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PERIODICO SPORTIVO - ANNO V - NUMERO 9 - Venerdi 12 Dicembre 2015 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Il Commento del Direttore
La stagione scivola via senza sussulti, sveglia Salernitana!
Alessandro FERRO
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D
ue risultati ad occhiali per vederci meglio. Il doppio 0-0 in trasferta contro Livorno e Vicenza
chiarisce ancora di più la posizione
della Salernitana. Che non è affatto
rassicurante.
La salvezza è un obiettivo alla portata
dei granata ma rischia pian piano di
allontanarsi. Per non vederla col binocolo servono correttivi, ed anche
urgenti. Non mi riferisco a quelli in
campo perché ormai si è capito che, pur
cambiando moduli e schemi, questa
squadra non può fare più di tanto.
Quando intraprendi una certa andatura
poi è difficile cambiare passo se non hai
fatto prima una preparazione adeguata. Fisica e mentale perché i due aspetti
viaggiano sempre insieme. La
Salernitana sembra tristemente indirizzata verso un campionato poco entusiasmante e soprattutto senza emozioni. Anche lottare per non retrocedere
può avere un suo perché, può cementare il gruppo e coinvolgere il pubblico.
Ed invece la stagione sembra scivolare
via senza sussulti.
È questo l’aspetto più desolante e al
tempo stesso preoccupante. Perché la
storia insegna, o almeno dovrebbe
farlo. Negli anni i risultati migliori sono
arrivati con il pieno coinvolgimento
della gente, e non parlo solo delle
promozioni. Chi ha almeno trent’anni o
poco meno ricorderà la salvezza in
serie B acciuffata per i capelli nel ’97 al
termine di una stagione che era partita
con ben altri propositi. Eppure i tifosi,
che sognavano la serie A sfiorata nei
precedenti due campionati, si strinsero
intorno alla squadra e la spinsero verso
la salvezza.
L’estate seguente la società decise di
programmare una stagione importante
richiamando Delio Rossi in panchina…
e sappiamo tutti come andò.
Promozione in serie A con una serie di
record firmati Di Vaio, Breda, Tedesco
foto: Ianuale
(Giacomo e Giovanni), Artistico, Balli e
compagni. Anche nel 2005 sul campo la
Salernitana di Gregucci conquistò una
salvezza sofferta in serie B sul filo di
lana. E anche in quel campionato il
connubio squadra-tifosi fu determinante, al di là di come andò poi la storia con
la scomparsa della società di Aliberti.
Oggi sembra essere passato un secolo
da quelle stagioni.
Oggi i granata stanno scivolando
sempre più giù senza che ci sia quel
coinvolgimento della gente visto in
passato. Si dirà: è colpa del calcio
moderno, i tempi sono cambiati. Sarà
pur vero ma non è da tralasciare un
altro aspetto, quello della gestione
dell’intero mondo granata che porta
sempre di più ad una disaffezione. Chi
ricorda le stagioni degli anni addietro
non può non notare una crescente
distanza tra squadra e pubblico. A
partire dalle piccole cose (che poi tali
non sono) come gli allenamenti a porte
chiuse o le interviste ciclostilate che
non fanno altro che aumentare il sentimento dell’indifferenza. La storia
Di Paola
dovrebbe insegnare anche a non
ripetere gli errori del passato
nell’allestimento tardivo dell’organico.
E a ricordare che, qualche anno fa, le
cose andavano su per giù allo stesso
modo con un unico comune denominatore. Il pareggio di Livorno non ha
permesso alla Salernitana di uscire
dalla zona rossa ma almeno fa tornare i
granata a casa dalla doppia trasferta
consecutiva con zero sconfitte e zero
gol subiti. Sperando che ciò dia maggiore carica ai calciatori per la partita
con l’Ascoli. Importante ma non decisiva perché poi mancano tre giornate alla
fine del girone di andata, non del campionato.
È bene ricordarlo per evidenziare che ci
sono altre 24 partite da disputare. Ci
sarebbe, quindi, tempo e modo per
raddrizzare la baracca sempre che la
società prenda le decisioni giuste.
Come quella di rinforzare la squadra a
gennaio. Quella del mercato di riparazione è una tappa obbligata verso la
salvezza.
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Periodico “SALERNO GRANATA”
Reg. Trib. di Salerno n°12 del 12/12/2012
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Oggi all’Arechi
Oggi contro l’Ascoli partita da vincere
Mario RUGGIERO
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A
ltro giro, altro pareggio. La
Salernitana ottiene un punticino a
Livorno, soffrendo forse più del
dovuto salvandosi grazie ad una prestazione straordinaria di Pietro Terracciano.
La classifica non è delle migliori. Gli
scontri salvezza contro Ascoli, Modena e
Como prediranno il futuro di questa
squadra.
L’avversario odierno è l’Ascoli, compagine
in difficoltà che ha ottenuto due vittorie
nelle ultime dieci giornate. I bianconeri
hanno diciassette punti in classifica,
identico bottino dei granata, frutto di
cinque vittorie, due pareggi e dieci sconfitte. I marchigiani, ripescati verso la fine di
agosto, hanno sofferto in special modo ad
ottobre quando hanno collezionato ben
cinque k.o. di fila. Un’involuzione che ha
comportato il cambio in panchina con
l’esonero dello scorso 2 novembre di
Mario Petrone, a pochi giorni dalla sconfitta di misura contro la Pro Vercelli in casa.
Con Mangia, tuttavia, la musica non è
cambiata di molto: 7 punti in 6 gare non è
un bottino, difatti, importante.
Devis Mangia è uno di quei pochi casi di
tecnico che non ha avuto esperienze
importanti da calciatore. Ha incominciato
la carriera da allenatore giovanissimo con
le giovanili di alcune società lombarde e il
Fiorenzuola. Nel 2004, a soli trent’anni, la
prima chance “tra i grandi” quando è alla
guida del Varese in Eccellenza. Riporta i
biancorossi tra i professionisti. Nel 20072008 è alla Tritium ottenendo il secondo
posto in Serie D. La prima esperienza fuori
dalla Lombardia non è “fortunata”: ad
Ivrea, in provincia di Torino, viene sollevato dall’incarico a tre giornate dalla fine del
campionato. Subentra l’anno successivo
alla Valenzana salvando la società piemontese. Ritorna a Varese dove allena la
Primavera ed arriva in Finale perdendo ai
supplementari contro la Roma. Sogliano,
ex direttore dei biancorossi, lo porta a
Palermo dove dovrebbe allenare la
Primavera. Dovrebbe, perché il 31 agosto,
con l’esonero di Pioli, Zamparini punta su
di lui assumendo la guida della squadra
rosanero divenendo il tecnico più giovane
della massima serie (stagione 2011-2012)
a soli trentasette anni. Durerà quattro mesi
pagando il rendimento esterno, uno dei
peggiori della compagine sicliana.
Dopo aver ottenuto il patentino, nel luglio
2012 diventa commissario tecnico dell’U21. Arriva a contendere il titolo Europeo, in
Israele, alla Spagna perdendo la finale 42. Rescinde con la Nazionale U-21 e
subentra come tecnico allo Spezia chiudendo all’ottavo posto venendo eliminato
al primo turno dal Modena. Pochi mesi
dopo firma per il Bari ma viene esonerato a
novembre pagando un rendimento
altalenante in campionato. Un anno dopo
– è storia recentissima – torna a sedersi in
panchina firmando per l’Ascoli.
L’Ascoli ha una rosa né giovane e né
vecchia con un’età media normale (25,4).
La compagine bianconera amaranto ha in
rosa quattro calciatori stranieri sui ventinove a disposizione. Ha vinto una Mitropa
Cup e vanta sedici partecipazioni al
campionato di Serie A, con l’era d’oro del
compianto presidente Rozzi. Ha militato
diciannove volte nel campionato cadetto.
Lo scorso anno era giunto secondo alle
spalle del Teramo del girone B di Serie C.
Gli abruzzesi sono stati squalificati per la
combine contro il Savona cedendo, così,
la promozione ai marchigiani.
EX – Sono ben sei gli ex della sfida. Uno
tra le fila dell’Ascoli e cinque tra quelle
della Salernitana.
Gigi Grassi, in due stagioni in cui è stato
tesserato dalla Salernitana, ha collezionato una sola presenza in gare ufficiali.
L’ostracismo di Sanderra nella prima
annata e la voglia di ritornare a casa nella
seconda hanno comportato questa
soluzione. Lo scorso gennaio è passato
dal Pontedera all’Ascoli debuttando
quest’anno in B. Alla ricerca della prima
presenza ufficiale in maglia granata anche
il giovane Mirko Ronchi che ha disputato
una stagione nelle giovanili bianconere
con Mariani allenatore. Quest’ultimo,
attualmente, è il vice di Torrente. Parentesi
all’Ascoli anche per l’attuale direttore
sportivo granata Angelo Fabiani che due
anni fa dalle Marche è ritornato a Salerno.
Altri due ex sono Manolo Pestrin e
Giampietro Perrulli. Il primo ha disputato
sei mesi indossando la maglia del Picchio
con 19 presenze prima di trasferirsi
nuovamente a Salerno nel mercato
invernale; il secondo, invece, ha militato
tra le fila dei bianconeri per due anni
esordendo e segnando in Serie A.
LA STELLA – L’Ascoli vanta alcuni elementi di assoluta esperienza e spessore,
con presenze in A, come Luca Antonini (ex
Milan e Genoa) e Michele Canini (ex
Cagliari e Atalanta) in difesa, Luigi Giorgi a
centrocampo e Daniele Cacia (corteggiato
l’estate scorsa dalla Salernitana) in
attacco. Ma la stella della squadra è
indubbiamente Nicola Bellomo. Cresciuto
nelle giovanili del Bari, è proprio Torrente,
nel periodo in cui ha allenato i biancorossi,
a farlo giocare con continuità in serie B
venendo ripagato con ottime prestazioni.
Dotato di ottima tecnica individuale e di
personalità, Bellomo è un calciatore abile
nei calci da fermo ed in grado di realizzare
anche un paio di reti a stagione avendo un
buon tiro dalla media distanza (per informazioni chiedere ad Handanovic in un
Torino – Inter). Può giocare esterno ma il
suo ruolo preferito è senza dubbio il
trequartista/seconda punta dove, agendo
tra le linee, può sfruttare il suo dinamismo
e la tecnica nello stretto.
PROBABILE FORMAZIONE –
Mancheranno tre titolari sicuri per Mangia:
Addae, Almici e Giorgi. Si trattano di due
centrocampisti ed un laterale destro. L’ex
tecnico di Bari e Palermo dovrebbe
confermare il 3-5-2. Il momento non è dei
migliori, anche se i bianconeri hanno
ottenuto nello scorso turno una preziosa
vittoria contro la Ternana.
ASCOLI (3-5-2): Svedkauskas; Mengoni,
Milanovic, Del Fabro; Pecorini, Jankto,
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Caturano. Allenatore: Devis Mangia
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I Precedenti
Leggero vantaggio dei granata le sfide all’Arechi
Mario RUGGIERO
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L
a gara odierna è la numero quattordici tra Salernitana ed Ascoli
nella città di Salerno. Sei le vittorie
della compagine granata, tre i pareggi e
ben quattro i successi dei bianconeri.
Negli ultimi venticinque anni i match tra i
due club si sono disputati in Serie B
mentre i primi, avvenuti con la diversa
denominazione dei marchigiani (Del
Duca AP), sono avvenuti in Serie C. Un
precedente anche in Coppa Italia.
SUCCESSI GRANATA – La prima
vittoria granata coincide con la prima
partita storica tra i due sodalizi: nella
stagione 1962-63, Serie C, i padroni di
casa s’impongono con un secco 3-1.
Dopo la parentesi poco fortunata degli
anni Sessanta, le strade delle due
squadre si incrociano dopo 25 anni di
distanza. Del resto, l’Ascoli vive il suo
periodo d’oro con tante partecipazioni in
serie A mentre la Salernitana è impaludata in C. Le due squadre si affrontano
nuovamente nella stagione 1990-91.
Alla terzultima di campionato, i campani
hanno un disperato bisogno di punti in
ottica salvezza. Le reti di Pasa e
Fraterna regalano il successo ai padroni
di casa, rendendo vana la rete bianconera di Cvetkovic.
Salernitana ed Ascoli si ritrovano contro
nella stagione 1994/95, ancora in Serie
B. I granata guidati da Delio Rossi
vengono dal trionfo ai play-off contro la
Juve Stabia. Dopo tre sconfitte consecutive ed un pareggio, alla nona giornata arriva l’Ascoli all’Arechi. De Silvestro
e Ricchetti regolano i marchigiani,
regalando i tre punti ai granata. Nel
2000-01, nell’unico confronto tra le due
squadre in Coppa Italia, il match verrà
sbloccato da una delle poche reti di
Chianese con la maglia della
Bersagliera.
Infine, le ultime due affermazioni granata: nel 2004-2005 Palladino e Zaniolo
firmano uno storico successo (2-1). Una
miracolosa salvezza centrata proprio con quei tre punti vitali ottenuti in rimonta in
meno di un minuto. Una gioia poi strozzata, nel corso dell’estate successiva,
dall’estromissione del club di Aliberti dal successivo campionato di Serie B. Dieci
anni dopo, sempre con Gregucci allenatore, la Salernitana si sbarazzerà
dell’Ascoli con il medesimo risultato: mattatori del match Mendicino e Gustavo con
l’autogoal di Pestrin a sigillare il punteggio.
I SEGNI “X” – Il primo pareggio tra le due compagini avviene nel campionato di
Serie C, stagione 1965-1966. Nel 2003-04, la Salernitana debutta in campionato
alla terza giornata, in una cornice di pubblico importante (15mila presenze),
cogliendo un noioso pari. Identico copione nel 2009-10: i granata ottengono il
secondo pari consecutivo dopo un inizio da incubo in un match terminato a reti
inviolate.
BLITZ OSPITI - La prima vittoria bianconera a Salerno è a tavolino: annata 19631964, sul risultato di 1-2, a due minuti dal fischio finale, sette tifosi granata invadono
il Vestuti cercando di colpire l’arbitro Rostagno. Sedici mesi dopo, ospiti ancora
corsari: Montenovo illude i granata, Marcos e Tommasoni rovesciano il risultato. I
granata si salveranno all’ultima giornata con un roboante successo sul Cosenza.
Gli altri due successi dell’Ascoli sono più recenti: in quella che doveva essere la
gara inaugurale della stagione 2002-2003 (verrà giocata a novembre), la
Salernitana cede il passo all’Arechi. Bruno porta in vantaggio i bianconeri, Eddy
Baggio riequilibra il match, Montesanto decide la sfida. I granata sono protagonisti
di un’orrida stagione e retrocederanno sul campo battendo tanti record negativi. Il
“caso Catania”, tuttavia, consentirà alla Bersagliera di disputare il campionato di B
venendo ripescata.
L’ultima affermazione del Picchio avviene nel 2008-09: nel breve interregno di
Mutti, i granata subisco l’uno-due degli ospiti in soli ventidue minuti. Gerardi riaccorcia le distanze ma il risultato non cambierà.
foto: Ianuale
Focus su
La Salernitana nelle mani di Terracciano
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L
o avevamo lasciato con le mani
sul volto, sconsolato per
l’ingenuità commessa che determinò un’amara sconfitta per la
Salernitana. Si può riassumere in
quegli istanti il fotogramma del match
interno con il Trapani. Un errore pesante che gli costò il posto da titolare ed un
notevole calo di fiducia da parte della
tifoseria granata. Ciò nonostante
Terracciano ha sempre continuato a
lavorare sodo convinto di poter superare gli scetticismo iniziale dimostrando il
proprio valore qualora ce ne fosse stata
ancora l’occasione. E questa non è
venuta a mancare, con il giovane
portierino albanese convocato dalla
sua nazionale alla vigilia della delicata
sfida interna contro il Novara e con l’ex
Catania chiamato a sopperire alla sua
assenza. Partita noiosa, interventi di
ordinaria amministrazione prima del
minuto ottanta, ossia di un doppio
intervento decisivo, che favorì il successo della Salernitana dopo quasi due
mesi di astinenza, e che di colpo consegnò a Torrente un portiere ritrovato e
con una maggiore fiducia nei propri
mezzi. Un bel sette in pagella e la
convinzione di averla definitamente
spuntata su Strakosha già a partire
dalla trasferta di Latina. Ma non fu così,
con il trainer di Cetara che gli preferì
nuovamente il giovane compagno di
reparto e con la necessità di ripartire
nuovamente daccapo. Ciò avvenne
fino al match interno perso con la Pro
Vercelli, poi l’intermezzo della partita di
La Spezia. Un match balordo mal
disputato dalla Salernitana ma che
consentì a Terracciano di mettersi
nuovamente in mostra e superare,
probabilmente in maniera definitiva, la
Armando IANNECE
GRANATA
concorrenza dell’albanese. Il resto è
cosa nota. Buona prestazione a
Vicenza, addirittura super a Livorno
dove erge letteralmente un muro a
difesa della sua porta al punto da venir
eletto come migliore in campo. E chissà
che da punto debole del reparto arretrato, il ruolo dove si doveva intervenire
in maniera prioritaria sul mercato, la
Salernitana non abbia, invece, trovato il
suo anello più forte. Quan
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Tre volte Bernardini in campo, tre volte...
Giuseppe PUCCIARELLI
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P
rima sabato, al “Menti” di
Vicenza, poi mercoledì al “Picchi” di Livorno, la Salernitana ha
mantenuto inviolata la propria porta.
L’unica occasione nella quale i granata
sono usciti dal campo con il numero “0”
alla voce “gol subiti” è stata lo scorso 15
novembre, quando la Salernitana vinse
1-0 con il Novara la gara valevole per la
13a giornata. Tre partite. Guarda caso,
le uniche tre nelle quali Torrente ha
potuto avvalersi delle prestazioni di
Alessandro Bernardini.
Già. Il centrale nativo di Domodossola
ha confermato contro i toscani tutto
quello di positivo che si è potuto ammirare nella gara dell'”Arechi” contro il
Novara e a Vicenza e Livorno poi. In
primis, la personalità. Bernardini
mercoledì ha confermato di essere
diventato in breve l’autentico leader
della difesa granata. In primis, ha
“preso per mano” il reparto arretrato
granata, dando sicurezza ai compagni
e in qualche occasione contribuendo a
far ripartire la manovra. In secundis, la
tecnica. Quattro campionati di B con più
di cento presenze non si disputano a
caso se non si hanno a disposizioni
delle doti che consentono di ottenerle.
E Bernardini queste doti le possiede. In
“terzis”, non solo la difesa sta beneficiando dell’esperienza del centrale
verbano. Non è un caso che Davide
Moro abbia fornito le sue migliori
prestazioni proprio quando in campo
c’è stato l’ex Livorno. Molto probabilmente, per il regista scuola Empoli
percepire alle spalle una sicurezza in
difesa gli è di grande aiuto per potersi
dedicare con maggior calma alla fase
d’impostazione del gioco.
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La Curiosità
Quella sera di tarda primavera del 2005
Giuseppe PUCCIARELLI
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L
a Salernitana affronta questo
pomeriggio l'Ascoli in una gara
molto delicata e molto importante, trattandosi di uno scontro diretto
contro una rivale per la permanenza
nel campionato cadetto.
Granata campani e bianconeri marchigiani si sono più volte affrontati nel
corso degli anni. Ma i tifosi della Salernitana hanno sempre un solo precedente nella mente. Ditegli “SalernitanaAscoli” e loro risponderanno con una
data. La data del 5 giugno 2005. E' una
domenica. Un caldo secco comincia a
far pregustare l'estate già alle porte.
Ma è presto per pensare alle vacanze.
Soprattutto per i supporters granata.
C'è una salvezza ancora da conquistare. E quella sera c'è la tappa decisiva.
Domenica 5 giugno 2005, ore 20:30. Si
disputa la 41a giornata di Serie B
2004/2005. La situazione, alla vigilia
del fischio iniziale, è la seguente:
Salernitana e Vicenza quattordicesime
a 48, Arezzo e Cesena sedicesime a
47, Pescara diciottesimo a 46, Triestina diciannovesimo 45 e Crotone ventesimo a 44. Con Venezia e Catanzaro
già matematicamente retrocesse in C.
La formazione granata allenata da
Angelo Gregucci non si può quindi dire
ancora sicura di evitare i playout. Il problema è che l'impegno che attende la
Salernitana in questa 41a giornata non
è dei più agevoli.
All'”Arechi” è di scena l'Ascoli allenato
in panchina dal duo formato da Massimo Silva e Marco Giampaolo. Una
squadra che ha sorpreso tutti gli addetti
ai lavori e che è in piena lotta per centrare un piazzamento playoff. Mentre
così recita il calendario delle altre:
Cesena-Ternana, Empoli-Arezzo,
Vicenza-Bari, Perugia-Triestina e lo
scontro diretto Pescara-Crotone. C'è
quindi bisogno del sostegno del pubblico granata. Il presidente Aliberti lo sa.
E abbassa i prezzi dei tagliandi
d'ingresso che non diventano popolari,
ma qualcosa di più. Domenica 5 giugno
2005, ore 20. Il catino di Via Allende è
pieno di 30000 cuori granata pronti a
spingere la Gregucci band alla salvezza. L'inizio è da incubo. All'8' papera di
Ambrosio, Colacone ne approfitta e
porta in vantaggio l'Ascoli. L'ambiente
non si scompone e anzi continua a incitare i ragazzi della Salernitana ancora
più forte.
E gli effetti si vedono all'inizio della
ripresa. Al 47' è Palladino a trovare il
pareggio. Sessanta secondi dopo, Igor
Zaniolo insacca il punto del sorpasso. Il
punto del 2-1 finale. Il punto della salvezza. Già, perché i risultati concomi-
tanti regalano la salvezza alla Salernitana. Una salvezza che sarà poi vanificata dal fallimento della Salernitana
Sport a luglio.
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NOVARA
VICENZA
LATINA
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VICENZA
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12/12/2015
SERIE B
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18° GIORNATA
V. LANCIANO
PERUGIA
MODENA
CAGLIARI
TRAPANI
V. ENTELLA
CESENA
ASCOLI
LATINA
COMO
BRESCIA
19/12/2015
19° GIORNATA
NOVARA
SPEZIA
BARI
TERNANA
AVELLINO
CROTONE
SALERNITANA
LIVORNO
PRO VERCELLI
VICENZA
PESCARA
www.salernogranata.it
CLASS. MARCATORI 17° GIORNATA
LAPADULA (Pes) 9 TROTTA (Ave)
8 MOKULU (Ave)
GEJIO (Bre)
VANTAGGIATO (Liv) 8 CITRO (Tra)
BUDIMIR (Cro) 7 FARIAS (Cag)
PICCOLO (Lan) 7 MANIERO (Bar)
6
6
6
6
6
GALABINOV (Nov)
CAPUTO (Ent.)
RAICEVIC (Vic)
DE LUCA (Bar)
GABIONETTA (Sal)
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5
5
5
DONNARUMMA (Sal)
GIANNETTI (Cag)
RICCI (Cro)
CAPRARI (Pes)
GANZ (Com)
5
5
5
5
5
SUPERMERCAT
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Dove la convenienza è di casa
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Redazione
L’Intervista
Arch. Marco Petillo delegato allo sport del comune di Salerno
SALERN
GRANATA
www.salernogranata.it
A
bbiamo intervistato quest’oggi,
per la nostra rubrica, l’arch.
Marco Petillo, delegato allo
Sport del Comune di Salerno, tifosissimo della Salernitana.
Petillo ha, da ragazzo ha anch’egli
calcato i campi di calcio giocando da
dilettante in seconda categoria ottenedo discreti risultati, e da tanti anni
segue i granata. gli abbiamo chiesto
alcune cose sull’attuale momento della
Salernitana non certamente felice, e
così ci ha risposto.
“La città di Salerno si aspetta molto
dalla Salernitana, 10.000 tifosi sugli
spalti e tanti che la seguono in trasferta, meritano una squadra che non li
faccia soffrire, purtroppo i granata non
navigano in buone acque e speriamo
che si possa raggiungere al più presto
la quota salvezza stimata intorno ai 50
punti.
Da parte dell’amministrazione comunale di cui faccio parte come delegato
allo sport, abbiamo messo a disposizione della società il campo “Volpe”,
per gli allenamenti e per le squadre
giovanili, all’avanguardia come infrastruttura e questo non permette più
alibi alla società sulla questione allena-
menti, quindi mi aspetto che a Gennaio
la squadra si rinforzi come merita”
A proposito di rinforzi della squadra,
cosa si aspetta nel mese di Gennaio
che la società di via Allende faccia?
“Sicuramente la vendita di tanti calciatori tra Calil, Gori, Negro, ha portato ad
un indebolimento della rosa granata e
gli stessi adeso stanno facendo la
fortuna di altre squadre, come pure gli
infortuni che purtroppo ci sono stati
non possono rappresentare un alibi, mi
aspetto un potenziamento della difesa
e del centrocampo che al momento
sono deficitari”
La lega ha messo la gara con il Cagliari
all’Arechi, il giorno 24 Dicembre, vigilia
di Natale, creando molti malumori tra
gli stessi tifosi, cosa intende fare il
comune in merito?
“In accordo con il sindaco Napoli,
faremo gli opportuni passi presso il
Questore e il prefetto di Salerno per
poter anticipare la gara al 23. E’ inconcepibile inserire una gara del campionato cadetto nel giorno in cui i salernitani, per tradizione, usano dedicarsi
alle ultime spese di Natale, mentre i
commercianti, non possono recarsi
allo stadio per ovvi motivi”.
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La Rubrica
Consigli gastronomici per la trasferta di Modena
Andrea CRISCUOLO
SALERN
GRANATA
www.salernogranata.it
P
rima trasferta in Emilia Romagna
del campionato di Lega B
2015/16 per la Salernitana del
duo Lotito & Mezzaroma. I granata
sono di scena allo stadio Alberto
Braglia (22.000 spettatori- Viale Monte
Kosica 128/134) per una sfida davvero
delicata contro il Modena. L’avvocato
gastronomico Andrea Criscuolo, prima
di andare a tifare per la nostra squadra,
Vi consiglia di gustare le bonta’
enogastronomiche del territorio
modenese presso:
“Hosteria Giusti”
V i c o l o S q u a l o r e , M o d e n a Te l .
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Ottima cucina..la qualita’modenese
Gnocco fritto e salumi tradizionali con
misto formaggi
Lasagna con scamorza e zucca
Tortelli di zucca
Gnocchi in salsa di grappa
Tortellini in brodo
Cotechino impanato fritto con zabaione
Maialino
Pere al lambrusco allo zabaione caldo
Lambrusco DOC
Il primo piatto simbolo delle tavole
modenesi è senza dubbio il tortellino, lo
squisito ombelico di pasta sfoglia
ripieno di carne (maiale, prosciutto,
salsiccia; a volte mortadella) che si
mangia col cucchiaio, immerso nel
brodo. Se di maggiori dimensioni, si
parla di tortelloni, generalmente ripieni
di spinaci e ricotta, conditi col burro
sciolto e la salvia. Tra la pasta fresca,
deliziose sono le tagliatelle, ruvide e
rigorosamente tirate a mano, sottili o
più larghe a seconda dei gusti e servite
col ragù di carne o prosciutto, e le
lasagne, accompagnate anch’esse da
ragù e besciamella (ma buonissime
anche con altri condimenti). Ad esse
affini sono i pasticci al forno, realizzati
però con altri tagli di pasta (ziti,
maccheroni). Un primo curioso di
origine romagnola sono invece i
passatelli, vermicelli di una speciale
pasta molto ruvida preparata con
pangrattato, uova, parmigiano
reggiano e noce moscata. Tra le zuppe
è impedibile la pasta coi faglioli e le
cotiche, una delizia talmente ricca da
ordinare di solito come piatto unico.
Una variante sono i cosiddetti
chelzagatt, fagioli in umido e polenta
(fritta e non).
Tra i secondi piatti della cucina modenese troneggiano gli insaccati. Il cotechino, servito con lenticchie e purè,
cotto lesso, cela all’interno della budella animale un ricco ripieno di carne
tritata (parti nobili del maiale e cotenna
con spezie ed erbe aromatiche). Simile
al cotechino, ma dal gusto più deciso e
con le caratteristiche unghie del maiale, è l’altrettanto tradizionale zampone
– avvolto però direttamente nella
zampa anteriore. Entrambi hanno il
marchio IGP. Sempre sul modello di
questi due, sono ottimi – benché meno
diffusi – il tricorno o 'cappello del prete',
proveniente da Parma, e la salama da
sugo, di origine ferrarese.
Satolli ma pienamente soddisfati
corriamo poi allo stadio Braglia a
gridare SEMPRE COMUNQUE ED
OVUNQUE FORZA SALERNITANA.
ANDREA CRISCUOLO Salernitana
Gastronomic Lawyer
La Trasmissione
A
ssist, questo il nome della
nuova trasmissione via web,
edita da Salernogranata.it,
che vi accompagnerà per tutto il
campionato di serie B 2015/16.
La stessa andrà in onda ogni venerdì
sera alle ore 18.00, a partire dal 3
settembre p.v. e sarà condotta da
Armando Iannece e Caterina
Latronico e tratterà ovviamente di
Salernitana ma non solo, con
l’arricchimento dei contributi di
Mario Ruggiero mediante video,
interviste, allenamenti e soprattutto i
focus sulla partita precedente e sul
prossimo avversario.
Appuntamento dunque tutti i venerdì
con Assist, per rimanere sempre
informato sulla nostra squadra del
cuore.
Da questa settimana è attiva anche la
nuova pagina Facebook della trasmissione, dove potrete vedere e
“rivedere” la nostra trasmissione.
Vi aspettiamo!!!
Chi ama la Salernitana la segue su:
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Numero Iscrizione IVASS: E000376757
Iscrizione nell’elenco degli agenti in attività finanziaria ex art. 128 quar. del D.Lgs 385/93 n° iscr. OAM: A4482