamento F in
mm/min opp. pollici/min. L'impostazione base è impostabile tramite i dati macchina.
Tutti gli esempi riportati nel presente manuale sono basati sul sistema metrico come
impostazione base.
G70 opp. G71 interpreta tutte le indicazioni geometriche che si riferiscono direttamente al
pezzo in base al sistema impostato, metrico o in pollici, ad es.:
● informazioni di percorso X, Y, Z con G0,G1,G2,G3,G33, CIP, CT
● parametri di interpolazione I, J, K (anche passo del filetto)
● raggio cerchio CR
● spostamento origine programmabile (TRANS, ATRANS)
● raggio polare RP
Tutte le restanti impostazioni geometriche, che non costituiscono un'impostazione diretta del
pezzo, come avanzamenti, correzioni utensili, spostamenti origine impostabili, non vengono
influenzati da G70/G71.
G700/G710 al contrario, influenzano inoltre l'avanzamento F (pollici/min, inch/giro. opp.
mm/min, mm/giro).
208
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
10.2.5
Coordinate polari, definizione di polo G110, G111, G112
Funzionalità
I punti di un pezzo possono essere impostati oltre che con le solite coordinate cartesiane (X,
Y, Z) anche con le coordinate polari.
Le coordinate polari sono utili quando un pezzo o una sua parte sono misurati da un punto
centrale (polo) con il raggio e l'angolo.
Piano
La coordinate polari si riferiscono al piano attivato con G17 ... G19. Inoltre può essere
indicato il 3º asse ortogonale a questo piano. In questo modo i dati riguardanti lo spazio
sono programmabili in coordinate cilindriche.
Raggio polare RP=...
Il raggio polare indica la distanza del punto dal polo. La quota resta memorizzata e deve
essere riscritta solo nei blocchi nei quali è diversa per il cambio del polo o per una
commutazione del piano.
Angolo polare AP=...
L'angolo viene sempre riferito all'asse orizzontale (ascissa) del piano (ad es. con G17: asse
X). Sono possibili impostazioni dell'angolo positive o negative.
L'angolo polare resta memorizzato e deve essere riscritto solo nei blocchi nei quali è diverso
per il cambio del polo o per una commutazione del piano.
3XQWRGHILQLWRFRQ53$3
<
;
53 3XQWRGHILQLWRFRQ53$3
53 $3 $3 3ROR
3ROR
=
;
(VHPSLR*3LDQR;<
Figura 10-5
(VHPSLR*3LDQR=;
Raggio polare e angolo polare con definizione della direzione positiva in diversi piani
Rettifica planare
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209
Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
Definizione del polo, programmazione
G110
; impostazione del polo, riferito all'ultima posizione di riferimento
programmata (nel piano, ad es. con G17: X/Y)
G111
; impostazione del polo, riferito al punto zero del sistema di coordinate del
pezzo (nel piano, ad es. con G17: X/Y)
G112
; impostazione del polo, riferita all'ultimo polo valido, stesso piano
Nota
Definizione di poli
• I poli possono essere definiti anche in coordinate polari. Questo è utile quando esiste già
un polo.
• Se il polo non è stato definito, è efficace il punto zero del sistema di coordinate attuale del
pezzo.
210
Rettifica planare
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Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
Esempio di programmazione
N10 G17
; piano X/Y
N20 G111 X17 Y36
; coordinate polari nel sistema di coordinate
attuale del pezzo
...
N80 G112 AP=45 RP=27.8
; nuovo polo, riferito all'ultimo polo come
coordinata polare
N90 ... AP=12.5 RP=47.679
; coordinata polare
N100 ... AP=26.3 RP=7.344 Z4
; coordinata polare e asse Z (= coordinata
cilindrica)
Movimenti in coordinate polari
Le posizioni programmate in coordinate polari possono essere raggiunte come per il sistema
cartesiano, come di seguito indicato:
● G0 - interpolazione lineare con rapido
● G1 - interpolazione lineare con avanzamento
● G2 - interpolazione circolare in senso orario
● G3 - interpolazione circolare in senso antiorario
(vedere anche il capitolo "Movimento degli assi")
Rettifica planare
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211
Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
10.2.6
Spostamento origine programmabile: TRANS, ATRANS
Funzionalità
Lo spostamento origine programmabile può essere utilizzato:
● per forme/disposizioni ripetitive in diverse posizioni su pezzo
● per la scelta di un nuovo punto di riferimento per l'impostazione delle quote
● come sovrametallo in sgrossatura
In questo modo si determina il sistema di coordinate attuale del pezzo. Ad esso si riferiscono
le nuove quote programmate.
La traslazione è possibile in tutti gli assi.
Programmazione
TRANS X... Y... Z...
; traslazione programmabile, cancella le vecchie istruzioni di
traslazione, rotazione, fattore di scala, specularità
ATRANS X... Y... Z...
; traslazione programmabile, additiva alle istruzioni già attive
TRANS
; senza valori: cancella le vecchie istruzioni di traslazione,
rotazione, fattore di scala, specularità
Le istruzioni con TRANS, ATRANS richiedono un blocco a sé stante.
WUDQV]
WUDQV[
Figura 10-6
212
Esempio di spostamento programmabile
Rettifica planare
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Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
Esempio di programmazione
N20 TRANS X20 Y15
; traslazione programmabile
N30 L10
; richiamo del sottoprogramma, contiene la geometria da
traslare
...
N70 TRANS
; traslazione cancellata
Richiamo sottoprogramma - vedere il capitolo "Tecnica dei sottoprogrammi"
10.2.7
Rotazione programmabile: ROT, AROT
Funzionalità
La rotazione è eseguita nel piano attuale G17 o G18 o G19 con il valore di RPL=... in gradi.
Programmazione
ROT RPL=...
; rotazione programmabile, cancella le vecchie istruzioni di traslazione,
rotazione, fattore di scala, specularità
AROT RPL=...
; rotazione programmabile, additiva alle istruzioni già attive
ROT
; senza valori: cancella le vecchie istruzioni di traslazione, rotazione,
fattore di scala, specularità
Le istruzioni con ROT, AROT richiedono un blocco a sé stante.
<
;
*
=
*
*
6LVWHPDUXRWDWR
53/
53/
;
Figura 10-7
53/
=
<
Definizione della direzione positiva dell'angolo di rotazione nei diversi piani
Rettifica planare
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213
Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
;
=
Figura 10-8
Esempio di programmazione dello spostamento e della rotazione programmabile
Esempio di programmazione
N10 G17 ...
; piano X/Y
N20 TRANS X20 Y10
; traslazione programmabile
N30 L10
; richiamo del sottoprogramma, contiene la geometria da
traslare
N40 TRANS X30 Y26
; nuova traslazione
N50 AROT RPL=45
; rotazione additiva 45 gradi
N60 L10
;Richiamo del sottoprogramma
N70 TRANS
; traslazione e rotazione cancellate
...
Richiamo sottoprogramma - vedere il capitolo "Tecnica dei sottoprogrammi"
214
Rettifica planare
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Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
10.2.8
Fattore di scala programmabile: SCALE, ASCALE
Funzionalità
Con SCALE, ASCALE si può programmare un fattore di scala per tutti gli assi. Con questo
fattore il percorso negli assi rispettivamente indicati viene aumentato o ridotto. Come
riferimento per la modifica della scala vale il sistema di coordinate attualmente impostato.
Programmazione
SCALE X... Y... Z...
; fattore di scala programmabile, cancella le vecchie istruzioni di
traslazione, rotazione, fattore di scala, specularità
ASCALE X... Y... Z... ; fattore di scala programmabile, additivo alle istruzioni già attive
SCALE
; senza valori: cancella le vecchie istruzioni di traslazione, rotazione,
fattore di scala, specularità
Le istruzioni con SCALE, ASCALE richiedono un blocco a sé stante.
Nota
In caso di cerchi si deve usare lo stesso fattore per entrambi gli assi.
Se con le istruzioni SCALE/ASCALE attive si programma un ATRANS, anche questi valori
spostati hanno la stessa scala.
Esempio di programmazione
N10 G17
; piano X/Y
N20 L10
; profilo originale programmato
N30 SCALE X2 Y2
; profilo ingrandito 2 volte in X e Y
N40 L10
N50 ATRANS X2.5 Y18
; i valori vengono sempre scalati.
N60 L10
; profilo ingrandito e traslato
Richiamo sottoprogramma - vedere il capitolo "Tecnica dei sottoprogrammi"
Rettifica planare
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215
Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
10.2.9
Specularità programmabile: MIRROR, AMIRROR
Funzionalità
Con MIRROR/AMIRROR è possibile speculare forme del pezzo rispetto agli assi delle
coordinate. Tutti i movimenti degli assi per i quali è stata programmata la funzione di
specularità sono invertiti nella loro direzione.
Programmazione
MIRROR X0 Y0 Z0
; specularità programmabile, cancella le vecchie istruzioni di
traslazione, rotazione, fattore di scala, specularità
AMIRROR X0 Y0 Z0
; specularità programmabile, additivo alle istruzioni già attive
MIRROR
; senza valori: cancella le vecchie istruzioni di traslazione,
rotazione, fattore di scala, specularità
Le istruzioni con MIRROR, AMIRROR richiedono un blocco a sé stante. Il valore dell'asse
non ha alcuna influenza. Tuttavia è necessario indicare un valore.
Nota
Una correzione raggio utensile attiva (G41/G42) viene invertita automaticamente durante la
specularità.
Il senso di rotazione del cerchio G2/G3 viene invertito automaticamente durante la
specularità.
<
3H]]R
2ULJLQDOH
6SHFXODULW¢LQ;
*
*
*
1
*
1
:
6SHFXODULW¢LQ<H;
1
*
216
;
3H]]R
1
*
*
Figura 10-9
6SHFXODULW¢LQ<
*
Esempio di specularità con indicazione della posizione utensile
Rettifica planare
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Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
Esempio di programmazione
Specularità in diversi assi delle coordinate con influenza su una correzione raggio utensile
attiva e G2/G3:
...
N10 G17
; piano X/Y, Z ortogonale a questo
N20 L10
; profilo programmato con G41
N30 MIRROR X0
; in X la direzione viene invertita
N40 L10
; profilo speculare
N50 MIRROR Y0
; in Y la direzione viene invertita
N60 L10
N70 AMIRROR X0
; nuova specularità, ora in X
N80 L10
; secondo profilo speculare
N90 MIRROR
; specularità off.
...
Richiamo sottoprogramma - vedere il capitolo "Tecnica dei sottoprogrammi"
Rettifica planare
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217
Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
10.2.10
Bloccaggio del pezzo - spostamento origine impostabile: G54 ... G59, G500, G53,
G153
Funzionalità
Lo spostamento origine impostabile fornisce la posizione del punto zero pezzo sulla
macchina (spostamento del punto zero pezzo rispetto allo zero macchina). Questo
spostamento viene calcolato con il bloccaggio del pezzo sulla macchina e deve essere
memorizzato nel campo dati previsto. Il valore è attivato dal programma tramite la selezione
tra sei possibili gruppi: G54 ... G59.
Nota
Un bloccaggio obliquo del pezzo può essere realizzato impostando l'angolo di rotazione
attorno agli assi macchina. Questi valori di rotazione sono attivati contemporaneamente allo
spostamento G54 ... G59.
Per l'operatività vedere il capitolo "Impostazione/modifica dello spostamento origine".
Programmazione
218
G54
; 1. Spostamento origine impostabile
G55
; 2. Spostamento origine impostabile
G56
; 3. Spostamento origine impostabile
G57
; 4. Spostamento origine impostabile
G58
; 5. Spostamento origine impostabile
G59
; 6. Spostamento origine impostabile
G500
; spostamento origine impostabile OFF - modale
G53
; spostamento origine impostabile OFF - blocco per blocco, esclude anche gli
spostamenti origine programmabili
G153
; come G53, esclude anche il frame base
Rettifica planare
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Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
<
0DFFKLQD
: SXQWR]HURSH]]R
0 SXQWR]HURPDFFKLQD
<
3H]]R
DG
HV
=
3H]]R
;
3H]]R
:
*
=
0DFFKLQD
;
0DFFKLQD
0
Figura 10-10 Spostamento origine impostabile
=
0DFFKLQD
=
3H]]R
=
3H]]R
;
3H]]R
*
;
3H]]R
*
=
3H]]R
=
3H]]R
;
3H]]R
*
;
3H]]R
*
;
0DFFKLQD
Figura 10-11 Modi di bloccaggio del pezzo nella foratura/fresatura
Esempio di programmazione
N10 G54 ...
; richiamo primo spostamento origine impostabile
N20 L47
; lavorare pezzo 1, in questo caso come L47
N30 G55 ...
; richiamo secondo spostamento origine impostabile
N40 L47
; pezzo 2 da lavorare, in questo caso come L47
N50 G56 ...
; richiamo terzo spostamento origine impostabile
N60 L47
; pezzo 3 da lavorare, in questo caso come L47
N70 G57 ...
; richiamo quarto spostamento origine impostabile
N80 L47
; pezzo 4 da lavorare, in questo caso come L47
N90 G500 G0 X...
; disattivazione spostamento origine impostabile
Richiamo sottoprogramma - vedere il capitolo "Tecnica dei sottoprogrammi"
Rettifica planare
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219
Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
10.2.11
Limitazione programmabile del campo di lavoro: G25, G26, WALIMON, WALIMOF
Funzionalità
Con G25/G26 si può definire un campo di lavoro per i movimenti di tutti gli assi; i limiti di
questo campo non devono però essere superati. In caso di correzione lunghezza utensile
attiva, è determinante la punta dell'utensile; altrimenti il punto di riferimento del portautensile.
I dati relativi alle coordinate sono riferiti alla macchina.
Per poter utilizzare la limitazione del campo di lavoro, la stessa deve essere attivata per il
relativo asse. Ciò avviene tramite la maschera di immissione "Offset Param" > "Dati di
setting" > "Limit. campo lavoro".
Vi sono due possibilità di definire il campo di lavoro:
● Immissione dei valori tramite la maschera di immissione del controllo in "Offset Param" >
"Dati di setting" > "Limit. campo lavoro".
In questo modo, la limitazione del campo di lavoro è attiva anche in modo JOG.
● Programmazione con G25/G26
Nel programma pezzo è possibile modificare i valori per i singoli assi. I valori introdotti
nella maschera di immissione ("Offset Param" > "Settingdaten" > "Limit. campo lavoro")
vengono sovrascritti.
Con WALIMON/WALIMOF si può attivare/disattivare il limite del campo di lavoro nel
programma.
Programmazione
G25 X... Y... Z...
; limitazione inferiore del campo di lavoro
G26 X... Y... Z...
; limitazione superiore del campo di lavoro
WALIMON
; limitazione del campo di lavoro ON
WALIMOF
; limitazione del campo di lavoro OFF
:=/ FRUUH]LRQHOXQJKH]]DXWHQVLOHDWWLYD
) SXQWRGLULIHULPHQWRGHOSRUWDXWHQVLOH
<
0DFFKLQD
)
<
*
&DPSRGLODYRUR
:=/
0
<
*
3XQWDGHOO
XWHQVLOH
;
0DFFKLQD
;
*
;
*
Figura 10-12 Esempio di limitazione programmabile del campo di lavoro a 2 dimensioni
220
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.2 Informazioni di percorso
Nota
• Con G25, G26 è necessario utilizzare l'identificatore asse canale da MD20080
AXCONF_CHANAX_NAME_TAB.
Con SINUMERIK 802D sl sono possibili le trasformazioni cinematiche (TRANSMIT,
TRACYL). Qui vengono progettati gli identificatori asse eventualmente diversi per
MD20080 e l'identificatore asse di geometria MD20060 AXCONF_GEOAX_NAME_TAB.
• G25/G26 si utilizza insieme all'indirizzo S anche per la limitazione di velocità del
mandrino (vedere anche il capitolo "Limitazione della velocità del mandrino").
• Si può attivare una limitazione del campo di lavoro solo se per gli assi previsti è stato
accostato il punto di riferimento.
Esempio di programmazione
N10 G25 X10 Y-20 Z30
; valori della limitazione inferiore del campo di lavoro
N20 G26 X100 Y110 Z300
; valori della limitazione superiore del campo di lavoro
N30 T1 M6
N40 G0 X90 Y100 Z180
N50 WALIMON
; limitazione del campo di lavoro ON
...
; lavorare solo nell'ambito del campo di lavoro
N90 WALIMOF
; limitazione del campo di lavoro OFF
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
221
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
10.3
Movimento degli assi
10.3.1
Interpolazione lineare con rapido: G0
Funzionalità
Il movimento in rapido G0 si utilizza per il posizionamento rapido dell'utensile ma non per la
lavorazione diretta del pezzo.
Si possono traslare contemporaneamente tutti gli assi su una traiettoria rettilinea.
La velocità max. (rapido) per ogni asse è definita nei dati macchina. Se si muove un solo
asse, esso si sposta con la sua velocità di rapido. Se si spostano due o tre assi
contemporaneamente, la velocità vettoriale (ad es. velocità risultante sulla punta
dell'utensile) viene scelta in modo tale da ottenere la massima velocità lineare tenendo conto
di tutti gli assi coinvolti.
Un avanzamento programmato (parola F) per G0 non ha alcun significato. G0 resta attivo
fino a quando non viene programmata un'altra istruzione di questo gruppo G (G1, G2,
G3,...).
Programmazione
G0 X... Y... Z...
; coordinate cartesiane
G0 AP=... RP=...
;Coordinate polari
G0 AP=... RP=... Z...
; coordinate cilindriche (a 3 dimensioni)
Nota
un'ulteriore possibilità di programmazione lineare deriva dall'impostazione dell'angolo
ANG=... (vedere il capitolo "Programmazione di segmenti di profilo").
=
7UDLHWWRULDOLQHDUH
<
3
3
;
Figura 10-13 Interpolazione lineare con rapido dal punto P1 al punto P2
222
Rettifica planare
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Programmazione
10.3 Movimento degli assi
Esempio di programmazione
N10 G0 X100 Y150 Z65
; coordinata cartesiana
...
N50 G0 RP=16.78 AP=45
; coordinata polare
Informazioni
Per il raggiungimento della posizione esiste un apposito gruppo di funzioni G (vedere il
capitolo "Arresto preciso/funzionamento continuo: G9, G60, G64").
Con G60 (arresto preciso) si può selezionare una finestra con diversi livelli di precisione
selezionando un ulteriore gruppo di funzioni G. Per la funzione di arresto preciso esiste in
alternativa un'istruzione che agisce blocco a blocco: G9.
Quando si deve eseguire il posizionamento è utile tener presente queste possibilità!
Rettifica planare
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223
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
10.3.2
Interpolazione lineare con avanzamento: G1
Funzionalità
L'utensile si muove su una traiettoria lineare dal punto di partenza al punto finale. Per la
velocità vettoriale è determinante la parola F programmata.
Si possono traslare contemporaneamente tutti gli assi.
G1 resta attivo fino a quando non viene programmata un'altra istruzione di questo gruppo G
(G0, G2, G3,...).
Programmazione
G1 X... Y... Z... F...
; coordinate cartesiane
G1 AP=... RP=... F...
;Coordinate polari
G1 AP=... RP=... Z... F...
; coordinate cilindriche (a 3 dimensioni)
Nota
un'ulteriore possibilità di programmazione lineare deriva dall'impostazione dell'angolo
ANG=... (vedere il capitolo "Programmazione di segmenti di profilo").
<
**<
;
*<)
;)
*<
0
<
;
)%
;
;
Figura 10-14 Interpolazione lineare su tre assi, esempio di lavorazione di una cava
224
Rettifica planare
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Programmazione
10.3 Movimento degli assi
Esempio di programmazione
N05 G0 G90 X40 Y48 Z2 S500 M3
; l'utensile muove in rapido su P1, 3
assi contemporaneamente, numero di giri
del mandrino = 500 giri/min, rotazione
destrorsa
N10 G1 Z-12 F100
; posizionamento su Z-12, avanzamento 100
mm/min
N15 X20 Y18 Z-10
; l'utensile si muove in linea retta
nello spazio su P2
N20 G0 Z100
; svincolo in rapido
N25 X-20 Y80
N30 M2
; Fine programma
Per la lavorazione di un pezzo sono necessarie la velocità del mandrino S ... e la direzione
M3/M4 (vedere allo scopo il capitolo "Movimento del mandrino").
Rettifica planare
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225
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
10.3.3
Interpolazione circolare: G2,G3
Funzionalità
L'utensile si muove su una traiettoria circolare dal punto di partenza fino al punto finale. La
direzione viene definita dalla funzione G:
G2: in senso orario
G3: Senso antiorario
<
<
*
<
*
*
*
*
*
;
;
;
Figura 10-15 Definizione del senso di rotazione del cerchio G2/G3 nei tre piani possibili
La descrizione del cerchio desiderato può avvenire in diversi modi:
**HLPSRVWD]LRQHGHOFHQWURSXQWRILQDOH
<
**HLPSRVWD]LRQHGHOUDJJLRSXQWRILQDOH
<
3XQWRILQDOH;<
3XQWRILQDOH;<
DGHV*;<,-
DGHV*;<&5 5DJJLRFHUFKLR&5
3XQWRLQL]LDOH;<
&HQWUR,-
3XQWRLQL]LDOH;<
;
**HLPSRVWD]LRQHDQJRORGLDSHUWXUDFHQWUR
<
;
**HLPSRVWD]LRQHDQJRORGLDSHUWXUDSXQWRILQDOH
<
3XQWRILQDOH;<
DGHV*$5 ,-
DGHV*$5 ;<
$QJROR$5
$QJROR$5
3XQWRLQL]LDOH;<
3XQWRLQL]LDOH;<
&HQWUR,;
;
Figura 10-16 Possibilità per la programmazione del cerchio con G2/G3, ad es. con gli assi X/Y e G2
226
Rettifica planare
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Programmazione
10.3 Movimento degli assi
G2/G3 restano attivi fino a quando non è selezionata un'altra istruzione che fa parte di
questo gruppo G (G0, G1, ...).
Per la velocità vettoriale è determinante la parola F programmata.
Programmazione
G2/G3 X... Y... I... J...
; centro e punto finale
G2/G3 CR=... X... Y...
; raggio del cerchio e punto finale
G2/G3 AR=... I... J...
; con angolo di apertura e centro
G2/G3 AR=... X... Y...
; con angolo di apertura e punto finale
G2/G3 AP=... RP=...
; coordinate polari, cerchio intorno al polo
Nota
Le ulteriori possibilità di programmazione del cerchio derivano da:
CT - cerchio con raccordo tangenziale e
CIP - cerchio tramite punto intermedio (vedere capitoli successivi).
Tolleranze per l'impostazione del cerchio
I cerchi sono accettati dal controllo numerico solo con determinate tolleranze di misura. Il
raggio del cerchio nel punto iniziale è confrontato con quello nel punto finale. Se la
differenza rientra nel valore di tolleranza, il centro è definito internamente con esattezza.
Diversamente viene emessa una segnalazione d'allarme.
Il valore di tolleranza è impostabile tramite dati macchina (vedere "Istruzioni operative"
802D sl).
Informazioni
Cerchi completi in un blocco si possono definire solo indicando il centro e il punto finale!
Nei cerchi con indicazione del raggio il segno di CR=... serve per definire il tipo di cerchio.
Con lo stesso punto iniziale, finale, raggio e la stessa direzione si possono definire 2 cerchi.
Il segno negativo di CR=-... definisce un arco di cerchio maggiore di un semicerchio;
diversamente si tratterà di un arco di cerchio più piccolo o uguale a un semicerchio:
Rettifica planare
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227
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
<
&HUFKLRSL»JUDQGHGHOVHPLFHUFKLR
*
&5
03FHQWURGHOFHUFKLR
03FHQWURGHOFHUFKLR
03
3XQWRILQDOH
*
&5 3XQWRLQL]LDOH
&HUFKLRSL»SLFFRORRXJXDOHDOVHPLFHUFKLR
03
;
Figura 10-17 Definizione del cerchio con indicazione del raggio e due possibilità di scelta attraverso il
segno di CR=
Esempio di programma: impostazione del centro e del punto finale
<
3XQWRLQL]LDOH
3XQWRILQDOH
&HQWUR
-
,
;
Figura 10-18 Esempio di impostazione del centro e del punto finale
N5 G90 X30 Y40
; punto iniziale del cerchio per N10
N10 G2 X50 Y40 I10 J-7
; punto finale e centro
Nota
I valori relativi al centro si riferiscono al punto iniziale del cerchio!
228
Rettifica planare
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Programmazione
10.3 Movimento degli assi
Esempio di programma: impostazione del punto finale e del raggio
<
3XQWRLQL]LDOH
3XQWRILQDOH
5
&HQWUR"
;
Figura 10-19 Esempio per l'impostazione del punto finale e del raggio
N5 G90 X30 Y40
; punto iniziale del cerchio per N10
N10 G2 X50 Y40 CR=12.207
; punto finale e raggio
Nota
Con segno negativo del valore CR=-... si seleziona un arco di cerchio più grande di un
semicerchio.
Rettifica planare
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229
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
Esempio di programma: impostazione del punto finale e dell'angolo di apertura
<
3XQWRLQL]LDOH
3XQWRILQDOH
r
&HQWUR
;
Figura 10-20 Esempio per l'impostazione del punto finale e dell'angolo di apertura
N5 G90 X30 Y40
; punto iniziale del cerchio per N10
N10 G2 X50 Y40 AR=105
; punto finale e angolo di apertura
Esempio di programma: impostazione del centro e dell'angolo di apertura
<
3XQWRLQL]LDOH
3XQWRILQDOH"
r
-
&HQWUR
,
;
Figura 10-21 Esempio per l'impostazione del centro e dell'angolo di apertura
230
N5 G90 X30 Y40
; punto iniziale del cerchio per N10
N10 G2 I10 J-7 AR=105
; centro e angolo di apertura
Rettifica planare
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Programmazione
10.3 Movimento degli assi
Nota
I valori relativi al centro si riferiscono al punto iniziale del cerchio!
Esempio di programma: Coordinate polari
<
3XQWRLQL]LDOH
53
$3
&HQWUR 3ROR
;
Figura 10-22 Esempio di cerchio in coordinate polari
N1 G17
; piano X/Y
N5 G90 G0 X30 Y40
; punto iniziale del cerchio per N10
N10 G111 X40 Y33
; Pol = centro del cerchio
N20 G2 RP=12.207 AP=21
; impostazioni polari
Rettifica planare
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231
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
10.3.4
Interpolazione circolare tramite punto intermedio: CIP
Funzionalità
Se si conoscono tre punti sul profilo del cerchio, invece di prendere come riferimento il
centro del cerchio, il raggio o l'angolo di apertura, è più vantaggioso utilizzare la funzione
CIP.
In questo modo la direzione del cerchio si ricava dalla posizione del punto intermedio (tra
punto iniziale e punto finale). Il punto intermedio viene definito in base all'assegnazione asse
seguente:
I1=... per l'asse X,
J1=... per l'asse Y,
K1=... per l'asse Z
CIP resta attivo fino a quando non è selezionata un'altra istruzione che fa parte di questo
gruppo G (G0, G1, G2, ...).
Nota
Il valore impostato in G90 o G91 vale per il punto finale e per il punto intermedio!
3XQWRLQWHUPHGLR
, - <
3XQWRLQL]LDOH
3XQWRILQDOH
;
Figura 10-23 Cerchio con impostazione del punto intermedio e finale, esempio con G90
Esempio di programmazione
232
N5 G90 X30 Y40
; punto iniziale del cerchio per N10
N10 CIP X50 Y40 I1=40 J1=45
; punto finale e intermedio
Rettifica planare
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Programmazione
10.3 Movimento degli assi
10.3.5
Cerchio con raccordo tangenziale: CT
Funzionalità
Con CT e con la programmazione del punto finale nel piano attuale da G17 a G19, si genera
un cerchio che si raccorda in modo tangenziale al segmento di traiettoria precedente (retta o
cerchio) in questo piano.
Raggio e centro del cerchio sono pertanto definiti in base ai rapporti geometrici tra il
segmento di traiettoria precedente e il punto finale programmato per il cerchio.
1*;<
1&7;<
3XQWRILQDOHGHOFHUFKLR
(V*
<
;
Figura 10-24 Cerchio con raccordo tangenziale al segmento di traiettoria precedente
Esempio di programmazione
N10 G1 X20 F300
; Retta
N20 CT X... Y...
; cerchio con raccordo tangenziale
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
233
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
10.3.6
Accostamento ad un punto fisso: G75
Funzionalità
Con G75 si può raggiungere un punto fisso della macchina, ad es. un punto di cambio
utensile. La posizione è fissa per tutti gli assi ed è memorizzata nei dati macchina. Per
ciascun asse è possibile definire al massimo 4 punti fissi.
Non è attiva alcuna traslazione. La velocità di ogni asse è data dal relativo rapido.
G75 richiede un blocco a sé stante ed è attiva blocco a blocco. Si deve programmare
l'identificatore dell'asse macchina!
All'interno del blocco dopo G75 è di nuovo attiva l'istruzione G precedente del gruppo "Tipo
di interpolazione" (G0, G1,G2, ...).
Programmazione
G75 FP=<n> X1=0 Y1=0 Z1=0
Nota
FPn si riferisce al dato macchina asse MD30600 $MA_FIX_POINT_POS[n-1]. Se non viene
programmato alcun punto fisso (FP), viene selezionato il primo punto fisso.
Tabella 10- 3 Commento
Comando
Descrizione
G75
Accostamento a un punto fisso
FP=<n>
Punto fisso che deve essere raggiunto. Viene specificato il numero del punto
fisso: <n>
Campo dei valori di <n>: 1, 2, 3, 4
Se non viene specificato alcun numero di punto fisso viene automaticamente
raggiunto il punto fisso 1.
X1=0 Y1=0 Z1=0
Assi macchina che devono essere portati sul punto fisso.
Qui si specificano gli assi con valore "0" con i quali deve essere raggiunto
contemporaneamente il punto fisso.
Ogni asse si sposta con la velocità assiale massima.
Esempio di programmazione
234
N05 G75 FP=1 Z1=0
; accostamento del punto fisso 1 in Z
N10 G75 FP=2 X1=0 Y1=0
; accostamento del punto fisso 2 in X e
Y, ad es. per cambio utensile
N30 M30
; fine programma
Rettifica planare
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Programmazione
10.3 Movimento degli assi
Nota
I valori di posizione programmati per X1, Y1, Z1 (qui =0) vengono ignorati; tuttavia devono
essere indicati.
10.3.7
Ricerca punto di riferimento: G74
Funzionalità
Con G74 può essere effettuata la ricerca del punto di riferimento nel programma NC. La
direzione e la velocità di ogni asse sono inseriti nei dati macchina.
G74 richiede un blocco a sé stante ed è attiva blocco a blocco. Si deve programmare
l'identificatore dell'asse macchina!
All'interno del blocco dopo G74 è di nuovo attiva l'istruzione G precedente del gruppo "Tipo
di interpolazione" (G0, G1,G2, ...).
Esempio di programmazione
N10 G74 X1=0 Y1=0 Z1=0
Nota
I valori di posizione programmati per X1, Y1, Z1 (qui =0) vengono ignorati; tuttavia devono
essere indicati.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
235
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
10.3.8
Misure con tastatore in commutazione: MEAS, MEAW
Funzionalità
Questa funzione è disponibile per i SINUMERIK 802D sl plus e pro.
Se in un blocco che contiene movimenti di avanzamento degli assi è inserita l'istruzione
MEAS=... o MEAW=..., le posizioni degli assi sono rilevate e memorizzate quando interviene
il fronte di salita del tastatore di misura. Il risultato della misura può essere letto nel
programma per ogni asse.
Con l'istruzione MEAS il movimento degli assi viene arrestato se interviene il fronte di
commutazione selezionato del tastatore di misura e il percorso residuo viene cancellato.
Programmazione
MEAS=1
G1 X... Y... Z... F...
; misure con fronte di salita del tastatore di misura,
cancellazione del percorso residuo
MEAS=-1
G1 X... Y... Z... F...
; misure con fronte di discesa del tastatore di misura,
cancellazione del percorso residuo
MEAW=1
G1 X... Y... Z... F...
; misure con fronte di salita del tastatore di misura,
senza cancellazione del percorso residuo
MEAW=-1
G1 X... Y... Z... F...
; misura con fronte di discesa del tastatore di misura,
senza cancellazione del percorso residuo
CAUTELA
Con MEAW: Il tastatore di misura si muove fino alla posizione programmata anche dopo
che è intervenuto. Rischio di danneggiamento!
Stato dell'ordine di misura
Se il tastatore di misura ha commutato, la variabile $AC_MEA[1] dopo il blocco di misura
contiene il valore=1, altrimenti il valore =0.
Con lo start di un blocco di misura la variabile viene impostata al valore=0.
Risultato della misura
Il risultato, per gli assi in movimento presenti nel blocco di misura, dopo la commutazione del
tastatore di misura è disponibile nelle seguenti variabili:
nel sistema di coordinate macchina: $AA_MM[asse]
nel sistema di coordinate pezzo: $AA_MW[asse]
236
Rettifica planare
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Programmazione
10.3 Movimento degli assi
Esempio di programmazione
N10 MEAS=1 G1 X300 Z-40 F4000
; misura con cancellazione del percorso
residuo,
; tastatore di misura con fronte di
salita
N20 IF $AC_MEA[1]==0 GOTOF MEASERR
; errore di misura ?
N30 R5=$AA_MW[X] R6=$AA_MW[Z]
; elaborazione dei valori di misura
..
N100 MEASERR: M0
; errore di misura
Nota
Istruzione IF - vedere il capitolo "Salti di programma condizionati"
10.3.9
Avanzamento F
Funzionalità
L'avanzamento F è la velocità vettoriale e rappresenta la somma geometrica delle
componenti di velocità di tutti gli assi coinvolti. Le singole velocità degli assi risultano quindi
dalla quota di percorso dell'asse sulla traiettoria.
L'avanzamento F è attivo nei modi di interpolazione G1, G2, G3, CIP, CT e resta
memorizzato fino a quando viene indicata una nuova parola F.
Programmazione
F...
Nota
Con valori interi si può evitare di indicare la virgola decimale, ad es. F300.
Rettifica planare
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237
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
Unità di misura per F con G94, G95
L'unità di misura della parola F è definita dalle funzioni G:
● G94: F come avanzamento in mm/min
● G95: F come avanzamento in mm/giro del mandrino
(da considerare solo se il mandrino è in rotazione)
Nota
Questa unità di misura vale per impostazioni di quote metriche. Si possono impostare
anche valori in pollici in base al capitolo "Impostazione quote metriche o in pollici"
Esempio di programmazione
N10 G94 F310
; avanzamento in mm/min
...
N110 S200 M3
; rotazione mandrino
N120 G95 F15.5
; avanzamento in mm/giro
Nota
Scrivere una nuova parola F quando si cambia da G94 a G95!
238
Rettifica planare
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Programmazione
10.3 Movimento degli assi
10.3.10
Arresto preciso/funzionamento continuo: G9, G60, G64
Funzionalità
Per impostare i movimenti a fine blocco e per attivare il blocco successivo esistono le
funzioni G che permettono un adattamento ottimale alle diverse esigenze. Esempio: si
desidera posizionare rapidamente gli assi o lavorare profili con movimento continuo su più
blocchi.
Programmazione
G60
;Arresto preciso con azione modale
G64
;Funzionamento continuo
G9
;Arresto preciso con azione blocco a blocco
G601
;Finestra di arresto preciso fine
G602
;Finestra di arresto preciso grossolano
Arresto preciso G60, G9
Se è stata attivata la funzione arresto preciso (G60 o G9), la velocità viene ridotta a zero per
raggiungere il traguardo con precisione alla fine del blocco.
Con un altro gruppo di funzioni G che hanno efficacia modale, è possibile impostare quando
considerare come terminato l'avanzamento in questo blocco e quando passare al blocco
successivo.
● G601:Finestra di arresto preciso fine
La commutazione al blocco successivo avviene quando tutti gli assi hanno raggiunto la
"Finestra di arresto preciso fine" (valore nel dato macchina).
● G602: Finestra di arresto preciso grossolano
La commutazione al blocco successivo avviene quando tutti gli assi hanno raggiunto la
"Finestra di arresto preciso grossolano" (valore nel dato macchina).
La scelta della finestra di arresto preciso influisce notevolmente sul tempo complessivo se
vengono eseguiti numerosi posizionamenti. L'arresto preciso fine richiede tempi più lunghi.
Rettifica planare
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239
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
<
G601
ILQH
&RPPXWD]LRQHVXOEORFFRVXFFHVVLYR
*JURVVRODQR SHUILQHSHUJURVVRO
=
Figura 10-25 Finestra di arresto preciso grossolano o fine, attivo con G60/G9, rappresentazione
ingrandita della finestra
Esempio di programmazione
N5 G602
; Finestra di arresto preciso grossolano
N10 G0 G60 Z...
; Arresto preciso modale
N20 Y... Z...
; G60 mantiene la sua validità
...
N50 G1 G601 ...
; Finestra di arresto preciso fine
N80 G64 Z...
; Commutazione sul funzionamento continuo
...
N100 G0 G9 Z...
; L'arresto preciso è efficace solo per questo blocco
N111 ...
; Nuovamente funzionamento continuo
Nota
Con l'istruzione G9 l'arresto preciso avviene solo nel blocco che la contiene; G60 tuttavia
resta attiva fino a quando è abilitata l'istruzione G64.
Funzionamento continuo G64
Obiettivo del funzionamento continuo è quello di evitare frenature a fine blocco e di passare
al blocco successivo possibilmente con la stessa velocità vettoriale (sui raccordi tangenziali).
La funzione permette una gestione anticipata della velocità con più blocchi di anticipo
(funzione di LookAhead).
Nei raccordi non tangenziali (spigoli) la velocità si riduce in modo così rapido che gli assi
sono sottoposti in un tempo così breve ad un cambio piuttosto consistente di velocità.
240
Rettifica planare
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Programmazione
10.3 Movimento degli assi
Questo provoca come conseguenza uno strappo elevato (modifica dell'accelerazione).
Attivando la funzione SOFT si può limitare l'intensità dello strappo.
Esempio di programmazione
N10 G64 G1 Z... F...
; funzionamento continuo
N20 Y..
; nuovamente funzionamento continuo
...
N180 G60 ...
; commutazione in arresto preciso
Gestione anticipata della velocità (LookAhead):
Nel funzionamento continuo con G64 il controllo numerico controlla in anticipo e
automaticamente per diversi blocchi CN la gestione della velocità. In questo modo sui
raccordi tangenziali, è possibile accelerare e rallentare per più blocchi di seguito. Su
traiettorie che comprendono percorsi brevi definiti nei blocchi NC, si possono così
raggiungere velocità molto superiori rispetto al controllo senza gestione anticipata.
$YDQ]DPHQWR
*)XQ]LRQDPHQWRFRQWLQXRFRQ/RRN$KHDG
$YDQ]DPHQWRSURJUDPPDWR)
)
*$UUHVWRSUHFLVR
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1 1
1
%ORFFKLGLSHUFRUVR
Figura 10-26 Confronto del comportamento in velocità con G60 e G64 su corse brevi nei blocchi
Rettifica planare
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241
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
10.3.11
Comportamenti in accelerazione: BRISK, SOFT
BRISK
Gli assi della macchina variano la loro velocità con il valore massimo consentito di
accelerazione fino a raggiungere la velocità finale. BRISK consente di lavorare con tempi
ottimali. La velocità di riferimento si raggiunge in tempi brevi. Nell'andamento
dell'accelerazione si riscontrano tuttavia dei gradini.
SOFT
Gli assi della macchina accelerano con una curva caratteristica costante non lineare fino al
raggiungimento della velocità finale. Con questa accelerazione senza strappo, la funzione
SOFT evita sollecitazioni meccaniche sulla macchina. Lo stesso comportamento si ha anche
nella frenatura.
9HORFLW¢
WUDLHWWRULD
%5,6.
FRQWHPSLRWWLPDOL
62)7
FRQSURWH]LRQHGHOODPHFFDQLFD
9DORUHGL
ULIHULPHQWR
W
W
7HPSR
Figura 10-27 Andamento in linea di principio della velocità vettoriale con BRISK/SOFT
Programmazione
BRISK
; accelerazione vettoriale a gradino
SOFT
; accelerazione vettoriale con limitazione dello strappo
Esempio di programmazione
N10 SOFT G1 X30 Z84 F650
; accelerazione vettoriale con limitazione dello strappo
...
N90 BRISK X87 Z104
; proseguimento con accelerazione vettoriale a gradino
...
242
Rettifica planare
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Programmazione
10.3 Movimento degli assi
10.3.12
Correzione percentuale dell'accelerazione: ACC
Funzionalità
In alcune sezioni del programma può essere necessario modificare l'accelerazione per gli
assi o per il mandrino impostata nei dati macchina. Questa accelerazione programmabile è
una correzione percentuale dell'accelerazione.
Per ogni asse (ad es. X) oppure mandrino (S) si può programmare un valore percentuale
>%0 e v 200%. L'interpolazione avviene quindi con questa accelerazione percentuale. Il
valore di riferimento (100 %) è quello impostato nei dati macchina per l'accelerazione (per
l'asse o per il mandrino, nel caso del mandrino anche in funzione della gamma, del modo di
posizionamento o del modo velocità).
Programmazione
ACC[NomeAsse] = valore percentuale
; per asse
ACC[S]= valore percentuale
; per mandrino
Esempio di programmazione
N10 ACC[X]=80
; 80% di accelerazione per l'asse X
N20 ACC[S]=50
; 50% di accelerazione per il mandrino
...
N100 ACC[X]=100
; disattivazione della correzione per l'asse X
Efficacia
La limitazione è attiva in tutti i tipi di interpolazione dei modi operativi AUTOMATICO e MDA.
La limitazione non è attiva nel modo JOG e nella ricerca del punto di riferimento.
Con l'impostazione ACC[...] = 100 si disattiva la correzione; lo stesso risultato si ottiene con
RESET e fine programma.
Il valore di correzione programmato è attivo anche nell'avanzamento di prova.
CAUTELA
Un valore superiore al 100% si può programmare solo se la meccanica della macchina
consente questa sollecitazione e se gli azionamenti sono dotati di una riserva adeguata. In
caso contrario si possono verificare danni alla meccanica della macchina e/o si possono
avere segnalazioni d'errore.
Rettifica planare
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243
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
10.3.13
4. Asse
Funzionalità
A seconda dell'esecuzione macchina può essere necessario un quarto asse, ad es.
macchina a dividere, diamantatore orientabile, diamantatore frontale, ecc. Questo asse è
eseguibile come asse lineare o asse rotante. Allo stesso modo l'identificatore è progettabile
per questo asse, ad es. U o C o A, ecc. Con gli assi rotanti è possibile progettare il campo di
movimento fra 0 ...<360 gradi (comportamento del modulo).
Se presente una relativa progettazione macchina, il quarto asse può effettuare una
traslazione lineare contemporaneamente agli assi restanti. Se l'asse è spostato in un blocco
con G1 o G2/G3 insieme agli altri assi (X,Y,Z), non è affetto da alcuna componente
dell'avanzamento F. La sua velocità si adegua a quella degli assi X,Y,Z. Il suo movimento
"lineare" inizia e termina con quello degli altri assi. Tuttavia la velocità non può superare il
valore limite impostato.
Se in un blocco viene programmato solo il 4º asse, quest'ultimo si muove, in caso di G1, con
l'avanzamento F attivo. Se si tratta di un asse rotante, l'unità di misura per F è in gradi/min
per G94 o gradi/giro del mandrino per G95.
Per questi assi si possono impostare e programmare anche spostamenti origine (G54 ...
G59) (TRANS, ATRANS).
Esempio di programmazione
Il 4º asse è una tavola orientabile (asse rotante) ed ha l'identificatore asse A:
N5 G94
; F in mm/min oppure in gradi/min
N10 G0 X10 Y20 Z30 A45
; esecuzione traiettoria X-Y-Z in rapido, inoltre
movimento contemporaneo di A
N20 G1 X12 Y21 Z33 A60 F400
; esecuzione traiettoria X-Y-Z con 400 mm/min,
inoltre movimento contemporaneo di A
N30 G1 A90 F3000
; l'asse A muove da solo alla posizione 90 gradi con
velocità 3000 gradi/min
Istruzioni speciali per gli assi rotanti: DC, ACP, ACN
ad es. per l'asse rotante A:
A=DC(...)
; impostazione quote assolute, accostamento diretto alla
posizione (per il percorso più breve)
A=ACP(...)
; impostazione quote assolute, accostamento alla posizione in
direzione positiva
A=ACN(...)
; impostazione quote assolute, accostamento alla posizione in
direzione negativa
Esempio:
N10 A=ACP(55.7)
244
; accostamento alla posizione assoluta 55,7 gradi in direzione
positiva
Rettifica planare
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Programmazione
10.3 Movimento degli assi
10.3.14
Tempo di sosta: G4
Funzionalità
E' possibile interrompere l'elaborazione tra due blocchi NC per un determinato tempo nel
quale viene inserito un blocco a sè stante con G4; ad esempio per lo scarico.
Le parole con F... oppure S... vengono utilizzate solo in questo blocco per l'impostazione del
tempo. Un avanzamento F programmato in precedenza o la velocità del mandrino S restano
invariati.
Programmazione
G4 F...
; tempo di sosta in secondi
G4 S…
; tempo di sosta in giri del mandrino
Esempio di programmazione
N5 G1 F200 Z-50 S300 M3
; avanzamento F, velocità mandrino S
N10 G4 F2.5
; tempo di sosta 2,5 s
N20 Z70
N30 G4 S30
; sosta di 30 giri del mandrino, che equivale, con ;
S=300 giri/min e override di velocità 100 %: t=0,1
min
N40 X...
; avanzamento e giri del mandrino continuano ad avere
effetto
Nota
G4 S.. è possibile solo se esiste un mandrino regolato (se anche le impostazioni dei giri
sono state programmate tramite S...).
Rettifica planare
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245
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
10.3.15
Posizionamento su riscontro fisso
Funzionalità
Questa funzione è disponibile con i SINUMERIK 802D sl plus e 802D sl pro.
Con la funzione "Posizionamento su riscontro fisso" (FXS = Fixed Stop) è possibile
determinare coppie definite per il bloccaggio del pezzo, come ad es. per contropunte o pinze
di bloccaggio. Inoltre con questa funzione è possibile accostare punti di riferimento
meccanici. Con coppie sufficientemente ridotte, è possibile eseguire semplici misure senza
necessità di collegare un tastatore.
Programmazione
FXS[asse]=1
; attivazione avanzamento su riscontro fisso
FXS[asse]=0
; disattivazione avanzamento su riscontro fisso
FXST[asse]=...
; coppia di bloccaggio, impostazione in % della coppia max.
dell'azionamento
FXSW[asse]=...
; ampiezza della finestra per sorveglianza riscontro fisso in mm/gradi
Nota
Come identificatore asse si utilizza di preferenza l'identificatore macchina, ad es. X1.
L'identificatore asse canale (ad es. X) è ammesso solo se ad es. non è attiva alcuna
rotazione di coordinate e quest'asse è assegnato direttamente ad un asse macchina.
I comandi hanno efficacia modale Il percorso e la selezione della funzione FXS[asse]=1
devono essere programmate in un solo blocco.
Esempio di programma selezione
N10 G1 G94 ...
N100 X250 Z100 F100 FXS[Z1]=1 FXST[Z1]=12.3 FXSW[Z1]=2
; per l'asse macchina Z1 funzione-FXS selezionata,
; coppia di bloccaggio 12,3%,
; ampiezza della finestra 2 mm
246
Rettifica planare
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Programmazione
10.3 Movimento degli assi
Nota
Quando si esegue la selezione, il riscontro fisso deve trovarsi tra posizione iniziale e
posizione di arrivo.
Le impostazioni per la coppia FXST[ ]= e l'ampiezza della finestra FXSW[ ]= sono opzionali.
Se questi dati non vengono impostati, sono attivi i valori dei dati di setting (DS). I valori
programmati vengono accettati nei dati di setting. All'inizio i dati di setting sono impostati con
i valori caricati dai dati macchina. FXST[ ]=... opp. FXSW[ ]=... possono essere modificati in
qualsiasi momento nel programma. Le modifiche sono efficaci nel blocco prima dei
movimenti di posizionamento.
3RVL]LRQHUHDOHULVFRQWURILVVRUDJJLXQWR
5LVFRQWURILVVR
3RVL]LRQHGLGHVWLQD]LRQH
SRVL]LRQHILQDOHSURJUDPPDWD
3RVL]LRQHGLSDUWHQ]D
GHOODWDYROD
==
)LQHVWUDGLVRUYHJOLDQ]DGHOULVFRQWURILVVR
);6:>=@
Figura 10-28 Ricerca del punto di riferimento contro riscontro fisso
Altri esempi di programmazione
N10 G1 G94 ...
N20 X250 Z100 F100 FXS[X1]=1
; FXS selezionata per asse macchina X1, coppia
di bloccaggio e ampiezza finestra da DS
N20 X250 Z100 F100 FXS[X1]=1
FXST[X1]=12.3
; FXS selezionata per asse macchina X1, coppia
di bloccaggio 12,3%, ampiezza finestra da DS
N20 X250 Z100 F100 FXS[X1]=1
FXST[X1]=12.3 FXSW[X1]=2
; FXS selezionata per asse macchina X1, coppia
di bloccaggio 12,3%, ampiezza finestra 2 mm
N20 X250 Z100 F100 FXS[X1]=1
FXSW[X1]=2
; FXS selezionata per asse macchina X1, coppia
di bloccaggio da DS, ampiezza finestra 2 mm
Riscontro fisso raggiunto
Una volta raggiunto il riscontro fisso
● viene cancellato il percorso residuo e aggiornato il riferimento di posizione,
● viene incrementata la coppia dell'azionamento fino al valore limite FXST[ ]=...
programmato o al valore impostato nei DS e quindi resta costante
● si attiva la sorveglianza del riscontro fisso rispettando l'ampiezza definita per la finestra
(FXSW[ ]=... opp. per il valore da SD).
Rettifica planare
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247
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
Deselezionare la funzione
La deselezione della funzione attiva uno stop preelaborazione. Nel blocco con FXS[X1]=0 i
movimenti si devono fermare.
Esempio:
N200 G1 G94 X200 Y400 F200 FXS[X1] = 0
; L'asse X1 viene svincolato dal riscontro
fisso e portato sulla posizione X=200 mm.
Nota
Il movimento alla posizione di svincolo deve portare a un allontanamento dal riscontro fisso,
altrimenti possono verificarsi dei danni al riscontro fisso oppure alla macchina.
Il cambio di blocco avviene dopo il raggiungimento della posizione di svincolo. Se non si
indica alcuna posizione di svincolo, il cambio di blocco avviene subito dopo l'esclusione del
limite di coppia.
Nota
Le funzioni "Misura con cancellazione del percorso residuo" (istruzione "MEAS") e
"Posizionamento su riscontro fisso" non possono essere programmate
contemporaneamente in un blocco.
Durante il "Posizionamento su riscontro fisso" non avviene alcuna sorveglianza del profilo.
Se il limite di coppia viene ridotto eccessivamente, l'asse non è più in grado di seguire
l'impostazione del valore di riferimento, il regolatore di posizione entra nella limitazione e la
deviazione dal profilo aumenta. In questo stato operativo, un aumento del limite di coppia
può causare movimenti soggetti a strappo meccanico. Deve essere garantito che l'asse
possa ancora seguire. E' necessario controllare, pertanto, che lo scostamento dal profilo non
sia superiore a quello senza limitazione di coppia.
Tramite dato macchina è possibile definire una rampa di salita per il nuovo limite di coppia al
fine di evitare un'impostazione irregolare del limite di coppia (ad es. con l'inserimento di un
cannotto).
248
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.3 Movimento degli assi
Variabile di sistema per stato: $AA_FXS[asse]
Questa variabile di sistema fornisce lo stato del "Posizionamento su riscontro fisso" per
l'asse indicato:
● Valore=
– 0: l'asse non è sul riscontro
– 1: Il riscontro è stato raggiunto correttamente
(l'asse si trova nella finestra di sorveglianza del riscontro fisso)
– 2: riscontro non accostato correttamente (l'asse non si trova sul riscontro)
– 3: posizionamento su riscontro fisso attivato
– 4: il riscontro fisso è stato riconosciuto
– 5: l'avanzamento su riscontro fisso viene deselezionato. La deselezione non è stata
ancora completata.
L'interrogazione della variabile di sistema nel programma pezzo attiva un arresto
dell'avanzamento.
Con SINUMERIK 802D sl si possono determinare solo gli stati statici prima e dopo
l'abilitazione/disabilitazione.
Soppressioone degli allarmi
Con un dato macchina si può sopprimere l'emissione dei seguenti allarmi:
● 20091 "Riscontro fisso non raggiunto"
● 20094 "Riscontro fisso interrotto"
Bibliografia: "Descrizione delle funzioni", capitolo "Posizionamento su riscontro fisso"
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
249
Programmazione
10.4 Movimento del mandrino
10.4
Movimento del mandrino
10.4.1
Numero di giri del mandrino S, sensi di rotazione
Funzionalità
La velocità di rotazione del mandrino viene programmata con l'indirizzo S in giri al minuto se
la macchina dispone di un mandrino controllato.
Il senso di rotazione e l'inizio o la fine del movimento vengono impostati con istruzioni M
(vedere anche il capitolo "Funzione supplementare M").
M3: Rotazione destrorsa mandrino
M4: Rotazione sinistrorsa mandrino
M5: Arresto mandrino
Nota
Con valori di velocità S espressi in numeri interi, la virgola decimale non è necessaria, ad es.
S270.
Informazioni
Se in un blocco che contiene movimenti di assi si scrivono istruzioni M3 o M4, queste sono
eseguite prima dei movimenti degli assi.
Impostazioni della configurazione di default: i movimenti degli assi iniziano solo quando il
mandrino è in movimento (M3, M4). Anche M5 è emessa prima del movimento degli assi.
Tuttavia lo stato di fermo del mandrino non viene atteso. I movimenti dell'asse hanno inizio
già prima dello stato di fermo del mandrino.
Con fine programma o RESET il mandrino viene arrestato.
All'inizio del programma è attiva una velocità di rotazione del mandrino = 0 (S0).
Nota
Nei dati macchina si possono progettare altre impostazioni.
Esempio di programmazione
N10 G1 X70 Z20 F300 S270 M3
; prima del movimento dell'asse X, Z il mandrino si
porta in rotazione a 270 giri/min in senso destrorso
...
N80 S450 ...
; cambio del numero di giri
...
N170 G0 Z180 M5
250
; movimento di Z, il mandrino si ferma
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.4 Movimento del mandrino
10.4.2
Limitazione della velocità del mandrino: G25, G26
Funzionalità
Scrivendo nel programma le istruzioni G25 o G26 e l'indirizzo S del mandrino, con la
limitazione di velocità si possono ridurre i valori limite preimpostati per un mandrino
comandato. In questo modo allo stesso tempo vengono sovrascritti i valori inseriti nei dati
setting.
G25 oppure G26 richiedono sempre un blocco a sè stante. Una velocità S programmata in
precedenza resta memorizzata.
Programmazione
G25 S…
; limitazione inferiore dei giri mandrino
G26 S…
; limitazione superiore dei giri mandrino
Informazioni
I limiti di velocità del mandrino si impostano nei dati macchina. Con l'impostazione tramite
pannello operativo si possono attivare dati di setting per un ulteriore limitazione.
Esempio di programmazione
N10 G25 S12
; limite inferiore dei giri mandrino : 12 giri/min
N20 G26 S700
; limite superiore dei giri mandrino : 700 giri/min
Nota
Le funzioni G25/G26 sono utilizzate insieme agli indirizzi degli assi per una limitazione del
campo di lavoro (vedere il capitolo "Limitazione del campo di lavoro").
Rettifica planare
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251
Programmazione
10.4 Movimento del mandrino
10.4.3
Posizionamento del mandrino: SPOS
Funzionalità
Presupposti: Il mandrino deve essere tecnicamente predisposto per il funzionamento in
regolazione di posizione.
Con la funzione SPOS= si può posizionare il mandrino in una determinata posizione
angolare. Il mandrino è tenuto in posizione con la regolazione di posizione.
La velocità della procedura di posizionamento è definita nel dato macchina.
Con SPOS=valore si mantiene sempre il senso di rotazione attivo in M3/M4 fino al termine
del posizionamento. Nel caso di posizionamento dopo un fermo macchina, la posizione
viene raggiunta con il percorso più breve. In questo caso la direzione si ricava in base alla
posizione iniziale e finale.
Eccezione: Primo movimento del mandrino e cioè quando il sistema di misura non è ancora
sincronizzato. In questo caso la direzione viene preimpostata in un dato macchina.
Per gli assi rotanti sono possibili atre impostazioni di movimenti per il mandrino con
SPOS=ACP(...), SPOS=ACN(...), ... (vedere il capitolo "4º asse").
Il movimento del mandrino avviene parallelamente ad eventuali movimenti degli assi
impostati nello stesso blocco. Il blocco si considera terminato quando entrambi i movimenti
sono conclusi.
Programmazione
SPOS=...
; posizione assoluta: 0 ... <360 gradi
SPOS=ACP(...)
; impostazione quote assolute, accostamento alla posizione in
direzione positiva
SPOS=ACN(...)
; impostazione quote assolute, accostamento alla posizione in
direzione negativa
SPOS=IC(...)
; impostazione incrementale delle quote, il segno stabilisce la
direzione di movimento
SPOS=DC(...)
; impostazione quote assolute, accostamento diretto alla posizione
(per il percorso più breve)
Esempio di programmazione
N10 SPOS=14.3
; posizione mandrino 14,3 gradi
...
N80 G0 X89 Z300 SPOS=25.6
; Posizionamento mandrino con movimento degli assi
; Il blocco si considera terminato quando tutti i
movimenti sono conclusi.
N81 X200 Z300
252
; il blocco N81 inizia solo quando anche la posizione
del mandrino in N80 è stata raggiunta.
Rettifica planare
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Programmazione
10.4 Movimento del mandrino
10.4.4
Rapporti di riduzione
Funzione
Per un mandrino si possono progettare fino a 5 gamme di velocità per l'adattamento della
velocità e della coppia. La scelta di una gamma di velocità avviene nel programma con le
istruzioni M (vedere il capitolo "Funzioni supplementari M"):
● M40: Selezione automatica dei rapporti di riduzione
● M41 ... M45: Rapporto di riduzione 1 ... 5
10.4.5
2. Mandrino
Funzione
Nei SINUMERIK 802D sl plus e 802D sl pro è disponibile un 2° mandrino.
Con questi controlli numerici sono possibili le funzioni delle trasformazioni cinematiche per la
lavorazione di rettifica. Queste funzioni richiedono un 2° mandrino per l'utensile motorizzato.
In queste funzioni il mandrino principale viene azionato come asse rotante.
Mandrino master
Con il mandrino master sono disponibili una serie di funzioni che sono possibili solo con
questo mandrino:
• G95
; avanzamento al giro
• G96, G97
; velocità di taglio costante
• LIMS
; velocità limite superiore con G96, G97
• M3, M4, M5, S...
; impostazioni semplici per senso di rotazione, arresto e numero
di giri
Il mandrino master è definito tramite la progettazione (dato macchina). Di regola esso è il
mandrino principale (mandrino 1). Nel programma è definibile come mandrino master un
altro mandrino:
• SETMS (n)
; mandrino n (= 1 o 2) da ora è il mandrino master.
Una commutazione di ripristino può anche avvenire tramite:
• SETMS
; il mandrino master progettato da ora è di nuovo il mandrino
master
• SETMS(1)
; il mandrino 1 da ora è di nuovo il mandrino master.
La definizione del mandrino master modificata nel programma vale solo fino alla fine del
programma/all'interruzione del programma. Quindi è di nuovo efficace il mandrino master
progettato.
Rettifica planare
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253
Programmazione
10.4 Movimento del mandrino
Programmazione tramite numero di mandrino
Alcune funzioni mandrino possono essere selezionate anche tramite il numero di mandrino:
S1=..., S2=...
; velocità mandrino per mandrino 1 o 2
M1=3, M1=4, M1=5
; impostazioni per senso di rotazione, arresto del
mandrino 1
M2=3, M2=4, M2=5
; impostazioni per senso di rotazione, arresto del
mandrino 2
M1=40, ..., M1=45
; gamme di velocità per mandrino 1 (se disponibili)
M2=40, ..., M2=45
; gamme di velocità per mandrino 2 (se disponibili)
SPOS[ n ]
; posizionamento mandrino n
SPI(n)
; converte il numero di mandrino n in identificatore asse,
; ad es. "SP1" o "CC"
; n deve essere un numero di mandrino valido (1 o 2)
; gli identificatori mandrino SPI(n) e Sn sono
funzionalmente identici.
$P_S[n]
; ultima velocità programmata per il mandrino n
$AA_S[n]
; velocità reale del mandrino n
$P_SDIR[ n ]
; ultimo senso di rotazione programmato per il mandrino n
$AC_SDIR[ n ]
; senso di rotazione attuale del mandrino n
2 mandrini disponibili
Tramite variabili di sistema si può ricercare nel programma:
254
$P_NUM_SPINDLES
; numero di mandrini progettati (nel canale)
$P_MSNUM
; numero del mandrino master programmato
$AC_MSNUM
; numero del mandrino master attivo
Rettifica planare
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Programmazione
10.5 Funzioni speciali
10.5
Funzioni speciali
10.5.1
Velocità di taglio costante: G96, G97
Premessa
Deve essere disponibile un mandrino comandato.
Funzionalità
Con la funzione G96 attivata, la velocità del mandrino viene adattata al diametro del pezzo
(asse radiale) attualmente in lavorazione in modo tale che la velocità di taglio S
programmata per il tagliente dell'utensile resti costante:
velocità del mandrino x diametro = costante.
La parola S viene valutata a partire dal blocco con G96 come velocità di taglio. G96 è
modale fino alla revoca da parte di un'altra funzione G del gruppo (G94, G95, G97).
Programmazione
G96 S... LIMS=... F... ; velocità di taglio costante ON
G97
; velocità di taglio costante OFF
S
; velocità di taglio, unità di misura m/min.
LIMS=...
; velocità limite superiore del mandrino attiva con G96, G97
F
; avanzamento nell'unità di misura mm/giro - come per G95
Annotazione:
se precedentemente era attiva G94 al posto di G95, si deve scrivere nuovamente un valore
F adeguato!
Spostamento in rapido
Durante gli spostamenti in rapido G0 non avviene alcuna variazione dei giri.
Eccezione: se il profilo viene accostato in rapido e il blocco successivo contiene un tipo di
interpolazione G1 o G2, G3, CIP, CT (blocco di profilo), si imposta già nel blocco di
accostamento con G0 la velocità per il blocco di profilo.
Velocità limite superiore LIMS=
Nel passaggio di lavorazione da diametri grandi a diametri piccoli, la velocità del mandrino
può aumentare notevolmente. Qui si raccomanda di indicare il limite superiore della velocità
del mandrino LIMS=... . LIMS è attivo solo con G96 e G97.
Programmando LIMS=... viene sovrascritto il valore programmato nel dato di setting (DS
43230: SPIND_MAX_VELO_LIMS) sovrascrittura dei valori inseriti. Questo DS ha effetto
quando non è stato programmato LIMS.
La velocità limite superiore programmata con G26 o tramite dati macchina non può essere
superata con LIMS=.
Rettifica planare
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255
Programmazione
10.5 Funzioni speciali
Disattivazione della velocità di taglio costante: G97
La funzione "Velocità di taglio costante" si disattiva con G97. Se è attiva G97, una parola S
scritta viene considerata come velocità mandrino in giri al minuto.
Se non si scrive alcuna nuova parola S, il mandrino prosegue nella sua rotazione con la
velocità che è stata calcolata per ultima con la funzione G96 attiva.
Esempio di programmazione
N10 ... M3
; senso di rotazione del mandrino
N20 G96 S120 LIMS=2500
; attivazione della velocità di taglio costante, 120
m/min, limite di velocità 2500 giri/min
N30 G0 X150
; nessuna variazione di velocità in quanto il blocco N31
è con G0
N31 X50 Z...
; nessuna variazione di velocità in quanto il blocco N32
è con G0
N32 X40
; accostamento al profilo, il nuovo numero di giri viene
impostato automaticamente come necessario per l'inizio
del blocco N40
N40 G1 F0.2 X32 Z...
; avanzamento 0,2 mm/giro
...
N180 G97 X... Z...
; disattivazione della velocità di taglio costante
N190 S...
; nuova velocità del mandrino, giri/min
Informazioni
La funzione G96 può essere disattivata anche con G94 oppure G95 (stesso gruppo G). In
questo caso l'ultima velocità mandrino S programmata è attiva per le ulteriori sequenze di
lavorazione fino a quando non viene scritta una nuova parola S.
Le traslazioni programmabili TRANS o ATRANS (vedere l'omonimo capitolo) non devono
essere utilizzate o utilizzate solo con valori contenuti sull'asse radiale X. Il punto zero pezzo
deve trovarsi sul centro di rotazione Soltanto così è assicurata l'esatta funzione di G96.
256
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.5 Funzioni speciali
10.5.2
Raccordo, smusso
Funzionalità
In un angolo di profilo è possibile inserire gi elementi smusso (CHF o CHR) o raccordo
(RND). Volendo arrotondare più spigoli del profilo in successione, è necessario utilizzare
"l'arrotondamento modale" (RNDM).
L'avanzamento per lo smusso/raccordo può essere programmato con FRC (blocco per
blocco) oppure FRCM (modale). Se FRC/FRCM non è programmato, si applica
l'avanzamento normale F.
Programmazione
CHF=...
; inserire lo smusso, valore: lunghezza dello smusso
CHR=...
; inserire lo smusso, valore: lunghezza del lato dello smusso
RND=...
; inserire il raccordo, valore: raggio del raccordo
RNDM=...
; arrotondamento modale:
; valore > 0: raggio del raccordo, arrotondamento modale ON
: in tutti gli spigoli successivi del profilo viene inserito
questo raccordo.
: valore = 0: arrotondamento modale OFF
FRC=...
; avanzamento blocco a blocco per smusso/raccordo,
Valore >0, avanzamento in mm/min con G94 opp. mm/giro con G95
FRCM=...
;
;
;
;
;
avanzamento modale per smusso/raccordo:
valore > 0: avanzamento in mm/min (G94) opp. mm/giro (G95)
avanzamento modale per smusso/raccordo
ON
valore =0: avanzamento modale per smusso/raccordo OFF
Per lo smusso/raccordo vale l'avanzamento F.
Informazioni
La relativa istruzione CHF=... oppure CHR=... oppure RND=... oppure RNDM=... viene
scritta nel blocco con il movimento dell'asse che conduce allo spigolo.
Se la lunghezza del profilo in un blocco non è sufficiente, sarà automaticamente ridotto il
valore programmato per lo smusso e il raccordo.
Lo smusso/raccordo non viene inserito se
● al termine sono stati programmati più di tre blocchi che non contengono informazioni di
movimento nel piano,
● viene commutato il piano.
F, FRC, FRCM non hanno effetto se uno smusso viene eseguito con G0.
Se per lo smusso/il raccordo è attivo l'avanzamento F, per default si tratta del valore
proveniente dal blocco che allontana dall'angolo. Altre impostazioni possono essere
progettate tramite i dati macchina.
Rettifica planare
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257
Programmazione
10.5 Funzioni speciali
Smusso CHF oppure CHR
Tra profili lineari e circolari in qualsiasi combinazione si inserisce un elemento lineare di
profilo. Lo spigolo è smussato.
&+
1*&+) )
&KDPIHU
1*
;
$QJOHELVHFWRU
=
Figura 10-29 Inserimento di uno smusso CHF ad es. "tra due rette"
1*&+5 &+5 &KDPIHU
1*
;
$QJOHELVHFWRU
=
Figura 10-30 Inserimento di uno smusso CHR ad es. "tra due rette"
258
Rettifica planare
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Programmazione
10.5 Funzioni speciali
Esempio di programmazione dello smusso
N5 F...
N10 G1 X... CHF=5
; inserire uno smusso con lunghezza di 5 mm
N20 X... Z...
...
N100 G1 X... CHR=2
; inserire uno smusso con lunghezza del lato di 2 mm
N110 X... Z...
...
N200 G1 FRC=200 X... CHR=4
; inserire uno smusso con avanzamento FRC
N210 X... Z...
Raccordo RND oppure RNDM
Tra profili lineari e circolari in qualsiasi combinazione è possibile inserire un tratto di profilo
circolare con raccordo tangenziale.
6WUDLJKWOLQHVWUDLJKWOLQH
1*51' 6WUDLJKWOLQHFLUFOH
5RXQGLQJ
51' 1*51' 1*
1*
51' ;
5RXQGLQJ
;
=
=
Figura 10-31 Inserimento di raccordi, esempi
Esempi di programmazione di raccordi
N5 F...
N10 G1 X... RND=4
; inserire 1 raccordo con raggio 4 mm, avanzamento F
N20 X... Z...
...
N50 G1 X... FRCM= ... RNDM=2.5
; arrotondamento modale, raggio 2,5 mm con
; avanzamento speciale FRCM (modale)
N60 G3 X... Z...
; inoltre inserire questo raccordo - per N70
N70 G1 X... Z... RNDM=0
; arrotondamento modale OFF
...
Rettifica planare
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259
Programmazione
10.5 Funzioni speciali
10.5.3
Programmazione del profilo
Funzionalità
Quando in un disegno di lavoro non sono evidenti le impostazioni dirette del punto finale del
contorno, si possono utilizzare anche le impostazioni dell'angolo ANG= ... per definire la
retta. In un angolo del profilo si possono inserire elementi come lo smusso o il raccordo. La
relativa istruzione CHR=... oppure RND=... viene scritta nel blocco che conduce allo spigolo.
La programmazione di segmenti di profilo può essere utilizzata nei blocchi con G0 o G1
(profili rettilinei).
In linea teorica è possibile collegare infiniti blocchi rettilinei ed inserire tra di essi un raccordo
oppure uno smusso. Ogni retta deve essere definita in modo inequivocabile con
l'impostazione di punti o di angoli.
Programmazione
ANG=...
; impostazione angolo per la definizione di una retta
RND=...
; inserire il raccordo, valore: raggio del raccordo
CHR=...
; inserire lo smusso, valore: lunghezza del lato dello smusso
Informazioni
La funzione "Programmazione sintetica del profilo" viene eseguita nel piano attuale G17 ...
G19. Nella programmazione sintetica del profilo non è possibile cambiare il piano.
Se in un blocco si programmano il raccordo e lo smusso, viene inserito solo il raccordo
indipendentemente dalla sequenza di programmazione.
Angolo ANG
Se di una retta si conosce soltanto una coordinata del punto finale del piano o nel caso di
profili formati da diversi blocchi anche il punto finale conclusivo, per definire un segmento di
retta si può utilizzare l'indicazione dell'angolo. L'angolo si riferisce sempre all'ascissa del
piano attuale G17 ... G19; ad es. con G17 sull'asse X. Gli angoli positivi sono misurati in
senso antiorario.
3URILOR
<
3URJUDPPD]LRQH
;"
R
"<
3XQWRILQDOHLQ1QRQ
FRPSOHWDPHQWHQRWR
1*;<
1;$1* RSSXUH
1*;<
1<$1* $1* 1
1
;<
;
,YDORULLQGLFDWLVRQRVRORSHU
HVHPSLR
Figura 10-32 Impostazione dell'angolo per definire una retta p. es. nel piano G17
260
Rettifica planare
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Programmazione
10.5 Funzioni speciali
3URILOR
<
3URJUDPPD]LRQH
3XQWRILQDOHLQ1
VFRQRVFLXWR
1*;<
1$1* 1;<$1* ;<
$1* 1
$1* ""
1
1
;<
,YDORULLQGLFDWLVRQRVRORSHU
HVHPSLR
;
<
;<
3XQWRILQDOHLQ1
VFRQRVFLXWRLQVHULPHQWRGL
XQUDFFRUGR
1*;<
1$1* 51' 1;<$1* $QDORJLFL
,QVHULPHQWRGLXQRVPXVVR
1*;<
1$1* &+5 1;<$1* $1* 51' 1
$1* 1
""
1
;<
;
<
3XQWRILQDOHLQ1QRWR
,QVHULPHQWRGLXQUDFFRUGR
1*;<
1;<51' 1;<
$QDORJLFL
,QVHULPHQWRGLXQRVPXVVR
1*;<
1;<&+5 1;<
;<
51' 1
1
;<
1
;<
;
;<
<
$1* 1
51' ;<
$1* 1
1
""
1
;<
;
3XQWRILQDOHLQ1VFRQRVFLXWR
,QVHULPHQWRUDFFRUGL
1*;<
1$1* 51' 1;<$1* 51' 1;<
$QDORJLFL
,QVHULPHQWRGLXQRVPXVVR
1*;<
1$1* &+5 1;<$1* 1;<
&+5 Figura 10-33 Profili composti da diversi blocchi p. es. nel piano G17
Rettifica planare
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261
Programmazione
10.6 Utensile e correzione utensile
10.6
Utensile e correzione utensile
10.6.1
Informazioni generali
Funzionalità
Nella stesura del programma per la lavorazione di un pezzo non si deve tener conto della
lunghezza dell'utensile o del raggio del tagliente. Si programmano direttamente le coordinate
del pezzo come riportato ad es. nel disegno.
I dati utensile devono essere immessi in modo separato in una speciale area dati.
Nel programma è necessario richiamare solamente l'utensile necessario con i relativi dati di
correzione. Sulla base di questi dati il controllo numerico calcola automaticamente le
correzioni della traiettoria necessarie per realizzare il pezzo descritto. In questo modo
avviene una compensazione automatica dell'angolo di orientamento della mola tramite la
quota base dell'utensile in modo che la geometria della mola possa essere sempre
considerata a 0 gradi. Questo vale anche per le mole inclinate in modo fisso. In questo caso
si impostano il diametro massimo e la larghezza della mola nella pagina dei dati della mola.
10.6.2
Utensile T
Funzionalità
Con la programmazione della parola T avviene la selezione dell'utensile. Nei dati macchina è
possibile definire se si tratta di un cambio utensile o soltanto di una preselezione. Nella
rettifica il cambio utensile (richiamo utensile) avviene direttamente con la parola T.
Fare attenzione:
se è stato attivato un determinato utensile, questo resterà memorizzato come utensile attivo
anche dopo la fine del programma e dopo un OFF/ON del controllo numerico.
Se il cambio utensile avviene manualmente, è necessario immettere il cambio avvenuto
anche nel controllo numerico per fare in modo che quest'ultimo individui l'utensile corretto.
Ad esempio si può attivare un blocco con la nuova parola T nel modo operativo MDA.
Programmazione
T...
; numero dell'utensile: 1 ... 32 000
Nota
Nel controllo numerico possono essere memorizzati contemporaneamente al max.:
● SINUMERIK 802D sl plus: 7 utensili con rispettivamente 9 taglienti
● SINUMERIK 802D sl pro: 14 utensili con rispettivamente 9 taglienti.
262
Rettifica planare
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Programmazione
10.6 Utensile e correzione utensile
Esempio di programmazione
N10 T1 D1
; utensile 1 tagliente 1
...
N70 T588
10.6.3
; utensile 588
Numero di correzione utensile D
Funzionalità
Ad un determinato utensile possono essere assegnati da 1 a 9 campi dati con vari blocchi di
correzione utensile (per diversi taglienti). Se è necessario un tagliente speciale, esso può
essere programmato con D e con il corrispondente numero.
Se non si scrive nessuna parola D, è attivo automaticamente D1.
Se si programma D0, le correzioni per l'utensile non sono attive.
I numeri dei correttori utensili vengono generati automaticamente con la creazione di un
utensile (tutti i 9 taglienti). I taglienti dell'utensile non hanno un significato fisso (posizione
geometrica sulla mola). Per i profili standard i taglienti 1, 3, 5 descrivono lo spigolo sinistro
della mola, i taglienti 2, 4, 6 lo spigolo destro.
La stessa cosa vale per tutti i profili (anche liberi) durante la compensazione del valore di
diamantatura, questo significa che i numeri dispari sono a sinistra (valore di usura negativo)
e quelli pari sono a destra (valore di usura positivo). L'usura in direzione X (diametro) è
identica per tutti i punti (negativa con direzione di rettifica negativa). I taglienti 7 ... 9
rappresentano i 3 possibili diamantatori di una mola. Essi sono abbinati rigidamente ai settori
della mola.
Diamantatore 1 (D7) spigolo sinistro della mola
Diamantatore 2 (D8) spigolo destro della mola
Diamantatore 3 (D9) opzionale per il diametro e se non vengono utilizzati i diamantatori
1 o 2.
Opzione: Se il diamantatore è un diamantatore a rullo con il quale si esegue solo un tuffo di
diamantatura, si intende sempre il diamantatore 1. Gli altri diamantatori non vengono
utilizzati.
Programmazione
D...
; numero di correzione utensile: 1 ... 9, D0: nessuna correzione attiva!
Rettifica planare
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263
Programmazione
10.6 Utensile e correzione utensile
Informazioni
Le correzioni utensili dei campi T/D hanno significati fissi e vengono assegnati tramite
l'impostazione nella gestione utensili. In questo capitolo segue una lista dei parametri.
Le correzioni della lunghezza utensile sono efficaci immediatamente se l'utensile è attivo; se
non è stato programmato alcun numero D, sono efficaci i valori di D1.
La correzione si esegue con il primo avanzamento programmato nel relativo asse di
correzione della lunghezza.
Tramite G41/G42 deve essere attivata inoltre una correzione raggio utensile.
Esempio di programmazione
Tabella 10- 4 Cambio utensile:
N10 T1
; l'utensile 1 viene attivato con il relativo D1
N11 G0 X... Z...
; viene sovrapposta la compensazione della correzione
della lunghezza
N50 T4 D2
; cambiare l'utensile 4, D2 di T4 diventa attivo
…
N70 G0 Z... D1
264
; D1 attivo per utensile 4, cambiato solo il tagliente
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.6 Utensile e correzione utensile
Contenuto di una memoria di correzione
● Grandezze geometriche: lunghezza, raggio
Queste sono costituite da più componenti (geometria, usura). Sulla base di tali
componenti il controllo numerico calcola una grandezza risultante (ad es. lunghezza
totale 1, raggio totale). Il rispettivo valore finale diventa efficace quando si abilita la
memoria di correzione.
In base al tipo di utensile e alle istruzioni G17, G18, G19 (vedere le figure seguenti) si
definisce come vengono calcolati questi valori negli assi.
● Tipo utensile
Il tipo di utensile determina quali dati geometrici sono necessari e come vengono calcolati
(tipi di mola).
● Posizione del tagliente
In diamantatura occorre impostare anche la posizione del tagliente.
Le seguenti figure riportano i parametri utensili necessari per i relativi tipi di utensili.
5HJLVWUD]LRQLQHL
SDUDPHWULXWHQVLOH
73*
73*
73*
3RVL]LRQH
/XQJKH]]D 73*
/XQJKH]]D 73*
73*
'3
5DJJLR
73*
73*
3RVL]LRQHGLWDJOLR
1XPHURGHOPDQGULQR
&RQGL]LRQHGLFRQFDWHQDPHQWR
5DJJLRPLQLPRGHOODPROD
/DUJKH]]DPLQGHOODPROD
/DUJKH]]DHIIHWWLYDGHOODPROD
1XPHURGLJLULPDVVLPR
9HORFLW¢SHULIHULFDPD[
$QJRORGHOODPRODREOLTXD
73*
1SDUDPHWULSHUFDOFRORUDJJLR
'3
'3
'3
'3
9DORULG
XVXUD
VHFRQGRQHFHVVLW¢
)SXQWRGLULIHULPHQWRSRUWDXWHQVLOH
,YDORULUHVWDQWL
YDQQRLPSRVWDWLD
/XQJKLQ<
/XQJKLQ;
5DJJLRLQ;<
*
/XQJKLQ;
/XQJKLQ=
5DJJLRLQ=;
*
/XQJKLQ=
/XQJKLQ<
5DJJLRLQ<=
)
5DJJLR
)
*HRPHWULD
/XQJKH]]D
*
%DVH
/XQJKH]]D
෰
(IIHWWL
/XQJKH]]DEDVH
*HRPHWULD
/XQJKH]]D
Figura 10-34 Tipi di utensili per rettifica
Rettifica planare
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265
Programmazione
10.6 Utensile e correzione utensile
10.6.4
Selezione della correzione raggio utensile: G41, G42
Funzionalità
Deve essere attivo un utensile con relativo numero D. La correzione del raggio utensile
(correzione raggio tagliente) si abilita con G41/G42. In questo modo il controllo numerico
calcola automaticamente per il raggio utensile attuale le necessarie traiettorie equidistanti
rispetto al profilo programmato.
Deve essere attivo G18.
Figura 10-35 Correzione raggio utensile (correzione raggio tagliente)
Programmazione
G41 Y... Z...
; correzione raggio utensile a sinistra del profilo
G42 Y... Z...
; correzione raggio utensile a destra del profilo
Annotazione: la selezione può avvenire solo con l'interpolazione lineare (G0, G1).
Programmare entrambi gli assi. Se si indica un solo asse, il secondo asse verrà
automaticamente definito con l'ultimo valore programmato.
266
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.6 Utensile e correzione utensile
*
*
Figura 10-36 Correzione a destra - sinistra del profilo
Inizio della correzione
L'utensile si accosta su una retta al profilo e si posiziona ortogonalmente alla tangente della
traiettoria sul punto di inizio del profilo.
Scegliere il punto iniziale in modo tale da garantire che non vi siano collisioni!
6WDUWLQJFRQWRXU6WUDLJKW
6WDUWLQJFRQWRXU&LUFOH
3VWDUWLQJSRLQW
5
5
&RPSHQVDWHG
7RROSDWK
*
3VWDUWLQJSRLQW
&LUFOHUDGLXV
3
5FXWWLQJHGJHUDGLXV
3VWDUWLQJSRLQWRIWKHFRQWRXU
*
&RPSHQVDWHG
7RROSDWK
03
3
7DQJHQW
Figura 10-37 Inizio della correzione raggio utensile, ad es. con G42, posizione tagliente =3
Informazioni
Di solito al blocco con G41/G42 segue il primo blocco con il profilo del pezzo. La descrizione
del profilo può essere comunque interrotta da un blocco che si trova in mezzo a questi che
non contiene alcuna indicazione per il profilo, ad es. solo istruzioni M.
Rettifica planare
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267
Programmazione
10.6 Utensile e correzione utensile
Esempio di programmazione
N10 T... F...
268
N15 Y... Z...
; P0 - Punto iniziale
N20 G1 G42 Y... Z...
; selezione a destra del profilo , P1
N30 Y... Z... ;
; profilo iniziale, cerchio o retta
Rettifica planare
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Programmazione
10.6 Utensile e correzione utensile
10.6.5
Comportamento sugli spigoli: G450, G451
Funzionalità
Con le funzioni G450 e G451 si può definire il comportamento in caso di passaggio
discontinuo da un elemento del profilo ad un altro elemento del profilo (comportamento sugli
spigoli) con G41/G42 attive.
Gli spigoli esterni ed interni sono identificati automaticamente dal controllo numerico. In caso
di spigoli interni si raggiunge sempre il punto di intersezione dei profili equidistanti.
Programmazione
G450
; cerchio di raccordo
G451
; punto di intersezione
([WHUQDOFRUQHU
*
([WHUQDOFRUQHU
7UDQVLWLRQFLUFOH
UDGLXV WRROUDGLXV
*
3RLQWRILQWHUVHFWLRQ
I
I
Figura 10-38 Comportamento sugli spigoli esterni
,QWHUQDOFRUQHU
3RLQWRILQWHUVHFWLRQ
S
S
Figura 10-39 Comportamento sugli spigoli interni
Cerchio di raccordo G450
Il centro dell'utensile aggira gli spigoli esterni del pezzo su un arco di cerchio di raggio pari al
raggio utensile. Il cerchio di raccordo tecnicamente appartiene al blocco successivo con il
movimento; ad es. riferito al valore di avanzamento.
Rettifica planare
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269
Programmazione
10.6 Utensile e correzione utensile
Punto di intersezione G451
Con G451 - punto di intersezione delle equidistanti si accosta il punto (punto di intersezione)
che risulta dal percorso dell'utensile riferito al centro (cerchio o retta).
10.6.6
Correzione raggio utensile OFF: G40
Funzionalità
La deselezione del funzionamento di correzione (G41/G42) avviene con G40. G40 è anche
la posizione di attivazione all'inizio del programma.
L'utensile termina il blocco prima di G40 in posizione normale (vettore di correzione
ortogonale alla tangente sul punto finale) indipendentemente dall'angolo di svincolo.
Se è attivo G40, il punto di riferimento è la punta dell'utensile. Con la deselezione la punta
dell'utensile accosta così il punto programmato.
Selezionare il punto finale del blocco G40 in modo tale da evitare ogni rischio di collisione!
Programmazione
G40 Y... Z...
; correzione raggio utensile OFF
Annotazione: la deselezione del funzionamento di correzione può avvenire solo con
l'interpolazione lineare (G0, G1).
Programmare entrambi gli assi. Se si indica un solo asse, il secondo asse verrà
automaticamente definito con l'ultimo valore programmato.
)LQDOFRQWRXU6WUDLJKW
)LQDOFRQWRXU&LUFOH
S
5
S
*
*
3
3
7DQJHQW
03
3
5FXWWLQJHGJHUDGLXV
3
3HQGSRLQWODVWEORFNZLWK*HJ
3HQGSRLQWEORFNZLWK*
&LUFOH
UDGLXV 5
Figura 10-40 Termine correzione raggio utensile con G40 ad es. con G42, posizione tagliente =3
270
Rettifica planare
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Programmazione
10.6 Utensile e correzione utensile
Esempio di programmazione
...
10.6.7
N100 Y... Z...
; ultimo blocco sul profilo, cerchio o retta, P1
N110 G40 G1 Y... Z...
; disattivazione correzione raggio utensile, P2
Casi speciali di correzione del raggio utensile
Cambio della direzione di correzione
La direzione di correzione G41 ⇄ G42 può essere modificata senza dover interporre G40.
L'ultimo blocco che contiene la direzione di correzione precedente termina con la posizione
normale (perpendicolare) del vettore di correzione sul punto finale. La nuova direzione di
correzione è eseguita come se fosse un inizio correzione (posizione perpendicolare sul
punto iniziale).
Ripetizione di G41, G41 o G42, G42
La stessa correzione può essere programmata nuovamente senza dover interporre G40.
L'ultimo blocco prima del nuovo richiamo della correzione termina con la posizione del
vettore di correzione perpendicolare sul punto finale. La nuova correzione è eseguita come
se fosse un inizio correzione (comportamento analogo a quanto descritto per il cambio della
direzione di correzione).
Cambio del numero di correzione D
Il numero di correzione D può essere cambiato nel funzionamento di correzione.
Un'eventuale modifica del raggio di un utensile è efficace già all'inizio del blocco che
contiene il nuovo numero D. La modifica risulta completa solo a fine blocco. La modifica ha
quindi un'azione graduale in tutto il blocco, anche nell'interpolazione circolare.
Interruzione della correzione con M2
Se il funzionamento di correzione è interrotto con M2 (fine programma) senza scrivere
l'istruzione G40, l'ultimo blocco termina con le coordinate in posizione normale (ortogonale
alla tangente sul punto finale) del vettore di correzione. Non viene eseguito alcun movimento
di compensazione. Il programma termina con l'utensile in questa posizione.
Casi critici di lavorazione
Durante la programmazione si deve fare particolare attenzione ai casi in cui la lunghezza del
profilo negli spigoli interni è inferiore al raggio dell'utensile e, se essa è inferiore al diametro
nel caso di due spigoli interni successivi.
Evitare che si verifichino questi casi!
Controllare anche su più blocchi che il profilo non contenga "colli di bottiglia".
Rettifica planare
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271
Programmazione
10.6 Utensile e correzione utensile
Se si esegue un test/funzionamento di prova, utilizzare il raggio utensile più grande tra quelli
disponibili.
Profili con angoli acuti
Se sul profilo, con punto di intersezione G451 attivo, sono presenti spigoli esterni molto
acuti, il controllo numerico commuta automaticamente sul cerchio di raccordo. Questo evita
lunghe corse a vuoto.
10.6.8
Esempio di correzione raggio utensile
La mola deve avere il profilo rappresentato in figura. La diamantatura avviene da sinistra a
destra con MIRROR e G41
Attenzione: Il punto zero pezzo (XWP) nei dati della mola deve essere -110 in modo che il
profilo possa essere programmato in coordinate pezzo.
5
5
5
5
S
r
5
<
S
S
S
=
Figura 10-41 Esempio di diamantatura del profilo
N1
; sezione del profilo
N10 F... S... M...
; impostazione delle quote del raggio, valori
tecnologici
N15 G500
; spostamento origine "OFF"
N20 MIRROR X0 Z0
; inizio del funzionamento di correzione
N30 G90 G0 X-90
N40 Z-10
272
N50 Y110
; accostamento R55
N60 G41 G64 G1 Z20 F500
; diamantatura sezione profilo ①
Rettifica planare
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Programmazione
10.6 Utensile e correzione utensile
N70 Y100
N80 Z60 RND=20
; diamantatura sezione profilo ②
N90 Y60
N100 Z68
; diamantatura sezione profilo ③
N110 Y40 Z98
; diamantatura sezione profilo ④
N120 Z118
; diamantatura sezione profilo ⑤
N130 Y30 Z123
; diamantatura sezione profilo ⑥
N140 Z123
; diamantatura sezione profilo ⑦
N150 G0 Y-90
; svincolo
N160 MIRROR
; fine funzionamento di correzione
M17
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
273
Programmazione
10.7 Funzioni M supplementari
10.7
Funzioni M supplementari
Funzionalità
Con le funzioni M supplementari si possono attivare sulla macchina funzioni quali ad es.
"refrigerante ON/OFF" e altre ancora.
Una parte ridotta di funzioni M viene utilizzata dal costruttore del controllo numerico per
funzionalità ben definite. La parte restante è a disposizione del costruttore della macchina.
Nota
Una panoramica delle funzioni M supplementari riservate e utilizzate dal controllo numerico
è riportato nel capitolo "Sommario delle istruzioni".
Programmazione
M...
; max. 5 funzioni M in un blocco
Effetto
Effetto nei blocchi con movimenti degli assi:
se le funzioni M0, M1, M2 si trovano in un blocco che contiene movimenti di assi, queste
diventano attive dopo i movimenti degli assi.
Le funzioni M3, M4, M5 vengono emesse al controllore programmabile interno prima dei
movimenti degli assi (PLC). I movimenti degli assi iniziano solo dopo che il mandrino
controllato è stato avviato con M3, M4. Con M5 tuttavia non si attende l'arresto completo del
mandrino. I movimenti degli assi iniziano già prima dell'arresto del mandrino (impostazione
standard).
Per le restanti funzioni M la trasmissione al PLC avviene con i movimenti degli assi.
Se si desidera programmare una funzione M prima o dopo un movimento degli assi, inserire
un blocco a sé stante con questa funzione M. Notare che: questo blocco interrompe un
funzionamento continuo G64 e genera un arresto preciso!
Esempio di programmazione
N10 S...
274
N20 X... M3
; funzione M nel blocco con movimento assi, il
mandrino viene avviato prima del movimento dell'asse X
N180 M78 M67 M10 M12 M37
; max. 5 funzioni M nel blocco
Rettifica planare
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Programmazione
10.7 Funzioni M supplementari
Nota
Oltre alle funzioni M e H, al PLC (controllore programmabile) si possono trasmettere anche
funzioni T, D e S. Complessivamente un blocco può contenere al max. 10 di queste funzioni.
Informazione
Nei SINUMERIK 802D sl plus e 802D sl pro sono possibili due mandrini. In questo modo è
possibile una programmazione avanzata con le funzioni M - solo per il mandrino:
M1=3, M1=4, M1=5, M1=40, ...
; M3, M4, M5, M40, ... per mandrino 1
M2=3, M2=4, M2=5, M2=40, ...
; M3, M4, M5, M40, ... per mandrino 2
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
275
Programmazione
10.8 Funzione H
10.8
Funzione H
Funzionalità
Con le funzioni H è possibile trasferire dati in virgola mobile (tipo di dati REAL come
parameri di calcolo, vedere capitolo "Parametri R di calcolo") al programma PLC.
Il significato dei valori di una determinata funzione H viene stabilito dal costruttore della
macchina.
Programmazione
H0=... fino a H9999=...
; max. 3 funzioni H per ogni blocco
Esempio di programmazione
N10 H1=1.987 H2=978.123 H3=4
; 3 funzioni H nel blocco
N20 G0 X71.3 H99=-8978.234
; con movimenti degli assi nel blocco
N30 H5
; corrisponde: H0=5.0
Nota
Oltre alle funzioni M e H, al PLC (controllore programmabile) si possono trasmettere anche
funzioni T, D e S. Complessivamente un blocco può contenere al max. 10 di queste funzioni.
276
Rettifica planare
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Programmazione
10.9 Parametri di calcolo R, LUD e variabili PLC
10.9
Parametri di calcolo R, LUD e variabili PLC
10.9.1
Parametri di calcolo R
Funzionalità
Se si vuole utilizzare un programma NC anche con valori diversi da quelli definiti o se si
devono calcolare valori, si utilizzano i parametri di calcolo. I valori necessari possono essere
calcolati o impostati dal controllo numerico nel corso del programma.
Un'altra possibilità consiste nell'impostare i parametri di calcolo da parte dell'operatore. Se i
parametri di calcolo sono preimpostati con valori, nel programma pezzo è possibile
assegnare altri indirizzi NC che devono essere flessibili come valore.
Programmazione
da R0=... fino a R299=... ; assegnazione dei valori ai parametri di calcolo
R[R0]=...
; programmazione indiretta: Assegnare un valore al parametro
di calcolo R, il cui numero si trova, ad esempio, in R0
X=R0
; assegnare il parametro di calcolo agli indirizzi NC, ad es.
all'asse X
Assegnazione valore
Ai parametri di calcolo possono essere assegnati valori compresi nel seguente campo:
±(0.000 0001 ... 9999 9999)
(8 cifre decimali, segni algebrici e punto decimale).
Per i numeri interi il punto decimale può essere omesso. Il segno algebrico positivo può
essere sempre omesso.
Esempio:
R0=3.5678 R1=-37.3 R2=2 R3=-7 R4=-45678.123
Con il modo di scrittura esponenziale si può assegnare un campo di valori più esteso:
± (10-300 ... 10+300)
Il valore dell'esponente viene scritto dopo il carattere EX; numero max. totale di caratteri: 10
(inclusi segno algebrico e punto decimale)
Campo di valori di EX: -300 ... +300
Esempio:
R0=-0.1EX-5
; significato: R0 = -0,000 001
R1=1.874EX8
; significato: R1 = 187 400 000
Rettifica planare
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277
Programmazione
10.9 Parametri di calcolo R, LUD e variabili PLC
Nota
In un blocco possono avvenire più assegnazioni, anche in forma di espressioni di calcolo.
Assegnazione ad altri indirizzi
La flessibilità di un programma NC è data dal fatto che questi parametri di calcolo, o
espressioni con parametri di calcolo, possono essere assegnati ad altri indirizzi NC. A tutti gli
indirizzi si possono assegnare valori, espressioni matematiche o parametri di calcolo;
eccezione: indirizzo N, G e L.
Nell'assegnazione dopo il carattere dell'indirizzo occorre scrivere il carattere "=". È possibile
un'assegnazione con segno negativo.
Se si effettuano assegnazioni ad indirizzi di assi (istruzioni di posizionamento), è necessario
un blocco a sé stante.
Esempio:
N10 G0 X=R2
; assegnazione all'asse X
Operazioni/funzioni di calcolo
Quando si utilizzano operatori o funzioni di calcolo, occorre rispettare il consueto metodo di
scrittura matematico. Le priorità dell'elaborazione vengono impostate tramite parentesi
tonde. Altrimenti hanno comunque la priorità le operazioni di moltiplicazione e divisione
rispetto a quelle di somma o sottrazione.
Per le funzioni trigonometriche vale l'indicazione in gradi.
Funzioni di calcolo consentite: vedere il capitolo "Sommario delle istruzioni".
Esempio di programma: calcolo con parametri R
N10 R1= R1+1
; il nuovo R1 si ricava dal vecchio R1 più 1
N20 R1=R2+R3 R4=R5-R6 R7=R8*R9 R10=R11/R12
278
N30 R13=SIN(25.3)
; da R13 deriva il seno di 25,3 gradi
N40 R14=R1*R2+R3
; moltiplicazione e divisione prima di somma
e sottrazione R14=(R1*R2)+R3
N50 R14=R3+R2*R1
; risultato come nel blocco N40
N60 R15=SQRT(R1*R1+R2*R2)
; significato:
N70 R1= -R1
; il nuovo R1 è il negativo del vecchio R1
Rettifica planare
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Programmazione
10.9 Parametri di calcolo R, LUD e variabili PLC
Esempio di programma: assegnare i parametri R agli assi
N10 G1 G91 X=R1 Z=R2 F300
; blocchi a sé stanti (blocchi di movimento)
N20 Z=R3
N30 X= -R4
N40 Z= SIN(25.3)-R5
; con operazioni di calcolo
...
Esempio di programma: Programmazione indiretta
N10 R1=5
; assegnare direttamente il valore 5 (intero)
a R1
...
N100 R[R1]=27.123
Rettifica planare
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; assegnare indirettamente il valore 27,123 a
R5
279
Programmazione
10.9 Parametri di calcolo R, LUD e variabili PLC
10.9.2
Dati utente locali (LUD)
Funzionalità
In un programma l'utente/programmatore può definire proprie variabili per diversi tipi di dati
(LUD = Local User Data). Queste variabili sono disponibili solo nel programma nel quale
sono state definite. La definizione avviene subito all'inizio del programma e può essere
abbinata all'assegnazione di un valore. In caso contrario il valore iniziale è 0.
Il nome di una variabile può essere definito direttamente dal programmatore. Per la
definizione del nome esistono le seguenti regole:
● max. 32 caratteri di lunghezza
● i primi due caratteri devono essere lettere, poi lettere, underscore o cifre.
● non si può utilizzare un nome che è già stato usato nel controllo numerico (indirizzi NC,
password, nomi di programmi, sottoprogrammi ecc.)
Programmazione/tipi di dati
DEF BOOL varname1
; tipo Bool, valori: TRUE (=1), FALSE (=0)
DEF CHAR varname2
; tipo Char, 1 carattere in codice ASCII: "a", "b", ...
; codice numerico: 0 ... 255
DEF INT varname3
; tipo Integer, valori interi, 32 bit nel campo di valori:
; -2 147 483 648 ... +2 147 483 647 (decimale)
DEF REAL varname4
; tipo Real, numero naturale (come parametri di
calcolo R),
; campo di valori: ±(0.000 0001 ... 9999 9999)
; (8 cifre decimali con segno e punto decimale)
oppure
; modalità di scrittura esponenziale: ± (10 elevato 300 ... 10 elevato +300)
DEF STRING[lunghezza stringa]
varname41
; tipo STRING, [lunghezza stringa]: nr. max. di
caratteri
Per ogni tipo di dati è necessaria una riga di programma a sè stante. Tuttavia in una riga si
possono definire diverse variabili dello stesso tipo.
Esempio:
DEF INT PVAR1, PVAR2, PVAR3=12, PVAR4
; 4 variabili del tipo INT
Esempio per tipo STRING con assegnazione:
DEF STRING[12] PVAR="Hello"
280
; definizione della variabile PVAR con
lunghezza max. 12 caratteri e assegnazione
della sequenza di caratteri "Hello"
Rettifica planare
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Programmazione
10.9 Parametri di calcolo R, LUD e variabili PLC
Campi
Oltre a singole variabili si possono definire campi mono e bidimensionali di variabili di questo
tipo di dati:
DEF INT PVAR5[n]
; campo monodimensionale del tipo INT, n: numero
intero
DEF INT PVAR6[n,m]
; campo bidimensionale del tipo INT, n, m: numero
intero
Esempio:
DEF INT PVAR7[3]
; campo con 3 elementi del tipo INT
Nel programma i singoli elementi di un campo possono essere indirizzati con l'indice di
campo e sono gestiti come singole variabili. L'indice di campo va da 0 a minore del numero
di elementi.
Esempio:
N10 PVAR7[2]=24
; il terzo elemento di campo (con indice 2) assume
il valore 24.
Assegnazione del valore per campo con istruzione SET:
N20 PVAR5[2]=SET(1,2,3)
; a partire dal 3° elemento di campo vengono
assegnati valori differenti.
Assegnazione del valore per campo con istruzione REP:
N20 PVAR7[4]=REP(2)
; a partire dall'elemento di campo [4] - assumono
tutti lo stesso valore, in questo caso 2.
Rettifica planare
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281
Programmazione
10.9 Parametri di calcolo R, LUD e variabili PLC
10.9.3
Lettura e scrittura di variabili PLC
Funzionalità
Per consentire un rapido scambio di dati tra NC e PLC, nell'interfaccia utente PLC esiste un
campo dati speciale con una lunghezza di 512 byte. In questo campo i dati PLC si
riferiscono al tipo di dati e all'offset di posizione. Nel programma NC queste variabili PLC
definite possono essere lette o scritte.
Per questo esistono speciali variabili di sistema:
$A_DBB[n]
; byte di dati (valore 8 bit)
$A_DBW[n]
; word di dati (valore 16 bit)
$A_DBD[n]
; doppia word di dati (valore 32 bit)
$A_DBR[n]
; dati REAL (valore 32 bit)
n in questo caso indica l'offset di posizione (inizio campo di dati per variabile iniziale) in byte
Esempio di programmazione
R1=$A_DBR[5]
; lettura di un valore REAL, offset 5 ; (inizia nel byte 5
del campo)
Nota
La lettura di variabili genera uno stop di preelaborazione (STOPRE interno).
ATTENZIONE
La scrittura delle variabili PLC è generalmente limitata a max. tre variabili (elementi).
Per scritture in rapida successione di variabili PLC serve un elemento per ciascuna
operazione di scrittura.
Se si devono eseguire più operazioni di scrittura di quanti elementi sono a disposizione,
deve essere garantito il trasporto dei blocchi (in certi casi con uno stop di preelaborazione).
Esempio:
$A_DBB[1]=1 $A_DBB[2]=2 $A_DBB[3]=3
STOPRE
$A_DBB[4]=4
282
Rettifica planare
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Programmazione
10.10 Salti nel programma
10.10
Salti nel programma
10.10.1
Destinazione dei salti nel programma
Funzionalità
Nei salti di programma un'etichetta o un numero di blocco servono per identificare i blocchi
come destinazione di salti nei programmi. Con i salti di programma si possono attivare
diramazioni nell'esecuzione del programma stesso.
Le etichette (label) sono liberamente definibili, tuttavia possono comprendere da un minimo
di 2 a un massimo di 8 lettere o cifre e i primi due caratteri devono essere lettere o caratteri
di sottolineatura.
Nel blocco definito come destinazione di salto le etichette terminano con il carattere due
punti. Le etichette si trovano sempre a inizio blocco. Se è indicato anche un numero di
blocco, l'etichetta si trova dopo il numero di blocco.
Le etichette nell'ambito di un programma devono essere univoche.
Esempio di programmazione
N10 LABEL1: G1 X20
; LABEL1 è un'etichetta, destinazione di salto
...
TR789: G0 X10 Z20
; TR789 è un'etichetta, destinazione di salto
- non è presente nessun numero di blocco
N100 ...
; il numero di blocco può essere la destinazione di
salto
...
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
283
Programmazione
10.10 Salti nel programma
10.10.2
Salti incondizionati nel programma
Funzionalità
I programmi NC elaborano i blocchi nella sequenza in cui sono stati scritti.
La sequenza di elaborazione può essere modificata inserendo salti nel programma.
La destinazione di salto può essere un blocco contrassegnato con un'etichetta o con un
numero di blocco. Questo blocco deve trovarsi all'interno del programma.
L'istruzione di salto incondizionato richiede un blocco specifico.
Programmazione
GOTOF Label
; salto in avanti (in direzione dell'ultimo blocco del programma)
GOTOB Label
; salto indietro (in direzione del primo blocco del programma)
Label
; sequenza di caratteri selezionata per la label (etichetta di salto)
oppure numero di blocco
(VHFX]LRQHGHO
SURJUDPPD
1*;ಹ=ಹ
1*272)/$%(/VDOWRDOODODEHO/$%(/
1/$%(/5 55
1*272)/$%(/VDOWRDOODODEHO/$%(/
/$%(/;=
10ILQHSURJUDPPD
/$%(/;=
1*272%/$%(/VDOWRDOODODEHO/$%(/
Figura 10-42 Esempio di salti incondizionati
284
Rettifica planare
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Programmazione
10.10 Salti nel programma
10.10.3
Salti programma condizionati
Funzionalità
Dopo l'istruzione IF si definiscono le condizioni di salto. Se la condizione per il salto è
soddisfatta (valore diverso da zero), avviene il salto.
La destinazione di salto può essere un blocco contrassegnato con un'etichetta o con un
numero di blocco. Questo blocco deve trovarsi all'interno del programma.
Le istruzioni di salto condizionato richiedono un blocco a sé stante. In un blocco possono
essere presenti diverse istruzioni di salto condizionato.
Se si utilizzano salti di programma condizionati, si può ridurre sensibilmente il programma.
Programmazione
IF condizione GOTOF Label
; salto in avanti
IF condizione GOTOB Label
; salto all'indietro
GOTOF
; direzione del salto in avanti (in direzione dell'ultimo
blocco del programma)
GOTOB
; direzione del salto all'indietro (in direzione del primo
blocco del programma)
Label
; sequenza di caratteri selezionata per la label (etichetta
di salto) oppure numero di blocco
IF
; introduzione della condizione di salto
Condizione
; parametro di calcolo, espressione di calcolo per la
formulazione della condizione
Operazioni di confronto
Operatori
Significato
==
uguale
<>
diverso
>
maggiore
<
minore
>=
maggiore o uguale
<=
minore o uguale
Le operazioni di confronto supportano la formulazione di una condizione di salto. Si possono
confrontare anche le espressioni matematiche.
Il risultato delle operazioni di confronto può essere "soddisfatto" oppure "non soddisfatto".
"Non soddisfatto" corrisponde al valore 0.
Rettifica planare
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285
Programmazione
10.10 Salti nel programma
Esempio di programmazione per operatori di confronto
R1>1
; R1 maggiore di 1
1 < R1
; 1 minore di R1
R1<R2+R3
; R1 minore di R2 più R3
R6>=SIN( R7*R7)
; R6 maggiore o uguale a SIN (R7) elevato a 2
Esempio di programmazione
N10 IF R1 GOTOF LABEL1
; se R1 non è 0, salta al blocco con LABEL1
...
N90 LABEL1: ...
N100 IF R1>1 GOTOF LABEL2
; se R1 è maggiore di 1, salta al blocco con
LABEL2
...
N150 LABEL2: ...
...
N800 LABEL3: ...
...
N1000 IF R45==R7+1 GOTOB LABEL3
; se R45 è uguale a R7 più 1, salta al
blocco con LABEL3
...
più salti condizionati nel blocco:
N10 MA1: ...
...
N20 IF R1==1 GOTOB MA1 IF R1==2 GOTOF MA2 ...
...
N50 MA2: ...
Nota
Il programma salta alla prima condizione soddisfatta.
286
Rettifica planare
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Programmazione
10.10 Salti nel programma
10.10.4
Esempio di programma per i salti
Obiettivo
Raggiungimento di punti su una sezione di cerchio:
Dati:
Angolo iniziale: 30° in R1
Raggio del cerchio: 32 mm in R2
Distanza tra le posizioni: 10° in R3
Numero dei punti: 11 in R4
Posizione del centro del cerchio in Z: 50 mm in R5
Posizione del centro del cerchio in X: 20 mm in R6
5 QXPHURGLSXQWL
;
3XQWR
3XQWR
3XQWR
5
3XQWR
5
5
3XQWR
5
5
5
=
Figura 10-43 Accostamento lineare dei punti su una sezione di cerchio
Rettifica planare
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287
Programmazione
10.10 Salti nel programma
Esempio di programmazione
N10 R1=30 R2=32 R3=10 R4=11 R5=50 R6=20
; assegnazione dei valori iniziali
N20 MA1: G0 Z=R2*COS (R1)+R5
X=R2*SIN(R1)+R6
; calcolo e assegnazione a indirizzi assi
N30 R1=R1+R3 R4= R4-1
N40 IF R4 > 0 GOTOB MA1
N50 M2
Spiegazione
Nel blocco N10 le condizioni iniziali vengono assegnate ai relativi parametri di calcolo. In
N20 avviene il calcolo delle coordinate in X e Z e l'elaborazione.
Nel blocco N30, R1 viene incrementato dell'angolo R3; R4 viene ridotto di 1.
Se R4 > 0 viene elaborato nuovamente N20 altrimenti N50 con fine programma.
288
Rettifica planare
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Programmazione
10.11 Tecnica dei sottoprogrammi
10.11
Tecnica dei sottoprogrammi
10.11.1
Generalità
Utilizzo
In sostanza, tra un programma principale e un sottoprogramma non vi è alcuna differenza.
Nei sottoprogrammi spesso si memorizzano sequenze di lavorazione ripetitive ad es.
determinate forme di profilo. Il sottoprogramma viene richiamato nel programma principale
nei punti necessari e quindi viene elaborato.
Il ciclo di lavorazione è una forma di sottoprogramma. I cicli di lavorazione contengono
sequenze generali di lavorazioni standard. Impostando adeguatamente i parametri di
trasferimento previsti il ciclo può essere adattato al caso applicativo concreto.
Struttura
La struttura di un sottoprogramma è identica a quella di un programma principale (vedere il
capitolo "Struttura del programma"). I sottoprogrammi sono forniti come programmi principali
nell'ultimo blocco dell'esecuzione del programma M2 (fine programma). L'istruzione permette
di ritornare al livello di programma dal quale è avvenuto il richiamo.
Fine programma
Al posto dell'istruzione di fine programma M2, nel sottoprogramma si può utilizzare anche
l'istruzione finale RET.
RET richiede un blocco a sé stante.
L'istruzione RET può essere utilizzata per non interrompere un funzionamento continuo G64
con il ritorno al programma richiamante. Nel caso di M2, si interrompe G64 e si genera un
arresto preciso.
Rettifica planare
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289
Programmazione
10.11 Tecnica dei sottoprogrammi
0DLQSURJUDP
6HTXHQFH
0$,1
1/&DOO
1
6XESURJUDP
&DOO
/
5HWXUQ
15 OO
&D
1;=
1/&DOO
0
5HWXUQ
0
Figura 10-44 Esempio di esecuzione con il richiamo in doppio canale di un sottoprogramma
Nome del sottoprogramma
Per poter selezionare un determinato sottoprogramma tra molti, ogni programma è dotato di
un nome. Il nome può essere scelto liberamente al momento della stesura del programma
rispettando alcune regole.
Valgono le stesse regole dei nomi dei programmi principali.
Esempio: BUCHSE7
Nei sottoprogrammi inoltre vi è la possibilità di utilizzare la parola di indirizzo L... . Per il
valore sono possibili 7 cifre decimali (solo intere).
Attenzione: gli zeri iniziali nell'indirizzo L servono per differenziare i sottoprogrammi.
Esempio: L128 non è L0128 o L00128 !
Questi sono 3 diversi sottoprogrammi.
Nota: il nome del sottoprogramma LL6 è riservato per il cambio utensile.
Richiamo sottoprogramma
I sottoprogrammi sono richiamati con il relativo nome in un programma (programma
principale o sottoprogramma). Per questo è necessario un blocco a sé stante.
Esempio:
290
N10 L785
; richiamo del sottoprogramma L785
N20 ALBERO7
; richiamo del sottoprogramma ALBERO7
Rettifica planare
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Programmazione
10.11 Tecnica dei sottoprogrammi
Ripetizione del programma P...
Se un sottoprogramma deve essere eseguito più volte di seguito, è necessario scrivere nel
blocco di richiamo, dopo il nome del sottoprogramma, il numero di ripetizioni sotto l'indirizzo
P. Si possono impostare max. 9999 ripetizioni (P1 ... P9999).
Esempio:
N10 L785 P3
; richiamo del sottoprogramma L785, 3 ripetizioni
Profondità di annidamento
I sottoprogrammi possono essere richiamati dal programma principale e da altri
sottoprogrammi. Per questo tipo di richiamo sono disponibili 8 livelli di programma;
compreso il livello del programma principale.
VWOHYHO
QGOHYHO
UGOHYHO
WKOHYHO
0DLQSURJUDP
6XESURJUDP
6XESURJUDP
6XESURJUDP
Figura 10-45 Sequenza con 8 livelli di programma
Informazioni
In un sottoprogramma si possono modificare le funzioni G che hanno un'efficacia modale, ad
es. G90 --> G91. Quando si ritorna al programma che ha eseguito il richiamo, controllare che
tutte le funzioni che hanno un'azione modale siano impostate in modo corretto come
richiesto.
La stessa cosa vale anche per i parametri di calcolo R. Fare attenzione a che i parametri di
calcolo utilizzati nei livelli di programma superiori non vengano involontariamente modificati
nei livelli di programma inferiori.
Quando si lavora con i cicli SIEMENS, questi richiedono fino a 7 livelli di programma.
Rettifica planare
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291
Programmazione
10.11 Tecnica dei sottoprogrammi
10.11.2
Richiamo dei cicli di lavorazione
Funzionalità
I cicli sono dei sottoprogrammi tecnologici che eseguono un determinato processo di
lavorazione di validità generale. L'adattamento al caso concreto avviene con l'impostazione
di parametri/valori direttamente con il richiamo del relativo ciclo.
Esempio di programmazione
N10 CYCLE83(110, 90, ...)
; richiamo del ciclo 83, trasferimento diretto
dei valori,
; blocco a sé stante
…
292
N40 RTP=100 RFP= 95.5 ...
; impostazione dei parametri di trasferimento per
il ciclo 82
N50 CYCLE82(RTP, RFP, ...)
; richiamo del ciclo 82, blocco a sé stante
Rettifica planare
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Programmazione
10.12 Temporizzatori e contapezzi
10.12
Temporizzatori e contapezzi
10.12.1
Temporizzatore per il tempo di esecuzione
Funzionalità
Sono disponibili temporizzatori (Timer) come variabili di sistema ($A...) che possono essere
utilizzati per la sorveglianza di processi tecnologici nel programma o solo nella
visualizzazione.
Per questi temporizzatori esistono solo accessi in lettura. Sono disponibili temporizzatori che
sono sempre attivi. Altri possono essere disattivati con i dati macchina.
Temporizzatori - sempre attivi
● $AN_SETUP_TIME
Valore di tempo a partire dall'ultimo "Avviamento del controllo con valori di default" (in
minuti)
Viene reimpostato automaticamente con "Avvio del controllo con i valori di default".
● $AN_POWERON_TIME
Valore di tempo a partire dall'ultimo avviamento del PLC (in minuti)
Si azzera automaticamente ad ogni avviamento del PLC.
Temporizzatori - disattivabili
I seguenti temporizzatori sono attivati tramite i dati macchina (impostazione standard).
L'attivazione è in funzione del temporizzatore. Ogni misura attiva del tempo di ciclo si
interrompe automaticamente quando si arresta il programma oppure con override
dell'avanzamento a 0.
Con i dati macchina è possibile definire il comportamento delle misura di tempo con
l'avanzamento per ciclo di prova e il test del programma attivi.
Rettifica planare
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293
Programmazione
10.12 Temporizzatori e contapezzi
● $AC_OPERATING_TIME
Tempo di elaborazione totale dei programmi CN nel modo operativo AUTOMATICO (in
secondi)
Nel modo operativo AUTOMATICO si sommano i tempi di esecuzione di tutti i programmi
tra Start-CN e fine programma/Reset. Il temporizzatore viene azzerato ad ogni
avviamento del controllo numerico.
● $AC_CYCLE_TIME
Tempo di elaborazione del programma CN selezionato (in secondi)
Nel programma CN selezionato si misura il tempo ciclo tra Start-CN e la fine del
programma/reset. Con l'avvio di un nuovo programma NC il temporizzatore viene
azzerato.
● $AC_CUTTING_TIME
Tempo di intervento dell'utensile (in secondi)
Si misura il tempo ciclo degli assi di contornitura (senza rapido) in tutti i programmi CN tra
Start CN e fine programma/reset con utensile attivo (impostazione standard).
La misura è interrotta se è attivo il tempo di sosta.
Il contatore viene automaticamente azzerato all'avvio del controllo numerico.
Esempio di programmazione
N10 IF $AC_CUTTING_TIME>=R10 GOTOF WZZEIT
; Valore limite del tempo di
intervento utensile?
...
N80 WZZEIT:
N90 MSG("Tempo di intervento utensile: è stato
raggiunto il valore limite")
N100 M0
Indicazione
Il contenuto delle variabili di sistema attive diventa visibile sullo schermo nel settore
operativo <OFFSET PARAM> -> "Dati di setting" ">" "Tempi/Contatori":
Tempo ciclo totale = $AC_OPERATING_TIME
Tempo ciclo programma = $AC_CYCLE_TIME
Tempo ciclo di lavorazione = $AC_CUTTING_TIME
Tempo da start a freddo = $AN_SETUP_TIME
Tempo da start a caldo= $AN_POWERON_TIME
"Tempo di esecuzione programma" è inoltre visualizzato nel modo operativo AUTOMATICO
nel settore Posizione nella riga riservata alle istruzioni.
294
Rettifica planare
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Programmazione
10.12 Temporizzatori e contapezzi
10.12.2
Contapezzi
Funzionalità
Con la funzione "contapezzi" sono disponibili contatori utilizzabili ad esempio per il conteggio
dei pezzi.
Questi contatori esistono come variabili di sistema con accesso in lettura/scrittura dal
programma o da operatore (fare attenzione al livello di protezione in scrittura!).
Tramite i dati macchina è possibile influire sull'attivazione del contatore, sull'istante
dell'azzeramento e sull'algoritmo di conteggio.
Contatore
● $AC_REQUIRED_PARTS
Numero di pezzi necessari (val. nom. pezzi).
In questo contatore si può definire il numero di pezzi al cui raggiungimento viene
azzerato il numero attuale di pezzi $AC_ACTUAL_PARTS.
Con i dati macchina si può attivare la generazione dell'allarme di visualizzazione 21800
"Numero di pezzi richiesto raggiunto".
● $AC_TOTAL_PARTS
Numero dei pezzi complessivamente prodotti (valore reale totale)
Il contatore registra il numero di pezzi prodotti dallo start.
Il contatore è automaticamente azzerato all'avviamento del controllo numerico.
● $AC_ACTUAL_PARTS
Numero di pezzi attuali (pezzi reali).
In questo contatore si registra il numero di pezzi prodotti dallo start. Al raggiungimento
del quantitativo di pezzi richiesto ($AC_REQUIRED_PARTS, valore maggiore di zero) il
contatore viene automaticamente azzerato.
● $AC_SPECIAL_PARTS
Numero dei pezzi definito dall'utente
Questo contatore permette all'utente di eseguire un conteggio dei pezzi definito in base a
criteri personali. Può essere definita un'emissione di allarme in caso di identità con
$AC_REQUIRED_PARTS (val. di rif. pezzi). L'azzeramento di questo contatore deve
essere effettuato dall'utente stesso.
Esempio di programmazione
N10 IF $AC_TOTAL_PARTS==R15 GOTOF SIST
; numero di pezzi raggiunto?
...
N80 SIST:
N90 MSG("E' stato raggiunto il numero di pezzi
impostato")
N100 M0
Rettifica planare
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295
Programmazione
10.12 Temporizzatori e contapezzi
Indicazione
Il contenuto delle variabili di sistema attive diventa visibile sullo schermo nel settore
operativo <OFFSET PARAM> -> "Dati di setting" ">" "Tempi/Contatori":
Pezzi totali = $AC_TOTAL_PARTS
Pezzi richiesti = $AC_REQUIRED_PARTS
Numero pezzi =$AC_ACTUAL_PARTS, $AC_SPECIAL_PARTS non disponibile in
visualizzazione
"Numero pezzi" è inoltre visualizzato nel modo operativo AUTOMATICO nel settore
Posizione nella riga riservata alle istruzioni.
296
Rettifica planare
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Programmazione
10.13 Più avanzamenti in un blocco
10.13
Più avanzamenti in un blocco
Funzione
Con la funzione "Più avanzamenti in un blocco" si possono attivare a seconda degli ingressi
digitali e/o analogici esterni
● diversi valori di avanzamento di un blocco NC,
● tempo di sosta e
● svincolo
in modo sincrono al movimento.
I segnali hardware di ingresso sono raggruppati in un byte di ingresso.
Programmazione
F2=... F3=...
Oltre all'avanzamento vettoriale si possono programmare
nel blocco fino a 2 altri avanzamenti per asse; validità
blocco per blocco
ST=...
tempo di sosta (per la tecnologia di rettifica: tempo di
spegnifiamma); efficace blocco per blocco
SR=...
Percorso di svincolo; efficace blocco per blocco. L'unità
per il percorso di svincolo si riferisce all'unità di
misura attualmente valida (mm oppure pollici).
FMA [2,x] =...
FMA[3,x]=...
Oltre all'avanzamento vettoriale si possono programmare
nel blocco fino a 2 altri avanzamenti per asse; efficace
blocco per blocco
STA=...
tempo di sosta assiale (per la tecnologia di rettifica:
tempo di spegnifiamma); efficace blocco per blocco
SRA=...
percorso di svincolo assiale; efficace blocco per blocco
Valore FMA e F
L'avanzamento assiale (valore FMA) o l'avanzamento vettoriale (valore F) corrispondono ad
un avanzamento del 100%. Con questa funzione si possono realizzare avanzamenti minori o
uguali all'avanzamento assiale o vettoriale.
Nota
Se per un asse sono programmati avanzamenti, tempo di sosta o percorso di svincolo in
base ad un ingresso esterno, tale asse non deve essere programmato in questo blocco
come asse POSA (asse di posizionam. senza arresto elaborazione).
Il Look-Ahead resta attivo in un blocco anche in presenza di più avanzamenti. In questo
modo si può limitare l'avanzamento attuale tramite la funzione Look-Ahead.
Rettifica planare
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297
Programmazione
10.13 Più avanzamenti in un blocco
Esempio programmazione movimento vettoriale
Sotto l'indirizzo F viene programmato l'avanzamento vettoriale, che resta valido finché non si
presenta un segnale in ingresso. L'estensione numerica indica il numero di bit di ingresso
alla cui variazione diventa attivo l'avanzamento:
F3=20
; 3 corrisponde al bit di ingresso 3
F2=5
; 2 corrisponde al bit di ingresso 2
ST=1
; tempo di sosta (s) bit di ingresso 1
SR=0,5
; percorso di svincolo (mm) bit di ingresso 0
Esempio programmazione di movimenti assiali
All'indirizzo FA viene programmato l'avanzamento assiale, che resta valido finché non si
presenta un segnale in ingresso.
Con FMA[3,x]= fino a FMA[2,x]= si possono programmare nel blocco fino a 2 altri
avanzamenti per asse. La prima espressione fra parentesi quadre indica il numero di bit di
ingresso, mentre la seconda indica l'asse al quale si applica l'avanzamento:
FMA[3, x]=1000
; avanzamento assiale con il valore 1000 per l'asse X,
3
; corrisponde al bit di ingresso 3
Esempio tempo di sosta assiale e percorso di svincolo
Il tempo di sosta e il percorso di svincolo vengono programmati nei seguenti indirizzi
supplementari:
STA[x]=...
; tempo di sosta assiale (s) bit di ingresso 1
SRA[x]=...
; percorso di svincolo assiale (mm) bit di ingresso 0
Se viene attivato il bit 1 di ingresso per il tempo di sosta o rispettivamente il percorso di
svincolo bit 0, il percorso residuo per gli assi lineari o per gli assi singoli in questione viene
cancellato e viene avviato il tempo di sosta o lo svincolo.
Esempio più passate di lavoro in un blocco
N20 T1 D1 F500 G0 X100
; posizione di partenza
N25 G1 X105 F=20 F3=5
F2=0.5 ST=1.5
SR= 0.5
; sgrossatura con F, finitura con F3,
; microfinitura con F2, tempo di sosta 1,5 s,
; percorso di svincolo 0,5 mm
N30 ...
…
298
Rettifica planare
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Programmazione
10.14 Pendolamento
10.14
Pendolamento
Funzione
Un asse di pendolamento si muove tra i punti di inversione 1 e 2 con avanzamento
preimpostato fino a che non viene disattivato il movimento di pendolamento.
Durante il movimento di pendolamento gli altri assi possono essere interpolati liberamente.
Con un movimento vettoriale oppure con un asse di posizionamento è possibile ottenere un
incremento continuo. Non esiste però alcuna relazione tra movimento di pendolamento e di
incremento.
Caratteristiche del pendolamento asincrono
● Il pendolamento asincrono è attivo per un asse specifico anche in corrispondenza di fine
blocco.
● Tramite il programma pezzo è garantita un'attivazione del movimento di pendolamento
sincrona al blocco.
● Non è possibile un'interpolazione comune di più assi ed una sovrapposizione di tratti di
pendolamento.
Programmazione
Durante l'esecuzione del programma NC è possibile inserire ed influenzare con i seguenti
indirizzi il pendolamento asincrono direttamente dal programma pezzo.
I valori programmati, sincroni al blocco nell'esecuzione principale, vengono registrati nei
corrispondenti dati di setting e restano attivi fino alla successiva modifica.
Attivazione/disattivazione del pendolamento: OS
OS[Asse] = 1: attivazione
OS[Asse] = 0: disattivazione
Parametri
OSP1 [asse]=
OSP2 [asse]=
posizione del punto di inversione 1 (pendolamento: punto di
inversione sinistro
)
posizione del punto di inversione 2 (pendolamento: punto di
inversione destro
)
OST1 [asse]=
tempo di arresto nei punti di inversione in secondi
OST2 [asse]=
FA [asse]=
avanzamento dell'asse di pendolamento
OSCTRL[asse]=
(opzioni di set e di reset)
OSNSC [Asse]=
numero delle passate di spegnifiamma
OSE [asse]=
Posizione finale
OS [asse]=
1 = attivare l'asse di pendolamento; 0 = disattivare l'asse di
pendolamento
Rettifica planare
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299
Programmazione
10.14 Pendolamento
Tempi di sosta nei punti di inversione: OST1, OST2
Tempo di sosta
Comportamento nel campo di arresto preciso sul punto di inversione
-2
L'interpolazione prosegue senza attendere l'arresto preciso
-1
Attendere l'arresto preciso grossolano
0
Attendere l'arresto preciso fine
>0
Attendere l'arresto preciso fine e poi attendere il tempo di sosta
L'unità per il tempo di sosta è identica a quella programmata con G4 .
Esempio: l'asse deve pendolare tra due punti di inversione
L'asse Z deve pendolare tra le posizioni 10 e 100. Il punto di inversione 1 viene accostato
con arresto preciso fine, il punto di inversione 2 con arresto preciso grossolano. Si vuole
lavorare con avanzamento 250 per l'asse di pendolamento. Al termine della lavorazione si
vogliono eseguire 3 passate di spegnifiamma e l'asse di pendolamento deve raggiungere la
posizione finale 200. L'avanzamento per l'asse di incremento è 1, il punto finale di
destinazione dell'asse X di incremento è 15.
N20 WAITP(X,Y,Z)
; posizione di partenza
N30 G0 X100 Y100 Z100
; commutazione in funzionamento come
asse di posizionamento
N40 WAITP(X,Z)
N50 OSP1[Z]=10 OSP2[Z]=100 ->
-> OSE[Z]=200 ->
; punto di inversione 1, punto di
inversione 2
-> OST1[Z]=0 OST2[Z]=–1 ->
; posizione finale
-> FA[Z]=250 FA[X]=1 ->
; tempo di sosta in U1: arresto preciso
fine;
; tempo di sosta in U2: arresto preciso
grossolano
-> OSCTRL[Z]=(4,0) ->
-> OSNSC[Z]=3
; avanzamento asse di pendolamento ed
asse di incremento
; opzioni di set
; tre passate di spegnifiamma
N60 OS[Z]=1
; avviare il pendolamento
N70 POS[X]=15
; posizioni di partenza per l'asse X
N80 POS[X]=50
N90 OS[Z]=0
; arrestare il pendolamento
N100 M30
-> può essere programmato in un solo blocco.
300
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Programmazione
10.14 Pendolamento
Descrizione
Per l'asse di pendolamento vale quanto segue:
● ogni asse può essere utilizzato come asse di pendolamento.
● possono essere attivati contemporaneamente più assi di pendolamento (al massimo:
numero degli assi di posizionamento).
● Per l'asse di pendolamento è sempre attiva l'interpolazione lineare G1
indipendentemente dall'istruzione G attualmente attiva nel programma.
L'asse di pendolamento può
● essere l’asse di ingresso per la trasformazione dinamica,
● essere l’asse master per assi Gantry o di trascinamento,
● essere comandato
– senza limitazione dello strappo (BRISK) oppure
– con limitazione dello strappo (SOFT) oppure
– con caratteristica di accelerazione spezzata (a due inclinazioni).
Punti di inversione del pendolamento
Nella definizione delle posizioni di pendolamento bisogna verificare le traslazioni attuali:
● Impostazione assoluta
OSP1[Z] = valore 1
Posizione punto di inversione = somma delle traslazioni + valore programmato
● Impostazione relativa
OSP1[Z]=IC(valore)
Posizione punto di inversione = punto di inversione 1 + valore programmato
Esempio:
N10 OSP1[Z]=100 OSP2[Z]=110
.
.
N40 OSP1[Z]=IC(3)
Nota
WAITP(asse):
• Se si deve pendolare con un asse geometrico, è indispensabile che esso sia abilitato al
pendolamento con WAITP.
• A pendolamento ultimato, con lo stesso comando l'asse viene dichiarato nuovamente
come asse di posizionamento e può essere utilizzato normalmente.
Impostazione dell'avanzamento, FA
Come velocità di avanzamento vale quella definita per l'asse di posizionamento. Se non
viene definita nessuna velocità di avanzamento vale il valore inserito nel dato macchina.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
301
Programmazione
10.14 Pendolamento
Definizione della sequenza di movimento, OSCTRL
Le impostazioni del controllo numerico per la sequenza dei movimenti vengono attivate con
le opzioni di set e reset.
OSCTRL[asse pendolamento] = (opzione di set, opzione di reset)
Le opzioni di set vengono definite come segue (le opzioni di reset disattivano le
impostazioni):
Opzioni di reset
Queste opzioni vengono disattivate (necessarie solo se precedentemente attivate con
l'opzione di set).
Opzioni di set
Queste opzioni vengono commutate. Programmando OSE (posizione finale) diventa
implicitamente attiva l'opzione 4.
Valore dell'opzione
Significato
0
Alla disattivazione del pendolamento arresto nel prossimo punto di inversione
(preimpostazione); possibile solo resettando i valori 1 e 2
1
Alla disattivazione del pendolamento arresto nel punto di inversione 1
2
Alla disattivazione del pendolamento arresto nel punto di inversione 2
3
Alla disattivazione del pendolamento non raggiungere alcun punto di
inversione se non è stata programmata alcuna passata di spegnifiamma
4
Dopo lo spegnifiamma raggiungere la posizione finale
8
Se il pendolamento viene interrotto con la cancellazione del percorso
residuo: eseguire la passata di spegnifiamma ed eventualmente raggiungere
la posizione finale
16
Se il pendolamento viene interrotto con la cancellazione del percorso
residuo: come per la disattivazione raggiungere il relativo punto di inversione
32
L'avanzamento modificato è attivo solo dopo il successivo punto di inversione
64
FA uguale a 0, FA = 0: sovrapposizione del movimento attiva
FA uguale a 0, FA <> 0: sovrapposizione di velocità attiva
128
Per assi rotanti DC (percorso più breve)
256
=la passata di spegnifiamma viene eseguita come doppia passata.(Standard)
1=la passata di spegnifiamma viene eseguita come singola passata.
Per indicare più opzioni, interporre il segno +.
Esempio:
Il movimento di pendolamento per l'asse Z deve arrestarsi nel punto di inversione 1. Quindi
si deve
● raggiungere la posizione finale,
● attivare immediatamente la modifica dell'avanzamento e dopo la cancellazione del
percorso residuo l'asse deve essere subito arrestato.
OSCTRL[Z] = (1+4,16+32+64)
302
Rettifica planare
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Funzionamento in rete
11.1
11
Requisiti per un funzionamento in rete
Premessa
Ai fini della comunicazione del controllo numerico con un PG/PC è disponibile una funzione
di rete.
Presupposti
Per poter stabilire la comunicazione è necessario il tool RCS802 sul PG/PC.
Il collegamento in rete del controllo può avvenire in vari modi.
I tipi di collegamento possibili sono descritti nei capitoli "Tool RCS" e "Funzionamento in
rete".
Le seguenti interfacce del controllo consentono la realizzazione dei collegamenti:
● Interfaccia RS232
● Interfaccia Ethernet Peer-to-Peer
● Interfaccia rete Ethernet (disponibile solo per SINUMERIK 802D sl pro)
Rettifica planare
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303
Funzionamento in rete
11.2 Tool RCS802
11.2
Tool RCS802
Il tool RCS802 (Remote Control System) per PC/PG è un tool che agevola il normale utilizzo
del SINUMERIK 802D sl.
Il tool RCS802 è parte integrante del SINUMERIK802Dsl e viene fornito su CD con ogni
controllo numerico.
Il collegamento tra il controllo e il PG/PC viene realizzato tramite le seguenti interfacce:
Tabella 11- 1 Interfacce/connessioni
Interfacce/connessioni
SINUMERIK 802D sl
RCS802 sul PG/PC
RS232
Disponibile per le versioni value, Disponibile.
plus e pro.
Ethernet Peer- to-Peer
Disponibile per le versioni value, Disponibile.
plus e pro.
Rete Ethernet
Disponibile solo per
SINUMERIK 802D sl pro.
Funzione soggetta ad obbligo di
licenza
Funzioni del tool RCS802 con chiave di licenza
ATTENZIONE
La piena funzionalità del tool RCS802 si ottiene solo dopo aver caricato la chiave di licenza
RCS802.
Tabella 11- 2 Funzioni soggette ad obbligo di licenza del tool RCS802
304
Funzione
Tool RCS802 senza
chiave di licenza
Tool RCS802 con
chiave di licenza
Gestione dei progetti
sì
sì
Scambio di dati con il
SINUMERIK 802D sl
sì
sì
Messa in servizio del
SINUMERIK 802D sl
sì
sì
Messa a punto di Share-Drive
no
sì
Comando a distanza
no
sì
Immagini di cattura schermo
(SnapShot)
no
sì
Rettifica planare
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Funzionamento in rete
11.2 Tool RCS802
Tool RCS802
Figura 11-1
Finestra Explorer del tool RCS802
Dopo l'avvio del tool RCS802 ci si trova in modalità OFFLINE. In questa modalità è possibile
gestire solo i file che risiedono nel PC.
In modalità ONLINE è invece disponibile anche la directory Control 802. Questa directory
consente lo scambio di file con il controllo. Per sorvegliare il processo si può inoltre utilizzare
la funzione di operatività remota.
Le connessioni ONLINE dal PG/PC al controllo si parametrizzano o si attivano dal menu
"Setting" > "Connection" nella finestra di dialogo "Connection Settings".
Figura 11-2
Connection Settings
Nota
Il tool RCS802 dispone di un'ampia guida in linea. In questa guida sono descritte ulteriori
procedure, come ad es. stabilire una connessione, gestire un progetto, ecc.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
305
Funzionamento in rete
11.2 Tool RCS802
Procedura di realizzazione del collegamento RS232 sul controllo
6<67(0
● Ci si trova nel settore operativo <SYSTEM>.
$/$50
3/&
● Premere il softkey "PLC".
Figura 11-3
&ROOHJDP
67(3
&ROOHJ
DWWLYR
Impostazioni di comunicazione RS232
● Impostare i parametri di comunicazione nella finestra di dialogo "Collegam. STEP 7".
● Attivare il collegamento RCS232 con il softkey "Colleg. attivo".
Figura 11-4
Collegamento RS232 attivo
In questo stato non è possibile modificare le impostazioni.
La dicitura del softkey diventa "Colleg. inatt.".
306
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento in rete
11.2 Tool RCS802
L'icona rappresentata in basso a destra nella figura indica che il collegamento con il PG/PC
tramite l'interfaccia RS232 è attivo.
Procedura di realizzazione del collegamento Ethernet Peer-to-Peer sul controllo
6<67(0
● Ci si trova nel settore operativo <SYSTEM>.
$/$50
9LVXDOL]]
6HUYLFH
● Premere il softkey "Visualiz. service" > "Service controllo".
6HUYLFH
&RQWUROORUH
Figura 11-5
&ROOHJ
GLUHWWR
Service controllo
● Premere il softkey "Collegam. diretto".
Sull'HMI vengono visualizzate le seguenti segnalazioni:
"Il collegamento è stato impostato"
– Indirizzo IP: 169.254.11.22
– Subnet Mask: 255.255.0.0
L'indirizzo IP e la Subnet Mask visualizzati sono valori fissi.
Questi valori non sono modificabili.
&ROOHJ
GLUHWWR
● Il softkey "Collegam. diretto" permette di annullare il collegamento Ethernet Peer-to-Peer.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
307
Funzionamento in rete
11.2 Tool RCS802
Procedura di realizzazione del collegamento di rete Ethernet sul controllo
6<67(0
● Ci si trova nel settore operativo <SYSTEM>.
$/$50
9LVXDOL]]
6HUYLFH
● Premere il softkey "Visualiz. service" > "Service controllo".
6HUYLFH
&RQWUROORUH
Figura 11-6
6HUYLFH
5HWH
Service controllo
● Premere il softkey "Service rete" (disponibile solo nel SINUMERIK 802D sl pro).
Riferimento alla bibliografia
SINUMERIK 802D sl Manuale di programmazione e d'uso; Funzionamento in rete
308
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento in rete
11.3 Funzionamento in rete
11.3
Funzionamento in rete
Nota
La funzione Funzionamento in rete è disponibile solo per il SINUMERIK 802D sl pro.
Il controllo numerico può essere collegato in rete grazie all'adattatore di rete integrato. Sono
possibili i seguenti tipi di collegamenti:
● Ethernet Peer to Peer: collegamento diretto tra controllo numerico e PC tramite un cavo
crossover.
● Rete Ethernet: collegamento del controllo numerico in una rete Ethernet esistente tramite
un cavo patch.
Un protocollo di trasferimento specifico dell'802D consente un funzionamento in rete isolato
con trasferimento dati codificato. Questo protocollo viene utilizzato anche per il trasferimento
o l'elaborazione di programmi pezzo in abbinamento al tool RCS.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
309
Funzionamento in rete
11.3 Funzionamento in rete
11.3.1
Configurazione del collegamento di rete
Premessa
Il controllo numerico è collegato con il PC tramite l'interfaccia X5 oppure la rete locale.
Impostare i parametri di rete
6<67(0
Commutare nel settore operativo <SYSTEM>.
$/$50
9LVXDOL]]
6HUYLFH
6HUYLFH
&RQWUROORUH
Premere il softkey "Visualizzazione di service" "Service controllo".
6HUYLFH
5HWH
Con il softkey "Service rete" viene richiamata la finestra di configurazione della rete.
Figura 11-7
310
Pagina base "Configurazione della rete"
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento in rete
11.3 Funzionamento in rete
Tabella 11- 3 Configurazione della rete necessaria
Parametri
Spiegazione
DHCP
Protocollo DHCP: nella rete è richiesto un server DHCP che assegna
dinamicamente gli indirizzi IP.
Con No avviene un'assegnazione fissa degli indirizzi di rete.
Con Sì avviene un'assegnazione dinamica degli indirizzi di rete. I campi
d'introduzione non necessari non vengono visualizzati.
Se si seleziona "sì", sono necessari i seguenti passi per attivare i campi Nome
computer, Indirizzo IP e Subnet Mask:
1. Premere il softkey verticale "Memorizzare".
2. Disinserire quindi reinserire il controllo.
Nome computer
Nome del controllo numerico in rete
Indirizzo IP
Indirizzo del controllo numerico in rete (ad es. 192.168.1.1)
Subnet Mask
Identificazione della rete (es. 255.255.252.0)
Abilitazione della porta di comunicazione
6HUYLFH
ILUHZDOO
Con il softkey "Service Firewall" si possono bloccare o abilitare le porte di comunicazione.
Per garantire un livello di sicurezza più elevato possibile, tutte le porte non utilizzate
dovrebbero restare bloccate.
Figura 11-8
Configurazione del firewall
La rete RCS per la comunicazione utilizza le porte 80 e 1597.
Per modificare lo stato della porta, selezionare la relativa porta con il cursore. Premendo il
tasto <Input> si modifica lo stato della porta.
Le porte aperte vengono rappresentate con un segno di spunta nelle caselle di controllo.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
311
Funzionamento in rete
11.3 Funzionamento in rete
11.3.2
Gestione utenti
6<67(0
$/$50
Nel settore operativo <SYSTEM> premere il softkey "Visualizzazione di service" "Service
controllo".
9LVXDOL]]
6HUYLFH
6HUYLFH
&RQWUROORUH
6HUYLFH
5HWH
$XWRUL]]D
]LRQH
Con il softkey "Service rete" "Autorizzazione" viene richiamata la maschera d'impostazione
degli utenti.
Figura 11-9
Account utente
Gli account utente servono per memorizzare le impostazioni personali dell'utente. Per creare
un nuovo account occorre impostare il nome utente e la password di Login nel campo
d'introduzione.
Un account utente costituisce la premessa per la comunicazione HMI con il tool RCS su
PG/PC.
A questo scopo l'utente deve introdurre la password su HMI per il login RCS tramite rete.
Questa password è necessaria anche quando l'utente vuole comunicare con il controllo
numerico dal tool RCS.
La funzione softkey "Creare" inserisce un nuovo utente nella gestione utenti.
La funzione softkey "Cancellare" cancella l'utente selezionato dalla gestione.
312
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento in rete
11.3 Funzionamento in rete
11.3.3
Login utente - RCS log in
6<67(0
$/$50
5&6
UHJLVWUD]LRQH
Premere il softkey "Login RCS" nel settore operativo <SYSTEM>. Viene richiamata la
maschera d'impostazione per il Login utente.
Figura 11-10 Login utente
Login
Introdurre il nome utente e la password nei rispettivi campi d'introduzione e confermarli con il
softkey "Login".
Se il Login avviene correttamente, il nome utente viene visualizzato nella riga Utente attuale.
La funzione softkey "Indietro" chiude la casella di dialogo.
Nota
Questo Login viene utilizzato contemporaneamente anche per l'identificazione dell'utente per
le connessioni remote.
Disconnetti
Premere il softkey "Logoff". L'utente attuale viene disconnesso, le impostazioni specifiche
dell'utente vengono memorizzate e tutte le abilitazioni concesse vengono cancellate.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
313
Funzionamento in rete
11.3 Funzionamento in rete
11.3.4
Operare con un collegamento di rete
Nella condizione di fornitura l'accesso remoto (accesso al controllo numerico da un PC o da
rete) è inibito.
Dopo il login di un utente locale sono disponibili le seguenti funzioni nel Tool RCS:
● Funzioni di messa in servizio
● Trasferimento dati (trasferimento di programmi pezzo)
● Operatività remota del controllo numerico
Se deve essere consentito l'accesso ad una parte del file system, in precedenza si devono
abilitare le relative directory.
Nota
con le abilitazioni delle directory viene consentito l'accesso ai file del controllo numerico da
parte di un partecipante della rete. In base alle abilitazioni attivate, l'utente può modificare o
cancellare dati.
314
Rettifica planare
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Funzionamento in rete
11.3 Funzionamento in rete
11.3.5
Abilitazione di directory
Con questa funzione si stabiliscono i diritti di accesso al file system del controllo numerico da
parte degli utenti remoti.
Selezionare la directory da abilitare nel Program Manager.
Il softkey "Prosegui..." richiama la maschera d'impostazione per abilitare la directory
selezionata.
Figura 11-11 Stato di abilitazione
● Scegliere lo stato di abilitazione per la directory selezionata:
– Non abilitare questa directory La directory non viene abilitata
– Abilitare questa directory La directory viene abilitata, si deve impostare il nome di
abilitazione.
● Nel campo Nome abilitazione occorre introdurre un identificatore tramite il quale l'utente
autorizzato può accedere ai file della directory.
● Tramite il softkey "Aggiungere" si accede alla lista utenti. Selezionare l'utente. Con "Add"
l'introduzione avviene nel campo "Abilitato per".
● Definire i diritti di accesso dell'utente (Autorizzazioni).
– Accesso completo L'utente dispone di tutti i diritti di accesso
– Modificare L'utente può eseguire modifiche
– Lettura L'utente può accedere in lettura
– Cancellare L'utente può cancellare
Il softkey "OK" conferma le proprietà impostate. Le directory abilitate vengono indicate, come
in Windows, con una "mano".
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
315
Funzionamento in rete
11.3 Funzionamento in rete
11.3.6
Connessione e disconnessione di drive di rete
6<67(0
$/$50
Nel settore operativo <SYSTEM> premere il softkey "Visualizzazione di service" "Service
controllo" "Service rete".
9LVXDOL]]
6HUYLFH
6HUYLFH
&RQWUROORUH
6HUYLFH
5HWH
&ROOHJD
6FROOHJD
Tramite "Connessione/disconnessione" si accede al settore operativo per la configurazione
del drive di rete.
Figura 11-12 Connessioni di rete
316
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Funzionamento in rete
11.3 Funzionamento in rete
Connessione dei drive di rete
&ROOHJD
La funzione "Connettere" assegna una lettera di un drive locale ad un drive di rete.
Nota
Su un PG/PC è stata abilitata una directory per una connessione del drive di rete per un
determinato utente.
Il tool RCS802 dispone di un'ampia guida in linea. Questa procedura è descritta nel capitolo
"RCS802 share drive" della guida in linea.
Figura 11-13 Connessione dei drive di rete
Procedura per la connessione dei drive di rete
1. Posizionare il cursore su un drive libero.
2. Con il tasto TAB selezionare la casella di introduzione "Percorso".
Indicare l'indirizzo IP del server e il nome di abilitazione.
Esempio: \\157.163.240.241\
&ROOHJD
Premere "Connetti".
Avviene il collegamento del server con il drive del controllo numerico.
Nota
Per elaborare ora, ad esempio, un sottoprogramma esterno, vedere capitolo
"Funzionamento automatico" -> "Elaborazione dall'esterno".
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
317
Funzionamento in rete
11.3 Funzionamento in rete
Disconnessione drive di rete
6FROOHJD
Tramite il softkey "<<Indietro" con la funzione "Disconnetti" è possibile interrompere una
connessione di rete esistente.
1. Posizionare il cursore sul relativo drive.
2. Premere il softkey "Disconnetti".
Il drive di rete selezionato viene disconnesso dal controllo numerico.
318
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Salvataggio dei dati
12.1
12
Trasmissione dati tramite l'interfaccia RS232
Funzionalità
Tramite l'interfaccia RS232 del controllo si possono trasferire e leggere dati (ad es.
programmi pezzo) su una memoria di massa esterna. L'interfaccia RS232 e
l'apparecchiatura esterna di salvataggio dei dati devono essere compatibili tra di loro.
Sequenza operativa
È stato selezionato il settore operativo <PROGRAM MANAGER> e viene visualizzato
l'elenco dei programmi NC già creati.
Selezionare i file da trasferire con il cursore oppure con "Evidenzia tutto",
&RSLDUH
e copiarli nella memoria intermedia.
56
Premere il softkey "RS232" e selezionare il modo di trasferimento desiderato.
Figura 12-1
,QYLR
Emissione programma
Con "Invio" viene avviato il trasferimento dei dati. Vengono trasferiti tutti i file copiati nella
memoria intermedia.
Rettifica planare
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319
Salvataggio dei dati
12.1 Trasmissione dati tramite l'interfaccia RS232
Ulteriori softkey
5LFH]LRQH
Caricamento di file tramite l'interfaccia RS232
$YDQWL
A questo livello si trova la seguente funzione:
3URWRFROOR
HUURUL
Protocollo di trasmissione
Contiene l'elenco di tutti i file trasmessi con le informazioni di stato.
● per i file da trasmettere
– il nome del file
– una tacitazione d'errore
● per i file da caricare
– il nome del file e l'indicazione del percorso
– una tacitazione d'errore
Tabella 12- 1 Segnalazioni relative alla trasmissione
OK
Trasmissione conclusa correttamente
ERR EOF
Il carattere di fine testo è stato ricevuto ma il file di archivio non è
completo
Time Out
La sorveglianza del tempo segnala un'interruzione della
trasmissione
User Abort
Trasmissione terminata con il softkey <Stop>
Error Com
Errore sulla porta COM 1
NC / PLC Error
Segnalazione di errore del controllo numerico
Error Data
Errore dati
1. immissione dati con/senza intestazione
oppure
2. invio file in formato nastro perforato senza nome del file.
Error File Name
320
Il nome del file non rispetta le regole stabilite per i nomi dei file
NC.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Salvataggio dei dati
12.2 Emissione/immissione dell'archivio di messa in servizio
12.2
Emissione/immissione dell'archivio di messa in servizio
Riferimento alla bibliografia
SINUMERIK 802D sl Istruzioni operative per tornitura, fresatura, rettifica, roditura;
Salvataggio dei dati e messa in servizio di serie
Sequenza operativa
6<67(0
$/$50
)LOHGL0,6
Premere il softkey "File MIS" nel settore operativo <SYSTEM>.
Creazione dell'archivio di messa in servizio
Un archivio di messa in servizio può essere creato completamente con tutti i componenti
oppure in modo selettivo.
Per la creazione selettiva sono necessarie le seguenti operazioni:
'DWL'
Premere "Dati 802". Selezionare con i pulsanti direzionali la riga "Archivio di messa in
servizio (azionamento/NC/PLC/HMI)".
Aprire la directory con il tasto <Input> e con il tasto <Select> evidenziare la riga desiderata.
&RSLDUH
Premere il softkey "Copia". I file vengono copiati nella memoria intermedia.
Figura 12-2
Copiare archivio di messa in servizio, completo
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
321
Salvataggio dei dati
12.2 Emissione/immissione dell'archivio di messa in servizio
Figura 12-3
Creazione dell'archivio di messa in servizio
Il tasto <Select> permette di selezionare e deselezionare i singoli file nell'archivio di messa
in servizio.
Scrittura archivio di messa in servizio su scheda CompactFlash utente/FlashDrive USB
Presupposto: la scheda CompactFlash/FlashDrive USB è inserita e l'archivio di messa in
servizio è stato copiato nella memoria intermedia.
Sequenza operativa:
6FKHGD
&)FOLHQWH
oppure
'ULYH
86%
Premere il softkey "Scheda CF utente" o "Drive USB". Nella directory selezionare il luogo di
archiviazione (directory).
,QVHULUH
Con il softkey "Inserire" viene eseguita la scrittura dell'archivio di messa in servizio.
Nella successiva finestra di dialogo confermare il nome proposto o introdurre un nuovo
nome. Con "OK" viene chiusa la finestra di dialogo.
322
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Salvataggio dei dati
12.2 Emissione/immissione dell'archivio di messa in servizio
Figura 12-4
Introduzione di file
Lettura archivio di messa in servizio da scheda CompactFlash utente/FlashDrive USB
Per l'immissione di un archivio di messa in servizio si devono eseguire le seguenti
operazioni:
1. Inserire scheda CompactFlash/FlashDrive USB
2. Premere il softkey "Scheda CF utente"/"Drive USB" e selezionare la riga con il file di
archivio desiderato.
3. Premere il softkey "Copiare"; il file viene copiato nella memoria intermedia.
4. Premere il softkey "Dati 802D" e posizionare il cursore sulla riga dell'archivio di messa in
servizio (azionamento/NC/PLC/HMI).
5. Premere il softkey "Inserire"; viene avviata la messa in servizio.
6. Tacitare il dialogo di Start sul controllo numerico.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
323
Salvataggio dei dati
12.3 Immissione ed emissione di progetti PLC
12.3
Immissione ed emissione di progetti PLC
Durante l'immissione di un progetto, lo stesso viene trasferito nel File system del PLC e
quindi attivato. Al termine dell'attivazione avviene un riavvio a caldo del controllo numerico.
Lettura del progetto da scheda CompactFlash/FlashDrive USB
Per l'immissione di un progetto PLC si devono eseguire le seguenti operazioni:
1. Inserire scheda CompactFlash/FlashDrive USB
2. Premere il softkey "Scheda CF utente"/"Drive USB" e selezionare la riga con il file di
progetto desiderato in formato PTE.
3. Premere il softkey "Copiare"; il file viene copiato nella memoria intermedia.
4. Premere il softkey "Dati 802D" e posizionare il cursore sulla riga Progetto PLC (PT802D
*.PTE).
5. Premere il softkey "Inserire"; si avvia l'immissione e l'attivazione.
Scrittura del progetto su scheda CompactFlash/FlashDrive USB
Si devono eseguire le seguenti operazioni:
1. Inserire scheda CompactFlash/FlashDrive USB
2. Premere il softkey "Dati 802D" e, con i pulsanti direzionali, selezionare la riga Progetto
PLC (PT802D *.PTE).
3. Premere il softkey "Copiare"; il file viene copiato nella memoria intermedia.
4. Premere il softkey "Scheda CF utente"/"Drive USB" e selezionare il percorso di
archiviazione per il file.
5. Premere il softkey "Inserire"; si avvia il processo di scrittura.
324
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Salvataggio dei dati
12.4 Copiare ed inserire file
12.4
Copiare ed inserire file
Nel settore operativo <PROGRAM MANAGER> e nella funzione "File MIS" con le funzioni
softkey "Copiare" e "Inserire" si possono copiare file o directory in un'altra directory o in un
altro drive. In questo caso la funzione "Copiare" inserisce i riferimenti o le directory in una
lista che successivamente viene elaborata dalla funzione "Inserire". Questa funzione esegue
la vera e propria procedura di copiatura.
La lista resta invariata finchè non viene sovrascritta con un nuovo processo di copiatura.
Particolaritàà:
se come destinazione dei dati è stata scelta l'interfaccia RS232, la funzione softkey "Invia"
sostituisce la funzione "Inserire". Nell'immissione di file (softkey "Ricezione") non è
necessario indicare una destinazione, in quanto il nome della directory di destinazione è
contenuto nel flusso dei dati.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
325
Salvataggio dei dati
12.4 Copiare ed inserire file
326
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Diagnostica PLC
13
Funzionalità
Un programma applicativo PLC è costituito da un gran numero di combinazioni logiche per
realizzare funzioni di sicurezza e per supportare le sequenze di processo. Per questo si
combinano tra di loro un numero elevatissimo di contatti e relè dei più diversi tipi.
Normalmente il guasto di un singolo contatto o relè provoca un guasto dell'impianto o della
macchina.
Per individuare la causa del guasto o l'errore del programma sono disponibili le funzioni di
diagnostica poste nel settore operativo Sistema.
Sequenza operativa
6<67(0
$/$50
3/&
Premere il softkey "PLC" nel settore operativo <SYSTEM>.
3URJUDPPD
3/&
Premere "Programma PLC".
Si apre il progetto presente nella memoria ritentiva.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
327
Diagnostica PLC
13.1 Suddivisione dello schermo
13.1
Suddivisione dello schermo
La suddivisione dello schermo nei settori principali corrisponde a quanto già descritto.
Di seguito sono spiegate le differenze e gli ampliamenti per la diagnostica PLC.
Figura 13-1
Suddivisione dello schermo
Tabella 13- 1 Legenda per la struttura dello schermo
Elemento
della pagina
Visualizzazi Significato
one
①
Settore applicativo
②
Linguaggi di programmazione PLC supportati
③
Nome del blocco di programma attivo
Rappresentazione: nome simbolico (nome assoluto)
④
Stato del programma
RUN
Programma in corso
STOP
Programma arrestato
Stato del settore applicazioni
sim
Rappresentazione simbolica
ass
Rappresentazione assoluta
⑤
⑥
Visualizzazione dei tasti attivi
Focus
Assume le funzioni del cursore
⑦
Riga delle avvertenze
Visualizzazione di avvertenze nel caso di "Ricerca"
328
Rettifica planare
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Diagnostica PLC
13.2 Possibilità operative
13.2
Possibilità operative
Oltre ai softkey e ai tasti di navigazione, in questo settore sono disponibili ulteriori
combinazioni di tasti.
Combinazioni di tasti
I tasti cursore spostano il Focus sul programma applicativo PLC. Quando si arriva ai bordi
della finestra si attiva automaticamente uno scrolling.
Tabella 13- 2 Combinazioni di tasti
Combinazione di tasti
Azione
salta alla prima colonna della riga
oppure
Salta all'ultima colonna della riga
oppure
Una pagina video verso l'alto
Una pagina video verso il basso
Un campo verso sinistra
Un campo verso destra
Un campo verso l'alto
Un campo verso il basso
Rettifica planare
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329
Diagnostica PLC
13.2 Possibilità operative
Combinazione di tasti
Azione
Sul primo campo del primo segmento
oppure
Sull'ultimo campo del primo segmento
oppure
Aprire il successivo blocco di programma nella stessa finestra
Aprire il precedente blocco di programma nella stessa finestra
e
La funzione del tasto Select dipende dalla posizione del focus
d'introduzione.
• Riga della tabella: visualizzazione della riga di testo completa
• Titolo del segmento: visualizzazione commento del segmento
• Istruzione: visualizzazione completa dell'operando
Se il focus si trova su un'istruzione, si visualizzano tutti gli
operandi compresi i commenti.
330
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Diagnostica PLC
13.2 Possibilità operative
Softkey
,QIR
3/&
Con questo softkey vengono visualizzate le seguenti proprietà PLC:
● Stato di funzionamento
● Nome del progetto PLC
● Versione del sistema PLC
● Tempo di ciclo
● Tempo di elaborazione del programma PLC utente
Figura 13-2
Stato PLC
Con il softkey "Reset tempo elaborazione" vengono reimpostati i dati del tempo di
lavorazione.
6WDWR
3/&
Nella finestra "Visualizzazione stato PLC" durante l'elaborazione del programma si possono
controllare o modificare i valori degli operandi.
Figura 13-3
Visualizzazione dello stato PLC
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
331
Diagnostica PLC
13.2 Possibilità operative
/LVWD
VWDWR
Con il softkey "Lista di stato" si visualizzano e possono essere modificati i segnali PLC.
Figura 13-4
)LQHVWUD
2%
Lista stato PLC
Con i softkey "Finestra 1 ..." e "Finestra 2 ..." vengono rappresentate tutte le informazioni
logiche e grafiche di un blocco di programma. Il blocco di programma è parte integrante del
programma PLC utente.
Il blocco di programma può essere selezionato nella "Lista programmi" con il softkey "Apri". Il
nome del blocco di programma viene quindi completato sul softkey (per "..." ad es. "Finestra
1 SBR16").
La logica nella rappresentazione in schema a contatti (KOP) visualizza quanto segue:
● Segmenti con parti di programma e percorsi di flusso
● Flussi elettrici tramite una riga di connessioni logiche
Figura 13-5
332
Finestra 1, OB1
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Diagnostica PLC
13.2 Possibilità operative
%ORFFRGL
SURJUDPPD
Con questo softkey è possibile selezionare la lista dei blocchi di programma PLC.
Figura 13-6
3URSULHW¢
Selezione del blocco di programma PLC
Con questo softkey vengono visualizzate le seguenti proprietà del blocco di programma
selezionato:
● Nome simbolico
● Autore
● Commento
Figura 13-7
9DULDELOL
ORFDOL
Proprietà del blocco di programma PLC selezionato
Con questo softkey si visualizza la tabella delle variabili locali del blocco di programma
selezionato.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
333
Diagnostica PLC
13.2 Possibilità operative
Sono disponibili due tipi di blocchi di programma:
● OB1 solo variabili temporanee locali
● SBRxx variabili temporanee locali
Figura 13-8
Tabella delle variabili locali del blocco di programma PLC selezionato
Inoltre il testo della posizione attuale del cursore viene visualizzato al di sopra della tabella.
Nel caso di testi più lunghi, in questo campo con il tasto SELECT è possibile visualizzare
tutto il testo.
3URWH]LRQH
Se un blocco di programma è protetto tramite password, con questo softkey è possibile
abilitare la visualizzazione nello schema a contatti.
Viene richiesta una password. La password può essere assegnata durante la creazione del
blocco di programma con il Programming Tool PLC802.
$SULUH
Viene aperto il blocco di programma selezionato.
Il nome (assoluto) del blocco di programma viene quindi completato sul softkey "Finestra 1
..." (per "..." ad es. "Finestra 1 OB1").
334
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Diagnostica PLC
13.2 Possibilità operative
6WDWRGL
SURJ2))
Con questo softkey viene attivata o disattivata la visualizzazione dello stato del programma.
Si possono monitorare gli stati attuali dei segmenti dalla fine del ciclo PLC.
Nello stato del programma KOP (schema a contatti) (in alto a destra nella finestra) viene
visualizzato lo stato di tutti gli operandi. Lo stato rileva i valori per la visualizzazione di stato
in diversi cicli PLC e li aggiorna infine nella visualizzazione di stato.
Figura 13-9
Stato programma ON – rappresentazione simbolica
Figura 13-10 Stato programma ON – rappresentazione assoluta
,QGLUL]]R
VLPERO
Con questo softkey avviene la commutazione tra rappresentazione assoluta o simbolica
degli operandi. La denominazione dei softkey viene modificata di conseguenza.
In base al tipo di rappresentazione selezionata, gli operandi sono visualizzati con
identificativi assoluti o simbolici.
Se per una variabile non esiste alcun simbolo, questa viene visualizzata automaticamente in
modo assoluto.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
335
Diagnostica PLC
13.2 Possibilità operative
=RRP
La visualizzazione nel campo applicativo può essere ingrandita o ridotta gradualmente. Si
possono utilizzare questi livelli di zoom:
=RRP
20% (visualizzazione standard), 60%, 100% e 300%
5LFHUFD
Ricerca di operandi con rappresentazione simbolica o assoluta (vedere figura seguente).
Si visualizza una casella di dialogo nella quale si possono selezionare diversi criteri di
ricerca. Con il softkey "Indirizzo assoluto/simbolico" si può ricercare l'operando stabilito in
entrambe le finestre PLC secondo questo criterio (vedere figure successive). Nella ricerca il
tipo di scrittura maiuscola/minuscola viene ignorato.
Selezione nel campo toggle superiore:
● ricerca di operandi assoluti e simbolici
● vai al numero di segmento
● ricerca l'istruzione SBR
Altri criteri di ricerca:
● direzione di ricerca in avanti (dalla posizione attuale del cursore)
● tutto (dall'inizio)
● in un blocco di programma
● in tutti i blocchi di programmi
Si possono ricercare gli operandi e le costanti come parola intera (identificatore).
In base all'impostazione della visualizzazione è possibile ricercare operandi simbolici o
assoluti.
Il softkey "OK" attiva la ricerca. L'elemento ricercato, che è stato trovato, viene evidenziato
dal focus. Se non viene trovato alcun elemento, viene messa la relativa segnalazione
d'errore nella riga delle avvertenze.
Con "Interruzione" si abbandona la casella di dialogo. Non viene eseguita alcuna ricerca.
Figura 13-11 Ricerca secondo operandi simbolici
336
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Diagnostica PLC
13.2 Possibilità operative
Figura 13-12 Ricerca secondo operandi assoluti
Se si trova l'oggetto ricercato, con il softkey "Proseg. ricerca" si può proseguire la ricerca.
,QIR
VLPEROL
Con questo softkey tutti gli identificatori simbolici utilizzati vengono visualizzati nel segmento
evidenziato.
Figura 13-13 Segmento Simbolo Tabella informazioni
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
337
Diagnostica PLC
13.2 Possibilità operative
5LIHULP
LQFURF
Con questo softkey si seleziona la lista dei riferimenti incrociati. Vengono visualizzati tutti gli
operandi utilizzati nel progetto PLC.
In questa lista si può vedere in quali segmenti è utilizzato un ingresso, un'uscita, un merker,
ecc.
Figura 13-14 Menu principale lista incrociata (assoluta)
Figura 13-15 Menu principale lista incrociata (simbolica)
$SULUHLQ
ILQHVWUD
Il punto corrispondente del programma può essere aperto direttamente nella finestra 1/2 con
la funzione "Aprire in finestra 1" oppure "Aprire in finestra 2".
,QGLUL]]R
VLPERO
Con questo softkey avviene la commutazione tra rappresentazione assoluta o simbolica
degli elementi. La denominazione dei softkey viene modificata di conseguenza.
338
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Diagnostica PLC
13.2 Possibilità operative
In base al tipo di rappresentazione selezionata, gli elementi sono visualizzati con
identificativi assoluti o simbolici.
Se non esiste alcun simbolo per un determinato identificatore, la rappresentazione è
automaticamente assoluta.
Il formato della rappresentazione viene indicato nella riga di stato in alto a destra (ad es.
"Ass"). L'impostazione base è la rappresentazione assoluta.
Esempio:
Deve essere visualizzata la relazione logica dell'operando assoluto M251.0 nel segmento 2
dello schema funzionale del blocco di programma OB1.
Quando l'operando è stato selezionato nella lista dei riferimenti incrociati e dopo che è stato
premuto il softkey "Aprire in finestra 1", viene visualizzata la relativa parte di programma
nella finestra 1.
5LIHULP
LQFURF
Figura 13-16 Cursore M251.0 in OB1 segmento 2
$SULUHLQ
ILQHVWUD
Figura 13-17 M251.0 in OB1 segmento 2 nella finestra 1
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
339
Diagnostica PLC
13.2 Possibilità operative
5LFHUFD
Ricerca di operandi nella lista dei riferimenti incrociati (vedere figura seguente).
Si possono cercare gli operandi come word intera (identificatore). Nella ricerca il tipo di
scrittura maiuscola/minuscola viene ignorato.
Possibilità di ricerca:
● ricerca di operandi assoluti e simbolici
● vai alla riga
Criteri di ricerca:
● verso il basso (dalla posizione attuale del cursore)
● tutto (dall'inizio)
Figura 13-18 Ricerca degli operandi nella lista dei riferimenti incrociati
Il testo cercato è visualizzato nella riga delle avvertenze. Se il testo non viene trovato, viene
visualizzata una corrispondente segnalazione d'errore che deve essere confermata con
"OK".
340
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
A
Appendice
A.1
Dati utente
I dati utente vengono elaborati all'interno dei cicli di rettifica. Si trovano come file di
definizione nel Programm-Manager del controllo numerico (nella directory \DEF) e vengono
mantenuti anche in seguito a disinserzione/reinserzione.
Descrizione dei dati utente
I parametri contenuti nei file di definizione vengono descritti come segue:
Nome
Tipo
Valore
predefinito
Descrizione
_GC_LERF
REAL
posizione longitudinale rilevata durante la messa a punto
_GC_LVER
REAL
traslazione durante il rilevamento della posizione longitudinale
_GC_LNPVZ
REAL
spostamento origine originale in Z durante la calibrazione
_GC_LXPOS
REAL
posizione X durante il rilevamento della posizione longitudinale
_GC_PARR[20]
REAL
_GC_PAR[0]
INT
0/1
Scelta del tipo di avanzamento dell'esecuzione di gole in mm/min / in
volume di truciolatura specifico
parametro di comunicazione del tipo Real tra i cicli o tra i cicli e HMI
_GC_PAR[1]
INT
0/1
Scelta dell'avanzamento di rettifica longitudinale in mm/min / in
mm/giri
_GC_PARI[20]
INT
_GC_SYNC
INT
0
parametro di sincronizzazione per HMI
_GC_SYNC INIRE
INT
0
cancellazione parametro di sincronizzazione con Reset
_GC_WPC
INT
0
_GC_BAXIS
STRING[10]
_GC_DNUM
INT
7
numero D per 1° record di dati di diamantatura nella correzione
utensile
_GC_KNVX
INT
0
in questo parametro viene definito come deve essere calcolata in X
la traslazione rilevata:
parametro di comunicazione del tipo Integer tra i cicli o tra i cicli e
HMI
contapezzi per intervallo di diamantatura
nome dell'asse di orientamento
0 ... tramite spostamento origine (SO)
1 ... come traslazione nel diametro della mola
_GC_KORR
INT
0
Selezione del calcolo della correzione del controllo dimensionale:
0 ... calcolo della differenza riferimento-reale nell'usura della mola/del
diamantatore
1 ... calcolo della differenza riferimento-reale in X
2 ... nessun calcolo della differenza riferimento-reale
_GC_MF[20]
INT
numero delle istruzioni M
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
341
Appendice
A.1 Dati utente
Nome
Tipo
Valore
predefinito
Descrizione
_GC_MF[0]
_GC_MF[1]
_GC_MF[2]
_GC_MF[3]
_GC_MF[4]
_GC_MF[5]
_GC_MF[6]
_GC_MF[7]
_GC_MF[8]
_GC_MF[9]
_GC_MF[10]
_GC_MF[11]
_GC_MF[12] .
_GC_MF[13]
_GC_MF[14]
_GC_MF[15]
_GC_MF[16]
_GC_MF[17]
INT
3
21
22
33
34
41
42
65
66
80
81
4
7
9
Senso di rotazione del mandrino mola (M3)
Orientamento controllo dimensionale (M21)
Ritorno orientamento controllo dimensionale (M22)
Impulso sonoro ON (M33)
Impulso sonoro OFF (M34)
Diamantatore avanti (M41)
Diamantatore indietro (M42)
Ritorno orientamento tastatore di misura (M65)
Orientamento tastatore di misura (M66)
Abilitazione volantino (M80)
Blocco volantino (M81)
Senso di rotazione del mandrino pezzo (M4)
Refrigerante ON (M7)
Refrigerante OFF (M9)
Influenza sul programma, orientamento controllo dimensionale (M23)
Influenza sul programma, ritorno orientamento controllo
dimensionale (M24)
Blocco inversione corsa senza corsa longitudinale (M27)
Abilitazione inversione corsa durante corsa longitudinale (M28)
Numero degli ingressi IN:
_GC_IN_KS
INT
16
Impulso sonoro
_GC_IN_MZ0
INT
9
Ritorno controllo dimensionale
_GC_IN_MZ1
INT
10
Tempo controllo dimensionale
_GC_IN_MZ2
INT
11
Commutazione microfinitura controllo dimensionale
_GC_IN_MZ3
INT
12
Commutazione finitura controllo dimensionale
_GC_IN_MZ4
INT
13
Riserva per ingressi/uscite
_GC_IN_ABR
INT
14
Diamantatura intermedia abbinata al tasto
_GC_IN_HAND
INT
15
Tasto per volantino
_GC_IN_BREAK
INT
13
Tasto per interruzione programma
_GC_IN_HUB
INT
12
Tasto per inversione corsa
_GC_IN_FEEDSTOP
INT
11
Tasto per stop incremento
_GC_WEARTYP
INT
0
_GC_SSTAT
INT
Selezione ... con/senza sorveglianza del mandrino mola
_GC_FEIN[2]
REAL
Correzione fine globale
_GC_FEIN[0]
_GC_FEIN[1]
REAL
Correzione fine X, incrementale
Correzione fine Z, incrementale
_GC_SFEIN[10,2]
REAL
Correzione fine specifica per la sede
1° indice … numero della sede
2° indice ... asse
_GC_RLZTYP
INT
0
Posizione di ritorno dell'asse Z in -1-nessun accostamento, MKS=0
WKS=1
_GC_RLXTYP
INT
0
Tipo di posizione di ritorno in
_GC_RLX
REAL
Posizione di ritorno X, tramite una posizione di ritorno specifica della
macchina si può effettuare il movimento verso il diamantatore o il
pezzo senza rischio di collisioni.
_GC_RLZ
REAL
Posizione di ritorno Z, tramite una posizione di ritorno specifica della
macchina può effettuare il movimento verso il diamantatore o il pezzo
senza rischio di collisioni.
342
Scelta compensazione usura per confronto o quota nominale
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Appendice
A.1 Dati utente
Nome
Tipo
Valore
predefinito
Descrizione
_GC_BT
REAL
Quota di tolleranza per il controllo dimensionale entro la quale è
atteso il segnale del controllo dimensionale stesso.
_GC_FWEG
REAL
Percorso di svincolo per la mola (controllo dimensionale)
_GC_SEARCHS
Variabile per la rettifica successiva della sede, viene valutata dai cicli
per calcolare la singola sede tramite ricerca blocco.
_GC_SEARCH
Variabile per la rettifica successiva della sede, viene valutata dai cicli
per calcolare la singola sede tramite ricerca blocco.
_GC_SEARCHSET
Variabile per la rettifica successiva della sede, viene valutata dai cicli
per ricalibrare gli assi.
_GC_SEACRHVALUE[
0..2]
Valori di calibrazione della rettifica successiva
_GC_SUGFEED
Indipendentemente dal sistema di base
0 = VPM in m/s
1 = VPM in Feed/min
_GC_MF[18]
Abilitazione arresto livello di programma da CYCLE448
_GC_MF[19
Blocco e reset dell'ultimo arresto di livello di programma
ATTENZIONE
I valori inseriti di default devono essere verificati dal costruttore della macchina ed adeguati
in funzione delle caratteristiche della macchina.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
343
Appendice
A.2 Tabelle dei parametri dei dati utensile
A.2
Tabelle dei parametri dei dati utensile
Per le correzioni utensile sono disponibili i seguenti parametri, controllati dall'HMI.
Tabella A- 1 Dati della mola, x=[1...n] y=[1...6]
Tx
TPG1
INT
Numero del mandrino
Tx
TPG2
INT
Prescrizione concatenamento = 0
Tx
TPG3
REAL
Diametro min. della mola
Tx
TPG4
REAL
Larghezza min. della mola
Tx
TPG5
REAL
Larghezza attuale della mola
Tx
TPG6
REAL
Giri max.
Tx
TPG7
REAL
VPM max.
Tx
TPG8
REAL
Angolo della mola obliqua
Tx
TPG9
INT
Nr. del parametro per il calcolo del raggio
Tx
TPC1
REAL
Tipo di mola (diritta, inclinata, libera)
Tx
TPC2
REAL
Bombatura
Tx
TPC3
REAL
Valore di distacco
Tx
TPC4
REAL
Correzione cilindro
Tx
TPC5
REAL
VPM
Tx
TPC6
REAL
Rapporto VPM
Tx
TPC7
REAL
Strategia di aggiramento (diametro ostacolo)
Tx
TPC8
REAL
Tagliente base per profilo diamantatore
Tx
TPC9
REAL
Traslazione X
Tx
TPC10
REAL
Traslazione Z
Tabella A- 2 1. 2° tagliente con spigolo tagliente della mola sinistro/destro
Tx Dy
344
DP1
INT
Tipo utensile =403
Tx Dy
DP2
INT
Posizione del tagliente (1...9)
Tx Dy
DP3
REAL
D - diametro della mola nuova
Tx Dy
DP4
REAL
L - distanza dei punti di riferimento della mola
Tx Dy
DP5
REAL
(riservato lunghezza 3)
Tx Dy
DP6
REAL
Raggio del tagliente R
Tx Dy
DP7
REAL
Valore di diamantatura (µm) sinistra/destra
Tx Dy
DP8
REAL
Usura diamantatore X (µm) sinistra/destra
Tx Dy
DP9
REAL
Usura diamantatore Z (µm) sinistra/destra
Tx Dy
DP10
REAL
Avanzamento vettoriale (mm/giro) sinistra/destra
Tx Dy
DP11
REAL
Avanzamento X (mm/giro) sinistra/destra
Tx Dy
DP12
REAL
dD - modifica del diametro (valore di diamantatura X)
Tx Dy
DP13
REAL
dL - modifica della distanza (valore di diamantatura Z)
Tx Dy
DP14
REAL
(Lunghezza 3)
Tx Dy
DP15
REAL
dR - modifica del raggio tagliente (usura raggio)
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Appendice
A.2 Tabelle dei parametri dei dati utensile
Tx Dy
DP16
REAL
Valore di diamantatura (µm) diametro
Tx Dy
DP17
REAL
Usura diamantatore (µm) diametro
Tx Dy
DP18
REAL
Usura diamantatore Z (µm) diametro
Tx Dy
DP19
REAL
Direzione di diamantatura assiale / radiale diametro
Tx Dy
DP20
REAL
Avanzamento (mm/giro) su diametro
Tx Dy
DP21
REAL
Correzione aggiuntiva in X, diametro, quota base,
Tx Dy
DP22
REAL
Correzione aggiuntiva in Z, lunghezza in Z, quota base,
Tx Dy
DP23
REAL
(riservato lunghezza 3)
Tx Dy
DP24
REAL
Correzione diametro dal controllo dimensionale oppure quota
iniziale taglienti 1-6
Tx Dy
DP25
REAL
Correzione Z dal controllo dimensionale oppure quota iniziale di
ogni singolo tagliente
Tx Dy
DPC1
REAL
Superamento sinistra/destra
Tx Dy
DPC2
REAL
Raggio sinistra/destra
Tx Dy
DPC3
REAL
Smusso X sinistra/destra
Tx Dy
DPC4
REAL
Smusso Z sinistra/destra
Tx Dy
DPC5
REAL
Altezza spallamento sinistra/destra
Tx Dy
DPC6
REAL
Angolo di spoglia sinistra/destra
Tx Dy
DPC7
REAL
Altezza angolo di spoglia sinistra/destra
Tx Dy
DPC8
REAL
Superamento X
Tx Dy
DPC9
REAL
Larghezza utile della mola
Tx Dy
DPC10
REAL
Numero di programma del profilo
Tabella A- 3 3. Tagliente per mola
Tx Dy
DP1
INT
Tipo utensile =403
Tx Dy
DP2
INT
Posizione del tagliente (1...9)
Tx Dy
DP3
REAL
D - diametro della mola nuova
Tx Dy
DP4
REAL
L - distanza dei punti di riferimento della mola
Tx Dy
DP5
REAL
(riservato lunghezza 3)
Tx Dy
DP6
REAL
Raggio del tagliente R
Tx Dy
DP7
REAL
Giri di arresto rullo
Tx Dy
DP8
REAL
Avanzamento di tuffo del rullo profilatore (tipo mola 5 e 6)
Tx Dy
DP9
REAL
Avanzamento di diamantatura del rullo profilatore (tipo mola 5 e 6)
Tx Dy
DP10
REAL
VPM del rullo profilatore (tipo mola 5 e 6)
Tx Dy
DP11
REAL
Rapporto VPM rullo profilatore (tipo mola 5 e 6)
Tx Dy
DP12
REAL
dD - modifica del diametro (valore di diamantatura X)
Tx Dy
DP13
REAL
dL - modifica della distanza (valore di diamantatura Z)
Tx Dy
DP14
REAL
(Lunghezza 3)
Tx Dy
DP15
REAL
dR - modifica del raggio tagliente (usura raggio)
Tx Dy
DP16
REAL
Numero diamantatore rullo profilatore (tipo mola 5 e 6)
Tx Dy
DP17
REAL
riservato
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
345
Appendice
A.2 Tabelle dei parametri dei dati utensile
Tx Dy
DP18
REAL
riservato
Tx Dy
DP19
REAL
riservato
Tx Dy
DP20
REAL
riservato
Tx Dy
DP21
REAL
Correzione aggiuntiva in X, diametro, quota base,
Tx Dy
DP22
REAL
Correzione aggiuntiva in Z, lunghezza in Z, quota base,
Tx Dy
DP23
REAL
(riservato lunghezza 3)
Tx Dy
DP24
REAL
riservato
Tx Dy
DP25
REAL
riservato
Tx Dy
DPC1
REAL
Passate a vuoto nella diamantatura continua
Tx Dy
DPC2
REAL
riservato
Tx Dy
DPC3
REAL
riservato
Tx Dy
DPC4
REAL
riservato
Tx Dy
DPC5
REAL
riservato
Tx Dy
DPC6
REAL
riservato
Tx Dy
DPC7
REAL
riservato
Tx Dy
DPC8
REAL
riservato
Tx Dy
DPC9
REAL
riservato
Tx Dy
DPC10
REAL
riservato
Tabella A- 4 4. ... 6° tagliente per mole di rettifica
346
Tx Dy
DP1
INT
Tipo utensile =403
Tx Dy
DP2
INT
Posizione del tagliente (1...9)
Tx Dy
DP3
REAL
D - diametro della mola nuova
Tx Dy
DP4
REAL
L - distanza dei punti di riferimento della mola
Tx Dy
DP5
REAL
(riservato lunghezza 3)
Tx Dy
DP6
REAL
Raggio del tagliente R
Tx Dy
DP7
REAL
riservato
Tx Dy
DP8
REAL
riservato
Tx Dy
DP9
REAL
riservato
Tx Dy
DP10
REAL
riservato
Tx Dy
DP11
REAL
riservato
Tx Dy
DP12
REAL
dD - modifica del diametro (valore di diamantatura X)
Tx Dy
DP13
REAL
dL - modifica della distanza (valore di diamantatura Z)
Tx Dy
DP14
REAL
(Lunghezza 3)
Tx Dy
DP15
REAL
dR - modifica del raggio tagliente (usura raggio)
Tx Dy
DP16
REAL
riservato
Tx Dy
DP17
REAL
riservato
Tx Dy
DP18
REAL
riservato
Tx Dy
DP19
REAL
riservato
Tx Dy
DP20
REAL
riservato
Tx Dy
DP21
REAL
Correzione aggiuntiva in X, diametro, quota base,
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Appendice
A.2 Tabelle dei parametri dei dati utensile
Tx Dy
DP22
REAL
Correzione aggiuntiva in Z, lunghezza in Z, quota base,
Tx Dy
DP23
REAL
(riservato lunghezza 3)
Tx Dy
DP24
REAL
riservato
Tx Dy
DP25
REAL
riservato
Tx Dy
DPC1
REAL
riservato
Tx Dy
DPC2
REAL
riservato
Tx Dy
DPC3
REAL
riservato
Tx Dy
DPC4
REAL
riservato
Tx Dy
DPC5
REAL
riservato
Tx Dy
DPC6
REAL
riservato
Tx Dy
DPC7
REAL
riservato
Tx Dy
DPC8
REAL
riservato
Tx Dy
DPC9
REAL
riservato
Tx Dy
DPC10
REAL
riservato
Tabella A- 5 7. ... 9° tagliente per diamantatore
Tx Dy
DP1
INT
Tipo utensile =403
Tx Dy
DP2
INT
Posizione del tagliente (1...9)
Tx Dy
DP3
REAL
Posizione
Tx Dy
DP4
REAL
Posizione
Tx Dy
DP5
REAL
Posizione
Tx Dy
DP6
REAL
Raggio del tagliente R
Tx Dy
DP7
REAL
diametro
Tx Dy
DP8
REAL
Dimensioni
Tx Dy
DP9
REAL
Velocità periferica massima
Tx Dy
DP10
REAL
Numero di giri massimo
Tx Dy
DP11
REAL
Blocco dati di tastatura
Tx Dy
DP12
REAL
dD - modifica del diametro (valore di diamantatura X)
Tx Dy
DP13
REAL
dL - modifica della distanza (valore di diamantatura Z)
Tx Dy
DP14
REAL
(Lunghezza 3)
Tx Dy
DP15
REAL
dR - modifica del raggio tagliente (usura raggio)
Tx Dy
DP16
REAL
Velocità periferica del rullo
Tx Dy
DP17
REAL
Usura max. lunghezza 1
Tx Dy
DP18
REAL
Usura max. lunghezza 2
Tx Dy
DP19
REAL
Usura max. lunghezza 3
Tx Dy
DP20
REAL
Senso di rotazione del rullo, opzionale
Tx Dy
DP21
REAL
Correzione aggiuntiva in X, diametro, quota base,
Tx Dy
DP22
REAL
Correzione aggiuntiva in Z, lunghezza in Z, quota base,
Tx Dy
DP23
REAL
(riservato lunghezza 3)
Tx Dy
DP24
REAL
Percorso di oscillazione Z
Tx Dy
DP25
REAL
Entità di incremento per passata
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
347
Appendice
A.2 Tabelle dei parametri dei dati utensile
Tx Dy
DPC1
REAL
Velocità di oscillazione
Tx Dy
DPC2
REAL
Valore di distacco
Tx Dy
DPC3
REAL
Distanza di accostamento
Tx Dy
DPC4
REAL
Start X
Tx Dy
DPC5
REAL
Start Z
Tx Dy
DPC6
REAL
Tipo di diamantatore (0 – X/Z, >0 posteriore, rotante, ...)
Tx Dy
DPC7
REAL
Profondità del profilo
Tx Dy
DPC8
REAL
Velocità di sicurezza
Tx Dy
DPC9
REAL
Percorso di oscillazione X
Tx Dy
DPC10
REAL
riservato
Oltre alla codifica standard dei dati utensile (tipo di utensile, posizione tagliente, ...) vengono
impiegati i seguenti parametri codificati.
Codifica
Tipo di mola $TC_TPC1[T]
0
Profilo libero
1
Profilo standard diritto senza spoglie
2
Profilo standard diritto con spoglie
3
Profilo standard obliquo sinistra
4
Profilo standard obliquo destra
5
Profilo standard diritto rullo profilatore con assi di geometria
Codifica
Tipo di diamantatura sul diametro $TC_DP19[T,1]
0
né assiale né radiale (3° diamantatore)
1
assiale (ultimo diamantatore attivo)
2
radiale (ultimo diamantatore attivo)
11
assiale (1° diamantatore)
12
radiale (1° diamantatore)
21
assiale (2° diamantatore)
22
radiale (2° diamantatore)
Codifica
Tipo di diamantatore $TC_DPC6[T,_GC_DNUM+diamantatore-1]
0
Diamantatore assi di geometria (diamante) non rotante
1
Diamantatore assi di geometria (diamante) non rotante
...
348
11
Diamantatore assi di geometria (rullo formatore) rotante
12
Diamantatore assi di geometria (rullo formatore) rotante
21
Diamantatore assi di geometria (diamante) rotante
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Appendice
A.3 Altro
A.3
Altro
A.3.1
Calcolatrice
La funzione di calcolatrice tascabile si può attivare da ogni settore operativo mediante i tasti
<SHIFT> e <=> o <CTRL> e <A>.
Per i calcoli si possono utilizzare le quattro operazioni fondamentali, le funzioni seno,
coseno, elevazione al quadrato e radice quadrata. La funzione parentesi consente il calcolo
di espressioni annidate. Il livello di parentesi è illimitato.
Se il campo d'introduzione contiene già un valore, la funzione lo copia nella riga
d'immissione della calcolatrice.
<Input> avvia il calcolo. Il risultato viene visualizzato nella calcolatrice.
Il softkey "Conferma" trasferisce il risultato nel campo d'introduzione o nella posizione attuale
del cursore nel programma pezzo e chiude in modo autonomo la funzione calcolatrice.
Nota
Se il campo d'introduzione si trova in modalità di Editing, si può ripristinare nuovamente lo
stato originario con il tasto Toggle.
Figura A-1
Calcolatrice
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
349
Appendice
A.3 Altro
Caratteri consentiti per l'immissione
+, -, *, /
Operazioni fondamentali
S
Funzione seno
Il valore (in gradi) X prima del cursore d'introduzione viene sostituito dal valore
sin(X).
O
Funzione coseno
Il valore (in gradi) X prima del cursore d'introduzione viene sostituito dal valore
cos(X).
Q
Funzione di elevazione al quadrato
Il valore X prima del cursore d'introduzione viene sostituito dal valore X2.
R
Funzione radice quadrata
Il valore X prima del campo d'introduzione viene sostituito dal valore √X.
()
Funzione parentesi (X+Y)*Z
Esempi di calcolo
Obiettivo
Introduzione -> Risultato
100 + (67*3)
100+67*3 -> 301
sin(45_)
45 S -> 0.707107
cos(45_)
45 O -> 0.707107
42
4 Q -> 16
√4
4 R -> 2
(34+3*2)*10
(34+3*2)*10 -> 400
Per calcolare i punti ausiliari su un profilo, la funzione calcolatrice offre le seguenti funzioni:
● calcolo del raccordo tangenziale tra un settore di cerchio e una linea retta
● traslazione di un punto sul piano
● conversione di coordinate polari in coordinate cartesiane
● aggiunta del secondo punto finale di un segmento di profilo retta-retta calcolato con
riferimento all'angolo
350
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Appendice
A.3 Altro
A.3.2
Editing di caratteri asiatici
Nell'editor di programma e nell'editor di testo degli allarmi PLC si possono editare caratteri di
lingue asiatiche.
Questa funzione è disponibile nelle seguenti versioni di lingua asiatica:
● Cinese semplificato
● Taiwanese (cinese tradizionale)
● Coreano
Con <Alt+S> si attiva/disattiva l'editor.
Cinese semplificato/Taiwanese
La scelta di un carattere avviene attraverso la pronuncia (metodo pinyin), in cui il suono è
riproducibile con un insieme di lettere dell'alfabeto latino.
Come risultato, l'editor mostra una scelta di caratteri che corrispondono a tale suono,
dopodiché si seleziona il carattere desiderato.
Figura A-2
6XRQR
Esempio di editing in cinese semplificato
&DUDWWHUH
$OWULFDUDWWHULVHOH]LRQDELOL
Figura A-3
&DPSRGLLPPLVVLRQH
6HOH]LRQHGHOOHIXQ]LRQL
Struttura dell'editor
Con il campo Toggle "Selezione della funzione" si può passare dal metodo di immissione
PinYin all'immissione di caratteri latini e attivare la funzione di modifica del dizionario.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
351
Appendice
A.3 Altro
Se viene selezionato un carattere, l'editor memorizza la frequenza di selezione specifica
dell'indicazione fonetica e propone prioritariamente i caratteri più utilizzati quando viene
riaperto.
&DUDWWHULFRPSRVWL
6XRQRFRPSRVWR
6DOYDUHFRQ6(/(&7!
Figura A-4
Struttura dell'editor con funzione di apprendimento attiva
● Modifica del dizionario
Se si attiva questa funzione appare un'altra riga con i caratteri e le indicazioni fonetiche
combinate.
In base all'indicazione fonetica l'editor propone diversi caratteri; immettendo un numero
corrispondente (1 ... 9) è possibile selezionare un carattere.
Il cursore per l'immissione può commutare tra il campo delle indicazioni fonetiche
combinate e quello di immissione dell'indicazione fonetica tramite il tasto <TAB>.
Se il cursore si trova sul campo superiore, l'operatore può annullare mediante il tasto
<Backspace> l'indicazione fonetica combinata visualizzata.
Con il tasto <Select> si salva il carattere visualizzato.
Il tasto <Delete> cancella dal dizionario il gruppo di caratteri visualizzato.
352
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Appendice
A.3 Altro
Coreano
Per digitare caratteri coreani l'operatore deve avere una tastiera con il layout rappresentato
sotto.
Questa tastiera corrisponde nel layout a una tastiera QWERTY inglese, ma i risultati ottenuti
devono essere combinati in sillabe.
Figura A-5
Layout di tastiera coreano
L'alfabeto (Hangeul) è formato da 24 lettere: 14 consonanti e 10 vocali. Le sillabe si formano
componendo consonanti e vocali.
Figura A-6
Editor coreano con layout di tastiera standard
6HOH]LR
&DUDWWHUH
QH
WDVWLHUDPDWULFH
Figura A-7
6HOH]LRQHLPPLVVLRQH
FRUHDQRODWLQR
Struttura dell'editor coreano
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
353
Appendice
A.3 Altro
● Immissione tramite matrice
Se si dispone di una sola tastiera di comando, oltre al layout di tastiera illustrato sopra è
possibile applicare una tecnica a matrice che richiede solo l'uso del tastierino numerico.
Figura A-8
Editor coreano con matrice di selezione
I caratteri si selezionano come segue:
● Selezionare la riga - la riga viene evidenziata in colore
● Selezionare la colonna - il carattere viene brevemente evidenziato con un colore e
inserito nel campo "Carattere".
● Con il tasto <Input> si conferma e inserisce il carattere nella casella di modifica.
354
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Appendice
A.4 Feedback sulla documentazione
A.4
Feedback sulla documentazione
Il presente documento viene esaminato e migliorato costantemente per qualità e semplicità
d'uso. Vi chiediamo pertanto di inviarci le Vostre annotazioni e proposte di miglioramento per
E-Mail oppure Fax a:
E-Mail:
mailto:[email protected]
Fax:
+49 9131 - 98 2176
Utilizzate per favore il modello di Fax presente sulla parte posteriore della
pagina.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
355
Appendice
A.4 Feedback sulla documentazione
$
6,(0(16$*
,'70&06
3RVWIDFK
'(UODQJHQ
0LWWHQWH
1RPH
,QGLUL]]RGHOODGLWWDGHOO
XIILFLR
9LD
&$3
/RFDOLW¢
7HOHIRQR
)D['RFXPHQWD]LRQH
)D[
6XJJHULPHQWLHRFRUUH]LRQL
356
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Appendice
A.5 Panoramica della documentazione
A.5
Panoramica della documentazione
3DQRUDPLFDGHOODGRFXPHQWD]LRQH6,180(5,.'VO
'RFXPHQWD]LRQHJHQHUDOHFDWDORJKL
6,180(5,.
2SXVFRORSXEEOLFLWDULR
6,180(5,.
6,1$0,&6
'VO
6
&DWDORJR
1&
&DWDORJR
'&RQYHUWLWRULGDLQFDVVR
'RFXPHQWD]LRQHSHUOಬXWHQWH
6,180(5,.
'VO
6,180(5,.
6,180(5,.
'VO
'VO
'VO
0DQXDOHGLSURJUDPPD]LRQH
HG
XVR
7RUQLWXUD
)UHVDWXUD
5HWWLILFDLQWRQGR
5HWWLILFDSODQDUH
5RGLWXUD
0DFFKLQDPDQXDOH3OXV
0DQXDOHGLGLDJQRVWLFD
0DQXDOHGLSURJUDPPD]LRQH
,627XUQLQJ0LOOLQJ
'RFXPHQWD]LRQHSHULOFRVWUXWWRUHSHULOVHUYLFH
6,180(5,.
'VO
6,180(5,.
'VO
6,180(5,.
,VWUX]LRQLRSHUDWLYH
0DQXDOHGLJXLGDDOOH
IXQ]LRQL
0DQXDOHGLJXLGDDOOH
IXQ]LRQL
/LQJXDJJL,62
'VO
'VO
6,180(5,.
'VO
6,180(5,.
/LEUHWWRGLGHVFUL]LRQH
SDUDPHWUL
'LUHWWLYH(0&
'RFXPHQWD]LRQHHOHWWURQLFD
6,180(5,.
6,1$0,&6
0RWRUL
'2&21&'
'2&21:(%
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
357
Appendice
A.5 Panoramica della documentazione
358
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Glossario
DS
Dato di setting; i dati di setting sono variabili di sistema con le quali vengono indicate all'NCK
le caratteristiche della macchina utensile. Al contrario di quanto avviene con i dati macchina,
le modifiche ai dati di setting sono immediatamente efficaci.
GAP/impulso sonoro/rettifica a vuoto
Superamento del traferro tra pezzo e mola con un microfono ad impulso sonoro montato in
macchina.
Larghezza effettiva della mola
Larghezza della mola inclinata con la quale avviene la lavorazione del diametro. Essa
dipende:
● dalla larghezza fisica
● dall'altezza della spoglia
● dall'angolo della mola
MCPA
Modulo di ingresso per I/O veloci sul controllo numerico
MD
Dato macchina; i dati macchina sono variabili predefinite (variabili di sistema) con le quali
l'NCK viene adattato alla macchina utensile in base alle esigenze del costruttore della
macchina.
Sede
Operazione di lavorazione
Spallamento
Lato sinistro o destro della mola oppure del pezzo
Spoglia/angolo di spoglia
Ravvivatura del lato sinistro o destro della mola per le operazioni di rettifica piana per le quali
viene eseguita una cosiddetta levigatura incrociata.
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
359
Glossario
VPM
Velocità periferica della mola in m/s
VPP
Velocità periferica del pezzo in m/s
XWP/ZWP nella diamantatura di un profilo libero
Punto zero pezzo per la traslazione del profilo programmato sul tagliente attuale della mola;
necessario per poter programmare in coordinate pezzo nel profilo libero.
360
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
Indice analitico
A
Abilitazione della porta di comunicazione, 311
Abilitazione di directory, 315
Archivio costruttore, 141
Asse di pendolamento, 301
Assegnazione assi, 152
Autorizzazione all'accesso, 28
C
caratteri speciali non stampabili, 191
Caratteri speciali stampabili, 191
Change language, 106
Collegamento alla rete, 310
Concetti fondamentali della programmazione NC, 187
Condizioni di richiamo, 152
Condizioni per il ritorno, 152
Connessione dei drive di rete, 316
Correzione di lavorazione, 76
File
Copia, 325
Inserire, 325
Funzionamento in rete, 309
G
G1, 301
G4, 300
Gestione utenti, 312
Guida in linea, 29
H
Hot Key, 16
I
Immissione manuale, 66
Indirizzo, 188
Interfaccia RS232, 319
Introduzione utensile, 35
D
Dati di setting, 54
Dati macchina, 109
Dati macchina azionamento, 113
Dati macchina generici, 110
Dati macchina specifici per asse, 111
Dati macchina specifici per canale, 112
Visualizzazione dati macchina, 114
Dati macchina azionamento, 113
Dati macchina generici, 110
Dati macchina specifici per asse, 111
Dati macchina specifici per canale, 112
Definizione del piano, 152
Disconnessione dei drive di rete, 316
E
Elaborazione esterna, 91
elementi di comando e visualizzazione, 13
F
FA, 301
Rettifica planare
Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
J
JOG, 62
L
Limitazione giri del mandrino, 297
Lista parametri, 154
Lista programmi, 139
Livelli di protezione, 28
Login utente, 313
M
Modem, 134
Modo operativo JOG, 62
Modo operativo MDA, 66
O
OS, 299
OSCTRL, 299, 302
361
Indice analitico
OSE, 299, 302
OSNSC, 299
OSP, 301
OSP1, 299
OSP2, 299
OST, 300
OST1, 299
OST2, 299
P
Panoramica dei cicli, 149
Parametri dell’interfaccia, 144
Parametri di calcolo, 58
Parametri di rete, 310
Passate di spegnifiamma, 300
Pendolamento
Attivazione/disattivazione del pendolamento, 299
Definizione della sequenza di movimento, 302
Pendolamento asincrono, 299
Pendolamento asincrono, 299
Piano di lavorazione, 152
Più avanzamenti in un blocco, 297
Program Manager, 95
Programma pezzo
arresto:interruzione, 88
selezionare:avviare, 80
Protocollo di trasmissione, 320
Punti di inversione del pendolamento, 301
Sistema di coordinate macchina (SCM), 20
Sistema di coordinate pezzo (SCP), 21
Sistema di coordinate relativo, 21
Struttura dei blocchi, 189
Struttura delle parole, 188
Suddivisione dello schermo, 23
Supporto cicli nell’editor dei programmi, 158
T
Tempo di sosta, 300
Tool RCS, 304
Trasmissione dei dati, 319
V
valori di avanzamento in un blocco, 297
Visualizzazione dati macchina, 114
Visualizzazione dei LED sul pannello operativo CNC
(PCU), 14
Visualizzazioni di errore, 14
Visualizzazioni di stato, 14
Volantino, 65
R
RCS log in, 313
Rettifica successiva, 78, 84
Riaccostamento dopo un'interruzione, 89, 90
Ricerca blocco, 82
Ricerca del punto di riferimento, 31
Richiamo, 152
Richiamo del ciclo, 154
S
Salvataggio dei dati, 107
Segnalazioni relative alla trasmissione, 320
Set di caratteri, 191
Settore operativo macchina, 62
Settore operativo Offset Parametri, 33, 35
Settori di rappresentazione, 86
Settori operativi, 27
Sistema di help, 29
Sistemi di coordinate, 19
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Manuale di programmazione e d'uso, 07/2009, 6FC5398-5CP10-1CA0
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