Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado. ACQUA 1 H2O: una molecola molto speciale. L’acqua, secondo il dizionario, è “un liquido incolore e insapore, con punto di fusione a 0° C e punto di ebollizione a 100° C. La sua molecola è formata da un atomo di ossigeno cui sono legati due atomi di idrogeno; la sua formula chimica è H2O”. Gli atomi di idrogeno hanno una debole carica positiva, mentre sull’atomo di ossigeno ce n’è una negativa. In questo modo si crea una polarità, un po’ come avviene nelle calamite. Mari, fiumi e laghi sono formati da enormi insiemi di queste molecole: il polo negativo di una molecola d’acqua attira il polo positivo di un’altra fino a creare le enormi distese di acqua che ricoprono circa il 70% della superficie della Terra. Diciamo subito che il nostro Pianeta dispone di grandissime quantità di questo prezioso liquido, purtroppo però l’acqua dolce rappresenta solo una piccolissima parte del totale. Dei 1.360.000.000 km3 di acqua presenti sulla Terra, il 97,5% è costituito dall’acqua salata di mari ed oceani. L’acqua dolce è quindi solo il 2,5%, ma la maggior parte di questa non è disponibile perché è imprigionata nei ghiacciai, sottoterra a profondità irraggiungibili o dispersa nell’atmosfera. L’intera umanità per bere, lavarsi, irrigare i campi ed altre mille attività deve accontentarsi dello 0,5 - 1% dell’acqua del Pianeta: più o meno la goccina blu del disegno qui accanto. Forse sarà bene non dimenticarsi il rubinetto aperto... Atlante alla mano, assegna un numero ad ogni oceano e ad ogni mare: 1 per il più piccolo fino a 10 per il più vasto. OCEANO INDIANO MAR MEDITERRANEO MAR DEI CARAIBI OCEANO PACIFICO MAR GLACIALE ARTICO MAR NERO MERE DEL NORD MARE DI BERING MAR CINESE ORIENTALE OCEANO ATLANTICO in collaborazione con Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado. Gli stati dell’acqua. 2 L’acqua è l’unica sostanza che in natura si trova in tutti e tre gli stati della materia: solido, liquido e gassoso. Collega ogni “forma” dell’acqua allo stato corrispondente STATO SOLIDO GRANDINE STATO LIQUIDO RUGIADA MARI NEVE NUVOLE NEBBIA VAPORE FIUMI L’acqua è anche uno dei migliori solventi esistenti in natura: nell’acqua del mare sono disciolti numerosi sali, tra cui il cloruro di sodio, che le conferiscono tra l’altro il suo caratteristico sapore. Ma quanto sale può essere sciolto in una determinata quantità d’acqua? Riempi 10 bicchieri con lo stesso quantitativo d’acqua in ciascuno di essi. Aggiungi un cucchiaino di sale al primo bicchiere e mescola per scioglierlo bene ed ottenere quindi una soluzione; nel secondo versa 2 cucchiaini, 3 nel terzo e così via. Quando non sarà più possibile sciogliere in acqua tutto il sale aggiunto vorrà dire che la soluzione è satura. Se hai la fortuna di essere al mare, puoi effettuare un esperimento contrario. Riempi un pentolino con acqua di mare e mettilo sul fuoco. Dopo un po’ l’acqua inizierà a bollire e quindi ad evaporare, lasciando sul fondo del pentolino una specie di incrostazione biancastra: il sale. Osservando le gocce che cadono da un rubinetto si può notare che assumono la forma di piccole sfere ben delimitate, come se l’acqua di cui sono fatte si comportasse intorno alla goccia come una specie di guscio. Alcuni insetti sono in grado di zampettare sulla superficie di pozzanghere e stagni come se si trovassero su di materiale solido. Fenomeni di questo tipo sono dovuti alla tensione superficiale dell’acqua. La tensione superficiale è dovuta ai legami tra le sue molecole. Prova ad “appoggiare” sulla superficie dell’acqua contenuta in un catino diversi oggetti che, essendo più densi dell’acqua, in teoria dovrebbero affondare. Con un po’ di attenzione, invece, spilli, graffette ed altri oggetti metallici saranno sostenuti dalla tensione superficiale. in collaborazione con STATO GASSOSO LAGHI PIOGGIA BRINA Per saperne di più Far bollire l’acqua significa aggiungere calore a questo composto di idrogeno e ossigeno. A 100° C i legami che tengono unite le molecole d’acqua si allentano fino a rompersi, l’acqua bolle ed inizia a trasformarsi in vapore, libero di espandersi. Ma se ci troviamo in montagna, dove la pressione atmosferica è minore, le molecole d’acqua sottoposte al calore hanno bisogno di meno energia per rompere i loro legami e l’acqua quindi bolle a temperature più basse, magari ad 80° o a 90°. Ti sei invece mai chiesto come mai il ghiaccio galleggia nel bicchiere della tua bibita? Perché l’acqua, solidificandosi in ghiaccio alla temperatura di 0° C, si comporta in modo diverso da molte altre sostanze: anziché diminuire il proprio volume, allo stato solido esso aumenta. Il ghiaccio ha quindi un peso specifico più basso rispetto a quello dell’acqua liquida: i cubetti galleggiano nel bicchiere d’acqua e le lastre di ghiaccio “navigano” sulla superficie degli oceani. Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado. La storia dell’acqua, l’acqua nella Storia. 3 Come si sono creati i quasi 1.400 milioni di miliardi di tonnellate di acqua del nostro Pianeta? Nelle righe che seguono viene esposta in breve la spiegazione scientifica attualmente più accreditata. Completa il testo. L’acqua presente sulla.........................sarebbe stata immessa nell’atmosfera dalle eruzioni............................., che per 3 miliardi di anni hanno interessato la superficie del Pianeta. Gli altri gas emessi dai.................., lentamente ma progressivamente, si sarebbero combinati con le....................che costituivano l’antica crosta terrestre. Il vapore..................., a causa del raffreddamento della Terra, si sarebbe condensato e l’acqua sarebbe precipitata sulla superficie sotto forma di.....................intense ed interminabili, dalle quali sono nati gli.....................primordiali. PIOGGE VULCANI VULCANICHE ACQUEO TERRA ROCCE OCEANI La vita nasce dall’acqua. Nelle acque degli oceani, 3,5 miliardi di anni fa, apparvero le prime forme di vita, rappresentate da cellule semplicissime che continuarono ad evolversi in organismi viventi sempre più complessi e diversificati. La data di nascita dei protozoi risale ad 800 milioni di anni fa, mentre nei successivi 200 milioni di anni comparvero meduse, ricci e stelle marine. Per milioni di anni l’acqua fu l’unico ambiente in cui poté manifestarsi la vita. Gli anfibi, capaci di vivere anche fuori dall’ambiente acquatico, fecero la loro apparizione 360 milioni di anni fa. 4 milioni di anni fa toccò infine ai primi ominidi. Tutti gli organismi viventi, comunque, nell’antico passato come nel presente, dipendono totalmente dall’acqua. Molte tra le più importanti antiche civiltà nacquero sulle rive di grandi fiumi. Il fiume garantiva acqua potabile, acqua per le coltivazioni, pesca, una via di trasporto per persone e merci ed infine, spesso, assolveva alla funzione di confine e difesa nei confronti dei popoli vicini. Traccia su questo planisfero il corso dei fiumi che nel lontano passato sono stati la culla di queste civiltà: EGIZI – ROMANI - CIVILTÀ DELLA VALLE DELL’INDO - ASSIRO-BABILONESI - CIVILTÀ HUAXIA (POPOLO HAN) INDO NILO in collaborazione con FIUME GIALLO (HUANG HE) TEVERE TIGRI ED EUFRATE Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado. Gli uomini e l’acqua. 4 Per le antiche civiltà agricole l’acqua ha rappresentato vita e progresso; in considerazione del clima, l’Egitto, senza le piene del fiume Nilo atte a fertilizzare con il limo le sue terre, non sarebbe potuto essere definito “il primo granaio” dell’area mediterranea, grazie ai suoi quattro raccolti annuali. Anzi, secondo lo storico greco Erodoto, l’Egitto stesso era “un dono del Nilo”. Lo stesso può dirsi per la civiltà cinese che a partire dal IV millennio nasce come comunità di agricoltori lungo le sponde del medio corso del Fiume Giallo. Qui il fiume rende fertili le terre depositandovi il “loss”, una polvere gialla derivata da una roccia sedimentaria. Naturalmente l’acqua protagonista nella storia non è stata solo quella dolce, ma anche l’acqua salata del mare. Sull’acqua salata del mare i Fenici hanno fondato la propria fortuna di commercianti, mentre in epoche più vicine alla nostra, gli Europei sono giunti alla scoperta di America ed Oceania sfidando ed attraversando gli oceani. Il medico greco Ippocrate, nel V secolo a. C., scriveva che gli uomini civili dovevano bere vino, essendo l’acqua adatta solo ad animali o a selvaggi. Probabilmente questa convinzione nasceva dall’esperienza che l’acqua all’epoca era spesso portatrice di malattie. La preferenza di Greci e Romani verso miscele di acqua e vino non era solo un fatto di “gusto”, ma anche l’empirica constatazione delle proprietà antibatteriche di questi ultimi. E oggi? Sicuramente l’acqua non è vista come una bevanda di “seconda scelta”, anzi, alcuni marchi sono prestigiosi quanto quelli di vini pregiati. Svolgi una ricerca per desumere, dalle etichette, le proprietà salutistiche delle acque minerali in bottiglia. L’acqua nel tempo. Il filosofo Eraclito di Efeso ci ha lasciato questa descrizione dell’acqua: “L’acqua... non è mai una cosa sola: è fiume, è mare, è lago, stagno e quant’altro... / è dolce, salata, salmastra, / è luogo presso cui ci si ferma e su cui si viaggia / è piacere e paura, nemica ed amica / è confine ed infinito / è cambiamento ed immutabilità / è ricordo ed oblio / principio e fine.” Cerca in biblioteca una poesia di qualsiasi epoca che parli dell’acqua e che ti sembri particolarmente suggestiva, trascrivila sul tuo quaderno e commenta con i tuoi compagni i diversi scritti. Gli uomini, oltre a sfruttare i fiumi, impararono a costruire i canali, fiumi artificiali adatti alla navigazione. In Iraq sono presenti i resti di un canale navigabile risalente al 4000 a. C.. Nel corso della storia l’uomo ha scavato migliaia di canali navigabili; si possono ricordare il Gran Canale cinese (1600 km, iniziato nel 600 a.C. e completato nel 1327) o il sistema di canali realizzato in Russia nel XVIII secolo per collegare la città di San Pietroburgo con il mar Caspio. Due canali molto importanti sono quello di Suez e quello di Panamà. Fai una ricerca su uno di essi. Se terme ed acquedotti erano patrimonio dell’uomo già in epoca romana, nel medioevo il rapporto dell’uomo col prezioso liquido cambiò molto: quella medioevale fu sicuramente un’epoca più “secca”, durante la quale, per esempio, i pozzi individuali prevalsero sugli acquedotti collettivi. Un certo regresso tecnologico e le convinzioni religiose allontanarono il sentire comune dall’acqua come piacere. L’acqua era considerata un bene necessario (ogni castello disponeva del proprio pozzo a carrucola e di cisterne per raccogliere l’acqua piovana), ma usarla per fini diversi dal dissetarsi o nei campi, ad esempio per fare il bagno, era all’epoca ben poco comune. Le cose cambiano tra il IXX ed i XX secolo. Le città cominciano a dotarsi di reti idriche moderne, l’acqua potabile entra gradualmente in tutte le case, vengono costruiti o migliorati gli impianti fognari. La stanza da bagno diventa un luogo importante all’interno della casa dove le persone, inizialmente solo quelle più abbienti, possono dedicarsi alla cura del corpo ed all’igiene personale. Siamo arrivati al giorno d’oggi fatto di docce quotidiane, piscine e parchi acquatici; un uso forse smodato dell’acqua sul quale dobbiamo riflettere per non trovarci, un domani, “a secco”. Qual è il tuo rapporto con l’acqua? in collaborazione con Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado. Acqua per giocare. 5 L’acqua è in assoluto l’alimento più importante. È scientificamente provato che un essere umano può sopravvivere settimane senza cibo, mentre il nostro organismo non può resistere per più di 2 o 3 giorni senz’acqua. Nel nostro corpo l’acqua svolge numerosissime e vitali funzioni ed è sicuramente l’elemento più presente: siamo fatti di acqua secondo una percentuale che va dal 60% al 75% circa, essenzialmente in base all’età. Dato che mediamente il nostro corpo elimina 2 litri di acqua al giorno, dovremmo berne quotidianamente almeno un litro; il resto ci viene fornito dal cibo solido, il quale contiene tra l’altro acqua in percentuali variabili. Il ciclo (biologico) dell’acqua. Sicuramente conosci il “ciclo dell’acqua”, quel meccanismo naturale che mantiene in movimento l’acqua del Pianeta: l’acqua evapora da mari ed oceani, si condensa negli strati superiori dell’atmosfera e quindi torna alla terra sottoforma di precipitazioni come pioggia e neve. Anche nel nostro corpo l’acqua è in costante movimento, garantendo la nostra salute e la nostra vita. Un centro nervoso nel cervello (detto “centro È il momento di bere! della sete”), riceve i segnali della carenza di L’acqua che ingeriamo ci acqua nel corpo. Tramite la sete l’organismo permette di mantenere la giusta protegge l’equilibrio fra l’acqua bevuta, quella temperatura corporea, di digerire ottenuta dal cibo e quella che viene eliminata ed assimilare il cibo, di filtrare ed nelle attività fisiologiche. Questo centro eliminare le sostanze tossiche. nervoso avverte quando nel sangue c’è una Le nostre ghiandole possono concentrazione troppo alta di sali. Per mezzo produrre le proprie secrezioni della sensazione della sete ci spinge a bere e le sostanze nutritive viaggiano per riportare il nostro organismo al normale nel sangue (che è composto da equilibrio tra acqua e sale. acqua in altissima percentuale) per raggiungere ogni tessuto L’acqua che ha partecipato a tutti del nostro corpo. Solo l’acqua i processi metabolici ed alle reazioni contenuta all’interno delle nostre chimiche del nostro organismo viene cellule rappresenta il 40% eliminata attraverso la traspirazione, del peso corporeo! l’espulsione di urina e feci, la respirazione. In media il corpo di un adulto contiene circa 45 litri di acqua. Come è distribuita l’acqua tra i vari organi? Prova a collegare ogni parte del corpo alla quantità d’acqua in essa contenuta. Le soluzioni sono in fondo alla pagina; non spiare e ricordati di bere durante il gioco: anche il cervello ha bisogno di acqua! PELLE (strati profondi) 10% 75% CERVELLO 91% MUSCOLI PLASMA DEL SANGUE 70% 83% RENI MIDOLLO OSSEO 99% DENTI 79% 75% CUORE LE SOLUZIONI: pelle 70% , plasma 91%, muscoli 75 %, cervello 75%, midollo osseo 99%, reni 83%, denti 10%, cuore 79% in collaborazione con Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado. Una questione di etichetta. 6 Bere molta acqua fa bene, e la dose quotidiana dovrebbe aumentare quando pratichiamo dello sport o quando il clima è particolarmente caldo: si tratta di situazioni nelle quali il nostro corpo perde, sudando, ingenti quantità di acqua. Ma quale acqua dovremmo bere? L’acqua del rubinetto e l’acqua “in bottiglia” non sono mai completamente pure, in quanto contengono sempre, in quantità variabili, una serie di altre sostanze. Dato che nel corso della nostra vita beviamo circa 25.000 litri del prezioso liquido, è importante sapere “cosa c’è” (e soprattutto cosa non ci deve essere!) nell’acqua potabile. Deve essere limpida, incolore, inodore, non avere sapore sgradevole né sostanze in sospensione, non devono essere presenti germi ed all’analisi chimica devono risultare assenti ammoniaca, nitrati e sostanze organiche. Può contenere al massimo 600 mg di sali per litro. Essenzialmente quindi l’acqua, per essere definita “potabile”, non deve contenere batteri, virus ed agenti inquinanti. Di solito l’acqua che sgorga dal rubinetto di casa è buona da bere, in quanto prima di arrivare a noi subisce vari trattamenti che la rendono sicura: viene filtrata per eliminare eventuali impurità ed aggiunta, se è necessario, di sostanze disinfettanti come il cloro, per eliminare microrganismi pericolosi per la nostra salute, come ad esempio l’Escherichia coli. CARATTERI ORGANOLETTICI Limpida, inodore, insapore ed incolore ESAME CHIMICO E CHIMICO-FISICO Residuo fisso (mg/l): 151,36 Conducibilità elettrica: 265,80 ph: 7,35 Anidride carbonica (mg/l): 11,52 SOSTANZE DISCIOLTE (mg/l) Calcio: 68,3 Sodio: 3,6 Magnesio: 5,4 Bicarbonati: 165,2 Solfati: 7,9 Cloruri: 9,7 Nitrati: 0,4 Silice: 3,75 Puoi invece trascrivere sul tuo quaderno i dati presenti sull’etichetta di un’acqua realmente in commercio, o se preferisci puoi incollare l’etichetta FonteVerde Qualche spiegazione ANIDRIDE CARBONICA: più ce n’è, più l’acqua è frizzante RESIDUO FISSO: il peso totale dei minerali disciolti CONDUCIBILITÀ ELETTRICA: la presenza di minerali permette il passaggio di elettricità SOSTANZE DISCIOLTE o RISULTATI ANALITICI: l’elenco dei minerali presenti nell’acqua. in collaborazione con L’acqua minerale viene classificata in quattro categorie in base alla quantità di tutti i minerali presenti: MINIMAMENTE MINERALIZZATA - OLIGOMINERALE MEDIOMINERALE - RICCA DI SALI MINERALI Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado. L’acqua è energia. 7 Fin dall’antichità l’uomo si è reso conto di un’ulteriore potenzialità di sfruttamento dell’elemento acqua: la produzione di energia. Già gli antichi Greci e Romani usavano ruote idrauliche, mosse dall’acqua corrente, per macinare il grano. Per duemila anni, l’acqua fu una delle fonti di energia utilizzate nei mulini. Vitruvio, nel suo trattato De Architectura (25 a.C.), già descriveva un mulino a ruota verticale. Ma per assistere ad una grande diffusione di questa tecnologia basata sulla forza dell’acqua occorre attendere l’epoca medioevale. Il principio era semplice: una ruota a pale, mossa dal flusso dell’acqua, era La diga Hoover Dam collegata ad un perno che faceva girare un ingranaggio. Gli ingranaggi costruita sul fiume Colorado potevano macinare il grano o spremere le olive. A partire dall’XI secolo il rapido sviluppo delle attività artigianali richiese l’utilizzo della forza idraulica per far funzionare i primi rudimentali, ma per l’epoca efficienti, macchinari, come ad esempio i telai. Le città di pianura o di collina percorse da numerosi corsi d’acqua basarono la propria prosperità anche su questa disponibilità praticamente infinita di energia. Alle crescenti richieste industriali di energia, gli inventori risposero con la macchina a vapore. In questo caso, a muovere macchinari o a far viaggiare treni non è direttamente la forza dell’acqua corrente, bensì l’energia sprigionata dal vapore acqueo prodotto scaldando l’acqua tramite la combustione del carbone. La prima macchina a vapore fu inventata nel 1690 dal francese Denis Papin e venne usata per il pompaggio dell’acqua. Il vero “salto di qualità” nella conversione dell’acqua in energia avviene però nel corso del 1800, con la costruzione delle prime centrali idroelettriche. In una centrale di questo tipo una diga blocca il flusso di un corso d’acqua, in modo da crearne una riserva all’interno di una specie di gigantesca vasca artificiale. Da questo bacino l’acqua, attraverso delle condotte forzate, raggiunge ed aziona una turbina posta in basso che, girando sotto la spinta del liquido, alimenta il generatore di corrente. L’energia elettrica così ottenuta è “pulita”, in quanto non è stato necessario bruciare alcun combustibile per produrla. Molto spesso però la costruzione delle enormi dighe necessarie al funzionamento di una centrale idroelettrica produce grandi alterazioni all’ambiente naturale. Attualmente in Italia le centrali idroelettriche (situate principalmente nelle zone alpine ed in alcune zone appenniniche) producono il 10,7% del fabbisogno energetico nazionale. Per capire davvero come è fatta e come funziona una centrale idroelettrica bisognerebbe... vederla. Cerca in internet o su un libro un’immagine che la rappresenti e riproducila sul tuo quaderno. in collaborazione con Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado. La forza delle maree. 8 È possibile ricavare energia anche dagli spostamenti d’acqua generati dalle maree. In alcune zone del Pianeta, infatti, il dislivello tra alta e bassa marea arriva fino a 20 metri. Non è un’idea nuova, nell’antichità esistevano già mulini “a marea”. Attualmente in questo modo si ottiene energia elettrica, in maniera simile a quanto avviene nelle centrali idroelettriche situate nelle zone montane. L’acqua dell’alta marea riempie dei bacini che successivamente si svuotano determinando la rotazione di una serie di turbine. Una centrale che sfrutta le maree è stata costruita in Francia: il dislivello tra alta e bassa marea a Saint Malo supera i 13 metri e la centrale riesce a fornire il 3% dell’energia elettrica necessaria alla Normandia. Anche l’energia del moto ondoso del mare e quella delle correnti possono essere convertite in elettricità. Il pieno di minerale, grazie! Sarà vero? Sembra che per il nostro preziosissimo liquido trasparente ci sia un futuro anche nei serbatoi delle automobili! Esiste un prototipo di auto nella quale schiacciando il pedale dell’acceleratore non si brucia costosa ed inquinante benzina, bensì una miscela composta da 3⁄4 di acqua e solo 1⁄4 di idrocarburi. Le emissioni dannose si riducono dell’85% e con un litro si potranno percorrere fino a 50 km. La tecnologia alla base di questa auto del futuro ha un nome: Processore Multi-carburante di GEET, ed è lo sviluppo di una vecchia idea sviluppata diversi anni fa dal francese Hector-Pierre Vaes, il quale percorse 1855 km in un viaggio sperimentale tra Francia, Belgio e Svizzera. Sembra che importanti case automobilistiche abbiano preso in seria considerazione questo nuovo motore (o meglio reattore al plasma “a reazione endotermica”) e che perciò nei prossimi anni dai tubi di scappamento delle nostre auto uscirà solo vapore acqueo. Staremo a vedere. Certo sarebbe bello fare rifornimento di carburante a una fontanella! L’acqua è la fonte di energia più pulita che esista al mondo, non è inquinante, si rinnova costantemente tramite il ciclo naturale evaporazione-condensazione-precipitazione, è gratuita e come abbiamo visto ci fornisce preziosa energia elettrica. Nel nostro Paese, però, come in molte altre parti del mondo, praticamente tutti i bacini montani, naturali o artificiali, di dimensioni adatte sono già sfruttati per alimentare centrali idroelettriche. Non è quindi probabile che in futuro si possa aumentare ulteriormente la quantità di energia così prodotta. Svolgi una breve ricerca per scoprire e spiegare quali sono e come funzionano le alternative: anche il sole ed il vento sono puliti, gratuiti, naturali e non finiscono mai. Sul tuo quaderno riporta tutte le informazioni che riesci a scoprire sull’energia solare e su quella eolica. in collaborazione con Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado. In guerra per l’acqua e sull’acqua. 9 L’acqua è stata nel corso dei millenni al centro di lotte e guerre in quasi ogni parte del mondo, in misura maggiore nelle aree in cui ne esiste una ridotta disponibilità, come in Medio Oriente. In qualche occasione i popoli hanno lottato per averne il controllo, in altre occasioni l’acqua stessa è stata usata come arma per prevalere sugli avversari. Quelli che seguono sono, purtroppo, solo alcuni esempi. NEL LONTANO PASSATO EGITTO, 1200 A.C. IRAK, 2500 A.C. Mosè salva il suo popolo dagli inseguitori egizi attraversando le acque del mar Rosso, che si aprono miracolosamente al suo passaggio e si richiudono poi bloccando l’esercito del faraone. SIRIA, 669 - 626 A.C. Assurbanipal, in lotta contro Elam e Arabia, svuota i pozzi per togliere l’acqua alle truppe elamite. Tornando dalla campagna militare che lo ha visto vincitore, Assurbanipal inonda la città di Sapibel e blocca il fiume Ulai con i corpi dei soldati elamiti uccisi. Le città Stato sumere di Umma e Lagash combattono per il controllo del fiume Tigri. Per quasi un secolo i re di Lagash deviano le acque attraverso alcuni canali per privare la città di Umma dell’acqua. La guerra finisce grazie alla stipulazione di un trattato: il primo “accordo internazionale” sull’uso delle acque. NEL SECOLO SCORSO KUWAIT, 1991 D.C. IRAN, 1980-1988 D.C. Nel corso della guerra tra Iraq ed Iran, l’aviazione militare iraniana bombarda una centrale idroelettrica in Kurdistan: gran parte dell’Iraq resta senza elettricità. Durante questo conflitto i generali iraniani ordinano molte volte di deviare i corsi d’acqua per allagare le posizioni militari irachene. L’esercito iracheno durante la “Guerra del Golfo” distrugge gran parte degli impianti kuwaitiani per la desalinizzazione dell’acqua del mare. OGGI PIANETA TERRA, 21° SECOLO D.C. Oggi ancor più che nell’antichità i popoli combattono per il controllo delle risorse idriche. L’eccessivo sfruttamento dei terreni, la distruzione delle foreste tropicali e l’aumento della popolazione causano una continua diminuzione di riserve d’acqua dolce. Vediamo alcuni tipi di conflitti, tenendo presente che in alcuni casi la tensione sale sino allo scontro armato. Israele - Siria-Giordania: vengono contese le acque del Lago di Tiberiade, del Fiume Giordano e dei suoi affluenti. Egitto - Sudan - Etiopia: l’acqua del fiume Nilo causa perenni contrasti. Turchia - Siria - Iraq: antiche e perduranti tensioni per le acque dei fiumi Tigri ed Eufrate. India - Bangladesh: motivo dell’annoso contrasto sono le acque del fiume Gange. Senegal - Mali - Mauritania: le tensioni tra i tre Paesi africani riguardano la distribuzione delle acque del fiume Senegal. Spagna - Portogallo: il fiume Tago è l’oggetto della contesa tra i due Paesi. Argentina - Brasile: la costruzione di dighe e le inondazioni del fiume Paranà contrappongono questi Stati americani. in collaborazione con Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado. Battaglie navali. 10 Le battaglie navali di cui ci occupiamo ora non sono quelle divertenti che ci richiedono di individuare ed affondare le “corazzate” degli amici dislocate su un foglietto di carta o lampeggianti dallo schermo di un videogioco. Si tratta di vere battaglie sul mare nelle quali flotte avversarie si sono combattute in varie epoche. Battaglie che in molti casi hanno cambiato il corso della Storia. Leggi e prova a rispondere alle domande poste nei seguenti box: Battaglia navale di Salamina (480 a. C.) Al largo dell’isola situata nel Golfo Saronico si scontrarono la flotta greca, guidata da Temistocle, e quella persiana di re Serse. Chi uscì vittorioso da questo famosissimo scontro navale? La sconfi tta dell’Invincibile Armata (Agosto 1587) La flotta inviata da Filippo II di Spagna alla conquista dell’Inghilterra, dopo vari scontri con gli inglesi, fu attaccata nuovamente nei pressi di Calais e costretta alla ritirata. Delle 130 navi che costituivano l’Invincibile Armata spagnola, solo 67 rientrarono in patria. A quale dinastia apparteneva il re di Spagna Filippo II? Prima battaglia di Lepanto (agosto 1499) Si tratta di un episodio della guerra che contrappose l’Impero Turco alla Repubblica di Venezia. Fu la prima battaglia navale nella quale le navi (all’epoca le principali navi da guerra erano le galere) furono armate con cannoni. La flotta veneziana fu sconfitta dalle forze turche guidate dall’ammiraglio Kemal Reis. Quale mare fu teatro di questo famoso scontro? Battaglia di Lissa (20 luglio 1866) La flotta austriaca affondò due navi italiane (la Re d’Italia e la Palestro) prima di ritirarsi rapidamente. Nel corso di quale guerra ebbe luogo questo scontro navale, avvenuto nelle acque dell’Adriatico? Battaglia di Trafalgar (21 ottobre 1805) La flotta britannica guidata dall’ammiraglio Nelson sconfisse quella francese al largo delle coste meridionali della Spagna. Gli Inglesi, grazie alla vincente strategia del loro ammiraglio, riuscirono a catturare o affondare venti navi nemiche, senza subire alcuna perdita. Nelson però fu ucciso nello scontro. Chi era a quel tempo l’imperatore francese? Battaglia dello Jutland (31 maggio 1916) Prima Guerra Mondiale, Mare del Nord. 110 navi tedesche e 149 inglesi si confrontarono in una serie di sanguinosi scontri navali, nel corso dei quali vennero affondate complessivamente 25 navi e morirono quasi 7.000 uomini. Gli incrociatori e le altri navi tedesche subirono meno danni, ma furono ugualmente messe in fuga. La flotta inglese mantenne il blocco alle coste continentali ed il predominio sul Mare del Nord fino alla fine della guerra. Lo Jutland è una penisola. Attualmente di quale Stato europeo fa parte? Le soluzioni: a Salamina vinse la flotta greca, i Persiani persero 200 navi. La prima battaglia di Lepanto, come la più famosa seconda, fu combattuta nel Mar Ionio. Filippo II (1527-1598) apparteneva alla dinastia degli Asburgo. La battaglia di Lissa è un episodio della III guerra d’indipendenza italiana. All’epoca della battaglia di Trafalgar l’imperatore francese era Napoleone Bonaparte. Lo Jutland attualmente è una regione della Danimarca. in collaborazione con Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado. Acqua: i problemi. 11 È arrivato il momento di dare un’occhiata alla situazione attuale: alcuni indizi ci portano a temere che la spia della “riserva” del nostro carburante più prezioso (altro che petrolio!) stia per cominciare a lampeggiare. L’ACQUA C’È, MA NON PER TUTTI Se nel 1950 20 milioni di persone non disponevano di acqua potabile, nel 1995 erano diventate 300 milioni. Attualmente una persona su 5 non ha a disposizione acqua pulita da bere. Le stime degli esperti prevedono che la domanda d’acqua nel 2025 raddoppierà rispetto a quella di oggi, specialmente per il fatto che l’umanità passerà dagli attuali circa 6 miliardi di persone ad 8,3 miliardi. Solo per produrre il cibo necessario, la quantità di acqua per irrigare i campi dovrà aumentare forse fino al 100%. Esiste il rischio concreto che fra vent’anni 2 persone su 3 abbiano problemi legati alla scarsità di acqua. Il problema principale è quello della distribuzione ineguale dell’acqua: in media uno statunitense consuma 2.150 metri cubi di acqua l’anno, mentre un nigeriano può consumarne solo 45. L’Italia ha il suo maggiore problema nelle reti idriche, che con le loro perdite fanno precipitare la disponibilità per ciascuno di noi da 2.700 litri “teorici” a circa 930 “reali”, con carenze sempre più consistenti nel Sud. LA SPORCHIAMO L’uomo è il principale responsabile dell’inquinamento dell’acqua. Fabbriche, pozzi petroliferi, coltivazioni trattate con prodotti chimici, depositi acidi sono tra i più importanti fattori che determinano l’inquinamento. Uno dei più gravi problemi consiste in questo: le falde acquifere, ricevono contemporaneamente dal terreno sempre maggiori quantità di agenti inquinanti, come i residui dei pesticidi. Anche il riscaldamento globale del Pianeta concorre ad alterare l’equilibrio idrologico: piove meno, ma le precipitazioni più rare si fanno più violente. Ciò produce danni di ogni genere e fa “inceppare” i meccanismi naturali che regolano il ciclo dell’acqua. in collaborazione con NE CONSUMIAMO TROPPA Siccome, apparentemente, di acqua ce n’è moltissima, l’uomo è portato ad usarla e spesso a sprecarla senza preoccuparsi troppo delle conseguenze. Alcuni esempi? Eccoli. Solo in Italia ognuno di noi in media consuma 214 litri di acqua al giorno; nelle nostre case usiamo acqua dolce persino per innaffiare l’orto e per lo sciacquone del water! Pensiamo che in agricoltura si utilizza il 65% dell’acqua disponibile. Peccato però che un sistema di tubature e condotte antiquato ne “perda per strada” circa il 40%. Naturalmente anche l’industria impiega enormi quantità d’acqua nei propri processi produttivi e non tutta riesce ad essere efficacemente riciclata dal processo naturale che conosciamo come “ciclo dell’acqua”. Attualmente quasi il 30% degli italiani non ha acqua regolarmente o a sufficienza e su 100 rubinetti solo 80 ci forniscono con sicurezza acqua potabile. ACQUA...DA MANGIARE Come abbiamo accennato prima, molta parte dell’acqua mondiale disponibile viene usata in agricoltura e per l’allevamento del bestiame. I numeri che leggerai adesso potranno aiutarti a comprendere le dimensioni del problema. PER OTTENERE SERVONO 1 kg di riso 2000 litri d’acqua 1 kg di farina 1000 litri 1 kg di formaggio 5000 litri 1 bicchiere di vino 2500 litri 1 hamburger 11000 litri 1 litro di latte 2000 litri Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola secondaria di primo grado. ...E le soluzioni. 12 I problemi sono così grossi che le soluzioni si troveranno solo a livello mondiale, quando tutti i Governi comprenderanno che solo un serio sforzo comune potrà evitare al Pianeta di restare drammaticamente all’asciutto. In effetti qualcosa comincia a muoversi nella giusta direzione. Carta Europea dell’Acqua Non c’è vita se non c’è acqua. L’acqua è un bene indispensabile per ogni attività umana. Le risorse d’acqua dolce non sono inesauribili. È quindi necessario salvaguardarle. Peggiorare la qualità dell’acqua significa recare danno alla vita dell’uomo e di tutti gli esseri la cui sopravvivenza è legata ad essa. Una volta utilizzata, l’acqua deve essere restituita all’ambiente in condizioni tali da non comprometterne gli usi successivi. la conservazione delle foreste è indispensabile per salvaguardare le risorse d’acqua. L’acqua è un patrimonio comune il cui valore deve essere riconosciuto da tutti. Ciascuno ha il dovere di usarla con cura e moderazione. Leggi sul contatore dell’acqua la cifra riportata e registrala in questo spazio insieme alla data Ripeti l’operazione dopo un mese Ora conosci il consumo mensile di acqua in casa tua. Nel mese seguente cerca di mettere in pratica i consigli che hai letto e ripeti le misurazioni. Quanti metri cubi di acqua sei riuscito a risparmiare? in collaborazione con Un uso più intelligente dell’acqua nelle nostre case potrà essere di aiuto. Con semplici accorgimenti ogni famiglia avrà la possibilità di dare una mano al Pianeta e nel contempo di ridurre l’importo della bolletta. • Per lavarsi, meglio la doccia del bagno: è più igienica e fa risparmiare molti litri di acqua. • Installiamo sui rubinetti gli appositi miscelatori che, mischiando l’aria all’acqua, consentono risparmi fino al 50%. • Introduciamo una bottiglia vuota ermeticamente chiusa nella cassetta dello sciacquone: meno volume disponibile = meno acqua sprecata. • Incanaliamo l’acqua piovana in apposite cisterne, potremo usarla per innaffiare orto e giardino. • Quando l’acqua non serve il rubinetto deve essere chiuso. Ricordiamolo ogni volta che ci insaponiamo le mani o ci spazzoliamo i denti • Laviamo frutta e verdura in una vaschetta e riutilizziamo l’acqua per i nostri vasi di fiori. • Compriamo elettrodomestici di nuova generazione, progettati per ridurre al minimo i consumi di acqua ed energia. In ogni il lavaggio vanno avviati solo a pieno carico. ED ORA LA COSA PIÙ IMPORTANTE! SE VOGLIAMO CHE IL MONDO NON MUOIA DI SETE RICORDIAMOCI DI DARE IL NOSTRO CONTRIBUTO ALLE CAMPAGNE UMANITARIE CHE SI PONGONO L’OBIETTIVO DI DOTARE DI POZZI, RETI IDRICHE E FOGNARIE I PAESI IN VIA DI SVILUPPO. INFORMATI PRESSO LE ASSOCIAZIONI E RICERCA IN INTERNET: SE TUTTI CI IMPEGNEREMO PER L’ACQUA CI SARÀ ACQUA PER TUTTI!