IL DISEGNO A SOGGETTO SINGOLO Corso di Metodologia della Ricerca Psicologica Dott.ssa Chiara Bonfigliuoli Caratteristiche Il disegno a soggetto singolo (N=1) è un disegno sperimentale a tutti gli effetti Il soggetto è il controllo di se stesso Le V.I. vengono introdotte una alla volta Si utilizza soprattutto per valutare l’efficacia di trattamenti lungo un periodo di tempo Molto utilizzato nella Psicologia comportamentale in cui V.I. è lo stimolo e V.D. la risposta del soggetto: lo setsso soggetto viene sottoposte a più prove ripetute nel tempo e queste vengono confrontate fra loro. Vantaggi Studio di fenomeni nuovi e poco indagati Studio di soggetti (es. patologia) Rispetto delle differenze individuali (cambiamenti in itinere) Analisi di differenze da un p.d.v. clinico (non solo statistico) Le fasi Baseline o linea di base: misurazione iniziale della V.I. (minimo 3 rilevazioni) Trattamento: durata in base a esigenze del ricercatore e/o del soggetto Per valutare gli EFFETTI del trattamento si può utilizzare sia l’analisi grafica (per le variabili importanti), sia quella statistica (per evitare interpretazioni erronee). Esempi di paradigmi Disegno A-B-A A (Baseline-Trattamento-Ritiro del Tr.) B Confronto tra baseline e ritiro per valutare gli effetti A Problema 1 Si vuole valutare l’efficacia di un trattamento per diminuire i comportamenti aggressivi di un bambino di 9 anni con disturbo da deficit di attenzione/iperattività. Baseline Trattamento Ritiro Come si nota dal grafico, dopo l’introduzione del trattamento si ha una diminuzione del comportamento target, che rimane stabile dopo il ritiro e ciò dimostra l’efficacia del trattamento. Disegno a baseline multiple (Tr. applicato in sequenza) 1 Può essere ACROSS BEHAVIORS ACROSS SUBJECTS ACROSS SITUATIONS 2 3 Si utilizza per verificare se la modificazione del cambiamento coincide con l’introduzione del trattamento Problema 2 Si vuole valutare l’efficacia di un trattamento per il miglioramento delle abilità di calcolo in 3 bambini di 7 anni con disturbo dell’apprendimento. (3 GRAFICI) Come si nota dai grafici, con l’applicazione in sequenza del trattamento, il miglioramento si è verificato per ciascun soggetto e si è mantenuto nel ritiro. Ciò dimostra l’efficacia del trattamento. Criterio variabile (stesso rinforzo) 1° criterio 2° criterio 3° criterio Si può misurare la linea di base Ogni fase fa da baseline per la fase successiva Si usa per aumentare o diminuire i comportamenti target in termini di quantità e velocità Problema 3 Si vuole valutare l’efficacia di un trattamento basato sul rinforzo per aumentare il tempo di attenzione in classe in un bambino di 6 anni. (GRAFICO) Nel 1° criterio al bambino vengono concessi 10 minuti in più di ricreazione se riuscirà a stare seduto al posto almeno per 5 minuti consecutivi Nel 2° criterio al bambino vengono concessi 10 minuti in più di ricreazione se riuscirà a stare seduto al posto almeno per 15 minuti consecutivi Nel 3° criterio al bambino vengono concessi 10 minuti in più di ricreazione se riuscirà a stare seduto al posto almeno per 25 minuti consecutivi Il rinforzo rimane costante (10 minuti di ricreazione), ciò che cambia è il criterio di valutazione. Esercizi Si vuole valutare l’efficacia di un trattamento farmacologico innovativo a base omeopatica per curare la SMD (malattia rara) Si vuole verificare la diminuzione dei comportamenti disturbanti in classe di un bambino con disturbo della condotta, attraverso l’attuazione di un training basato sul rinforzo. Si vuole verificare l’efficacia di un trattamento per l’apprendimento della lettura in 3 bambini di 10 anni con Sindrome di Down.