L’ORGANIZZAZIONE SOCIO-SANITARIA NELLA REGIONALIZZAZIONE
DELLA SANITA’
Bologna 9 Maggio 2011
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Parola Chiave :Integrazione socio sanitaria:
Invecchiamento … aumento patologie
croniche invalidanti …immigrazione ….
Nuove povertà …. Alcolismo …. Nuove
dipendenze … variazioni climatiche ….
Cambiamenti socio culturali ….
Riduzione disponibiltà finanziarie … taglio
del fondo sociale
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Il sistema sanitario si trasforma
in un sistema socio sanitario
dove le due anime
dell’assistenza al benessere
della persona collaborano in
modo sinergico
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Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3
"Modifiche al titolo V della parte seconda
della Costituzione"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 248
del 24 ottobre 2001
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Art. 1.
1. L'articolo 114 della Costituzione è sostituito dal
seguente:
"Art. 114. - La Repubblica è costituita dai Comuni,
dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle
Regioni e dallo Stato.
I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le
Regioni sono enti autonomi con propri statuti,
poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla
Costituzione.
Roma è la capitale della Repubblica. La legge
dello Stato disciplina il suo ordinamento".
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1. L'articolo 117 della Costituzione è sostituito
dal seguente:
"Art. 117. - La potestà legislativa è esercitata
dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della
Costituzione, nonché dei vincoli derivanti
dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi
internazionali.
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Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:
a) politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti
dello Stato con l'Unione europea; diritto di asilo e condizione
giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione
europea;
b) immigrazione;
c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose;
d) difesa e Forze armate; sicurezza dello Stato; armi,
munizioni ed esplosivi;
e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela
della concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e
contabile dello Stato; perequazione delle risorse finanziarie;
f) organi dello Stato e relative leggi elettorali; referendum
statali; elezione del Parlamento europeo;
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g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti
pubblici nazionali;
h) ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia amministrativa
locale;
i) cittadinanza, stato civile e anagrafi;
l) giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia
amministrativa;
m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti
civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale;
n) norme generali sull'istruzione;
o) previdenza sociale;
p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali
di Comuni, Province e Città metropolitane;
q) dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale;
r) pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo
statistico e informatico dei dati dell'amministrazione statale, regionale e
locale; opere dell'ingegno;
s) tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali.
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COMPITI REGIONALI

Sono materie di legislazione concorrente
quelle relative a: rapporti internazionali e
con l'Unione europea delle Regioni;
commercio con l'estero; tutela e sicurezza
del lavoro; istruzione, salva l'autonomia
delle istituzioni scolastiche e con
esclusione della istruzione e della
formazione professionale; professioni;
ricerca scientifica e tecnologica e sostegno
all'innovazione per i settori produttivi;
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Legge 833 /78
‘La legge regionale stabilisce altresì norme per la
gestione coordinata ed integrata dei servizi dell'unità
sanitaria locale con i servizi sociali esistenti nel territorio’
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Decreto Legislativo 19 giugno 1999, n. 229
"Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario
nazionale’

2-sexies. La regione disciplina altresi':
a) l'articolazione del territorio regionale in unita' sanitarie
locali, le quali assicurano attraverso servizi direttamente
gestiti l'assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e
di lavoro, l'assistenza distrettuale e l'assistenza
ospedaliera
c) la definizione dei criteri per l'articolazione delle unita'
sanitarie locali in distretti, da parte dell'atto di cui all'articolo
3, comma 1-bis, tenendo conto delle peculiarita' delle zone
montane e a bassa densita' di popolazione;
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Art. 3-quater
(Distretto)
1. La legge regionale disciplina l'articolazione in
distretti dell'unita' sanitaria locale. Il distretto e'
individuato, sulla base dei criteri di cui all'articolo 2,
comma 2-sexies, lettera c), dall'atto aziendale di cui
all'articolo 3, comma 1-bis, garantendo una
popolazione minima di almeno sessantamila abitanti,
salvo che la regione, in considerazione delle
caratteristiche geomorfologiche del territorio o della
bassa densita' della popolazione residente, disponga
diversamente.
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2. Il distretto assicura i servizi di assistenza primaria
relativi alle attivita' sanitarie e sociosanitarie di cui all'
articolo 3-quinquies, nonche' il coordinamento delle
proprie attivita' con quella dei dipartimenti e dei servizi
aziendali, inclusi i presidi ospedalieri, inserendole
organicamente nel Programma delle attivita' territoriali.
Al distretto sono attribuite risorse definite in rapporto
agli obiettivi di salute della popolazione di riferimento.
Nell'ambito delle risorse assegnate, il distretto e' dotato
di autonomia tecnico-gestionale ed economicofinanziaria, con contabilita' separata all'interno del
bilancio della unita' sanitaria locale.
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Art. 3-quinquies
(Funzioni e risorse del distretto)
2. Il distretto garantisce:
a) assistenza specialistica ambulatoriale;
b) attivita' o servizi per la prevenzione e la cura delle
tossicodipendenze;
c) attivita' o servizi consultoriali per la tutela della salute
dell'infanzia, della donna e della famiglia;
d) attivita' o servizi rivolti a disabili ed anziani;
e) attivita' o servizi di assistenza domiciliare integrata;
f) attivita' o servizi per le patologie da HIV e per le patologie in fase
terminale.
3. Trovano inoltre collocazione funzionale nel distretto le
articolazioni organizzative del dipartimento di salute mentale e del
dipartimento di prevenzione, con particolare riferimento ai servizi
alla persona.
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Art. 3-septies
(Integrazione sociosanitaria)
1. Si definiscono prestazioni sociosanitarie tutte le attivita' atte a
soddisfare, mediante percorsi assistenziali integrati, bisogni di salute
della persona che richiedono unitariamente prestazioni sanitarie e azioni
di protezione sociale in grado di garantire, anche nel lungo periodo, la
continuita' tra le azioni di cura e quelle di riabilitazione.
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2. Le prestazioni sociosanitarie comprendono:
a) prestazioni sanitarie a rilevanza sociale, cioe' le attivita'
finalizzate alla promozione della salute, alla prevenzione,
individuazione, rimozione e contenimento di esiti
degenerativi o invalidanti di patologie congenite e acquisite;
b) prestazioni sociali a rilevanza sanitaria, cioe' tutte le
attivita' del sistema sociale che hanno l'obiettivo di
supportare la persona in stato di bisogno, con problemi di
disabilita' o di emarginazione condizionanti lo stato di
salute.
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Legge 8 novembre 2000, n. 328
"Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di
interventi e servizi sociali"
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Art. 8.
(Funzioni delle regioni)
3. Alle regioni, nel rispetto di quanto previsto dal decreto
legislativo 31 marzo 1998, n. 112, spetta in particolare
l'esercizio delle seguenti funzioni:
a) determinazione, entro centottanta giorni dalla data di entrata
in vigore della presente legge, tramite le forme di concertazione
con gli enti locali interessati, degli ambiti territoriali, delle
modalità e degli strumenti per la gestione unitaria del sistema
locale dei servizi sociali a rete. Nella determinazione degli
ambiti territoriali, le regioni prevedono incentivi a favore
dell'esercizio associato delle funzioni sociali in ambiti territoriali
di norma coincidenti con i distretti sanitari già operanti per le
prestazioni sanitarie, destinando allo scopo una quota delle
complessive risorse regionali destinate agli interventi previsti
dalla presente legge;
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Piano sanitario Nazionale 2003 2005:
‘Promuovere il territorio quale sede di assistenza
e di governo dei percorsi sanitari e socio sanitari’
‘promuovere una rete integrata di servizi sanitari
e sociali per l’assistenza ai malati cronici, agli
anziani e ai disabili’
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E oggi?
Ogni distretto è stato creato, costruito,
trasformato e ritrasformato in base ai contesti
locali, ai Direttori Generali, ai sindaci, ……..
E non ultimi ai Direttori dei Distretti.
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Distretto Operativo
Emergenza quotidiana
-Progetti a breve termine
-Grande volumi attività
-Performance misurabili
-Gratificazione nel soddisfare le
esigenze degli utenti
-Molta distanza dai vertici aziendali
-Grande vicinanza alle prime linee
-Scarsa autorevolezza aziendale
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Distretto Gestionale
-Gestione per progetti
-Progetti a medio-lungo termine
-Medi volumi attività
-Performance in parte misurabili
-Gratificazione nel gestire la
condivisione
-Frustrazione nel perseguire
obiettivi
-Poca distanza dai vertici
aziendali
-Medio alta autorevolezzaBologna 9 Maggio 2011
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Distretto teorico tutelante:
-Gestione per progetti gestiti da altri
-Progetti a lungo-infinito termine
-Nulli volumi attività
-Performance assolutamente non
misurabili
-Gratificazione nel gestire l’allineamento
aziendale
-Frustrazione nel capire gli obiettivi
-Coincidenza con i vertici aziendali
-Alta autorevolezza aziendale (almeno
percepita)
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Distretto Misto
-A volte gestione per progetti
-Progetti a breve-medio-lungo termine
-Volumi attività variabili
-Performance in parte misurabili
-Gratificazione nel gestire il caos
-Frustrazione nel non avere obiettivi
-Distanza non individuabile dai vertici
aziendali
-Considerato un venduto alla Direzione, ma
inaffidabile dalla Direzione
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L’organizzazione
distrettuale in liguria

Riferimenti normativi:
 Legge Regionale n.12/2006
 Legge Regionale n.41/2006
 D.G.R. 1662/2008
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Legge regionale n.12/2006

La legge regionale istituisce
- il distretto sociosanitario, dimensione territoriale in
cui si integrano le funzioni sociali complesse e le
funzioni sanitarie. I confini territoriali del distretto
sociosanitario coincidono con i confini del distretto
sanitario
- gli ambiti territoriali sociali, comprendono il territorio
di più comuni che si associano per gestire i servizi
sociali di base. Gli ambiti territoriali sociali sono
ricompresi nel territorio del distretto sociosanitario
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


La rappresentanza dell’ATS è affidata alla
Conferenza dei Sindaci che elegge un
Presidente e ha sede presso il Comune
con il maggior numero di abitanti
Comitato dei sindaci di Distretto socio
sanitario
Conferenza dei Sindaci dell’ASL
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
Disciplina le modalità di realizzazione del Piano
Sociosanitario del Distretto






:
Analisi e valutazione dei bisogni della
popolazione
Obiettivi per migliorare le condizioni di vita e di
salute
Individuazione e quantificazione delle risorse
umane e finanziarie disponibiolil
Programma degli investimenti sociali e
sociosanitari
Funzionamento della UVM
Interazioni con le politiche della scuola,
formazione, lavoro cultura etc,
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


Sportello integrato socio sanitario:
Organizza l’accesso unificato alle
prestazioni
Svolge compiti di informazione
sull’offerta dei servizi, orientamento e
supporto alla fruizione delle
prestazioni socio sanitarie e segnala
le situazioni complesse ai servizi
sociosanitaria
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Delibera di Giunta
Regionale n.1662/2008
‘Il distretto Sanitario rappresenti la sede di
governo e di erogazione delle prestazioni relative
alle cure primarie…le Aziende Sanitarie devono
collocarvi, oltre che le attivita di medicina
generale e pediatrica, tutte le prestazioni
ambulatoriali, da integrare con quelle ospedaliere,
quali:
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a. Gli interventi a favore dello sviluppo dei minori,
tutela maternità e nucleo familiare
b. Le cure domiciliari
c. Gli interventi per la cura e riabilitazione della
disabilità
d. L’erogazione delle prestazioni
protesiche e di carattere integrativo
e. L’erogazione delle prestazioni sociosanitarie
come autosufficienza etc.
f. Collegamenti con le equipes della Salute
Mentale e Dipendenze Bologna
e del9 Maggio
Dip.2011di Prevenzione
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g. Accesso e avvio alla residenzialità e
semiresidenzialità extraospedaliera
e. Erogazione diretta dei farmaci
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Articolazione Dipartimento
Area di carattere gestionale che
Raccorda i distretti, gestisce le
convenzioni e provvede agli affari
finanziari del Dipartimento e
provvede alle incombenze
dell’accreditamento
Area tecnico clinica che provvede
al Governo Clinico relativamente ai
LEA collegati a minori, anziani,
disabili e predisponendo protocolli
con Dip. Sal Ment e di Prevenzione
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Che deve fare il distretto
Deve assumere la responsabilità della
gestione corrente delle risorse umane e
dell’erogazione di tutte le attività sopra
individuatee che allo stesso è assicurata
autonomia tecnico funzionale
utilizzando il budget concordato con il
Dipartimento e con i Distretti
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Deve provvedere ad omogeneizzare nel
territorio di propria competenza
l’erogazione dei servizi razionalizzando
e gestendo unitariamente i servizi di
carattere generale,amministrativi,
tecnici e contabili e puntando su
economie di scala
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POPOLAZIONE
LIGURE
Provincia
Totale
Maschi
Femmine
IM
221885
106286
115599
SV
287315
136845
150470
GE
883180
417698
465482
SP
223606
106764
116842
1615986
767593
848393
totale
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Indice di vecchiaia
Indice di vecchiaia per Province
Anno: 2009
Fonte: ISTAT
PROVINCIA
TOTALE
MASCHI
FEMMINE
Imperia
301,32
266,53
362,09
Savona
266,04
234,36
309,43
Genova
343,84
300,5
372,51
La Spezia
321,34
271,78
379,77
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LA SANITA’ LIGURE

Fino al 2010: 5 ASL
3 AO
3 IRCS
(Galliera,Gaslini, IST)
Dal 2010 :
5 ASL
1 AO
2 IRCS
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Distretti Sanitari





In Liguria esistono 19 Distretti
Socio Sanitari così suddivisi per
Provincia:
Imperia :3
Savona :4
Genova :9
La Spezia:3
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Alcuni dati sui distretti


L’estensione territoriale media
del distretto è di circa 260 Kmq
La popolazione media residente
è di 87000 ab.ca
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


La media del personale medico
assegnato al Distretto è di 1.8
unità
La media del personale
infermieristico assegnato al
distretto è di 24 unità
16 distretti gestiscono
direttamente l’A.D.I.
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
6 Distretti gestiscono direttamente
l’Assistenza Protesica

16 Distretti gestiscono direttamente i
trasporti sanitari e le cure all’estero
11 su 19 Distretti partecipano al
monitoraggio dell’appropriatezza
farmaceutica

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



In 12 distretti su 19 il Direttore del Distretto
partecipa ai Comitati Aziendali
In 12 distretti su 19 esiste la Commissione
sulla prescrizione ambulatoriale
In 11 distretti su 19 esistono procedure
scritte per la dimissione protetta
In 7 distretti su 19 esistono procedure
scritte per gli interventi domiciliari dei
medici ospedalieri
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

In tutti i distretti esiste un
regolamento UVM
Il numero medio annuale di
UVM effettuate in regione è di 33
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DIRETTORI SOCIALI, CHI SONO:
ASSISTENTI SOCIALI SCELTI DAI COMUNI
IN GENERE FUNZIONARI CHE RICEVONO
UN’INCARICO DIRIGENZIALE
FIGURE ‘DEBOLI’
SPESSO OSTEGGIATE DAGLI ALTRI
DIRIGENTI COMUNALI
IL LORO COSTO VIENE SUDDIVISO SU TUTTI
I COMUNI DELL’AMBITO SOCIALE
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CRITICITA’



RAPPORTI CON L’OSPEDALE
RESISTENZA DELLE VECCHIE
STRUTTURE TERRITORIALI AL
CAMBIAMENTO
VISIONE DEL DISTRETTO COME
‘CONTENITORE’ DOVE
SCARICARE PROBLEMI E
RESPONSABILITA’ MA NON
RISORSE
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L`organizzazione socio-sanitaria nella regionalizzazione