LINCE ITALIA
Lince Italia S.p.A. - 35 anni di sicurezza
Essere da più di 35 anni professionisti e leader riconosciuti della sicurezza, oltre a stimolarci, ci impegna ad offrire ai
nostri clienti prodotti tecnologicamente sempre più avanzati e sicuri.
Essere al passo con le esigenze del mercato e prevederne le richieste fanno di Lince Italia un’azienda sempre più vicina
al consumatore; oltre a disporre delle più moderne tecnologie per la produzione ed il collaudo, Lince Italia è provvista di
reparti di progettazione meccanica ed elettronica in grado di effettuare test di conformità rispondenti alle normative
vigenti per la realizzazione di apparecchiature e sistemi rappresentativi dello stato dell’arte.
Lince Italia, tramite il costante impegno nella ricerca e nello sviluppo, nel corso degli anni, ha prodotto oltre venti privative
industriali (brevetti modelli etc…)
Il rispetto di tutte le normative di settore, la marcatura CE dei prodotti, la certificazione UNI EN ISO 9000
dell’azienda e il nostro costante impegno, sono la migliore garanzia che possiamo offrire ai nostri clienti.
Presentazione
Che cosa è un sistema di sicurezza
Il concetto di sicurezza
Se si chiede all'uomo della strada di definire il concetto di sicurezza probabilmente si otterrebbero
svariate e forse dissimili risposte in dipendenza dei tipi di pericolo presi in considerazione e cioè temuti
dal soggetto. Oltre agli individui anche le aziende, gli enti, gli istituti ecc. aspirano alla sicurezza e
spesso le persone responsabili la identificano con la protezione fisica realizzata in modo da resistere
per molto tempo agli attacchi dei criminali o degli elementi ostili. Si può quindi azzardare una
definizione: Sicurezza è rivelazione e gestione di eventi che singolarmente o associativamente
segnalano situazioni di pericolo imminente o in atto ed è altresì possibilità di intervento nei tempi
necessari a scongiurare o limitare i danni. Precisato il concetto di sicurezza e individuata la filosofia
attiva che lo ispira è interessante verificare quanto questo concetto sia recepito e questa filosofia
condivisa da coloro che nei settori e nei modi più diversi ricercano un accrescimento di sicurezza.
Come abbiamo detto molti utenti sentono ancora solo esigenze di difesa passiva: porte blindate,
recinzioni, ecc.; ma un numero sempre maggiore sta anche acquisendo Consapevolezza che la difesa
passiva non è del tutto affidabile. Si sta cioè diffondendo la convinzione che l'impiego di
apparecchiature di rilevazione di allarme fornisca un più valido ausilio per raggiungere il livello di
sicurezza voluto.
Analisi dei rischi
Una protezione è veramente efficace solo quando si conosce perfettamente ciò che occorre
proteggere, il tipo di minaccia specifica da cui bisogna cautelarsi e la struttura dei locali con possibili vie
d'accesso. Inoltre il sistema di protezione non deve interferire, ma va integrato con la normale attività
domestica e la sua gestione deve essere quanto più semplice possibile.
Un sistema di protezione per ogni esigenza
In considerazione di quanto esposto, Lince Italia dispone di una vasta gamma di centrali, di sensori e di
rivelatori d'allarme, ognuno tipico per un suo specifico impiego. Sensori, inerziali o simili per la
protezione di un oggetto.
Sensori a microonda, ad infrarossi o a doppia tecnologia per protezioni volumetriche interne ed esterne.
Contatti di allarme ad alta affidabilità per porte e finestre unitamente a rivelatori sensibili alle
sollecitazioni meccaniche per la protezione di vetrate, pareti ecc.
La scelta
Esponendo qui di seguito i principi di funzionamento basilari dei prodotti più significativi impiegati in
impianti di allarme, vogliamo semplificare la scelta dei prodotti per chi dovrà installarli.
Le apparecchiature – Centrale e Rilevatori
La Centrale di allarme
la centrale di allarme
che cosa è:
La centrale di allarme è il cuore del sistema di sicurezza. La gamma di centrali di lince Italia è notevole
e non sarà difficile per qualsiasi utente individuare il modello idoneo per il sistema che si vuole
realizzare. Nella valutazione della scelta dovrà essere considerato il numero di zone necessario
(raccomandiamo sempre di utilizzare un sensore per ogni zona), il numero di sirene che verranno
utilizzate, se si intende utilizzare un programmatore telefonico, chiave elettronica o tastiera, se si
intende parzializzare l'impianto, esempio giorno - notte ecc.
Le nostre centrali costruite con microprocessori moderni e allestite in robusti contenitori vanno da un
minimo di 3 zone a un massimo di 94 zone, e tutte sono dotate di memoria e di antisabotaggio. Tutte
alloggiano accumulatori che vanno da un minimo di 7Ah a ad un massimo di 18Ah.
Dove installare la centrale di allarme
Essendo la centrale di allarme il cuore del sistema, è bene installarla in un posto poco accessibile ad
eventuali intrusi. E’ consigliato di fissarla in punti alti e poco accessibili, alloggiando poi l'inseritore o la
tastiera nei pressi dell'ingresso. La centrale va sempre fissata con robusti stopper in modo da evitare lo
strappo da parte di malintenzionati.
LA FUNZIONE DI UNA CENTRALE DI ALLARME
La funzione di una centrale di allarme è di gestire le informazioni prodotte dai rivelatori ed attivare i vari
dispositivi avvisatori e di dissuasione. Di solito una centrale di allarme può analizzare diversi tipi di
informazioni: allarme, sabotaggio e guasto. La segnalazione di allarme è l' informazione che viene prodotta
da un rivelatore quando questo rileva una situazione di pericolo. La segnalazione di sabotaggio viene
prodotta dal rivelatore a seguito del verificarsi di una condizione di funzionamento tesa ad eluderlo, ad
esempio in caso di apertura del suo involucro, in caso di spostamento dalla sua posizione di installazione,
oppure a seguito di un mascheramento o di un accecamento. L' informazione di guasto invece, viene
prodotta a seguito di una autodiagnosi del rivelatore per mettere in evidenza una anomalia del
funzionamento, dovuta ad esempio da un' eccessiva temperatura di esercizio oppure da una insufficiente
tensione di alimentazione. Un compito particolarmente importante della centrale di allarme è di attivare i vari
dispositivi, come sirene, lampeggianti o radioallarmi. Le centrali piu' sofisticate dispongono di piu' relè
attuatori capaci di attivarsi ciascuno per una diversa funzione: per esempio, un relè può gestire l' allarme
generato dai rivelatori di movimento mentre un altro può gestire l' allarme generato da un sensore di fumo.
Solitamente una centrale permette di escludere o includere singolarmente le zone di controllo, di attivare
rapidamente solo un gruppo di rivelatori, oppure di consultare il registro della memoria storica per la verifica
di eventuali precedenti situazioni di allarme. Esse dispongono inoltre di un alimentatore che serve a
mantenere sempre carica ed efficiente la batteria tampone, necessaria per garantire il regolare
funzionamento dell' impianto antintrusione anche in caso di black out.
Sensori a microonde
La microonda
che cosa è:
principi generali di funzionamento
Uno dei rivelatori volumetrici più diffusi sul mercato è senza dubbio la microonda. Il funzionamento
anche se può sembrare piuttosto complesso, si basa su un principio fondamentale in realtà molto
semplice. Esiste all'interno della microonda un trasmettitore TX e un ricevitore RV X. Un segnale
elettromagnetico emesso da TX colpisce un ostacolo muro o mobile e rimbalza, venendo ricevuto da
RX.
La variazione di lunghezza di questo segnale provoca l'allarme. Per una più chiara conoscenza
potremmo basarci sulla teoria dell'effetto Doppler. Se esiste una sorgente che percepisce dei segnali di
frequenza, e se esiste un oggetto ( uomo, mobilio ecc. ) che percepisce e respinge questo segnale si
possono avere diverse soluzioni: se la sorgente e l'oggetto sono immobili la frequenza del segnale è
stabile. Se si muovono - anche uno solo - avvicinandosi o allontanandosi, si avrà una variazione in più
o in meno nella frequenza del segnale. Ovvero, se l'oggetto si avvicina alla sorgente questo
comprimerà la frequenza dandogli un segnale più alto, se viceversa si allontana il segnale sarà più
basso. Il rivelatore a microonde genera un campo elettromagnetico nell'ambiente. Se tutti gli oggetti nel
campo sono immobili, il segnale di frequenza emesso dalle rivelatore sarà sempre uguale
determinando così uno stato di quiete. Se qualcosa si muove, avvicinandosi o allontanandosi, il
segnale di frequenza genererà l’allarme.
Perché installare la microonda.
Essendo la microonda un rivelatore volumetrico che basa il suo principio sulla emissione di onde
elettromagnetiche all'interno dell'ambiente da proteggere, il suo impiego e maggiormente diffuso negli
ambienti ad alto rischio, dove è necessario un alto grado di sicurezza. La protezione con microonde ha
sicuramente una alta affidabilità e offre indubbie garanzie. Essa infatti capterà qualsiasi movimento
all'interno dell'ambiente ed è molto difficile da manomettere. Consigliamo di non installare microonde in
ambienti domestici dato che il rischio è molto basso ed è facile che si verifichino movimenti di oggetti
come tende, piante, ecc. Si eviteranno così inutili segnalazioni di allarme. Attenzione, la microonda
supera anche i piccoli tramezzi, vetri, porte ecc., Deve essere pertanto tarata sia in portata che in
sensibilità con la massima cura onde evitare il pericolo di falsi allarmi.
Principio di funzionamento
Le microonde sono onde ad alta frequenza (10 - 2,4 GHz) generate da diodi GUNN o MIXER oppure
attraverso il circuito elettronico con tecnologia DRO planare.
Il sensore produce e invia le microonde calcolando la quantità d'energia impiegata per saturare l'ambiente da
proteggere. In caso d'intrusione, ad impianto inserito, lo stato di quiete si modifica: il relè di allarme scambio
il suo stato.
Consigli per l'installazione
Attenzione:
I piccoli ambienti si saturano eccessivamente di microonde oltrepassando le pareti circostanti provocando,
talvolta, falsi allarmi: occorre effettuare numerose prove di rilevazione e regolare correttamente l'emissione
di microonde.
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Installare il rilevatore microonde ad un'altezza compresa tra 1,80 e 2,3 mt. dal pavimento.
Confrontare l’area da proteggere, con il campo di copertura del sensore illustrato nel manuale.
Evitare l'esposizione diretta ai raggi solari.
Nell’area di copertura del sensore a microonde non devono esserci oggetti in movimento o liberi di
muoversi per causa propria (es: pendolo).
Una taratura errata della microonda consente la rilevazione d'oggetti esterni all'ambiente da
proteggere, soprattutto in locali composti da pareti in mattoni forati.
Le microonde attraversano vetri, finestre e porte di legno.
Regolare per mezzo del potenziometro (o trimmer) l'emissione delle microonde.
Effettuare numerose prove di rilevazione.
Evitare l'installazione del sensore in prossimità di:
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Passaggi d’acqua in tubazioni.
Tubi fluorescenti puntati verso il sensore.
Ambienti soggetti a forti correnti d’aria.
Superfici instabili, soggette a vibrazioni.
Non sovrapporre le aree di copertura di due o più sensori microonde che non dispongono del circuito
elettronico MIR, in quanto si verificherebbero falsi allarmi.
Consiglio di effettuare in ogni caso le prove di rilevazione; procedere in questo modo:
1. Chiudere le porte e le finestre del locale protetto dal sensore.
2. Inserire l'antifurto.
3. Camminare rasente al perimetro esterno del locale protetto dal rilevatore a microonde.
Se il sensore oltrepassa la parete, la porta o le finestre, diminuire l'intensità d'emissione attraverso il
potenziometro.
Caratteristiche comuni tra rilevatori microonde
Circuito M.I.R. (Reiezione Mutue Frequenze)
L'installazione di due o più sensori microonde vicini tra loro creano sovrapposizioni o aree comuni di
rilevazione, generando falsi allarmi a causa delle collisioni tra le microonde: mutue interferenze.
Il circuito M.I.R. sincronizza, su frequenze differenti, l’emissione di microonde per ciascun sensore,
consentendo installazioni multiple all'interno dello stesso ambiente, senza generare mutue interferenze.
Si dovranno utilizzare rilevatori prodotti dalla medesima casa produttrice.
Banda K
I rilevatori in banda K emettono le microonde con una frequenza pari a 24 GHz: un'onda più "corta" rispetto
alla consueta banda X (10,5 GHz). L'onda corta, grazie alle sue caratteristiche fisiche, ha una minor forza di
penetrazione degli oggetti, limitando la sua azione all'interno dell'ambiente da proteggere.
Non è in grado di attraversare porte, muri e finestre evitando i falsi allarmi.
Tecnologia DRO planare
L'emissione di microonde avviene per mezzo di diodi (Gunn o Mixer) oppure attraverso la tecnologia DRO. I
circuiti DRO, Dielectric Resonator Oscillator, risolvono alcune delle problematiche meccaniche generate
dalle tecnologie tradizionali Gunn o Mixer.
L'elemento radiante dei rilevatori con DRO planare, è costituito da un'antenna a tromba schermata che
genera microonde con ampi angoli di copertura e minimi ingombri. La schermatura dell'antenna a tromba
forza l'emissione delle microonde nella direzione desiderata, creando un lobo di copertura molto preciso.
Sensori infrarosso
L'infrarosso passivo
che cosa è:
principi generali di funzionamento
Un rivelatore diffusosi soprattutto negli ambienti con rischi di categoria media e negli ambienti domestici
è il sensore infrarosso. La sua caratteristica tecnica è quella di recepire il calore del corpo umano. La
sua protezione non satura l'ambiente. Essa infatti rivela i movimenti suolo in zone particolari tramite i
suoi raggi. Il numero, La lunghezza e la forma di questi raggi sono variabili a seconda del sistema
ottico adottato. Ossia con lo stesso sensore, variando soltanto la lente si avranno coperture diverse sia
in larghezza che in lunghezza. È molto semplice pertanto comprendere come sia possibile proteggere
anche solo una parte dell'ambiente ( per esempio la protezione della sola porta o della sola finestra )
lasciando libero il movimento nelle altre parti. Una cosa importante da dire e che i raggi di questo
rivelatore non attraversano le cose, venendo pertanto bloccati da qualunque oggetto venga trovarsi
sulla loro traiettoria. Si può pertanto creare un cono d'ombra privo di protezione dietro all' oggetto.
Essendo l'infrarosso passivo un sensore che lavora sul rilevamento del calore del corpo umano, se
installato in ambienti molto caldi che si avvicinano alla temperatura corporea, il rilevamento sarà meno
sensibile. Essendo il rilevamento attraverso fasci all'infrarosso, la sensibilità è maggiore in
attraversamento in quanto in fase di avvicinamento può accadere di incanalarsi in mezzo a due fasci e
l’allarme si avrà solo nel momento in cui uno dei due fasci viene violato.
Perché installare l'infrarosso
E’ in assoluto il sensore attivo più economico, quello che assorbe di meno e il più facile da installare in
quanto necessita di regolazioni irrisorie. È adatto chiaramente per ambienti a rischio limitato. È
sicuramente l'ideale per ambienti domestici e da possibilità anche di installare più sensori nello stesso
ambiente, in quanto non si interferiscono.
PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO
La lente di Fresnell è collocata sull'involucro del sensore davanti al piroelemento; in funzione del tipo di lente
utilizzata, si definiscono i contorni dell'area di protezione.
Alcune case produttrici offrono la possibilità di sostituire la lente in dotazione con altri modelli, disponibili
singolarmente, con differenti "figure".
In funzione della figura presente sulla lente si modifica l'angolo, l'inclinazione, la lunghezza e la
concentrazione dei raggi nell'area di rilevazione.
Di seguito alcuni esempi delle differenti lenti disponibili in commercio, con le relative aree o lobi di
rilevazione:
Attenzione:
Consiglio d'installare il sensore ad infrarosso ad un'altezza compresa tra 1,80 m. e 2,20 metri, altrimenti i
grafici dell'area di copertura non corrisponderebbero.
Lente tradizionale a più fasci
Questo tipo di lente fornisce una copertura simile alla precedente; il sensore dispone di un maggior numero
di raggi che gli consente un'accurata rilevazione.
Il grafico a lato, illustra il lobo (o area) di copertura di un sensore posto ad un'altezza di 2,4 Mt. dal
pavimento.
Modificando l'altezza del sensore, si varia l'area di copertura.
Caratteristiche tecniche del lobo di copertura:
Portata dei fasci di rilevazione selezionabile:
Minima: 8 Mt. - Massima: 15 Mt.
Angolo di apertura fasci di rilevazione: 90 gradi
Numero dei fasci generati: 54 fasci disposti su tre livelli
Lente immune ai piccoli animali
Questa particolare lente non rileva la presenza di animali.
Questo tipo di lente, in questo specifico contesto è l'installazione a 2,4 Mt. dal pavimento, altrimenti genera
falsi allarmi in presenza di animali.
(altri sensori possono richiedere altezze di installazione differenti)
Caratteristiche tecniche del lobo di copertura:
Portata dei fasci di rilevazione selezionabile:
Minima: 13 Mt. - Massima: 18 Mt.
Angolo di apertura fasci di rilevazione: 142 gradi
Numero dei fasci generati: 24 fasci disposti su unico livello
Lente a lunga portata
Questo tipo di lente fornisce una copertura a lunga portata.
Si consiglia d'installare il sensore ad infrarosso ad un'altezza di 2,4 Mt. dal pavimento.
Caratteristiche tecniche del lobo di copertura:
Portata dei fasci di rilevazione selezionabile:
Minima: 6 Mt. - Massima: 30 Mt.
Angolo di apertura fasci di rilevazione: 142 gradi
Numero dei fasci generati: 24 fasci disposti su 3 livelli
Lente per soffitto
Questo tipo di lente è utilizzata dai rilevatori per soffitto.
Fornisce una copertura a 360°.
Caratteristiche tecniche del lobo di copertura:
Angolo di apertura fasci di rilevazione: 360 gradi
In base all'altezza cui è posto il diametro di copertura varia:
Altezza 2 Mt. diametro di copertura 10 Mt.
Altezza 3 Mt. diametro di copertura 11 Mt.
Altezza 4 Mt. diametro di copertura 12 Mt.
Sensori a doppia tecnologia
Il sensore a doppia tecnologia
che cosa è:
principi generali di funzionamento
Abbiamo incontrato fino ad ora due sensori attivi, la microonda e l’ infrarosso passivo, ne abbiamo
apprezzato le innumerevoli qualità su entrambi, ma entrambi hanno delle carenze. Problemi di
installazione dove vi sono fonti di calore e scarsa rivelazione all'avvicinamento per l'infrarosso.
Problemi di installazione in ambienti con molto materiale metallico e scarsa sensibilità
all'attraversamento per la microonda. Sono questi alcuni problemi. Per sopperire a queste carenze è
stato realizzato il sensore a doppia tecnologia, ossia un sensore composto da una microonda ed un
infrarosso passivo, che provoca l'allarme soltanto se entrambi nello stesso istante rilevano un
movimento. I vantaggi di questo sensore sono notevoli: nessun problema dove installarlo, limitata
taratura della microonda, sensibilità sia all'avvicinamento che all'attraversamento e altri vantaggi. Va
considerato inoltre che essendo il modello da noi prodotto realizzato con microprocessore, rende
possibili alcune funzioni particolari quali ad esempio: funzione in AND, dove entrambe le tecnologie
devono rilevare l’intrusione per generare un allarme,
o in OR, ossia in caso di guasto di uno dei due sensori, l'altro funziona anche da solo, oppure la
funzione di conti impulsi della microonda che rende possibile il buon funzionamento anche nel caso in
cui l'infrarosso venga oscurato. I sensori più moderni inoltre dispongono di protezione anti
accecamento sia sulla microonda che sull'infrarosso, in sintesi vi sarà allarme locale anche in caso di
mascheramento diretto e fisico sul sensore stesso. Concludendo quindi, il rilevatore a doppia
tecnologia è idoneo per installazioni in tutti gli ambienti, anche quelli particolarmente difficili. Non è un
caso quindi che il sensore a doppia tecnologia sia il rilevatore attualmente più richiesto dal mercato.
Principio di funzionamento
I sensori a doppia tecnologia (Dual Tecnology) uniscono due tipi di rilevazione: infrarosso (IR) e microonde
(MW).
I due lobi di copertura hanno un'area comune di rilevazione in cui le due tecnologie si sovrappongono
creando una protezione molto precisa e sicura.
I doppia tecnologia generano un allarme solo se sono attivate entrambe le tecnologie, garantendo poche
segnalazioni di falso allarme; i limiti tecnici della rilevazione a raggio infrarosso sono sopperiti dalle
caratteristiche fisiche della microonda e viceversa.
Nella parte inferiore del sensore è collocato l'elemento piroelettrico, il generatore di radiazioni infrarosso:
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Il raggio infrarosso è suddiviso in fasci attraverso la lente di Fresnell che dà origine ad una
protezione raffigurabile come muri tridimensionali disposti a ventaglio, sensibili alle repentine
variazioni di temperatura.
Nella parte superiore del circuito è sistemato l'erogatore di microonde (diodo, antenna):
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Le microonde sono sensibili al movimento di oggetti; il sensore produce e invia le microonde
calcolando la quantità d'energia impiegata per saturare l'ambiente da proteggere. In caso
d'intrusione, ad impianto inserito, lo stato di quiete si modifica: per ripristinarlo il rilevatore compie un
dispendio di energia che provoca una segnalazione d'allarme.
In campo libero, le microonde danno origine ad una protezione, raffigurabile come un " sigaro ".
Caratteristiche comuni tra sensori Doppia Tecnologia
Tecnologie applicate nella sezione microonde
Circuito Adaptive
Per eliminare falsi allarmi dovuti ad una errata taratura del circuito microonde, alcuni rilevatori dispongono di
differenti livelli d'erogazione, a regolazione automatica. Il circuito Adaptive inizia la rilevazione con il grado
più alto d'emissione variando la sensibilità fino al raggiungimento del livello idoneo.
Banda K
I rilevatori in banda K emettono le microonde con una frequenza pari a 24 GHz: un'onda più "corta" rispetto
alla consueta (10.5 GHz). L'onda corta, grazie alle sue caratteristiche fisiche, ha una minor forza di
penetrazione degli oggetti, limitando la sua azione all'interno dell'ambiente da proteggere.
Non è in grado di attraversare porte, muri e finestre evitando i falsi allarmi.
Tecnologia DRO planare
L'emissione di microonde avviene per mezzo di diodi (Gunn o Mixer) oppure attraverso la tecnologia DRO. I
circuiti DRO (Dielectric Resonator Oscillator) risolvono alcune delle problematiche meccaniche generate
dalle tecnologie tradizionali Gunn o Mixer.
L'elemento radiante dei rilevatori con DRO planare, è costituito da un'antenna a tromba schermata che
genera microonde con ampi angoli di copertura e minimi ingombri. La schermatura dell'antenna a tromba
forza l'emissione delle microonde nella direzione desiderata, creando un lobo di copertura molto preciso.
Tecnologie applicate nella sezione infrarosso
Filtro contro le luci fluorescenti (Antiaccecamento)
Una condizione di "accecamento" avviene orientando, verso la lente di Fresnell, una luce fluorescente
(neon) che limita o inibisce la sensibilità di rilevazione del sensore.
Per aumentare il grado di sicurezza vi sono filtri digitali che svolgono la funzione di antiaccecamento, in
grado di segnalare la condizione di guasto alla centralina d'allarme.
Il sensore che rileva un tentativo di accecamento, attua una procedura che prevede una prova di rilevazione
della durata di qualche minuto; se, nel lasso di tempo in cui il sensore è in test, l'infrarosso si attiva il
processo s'interrompe, altrimenti se non avviene alcuna attivazione durante il periodo di test, il rilevatore
genera una segnalazione di guasto.
Funzione Antimask (Antimascheramento)
I rilevatori Dual Tec generano una condizione d'allarme solo se sono sollecitate entrambe le tecnologie
(funzione "AND"); un malintenzionato potrebbe accecare oppure coprire la lente di Fresnell impedendo al
sensore d'inviare la condizione d'allarme.
Il microprocessore verifica l'attivazione della sola microonda (in quanto l'infrarosso risulta accecato) e dopo
un determinato numero di attivazioni in un breve lasso di tempo inibisce l'infrarosso ed attiva la sola
microonda; la successiva violazione dell'area protetta genera un allarme sonoro.
Termistore o compensatore di temperatura
Il termistore è un componente elettronico che misura la temperatura ambientale. L'applicazione del
termistore, consente di regolare autonomamente la sensibilità di rilevazione del sensore, in seguito ad un
aumento graduale ed uniforme della temperatura all'interno dell'ambiente cui è posto a protezione.
Morsettiera tipo di un doppia tecnologia
I sensori filari a doppia tecnologia dispongono di una morsettiera a vite che permette il collegamento con la
centrale antifurto, per mezzo di un cavo a più conduttori (almeno 6x0.22).
I poli disponibili sulla morsettiera del sensore sono:
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Alimentazione polo positivo ( + )
Alimentazione polo negativo ( - )
Tamper ( T )
Tamper ( T )
Comune ( C )
Normalmente Chiuso (N.C.)
Alimentazione
I rilevatori filari sono alimentati dalla centrale d'allarme attraverso due cavi: positivo e negativo.
L'alimentazione fornita dalla centrale antifurto è pari a 12 Volt in corrente continua (c.c. - d.c.).
Tamper o Antisabotaggio
Il tamper è un micro interruttore che rileva l'apertura dell'involucro del sensore.
Il tamper è collegato alla linea antisabotaggio - attiva 24h su 24 - della centrale antifurto per mezzo di due
cavi; in caso d'apertura dell'involucro il contatto tamper (N.C.) modifica il suo stato, informando la centrale
del tentativo di manomissione in corso.
Relè d'allarme
Il rilevatore modifica lo stato del relè d'allarme in caso d'intrusione da N.C. a contatto aperto.
Sui poli della morsettiera del sensore è presente la scritta: "C - N.C.", che indicano il Comune ed il
Normalmente Chiuso del relè d'allarme.
Il comune e il normalmente chiuso si collegano rispettivamente ai poli massa (o comune) e zona (o linea)
presenti sulla morsettiera principale della centrale antifurto.
Memoria d'allarme
Alcuni rilevatori se attivati ad impianto inserito, visualizzano la memoria di allarme, illuminando un led rosso
posto esternamente all'involucro del rilevatore.
Consigli per l'installazione
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Installare il sensore ad un'altezza di 2,3 m dal pavimento.
Effettuare delle prove di rilevazione separando le due tecnologie (se il sensore lo consente).
Confrontare l’area da proteggere con il reale volume di copertura del sensore.
Evitare esposizione diretta ai raggi solari
Non installare nelle vicinanze di sorgenti di calore
Non installare in zone soggette a forti correnti d’aria
Installare il doppia tecnologia su una superficie stabile non soggetta a vibrazioni
Oggetti ingombranti davanti al sensore riducono il lobo di copertura dell'infrarosso.
Sono utilizzati per la protezione di:
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Capannoni.
Cantine, solai.
Box, garage.
Ambienti in cui vi sono moderate correnti d'aria.
Ambienti in cui sono presenti piccoli animali (ad esempio topi).
I rilevatori doppia tecnologia sono ottimi rilevatori di presenza, utilizzati frequentemente all'interno di
abitazioni private e uffici, poiché difficilmente generano falsi allarmi.
Segnalatori di allarme
Il compito dei segnalatori di allarme, come visto a suo tempo, è quello di segnalare la penetrazione
di qualcuno nella zona protetta dal sensore e si possono classificare in acustici, ottici e a chiamata
telefonica . Il segnalatore acustico è costituito normalmente da una sirena elettronica oppure
elettromeccanica. La scelta tra le due alternative sarà vincolata dalle esigenze personali di
sicurezza: una sirena elettronica genera un suono avente una frequenza molto elevata e fastidiosa
rispetto ad una sirena elettromeccanica che produce un suono con frequenza più bassa ma udibile
a maggiore distanza. Quindi in fase di installazione bisogna anche valutare il fattore disturbo legato
alla quiete pubblica, è buona regola orientare la sirena verso una pubblica via di transito. Il
segnalatore ottico serve a rendere visibile il luogo dal quale proviene la segnalazione di allarme e
può essere a luce continua o lampeggiante. Generalmente nelle sirene o segnalatori
autoalimentati, al cui interno è inserita una sirena elettronica o elettromeccanica e un
accumulatore, cui viene affidato il compito di generare l’allarme anche se vengono tagliati i
conduttori di alimentazione, è presente un lampeggiatore per applicazioni esterne. I comunicatori o
combinatori telefonici hanno la funzione di inviare la comunicazione di allarme tramite rete
telefonica pubblica a dei numeri preselezionati. E’ possibile in fase di programmazione
memorizzare circa 14 diversi numeri telefonici, associabili a sequenze o chiamate diverse; per
esempio si può predisporre una sequenza di numeri per avvisare il comando di polizia più vicino,
oppure la sede centrale, ecc. Il dispositivo chiama uno dopo l’altro i numeri memorizzati e
trasmette un messaggio precedentemente registrato, inoltre il contenitore metallico che incorpora il
combinatore telefonico, oltre a possedere lo spazio per l’inserzione di una batteria che garantisce
l’alimentazione al dispositivo anche in assenza della rete di alimentazione principale, deve essere
protetto contro l’apertura del coperchio. Va ricordato, che la linea del telefono deve entrare prima
al combinatore, l’uscita ai telefoni, fax,ecc.
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