pianificazione
Pianificazione e specie
sporadiche
Prime esperienze italiane in ambito del Progetto LIFE+ PProSpoT
di Ivana Fantoni
Marcello Miozzo
Emiliano Rella
L’articolo descrive un nuovo metodo di pianificazione sviluppato in ambito del progetto LIFE+
PProSpoT che definisce una metodologia di rilievo e di pianificazione idonea all’applicazione della selvicoltura d’albero sulle specie sporadiche. L’implementazione del metodo nelle
procedure standard di pianificazione della regione Toscana (SIPAFOR) lo renderà applicabile
su tutto il patrimonio forestale regionale. La sperimentazione è stata condotta all’interno dei
Complessi Forestali Regionali Colline Metallifere (GR) e Abetone - Melo Lizzano Spignana
(PT) per complessivi 800 ha.
Tra le azioni previste dal progetto LIFE+
PProSpoT (LIFE09 ENV/IT/000087), la 4,
quella della messa a punto ed applicazione
di un nuovo metodo di pianificazione in
favore della biodiversità forestale costituisce un’attività cardine per l’applicazione
di interventi selvicolturali a favore delle
specie sporadiche(1) su scala regionale.
Lo scopo dell’azione è quello di definire
una metodologia standardizzata da implementare nelle procedure regionali della Toscana i cui riferimenti metodologici
sono descritti nel manuale operativo “Riferimenti tecnici per la redazione dei Piani
di Gestione del Patrimonio Agricolo-Forestale della Regione Toscana” (D.G.R. n.
6679/2004). Obiettivo secondario è introdurre l’applicazione della selvicoltura per
le specie arboree sporadiche nei modelli
(1) Ai fini del Progetto le specie sporadiche sono
quelle individuate dalla Regione Toscana ed
elencate nell’articolo 12 del Regolamento DPGR
48/2003 più farnia, rovere e cerrosughera.
di pianificazione delle comprese colturali, in
modo da permettere una diffusa adozione
del modello di piano.
Metodologia di lavoro
La superficie interessata dall’Azione 4, all’interno dei Complessi Forestali Regionali Colline Metallifere (GR) e Abetone - Melo Lizzano Spignana (PT) (di seguito indicato
come Appennino Pistoiese) è complessivamente di 800 ha, ripartiti rispettivamente tra i due territori in 600 e 200 ha.
Il metodo di rilievo adottato prevede una
Fase 1 di rilievi estesi a tutti gli 800 ha
di superficie e una Fase 2 di rilievi da
concentrare in corrispondenza di quelle
particelle forestali dove si ritiene opportuno applicare la gestione per le specie
sporadiche. Di seguito si dettagliano le
sole attività inerenti rilievi ed elaborazioni
relativi alla gestione delle specie sporadiche, rimandando per la descrizione delle
procedure standard della pianificazione
forestale adottate alle specifiche previste
dai
Riferimenti tecnici della Regione ToTarghetta metallica numerata apposta alla base di una pianta
scana.
obiettivo individuata nella Fase 2.
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Sherwood
n .184
G iugno 2012
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