Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado.
ACQUA
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H2O: una molecola molto speciale.
L’acqua, secondo il dizionario, è “un liquido incolore e insapore, con punto di fusione a 0° C e punto di
ebollizione a 100° C. La sua molecola è formata da un atomo di ossigeno cui sono legati due atomi di
idrogeno; la sua formula chimica è H2O”.
Gli atomi di idrogeno hanno una debole carica positiva, mentre sull’atomo di ossigeno
ce n’è una negativa. In questo modo si crea una polarità, un po’ come avviene nelle
calamite. Mari, fiumi e laghi sono formati da enormi insiemi di queste molecole: il polo
negativo di una molecola d’acqua attira il polo positivo di un’altra fino a creare le enormi
distese di acqua che ricoprono circa il 70% della superficie della Terra.
Diciamo subito che il nostro Pianeta dispone di grandissime quantità di questo prezioso liquido, purtroppo
però l’acqua dolce rappresenta solo una piccolissima parte del totale.
Dei 1.360.000.000 km3 di acqua presenti sulla Terra, il
97,5% è costituito dall’acqua salata di mari ed oceani.
L’acqua dolce è quindi solo il 2,5%, ma la maggior
parte di questa non è disponibile perché è imprigionata
nei ghiacciai, sottoterra a profondità irraggiungibili
o dispersa nell’atmosfera. L’intera umanità per bere,
lavarsi, irrigare i campi ed altre mille attività deve
accontentarsi dello 0,5 - 1% dell’acqua del Pianeta: più
o meno la goccina blu del disegno qui accanto.
Forse sarà bene non dimenticarsi il rubinetto aperto...
Atlante alla mano, assegna un numero ad ogni oceano e ad ogni mare: 1 per il più piccolo fino a
10 per il più vasto.
OCEANO INDIANO
MAR MEDITERRANEO
MAR DEI CARAIBI
OCEANO PACIFICO
MAR GLACIALE ARTICO
MAR NERO
MERE DEL NORD
MARE DI BERING
MAR CINESE ORIENTALE
OCEANO ATLANTICO
in collaborazione con
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Gli stati dell’acqua.
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L’acqua è l’unica sostanza che in natura si trova in tutti e tre gli stati della materia: solido, liquido e
gassoso.
Collega ogni “forma” dell’acqua allo stato corrispondente
STATO SOLIDO
GRANDINE
STATO LIQUIDO
RUGIADA
MARI
NEVE
NUVOLE
NEBBIA
VAPORE
FIUMI
L’acqua è anche uno dei migliori solventi
esistenti in natura: nell’acqua del mare
sono disciolti numerosi sali, tra cui il
cloruro di sodio, che le conferiscono tra
l’altro il suo caratteristico sapore. Ma
quanto sale può essere sciolto in una
determinata quantità d’acqua?
Riempi 10 bicchieri con lo stesso quantitativo d’acqua in
ciascuno di essi. Aggiungi un cucchiaino di sale al primo
bicchiere e mescola per scioglierlo bene ed ottenere quindi
una soluzione; nel secondo versa 2 cucchiaini, 3 nel terzo e
così via. Quando non sarà più possibile sciogliere in acqua
tutto il sale aggiunto vorrà dire che la soluzione è satura.
Se hai la fortuna di essere al mare, puoi effettuare un
esperimento contrario. Riempi un pentolino con acqua
di mare e mettilo sul fuoco. Dopo un po’ l’acqua inizierà
a bollire e quindi ad evaporare, lasciando sul fondo del
pentolino una specie di incrostazione biancastra: il sale.
Osservando le gocce che cadono da un rubinetto si può
notare che assumono la forma di piccole sfere ben delimitate,
come se l’acqua di cui sono fatte si comportasse intorno alla
goccia come una specie di guscio. Alcuni insetti sono in
grado di zampettare sulla superficie di pozzanghere e stagni
come se si trovassero su di materiale solido. Fenomeni di
questo tipo sono dovuti alla tensione superficiale dell’acqua.
La tensione superficiale è dovuta ai legami tra le sue
molecole. Prova ad “appoggiare” sulla superficie dell’acqua
contenuta in un catino diversi oggetti che, essendo più densi
dell’acqua, in teoria dovrebbero affondare. Con un po’ di
attenzione, invece, spilli, graffette ed altri oggetti metallici
saranno sostenuti dalla tensione superficiale.
in collaborazione con
STATO GASSOSO
LAGHI
PIOGGIA
BRINA
Per saperne di più
Far bollire l’acqua significa aggiungere
calore a questo composto di idrogeno
e ossigeno. A 100° C i legami che
tengono unite le molecole d’acqua
si allentano fino a rompersi, l’acqua
bolle ed inizia a trasformarsi in vapore,
libero di espandersi.
Ma se ci troviamo in montagna, dove
la pressione atmosferica è minore, le
molecole d’acqua sottoposte al calore
hanno bisogno di meno energia per
rompere i loro legami e l’acqua quindi
bolle a temperature più basse, magari
ad 80° o a 90°.
Ti sei invece mai chiesto come mai il
ghiaccio galleggia nel bicchiere della
tua bibita?
Perché l’acqua, solidificandosi in
ghiaccio alla temperatura di 0° C, si
comporta in modo diverso da molte
altre sostanze: anziché diminuire
il proprio volume, allo stato solido
esso aumenta. Il ghiaccio ha quindi
un peso specifico più basso rispetto
a quello dell’acqua liquida: i cubetti
galleggiano nel bicchiere d’acqua e
le lastre di ghiaccio “navigano” sulla
superficie degli oceani.
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La storia dell’acqua,
l’acqua nella Storia.
3
Come si sono creati i quasi 1.400 milioni di miliardi di tonnellate di acqua del nostro Pianeta?
Nelle righe che seguono viene esposta in breve la spiegazione scientifica attualmente più
accreditata. Completa il testo.
L’acqua presente sulla.........................sarebbe stata immessa
nell’atmosfera dalle eruzioni............................., che per 3 miliardi
di anni hanno interessato la superficie del Pianeta. Gli altri gas
emessi dai.................., lentamente ma progressivamente, si
sarebbero combinati con le....................che costituivano l’antica
crosta terrestre. Il vapore..................., a causa del raffreddamento
della Terra, si sarebbe condensato e l’acqua sarebbe precipitata
sulla superficie sotto forma di.....................intense ed interminabili,
dalle quali sono nati gli.....................primordiali.
PIOGGE
VULCANI
VULCANICHE
ACQUEO
TERRA
ROCCE
OCEANI
La vita nasce dall’acqua.
Nelle acque degli oceani, 3,5 miliardi di anni fa, apparvero le prime forme di vita, rappresentate da cellule
semplicissime che continuarono ad evolversi in organismi viventi sempre più complessi e diversificati. La data
di nascita dei protozoi risale ad 800 milioni di anni fa, mentre nei successivi 200 milioni di anni comparvero
meduse, ricci e stelle marine. Per milioni di anni l’acqua fu l’unico ambiente in cui poté manifestarsi la vita. Gli
anfibi, capaci di vivere anche fuori dall’ambiente acquatico, fecero la loro apparizione 360 milioni di anni fa. 4
milioni di anni fa toccò infine ai primi ominidi. Tutti gli organismi viventi, comunque, nell’antico passato come
nel presente, dipendono totalmente dall’acqua.
Molte tra le più importanti antiche
civiltà nacquero sulle rive di grandi
fiumi. Il fiume garantiva acqua
potabile, acqua per le coltivazioni, pesca, una
via di trasporto per persone e merci ed infine,
spesso, assolveva alla funzione di confine e
difesa nei confronti dei popoli vicini.
Traccia su questo planisfero il corso dei fiumi
che nel lontano passato sono stati la culla di
queste civiltà:
EGIZI – ROMANI - CIVILTÀ DELLA VALLE
DELL’INDO - ASSIRO-BABILONESI - CIVILTÀ
HUAXIA (POPOLO HAN)
INDO
NILO
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FIUME GIALLO (HUANG HE)
TEVERE
TIGRI ED EUFRATE
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Gli uomini e l’acqua.
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Per le antiche civiltà agricole l’acqua ha rappresentato vita e progresso; in considerazione del clima, l’Egitto,
senza le piene del fiume Nilo atte a fertilizzare con il limo le sue terre, non sarebbe potuto essere definito
“il primo granaio” dell’area mediterranea, grazie ai suoi quattro raccolti annuali. Anzi, secondo lo storico
greco Erodoto, l’Egitto stesso era “un dono del Nilo”. Lo stesso può dirsi per la civiltà cinese che a partire
dal IV millennio nasce come comunità di agricoltori lungo le sponde del medio corso del Fiume Giallo. Qui
il fiume rende fertili le terre depositandovi il “loss”, una polvere gialla derivata da una roccia sedimentaria.
Naturalmente l’acqua protagonista nella storia non è stata solo quella dolce, ma anche l’acqua salata
del mare. Sull’acqua salata del mare i Fenici hanno fondato la propria fortuna di commercianti, mentre
in epoche più vicine alla nostra, gli Europei sono giunti alla scoperta di America ed Oceania sfidando ed
attraversando gli oceani.
Il medico greco Ippocrate, nel V secolo a. C., scriveva
che gli uomini civili dovevano bere vino, essendo l’acqua
adatta solo ad animali o a selvaggi.
Probabilmente questa convinzione nasceva
dall’esperienza che l’acqua all’epoca era spesso
portatrice di malattie.
La preferenza di Greci e Romani verso
miscele di acqua e vino non era solo
un fatto di “gusto”, ma anche l’empirica
constatazione delle proprietà antibatteriche
di questi ultimi.
E oggi? Sicuramente l’acqua non è vista come una
bevanda di “seconda scelta”, anzi, alcuni marchi
sono prestigiosi quanto quelli di vini pregiati. Svolgi
una ricerca per desumere, dalle etichette, le proprietà
salutistiche delle acque minerali in bottiglia.
L’acqua nel tempo.
Il filosofo Eraclito di Efeso ci ha lasciato
questa descrizione dell’acqua:
“L’acqua... non è mai una cosa sola:
è fiume, è mare, è lago, stagno
e quant’altro... / è dolce, salata,
salmastra, / è luogo presso cui ci
si ferma e su cui si viaggia / è piacere e paura,
nemica ed amica / è confine ed infinito / è cambiamento
ed immutabilità / è ricordo ed oblio / principio e fine.”
Cerca in biblioteca una poesia di qualsiasi epoca
che parli dell’acqua e che ti sembri particolarmente
suggestiva, trascrivila sul tuo quaderno e commenta
con i tuoi compagni i diversi scritti.
Gli uomini, oltre a sfruttare i fiumi, impararono a costruire i canali, fiumi artificiali adatti alla navigazione. In Iraq sono
presenti i resti di un canale navigabile risalente al 4000 a. C.. Nel corso della storia l’uomo ha scavato migliaia di canali
navigabili; si possono ricordare il Gran Canale cinese (1600 km, iniziato nel 600 a.C. e completato nel 1327) o il sistema di
canali realizzato in Russia nel XVIII secolo per collegare la città di San Pietroburgo con il mar Caspio.
Due canali molto importanti sono quello di Suez e quello di Panamà. Fai una ricerca su uno di essi.
Se terme ed acquedotti erano patrimonio dell’uomo già in epoca romana, nel medioevo il rapporto dell’uomo col prezioso
liquido cambiò molto: quella medioevale fu sicuramente un’epoca più “secca”, durante la quale, per esempio, i pozzi
individuali prevalsero sugli acquedotti collettivi. Un certo regresso tecnologico e le convinzioni religiose allontanarono il
sentire comune dall’acqua come piacere. L’acqua era considerata un bene necessario (ogni castello disponeva del proprio
pozzo a carrucola e di cisterne per raccogliere l’acqua piovana), ma usarla per fini diversi dal dissetarsi o nei campi, ad
esempio per fare il bagno, era all’epoca ben poco comune. Le cose cambiano tra il IXX ed i XX secolo. Le città cominciano
a dotarsi di reti idriche moderne, l’acqua potabile entra gradualmente in tutte le case, vengono costruiti o migliorati gli
impianti fognari. La stanza da bagno diventa un luogo importante all’interno della casa dove le persone, inizialmente solo
quelle più abbienti, possono dedicarsi alla cura del corpo ed all’igiene personale.
Siamo arrivati al giorno d’oggi fatto di docce quotidiane, piscine e parchi acquatici; un uso forse smodato dell’acqua sul
quale dobbiamo riflettere per non trovarci, un domani, “a secco”.
Qual è il tuo rapporto con l’acqua?
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Acqua per giocare.
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L’acqua è in assoluto l’alimento più importante. È scientificamente provato che un essere umano può
sopravvivere settimane senza cibo, mentre il nostro organismo non può resistere per più di 2 o 3 giorni
senz’acqua. Nel nostro corpo l’acqua svolge numerosissime e vitali funzioni ed è sicuramente l’elemento
più presente: siamo fatti di acqua secondo una percentuale che va dal 60% al 75% circa, essenzialmente
in base all’età. Dato che mediamente il nostro corpo elimina 2 litri di acqua al giorno, dovremmo berne
quotidianamente almeno un litro; il resto ci viene fornito dal cibo solido, il quale contiene tra l’altro acqua in
percentuali variabili.
Il ciclo (biologico) dell’acqua.
Sicuramente conosci il “ciclo dell’acqua”, quel meccanismo naturale che mantiene in movimento l’acqua del
Pianeta: l’acqua evapora da mari ed oceani, si condensa negli strati superiori dell’atmosfera e quindi torna
alla terra sottoforma di precipitazioni come pioggia e neve. Anche nel nostro corpo l’acqua è in costante
movimento, garantendo la nostra salute e la nostra vita.
Un centro nervoso nel cervello (detto “centro
È il momento di bere!
della sete”), riceve i segnali della carenza di
L’acqua che ingeriamo ci
acqua nel corpo. Tramite la sete l’organismo
permette di mantenere la giusta
protegge l’equilibrio fra l’acqua bevuta, quella
temperatura corporea, di digerire
ottenuta dal cibo e quella che viene eliminata
ed assimilare il cibo, di filtrare ed
nelle attività fisiologiche. Questo centro
eliminare le sostanze tossiche.
nervoso avverte quando nel sangue c’è una
Le nostre ghiandole possono
concentrazione troppo alta di sali. Per mezzo
produrre le proprie secrezioni
della sensazione della sete ci spinge a bere
e le sostanze nutritive viaggiano
per riportare il nostro organismo al normale
nel sangue (che è composto da
equilibrio tra acqua e sale.
acqua in altissima percentuale)
per raggiungere ogni tessuto
L’acqua che ha partecipato a tutti
del nostro corpo. Solo l’acqua
i processi metabolici ed alle reazioni
contenuta all’interno delle nostre
chimiche del nostro organismo viene
cellule rappresenta il 40%
eliminata attraverso la traspirazione,
del peso corporeo!
l’espulsione di urina e feci,
la respirazione.
In media il corpo di un adulto contiene circa 45 litri di acqua. Come è distribuita l’acqua tra i vari organi?
Prova a collegare ogni parte del corpo alla quantità d’acqua in essa contenuta. Le soluzioni sono in fondo
alla pagina; non spiare e ricordati di bere durante il gioco: anche il cervello ha bisogno di acqua!
PELLE (strati profondi)
10%
75%
CERVELLO
91%
MUSCOLI
PLASMA DEL SANGUE
70%
83%
RENI
MIDOLLO OSSEO
99%
DENTI
79%
75%
CUORE
LE SOLUZIONI: pelle 70% , plasma 91%, muscoli 75 %, cervello 75%, midollo osseo 99%, reni 83%, denti 10%, cuore 79%
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Una questione
di etichetta.
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Bere molta acqua fa bene, e la dose quotidiana dovrebbe aumentare
quando pratichiamo dello sport o quando il clima è particolarmente caldo: si
tratta di situazioni nelle quali il nostro corpo perde, sudando, ingenti quantità
di acqua. Ma quale acqua dovremmo bere? L’acqua del rubinetto e l’acqua “in
bottiglia” non sono mai completamente pure, in quanto contengono sempre,
in quantità variabili, una serie di altre sostanze.
Dato che nel corso della nostra vita beviamo circa 25.000 litri del prezioso
liquido, è importante sapere “cosa c’è” (e soprattutto cosa non ci deve essere!)
nell’acqua potabile. Deve essere limpida, incolore, inodore, non avere sapore
sgradevole né sostanze in sospensione, non devono essere presenti germi ed
all’analisi chimica devono risultare assenti ammoniaca, nitrati e sostanze organiche.
Può contenere al massimo 600 mg di sali per litro. Essenzialmente quindi l’acqua, per essere definita
“potabile”, non deve contenere batteri, virus ed agenti inquinanti.
Di solito l’acqua che sgorga dal rubinetto di casa è buona da bere, in quanto prima di arrivare a noi
subisce vari trattamenti che la rendono sicura: viene filtrata per eliminare eventuali impurità ed aggiunta,
se è necessario, di sostanze disinfettanti come il cloro, per eliminare microrganismi pericolosi per la nostra
salute, come ad esempio l’Escherichia coli.
CARATTERI
ORGANOLETTICI
Limpida, inodore,
insapore ed
incolore
ESAME CHIMICO E CHIMICO-FISICO
Residuo fisso (mg/l):
151,36
Conducibilità elettrica:
265,80
ph:
7,35
Anidride carbonica (mg/l):
11,52
SOSTANZE DISCIOLTE (mg/l)
Calcio:
68,3
Sodio:
3,6
Magnesio:
5,4
Bicarbonati:
165,2
Solfati:
7,9
Cloruri:
9,7
Nitrati:
0,4
Silice:
3,75
Puoi invece trascrivere sul tuo quaderno
i dati presenti sull’etichetta di un’acqua
realmente in commercio, o se preferisci
puoi incollare l’etichetta
FonteVerde
Qualche spiegazione
ANIDRIDE CARBONICA:
più ce n’è, più l’acqua è frizzante
RESIDUO FISSO:
il peso totale dei minerali disciolti
CONDUCIBILITÀ ELETTRICA:
la presenza di minerali permette
il passaggio di elettricità
SOSTANZE DISCIOLTE o RISULTATI ANALITICI:
l’elenco dei minerali presenti nell’acqua.
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L’acqua minerale viene classificata in quattro
categorie in base alla quantità di tutti i minerali
presenti:
MINIMAMENTE MINERALIZZATA - OLIGOMINERALE
MEDIOMINERALE - RICCA DI SALI MINERALI
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L’acqua è energia.
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Fin dall’antichità l’uomo si è reso conto di un’ulteriore potenzialità di
sfruttamento dell’elemento acqua: la produzione di energia. Già gli
antichi Greci e Romani usavano ruote idrauliche, mosse dall’acqua
corrente, per macinare il grano. Per duemila anni, l’acqua fu una
delle fonti di energia utilizzate nei mulini. Vitruvio, nel suo trattato De
Architectura (25 a.C.), già descriveva un mulino a ruota verticale. Ma per
assistere ad una grande diffusione di questa tecnologia basata sulla
forza dell’acqua occorre attendere l’epoca medioevale.
Il
principio era semplice: una ruota a pale, mossa dal flusso dell’acqua, era
La diga Hoover Dam
collegata ad un perno che faceva girare un ingranaggio. Gli ingranaggi
costruita sul fiume Colorado
potevano macinare il grano o spremere le olive. A partire dall’XI secolo
il rapido sviluppo delle attività artigianali richiese l’utilizzo della forza idraulica per far funzionare i primi
rudimentali, ma per l’epoca efficienti, macchinari, come ad esempio i telai.
Le città di pianura o di collina percorse da numerosi corsi d’acqua basarono la propria prosperità anche
su questa disponibilità praticamente infinita di energia. Alle crescenti richieste industriali di energia, gli
inventori risposero con la macchina a vapore. In questo caso, a muovere macchinari o a far viaggiare treni
non è direttamente la forza dell’acqua corrente, bensì l’energia sprigionata dal vapore acqueo prodotto
scaldando l’acqua tramite la combustione del carbone. La prima macchina a vapore fu inventata nel
1690 dal francese Denis Papin e venne usata per il pompaggio dell’acqua. Il vero “salto di qualità” nella
conversione dell’acqua in energia avviene però nel corso del 1800, con la costruzione delle
prime centrali idroelettriche. In una centrale di questo tipo una diga blocca il
flusso di un corso d’acqua, in modo da crearne una riserva all’interno di una
specie di gigantesca vasca artificiale.
Da questo bacino l’acqua, attraverso delle condotte forzate, raggiunge
ed aziona una turbina posta in basso che,
girando sotto la spinta del liquido, alimenta
il generatore di corrente.
L’energia elettrica così ottenuta è “pulita”,
in quanto non è stato necessario
bruciare alcun combustibile per produrla.
Molto spesso però la costruzione delle enormi
dighe necessarie al funzionamento di una centrale
idroelettrica produce grandi alterazioni all’ambiente
naturale. Attualmente in Italia le centrali
idroelettriche (situate principalmente
nelle zone alpine ed in alcune zone
appenniniche) producono il 10,7% del
fabbisogno energetico nazionale.
Per capire davvero come è fatta e come funziona una centrale idroelettrica bisognerebbe... vederla.
Cerca in internet o su un libro un’immagine che la rappresenti e riproducila sul tuo quaderno.
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La forza delle maree.
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È possibile ricavare energia anche dagli spostamenti d’acqua generati dalle maree. In alcune zone del
Pianeta, infatti, il dislivello tra alta e bassa marea arriva fino a 20 metri. Non è un’idea nuova, nell’antichità
esistevano già mulini “a marea”. Attualmente in questo modo si ottiene energia elettrica, in maniera simile
a quanto avviene nelle centrali idroelettriche situate nelle zone montane. L’acqua dell’alta marea riempie dei
bacini che successivamente si svuotano determinando la rotazione di una serie di turbine. Una centrale che
sfrutta le maree è stata costruita in Francia: il dislivello tra alta e bassa marea a Saint Malo supera i 13 metri
e la centrale riesce a fornire il 3% dell’energia elettrica necessaria alla Normandia.
Anche l’energia del moto ondoso del mare e quella delle correnti possono essere convertite in elettricità.
Il pieno di minerale, grazie!
Sarà vero? Sembra che per il nostro preziosissimo liquido
trasparente ci sia un futuro anche nei serbatoi delle automobili!
Esiste un prototipo di auto nella quale schiacciando il pedale
dell’acceleratore non si brucia costosa ed inquinante benzina,
bensì una miscela composta da 3⁄4 di acqua e solo 1⁄4 di
idrocarburi. Le emissioni dannose si riducono dell’85% e
con un litro si potranno percorrere fino a 50 km.
La tecnologia alla base di questa auto del futuro ha un
nome: Processore Multi-carburante di GEET, ed è lo
sviluppo di una vecchia idea sviluppata diversi anni fa dal
francese Hector-Pierre Vaes, il quale percorse 1855 km
in un viaggio sperimentale tra Francia, Belgio e Svizzera.
Sembra che importanti case automobilistiche abbiano
preso in seria considerazione questo nuovo motore (o
meglio reattore al plasma “a reazione endotermica”) e che
perciò nei prossimi anni dai tubi di scappamento delle nostre
auto uscirà solo vapore acqueo. Staremo a vedere.
Certo sarebbe bello fare rifornimento di carburante a una
fontanella!
L’acqua è la fonte di energia più pulita che esista al mondo, non è inquinante, si rinnova costantemente
tramite il ciclo naturale evaporazione-condensazione-precipitazione, è gratuita e
come abbiamo visto ci fornisce preziosa energia elettrica. Nel nostro Paese,
però, come in molte altre parti del mondo, praticamente tutti i bacini montani, naturali o
artificiali, di dimensioni adatte sono già sfruttati per alimentare centrali idroelettriche.
Non è quindi probabile che in futuro si possa aumentare ulteriormente la quantità
di energia così prodotta. Svolgi una breve ricerca per scoprire e spiegare quali
sono e come funzionano le alternative: anche il sole ed il vento sono puliti, gratuiti,
naturali e non finiscono mai. Sul tuo quaderno riporta tutte le informazioni che riesci
a scoprire sull’energia solare e su quella eolica.
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In guerra per l’acqua
e sull’acqua.
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L’acqua è stata nel corso dei millenni al centro di lotte e guerre in quasi ogni parte del mondo, in misura
maggiore nelle aree in cui ne esiste una ridotta disponibilità, come in Medio Oriente.
In qualche occasione i popoli hanno lottato per averne il controllo, in altre occasioni l’acqua stessa è stata
usata come arma per prevalere sugli avversari. Quelli che seguono sono, purtroppo, solo alcuni esempi.
NEL LONTANO PASSATO
EGITTO, 1200 A.C.
IRAK, 2500 A.C.
Mosè salva il suo popolo dagli inseguitori egizi
attraversando le acque del mar Rosso, che si aprono
miracolosamente al suo passaggio e si richiudono poi
bloccando l’esercito del faraone.
SIRIA, 669 - 626 A.C.
Assurbanipal, in lotta contro Elam
e Arabia, svuota i pozzi per togliere l’acqua alle truppe
elamite. Tornando dalla campagna militare che lo ha visto
vincitore, Assurbanipal inonda la città di Sapibel e blocca
il fiume Ulai con i corpi dei soldati elamiti uccisi.
Le città Stato sumere di Umma e
Lagash combattono per il controllo
del fiume Tigri.
Per quasi un secolo i re di Lagash
deviano le acque attraverso
alcuni canali per privare la città di
Umma dell’acqua.
La guerra finisce grazie alla
stipulazione di un trattato: il
primo “accordo internazionale”
sull’uso delle acque.
NEL SECOLO SCORSO
KUWAIT, 1991 D.C.
IRAN, 1980-1988 D.C.
Nel corso della guerra tra Iraq ed Iran, l’aviazione
militare iraniana bombarda una centrale
idroelettrica in Kurdistan: gran parte dell’Iraq resta
senza elettricità. Durante questo conflitto i generali
iraniani ordinano molte volte di deviare i corsi
d’acqua per allagare le posizioni militari irachene.
L’esercito iracheno durante la
“Guerra del Golfo” distrugge gran
parte degli impianti kuwaitiani per
la desalinizzazione dell’acqua del
mare.
OGGI
PIANETA TERRA, 21° SECOLO D.C.
Oggi ancor più che nell’antichità i popoli combattono per il controllo delle risorse idriche. L’eccessivo
sfruttamento dei terreni, la distruzione delle foreste tropicali e l’aumento della popolazione causano una
continua diminuzione di riserve d’acqua dolce. Vediamo alcuni tipi di conflitti, tenendo presente che in alcuni
casi la tensione sale sino allo scontro armato.
Israele - Siria-Giordania: vengono contese le acque del Lago di Tiberiade, del Fiume Giordano
e dei suoi affluenti.
Egitto - Sudan - Etiopia: l’acqua del fiume Nilo causa perenni contrasti.
Turchia - Siria - Iraq: antiche e perduranti tensioni per le acque dei fiumi Tigri ed Eufrate.
India - Bangladesh: motivo dell’annoso contrasto sono le acque del fiume Gange.
Senegal - Mali - Mauritania: le tensioni tra i tre Paesi africani riguardano la distribuzione
delle acque del fiume Senegal.
Spagna - Portogallo: il fiume Tago è l’oggetto della contesa tra i due Paesi.
Argentina - Brasile: la costruzione di dighe e le inondazioni del fiume Paranà contrappongono
questi Stati americani.
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Battaglie navali.
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Le battaglie navali di cui ci occupiamo ora non sono quelle divertenti che ci richiedono di individuare ed
affondare le “corazzate” degli amici dislocate su un foglietto di carta o lampeggianti dallo schermo di un
videogioco. Si tratta di vere battaglie sul mare nelle quali flotte avversarie si sono combattute in varie epoche.
Battaglie che in molti casi hanno cambiato il corso della Storia.
Leggi e prova a rispondere alle domande poste nei seguenti box:
Battaglia navale di Salamina (480 a. C.)
Al largo dell’isola situata nel Golfo Saronico si
scontrarono la flotta greca, guidata da Temistocle,
e quella persiana di re Serse.
Chi uscì vittorioso da questo famosissimo scontro
navale?
La sconfi tta dell’Invincibile Armata
(Agosto 1587)
La flotta inviata da Filippo II di Spagna alla conquista
dell’Inghilterra, dopo vari scontri con gli inglesi,
fu attaccata nuovamente nei pressi di Calais e
costretta alla ritirata.
Delle 130 navi che costituivano l’Invincibile Armata
spagnola, solo 67 rientrarono in patria.
A quale dinastia apparteneva il re di Spagna
Filippo II?
Prima battaglia di Lepanto (agosto 1499)
Si tratta di un episodio della guerra
che contrappose l’Impero Turco alla
Repubblica di Venezia. Fu la prima
battaglia navale nella quale le navi
(all’epoca le principali navi da guerra
erano le galere) furono armate
con cannoni. La flotta veneziana fu
sconfitta dalle forze turche guidate
dall’ammiraglio Kemal Reis.
Quale mare fu teatro di questo famoso scontro?
Battaglia di Lissa (20 luglio 1866)
La flotta austriaca affondò due navi italiane (la Re
d’Italia e la Palestro) prima di ritirarsi rapidamente.
Nel corso di quale guerra ebbe luogo
questo scontro navale, avvenuto nelle acque
dell’Adriatico?
Battaglia di Trafalgar (21 ottobre 1805)
La flotta britannica guidata dall’ammiraglio
Nelson sconfisse quella francese al largo delle
coste meridionali della Spagna. Gli Inglesi, grazie
alla vincente strategia del loro
ammiraglio, riuscirono a
catturare o affondare venti
navi nemiche, senza subire
alcuna perdita.
Nelson però fu ucciso nello
scontro.
Chi era a quel tempo
l’imperatore francese?
Battaglia dello Jutland (31 maggio 1916)
Prima Guerra Mondiale, Mare del Nord.
110 navi tedesche e 149 inglesi si confrontarono in
una serie di sanguinosi scontri navali, nel corso dei
quali vennero affondate complessivamente 25 navi
e morirono quasi 7.000 uomini. Gli incrociatori e le
altri navi tedesche subirono meno danni, ma furono
ugualmente messe in fuga.
La flotta inglese mantenne il blocco alle coste
continentali ed il predominio sul Mare del Nord fino
alla fine della guerra.
Lo Jutland è una penisola. Attualmente di quale
Stato europeo fa parte?
Le soluzioni: a Salamina vinse la flotta greca, i Persiani persero 200 navi. La prima battaglia di Lepanto, come la
più famosa seconda, fu combattuta nel Mar Ionio. Filippo II (1527-1598) apparteneva alla dinastia degli Asburgo.
La battaglia di Lissa è un episodio della III guerra d’indipendenza italiana. All’epoca della battaglia di Trafalgar
l’imperatore francese era Napoleone Bonaparte. Lo Jutland attualmente è una regione della Danimarca.
in collaborazione con
Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado.
Acqua: i problemi.
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È arrivato il momento di dare un’occhiata alla
situazione attuale: alcuni indizi ci portano a temere
che la spia della “riserva” del nostro carburante più
prezioso (altro che petrolio!) stia per cominciare a
lampeggiare.
L’ACQUA C’È, MA NON PER TUTTI
Se nel 1950 20 milioni di persone non disponevano
di acqua potabile, nel 1995 erano diventate 300
milioni. Attualmente una persona su 5 non ha a
disposizione acqua pulita da bere. Le stime degli
esperti prevedono che la domanda d’acqua nel 2025
raddoppierà rispetto a quella di oggi, specialmente
per il fatto che l’umanità passerà dagli attuali circa 6
miliardi di persone ad 8,3 miliardi.
Solo per produrre il cibo necessario, la quantità
di acqua per irrigare i campi dovrà aumentare
forse fino al 100%. Esiste il rischio concreto che fra
vent’anni 2 persone su 3 abbiano problemi legati
alla scarsità di acqua. Il problema principale è
quello della distribuzione ineguale dell’acqua: in
media uno statunitense consuma 2.150 metri cubi di
acqua l’anno, mentre un nigeriano può consumarne
solo 45. L’Italia ha il suo maggiore problema nelle
reti idriche, che con le loro perdite fanno precipitare
la disponibilità per ciascuno di noi da 2.700 litri
“teorici” a circa 930 “reali”, con carenze sempre più
consistenti nel Sud.
LA SPORCHIAMO
L’uomo è il principale responsabile dell’inquinamento
dell’acqua. Fabbriche, pozzi petroliferi, coltivazioni
trattate con prodotti chimici, depositi acidi sono
tra i più importanti fattori che determinano
l’inquinamento. Uno dei più gravi problemi
consiste in questo: le falde acquifere, ricevono
contemporaneamente dal terreno sempre maggiori
quantità di agenti inquinanti, come i residui dei
pesticidi. Anche il riscaldamento globale del
Pianeta concorre ad alterare l’equilibrio idrologico:
piove meno, ma le precipitazioni più rare si fanno
più violente. Ciò produce danni di ogni genere e fa
“inceppare” i meccanismi naturali che regolano il
ciclo dell’acqua.
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NE CONSUMIAMO TROPPA
Siccome, apparentemente, di acqua ce n’è
moltissima, l’uomo è portato ad usarla e spesso
a sprecarla senza preoccuparsi troppo delle
conseguenze. Alcuni esempi? Eccoli.
Solo in Italia ognuno di noi in media consuma 214
litri di acqua al giorno; nelle nostre case usiamo
acqua dolce persino per innaffiare l’orto e per lo
sciacquone del water! Pensiamo che in agricoltura
si utilizza il 65% dell’acqua disponibile. Peccato però
che un sistema di tubature e condotte antiquato ne
“perda per strada” circa il 40%.
Naturalmente anche l’industria impiega enormi
quantità d’acqua nei propri processi produttivi e
non tutta riesce ad essere efficacemente riciclata
dal processo naturale che conosciamo come “ciclo
dell’acqua”. Attualmente quasi il 30% degli italiani
non ha acqua regolarmente o a sufficienza e su 100
rubinetti solo 80 ci forniscono con sicurezza acqua
potabile.
ACQUA...DA MANGIARE
Come abbiamo accennato prima, molta parte
dell’acqua mondiale disponibile viene usata in
agricoltura e per l’allevamento del bestiame.
I numeri che leggerai adesso potranno aiutarti a
comprendere le dimensioni del problema.
PER OTTENERE
SERVONO
1 kg
di riso
2000 litri
d’acqua
1 kg
di farina
1000
litri
1 kg
di formaggio
5000
litri
1 bicchiere
di vino
2500
litri
1 hamburger
11000
litri
1 litro
di latte
2000
litri
Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado.
...E le soluzioni.
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I problemi sono così grossi che le soluzioni si troveranno solo a livello mondiale, quando tutti i Governi
comprenderanno che solo un serio sforzo comune potrà evitare al Pianeta di restare drammaticamente
all’asciutto. In effetti qualcosa comincia a muoversi nella giusta direzione.
Carta Europea dell’Acqua
Non c’è vita se non c’è acqua. L’acqua è un bene
indispensabile per ogni attività umana.
Le risorse d’acqua dolce non sono inesauribili. È
quindi necessario salvaguardarle.
Peggiorare la qualità dell’acqua significa recare
danno alla vita dell’uomo e di tutti gli esseri la cui
sopravvivenza è legata ad essa.
Una volta utilizzata, l’acqua deve essere
restituita all’ambiente in condizioni tali da non
comprometterne gli usi successivi.
la conservazione delle foreste è indispensabile per
salvaguardare le risorse d’acqua.
L’acqua è un patrimonio comune il cui valore deve
essere riconosciuto da tutti. Ciascuno ha il dovere di
usarla con cura e moderazione.
Leggi sul contatore dell’acqua la cifra
riportata e registrala in questo spazio
insieme alla data
Ripeti l’operazione dopo un mese
Ora conosci il consumo mensile di acqua in casa
tua. Nel mese seguente cerca di mettere in pratica
i consigli che hai letto e ripeti le misurazioni. Quanti
metri cubi di acqua sei riuscito a risparmiare?
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Un uso più intelligente dell’acqua nelle nostre case
potrà essere di aiuto. Con semplici accorgimenti
ogni famiglia avrà la possibilità di dare una mano
al Pianeta e nel contempo di ridurre l’importo della
bolletta.
• Per lavarsi, meglio la doccia del bagno: è più
igienica e fa risparmiare molti litri di acqua.
• Installiamo sui rubinetti gli appositi miscelatori
che, mischiando l’aria all’acqua, consentono
risparmi fino al 50%.
• Introduciamo una bottiglia vuota ermeticamente
chiusa nella cassetta dello sciacquone: meno
volume disponibile = meno acqua sprecata.
• Incanaliamo l’acqua piovana in apposite cisterne,
potremo usarla per innaffiare orto e giardino.
• Quando l’acqua non serve il rubinetto deve
essere chiuso. Ricordiamolo ogni volta che ci
insaponiamo le mani o ci spazzoliamo i denti
• Laviamo frutta e verdura in una vaschetta e
riutilizziamo l’acqua per i nostri vasi di fiori.
• Compriamo elettrodomestici di nuova
generazione, progettati per ridurre al minimo i
consumi di acqua ed energia. In ogni il lavaggio
vanno avviati solo a pieno carico.
ED ORA LA COSA PIÙ
IMPORTANTE!
SE VOGLIAMO CHE IL MONDO NON MUOIA
DI SETE RICORDIAMOCI DI DARE IL NOSTRO
CONTRIBUTO ALLE CAMPAGNE
UMANITARIE CHE SI PONGONO
L’OBIETTIVO DI DOTARE DI
POZZI, RETI IDRICHE E FOGNARIE
I PAESI IN VIA DI SVILUPPO.
INFORMATI PRESSO LE
ASSOCIAZIONI E RICERCA IN
INTERNET: SE TUTTI
CI IMPEGNEREMO PER L’ACQUA
CI SARÀ ACQUA PER TUTTI!
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