In collaborazione con: Giovani Ingegneri Bresciani PROVE E CONTROLLI NON DISTRUTTIVI PER LA VERIFICA DEGLI EDIFICI ESISTENTI SECONDO LA NORMATIVA SISMICA E LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI Brescia 15 giugno 2007 ing. Marco BROGNOLI STUDIO IDES – Indagini Diagnostiche Edifici Storici www.idesweb.it D.M. 14/09/2005 NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI (S.O. N. 159 - G.U. N. 222 DEL 23/09/02005) EDIFICI NUOVI N.B. EDIFICI ESISTENTI 23.05.2007 - Riunione Tecnica Interregionale per l’esame della bozza aggiornata al 24.04.2007 ORD. P.C.M. N. 3274 DEL 20/03/2003 e s.m.i. Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica (S.O. N. 72 - G.U. N. 105 DEL 08/05/2003) VALUTAZIONE DI SICUREZZA SISMICA DI EDIFICI ESISTENTI STRATEGICI E RILEVANTI N.B. Luglio 2006 - Linee Guida per l’applicazione al patrimonio culturale (Prof. Calvi) Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI NUOVE COSTRUZIONI (Cap. 8 – Collaudo) Il collaudatore, nell’ambito della propria responsabilità e discrezionalità, potrà – dovrà (bozza del 23.4.07) - richiedere tutti quegli accertamenti, studi, indagini, sperimentazioni e ricerche utili per formarsi il convincimento della sicurezza, della durabilità e della collaudabilità dell’opera, in particolare: 1. PROVE DI CARICO 2. PROVE SUI MATERIALI MESSI IN OPERA anche mediante prove non distruttive (Par. 11.1.6 - Controllo della resistenza del calcestruzzo in opera) 3. MONITORAGGIO PROGRAMMATO di grandezze significative del comportamento dell’opera da proseguire anche dopo il collaudo della stessa 4. ESAMINARE LE INDAGINI ESEGUITE in fase di progettazione e costruzione come prescritti nelle N.T.C. (bozza del 23.4.07) Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI INTERVENTI SULLE COSTRUZIONI ESISTENTI (Cap. 9) Interventi finalizzati all’aumento della sicurezza della costruzione: CONSOLIDAMENTO* conferire alla struttura un grado di sicurezza maggiore RIPARAZIONE riportare la sicurezza dell’opera al livello precedente al danno Interventi conseguenti a nuove esigenze e/o trasformazioni della costruzione: ADEGUAMENTO in caso di ampliamento e/o sopra elevazione in caso variazione d’uso con aumento di carichi MIGLIORAMENTO conferire all’intera struttura un maggior grado di sicurezza * non previsto nell’ultima bozza delle N.T.C. Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PER TUTTI GLI INTERVENTI DI ADEGUAMENTO, MIGLIORAMENTO e CONSOLIDAMENTO AI SENSI DELLE NORME TECNICHE, I PROGETTI DEVONO PREVEDERE: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Rilievo plano-altimetrico della costruzione; Rilievo strutturale, comprese le strutture di fondazione; Rilievo dello stato fessurativo e/o distorsivo della struttura; Analisi dell’evoluzione storica-costruttiva della costruzione; Studio geologico e analisi geotecnica (ove necessario); Indagine sismica del sito (ove necessario); Indagini sui terreni delle strutture di fondazione (ove necessario); Indagini sui materiali e valutazione dello stato di conservazione e di resistenza residua, da definire con prove sperimentali; 9. Rilievo di dissesti, cause, entità; 10. Valutazione delle condizioni di sicurezza della struttura nello stato ante-intervento; 11. Relazione motivata dell’intervento; 12. Verifica della sicurezza della struttura nello stato di post-intervento e nel corso delle fasi esecutive. Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 Ordinanza P.C.M. N. 3274/2003 e s.m.i. E’ fatto OBBLIGO, entro il 20 marzo 2008, procedere a VALUTAZIONE DI SICUREZZA SISMICA degli edifici esistenti di interesse strategico e di rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile. STRATEGICI: - sedi di amministrazioni provinciali, comunali, di comunità montane - ospedali e strutture sanitarie con pronto soccorso - sedi di A.U.S.L. con funzioni connesse alla gestione delle emergenze - centrali operative 118 e centri funzionali di protezione civile RILEVANTI: - asili nido e scuole dalle materne alle superiori - strutture ricreative, sportive, culturali e di intrattenimento in genere, - edifici aperti al culto - strutture sanitarie e/o socio-assistenziali con ospiti non autosufficienti, (ospizi, orfanotrofi, ecc,) - edifici aperti al pubblico, destinati all’erogazione di servizi, suscettibili di grande affollamento (banche, centri commerciali, ecc.) - edifici il cui collasso può determinare danni significativi al patrimonio storico, artistico e culturale (musei, biblioteche, chiese, ecc.) Fonti: DECRETO del 21.11.2003 d.u.o. Sicurezza, Polizia Locale e Protezione Civile R. Lombardia DECRETO del 21.10.2003 c.d. Protezione Civile Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 MOTIVAZIONI DELLA VALUTAZIONE SISMICA “L’ordinanza è nata dalla necessità di dare una risposta rapida e integrata alle esigenze poste dal rischio sismico, una risposta che non poteva ulteriormente essere ritardata, visto il ripetersi di eventi sismici calamitosi che hanno interessato anche zone non classificate sismiche”. (Dipartimento della Protezione Civile – Ufficio Servizio Sismico Nazionale, Nota del 4 giugno 2003). “La valutazione è legata alla duplice necessità: a) di non dover gestire situazioni di elevato rischio sismico che risultano in realtà infondate. Basti pensare alle conseguenze di tipo sociale ed economico di un giudizio infondato di elevato rischio sismico in una scuola. b) di non doversi trovare, come spesso successo in passato, in condizioni di ignoranza nei confronti di situazioni di elevato rischio sismico. Da questo punto di vista è necessario individuare tutte le possibili cause di vulnerabilità delle opere da verificare.” (Linee Guida della Regione Lazio - D.R.G. 4 agosto 2006 Collaborazione istituzionale con l’Ufficio S.S.N del Dipartimento della Protezione Civile). Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 Ordinanza P.C.M. N. 3274/2003 e s.m.i. Oltre che per gli edifici strategici e rilevanti, è fatto obbligo procedere alla valutazione di sicurezza sismica PER L’ADEGUAMENTO DI TUTTI GLI EDIFICI ESISTENTI nei progetti per interventi di: SOPRAELEVAZIONE DELLA STRUTTURA AMPLIAMENTO DELL’EDIFICIO VARIAZIONE DI CLASSE E/O DESTINAZIONE con incremento dei carichi originari superiori al 20% INTERVENTO STRUTTURALE volto a trasformare l’edificio ... stessa casistica ripresa dalla ultima bozza delle Norme Tecniche per le Costruzioni Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 VALUTAZIONE DI SICUREZZA SISMICA “Si intende un PROCEDIMENTO QUANTITATIVO volto a stabilire se un edificio esistente è in grado o meno di resistere alla combinazione sismica di progetto” (par. 11.2) “La valutazione della sicurezza ed il progetto degli interventi sono normalmente affetti da un GRADO DI INCERTEZZA diverso da quello degli edifici di nuova progettazione. Ciò comporta l’impiego di adeguati fattori di confidenza” (par. 11.1) OGNI EDIFICIO E’ UN CASO A SE’: “le norme forniscono gli elementi per la valutazione dei singoli edifici ed i risultati non sono estendibili a edifici diversi pur appartenenti alla stessa tipologia” (par. 11.2) La quantità e la qualità dei dati acquisiti determina il metodo di analisi e i valori dei FATTORI di CONFIDENZA (FC) da applicare alle proprietà dei materiali: “le resistenze medie ottenute dalle prove in-situ vanno divise per i fattori di confidenza”, prima di essere utilizzare nelle formule di capacità degli elementi strutturali. (par. 11.2.4) Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 LIVELLI DI CONOSCENZA Al par. 11.2.3.3. si distinguono i tre livelli di conoscenza: LC1: conoscenza limitata LC2: conoscenza adeguata LC3: conoscenza accurata Gli aspetti che definiscono i livelli di conoscenza sono GEOMETRIA DETTAGLI COSTRUTTIVI PROPRIETA’ DEI MATERIALI Un livello di conoscenza si intende raggiunto quando i tre aspetti vengono analizzati e definiti ad un livello pari o superiore Le fonti da considerare per l’acquisizione dei dati sono: documenti di progetto rilievo strutturale prove in situ e/o in laboratorio Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 LIVELLI DI CONOSCENZA DI EDIFICI IN C.A. LC Geometria Dettagli costruttivi Proprietà dei materiali Metodo di analisi FC Progetto simulato + verifiche in situ limitate Prove in situ limitate Analisi lineare statica o dinamica 1,35 (74%) Disegni costruttivi incompleti + verifiche in situ limitate Oppure verifiche in situ estese Specifiche di progetto o certificati di prova (originali) + Prove in situ limitate Oppure Prove in situ estese Tutti 1,20 Disegni costruttivi incompleti + verifiche in situ limitate Oppure verifiche in situ esaustive Specifiche di progetto o certificati di prova (originali) + Prove in situ estese Oppure Prove in situ esaustive Tutti (armature) LC1 LC2 Da disegni di carpenteria originali + rilievo a campione Oppure LC3 Rilievo exnovo completo Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it (83%) 1,00 (100%) 15.06.2007 LIVELLI DI CONOSCENZA DI EDIFICI IN C.A. VERIFICHE e PROVE VERIFICHE SUI DETTAGLI COSTRUTTIVI PROVE PER LE PROPRIETA’ DEI MATERIALI Per ogni tipo di elemento “primario” (trave, pilastro, ecc.) LIMITATE La quantità e disposizione dell’armatura è verificata per almeno il 15% degli elementi 1 provino di cls. per 300 m2 di piano dell’edificio 1 campione di armatura per piano dell’edificio ESTESE La quantità e disposizione dell’armatura è verificata per almeno il 35% degli elementi 2 provini di cls. per 300 m2 di piano dell’edificio 2 campioni di armatura per piano dell’edificio ESAUSTIVE La quantità e disposizione dell’armatura è verificata per almeno il 50% degli elementi 3 provini di cls. per 300 m2 di piano dell’edificio 3 campioni di armatura per piano dell’edificio N.B. E’ consentito sostituire alcune prove distruttive, non più del 50% con un più ampio numero, almeno il triplo, di PROVE NON DISTRUTTIVE, singole o combinate, tarate su quelle distruttive Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PRINCIPALI INDAGINI SU CALCESTRUZZO CAROTAGGIO E PROVA A COMPRESSIONE PROFONDITA’ DI CARBONATAZIONE MAGNETOMETRIA PROVA DI ESTRAZIONE PULL-OUT PROVA PENETROMETRICA (Windsor) PROVA SCLEROMETRICA PROVE ULTRASONICHE PROVE COMBINATE (SonReb) PROVA PETROGRAFICA SU SEZIONE SOTTILE ASSORBIMENTO SUPERFICIALE DELL’ACQUA TERMOGRAFIA ALL’INFRAROSSO Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 CAROTAGGIO E PROVA A COMPRESSIONE Stima della resistenza cubica locale convenzionale a compressione di calcestruzzo, mediante prova a compressione su provini ricavati da carote. Norme: ASTM C 39 - BS EN 12504-1:2000 - UNI EN 12504-1:2002 - UNI EN 12390-3:2003 - UNI 10766:1999 ACI 214,4R-03 - DM 14.09.2005 - L. 1086/71 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 CAROTAGGIO E PROVA A COMPRESSIONE PREPARAZIONE DEL CAMPIONE IN CALCESTRUZZO Taglio Rettifica, al fine di ottenere facce sufficientemente piane, parallele e ortogonali all’asse del taglio Esame visivo Conservazione nell'atmosfera del laboratorio per almeno tre giorni Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 FATTORI D’INFLUENZA I risultati forniti dal carotaggio NON CORRISPONDONO a quelli che si otterrebbero con prove condotte su cubi confezionati durante il getto, a causa della diversità dell’ambiente di maturazione e dei danni prodotti dall’estrazione. I principali fattori connessi col metodo di prova sono indicati in ACI - AMERICAN CONCRETE INSTITUTE 214.4R-03 “Guide for Obtaining Cores and Interpreting Compressive Strenght Results” (2003) “Istruzioni tecniche. Criteri per lo svolgimento di indagini diagnostiche finalizzate alla valutazione della qualità dei materiali in edifici esistenti in cemento armato” della Regione Toscana (luglio 2004) Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 FATTORI D’INFLUENZA Direzione di perforazione: perforazioni perpendicolari alla direzione del getto producono una diminuzione di resistenza variabile tra il 5% e l’8% per conglomerato avente resistenza caratteristica di 250 kg/cm2, mentre è praticamente nulla per resistenza caratteristica di 400 kg/cm2. Perforazioni in direzione parallela a quella di getto comportano riduzioni minori (Barbarito, 1993). Dimensioni del campione: i valori della resistenza del conglomerato sono influenzati dal diametro, dall’altezza della carota (H/D) e dalla dimensione massima dell’inerte. Condizioni di umidità del campione: campioni asciutti hanno resistenze maggiori del 10-14% rispetto agli stessi in condizioni umide (Bartlett - MacGregor, 1994); Î prima della prova il campione va conservato in ambiente adeguato Armature metalliche: la presenza di spezzoni d’armatura induce possibili incrementi di resistenza del provino, per cui nella valutazione dei risultati è necessario apportare delle riduzioni in misura difficilmente quantificabile (Rossetti, 1999) Î va evitato il prelievo di carote inglobanti spezzoni d’armatura Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 INTERPRETAZIONE DEI DATI L’elaborazione tiene conto dei fattori d’influenza attraverso dei coefficienti correttivi che, applicati al valore Rcar, consentono di ottenere il valore di resistenza a compressione del calcestruzzo in situ. Rcil = α · β · K1 · K2 · K3 · Rcar Rcub = K4 · Rcil K1 K2 K3 K4 Direzione di perforazione dei getti Rapporto lunghezza/diametro Dimensioni dei campione e dell’inerte Forma del campione α β Umidità del campione Disturbo durante la perforazione Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 INTERPRETAZIONE DEI DATI Rcar = Resistenza di carota, ovvero resistenza misurata dalla rottura della carota. Il valore viene fornito dalla prova a compressione in Laboratorio dividendo il carico massimo per l’area della sezione trasversale, calcolata dal diametro medio. Rcil = Resistenza cilindrica, ovvero di un provino cilindrico standard (rapporto di snellezza H/D=2). Si ottiene tramite coefficienti correttivi che consentono di depurare il valore di resistenza Rcar da fattori perturbativi (eventuale disturbo causato dalle operazioni di prelievo, rapporto di snellezza ≠2, direzione di perforazione, presenza di barre d’armatura). Rcub = Resistenza effettiva cubica, ovvero resistenza di un provino cubico standard (lato 150 mm) al momento del carotaggio sulla struttura esaminata. Il valore si ottiene moltiplicando Rcil per un fattore di correzione che tiene conto delle diverse dimensioni di un provino cubico rispetto ad uno cilindrico standard, con diametro di 100 mm (Ursella, 2005). Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 INTERPRETAZIONE DEI DATI Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 STIMA DELLA RESISTENZA CUBICA CARATTERISTICA In letteratura vi sono numerosi metodi per determinare la resistenza cubica convenzionale del calcestruzzo, ossia equivalente ai "controlli di accettazione" del cls a 28 giorni per strutture nuove, stabiliti dai DM 09.01.1996 e DM 14.09.2005 (American Concrete Society, Cestelli Guidi, ecc.). Per tenere conto dei FATTORI PERTURBATIVI dovuti alle operazioni di getto, alle differenti condizioni termoigrometriche ed all’età di maturazione, la resistenza cubica convenzionale si ottiene incrementando il valore di Rc,med,attuale mediante opportuni coefficienti correttivi. Tali coefficienti (maggiori di 1) dipendono principalmente dal fatto che “le condizioni di preparazione e stagionatura dei getti in cantiere sono peggiori di quelle per provini standard” (Istruzioni Tecniche Regione Toscana luglio 2004). Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 STIMA DELLA RESISTENZA CUBICA CARATTERISTICA E’ opportuno fare riferimento a quanto riportato al paragrafo 11.1.6 delle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/09/2005 Suppl. Ord. N. 159 G.U. n. 222 del 23.09.2005) ossia “Il valor medio della resistenza del calcestruzzo in opera (definito anche come valore attuale) è in genere inferiore al valor medio della resistenza dei prelievi. È accettabile un valor medio, misurato con tecniche opportune (distruttive e non distruttive) e debitamente trasformato in resistenza cubica, non inferiore all’85% di Rck”. pertanto Rck,med,attuale ≥ 0,85 Rck Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROFONDITA’ DI CARBONATAZIONE Valutazione del degrado del calcestruzzo e della corrosione dei ferri d'armatura, tramite analisi colorimetrica con soluzione di fenoftaleina. Generalmente la velocità di propagazione della carbonatazione nelle strutture in calcestruzzo è pari a 10÷15 mm ogni 10 anni. Norme: UNI 9944:1992 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 MAGNETOMETRIA Rilevare la presenza e la direzione dei ferri d’armatura, stimarne la profondità e il diametro. Pacometro: strumento che sfrutta il principio delle correnti parassite (Eddy Current) e impiega campi magnetici continuamente variabili a media frequenza. Norme: DIN 1045 - CP110 - BS 1881:204 - UNI 13860:2004 - UNI EN 1992-1-1:2005 (EC 2) Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA DI ESTRAZIONE PULL-OUT Stima della resistenza del calcestruzzo in situ, in base alla forza necessaria per estrarre un tassello ad espansione posizionato nel calcestruzzo indurito. N.B. La prova necessita dell’esecuzione di foro troncoconico con sottosquadro a mezzo di trapano elettrico con punta svasatrice. Norme: ASTM C900 - UNI 9536:1986 - UNI 10157:1992 – UNI EN 12504-3:2003 – pr EN 12399:1996 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA PENETROMETRICA (Windsor) Prova penetrometrica su calcestruzzo per valutarne le proprietà meccaniche, mediante infissione e misurazione della penetrazione di una sonda metallica, normalizzata mediante pistola Windsor dotata di carica esplosiva Norme: ASTM C 803-80 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA SCLEROMETRICA Valutare l’uniformità del calcestruzzo in situ, delineare le zone di degrado e di scarsa qualità. Stimare la resistenza del calcestruzzo indurito in base alla durezza superficiale, mediante opportuna correlazione. Energia di percussione: 2,207 Nm “Il metodo di prova non è inteso come una alternativa per la determinazione della resistenza alla compressione del calcestruzzo (EN 12390-3) ma, con una opportuna correlazione, può fornire una stima della resistenza in sito” (UNI 12504-2) Norme: ASTM C 805 - BS 1881:202 - DIN 1048 - prEN 12398:1996 - UNI EN 12504-2:2001 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVE ULTRASONICHE Valutazione dell’uniformità del calcestruzzo, delineando le zone di degrado o di scarsa qualità. Stima della resistenza del calcestruzzo indurito, in base alla velocità di propagazione degli ultrasuoni, tramite opportuna correlazione. Norme: ACI 228.2R-98 - ASTM C 597 - ASTM C 1383 - NF P 18-418 - prEN ISO 8047 - UNI 9524:1989 - UNI EN 12504-4:2005 - EN 12668-1:2000/A1 - EN 12668-3:2000/A1 - EN 1330-4 - EN 13554:2002/A1 - UNI 8555:1984 - UNI 9094:1987 - UNI EN 12223:2001 - UNI EN 12668-2:2004 - UNI EN 13860-2:2003 - UNI EN 14127:2004 – UNI ENV 583-6:2001 - UNI EN 1330-9:2002 - UNI EN 13477-1:2003 - UNI EN 134772:2003 - UNI EN 583-1:2004 - UNI EN 583-2 :2004 - UNI EN 583-3:1998 - UNI EN 583-4:2004 - UNI EN 583-5:2004 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVE ULTRASONICHE La prova viene effettuata posizionando alle estremità dell’elemento in calcestruzzo la sonda trasmittente e quella ricevente, generando l’impulso ultrasonico e registrando il tempo di attraversamento dell’onda. La velocità di propagazione delle onde elastiche V si ottiene dal rapporto tra lo spessore dell'elemento attraversato S e il tempo T di attraversamento nel mezzo: V = S/T Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 METODO COMBINATO (SonReb) Stima del valore approssimato di resistenza del calcestruzzo in opera tramite metodo SonReb: SONic & REBound. CORRELAZIONE combinando i risultati delle indagini ultrasoniche e delle analisi sclerometriche è possibile compensare i limiti di entrambe le prove, ottenendo una stima più attendibile della resistenza del calcestruzzo tramite una correlazione dei risultati dei due metodi non distruttivi, ossia l’indice di rimbalzo sclerometrico (I) e la velocità di propagazione delle onde ultrasoniche (V). Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 METODO COMBINATO (SonReb) VANTAGGI 1. Si annulla l’influenza dell’UMIDITA’ e del grado di maturazione del calcestruzzo. A parità di effettiva resistenza a rottura, si hanno effetti opposti nella misura di velocità di propagazione degli ultrasuoni e nella determinazione dell’indice di rimbalzo; 2. Si riduce, rispetto al metodo ultrasonoro, l’influenza della GRANULOMETRIA DELL’INERTE, del DOSAGGIO e del TIPO DI CEMENTO e dell’eventuale additivo utilizzato per il getto del calcestruzzo; 3. Si riduce, rispetto al metodo sclerometrico, l’importanza delle VARIAZIONI DI QUALITA’ tra gli strati superficiali e gli strati profondi del calcestruzzo. Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 METODO COMBINATO (SonReb) Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVE NON DISTRUTTIVE (Metodo SonReb) in letteratura vengono fornite numerose espressioni per l’applicazione del metodo SONREB: (1) Norme RILEM (2) Gasparik (3) Di Leo - Pascale “Nessuna di queste espressioni ha validità generale e, in particolare, non sono valide per calcestruzzi di bassa qualità” (Masi) Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 METODO COMBINATO (SonReb) Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVE NON DISTRUTTIVE (Metodo SonReb) Ordinanza 3274/2003 e s.m.i. “E’ consentito sostituire alcune prove distruttive con un più ampio numero di PROVE NON DISTRUTTIVE, singole o combinate, TARATE SU QUELLE DISTRUTTIVE” La resistenza del calcestruzzo in opera viene stimata utilizzando una CORRELAZIONE SPERIMENTALE tra la resistenza cubica del calcestruzzo, ricavata dalle prove su carote (Rcub), ed i parametri ricavabili da prove non distruttive: I e V. Tale correlazione viene dedotta mediante analisi statistica multiregressiva, utilizzando come variabile dipendente la resistenza Rcub e, come variabili indipendenti, i parametri non distruttivi. Rcub,s = a + b · I + c · V Rcub,s = a · Ib · Vc Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 Esempio: Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 METODO COMBINATO (SonReb) Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 TERMOGRAFIA ALL’INFRAROSSO L’analisi termografica consente l'accertamento di: - tessitura muraria sottostante l'intonaco; - presenza di materiali diversi; - preesistenze strutturali ed eventuali anomalie costruttive; - discontinuità, lesioni, cavità; - distacchi di intonaco; - stato di conservazione dei paramenti; - ponti termici; - fenomeni di umidità, risalita capillare, condensa e infiltrazioni; - posizione dei condotti di ventilazione all'interno delle murature. Norme: Raccomandazioni NorMaL 42/93 - UNI 9252:1988 - ISO 6781-83 - UNI 9124-2:1987 - UNI 11120:2004 UNI 11131:2005 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 TERMOGRAFIA ALL’INFRAROSSO l Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PRINCIPALI INDAGINI SU ACCIAIO INDAGINE RADAR MAGNETOMETRIA POTENZIALE DI CORROSIONE DELLE ARMATURE PRELIEVO DI ARMATURA E PROVA A TRAZIONE PROVA DI DUREZZA MAGNETOSCOPIA LIQUIDI PENETRANTI VERIFICA DI SERRAGGIO BULLONI MISURA SPESSORE DELLE VERNICI PROVA DI TIRO SU CATENA PROVA DINAMICA SU CATENA Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PRELIEVO DI ARMATURA E PROVA A TRAZIONE Stima della resistenza di barre d’armatura per cemento armato ordinario mediante prova a trazione su campioni prelevati in situ. tensione di snervamento (fy) – tensione di rottura (ft) – allungamento su 5 diametri (%) Norme: UNI EN 10002/1 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA DI TIRO SU CATENA Stima dello stato tensionale di esercizio di catena metallica tramite applicazione di zavorra variabile e misura della freccia in mezzeria mediante trasduttore di spostamento. N N e2 F L Elaborazione dati mediante la teoria dell’analisi globale elastica, includendo gli effetti del secondo ordine: analisi non lineare, direttamente per geometria, che considera il momento flettente generato per effetto dello spostamento dovuto all’applicazione della zavorra. Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA DINAMICA SU CATENA Stima dello stato tensionale di esercizio di catena metallica, tramite generazione di un’oscillazione mediante percussione a massa battente di impulso e rilievo delle vibrazioni smorzate attraverso un accelerometro triassiale collocato sulla catena. Elaborazione dati mediante la teoria dell’elasticità: analisi dello spettro di risposta in frequenza mediante la trasformata rapida di Fourier e individuazione della frequenza e dello smorzamento dei primi modi di vibrare. Norme: UNI 9916:2004, UNI 9614:1990, UNI ISO 5347:1993, DIN 4150-3:1999, BS 7385-1:1990 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PRINCIPALI INDAGINI SU MURATURA PROVA CON MARTINETTO PIATTO SINGOLO PROVA CON MARTINETTI PIATTI DOPPI PROVA DI COMPRESSIONE DIAGONALE SU PANNELLO PROVA DI TAGLIO (SHAVE TEST) ANALISI SONICHE TOMOGRAFIA SONICA INDAGINE RADAR VIDEO-ENDOSCOPIA CAROTAGGIO ANALISI DELLA TESSITURA MURARIA ANALISI DEGLI AMMORSAMENTI TERMOGRAFIA ALL’INFRAROSSO PROVA SCLEROMETRICA PROVA GRAVIMETRICA ANALISI COLORIMETRICA DEI SALI ANALISI CHIMICO-PETROGRAFICA ALTRE PROVE DI LABORATORIO Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA CON MARTINETTO PIATTO SINGOLO Quantificare le tensioni d'esercizio in una muratura. Norme: RILEM TC 76 LUM D.2 - ASTM C 1196-92 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA CON MARTINETTO PIATTO SINGOLO Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA CON MARTINETTO PIATTO SINGOLO Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA CON MARTINETTI PIATTI DOPPI Valutare la deformabilità, il modulo elastico e la resistenza a compressione del corpo murario attraverso la curva sforzi-deformazioni. Norme: RILEM TC 76 LUM D.3 - ASTM C 1197-91 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA CON MARTINETTI PIATTI DOPPI Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA CON MARTINETTI PIATTI DOPPI Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA CON MARTINETTI PIATTI DOPPI Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA DI COMPRESSIONE DIAGONALE Valutazione della resistenza a taglio e della deformabilità della muratura Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA DI TAGLIO (SHAVE TEST) Determinazione del valore medio di resistenza a taglio in situ. La prova consiste nel far slittare orizzontalmente un elemento di laterizio, opportunamente isolato lateralmente dal resto della muratura, fino a raggiungere la rottura per evidente scorrimento a livello di giunto. Norme: RILEM 127 D.6 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 ANALISI SONICHE Diagnosi di materiali fortemente disomogenei con elevato grado di discontinuità • qualificare la morfologia del paramento murario, individuando la presenza di cavità, vuoti, difetti o lesioni • valutare l'omogeneità e il grado di discontinuità • controllare le variazioni delle proprietà causate dalla storia dell'elemento (manutenzione, sollecitazioni, degrado, ecc.) • controllare le caratteristiche della muratura dopo interventi di consolidamento (iniezioni di malte e resine), verificando i cambiamenti delle caratteristiche fisiche dei materiali. Norme: Raccomandazioni CNR-ICR NorMaL 42/93 e 22/86 UNI 9524:1989 – RILEM TC 127 MS D.5 EN 13554:2002 - NF P 18-418 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 ANALISI SONICHE Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 ANALISI SONICHE DATI RICAVABILI: • Velocità media • Velocità massima e minima • Scarto quadratico medio • Deviazione standard • Modulo elastico • Correlazione murature Velocità [m/s] 1300 1500 1700 1900 2100 2350 2550 2750 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 TOMOGRAFIA SONICA Analisi della sezione trasversale di materiali fortemente disomogenei con elevato grado di discontinuità. Norme: Raccomandazioni NorMaL 42/93 - UNI 9524:1989 - RILEM TC 127 MS D.5 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 INDAGINE RADAR Finalità: - identificare vuoti, cavità, intercapedini e fessure; - valutare spessori, composizione strutturale e omogeneità; - ricercare armature e catene interne; - determinare dimensioni, geometria, profondità di posa delle fondazioni; - individuare corpi interrati e strutture murarie (cripte, loculi, camere sepolcrali, ecc.). Norme: RILEM TC 127-MS.D.3 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 INDAGINE RADAR Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 VIDEO-ENDOSCOPIA Ottenere informazioni circa la morfologia e la tipologia degli elementi strutturali (con rilievo della stratigrafia e dello spessore di ogni strato), la presenza di cavità (vuoti o anomalie localizzate), lo stato visibile di conservazione dei materiali. Norme: Raccomandazioni NorMaL 42/93 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 VIDEO-ENDOSCOPIA Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 ANALISI DELLA TESSITURA MURARIA Caratterizzare, tramite analisi visiva, le murature in base a parametri quali l’apparecchiatura dei paramenti, la tipologia degli elementi lapidei e le caratteristiche della malta. Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 ANALISI DELLA TESSITURA MURARIA Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 TERMOGRAFIA ALL’INFRAROSSO Tesa all'accertamento di: - tessitura muraria sottostante l'intonaco; - presenza di materiali diversi; - preesistenze strutturali ed eventuali anomalie costruttive; - discontinuità, lesioni, cavità; - distacchi di intonaco; - stato di conservazione dei paramenti; - ponti termici; - fenomeni di umidità, risalita capillare, condensa e infiltrazioni; - posizione dei condotti di ventilazione all'interno delle murature. Norme: Raccomandazioni NorMaL 42/93 - UNI 9252:1988 - ISO 6781-83 - UNI 9124-2:1987 - UNI 11120:2004 UNI 11131:2005 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 TERMOGRAFIA ALL’INFRAROSSO Infiltrazioni d’acqua Distacchi di intonaco Umidità da risalita capillare Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 TERMOGRAFIA ALL’INFRAROSSO Fessure Canne fumarie Strutture di solai e volte Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 TERMOGRAFIA ALL’INFRAROSSO Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA SCLEROMETRICA Valutare l’uniformità del materiale (elemento lapideo naturale o artificiale) e delineare le zone di scarsa qualità, in base alla durezza superficiale. Energia di percussione: 0,735 Nm Norme: UNI 10766:1999 - ASTM C 805 - BS 1881:202 - DIN 1048 - prEN 12398 - UNI EN 12504-2:2001 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA GRAVIMETRICA Ricavare la percentuale di umidità presente nella muratura identificare le sue caratteristiche di imbibizione, determinando i valori ponderali di acqua contenuta. Norme: UNI 11085:2003 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PRINCIPALI INDAGINI SU MALTA ANALISI CHIMICO-PETROGRAFICA ANALISI STRATIGRAFICA CROMATOGRAFIA IONICA DISTRIBUZIONE GRANULOMETRICA PROVA PENETROMETRICA (Windsor) PROVA SCLEROMETRICA Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 ANALISI CHIMICO-PETROGRAFICA Caratterizzazione mineralogica del materiale in sezione sottile atta a fornire indicazioni qualitative sulla sua natura chimico-petrografica e sullo stato di conservazione: composizione mineralogica dell'aggregato, morfologia e granulometria, composizione e caratterizzazione della matrice legante, porosità dell'impasto e percentuale dei pori. Norme: Raccomandazioni CNR-ICR NorMaL 3/80, 10/82, 12/83 e 14/83 - UNI 10922:2001 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 ANALISI STRATIGRAFICA Analisi in sezione lucida finalizzata ad individuare la sequenza dei differenti strati ed eventuali prodotti di neoformazione. Norme: Raccomandazioni CNR-ICR NorMaL 3/80, 10/82, 12/83 e 14/83 - UNI 10922:2001 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA SCLEROMETRICA Verificare la qualità dei giunti di malta (Schmidt Hammer Rebound Test), valutandone l’uniformità in base alla durezza superficiale, mediante sclerometro a pendolo Schmidt mod. PM avente energia di impatto 0,883 Nm. Norme: UNI 10766:1999 - ASTM C 805 - BS 1881:202 - DIN 1048 - prEN 12398 - UNI EN 12504-2:2001 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA PENETROMETRICA Valutare le proprietà meccaniche della malta mediante infissione e misurazione dell’avanzamento di una sonda metallica normalizzata (Windsor) Norme: ASTM C 803-80 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PRINCIPALI INDAGINI SU LEGNO ANALISI ULTRASONICHE PROVA RESISTOGRAFICA MICROCAROTAGGIO E PROVA FRATTOMETRICA VIDEO-ENDOSCOPIA PROVA PENETROMETRICA (Pilodin o Wood Pecker) ANALISI DEI BIODETERIOGENI ANALISI IGROMETRICA Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 ANALISI ULTRASONICHE Qualificare la morfologia dell'elemento, valutandone l’omogeneità e il grado di discontinuità, tramite generazione di impulsi ultrasonici per trasparenza 30 31 41 29 28 32 33 42 27 34 26 35 43 25 24 46 23 44 47 22 48 21 1 3 4 5 6 7 8 9 10 1690 Norme: 37 38 52 39 51 45 49 2 36 53 40 50 11 1800 12 1925 13 2050 14 15 2175 16 2300 17 2425 18 19 2550 20 Velocità [m/s] Raccomandazioni ICR-CNR NorMaL 42/93 - UNI 9524:1989 – RILEM TC 127 MS D.5 UNI EN 583-1:2000 - UNI EN 583-3:1998 - ASTM C597 - NF P 18-418 - UNI 7997 - pr EN-ISO 8047 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA RESISTOGRAFICA Individuare le variazioni di densità interne al legno, lungo un percorso preso in esame. Norme: UNI 11119:2004 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 MICROCAROTAGGIO E PROVA FRATTOMETRICA Valutazione delle caratteristiche meccaniche del legno: - microcarotaggio per il prelievo di piccole carote con succhiello di Pressler - rottura della microcarota lignea mediante frattometro meccanico - stima della resistenza a compressione e a flessione. FRATTOMETRO SUCCHIELLO DI PRESSLER Norme: UNI 11119:2004 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVA PENETROMETRICA Valutazione delle caratteristiche meccaniche del legno mediante infissione di una sonda in acciaio temprato rettificato (massima profondità di penetrazione: 40 mm) e misurazione della penetrazione del puntale PILODYN (6 Nm) WOOD PECKER (2,207 Nm) Norme: UNI 11119:2004 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 VIDEO-ENDOSCOPIA Ottenere informazioni circa la morfologia e la tipologia degli elementi strutturali (con rilievo della stratigrafia e dello spessore di ogni strato), la presenza di cavità (vuoti o anomalie localizzate), lo stato visibile di conservazione dei materiali. Norme: Raccomandazioni NorMaL 42/93 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 MONITORAGGI MONITORAGGIO DI FESSURE E SPOSTAMENTI MONITORAGGIO DELLE VIBRAZIONI MONITORAGGIO DEI PARAMETRI AMBIENTALI MONITORAGGIO DEI PARAMETRI ACUSTICI MONITORAGGIO DELLA CONCENTRAZIONE DI RADON Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 MONITORAGGIO DI FESSURE E SPOSTAMENTI Monitoraggio in continuo del comportamento fessurativo, tramite l'installazione dell'apparecchiatura per la misura nel tempo degli spostamenti relativi di lembi di fessure, costituita da trasduttori monoassiali di posizione - con risoluzione 0,001 mm - collegati ad una centralina di acquisizione e registrazione dati. Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 MONITORAGGIO DI FESSURE E SPOSTAMENTI Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 MONITORAGGIO DELLE VIBRAZIONI Analisi vibrazionale per il rilievo dei fenomeni vibratori sull'edificio, generati all'interno o all'esterno dello stesso da sorgenti di vibrazione quali attività di cantiere, funzionamento di macchine, traffico stradale e ferroviario, esplosioni, ecc. Segnale registrato dal geofono Norme: UNI 9916:2004 - UNI 11048:2003 - UNI EN ISO 5349-2:2004 - DIN 4150-3:1999 - BS 7385-2:1993 BS 5228-4:1992 - SN 640312:1992 - UNI 9614:1990 Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 MONITORAGGIO DELLE VIBRAZIONI UNI 9916:2004 – Criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici Analisi spettrale in trasformata di Fourier e valori di velocità (p.c.p.v.) al variare della frequenza Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVE DI CARICO SU SOLAI Verificare il comportamento deformativo del solaio, sottoponendolo a carichi di prova di intensità tale da indurre, simulando le azioni variabili di esercizio, le massime sollecitazioni previste a progetto. • • • • • • verifica delle dimensioni della pianta dei solai; posa del serbatoio, misurazione degli ingombri relativi all’interno del locale, installazione di aste telescopiche dotate di trasduttori di spostamento collegati a centralina di visualizzazione; applicazione graduale del carico; lettura, per ciascun incremento di carico, delle deformazioni e registrazione dei valori; mantenimento del massimo carico raggiunto e registrazione del comportamento deformativo; rimozione graduale del carico con osservazione della deformazione residua. Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVE DI CARICO SU SOLAI Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVE DI CARICO SU SOLAI 6.79 6.00 8.55 3.00 4 9 3 6 7 1 8 8.53 2 6.60 5 Esempio di posizionamento del serbatoio e dei sensori Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVE DI CARICO SU SOLAI LETTURE ACQUISITE IN SITU Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVE DI CARICO SU SOLAI SPOSTAMENTI Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVE DI CARICO SU SOLAI Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVE DI CARICO SU SOLAI Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007 PROVE DI CARICO SU SOLAI CARICO EQUIVALENTE qEQ: da calcolare facendo riferimento al momento flettente in mezzeria, eguagliando il valore teorico relativo ad una trave con carico uniformemente distribuito su tutta la campata con quello di una trave di uguale lunghezza e carico uniforme solo sul tratto centrale. qEQ FASCIA TRASVERSALE COLLABORANTE c: sezione che immaginariamente si deformerebbe della stessa ampiezza del punto centrale caricato, racchiudendo la stessa area della deformata trasversale reale c Ing. Marco Brognoli – Studio IDES Indagini Diagnostiche Edifici Storici (Brescia) – www.idesweb.it 15.06.2007