Il sensore magnetico degli smartphone nella didattica delle Scienze Fisiche Alfonso D’Ambrosio IIS J.F.Kennedy Via de Gasperi,20, 35043 Monselice (PD) [email protected] Viene mostrato l’utilizzo degli smartphone per la conduzione di semplici esperimenti di magnetismo in corrente alternata e continua. Vengono analizzati i dati sperimentali e la valenza didattica degli smartphone nelle scienze fisiche. 1. Introduzione Negli ultimi anni sono diversi gli studi che provano l’efficacia degli smartphone nella didattica delle scienze fisiche [Perez-Losada e Fort. 2012; Khun e Vogt., 2013] e sono numerosi gli esperimenti di fisica realizzabili con essi [Oprea e Miron, 2014 e Galante e Lombardi, 2014]. Nella nostra scuola è stato promosso un progetto pomeridiano sul Laboratorio Povero di Fisica utilizzando gli smartphone come strumento di misura, elaborazione e condivisione dei dati. Il progetto ha avuto una durata di 36 ore e sono stati utilizzati i sensori degli smartphone, per la conduzione di esperimenti di acustica, magnetismo e cinematica. Gli studenti coinvolti erano del secondo e terzo anno di un indirizzo tecnico e sono stati suddivisi in gruppi da quattro, ognuno con un suo ruolo. La metodologia utilizzata è l’IBSE, essi si muovevano liberamente tra la postazione di lavoro e l’aula informatica per fare ricerche in rete e per costruire l’apparato sperimentale. Il 90% degli studenti aveva un proprio tablet o smartphone. Esistono numerose App che sfruttano tutti i sensori di uno smartphone, la più completa è sicuramente l’App Physics Toolboox Suite, dove all’interno troviamo applicazioni che utilizzano il giroscopio, l’igrometro, l’accelerometro, il magnetometro. Nel progetto lo smartphone è stato utilizzato come strumento attraverso il quale gli studenti hanno effettuato misure, hanno condiviso dati, prodotto una relazione multimediale. Di seguito vengono discussi alcuni esperimenti realizzati con gli alunni e l’efficacia didattica degli smartphone nella raccolta e analisi dei dati . 2. Il campo magnetico indotto in un solenoide Partendo dal presupposto che il costo di un magnetometro per uso didattico è molto elevato e non sempre si trova nei laboratori scolastici, abbiamo pensato DIDAMATICA 2015 – ISBN 978-88-98091-38-6 che in uno smartphone il magnetometro è presente e viene utilizzato per il navigatore GPS e le mappe. Gli studenti hanno scaricato una applicazione ad hoc ed hanno testato il magnetometro su un fenomeno noto: il campo magnetico generato da un solenoide percorso da corrente alternata. E’ stato collegato un generatore di corrente alternata da 12V ad un solenoide. All’interno del solenoide si crea un campo magnetico alternato autoindotto che ha la stessa frequenza del campo elettrico del generatore [Amaldi, 2012]. Con il generatore è possibile variare la frequenza della corrente, mentre la frequenza del campo magnetico B viene misurata direttamente dal cellulare. L’applicazione permette di ottenere il campo B totale, ma anche le sue componenti x,y e z. La visualizzazione per componenti permette di verificare che il campo magnetico oscilla nel piano perpendicolare all’asse del solenoide, mentre la direzione del vettore B direzione è lungo l’asse (vedi Fig. 1). La risoluzione del cellulare è tale da non rilevare oscillazioni maggiori di 50 Hz, pertanto l’analisi è stata condotta su campi a bassa frequenza. 3. Verifica sperimentale della legge di Biot-Savart Un filo percorso da corrente elettrica continua I, genera un campo magnetico B, che giace nel piano perpendicolare alla direzione del filo, la cui intensità, in un punto a distanza R dal filo, è data da: 𝜇𝐼 𝐵= (1) 2𝜋𝑅 dove μ è la permeabilità magnetica del mezzo. Le linee di forza del campo B sono circonferenze concentriche e contenute nel piano ortogonale del filo. E’ stato realizzato il setup sperimentale visibile in Figura 2, dove un filo isolato viene collegato ad un generatore di corrente continua. Uno smartphone è stato posto ad una distanza R variabile dall’asse del filo e posizionato in maniera tale che la componente x del sensore fosse lungo la linea di tangenza delle linee di flusso. Fig.1 – Set-up sperimentale per la verifica della legge di Biot-Savart Genova, 15-17 Aprile 2015 Le misure in Tabella 1 indicano la misura della componente x del campo B, al variare della corrente I nel filo, si è tenuto conto del campo magnetico terrestre. Non conoscendo la posizione del sensore, si è deciso di assegnare un errore di 2mm sulla distanza pari alla metà dello spessore dello smartphone. I(A) 0,10±0,01 0,42±0,01 0,94±0,01 1,34±0,01 1,83±0,01 2,34±0,01 2,90±0,01 B(T) (0,6±0,2)10-6 (2,1±0,2)10-6 (4,8±0,2)10-6 (6,6±0,2)10-6 (8,4±0,2)10-6 (12,0±0,2)10-6 (14,6±0,2)10-6 Tabella 1 – Misura del campo magnetico generato da un filo rettilineo percorso da una corrente I, in un punto a distanza R=4,8cm da esso. I dati sperimentali sono consistenti con la (1) e dal fit del dati sperimentali ricaviamo la misura della permeabilità magnetica dell’aria, 𝜇 = (1,32 ± 0,06)10−6 𝐻/𝑚, compatibile con il valore presente in letteratura [Amaldi, 2012]. Tenendo costante la corrente I del generatore, abbiamo misurato la relazione tra il campo B e la distanza dall’asse del filo, la figura 2 mostra la proporzionalità diretta tra B ed I e l’inversa proporzionalità tra B ed R, in accordo con la formula (1). Fig.2 – Dipendenza funzionale tra B,I ed R per la verifica della legge di Biot-Savart. 4. Analisi dei risultati ottenuti ed efficacia didattica I risultati ottenuti conducono a due riflessioni importanti sulle potenzialità fisiche e didattiche degli smartphone: 1- L’alta tecnologia dei sensori di un cellulare ha permesso di misurare grandezze con una percentuale di errore al di sotto del 10% ed ha consentito di svolgere esperimenti difficilmente realizzabili con la strumentazione didattica a DIDAMATICA 2015 – ISBN 978-88-98091-38-6 disposizione nelle nostre scuole. Il cellulare diventa il solo strumento con il quale sperimentare alcuni fenomeni fisici. L’utilizzo di un magnetometro presente nei sensori degli smartphone permette di condurre analisi qualitative e quantitative di campi magnetici in tre dimensioni. 2- Da un questionario finale in uscita emerge che i ragazzi sono più propensi ad utilizzare lo smartphone, perché “è più facile”, “è un mio strumento”, “è un oggetto che reputano “familiare”, che conoscono bene e sanno usarlo autonomamente, “è alla moda”, possono portarlo ovunque e fare esperimenti anche a casa (in tal senso i ragazzi hanno effettuato misure del campo magnetico generato da apparecchiature elettroniche, quali TV, microonde, Pc, un altro cellulare). Il cellulare diventa uno strumento tuttofare, con il quale non solo effettuare misure, ma anche condividere elaborarli e discuterli in tempo reale sui social network (la maggior parte delle App permettono il salvataggio di un file delle misure e la registrazione in tempo reale del flusso dati). In tutte le esperienze il docente ha svolto il ruolo di guida, risolvendo situazioni di stallo o ponendo domande stimolo. 5. Conclusioni La scoperta delle scienze fisiche attraverso gli esperimenti è sempre preferibile. L’augurio è che lo sviluppo crescente di App Scientifiche gratuite e non, porti l’insegnante ad utilizzare gli smartphone come ambiente di apprendimento, come potenziale di stimolo e come strumento di misura alla pari degli altri che si trovano in laboratorio. Dell’utilizzo di tali applicazioni ne potrebbero beneficiare anche le recenti proposte di flipped classroom, MOOC o corsi online a singolo utente (SPOCs). Bibliografia Amaldi, U., L’Amaldi per il Licei Scientifici vol.2, Zanichelli, Bologna, 2012. Galante, L., lombardi, A.M., Acustica con una bic e uno smartphone, La Fisica nella scuola, XLVI,2, 2014, 54-58. Khun, J., Vogt, P., Applications and examples of Experiments with Mobile Phones and Smartphone on Physics Lessons, Frontiers in Sensors, 1, 4, 2013, 16-27 Oprea,M. Miron, C., Mobile phones in the modern teaching of physics, Romanian reports in Physics, 66,4, 214, 1236-1252 Perez-Losada, J., Fort, J., Using Smart Phones To Enhance Undergraduate Learning In Laboratory Classes, 7th congres International de Docencia universitaria I Innovacio, Barcelona, 2012. Genova, 15-17 Aprile 2015