Ordine del giorno:
1. Esame e approvazione del Bilancio al 31/12/2009, con relativi Nota
Integrativa, Relazione del Consiglio di Amministrazione e Bilancio Sociale;
lettura della relazione del Collegio Sindacale e della Società di Revisione
2. Nomina del Consiglio di Amministrazione
3. Nomina del Collegio Sindacale
4. Compensi agli amministratori per l’esercizio 2010
5. Compensi al Collegio Sindacale per il triennio di nomina
6. Ratifica incarico alla società di certificazione
7. Regolamento del Prestito Sociale
8. Modifiche al Regolamento Interno delle Prestazioni Lavorative dei Soci
9. Varie ed eventuali
COMPOSIZIONE ORGANI SOCIALI
alla data dell’Assemblea
Consiglio di Amministrazione
Paolo Petrucci
Lorenza Bernardi
Patrizia Signorino
Valerio Scarca
Gianluca Bacco
Tiziana Monticone
Luca Morino
Presidente
Vice Presidente
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Collegio Sindacale
Gabriella Geromin
Paola Maria Scaffidi Domianello
Maurizio Cisi
Franca Di Cairano
Stefano Beltritti
Presidente
Sindaco effettivo
Sindaco effettivo
Sindaco supplente
Sindaco supplente
INDICE GENERALE
Bilancio d’esercizio
pag.
1
Bilancio sociale
pag.
54
BILANCIO D’ESERCIZIO
INDICE
Bilancio: Stato Patrimoniale e Conto Economico
pag.
1
Nota Integrativa
pag.
6
Relazione del Consiglio di Amministrazione
pag.
31
Relazione del Collegio Sindacale
pag.
50
COOPERATIVA ANIMAZIONE VALDOCCO SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE IMPRESA
SOCIALE ONLUS
Sede Legale ed Amministrativa Via Le Chiuse 59 – 10144 Torino (To)
Partita Iva-Codice Fiscale 03747970014
Numero Rea 583936
Registro Imprese di Torino n. 03747970014
Numero Iscrizione Albo Società Cooperativa A107035
Nota integrativa al bilancio al 31/12/2009
Premessa
Il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 è stato redatto in conformità alla normativa del codice civile ed è costituito dallo stato patrimoniale (preparato in conformità allo schema previsto dagli artt. 2424 e 2424 bis c.c.), dal conto economico (preparato in conformità allo schema di cui agli artt. 2425 e 2425 bis c.c.) e dalla presente nota integrativa.
La nostra cooperativa opera nel settore della cooperazione sociale, per il conseguimento delle finalità di cui all’art. 1
comma 1 lettera a) della Legge 8 novembre 1991 n. 381.
Nella redazione del bilancio, così come nella gestione sociale, si è tenuto conto del carattere non speculativo della Cooperativa, delle sue finalità mutualistiche e del rapporto Soci - Cooperativa che la contraddistingue, nonché
dell’inserimento della società nell’albo delle cooperative a mutualità prevalente ai sensi dell’art. 111 septies delle Disp.
Att. Codice Civile.
Criteri di formazione
Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2009 è stato redatto in conformità alla normativa del Codice Civile.
Così come richiesto dal D. Lgs 32/2007 il Consiglio di Amministrazione ha redatto una relazione sulla gestione seguendo
un’analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società , dell’andamento e del risultato della gestione.
Ha inoltre predisposto una relazione sulla gestione nella quale si dà atto, ai sensi dell’articolo 2545 CC dei criteri seguiti
nella gestione sociale per il raggiungimento dello scopo mutualistico.
Presentiamo all’attenzione ed all’approvazione dell’assemblea dei soci i documenti che costituiscono e corredano il bilancio secondo l’impostazione indicata dalle disposizioni del Codice Civile; per ogni voce dello Stato Patrimoniale e del
Conto Economico viene effettuato il raffronto con la corrispondente voce dell’esercizio precedente.
La compilazione dei documenti che costituiscono e corredano il bilancio della Cooperativa è avvenuta secondo il dettato
di legge; in particolare la nota integrativa fornisce l’illustrazione, l’analisi ed in taluni casi un’integrazione dei dati di bilancio e contiene le informazioni richieste dall’art. 2427 c.c. come esposte di seguito.
PUNTO 1) Criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, nelle rettifiche di valore e nella conversione dei
valori non espressi all'origine in moneta avente corso legale nello Stato
Le voci che compaiono nel bilancio sono state valutate seguendo i criteri evidenziati nel Codice Civile.
Tutte le poste indicate corrispondono ai valori desunti dalla contabilità.
I criteri utilizzati nella formazione del bilancio al 31.12.2009 non si discostano dai medesimi utilizzati per la formazione
del bilancio del precedente esercizio, in particolare nelle valutazioni e nella continuità dei medesimi principi.
La valutazione delle singole voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza e competenza, nella
prospettiva della continuazione dell’attività nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del
passivo considerato.
L’applicazione del principio di prudenza ha comportato la valutazione individuale degli elementi componenti le singole
poste o voci delle attività o passività, per evitare compensazioni tra perdite che dovessero essere riconosciute e profitti
da non riconoscere in quanto non realizzati.
In ottemperanza al principio di competenza, l’effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato contabilmente ed
attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono.
I dati di bilancio sono stati indicati separatamente in relazione all’attività svolta con i soci, distinguendo le diverse gestioni
mutualistiche ai sensi dell’art. 2545-sexies del codice civile.
Per quanto riguarda in modo specifico le valutazioni, esponiamo i criteri che sono stati adottati per le poste più significative, in osservanza dell’art. 2426 c.c.
Immobilizzazioni immateriali
Sono iscritte al costo storico di acquisizione ed esposte al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi.
I diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno sono esposti al costo di acquisizione e sono
ammortizzati in modo sistematico in conformità al periodo di utilizzazione stabilito da contratto e comunque non superiore a tre anni a partire dall'esercizio in cui sono sostenuti.
Le spese di manutenzione e migliorie su beni di terzi sono esposte alla voce "Altre immobilizzazioni immateriali" ed ammortizzate in modo sistematico nel minore tra il periodo di utilità futura e quello risultante dal contratto di locazione.
Le immobilizzazioni il cui valore economico alla data di chiusura dell'esercizio risulti durevolmente inferiore al costo, ammortizzato secondo i criteri sopraccitati, vengono svalutate fino a concorrenza del loro valore economico. Se vengono
meno le ragioni che hanno determinato questa svalutazione, si procede al ripristino del costo.
Le aliquote applicate sono le seguenti:
• Diritti di utilizzazione opere dell'ingegno (licenze software)
33%
• Altre immobilizzazioni immateriali (spese pluriennali diverse)
durata contratto
Immobilizzazioni materiali
Nel rispetto dell’art. 2426 c.c. le immobilizzazioni materiali, sono iscritte a bilancio al costo di acquisto, comprensivo degli
oneri accessori di diretta imputazione.
I costi di manutenzione e riparazione sono stati capitalizzati solo nel caso in cui abbiano determinato un effettivo aumento del valore e/o della funzionalità dei beni strumentali.
I beni patrimoniali ammortizzati sono stati stralciati dal bilancio al momento della loro cessione e radiazione.
Rettifiche
Le quote di ammortamento imputate a Conto Economico, sono state calcolate in base ai giorni di effettivo utilizzo del bene.
Per il dettaglio si rimanda al punto B.II movimenti delle immobilizzazioni materiali.
Le aliquote applicate per le immobilizzazioni materiali risultano dalla seguente tabella:
Attrezzature industriali e commerciali
Attrezzatura varia
15%
Altri beni materiali
Macchine ufficio elettroniche, elaboratori
Mobili e arredi
Automezzi
Impianti
Fabbricati commerciali
Fabbricati civili
20%
15%
25%
15%
3%
1%
Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione,
viene ripristinato il valore originario.
I beni di costo unitario sino ad euro 516,46, suscettibili di autonoma utilizzazione sono stati imputati a conto economico
qualora la loro utilità sia limitata ad un solo esercizio. Si rileva, tuttavia, che l’ammontare complessivo di tali beni è scar-
samente significativo rispetto al valore complessivo delle immobilizzazioni materiali e dell’ammortamento delle stesse.
Immobilizzazioni finanziarie
Le partecipazioni detenute direttamente dalla cooperativa e riguardanti imprese mutualistiche consortili o altre imprese
operanti nell’ambito della cooperazione, sono iscritte nelle immobilizzazioni finanziarie in quanto non hanno carattere
temporaneo e rappresentano un investimento duraturo e strategico per la cooperativa.
Le partecipazioni in altre imprese sono iscritte al costo di acquisizione o di sottoscrizione.
Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono valutate al presumibile valore di realizzo.
Rimanenze
Non sono state rilevate rimanenze finali.
Crediti
Sono esposti al presumibile valore di realizzo. L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore presunto di realizzo è ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti, tenendo in considerazione l'anzianità dei crediti e le condizioni economiche generali di settore.
Disponibilità liquide
Sono valutate al valore nominale.
Ratei e risconti attivi
I ratei e i risconti attivi sono relativi a quote di costi o ricavi comuni a due o più esercizi consecutivi, l'entità dei quali è determinata in ragione del principio della competenza economico-temporale.
Per i risconti di durata pluriennale sono state verificate le condizioni che ne avevano determinato l’iscrizione originaria,
adottando, ove necessario, le opportune variazioni.
Fondi per Rischi ed Oneri
Si tratta di accantonamenti relativi a debiti di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati o l’ammontare o la data della sopravvenienza.
A seguito della rivalutazione sugli immobili effettuata nell’esercizio scorso, sono stati accantonati al fondo Imposte differite € 72.759,24. Questo in ottemperanza al disposto dell’OIC 25 che prevede l’appostamento di imposte differite relative
alle operazioni che hanno interessato il patrimonio netto, senza transitare dal conto economico.
E’ stato inoltre accantonato, già dal bilancio al 31/12/2008, l’ ammontare stimato di oneri relativi a consumi e utenze.
Fondo Trattamento di Fine Rapporto Lavoro Subordinato
Rappresenta l'effettivo debito maturato verso i soci lavoratori e/o i dipendenti in conformità di legge e dei contratti di lavoro vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo. Per effetto della riforma della previdenza complementare entrata in vigore nel 2007, il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate alla data
del 31/12/2006, al netto degli acconti erogati e delle liquidazioni corrisposte nel 2009. Tale passività è soggetta a rivalutazione come previsto dalla normativa di legge.
In ottemperanza alle disposizioni di legge, poiché la cooperativa occupa più di 50 dipendenti, si è provveduto a devolvere
al Fondo tesoreria INPS o ai fondi pensioni scelti dai dipendenti il TFR che matura in capo agli stessi.
Debiti
Sono rilevati al valore nominale modificato in occasione di resi o di rettifiche di fatturazione.
Ratei e risconti passivi
I ratei e i risconti passivi sono relativi a quote di proventi e costi comuni a due o più esercizi consecutivi, l'entità dei quali
è determinata in ragione del principio della competenza economico-temporale.
Rischi, impegni e garanzie
Gli impegni e le garanzie prestate e ricevute sono indicati nei conti d'ordine al loro valore contrattuale.
• Le garanzie prestate sono rappresentate da fidejussioni rilasciate a favore di terzi in applicazione di disposizioni contrattuali.
• Gli impegni si riferiscono ad obbligazioni derivanti da contratti stipulati che non hanno ancora trovato esecuzione.
• I rischi per i quali la manifestazione di una passività è probabile vengono eventualmente descritti nella Nota Integrativa
ed accantonati secondo criteri di congruità nei fondi rischi.
• I rischi per i quali la manifestazione di una passività è solo possibile vengono eventualmente solo descritti nella Nota Integrativa, senza procedere allo stanziamento di fondi rischi, secondo i Principi Contabili di riferimento.
Imposte sul reddito
Le imposte dell'esercizio sono determinate sulla base di una realistica previsione degli oneri d'imposta da assolvere, in
applicazione della vigente normativa fiscale, e sono esposte al netto degli acconti versati e delle ritenute subite, nella voce debiti tributari nel caso risulti un debito netto e nella voce crediti tributari nel caso risulti un credito netto.
In particolare, si riferiscono all’imposta IRAP calcolata in conformità alle disposizioni in vigore. Sono applicabili alla cooperativa le condizioni di esenzione totale dall’IRES previste per le Cooperative di cui alla Legge 381/91 dal combinato disposto dall’art. 11 DPR 601/73 e del D.L. 63/2002 art. 6 – 6° comma. In caso di significative differenze temporanee tra le
valutazioni civiliste e fiscali, viene iscritta la connessa fiscalità differita.
Così come previsto dal principio contabile Oic n. 25 emanato dall’Organismo Italiano di Contabilità, le imposte anticipate,
nel rispetto del principio della prudenza, sono iscritte solo se sussiste la ragionevole certezza del loro futuro recupero.
Eventuali variazioni di stima (comprese le variazioni di aliquota) vengono allocate tra le imposte a carico dell'esercizio.
Non sono effettuati accantonamenti di imposte differite a fronte di fondi o riserve tassabili in caso di distribuzione, in
quanto tutte le riserve della cooperativa sono indivisibili tra i soci sia durante la vita della cooperativa, che durante la fase
di liquidazione della stessa.
Ricavi e Costi
Sono esposti in bilancio secondo i principi della prudenza e della competenza economica, al netto di eventuali resi, sconti e abbuoni.
Dividendi
Sono iscritti nell'esercizio in cui vengono deliberati dalla società partecipata. @
PUNTO 2) Movimenti delle immobilizzazioni
B.I) Immobilizzazioni immateriali
Sono iscritte al costo storico di acquisizione ed esposte al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi ed
imputati direttamente alle singole voci.
Movimenti immobilizzazioni immateriali
Totale movimentazioni immobilizzazioni immateriali dell’esercizio:
DESCRIZIONE
Software
Costo storico
all’1/01/2009
73.301
Totale accantonato
all’1/01/2009
-72.696
Consistenza
1/01/2009
Acquisizioni
giroconti
Alienazioni Eliminazioni
Ammorta-menti
dell’esercizio
giroconti
605
11.606
0
-1.496
Consistenza
31/12/2009
10.715
DIRITTI DI BREVETTO
IND.LE E UTILIZZ.
OPERE DELL’INGEGNO
73.301
-72.696
605
11.606
Spese pluriennali diverse
0
-1.496
10.715
349.056
-322.610
26.446
3.297
0
-15.393
14.350
Spese pluriennali via
Mongrando
79.689
-13.602
66.087
0
-3.297
-4.185
58.605
Spese pluriennali via S.
Bernardino 12
64.750
-43.133
21.617
4.500
0
-12.176
13.941
Spese pluriennali Cso
Brunelleschi
27.197
-9.110
18.087
0
0
-3.015
15.072
Spese pluriennali via Sacchi 47
14.355
-14.354
1
0
0
-1
0
Spese pluriennali cso G.
Cesare
94.935
-39.764
55.171
0
0
-18.388
36.783
Spese pluriennali viale
Stazione 5
10.600
-10.599
1
0
0
-1
0
Spese pluriennali Via Tesso
105.801
-31.825
73.976
2.500
0
-18.712
57.764
Spese pluriennali Via Siccardi
8.615
-2.870
5.745
0
0
-5.745
0
Spese pluriennali Via
Monte Camino
3.000
-2.000
1.000
0
0
-1.000
0
Spese pluriennali Viale
Cavour
43.016
-9.515
33.501
1.060
0
-8.008
26.553
Spese pluriennali VIA
Roma
5.950
-1.983
3.967
900
0
-2.410
2.457
Spese pluriennali VIA
Verdi
1.300
-433
867
700
0
-765
802
Spese pluriennali Corso
Belgio
23.300
-3.882
19.418
5.520
0
-4.710
20.228
Spese pluriennali Vicolo
dei Pescatori
3.600
-600
3.000
990
0
-749
3.241
85.000
-4.250
80.750
199.174
0
-10.558
269.366
0
0
0
1.940
0
-388
1.552
ALTRE IMM.
IMMATERIALI
920.164
-510.530
409.634
220.581
-3.297
-106.204
520.714
TOTALI
993.465
-583.226
410.239
232.187
-3.297
-107.700
531.429
Spese pluriennali Via delle
Fornaci
Spese pluriennali Via Po
Diritti di brevetto ind.le e utilizzazione opere dell'ingegno
10.715
Si riferiscono all'acquisizione di licenze software e vengono ammortizzate direttamente in conto in tre esercizi.
Altre immobilizzazioni immateriali
520.714
Sono composte integralmente da costi sostenuti per lavori di manutenzione e ristrutturazione relativi a beni non di proprietà e ammortizzati sulla base della durata del relativo contratto di locazione o di comodato.
B.II) Immobilizzazioni materiali
Movimenti immobilizzazioni materiali
Totale movimentazioni immobilizzazioni materiali dell’esercizio
DESCRIZIONE
Costo storico
al1/01/2009
Totale accantonato
al1/01/2009
Consistenza
1/01/2009
Acquisizioni
Variazione
fondo per
amm.to area
Alienazioni
Eliminazioni
Variazioni
Ammortamenti
dell’esercizio
Consistenza
31/12/2009
anni precedenti
Fabbricati commerciali
7.907.991
-755.085
7.152.906
1.694.917
103.821
-3.500
-226.790
8.721.354
Fabbricati civili
3.913.678
-210.000
3.703.678
136.518
0
0
-33.143
3.807.053
TERRENI E
FABBRICATI
11.821.669
-965.085
10.856.584
1.831.435
103.821
-3.500
-259.933
12.528.407
67.813
-55.526
12.287
3.475
0
0
-5.254
10.508
0
0
0
0
0
0
0
0
67.813
-55.526
12.287
3.475
0
0
-5.254
10.508
303.855
-219.589
84.266
20.325
0
0
-30.676
73.915
Beni inferiori ad €
516,46
0
0
0
0
0
0
0
0
ATTREZZATURA
VARIA
303.855
-219.589
84.266
20.325
0
0
-30.676
73.915
Mobili e arredi
723.207
-341.476
381.731
115.333
0
0
-81.952
415.112
Macchine elettr.uff.
633.163
-521.996
111.167
42.351
0
0
-41.050
112.468
Automezzi
1.130.327
-840.601
289.726
300.569
0
-173.985
416.310
ALTRI BENI
MATERIALI
2.486.697
-1.704.073
782.624
458.253
0
0
-296.987
943.890
14.680.034
-2.944.273
11.735.761
2.313.488
103.821
-3.500
-592.850
13.556.720
Impianti
Macchinari
IMPIANTI E
MACCHINARI
Attrezzature diverse
TOTALI
Nel corso del 2009 sono stati acquistati gli immobili di Strada Riva n. 17 a Chieri e di Via Pinerolo n. 19/21 a Torino per un totale di € 1.573.500. Sono inoltre stati eseguiti lavori di ristrutturazione portati ad incremento del valore di acquisto degli immobili per € 257.935. Sono stati acquistati impianti per € 3.475, attrezzature per € 20.325, mobili per € 115.333, macchine elettroniche d’ufficio per € 42.351 e automezzi per € 300.569.
Si rammenta che nel fondo ammortamento immobili commerciali e civili sono ricompresi € 210.000 di contributi ricevuti negli
esercizi precedenti a fronte dell’investimento effettuato per l’immobile di via Tasca, € 21.656 per l’immobile di via Avezzana, e
€ 68.271 per l’immobile di via Rosa Bianca a Mondovi’.
A seguito della modifica introdotta dall’art. 36 comma 7 del D.L. n. 223/2006 riguardante la indeducibilità della quota di ammortamento relativa ai terreni sui quali insistono i fabbricati ed il conseguente obbligo di scorporare fiscalmente il costo
dell’area sottostante, si e’ deciso di procedere anche allo scorporo di tutte le aree relative agli immobili civili e commerciali con
una percentuale del 20% applicata al valore di acquisto dell’immobile.
Ne consegue la variazione civilistica dell’originario processo di ammortamento che risulta ora calcolato sul costo storico
dell’immobile scorporato dell’area e comprensivo degli incrementi e delle rivalutazioni.
In ossequio a quanto previsto dal principio contabile OIC 29, gli ammortamenti pregressi attribuibili ai terreni ed ammontanti
ad € 103.821 sono stati imputati al conto economico iscrivendo una sopravvenienza attiva.
Così come disposto dall’art. 15 D.L. 29/11/2008 n. 185 nell’esercizio 2008 è stata effettuata la rivalutazione, solo ai fini civilistici, di tutti gli immobili presenti nelle categorie “fabbricati commerciali” e “fabbricati civili” . L’importo totale della rivalutazione
e’ stato pari a € 3.934.269,75.
Gli ammortamenti effettuati sugli immobili commerciali sono stati determinati suddividendo il valore netto contabile post rivalutazione per la residua vita utile del bene, mantenendo pertanto inalterato il coefficiente utilizzato (3%):
Inoltre, in deroga alla prassi degli esercizi precedenti, si è per la prima volta proceduto a sottoporre anche gli immobili di civile
abitazione (le cosiddette “comunità alloggio”), rivalutati nell’esercizio precedente, all’ordinario processo di ammortamento con
una percentuale pari all’1%. Si riteneva infatti che il valore degli stessi, sino all’esercizio 2007, fosse molto sottostimato rispetto al valore di mercato, situazione venutasi a modificare per effetto della rivalutazione effettuata nel bilancio dell’esercizio
2008.
B.III) Immobilizzazioni finanziarie
Movimenti immobilizzazioni finanziarie
Totale movimentazioni immobilizzazioni finanziarie
DESCRIZIONE
Consistenza
1/01/2009
Acquisizioni
Spostamenti
dalla voce nella
voce
Alienazioni
Diminuzioni
Rivalutazioni/
Svalutazioni
Consistenza
31/12/2009
Partecipazioni
178.367
95.187
0
0
0
0
273.554
PARTECIPAZIONI IN
ALTRE IMPRESE
178.367
95.187
0
0
0
0
273.554
6.013
362
0
0
0
0
6.375
Crediti da finanziamenti a
partecipate esigibili oltre
l’esercizio successivo
474.937
70.000
0
0
0
0
544.937
CREDITI FINANZIARI
ESIGIBILI OLTRE
L’ESERCIZIO
SUCCESSIVO
480.950
70.362
0
0
0
0
551.312
Crediti diversi esigibili oltre
l’esercizio successivo
11.682
0
0
0
-11.682
0
0
Depositi cauzionali esigibili
oltre l’esercizio successivo
89.907
0
0
0
-17.941
0
71.966
Caparre su immobili
133.000
0
0
0
-61.438
0
71.562
CREDITI V/ALTRI
234.589
0
0
0
-91.061
0
143.528
TOTALI
893.906
165.549
0
0
-91.061
0
968.394
Crediti finanziari v/terzi
esigibili oltre l’esercizio
successivo
Le partecipazioni in altre imprese sono le seguenti:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Consorzio Euro Qualita’
Associazione Progetto Sole
Centro Formazione Progetto Cebano & Monregalese
Consorzio Forcoop
Consorzio La Valdocco
Consorzio Self
A4
Coop. Nuova Socialità
Cooperativa Saval
Eurocons
Eurofidi (ed Fidipiemonte)
Impresa a rete (ex Noncello Formazione)
CCFS
Animazione e Territorio
Pietra Alta Servizi
Banca Etica
Consorzio Quarantacinque
Consorzio Parco Dora
Unionfidi
Cooperativa Cps
Cooperativa Pipro’
273.554
103
258
516
50.000
3.099
2.066
1.032
98.259
87.013
52
1.126
499
13.155
2.505
2.505
7.176
1.589
97
774
1.627
103
Le partecipazioni rappresentano un investimento duraturo e strategico per la cooperativa. In nessun caso si è verificato
l’esigenza di procedere a svalutazioni delle partecipazioni a seguito di perdite permanenti di valore.
Le principali movimentazioni intervenute nell’esercizio sono le seguenti:
-
Acquisizione partecipazione nella Cooperativa Saval per € 87.013,40
I crediti finanziari esigibili oltre l’esercizio successivo sono i seguenti:
551.312
•
Crediti v/Consorzio Eurofidi
•
Crediti da finanziamenti v/Forcoop
•
Crediti da finanziamenti v/Pietra Alta Servizi
10.000
•
Crediti da finanziamenti v/coop. Saval
70.000
6.375
464.937
I crediti da finanziamenti sono fruttiferi con tasso di interesse annuo del 4%.
I crediti verso altri esigibili oltre l’esercizio successivo sono i seguenti:
143.528
•
Depositi cauzionali su utenze
•
Depositi cauzionali su contratti appalto
22.416
•
Depositi cauzionali su affitti
43.704
•
Caparre su immobili
71.562
5.847
Si dà atto, ai sensi dell’art. 2427 bis CC, che in Bilancio non vi sono immobilizzazioni finanziarie iscritte ad un valore superiore al loro fair value.
PUNTO 3) Composizione delle voci "Costi di impianto e ampliamento" e "Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità
@I3F@T3I@Non sono state rilevate poste di tale natura.
PUNTO 3-bis) Riduzioni di valore applicate alle immobilizzazioni materiali ed immateriali
Non sono state effettuate svalutazioni sulle immobilizzazioni materiali e/o immateriali.
PUNTO 4) Variazioni intervenute nella consistenza delle altre voci dell'attivo e del passivo
Variazione consistenza altre voci dell'attivo
DESCRIZIONE
Consistenza
1/01/2009
Acquisizioni/ incrementi
Spostamenti nella voce dalla
voce
Alienazioni/ decrementi
Rivalutazioni/
Svalutazioni esercizio
Consistenza
31/12/2009
Crediti verso soci per capitale sottoscritto
195.695
726.539
0
-753.514
0
168.720
CREDITI V/SOCI PER VERSAMENTI ANCORA
DOVUTI
195.695
726.539
0
-753.514
0
168.720
2.687.544
2.765.777
0
-2.498.675
0
2.954.646
-116.200
121.084
0
-198.906
0
-194.022
14.079.404
18.178.355
0
-14.079.404
0
18.178.355
Fatture da emettere a clienti terzi
Note credito da emettere a clienti terzi
Crediti v/clienti per fatture emesse
Fondo svalutazione crediti verso clienti
-441.795
-40.000
0
94.101
0
-387.694
16.208.953
21.025.216
0
-16.682.884
0
20.551.285
210
119
0
0
0
329
0
1
0
0
0
1
Altri crediti verso erario
3.654
550
0
-1.028
0
3.176
Erario c/rit. su prestito sociale
2.578
0
0
-2.578
0
0
CREDITI TRIBUTARI
6.442
670
0
-3.606
0
3.506
Crediti per finanziamenti a soci
637.507
302.097
0
0
0
939.604
Crediti per prestito attività
301.861
0
0
-32.934
0
268.927
Dipendenti c/anticipi
18.287
32.740
0
-30.576
0
20.451
Collaboratori c/anticipi
39.904
23.330
0
-24.939
0
38.295
CREDITI VERSO CLIENTI
Erario c/rit. su dividenti percepiti
Erario c/rit. su interessi attivi
Crediti stip.collaboratori a progetto
11.908
1.312
0
-409
0
12.811
Crediti quote capitale non versate
410
0
0
0
0
410
Soci da versare riserva statutaria
33.892
94.787
0
-103.770
0
24.909
166.013
423.726
0
-526.982
0
62.757
Altri crediti
0
983
0
0
0
983
Crediti progetto abitazioni
0
48.043
0
0
0
48.043
Anticipazioni conto terzi
0
12.666
0
0
0
12.666
163.995
692.107
0
-304.835
0
551.267
24.000
0
0
0
0
24.000
Crediti diversi
Crediti v/enti pubblici
Crediti v/Fondazione Ruffini
Crediti v/CCFS
0
46.857
0
0
0
46.857
1.397.777
1.678.648
0
-1.024.445
0
2.051.980
Depositi bancari
730.877
170.646
0
0
0
901.523
Depositi postali
57.369
0
0
-21.822
0
35.547
788.246
170.646
0
-21.822
0
937.070
Cassa contanti
4.780
105.760
0
-107.434
0
3.106
Cassa assegni
2.685
202.465
0
-191.359
0
13.791
DENARO E VALORI IN CASSA
7.465
308.225
0
-298.793
0
16.897
18.604.578
23.909.944
0
-18.785.064
0
23.729.458
CREDITI VERSO ALTRI
DEPOSITI BANCARI E POSTALI
Totali
Crediti v/soci per versamenti ancora dovuti
168.720
Comprende le quote di capitale sociale non ancora versate dai soci alla data di chiusura dell’esercizio in dipendenza
delle modalità previste di rateizzazione dei versamenti.
Crediti verso clienti
20.551.285
Comprendono i crediti per fatture emesse ancora da incassare al 31/12/2009 per € 18.178.355, i crediti per fatture da
emettere per € 2.954.646, i debiti verso clienti per note di credito da emettere per € 194.022. Il totale dei crediti è esposto al netto del relativo fondo di svalutazione, a bilancio per € 387.694. Il fondo svalutazione crediti è stato incrementato
di € 40.000 e utilizzato per € 94.101 a chiusura di crediti non recuperabili di cui segue dettaglio.
CLIENTE
IMPORTO
ERIDANO FT DEL 2003
1.429,00
ASL 5 COLLEGNO FT DEL 2004
7.887,56
COMUNE DI TORINO FT DAL 1998 AL 2000
COMUNE DI ASTI FT DEL 2003
TOTALE
83.079,79
1.704,31
94.100,66
Crediti tributari
3.506
Comprendono:
•
Erario c/rit. su dividenti percepiti
€
329
•
Erario c/rit su interessi attivi
€
1
•
Crediti diversi verso l’Erario
€
3.176
Crediti verso altri
2.051.980
Vengono qui inseriti i cosiddetti crediti “residuali” che non trovano destinazioni in altre voci del bilancio. Essi comprendono:
•
Crediti per finanziamenti ai soci
€
939.604
•
Crediti per prestito attività
€
268.927
•
Dipendenti c/anticipi su retribuzioni
€
20.451
•
Collaboratori c/anticipi
€
38.295
•
Crediti stipendi collaboratori a progetto
€
12.811
•
Crediti v/Fondazione Ruffini
€
24.000
•
Altri crediti
€
983
•
Crediti per quote capitale non versate
€
410
•
Crediti v/ soci per importi da versare riserva
€
24.909
•
Crediti diversi
€
62.757
•
Crediti progetto abitazioni
€
48.043
•
Anticipazioni conto terzi
€
12.666
•
Crediti v/Enti pubblici
€
551.267
•
Crediti v/C.C.F.S.
€
46.857
I crediti per “prestito attività” rappresentano l’importo degli anticipi in contanti (anticipi di cassa) che vengono erogati ai soci
per consentire lo svolgimento delle ordinarie attività dei servizi; l’importo contabilizzato nella voce “crediti per finanziamenti
ai soci” si riferisce alle somme che i soci versano ratealmente per rimborsare il finanziamento che la cooperativa concede al
socio per la sottoscrizione della quota di capitale sociale.
I crediti verso Enti Pubblici rappresentano contributi in c/impianti o in c/esercizio ancora da incassare alla data del
31/12/2009.
Variazione consistenza altre voci del passivo
DESCRIZIONE
Debiti v/banche c/c passivo
Consistenza
1/01/2009
Acquisizioni/ incrementi
Spostamenti nella
voce dalla voce
Alienazioni/
decrementi
Rivalutazioni/
Svalutazioni
esercizio
Consistenza
31/12/2009
1.508.534
4.176.953
0
0
0
5.685.487
Mutui passivi bancari esigibili entro l’esercizio
successivo
824.010
386.235
0
-170.952
0
1.039.293
Mutui passivi bancari esigibili oltre l’esercizio
successivo
4.206.015
784.528
0
-738.384
0
4.252.159
DEBITI VERSO BANCHE
6.538.559
5.347.716
0
-909.336
0
10.976.939
Debiti v/soci per prestito sociale esigibili entro
l’esercizio successivo
2.839.733
376.266
0
0
0
3.215.999
Debiti v/soci per prestito sociale vincolati esigibili oltre l’esercizio successivo
358
63.000
0
-358
0
63.000
2.840.091
439.266
0
-358
0
3.278.999
Debiti verso altri finanziatori
403.105
383.148
0
-136.827
0
649.426
Debiti CCFS C/C 1215/4/01
393.871
0
0
-393.871
0
0
Debiti CCFS C/C 1215/7/00
16
0
0
-16
0
0
DEBITI VERSO ALTRI FINANZIATORI
796.992
383.148
0
-530.714
0
649.426
Fatture da ricevere da fornitori terzi
450.104
576.626
0
-450.104
0
576.626
Fornitori c/note credito da ricevere
-921
-3.500
0
921
0
-3.500
Deviti v/fornitori per fatture ricevute
3.192.010
3.029.746
0
-3.192.010
0
3.029.746
DEBITI VERSO FORNITORI
3.641.193
3.602.872
0
-3.641.193
0
3.602.872
Erario c/I.R.A.P.
-12.136
36.656
0
12.136
0
36.656
Erario c/I.V.A. a esigibilità differita
532.944
1.998.165
0
-1.875.018
0
656.091
DEBITI V/SOCI PER FINANZIAMENTI
Erario c/rit. Su redditi lav.dipendente
Erario c/liquidazione IVA
Erario c/rit. su prestito sociale
448.413
1.773.569
0
-1.734.862
0
487.120
18.407
1.820.118
0
-1.789.758
0
48.767
0
9
0
0
0
9
16.033
208.342
0
-208.637
0
15.738
Erario c/rit. su co.co.co.
408
59.711
0
-85.413
0
-25.294
Erario c/rit. su altri redditi
200
8.803
0
-8.908
0
95
-5.548
221.778
0
-224.453
0
-8.223
DEBITI TRIBUTARI
998.721
6.127.151
0
-5.914.913
0
1.210.959
INPS dipendenti
867.706
5.961.503
0
-5.820.893
0
1.008.316
INPS autonomi
45.725
181.451
0
-209.483
0
17.693
Rateo INPS su competenze maturate dipendenti
180.774
222.875
0
-180.774
0
222.875
INAIL
154.670
345.650
0
-444.183
0
56.137
1.248.875
6.711.479
0
-6.655.333
0
1.305.021
281.148
118.749
0
-110.626
0
289.271
2.938
69.130
0
-60.577
0
11.491
24.890
0
0
-24.890
0
0
364.506
3.815.599
0
-4.122.650
0
57.455
Debiti per assegni non ritirati
0
40.673
0
0
0
40.673
Debiti da partecipazioni
0
87.013
0
0
0
87.013
Debiti v/obiettivo lavoro
0
723.058
0
0
0
723.058
90.895
98.664
0
-51.553
0
138.006
Debiti v/Dircoop
-802
0
0
802
0
0
Debiti v/Sindacati
3.689
15.445
0
-14.648
0
4.486
2.023.299
19.400.160
0
-18.293.015
0
3.130.444
Erario c/rit. su redditi lav. Autonomo
Erario c/addizionale regionale
DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVID. E DI
SICUREZZA SOCIALE
Debiti per quote soci da rimborsare
Cessione 1/5 stipendio
Debiti Ert da restituire novembre
Debiti diversi
Debiti v/previdenze complementari
Debiti v/dipendenti
Debiti v/altri prestatori di lavoro
Altri costi da ricevere
Cauzioni passive
ALTRI DEBITI
Totali
64.250
661.068
0
-661.049
0
64.269
276.726
273.231
0
-278.944
0
271.013
1.189
0
0
0
0
1.189
3.132.728
25.302.790
0
-23.617.150
0
4.818.368
19.197.159
47.914.422
0
-41.268.997
0
25.842.584
Debiti v/banche
Esigibili entro l’esercizio successivo:
Banche c/c passivo
Mutuo Banca Etica su immobile Candelo Mondovi’
Mutuo Banca Etica su immobile C.so Racconigi TO
Mutuo Banca Intesasanpaolo n. 9151499
Mutuo Banca Intesasanpaolo n.9975269
Mutuo Banca Intesasanpaolo n. 723746
Mutuo Banca Intesasanpaolo n. 723739
Finanziamento Intesasanpaolo n.50361173
Finanziamento Banca Pop. Novara L.R. 23
Finanziamento Banca Pop. Novara L.R. 23
Finanziamento Intesasanpaolo T.F.R.
Finanziamento Banca Prossima T.F.R.
Mutuo Banca Etica n.3802
10.976.939
5.685.487
43.066
107.100
34.000
75.000
13.864
12.722
31.250
46.475
143.091
250.000
244.444
38.281
Esigibili oltre l’esercizio successivo:
Mutuo Banca Etica su immobile Candelo Mondovi’
Mutuo Banca Etica su immobile C.so Racconigi –
TO
Mutuo Banca Intesasanpaolo n.9151499
Mutuo Banca Intesasanpaolo n. 9975269
Mutuo Banca Intesasanpaolo n. 723746
Mutuo Banca Intesasanpaolo n. 723739
Finanziamento Banca Pop. Novara L.R. 23
Finanziamento Banca Pop. Novara L.R. 23
Finanziamento Intesasanpaolo T.F.R.
Finanziamento Banca Prossima T.F.R.
Mutuo Banca Etica n. 3802
372.766
1.114.556
436.082
425.000
221.944
203.657
58.094
178.864
458.333
555.555
227.308
Debiti v/soci per finanziamenti
3.278.999
Si tratta dei debiti verso i soci per il prestito sociale.
Debiti verso altri finanziatori
649.426
I finanziamenti da terzi sono costituiti da finanziamenti vari per acquisto automezzi.
Debiti verso fornitori
3.602.872
Comprendono i debiti verso fornitori per fatture ricevute e da ricevere al 31 dicembre 2009 al netto delle note credito da
ricevere. Rispetto al precedente esercizio l’importo è diminuito di € 38.321.
Debiti tributari
1.210.959
Comprendono i debiti verso Erario per iva, imposte e per ritenute. Rispetto al precedente esercizio appaiono incrementati di € 212.238.
Debiti verso istituti previdenziali ed assistenziali
1.305.021
Comprendono i debiti maturati a qualsiasi titolo verso enti previdenziali. Rispetto al precedente esercizio sono incrementati di € 56.146.
Altri debiti
4.818.368
Vengono indicati in questa voce tutte le voci di debito residuali. Rispetto al precedente esercizio tale voce è incrementata
del 53,81%. L’incremento è dovuto principalmente a debiti verso dipendenti per retribuzioni, Ert e arretrati.
Variazione consistenza Fondo Trattamento di Fine Rapporto
DESCRIZIONE
Consistenza 1/01/2009
Accantonamenti
Utilizzi
Consistenza 31/12/2009
Fondo T.F.R. lavoratori dipendenti
2.913.561
1.913.950
-2.133.101
2.694.410
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO
SUBORDINATO
2.913.561
1.913.950
-2.133.101
2.694.410
Rappresenta l’effettivo debito maturato verso i soci lavoratori e/o i dipendenti in conformità di legge e dei contratti di lavoro
vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo. Per effetto della riforma della previdenza
complementare entrata in vigore nel 2007, il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate alla data del
31/12/2006, al netto degli acconti erogati e delle liquidazioni corrisposte nel 2009. Tale passività è soggetta a rivalutazione
come previsto dalla normativa di legge.
Come disposto dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296 le quote di TFR maturate pari a € 988.918 sono state trasferite ai
fondi pensione oppure al Fondo di Tesoreria INPS in base alle opzioni che i lavoratori hanno esercitato.
Variazione consistenza voci dei fondi Rischi ed Oneri
DESCRIZIONE
Consistenza 1/01/2009
Fondo per oneri, consumi e utenze
Fondo accantonamento ERT soci lavoratori
Utilizzi
Consistenza 31/12/2009
99.245
0
0
99.245
204.491
0
-204.491
0
0
72.759
0
72.759
303.736
72.759
-204.491
172.004
Fondo imposte differite
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO
SUBORDINATO
Accantonamenti
Fondo per oneri consumi e utenze. Nel precedente esercizio e’ stato creato un “fondo accantonamento per oneri consumi e utenze“ di € 50.000 a fronte di probabili rimborsi spese per utenze cui la cooperativa potrebbe dover far fronte.
Tale fondo è stato implementato, nel corso dell’esercizio, per € 49.245, in seguito alla riclassificazione del conto “altri costi da ricevere”, precedentemente allocati tra i debiti diversi: trattasi infatti di oneri la cui esistenza è certa ma dei quali
non sono determinati né l’ammontare preciso né la data della sopravvenienza.
Fondo accantonamento ERT soci lavoratori . A dicembre 2009 è stato erogato l’E.R.T. (Elemento Retributivo Territoriale) relativo all’esercizio 2008 e accantonato in apposito fondo.
In chiusura di esercizio la quota maturata di ERT di competenza 2009 (€ 214.206) è stata invece allocata tra i debiti verso il personale, in quanto debito certo e non frutto del calcolo di una stima di valore.
Fondo imposte differite. A seguito della rivalutazione solo civilistica degli immobili effettuata nell’esercizio scorso, la
società si tè trovata a contabilizzare valori attivi non fiscalmente riconosciuti: nel rispetto del Principio Contabile OIC n.
25 sono state rilevate imposte differite (IRAP) per € 72.759 calcolata sui maggiori ammortamenti fiscalmente indeducibili.
La contropartita di tale rilevazione è la Riserva di Rivalutazione che è stata conseguentemente ridotta per il medesimo
importo.
Variazione consistenza voci di patrimonio netto
DESCRIZIONE
Consistenza 1/01/2009
Capitale sociale soci ordinari
Incrementi/
Decrementi/
Accantonamenti
Utilizzi
Consistenza 31/12/2009
2.397.370
471.694
-166.795
2.702.269
305.193
75.420
-3.168
377.445
Capitale sociale soci speciali
27.860
25.716
-25.174
28.402
Capitale sociale soci volontari
1.033
1.032
-516
1.549
Capitale sociale soci ordinari+sovventori
301.578
0
-9.554
292.024
Capitale sociale soci sovventori TFR
372.219
191.070
0
563.289
3.405.253
764.932
-205.207
3.964.978
Riserva legale
452.270
30.085
0
482.355
RISERVA LEGALE
452.270
30.085
0
482.355
Riserva straordinaria Indivisibile L. 904/77 art. 12
663.799
20.139
0
683.938
Riserva contributi pubblici
182.661
0
0
182.661
1
-2
0
-1
152.093
92.631
-1.310
243.414
Riserva di rivalutazione DL 185/2008
3.934.270
0
-74.751
3.859.519
ALTRE RISERVE DIST. INDICATE
4.932.824
112.768
-76.061
4.969.531
100.284
46.056
0
146.340
8.890.631
953.841
-281.268
9.563.204
Capitale sociale soci sovventori
CAPITALE SOCIALE
Riserva assestamento bilancio unità di Euro
Riserva Statutaria
UTILE ESERCIZIO
Totali
Capitale sociale
3.964.978
Il capitale sociale dei soci è stato sottoscritto per € 3.964.978 e versato per € 3.796.258.
Al 31/12/09 le azioni sottoscritte dai soci cooperatori sono pari a € 2.702.269; il valore della quota dei soci cooperatori
e’ pari a 25,82 euro.
Al 31/12/09 le azioni sottoscritte dai soci speciali sono pari a € 28.402; il valore della quota dei soci speciali e’ pari a
25,82 euro.
Al 31/12/09 le azioni sottoscritte dai soci volontari sono pari a € 1.549; il valore della quota dei soci volontari e’ pari a
25,82 euro.
Al 31/12/09 le azioni sottoscritte dai soci sovventori sono pari a € 1.232.758 per una copertura del 61,64% del Fondo
previsto; il valore della quota dei soci sovventori e’ pari a 25,82 euro.
Nel 2007 il Consiglio di Amministrazione ha messo a punto una nuova operazione, tesa a promuovere l’acquisto di azioni di socio sovventore da parte dei soci lavoratori: l’operazione “Da sotto a sopra”. In data 04.06.2007 il Consiglio ha
introdotto la possibilità da parte del socio lavoratore di chiedere l’anticipo del proprio TFR maturato fino al 31.12.2006
per utilizzarlo per l’acquisto di azioni di socio sovventore.
L’obiettivo è quello di rendere più solida la struttura finanziaria della cooperativa incrementando il proprio capitale sociale. L’operazione “sotto sopra” trasforma le risorse legate al TFR trasferendole da debito nei confronti dei soci lavoratori a capitale sociale dei soci lavoratori stessi.
Per il 2007, 38 soci hanno acquistato 11.858 azioni di socio sovventore, per un valore complessivo di € 306.171,56.
Nel 2008, 18 soci hanno acquistato 2.558 azioni di socio sovventore per un valore complessivo di € 66.047,56.
In ottemperanza alla delibera relativa al pagamento delle spettanze riguardanti il saldo degli arretrati e dell’ERT 2007,
approvata dall’Assemblea del 18/10/2008, si e’ provveduto in data 16/12/2008 ad assegnare tali spettanze ad azioni di
socio sovventore per un totale di € 204.184,56. A tale operazione non hanno aderito n. 92 soci per un totale di €
24.890,48. Tale importo, così come previsto dall’art. 20 del Regolamento Interno delle Prestazioni Lavorative dei Soci,
è stato liquidato in data 16/11/2009.
Nel 2009 32 soci hanno acquistato 7.400 azioni di socio sovventore, per un valore complessivo di € 191.070,00. In totale, fino ad oggi, il valore complessivo della sottoscrizione è di € 563.289,12.
Riserva Legale
482.355
E' formata dalla destinazione di parte degli utili conseguiti dalla cooperativa nel corso dei precedenti esercizi. Risulta
complessivamente incrementata di € 30.085, incremento dovuto alla destinazione del 30% dell'utile 2008.
Riserva straordinaria indivisibile (Legge 904/77 art. 12)
683.938
E' formata dagli utili accantonati negli esercizi precedenti e, al pari della Riserva Legale, non è tassata ai fini fiscali ed è
indivisibile fra i soci sia durante la vita della società che al momento del suo scioglimento. Rispetto al precedente esercizio risulta incrementata di € 6.265 relativo alla destinazione dell’utile 2008. La riserva e’ stata inoltre incrementata, ai
sensi dell’art. 14 dello Statuto, di € 13.874 per la collocazione a riserva delle quote di capitale sociale relative alle dimissioni avvenute nel periodo antecedente il 30/09/2003 e mai richieste a rimborso dai soci dimissionari.
Riserva statutaria
243.414
E' formata dagli importi relativi alla tassa di ammissione versata dai soci al momento della loro ammissione.
Riserva contributi pubblici
182.661
E’ rimasta invariata nel corso dell’esercizio.
Accoglie l’accantonamento dei contributi in conto capitale ricevuti dallo Stato o da altri enti pubblici in applicazione di disposizioni finalizzate alla sovvenzione di particolari attività o iniziative aziendali. Questa riserva può essere utilizzata esclusivamente per la copertura di eventuali perdite d’esercizio.
Riserva assestamento bilancio unità di Euro
-1
Vengono qui appostate le differenze derivanti dall’arrotondamento delle voci di bilancio all’unità di Euro. La contropartita
del conto economico viene rilevata tra i proventi od oneri straordinari.
Riserva di rivalutazione D.L. 185/2008
3.859.519
E’ stata costituita dalla destinazione del saldo attivo di rivalutazione degli immobili commerciali e civili, effettuata
nell’esercizio 2008, così come concesso dall’art. 15 D.L. 29/11/2008.
Poichè si è optato per rivalutazione valida ai soli fini civilistici, la società si è trovata a contabilizzare valori attivi non fiscalmente riconosciuti: nel rispetto del Principio Contabile OIC n. 25 sono state rilevate imposte differite (IRAP) per €
72.759 calcolata sui maggiori ammortamenti fiscalmente indeducibili affrancando per pari importo la riserva di Rivalutazione.
PUNTO 5) Partecipazioni, in imprese controllate e collegate
Si dichiara che la società non ha partecipazioni in imprese controllate e collegate.
PUNTO 6) Crediti e debiti di durata residua superiore a cinque anni e dei debiti assistiti da garanzie reali
Crediti di durata residua superiore a cinque anni
Non sono stati rilevati crediti con durata residua superiore a cinque anni.
Debiti di durata residua superiore a cinque anni
Alla data del 31/12/2009 si rilevano debiti superiori a cinque anni per un importo complessivo di € 3.001.313;
•
mutuo ipotecario acceso con Banca Etica di durata quindicennale per il quale è stata concessa ipoteca sugli immo-
bili di via Monte Camino, 17 Candelo (BL) e via Rosa Bianca, 15 Mondovì (CN); importo residuo € 372.766.
•
mutuo ipotecario acceso con Banca Etica di durata quindicennale per il quale è stata concessa ipoteca sugli immo-
bili di Corso Racconigi, 143 Torino ; importo residuo € 1.114.556.
•
mutuo ipotecario acceso con Banca Intesasanpaolo di durata quindicennale per il quale è stata concessa ipoteca
sull’immobile di Via Tasca 9, Torino; importo residuo € 436.082
•
mutuo ipotecario acceso con Banca Intesasanpaolo di durata quindicennale per il quale e’ stata concessa ipoteca
sull’immobile di Via Treviso 24/R, Torino; importo residuo € 221.944
•
mutuo ipotecario acceso con Banca Intesasanpaolo di durata quindicennale per il quale e’ stata concessa ipoteca
sull’immobile di Via Po 14, Chiasso; importo residuo € 203.657
•
mutuo ipotecario acceso con Banca Intesasanpaolo di durata quindicennale per il quale e’ stata concessa ipoteca
sull’immobile di Via Cuorgne’, Torino; importo residuo € 425.000
•
mutuo chirografario acceso con Banca Etica di durata settennale importo residuo € 227.308
Debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali
Rappresentato da ipoteche su immobili per mutui come da dettaglio:
Ipoteca immobile corso Racconigi Torino – Mutuo
Banca Etica
Ipoteca immobile via Monte Camino Candelo –
Mutuo Banca Etica
Ipoteca immobile via Tasca Torino – Mutuo Banca
Intesa San Paolo
Ipoteca immobile Via Treviso Torino – Mutuo Ban-
1.221.657
415.832
470.082
235.808
ca Intesa San Paolo
Ipoteca immobile Via Po Chiasso – Mutuo Banca
Intesa San Paolo
Ipoteca immobile Via Cuorgne’ Torino – Mutuo
Banca Intesa San Paolo
216.379
500.000
PUNTO 6-bis) Eventuali effetti significativi delle variazioni nei cambi valutari verificatisi successivamente alla chiusura dell’esercizio
@T1F@
Non sono presenti in bilancio poste in valuta.
PUNTO 6-ter) Distintamente per ciascuna voce, l’ammontare dei crediti e dei debiti relativi ad operazioni contro
termine che prevedono per l’acquirente l’obbligo di retrocessione a termine
La società non ha effettuato operazioni con obbligo di retrocessione a termine.
PUNTO 7) Composizione delle voci “ratei e risconti attivi” e “ratei e risconti passivi”
Composizione ratei e risconti
D.2 Altri ratei e risconti attivi
170.706
Risconti attivi
Su canoni telefonici
Contributo ispezione ordinaria
Su spese condominiali
Su polizze
32.542
2.848
1.430
17.100
11.164
Risconti attivi pluriennali
Su polizze fidejussorie
Canone comune di Priero
82.587
7.335
75.252
Ratei attivi
Interessi attivi finanziamento
Contributi da incassare
Ratei Enel
55.577
32.411
23.066
100
E.2 Altri ratei e risconti passivi
684.505
Risconti passivi
•
623.637
Si riferiscono a contributi in c/impianti destinati ad investimenti non ancora sostenuti e pertanto rinviati
agli esercizi successivi.
Risconto contributo Via Tesso fondazione CRT
Risconto contributo micro nido e centro diurno cso
Racconigi
Risconto contributo Pianfei
Risconto contributo Infonord
Risconto contributo comunita’ alloggio v.Arbe
Risconti fatture attive
19.170
576.064
2.750
584
25.000
69
Ratei passivi
Ratei autostrade
60.868
568
Ratei spese luce
Ratei spese telefoniche
Ratei polizze fidejussorie
Ratei fatture varie
11.528
230
35.228
13.314
PUNTO 7-bis) Composizione del Patrimonio Netto.
Le voci che compongono il Patrimonio Netto sono analiticamente descritte al punto 4) della presente Nota Integrativa.
Movimenti intervenuti nelle voci di Patrimonio Netto
DESCRIZIONE
All'inizio dell'esercizio precedente:
Destinazione del risultato di esercizio:
a) Destinazione ai Fondi Mutualistici L. 59/92
b) Destinazione alla Riserva Legale
c) Dividendi per aumenti gratuiti di capitale sociale
e) Remunerazione del capitale sociale
f) Ristorni
g) Destinazione a Riserva L. 904/77
h) Riporto a nuovo
Altre variazioni
Risultato dell'esercizio precedente
Alla chiusura dell'esercizio precedente
Destinazione del risultato di esercizio:
a) Destinazione ai Fondi Mutualistici L. 59/92
b) Destinazione alla Riserva Legale
c) Dividendi per aumenti gratuiti di capitale sociale
e) Remunerazione del capitale sociale
f) Ristorni
g) Destinazione a Riserva L. 904/77
h) Riporto a nuovo
Altre variazioni
Risultato dell'esercizio corrente
Totale alla chiusura dell'esercizio corrente
Capitale sociale
Riserva Legale
2.564.202
348.785
Altre Riserve
Risultato dell'esercizio
958.431
103.485
32.036
190.991
8.091
618.024
3.405.253
4.216.369
-10.348
-103.485
-10.348
0
-32.036
-190.991
-8.091
0
0
0
4.584.326
100.284
4.932.824
100.284
8.890.631
-3.008
-30.085
-3.008
0
-60.925
0
6.265
-6.265
0
30.442
-1
529.241
146.340
4.969.531
146.340
9.563.204
30.085
60.925
498.800
3.964.978
344.951
3.966.302
452.270
482.355
Totale
Analisi del Patrimonio Netto sotto i profili della disponibilità e della distribuibilità
DESCRIZIONE
Capitale sociale
a) capitale sociale soci cooperatori
b) capitale sociale soci sovventori
c) capitale sociale soci speciali
d) capitale sociale soci volontari
e) capitale sociale soci ordin+sovv
f) capitale sociale per ristorno
g) capitale sociale per “sottosopra”
Riserva da sovrapprezzo azioni
Riserve di rivalutazione
Riserva legale
Importo
Possibilità di utilizzazione
3.964.978
2.702.269
377.445
28.402
1.549
292.024
0
563.289
482.355
482.355
Riserve statutarie
Riserva per azioni proprie in portafoglio
Altre riserve:
- Riserva straordinaria indivisibile L. 904/77 art. 12
243.414
243.414
- Riserva contributi c/capitale e conto impianti ante
1998
- Riserva di rivalutazione DL 185/2008
182.661
- Riserva per arrotondamenti all’unita’ di euro
683.938
3.859.519
-1
Quota disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate
nei tre esercizi precedenti
Per copertura Per altre motivazioni
perdite
* Per copertura
perdite
683.938 * Per copertura perdite
182.661 * Per copertura perdite
3.859.519 * Per copertura perdite
-1
Utili (perdite) portati a nuovo
Utile (perdita) dell'esercizio
146.340
Totale
Quota non distribuibile
-
9.563.204
-
Residuo quota distribuibile
5.451.886
5.451.886 * Per copertura perdite
- *Per fondi mu- tualistici
-
•
Tutte le riserve della Società sono indivisibili ai sensi dell'art. 2545-ter del C.C.
•
L'indivisibilità del Patrimonio della cooperativa inoltre deriva dall'adozione, in Statuto, dei requisiti richiesti dall'art. 2514 del c.c.
PUNTO 8) Oneri finanziari imputati all'attivo
@C
@P
Non sono stati capitalizzati oneri finanziari nelle immobilizzazioni materiali e/o immateriali.
8F@@P9I@
PUNTO 9) Impegni non risultanti dallo Stato Patrimoniale
La Cooperativa ha rilasciato fideiussioni a favore di terzi per l’importo complessivo di € 1.210.700.
€
200.000 rilasciata a Banca Etica a favore della Cooperativa Saval;
€ 1.000.000 rilasciata a favore del Consorzio Forcoop;
€ 10.700 (prestate al locatario per affitti) rilasciate dall’Unicredit.
Le garanzie reali prestate sono costituite da ipoteche a fronte di mutui per € 7.114.000 e precisamente:
Ipoteca immobile corso Racconigi Torino
Ipoteca immobile via Monte Camino Candelo
Ipoteca immobile via Tasca Torino
Ipoteca immobile Via Treviso Torino
Ipoteca immobile Via Po Chivasso
Ipoteca immobile Via Cuorgne’ Torino
3.200.000
1.240.000
900.000
534.000
490.000
750.000
Le garanzie ricevute da terzi a favore di terzi comprendono:
-
fidejussioni assicurative richieste dagli enti pubblici a fronte di affidamenti di servizi per un totale di
€ 4.344.368;
-
fidejussioni concesse da consorzi di garanzia a fronte di finanziamenti per un totale di € 316.812;
-
fidejussioni concesse dagli amministratori a garanzia di affidamenti bancari per un totale di € 3.825.420.
PUNTO 10) Ripartizione dei ricavi e delle vendite per categorie di attivita’
@I10F@I@
I ricavi netti sono passati da € 34.255.830 nel 2008 a € 39.707.793 nel 2009 con un incremento del 15,9%.
Si ritiene necessario approntare specifico schema, in quanto la società offre diverse tipologie di servizi.
Ricavi attività tipica
2007
2008
2009
AREA SOCIO SANIT. EDUC. 26.867.940,94 31.798.604,68 37.209.531,14
% per il 2009 della
variazione
singola tipologia di
% dal 2008
servizio sul totale
al 2009
valore produzione
17
95,97
Servizi Territoriali
6.717.866,29
7.821.130,70
9.250.321,78
18,3
23,9
Disabili
3.102.340,54
3.713.005,68
3.939.642,38
6,1
10,2
Minori *1
2.401.172,74
2.907.060,25
3.208.480,18
10,4
8,3
323.890,76
356.649,11
381.423,18
6,9
1
148.398,87
133.885,80
118.106,30
-11,8
0,3
Salute Mentale
Tossicodipendenza
Anziani
12.543,00
15.968,10
14.001,6
-12,3
0
Adulti in difficoltà
271.137,83
295.325,23
494.220,58
67,3
1,3
Comunità locale
456.779,99
381.608,33
1.094.447,56
186,8
2,8
Famiglie
1.602,56
17.628,20
0
-100
0
Servizi Domiciliari
4.209.801,42
5.868.649,91
7.120.676,24
21,3
18,4
Disabili
209.576,28
580.348,80
652.992,46
12,5
1,7
0,00
4.218,08
0
-100
0
398.024,39
398.096,60
526.591,31
32,3
1,4
Minori *1
Salute mentale
Tossicodipendenza
Anziani
Adulti in difficoltà
Comunità locale
0,00
0
0
0
0
3.396.446,14
4.717.153,93
5.765.917,62
22,2
14,9
205.754,61
168.832,50
175.174,85
3,8
0,5
0
0
0
0
0
5.542.462,55
6.343.259,62
7.229.783,24
14
18,7
Disabili*
2.801.132,31
3.130.383,78
3.698.027,54
18,1
9,5
Minori *1
1.307.086,91
1.693.536,51
1.917.089,38
13,2
4,9
639.773,65
700.236,91
773.664,85
10,5
2
0,00
0
0
0
0
794.469,68
819.102,42
841.001,47
2,7
2,2
Adulti in difficoltà
0
0
0
0
0
Comunità locale
0
0
0
0
0
15,7
35,1
Servizi Semiresidenziali
Salute Mentale
Tossicodipendenza
Anziani
Servizi Residenziali
10.397.810,68 11.765.564,45 13.608.749,88
Disabili
3.843.821,14
3.843.128,42
3.980.907,06
3,6
10,3
Minori *1
1.331.147,65
1.282.145,56
1.111.517,07
-13,3
2,9
488.111,40
779.876,78
1.194.530,09
53,2
3,1
Salute Mentale
Tossicodipendenza
279.008,64
292.936,83
328.232,66
12
0,8
3.594.019,29
4.662.404,58
6.138.274,24
31,7
15,8
Adulti in difficoltà
861.702,56
905.072,28
855.288,76
-5,5
2,2
AREA ANIMAZIONE
Anziani
793.774,61
965.141,79
1.289.909,06
33,6
3,2
Disabili
21.417,65
21.190,50
33.745,65
59,2
0,1
Minori *1
520.527,63
653.137,77
552.765,90
-15,4
1,4
Salute Mentale
9.946,51
3.265,93
0
-100
0
Anziani
27.807,68
35.353,07
20.635,71
-41,6
0,1
Comunità locale
185.164,58
227.266,37
624.342,58
174,7
1,6
0
3.076,91
4.230,76
37,5
0
0,1
altri
28.910,56
21.851,24
54.188,46
148
AREA LAVORO
Famiglie
200.160,31
453.165,88
272.706,50
-39,8
0,8
Disabili
125.986,45
260.245,85
242.784,18
-6,7
0,7
Comunità locale
74.173,86
138.679,93
29.922,32
-78,4
0,2
0
54.240,10
0
-100
0,1
16,7
100
Altri
TOTALE
27.861.875,86 33.216.912,35 38.772.146,70
Vario
948.115,08
924.777,57
935.646,50
Sistema di supporto
106.194,36
114.139,60
0
TOTALE
28.916.185,30 34.255.829,52 39.707.793,20
15,9
*1 Comprende servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti.
PUNTO 11) Proventi da partecipazioni diversi dai dividendi
Nell’esercizio si rilevano € 2.275,31 di proventi da partecipazione riconosciuti dalla Coop. Nuova Socialità come remunerazione della partecipazione detenuta in qualità di socio sovventore.
C11I@P11F
PUNTO 12) Suddivisione proventi e oneri finanziari
@I12I2F2I@
3.C Proventi e oneri finanziari
Interessi passivi bancari
Interessi passivi su mutui e finanziamenti
-501.726
-172.415
-236.600
Interessi passivi su imposte
Interessi passivi v/soci per prestito sociale
Interessi passivi di mora
Dividendi da altre imprese
Interessi attivi su cr.div. di fin.
Interessi attivi verso banche
Interessi attivi da finanziamento soci
-7.611
-143.466
-1.080
2.275
21.773
2.053
33.345
2I@
PUNTO 13) Composizione dei proventi e degli oneri straordinari
@I13I@
3.E proventi ed oneri straordinari
Minusvalenze su realizzo immobilizzazioni materiali
Imposte dell’esercizio precedente
-11.043
-5.744
-5.299
@
@P12F@
PUNTO 14) Situazione fiscale
E’ stata rilevata l’imposta I.R.A.P. di competenza dell’esercizio per Euro 411.427. La quantificazione dell’imposta è stata effettuata utilizzando l’aliquota agevolata del 1,9% prevista dalla Regione Piemonte per l’anno 2009 a favore delle cooperative
sociali.
La società, in quanto Cooperativa sociale costituita ai sensi della Legge 381 del 8/11/1991, è considerata di diritto Cooperativa a mutualità prevalente e, rispettando anche i parametri previsti dal D.P.R. 601/73 art. 11, è esentata dall’IRES. Si dichiara che la Cooperativa non ha in corso pendenze tributarie e non è attualmente sottoposta a verifiche ed ispezioni tributarie
e/o contributive.
PUNTO 15) Numero medio dipendenti
@I15I@
L’organico medio aziendale, ha subito, rispetto al precedente esercizio, le seguenti variazioni:
Organico
31/12/2008
31/12/2009
Variazioni
Dipendenti
1051
1218
167
Assunzioni
531
633
102
Dimissioni
364
491
127
1218
1360
142
Totali
Il relativo costo e’ stato il seguente:
31/12/2008
Totali
23.011.463
31/12/2009
26.894.897
Variazioni
3.883.434
REQUISITI MUTUALISTICI
Verifica dei parametri mutualistici
Per quanto riguarda la prevalenza si precisa che la cooperativa, costituita ed operante nel rispetto della Legge 8 novembre
1991 n. 381, è considerata a mutualità prevalente indipendentemente dai requisiti di cui all’art. 2513 del C.C., così come
stabilisce l’art. 111- septies delle disposizioni per l’attuazione del Codice Civile e disposizioni transitorie (D.Lgs. n.6/2003
art.9). Detta norma infatti prevede che le cooperative sociali che rispettino le norme di cui alla legge n. 381/1991 siano considerate cooperative a mutualità prevalente.
All’uopo si precisa, comunque, che la cooperativa:
- ha lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini
attraverso la gestione di servizi sociali
- ha introdotto nel proprio statuto i requisiti di cui all’art. 2514 del C.C.
- è iscritta nella categoria cooperative sociali dell’Albo delle cooperative
- è iscritta presso l’Albo Provinciale delle cooperative sociali
Inoltre, anche ai sensi di quanto previsto dall’art. 2545 sexies CC, si evidenzia di seguito lo scambio mutualistico intrattenuto
con i soci attestando quindi che la società ha rispettato i parametri previsti per le cooperative di produzione e lavoro per essere considerata a mutualità prevalente: il costo del lavoro dei soci rappresenta l’ 89,21% del totale del costo lavoro, compreso nelle voci B.7) + B.9) del conto economico.
Costi del personale (B9)
Costo del lavoro dei soci
Costo del lavoro di terzi
Costi per servizi (B 7)
DESCRIZIONE
- per retribuzioni
B.9.a
19.313.678,78
18.450.352,64
863.326,14
- per oneri sociali
B.9.b
4.931.764,57
4.709.101,76
222.662,81
- per T.F.R.
B.9.c
1.353.283,83
1.298.630,38
54.653,45
- per altri costi del personale
B.9.e
1.296.170,31
1.064.944,75
231.225,56
- per co.co.pro
- per collaborazioni
B.7
B.7
781.113,48
425.356,73
22.930,39
0
758.183,09
425.356,73
- per prestazioni professionali
Valore assoluto
Valore percentuale
581.629,29
42.673,05
538.956,24
28.682.996,99
25.588.632,97
3.094.364,02
100%
89,21%
10,79%
Verifica dei parametri mutualistici relativamente ai ristorni
Non sono stati distribuiti ristorni per l’esercizio 2009.
PUNTO 16) Compensi amministratori e sindaci
Gli emolumenti del Collegio Sindacale ammontano ad € 14.478 mentre gli emolumenti amministratori ammontano a €
10.082.
PUNTO 17) Numero e valore azioni della società
I dati relativi al numero ed alle azioni per categoria sono presentati al punto 4 “consistenza patrimonio netto”.
PUNTO 18) Azioni di godimento e obbligazioni emesse dalla società
La società non ha emesso azioni di godimento ovvero obbligazioni convertibili in azioni.
P26I@
PUNTO 19) Strumenti finanziari
@I26I@@
La società emette azioni per soci sovventori ai sensi della legge 59/92; il valore totale del capitale sottoscritto dai soci
sovventori al 31/12/2009 e’ di € 1.232.757,85.
PUNTO 19bis) Finanziamenti dei soci
6F@0I@
I prestiti sociali sono regolati, ai fini fiscali, dall'art. 13 del DPR 601/73 che concede una agevolazione nel rispetto dei
seguenti limiti e condizioni:
· il limite massimo dell'importo del prestito per ciascun socio - persona fisica, stabilito dall'art. 10 della legge 59/92 e
successivi adeguamenti triennali previsti dall’art. 21 della legge 59/92 è di € 63.552,04;
· gli interessi corrisposti non devono superare la misura massima spettante ai detentori di buoni postali fruttiferi, aumentata di 2,5 punti;
· la cooperativa deve essere iscritta all’Albo delle Cooperative, lo statuto deve contenere i requisiti mutualistici di cui all'art. 2514 del Codice Civile, che devono essere di fatto osservati.
Nel rispetto di questi limiti, ai prestiti effettuati dai soci persone fisiche si applicano le agevolazioni previste dall'art. 13
del DPR 601/73 e dall'art. 20 della legge 216/74. Esse prevedono che gli interessi corrisposti dalla cooperativa ai
soci persone fisiche siano soggetti ad una ritenuta alla fonte nella misura del 20% (il comma 27 art. 81 del DECRETOLEGGE N. 112, ha elevato dal 25 giugno 2008 la ritenuta a titolo di imposta sugli interessi corrisposti dalle cooperative
ai soci prestatori dal 12,50% al 20%), applicata a titolo d'imposta. La Legge 30/12/2004 n. 311, all’art. 1), comma 465
ha introdotto un limite alla deducibilità degli interessi passivi corrisposti dalle cooperative e loro consorzi ai soci persone fisiche. Il comma 465 stabilisce che “Gli interessi sulle somme che i soci persone fisiche versano alle cooperative e
loro consorzi , alle condizioni previste dal DPR 601/73 art. 13, sono indeducibili per la parte che supera l’ammontare
calcolato con riferimento alla misura minima degli interessi spettanti ai detentori dei buoni postali fruttiferi, aumentata
dello 0,90%”.
In aggiunta alle limitazioni fiscali, vi è poi l'obbligo del rispetto delle condizioni previste in applicazione del Testo Unico
in materia bancaria e creditizia approvato con D.lgs. 385/93: la raccolta può avvenire nei confronti di tutti i soci persone
fisiche che siano iscritti da almeno tre mesi nel libro soci. L'ammontare complessivo dei prestiti sociali raccolti dalla cooperativa non può eccedere il limite del triplo del patrimonio sociale (capitale versato e riserve) risultante dall'ultimo bilancio approvato. Nel patrimonio può essere computato un ammontare pari al 50% della differenza tra il valore di carico in bilancio degli immobili di proprietà ed il valore degli stessi considerato ai fini della determinazione dell' I.C.I. (paragrafo n. 2, della sezione P. 2, della circolare 02/12/1994).
Il prestito viene remunerato con tassi di interesse costantemente entro i termini di legge, con un massimo di 2,5 punti
percentuali in più rispetto al tasso riconosciuto sui buoni fruttiferi postali nello stesso periodo. Alla data del 31/12/2009
il tasso massimo applicato era pari al 4,10%. Tutti i soci prestatori presentano alla data del 31/12/2009 un saldo nel loro conto non superiore al valore massimo ammesso dalla normativa vigente.
Alla data del 31/12/2009 si evidenzia che la raccolta del prestito sociale rispetta i parametri previsti dall’art. 11 D.Lgs.
385 del 1/9/93 e delibera CICR 19.07.05 n. 1058 rientrando nei limiti del triplo del capitale sociale, della riserva legale e
delle riserve disponibili risultanti da bilancio. In particolare, il Patrimonio netto risultante dal Bilancio alla data del 31 dicembre 2008 ammontava ad euro 8.890.631 mentre il prestito sociale al 31 dicembre 2009 ammontava a 3.278.999
(rapporto 0,36%).
La movimentazione del volume del prestito sociale nel corso dell’esercizio e’ stata la seguente:
31/12/2008
Totali
31/12/2008
2.840.091
3.278.999
Variazioni
438.908
PUNTO 21) Finanziamenti destinati a specifico affare (art. 2447-decies, ottavo comma)
Non esistono finanziamenti destinati a specifico affare.
PUNTO 22) Operazioni di locazione finanziaria
Non si rilevano operazioni di locazione finanziaria.
PUNTO 22 bis) Parti correlate
In base a quanto disposto dall’art. 2427 comma 1 n. 22-bis in merito alla presenza di operazioni rilevanti con le parti
correlate, si raffrontano i ricavi e i costi relativi al contratto di fornitura di servizi con il Consorzio La Valdocco.
Il Consorzio La Valdocco si propone di facilitare il conseguimento degli scopi mutualistici dei propri soci favorendone
lo sviluppo quantitativo e qualitativo e l’estensione della presenza e dell’immagine sul territorio nazionale, nonché la
presenza di nuove attività di servizio o produttive, anche attivando tra i soci stessi forme di collaborazione al fine di ottimizzare le risorse.
Il Consorzio La Valdocco fornisce alle cooperative consorziate, alle migliori condizioni di mercato, servizi di natura
commerciale, finanziaria, amministrativa, tecnica, contabile e più in generale di assistenza nella assunzione ed esecuzione di opere, lavori o forniture pubbliche o private nonché nella realizzazione e gestione di attività di servizi socio sanitari ed educativi e di attività diverse – agricole, industriali, commerciali, di servizi, anche finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Il Consorzio contribuisce alle iniziative e alle scelte gestionali delle associate e favorisce la cooperazione su progetti tra le associate stesse, al fine di accrescere la loro capacità di realizzare le proprie finalità statutarie.
Nel bilancio al 31/12/2009 sono stati rilevati ricavi dal Consorzio La Valdocco pari a € 414.765,06 e costi pari a €
1.403.832,09.
Si riportano i risultati degli indici adottati per la rilevazione:
INDICE DI RILEVANZA DEL CONTROVALORE
=
414.765 x 100
=
4,3%
=
1%
=
14,6%
=
15%
9.563.204
INDICE DI RILEVANZA DEI RICAVI
=
414.765 x 100
38.913.869
INDICE DI RILEVANZA DEL CONTROVALORE
=
1.403.832 x 100
9.563.204
INDICE DI RILEVANZA DEI COSTI
=
1.403.832 x 100
9.357.824
Si dà atto, inoltre, che le transazioni con le altri parti correlate sono avvenute a normali condizioni mercato.
PUNTO 23) Informazioni supplementari
Ai fini della chiarezza e della trasparenza del bilancio si ritiene opportuno fornire le seguenti informazioni supplementari:
Valore della produzione – Voce A) punti 1)2)3)4)5)
DESCRIZIONE
31/12/2009
31/12/2008
Ricavi da vendite e prestazioni
38.913.869
33.594.255
Contributi pubblici c/esercizio
397.767
228.048
Altri proventi
TOTALE
336.711
388.472
39.648.347
34.210.775
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci – Voce B) punto 6)
DESCRIZIONE
31/12/2009
31/12/2008
Materiali di consumo per attivita’
664.953
706.832
Acquisti materiale inf. A 516 euro per attivita’
48.963
55.151
Acquisti materiale inf. a 516 euro diversi
10.524
18.252
TOTALE
724.440
780.235
Costi per servizi – Voce B) punto 7)
DESCRIZIONE
31/12/2009
31/12/2008
Prestazioni professionali
603.644
509.632
Consulenze societarie
85.526
54.586
Assistenza tecnica
49.860
79.285
Spese manutenzioni varie
243.123
159.777
6.233
6.181
Premi assicurativi
188.460
141.811
Costi di pubblicita’
84.595
72.848
Spese viaggi e trasferte
8.970
4.435
Spese telefoniche e utenze varie
559.301
524.737
Spese parco estintori
12.234
4.500
Carburanti e lubrificanti
62.651
82.404
Spese autostrada e parcheggio
3.517
2.925
Formazione personale
36.367
38.970
Spese postali e di recapito
8.055
9.093
Cancelleria
25.406
32.183
Consulenze legali e notarili
32.352
13.561
Spese mediche varie
70.719
43.843
Compensi Amministratori e Presidente
10.082
10.082
Compensi Sindaci
14.478
14.478
Spese bancarie per finanziamenti e simili
78.047
67.215
Servizi indiretti Valdocco
1.662.270
1.432.842
Servizi per attivita’
1.077.328
697.658
Alberghi ristoranti e bar e fornitura pasti
814.776
649.723
Servizi di lavanderia e tintoria
95.241
72.880
Spese trasporti varie
157.670
154.050
Spese viaggio
23.358
21.845
Spese varie uds
141.347
87.905
1.317.301
1.718.311
Spese di pulizia servizi
267.506
229.943
Servizi diretti Valdocco
1.617.407
1.187.965
TOTALE
9.357.824
8.125.668
Contratto assistenza programmi
Collaborazioni
Costi per godimento beni di terzi – Voce B) punto 8)
DESCRIZIONE
31/12/2009
31/12/2008
927
6.779
Spese condominiali
66.825
60.455
Noleggi automezzi
11.237
26.502
Noleggio biancheria
8.901
22.296
Affitti passivi
308.345
279.978
TOTALE
396.235
396.010
Noleggi vari
Oneri diversi di gestione – Voce B) punto 14)
DESCRIZIONE
31/12/2009
31/12/2008
Costi consortili
0
8.238
Contributo ispezione ordinaria
1.430
1.650
Smaltimento rifiuti
12.453
4.413
Abbonamenti libri e riviste
4.948
5.930
Certificati visti diritti
3.094
3.791
Spese contrattuali
23.756
26.922
Quota associativa
58.956
53.378
Risarcimento danni
0
4.500
Imposte di registro
13.776
3.745
Ici
16.809
10.259
Tassa raccolta rifiuti
19.682
21.620
Diritti camerali
12.726
11.727
Diritti di segreteria
11.017
3.100
Sopravvenienze passive gestionali
269.196
117.270
Varie
21.765
15.193
TOTALE
469.608
291.736
Le considerazioni ed i valore contenuti nella presente Nota Integrativa sono conformi alle scritture contabili e
riflettono con correttezza i fatti amministrativi così come si sono verificati.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
PAOLO PETRUCCI
1.
Introduzione
Signori soci,
l’assemblea di oggi è chiamata ad esaminare il bilancio al 31.12.2009. Vi sottoponiamo quindi la
presente relazione sulla gestione, con il bilancio sociale, il bilancio civilistico e la nota integrativa
relativa all’esercizio chiuso al 31.12.2009. I documenti sono stati redatti e approvati dal Consiglio di
Amministrazione.
Il Bilancio 2009 continua a confermare il valore economico e sociale della nostra esperienza: una
cooperativa sociale sana, apprezzata, fedele alla sua mission che è presente attivamente nelle
comunità locali in cui opera.
L’esercizio 2009 è l’ultimo anno di mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione e la presente
relazione assume anche il valore di presentazione di un bilancio complessivo dell’azione del
Consiglio di Amministrazione nel triennio.
Iniziamo quindi con i dati di sintesi proprio dell’ultimo triennio:
Valore della produzione
Totale soci, di cui
Soci lavoratori
Soci sovventori
Soci volontari
Occupati
Capitale sociale
Riserve
Patrimonio netto
Prestito sociale
Utile
2007
€ 28.916.185
1.220
2008
€ 34.210.775
1.424
1.003
120
1
1.051
€ 2.564.202
€ 1.307.213
€ 4.216.367
€ 2.811.519
€ 344.951
2009
€ 39.648.347
1.555
1.155
161
3
1.218
€ 3.405.253
€ 5.385.094
€ 8.890.630
€ 2.839.732
€ 100.283
% 2009 su 2006
51,8%
45,5%
1.250
161
4
1.360
€ 3.964.978
€ 5.451.886
€ 9.563.204
€ 3.278.999
€ 146.340
47,4%
38,8%
300%
53,7%
18,4%
36,8%
12,2%
12,7%
-39,5%
Lo stato patrimoniale evidenzia un risultato d'esercizio positivo di € 146.340,30 e si riassume nei
seguenti valori:
Attività
Passività
Patrimonio netto (escluso l’utile dell’esercizio)
Utile (perdita) dell'esercizio
Euro
Euro
Euro
Euro
38.956.707,31
38.956.707,31
9.416.865,36
Conti, impegni, rischi e altri conti d'ordine
Euro
16.811.300,89
Il conto economico presenta, in sintesi, i seguenti valori:
Valore della produzione (ricavi non finanz.)
Costi della produzione (costi non finanz.)
Differenza
Proventi e oneri finanziari
Rettifiche di valore di attività finanziarie
Proventi e oneri straordinari
Risultato prima delle imposte
Imposte sul reddito
Utile (Perdita) dell’esercizio
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
39.648.346,59
38.577.810,56
1.070.536,03
-501.725,75
0
-11.042,86
557.767,42
411.427,12
146.340,30
La nostra cooperativa è iscritta all’Albo delle cooperative a mutualità prevalente – sezione
Cooperative di Produzione e Lavoro - al n° A107035 dal 25/02/2005 Sezione: COOPERATIVE A
MUTUALITA' PREVALENTE DI DIRITTO di cui agli Art. 111-septies, 111-undecies e 223terdecies, comma 1, disp. att. c.c. Categoria: COOPERATIVE SOCIALI Categoria attività
esercitata: COOPERATIVE DI PRODUZIONE E LAVORO.
In quanto cooperativa sociale, ai sensi della Legge 381/91 e della L.R. n. 18/94, siamo iscritti
anche all’Albo Provinciale delle Cooperative Sociali sezione A (n. 36/A della sezione A ex Albo
Regionale, D.P.G.R. n. 948 del 24.02.95).
Aderiamo a Legacoop e alle sue articolazioni territoriali e settoriali.
2.
Andamento della gestione
In relazione all’obbligo previsto dall’art. 2545 del C.C. e dalla L. 59/1992, tutta la presente
relazione intende dar conto dei criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento dello
scopo mutualistico.
Si rinvia inoltre, per specifici aspetti della gestione sociale e per approfondimenti degli argomenti
trattati anche dalla presente relazione, al Bilancio Sociale che ne è parte integrante.
Il risultato è positivo.
Siamo riusciti a crescere, più di ogni prudente aspettativa e questo ci ha consentito di ottenere un
sostanziale pareggio tra ciò che abbiamo prodotto e venduto e ciò che abbiamo speso per
produrre i servizi che eroghiamo a favore delle comunità locali.
I benefici della crescita sono stati tutti assorbiti dai maggiori costi derivanti dagli adeguamenti
economici previsti dal nostro Contratto di Lavoro di riferimento.
Con soddisfazione possiamo evidenziare un primo dato positivo: siamo riusciti a riconoscerci, nel
rispetto di quanto previsto dal rinnovo del CCNL delle cooperative sociali del luglio 2008, una
distribuzione di ricchezza più consistente. Un dato tra i molti che andremo ad analizzare in
Assemblea sarà questo: nel triennio 2007-2009 la maggior parte delle tariffe e canoni dei servizi
che eroghiamo ha avuto un incremento medio del 4,5/5% ; gli aumenti del costo del lavoro si
attestano a regime a secondo degli inquadramenti e del tipo di servizio dal 13% al 17%. Questo
dato da solo è in grado di esplicitare la portata del risultato che insieme abbiamo conseguito nel
2009.
Guardando già al futuro, nel 2010 ci sarà il vero impatto a regime del contratto (circa il 4% delle
percentuali su indicate) in quanto l’ultima tranche contrattuale decorre solo dal dicembre 2009 ed
inoltre dovremo affrontare l’impatto del rinnovo del CCNL, già scaduto il 31/12/2009!
Prudenza e preoccupazioni sono d’obbligo, tenuto conto che dalle prime proiezioni non
raggiungeremo nel 2010 i livelli di crescita registrati nel 2009 e sono ancora tutte in salita, ulteriori
ed estenuanti, le strade per ottenere gli adeguamenti di tariffe e canoni dei servizi che eroghiamo.
Un altro dato positivo che va evidenziato è la ricchezza che continuiamo anche con questo bilancio
a distribuire ai soci che stanno finanziando la cooperativa, dirottando ai soci stessi risorse che
sarebbero finite a finanziatori esterni (le banche). Il prestito sociale ha avuto un rendimento netto
del 2,82 e del 3,70 per le somme non movimentate nell’anno e i soci sovventori, nella proposta del
consiglio di amministrazione, riceveranno una remunerazione di oltre 7 punti percentuali. Infatti il
prestito sociale si è incrementato del 15,5% (più di 400mila €) e sono state acquistate azioni nel
2009 con l’operazione “sottosopra” per un valore di circa 190mila euro (+50%).
A fronte di due dati positivi non possiamo che evidenziare un dato problematico ovvero che un
sesto dei servizi (grandi e piccoli) non riescono a portare marginalità o, in altre parole, chiudono in
perdita o non riescono a coprire la loro parte di costi generali. I motivi sono diversi e complessi,
non ultimo l’impossibilità di adeguare prezzi e tariffe agli aumenti derivanti dal costo del lavoro.
Certo è che, là dove la difficoltà perdurasse nel tempo e diventasse strutturale, non si potrà che
prendere in considerazione una loro riconversione o, peggio, la loro chiusura, come si è fatto per
due comunità alloggio per minori, con conseguente problematicità collegata alla perdita di quei
posti di lavoro.
In ogni caso la valutazione rimane complessivamente positiva.
Il merito è collettivo e diffuso e il ringraziamento va sincero a tutti noi per il lavoro svolto: a chi
lavora nei servizi, che, rafforzando il rapporto fiduciario con cittadini e committenti, ha posto le
condizioni affinché ci chiedessero più servizi e prestazioni, a chi ha avviato i nuovi servizi con le
fisiologiche difficoltà che comportano e a chi, nel sistema di supporto, ha sostenuto queste nuove
attività, limitando al minimo l’incremento dei costi generali.
Il risultato economico intendiamo destinarlo nel modo seguente.
Remuneriamo nei limiti consentiti dalla Legge il capitale sociale di chi, pur non lavorando in
cooperativa, ha creduto nella qualità sociale e imprenditoriale della nostra esperienza diventando
socio-sovventore, per un valore complessivo di € 40.016,70.
Remuneriamo nei limiti consentiti dalla Legge i soci lavoratori che hanno aderito all’Operazione
Sotto Sopra, investendo il proprio Trattamento di Fine Rapporto in azioni di socio sovventore, per
un valore complessivo di € 43.117,73.
Remuneriamo importi nei limiti consentiti dalla Legge e per importi superiori a € 5,00 i soci
lavoratori che hanno acquistato azioni di socio sovventore a seguito delle decisioni assembleari
del 18 ottobre 2008 per un valore complessivo di € 792,73.
Versiamo a Coopfond, fondo mutualistico di Legacoop, il nostro contributo per lo sviluppo e la
promozione del movimento cooperativo nel nostro paese € 4.390,21.
Infine destiniamo a noi tutti e ai soci che verranno € 43.902,09 a riserva legale, secondo l’obbligo
di legge e ulteriori € 14.120,84 a riserva indivisibile straordinaria.
La nostra cooperativa sociale è un’impresa sociale: un’impresa che esercita “in via stabile e
principale un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o
servizi di utilità sociale, diretta a realizzare finalità di interesse generale” (legge 118/05 e del
d.lgs.155/06) e che ha “lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione
umana e all'integrazione sociale dei cittadini” (L. 381/91).
Con i risultati conseguiti, anche nell’anno in esame, la cooperativa continua a rispondere oggi
come ieri ai bisogni delle persone, siano esse soci, utenti, cittadini delle comunità locali dove
operiamo.
Siamo una cooperativa di “produzione e lavoro”, oltre che “sociale” e “impresa sociale”, e quindi ai
soci che lavorano è affidata la responsabilità di valutare e validare la rispondenza dello strumento
allo scopo della sua esistenza: distribuire benessere e ricchezza alle persone che la incontrano nel
rispetto delle finalità costitutive. Il reddito da lavoro dei soci lavoratori è infatti regolato
dall’applicazione del CCNL delle cooperative sociali e dai limiti imposti dalle L. 142/01 e il reddito
da capitale dei soci cooperatori e dei soci sovventori dalle norme previste dalla L. 59/92.
Continuiamo a crescere.
Il valore della produzione si è ancora incrementato, raggiungendo valori superiori alle previsioni
(+15,89).
L’aumento di fatturato è determinato da nuovi servizi acquisiti, ma soprattutto da incrementi di
attività all’interno di servizi in essere e in minima parte da incrementi tariffari.
L’aumento della produzione genera nuova occupazione, che per noi vuol dire accogliere nuovi soci
e realizzare in concreto il principio cooperativo della “porta aperta”.
Siamo così giunti a più di 1500 soci.
Chi lavora (1250), chi è in aspettativa (132), chi collabora come impresa (8), chi collabora come
volontario (4) chi finanzia (161).
Cresce la nostra cooperativa, cresce il capitale “sociale” ed economico che ogni persona mette in
gioco in cooperativa ovvero la propria professionalità, la propria socialità e i propri soldi.
Le relazioni che ognuno di noi ha e che costituiscono la nostra rete sociale sono il “patrimonio” più
prezioso che in cooperativa aumenta con l’ingresso di un nuovo socio: nuove ricchezze che fanno
la differenza.
Quando queste reti si condividono diventano fattore di successo e vantaggio competitivo.
Il socio mette a disposizioni le sue reti quando si sente socio.
Non è così scontato per i nuovi soci.
Molti si avvicinano alla cooperativa perché può offrire loro un lavoro, hanno sentito dire che la
Valdocco è un “buon datore di lavoro” e che si riceve lo stipendio ogni mese.
Ma non è così immediata l’idea di cooperativa, di essere socio, proprietario pro-tempore dello
strumento che mi dà lavoro. (“Sono socio e lavoro alla Valdocco.”)
Col tempo insieme si cresce.
Questa continua ad essere la sfida identitaria del futuro.
Un “mercato” che sente la crisi
Nel 2009 abbiamo partecipato a 96 gare d’appalto nel settore socio-sanitario: il 6% in meno
rispetto al 2008. Soltanto l’8% di queste gare riguardava servizi di nuovo avvio da parte dell’ente
committente (la percentuale sarebbe molto più bassa se confrontassimo il valore economico dei
servizi). La quasi totalità di questi servizi “nuovi” riguarda l’area dei Centri Famiglia e degli Sportelli
socio-sanitari.
La scelta di molti committenti di prorogare servizi, se da una parte è giustificabile per una
fisiologica difficoltà programmatoria, anche in relazione al modificarsi di normative nazionali e
regionali (Sistema di accreditamento, domiciliarità, ecc.), dall’altra è una modalità per contenere la
spesa e rimandare nel tempo maggiori oneri dovuti, in questo caso relativi ai maggiori costi del
lavoro. E’ questo un indicatore preoccupante in quanto attesta la difficoltà di reperire nuove risorse
per finanziare nuove e vecchie risposte a domanda crescente di cura e sostegno.
In tale contesto continuano ad essere bandite gare con importi a base d’asta uguali o inferiori ai
costi in essere sostenuti dall’Ente appaltante, con l’obiettivo di mantenere i servizi e contenere la
spesa, ovviamente a scapito di chi vincerà la gara e il più delle volte a scapito dei lavoratori e degli
utenti.
Altre volte gli Enti committenti sperimentano nuove forme di internalizzazione, rinunciando ai
vantaggi consolidati dalla collaborazione con la cooperazione sociale, utilizzando contratti di
lavoro a progetto o forme di lavoro interinale per risparmiare, garantirsi maggiore flessibilità in caso
di riduzioni di risorse economiche disponibili e salvaguardare il più possibile livelli in essere di
assistenza.
L’entrata in vigore del regolamento attuativo del nuovo codice unico degli appalti (D.L.vo 163/2006)
se da una parte ha semplificato il riferimento normativo, dall’altra ha reso più complesse le
procedure di gara con numerosi aspetti innovativi.
Anche la DGR 79 di attuazione dell’art. 31 della Legge 08/01/04 sulle “Modalità di affidamento dei
servizi alla persona” ha generato molte aspettative nella cooperazione sociale, attualmente del
tutto insoddisfatte come ha testimoniato la recente ricerca effettuata dalla stessa Regione
Piemonte. Un esempio su tutti più culturale che sostanziale: nessuna gara delle 96 alle quali
abbiamo partecipato citava nell’ambito delle normative di riferimento tale DGR!
Se usciamo dal mondo delle gare d’appalto, ci accorgiamo che servizi nuovi si avviano soprattutto
in regime d’accreditamento, con particolare rilevanza laddove per erogare il servizio si necessita di
una struttura.
Se analizziamo la composizione del nostro fatturato, ci accorgiamo dell’incidenza sempre più
consistente che hanno i servizi in accreditamento aumentati del 13,5% rispetto al 2008, con un
aumento in termini assoluti di oltre un milione e duecentomila euro.
La gestione in accreditamento presenta sicuramente degli aspetti positivi rispetto ad altre forme di
gestione tradizionali. Si evidenzia una maggiore titolarità progettuale e gestionale del servizio; si
può prevedere una continuità nel tempo che garantisce maggiormente gli operatori e può favorire
la qualità delle relazioni e delle prestazioni. Ma, iniziando a conoscerne gli esiti, riscontriamo anche
aspetti negativi che incidono sull’equilibrio economico di tale forma di gestione. Spesso le tariffe,
predefinite dall’Ente che accredita, non sono congrue, non tengono cioè conto degli oneri relativi
soprattutto ai costi del lavoro. Inoltre, poiché gli standard gestionali sono riferiti ai singoli utenti,
dovrebbe prevedersi una flessibilità d’erogazione delle prestazioni in caso di assenza dell’utenza,
impossibile da realizzarsi, con conseguenti oneri economici aggiuntivi.
Uno dei temi centrali sui quali la nostra organizzazione di rappresentanza dovrà avviare un
confronto con il governo nazionale e locale è proprio il tema della regolamentazione del mercato
sociale, in un tempo di oggettive riduzioni di risorse disponibili, e, di concerto con le Organizzazioni
Sindacali, il tema del costo del lavoro.
Non può che presentare particolare preoccupazione immaginare quindi di rinnovare il contratto di
lavoro, scaduto il 31 12 2009, quando i prezzi dei servizi non hanno ancora recepito i maggiori
oneri del Contratto in essere.
Ritardo nei pagamenti da parte dei committenti.
Rimangono pesanti i ritardi di pagamento dei committenti che raggiungono una media nell’anno di
167 giorni provocando una notevole tensione finanziaria. La situazione non dà segnali di
miglioramento neanche nei primi mesi del 2010. Molto si sta facendo per rimediare a questo
problema. La nostra stessa centrale cooperativa ha messo al centro della propria azione politico-
sindacale la questione finanziaria, intuendo a ragione che è in gioco la sopravvivenza stessa delle
imprese.
Per sostenere la nostra crescita si è reso necessario rinegoziare e aumentare gli affidamenti con
gli istituti di credito, ma anche attrarre altre risorse finanziarie, intercettando investimenti di
risparmiatori che possano vedere nella cooperativa un’alternativa “buona” a strumenti di
investimento tradizionali.
Primi tra tutti a pensare alla cooperativa come il posto dove depositare i propri risparmi non
possiamo che essere noi stessi, già soci della cooperativa!
I dati di bilancio fanno ben sperare: il capitale sociale è aumentato del 16,44% sia per effetto
dell’aumento deliberato nell’Assemblea di luglio 2009, sia per le nuove adesioni alla campagna
“Sotto Sopra”, sia per le nuove ammissioni.
Anche il prestito sociale è tornato ad aumentare in modo considerevole: del 15,5% rispetto al 2008
e del 9,4% rispetto al 2005, anno del massimo storico mai raggiunto prima.
Le attività di autofinanziamento ci aiuteranno a migliorare il nostro rating per ottenere
l’ampliamento degli affidamenti degli istituti di credito a migliori condizioni, dettato ovviamente
anche all’incremento di fatturato.
Migliora il sistema di controllo di gestione.
L’anno in esame vede il consolidarsi del sistema di controllo di gestione, che ha incrementato
ulteriormente le proprie possibilità di utilizzo.
Con il Controllo di Gestione abbiamo la possibilità di confrontare per tutte le 243 unità di servizio i
preventivi dei costi a budget, con i consuntivi, i preventivi dei ricavi con i ricavi contabilizzati, utile
per tenere sotto controllo le fatture da emettere, e i preventivi del personale in ore e relativi
consuntivi, cosa che ci consente di monitorare le tipologie di assenze dal lavoro.
Il Controllo di Gestione ha consentito ai Responsabili in Organizzazione di avere una maggiore
consapevolezza dell’andamento della spesa in base ai budget assegnati e alla Direzione di
verificare i consuntivi trimestrali per ogni servizio ed esaminare eventuali situazioni di criticità in
tempi accettabili.
Anche grazie al Controllo di Gestione abbiamo potuto misurare e raggiungere l’obiettivo della
verifica della sostenibilità dei servizi che eroghiamo.
Infatti le chiusure di servizi che si sono attuate sono motivate, non tanto dal superamento dei
budget di spesa affidati, ma dal mancato raggiungimento del fatturato minimo necessario per la
sostenibilità del servizio, mancato raggiungimento dovuto alla non saturazione dei posti
disponibili nella struttura.
Impegno costante per lo sviluppo.
Abbiamo continuato la politica d’investimento in acquisizioni di sedi per i servizi, per garantire e
sviluppare occasioni di lavoro per i soci: la quasi totalità della crescita si è determinata, anche
quest’anno, grazie all’avvio e al consolidamento di servizi in accreditamento.
Per questo continuano le positive relazioni con partner finanziari che stanno credendo nelle nostre
strategie, Banca Etica, CCFS, COOPFOND, UNIPOL Banca, Banca Prossima che ci ha erogato,
nel 2009, il secondo finanziamento di 800 mila euro, per il mancato accantonamento di TFR e gli
altri Istituti di Credito nostri fornitori.
La consapevolezza dell’importanza di acquisire immobili per realizzare nuovi servizi ci ha visti
impegnati anche sul versante della ricerca di immobili in comodato o in affitto.
In questa ricerca abbiamo trovato un partner nella Cooperativa G. Di Vittorio di Torino e nella rete
di cooperative di abitanti ad essa collegate nel sistema di Legacoop.
Segnaliamo con soddisfazione, nell’ambito di politiche di collaborazione con altre cooperative del
movimento, un accordo con le cooperative Anteo, Cronos, Il Margine, La Nuova Cooperativa, P.G.
Frassati per la partecipazione a un Bando per la costruzione e gestione di una RSA a Torino, il cui
esito non è stato però positivo.
Abbiamo continuato a credere nella formazione professionale, incentivando l’accesso agli ultimi
corsi di riqualificazione per l’acquisizione del titolo professionale (OSS, Educatore Professionale),
realizzando il Piano della Formazione Aziendale nella sua parte aziendale e tecnico-professionale,
l’attività di formazione e verifica curata dagli Addetti Tecnici di Direzione e le attività locali di
formazione e supervisione.
Otto Responsabili in Organizzazione, aventi requisiti, hanno partecipato ai corsi abilitanti al nuovo
ruolo di “Direttore di Comunità”.
Le opportunità di sviluppo in cooperativa aumentano se cresce la disponibilità dei “mezzi di
produzione” e se i soci lavoratori abbinano il possesso dei requisiti professionali per l’esercizio
delle professioni all’esperienza professionale e imprenditoriale di cooperativa.
Si consolida il rapporto con le comunità locali
Le comunità locali sono le destinatarie delle nostre attività imprenditoriali.
La nostra cooperativa interviene in 35 comunità locali (identificate nei distretti sanitari e/o nelle
associazioni di comuni per la gestione degli interventi sociali) di cinque province del Piemonte:
Torino, Cuneo, Biella, Asti, Novara e Vercelli.
Il tema del rapporto tra comunità locali e la nostra cooperativa è il tema generatore delle riflessioni
sul senso e la missione del nostro agire cooperativo ovvero di come realizziamo in concreto “lo
scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione
sociale dei cittadini”.
Dove siamo presenti abbiamo attivato risorse per partecipare ai lavori dei Piani di Zona, ai
coordinamenti spontanei, a comitati di varia natura, realizzando una buona presenza ai vari tavoli
di consultazione/concertazione.
Questa centralità delle comunità locali nelle quali operiamo ha generato un’attenzione sempre
maggiore alle azioni di comunicazione e in particolare a quella definita più di sistema ovvero la
campagna comunicativa “Siamo di qui”, iniziata nel 2008 e che termina con la produzione del
calendario 2010, che è stato presentato nella prima iniziativa del trentennale svoltasi a gennaio
2010 con l’iniziativa “C’è futuro. Piccolo repertorio di suggerimenti.”
Requisiti mutualistici rispetto art. 2516 e 2545 c.c. – art. 2 legge 59/92
La cooperativa ha inserito nel proprio statuto i requisiti di cui all'art. 2514 del c.c.
La Cooperativa realizza lo scambio mutualistico con i soci instaurando con gli stessi rapporti di
lavoro subordinato o autonomo. I soci lavoratori costituiscono il 92% del totale degli occupati.
Gli occupati sono aumentati nel 2009 rispetto al 2008 di quasi il 15%. In particolare gli occupati a
tempo indeterminato sono aumentati del 15%.
L’85% degli occupati è costituito da donne; il 7,5% sono lavoratori extracomunitari.
Per quanto attiene ai criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi statutari,
il Consiglio di Amministrazione attesta, ai sensi dell’art. 2545 del c.c. e dell’art. 2 delle Legge
59/92, che essi sono conformi al carattere cooperativo della società.
Sono stati rispettati i principi mutualistici, previsti dal nostro Statuto: il principio della porta aperta,
della parità di voto, della partecipazione democratica alla vita della cooperativa, il rispetto delle
clausole tributarie di cui alla DLCPS n. 1577 del 14/12/1947, il rispetto delle norme di cui alla
Legge n. 59 del 31 gennaio 1992.
Ammissioni e dimissioni dei soci (art. 2528 – quinto comma – c.c.)
Nel corso dell’esercizio sono state deliberate 307 ammissioni a socio, 76 recessi per motivi
personali e 101 esclusioni per mancata regolarizzazione dei debiti in seguito alle dimissioni, o per
mancato superamento del periodo di prova, o per licenziamento, o per soci speciali che non
hanno più avuto un ulteriore rapporto di lavoro di alcun tipo.
Si attesta inoltre che i soci volontari sono 4 e che non superano quindi il limite percentuale previsto
dalla Legge 381/91 (50% del totale dei soci).
Requisito della prevalenza art. 2512 e 2513 c.c. e art. 111 septies art. 9 D.Lgs. 6/2003
Assolviamo in questo contesto ad un obbligo che ci siamo imposti discrezionalmente, in sede di
definizione del nostro Statuto: l’obbligo di documentare la condizione di cooperativa a mutualità
prevalente, ossia di realizzare la propria attività in prevalenza con il lavoro dei soci (art. 2512 C.C.).
La nostra cooperativa, in quanto cooperativa sociale, non è soggetta a tale obbligo ai sensi art.
111 septies art. 9 D.Lgs. 6/2003. Nonostante ciò, nell’art. 21 del nostro Statuto abbiamo voluto
comunque impegnarci a documentare la prevalenza, indipendentemente dall’esistenza dell’obbligo
giuridico.
Al fine del calcolo della prevalenza, poiché la nostra, oltre che sociale, è una cooperativa di
produzione-lavoro, abbiamo adeguato la rilevazione del costo del personale differenziando quello
relativo ai soci da quello dei non soci e ciò non soltanto per il costo del lavoro subordinato, ma
anche in relazione ad altre forme di lavoro (prestazioni di lavoro autonomo e in collaborazione) in
coerenza con il nostro Regolamento Interno delle Prestazioni Lavorative dei Soci (approvato
dall’Assemblea ai sensi dell’art. 6 della L. 142/2001). Tale distinta rilevazione è confluita nelle
registrazioni contabili e quindi nel bilancio che vi presentiamo.
Si documenta e attesta quindi che la condizione oggettiva di prevalenza, di cui all’art. 2513 del
C.C. è raggiunta in quanto l’attività svolta con i soci rappresenta l’89,19% dell’attività complessiva.
Attestazione di revisione
La cooperativa è stata sottoposta a revisione da Legacoop. La revisione è attestata dal verbale di
revisione n° 00515 del 10/03/2010 L’esito della revisione è stato positivo con conseguente rilascio
del certificato/attestazione di revisione. Copia del verbale completo di revisione è affisso nella
bacheca delle comunicazioni, presso la sede legale della Cooperativa, a disposizione dei soci. Il
giudizio conclusivo del revisore, registrato sul verbale di revisione, è integralmente riportato sul
Bilancio Sociale al paragrafo 3.10.
Descrizione dell’attività e analisi dell’andamento e del risultato
Il Valore della produzione
Il valore della produzione complessivo è incrementato del 15,89%
rispetto all’esercizio
precedente, passando da € 34.210.775,59 del 2008 a € 39.648.346,59 del 2009.
Il valore della produzione derivante dall’attività tipica, legato alla gestione di servizi socio-sanitari
ed educativi, è aumentato del 16,7% e si compone nell’esercizio in esame per più del 90% da
ricavi da pubblica amministrazione, per il 5,3% da ricavi da privati persone fisiche e per il 4,5%
da ricavi provenienti da privati persone giuridiche.
Tre sono le aree d’intervento individuate per un’analisi più dettagliata dell’attività tipica: Socio
sanitaria ed educativa, Animazione e Lavoro.
Da sempre l’area maggiore dei ricavi è naturalmente costituita da quella socio sanitaria ed
educativa. Al suo interno abbiamo distinto quattro ambiti di servizi: i territoriali, i domiciliari, i
semiresidenziali e i residenziali.
Ricavi attività tipica
2007
2008
% per il 2009 della
variazione
singola tipologia di
% dal 2008
servizio sul totale
al 2009
valore produzione
2009
17
95,97
Servizi Territoriali
AREA SOCIO SANIT. EDUC. 26.867.940,94 31.798.604,68 37.209.531,14
6.717.866,29
7.821.130,70
9.250.321,78
18,3
23,9
Servizi Domiciliari
4.209.801,42
5.868.649,91
7.120.676,24
21,3
18,4
Servizi Semiresidenziali
5.542.462,55
6.343.259,62
7.229.783,24
Servizi Residenziali
10.397.810,68 11.765.564,45 13.608.749,88
AREA ANIMAZIONE
AREA LAVORO
TOTALE
14
18,7
15,7
35,1
3,2
793.774,61
965.141,79
1.289.909,06
33,6
200.160,31
453.165,88
272.706,50
-39,8
0,8
16,7
100
27.861.875,86 33.216.912,35 38.772.146,70
I servizi rivolti ai disabili e agli anziani rappresentano insieme poco più del 65% delle nostre attività
e sono gli ambiti dove maggiormente si sviluppa l’integrazione socio-sanitaria, i cui servizi sono
finanziati da comuni, aziende sanitarie e singoli cittadini in base al reddito.
tipologia di utenza
2007
2008
2009
variazione %
dal 2008 al
2009
% per 2009 della
singola tipologia di
utenza sul totale del
valore produzione
Anziani
7.725.083,97
10.249.982,10 12.779.830,64
24,6
33
Disabili
10.204.476,19 11.548.303,03 12.548.099,27
8,6
32,4
*1
5.559.934,93
6.540.098,17
6.789.852,53
3,8
17,5
Salute Mentale
1.859.746,71
2.238.125,33
2.876.209,43
28,5
7,4
Minori
Comunità Locale
716.118,43
747.554,63
1.748.712,46
133,3
4,5
Adulti In Difficoltà
1.338.595,00
1.369.230,01
1.524.684,19
11,4
3,9
Tossicodipendenza
427.407,51
426.822,63
446.338,96
4,5
1,2
Famiglie
30.513,12
39.479,44
54.188,46
37,3
0,1
0
57.317,01
4.230,76
-92,6
0
16,7
100
Altri
TOTALE
27.861.875,86 33.216.912,35 38.772.146,70
I costi
I costi della produzione hanno avuto un aumento del 16,28% passando da € 33.177.208,83 del
2008 a € 38.577.810,56 del 2009. L’aumento riguarda principalmente i costi per il personale che
registrano un incremento rispetto all’anno precedente del 16,88%. I costi per servizi sono
aumentati del 15,16%. I costi per ammortamenti hanno avuto un incremento del 28,44% passando
da € 572.095,78 a € 734.804,98.
La differenza tra valore e costi della produzione evidenzia una variazione in aumento del 3,58%
rispetto al 2008.
Continua l’aumento degli interessi di conto corrente pagati alle banche, principalmente dovuti alla
commissione trimestrale richiesta dagli istituti di credito per la concessione di affidamenti.
Diminuiscono gli interessi passivi su mutui e finanziamenti a seguito del calo dei tassi che ha
caratterizzato il 2009 e a seguito dell’estinzione di alcuni finanziamenti in corso d’anno.
Gli interessi verso istituti bancari costituiscono comunque, anche nell’esercizio in esame, la parte
maggiore degli oneri finanziari pagati, nonostante il ridimensionamento di quasi 14 punti
percentuali della loro incidenza.
A seguito dell’accensione di nuovi mutui per investimenti immobiliari ci aspettiamo per il 2010 un
ulteriore aumento degli interessi passivi.
Per effetto della rivalutazione degli immobili effettuata nell’esercizio 2008 si è deciso nel 2009 di
effettuare l’ammortamento oltre che sui fabbricati commerciali (3%) anche sui fabbricati civili (1%).
Nel conto economico i costi per ammortamento immobili ammontano a € 259.932,73.
Nel corso del 2009 sono stati acquistati due immobili, uno ad uso civile in Strada Riva 17 a Chieri e
uno commerciale in Via Pinerolo 19/21 a Torino.
Riclassificazione del bilancio
Commento in chiave stakeholders
Lo stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio “finanziario” confrontato con quello
dell’esercizio precedente è il seguente (in Euro):
IMPIEGHI
Immobilizzazioni immateriali nette
31/12/2009
31/12/2008
Variazione
614.016
410.947
203.069
13.556.720
11.735.761
1.820.959
968.394
893.905
74.489
15.139.130
13.040.613
2.098.517
32.542
32.307
235
22.831.068
17.852.877
4.978.191
Liquidità immediate
953.967
795.711
158.256
Capitale circolante
23.817.577
18.680.895
5.136.682
TOTALE IMPIEGHI
38.956.707
31.721.509
7.235.198
Immobilizzazioni materiali nette
Partecipazioni ed altre immobilizzazioni
finanziarie
Capitale permanente
Rimanenze di magazzino + risconti attivi
Liquidità differite
FONTI
31/12/2009
Patrimonio netto
9.563.206
8.890.630
672.576
Trattamento di fine rapporto lavoro subordinato
2.694.410
2.913.561
-219.151
73.948
1.188
72.760
4.315.158
4.600.261
285.103
Debiti non finanziari
Debiti finanziari a m/lungo termine
31/12/2008
Variazione
Passività consolidate
7.083.516
7.515.010
-431.494
Debiti verso banche
6.724.780
2.332.544
4.392.236
Debiti verso altri finanziatori (entro 12 mesi)
649.426
403.106
246.320
Debiti verso soci per finanziamenti
3.215.999
2.839.733
376.266
Debiti verso fornitori
3.602.872
3.641.193
-38.321
Altri debiti
8.116.908
6.099.293
2.017.615
Passività correnti
22.309.985
15.315.868
6.994.117
TOTALE FONTI
38.956.707
31.721.509
7.235.198
Il Conto economico riclassificato confrontato con quello dell’esercizio precedente è il seguente (in
Euro)
31/12/2009
31/12/2008
Variazione
39.311.636
33.822.304
5.489.332
-10.948.108
-9.593.649
1.354.459
Valore aggiunto
28.363.527
24.228.655
4.134.872
Costo del lavoro
-26.894.897
-23.011.464
3.883.433
1.468.630
1.217.191
251.439
-694.805
-522.096
172.709
accantonamenti
-40.000
-50.000
-10.000
Risultato Operativo
733.825
645.095
88.730
Proventi extra caratteristici
396.158
433.526
-37.368
1.129.983
1.078.621
51.362
-11.043
-14.205
-3.162
1.118.940
1.064.415
54.525
Oneri finanziari
561.172
593.236
-32.064
Risultato prima delle imposte
557.767
471.180
86.587
Imposte sul reddito
411.427
370.896
40.531
Risultato netto
146.340
100.284
46.056
Ricavi netti
Costi esterni
Margine Operativo Lordo (EBITDA)
Ammortamenti, svalutazioni ed altri
Oneri extra caratteristici
Risultato Ordinario
Componenti straordinarie nette
Risultato della gestione produttiva
Riclassificazione del conto economico secondo lo schema del Valore Aggiunto
Si rinvia al Bilancio Sociale
Rendiconto finanziario delle variazioni di liquidità
DESCRIZIONE
31/12/08
31/12/09
Gestione reddituale
Risultato operativo
645.095
733.825
-370.896
-411.427
Proventi e oneri extra-caratteristici
433.526
396.158
Proventi e oneri straordinari
-14.205
-11.043
Oneri finanziari
-593.236
-561.172
Variazione Fondo Tfr
-175.208
-219.151
(Imposte)
Variazione fondo rischi e oneri
Variazione crediti verso clienti a breve termine
Variazione attività finanziarie e diverse
Variazione ratei e risconti attivi
Variazione crediti verso clienti a medio e lungo termine
-530.329
-131.732
-2.853.863
-4.342.333
111.066
-624.292
11.267
-93.680
Variazione debiti verso fornitori per forniture d'esercizio
598.061
-38.322
Variazione debiti tributari
175.728
212.238
Variazione altre passività a breve termine di natura non finanziaria
760.302
1.733.663
73.593
268.082
-1.729.099
-3.089.186
Variazione di beni materiali e immateriali
-4.475.591
-1.942.149
Variazione di immobilizzazioni finanziarie
-107.868
-74.489
-4.583.459
-2.016.638
Variazione mutui
-546.755
261.427
Variazione altre passività a breve di natura finanziaria
-250.398
622.586
170.104
-331.245
Variazione altre passività a m/l termine di natura non finanziaria
Variazione ratei e risconti passivi
Liquidità generata (utilizzata) dalla gestione reddituale
Attività di investimento
Liquidità generata (utilizzata) in attività di investimento
Attività di finanziamento
Variazione altre passività a medio lungo termine di natura finanziaria
Variazione capitale soci ordinari
454.861
304.900
Variazione capitale soci sovventori
367.625
253.767
Variazione capitale soci speciali
17.532
542
Variazione capitale soci volontari
1.033
516
3.732.928
-33.490
Variazione capitale soci finanziatori
Variazione altre voci del patrimonio netto
Liquidità generata (utilizzata) in attività di finanziamento
Aumento (diminuzione) della liquidità
Cassa e banche attive al netto delle passive - inizio esercizio
Cassa e banche attive al netto delle passive - fine esercizio
3.946.930
1.079.003
-2.409.632
-4.018.696
1.696.808
-712.824
-712.824
-4.731.520
Indicatori finanziari
Al fine di analizzare la situazione finanziaria al 31/12/2009 e l’andamento della società, verranno
utilizzati gli indicatori ritenuti più idonei, basati sui dati desunti dalla contabilità generale.
ROE
Risultato netto
d'esercizio
Patrimonio netto
31/12/2008
Valore
31/12/2009
100.284
1%
146.340
8.890.631
Valore
2%
Variazione
1%
9.563.204
Il ROE è dato dal rapporto tra utile netto del periodo considerato ed il patrimonio netto del periodo
precedente. Esprime la redditività del capitale proprio in termini di utile netto. Cioè quante unità di
utile netto produce l'impresa per ogni 100 unità di mezzi propri investiti. E' l'indicatore che più
interessa gli azionisti in quanto consente di valutare la redditività del capitale di rischio investito
nell'impresa.
Un'impresa, per poter attrarre nuovo capitale di rischio, dovrebbe fornire un ROE superiore ai
tassi di rendimenti di investimenti alternativi. In ogni caso il ROE di una impresa non dovrebbe
mai essere inferiore al tasso garantito per investimenti senza rischio. Al di sotto di tale limite,
infatti, non sarebbe remunerato in modo congruo il rischio dei risparmiatori azionisti.
Valori di eccellenza possono ritenersi quelli superiori al 5-6%.
Indice di
liquidità
primaria
Capitale
circolante
31/12/2008
Valore
31/12/2009
Valore
18.680.895
1,21
23.817.577
1,06
Variazione
-0,15
Passività a
breve
15.315.868
22.309.985
L’indice di liquidità primaria è un rapporto che vede al numeratore la somma tra liquidità immediate
e differite (ovvero disponibilità liquide e crediti) e al denominatore le passività correnti (ovvero i
debiti e i ratei e risconti esigibili entro l’esercizio successivo). Questo indice esprime la capacità
dell’impresa di coprire le uscite a breve termine generate dalle passività correnti con le entrate
generate dalle attività correnti.
Indice di
indebitamento
31/12/2008
Valore
31/12/2009
Valore
Capitale di terzi
(Totale passivo –
Patrimonio netto)
22.830.879
0,72
29.393.503
0,75
Capitale investito
(Totale attivo)
31.721.508
Variazione
0,03
38.956.707
L’indice misura la percentuale di partecipazione del capitale di terzi al finanziamento dell’azienda. Il
suo valore aumenta proporzionalmente al crescere dell’importanza del capitale di terzi nel totale
delle fonti di finanziamento.
Capitale proprio
Copertura
capitale fisso
(Patrimonio netto
Totale
immobilizzazioni
31/12/2008
Valore
31/12/2009
8.890.631
0,68
9.563.204
13.040.613
Valore
0,63
Variazione
-0,05
15.139.130
L’indice è dato dal rapporto tra il patrimonio netto (ovvero capitale e utile d’esercizio) e il totale
delle immobilizzazioni. In una situazione ideale in cui gli impieghi a medio - lungo ciclo di utilizzo
sono finanziati interamente con capitale proprio, l’indice di autocopertura delle immobilizzazioni è
uguale a 1.
Indice di
solvibilita’ a
Totale
immobilizzazioni
medio/lungo Passivita’ a lungo
31/12/2008
Valore
31/12/2009
13.040.613
1,73
15.139.130
7.515.010
Valore
2,13
Variazione
0,40
7.083.516
L’indice è dato dal rapporto tra il totale delle immobilizzazioni e il totale delle passività a mediolungo; se il rapporto e’ maggiore o uguale a 1, l’azienda e’ in grado di garantire il rimborso dei
prestiti di lungo periodo tramite lo smobilizzo delle immobilizzazioni possedute.
Indice di
Capitale proprio +
dipendenza
prestito da soci
da terzi (non
Totale debiti –
soci)
prestiti da soci
31/12/2008
Valore
31/12/2009
11.730.721
0,59
12.842.203
19.990.789
Valore
0,49
Variazione
-0,10
26.114.504
L’indice misura la percentuale di capacità dell’azienda di finanziarsi autonomamente. Nel caso
particolare della cooperativa i prestiti da soci, pur non essendo capitale proprio in senso stretto ma
in quanto provengono da soci-lavoratori, sono inseriti nel capitale proprio e sono tolti dal totale
debiti. Valori dell’indice oltre 0,5 indicano una situazione positiva, in cui il ricorso al debito presso
soggetti esterni è sotto controllo.
Investimenti
Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati investimenti in immobilizzazioni per un totale (al lordo
degli ammortamenti) di € 2.711.224.
Gli investimenti in immobilizzazioni immateriali sono descritti nella seguente tabella
DESCRIZIONE
Costo
Totale
Consistenza Acquisizioni Alienazioni
storico
accantonato 1/01/2009
Eliminazioni
giroconti
all’1/01/2009 all’1/01/2009
giroconti
Ammortamenti
dell’anno
Consistenza
31/12/2009
Software
73.301
-72.696
605
11.606
0
-1.496
10.715
DIRITTI DI
BREVETTO
IND.LE
73.301
-72.696
605
11.606
0
-1.496
10.715
349.056
-322.610
26.446
3.297
0
-15.393
14.350
Sp.plur via
Mongrando
79.689
-13.602
66.087
0
-3.297
-4.185
58.605
Sp. Plur.via S.
Bernardino 12
64.750
-43.133
21.617
4.500
0
-12.176
13.941
Sp.plur Cso
Brunelleschi
27.197
-9.110
18.087
0
0
-3.015
15.072
Sp.plur via Sacchi
47
14.355
-14.354
1
0
0
-1
0
Sp.plur cso G.
Cesare
94.935
-39.764
55.171
0
0
-18.388
36.783
Sp. Plur viale
Stazione 5
10.600
-10.599
1
0
0
-1
0
105.801
-31.825
73.976
2.500
0
-18.712
57.764
Sp Plur Via
Siccardi
8.615
-2.870
5.745
0
0
-5.745
0
Sp Plur Via Monte
Camino
3.000
-2.000
1.000
0
0
-1.000
0
43.016
-9.515
33.501
1.060
0
-8.008
26.553
Sp.Plur V.Roma
5.950
-1.983
3.967
900
0
-2.410
2.457
Sp.Plur V.Verdi
1.300
-433
867
700
0
-765
802
Sp Plur Cso Belgio
23.300
-3.882
19.418
5.520
0
-4.710
20.228
Sp Plur Vicolo dei
Pescatori
3.600
-600
3.000
990
0
-749
3.241
Sp Plur V delle
Fornaci
85.000
-4.250
80.750
199.174
0
-10.558
269.366
Sp Plur Via Po
0
0
0
1.940
0
-388
1.552
ALTRE IMM.
IMMATERIALI
920.164
-510.530
409.634
220.581
-3.297
-106.204
520.714
TOTALI
993.465
-583.226
410.239
232.187
-3.297
-107.700
531.429
Spese plur diverse
Sp.Plur Via Tesso
Sp Plur Viale
Cavour
Gli investimenti in immobilizzazioni materiali sono descritti nella seguente tabella
DESCRIZIONE
Costo
Totale
Consistenz Acquisizio Variazione Alienazioni Ammortam Consistenza
storico
accantonat
a
ni
fondo per Eliminazio
enti
31/12/2009
al1/01/2009
o
1/01/2009
amm.to
ni
dell’anno
al1/01/2009
area anni Variazioni
precedenti
Fabbricati
commerciali
7.907.991
-755.085
7.152.906
1.694.917
103.821
-3.500
-226.790
8.721.354
Fabbricati civili
3.913.678
-210.000
3.703.678
136.518
0
0
-33.143
3.807.053
TERRENI E
FABBRICATI
11.821.669
-965.085 10.856.584
1.831.435
103.821
-3.500
-259.933
12.528.407
Impianti
67.813
-55.526
12.287
3.475
0
0
-5.254
10.508
0
0
0
0
0
0
0
0
67.813
-55.526
12.287
3.475
0
0
-5.254
10.508
303.855
-219.589
84.266
20.325
0
0
-30.676
73.915
0
0
0
0
0
0
0
0
TOTALE
ATTREZZATUR
A VARIA
303.855
-219.589
84.266
20.325
0
0
-30.676
73.915
Mobili e arredi
723.207
-341.476
381.731
115.333
0
0
-81.952
415.112
Macchine
elettr.uff.
633.163
-521.996
111.167
42.351
0
0
-41.050
112.468
Automezzi
1.130.327
-840.601
289.726
300.569
0
-173.985
416.310
ALTRI BENI
MATERIALI
2.486.697
-1.704.073
782.624
458.253
0
0
-296.987
943.890
-2.944.273 11.735.761
2.313.488
103.821
-3.500
-592.850
13.556.720
Macchinari
IMPIANTI E
MACCHINARI
Attrezzature
diverse
Beni inf. Al
milione
TOTALI
14.680.034
Gli investimenti in immobilizzazioni finanziarie sono descritti nella seguente tabella
DESCRIZIONE
Consistenza Acquisizioni Spostamenti
1/01/2009
dalla voce
nella voce
Alienazioni
Diminuzioni Rivalutazion Consistenza
i/
31/12/2009
Svalutazioni
Partecipazioni
178.367
95.187
0
0
0
0
273.554
PARTECIPAZIONI
IN ALTRE
IMPRESE
178.367
95.187
0
0
0
0
273.554
Crediti diversi
eurofidi
6.013
362
0
0
0
0
6.375
Crediti da
finanziamenti
474.937
70.000
0
0
0
0
544.937
Crediti diversi es.
oltre l’anno
11.682
0
0
0
-11.682
0
0
Depositi cauzionali
esig. oltre 12 mesi
89.907
0
0
0
-17.941
0
71.966
Caparre su
immobili
133.000
0
0
0
-61.438
0
71.562
CREDITI V/ALTRI
234.589
0
0
0
-91.061
0
143.528
TOTALI
893.906
165.549
0
0
-91.061
0
968.394
Le partecipazioni possedute alla data del 31/12/2009 sono:
Ente
importo
Coop. Nuova Socialità
Coop. Saval
98.258,51
87.013,40
Consorzio Forcoop
CCFS
50.000,00
13.155,31
Banca Etica
7.176,40
Cons. La Valdocco
3.098,74
Coop. Animazione e Territorio
2.504,54
Coop. Pietra Alta Servizi
2.504,54
Consorzio SELF
2.065,83
Cooperativa CPS
1.626,66
Consorzio Quarantacinque
1.589,06
Eurofidi (ex Fidipiemonte)
1.125,82
A4
1.032,91
Unionfidi
774,00
Cons. Cebano-Monregalese
516,45
Impresa a rete
498,65
Progetto So.l.e. (Banca Sella)
258,23
Cons. EuroQualità
103,29
Cooperativa Piprò
103,28
Consorzio Parco Dora
97,00
Eurocons
51,64
Indicatori non finanziari
Il Bilancio Sociale prende in considerazione una pluralità di indicatori non finanziari e fornisce
molte informazioni, tra cui molte relativa agli occupati e al loro trattamento. Si rimanda a tale
documento per gli approfondimenti opportuni.
In particolare la Direzione ha definito degli obiettivi per tenere sotto controllo le attività tipiche che
rappresentano la realizzazione della nostra mission. Le aree di riferimento degli obiettivi sono
l’efficacia della progettazione, la soddisfazione dei portatori d’interesse di primo livello, la
partecipazione attiva nelle comunità locale, la formazione e l’efficienza nella gestione delle risorse.
Si rimanda pertanto al Bilancio Sociale, in particolare ai paragrafi “Programmazione strategica di
medio-lungo termine e politiche di breve termine” e “La realizzazione del patto mutualistico e le
performance d’impresa”
Informazioni sul personale
Il Bilancio Sociale nel paragrafo 3.2. tratta tutte le informazioni relative al personale in modo
dettagliato.
Sicurezza sul lavoro
Gli adempimenti richiesti dalla normativa (D. Lgs. 81/2008) sono rispettati.
A seguito dell’entrata in vigore di tale nuova normativa il consiglio di amministrazione ha attivato
una commissione in materia di sicurezza con l’obiettivo di un suo pieno recepimento e
dell’elaborazione delle procedure che definiscano le modalità di individuazione dei rischi connessi
alle attività ed ai luoghi di lavoro. L’intento è quello di certificare entro il 2010 un Sistema di
Gestione della Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro secondo lo standard BS OHSAS 18001:
2007.
Nel corso del 2009 si sono definite le procedure base, parte della modulistica ed il Manuale OHSAS.
Nel contempo si è provveduto a nominare i Preposti alla sicurezza e a pianificare la formazione
obbligatoria, relativa alla squadra di emergenza: addetti antincendio e al primo soccorso.
Si è anche pianificata la formazione per i preposti, che si terrà nel mese di settembre 2010,
integrata alla presentazione del sistema OH-SAS all’intera organizzazione.
Redatto il Documento di Valutazione Rischi Generali DVR, si è cominciato produrre quello
specifico di ciascun servizio, a cura degli Addetti Tecnici di Direzione, supportati dai RIO.
Nel 2009 abbiamo avuto 73 infortuni, di cui 14 “in itinere” avvenuti cioè durante il percorso dalla
propria abitazione alla sede di lavoro o viceversa.
4 infortuni, di cui 1 in itinere, hanno comportato assenze superiori a 40 giorni, condizione alla quale
è subordinata la procedibilità di ufficio per il reato di lesioni personali colpose, se dovute al
mancato rispetto di norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro.
In relazione alle qualifiche professionali dei lavoratori coinvolti negli infortuni, 38 sono O.S.S.
(52%), 26 sono educatori (36%), 2 addetti pulizie, 2 operatori socio assistenziali, 1 fisioterapista, 1
assistente all’infanzia, 1 assistente sociale, 1 animatore.
I lavori del Consiglio di Amministrazione
L’attività collegiale del Consiglio d’Amministrazione si è svolta regolarmente con periodicità
settimanale e con costante partecipazione degli amministratori.
Il Consiglio d’Amministrazione, anche nel 2009, ha scelto di invitare alle proprie sedute i Consiglieri
d’Amministrazione delle cooperative facenti parte del Consorzio La Valdocco che hanno ricambiato
l’invito.
Il Consiglio allargato a tutte le cooperative ha consentito da un lato la piena consapevolezza
dell’appartenenza al Gruppo La Valdocco, dall’altra la possibilità di affrontare tematiche di
carattere generale ed di arrivare a sintesi sull’attività di rappresentanza interna ed esterna al
movimento cooperativo e sulle linee di sviluppo delle società partecipate (Forcoop Agenzia
Formativa, SELF Consorzio Regionale della Cooperazione Sociale e lo stesso Consorzio LA
VALDOCCO).
Il Consiglio d’Amministrazione, consapevole che tale modalità, per motivi di tempo, non sempre
consente un adeguato approfondimento di tematiche più strettamente inerenti l’oggetto sociale
proprio della nostra cooperativa, ha deciso di dedicare alcune sedute a temi specifici portati
all'ordine del giorno alla presenza dei soli nostri consiglieri.
Si è provveduto a valorizzare la delibera sull’accesso alla formazione per gli amministratori,
definendo un budget specifico per tali attività.
I lavori dell’Assemblea, le attività d’informazione e socialità
Nell’anno 2009 si sono svolte tre Assemblee Sociali:
data
o.d.g.
1.
23/05/2009
09/07/2009
straordinaria
07/11/2009
2.
3.
4.
5.
6.
1.
2.
3.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
4.
Esame e approvazione del Bilancio al 31/12/2008, con relativi Nota Integrativa,
Relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Bilancio Sociale; lettura della relazione
del Collegio Sindacale e della Società di Revisione
Compensi agli amministratori per l’esercizio 2009
Nomina rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sul lavoro
Numero minimo azioni per ogni tipologia di soci
Bilancio di previsione 2009 e relative deliberazioni
Varie ed eventuali
Emissione strumenti finanziari
Modifiche statutarie
Varie ed eventuali
Analisi bilancio consuntivo primo semestre
Rinnovo contrattuale e relative deliberazioni
Percorso di definizione candidature per il Rinnovo Cariche
Definizione numero minimo di azioni ai sensi dell’art.. 36 dello Statuto
Relazione commissione sicurezza sul lavoro (T.U. 81/2008)
Trent’anni nel duemiladieci
7. Varie ed eventuali
Si sono svolti durante l’anno tre cicli di riunioni sociali (contraddistinti dall’asterisco nella tabella
che segue), per un totale di 34 incontri, ed una riunione tenutasi in un unico incontro, in cui si sono
affrontati temi di rilievo per la nostra cooperativa:
febbraio-marzo*
aprile
maggio*
ottobre/novembre*
1. Situazione economica-finanziaria 2008-2009
2. "Oss operante effettivamente in servizi e strutture socio-sanitarie"
3. Guardare oltre: 2010 trent’anni di Cooperativa Animazione Valdocco
4. Varie ed eventuali
Situazione educatori
preparazione dell’assemblea ordinaria dei soci del 23 maggio
Chivasso: Oltre “Veramente mi chiamo Filippo”: una rete di servizi per disabili e una comunità
che accoglie.
Pinerolo: la nuova DGR su "riordino delle prestazioni di assistenza tutelare socio-sanitaria".
Torino: Servizi per la disabilità: nuovi scenari per l’accreditamento.
Ivrea: Verso una rete di sostegno ai minori e alle loro famiglie.
Torino: Da “La Palma” a “Perlaluna” passando per il “Cento per centro”: una rete cantierabile?
Moncalieri: residenzialità anziani non-autosufficienti: quali prospettive?
Torino: Servizi animativo-educativi per minori: quali prospettive?
Ronco Biellese: residenzialità anziani non-autosufficienti: quali prospettive?
Cuneo: integrazione pubblico-privato nei servizi territoriali socio-assistenziali e socio-sanitari
Torino: “Pronto”: oltre la sperimentazione.
Borgo Ticino: “Siamo di qui”...da poco tempo: avvio di un lavoro di comunità.
Mondovì: 20 anni nel monregalese: temi per eventi sul territorio
L’Agenzia d’Informazione, strumento d’informazione ai soci, si è regolarmente pubblicata con 10
edizioni.
Dal 31 agosto al 6 settembre 2009 si è svolti in Liguria a Noli il soggiorno estivo per i bambini (e
non) dei soci che ha visto la partecipazione di 19 bambini
L’anno si è concluso con il tradizionale scambio di auguri per Natale nel tendone della “Scuola di
Cirko“ a Grugliasco, una festa rivolta in modo particolare ai più piccoli. La festa ha coinvolto i soci
delle cooperative del Consorzio La Valdocco e la Cooperativa La Nuova Cooperativa.
Strumenti finanziari (IAS 32) e collegati rischi finanziari
Il capitale sociale dei soci è stato sottoscritto per € 3.964.978 e versato per € 3.796.258.
Il valore di ogni azione è pari a € 25,82.
Nel 2007 il Consiglio di Amministrazione ha messo a punto una nuova operazione, tesa a
promuovere l’acquisto di azioni di socio sovventore da parte dei soci lavoratori: l’operazione “Da
sotto a sopra”. In data 04.06.2007 il Consiglio ha introdotto la possibilità da parte del socio
lavoratore di chiedere l’anticipo del proprio TFR maturato fino al 31.12.2006 per utilizzarlo per
l’acquisto di azioni di socio sovventore.
L’obiettivo è quello di rendere più solida la struttura finanziaria della cooperativa incrementando il
proprio capitale sociale. L’operazione “sotto sopra” trasforma le risorse legate al TFR trasferendole
da debito nei confronti dei soci lavoratori a capitale sociale dei soci lavoratori stessi.
Per il 2009 i risultati della campagna sono i seguenti: 32 soci hanno acquistato 7.400 azioni di
socio sovventore, per un valore complessivo di € 191.070,00. In totale, fino ad oggi, il valore
complessivo della sottoscrizione è di € 563.289,12.
La tabella che segue espone i dati al 31/12 dell’anno indicato, relativi all’importo totale delle azioni
versate dai soci sovventori e alla percentuale di copertura del Fondo per lo sviluppo. Nell’esercizio
in esame il valore totale delle azioni di socio sovventore si è incrementato del 26% rispetto all’anno
precedente.
esercizio
2009
2008
2007
Tot. valore azioni
vendute
€ 1.232.758
€ 978.990
€ 611.365
Importo totale del
Fondo
€ 2.000.000,00
€ 2.000.000,00
€ 774.685,35
%
copertura
Fondo
61,64%
48,95%
78,91%
Nel gennaio 2010 la Cooperativa ha inoltre richiesto un intervento di Coopfond in qualità di socio
finanziatore a seguito dell’acquisizione dell’immobile di Via Pinerolo.
Coopfond, nell’ambito dei propri scopi istituzionali di promozione e sviluppo della cooperazione,
intende aderire alla richiesta di intervento nella forma della partecipazione nel capitale della
Cooperativa per un congruo numero di anni per un importo pari a € 650.000,00.
Questa sottoscrizione farà registrare un significativo aumento del capitale sociale e conseguente
miglioramento degli indici patrimoniali. Tali operazioni denotano la fiducia che i soci prestatori,
sovventori e finanziatori hanno nel progetto sociale investendo nel capitale di rischio o
accantonando i propri risparmi in cooperativa, consentendo alla società di reperire liquidità
migliorando contestualmente il proprio rating per migliorare le condizioni di accesso al credito.
Garanzie rilasciate ed ottenute
La Cooperativa ha rilasciato fideiussione a favore di terzi per l’importo complessivo di € 1.210.700.
Queste sono una fidejussione dell’importo di € 200.000, rilasciata a Banca Etica a favore della
Cooperativa Saval, una fidejussione dell’importo di € 1.000.000 rilasciata a favore del Consorzio
Forcoop e due fideiussioni dell’importo totale di € 10.700 (prestate al locatario per affitti) rilasciate
dall’Unicredit.
Le garanzie reali prestate sono costituite da ipoteche a fronte di mutui e sono dettagliatamente
descritte nella seguente tabella:
Ipoteca immobile corso Racconigi Torino
Ipoteca immobile via Monte Camino Candelo
Ipoteca immobile via Tasca Torino
Ipoteca immobile Via Treviso Torino
Ipoteca immobile Via Po Chivasso
Ipoteca immobile Via Cuorgne’ Torino
3.200.000
1.240.000
900.000
534.000
490.000
750.000
Le garanzie ricevute da terzi a favore di terzi riguardano le fidejussioni assicurative richieste dagli
enti pubblici a fronte di affidamenti di servizi per un totale di € 4.344.368, le fidejussioni concesse
da consorzi di garanzia a fronte di finanziamenti per un totale di € 316.812 e le fidejussioni
concesse dagli amministratori a garanzia di affidamenti bancari per un totale di € 3.825.420.
Sistema di Gestione per la Qualità
Quest’anno, la nostra cooperativa ha adeguato il sistema Qualità alla norma ISO 9001:2008, che
ricalca in gran parte la precedente versione.
È terminata anche la formazione di 9 auditor interni, ai quali sono affidate le verifiche ispettive,
definite nel piano annuale degli audit.
Grazie a questa implementazione è stato possibile effettuare 40 audit, che rappresentano un
campione significativo di verifica di conformità del sistema ( 20% delle uds).
Le risorse dell’ufficio nel 2009 sono state aumentate nella misura di 2 addetti part time.
3.
Descrizione dei rischi e delle incertezze (art. 2428 comma 2 punto 8 bis del CC)
La nostra cooperativa, lavorando prevalentemente con enti pubblici, è modestamente esposta a
rischi “di mercato”. Questi sono sostanzialmente riconducibili alla mancata saturazione dei posti
disponibili dei servizi residenziali e semiresidenziali che gestiamo. Particolarmente esposti sono i
servizi residenziali per minori e i servizi per l’infanzia. Analisi e valutazioni sono trimestralmente
effettuate dalla Direzione caso per caso, attraverso gli strumenti di Controllo di Gestione adottati.
I rischi di credito sono presenti principalmente nei confronti del Comune di Torino, con il quale
stiamo procedendo ad un difficoltoso recupero. Il Fondo Svalutazioni Crediti è comunque capiente
per la copertura del rischio.
Si rileva, invece, una situazione di incertezza rispetto ai tempi di incasso dei crediti verso clienti, la
cui rotazione si assesta, nel 2009, in circa 167 giorni.
Secondo le nostre stime, la cooperativa è attualmente in grado di operare con il livello di
finanziamenti in essere.
Con riferimento al contenzioso per recupero crediti, l’organo amministrativo segnala che non si
sono verificati aggravamenti di rilievo nel 2009, rispetto all’esercizio precedente.
4.
Rapporti societari
La cooperativa non detiene rapporti di controllo e collegamento, non possiede, direttamente o per
il tramite di società fiduciaria o per interposta persona, azioni proprie né azioni o quote di società
controllanti.
La cooperativa non ha acquistato né alienato nel corso dell’esercizio, direttamente o per il tramite
di società fiduciaria o per interposta persona, azioni proprie né azioni o quote di società
controllanti.
5.
Fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio (OIC 29)
Non ci sono fatti che, successivamente alla chiusura, modificano le condizioni esistenti alla
chiusura del bilancio.
Ad oggi è invariata la situazione tariffaria relativa ai servizi in accreditamento. La giunta regionale
uscente, competente in materia, ha deliberato una revisione tariffaria a partire dal giugno 2010, ma
solo per servizi rivolti ad anziani e minori, lasciando in sospeso l’area della disabilità.
Confidiamo nella ripresa urgente del dialogo con la nuova giunta regionale per perfezionare il
lavoro di revisione delle tariffe e il vuoto normativo relativo ai servizi della disabilità
Dal punto di vista gestionale si segnala la chiusura della Comunità Alloggio per minori di Candelo
nel mese di marzo per persistente mancata saturazione dei posti disponibili.
Ci sembra opportuno segnalare il fatto che il bilancio in esame vede già imputato il contributo di
100.000,00 € collegato alla domanda che abbiamo presentato alla regione Piemonte ai sensi della
LR 23/2004. La presentazione della domanda è stata possibile a fronte dell’aumento di capitale di
€ 272.882,50 deliberato dall’assemblea dei soci a luglio 2009 e finalizzato all’acquisto
dell’immobile di V. Pinerolo a Torino, avvenuto a dicembre 2009. La Regione ha accolto la
domanda comunicandolo formalmente a febbraio 2010, il che ci ha permesso di registrare tale
contributo già sul bilancio in esame, essendo collegato ad un aumento di capitale e ad
investimenti avvenuti nel corso dello stesso 2009.
6.
Evoluzione prevedibile della gestione
Previsioni economiche/gestionali/strutturali rispetto all’esercizio in corso.
Il bilancio di previsione 2010 evidenzia possibili criticità in considerazione dell’impatto sull’esercizio
in corso della terza trance di aumento contrattuale delle retribuzioni, di altri oneri collegati alla
parte normativa del CCNL scaduto il 31/12/2009, di altri eventuali oneri derivanti dal rinnovo
contrattuale e dell’incertezza sugli esiti delle revisioni prezzo, ove ottenibili.
7.
Elenco delle sedi secondarie della società
Il Bilancio Sociale elenca in modo dettagliato nel paragrafo 1.4. le sedi secondarie della
cooperativa.
8.
Norme di sicurezza nei trattamenti dei dati personali
Per quanto riguarda i trattamenti dati personali, la nostra cooperativa affida quelli collegati ai
servizi amministrativi (soci, personale, clienti e fornitori) al Consorzio La Valdocco. Dal Consorzio
riceviamo anche l'assistenza sulla rete informatica, sulla quale il D.Lgsv 196/2003 (codice privacy),
impone specifiche misure di sicurezza. Il Consorzio ha provveduto all’aggiornamento del
Documento Programmatico della Sicurezza per l’anno 2010.
Per quanto riguarda invece il Documento Programmatico relativo ai trattamenti dati personali
gestiti in autonomia dalla nostra Cooperativa, esso è stato sottoposto a riesame dal Responsabile
del Trattamento, Dott.ssa Anna Actis Grosso.
9.
Risultato di esercizio
Sottoponiamo alla vostra approvazione il Bilancio, la Nota integrativa e la presente Relazione sulla
gestione con il Bilancio Sociale, unitamente alla proposta di ripartizione dell’Utile d’Esercizio (€
146.340,30) proposta che passiamo ad illustrarvi:
DESTINAZIONI OBBLIGATORIE PER LEGGE
FONDO MUTUALISTICO
RISERVA LEGALE
EVENTUALE DESTINAZIONE OBBLIGATORIA DA
STATUTO
REMUNERAZIONE AZIONI STRUMENTI FINANZIARI
DESTINAZIONI DISCREZIONALI
RISTORNO
AUMENTO GRATUITO DEL CAPITALE
REMUNERAZIONE AZIONI ORDINARIE
RISERVA DIVISIBILE STRUMENTI FINANZIARI
RISERVA INDIVISIBILE L. 904/77
%
3%
30%
importo
4.390,21
43.902,09
83.927,16
14.120,84
TOTALE
Torino, 31.03.2010
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Paolo Petrucci
Relazione del Collegio Sindacale esercente attività di controllo contabile
Sul bilancio al 31/12/2009
Parte prima
Relazione ai sensi dell’art. 2409-ter, primo comma, lettera c) del Codice Civile
1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Cooperativa Sociale Animazione
Valdocco S.c.s. ONLUS chiuso al 31/12/2009. La responsabilità della redazione del bilancio compete
all’organo amministrativo della società cooperativa. E' nostra la responsabilità del giudizio professionale
espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile.
2. La funzione di controllo contabile ex art. 2409 bis C.C. ci è stata attribuita in data 13 maggio 2007 con
apposita delibera dell'assemblea.
3. Il nostro esame è stato condotto secondo gli statuiti principi per la revisione contabile. In conformità ai
predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per
accertare se il bilancio d'esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso,
attendibile. Il procedimento di revisione comprende l'esame, sulla base di verifiche a campione, degli
elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione
dell'adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime
effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per
l'espressione del nostro giudizio professionale.
A nostro giudizio, il sopramenzionato bilancio è redatto nel suo complesso con chiarezza e rappresenta in
modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società
cooperativa per l’esercizio chiuso al 31/12/2009, in conformità alle norme che disciplinano il bilancio
d’esercizio.
In conformità a quanto richiesto dalla legge, abbiamo verificato la coerenza delle informazioni fornite nella
relazione sulla gestione con il bilancio d'esercizio.
A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d'esercizio e con le
norme che ne regolano la formazione.
Parte seconda
Relazione ai sensi dell’art. 2429 del Codice Civile
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 la nostra attività è stata ispirata alle Norme di
comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e
Ragionieri. In particolare:
-
Abbiamo vigilato sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di una corretta
amministrazione.
-
Abbiamo partecipato alle assemblee dei soci ed alle riunioni del Consiglio di Amministrazione avvenute
nel corso del 2009. Le predette riunioni si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie, legislative e
regolamentari che ne disciplinano il funzionamento e possiamo ritenere che le azioni deliberate sono
conformi alla legge ed allo statuto sociale.
-
Abbiamo ottenuto dagli Amministratori, sia durante le riunioni svolte, sia nell'ambito della nostra
periodica attività di controllo, le informazioni sul generale andamento della gestione e sulla prevedibile
evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro caratteristiche, effettuate dalla società,
e ciò ai sensi dell'art. 2381 - comma 5 - del c.c.
-
Il Collegio Sindacale ha svolto presso la società le verifiche periodiche oltre a quelle specificatamente
convocate per l'esame della bozza del bilancio e per la sua revisione.
−
Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo e gestionale della
società, anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili di funzioni. Nel corso delle verifiche
effettuate abbiamo costatato che il percorso, voluto e monitorato dal Collegio Sindacale, e condiviso
dalla Società di Revisione, teso ad organizzare ed implementare le procedure di controllo di gestione e
di adeguare la struttura amministrativa alla complessità ed alla dimensione aziendale, è stato
pressocchè raggiunto. Si ringraziano pertanto la Direzione e gli uffici contabili ed amministrativi per la
collaborazione prestata.
-
Non sono pervenute denunce ex art. 2408 c.c.
-
Abbiamo esaminato il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 in merito al quale riferiamo quanto
segue:
1.
Essendo a noi demandato anche il controllo analitico di merito sul contenuto del bilancio,
abbiamo reso la relazione contenente il giudizio sul bilancio nella prima parte della nostra relazione;
2.
In ogni caso, abbiamo vigilato sull'impostazione generale dello stesso, sulla sua generale
conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura ed al tale riguardo non
abbiamo osservazioni particolari da riferire; il bilancio è costituito, come previsto dall'art. 2423 del c.c.,
dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa, nonché accompagnato dalla
Relazione sulla Gestione di cui all'art. 2428 c.c. Sono stati rispettati gli schemi di stato patrimoniale e di
conto economico previsti dagli artt. 2424 bis e 2425 bis. Del c.c. e i criteri di valutazione previsti dall'art.
2426.
I criteri di formazione del bilancio non si discostano dai medesimi utilizzati nella formazione del
precedente, chiuso al 31 dicembre 2008. Per quanto a nostra conoscenza, gli Amministratori, nella
redazione del bilancio, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell'art. 2423, comma quattro,
del c.c.
Lo stato patrimoniale si riassume nei seguenti valori:
Attività
Passività
Patrimonio netto (escluso l’utile dell’esercizio)
Euro
Euro
Euro
Utile (perdita) dell'esercizio
Euro
Conti, impegni, rischi e altri conti d'ordine
Euro
38.956.707
29.393.503
9.416.864
146.340
-8.324.700
Il conto economico presenta, in sintesi, i seguenti valori:
Valore della produzione (ricavi non finanziari)
Costi della produzione (costi non finanziari)
Differenza
Euro
Euro
Euro
39.648.347
(38.577.810)
1.070.537
Proventi e oneri finanziari
Rettifiche di valore di attività finanziarie
Proventi e oneri straordinari
Risultato prima delle imposte
Euro
Euro
Euro
Euro
(501.726)
(11.044)
557.767
Imposte sul reddito
Utile (Perdita) dell’esercizio
Euro
Euro
(411.427)
146.340
3. Nella Relazione sulla Gestione e nella Nota Integrativa sono stati correttamente indicati i valori positivi e
negativi che hanno influenzato il risultato di esercizio, le modalità con cui sono state effettuate le scelte
gestionali e le prospettive per il 2010.
4. Abbiamo verificato l'osservanza delle norme di legge inerenti alla predisposizione della relazione degli
amministratori. Nell'attività di verifica della gestione amministrativa della Vostra Cooperativa, il Collegio
Sindacale ha potuto positivamente constatare il concreto rispetto della previsione contenuta nell'art.
2545 c.c. circa la conformità dei criteri seguiti dagli amministratori nella gestione sociale per il
perseguimento dello scopo mutualistico, anche in relazione a quanto previsto dallo Statuto sociale.
5. Il Collegio attesta che, avvalendosi della facoltà prevista dal d.l. 185/2008, convertito nella Legge
2/2009, ha rivalutato i beni immobili strumentali di proprietà per un ammontare complessivo pari ad €
3.934.270. Il saldo attivo risultante dalla rivalutazione è accantonato a “Riserva di rivalutazione D.L.
185/2008”. La rivalutazione è stata eseguita applicando il metodo del “costo storico” , che prevede
l’incremento del valore storico e lascia inalterato il relativo fondo di ammortamento.
I maggiori valori attribuiti ai beni rivalutati sono stati determinati utilizzando il valore di mercato al
31/12/2008 risultante da apposita perizia svolta da professionista abilitato e prudenzialmente ridotti del
20% per decisione del consiglio di amministrazione.
A seguito della modifica introdotta dall’art. 36 comma 7 del D.L. n. 223/2006 riguardante la
indeducibilità della quota di ammortamento relativa ai terreni sui quali insistono i fabbricati ed il
conseguente obbligo di scorporare fiscalmente il costo dell’area sottostante, si e’ deciso di procedere
anche allo scorporo di tutte le aree relative agli immobili civili e commerciali con una percentuale del
20% applicata al valore di acquisto dell’immobile.
Ne consegue la variazione civilistica dell’originario processo di ammortamento che risulta ora calcolato
sul costo storico dell’immobile scorporato dell’area e comprensivo degli incrementi e delle rivalutazioni.
In ossequio a quanto previsto dal principio contabile OIC 29, gli ammortamenti pregressi attribuibili ai
terreni ed ammontanti ad € 103.821 sono stati imputati al conto economico iscrivendo una
sopravvenienza attiva.
6. Con riferimento all'art. 2513 del c.c. circa la documentazione della condizione di prevalenza, la Vostra
cooperativa, in quanto cooperativa sociale, non è soggetta a tale obbligo ai sensi dell'art. 111-septies
delle norma di attuazione del codice civile. Ciononostante, nella Nota Integrativa è stata documentata
tale condizione nel rispetto del Vs. Statuto sociale.
7. Abbiamo verificato il rispetto dei limiti previsti dall'art. 2 delle Legge 30 novembre 1991 n. 381,
(limitazioni nel numero dei soci volontari) ed il rispetto di quanto stabilito dall’art. della Legge 59/92:
nella gestione sociale della vostra Cooperativa sono stati effettivamente adottati criteri atti al
conseguimento dello scopo sociale, in conformità con il carattere cooperativa della società.
8. Abbiamo infine verificato il rispetto delle procedure previste dal Testo Unico in materia bancaria e
creditizia (D. Lgs. 385/93) limitatamente alla raccolta di prestiti dai soci, ed il rispetto delle condizioni e
dei limiti di legge.
In conformità a quanto richiesto dalla legge, abbiamo verificato la coerenza delle informazioni fornite nella
relazione sulla gestione con il bilancio d'esercizio.
A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d'esercizio e con le norme che ne
regolano la formazione.
Per quanto precede, il Collegio Sindacale non rileva motivi ostativi all’approvazione del bilancio di esercizio al
31/12/2009, né ha obiezioni da formulare in merito alla proposta di deliberazione presentata dal Consiglio di
Amministrazione per la destinazione dell’utile di esercizio.
Il Collegio Sindacale
Gabriella Geromin
- Presidente_____________________________________
Paola Scaffidi Domianello - Sindaco effettivo_______________________________
Maurizio Cisi
Torino, 27 aprile 2010
- Sindaco effettivo_______________________________
BILANCIO SOCIALE
INDICE
1.
IDENTITA’ SOCIALE ............................................................................................. 56
Attività sociali ................................................................................................................. 56
1.1.
Valore della produzione...................................................................................................................................56
1.1.1.
1.1.2.
Valore totale della produzione .............................................................................................................................56
Valore della produzione dell’attività tipica............................................................................................................57
Dati sui servizi (uds).........................................................................................................................................59
Quadro sinottico nell’anno in esame: ricavi, n° servizi, n° occupati..........................................................68
Comunicazione esterna...................................................................................................................................69
1.2.
1.3.
1.4.
Assetto istituzionale e struttura di governance............................................................... 69
1.5.
1.6.
1.7.
Dati societari .....................................................................................................................................................69
La struttura organizzativa ................................................................................................................................70
Gli organi collegiali ...........................................................................................................................................75
1.7.1.
1.7.2.
1.7.3.
Consiglio di Amministrazione ..............................................................................................................................75
Collegio Sindacale...............................................................................................................................................78
Assemblea...........................................................................................................................................................78
Altre forme di informazione, partecipazione sociale o di promozione ......................................................81
Riunioni sociali ....................................................................................................................................................81
Bollettino interno..................................................................................................................................................82
Iniziative sociali ludico-aggregative, o di promozione ..........................................................................................83
1.8.
1.8.1.
1.8.2.
1.8.3.
Valori e missione sociale ............................................................................................... 83
1.9.
1.10.
1.11.
Codice Etico di riferimento, Carta Etica interna, Dichiarazione di missione sociale .............................83
Oggetto sociale .................................................................................................................................................84
Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001 ................................................................................85
Programmazione strategica di medio-lungo termine e politiche di breve termine .......... 90
2.
VALORE AGGIUNTO ............................................................................................ 94
Costruzione e distribuzione del valore aggiunto (capacità di produrre ricchezza) ......... 94
3.
RELAZIONE SOCIALE .......................................................................................... 99
Identificazione degli stakeholders .................................................................................. 99
Relazioni e politiche in essere con ciascuna categoria di stakeholders ....................... 101
3.1.
3.1.1.
3.1.2.
3.1.3.
3.1.4.
3.1.5.
3.1.6.
3.2.
3.2.1.
3.2.2.
3.2.3.
3.2.4.
3.2.5.
3.2.6.
3.2.7.
3.3.
3.3.1.
3.3.2.
Soci...................................................................................................................................................................101
Tipologie di soci al 31/12 dell’anno....................................................................................................................101
L’iter di accoglienza del nuovo socio .................................................................................................................103
Anzianità e appartenenza sociale alla cooperativa............................................................................................105
Distribuzione dei soci per fasce d’età nell’anno in esame .................................................................................105
I Regolamenti Interni che disciplinano specifici aspetti del rapporto sociale......................................................105
Dai dati del bilancio economico .........................................................................................................................105
Occupati...........................................................................................................................................................108
Personale in forza al 31/12 dell’anno ................................................................................................................109
Numero occupati calcolati in ULA......................................................................................................................110
Dati relativi alla totalità degli occupati................................................................................................................110
Dati relativi agli occupati con rapporto di lavoro inquadrato come subordinato .................................................115
Dati relativi agli occupati con rapporto di lavoro diverso da quello subordinato.................................................121
Formazione .......................................................................................................................................................121
Politiche di conciliazione....................................................................................................................................128
Utenza: dati dai servizi ..................................................................................................................................129
Dati sull’utenza del servizio ...............................................................................................................................130
Coinvolgimento dell’utenza del servizio.............................................................................................................134
3.3.3.
3.3.4.
3.3.5.
3.3.6.
3.4.
3.5.
3.6.
3.6.1.
3.6.2.
3.6.3.
3.7.
3.8.
3.8.1.
3.8.2.
3.8.3.
3.8.4.
3.8.5.
3.8.6.
3.8.7.
Soddisfazione dell’utenza del servizio ...............................................................................................................135
Azioni di comunicazione dell’uds: proprie ed in collaborazione .........................................................................136
Integrazione con la Pubblica Amministrazione e rapporti con le organizzazioni dell’utenza..............................137
Supervisione e consulenze alle équipes............................................................................................................139
Tirocinanti ........................................................................................................................................................140
Fornitori, Servizio civile, volontari ................................................................................................................141
Finanziatori esterni .........................................................................................................................................142
Rapporti con gli Istituti di Credito.......................................................................................................................142
Rapporti con gli Investitori Istituzionali...............................................................................................................142
Dai dati del bilancio economico .........................................................................................................................142
Partner .............................................................................................................................................................143
Pubblica Amministrazione.............................................................................................................................147
La soddisfazione del cliente-committente..........................................................................................................147
Partecipazione a gare d’appalto ........................................................................................................................149
La nostra partecipazione ai lavori per la definizione dei Piani di Zona ..............................................................150
Continuità affidamenti........................................................................................................................................151
Contributi erogati alla nostra cooperativa ..........................................................................................................152
Tempi di pagamento da parte delle nostre committenze ...................................................................................153
Imposte pagate dalla nostra cooperativa...........................................................................................................153
La realizzazione del patto mutualistico e le performance d’impresa ............................ 154
3.9.
3.10.
La mutualità interna .......................................................................................................................................155
La mutualità esterna ......................................................................................................................................157
1. IDENTITA’ SOCIALE
Attività sociali
Secondo lo Statuto, art. 4, la Cooperativa ha per oggetto:
a) servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi, anche a carattere residenziale rivolti a cittadini svantaggiati;
compresa la promozione e gestione di corsi di formazione volti alla qualificazione umana, culturale e
professionale degli stessi soggetti svantaggiati;
b) servizi culturali, ricreativi, turistici, mutualistici e sportivi, a valenza sociale;
c) l'informazione culturale finalizzata alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui temi della condizione giovanile,
del disagio, della devianza e di ogni forma di emarginazione e delle politiche sociali, ai fini di una incisiva opera
educativa e di prevenzione che coinvolga l’intera comunità;
d) nell’ambito delle attività di cui ai precedenti punti la cooperativa potrà curare la gestione di servizi e strutture di
ritrovo e ristorazione (bar, ristoranti, mense, circoli, ecc.), di ricezione (campeggi, ostelli, aziende agrituristiche,
ecc.);
e) trasporto persone;
f) attività di comunicazione di tipo librario, editoriale, musicale, teatrale, grafica e fotografica, cinematografico,
radiotelevisivo, informatico, in relazione alle tematiche dell’oggetto sociale: problematiche professionali degli
operatori e dei servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi, nonché le problematiche del disagio sociale;
g) la cooperativa potrà promuovere e gestire corsi di formazione volti alla qualificazione umana, culturale e
professionale di soggetti svantaggiati e servizi professionali finalizzati all’inserimento lavorativo degli stessi.
Le attività di cui sopra saranno svolte nel rispetto delle vigenti norme in materia di esercizio di professioni riservate
per il cui esercizio è richiesta l’iscrizione in appositi albi o elenchi.
Per il conseguimento dell'oggetto sociale, la cooperativa potrà esercitare tutte le attività di interesse comune o utili
per il raggiungimento degli scopi sociali, nelle forme e nei modi che si riveleranno di volta in volta più convenienti ed
opportuni, e partecipare a gare di appalto di Enti pubblici e privati. (…)
1.1. Valore della produzione
I dati riportati nel presente paragrafo sono forniti dall’ufficio contabile e finanziario.
1.1.1. Valore totale della produzione
(è il valore della produzione risultante dal bilancio economico alla voce 3 A)
Valore totale della produzione negli ultimi 5 esercizi e variazioni percentuali
2005
23.342.513,74
% variaz.
% variaz.
%variaz
2006
2007
2008
05⇒06
06⇒07
07⇒08
12,02% 26.148.441,07 10,58% 28.916.185,30 18,31% 34.210.775,59
%variaz
08⇒09
15,89%
2009
39.648.346,59
andamento valore della produzione 2005-2009
45.000.000
39.648.347,00
40.000.000
35.000.000
34.210.775,00
30.000.000
26.148.441,07
28.916.185,30
25.000.000
20.000.000
23.342.513,74
2005
2006
2007
2008
2009
L’andamento dei ricavi nel triennio precedente all’esercizio in esame (anni 2006-2008) ha registrato una media mobile
pari ad € 29.758.467,12. La variazione percentuale registrata nel 2009 rispetto alla media mobile del triennio precedente
registra un aumento del 33,23%.
1.1.2. Valore della produzione dell’attività tipica
(esclusi i contributi in conto esercizio non riferiti a servizi)
Il valore della produzione derivante dall’attività tipica è legato alla gestione di attività previste dalla legge 381/91 per la
tipologia A di cooperativa sociale: la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi, pari ad € 38.772.146,70. Tale valore
costituisce il 97,64% del totale del valore della produzione (nel rispetto di quanto stabilito dal Decreto del Ministero della
Solidarietà Sociale del 24 gennaio 2008) e si compone nell’esercizio in esame di:
€ 34.952.535,42 relativi ad Enti Pubblici, pari al 90,1%
€ 2.063.757,80 relativi a persone fisiche, pari al 5,3%
€ 1.755.853,48 relativi a privati persone giuridiche (Congregazioni Religiose, altre cooperative), pari al 4,5%.
Nel 2009 rispetto al 2008, l’aumento del valore della produzione legato all’attività tipica è stato del 16,72%. Negli ultimi
tre esercizi:
%variaz.
%variaz
2007
2008
2009
07⇒08
08⇒09
andamento del valore
della produzione
27.861.876 +19,22% 33.216.912
+16,72%
38.772.146
dell’attività tipica
Ci interessa anche verificare il consolidamento dei ricavi legati a servizi in continuità, a servizi cioè che non siano di
nuovo affidamento nell’anno. Abbiamo individuato un indice per misurare tale consolidamento e abbiamo definito un
obiettivo in relazione a tale indice: che “almeno il 90% dei ricavi complessivi dell’attività tipica sia costituito da servizi già
gestiti negli anni precedenti”. L’indice è calcolato nel seguente modo:
valore complessivo dell’attività tipica
valore prodotto da uds avviate
dell’anno in esame
nell’anno in esame
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------il valore complessivo dell’attività tipica dell’anno precedente
X 100
Nel 2009 l’indice è del 111,45%, confermando ampiamente il raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Si può aggiungere
la considerazione che nel 2009 il valore della produzione dei servizi già gestiti nel 2008 ha superato il valore prodotto
nello stesso 2008. L’indice è stato ottenuto con i seguenti valori:
€ 38.772.146,70 - € 1.750.925,69
----------------------------------------------------------------€ 33.216.912,35
X 100 = 111,45%
La tabella che segue raffronta i valori degli indici degli ultimi 3 esercizi:
valore della produzione
di servizi in continuità
2007
2008
2009
96,27%
114,16%
111,45%
Valore della produzione dell’attività tipica per Province
La tabella che segue aggrega il valore della produzione per province. Data l’esiguità del VdP relativo a province situate
al di fuori della Regione Piemonte, continuiamo a considerare regionale il nostro ambito di attività. Le province sono
esposte in ordine di grandezza in relazione al VdP registrato nell’anno in esame.
Province
2007
2008
2009
variazione %
dal 2008 al
2009
% per il 2009 della
singola provincia sul
totale del valore
produzione
Torino
22.868.271,98 26.853.208,18 30.719.905,99
14,4
79,23
Cuneo
3.485.316,53
4.397.051,33
5.008.984,09
13,9
12,92
Biella
1.003.751,88
1.554.592,24
2.312.772,89
48,8
5,97
Asti
347.840,72
172.849,65
331.703,22
91,9
0,86
Novara
62.170,09
128.091,34
247.637,94
93,3
0,64
Vercelli
91.008,00
106.376,04
144.091,30
35,5
0,37
Savona
0
3.076,91
4.230,76
37,5
0,01
Napoli
1.666,66
1.666,66
1.666,66
0,0
0,00
Imperia
600
0
1.153,85
-
0,00
1.250,00
0
0
-
0,00
16,7
100
Roma
TOTALE
27.861.875,86 33.216.912,35 38.772.146,70
Valore della produzione dell’attività tipica per tipologie di utenza
La tabella che segue aggrega il valore della produzione per tipologia di utenza, elencandole nell’ordine dato dalla
grandezza del valore stesso registrata nell’anno in esame.
Tipologia di
utenza
2007
2008
2009
variazione %
dal 2008 al
2009
% per il 2009 della
singola tipologia di
utenza sul totale del
valore produzione
32,4
Disabili
10.104.274,37 11.548.303,03 12.548.099,27
8,7
Anziani
7.825.285,79
10.249.982,10 12.779.830,64
24,7
33
*1
5.559.934,93
6.540.098,17
6.789.852,53
3,8
17,5
Salute Mentale
1.859.746,71
2.238.125,33
2.876.209,43
28,5
7,4
Adulti In Difficoltà
1.338.595,00
1.369.230,01
1.524.684,19
11,4
3,9
Comunità Locale
716.118,43
747.554,63
1.748.712,46
133,9
4,5
Tossicodipendenza
427.407,51
426.822,63
446.338,96
4,6
1,2
Famiglie
30.513,12
39.479,44
54.188,46
37,3
0,1
0
57.317,01
4.230,76
-92,6
-
16,7
100
Minori
Altri
TOTALE
27.861.875,86 33.216.912,35 38.772.146,70
Valore della produzione dell’attività tipica per tipologie di servizio
La tabella che segue raffronta il valore della produzione dell’attività tipica degli ultimi tre esercizi, scorporato per aree e
tipologie di servizi: i ricavi sono cioè dettagliati secondo l’organizzazione della nostra rete di servizi:
1.
2.
3.
tre aree: Socio sanitaria ed educativa - Animazione - Lavoro
le diverse tipologie di utenza
quattro ambiti di servizi all’interno dell’area socio sanitaria ed educativa: territoriali, domiciliari, semiresidenziali
e residenziali.
I valori della tabella sono ordinati per grandezza decrescente all’interno delle singole aree e ambiti, in relazione al valore
dell’anno in esame.
Raffronto dei valori 2008 e 2009 delle aree: nel 2009 l’area socio sanitaria ed educativa registra un aumento del
17,1%, quella dell’animazione del 31,7%, mentre l’area lavoro ha una diminuzione del 39,8%.
Composizione interna dell’area socio sanitaria ed educativa: all’interno dell’area socio sanitaria ed educativa i ricavi
maggiori si confermano essere i servizi residenziali, pari al 34,9% del totale; seguono i territoriali con il 23,9%, quelli
semiresidenziali con il 18,8%, ed infine i domiciliari con il 18,4%.
Raffronto dei valori 2008 e 2009 all’interno delle aree:
Nell’area socio sanitaria ed educativa i servizi domiciliari hanno registrato l’aumento maggiore, pari al 21,3%, i territoriali
del 18,5%, i residenziali del 15%, i semiresidenziali del 15,1%.
Più in specifico, rispetto al 2008 si registrano all’interno dell’area socio sanitaria ed educativa i seguenti aumenti rilevanti:
⇒ aumenti superiori ad 1 ml di €:
i servizi residenziali rivolti ad anziani, per € 1.475.869,66 (31,7%)
i servizi domiciliari rivolti ad anziani, per € 1.048.763,69 (22,2%)
⇒ aumenti superiori a 500.000,00 €:
i servizi territoriali rivolti alle comunità locali, per € 712.839,23 (186,8%)
i servizi semiresidenziali per disabili, per € 567.643,76 (18,1%)
Nell’area animazione la variazione più rilevante rispetto al 2008 è legata ai servizi rivolti alla comunità locale, con un
aumento del 174,7%.
Nell’area lavoro si evidenzia, al contrario, una diminuzione del 78,4% dei servizi rivolti alla comunità locale.
% per il 2009
della singola
tipologia di
variazione in variazione servizio sul
euro dal 2008 % dal 2008 totale valore
al 2009
al 2009
produzione
Settori e aree di
attività
AREA SOCIO SANIT.
EDUC.
2007
2008
2009
% per il 2009
della singola
tipologia di
servizio sul
totale valore
produzione
26.867.940,94
31.798.604,68
37.228.337,54
5.429.732,86
17,1
96,02
Servizi Territoriali
6.717.866,29
7.821.130,70
9.269.128,18
1.447.997,48
18,5
23,9
23,5
Disabili
3.102.340,54
3.713.005,68
226.636,70
6,1
10,2
11,2
Minori *1
3.939.642,38
95,73
2.401.172,74
2.907.060,25
3.208.480,18
301.419,93
10,4
8,3
8,8
Comunità locale
456.779,99
381.608,33
1.094.447,56
712.839,23
186,8
2,8
1,1
Adulti in difficoltà
271.137,83
295.325,23
494.220,58
198.895,35
67,3
1,3
0,9
Salute Mentale
Tossicodipendenza
Famiglie
323.890,76
356.649,11
381.423,18
24.774,07
6,9
1,0
1,1
148.398,87
133.885,80
118.106,30
-15.779,50
-11,8
0,3
0,4
1.602,56
17.628,20
18.806,40
1.178,20
6,7
0,0
0,1
Anziani
12.543,00
15.968,10
Servizi Domiciliari
4.209.801,42
5.868.649,91
Anziani
3.396.446,14
4.717.153,93
14.001,60
-1.966,50
-12,3
0,0
0,0
1.252.026,33
21,3
18,4
17,7
5.765.917,62 1.048.763,69
22,2
14,9
14,2
7.120.676,24
Disabili
209.576,28
580.348,80
652.992,46
72.643,66
12,5
1,7
1,7
Salute mentale
398.024,39
398.096,60
526.591,31
128.494,71
32,3
1,4
1,2
Adulti in difficoltà
205.754,61
168.832,50
175.174,85
6.342,35
3,8
0,5
0,5
-4.218,08
-100,0
0,0
0,0
960.342,28
15,1
18,8
19,1
Minori *1
0
4.218,08
5.542.462,55
6.343.259,62
Disabili*
2.801.132,31
3.130.383,78
3.698.027,54
567.643,76
18,1
9,5
9,4
Minori *1
1.307.086,91
1.693.536,51
1.917.089,38
223.552,87
13,2
4,9
5,1
Servizi Semiresidenziali
0,00
7.303.601,90
Anziani
794.469,68
819.102,42
841.001,47
21.899,05
2,7
2,2
2,5
Salute Mentale
639.773,65
700.236,91
773.664,85
73.427,94
10,5
2,0
2,1
0
0
73.818,66
73.818,66
0
0,2
0,0
Adulti in difficoltà
Servizi Residenziali
10.397.810,68
11.765.564,45
1.769.366,77
15,0
34,9
35,4
Anziani
3.594.019,29
4.662.404,58
6.138.274,24 1.475.869,66
31,7
15,8
14,0
Disabili
3.843.821,14
3.843.128,42
3.980.907,06
137.778,64
3,6
10,3
11,6
1.194.530,09
Salute Mentale
13.534.931,22
488.111,40
779.876,78
1.331.147,65
1.282.145,56
Adulti in difficoltà
861.702,56
905.072,28
Tossicodipendenza
279.008,64
292.936,83
AREA ANIMAZIONE
793.774,61
965.141,79
Comunità locale
185.164,58
227.266,37
624.342,58
Minori *1
414.653,31
53,2
3,1
2,3
1.111.517,07 -170.628,49
-13,3
2,9
3,9
781.470,10 -123.602,18
-13,7
2,0
2,7
328.232,66
35.295,83
12,0
0,8
0,9
305.960,87
31,7
3,3
2,9
397.076,21
174,7
1,6
0,7
552.765,90 -100.371,87
1.271.102,66
Minori *1
520.527,63
653.137,77
-15,4
1,4
2,0
Famiglie
28.910,56
21.851,24
35.382,06
13.530,82
61,9
0,1
0,1
Disabili
21.417,65
21.190,50
33.745,65
12.555,15
59,2
0,1
0,1
Anziani
27.807,68
35.353,07
20.635,71
-14.717,36
-41,6
0,1
0,1
altri
Salute Mentale
AREA LAVORO
0
3.076,91
4.230,76
1.153,85
37,5
0,0
0,0
9.946,51
3.265,93
0,00
-3.265,93
-100,0
0,0
0,0
200.160,31
453.165,88
-180.459,38
-39,8
0,7
1,4
-17.461,67
-6,7
0,6
0,8
29.922,32 -108.757,61
-78,4
0,1
0,4
-54.240,10
-100,0
0,0
0,2
5.555.234,35
16,7
100
100
Disabili
125.986,45
260.245,85
Comunità locale
74.173,86
138.679,93
0
54.240,10
27.861.875,86
33.216.912,35
Altri
TOTALE
272.706,50
242.784,18
0,00
38.772.146,70
*1 Comprende servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti
1.2. Dati sui servizi (uds)
Elenco dei servizi (uds) nell’anno in esame
I dati relativi alle unità di servizio (uds) sono tratti da un database specifico, gestito dalla segreteria generale, a
disposizione di tutti gli uffici del Sistema di Supporto.
La sigla “uds” sta ad indicare la forma organizzativa delle risorse umane collegate all’erogazione del singolo servizio. In
presenza di servizi complessi il gruppo di lavoro degli operatori può suddividersi in sottogruppi più specifici, in genere
per territorio d’intervento. La crescita del numero delle uds è quindi collegata all’acquisizione di nuovi contratti relativi
alla gestione di nuovi servizi, ma corrisponde anche alla necessità di suddividere ulteriormente commesse complesse in
più uds minori.
Il numero delle uds negli anni indicati è stato:
2004
142
2005
159
2006
173
2007
200
2008
230
2009
243
Durante il 2008 si chiusero 23 uds. Nel corso del 2009 si sono aperte n.° 36 nuove uds (vedi oltre in questo stesso
paragrafo).
Si riporta di seguito l’elenco delle uds esistenti nel 2009.
Area Socio-Sanitaria ed educativa: servizi territoriali
Descrizione utenza
Adulti in difficoltà
Adulti in difficoltà
Adulti in difficoltà
Adulti in difficoltà
Adulti in difficoltà
Comunità locale
Comunità locale
Comunità locale
Comunità locale
Comunità locale
Comunità locale
Comunità locale
Comunità locale
Comunità locale
Comunità locale
Comunità locale
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Descrizione tipologia uds
educativa territoriale
educativa territoriale
educativa territoriale
educativa territoriale
educativa territoriale
educativa territoriale
lavoro di comunità
educativa territoriale
educativa territoriale
educativa territoriale
servizio sociale
servizio sociale
lavoro di comunità
servizio sociale
servizio sociale
lavoro di comunità
educativa territoriale
educativa territoriale
educativa territoriale
appoggio scolastico
accompagnamento
appoggio scolastico
appoggio scolastico
appoggio scolastico
educativa territoriale
Assistenza Scolastica
appoggio scolastico
Assistenza Scolastica
educativa territoriale
appoggio scolastico
educativa territoriale
educativa territoriale
educativa territoriale
educativa territoriale
appoggio scolastico
appoggio scolastico
educativa territoriale
educativa territoriale
appoggio scolastico
educativa territoriale
educativa territoriale
educativa territoriale
appoggio scolastico
appoggio scolastico
appoggio scolastico
appoggio scolastico
educativa territoriale
appoggio scolastico
inserimenti lavorativi
appoggio scolastico
appoggio scolastico
Nome uds
Homeless Lotto 7 - AID Torino
Abit-Azioni Torino
Medi-Azione Torino- Intervento a favore della popolazione
SAD homeless lotto 1
SELA ROM - RTC Campi via Germagnano e Strada Aeroporto
Interventi Sociali Cuneo
Sportello Sociale Chieri
Interventi Sociali Borgo San Dalmazzo
Educativa di Quartiere Chieri
D. Accreditamento Disabili Cis Ciriè
Sportello di informazione sociale Carmagnola
Servizi Socio Assist. Territoriali Consorzio Iris Biella
Interventi sociali Morozzo
CO.L. PUNTO UNICO DI ACCOGLIENZA cissa Pianezza
COL. SERVIZIO DI ACCOGLIENZA SOCIALE C.i.d. S
COL. Progetto Locale Giovani Comuni Cidis Orbassano
D. ET 2389 Torino
D. ET 4567 Torino
D. ET ETA BETA Chivasso
D. PIP Mondovì
D. Accomp. Quarini Chieri
D. Assistenza Scolastica La Cassa
D. A.S. 2008-2009-2010 Istituto Comprensivo Beinasco
D. Appoggio Scolastico Verzuolo
D. ET Girotondo Settimo T.se
D. Istituto d'arte Aldo Passoni Torino AS 2008-2009
D. AS Ist. Regina Margherita Torino as 2008-2009
D. Servizio assistenza scolastica San Mauro T.se
D. Convivenze Guidate Torino
D. Assistenza educativa scolastica Chivasso
D. 100 passi Leinì
D. CADD Via Cuorgnè 13 Torino
D. SAD, ET e spazio sollievo Mondovì
D. Concessione Servizi Territoriali Disabili Biella
D. Servizio appoggio alunni diversamente abili Vinovo
D. Assistenza scolastica Darwin Rivoli 2008-2009 -2010
D. ET&AD Cuneo
D.ETOR MONCALIERI
D. Assist. scolastica Istit. Compr. di S.Maurizio d' Opaglio
D. Minori Disabili ASL 2
D. ET Sol Maggiori Ivrea
D. Accreditamento Soggiorni Estivi Disabili 2007 - Comune d
D. AS Amaldi Orbassano 2008-2009
D. Assistenza scolastica Savigliano
D. AS Cissa Pianezza 2008-2011
D. AS San Maurizio Canavese 2007-2010
D. ET 6-16 "SSER Minori Disabili" Torino - Accreditamento
D. SMS Caduti di Cefalonia - Torino 2007-2008
D. SIL Cuneo
D. Istituto Professionale G. Galilei - Amaldi 2008-2009
D. Assistenza Scolastica Specialistica Ist. Avogadro Biella
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Assistenza Scolastica
Assistenza Scolastica
appoggio scolastico
appoggio scolastico
appoggio scolastico
appoggio scolastico
educativa territoriale
educativa territoriale
educativa territoriale
educativa territoriale
servizio educativo di animazione
educativa territoriale
servizio educativo di animazione
servizio educativo di animazione
educativa territoriale
educativa territoriale
educativa territoriale
pre-post scuola
servizio educativo di animazione
educativa territoriale
servizio educativo di animazione
laboratorio
educativa territoriale
educativa territoriale
servizio educativo di animazione
educativa territoriale
educativa territoriale
pre-post scuola
educativa territoriale
educativa territoriale
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Salute Mentale
Salute Mentale
Salute Mentale
Salute Mentale
Tossicodipendenti
Tossicodipendenti
Tossicodipendenti
servizio educativo di animazione
pre-post scuola
lavoro di comunità
educativa territoriale
lavoro di strada
lavoro di comunità
lavoro di strada
educativa territoriale
pre-post scuola
pre-post scuola
servizio educativo di animazione
educativa territoriale
laboratorio
educativa territoriale
educativa territoriale
lavoro di strada
lavoro di strada
lavoro di strada
D. AS BORGARO 2008-2009
D. Assistenza Scolastica BODONI Torino 2008-2009
D. Assistenza Scolastica Borgo Ticino
D. A.S. IC Manzoni Torino as 2008-2009
D. AS BOSELLI TORINO as 2008-2009
D. Assistenza scolastica Crescentino
M. AUTOROMIA C6 Torino
M. ET C6 /18 Torino
M. ET C7 Torino
M. ET PATATRAK Chivasso
M. GONG Chivasso
M. GULLIVER Nichelino
M. ITIN-ERRARE Piossasco 2009-2010
M. Centro Giovani Rondissone
M. ET C6/19 Torino
M. ET C6/20 Torino
M. SET Ceva
M. Pre Post Scuola Cavaglià
M. Centro d'Incontro Volvera
M. ET SoStare Settimo T.se
M. Ludoteca Cirimela Torino
M. Attivit. Extra scolastiche Saluzzo
M. Progetto Ponte Mondovì
M. ET Do Minore Ivrea
M. SpazioMusica Mondovì
M. Eureka Cis CiriS (luglio2007-dicembre 2010)
M. Educativa di strada/ informagiovani Chieri
M. Dopo scuola Villanova Mondovì
M. ET Semola Gattinara
M. Sostegno Professionale Affidamenti Familiari Ivrea
M. Pre, post, mensa, sostegno H 08-09,CE 2008 Comune
Druento
M. Dopo scuola Borgo Aragno Mondovì
M. Le reti sociali Mondovì
M. Luoghi Neutri Biella
M. Ludadò Nichelino
M. Consiglio Comunale Ragazzi Chieri
M. INFO ON THE MOVE CHIERI
M.INCONTRI IN LUOGO NEUTRO Cissp Settimo
M. Servizi Scolastici Comune di San Francesco al Campo
M. Servizi Integrativi Scolastici Comune di Pianezza 2011
M. Spazio Giovani Volvera 2009-2011
SM. Passepartout Chieri
SM. Perlaluna Chivasso
SM. MappaMondo Chivasso
SM. ET super@mente ASL TO3
T. SpintaInfo Mondovì
T. Progetto Radar Chivasso
T. TAT Savigliano
Area Socio-Sanitaria ed educativa: servizi domiciliari
Descrizione utenza
Adulti in difficoltà
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Descrizione tipologia uds
gruppo appartamento esterno
assistenza domiciliare
assistenza domiciliare integrata
assistenza domiciliare
assistenza domiciliare
assistenza domiciliare
assistenza domiciliare
assistenza domiciliare
assistenza domiciliare
assistenza domiciliare
assistenza domiciliare
assistenza domiciliare
assistenza domiciliare
assistenza domiciliare integrata
assistenza domiciliare integrata
Nome uds
CASA VERDE VOLVERA asl to3
A. Assistenza domiciliare Ciss Pinerolo 2007-2012
A. ADI ASL 10 2007-2010
A. Domiciliarità Permanente Ceva
A. Accreditamento domiciliarità CIRIE' 2008-2010
A. Accreditamento Assistenza Domiciliare Carmagnola
A. AD Napoli
A. Accreditamento Domiciliarit. Chieri
A. AD Accreditamento Circoscrizione 5
A. AD Accreditamento Circoscrizione 6
A. AD Accreditamento Circoscrizione 7
A. SAD Mondovì
A. ASSISTENZA DOMICILIARE CHIERESE
A. Accreditamento ASSD Cisap Grugliasco
A. ADI Cure Palliative ASL 3 Torino
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Disabili
Salute Mentale
Salute Mentale
Salute Mentale
Salute Mentale
assistenza domiciliare integrata
assistenza domiciliare
assistenza domiciliare
assistenza domiciliare
assistenza domiciliare
gruppo appartamento esterno
gruppo appartamento esterno
gruppo appartamento esterno
gruppo appartamento esterno
assistenza domiciliare
A. ADI ASL 4 Torino Accreditamento
A. SAD Bra
A. Assistenza Domiciliare Comune di Asti
A.AD Accreditamento Circoscrizione 2 Torino
A. Assistenza domiciliare CIDIS ORBASSANO
D. Casa Nuova Chieri
SM. Gruppi Appartamento Chieri
SM. Giallosole Chivasso
SM. Via PoSto 5 Chivasso
SM. AD Dipartimento Salute Mentale ASL TO2
Area Socio-Sanitaria ed educativa: servizi semiresidenziali
Tipologia utenza
Adulti in difficoltà
Anziani
Descrizione tipologia uds
pronta accoglienza
centro diurno
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Comunità locale
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Famiglie
Famiglie
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Salute Mentale
Salute Mentale
Salute Mentale
centro diurno
centro diurno
centro diurno
centro diurno
centro diurno
lavoro di comunità
centro diurno
centro diurno
centro diurno
centro diurno
centro diurno
centro diurno
centro diurno
centro diurno
centro diurno
centro diurno
centro diurno
centro diurno
centro diurno
lavoro di comunità
lavoro di comunità
centro diurno
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
centro diurno
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
asilo nido
centro diurno
centro diurno
centro diurno
Area Socio-Sanitaria ed educativa: servizi residenziali
Nome uds
SAD Via Traves lotto 2
A. CDA asl 4 Aurora - maggio 2007.aprile 2012
A. CDA asl 3 Valgioie - maggio
2007.aprile 2012
A. CD Alzheimer Latour Moncalieri
A. Centro Diurno Integrato "Tut 'l dì" Candelo
A. LA PALESTRA CHIERI
A. LA PALESTRA MONCALIERI
Centro per le Famiglie Ivrea
D. Handirivieni Chivasso
D. CAD Scarabeo Nichelino
D. CD La Trottola Nichelino
D. Pegeas Borgaro 2007-2010
D. CD ARTCADD
D. Centro Diurno Moncalieri
D. Punti Rete Chieri
D. Sfere Chivasso
D. Pegeas CiriS 2007-2010
D. CD Via Tesso 27 "Vita Nuova"
D. Centro Diurno Arcobaleno - Asti
D. Makramè Chivasso
D. Centro Diurno AISM
Centro per Famiglie "Il Patio" Biella
Consultorio per la famiglia Cossato
M. PETER PAN Torino
M. I GIRASOLI Torrazza Piemonte
M. Asilo Nido Aldomoro Settimo T.se
M. Asilo Nido papàcervi Settimo T.se
M. Cucù&Gabbianella Settimo T.se
M. Lilliput Moiola
M. Baby Parking Dorabimbi Torino
M. Micronidi familiari Torino
M. Micronido "La Capriola" Mondovì"
M. Micronido Viavolta Settimo T.se
M. Micronido Viamoglia Settimo T.se
M. Micronido i cuccioli Garessio
M. Centro Ascolto Poirino
M. Micronido il gatto con gli stivali Montechiaro d'Asti
M. CEM Settimo T.se
M. Servizio educativo Asilo Nido Volpiano
M. Micronido Sant'Anna Avagnina Mondov?
M. Asilo Nido Borgo Ticino
M. Micronido Bra
M. Micronido-Punto Gioco Via Germagnano
M. Micronido il millepiedi Priero
M. Asilo Nido Romagnano Sesia
M. Rosicchiamondo Micronido Racconigi - Torino
M. Asilo Nido Dissegna Poirino
SM.CENTRO DIURNO "Cento per Centro" - Orbassano
SM. CSR CHIARUGI ASL TO3
SM. MODI' Chivasso
Tipologia utenza
Adulti in difficoltà
Adulti in difficoltà
Adulti in difficoltà
Adulti in difficoltà
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Anziani
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Disabili
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Salute Mentale
Salute Mentale
Salute Mentale
Salute Mentale
Tossicodipendenti
Descrizione tipologia uds
comunità alloggio
pronta accoglienza
comunità alloggio
gruppo appartamento esterno
RAF/RSA
RAF/RSA
RAF/RSA
comunità alloggio
RAF/RSA
RAF/RSA
RAF/RSA
RAF/RSA
RAF/RSA
RAF/RSA
RAF/RSA
comunità alloggio
comunità alloggio
RAF/RSA
comunità alloggio
comunità alloggio
comunità alloggio
comunità alloggio
gruppo appartamento esterno
gruppo appartamento esterno
gruppo appartamento esterno
gruppo appartamento esterno
gruppo appartamento esterno
gruppo appartamento esterno
comunità alloggio
comunità alloggio
comunità alloggio
comunità alloggio
comunità alloggio
gruppo appartamento esterno
istituto di pena minorile
comunità alloggio
RAF/RSA
gruppo appartamento esterno
Centro crisi
Nome uds
Comunit. Mamma Bambino Cascina Vesco Ivrea
CON Via Traves Lotto 2 - AID Torino
Homelett Lotto 10 donne - AID Torino
Servizio bassa soglia Priero
A. Casa VITROTTI Moncalieri
A. Animazione S. Giuseppe Orbassano
A. R.S.A. LATOUR Moncalieri
A. Casa Giuseppina Consorzio Inrete Ivrea
A. RAF Villa S. Giacomo Consorzio Inrete Ivrea
A. Soggiorno Il Giardino Ronco Biellese
A. Servizio assistenza tutelare notturna Genola
A. Servizio animazione RAF Don Rossi Villanova Mondovì
A. Raf Belletti Bona Biella
A. Casa di Riposo Giovanni XXIII Chieri
A. Casa di riposo Ospedale Arnaud Volpiano
D. C.tà B. Berruto Chieri
D. C.tà CO2CASE Moncalieri
D. RAF L'Aquilone Bastia Mondovì
D. Diecidecimi (sold out)
D. C.t. Tasca9 Torino
D. C.t. PORTAPERTA Torino
D. Comunit. socio ass. "Aurora" Cuneo
Gruppo appartamento disabili Cuneo
D. Gruppo Appartamento la Mimosa Chieri
D. Gruppo Appartamento Ca' Dora
D. Gruppo appartamento disabili Chivasso
D. Comunità familiare Vinovo
D. Servizio autonomia Vinovo
M. C.tà ALDEBARAN Mondovì
M. C.tà ALFA APODIS Vinovo
M. C.tà HOBBES Pianfei
M. C.tà STELLA POLARE Torino
M. C.tà Pegaso Candelo
M. Gruppo appartamento Piccolo Carro Vinovo
SM. U.D.NI' - Servizio Educativo c/o Carcere Vallette
SM. Delfino Natalino Chivasso
SM.COMUNITA' LA PALMA DI TROFARELLO
SM. GRUPPO APPARTAMENTO NICHELINO
T. Centro Crisi Parapiglia Leinì
Descrizione tipologia uds
servizio educativo di animazione
lavoro di comunità
lavoro di comunità
lavoro di comunità
lavoro di comunità
lavoro di comunità
lavoro di comunità
servizio educativo di animazione
servizio educativo di animazione
servizio educativo di animazione
servizio educativo di animazione
ludobus
pre-post scuola
pre-post scuola
servizio educativo di animazione
lavoro di comunità
centro estivo
centro estivo
ludobus
pre-post scuola
pre-post scuola
lavoro di comunità
centro estivo
Nome uds
A. Centri d'incontro anziani Circoscrizione 2 Torino
Servizio Civile Anziani Consorzio IRIS Biella
Spazio Famiglia c/o Troglia Cirie'
Contratto di Quartiere II - Via Ghedini - Torino
Servizio Civile Nazionale Volontario Provincia di Torino
Azioni di Sviluppo Locale Pietra Alta
M. Progetto Giovani Mondovì
Intermedia
M. Centri Aggregazione Beinasco Borgaretto 2008-2010
M. pre post scuola e centro estivo S. Maurizio d'Opaglio
M. Isola - Turoad Circoscrizione 2 Torino
M. Ludobus e Estate Ragazzi Chivasso
M. Pre Post Scuola Pella
M. pre post DD 2ø circolo CiriS
M. Centro Giovani Cavaglià
Progetto IN Door-a Baltea Ivrea
M. Centro Estivo Comune di Borgaro 2008-2009
M.Centri estivi sangano 2008
M. Ludovallibus Ceva
M. Pre post San Maurizio 2008-2009-2010
M. Pre Post scuola Meina
M. Progetto Giovani Borgofranco d'Ivrea
M. Estate Ragazzi Ceva
Area Animazione
Tipologia utenza
Anziani
Anziani
Comunità locale
Comunità locale
Comunità locale
Comunità locale
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
Minori
centro estivo
pre-post scuola
M. Centri estivi Meina
M. ASS. MENSA Comune di Pianezza 09-10
Descrizione tipologia uds
inserimenti lavorativi
informagiovani/lavoro
informagiovani/lavoro
inserimenti lavorativi
avvio al lavoro
Nome uds
T. di-ROM
Informagiovani Mondovì
Infonord
D. SIL Chivasso
D. SIL Ceva
Area Lavoro
Tipologia utenza
Adulti in difficoltà
Comunità locale
Comunità locale
Disabili
Disabili
Distribuzione geografica dei servizi (uds) nell’anno in esame
Provincia
TORINO
CUNEO
BIELLA
ASTI
NAPOLI
NOVARA
VERCELLI
totale
2007
149
34
10
3
1
3
/
200
2008
165
41
13
3
1
6
1
230
2009
176
40
12
3
1
8
3
243
Servizi (uds) aperti nell’anno in esame
Nel corso del 2009 si sono aperte 36 nuove uds:
COMMITTENTE
OGGETTO DEL SERVIZIO
NOME UdS
Uds aperte per trasformazione di servizi che già stavamo gestendo
Comune di Volvera
Servizio di gestione di un centro di incontro di
aggregazione per minori
M. Spazio Giovani Volvera 2009-2011
Servizi di nuovo avvio, in autonomia da parte della cooperativa o con forme di partnership
Associazione Italiana Sclerosi
Multipla
Privati
Gestione in convenzione con l’Associazione Italiana
Sclerosi Multipla di RAF diurna di tipo A per disabili
sita in strada del Fortino 22- TO accreditata con la
Città di Torino- ASL TO 1- ASL TO 2
Realizzazione di un micronido
D. CENTRO DIURNO AISM – Strada
del Fortino - Torino
M. Rossichiamondo Micronido
Racconigi -Torino
T. di Rom
Comune di Torino
Servizio a favore della popolazione rom
Comunità Montana Mongia Cevetta e Servizio di accoglienza a bassa soglia per persone
Servizio bassa soglia Priero
Langa Cebana
con problematiche di disagio sociale
Comunità alloggio per portatori di handicap. Servizio
C.I.S.A Nichelino
D. Comunità familiare Vinovo
in accreditamento
ASL TO5
Gruppo Appartamento per utenti psichiatrici
SM. Gruppo Appartamento Nichelino
M. INCONTRI IN LUOGO NEUTRO
Cissp Settimo
Interventi Spazio Neutro per i minori
Cissp Settimo
Servizi di nuovo avvio da parte dell’ente committente
Consorzio
dei
Servizi
Sociali
Gestione Progetto Centro per le famiglie
Centro per le famiglie Ivrea
IN.RE.TE.
Comune di Chieri
gestione progetto consiglio comunale dei ragazzi
M. Consiglio Comunale Ragazzi Chieri
Interventi realizzati nei diversi comuni del chierese
rivolti alla popolazione giovanile; si realizzano
M. INFO ON THE MOVE CHIERI
Comune di Chieri
attraverso un mezzo mobile (Informa Mobile)
connesso ed integrato al servizio Informagiovani di
Chieri
Comune di Cavaglià
Gestione del centro giovani
M. Centro giovani Cavaglià
Servizio di coprogettazione e cogestione delle aree
sosta attrezzate per Rom di Via Germagnano, 10 e
SELA ROM – RTC Campi Via
Comune di Torino
Starda Aeroporto, 235/25 in raggruppamento
Germagnano e Strada Aeroporto Torino
temporaneo di concorrenti
Consorzio Intercomunale dei Servizi gestione del punto unico accoglienza mediante la CO.L. PUNTO UNICO ACCOGLIENZA
Socio Assistenziali Pianezza
fornitura di un servizio di segretariato socio-sanitario. cissa pianezza
Consorzio intercomunale di Servizi
gestione del punto unico accoglienza mediante la CO.L. SERVIZIO DI ACCOGLIENZA
Orbassano
fornitura di un servizio di segretariato socio-sanitario. SOCIALE C.i. d S
gestione dell’attività di tutoraggio ed
Consorzio intercomunale di Servizi
COL. Progetto Locale Giovani Comuni
accompagnamento dei gruppi di giovani del progetto
Orbassano
Cidis Orbassano
imPrendiamoci Bene
progettazione e la realizzazione di una attività di
Consorzio Intercomunale Servizi centro famiglia sviluppando azioni di informazione e
Consultorio per la famiglia Cossato
Socio Assistenziali CISSABO
consulenza direttamente alla famiglia o alla rete,
collegamento con altri servizi.
gestione autonoma dei servizi di attività educativaComune di Romagnano Sesia
M. Asilo Nido Romagnano Sesia
assistenziale nella sezione “lattanti” e cura
dell’ambiente
gestione di servizi: del Servizio Socio Assistenziale
Territoriale, del Servizio Sociale Professionale, del
Servizio di Assistenza Domiciliare, del Servizio di Servizi socio – assistenziali territoriali
Consorzio Iris di Biella
Educativa Territoriale , del Servizio di educativa e di Consorzio Iris di Biella
animazione di strada e presso centri di aggregazione
sul territorio consortile.
gestione del servizio di Assistenza tutelare e generali
Casa di Riposo Ospedale Arnaud
presso la struttura residenziale per anziani dell'Ente A. Casa di Riposo Ospedale Arnaud
Volpiano
in Raggruppamento Temporaneo d’Impresa con la Volpiano
Cooperativa Nuova Socialità
Centro Diurno di riattivazione psicomotoria per
A. La Palestra Chieri
Casa di Riposo Orfanelle di Chieri
soggetti affetti da declino cognitivo lieve/moderato
Centro Diurno di riattivazione psicomotoria per
ASL TO 5
A. La Palesta Moncalieri
soggetti affetti da declino cognitivo lieve/moderato
Servizi preesistenti affidati alla nostra cooperativa a seguito di gara d’appalto o affidamento diretto e con subentro ad altri
gestori
gestione attività educative assistenziali e di supporto
Comune di Asti
D. Centro Diurno Arcobaleno – Asti
a favore dei portatori di handicap del Centro Diurno
Comune di Poirino
gestione di asilo nido
M. Asilo Nido Dissegna Poirino
Servizi di strada e servizio diurno ad accesso libero e
immediato per interventi di aiuto e sostegno
attraverso supporto relazionale ed educativo e azioni
di accompagnamento sociale rivolte ad persone che
vivono in situazioni altamente emarginanti, che
hanno subito processi di cronicizzazione e danni
determinati dall’insorgere e il sedimentarsi di
Comune di Torino
problematiche relazionali, persone con esperienza di SAD Homeless Lotto 1
carcere, con fallimenti di percorsi comunitari alle
spalle, soggetti che stentano a riconoscere la loro
dipendenza e la conseguente problematicità e
persone con problemi di evidente disagio mentale:
casa di Ospitalità via Sacchi 47, Ambulatorio Socio
Sanitario “Porta Nuova”, Educativa Territoriale
Diurna.
Servizio di sostegno all'inserimento scolastico di
Comune di Crescentino
D. Assistenza scolastica Crescentino
minori portatori di handicap.
M. Servizi integrativi scolastici Comune
Comune di Pianezza
Servizio di pre- post scuola per minori
di Pianezza 2009-2011
M. Servizi integrativi scolastici Comune
Comune di San Francesco al Campo Servizio di pre- post scuola per minori
di San Francesco al Campo
Servizio di Assistenza Domiciliare a favore Dei
A. Assistenza Domiciliare CIDIS
Cidis Orbassano
cittadini residenti nel territorio consortile del Cidis di
ORBASSANO
Orbassano.
Comunità Montana Valli Mongia
Estate ragazzi Ceva
M. Estate Ragazzi Ceva
Cevetta e Langa Cabana
Comune di Meina
Estate ragazzi
M. Centri estivi Meina
M. ASS. MENSA Comune di Pianezza
Comune di Pianezza
Servizio di assistenza mensa per minori
09-10
Gestione del servizio di animazione, assistenziale,
fisioterapico, parrucchiera, gestione biancheria posti
Casa di Riposo Giovanni XXIII Chieri letto,
pulizia,
assistenza
cucina,
piccola A. Casa di Riposo Giovanni XXIII Chieri
manutenzione, servizio commissioni esterne e di
portineria
Case di ospitalità notturna con servizio di
Città di Torino
accompagnamento sociale rivolte a persone in SAD Via Traves Lotto 2
povertà estrema e senza fissa dimora.
Comune di Sangano
Gestione del centro estivo
M. Centri estivi Sangano
gestione di interventi sociali nel territorio del
Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese
Consorzio Socio Assistenziale del
Interventi Sociali Morozzo
comprensivi di un servizio di assistenza domiciliare a
Cuneese
favore dei residenti nel quartiere Cuneo Storica.
Servizi (uds) chiusi nell’anno in esame
Nel corso del 2009 si sono chiuse 33 uds.
COMMITTENTE
OGGETTO DEL SERVIZIO
NOME UdS
Uds chiuse per trasformazione del servizio
gestione di interventi sociali nel territorio del Consorzio
Consorzio Socio Assistenziale del
Socio Assistenziale del Cuneese comprensivi di un
Interventi Sociali Morozzo
Cuneese
servizio di assistenza domiciliare a favore dei residenti nel
quartiere Cuneo Storica.
Servizio di gestione di un centro di incontro di
Comune di Volvera
M. Centro INcontro Volvera
aggregazione per minori.
UdS chiuse per non ammissione o perdita della relativa gara
servizi di sostegno comunale alunni portatori di handicap
Comune di Borgaro Torinese
D. AS BORGARO 2008-2009
del comune frequentanti le scuole statali, sostitutivo e
CISSA di Moncalieri
Comune di San Maurizio D’Opaglio
Comune di Borgaro
Comune di Mondovi’
Comune di Montechiaro d’Asti
Cisa 31 di Carmagnola
integrativo del personale in servizio presso l'asilo nido
comunale, pre e post scuola elementare e materna e di
assistenza sugli scuolabus.
Servizio di Educativa Territoriale rivolto ad utenti segnalati
PROGETTO ETOR
dai servizi sociali
M. pre post scuola e centro Estivo
servizi di pre-post scuola e centri estivi
San Maurizio d’Opaglio
servizi di sostegno comunale alunni portatori di handicap
del comune frequentanti le scuole statali, sostitutivo e
D. AS BORGARO 2008-2009
integrativo del personale in servizio presso l'asilo nido
comunale, pre e post scuola elementare e materna e di
assistenza sugli scuolabus.
gestione del Micro-nido in località S. Anna Avagnina di
M. Micronido Sant'Anna Avagnina
Mondovì
Mondovì
gestione del micronido comunale per bambini di età
M. Micronido il gatto con gli stivali
tre/trentasei mesi committenza:
Montechiaro d'Asti
Servizio relativo ad uno sportello di informazione sociale
attivato tramite la Provincia di Torino ed attuato attraverso
un sistema informativo telematico con un portale internet Sportello di informazione sociale
provinciale articolato in aree tematiche inerenti i servizi
Carmagnola
sociali e sportelli insediati sui territori consortili, che si
integrano con i servizi locali.
UdS chiuse per termine del servizio
Scuola Secondaria di Primo Grado
Servizio di assistenza Scolastica ad alunni portatori di
CADUTI DI CEFALONIA
handicap.
Comune di Borgoticino
Servizio di assistenza Scolastica ad alunni portatori di
handicap
Comunità Montana Valli Mongia
Progetto di prevenzione all'uso di sostanze psicotrope e
Cevetta e Langa Cebana
infoprevenzione nel territorio della Comunità Montana
Servizio di Assistenza Specialistica ai sensi della
Comune di San Maurizio Canavese L.104/92 studente frequentante L’Istituto Professionale
“Paolo Boselli” di Torino.
Servizio di assistenza Scolastica ad alunni portatori di
Istituto Comprensivo Manzoni
handicap
Servizio di sostegno all'inserimento scolastico di minori
portatori di handicap. Servizio di presa in carico
Istituto Magistrale di stato “Regina
individuale rivolto a minori della scuola dell'obbligo
Margherita”
portatori di handicap, teso a favorirne l'integrazione
scolastica
Servizio di sostegno all'inserimento scolastico di minori
portatori di handicap. Servizio di presa in carico
Istituto D’Arte Aldo Passoni – Torino individuale rivolto a minori della scuola dell'obbligo
portatori di handicap, teso a favorirne l'integrazione
scolastica.
Comune di Torino
Intervento a favore della popolazione ROM
Comuni,Consorzi Socio-Assistenziali, Gruppo appartamento per giovani 18 - 23 anni con
ASL
percorsi di autonomia
Servizi di strada e servizio diurno ad accesso libero e
immediato per interventi di aiuto e sostegno attraverso
supporto relazionale ed educativo e azioni di
accompagnamento sociale rivolte ad persone che vivono
in situazioni altamente emarginanti, che hanno subito
processi di cronicizzazione e danni determinati
dall’insorgere e il sedimentarsi di problematiche
Comune di Torino
relazionali, persone con esperienza di carcere, con
fallimenti di percorsi comunitari alle spalle, soggetti che
stentano a riconoscere la loro dipendenza e la
conseguente problematicità e persone con problemi di
evidente disagio mentale: casa di Ospitalità via Sacchi
47, Ambulatorio Socio Sanitario “Porta Nuova”, Educativa
Territoriale Diurna.
Case di ospitalità notturna con servizio di
Comune di Torino
accompagnamento sociale rivolte a persone in povertà
estrema e senza fissa dimora.
Servizi di accoglienza e di risocializzazione per percorsi a
vari livelli volti all’autonomia con accompagnamento
Comune di Torino
sociale rivolti a donne senza dimora e in situazione di
difficoltà: Casa di ospitalità di primo livello, convivenza
guidata, due gruppi di all’oggetti.
Comune di Meina
Servizi di Estate Ragazzi
Comunità Montana Valli Mongia
Servizi di Estate Ragazzi
Cevetta e Langa Cebana
Servizio di animazione e assistenza ai minori iscritti ai
Comune di Borgaro Torinese
centri estivi comunali.
Comune di Chivasso
Servizi di “Estate Ragazzi e Ludobus”
Comune Di Torino
istituzione di un albo di agenzie educative per la
realizzazione del progetto micronidi familiari. Servizio in
accreditamento.
D. SMS Caduti di Cefalonia Torino 2007-2008
D. Assistenza Scolastica
Borgoticino
T. TAT Savigliano
D. AS BOSELLI TORINO as
2008-2009
D. A.S. IC Manzoni Torino as
2008-2009
D. AS Ist. Regina Margherita
Torino (aass 2006-2008)
D. Assistenza scolastica c/o
Istituto Passoni - Torino
Medi-Azione -Torino
M. Gruppo appartamento Piccolo
Carro Vinovo
Homeless Lotto 7 - AID Torino
CON Via Traves Lotto 2 – AID
Torino
Homelett Lotto 10 donne – AID
Torino
M. Centri estivi Meina
M. Estate Ragazzi 2009 Ceva
M. Centro Estivo Comune di
Borgaro 2008-2009
M. Ludobus e Estate Ragazzi
Chivasso
M. Micronidi Familiari Torino
Gestione di un centro per bambini e genitori e di un
M. Micronido-Punto Gioco Via
micronido familiare presso l’area sosta di via
Germagnano
Germagnano
Comunità Montana Valli Mongia
Progetto di prevenzione all'uso di sostanze psicotrope e
T. TAT Savigliano
Cevetta e Langa Cebana
infoprevenzione nel territorio della Comunità Montana
Servizi chiusi per la volontà dell’ente committente di non continuare l’erogazione del servizio
Attività di sviluppo di comunità realizzata con i giovani del M. Progetto Giovani Comune
Consorzio In Re Te Ivrea
territorio
Borgofranco d’Ivrea
Consorzio dei Servizi Sociali del
gestione del Progetto “Le reti sociali”
M. Reti sociali Mondovì
Monregalese
supporto al miglioramento della vita sociale e comunitaria,
attuando degli interventi che permettano agli anziani di
essere protagonisti del loro tempo e offrendo delle
opportunità di socializzazione che possano dare delle
A. Centri d'incontro Anziani
Comune di Torino
risposte ai bisogni relazionali che riducano il rischio
Circoscrizione 2 Torino
dell’emarginazione e della solitudine e promuovendo
autostima.
Collaborazione con i comitati di gestione dei centri
Comune di Nichelino
Gestione del progetto”Ludadò”
M. Ludadò Nichelino
Comune di Torino
Servizi gestito in autonomia da parte della cooperativa che ne ha deciso la chiusura per l’insostenibilità economica
Comuni, Consorzi Socio-Assistenz.,
Struttura residenziale rivolta a minori, anni 11-18
M. C.tà ALDEBARAN Mondovì
ASL
Servizi (uds) in accreditamento o in concessione
Nell’ esercizio in esame sono 52 i servizi in accreditamento e 1 in concessione, per un totale ricavi di € 10.753.379,45,
aumentato rispetto al 2008 del 13,5%. L’elenco dei servizi in accreditamento è il seguente:
ambito servizio
residenziale
residenziale
residenziale
residenziale
residenziale
residenziale
residenziale
residenziale
residenziale
residenziale
tipologia servizio
comunità alloggio
comunità alloggio
comunità alloggio
comunità alloggio
comunità alloggio
comunità alloggio
comunità alloggio
comunità alloggio
comunità alloggio
comunità alloggio
semiresidenziale
centro diurno
semiresidenziale
micronido
semiresidenziale
baby parking
semiresidenziale
asilo nido
semiresidenziale
asilo nido
semiresidenziale
centro diurno
semiresidenziale
centro diurno
semiresidenziale
centro diurno
territoriale
supporto educativo
territoriale
educativa territoriale
territoriale
educativa territoriale
territoriale
educativa territoriale
territoriale
educativa territoriale
territoriale
educativa territoriale
territoriale
educativa territoriale
territoriale
educativa territoriale
territoriale
educativa territoriale
domiciliare
assistenza domiciliare
domiciliare
assistenza domiciliare
domiciliare
assistenza domiciliare
domiciliare
assistenza domiciliare
domiciliare
assistenza domiciliare
domiciliare
assistenza domiciliare
domiciliare
assistenza domiciliare
domiciliare
assistenza domiciliare
domiciliare
assistenza domiciliare
domiciliare
assistenza domiciliare
domiciliare
assistenza domiciliare
domiciliare
gruppo appartamento
domiciliare
gruppo appartamento
domiciliare
gruppo appartamento
animazione
lavoro di comunità
Nuovi servizi in accreditamento dal 2009
semiresidenziale
centro diurno
territoriale
educativa territoriale
territoriale
educativa territoriale
tipologia
utenza
disabili
disabili
disabili
disabili
minori
minori
minori
minori
minori
adulti in
difficoltà
minori
minori
minori
minori
minori
disabili
disabili
disabili
disabili
disabili
disabili
disabili
disabili
minori
minori
minori
minori
anziani
anziani
anziani
anziani
anziani
anziani
anziani
anziani
anziani
anziani
anziani
disabili
disabili
minori
com. locale
sede servizio
nome uds
Torino
Torino
Torino
Beinasco (TO)
Vinovo (TO)
Vinovo (TO)
Mondovì (CN)
Pianfei (CN)
Candelo (BI)
Ivrea (TO)
D. C.tà Portaperta Torino
D. Diecidecimi (soldout) Torino
D. Tasca9 Torino
D. Presidio Beinasco
M. C.tà Stella Polare Vinovo (TO)
M. C.tà Alfa Apodis Vinovo (TO)
M. C.tà Aldebaran Mondovì (CN)
M. C.tà Hobbes Pianfei (CN
M. C.tà Pegaso Candelo (BI)
Com. Mamma-Bambino Cascina Vesco Ivrea
Torino
Torino
Torino
Moiola (CN)
Priero (CN)
Torino
Torino
Torino
Torino
Torino
Torino
Torino
Ciriè (TO)
Torino
Torino
Torino
Ciriè (TO)
Chieri (TO)
Ciriè (TO)
Carmagnola (TO)
Torino
Torino
Torino
Torino
Grugliasco (TO)
Torino
Torino
Ciriè (TO)
Torino
Chieri (TO)
Vinovo (TO)
Torino
M. Peter Pan Torino
M. Micronidi familiari Torino
M. Baby Parking Dorabimbi Torino
M. Lilliput Moviola
M. Micronido il Millepiedi Priero
D. CD Artcadd Torino
D. Cadd Via Cuorgné 13 Torino
D. Centro Attività diurne Via Tesso
D. Convivenze guidate Torino
D. ET 2389 Torino
D. ET 4567 Torino
D. Soggiorni estivi disabili 2007 TO
D. Accreditamento disabili CIS Ciriè
E.T. Minori disabili ASL 2
D. ET Minori ASL
D. ET SSER Minori disabili Torino
M. Pre post DD 2° circolo Ciriè 08-09
A. AD accreditamento chierese
A. Accreditamento domiciliarità Ciriè
A. Accredit. assist. dom. Carmagnola
A. Ad accred. Circoscrizione 5 Torino
A. Ad accred. Circoscrizione 6 Torino
A. Ad accred. Circoscrizione 7 Torino
A. Ad accred. Circ. 2 Torino
A. accred. ASSD Cisap Grugliasco
A.ADI ASL 4 Torino Accreditamento
A.ADI Cure Palliative ASL3 Torino
A.Accreditamento dom. Ciriè 2008-2010
D. Gruppo Appartamento Via Tesso 29
D. Casa Nuova Chieri
M. Gruppo App. Piccolo Carro Vinovo
Azioni di sviluppo Locale Pietra Alta
disabili
disabili
minori
Torino
Torino
Torino
D.centro Diurno AISM str del Fortino
D. concessione Servizi territoriali Dis Bi
M. Incontri in luogo neutro Cissp
territoriale
lavoro di strada
domiciliare
assistenza domiciliare
domiciliare
assistenza domiciliare
domiciliare
assistenza domiciliare
domiciliare
gruppo appartamento
domiciliare
gruppo appartamento
domiciliare
gruppo appartamento
Servizi in concessione
territoriale
educativa territoriale
minori
anziani
anziani
anziani
disabili
disabili
psichiatria
Chieri (TO)
Torino
Torino
Priero (CN)
Nichelino (TO)
Vinovo (TO)
Torino
M. Info on the move Chieri
A. AD Dipartim.salute mentale ASLTO2
A. Accred. Cisa 31 2009-2013
Servizio bassa soglia Priero
SM. Gruppo Appartamento Nichelino
D. Servizio autonomia La Bussola Vinovo
PS. Adulti CON.SI.MO
disabili
Biella
D. Concess. Servizi Territoriali Disabili Biella
1.3. Quadro sinottico nell’anno in esame: ricavi, n° servizi, n° occupati
I dati riportati in tabella relativi al n° occupati e al n° uds sono quelli registrati al 31.12.2009. Le persone presenti in più
uds (= servizi) sono contate in ognuna delle uds in cui sono presenti. I valori della tabella sono ordinati, all’interno delle
singole aree e ambiti, per grandezza decrescente in relazione al valore della produzione dell’anno in esame. I ricavi a
cui non corrispondono uds e/o occupati sono commesse temporanee. Quando invece sono indicate uds e occupati, ma
non corrispondenti ricavi, l’attività, avviata a ridosso della fine anno è stata fatturata nel 2010.
Valore della
produzione 2009
uds
occupati
AREA SOCIO SANIT. EDUC.
37.228.337,54
210
1358
Servizi Territoriali
9.269.128,18
101
435
Disabili
3.939.642,38
41
213
Minori *1
3.208.480,18
1.094.447,56
35
137
12
51
Comunità locale
Adulti in difficoltà
494.220,58
5
13
Salute Mentale
381.423,18
4
17
Tossicodipendenza
118.106,30
3
3
Anziani
14.001,6
0
0
Famiglie
18.806,40
1
1
Servizi Domiciliari
7.120.676,24
25
295
Anziani
5.765.917,62
19
271
Disabili
652.992,46
1
5
Salute mentale
526.591,31
4
15
Adulti in difficoltà
175.174.,85
1
4
7.303.601,90
45
233
Disabili
3.698.027,54
11
100
Minori *1
1.917.089,38
24
85
Anziani
841.001,47
6
27
Salute Mentale
773.664,85
3
17
Adulti in difficoltà
73.818,66
1
4
13.534.931,22
39
395
Anziani
6.138.274,24
11
175
Disabili
3.980.907,06
13
137
Salute Mentale
1.194.530,09
4
29
Minori *1
1.111.517,07
6
30
781.470,10
4
15
Servizi Semiresidenziali
Servizi Residenziali
Adulti in difficoltà
Tossicodipendenza
328.232,66
1
9
1.271.102,66
24
39
Comunità locale
624.342,58
4
15
Minori *1
552.765,90
17
20
Famiglie
35.382,06
1
3
Anziani
20.635,71
2
1
AREA ANIMAZIONE
4.230,76
0
0
AREA LAVORO
Altro
272.706,50
5
11
Disabili
242.784,18
2
4
Adulti in difficoltà
0
1
5
Comunità locale
TOTALE
29.922,32
2
2
38.772.146,70
239
1426
*1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti
1.4. Comunicazione esterna
Prodotti
Nel 2009, in continuità con gli anni precedenti sono stati realizzati oltre 200 prodotti, con articolazione di diverse
campagne (da 3 fino a una ventina di prodotti ciascuna), e con varietà di prodotti (cartacei, grandi pannellature ed
espositori, pagine mail, fotografie, pannelli fotografici, loghi, copertine per documenti, video).
di presentazione della cooperativa
calendario istituzionale di impresa. Per il 2010, 48 soci hanno “messo la faccia” nel calendario, che esposto nel 30°
anniversario della cooperativa, enfatizza la complessità delle diverse dimensioni che costituiscono l’ossatura concreta
dell’organizzazione della cooperativa.
mostre
É stata commissionato ad un nuovo giovane fotografo (Alessandro Monte) l’incarico di ritrarre persone disabili nella loro
abitazione. La mostra è stata presentata in occasione del convegno “Abitare è sapere dove riporre l’abito” organizzato
dalla cooperativa con/per il Consorzio dei servizi di Chieri (Cssac).
Una piccola mostra è stata allestita in Casa Verde, per la ricorrenza del 1° dicembre (giornata per la lotta all’Aids), che
riproduce fotografie di Dorothea Lange che fanno da sfondo ai dati aggiornati sulla situazione Aids in Italia e nel Mondo.
Sito WEB: http://www.cav.lavaldocco.it/
La struttura della pagina web è stata ultimata. Dal 2008 viene aggiornata in home page la sezione delle news. Nella
seconda metà del 2008 è iniziata la compilazione dell’area comunicazione, che prevede una storia per immagini,
rappresentata da oggetti prodotti dalla cooperativa.
Riportiamo i dati relativi alla fruizione della pagina web della cooperativa relativi al 2009:
Panoramica visitatori
visite visitatori unici assoluti pagine visualizzate Media pag. visualizzate tempo sul sito medio
9.489
7.381
55.749
5,88
2.39
Sorgenti del traffico
diretto
siti di provenienza (da: lavaldocco) motori di ricerca (google; yahoo)
6,62%
57,38%
35,96%
Paese provenienza visite (prime 10)
Italia
USA Irlanda Francia Brasile Germania Spagna Colombia Regno Unito Svezia
9.286
47
31
23
11
11
10
9
7
6
Dettaglio provenienza città italiane (prime 20)
Torino Milano Rome
Novara Pastrengo Asti
Alba
Naples Florence Bologna
6.014
959
480
204
74
59
58
57
53
52
Genova Padova Alessandria Cuneo Catania
Palermo Mondovi Cagliari Bari
52
44
43
38
38
35
35
33
32
Brescia
31
Contenuti principali
home
attività
news
impresa
contatti
24,56%
59,10%
66,79%
32,99%
48,91%
Fedeltà visitatori: numero di visite degli utenti
1 volta
2 volte
3 volte
4 volte
5 volte
7.381,00 1.126,00
359
175
93
77,78%
11,87%
3,78%
1,84%
0,98%
6 volte
63
0,66%
7 volte
46
0,48%
Profondità della visita (numero di pagine visitate in % su tutti i visitatori)
1
2
3
4
5
6
7
29,72%
10,73%
10,96%
6,10%
6,48%
4,44%
11
12
2,51%
13
1,65%
14
1,72%
15
1,26%
16
1,55%
9-14 volte
88
0,93%
8
9
4,73%
17
1,05%
8 volte
32
0,34%
3,22%
18
1,00%
10
3,79%
2,89%
0,77%
20 e +
4,53%
19
0,89%
15-25 volte
61
0,64%
Assetto istituzionale e struttura di governance
1.5. Dati societari
Ragione sociale della cooperativa
Cooperativa Animazione Valdocco Società Cooperativa Sociale Impresa Sociale onlus
Data di costituzione 6 ottobre 1980
Esercizio sociale: 1/1 - 31/12
Sede legale (di proprietà) Torino, Via Le Chiuse n. 59 - 10144
Partita I.V.A. 03747970014
Oggetto sociale e attività: Gestione di servizi socio-sanitari ed educativi con riferimento al territorio regionale
Iscrizione presso la CCIAA
Registro Ditte di Torino n. 583936
Registro Ditte di Cuneo n. 164476
Registro Ditte di Biella n. 174915
Registro Esercenti di Torino n. 76302
Iscrizione presso il Tribunale
Registro Imprese Tribunale di Torino n. 3953/80
Iscrizione all’Albo Nazionale delle Società Cooperative (ex Albo Prefettizio delle Cooperative sezione
PRODUZIONE E LAVORO e SOCIALI n. unico 2975/8/4134)
Numero di iscrizione: A107035 dal 25/02/2005
Sezione: COOPERATIVE A MUTUALITA' PREVALENTE DI DIRITTO di cui agli Art. 111-septies, 111-undecies e 223terdecies, comma 1, disp. att. c.c.
Categoria: COOPERATIVE SOCIALI
Categoria attività esercitata: COOPERATIVE DI PRODUZIONE E LAVORO
Iscrizione alla sezione A dell’Albo Provinciale delle cooperative sociali L.R. 18/94 (ex Albo Regionale al numero:
36/A sez. A)
Iscrizione all’Albo degli Enti che svolgono attività con i migranti: n° A/431/2006/TO, dal 12/05/2006
Ultima modifica statutaria istituzionalmente rilevante per la situazione e le attività della cooperativa
09/07/2009: Modifiche statutarie ed emissione di strumenti finanziari
Sedi secondarie operative risultanti alla CCIAA
•
di proprietà:
Torino, Via Le Chiuse 57-59
Torino, V. Bognanco 5 e 7/A
Vinovo (TO), V. Marconi 45
Torino, V. S. Maria 2, angolo V. Botero 8
Mondovì (CN), V. Rosa Bianca 15 e 17
Chivasso (TO), V. Po 14
Orbassano (TO), Str. Piossasco 16/1
•
in affitto:
Torino, V. Bognanco 1
Chivasso (TO), V. Po 25
Chivasso (TO), V. Borla 4
Orbassano (TO), V. Frejus 37
Chivasso (TO), V. Orti 26
Pinerolo (TO), V. Moffa di Lisio 17
Torino, V. Biella 3
Torino, Via Bognanco 5
Chivasso (TO), Vicolo dei Pescatori, 3
•
in comodato:
Mondovì (CN), V. Funicolare 13
Torino, C.so Brunelleschi 25
Torino , C.so Racconigi 143
Pianfei (CN), V. Vecchia Beinette 11
Torino, V. Tasca 9
Chieri (TO), V. Avezzana 39
Torino, V. Cuorgné 13
Chivasso (TO), Via Gerbido 7
Torino, V. Casalborgone 9
Chivasso, V. S. Eusebio 27
Torino, V. Treviso 24/r
Candelo (BI), V. Monte Camino 17
Chieri, Strada Riva 17/d
Mondovì (CN), V. Cordero 1
Vinovo (TO), C.so Belgio 13
Biella, V. Orfanotrofio 15
Torino, C. Umbria 33
Chivasso (TO), V. Siccardi 12
Torino, V. San Bernardino 12/a
Nichelino (TO), V. Superga 40
Chivasso, (TO) Viale Cavour 7/a
Ceva (CN), Via Andrea Doria 20
Torino, V. Dina 50/A
Torino, V. Mongrando 32
Torino, V. Tesso 27/29
Mondovì (CN), V. Danna 3
Chivasso (TO), V. Caluso 15
Torino, V. Pesaro 2
Chivasso (TO), Via Caluso 15
Orbassano (TO), Via Italia 11
Bra (CN), Via V. Emanuele II 146
Torino, V. Ivrea 47
Torino, C.so Giulio Cesare 403/A
Priero (CN), V. Pozzo 8
Priero (CN), V. XX Settembre
Certificazione Sistema Qualità
Dal 03/01/2002 abbiamo la certificazione (certificato n.: 1442-A) rilasciata dall’ente certificatore CERMET, secondo lo
standard UNI EN ISO 9001 per i seguenti servizi: progettazione, gestione ed erogazione di servizi socio-sanitari,
assistenziali ed educativi, anche in global service, rivolti a minori, anziani, disabili, psichiatrici, tossicodipendenti, adulti
in difficoltà, comunità locale. La certificazione è relativa al sistema impresa, non ad una singola linea di servizio.
Dal dicembre 2003 abbiamo la certificazione secondo la nuova edizione 2000 delle norme UNI EN ISO 9001.
Certificazione di Bilancio
Il nostro bilancio civilistico è stato certificato a partire dall’esercizio chiuso al 31/12/2003. Dal bilancio in esame l’Ente di
certificazione è la società Aleph Auditing s.r.l.
1.6. La struttura organizzativa
La struttura organizzativa illustrata nel presente paragrafo, compreso l’organigramma, è quella corrente alla data di
presentazione del Bilancio Sociale in Assemblea.
L’organigramma
SEGRET ERIA T ECNICA DI
DIREZIONE
(STD)
DIREZIO NE
GENERALE
(DG)
FORMAZIO NE E
COMUNICAZIONE
(FC)
SERVIZIO PREVENZIO NE E
PROTEZIONE ( SPP)
DIREZIONE
AMMINISTRATIVA
(DA)
SISTEMA DI GESTIONE
PER LA QUALITA’
(SGQ)
SEGRET ERIA
GENERALE
(SG)
ADDETTI TEC NICI DI
DIREZIONE
(ATD)
UFFICIO
CONTABILE
(UC)
UFFIC IO
GARE
(UG)
DIREZIO NE SVILUPPO
ORGANIZZAT IVO
(DSO)
SERVIZI
INFORMATICI
(SI)
RICERCA SE LEZIONE E
GESTIONE DEL PERSONALE
(RGP)
RESPONSABILI DI
DIREZIO NE
(RDD)
AMMINISTR AZIONE
DEL PERSO NALE
(AP)
UNITA’ DI
SERVIZIO
(UDS)
UFFICIO
LOGISTICA
(UL)
Il Sistema di Supporto
E’ costituito da un sistema di attività aziendali integrate che devono garantire il buon funzionamento dei servizi che
eroghiamo e dello strumento imprenditoriale usato, appunto la cooperativa.
Il coordinamento delle attività è affidato al Direttore Generale e ai Responsabili dei diversi uffici.
Le attività svolte dal Sistema di Supporto fanno capo a:
Direzione Generale
Direzione Sviluppo Organizzativo
Direzione Amministrativa
Il personale addetto al sistema di supporto è situato presso la sede legale a Torino, V. Le Chiuse 59. Tale sede è dotata
di rete informatica WINDOWS 2000/2003 Server, WINDOWS 2000 Professional e WINDOWS XP. Nell’anno in esame la
rete è costituita da 47 postazioni di lavoro.
E’ in funzione anche un ufficio amministrativo decentrato con sede a Mondovì, in V. Rosa Bianca 13/17, con due addettoi
amministrativi, un part time ed un tempo pieno. Da maggio 2003 tale sede è collegata in rete con la sede di Torino,
collegamento che garantisce la condivisione degli strumenti di lavoro informatici con la sede centrale. Il collegamento in
rete ha reso possibile, tra l’altro, la dislocazione della funzione di centralino telefonico in una qualsiasi delle sedi
collegate in rete (a Torino: V. Le Chiuse 59, V. P. Cossa 293/22, P.za Peyron 28; a Mondovì: V. Rosa Bianca 13 /17).
Dall’anno in esame, per velocizzare gli accessi alle risorse di rete e diminuire la banda occupata sulle linee di
connessione, si è affiancata alla condivisione LAN to LAN, una seconda modalità di accesso basata su Terminal Server,
ossia un software che consente di impossessarsi da remoto di un server all'interno della sede centrale ed operare come
se si agisse direttamente su di esso.
In sintesi una descrizione delle tre Direzioni:
DIREZIONE GENERALE
Fanno parte della Direzione Generale della cooperativa:
il Direttore Generale (Paolo Petrucci, che è anche il Presidente della cooperativa) che presiede la Direzione
Generale e svolge la funzione di coordinamento delle Direzioni del Sistema di Supporto. Ha la responsabilità di attuare
le deliberazioni degli organi collegiali e di sovrintendere la gestione imprenditoriale della cooperativa. Svolge funzioni di
rappresentanza. Ha responsabilità operative nel campo dell’informazione interna, della comunicazione esterna e della
formazione manageriale. Nomina i Responsabili In Organizzazione.
i Responsabili di Direzione (nell’anno in esame 5 persone a tempo pieno: Lorenza Bernardi, Maurizio
Zanfabro, Antonello Borgo, Patrizia Signorino, Davide Bertello. Essi garantiscono il coordinamento territoriale e/o per
tipologia di servizi delle unità di servizio (= uds: vedi definizione al paragrafo successivo “La rete dei servizi”). Hanno
competenze commerciali, si relazionano con le committenze, hanno la responsabilità delle uds affidate loro e del
relativo controllo di gestione.
gli Addetti Tecnici di Direzione (nell’anno in esame 4 persone a tempo pieno: Riccardo Cappa, Massimiliano
Ferrua, Stefania Tomasetto, Rosalia Tribolo), con competenze di progettazione, formazione e consulenza alle équipes di
lavoro delle unità si servizio. Ogni addetto è specializzato per tipologia di utenza e linee di servizio.
La Direzione Generale si avvale:
di una Segreteria Tecnica di Direzione costituita nell’anno in esame da due persone a tempo pieno, Laura Ardito
e Valentina Diviacchi, e da consulenti attivati per specifiche competenze
del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale (D.Lg.vo 81/2008): nell’anno in esame ne è incaricata una
persona part-time, Roberto Revello
dell’ufficio FORMAZIONE E COMUNICAZIONE che è costituito da un addetto a tempo pieno: Beppe Quaglia, con
competenze relative alla predisposizione e gestione del piano di formazione aziendale annuale e alle azioni di
comunicazione decise dalla Direzione Generale.
dell’ufficio SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
L’ufficio è costituito da un addetto a tempo pieno: Marcello Albertino e da tre consulenti. L’ufficio si occupa di:
Coordinamento Sistema Qualità
Audit interni
Produzione materiale Sistema di Gestione per la Qualità
Formazione aziendale attinente al Sistema di Gestione per la Qualità
Controllo documentazione Sistema di Gestione per la Qualità
DIREZIONE SVILUPPO ORGANIZZATIVO
Ricerca, selezione e gestione del personale. L’ufficio è costituito da un Responsabile a tempo pieno (Franco
Barale), da 1 addetto part time, 1 addetto a tempo pieno e da 5 collaboratori per la ricerca e selezione
Amministrazione del personale, l’attività è un servizio fornito dal Consorzio La Valdocco, che attiva una
squadra composta da 1 Responsabile, Antonella Iovine, e 7 addetti. Il servizio comprende le prestazioni
relative alla raccolta dati per la predisposizione delle buste paga e tutte le attività per gli adempimenti relativi
all’amministrazione del personale
Il coordinamento tra i due uffici è affidato al Direttore Amministrativo (Anna Actis Grosso)
DIREZIONE AMMINISTRATIVA è presieduta dal Direttore Amministrativo Anna Actis Grosso.
I servizi amministrativi sono affidati al Consorzio La Valdocco e sono così suddivisi:
Segreteria Generale è diretta da una Responsabile Laura Ardito, ed ha 3 addetti
- segreteria generale
- protocollo, archivio
- sistema informatico (si avvale anche di 1 consulente)
- privacy
- bilancio sociale
Ufficio gare e segreteria organi sociali è diretto dal Direttore Amministrativo, Anna Actis Grosso ed ha 2 addetti
- segreteria organi sociali
- pratiche legali
- predisposizione documentazione amministrativa per la partecipazione a gare d’appalto
- accesso a finanziamenti o contributi pubblici
Ufficio contabile e finanziario è diretto da una Responsabile Tania Errigo, ed ha 8 addetti
- contabilità generale e per centri di costo
- bilancio
- cassa/banche
- prestito sociale
Ufficio logistica è diretto da un Responsabile, Roberto Revello, ed ha 2 addetti e un consulente
- acquisti
- gestione dei beni
- assicurazioni
- sicurezza e igiene del lavoro
La rete di servizi
E’ costituita da unità di servizio (uds) ovvero “gruppi di lavoro che realizzano una professionalità collettiva che permette
lo sviluppo di una competenza progettuale comune ed un utilizzo ottimale delle risorse umane interagenti” (cap. 3 del
Manuale Gestione per la Qualità).
Alle unità di servizio compete:
⇒ l’organizzazione e l’erogazione del servizio, comprese:
la determinazione degli orari di lavoro degli operatori
la gestione del budget per le attività del servizio
⇒ la segnalazione dei bisogni formativi del gruppo di lavoro
⇒ l'elaborazione progettuale e la verifica dell'intervento individuale sul singolo utente
Inoltre l’unità di servizio concorre all'elaborazione progettuale e alla verifica dell'intervento sul servizio stesso, la cui
responsabilità è affidata all’Addetto Tecnico di Direzione di riferimento.
In presenza di servizi complessi il gruppo di lavoro degli operatori può suddividersi in sottogruppi più specifici (per ambiti
territoriali, per sottoprogetti, ….).
Ogni unità di servizio ha uno o più Responsabili in Organizzazione (RIO) con funzioni di coordinamento (Referente)
dell’uds stessa, o di direzione (Responsabile): la scelta tra tale alternativa è dettata dalle caratteristiche del servizio ed è
fatta dalla Direzione Generale. La sigla “R.I.O.”, che indica tutti i tipi di referenti e responsabili delle singole uds presenti
nella rete dei servizi, sta per:
R. I. O.
ovvero:
Responsabile
In
Organizzazione
Ogni uds fa riferimento:
gerarchicamente ad un Responsabile di Direzione
funzionalmente ad un Addetto Tecnico di Direzione
entrambi appartenenti, all’interno del Sistema di Supporto, alla Direzione Generale, con le rispettive competenze già
sopra illustrate.
Il Coordinamento tra le unità di servizio (uds) si realizza attraverso:
i COROC: riunioni di coordinamento territoriali, il cui scopo principale è creare un tavolo di reciproco scambio di
informazioni sulle attività delle singole uds presenti sullo stesso territorio e sullo stato dei rapporti con la committenza,
che, in qualche caso, può anche essere comune (comune, consorzi, ASL). A questo tipo di coordinamento è delegato il
compito dell’integrazione della cooperativa con le comunità locali. I COROC sono condotti dal Responsabile di Direzione
che si occupa di quel territorio.
La sigla “COROC” sta per:
CO. R. O. C. acronimo di:
Coordinamento
R.I.O.
Orientato alla
Comunità locale
i COR: riunioni di coordinamento a diverso titolo (per tipologia di utenza, di servizio, di professione, di modalità di
rapporto contrattuale con la Pubblica Amministrazione, ecc.) e senza scadenza fissa, convocati dalla Direzione Generale
per odg specifici.
La sigla “COR” sta per: Coordinamento R.I.O.
I dati delle tabelle di seguito riportate sono forniti dalla Segreteria Tecnica di Direzione che ha il compito della
convocazione di tali riunioni.
L’elenco dei COROC è il seguente:
COROC 5
da aprile ’08 diviso in:
COROC 5-1 Accreditamento
COROC 5-2 Orbassano
COROC 5-3
Cirié+scolastiche
COROC Ivrea
COROC Biella
COROC 8/altro
COROC Chivasso
COROC Settimo
COROC Nichelino
COROC Cuneo
COROC Mondovì
COROC Asti
COROC Gattinara
COROC TO(RINO) BE
COROC TO(RINO) SI
uds presenti sul territorio dell’ex AR ASL 5 oggi ASL To3 e zone limitrofe
uds in accreditamento presenti sul territorio dell’ex AR ASL 5 oggi ASL To3 e zone limitrofe
uds del territorio di Orbassano, Piossasco, Beinasco, Borgaretto, Volvera, Rivalta
uds del territorio di Cirié, Borgaro, e uds assistenza scolastiche presenti sul territorio dell’ex AR
ASL 5 oggi ASL To3 e zone limitrofe
uds presenti nelle zone di Ivrea
uds presenti nelle zone di Biella
uds presenti sul territorio dell’ex AR ASL 8 e zone limitrofe oggi ASL To5
uds presenti sul territorio di Chivasso e limitrofi
uds presenti sul territorio di Settimo e limitrofi
uds presenti sul territorio di Nichelino e limitrofi
uds presenti sul territorio della provincia di Cuneo
uds presenti sul territorio del monregalese
uds presenti sul territorio della provincia di Asti
uds presenti sul territorio del novarese
uds dell’ RdD Davide Bertello nella Città di Torino
uds dell’ RdD Patrizia Signorino nella Città di Torino
La tabella che segue espone i dati sul numero di volte in cui i singoli COROC si sono riuniti nell’anno indicato:
2007
2008
2009
Coroc
5
Coroc
5-1
Coroc
5-2
Coroc
5-3
Coroc
8/altro
6
2
0
6
1
6
1
6
1
9
9
9
Coroc
Chivass
o
8
10
8
Coroc
Nichelino
Coroc
Cuneo
Coroc
Mondovì
Coroc
Asti
Coroc
Settimo
Coroc
Ivrea
Coroc
Biella
9
9
9
10
9
11
9
9
9
8
7
6
7
8
9
8
6
5
8
6
8
Coroc
TORINO
BE
6
4
3
Coroc
TORINO
SI
5
8
2
Coroc
Gattinara
/
3
5
L’elenco dei COR è il seguente:
COR comunità a retta
RIO (Responsabili In Organizzazione) di comunità non gestite in convenzione con un
unico ente, ma la cui titolarità è della Cooperativa con inserimenti individuali di utenti e
con pagamento a retta
RIO che lavorano nei servizi di animazione a valenza educativa
RIO di servizi in accreditamento (vedi paragrafo 2.3.6.)
RIO di servizi che intervengono presso il domicilio dell’utente
RIO di servizi che si occupano di interventi di animazione rivolti agli anziani
RIO di servizi per i disabili
RIO di servizi rivolti a tale tipologia di utenti
RIO di servizi rivolti a tale tipologia di utenti
RIO di servizi rivolti a tale tipologia di utenti
RIO di servizi rivolti a tale tipologia di utenti
RIO che ricoprono il ruolo di Responsabile di Servivizio
sono COR plenari che vedono la presenza di tutti i RIO. Normalmente si replica la
riunione in due date tenuto conto del grande numero di persone invitate ad essere
presenti. Nelle due date sono convocati i RIO a seconda del tipo di responsabilità
ricoperta: quella di Referente o di Responsabile
COR servizi educativi/animativi
COR servizi accreditamento
COR servizi domiciliari
COR animazione anziani
COR servizi disabili
COR salute mentale
COR minori
COR adulti in difficoltà
COR servizi l’infanzia
COR Responsabili
SuperCor
La tabella che segue espone i dati sul numero di volte in cui i singoli COR si sono riuniti nell’anno indicato:
Cor
Cor
servizi
servizi
integr.
infanzia
scol.
3
2
Cor
comunità
a retta
Cor
servizi in
accredit.
Cor
servizi
domiciliari
Cor
salute
mentale
Cor
minori
2007
10
6
3
4
2
2008
7
/
/
/
/
3
2009
9
/
/
/
/
3
Cor
Responsabili
Super
COR
/
1
/
3
1
1
/
/
Dotazione informatica
In relazione ai bisogni di collegamento, anche interno, la nostra cooperativa ha compiuto la scelta di investire nella
dotazione informatica, anche delle sedi delle uds. Ogni uds dotata di sede disponibile, propria della cooperativa o anche
messa a disposizione dalla committenza, è dotata di personal computer, stampante, collegamento ad Internet e posta
elettronica.
Al 31.12.2009, su 204 uds attive, 165 erano dotate di postazione informatica. L’informatizzazione ha pertanto raggiunto
quasi l’81% delle uds.
I RIO di servizi del torinese, che non hanno presso la propria sede dotazione informatica, possono utilizzare nella sede
legale a Torino, in V. Le Chiuse 59, un locale loro dedicato, dotato di 3 postazioni informatiche.
Telefonia mobile
Anche la dotazione di cellulare è stata individuata a partire dal 2002 dal Comitato Qualità come elemento facilitante la
comunicazione interna e da allora ne diamo informazione. La valutazione legata al dotare o meno una uds di cellulare è
lasciata ai Responsabili di Direzione, a meno che tale dotazione non rientri tra le esplicite richieste del committente e
quindi nel budget dell’uds stessa. Al 31.12.2009, su 204 uds attive, 163 erano dotate di cellulare, pari al 78%.
A partire dal 2004 ci si è dati l'obiettivo di tenere sotto controllo e ridurre i costi telefonici legati al rapporto con il sistema
di supporto e alle funzioni di RIO, direttamente imputabili ai costi generali, distinguendoli dagli oneri telefonici previsti nel
budget delle commesse per la conduzione del servizio. Si è provveduto a:
•
•
•
i cellulari in dotazione ai RIO con abbonamento a contratto sono stati sostituiti da altri con scheda ricaricabile
con soglia dispositiva mensile di € 25,00, salvo deroghe autorizzate dal R.D.D.
è stato attivato un Numero Verde come canale di comunicazione dei RIO con il sistema di supporto.
i cellulari di servizio delle persone del sistema di supporto che ne sono dotate sono stati autorizzati a ricevere
chiamate dai RIO con addebito a carico del ricevente.
1.7. Gli organi collegiali
Il nostro Statuto prevede quali organi sociali della Cooperativa, oltre all’Assemblea, il Consiglio di Amministrazione e il
Collegio Sindacale; non prevede la presenza del Collegio dei Garanti. Per le competenze attribuite a tali organi si
rimanda ai successivi paragrafi.
Per la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, l’Assemblea del 02/04/2000 si diede un
Regolamento Elettorale che disciplinava sia le modalità per la raccolta delle candidature che le operazioni di voto per le
elezioni che si sarebbero tenute nell’Assemblea del 25/06/2000. La raccolta delle candidature era affidata ad una
commissione costituita da 2 amministratori uscenti, 3 soci nominati nell’Assemblea in corso del 02/04/2000 e dai
componenti del gruppo di confronto “democrazia” che si era costituito nella precedente Assemblea del 02/05/1999. La
commissione aveva il compito di fare incontri nelle unità di servizio per informare i soci delle competenze attribuite
statutariamente ai due organi sociali, spiegare le procedure di voto in assemblea e raccogliere le candidature dei soci.
Dal successivo rinnovo di mandato il Consiglio di Amministrazione ha sempre deliberato un iter procedurale simile a
quello precedente, iter che è quello di seguito descritto.
Il bollettino mensile viene utilizzato per ricordare ai soci quali siano le competenze attribuite statutariamente agli organi
sociali e l’iter elettorale deliberato dal Consiglio di Amministrazione. La raccolta delle candidature è affidata al Presidente
del Collegio Sindacale, entro un certo termine indicato sul bollettino stesso. Le procedure di voto in assemblea sono
rimaste invariate rispetto al regolamento del 02/04/2000: il socio ha la possibilità di esprimere un numero massimo di
preferenze corrispondente al numero dei membri del Consiglio da votare (attualmente 7), utilizzando una scheda di voto
nominativa (lo Statuto prevede il voto palese) che gli viene consegnata al momento della registrazione della presenza in
Assemblea. I candidati che avranno ricevuto più voti entreranno a far parte del Consiglio di Amministrazione. Stessa
procedura per il Collegio Sindacale. Le candidature pervenute vengono rese note attraverso il bollettino stesso e nelle
Riunioni Sociali che precedono l’Assemblea.
Per le prossime elezioni il Consiglio di Amministrazione ha deliberato in data 20.10.2009 l’iter procedurale sopra
descritto, senza sostanziali modifiche.
La delibera è stata illustrata ai soci nell’Assemblea del 07/11/2009, ed è stato comunicato ricordato ai soci il termine
ultimo per la presentazione delle candidature: il 26/02/2010. Il Presidente del Collegio Sindacale ne ha quindi dato
comunicazione attraverso i bollettini interni dei mesi di marzo, aprile, maggio 2010. Le candidature sono state poi
presentate nelle riunioni sociali tenutesi nel mese di maggio 2010.
1.7.1. Consiglio di Amministrazione
E’ costituito da 7 membri.
Vi fanno parte: Paolo Petrucci, Presidente con continuità dalla costituzione della cooperativa, Lorenza Bernardi,
Amministratore e Vicepresidente dal 11/01/1999, i consiglieri: Patrizia Signorino dal 25/06/2000, Scarca Valerio dal
23/05/2004, Bacco Gianluca dal 17/07/2005, Morino Luca e Monticane Tiziana dal 13/05/2007.
L’ultima nomina del Consiglio è avvenuta il 13/05/2007. Il mandato in corso terminerà con l’Assemblea di approvazione
del Bilancio al 31/12/2009.
Si riportano di seguito alcuni estratti dagli articoli dello Statuto in vigore relativi al Consiglio.
Art. 40
La società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione.
Con la decisione di nomina degli amministratori, i soci stabiliscono: il numero degli stessi non inferiore a tre e non
superiore a sette
Dei soci possono essere eletti soltanto coloro che hanno diritto al voto e sono in regola con i versamenti del capitale
sottoscritto e che non abbiano comunque debiti nei confronti della società.
Gli Amministratori possono essere scelti anche tra i non soci ma la maggioranza degli Amministratori deve essere
scelta tra i soci cooperatori ovvero tra le persone indicate dai soci cooperatori persone giuridiche ai sensi dell'art. 2542
C.C.
I componenti dell'organo amministrativo durano in carica tre esercizi e scadono alla data dell'assemblea convocata per
l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica. Gli amministratori sono rieleggibili e a norma
dell'art. 2542 C.C. non possono permanere in carica per più di tre mandati consecutivi.
Salvo quanto previsto dall'articolo 2390 del codice civile, gli amministratori possono cumulare cariche a condizione che
essi siano formalmente autorizzati da apposito atto deliberativo del consiglio di amministrazione della cooperativa.
Il consiglio nomina fra i suoi membri il presidente e può inoltre nominare un vice presidente.
Spetta al Consiglio ai sensi dell’art. 2389 ultimo comma del codice civile, sentito il parere del Collegio Sindacale,
determinare il compenso dovuto ai Consiglieri che siano investiti di particolari cariche in conformità dell’atto costitutivo.
(…)
Art.42
Al Consiglio di Amministrazione competono tutti i poteri per la gestione ordinaria e straordinaria e di disposizione della
società nel rispetto delle prescrizioni dell'art. 2512 C.C. in materia di mutualità prevalente
All'organo amministrativo spetta in via esclusiva la competenza per adottare le deliberazioni concernenti la fusione nei
casi previsti dagli artt. 2505 e 2505-bis, l'istituzione o la soppressione di sedi secondarie, gli adeguamenti dello statuto a
disposizioni normative, il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale.
Il consiglio di amministrazione stabilirà e sottoporrà all’approvazione dell’assemblea il numero minimo delle azioni cui le
diverse categorie di soci dovranno attenersi.
Il Consiglio di Amministrazione, nei limiti previsti dall'art. 2381 del codice civile, può delegare proprie attribuzioni in tutto
o in parte singolarmente ad uno o più dei suoi componenti, ivi compreso il presidente, ovvero ad un comitato esecutivo
composto da alcuni dei suoi membri, determinando i limiti della delega e dei poteri attribuiti.
Ai sensi dell'articolo 2544 primo comma del codice civile non possono essere delegati dagli amministratori, oltre le
materie previste dall’art. 2381 del codice civile, i poteri in materia di ammissione, recesso, esclusione dei soci e le
decisioni che incidono sui rapporti mutualistici con i soci.
Gli organi delegati riferiscono al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale in merito al generale andamento
della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni o
caratteristiche, effettuate dalla società o dalle sue controllate almeno ogni centoottanta giorni ai sensi dell'art. 2381, 5°
comma, C.C.
Per la convocazione, la costituzione ed il funzionamento del comitato esecutivo valgono le norme previste per il
consiglio di amministrazione.
Numero componenti e loro ripartizione tra le categorie di soci
Per molto tempo il CdA ha visto la presenza di una sola donna, pur essendo, sia la base sociale che il totale occupati,
costituito da sempre in netta maggioranza da donne. L’assemblea tenutasi il 25.06.00 ha visto l’elezione di due
donne. Dall’elezione del 22.04.01 le donne amministratrici sono diventate tre e lo sono tutt’ora con l’elezione del
13/05/2007.
Dal 1998 tutti i consiglieri sono soci lavoratori. Per un breve periodo, dal 17.12.2004 al 17.07.2005, il Consiglio ha
visto la presenza di un socio sovventore (Nicola D’Amato: ex socio lavoratore che, interrotto il proprio rapporto
lavorativo è diventato socio sovventore). Dal 17.07.2005 Il Consiglio è nuovamente costituito per intero da soci
lavoratori.
2007
TOT
4
7
/
/
/
3
4
Invariato
7
2009
F
Invariato
n.ro membri,
di cui:
soci lavoratori
soci non lavoratori
soci volontari
soci sovventori
2008
M
3
Distinzione per qualifica professionale degli amministratori soci lavoratori
1
2
4
/
F
2
1
0
3
0
2
1
2008
2009
Invariato
Sistema di Supporto, di cui
dirigenti
quadri
Educatore
Adest
M
1
Invariato
2007
TOT
3
Consiglieri presenti con continuità da più di un mandato
2007
2008
2009
5
5
5
Incarichi esterni alla cooperativa ricoperti dai membri del Consiglio di Amministrazione
Il Presidente, Paolo Petrucci, ricopre i seguenti incarichi esterni alla cooperativa:
• Presidente del Consorzio La Valdocco, dal 1995
• Vicepresidente di SELF, Consorzio Regionale della Cooperazione Sociale di Legacoop, dal 1996
• Membro del Direttivo Regionale del Piemonte di Legacoop, dal 1996
• Presidente del Consorzio Forcoop, Agenzia Formativa di emanazione di Legacoop, dal 1998
• Membro del Consiglio di Amministrazione di DROM Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale di
Legacoop, dal 1999
• Membro del Direttivo Nazionale di Legacoop, dal 2002
• Membro della Direzione Nazionale di Legacoopsociali, dal 2005
• Coordinatore del Comitato Direttivo di Legacoopsociali Piemonte, dal 2006
• Vicepresidente dell’Agenzia per il Lavoro Workopp, dal 2007
• Membro del Consiglio di Amministrazione dell’APE di Napoli, dal 2008
• Membro del Consiglio di Amministrazione di PerMicro Spa dal 2008
• Presidente della Cooperativa Saval dalla costituzione il 05.08.2008
Il Vicepresidente, Lorenza Bernardi, ricopre i seguenti incarichi esterni alla cooperativa:
• Amministratore del Consorzio La Valdocco, dal 1998
•
Membro del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Animazione e Territorio (A&T) dalla
costituzione (18.12.2001) e Presidente della stessa dal 20.07.2007
•
Vicepresidente della Cooperativa Piccoli Progetti (PIPRO’) dalla costituzione (17.07.2008)
Altri amministratori ricoprono i seguenti incarichi esterni alla cooperativa:
•
Patrizia Signorino: membro del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Animazione e Territorio (A&T)
dalla costituzione (18.12.2001) e Vicepresidente della stessa dal 20.07.2007; Vicepresidente della
Cooperativa Pietra Alta Servizi (PAS) dal 16.04.2003
•
Gianluca Bacco: Presidente della Cooperativa Pietra Alta Servizi (PAS) dal 20.07.2007
•
Tiziana Monticone: membro del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Pietra Alta Servizi (PAS) dal
20.07.2007
•
Valerio Scarca: membro del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Animazione e Territorio (A&T) dal
20.07.2007
Compensi corrisposti pro capite
Le cifre indicate sono cifre lorde annue.
per l’attività collegiale, ad ogni membro del CdA:
2007
€ 1.344,33
2008
invariato
2009
invariato
al Presidente per incarico continuativo (oltre all’inquadramento come dirigente):
2007
2008
2009
€ 672,17
invariato
invariato
al Vicepresidente: non è più corrisposto compenso dal novembre 1997
Riunioni nell’anno in esame
Dalla costituzione del Consorzio LA VALDOCCO (16/10/96) i Consigli di Amministrazione delle Cooperative e Consorzi
aderenti si riuniscono congiuntamente, affrontando insieme i temi comuni, mentre i singoli CdA decidono in merito a
questioni specifiche. Nelle verbalizzazioni i consiglieri delle altre società sono registrati come invitati permanenti.
Nell’anno in corso, sulla base della media annua del numero di riunioni verbalizzate (che sono state 71), si è verificata
una frequenza media settimanale delle riunioni.
Argomenti trattati nelle riunioni dell’anno in esame, con indicazione del numero di volte
La tabella che segue ci informa del numero di volte in cui il CdA ha affrontato argomenti legati alle aree tematiche
specificate. I temi indicati nella singola area tematica sono solo esemplificativi, non intendono informare circa gli effettivi
argomenti discussi nelle riunioni del CdA.
argomenti
Area Sociale:
•
ammissione, recesso, decadenza, esclusione dei soci e richieste presentate dai soci
•
convocazione assemblee e predisposizione relativo ordine del giorno
•
esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea
•
convocazione delle riunioni sociali
•
redazione dello Statuto, delle delibere e dei regolamenti previsti dallo statuto per sottoporli all’approvazione
dell’assemblea
•
redazione dei bilanci d’esercizio, note integrative e documentazione informativa
•
definizioni della missione aziendale e delle linee strategiche circa formazione ed informazione sociale
Area Finanziaria:
•
reperimento delle risorse necessarie per garantire il buon funzionamento dell’impresa
•
esame e ratifica degli atti del DG e DA
•
definizione dei tassi di interesse dei prestiti sociali
•
assunzione di obbligazioni
•
decisione circa investimenti mobiliari ed immobiliari di rilevante entità
Area Commerciale:
•
definizione di piani di consolidamento e sviluppo della società all’interno degli orientamenti delineati dalla
Società consortile
•
decisione circa l’acquisizione di nuove commesse di servizi di consistente entità (>500 mil. o nuovi territori)
•
decisione circa la dismissione di servizi acquisiti di consistente entità
•
decisione circa adesioni a consorzi o raggruppamenti d’impresa
Area Gestionale:
•
approvazione di bilanci preventivi
•
decisione circa i servizi d’impresa da richiedere alla Società Consortile ed il relativo onere (servizi comuni
ripartiti)
•
definizione criteri per la determinazione delle risorse umane e materiali nelle UdS
•
determinazione dei compensi per incarichi continuativi di amministratori
•
determinazione della remunerazione delle prestazioni lavorative, indennità, premi incarico ed altre spettanze
ai soci
Area Organizzazione:
•
definizione dei piani di integrazione tra le UdS e i servizi richiesti alla società consortile
•
decisione in merito ai principali processi aziendali
•
definizione della struttura, ruoli, responsabilità nell’organizzazione
•
definizione di metodi, strumenti, risorse per garantire la qualità nell’organizzazione e nei servizi finali
Area rappresentanza:
•
delibera le deleghe in materia di società consortile
•
attribuisce le deleghe per la partecipazione nelle Assemblee delle società cui aderiamo
N°
186
17
1
6
2
2
1.7.2. Collegio Sindacale
Secondo il Regolamento Interno delle Prestazioni Lavorative dei Soci, il Collegio Sindacale può essere chiamato a far da
arbitro in relazione all’iter disciplinare prima di intraprendere vie legali. Non è mai stato attivato al riguardo.
Il Collegio fu completamente rinnovato il 28/11/2004, per l’adeguamento ai nuovi requisiti richiesti dalle nuove norme del
Codice Civile. Ne fanno parte: Gabriella Geromin – Presidente, Paola Scaffidi Domianello e Maurizio Cisi – Sindaci
Effettivi; Franca Di Cairano e Stefano Beltritti– Sindaci Supplenti.
E’ stato il primo mandato in cui sono stati nominati sindaci donne, con una presenza di maggioranza.
L’ultima nomina del Collegio è avvenuta il 13.05.2007. Il mandato in corso termina con l’Assemblea di approvazione del
Bilancio in esame.
Si riportano di seguito alcuni estratti dagli articoli dello Statuto in vigore dal 09.07.09 relativi al Collegio.
Art. 44
Il Collegio Sindacale, ove necessario ai sensi dell’art. 2477 del codice civile e ai sensi dell’art. 2543 del codice civile,
oppure ove nominato dall'assemblea, si compone di tre Sindaci Effettivi e due supplenti, tutti in possesso dei requisiti di
legge, dura in carica per tre esercizi, scadendo alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio
relativo al terzo esercizio della carica ed è rieleggibile.
Il Presidente del Collegio Sindacale è nominato dall'Assemblea. (…)
Art. 45
Il Collegio Sindacale, ai sensi dell’art. 2403 del codice civile, vigila sull’osservanza della legge e dello statuto, sul
rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo,
amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo corretto funzionamento.
Ove possibile ai sensi dell’articolo 2409 bis del codice civile, il Collegio Sindacale esercita, inoltre, il controllo contabile.
In tal caso i Sindaci devono essere scelti tra i soggetti iscritti tra i Revisori contabili istituiti presso il Ministero della
Giustizia.
I Sindaci sono tenuti ad intervenire alle Assemblee ed alle sedute del Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio Sindacale accerta la regolare tenuta della contabilità e la corrispondenza del bilancio alle risultanze dei libri
contabili e delle scritture.
Di ogni ispezione, anche individuale, dovrà compilarsi verbale da inserirsi nell’apposito libro.
Per quanto non espressamente previsto nel presente Statuto, si applicano al Collegio Sindacale tutte le disposizioni
previste in materia di Collegio Sindacale della Società per azioni.
Art.46
Il controllo contabile viene esercitato dal Collegio Sindacale, se nominato, nei limiti e nei casi di cui all'articolo 2409 bis
C.C. ultimo comma. (…)
Numero componenti e loro ripartizione tra le categorie di soci
TOT
1
2
3
0
0
3
1
2008
2009
invariato
F
invariato
N.ro membri
di cui:
n. soci lavoratori
n. soci non lavor.
n. esterni
2007
M
2
Sindaci presenti con continuità da più di un mandato
2007
2008
2009
3
3
3
Compensi corrisposti pro capite
Le cifre indicate sono cifre lorde annue.
2007
2008
2009
4.066,88
Sindaci effettivi
6.100,31
Presidente
invariato
invariato
1.7.3. Assemblea
L’assemblea è la forma istituzionale di partecipazione da parte dei soci. Tenuto conto del fatto che l’89% della nostra
base sociale è costituito da soci lavoratori e che quasi il 92% degli occupati è altrettanto costituito da soci lavoratori,
l’assemblea è lo strumento principe di partecipazione “di coloro che hanno prestato la propria opera presso l’impresa
sociale, sia a titolo professionale sia a titolo volontario” e nei confronti dei quali il Decreto Legislativo n. 155 del 2006,
attuativo della Legge n. 118 del 2005 “Disciplina dell’Impresa Sociale”, prevede all’art. 12 l’obbligo di introdurre forme di
coinvolgimento:
“Per coinvolgimento deve intendersi qualsiasi meccanismo, ivi comprese l’informazione, la consultazione o la
partecipazione, mediante il quale i lavoratori e destinatari dell’attività possono esercitare un’influenza sulle decisioni che
devono essere adottate nell’ambito dell’impresa, almeno in relazione alle questioni che incidano direttamente sulle
condizioni di lavoro e sulla qualità dei beni e servizi prodotti o scambiati”.
Già la Legge n. 142 del 2001 “Revisione della legislazione in materia cooperativistica, con particolare riferimento alla
posizione del socio lavoratore”, all’art. 1 comma 2, aveva individuato le seguenti caratteristiche specifiche della figura del
socio lavoratore:
“I soci lavoratori di cooperativa:
a) concorrono alla gestione dell'impresa partecipando alla formazione degli organi sociali e alla definizione
della struttura di direzione e conduzione dell'impresa;
b) partecipano alla elaborazione di programmi di sviluppo e alle decisioni concernenti le scelte strategiche,
nonché alla realizzazione dei processi produttivi dell'azienda;
c) contribuiscono alla formazione del capitale sociale e partecipano al rischio d'impresa, ai risultati economici
ed alle decisioni sulla loro destinazione;
d) mettono a disposizione le proprie capacità professionali anche in relazione al tipo e allo stato dell'attività
svolta, nonché alla quantità delle prestazioni di lavoro disponibili per la cooperativa stessa.”
La partecipazione societaria del socio lavoratore lo pone nella condizione di avere giuridicamente riconosciuti specifici
ambiti di esercizio di poteri di scelta e di controllo che vengono concretamente esercitati proprio nell’assemblea.
Infatti lo Statuto in vigore, approvato il 09/07/2009, coerentemente con la legislazione vigente, attribuisce i seguenti
poteri all’assemblea dei soci:
Art. 37- Assemblea ordinaria –
All’Assemblea ordinaria è inderogabilmente attribuito il potere di:
approvare il bilancio consuntivo dell’esercizio sociale ed eventualmente il bilancio preventivo;
deliberare sulla destinazione degli eventuali utili e sulla copertura delle perdite;
deliberare sulla determinazione del sovrapprezzo;
procedere alla nomina e revoca degli organi sociali;
deliberare l’eventuale compenso da corrispondersi agli Amministratori per la loro attività collegiale e determinare il
compenso annuale dei sindaci e del revisore;
deliberare sulla responsabilità degli amministratori, dei sindaci e del revisore;
deliberare sulla destinazione dei fondi eventualmente accantonati per fini di mutualità;
deliberare sull'eventuale erogazione di ristorni;
deliberare sulle domande di ammissione non accolte dal Consiglio;
deliberare sull'approvazione dei regolamenti interni;
delibera, all’occorrenza, piani di crisi aziendale con previsioni atte a farvi fronte, nel rispetto delle disposizioni
dell’apposito regolamento e dalle leggi vigenti in materia;
delibera la corresponsione di eventuali trattamenti economici ulteriori, a titolo di maggiorazione retributiva, secondo
le modalità stabilite in accordi stipulati ai sensi della L.142/01 o s.m.i..
L'Assemblea ordinaria, inoltre, delibera su tutti gli altri oggetti attribuiti dalla Legge o dallo statuto alla competenza
dell’Assemblea.
Art.38 - Assemblea straordinaria –
All'assemblea straordinaria è attribuito il potere di deliberare:
sulle modifiche dell'atto costitutivo e dello statuto sociale, comprese quelle che riguardano le clausole mutualistiche
(art. 2514 C.C.), sulla proroga della durata o sullo scioglimento anticipato della società, ad eccezione delle
seguenti materie espressamente riservate dal presente statuto alla competenza del consiglio di amministrazione: la
fusione nei casi previsti dagli articoli 2505 e 2505 bis del codice civile; l’istituzione o la soppressione di sedi
secondarie; gli adeguamenti dello statuto alle disposizioni normative, il trasferimento della sede sociale nel territorio
nazionale;
sulla nomina, sulla sostituzione e sui poteri dei liquidatori;
sull'emissione di nuove azioni destinate ai soci finanziatori, ed il conseguente aumento del capitale sociale;
su ogni altra materia espressamente attribuita dalla Legge alla sua competenza.
A tutela degli interessi dei soci lavoratori della cooperativa, sono previsti dallo statuto, in conformità alle disposizioni di
legge, dei limiti alla presenza o al voto di altre categorie di soci, portatori di altri interessi, potenzialmente in contrasto con
quelli del socio lavoratore che in una cooperativa sociale di lavoro rappresenta la tipologia di socio che realizza in via
prioritaria lo scopo sociale della cooperativa ed il correlato scambio mutualistico. Tali limitazioni sono le seguenti:
Art. 5: “Il numero dei soci volontari non può superare la metà del numero complessivo dei soci.”
Art. 21: ”A ciascun socio finanziatore è attribuito un numero di voti proporzionale al numero delle azioni
sottoscritte, con le modalità stabilite dalla delibera di emissione e relativo regolamento.
La delibera di emissione delle azioni destinate ai soci finanziatori ed il relativo regolamento indicheranno
eventuali privilegi relativi ai diritti amministrativi.
Ad ogni socio sovventore che abbia sottoscritto e versato il numero minimo di azioni stabilito dal Consiglio
di Amministrazione ai sensi dell'art. 42 del presente Statuto spetta un voto. Per ogni ulteriore sottoscrizione
e versamento del numero minimo di azioni, il socio sovventore avrà diritto ad un ulteriore voto fino al
massimo di cinque voti.
L'esercizio del diritto di voto è regolato dall'art. 2370 c.c.
Ai soci ordinari non possono essere attribuiti voti in qualità di sottoscrittori di strumenti finanziari.
I voti complessivamente attribuiti ai soci finanziatori non devono superare il terzo dei voti spettanti
all'insieme dei soci presenti o rappresentati in ciascuna Assemblea. Qualora, per qualunque motivo, si
superi tale limite, i voti dei soci finanziatori saranno ricondotti automaticamente entro la misura consentita,
applicando un coefficiente correttivo determinato dal rapporto tra il numero massimo dei voti ad essi
attribuibili per legge e il numero di voti da essi portato.”
Il coinvolgimento dei lavoratori però non si limita nella nostra cooperativa agli ambiti istituzionali. A livello di
organizzazione aziendale il coinvolgimento dei lavoratori è prassi consolidata: ma per tale aspetto si rimanda al
paragrafo 1.4. al punto “la rete dei servizi”.
Nella nostra cooperativa le assemblee sono il più delle volte anticipate da riunioni sociali (vedi successivo paragrafo
1.6.1.) nelle quali vengono affrontati i temi che saranno successivamente oggetto di discussione e/o voto all’ordine del
giorno. Qualche volta il dibattito assembleare è preceduto anche dalla diffusione, attraverso il Bollettino (vedi successivo
paragrafo 1.6.2.), dei documenti da esaminare.
La possibilità di assemblee separate, previste dal CC, era stata oggetto dei lavori di una commissione nominata ad hoc
nell’Assemblea del 21.09.2003. La commissione era composta dai seguenti soci lavoratori nominati in rappresentanza
delle realtà territoriali in cui opera la Cooperativa: Cristina Navone per Asti, Gianluca Bacco per Biella, Anna Lidia
Giacardi per Cuneo, Nicola D'Amato per Moncalieri/Nichelino, Walter Alesina per Chivasso, Claudio Muto per Torino,
Renzo Marino per Pinerolo. Nell’Assemblea del 25.01.2004 la commissione presentò un regolamento di funzionamento
delle assemblee separate, ma la proposta di introdurle non fu approvata: l’Assemblea si espresse con voto contrario con
194 voti su 268 votanti.
La tabella che segue indica il numero delle assemblee che si sono svolte nell’anno indicato
2007
2008
2009
1
2
3
Si riporta l’elenco delle date e odg delle Assemblee degli ultimi anni:
data
2007:
o.d.g.
1.
13/05/07
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Esame e approvazione del Bilancio al 31/12/2006, con relativi Allegati, Nota Integrativa, Relazioni
del Consiglio di Amministrazione; lettura della relazione del Collegio Sindacale e della Società di
Revisione
Nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale
Compensi ad amministratori e sindaci
Variazioni statutarie ai sensi della L. 118/2005 e del D.Lgs. 155/2006: integrazione nella
denominazione della locuzione “Impresa Sociale”
Nomina Società di Revisione
Nomina rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
Varie ed eventuali
2008:
1.
2.
25/05/08
18/10/08
3.
4.
1.
2.
3.
4.
5.
Riconoscimento ristorno ai soci
Esame e approvazione del Bilancio al 31/12/2007, con relativi Allegati, Nota Integrativa,
Relazione del Consiglio di Amministrazione, e del Bilancio Sociale; lettura della relazione del
Collegio Sindacale e della Società di Revisione
Compensi agli amministratori per l’esercizio 2008
Varie ed eventuali
Analisi bilancio consuntivo primo semestre
Rinnovo contrattuale e relative deliberazioni
Regolamento interno prestazioni lavorative dei soci
Definizione numero minimo di azioni ai sensi dell’art. 36 dello Statuto
Varie ed eventuali
2009:
23/05/2009
09/07/2009
straordinaria
07/11/2009
1. Esame e approvazione del Bilancio al 31/12/2008, con relativi Nota Integrativa, Relazioni del
Consiglio di Amministrazione e del Bilancio Sociale; lettura della relazione del Collegio Sindacale e
della Società di Revisione
2. Compensi agli amministratori per l’esercizio 2009
3. Nomina rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sul lavoro
4. Numero minimo azioni per ogni tipologia di soci
5. Bilancio di previsione 2009 e relative deliberazioni
6. Varie ed eventuali
1. Emissione strumenti finanziari
2. Modifiche statutarie
3. Varie ed eventuali
1. Analisi bilancio consuntivo primo semestre
2. Rinnovo contrattuale e relative deliberazioni
3. Percorso di definizione candidature per il Rinnovo Cariche
4. Definizione numero minimo di azioni ai sensi dell’art.. 36 dello Statuto
5. Relazione commissione sicurezza sul lavoro (T.U. 81/2008)
6. Trent’anni nel duemiladieci
7. Varie ed eventuali
Nell’Assemblea dei soci del 07.11.2009 è stata approvata a maggioranza la proposta del Consiglio di Amministrazione di
provvedere con gli importi netti relativi al pagamento dell’ERT 2008 ad acquistare azioni di Azioni di Socio
Sovventore.
Il Consiglio di Amministrazione motivò la propria proposta in considerazione della sostenibilità economica degli oneri
derivanti dal riconoscimento di tale istituto contrattuale, ma, insieme, con la difficoltà di reperire la liquidità necessaria al
suo pagamento e tenuto conto dell' impatto di tipo finanziario che avrebbe avuto, aggravando la situazione di criticità
già in essere.
L’assemblea del 29.01.2010 ha formalizzato l’aumento di capitale collegato alle adesioni individuali da parte dei soci alla
deliberazione assembleare del 07.11.2009.
Si sono registrati i seguenti risultati: 923 soci lavoratori hanno aderito alla delibera dell’Assemblea per un totale di €
117.661,74, mentre 56 soci lavoratori non hanno, per un totale di € 7.978,38.
Partecipazione nelle Assemblee:
I dati che seguono sono tratti dai verbali delle Assemblee, su cui vengono riportati nelle fasi preliminari. Agli atti vengono
conservati gli elenchi dei soci aventi diritto o meno al voto e le deleghe pervenute.
La percentuale di partecipazione (colonna “% partecipazione”) è calcolata:
nella colonna “presenti su iscritti” è indicata la percentuale risultante dal numero di tutti i soci presenti, sul totale
iscritti al libro soci (con o senza diritto di voto)
nella colonna “votanti su aventi diritto” è indicata la percentuale risultante dal n° dei soci presenti o rappresentati con
delega, aventi diritto al voto, sul totale dei soci aventi diritto al voto (soci con anzianità di tre mesi ed in regola con il
versamento del capitale sociale)
Data
13/05/2007
soci ordinari
soci della sezione
speciale
soci sovventori
25/05/2008
soci ordinari
soci della sezione
speciale
soci sovventori
18/10/2008
soci ordinari
soci della sezione
speciale
soci sovventori
23/05/2009
da libro soci:
aventi diritto
iscritti
al voto
n.ro soci
presenti
votanti
% partecipazione
presenti
votanti su
su iscritti
aventi diritto
702
665
114
179
16,24%
26,92%
301
222
3
4
1%
1,80%
118
118
10
14
8,47%
11,86%
816
752
119
180
14,59%
23,93%
347
300
3
5
0,86%
1,66%
121
116
5
6
4,13%
5,17%
867
809
173
263
19,95%
32,50%
411
337
6
5
1,46%
1,48%
116
111
3
2
2,60%
1,80%
soci ordinari
984
927
137
197
13,92%
21,25%
soci della sezione
speciale
339
255
8
6
2,36%
2,35%
soci sovventori
161
160
7
7
4,34%
4,37%
09/07/2009
soci ordinari
998
968
33
33
3,30%
3,40%
soci della sezione
speciale
371
302
1
1
0,26%
0,33%
soci sovventori
163
162
0
0
0%
0%
07/11/2009
soci ordinari
1016
973
108
144
10,62%
14,80%
soci della sezione
speciale
379
305
2
1
0,52%
0,32%
soci sovventori
166
163
2
2
1,20%
1,22%
1.8. Altre forme di informazione, partecipazione sociale o di promozione
1.8.1. Riunioni sociali
Le riunioni sociali non vengono verbalizzate. I dati relativi alla loro convocazione di seguito riportati sono tratti dai verbali
del Consiglio di Amministrazione, che le convoca, o dal Bollettino che ne pubblicizza la convocazione stessa. Dal 2007 la
stessa riunione sociale viene ripetuta, con lo stesso ordine del giorno, in più sezioni, normalmente territoriali, al fine di
favorire la partecipazione dei soci. In tal caso nella tabella che segue la riunione con lo stesso ordine del giorno viene
contata comunque 1 volta sola.
data (*per sezioni soci)
2007
2008
2009
4
2
4
o.d.g.
Si riporta di seguito l’elenco delle date e odg delle riunioni sociali degli ultimi tre anni. L’asterisco a fianco della data
indica che la riunione è stata ripetuta in più sessioni.
2007:
marzo-aprile*
maggio *
novembre-dicembre
La Cooperativa e la Comunità Locale: problemi e prospettive
Informazioni sul TFR
Varie ed eventuali
Servizi domiciliari in accreditamento
Varie ed eventuali
Bilancio al 30.09.2007 e pre consuntivo 2007
Aggiornamenti circa il rinnovo del CCNL delle cooperative sociali
Progetto “SIAMO DI QUI”
Aumento capitale sociale: l’iniziativa volontaria “sotto sopra”
Varie ed eventuali
2008:
maggio
settembre-ottobre
2009:
febbraio-marzo*
aprile
maggio*
ottobre/novembre*
Trattativa rinnovo del CCNL delle cooperative sociali
Presentazione bilancio 2007
Varie ed eventuali
in preparazione dell’assemblea ordinaria dei soci del 18 ottobre
Situazione economica-finanziaria 2008-2009
"Oss operante effettivamente in servizi e strutture socio-sanitarie"
Guardare oltre: 2010 trent’anni di Cooperativa Animazione Valdocco
Varie ed eventuali
Situazione educatori
Varie ed eventuali
in preparazione dell’assemblea ordinaria dei soci del 23 maggio
Chivasso: Oltre “Veramente mi chiamo Filippo”: una rete di servizi per disabili e una comunità
che accoglie.
Pinerolo: la nuova DGR su "riordino delle prestazioni di assistenza tutelare socio-sanitaria".
Torino: Servizi per la disabilità: nuovi scenari per l’accreditamento.
Ivrea: Verso una rete di sostegno ai minori e alle loro famiglie.
Torino: Da “La Palma” a “Perlaluna” passando per il “Cento per centro”: una rete cantierabile?
Moncalieri: residenzialità anziani non-autosufficienti: quali prospettive?
Torino: Servizi animativo-educativi per minori: quali prospettive?
Ronco Biellese: residenzialità anziani non-autosufficienti: quali prospettive?
Cuneo: integrazione pubblico-privato nei servizi territoriali socio-assistenziali e socio-sanitari
Torino: “Pronto”: oltre la sperimentazione.
Borgo Ticino: “Siamo di qui”...da poco tempo: avvio di un lavoro di comunità.
Mondovì: 20 anni nel monregalese: temi per eventi sul territorio
1.8.2. Bollettino interno
Il bollettino è lo strumento di informazione ai soci, capillarmente diffuso. Viene distribuito anche ai dipendenti.
Viene consegnato il 15 di ogni mese in occasione della distribuzione stipendi. Ai soci che non lavorano in cooperativa o
che sono in aspettativa o in maternità viene spedito a casa. Ai soci che hanno dato il loro indirizzo e-mail viene spedito
per posta elettronica.
Da luglio 2006 viene consegnato ai RIO o ad un loro delegato, per tutti i colleghi della Uds. Questo al fine di una più
capillare diffusione del bollettino stesso e di evitare la spedizione a casa di tutti i soci che non lo ritirano entro il 20 del
mese. Il file .pdf del Bollettino viene archiviato nella intranet della cooperativa nel disco: Doclettura\bollettino archivio\.
I contenuti del bollettino sono i seguenti:
notizie dell’attività sociale:
delibere di ammissioni/dimissioni dei soci
convocazione delle Riunioni Sociali e delle Assemblee
verbali delle Assemblee e delle riunioni sociali.
Estratti del bilancio sociale
pubblicizzazione di Circolari Interne relative alla vita lavorativa o sociale
elenco gare cui abbiamo partecipato, con relativi esiti
notizie inserite dalla Direzione Generale: rapporti con esterni, …..
notizie inserite dal Responsabile del Piano di Formazione Aziendale (Beppe Quaglia): iniziative di
formazione, organizzate internamente o da enti esterni
notizie e contributi tecnici inseriti dagli Addetti Tecnici di Direzione (ATD)
notizie dal Responsabile Sevizio Prevenzione e Protezione D.L.gs. 81/2008
notizie inserite dal Responsabile del Sistema Gestione per la Qualità (SGQ)
notizie inserite dalla Direzione Amministrativa: notizie relative al rapporto di lavoro o sociale
notizie provenienti dalle UdS: iniziative cui si invita a partecipare, presentazione dei progetti sul servizio, ecc.
notizie dei corsi organizzati da Forcoop Agenzia Formativa
notizie da Legacoop Regionale, da Legacoop Nazionale e da Legacoop Sociali regionale e nazionale
rassegna stampa: articoli di giornali che parlano delle attività della cooperativa, articoli sul mondo
cooperativo, articoli di interesse generale
Anche per il 2009 il Bollettino è stato redatto dalla Direzione Generale del Consorzio con la sua Segreteria.
2007
2008
2009
10
9
10
A partire dal 2008 sono presenti sul bollettino articoli a cura di Elisa Profico, del “Progetto ufficio Stampa”, che si occupa
di intervistare i responsabili in organizzazione delle UdS in occasione di eventi e manifestazioni sul territorio; nel 2009
sono stati pubblicati 23 suoi articoli.
Inviamo comunicati stampa da pubblicare su:
Legacoop Piemonte (sito)
Legacoopsociali (sito)
Legacoop informazioni (newsletter)
Consorzio 45 – In & For (newsletter)
Vita (newsletter)
In occasione di eventi e manifestazioni aperte al pubblico inoltriamo i comunicati stampa anche alle testate che hanno
maggiore diffusione nei territori coinvolti.
Per eventi di rilevanza regionale inviamo i comunicati a tutte le testate regionali.
1.8.3. Iniziative sociali ludico-aggregative, o di promozione
La festa di Natale
Ormai da qualche anno viene organizzata la festa di Natale per i bambini (e non) dei soci, come momento di
aggregazione ludica. La festa viene organizzata da alcuni operatori che si occupano di animazione all’interno della
nostra Cooperativa e che propongono attività ai bambini dei soci presenti. La prestazione di tali operatori è retribuita. Nel
2009 la festa si è tenuta il 13 dicembre 2009 presso il tendone da circo di Grugliasco.
Il soggiorno estivo
Anche nel 2009 si è organizzato il soggiorno estivo per i bambini (e non) dei soci, denominato “Bimbi al mare”. Si è
svolto dal 31 agosto al 6 settembre 2009 in Liguria a Noli ed ha visto la partecipazione di 19 bambini.
Buoni spesa Novacoop
A partire dal 2008 il Consiglio di Amministrazione ha deciso di utilizzare i buoni di spesa Coop come incentivo per
promuovere la partecipazione alle Assemblee e la raccolta del prestito sociale. E’ stato dato un buono spesa ad ogni
socio che partecipasse alle assemblee della cooperativa e ai soci, non ancora intestatari di libretto prestito, che
decidessero nell’anno di venire in sede per prendere conoscenza delle condizioni di tale raccolta (illustrate nel presente
documento al paragrafo 3.6.1.). I buoni prevedono un massimo di spesa possibile di 300,00 € e uno sconto del 10%. I
dati relativi all’utilizzo di tali buoni sono i seguenti:
n° buoni messi a disposizione da Novacoop
n° buoni consegnati ai soci
n° buoni spesi dai soci
valore spesa media
2008
1000
518
192
€ 122,53
2009
1500
1215
598
€ 91,39
Valori e missione sociale
1.9. Codice Etico di riferimento, Carta Etica interna, Dichiarazione di missione sociale
Codice Etico di riferimento del movimento cooperativo
Vogliamo richiamarci al codice dei principi costitutivo del movimento cooperativo: quello stabilito dal XXXI Congresso
dell’Alleanza Cooperativa Internazionale tenutosi a Manchester nel 1995:
1° Principio: Adesione Libera e Volontaria
Le cooperative sono organizzazioni volontarie aperte a tutti gli individui capaci di usare i servizi offerti e disposti ad
accettare le responsabilità connesse all'adesione, senza alcuna discriminazione sessuale, sociale, razziale, politica o
religiosa.
2° Principio: Controllo Democratico da parte dei Soci
Le cooperative sono organizzazioni democratiche, controllate dai propri soci che partecipano attivamente a stabilirne le
politiche e ad assumere le relative decisioni. Gli uomini e le donne eletti come rappresentanti sono responsabili nei
confronti dei soci. Nelle cooperative di primo grado, i soci hanno gli stessi diritti di voto (una testa, un voto), e le
cooperative di altro grado sono ugualmente organizzate in modo democratico.
3° Principio: Partecipazione economica dei Soci
I soci contribuiscono equamente al capitale delle proprie cooperative e lo controllano democraticamente. Almeno una
parte di questo capitale, è di norma, proprietà comune della cooperative. I soci, generalmente, percepiscono un
compenso limitato, se disponibile, sul capitale sottoscritto come requisito per l'adesione. I soci allocano gli utili per uno o
più dei seguenti scopi: sviluppo della cooperativa, possibilmente creando riserve, parte delle quali almeno dovrebbero
essere indivisibili; benefici per i soci in proporzione alle loro transazioni con la cooperativa stessa, e sostegno ad altre
attività approvate dalla base sociale.
4° Principio: Autonomia ed Indipendenza
Le cooperative sono organizzazioni autonome, autosufficienti, controllate dai soci. Nel caso in cui sottoscrivano accordi
con altre organizzazioni, inclusi i Governi, o ottengano capitale da fonti esterne, le cooperative sono tenute ad assicurare
sempre il controllo democratico da parte dei soci ed a mantenere la loro indipendenza cooperativa.
5° Principio: Educazione, Formazione ed Informazione
Le cooperative forniscono educazione e formazione ai soci, ai rappresentanti eletti, ai dirigenti e lavoratori, così che essi
possano contribuire efficacemente allo sviluppo delle proprie cooperative. Le cooperative inoltre informano il pubblico
generale - in particolare i giovani e gli opinion leaders - sulla natura ed i benefici della cooperazione.
6° Principio: Cooperazione fra cooperative
Le cooperative servono più efficacemente i propri soci e rafforzano il movimento cooperativo lavorando insieme
attraverso strutture locali, regionali, nazionali ed internazionali.
7° Principio: Interesse verso la Comunità
Le cooperative lavorano per lo sviluppo sostenibile delle proprie comunità attraverso politiche approvate dai propri soci.
Da tali principi discende la definizione di cooperativa cui, altrettanto, tentiamo di ispirarci:
Una cooperativa è un'associazione autonoma di individui che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni
economici, sociali e culturali e le proprie aspirazioni attraverso la creazione di una società di proprietà comune e
democraticamente controllata.
Carta Etica
Il 19 settembre 2006 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Carta Etica, presentata all’Assemblea del 1° ottobre
2006, documento poi ulteriormente rivisto dal Consiglio di Amministrazione alla luce di quanto emerso in assemblea e
nuovamente approvato il 24 ottobre 2006.
Oltre a riprendere i principi guida contenuti nello stesso Statuto, la Carta Etica afferma ulteriori principi cui la nostra
Cooperativa intende attenersi:
Organizzazione orientata alle persone
Leadership e coinvolgimento del personale
Approccio basato sui processi
La Carta Etica indica anche principi di comportamento più specifici nei confronti dei propri principali portatori di interesse
(o stakeholders), principi che vengono ripresi nel capitolo 3 del presente Bilancio Sociale, in particolare nella parte
“Relazioni e politiche in essere con ciascuna categoria di stakeholders”:
verso i soci lavoratori e i collaboratori e viceversa
verso i clienti / committenti
verso la pubblica amministrazione
verso i fornitori
verso la collettività
L’attuazione della Carta Etica è affidata ad una Commissione Etica: per la composizione e i compiti ad essa affidati si
rimanda al documento.
La nostra Carta Etica assume inoltre a riferimento i codici deontologici delle figure professionali del nostro settore e
richiama alla necessità del rispetto integrale della documentazione istituzionale collegata alla progettazione ed
erogazione di ciascun servizio.
E’ prevista anche una Commissione tecnico deontologica con compiti di intervento nel caso venga individuato un
comportamento etico-professionale non corretto. Tale commissione è attivata dagli Addetti Tecnici di Direzione, con
funzioni di responsabilità scientifica che, appartenenti al Sistema di Supporto e in staff alla Direzione Generale (vedi
descrizione della struttura organizzativa e organigramma al paragrafo 1.4.), hanno il compito di supportare le équipes di
lavoro nella progettazione, erogazione e verifica del servizio.
I principi guida dichiarati della Carta Etica sono anche i principi ispiratori dichiarati nel Manuale Qualità:
I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
VII.
Organizzazione orientata alle persone
Leadership e coinvolgimento del personale
Approccio basato sui processi
Visione sistemica della gestione aziendale
Sistema Qualità e Miglioramento continuo
Decisioni basate su elementi attendibili e concreti
Rapporto di reciproca utilità
Dichiarazione di Missione
“La nostra è una cooperativa sociale: la nostra missione è di occuparci di esclusione e di disagio sociale, progettando e
gestendo servizi socio sanitari ed educativi.
Lo facciamo per nome e per conto dell’Amministrazione Pubblica locale, espressione della Comunità in cui siamo inseriti,
mettendo a disposizione la nostra professionalità, la nostra creatività ed esercitando il diritto al lavoro e all’impresa.”
1.10.
Oggetto sociale
L’articolo 4 del nostro Statuto esplicita lo scopo e gli obiettivi che la nostra Cooperativa si propone:
“La Cooperativa persegue la funzione sociale, lo scopo e i principi mutualistici senza fini di speculazione privata previsti dall'art. 45 della
Costituzione.
La società, in quanto cooperativa sociale impresa sociale, svolge la propria attività ai sensi dell'art. 1, lettera a) della legge 8 novembre
1991 n. 381 e ai sensi dell'art. 2 del D.Lgvo. 155 del 24.03.06, attuativo della L. 118 del 13.06.05.
Conseguentemente, la cooperativa è considerata, indipendentemente dai requisiti di cui all'articolo 2513 del codice civile, cooperativa a
mutualità prevalente (art. 111-septies disp. att. c.c.) relativamente a tale scopo.
Essa ha lo scopo di perseguire, ai sensi della legge 8 novembre 1991 n. 381, l'interesse generale della comunità alla promozione
umana e all'integrazione sociale, attraverso la gestione di servizi socio-assistenziali, socio-sanitari, sanitari ed educativi, rientranti nella
previsione di cui all'art. 1, primo comma - lett. a) della stessa e ai sensi dell'art. 2 del D.Lgvo. 155 del 24.03.06, attuativo della L. 118
del 13.06.05.
In tal senso l'attività imprenditoriale è orientata anche a realizzare l'inclusione sociale, ossia offrire a cittadini esclusi, "svantaggiati",
opportunità di reinserimento sociale, ridurre il rischio di emarginazione di singoli e gruppi di cittadini, coinvolgere l'intera comunità locale
e gli enti che la rappresentano nell'analisi e nella ricerca di soluzioni dei problemi sociali del territorio.
La cooperativa si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo mondiale ed in rapporto ad essi agisce. Questi principi
sono: la mutualità, la solidarietà, la parità di trattamento, l’assenza di qualsiasi discriminazione, l’essenzialità contrapposta al
consumismo e allo spreco, una giusta distribuzione dei guadagni, un lavoro non strutturato sullo sfruttamento, la priorità dell'uomo sul
denaro, la democrazia interna ed esterna.
La cooperativa intende operare come impresa, mediante la solidale partecipazione della base sociale e di tutto il gruppo sociale che ad
essa fa riferimento, proponendosi di svolgere in modo organizzato e senza fini di lucro un'attività finalizzata:
- alla ricerca di uno sviluppo sostenibile, anche in relazione ad un rapporto equilibrato con l'ambiente
- al superamento di tutte le forme di violenza e di sfruttamento nei rapporti sociali
- alla prevenzione di ogni forma di disagio o di emarginazione.
Inoltre, lo scopo che i soci lavoratori della cooperativa intendono perseguire è quello di ottenere, tramite la gestione in forma associata
e con la prestazione della propria attività lavorativa, continuità di occupazione e le migliori condizioni economiche, sociali, professionali,
instaurando con la cooperativa un ulteriore rapporto di lavoro, in forma subordinata o autonoma, nelle diverse tipologie previste dalla
legge, ovvero in qualsiasi altra forma consenta la legislazione italiana. (…)
La cooperativa si propone, altresì, di partecipare al rafforzamento del Movimento Cooperativo unitario italiano. Per ciò stesso la
cooperativa aderisce alla Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue ed ai suoi organismi periferici nella cui giurisdizione ha la propria
sede sociale. Su deliberazione del consiglio d'amministrazione potrà aderire all'Associazione Nazionale di settore ed alla relativa
Associazione Regionale aderente alla Lega Nazionale Cooperative e Mutue, nonché ad altri organismi economici o sindacali che si
propongano iniziative di attività mutualistiche, cooperativistiche, di lavoro o di servizio.”
1.11.
Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001
A partire dagli obiettivi non raggiunti nel 2008, che riguardavano le aree della Progettazione, Formazione e Gestione
Risorse Umane, si sono definiti i piani di intervento per il 2009-2010, gestiti dalle tre commissioni costituite
permanentemente fin dal 2004 per il monitoraggio e il perseguimento degli obiettivi del piano di miglioramento e
collegate ai 3 macroprocessi principali individuati dalla nostra organizzazione:
Gestione Risorse Economiche (GRE)
Gestione Risorse Umane (GRU)
Gestione Progettazione, Verifica e Valutazione (GPVV)
Queste commissioni sono composte da membri della Direzione Generale (Responsabile di Direzione e/o Addetto tecnico
di Gestione), dal Responsabile del Sistema di Gestione per la Qualità, dal Direttore Amministrativo e da un
rappresentante di ogni funzione coinvolta nel processo da gestire (Ufficio Contabile-finanziario per la Commissione GRE;
Direzione del personale per la Commissione GRU).
Gli obiettivi delle tre commissioni sono definiti dalla Direzione Generale.
La scelta di lavorare per commissioni è tesa a privilegiare l’approccio sistemico ai processi, nonché a promuovere il
coinvolgimento diretto di chi è parte integrante degli stessi processi nell’analisi delle esigenze, nella pianificazione e
predisposizione delle attività e degli strumenti, nella promozione della naturale evoluzione delle nostre modalità di
gestione. Tale scelta è coerente con i principi ispiratori dichiarati nel Manuale Qualità.
COMMISSIONE PROGETTAZIONE VERIFICA VALUTAZIONE (GPVV)
L’attenzione nel 2009 è stata focalizzata ai processi di progettazione e miglioramento relativo alla qualità dei nostri
elaborati progettuali e ci ha portato a definire un format relativo alla costruzione del documento: “Conoscenza del
territorio” e a individuare una procedura di raccolta dati (tramite BS) relativi agli accordi territoriali in essere nelle
Comunità Locali.
Si è inoltre proceduto, in linea con quanto pianificato l’anno scorso, nel progetto di creazione di un Sistema di
valutazione da parte dei familiari dell’utenza del servizio domiciliare, in collaborazione con FEDER CONSUMATORI.
Le azioni individuate nel corso del 2009 sono state:
1.
definizione di procedure di raccolta dati e di protocollo relativamente all’attività di documentazione
probatoria (sempre più spesso richiesta nelle gare d’appalto) su ”accordi territoriali esistenti con enti e
organismi locali”
2.
si è provveduto a formare 9 nuovi auditor interni, relativamente al processo di verifica con l’obiettivo di
intensificare il numero di audit e di diffondere capillarmente, dalla base, il sistema qualità. Il corso si è tenuto a
Torino il 12-13 novembre 2008 e 23 febbraio 2009; vi hanno partecipato: Daniele Elladi, Silvia Ghiglia, Graziella
Bianciotto, Daniele Baldassarri, Vera Iannone, Consuelo Pascale, Cinzia Trabattoni, Mazzurana Frida, Marta
Vanzetti. Il corso aveva come obiettivi l’acquisizione di competenze e metodologie per la pianificazione, la
conduzione e la gestione dei risultati di audit interni in coerenza con le prescrizioni definite nelle UNI EN ISO
9000.
Come obiettivi del Piano di Miglioramento di competenza della commissione per il 2009-10:
a) Si proseguirà con il progetto di valutazione con Feder consumatori, relativamente alla restituzione dei dati
elaborati
b)
Si lavorerà a preventivo sulla mappatura di quei territori nei quali ancora non operiamo ma che la direzione
definirà di interesse strategico, coinvolgendo tirocini universitari
c)
Si lavorerà per aumentare il numero annuo di Audit effettuati (minimo 30), con l’obiettivo di arrivare a 50 audit.
Nel corso del 2009, abbiamo effettuato 37 audit.
GESTIONE RISORSE UMANE (GRU)
Come obiettivi del Piano di Miglioramento di competenza della commissione per il 2009-10 ci si propone:
1. dal punto di vista informatico un deciso miglioramento nella gestione, analisi ed elaborazione dei dati relativi al
personale, verrà dal processo di unificazione delle anagrafiche ad oggi inserite nei nostri vari programmi
gestionali (Paghe, PRMAN, Database Gestione Consorzio). L’anagrafica unica permetterà un più efficace ed
efficiente aggregato dei dati in tempi di elaborazione decisamente ridotti rispetto agli attuali.
Stato dell’arte: rispetto all’allineamento di tutte le anagrafiche si è ancora in una fase di studio…. (compatibilità tra gli
aggiornamenti zucchetti e nostre personalizzazioni già attive, e gestione degli id univoci)
2.
si dovrà riattivare il percorso relativo alla valutazione o autovalutazione delle competenze, lasciato in sospeso
(causa altre priorità) nel corso del 2008, soprattutto relativamente alla valutazione requisiti formativi obbligatori
e competenze necessarie relative alla sicurezza
GESTIONE RISORSE ECONOMICHE (GRE)
Nel corso del 2009 la priorità affidata dalla Direzione Generale al Responsabile Sistema per la Qualità ha riguardato il
processo di gestione risorse economiche.
Terminato il percorso che nel 2007 ha portato il nostro sistema a poter tenere sotto controllo gli indicatori degli obiettivi
relativi ai budget assegnati, abbiamo concluso le attività di riorganizzazione e gestione del processo relativo alle risorse
economiche, in un’ottica di controllo di gestione efficace, attività alle quali ci siamo dedicati negli ultimi 3 anni.
Il 2008 ci ha impegnati nel miglioramento del livello di dettaglio dei dati necessari alla direzione per l’analisi.
Le azioni effettuate nell’anno 2008-2009 sono state:
1) relativamente all’obiettivo di sviluppo su Data Base del controllo di gestione:
rispetto al dettaglio dei dati extracontabili (costo del personale) è stato predisposto un dettaglio totale
mensile per singolo operatore;
rispetto al confronto dei risultati relativi ad anni diversi vi è stata una riscrittura del programma per la
gestione dello storico
2) relativamente alla Scheda Convenzione informatizzata: è stata predisposta una scheda all’interno del Data
Base di gestione del consorzio
3) relativamente alla sperimentazione di nuovi strumenti/modalità per la raccolta dei dati extracontabili:
è stata istituito l’indirizzo di posta elettronica: [email protected] a cui inviare le rendicontazioni
ore e budget delle uds
è stata avviata, ed è in fase di sperimentazione, la rilevazione informatizzata delle presenze degli
operatori nel servizio di assistenza domiciliare in accreditamento a Torino
(attivata in forma definitiva dal 1°trimestre 2010)
4) relativamente al miglioramento dei dati in ingresso per la fatturazione
è stata creata una gestione specifica per fatturazione relativa alla R.S.A. Latour di Moncalieri
è stato progettato un sistema di raccolta dati relativi al lavoro svolto dalle assistenti familiari di
Obiettivo Lavoro, in Raggruppamento Temporaneo di Impresa con la nostra Cooperativa per la
gestione del servizio di assistenza domiciliare in accreditamento a Torino
Come obiettivi del Piano di Miglioramento di competenza della commissione per il 2009-10 ci si propone:
1. l’integrazione del programma Controllo di Gestione con il sistema “Gestione Consorzio” con l’obiettivo di
ottimizzare i flussi di dati in un’ottica di normalizzazione degli stessi, al fine di eliminare definitivamente inutili
doppioni ed allineare le varie tabelle ad oggi in uso.
L’attività ad oggi prevede l’utilizzo di strumenti di gestione che si aggiornano (manualmente e
automaticamente), a seconda della necessità o meno di ottenere dati in “foto ad un dato momento” o in
progressivo continuo.
2. Per migliorare l’attenzione del decisore della spesa del servizio e per dargli un supporto nell’analisi dei dati e
fornirgli delle linee di indirizzo in un’ottica di ottimizzazione delle risorse impiegate, nel 2009 si istituisce una
rendicontazione “Controllo di Gestione” per 40 servizi, selezionati in base al fatturato, personale impiegato, budget
assegnato ed eventuali criticità relative al margine di contribuzione riscontrate nell’anno precedente
Ad oggi non si è ancora implementato completamente questo obiettivo.
Si sono individuati i servizi “a priorità di verifica”, ma il controllo si è svolto solo su base documentale e con cadenza
trimestrale.
Vi è ancora da pianificare un allineamento tra gli appuntamenti di rendicontazione budget con l’ufficio contabilità e quello
con il controllo di gestione.
Ottimizzare gli appuntamenti con i servizi che non rendicontano a Torino
Dedicare più tempo e risorse dell’ufficio a questa attività
L’impegno è di riuscire a mettere a regime quest’attività entro le redazione del documento di controllo di
gestione del 2° Trimestre 2010.
Le azioni di miglioramento effettuate per il raggiungimento degli obiettivi suddetti sono state le seguenti:
a) la creazione di un sistema di gestione storico su base trimestrale nell’arco dello stesso anno
b) la creazione di un sistema di report per l’analisi di confronto tra trimestri di anni diversi e possibilità varie di
individuazione di trend sui singoli centri di costo
c) Per la messa in linea da Gennaio 2009 della Scheda Convenzione su database e la definizione di report di
stampa della stessa scheda, abbiamo mancato l’obiettivo per problemi tecnici di gestione delle maschere di
carico, per cui non si è potuto partire in tempo (gennaio 2009) con lo strumento testato e validato.
La scheda convenzione informatizzata è stata attivata per il 2010.
d) studio della fattibilità e pianificazione dei tempi e dei costi per la realizzazione del sistema di archiviazione ed
elaborazione dati automatizzata delle rendicontazioni inviate dai RIO all’indirizzo [email protected]
Il nuovo sistema è stato approntato, con automatismi che scaricano direttamente su tabelle excel i dati che una volta
elaborati vengono importati nel sistema Controllo di Gestione.
PUNTI DI FORZA: maggior velocità nell’operazione di carico dati
CRITICITA’: salta un filtro di verifica/pulizia del dato ed eventuali errori o incompletezze, sono correggibili solo dopo aver
importato i dati.
AZIONI DI SVILUPPO sicuramente saranno inerenti a:
1. formazione all’analisi e verifica dei dati agli addetti relativamente a;
Elaborazione dato grezzo
Stima
Analisi
2. revisione modello rendicontazione ore con box di carico non modificabili e messaggi di errore.
e)
È stato implementato un sistema informatizzato di elaborazione delle presenze degli operatori del servizio di
assistenza domiciliare in accreditamento a Torino con strumenti gestionali ad hoc
f) Sull’implementazione del sistema relativo al recupero crediti verso clienti privati dell’R.S.A. Latour di Moncalieri,
si è potenziato il sistema di gestione della fatturazione e finalmente è a pieno regime:
Ad oggi mensilmente, si gestisce il preventivo del mese in corso , il consuntivo del mese precedente e si è messa in
linea le tesoreria del programma contabilità agganciandola agli intestatari di fattura di Latour.
Al saldo tra incassato e dovuto si produce anche il dettaglio delle singole fatture…..
Il sollecito automatico è stato abbandonato perché così si entra nel merito del singolo caso ed inoltre, con la nuova
convenzione non c’è più la necessità di dare evidenza oggettiva dei solleciti da girare poi all’ASL.
Infatti il recupero crediti è tutto in capo a noi.
g) Rispetto allo studio della fattibilità dell’implementazione di uno strumento comune e condiviso con Obiettivo
Lavoro per la raccolta ed elaborazione dei dati relativi al servizio di assistenza domiciliare in accreditamento a
Torino, si è giunti alla definizione di un file adatto alle elaborazioni che ci necessitano
ATTIVITA’ dell’UFF. SISTEMA di GESTIONE della QUALITA’:
A) CERTIFICAZIONE ISO
A novembre 2009, a seguito della Verifica Ispettiva del Cermet siamo passati alla nuova norma ISO 9001:2008
I processi di sistema sottoposti ad audit sono stati:
1. DIREZIONE: Politica, Riesame della Direzione, Obiettivi, Analisi dei dati, Soddisfazione del cliente, Registrazioni
2. SISTEMA GESTIONE QUALITÀ: Analisi manuale, scheda tecnica, gestione documenti, Verifiche ispettive, Non
conformità, Reclami, Azioni correttive e preventive
3. RGP: Gestione delle risorse umane, infrastrutture , attrezzature, controllo fornitori, controllo materiale/servizi
approvvigionati
4. RDD E ATD : Requisiti cliente + progettazione
5. COMUNICAZIONE: interna ed esterna
Uds sottoposte ad audit:
1. M. Eureka Cirié
2. SM Via Posto 5 Chivasso
3. Contratto di quartiere via Ghedini Torino
4. CD AISM Strada del Fortino Torino
5. D. CD “Vita Nuova” via Tesso Torino
ESITO: 2 Non Conformità minori
NC 1 : “Nel servizio CAD – Vita Nuova – non vi è sistematica evidenza della corretta identificazione, gestione e
aggiornamento della documentazione di sistema con particolare riferimento a quella specifica del servizio(es. moduli di
rendicontazione giornaliera delle attività)
NC 2 : “Per il servizio Gruppo Appartamento POSTO 5, non vi è evidenza della gestione delle proprietà del cliente come
ad esempio documenti e libretti personali”
ESITO: 4 Raccomandazioni
SM Via Posto 5 Chivasso
1. si raccomanda una più puntuale registrazione della verifica del possesso dei requisiti/caratteristiche dell’ospite
al suo ingresso
2. si raccomanda una migliore formalizzazione nell’ambito del PEI degli obiettivi, strumenti di verifica e indicatori di
risultato anche al fine di fornire una miglior visibilità dei risultati ottenuti
M. Eureka Cirié
1. Si raccomanda di valutare l’opportunità di monitorare i dati complessivi relativi al raggiungimento degli obiettivi
previsti nei PEI ad ulteriore arricchimento dei dati contenuti nella relazione annuale del servizio
Processo di progettazione
1. Si raccomanda di valutare la possibilità di raccogliere in maniera più omogenea i requisiti espressi dai clienti, al
fine di tenere sotto controllo gli aspetti critici che possono compromettere l’attività di pre-progettazione.
Il giudizio dei nostri valutatori rispetto a:
1. Contesto organizzativo e management:
“il contesto organizzativo risulta decisamente orientato al miglioramento del sistema qualità; la partecipazione dei vari
referenti al processo di verifica è stata decisamente positiva e collaborativi e ha evidenziato una motivazione e una
spinta al miglioramento diventata parte integrante della cultura dell’organizzazione”.
2. Giudizio del RGVI su Peso e gravità dei rilievi:
“I due rilievi emessi sono stati valutati come NC minori in quanto non risultano inficiare l’integrità del sistema nel suo
complesso”.
3. Capacità di Miglioramento e garanzie di Mantenimento della Conformità:
“Le elevate competenze e l’evidente partecipazione al processo di verifica del personale coinvolto danno ottime garanzie
riguardo il mantenimento della conformità e il miglioramento del sistema”.
B) SISTEMA SICUREZZA E CERTIFICAZIONE OH-SAS
Nel corso del 2009 si è cominciato a ragionare sull’innesto di un sistema sicurezza OH-SAS 18000, sull’architettura della
nostra organizzazione e di un modello 231 a corollario.
Avvalendoci della consulenza del consorzio Forcoop, (5 professionisti), abbiamo abbozzato le necessità formali di
conformità ai modelli e ci siamo confrontati rispetto alle soluzioni adottabili, partendo dal presupposto di rendere le
“inevitabili riorganizzazioni” il più ergonomiche possibile.
1.
2.
3.
4.
mantenere i flussi comunicativi in essere;
utilizzare le procedure già in atto;
gestire le risorse già impegnate
integrare in un unico sistema i 3 modelli
C) CONTROLLO DI GESTIONE
Gran parte del tempo lavoro del 2009 dell’uff. Sistema Gestione per la Qualità come da priorità definite dalla Direzione
Generale, è stato dedicato al controllo di gestione, in termini di:
predisposizione e monitoraggio degli strumenti finalizzati al controllo di gestione
formazione delle funzioni deputate ad usarli
supporto per l’immediata risoluzione di problemi tecnici, dubbi e domande di metodo
controllo dei dati in ingresso dalle rendicontazioni Ore & Budget per la produzione dei report trimestrali per
centri di costo
predisposizione di tabelle e query su DB Gestione Consorzio, atte a perseguire gli obiettivi del Piano di
miglioramento demandati alla Commissione GRE.
studi di fattibilità su innovazioni tecnologiche atte a facilitare l’input dei dati necessari alle analisi relative al
Controllo di Gestione
Nel 2009 sono state aumentate risorse dedicate all’ufficio con l’inserimento di 2 part-time nell’ufficio (Consuelo Pascale e
Renzo Marino)
D) AUDITING NEI CONFRONTI DELLE UDS
Da gennaio a dicembre 2009 si sono realizzate le attività descritte nel Piano di miglioramento e relativi obiettivi della
commissione Progettazione Verifica Valutazione rispetto al processo di Verifica che ha visto concludersi il percorso
formativo volto alla costituzione del nuovo gruppo di auditor interni composto da 9 elementi. Coerentemente con
l’obiettivo di svolgere una maggiore e capillare tenuta sotto controllo dei processi di progettazione, monitoraggio e
verifica dei Servizi, la pianificazione delle uds soggette a verifica ha interessato una diversificata scelta delle aree
geografiche, delle tipologie di servizi per destinatari/utenti e organizzazione.
La programmazione degli audit, il calendario e le uds interessate sono stati pianificati di concerto con il Responsabile del
Sistema Qualità, il Gruppo di Verifica è stato composto da 1 Auditor delegato dal RSGQ formato nel 2006 (Valentina
Gentile), dai 9 nuovi Auditor e uno precedentemente formato. Ciascun auditor ha effettuato 2 visite ispettive con il
supporto dell’Auditor delegato e 2 a conduzione automa ed è stato accompagnato dal RGVI nelle fasi di preparazione e
conduzione degli audit:
•
lettura ed analisi della documentazione di progetto rispetto agli obiettivi della VI
•
documentazione/compilazione rapporti di verifica
•
incontro di restituzione dopo la conduzione degli audit e analisi degli elementi di criticità rispetto all’attività
specifica dei nuovi auditor.
L’attività di auditing nei confronti delle uds si è realizzata in n. 37 audit .
Per ciò che riguarda l’attività dell’Ufficio Sistema e Gestione della Qualità e quella di auditing preventivata e presentata
nel piano audit 2009 - 2010 concordato tra RSGQ, RDD e ATD nei confronti delle UDS sono stati oggetto di verifica i
seguenti servizi tenendo conto dell’eterogeneità rispetto alla loro posizione territoriale, tipologia di utenza/destinatari
dell’intervento, organizzazione del servizio e considerando le uds sulle quali fosse programmata per l’anno 2008 la
verifica interna programmata dall’ATD:
Provincia di Cuneo:
A.
Domiciliarità Permanente Ceva, A. Servizio animazione RAF Don Rossi Villanova Mondovì, M. Micronido
Sant'Anna Avagnina Mondovì, D. SIL Ceva
Territorio di Torino e provincia sud-est:
SM. Comunità La Palma di Trofarello, Assistenza Domiciliare Chierese, D. Comunità Berruto Chieri, D. Servizio
appoggio alunni diversamente abili Vinoso, ADD. Casa Verde Volvera AslTO3, M. Centri Aggregazione Beinasco
Borgaretto, D. CD La Trottola Nichelino
Territorio di Torino e provincia nord:
A.
CDA ASLTO 3 Valgioie, A. Accreditamento domiciliarità CIRIE’, M. Eureka Cis Ciriè, D. Pegeas Borgaro
Territorio di Ivrea e Provincia di Biella:
M. pre post scuola e centro estivo S. Maurizio d'Opaglio (servizio chiuso nel corso del 2009), Raf Belletti Bona,
Progetto IN Door-a Baltea Ivrea(servizio chiuso nel corso del 2009), A. RAF Villa S. Giacomo Consorzio Inrete Ivrea,
D. ET Sol Maggiori Ivrea, M. ET Semola Gattinara
Territorio di Torino e provincia est:
T. Progetto Radar Chiasso, D. ET ETA BETA Chivasso, M. I GIRASOLI Torrazza Piemonte, M. CEM Settimo
Torinese, M. ET PATATRAK Chivasso, D. Sfere Chivasso, D. 100 passi Leinì, SM. Perlaluna Chivasso, M. Asilo
Nido Aldomoro Settimo Torinese
Città di Torino:
A.
CDA asl 4 Aurora, M.C.tà Stella Polare Torino, CON Via Traves Lotto 2 - AID Torino, D. Gruppo Appartamento
Cà Dora, M. Isola - Turoad Circoscrizione 2 Torino
Territorio di Asti:
A. Assistenza Domiciliare Comune di Asti
Note metodologiche rispetto alla pianificazione:
In itinere si è ritenuto di adeguare la pianificazione allo stato di erogazione dei Servizi in gestione (Servizi chiusi) e
servizi in cui cambiamenti organizzativi hanno costituito elemento di esclusione in questa fase. Si sono così auditati : M.
ET Semola Gattinara, M. ET Do Minore ed esonerati M. pre post scuola e Centro Estivo S. Maurizio d'Opaglio(servizio
chiuso),A CDA asl 3 Valgioie
Obiettivi del programma di verifica:
a)
b)
c)
d)
e)
progettazione: compilazione, aggiornamento e congruità degli obiettivi della documentazione dei progetti
individualizzati PAI e PEI
tempi di verifica definiti – verifiche in itinere – indicatori di risultato riferiti agli obiettivi generali e specifici
erogazione del servizio: pianificazione delle attività, congruità tra le attività pianificate e gli obiettivi sia
generali del progetto, sia specifici riferiti agli obiettivi predefiniti dei PAI/PEI
rilevazione di soddisfazione: definizione ed utilizzo di strumenti di rilevazione di soddisfazione, sistema di
gestione del reclamo, elaborazione dei risultati
controllo della documentazione: moduli in uso nel servizio e loro codificazione
Gli elementi oggetto delle verifiche ispettive hanno riguardato il controllo e il monitoraggio della progettazione,
verifica e valutazione e relativi strumenti adottati da parte delle unità di servizio. Attenzione particolare è stata
dedicata alla progettazione individuale (PAI e PEI), alla pianificazione delle attività ed al monitoraggio in itinere
dei contenuti che riguardano obiettivi, strategie operative, indicatori di risultato attesi, identificati dai gruppi di
lavoro e riferiti alle prese in carico degli utenti.
Obiettivo trasversale degli audit:
fotografare la realtà operativa attraverso l’analisi della documentazione prendendo in esame il progetto
complessivo di ciascun servizio, i PEI/PAI relativi agli utenti, le relazioni intermedie di andamento degli
stessi.
Al fine di perseguire tale obiettivo è stato significativo il percorso di formazione verso la conoscenza da parte
degli auditor degli elementi caratterizzanti le uds prese in esame e l’analisi sistemica della documentazione e
del processo di erogazione:
lettura ed analisi della documentazione di progetto consegnata in gara d’appalto
lettura ed analisi di eventuali verifiche intermedie e riprogettazioni
attraverso il racconto del servizio, gli auditor hanno individuato insieme all’équipe gli elementi che
costituiscono gli strumenti di lavoro già in uso oppure quelli ancora da costruirsi
analisi della conformità tra il progetto complessivo, la percezione dell’équipe in merito a strumenti
progettuali utilizzati, la rilevazione dell’effettivo uso degli elementi progettuali come strumenti di lavoro
operativi.
Risultati delle verifiche :
I Rapporti di verifica ed i loro contenuti si presentano come strumenti di lavoro all’interno del percorso formativo dei
nuovi auditor, pertanto l’analisi dei dati è il risultato della rielaborazione dell’esperienza. In merito alle non conformità,
n. 33 registrate si evidenziano:
la mancanza del piano attività
la mancanza di indicatori di verifica
l’aggiornamento e la presenza dei PAI/PEI
la modulistica non codificata
I 52 punti deboli riscontrati nelle uds sottoposte a verifica riguardano gli stessi punti della norma rispetto alla
progettazione segnalati come non conformità e ne descrivono la momentanea inadeguatezza, inefficacia o non
completezza.
Il dato riferito alla registrazione dei risultati sui questionari di soddisfazione sistema cliente non è riconducibile alla
funzione del RIO/UDS.
AZIONI CORRETTIVE
Le azioni correttive hanno riguardato 9 delle uds auditate rispetto a percorsi formativi a cura degli ATD sulla
creazione di strumenti adeguati per:
•
stesura dei PEI con gli aggiornamenti previsti
•
la pianificazione delle attività
•
gli indicatori
Aspetti innovativi
La pianificazione dei nuovi audit per l’anno 2010- 2011 terrà conto degli aspetti riscontrati dagli auditor durante il corso
di formazione :
modifica e aggiornamento della lista di controllo
modifica e aggiornamento del rapporto di verifica: inserimento punti di forza
implementazione dell’oggetto della verifica
rielaborazione dei dati su base i informatica
costituzione di un gruppo di lavoro auditor permanente
Programmazione strategica di medio-lungo termine e politiche di breve termine
Programmazione strategica di medio-lungo termine
Il rapporto con le comunità locali
Le comunità locali sono le destinatarie delle nostre attività imprenditoriali.
La nostra cooperativa interviene attualmente in 36 comunità locali (identificate nei distretti sanitari e/o nelle associazioni
di comuni per la gestione degli interventi sociali) di cinque province del Piemonte: Torino, Cuneo, Biella, Asti, Novara e
Vercelli.
Il tema del rapporto tra comunità locali e la nostra cooperativa è il tema generatore delle riflessioni sul senso e la
missione del nostro agire cooperativo ovvero di come realizziamo in concreto “lo scopo di perseguire l'interesse generale
della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini” (L. 381/91).
Abbiamo attivato risorse per:
partecipare ai lavori dei Piani di Zona, ai coordinamenti spontanei, a comitati di varia natura, realizzando una
buona presenza ai vari tavoli di consultazione/concertazione (paragrafo 3.8.3.):
realizzare un’attenzione sempre maggiore alle azioni di comunicazione: sia quelle sviluppate dalle singole
équipes di lavoro (paragrafo 3.3.4.):, sia quella di sistema ovvero la campagna comunicativa “Siamo di qui”,
iniziata nel 2008 e che termina con la produzione del calendario 2010 (paragrafo “Iniziative di coinvolgimento
delle comunità locali” all’interno del paragrafo 3.10):.
Far crescere l’identità del socio
Dalla relazione sulla gestione di accompagnamento al bilancio 2009:
“Ogni persona lavorando mette in gioco in cooperativa la propria professionalità, la propria socialità e i propri soldi.
Le relazioni che ognuno di noi ha e che costituiscono la prpria rete sociale sono il “patrimonio” più prezioso che in
cooperativa aumenta con l’ingresso di un nuovo socio: nuove ricchezze che fanno la differenza.
Quando queste reti si condividono diventano fattore di successo e vantaggio competitivo.
Il socio mette a disposizioni le sue reti quando si sente socio.
Non è così scontato per i nuovi soci.
Molti si avvicinano alla cooperativa perché può offrire loro un lavoro, hanno sentito dire che la Valdocco è un “buon
datore di lavoro” e che si riceve lo stipendio ogni mese.
Ma non è così immediata l’idea di cooperativa, di essere socio, proprietario pro-tempore dello strumento che mi dà
lavoro. (“Sono socio e lavoro alla Valdocco.”)
Col tempo insieme si cresce.
Questa continua ad essere la sfida identitaria del futuro.”
La formazione professionale
La nostra cooperativa ha sempre creduto nella formazione professionale ed in questi anni ha:
incentivato l’accesso ai corsi di riqualificazione per l’acquisizione del titolo professionale (paragrafo 3.2.4.):
superando il limite stabilito dal CCNL ai permessi per la riqualificazione
riconoscendo un vantaggio retributivo a chi frequenta corsi di riqualificazione
predisposto un Piano della Formazione Aziendale (paragrafo 3.2.6.):
La sicurezza sul lavoro e la collegata certificazione BS OHSAS 18001
Il Consiglio di Amministrazione ha attivato una commissione in materia di sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo di
certificare entro il 2010 un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro, secondo lo standard BS
OHSAS 18001: 2007.
I sistemi di gestione
La nostra cooperativa è stata la prima cooperativa sociale piemontese a certificare la propria attività secondo lo standard
UNI EN ISO 9001.
Abbiamo superato resistenze interne che diffidavano della fattibilità e dell’opportunità di adeguare standard nati
nell’ambito della produzione dei beni ad un contesto dove il “bene” prodotto è un “servizio relazionale tra persone” e in
cui la soddisfazione del cliente deve tener conto sia della pluralità dei “clienti” coinvolti, sia di servizi in cui gli obiettivi
dell’intervento sono tutt’altro che la soddisfazione dell’utente nella condizione iniziale della sua presa in carico.
Abbiamo superato le diffidenze esterne, partner e competitors, che si interrogavano sull’opportunità di un “bollino” tanto
costoso in termini monetari, ma soprattutto organizzativi.
Abbiamo superato la tentazione di renderlo un “male innocuo” limitandone l’impatto il più possibile.
Abbiamo fatto grandi sforzi per integrare nella prassi gestionale ed operativa quelle che sono le metodologie più
convincenti dello standard UNI EN ISO 9001, piegandolo alle esigenze di una qualità che non è di prodotto.
La scommessa che ci proponiamo ancora è di integrare i due sistemi UNI EN ISO 9001 e BS OHSAS 18001, in un unico
sistema di gestione, nel quale inserire anche gli elementi correlati al sistema di prevenzione degli illeciti ai sensi del
D.L.gs 231/2001, di cui nel corso del 2009 abbiamo iniziato ad occuparci.
Gli investimenti immobiliari
Da molti anni i Consigli di Amministrazione che si sono succeduti alla guida della nostra Cooperativa hanno sempre
confermato una scelta caratterizzante la propria programmazione strategica: quella di effettuare investimenti immobiliari
finalizzati alle attività produttive. La relazione sulla gestione che accompagna i bilanci ha sempre motivato in modo molto
forte tale scelta: “Le opportunità di sviluppo in cooperativa aumentano se cresce la disponibilità dei “mezzi di
produzione”. La possibilità di disporre di immobili quali sedi dei servizi aumenta il vantaggio competitivo della
cooperativa, tanto più in un momento in cui si consolida da parte della pubblica amministrazione la scelta
dell’accreditamento con la richiesta esplicita al gestore di mettere a disposizione le sedi dell’attività.
Anche l’esercizio 2009 registra l’ulteriore consolidamento del patrimonio immobiliare per effetto dell’acquisizione di 2
nuovi immobili ed in particolare, di quello sito a Torino, in V. Pinerolo n. 19/21, del valore di € 1.175.000,00.
Con il bilancio 2008 venne effettuata la rivalutazione, ai soli fini civilistici, di tutti gli immobili presenti nelle categorie
“fabbricati commerciali” e “fabbricati civili”, così come reso possibile dall’art. 15 D.L. 29/11/2008 n. 185. La rivalutazione
fu calcolata sul valore degli immobili al netto degli ammortamenti al 31/12/2008.
L’effetto della rivalutazione, nonché scopo della normativa che l’ha resa possibile, è stato quello di permettere alle
imprese di iscrivere a bilancio gli immobili posseduti alla data del 31/12/2008 al loro valore di mercato, mostrando così
l’effettiva consistenza del proprio patrimonio. A seguito di questa rivalutazione il patrimonio immobiliare è aumentato di
del 61% nel 2008 rispetto al 2007.
I valori della tabella che segue sono al lordo degli ammortamenti.
€
2007
2008
2009
7.351.423
11.828.496
13.656.431
La dotazione di nuove tecnologie
Anche rispetto alle tecnologie dell’informazione la nostra cooperativa è sempre stata molto attenta. L’informatizzazione
ha raggiunto quasi l’81% delle uds, mentre il 78% dei responsabili in organizzazione (RIO) è dotato di cellulare. Gli uffici
di V. Le Chiuse, sede anche del Consorzio La Valdocco, sono dotati di 47 postazioni di lavoro collegate in rete, onde
facilitare la condivisione di risorse hardware, software e documentazione. Alcune sedi amministrative e di servizi sono a
loro volta collegate in rete con V. Le Chiuse, onde estendere loro i benefici del collegamento: Mondovì, Biella,
Moncalieri, Grugliasco, alcune sedi in Torino. Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio La Valdocco ha deciso di
investire in un programma di archiviazione documentale, anche sostitutiva degli archivi cartacei secondo la normativa
vigente, che la nostra cooperativa ha fortemente sostenuto.
Il consolidamento del capitale sociale
E’ sempre stata parte della politica della nostra cooperativa lo sforzo al consolidamento del capitale, in funzione delle
politiche di investimento e di crescita adottate.
“…attrarre altre risorse finanziarie, intercettando investimenti di risparmiatori che possano vedere nella cooperativa
un’alternativa “buona” a strumenti di investimento tradizionali.”
Di qui le campagne per l’acquisto di Azioni di Socio Sovventore e le politiche di remunerazione del capitale e del prestito
sociali.
Il capitale che si chiede di versare al nuovo socio ordinario non è mai stato “simbolico”. Fa parte di quegli aspetti di
crescita della coscienza imprenditoriale che non costano poca fatica, né al nuovo socio, né a chi (gli altri soci) ha il
compito di far crescere tale coscienza.
Investimenti finanziari dei soci in prestito sociale
“Primi tra tutti a pensare alla cooperativa come il posto dove depositare i propri risparmi non possiamo che essere noi
stessi, soci della cooperativa!” E’ uno slogan presente anch’esso da molti anni nelle relazioni dei Consigli di
Amministrazione della nostra cooperativa che hanno sempre ritenuto preferibile dirottare ai soci stessi risorse che
inevitabilmente sarebbero finite a finanziatori esterni, visti i ritardi di pagamento da parte dei committenti pubblici.
Il prestito sociale, conseguentemente, è sempre stato incentivato, coscienti che “Le attività di autofinanziamento ci
aiuteranno a migliorare il nostro rating per ottenere, a migliori condizioni, l’ampliamento degli affidamenti da parte degli
istituti di credito”.
Il successo che registrano le operazioni collegate all’acquisto delle Azioni di Socio Sovventore e al Prestito Sociale,
denotano la fiducia che i soci prestatori, sovventori e finanziatori hanno nel progetto sociale della propria cooperativa,
investendo nel capitale di rischio o accantonando i propri risparmi in cooperativa e consentendo alla società di reperire
liquidità migliorando contestualmente il proprio rating onde migliorare anche le condizioni di accesso al credito esterno
(vedi paragrafi 3.1.2., 3.1.6.).
Politiche di breve termine
La politica della crescita
L’incremento del valore della produzione ha caratterizzato di anno in anno i trent’anni della nostra cooperativa. Sono stati
pochi gli anni di “tregua”. Un grafico a linea può ben rappresentare lo sviluppo in crescita che abbiamo avuto.
E’ stata una scelta, anche se qualche volta i risultati hanno superato le aspettative.
Spesso le relazioni sulla gestione hanno affermato che i risultati positivi di bilancio sono stati realizzati grazie alla
crescita registrata dal valore della produzione: l’aumento del valore della produzione ha compensato l’aumento dei costi,
ed in particolare l’aumento del costo del lavoro, non adeguatamente riconosciuto dalla revisione prezzi degli affidamenti
in essere. Anche per questo esercizio il Consiglio di Amministrazione lo afferma: “Siamo riusciti a crescere, più di ogni
prudente aspettativa e questo ci ha consentito di ottenere un sostanziale pareggio tra ciò che abbiamo prodotto e
venduto e ciò che abbiamo speso per produrre i servizi che eroghiamo a favore delle comunità locali. I benefici della
crescita sono stati tutti assorbiti dai maggiori costi derivanti dagli adeguamenti economici previsti dal nostro Contratto di
Lavoro di riferimento.…… Guardando già al futuro, ………..Prudenza e preoccupazioni sono d’obbligo, tenuto conto che
dalle prime proiezioni non raggiungeremo nel 2010 i livelli di crescita registrati nel 2009 e sono ancora tutte in salita,
ulteriori ed estenuanti, le strade per ottenere gli adeguamenti di tariffe e canoni dei servizi che eroghiamo.”
Obiettivi del Sistema di gestione per la Qualità
INDICATORE
funzione
emittente
1. L’efficacia nella
partecipazione alle gare
1.1 % posizionamenti progettazione 1° e 2° posto
per gare con DDP in continuità
1.2 % posizionamenti progettazione 1° e 2° posto
per gare con DDP nuove
DG
2. L’efficacia della
progettazione dei servizi
% Progetti Individuali aggiornati
RdD
RIO
DG
RdD
OBIETTIVI
3. La soddisfazione del
cliente committente
4. La soddisfazione degli
operatori
funzione
soglia di
presidiante soddisfazione
100%
RdD
RdD
5.2 n° ore dedicate incontri/ore previste
non realizzato*
90%
86%
91%
92%
40%
40%
raggiunto
BS 3.3.1.
46,25% 57,14%
raggiunto
raggiunto
BS 3.4.1.
88%
93%
96%
raggiunto
36,85% 37,50% 40,18%
<14%
18%
12,38% 9,69%
>3,5 anni
6 anni
1 mese
5 anni 4 anni 4
3 mesi mesi
100%
88%
90,63% 94,74%
RdD
70%
86%
94%
100%
BS 3.2.4.
raggiunto
non raggiunto
raggiunto
RIO
minimo 2 per
ogni uds
NO
NO
NO
BS 3.3.4.
non raggiunto
5.4 Individuazione e avvio di collaborazione con
Organizzazioni dell’Utenza
DG
RdD
minimo 1 per
comunità locale
NO
NO
NO
BS 3.3.5.
non raggiunto
RdD+Resp.
Form. Tecn. Az.
RIO
100%
69,6%
71%
64,5
BS 3.1.2.
non realizzato
Resp.
Form.
Tecn.
Az.
80%
100%
97,54%
100%
albo strutturato
DG
RGP
RdD
RIO
757
354
294
SI/NO
NO
NO
NO
114,03
100,18
95,2
**
8.2 +/- % ore
raggiunto
BS 3.2.5.
140
>90%
<100%
8.3 budget previsionale complessivo
1° riunione di DG dopo
l’assemblea di bilancio
Scheda Convenzione e 1°
Coroc dopo assemblea di
bilancio
1° riunione di DG dopo
l’assemblea di bilancio
1° riunione di DG dopo
l’assemblea di bilancio
raggiunto
RdD
6.2 formazione ruolo (16 ore medie annue x RIO)
contesto della
comunicazione
raggiunto
BS 3.9.2.
8.1 +/- % economico
9. La qualità dei servizi
erogati (affidabilità per il
cliente committente)
fonte dei stato obiettivo
dati
per il 2009
5.3 Partecipazione o promozione ad eventi e feste
del territorio
6.3 formazione uso strumenti (totale ore di docenza)
8. Il controllo dei budget
assegnati
41%
DG
DG+RdD
7. La gestione
collaboratori/tecnici
99%
54%
>25%
6.1 formazione in ingresso (modulo addestramento
introduttivo)
6. La formazione degli
operatori
100%
80%
4.1 Permanenza in Coop (indice)
4.3 Valore anzianità media (indice)
5. La partecipazione
attiva della cooperativa
nella comunità locale
100%
30%
80%
5.1 n° rappresentanza nei territori in cui
operiamo/totale tavoli di zona
dato
2009
BS 3.4.2.
3.2 % soddisfazione espressa
DG
dato
2008
ATD
3.1 % questionari restituiti
4.2 Turn over (indice)
dato
2007
raggiunto
implement.
non raggiunto
informatica
raggiunto
programma
103,41 100,02 100,02 di gestione non raggiunto
contabilità
105,03 100,004 100,003
non raggiunto
1° riunione di DG dopo
l’assemblea di bilancio
Scheda Convenzione e 1°
Coroc dopo assemblea di
bilancio
1° riunione di DG dopo
l’assemblea di bilancio
Scheda Convenzione e 1°
Coroc dopo assem. di
bilancio
1° riunione di DG dopo
l’assemblea di bilancio
1° riunione di DG dopo
l’assemblea di bilancio
Scheda Convenzione e 1°
Coroc dopo assemblea di
bilancio
riunione di approvazione del
bilancio da presentare in
assemblea
*il non raggiungimento è dovuto ad un’unica gara relativa al pre post scuola e centri estivi di S.Maurizio d’Opaglio, con importo sul triennio di €215.000
**esprime la percentuale di utilizzo del budget; è calcolato: (totale speso x 100) : (budget assegnato)
almeno il 90% dei ricavi complessivi deve essere
costituito da servizi già gestiti negli anni precedenti
CdA
DG
>90%
96,27%
114%
111%
BS 1.1.2.
raggiunto
2. VALORE AGGIUNTO
Costruzione e distribuzione del valore aggiunto (capacità di produrre ricchezza) La struttura dello schema di riclassificazione del valore aggiunto che segue è un adattamento dello schema definito all’interno di un gruppo di lavoro di cooperative sociali B
piemontesi, aderenti alle centrali Legacoop e Confcooperative, coinvolte dal progetto Retiqual, un progetto finanziato dal F.S.E. Lo schema, una riclassificazione delle voci del
bilancio civilistico, intendeva originariamente far emergere elementi caratterizzanti la specifica tipologia delle cooperative sociali B.
La versione che di seguito si propone, depurata delle specificità collegate alla tipologia B delle cooperative sociali è tesa a fornire, attraverso la riaggregazione dei dati provenienti dal
bilancio civilistico, informazioni specifiche non ottenibili altrimenti, per esempio:
tipologie della Pubblica Amministrazione fonte di ricavi ed eventuali contributi
privilegiamento o meno dei fornitori non profit
prevalenza o meno del lavoro dei soci (per le cooperative sociali la prevalenza non è un obbligo normativo, tanto più quindi diventa interessante verificarla)
Lo schema è strutturato in due parti:
Costruzione della ricchezza
Distribuzione della ricchezza
A partire dal valore della produzione totale si detraggono le voci di costo divise tra
fornitori profit e non profit; si detraggono quindi gli elementi finanziari e straordinari
di reddito nonché gli ammortamenti, ottenendo la “ricchezza distribuibile” a
disposizione della cooperativa
Nella seconda parte dello schema si evidenzia tra quali pubblici di riferimento
(=stakeholder) la “ricchezza distribuibile” viene divisa
Lo schema riporta nell’ultima colonna il riferimento della singola voce alla voce del bilancio civilistico da cui è tratta.
Nella prima sezione dello schema di riclassificazione “La costruzione della ricchezza”, la colonna con il simbolo “%” è riferita all’anno in esame e indica la percentuale occupata dalla
singola sottovoce sul totale della voce di appartenenza, a parte il Valore Aggiunto Globale Netto la cui percentuale è calcolata sul valore della produzione complessivo.
Costruzione della ricchezza
importo 2007 importo 2008 importo 2009 % rif. bil. CE
A. Valore della produzione
1.
Ricavi da Pubblica Amministrazione
28.873.289,40 34.210.775,59 39.648.346,59
25.839.489,87 30.662.652,06 34.985.021,12 88,2
3.A
3.A
1.1. Ricavi da PA
25.705.891,02 30.514.953,39 34.589.749,13 98,9
9.032.531,58 11.335.994,21 13.360.541,51 38,2
8.942.511,66 10.227.637,80 11.701.219,70 33,4
7.003.670,58 8.067.512,50 8.810.964,45 25,2
727.177,20
883.808,88
717.023,47 2,0
133.598,85
147.698,67
395.271,99 1,1
27.666,00
66.069,78
272.414,23 0,8
12.100,00
49.600,87
122.497,76 0,4
3.A.1
3.A.1
3.A.1
3.A.1
3.A.1
3.A.5.a
3.A.5.a
3.A.5.a
1.2. Contributi da PA
-
Ricavi da ASL
Ricavi da Consorzi Socio Assistenziali
Ricavi da Comuni
Ricavi da altri Enti Pubblici
2. Ricavi da profit
Contributi da Consorzi Socio Assistenziali
Contributi da Comuni
Contributi dalla Regione
2.1. Ricavi da profit cliente finale
93.832,85
162.865,61
32.028,02
415.066,37
360,00 0,0
1.755.853,48 4,4
3.A.5.a
3.A
141.512,29
254.904,66
1.332.449,24 75,9
3.A.1
2.2. Ricavi da profit cliente intermedio di commessa da Pubblica
Amministrazione
3. Ricavi da organizzazioni del terzo settore e della cooperazione
21.353,32
735.965,16
160.161,71
719.527,89
423.404,24 24,1
504.508,25 1,3
3.A.1
3.A
3.1. Ricavi da organizzazioni del terzo settore e della cooperazione cliente
finale
604.241,06
684.664,47
480.694,24 95,3
3.A.1
49.298,33
82.425,77
1.757.584,16
4.716,37
34.863,42
0,00
1.952.221,55
12.853,64
2.600,00
0
0
372.668,23
B Costi /consumo di produzione e gestione (B1+B2)
B1. Costi /consumo di produzione e gestione da profit
1. Acquisti di materie prime
2. Costi per servizi
2.1. Costi per servizi amministrativi
2.2. Costi per servizi dell’attività tipica
2.3. Costi per esternalizzazione dell’attività tipica
2.4 Costi per servizi di somministrazione di lavoro
2.5. Costi per formazione
- [meno] Contributi da Pubblica Amministrazione
- [meno] Contributi da profit
3. Costi per godimento di beni di terzi
3.2. Ricavi da organizzazioni del terzo settore e della cooperazione cliente
intermedio di commessa da PA
3.3. Contributi da organizzazioni del terzo settore e della cooperazione
4. Ricavi da persone fisiche
5. Altri ricavi non caratteristici
6. Donazioni (compreso 5 per mille)
7. Variazioni e rimanenze
8. Altri ricavi
4. Altri costi (…)
B2. Costi /consumo di produzione e gestione da economia sociale
1. Acquisti di materie prime
2. Costi per servizi
2.1. Costi per servizi amministrativi
2.2. Costi per servizi dell’attività tipica
2.3. Costi per esternalizzazione dell’attività tipica
2.4 Costi per servizi di somministrazione di lavoro
2.5. Costi per formazione
23.814,01
0,00
2.063.757,80
4.884,03
5.658,14
445.854,08
4,7
0,0
5,2
0,0
0,0
0 0,0
328.663,77 0,8
3.A.5.b
7.183.552,32
4.613.473,26
7.318.817,40
4.661.148,27
9.080.048,22 22,9
5.779.573,78 63,7
3.B
3.B
736.910,73
2.887.455,49
691.565,31
1.947.827,75
780.235,39
3.286.266,08
839.446,86
2.024.056,90
724.439,88
4.324.903,47
947.287,73
2.742.377,99
0
0
0
99.585,61
148.476,82
48.235,61
374.526,71
178.551,30
456.686,45
0
0
0
0
0
0
315.851,14
396.010,39
396.235,38
673.255,90
2.570.079,06
198.636,41
2.657.669,13
0
0
2.537.227,74
1.371.498,07
1.120.737,57
2.647.780,63
1.432.842,42
1.187.962,04
44.992,10
26.976,17
8,0
47,6
10,4
30,2
0,0
2,0
5,0
0,0
0,0
4,4
333.995,05 3,7
3.300.474,44 8,3
0 0,0
3.299.044,44 8,3
1.507.880,07 3,8
1.617.406,87 4,1
0,0
0,0
173.757,50 0,4
3.A.1
3.A.5.a
3.A.1
3.A.5.a
3.B.6
3.B.7
3.B.7
3.B.7
3.B.7
3.B.9.e
3.B.7
3.B.8
3.B.13,
3.B.14
3.B.6
3.B.6
3.B.7
3.B.7
3.B.7
3.B.9.e
3.B.7
- [meno] Contributi da organizzazioni del terzo settore e della cooperazione
3. Costi per godimento di beni di terzi
4. Altri costi
0
0
32.851,32
0
0
9.888,50
0 0,0
0 0,0
1.430,00 0,0
3.B.8
3.B.13,
3.B.14
0,0
Valore aggiunto gestione caratteristica (A-B)
C. Elementi finanziari e straordinari di reddito
Valore aggiunto globale (A-B±C)
21.689.737,08 26.891.958,19 30.568.298,37 77,1
37.002,24
30.848,63
21.726.739,32 26.922.806,82 30.616.702,12 77,2
D. Ammortamenti e svalutazioni da immobilizzazioni
500.988,27
522.095,78
Ammortamenti e svalutazioni da immobilizzazioni
- [meno] Contributi per ammortamenti
a.
Contributi da Pubblica Amministrazione
b.
Contributi da profit
c.
Contributi da organizzazioni del terzo settore e della cooperazione
500.988,27
522.095,78
0
0
0
0
0
0
0
0
Valore aggiunto globale netto/Ricchezza distribuibile (A-B±C-D)
48.403,75 0,1
3.C.15
3.C.16
3.E.20
694.804,98 1,8
694.804,98 1,8
0 0,0
0 0,0
0 0,0
0 0,0
3.B.10
21.225.751,05 26.400.711,04 29.921.897,14 75,5
Nella seconda sezione dello schema di riclassificazione “La distribuzione della ricchezza”, la colonna con il simbolo “%” è riferita all’anno in esame e indica la percentuale occupata
dalla singola voce sul totale della voce “ricchezza distribuibile”.
Distribuzione della ricchezza
importo 2007 importo 2008 importo 2009
%
Valore aggiunto globale netto/Ricchezza distribuibile
21.225.751,05 26.400.711,04 29.921.897,14
E. Ricchezza distribuita ai soci lavoratori
17.683.685,23 22.394.341,40 25.586.559,47 85,5
E1. Ricchezza distribuita ai soci lavoratori (con contratti di lavoro
subordinato)
17.340.170,59 22.255.347,07 25.523.029,53 85,3
- [meno] Eventuali contributi da parte della PA relativi al costo del lavoro
E2. Ricchezza distribuita ai soci lavoratori (con contratti di lavoro diversi da
quello subordinato)
0
0
0 0,0
152.523,82
138.994,33
63.529,94 0,2
rif. bil. CE
3.B.9
3.B.7-3.B.9
E3 Ristorno destinato ad aumento di capitale sociale
F. Ricchezza distribuita ai lavoratori non soci
F1. Ricchezza distribuita ai lavoratori non soci (con contratti di lavoro
subordinato)
- [meno] Eventuali contributi da parte della PA relativi al costo del lavoro
F2. Ricchezza distribuita ai lavoratori non soci (con contratti di lavoro
diversi da quello subordinato)
G. Ricchezza distribuita a soci per altri istituti
Remunerazione del capitale sociale
Aumento gratuito di capitale sociale
190.990,82
0
0 0,0
2.444.505,21
2.790.113,24
3.022.602,33 10,1
790.858,05
707.881,21
1.193.316,66 4,0
0
0
0 0,0
1.653.647,16
2.082.232,03
1.829.285,67 6,1
170.692,37
208.071,43
227.394,29 0,8
32.035,91
60.925,03
83.927,16 0,3
2.A.1
3.B.9
3.B.7
2.A.1
0
0
0 0,0
Interessi sul prestito sociale
138.656,46
147.146,40
143.467,13 0,5
3.C.17.d
H. Ricchezza distribuita a finanziatori
304.947,94
446.089,17
417.705,23 1,4
3.C.17.d
Banche e istituti di credito:
199.305,56
299.485,69
250.056,31 0,8
3.C.17.d
21.487,27
92.028,76
110.715,26 0,4
3.C.17.d
a.
Breve/Medio termine (entro due anni)
b.
Lungo termine (oltre i due anni)
Finanziarie del movimento cooperativo e dalla finanza etica
177.818,29
207.456,93
139.341,05 0,5
3.C.17.d
105.642,38
146.603,48
167.648,92
0,6
3.C.17.d
a.
Breve/Medio termine (entro i due anni)
12.271,09
22.963,50
70.390,02 0,2
3.C.17.d
b.
Lungo termine (oltre i due anni)
93.371,29
123.639,98
97.258,90 0,3
3.C.17.d
J. Ricchezza distribuita all'ente pubblico
451.509,17
468.859,36
546.266,94 1,8
Bolli e contratti
40.002,06
45.540,62
50.642,70 0,2
3.B.14
411.507,11
423.318,74
495.624,24 1,7
3.B.14
K. Ricchezza distribuita al movimento cooperativo
58.835,27
56.886,16
63.345,95 0,2
Contributi associativi
48.486,74
53.377,65
58.955,74 0,2
3.B.14
Fondo mutualistico legge 59/92 (3% sull'utile)
10.348,53
3.008,51
4.390,21 0,0
2.B.3
Contributi volontari di sostegno
0
500,00
0,00 0,0
Altro
0
0
0 0,0
111.575,86
36.350,28
58.022,93 0,2
Tasse
0,0
I. Ricchezza trattenuta dall'impresa sociale
Distribuzione della ricchezza
Valore della produzione
Costi di produzione
Ricchezza distribuibile
Ricchezza distribuita ai soci
Ricchezza distribuita ai soci-lavoratori per la
quantità e qualità del lavoro
Ricchezza distribuita ai soci per altri istituti
Ricchezza distribuita ai lavoratori
non soci
Ricchezza distribuita al movimento
cooperativo
Ricchezza distribuita a finanziatori
terzi
Ricchezza distribuita all'ente
pubblico
Ricchezza trattenuta per la
cooperativa
39.648.346,59
9.080.048,22
29.921.897,14
25.813.953,76
Ricchezza
distribuita al
movimento
cooperativo
0%
Ricchezza
distribuita a
finanziatori terzi
1%
Ricchezza
distribuita
all'ente pubblico
2%
25.586.559,47
227.394,29
3.022.602,33
Ricchezza
distribuita ai
lavoratori
non soci
10%
Ricchezza
trattenuta per la
cooperativa
0%
63.345,95
417.705,23
546.266,94
58.022,93
Ricchezza
distribuita ai soci
per altri istituti
1%
Ricchezza
distribuita ai socilavoratori per la
quantità e qualità
del lavoro
86%
3. RELAZIONE SOCIALE
Identificazione degli stakeholders
Illustrazione della mappa
La mappa degli stakholder consente di inquadrare aspetti dell’organizzazione che, se messi in relazione ad altri strumenti di
analisi, permette una lettura della realtà utile a processi di miglioramento.
In particolare:
la mappa degli stk, opportunamente articolata, consente di descrivere il livello del sistema di relazioni
interno/esterno che la cooperativa costruisce. Assumiamo questa binomio consapevoli allo stesso tempo che una
chiara collocazione di chi è interno e di chi è esterno è ormai sempre più difficile e forse nemmeno più utile.
Il sistema delle relazioni non è disgiunto, anzi ne è parte, della più vasta cultura organizzativa, in quanto capace di
raccontarne alcuni tratti (maggior attenzione alla dimensione economica, o di sviluppo, o del lavoro, ecc)
nella sua articolazione e schematizzazione la mappa degli stakholder è anche un testo che racconta dei modi e dei
riferimenti usati; ad esempio la cura con la quale la schematizzazione si realizza, del linguaggio utilizzato e dei
riferimenti scientifici adottati per compilarla. Anche qui la mappa, come testo, racconta della cultura che l’ha prodotta.
Infine la mappa diventa, soprattutto quando costruita e articolata con criteri specifici, un ottimo strumento per la
definizione della strategia di comunicazione. Da questo punto di vista fondamentale diventa il metodo seguito per la
sua costruzione.
La rappresentazione degli stakholder è avvenuta attraverso una mappatura realizzata seguendo questi passi operativi:
a.
elenco degli stakholders individuati
b.
pesatura dei singolo stakholder sulla base di una matrice. La matrice definisce una serie di parametri che
caratterizzano la relazione e il conseguente peso dello stakholder. I parametri fanno riferimento a variabili
quali la natura della relazione, l’effetto della relazione sulle dinamiche economiche, decisionali,
comunicative. Ogni variabile viene pesata a sua volta, ottenendo una media ponderata che attribuisce un
valore al singolo stakholder
c.
collocazione dello stakholder sulla mappa
definito il valore si colloca lo stakholder sulla mappa dove la variabile vicino/lontano definisce il peso
maggiore/minore. Da questo punto di vista possono trovarsi vicini stakholder che sono “esterni”.
Privilegiamo dunque l’influenza che lo stakholder ha nella vita della cooperativa. Allo stesso tempo abbiamo
utilizzato la visualizzazione a cerchi per definire i livelli diversi della variabile vicino/lontano e non per
individuare e definire confini interni/esterni.
Nella descrizione sulla mappa si è inoltre compiuto uno sforzo nel definire lo stakholder con etichette il più possibile
specifiche e meno generiche.
La mappa è stata realizzata in fasi successive che hanno coinvolto in successione temporale diversi tavoli di lavoro:
a.
Gruppo di lavoro costituito dal Direttore Amministrativo, dal consulente per la comunicazione, dal responsabile del
Sistema di Gestione per la Qualità e dal Direttore Generale. Il gruppo ha avuto il compito di avvio della riflessione
redigendo un primo elenco di stakeholders, una prima matrice di pesatura ed una prima attribuzione di pesi. Ha poi
lavorato sulla veste grafica, arrivando a redigere la prima bozza della mappa.
b.
Direzione Generale. Ha esaminato il contributo del gruppo di lavoro intervenendo a sua volta con modifiche nei
singoli step di lavoro preliminari alla redazione della mappa. Ciò ha portato alla seconda bozza della mappa stessa
c.
Consiglio di Amministrazione. Esaminato il lavoro, ha apportato ulteriori modifiche e approvato la mappa nella forma
finale che segue
Relazioni e politiche in essere con ciascuna categoria di stakeholders
3.1. Soci
3.1.1.
Tipologie di soci al 31/12 dell’anno
I dati che seguono sono tratti dal data base dei soci e del personale in forza, gestito dall’ufficio di amministrazione del personale.
Nel 2009 il numero complessivo dei soci è aumentato del 9% rispetto al 2008. L’82% è costituito da donne.
I soci lavoratori, ordinari e speciali, costituiscono l’89% del totale dei soci, a testimonianza della caratterizzazione di
cooperativa di Produzione Lavoro a mutualità prevalente. Per effetto della possibile non contemporaneità
dell’instaurarsi e dello sciogliersi del rapporto sociale e lavorativo il n° dei soci lavoratori ordinari e speciali indicati nel
presente paragrafo non coincide con quanto risultante al paragrafo 4.1., cui si rimanda per la rilevazione specifica dei
soci lavoratori in forza alla data del 31.12. dell’anno.
La nostra politica di ammissione a socio non prevede limitazioni di alcun tipo: le proposte di lavoro che facciamo, nella
normalità dei casi, prevedono la contestuale ammissione a socio speciale, da quando la normativa ne ha introdotto la
figura.
I soci speciali sono tutti persone fisiche, lavoratori (vedi anche al paragrafo successivo 3.1.1.) e sono cresciuti del 4%
rispetto al 2008. Al 31.12.2009 i soci speciali non superano l’un terzo del totale dei soci ordinari (o cooperatori),
rispettando il parametro di legge. Nel grafico invece la percentuale dei soci speciali è calcolata sul totale generale dei
soci.
I soci ordinari (o cooperatori), cresciuti del 12% rispetto al 2008, comprendono soci lavoratori, soci non lavoratori
(categoria “residuale” comprendente alcuni soci fondatori e alcuni ex soci lavoratori che non hanno ancora
formalizzato il passaggio a sovventore) e i soci persone giuridiche.
Il numero dei soci sovventori non è variato rispetto al 2008. Nell’anno in esame 758 soci ordinari persone fisiche sono
in possesso anche di azioni di socio sovventore. Essi non sono conteggiati nel n° dei soci sovventori esposto nella
successiva tabella.
Infine sono presenti 4 soci volontari.
TOT
846
Soci ordinari, di cui
enti giuridici
Soci volontari
Soci sovventori
Soci speciali
TOTALE
Soci
sovventori
Soci ordin. 10%
enti
giuridici
1%
Soci
volontari
0%
Soci ordin.
non
lavorat.
1%
2007
M
158
F
680
2008
TOT
M
979 167
/
47
28
233
1
73
225
979
3
161
281
1424
8
1
120
253
1220
F
804
TOT
1097
8
tipologia di soci
2009
M
F
187 902
8
1
46
46
260
2
4
115
161
235
293
1156 1555
/
2
47
38
274
/
2
114
255
1273
composizione per sesso della compagine
sociale
soci
speciali
19%
uomini
18%
Soci
ordinari
lavoratori
69%
donne
82%
I soci enti (o persone giuridiche) sono di seguito elencati in ordine di anzianità sociale:
Nuova Socialità, di Torino, cooperativa sociale di tipo B, che la nostra Cooperativa ha supportato in fase di
costituzione e avvio, che attualmente ci fornisce i servizi di pulizia presso le nostre numerose sedi, che fa
parte del Consorzio La Valdocco cui anche la nostra cooperativa aderisce
Consorzio La Valdocco, di Torino, consorzio sociale, costituito per formalizzare i rapporti esistenti tra le
cooperative del gruppo La Valdocco; fornisce alle cooperative socie i servizi amministrativi ed è il luogo in cui
si elaborano politiche e strategie comuni
Gamma Delta, di Alessandria, cooperativa sociale di tipo A, ex partner in interventi territoriali rivolti a minori,
in liquidazione
Arca, di Firenze, cooperativa sociale di tipo A, ex partner nel Progetto SOLID YOUTH della nostra
cooperativa. Di fatto non abbiamo più relazioni da anni
Lotta contro l’emarginazione, di Milano, cooperativa sociale di tipo A, ex partner nel Progetto SOLID YOUTH
della nostra cooperativa. Di fatto non abbiamo più relazioni da anni
Consorzio Forcoop, di Torino, consorzio sociale, Agenzia formativa, emanazione della Lega delle
Cooperative. E’ l’Agenzia Formativa a cui ci rivolgiamo in modo privilegiato per la realizzazione delle nostre
attività formative
Animazione e Territorio, cooperativa sociale di tipo A, aderente anch’essa al Consorzio La Valdocco e nostra
partner sul territorio del Cuneese
Pietra Alta Servizi, cooperativa sociale di tipo A, aderente anch’essa al Consorzio La Valdocco e nostra
partner sul territorio del Biellese.
La tabella che segue espone il valore delle partecipazioni possedute dai suddetti enti nella nostra cooperativa per
l’esercizio in esame:
2009
Coop. Nuova Socialità
135.826,90
Cons. La Valdocco
1.485,44
Coop. Gamma Delta
1.485,49
Coop. Arca
1.363,44
Coop. Lotta contro l’emarginazione
1.363,44
Consorzio Forcoop
1.523,55
Coop. Animazione e Territorio
1.523,55
Coop. Pietra Alta Servizi
1.626,66
La tipologia dei soci speciali
Con l’introduzione della tipologia del socio speciale si è instaurato, di fatto, un meccanismo più graduale di
avvicinamento all’adesione sociale. Il nuovo Statuto, modificato il 28.11.2004 alla luce della riforma del Diritto Societario,
ha introdotto all’art. 9 la figura dei soci speciali:
“L'organo amministrativo può ammettere alla categoria dei soci speciali:
coloro che devono completare o integrare la loro formazione professionale in ragione del perseguimento degli
scopi sociali ed economici, in coerenza con le strategie di medio e lungo periodo della cooperativa;
coloro che sono in grado di concorrere, ancorché parzialmente, al raggiungimento degli scopi sociali ed
economici, in coerenza con le strategie di medio e lungo periodo della cooperativa.”
Per i soci speciali lo Statuto prevede limitazioni ai diritti stabiliti per gli altri soci:
“Ai nuovi soci cooperatori ammessi alla sezione dedicata spettano i seguenti diritti, obblighi o limitazioni:
1. hanno diritto di partecipare a tutte le assemblee e di votare soltanto sul punto all’ordine del giorno relativo
all’approvazione del bilancio;
2. non possono essere eletti amministratori.
Hanno diritto all'eventuale ristorno deciso dall'assemblea per i soci lavoratori ma il ristorno ad essi riconosciuto non
dovrà superare il 50% (cinquanta per cento) di quanto riconosciuto agli altri soci lavoratori.
I soci speciali devono adempiere ai doveri inerenti la formazione professionale ovvero devono rispettare gli impegni di
partecipazione all'attività economica della cooperativa ed hanno i doveri previsti per i soci cooperatori ordinari in quanto
compatibili.
I soci speciali possono essere esclusi anche prima della data di scadenza del periodo di formazione od inserimento per
evidente inidoneità manifestatasi durante il periodo di formazione o inserimento.
Per il recesso e l'esclusione e per ogni altro aspetto di disciplina dei soci speciali si applica, in quanto compatibile, la
disciplina prevista per i soci ordinari.”
Al momento dell’ammissione nella sezione speciale, è anche previsto un minor versamento di capitale sociale: per il
2009 è richiesto il versamento di quattro azioni, pari ad € 103,28. Al momento del passaggio a socio ordinario dovranno
poi provvedere ad integrare il proprio capitale fino al versamento dello stesso numero di azioni stabilite per il socio
ordinario, nonché la tassa di ammissione.
Oltre che dallo Statuto, la Sezione Speciale dei Soci è disciplinata, per quanto riguarda i soci lavoratori, dalla delibera
del Consiglio di Amministrazione dell’01.03.2005. Tale delibera stabilisce:
che di norma il nuovo socio lavoratore viene ammesso nella sezione speciale
che la durata massima di permanenza all’interno della sezione speciale è di 5 anni
che già dal secondo anno di appartenenza nella sezione, il CdA potrà ammettere il socio alla sezione ordinaria, se in
possesso dei requisiti professionali previsti dalla LR 1/2004
che la mancata acquisizione dei requisiti professionali previsti dalla L.R. 1/2004 potrà essere motivo di esclusione
che al momento del passaggio alla sezione ordinaria, i soci in formazione dovranno versare, ad integrazione del
proprio capitale, il numero di azioni previste alla data di ammissione nella sezione speciale, per la tipologia di soci
cui è ammesso, nonché la tassa di ammissione.
La tipologia dei soci sovventori
L’Assemblea del 25/06/00 approvò il primo Regolamento Interno dei Soci Sovventori, ratificando quanto proposto dal
Consiglio di Amministrazione del 23/05/00, che aveva anche istituito il Fondo di Potenziamento Aziendale, ai sensi
dell’art. 3 dello Statuto. L’attuale Regolamento interno è stato approvato dall’Assemblea del 23.05.09.
In data 08/05/2008 il Consiglio di Amministrazione ha definito il nuovo Fondo di Potenziamento Aziendale di €
2.000.000,00 collegato al nuovo piano di sviluppo, con scadenza al 31.12.2012.
La singola azione di socio sovventore è pari a € 25,82. Ogni socio deve sottoscriverne almeno 60 azioni, in base a
quanto stabilito dall’Assemblea stessa, ai sensi dell’art. 8 dello Statuto.
Il socio sovventore gode, ai sensi dello Statuto e del relativo Regolamento Interno, dei seguenti vantaggi:
1. Le azioni sono liberamente trasferibili (art. 18 Statuto)
2. Diritto di prelazione, cioè di precedenza, nel rimborso del capitale (art. 17 Statuto)
3. Diritto di postergazione: nella necessità di ricorrere al capitale sociale per la copertura di eventuali perdite, le azioni
dei soci sovventori devono essere utilizzate per ultime (art. 17 Statuto)
4. Privilegio nella ripartizione degli utili: maggiorazione del 2% sul dividendo riconosciuto ai soci cooperatori (art. 17
dello Statuto)
Mentre ha i seguenti doveri:
1. E’ necessario sottoscrivere almeno 60 azioni nominative (delibera dell’Assemblea del 28.11.2004 )
2. E’ necessario provvedere al versamento dell’intero importo sottoscritto, entro un mese dalla sottoscrizione (art. 7
Statuto e art. 6 del Regolamento dei Soci Sovventori)
3. L’eventuale richiesta di vendita delle azioni alla Cooperativa deve avvenire con raccomandata con ricevuta di
ritorno ed indicare il valore delle azioni di cui si richiede il riacquisto (art. 17 Statuto)
Inoltre la L. 59/92, che ha introdotto la figura del socio sovventore, stabilisce che i soci sovventori:
•
non possano avere in Assemblea più di un terzo del numero dei voti spettanti ai soci ordinari (vedi art. 4 comma 2
della L. 59/92, art. 17 dello Statuto, art. 4 del regolamento dei Soci Sovventori)
•
possano essere amministratori della Cooperativa, ma non avere la maggioranza dei voti all’interno del Consiglio di
Amministrazione (vedi art. 4 comma 3 della L. 59/92 e art. 17 dello Statuto).
Dal 2002 il Consiglio di Amministrazione ha avviato la campagna “Sono socio ….. e faccio l’agente finanziario”.
L’iniziativa intende incentivare l’adesione di soci sovventori conosciuti da chi è già socio della cooperativa. Il socio che
presenta un nuovo socio sovventore ottiene un buono d’acquisto del valore di 100,00 €.
Dalla relazione di Bilancio al 31.12.2001:
“Se ogni socio promuovesse l’entrata di un socio sovventore, tra famigliari ed amici, sviluppando partecipazione
allargata all’impresa, anche in cambio di vantaggi finanziari collegati al prestito sociale, sarebbe una condizione
strategica migliore rispetto a capitalizzazioni di privati profit o ad indebitamenti ulteriori nei confronti di istituti di credito.”
Per il 2009 i risultati della campagna sono i seguenti: 2 soci hanno presentato 2 nuovi soci sovventori.
Nel 2007 il Consiglio di Amministrazione ha messo a punto una nuova operazione, tesa a promuovere l’acquisto di
azioni di socio sovventore da parte dei soci lavoratori: l’operazione “Sotto Sopra”. In data 04.06.2007 il Consiglio
introdusse la possibilità da parte del socio lavoratore di chiedere l’anticipo del proprio TFR maturato fino al 31.12.2006
per utilizzarlo per l’acquisto di azioni di socio sovventore. L’obiettivo è quello di rendere più solida la struttura finanziaria
della cooperativa incrementando il proprio capitale sociale. L’operazione “Sotto Sopra” trasforma le risorse legate al
TFR da debito nei confronti dei soci lavoratori a capitale sociale dei soci lavoratori stessi. La tabella che segue illustra le
adesioni che si sono registrate all’operazione da parte dei soci lavoratori negli anni indicati.
n° soci
38
2007
Importo totale
azioni
€ 306.173,56
2008
Importo totale
n° soci
azioni
18
€ 66.047,56
n° soci
32
2009
Importo totale
azioni
€ 191.070,00
Relativamente alla convenienza individuale da parte del socio nell’aderire all’operazione “Sotto Sopra”, mettiamo a
confronto nella tabella che segue l’indice di rivalutazione del TFR con la percentuale di remunerazione che è stata
riconosciuta alle azioni di socio sovventore. Indichiamo l’indice lordo di rivalutazione del TFR poiché la relativa
tassazione è collegata al reddito individuale, con una percentuale minima, in ogni caso, del 23%.
2009
2008
2007
indice rivalutazione
TFR
2,22
3,03
3,48
% remunerazione
Azioni Socio Sovv.
8,1% (netto 7,09%)
8,1% (netto 7,09%)
8,4% (netto 7,35%)
La tabella che segue espone i dati, al 31/12 dell’anno indicato, relativi all’importo totale delle azioni acquistate dai soci
sovventori e alla percentuale di copertura del Fondo per lo sviluppo. Nell’esercizio in esame il valore totale delle azioni
di socio sovventore si è incrementato del 26% rispetto all’anno precedente. La colonna “Tot. valore azioni soci
lavoratori” indica quanto del totale complessivo delle azioni vendute è posseduto da soci lavoratori.
esercizio
2009
2008
2007
3.1.2.
Tot. valore azioni
vendute
€ 1.232.758
€ 978.990
€ 611.365
Importo totale del
Fondo
€ 2.000.000,00
€ 2.000.000,00
€ 774.685,35
% copertura
Fondo
61,64%
48,95%
78,92%
Tot. valore azioni
soci lavoratori
€ 855.313
€ 673.797
€ 306.173
% azioni soci
lavoratori
69,38%
68,83%
50,08%
L’iter di accoglienza del nuovo socio
Ammissione di nuovi soci lavoratori
L’iter di ammissione di un nuovo socio lavoratore, ordinario o speciale, consiste di quattro tappe.
La prima è il colloquio con un addetto della Direzione Amministrativa che gli fornisce informazioni e documentazione
relativamente sia ad aspetti legati al rapporto di lavoro che a quelli sociali:
•
Informazioni:
Descrizione
cooperativa
della
struttura
sociale
della
•
•
•
•
•
Descrizione delle politiche e degli obiettivi della
coop.
Spiegazione della lettera di assunzione e relativi
allegati (compresa informativa e incarico ai sensi
del D.L.gvo 196/2003)
Spiegazione dell’iter da seguire in caso di mutua e
infortunio
Illustrazione modalità per la rilevazione della
presenza lavorativa
Spiegazioni relative al versamento del capitale
sociale
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Statuto
Carta Etica
Ultimo Bilancio Sociale
Organigramma
Regolamento delle prestazioni lavorative dei soci
Manuale sicurezza
Lettera di assunzione e allegati
Procedura per mutua e infortunio
Istruzioni e misure di sicurezza (D.P.S.) in
relazione al trattamento dati degli utenti
Regolamento Prestito Sociale
Documentazione:
Nella seconda tappa il nuovo socio entra nella sua équipe e qui deve essere informato dal RIO in particolare in
relazione al Piano educativo o assistenziale del servizio e, anche qui, ricevere documentazione:
Informazioni:
• Presentazione
del
Servizio
(Illustrazione
Specifiche Tecniche)
• Presentazione colleghi di lavoro e informazione
sul Responsabile di Direzione
• Definizione dell’orario di lavoro
• Presentazione Piani di Lavoro utenti
•
•
•
•
Spiegazione organizzazione, relazione con terzi e
organizzazione del committente
Documentazione:
Progetto del servizio
Documentazione sul servizio
Piani di Lavoro - Programmazione attività
Le tappe fin qui descritte coinvolgono in realtà tutti i nuovi assunti, soci e non soci: sono momenti importanti
dell’inserimento del nuovo lavoratore all’interno dell’impresa.
Nel 2009, 409 dei 633 nuovi assunti, pari al 64,6%, hanno concluso l’iter di addestramento introduttivo, almeno sulla
base di quanto documentato: il nuovo assunto infatti deve restituire all’ufficio di amministrazione del personale un
modulo su cui vengono registrate le fasi dell’avvenuto addestramento sopradescritte: soltanto le suddette 376 persone
hanno restituito tale modulo. Neppure quest’anno abbiamo raggiunto la soglia del 100% definita dal nostro sistema di
Gestione per la Qualità: è da constatare però che il trend è costantemente in crescita (vedi tabella al paragrafo 1.11.)
segnale di un positivo radicarsi dell’attenzione verso tale “formalità”.
Le tappe successive sono invece specifiche del rapporto sociale.
La terza tappa del percorso è l’incontro con un addetto dell’Uff. contabile per il versamento del capitale sociale.
Informazioni generali su questo tema erano già state date al nuovo socio fin dal suo primo incontro, ma questa è la
sede per i dettagli tecnici.
Il capitale sociale che il nuovo socio ordinario deve versare è diventato, a partire da ottobre del 2008, di € 2.478,72 a
seguito della delibera assembleare del 18.10.2008. Deve versare anche una tassa di ammissione che dall’01.02.2007 è
di € 500,00, e che, a differenza del capitale, non è rimborsata.
Siamo coscienti che può essere una difficoltà notevole l’esborso legato al versamento del capitale, ma siamo anche
convinti che lo sforzo richiesto sia fondato nella necessità di dotare l’impresa di mezzi propri che le sono necessari nel
confronto con il mercato (anche creditizio). Per il versamento dei suddetti importi, capitale sociale e tassa di
ammissione, il socio ordinario può ricorrere ad un finanziamento da parte della cooperativa, finanziamento le cui
condizioni sono riportate al paragrafo 3.1.6. del presente Bilancio Sociale, al punto “PRESTITO A SOCI”.
La quarta tappa è “la verifica dell’iter di accompagnamento”. A distanza di qualche mese dall’inizio del rapporto
lavorativo e sociale, il Presidente incontra i nuovi soci in una riunione collettiva in cui verifica la loro soddisfazione in
relazione all’approccio con la nostra cooperativa ed eventualmente interviene con azioni o informazioni correttive. In
questa sede il Presidente consegna ai nuovi soci il cofanetto/scatola creato in occasione del 25° anniversario della
nascita della cooperativa (vedi paragrafo 3.8.2.)
Ammissione di nuovi soci di altre tipologie
In questo caso, un addetto della Direzione Amministrativa incontra il candidato a socio, lo informa sulla nostra
cooperativa e gli consegna la seguente documentazione:
Statuto
Carta Etica
Ultimo Bilancio Sociale
Regolamento Soci Sovventori
Regolamento Prestito Sociale
3.1.3.
Anzianità e appartenenza sociale alla cooperativa
Nell’anno in esame quasi il 26% dei soci ha un’appartenenza sociale di almeno 7 anni.
Anzianità sociale
meno di 3 anni
da 7 a 9 anni
da 3 a 6 anni
oltre i 9
2007 2008 2009
Meno di 3 anni
684
850
861
Da 3 a 6 anni
235
235
286
800
Da 7 a 9 anni
155
165
206
600
Da 10 a 12 anni
93
106
111
400
Più di 12 anni
53
68
91
1000
TOTALE
200
1220 1424 1555
0
2007
3.1.4.
2008
2009
Distribuzione dei soci per fasce d’età nell’anno in esame
Nell’anno in esame quasi il 42% dei soci ha un’età compresa tra i 31 e 40 anni.
n.ro
% sul tot. di 1547
(esclusi gli enti)
dai 18 ai 25 anni
110
7,11
dai 26 ai 30 anni
218
14,09
dai 31 ai 35 anni
313
20,23
dai 36 ai 40 anni
333
21,53
dai 41 ai 45 anni
243
15,71
dai 46 ai 50 anni
162
10,47
oltre i 50 anni
168
10,86
TOTALE
oltre i 50
anni
11%
dai 46 ai 50
anni
10%
dai 18 ai 25
anni
7%
dai 26 ai 30
anni
14%
dai 41 ai 45
anni
16%
età soci
dai 36 ai 40
anni
22%
dai 31 ai 35
anni
20%
1547
3.1.5. I Regolamenti Interni che disciplinano specifici aspetti del rapporto sociale
La nostra Cooperativa ha disciplinato alcuni specifici aspetti del rapporto tra la Cooperativa stessa ed il socio,
approvando in Assemblea i seguenti regolamenti interni:
socio sovventore
ultimo approvato dall’Assemblea del 23.05.09
norma la presenza del socio sovventore all’interno della Cooperativa, con riferimento in particolare, ai suoi diritti
amministrativi e patrimoniali. Al paragrafo 3.1.1. se ne danno ulteriori informazioni
prestazioni lavorative del socio lavoratore
ultimo approvato dall’Assemblea del 18.10.2008
norma la prestazione mutualistica del socio lavoratore all’interno della Cooperativa. Al capitolo 3.2.4. se ne danno
ulteriori informazioni
elettorale
ultimo approvato dall’Assemblea del 02/04/2000
norma l’iter per la raccolta delle candidature per la nomina degli organi sociali (Consiglio di Amministrazione e
Collegio Sindacale). Se ne danno ulteriori informazioni al paragrafo 1.7.
prestito sociale da parte dei soci
ultimo approvato dall’Assemblea del 23/05/2004
norma la raccolta del risparmio tra i soci. Al paragrafo 3.1.6. che segue se ne danno ulteriori informazioni.
3.1.6. Dai dati del bilancio economico
Capitale sociale complessivo della società
Nell’esercizio in esame il capitale è aumentato rispetto all’esercizio precedente del
particolare di:
l’aumento di capitale di € 272.882,50 deliberato dall’Assemblea del 09.07.2009
16,44%, per effetto in
dell’adesione da parte dei soci lavoratori alla campagna “Sotto Sopra” con nuove sottoscrizioni di azioni di
socio sovventore, per un valore complessivo € 191.070,00 (vedi anche paragrafo 3.1.1. al punto “La
tipologia dei soci sovventori”)
della remunerazione delle azioni di socio sovventore prevista dal bilancio al 31.12.2008 e destinata dai
soci all’acquisto di nuove azioni, per un valore complessivo di € 51.975,66
€
2007
2008
2009
2.564.202,46
3.405.253,37
3.964.978,48
Capitale sociale pro-capite
La tabella indica l’importo di capitale che il nuovo socio ordinario è chiamato a versare al momento dell’adesione a
socio.
€
2007
2008
2009
2.117,24
2.478,72
2.478,72
La rivalutazione o aumento gratuito del capitale sociale (applicati ai sensi della L. 59/92)
Da quando l’aumento gratuito fu introdotto con la L. 59 del 1992, e anche prima, quando normative specifiche lo
resero possibile, la nostra cooperativa, in presenza di un utile adeguato e al di fuori dei periodi in cui è stata
impegnata a ricostituire le riserve utilizzate per coprire le perdite, lo ha riconosciuto.
“Gratuito” significa che l’aumento di capitale non è tassato per tutta la durata del rapporto sociale. Al momento
della chiusura del rapporto sociale e dell’effettiva restituzione al socio del suo capitale, gli importi riconosciuti al
socio a titolo di “aumento gratuito” saranno tassati del 12,50%, con trattenuta operata dalla cooperativa che
provvede al relativo versamento allo Stato.
L’ultimo bilancio che riconobbe un aumento gratuito ai soci fu quello chiuso al 31.12.2002.
Remunerazione capitale sociale (applicato ai sensi della L. 59/92)
Da quando l’aumento gratuito fu introdotto con la L. 59 del 1992, la nostra cooperativa, in presenza di un utile
adeguato e al di fuori dei periodi in cui è stata impegnata a ricostituire le riserve utilizzate per coprire le perdite, lo
ha riconosciuto. Negli ultimi anni la remunerazione approvata dall’Assemblea è relativa al solo capitale dei soci
sovventori. L’art. 3 del Regolamento delle Azioni dei Soci Sovventori infatti prevede l’obbligo della remunerazione
delle azioni dei soci sovventori, anche in assenza di remunerazione delle azioni ordinarie, quando l’utile registrato
lo permette; ciò in coerenza con il nostro Statuto (art. 20 e 22).
La tabella che segue riporta:
⇒ il totale lordo della remunerazione consistente nella relativa parte dell’utile registrato a bilancio
⇒ l’importo individuale netto calcolato sul numero di azioni minime che, ad oggi, un nuovo socio
sovventore deve versare, considerate invariate per l’intero l’esercizio (n° 60 azioni, pari ad €
1.549,20)
⇒ la percentuale di remunerazione applicata nel rispetto della normativa vigente
Azioni da socio sovventore
Totale lordo
Importo individuale netto
% di remunerazione
2007
€ 32.035,91
€ 130,15
8,4% (netto
7,35%)
2008
€ 60.925,03
€ 109,80
8,1% (netto
7,09%)
2009
€ 83.927,16
€ 109,80
8,1% (netto
7,09%)
Prestito da soci
Nell’anno in esame il prestito sociale è tornato ad aumentare in modo considerevole: del 15,5% rispetto all’anno
precedente e del 9,4% rispetto al 2005, anno del massimo storico raggiunto prima che si registrassero diminuzioni
(2006 e 2007) o sostanziali tenute (2008). L’importo complessivo continua a testimoniare della fiducia dei soci nei
confronti della propria cooperativa.
€
2005
2006
2007
2008
2009
2.996.223
2.907.870
2.811.519
2.839.733
3.278.999
consistenza del prestito sociale
3.278.999
3.400.000
3.200.000
3.000.000
2.800.000
2.996.223
2.907.870
2.600.000
2.811.519
2.839.733
2007
2008
2.400.000
2.200.000
2.000.000
2005
2006
2009
Il Regolamento Interno relativo al prestito sociale non prevede alcun onere per il socio. Per il ritiro il socio deve
dare un preavviso proporzionale alla cifra che intende ritirare. Gli interessi vengono accreditati d’ufficio all’1/1 di
ogni nuovo anno. La ritenuta sugli interessi riconosciuti, ed il relativo versamento allo Stato, è effettuata dalla
Cooperativa, in sede di accreditamento degli interessi annuali. La politica finora adottata è stata quella di
incentivare la crescita del prestito sociale, ritenendo preferibile destinare gli oneri finanziari, che comunque la
Cooperativa si vede costretta a sostenere (anche per il pesante ritardo nei pagamenti da parte delle
committenze), ai soci piuttosto che agli Istituti di Credito esterni, molto spesso, non disponibili neppure a
concedere finanziamenti. Il tasso massimo riconoscibile è stabilito per legge (art. 13B DPR 601 del 29/9/73) ed è
equiparato al tasso dei buoni fruttiferi postali, aumentato di due punti percentuali.
La Cooperativa, ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs n. 385 del 01/09/1993 e della delibera CICR del 03/03/1994 deve
presentare un rapporto Prestito Sociale / Patrimonio netto inferiore a tre. Al 31/12/2009 questo rapporto è pari a
0,37.
Media pro-capite di prestito sociale
Nell’anno in esame la media pro capite del prestito sociale è aumentata rispetto all’anno precedente del 5,69%.
Nel calcolo sono compresi tutti i soci tranne gli enti.
2007
2008
2009
€ 2.240,53
€ 2.005,46
€ 2.119,58
Tassi praticati
La giacenza costante è la cifra minima invariata nell’anno: non è necessario il vincolo a monte. Sulla giacenza
minima invariata è applicato il tasso più alto.
2007
4,90
netto
4,29
3,90
netto
3,41
Giacenze
annue costanti
Giacenze
fluttuanti
2008
5,38
netto
4,30
4,28
netto
3,42
2009
4,63
netto
3,70
3,53
netto
2,82
Tasso lordo medio annuo bancario su c/c di persona fisica e tasso lordo medio annuo riconosciuto sui BOT
Tale dato, paragonato con i tassi riconosciuti dalla Cooperativa sul prestito sociale, ci permette di verificare la
convenienza per il socio del prestito sociale stesso.
2007
2008
2009
C/C
0,75%
0,10%
0,010%
BOT con scadenza 1 anno
4,09%
4,3%
3,6%
Interessi medi lordi
Nell’anno indicato abbiamo pagato i tassi di interesse riportati nella tabella che segue.
2007
2008
soci per prestito sociale
4,40%
5,14%
5%
banche *
6,22%
9%
2,25%
4%
4%
4%
consociate
2009
* il tasso indicato è quello che ci è praticato da Banca Prossima e Banca Etica con cui più lavoriamo
Oneri finanziari
La tabella che segue espone, oltre che l’importo degli oneri finanziari distinti per destinatari, anche la relativa
percentuale sul totale degli oneri finanziari stessi. Per quanto riguarda le banche, sono comprese le spese e gli
oneri finanziari legati allo scoperto di conto (complessivamente circa il 20% del totale degli oneri finanziari).
Il 2009 inverte il trend registrato negli ultimi anni all’abbassamento della percentuale degli interessi pagati ai soci,
sul totale degli interessi che sosteniamo: siamo passati infatti dal 24,8 al 25,5%, mentre quelli pagati alle banche
sono passati dal 55,8% al 42,1%. Gli interessi verso istituti bancari costituiscono comunque, anche nell’esercizio in
esame, la parte maggiore degli oneri finanziari pagati, nonostante il ridimensionamento di quasi 14 punti
percentuali della loro incidenza.
2007
2008
2009
€
%
€
%
€
ai soci in relazione al prestito sociale
138.656,46
31,2
147.146,40
24,8
143.467,13
25,5
alle banche per finanziamenti
283.460,67
63,9
331.096,91
55,8
236.599,95
42,1
/
/
/
/
/
alle coop. Socie per finanziamenti
%
/
Categorie di soci portatori di prestito sociale
La tabella che segue distingue il totale del prestito sociale tra le diverse categorie di soci e per ogni categoria
indica la percentuale sul totale. Il 2009 registra un aumento del prestito proveniente dai soci lavoratori del 9%; un
aumento dell’1% di quello dei soci non lavoratori e un aumento del 22% di quello dei soci sovventori rispetto
all’anno scorso.
2007
Soci
Lavoratori
2008
%
€
%
€
%
709.155,39
25,2
1.101.588,04
38,8
1.201.419,84
36,6
Non lavor.
300.710,10
10,7
185.781,74
6,5
188.351,33
5,7
Sovventori
1.801.653,69
64,1
1.552.362,80
54,7
1.889.227,59
57,6
TOTALE
2.811.519,18
2.839.732,58
com posizione prestito sociale
2.000.000,00
1.800.000,00
1.600.000,00
1.400.000,00
1.200.000,00
1.000.000,00
800.000,00
600.000,00
400.000,00
200.000,00
-
2009
€
3.278.998,76
Soci lavoratori
Soci non lavoratori
64%
50,5%
58%
55%
43,5%
41%
Soci sovventori
37%
47%
39%
25%
10%
8%
2005
11%
2006
2007
6%
6%
2008
2009
Prestito a soci
Il prestito a favore dei soci è disciplinato da specifica delibera del Consiglio di Amministrazione. L’ultima
temporalmente è del 30.05.2001. Il socio può accedere a tale prestito soltanto una volta durate il suo
rapporto sociale con la Cooperativa. Viene usato da molti per dilazionare il versamento del capitale sociale. Il
massimo dell’importo richiedibile coincide con il capitale sociale sottoscritto. La durata massima del prestito
dipende dalle modalità scelte per la restituzione. Se si sceglie una durata superiore ai due anni, la
restituzione deve avvenire tramite trattenuta dallo stipendio per un minimo del 5% della retribuzione netta.
Se si opta per una durata inferire ai due anni, la restituzione può avvenire in modalità liberamente
determinate dal socio. Il tasso praticato coincide con il tasso massimo riconosciuto al prestito da soci. Il
prestito a soci è rivolto ai soli soci lavoratori.
Nell’anno in esame il prestito a soci è cresciuto rispetto all’esercizio precedente del 47,3%.
€
2007
2008
2009
527.442
637.507
939.604
I tassi praticati sono gli stessi riconosciuti al prestito con giacenza costante fatto dai soci a favore della cooperativa.
2007
2008
2009
4,90%
5,38%
4,63%
3.2. Occupati
Prima di passare all’esposizione dei dati e delle informazioni in argomento, riportiamo i principi di comportamento
dichiarati nella nostra Carta Etica e relativi al rapporto tra l’Impresa ed i propri soci e collaboratori.
“L’IMPEGNO DELL’IMPRESA COOPERATIVA VERSO I SOCI E I COLLABORATORI
-
-
La cooperativa rispetta e valorizza le diversità e le differenze relative: al genere, all’orientamento sessuale, relative
all’età, allo stato di salute, e derivanti dalla cultura di origine e dalle credenze religiose e opinioni politiche.
Attraverso un sistema di comunicazione articolato, favorisce il dialogo e l’espressione soggettiva e collettiva, come
indispensabile contributo di capitale sociale e umano all’impresa.
Favorisce la partecipazione ai processi decisionali e consente un apprendimento continuo anche come crescita
personale e professionale; implementa il lavoro di gruppo esercitando le responsabilità e l’autorità secondo criteri di
equità e trasparenza dei compiti; sviluppa un clima aziendale che rende possibile l’espressione, il dialogo, e lo
scambio di opinioni e di interessi.
Evita ogni forma di mobbing a danno dei lavoratori.
Garantisce che ogni ambiente di lavoro sia sano e sicuro.
Evita ogni forma di favoritismo e di discriminazione nella ricerca e selezione del personale, che avviene secondo le
esigenze dell’impresa e la rispondenza dei profili e dei requisiti professionali dei candidati.
Favorisce la formazione e l’aggiornamento e la supervisione professionale degli operatori, curando anche sotto il
profilo organizzativo ogni intervento possibile per valorizzare la professionalità e per ridurre e prevenire la sindrome di
burnout.
L’IMPEGNO DEI SOCI E COLLABORATORI VERSO L’IMPRESA COOPERATIVA
Onestà
Rispetto di tutte le leggi, del regolamento interno, del contratto di lavoro, dei principi statutari, dei contenuti della presente
carta, e delle norme e convenzioni che regolano i contratti tra cooperativa ed enti e organizzazioni.
Integrità morale
Assumere comportamenti integri e coerenti con i valori qui indicati; rifiutare ogni vantaggio che derivi da regalie che eccedano
le normali pratiche di cortesia; contemperare per risolvere quelle situazioni ove gli interlocutori possono trovarsi in potenziale
conflitto di interessi.
Equità
Esercitare il potere derivante da una posizione di autorità in maniera equa. Essere imparziali – nella forma e nella sostanza –
in tutte le decisioni da prendersi in modo obiettivo, senza discriminare alcun interlocutore per nessuna ragione.
Trasparenza e correttezza
Comunicare in modo completo per forma e contenuto, in modo comprensibile e appropriato all’interlocutore (del soggetto e/o
dell’impresa), garantendo la veridicità delle informazioni e dei dati considerati, e fatti oggetto di riservatezza secondo le leggi
vigenti.
Efficienza ed efficacia
Perseguire i migliori risultati congruenti alle risorse disponibili, con realismo e nel rispetto dei massimi standard qualitativi
previsti e realizzabili, in ottemperanza a quanto previsto dal Sistema di Gestione per la Qualità secondo la norma Uni En Iso
9001:2000.
Svolgere i propri compiti professionali in aderenza e sintonia agli obiettivi e ai parametri di efficacia.
Reciprocità
Ascoltare, consultare, accreditare i diversi interlocutori per individuare gli strumenti di confronto e le soluzioni che rispettino le
reciproche istanze e legittimino tutti i portatori di interesse specificatamente coinvolti.”
I dati che seguono sono tratti dal data base dei soci e del personale in forza, gestito dall’ufficio di amministrazione
del personale.
Data la diversificazione delle tipologie di inquadramento utilizzate, i dati possono di volta in volta riferirsi al totale
degli occupati o a sottoinsiemi: ciò viene specificato in ogni paragrafo.
3.2.1. Personale in forza al 31/12 dell’anno
Gli occupati sono aumentati nel 2009 rispetto al 2008 di quasi il 12%.
In relazione alla stabilizzazione dell’occupazione rileviamo un aumento del 15% dei tempi indeterminati.
I soci lavoratori costituiscono il 92% del totale degli occupati. Cinque dei 29 dipendenti non soci a tempo
indeterminato sono impiegati del sistema di supporto appartenenti alla Direzione Amministrativa e funzionalmente
in capo al Consorzio La Valdocco. Gli altri sono operatori della rete dei servizi entrati nella nostra cooperativa in
conseguenza di un subentro da parte nostra nella gestione del servizio a seguito di gara d’appalto.
E’ evidente anche il prevalere della componente femminile: l’85% del totale degli occupati, a conferma della
tendenza ad associare il lavoro di cura al lavoro delle donne. Nel 2009 i Responsabili in Organizzazione, cioè
persone che hanno ricoperto funzioni di responsabilità organizzativa nella rete dei servizi, sono stati per il 77%
donne.
I lavoratori extracomunitari sono il 7,5% degli occupati.
L’organizzazione del lavoro nella nostra cooperativa prevede un iter di addestramento introduttivo per il nuovo
assunto illustrato già nel paragrafo 3.1.2., cui si rimanda. In questa sede, legata strettamente al rapporto di lavoro,
ricordiamo inoltre che a partire dall’anno 2007, ogni neoassunto delle figure professionali più presenti nella nostra
cooperativa, partecipa ad un’attività di formazione in ingresso, gestita rispettivamente dal Responsabile della
funzione Formazione Aziendale Tecnico Professionale Beppe Quaglia (per gli educatori) e dall’Addetto Tecnico di
Direzione Rosalia Tribolo (per gli OSS). Tale formazione è rivolta soltanto ai soci e consiste in 2 o 3 giornate fissate
fin dal momento del colloquio di assunzione, secondo un calendario predefinito dai docenti. In entrambi i corsi il
tema specifico affrontato è l’utilizzo di strumenti professionali per la progettazione degli interventi individuali sui casi
presi in carico nei servizi che eroghiamo.
2007
Soci lavoratori, di cui:
ordinari, di cui:
a tempo indeterminato
a tempo determinato
apprendisti
liberi professionisti
collaboratori a progetto
speciali, di cui:
a tempo indeterminato
a tempo determinato
apprendisti
collaboratori a progetto
Dipendenti non soci,
di cui:
di cui extracomunitari:
- soci
- non soci
2009
TOT
M
F
TOT
M
F
TOT
M
F
1003
167
836
1155
198
957
1250
201
1049
780
147
633
884
155
729
1007
170
837
737
41
2
-
223
143
3
1
-
20
218
4
1
48
a tempo indeterminato
a tempo determinato
apprendisti
collaboratori a progetto
lavoratori interinali
TOT. OCCUPATI
2008
594
38
1
-
203
19
1
-
5
8
32
5
3
199
3
1
43
2
1
2
881
3
-
271
154
1
-
43
17
240
4
10
63
8
30
4
1
727
2
-
228
37
2
4
5
11
37
15
-
17
203
2
6
58
3
2
-
11
34
13
-
172
879
1218
203
1015
48
6
42
72
9
63
3
3
26
16
70
2
9
-
243
61
2
170
-
31
7
228
6
2
110
1051
29
19
1007
-
837
-
212
27
3
1
7
29
67
14
-
103
1
3
3
-
1360
208
102
28
74
11
7
201
3
1
28
64
11
-
1152
2
9
91
26
65
composizione degli occupati per tipologia
composizione per sesso degli
occupati
dipendenti
non soci
8%
uomini
15%
soci
lavoratori
92%
donne
85%
3.2.2. Numero occupati calcolati in ULA
A partire dal 2008 abbiamo calcolato le unità lavorative annue “ULA” con le modalità indicate dal decreto del
Ministero delle Attività Produttive del 18.04.2005.
Ai sensi di tale decreto si considerano soltanto gli occupati inquadrati con forme contrattuali che prevedono il
vincolo di dipendenza, sia a TI che TD (con esclusione dei contratti di apprendistato, di formazione, o di
inserimento), i proprietari gestori e i soci che svolgono attività regolare nell’impresa, beneficiano di vantaggi
finanziari da essa forniti e percepiscono un compenso diverso da quello collegato alla partecipazione agli organi
amministrativi della società. I lavoratori in congedo parentale, di cui al D. L.gsv 151/2001 non devono essere
conteggiati (maternità o paternità, ecc.)
Si calcola il numero medio mensile di occupati a tempo pieno durante un anno. Il calcolo deve essere effettuato a
livello mensile, considerando un mese l’attività prestata per più di 15 giorni solari. Il periodo da prendere in
considerazione deve coincidere con l’esercizio sociale.
Gli occupati a tempo parziale e quelli stagionali rappresentano frazioni di ULA. I part time sono frazioni
proporzionali al rapporto tra tempo pieno contrattuale e ore lavoro previste dal contratto individuale.
2008
2009
856,20
962,13
3.2.3. Dati relativi alla totalità degli occupati
I dati di questo paragrafo si riferiscono al totale degli occupati, con la sola esclusione dei lavoratori interinali (non
presenti al 31.12.2009), pertanto ad un totale di 1360. Si ricorda che gli occupati sono per il 92% soci lavoratori.
Identità degli occupati
Anzianità lavorativa maturata in cooperativa
Nell’anno in esame il 25% degli occupati ha un’anzianità lavorativa superiore a 7 anni. Nel bilancio sociale relativo
all’esercizio 1999, l’11% dei soci aveva tale anzianità, su un totale di 486 occupati.
da 10 a 12
anni
8%
più di 12
anni
6%
da 7 a 9 anni
11%
meno di 3
anni
59%
da 3 a 6 anni
16%
anzianità lavorativa
2007
2008
2009
Meno di 3 anni
613
778
808
da 3 a 6 anni
170
150
227
da 7 a 9 anni
115
128
141
da 10 a 12 anni
89
81
79
più di 12 anni
61
81
105
1048
1218
1360
TOTALE
Distribuzione per fasce d’età nell’anno in esame
L’età degli occupati è aumentata con l’aumentare dell’ètà della cooperativa stessa: nell’esercizio 1999 la maggior
concentrazione, il 60%, si registrava sulla fascia d’età compresa tra i 26 e i 35 anni; nell’esercizio in esame il 42%
degli occupati ha tra i 31 e i 40 anni.
oltre i 50
anni: 10%
dai 18 ai 25
anni: 10%
dai 46 ai 50
anni: 9%
n.ro
dai 26 ai 30
anni: 15%
dai 41 ai 45
anni: 15%
dai 31 ai 35
anni: 21%
dai 36 ai 40
anni: 20%
età degli occupati
%
dai 18 ai 25 anni
130
9,56
dai 26 ai 30 anni
202
14,86
dai 31 ai 35 anni
290
21,32
dai 36 ai 40 anni
278
20,44
dai 41 ai 45 anni
204
15,00
dai 46 ai 50 anni
125
9,19
oltre i 50 anni
131
9,63
TOTALE
1360
Scolarizzazione nell’anno in esame
I titoli di studio qui considerati non tengono conto dell’eventuale titolo professionale posseduto: i dati si riferiscono
soltanto al curriculum scolastico ordinario. Il 65% degli occupati è in possesso di un titolo di maturità o di Laurea,
comprese le lauree brevi.
titolo di studio degli occupati Licenza
elem.
1%
Laurea
24%
Licenza
media
28%
Dipl.prof
3%
Dipl.prof.
3%
Qual.
prof.
3%
n.ro
%
Licenza elem.
8
0,59
Licenza media
382
28,09
Qual. prof.
40
2,94
Dipl.magistrale
(4 anni)
44
3,23
Maturità
560
41,18
Laurea
326
23,97
TOTALE
1360
Dati relativi ai titoli professionali
Educatori
Sui titoli di studio abilitanti alla professione di educatore professionale la sentenza della Corte Costituzionale n.
153 del 14.04.2006 ha dichiarato illegittimo il comma 1 punto b) e comma 2 dell’art. 32 della LR piemontese n. 1
del 2004 che indica i titoli di studio abilitanti alle professioni sociali nella regione Piemonte. La sentenza riafferma
la competenza esclusiva dello Stato in merito ai titoli abilitanti alle professioni già definiti nel DM 520/1998: Laura
Interfacoltà e Diploma di Educatore Professionale conseguito al termine dei corsi regionali abilitanti. La
conseguenza possibile di tale pronunciamento è che gli educatori che hanno conseguito il proprio titolo con i corsi
regionali dal 2000 in poi, corsi identici sul piano didattico ai corsi precedenti, non possano più lavorare in servizi di
tipo sanitario. Stessa conseguenza per i laureati in Scienza dell’Educazione.
Ciò nonostante i capitolati d’appalto delle gare cui abbiamo e stiamo partecipando, anche del settore sanitario,
prevedono la possibilità di impiegare operatori in possesso di titoli di studio diversi e non solo quelli strettamente
legittimati dalla normativa statale.
Ad aprile 2009 la nostra cooperativa si è fatta promotrice di una iniziativa sociale aperta al pubblico esterno, nella
quale è stato affrontato tale tema, alla presenza degli Assessori Regionali alla Sanità e alla Formazione.
La questione è aperta.
La tabella che segue espone in dettaglio i dati sui titoli di studio posseduti dagli operatori della nostra cooperativa
con funzioni di Educatore, evidenziandone anche la collocazione per tipologie di servizio. Se ne ricava il dato degli
operatori “a rischio” in relazione al pronunciamento della Corte Costituzionale citato: 22 sono gli educatori presenti
in servizi sanitari in possesso di titoli non abilitanti; 90 in servizi sociosanitari (ossia servizi finanziati in parte con
fondi sanitari).
5
96
31
altrI settori
81
79
educativo
2
18
socioassistenziale
83
Diploma regionale (fino al 1999)
223
sociosanitario
228 5
settore sanitario
Con qualifica regionale, di cui:
IN FORZA
IN ASPETTATIVA
2009
26
30
4
12
3
Attestato regionale dal 2000 145 3 142 13
48 66 14 1
Laurea interfacoltà di educatore
professionale (D.M. 8 ottobre 1998, n. 520) 72 1 71
6
14 44
7
0
Laurea Scienze educazione (curriculum
educatore professionale, indirizzo socio
culturale)
27 49 25 1
109 1 108 6
Laurea Scienze educazione (altri curricula)
17
0
17
1
4
4
8
0
Iscritti corsi di riqualifica
12
0
12
1
3
6
2
0
Con requisiti per riqualifica
26
2
24
1
4
5
14
0
Senza requisiti per riqualifica
129 2
127
5
21
29
71
1
Senza requisiti per riqualifica
Studi professionalizzanti in corso (di cui 23
Interfacoltà)
Altro
92
2
37
0 32
27
0
95
2
10
14
63
1
3
11
15
8
0
1
27
3
3
20
0
Laurea Pedagogia
Requisiti per servizi educativi prima infanzia
e similari
5
0
5
1
2
2
0
0
18
0
18
0
1
1
16
0
altro
4
0
4
0
0
0
4
0
620 11 609
Totale
39
155 236 173 6
28 110
Operatori addetti all’assistenza
Il 100% del personale in forza con mansioni di operatore addetto all’assistenza è in possesso di uno dei titoli
professionali di O.S.S. (Operatore Socio Sanitario), A.D.E.S.T. (Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari) o
O.T.A. (Operatore Tecnico dell’Assistenza), come rilevabile dalla tabella che segue:
2007
O.S.S.
A.D.E.S.T.
O.T.A.
totale
n°
351
30
/
381
%
92,12
7,87
2008
n°
435
17
1
453
%
96,03
3,75
0,22
2009
n°
517
14
1
532
%
97,18
2,63
0,19
Il titolo di O.S.S. è il titolo professionale riconosciuto a livello nazionale che supera il titolo regionale di A.D.E.S.T. e
quello nazionale di O.T.A. Sulla base della L.R. n. 1 dell’08.01.2004 il titolo di adest continua ad essere, “fino ad
esaurimento”, titolo professionale abilitante allo svolgimento delle funzioni proprie dell'assistente domiciliare e dei
servizi tutelari. Per effetto della D.G.R. della Regione Piemonte n. 26-5882 del 22/04/2002, gli operatori in servizio
e in possesso del titolo di A.D.E.S.T. o di O.T.A. hanno potuto frequentare corsi professionalizzanti integrativi, al
termine dei quali è stato loro riconosciuto il titolo di O.S.S.
Con il 2009 il 97% degli operatori addetti all’assistenza è in possesso del titolo di O.S.S., mentre rimangono 15
operatori da riqualificare. Il conseguimento del nuovo titolo non ha modificato la collocazione di livello contrattuale
degli operatori.
Composizione degli occupati
Distribuzione per province degli occupati al 31/12 dell’anno
I dati degli occupati qui esposti fanno riferimento alla loro presenza nelle uds e sono esposti per provincia in
relazione alla collocazione geografica dell’uds di appartenenza. I part time presenti in più uds sono conteggiati in
ognuna delle uds in cui sono presenti. Non sono conteggiate le persone, in forza, ma momentaneamente non
presenti in servizio, per esempio per maternità o aspettativa.
Provincia
TORINO
CUNEO
BIELLA
ASTI
NOVARA
VERCELLI
2007
826
182
42
11
7
/
1068
totale
2008
920
221
65
10
14
6
1236
2009
1051
251
73
15
13
9
1412
Distribuzione per qualifiche professionali al 31/12 dell’anno
Nell’anno in esame quasi il 45% degli occupati è costituito da educatori (di cui l’80% donne) e il 42% da OSS (di
cui il 90% donne). 78 sono gli Operatori Socio Educativi (più 3 operatori di comunità e 6 operatori dei servizi
informativi) che lavorano in servizi per i quali non è richiesta la qualifica di educatore né, di conseguenza, i relativi
titoli professionali.
Fattorino/autista
Assistenti familiari
Add. pulizie/cuoca/
Adest/OSS/coord. adest
di cui Operat. Socio Assistenziali
Ass. alla prima infanzia
Educatore
di cui Operat. Socio Educativo e altro
Assistente sociale
Infermiere
Logopedista/fisioterap.
Impiegato amm.vo
TOT
0
5
16
395
26
538
di cui quadri o dirigenti
TOTALE
F
0
5
0
16
38
357
non rilevato
1
25
110
428
100
11
4
7
29
Psicologo
Animatore/op. di strada
2007
M
34
F
0
10
15
433
2
32
587
TOT
3
7
24
575
32
8
11
3
5
17
32
462
32
620
2
3
11
12
8
7
22
24
11
11
29
5
1
4
169
87
12
10
10
33
3
2
9
878
8
5
3
16
1218
1
4
203
2009
M
2
0
0
58
36
0
125
73
0
1
2
12
3
13
1047
2008
M
1
0
0
56
TOT
1
10
15
489
2
0
125
16
0
1
3
13
3
8
2
12
1015
2
22
1360
F
1
7
24
517
34
32
495
71
24
10
8
16
5
1
5
208
3
1
17
1152
Qualifiche professionali
Animatore/op. di
strada
2%
Logoped./fisiot..
1%
Impiegato amm.vo
3%
Assistente sociale
2%
Assistenti familiari
1%
Add. pulizie/cuoca/
2%
Adest/OSS/coord.
adest
42%
Infermiere
1%
Educatore
44%
Ass. alla prima
infanzia
2%
Distribuzione sui settori di attività al 31/12 dell’anno
I dati degli occupati qui esposti fanno riferimento alla loro presenza nelle uds e sono esposti per tipologia di
servizio, in relazione alla tipologia dell’uds di appartenenza.
I part-time presenti in più uds sono conteggiati in ognuna delle uds in cui sono presenti. Non sono invece
conteggiati eventuali persone, in forza, ma momentaneamente non presenti in servizio, per esempio per maternità,
aspettative.
I totali di area sono indicati in neretto ed evidenziati con sfondo grigio. I sottototali dell’area socio sanitaria ed
educativa sono indicati in corsivo e con sottolineatura. L’ultima colonna indica la percentuale degli addetti della
singola tipologia di servizio sul totale degli occupati. I valori della tabella sono ordinati per grandezza decrescente
all’interno delle singole aree e ambiti, in relazione al numero delle uds.
Nell’anno in esame poco più del 95% degli occupati è presente nell’area socio sanitaria ed educativa, quasi il 3% è
invece presente nell’area dell’animazione, quasi l’1% nell’area lavoro.
La percentuale maggiore di occupati si registra nei servizi domiciliari rivolti agli anziani (poco meno del 19%),
seguono i servizi territoriali per disabili (15%) e quindi i residenziali per anziani (12%).
18 sono gli occupati presenti nel sistema di supporto. In relazione al sistema di supporto è opportuno ricordare
(vedi anche paragrafo 1.4.) che la nostra cooperativa, aderendo al Consorzio La Valdocco, ha scelto di affidare ad
esso i servizi amministrativi: il personale della Direzione Amministrativa pertanto non è compreso nel totale addetti
del sistema di supporto indicato dalla tabella che segue.
n° uds
SISTEMA DI SUPPORTO
n° addetti
%
18
1,26
RETE dei SERVIZI
AREA SOCIO SANIT. EDUC.
210
1358
95.23
Servizi Territoriali
101
435
30.50
Disabili
41
213
14.94
35
137
9.60
Comunità locale
12
51
3.58
Adulti in difficoltà
5
13
0.91
Salute Mentale
4
17
1.19
Tossicodipendenza
3
3
0.21
Minori
*1
Famiglie
1
1
0.07
Servizi Domiciliari
25
295
20.69
Anziani
19
271
19.00
Salute Mentale
4
15
1.05
Disabili
1
5
0.35
Adulti in difficoltà
1
4
0.28
45
233
16.34
Servizi Semiresidenziali
*1
24
85
5.96
Disabili
11
100
7.01
Anziani
6
27
1.89
Salute Mentale
3
17
1.19
Adulti in difficoltà
1
4
0.28
39
395
27.70
Disabili
13
137
9.61
Anziani
11
175
12.27
*1
6
30
2.10
Salute Mentale
4
29
2.03
Adulti in difficoltà
4
15
1.05
Tossicodipendenza
1
9
0.63
24
39
2.73
Minori
Servizi Residenziali
Minori
AREA ANIMAZIONE
*1
17
20
1.40
Comunità locale
4
15
1.05
Anziani
2
1
0.07
Famiglie
0.21
Minori
1
3
AREA LAVORO
5
11
0.77
Disabili
2
4
0.28
Comunità locale
2
2
0.14
Adulti in difficoltà
1
5
0.35
239
1426
TOTALE
*1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti
Distribuzione degli occupati nell'area socio sanitaria ed educativa
2008
2009
500
450
435
403
395
400
344
350
295
300
248
233
250
191
200
150
100
50
0
Servizi Territoriali
Servizi Domiciliari
Servizi
Semiresidenziali
Servizi Residenziali
3.2.4. Dati relativi agli occupati con rapporto di lavoro inquadrato come subordinato
Contratto Collettivo Nazionale applicato
La nostra cooperativa prevede nel proprio Regolamento Interno delle Prestazioni Lavorative dei Soci ai
sensi delle L. 142/2001 e L. 30/2003 l'applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per le
Lavoratrici e i Lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario assistenziale-educativo e di inserimento
lavorativo.
La data di decorrenza del nuovo contratto è stata l’1.08.08 ed è già scaduto il 31.12.2009. Il 25.08.2008 fu firmato
anche il contratto integrativo regionale.
Nel 2009 sono state rispettate le decorrenze applicative della seconda e della terza, nonché ultima, tranche
d’aumento retributivo previste dal rinnovo contrattuale.
Regolamento Interno delle Prestazioni Lavorative dei Soci ai sensi delle L. 142/2001 e L. 30/2003
L’attuale Regolamento Interno è stato approvato dall’Assemblea il 18 ottobre 2008.
Di seguito si indicano le differenze di trattamento esistenti rispetto al contratto di riferimento:
è prevista la sospensione cautelare durante l’iter disciplinare, per la durata massima dell’iter disciplinare
stesso ed in relazione ad addebiti particolarmente gravi. Durante la sospensione cautelare non viene
riconosciuta la retribuzione
ai soci che, pur dando le loro dimissioni lavorative, intendono rimanere soci e optano per un’altra tipologia di
rapporto sociale, il trattamento di fine rapporto (=liquidazione) non viene pagato immediatamente se l’importo
è superiore al milione. Viene invece liquidato con emissione della relativa busta paga, ma registrato sul
libretto personale del prestito sociale del socio stesso, matura gli interessi previsti per il prestito sociale ed è
disponibile per il socio con i tempi di preavviso stabiliti per la restituzione del prestito sociale
differenze migliorative che non comportano oneri retributivi aggiuntivi per la cooperativa
il socio lavoratore può richiedere il trasferimento dal proprio servizio in un diverso servizio
il socio lavoratore può richiedere aspettativa a tempo indeterminato (senza conservazione del posto di lavoro)
o a tempo determinato (con conservazione del posto di lavoro), senza vincoli di motivazione, ma dichiarando
di non utilizzare l’aspettativa stessa per provare sbocchi alternativi al lavoro in cooperativa
differenze migliorative che comportano oneri retributivi aggiuntivi per la cooperativa
permessi retribuiti per la riqualificazione riconosciuti a tutti gli iscritti ai corsi, anche superando il limite previsto
dal contratto dell’8% sul totale degli occupati (vedi più avanti in questo stesso paragrafo)
riconoscimento del 6° livello agli educatori in possesso dei titoli di: Scienza dell’Educazione indirizzo
Educatore Professionale (ex Extrascolastico) o della Laurea in Pedagogia
Premi Incarico per funzioni di responsabilità all’interno dell’organizzazione (da un minimo di € 3,97 ad un
massimo di € 15,49 lordi mensili, proporzionalmente al numero di addetti presenti nell’uds) e di indennità di
trasferta e rimborsi chilometrici per spostamenti legati alle funzioni svolte nell’organizzazione. La tabella che
segue riporta il costo totale dei premi e rimborsi riconosciuti a tale titolo.
2007
€ 284.462,00
2008
€ 310.725,00
2009
€ 402.600,00
Mutua
La tabella che segue riporta il costo a carico della cooperativa (lordo lavoratore + contributi carico coop.) delle
assenze per mutua, distinguendo tra i primi tre giorni, la cosiddetta “carenza”, e i giorni successivi (dal quarto in
poi). Il costo dei primi tre giorni è a totale carico del datore di lavoro; dal quarto in poi il costo è in parte a carico del
datore di lavoro, in parte a carico dell’INPS. La percentuale a carico del datore di lavoro diminuisce con
l’aumentare della durata della mutua.
2007
€ 205.249,00
€ 140.018,00
€ 345.267,00
carenza
altri giorni
totale spesa
2008
€232.100,00
€ 95.529,00
€ 327.629,00
2009
€227.325,00
€ 104.726,00
€ 332.051,00
Trattamento della maternità
Il nostro Regolamento Interno non prevede deroghe peggiorative, né trattamenti migliorativi, rispetto a quanto
previsto dal CCNL. Il CCNL a sua volta fa riferimento a quanto stabilito dalla normativa nazionale in vigore, che
viene regolarmente applicata dalla nostra cooperativa.
totale spesa a carico della coop.
2007
€ 10.097,00
2008
€ 7.193,00
2009
€ 7.002,00
Entità rimborsi chilometrici
Fino al 2004 il rimborso chilometrico era determinato con un parametro fisso: 1/5 del costo al litro della benzina. A
partire dal 2005 invece il Consiglio di Amministrazione ha deciso di non rendere automatici gli adeguamenti a tale
criterio. Nel corso del 2009 il rimborso chilometrico è stato di € 0,23 a chilometro.
La tabella che segue espone i dati complessivi dell’anno indicato, relativi ai rimborsi chilometrici pagati. L’importo
del 2007 non comprende l’integrazione del rimborso chilometrico riconosciuto in sede di distribuzione del ristorno
con l’approvazione del bilancio 2007.
2009
2008
2007
n° chilometri:
2.136.091,55
1.290.053,50
2.043.412,79
Importo totale rimborsato
€ 491.301,66
€ 374.626,18
€ 588.874,16
Riconoscimento rimborso costo parcheggio
Da ottobre 2001 viene rimborsato, a chi fa uso della propria auto per esigenze di servizio, il costo del parcheggio
sostenuto in orario di lavoro.
Scadenza mensile di pagamento delle retribuzioni
Le retribuzioni sono pagate il 15 di ogni mese. Se il 15 coincide con il sabato, la domenica o una festività
infrasettimanale, il pagamento è anticipato all’ultimo giorno lavorativo precedente il 15 stesso. Dalla costituzione
ad oggi i pagamenti degli stipendi sono sempre stati regolari.
Sicurezza sul lavoro
Gli adempimenti richiesti dalla normativa (D. Lgs. 81/2008) sono rispettati.
A seguito dell’entrata in vigore di tale nuova normativa il consiglio di amministrazione ha attivato una commissione
in materia di sicurezza con l’obiettivo di un suo pieno recepimento e dell’elaborazione delle procedure che
definiscano le modalità di individuazione dei rischi connessi alle attività ed ai luoghi di lavoro. L’intento è quello di
certificare entro il 2010 un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro secondo lo standard
BS OHSAS 18001: 2007.
Nel corso del 2009 si sono definite le procedure base, parte della modulistica ed il Manuale OH-SAS. Nel
contempo si è provveduto a nominare i Preposti alla sicurezza e a pianificare la formazione obbligatoria, relativa
alla squadra di emergenza: addetti antincendio e al primo soccorso. Si è anche pianificata la formazione per i
preposti, che si terrà nel mese di settembre 2010, integrata alla presentazione del sistema OH-SAS all’intera
organizzazione.
Redatto il Documento di Valutazione Rischi Generali DVR, si è cominciato a produrre quello specifico di ciascun
servizio, a cura degli Addetti Tecnici di Direzione, supportati dai RIO.
La tabella che segue riporta i dati relativi al numero di infortuni registrati:
n° infortuni
infortuni “in itinere”
TOTALE
2007
36
17
53
2008
39
16
55
2009
59
14
73
Si definiscono “in itinere” gli infortuni avvenuti durante il percorso dalla propria abitazione alla sede di lavoro o
viceversa. Pur non essendo orario di lavoro, eventuali infortuni avvenuti in itinere sono riconosciuti dall’INAIL e
retribuiti come tali.
La tabella che segue espone la durata in giorni degli infortuni:
durata infortuni
1-5 gg
6-10 gg
11-15 gg
16-20 gg
21-29 gg
>30 gg
>40 gg
TOTALE
2007
16
13
9
6
3
6
non rilev.
53
2008
10
13
8
7
2
6
9
55
2009
10
26
14
7
7
5
4
73
4 infortuni, di cui 1 in itinere, hanno comportato assenze superiori a 40 giorni, condizione alla quale è subordinata
la procedibilità di ufficio per il reato di lesioni personali colpose, se dovute al mancato rispetto di norme in materia
di prevenzione degli infortuni sul lavoro.
La tabella che segue specifica le qualifiche professionali dei lavoratori coinvolti negli infortuni. La percentuale
indicata tra parentesi è calcolata sul n° totale degli infortuni nell’anno specifico.
qualifiche professionali coinvolte
Educatore
O.S.S.
Addetto pulizie
Operatore socio assistenziale
Infermiere
Fisioterapiste
Assistente all’infanzia
Assistente sociali
Animatore
Amministrativo
TOTALE
2008
25 (45%)
24 (44%)
1 (2%)
2 (4%)
1 (2%)
2 (4%)
55
2009
26 (36%)
38 (53%)
2 (3%)
3 (4%)
1 (1%)
1 (1%)
1 (1%)
1 (1%)
73
Contribuzione integrativa
Con delibera del 06.09.2002 il Consiglio di Amministrazione ha deciso l’adesione a Cooperlavoro onde permettere
ai soci interessati di effettuare versamenti contributivi integrativi a quelli ordinari, secondo quanto previsto anche
dal CCNL. Al 31.12.2009 82 soci hanno richiesto a loro volta l’adesione e i conseguenti versamenti integrativi.
Oneri sociali (= contributi versati relativamente alle retribuzioni erogate) nell’anno in esame
Non abbiamo mai applicato regimi contributivi diversi dall’ordinario, quali il DPR 602/70 o il salario convenzionale.
Da gennaio ’98 è stato soppresso il contributo relativo al S.S.N. (=Servizio Sanitario Nazionale) a carico delle
imprese. Parallelamente però è stata introdotta l’IRAP che non si considera più un “onere sociale”, pur essendo
calcolata, anche, sul costo del lavoro (vedi paragrafo 4.4.8.).
Gli oneri sociali per il 2008 non sono variati rispetto al 2007:
9,19% a carico del lavoratore + 26,90% a carico della cooperativa = 36,09%
Assistenza fiscale
Da quando è stata introdotta dalla normativa vigente, la nostra cooperativa ha sempre garantito l'assistenza
fiscale al personale in forza (soci e dipendenti), pur non essendovi obbligata. Non lo ha più garantito dall’anno
2003, in coincidenza con la scelta di internalizzare la tenuta dell’emissione delle buste paga.
Contenziosi con lavoratori nell’anno in esame
Nel corso del 2009 abbiamo avuto 3 contenziosi risolti con accordo in sede giudiziaria (di cui 2 per fatti relativi ad
anni precedenti, nel 2007 e 2008)
Rappresentanze sindacali aziendali (RSA)
In data 29.03.2005 fu firmato l’accordo tra la nostra Cooperativa, l’Associazione ARCST-Cooperazione Sociale
Legacoop Piemonte e la CGIL Funzione Pubblica di Torino per la costituzione delle rappresentanze sindacali
aziendali (RSA).
In data 03.05.2007 è stato firmato lo stesso accordo anche con CISL FPS-Funzione Pubblica di Torino.
L’accordo è stato definito in attesa dell’esito del confronto a livello nazionale previsto dall’art. 2 della L. 142/01
sul tema delle rappresentanze sindacali per i soci lavoratori delle cooperative. L’accordo aziendale prevede la
presenza di due rappresentanti per ognuna delle due sigle sindacali.
Le RSA nominate per la CGIL sono: Stefanuto Guido; per la CISL Funzione Pubblica: Rita Zerbin, Tiziana
Tripodi, Massa M. Giovanna; per la CISL Fiscascat : Ongarato Flavia, Rovini Maria Grazia.
La tabella che segue espone il n° complessivo di ore utilizzate per permessi sindacali.
2007
372
2008
556,5
2009
625
Adesione a scioperi
La tabella che segue espone i dati sugli scioperi indetti nell’anno in esame.
data
02/09/2009
tipo sciopero
generale
n° lavoratori
aderenti
1
totale occupati disponibili al
lavoro alla data dello sciopero
1265
% di
adesione
0,0008
Collocazione sui livelli del C.C.N.L. al 31/12 dell’anno
L’87% degli occupati, si colloca ai livelli da C1 a D2-3, su cui il Contratto delle Cooperative Sociali colloca le figure
professionali degli adest/o.s.s. con titolo (C1-C2) e degli educatori con titolo (D2-D3).
2009
MANSIONI
LIV
TOT
M
F
Add. pul./Colf
A1
9
/
9
Ass. fam./aiuto cuoco/add. Pul.
A2
17
/
17
op. socio ass./autista
B1
40
4
36
Adest/Cuoca/OSS/OTA
C1
535
55
480
Coord. OSS
C3
6
/
6
Ass alla prima infanzia
D1
16
/
16
Educ./op. socio educ.
C1
75
11
64
D1
115
21
94
D2-D3
429
94
335
D2
8
/
8
C1
14
4
10
D1
5
1
4
Assistente sociale
D2-D3
24
/
24
Impiegato amm.vo
C1
7
/
7
D1
2
/
2
D2
8
/
8
D3
9
4
5
E1
1
/
1
E2
5
3
2
F1
7
5
2
F2
1
1
/
D2-D3
11
1
10
1344
204
1132
Fisioterapisti/ Terapisti della
Riabilitazione
Animatore
Infermiere prof.le
TOTALE
Aumenti di livello
La tabella che segue rileva i passaggi di livello che si sono verificati nell’anno tra il personale inquadrato come
lavoro dipendente, socio o non socio, a tempo indeterminato.
In relazione ai tempi indeterminati al 31/12/2008, ossia 909, coloro che hanno avuto un aumento di livello sono
stati il 2,64%, di cui il 79% donne. La percentuale del 79% è di 4 punti inferiore rispetto alla percentuale delle
donne presenti a tempo indeterminato (vedi paragrafo 3.2.1.).
da B1 a C1
da D1 a D2
da D2 a D3
totale
Tot
3
16
4
23
2009
M
1
7
2
10
F
2
9
2
13
Dati su part time e tempi pieni
Ci siamo resi conto che i dati esposti nella tabella che segue sono dati significativi anche per il raffronto con altre
realtà. Il numero totale dei lavoratori, per esempio, deve tenere conto, a seconda delle riflessioni che si intendono
fare, della presenza, e in che misura, di part time: due realtà con lo stesso numero totale di lavoratori sono simili
per complessità gestionale dei lavoratori, ma se volessimo avere il dato del fatturato prodotto mediamente per
occupato, dovremmo tenere conto dell’incidenza della presenza di eventuali lavoratori part time.
Tempi pieni (38 ore)
Part time 37-36 ore
Part time dalle 35 ore
Totale
F
509 112 397
101 13 88
432 44 388
1042 169 873
48,85
9,69
41,46
Tot
593
96
504
1193
M
F
123 470
13
83
61 443
197 996
49,70
8,05
42,25
Tot
M
F
635 132 503
98
12
86
611
60
551
1344 204 1140
% sul
totale
occupati
M
2009
% sul
totale
occupati
Tot
2008
% sul
totale
occupati
2007
47,25
7,29
45,46
Numero occupati part-time fino alle 20 ore settimanali al 31/12 dell’anno
Nell’anno in esame quasi il 19% degli occupati ha un incarico lavorativo settimanale pari o inferiore alle 20 ore: di
questi l’86% è donna.
Nella tabella che segue la percentuale relativa a uomini e donne con incarico fino alle 20 ore settimanali è
calcolata in relazione al totale occupati uomini e donne (rispettivamente 208 uomini e 1152 donne ).
16,12
13,02
16,72
226
33
193
n°
% sul tot.
occupati
168
22
146
n°
2009
% sul tot.
occupati
TOT di cui
M
F
n°
2008
% sul tot.
occupati
2007
18,94
16,75
19,38
263
36
227
19,34
17,31
19,70
Permessi studio
Utilizzo di permessi studio per la riqualificazione "100 ore"
La tabella che segue ci mostra il numero delle persone che nei singoli anni scolastici indicati ha usufruito di
permessi studio per la riqualificazione, distinguendo tra le due diverse qualifiche professionali coinvolte (adest
ed educatori), nonché tra uomini e donne. Le percentuali indicate nella relativa colonna sono calcolate in
riferimento al totale occupati per la relativa qualifica.
Il 70% del totale di quanti utilizzano tali permessi è costituito da donne (le donne sono quasi l’85% del totale
degli occupati).
Il Consiglio di Amministrazione ha da sempre deciso di concedere i permessi retribuiti per l’accesso alla
riqualificazione a tutti coloro che sono iscritti a tali corsi, decidendo di derogare al tetto annuo dell’8% sul totale
degli occupati previsto dallo specifico articolo del CCNL Coop. Sociali.
Tale tipologia di permessi ha visto in questi anni un progressivo esaurimento del loro utilizzo, tenuto conto del
fatto che il possesso del titolo di studio professionale è ormai da tempo un vincolo normativo per l’accesso alla
professione sia di adest/oss che di educatore (a partire dalla LR. 62/95 e oggi con la LR. 1/2004) e che quindi è
un requisito richiesto fin dalla selezione dei candidati all’assunzione.
M
F
Adest
Educ.
3
27
1
8
2
19
Tot.
30
9
21
Tot
M
F
0,76
5,02
/
23
/
8
/
15
23
8
15
3,92
Tot
M
F
/
13
/
5
/
8
13
5
8
% sul
totale
occupati
Tot
08/09
% sul
totale
occupati
07/08
% sul
totale
occupati
06/07
2,10
Utilizzo dei permessi studio per le “150 ore”
Il tetto annuo previsto dallo specifico articolo del CCNL Coop. Sociali è il 2% sul totale degli occupati. Il 100%
del totale di quanti utilizzano tali permessi è costituito da donne (le donne sono quasi l’83% del totale degli
occupati).
Nell’anno in esame i permessi sono stati utilizzati per la frequenza di corsi universitari, tranne un solo caso in
cui si tratta del conseguimento della maturità.
06/07
Tipo corso di
studio:
maturità
laurea
Totale
% sul tot.
occupati
07/08
08/09
Tot
M
F
Tot
M
F
Tot
M
F
2
16
18
/
1
1
2
15
17
2
19
21
/
6
6
2
13
15
2
12
14
/
3
3
2
9
11
1,73
1,76
1,04
Elementi di turn-over e indici relativi
La tabella che segue raccoglie dati relativi a fenomeni che incidono sul turn over.
2007
2008
2009
% variaz. 08/09
OCCUPATI media annua*
1326
1134
1300
14,64%
NUOVE assunzioni nell’anno:
506
531
633
19,20%
USCITE DI PERSONALE nell’anno per
308
364
491
34,89%
- DIMISSIONI
128
99
81
-18,18%
- CESSAZIONI T.D.**
162
260
396
52,31%
18
5
14
180%
- LICENZIAMENTI
ASPETTATIVE media annua*
10,23
11,81
11,56
-2%
MATERNITA’ media annua*
38,55
31,68
32.33
2%
*è calcolata: n° mensile persone rientranti nella condizione indicata, diviso 12 mesi
**molte di tali cessazioni sono legate alla conclusione di incarichi a tempo determinato per Centri estivi e Appoggio scolastico
I seguenti tre indici, calcolati con meccanismi automatizzati interni al database del personale, si riferiscono ai soli
tempi indeterminati:
•
indice di turn over:
base
indica la percentuale degli occupati a T.I. entrati o usciti durante l’anno in esame sulla
occupazionale dell’anno; l’indice aumenta con l’aumentare del numero di entrate/uscite;
è calcolato:
nuovi assunti a T.I. nell’anno + usciti (che erano stati assunti a T.I.) nell’anno
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------X 100
totale occupati a T.I. presenti ad inizio anno + totale occupati a T.I. presenti a fine anno
•
indice di permanenza:
anni,
indica la percentuale degli occupati a T.I. con anzianità uguale o superiore ai 6
sul totale degli occupati presenti nell’anno;
è calcolato:
n° occupati a T.I. nell’anno con anzianità uguale o superiore a 6 anni
------------------------------------------------------------------------------------------------------------X 100
totale occupati a T.I. in forza durante l’anno
•
valore anzianità lavorativa media: è la media dell’anzianità posseduta dagli occupati a T.I.;
è calcolata:
totale anzianità lavorativa maturata dagli occupati nell’anno (assunti a T.I.)
-----------------------------------------------------------------------------------------------------totale occupati a T.I. in forza durante l’anno
La tabella che segue permette di fare raffronti sulla serie storica:
indice di turn over
indice di permanenza
anzianità lavorativa media
2007
2008
2009
18%
36,85%
6 anni e 1
mese
12,38%
37,50%
5 anni e 3
mesi
9,69%
40,18%
4 anni e 4
mesi
Retribuzioni e costo del lavoro
La tabella che segue espone i dati delle retribuzioni lorde annue minime e massime riconosciute ai
lavoratori inquadrati come lavoro dipendente, soci e non soci, con l’indicazione del n° dei lavoratori presenti
al 31.12.2009 e inquadrati secondo le tipologie contrattuali indicate nella prima colonna.
Le retribuzioni indicate sono quelle di lavoratori a tempo pieno presenti per l’intero anno, comprensive di
eventuali elementi individuali di retribuzione.
Nella tabella non abbiamo riprodotto la distinzione tra soci ordinari, soci speciali e dipendenti non soci
perché in questo caso tale distinzione non è influente: le retribuzioni applicate dalla nostra cooperativa sono
quelle previste dal “CCNL per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario
assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo”, senza differenze retributive correlate a tali diversi
rapporti societari. Unica eccezione è l’istituto del ristorno (vedi sopra al paragrafo 4.4.1.), riconosciuto come
previsto dalla normativa soltanto ai soci e per un importo dimezzato ai soci speciali.
Abbiamo un dirigente, il Direttore Generale, inquadrato con il CCNL Dirigenti Cooperativi, la cui retribuzione
lorda annua è stata per il 2009 di € 66.828,48.
L’obiettivo della tabella è quello di evidenziare il gap tra retribuzione minima e massima nell’anno.
a tempo indeterminato
a tempo determinato
apprendisti
2009
retribuzione lorda annua
minima
massima
14.250.08
25.483,18
13.203.57
15.876,25
16.124,17
16.793,16
n°
lavoratori
1.043
295
6
La tabella che segue espone i dati delle retribuzioni contrattuali in riferimento alle figure professionali e ai
relativi livelli di inquadramento più presenti all’interno della nostra cooperativa. La retribuzione lorda annua
esposta considera soltanto il lordo contrattuale base, senza scatti di anzianità o altri elementi retributivi
individuali. L’elemento retributivo territoriale legato alla contrattazione regionale non è qui considerato
perché è un premio di produttività collegato all’effettiva presenza lavorativa e quindi elemento
individualmente variabile.
L’obiettivo della tabella è quello di evidenziare la presenza o meno di aumenti nel passaggio da un anno
all’altro e la relativa entità.
% variaz.
% variaz.
2008
07⇒08
08⇒09
Ass. Domic. e dei Servizi tutelari o O.S.S. con titolo: C1 ex 4° livello, 38 ore settimanali
2007
2009
RETRIBUZ. LORDA ANNUA
€ 14.908,00
5,1
€ 15.668,00
5,80
€ 16.578,00
COSTO C/COOP.
€ 20.120,00
1,98
€ 20.518,50
16,62
€ 23.929,00
€ 950,00
4,63
€ 994,00
RETRIBUZ. NETTA
€ 911,00
4,28
MENSILE *1
Educatori senza titolo: D1 ex 5° livello, 38 ore settimanali
RETRIBUZ. LORDA ANNUA
€ 15.808,00
5,1
€ 16.613,00
5,81
€ 17.578,00
COSTO C/COOP.
€ 21.334,00
0,4
€ 21.419,00
18.46
€ 25.373,00
€ 995,00
4,82
€ 1.043,00
RETRIBUZ. NETTA
€ 955,00
4,19
MENSILE *1
Educatori con titolo: D2 ex 6° livello, 38 ore settimanali
RETRIBUZ. LORDA ANNUA
€ 16.755,00
4,6
€ 17.525,00
5,81
€ 18.543,00
COSTO C/COOP.
€ 21.263,00
4,6
€ 22.239,00
20,35
€ 26.765,00
RETRIBUZ. NETTA
€ 1.002,00
3,79
€ 1.040,00
4,81
€ 1.090,00
MENSILE *1
Respons. Di Direzione: F1 ex 9°liv., 38 ore settim., Indennità Quadro e 300 ore annue extra
RETRIBUZ. LORDA ANNUA
€ 26.813,00
4
€ 27.885,00
7,10
€ 29.866,00
COSTO C/COOP.
RETRIBUZ. NETTA
MENSILE *1
€ 33.071,00
2,5
€ 33.898,00
8,78
€ 36.874,00
€ 1.680,00
4,16
€ 1.750,00
0,63
€ 1.761,00
*1 si è considerata la mensilità di dicembre
3.2.5. Dati relativi agli occupati con rapporto di lavoro diverso da quello subordinato
Per la realizzazione delle attività offerte agli utenti dei servizi che gestiamo (fotografia, manipolazione,
psicomotricità, clownerie, …) e per la realizzazione della formazione e supervisione alle équipes
professionali, vengono attivate consulenze da parte di collaboratori e professionisti non inquadrati come
personale dipendente, tenuto conto delle caratteristiche della presentazione loro richiesta.
I dati che seguono sono relativi a tali collaborazioni e si riferiscono indistintamente sia a soci che non soci.
Nella tabella 4.1. è riportata in dettaglio la presenza di eventuali soci tra le forme di collaborazione qui
considerate che possono essere: liberi professionisti, collaborazioni a progetto, collaborazioni occasionali.
La tabella che segue espone i dati dell’ammontare complessivo dei compensi lordi annui riconosciuti al
lavoro diverso da quello subordinato, socio e non socio, con l’indicazione del n° dei collaboratori.
2009
compensi lordi annui
1.783.604,77
n° collaboratori
709
m
189
f
520
3.2.6. Formazione
Nella nostra Cooperativa la Direzione Generale ha il compito di presidiare il “Piano di Formazione Aziendale
Annuale”. Il piano viene redatto con proposte che provengono dall’Ufficio Sistema di Gestione per la Qualità, dalla
Direzione Amministrativa, dagli Addetti Tecnici di Direzione, dal Responsabile della Formazione Aziendale
Tecnico-Professionale. In particolare gli Addetti Tecnici di Direzione hanno il compito di presidiare, attraverso
attività di formazione e di consulenza, lo sviluppo delle competenze degli operatori di ogni unità di servizio.
Il “Piano di Formazione Aziendale Annuale” si sviluppa a due livelli:
livello di sistema
Comprende due aree di tematiche formative:
quella di tipo organizzativo-aziendale. Fanno parte di quest’area:
⇒ i corsi per i RIO (Responsabili in Organizzazione)
⇒ i percorsi di tutoraggio per i nuovi RIO
⇒ i corsi di informatica
⇒ seminari sul controllo economico-amministrativo della gestione dei servizi e sulla gestione delle
attività in integrazione con il cliente
quella di tipo tecnico-professionale, che comprende:
⇒ la riqualificazione per il conseguimento dei titoli professionali da parte di chi ne è sprovvisto (il
conseguimento del titolo O.S.S. da parte di personale con titolo A.D.E.S.T. o O.T.A. o del titolo di
educatore professionale)
⇒ una proposta di corsi su temi specifici elaborata dai Responsabili della Formazione Aziendale e
Tecnico-professionale, sulla base di una rilevazione periodica dei bisogni formativi delle unità di
servizio effettuata tramite elaborazione delle segnalazioni riportate su una scheda di rilevazione
distribuita a tutte le uds e rilevazione dei bisogni da parte degli ATD. Tali corsi sono organizzati dagli
stessi Responsabili della Formazione Aziendale e Tecnico-Professionale e vedono la presenza sia di
interventi tecnici di interni che di esperti esterni.
⇒ con l’anno 2007 è andato a regime, divenendo strutturale, il corso rivolto agli operatori di nuova
assunzione, sia OSS, che educatori, che operatori della prima infanzia. Si tratta di un corso di 2 o 3
gg, da frequentarsi nei primi mesi di lavoro nella nostra cooperativa. Il tema specifico di tali corsi è
l’utilizzo di strumenti professionali per la progettazione degli interventi individuali sui casi presi in
carico nei servizi che eroghiamo.
livello di unità di servizio
Ogni équipe dispone di un budget (Bsuper: vedi definizione qui di seguito) da destinare all’aggiornamento, alla
formazione e alla supervisione degli operatori, in base ai bisogni specifici del servizio che gestisce. Questo livello
include sia interventi formativi e di supervisione che possono essere gestiti direttamente dagli Addetti Tecnici di
Direzione (che comunque supportano l’équipe in fase di avvio del servizio) o da consulenti esterni accreditati, sia
la partecipazione a momenti formativi mirati (seminari, stage, convegni).
Escludendo il lavoro ordinario di équipe svolto in forma collettiva, relativo alla erogazione del servizio, ogni unità di
servizio svolge annualmente un minimo di 40 ore di formazione e/o supervisione.
Le Unità di Servizio hanno quindi a disposizione un budget per la supervisione e la formazione (Bsuper), introdotto
fin dal 1998. Il criterio di determinazione fu allora, ed è sempre stato riconfermato, in 40 ore annue per € 46,48
(corrispondenti alle vecchie 90.000 £) per ogni uds. Non hanno tale budget quelle uds in cui la supervisione
avviene in integrazione con l’Ente committente.
2007
2008
2009
Budget
105.588,00
139.819,82
232.096,28
Importo utilizzato
Dato non
rilevato
124.430,18
220.533,54
Per l’anno in esame siamo in grado di verificare a consuntivo l’utilizzo o meno del budget: l‘importo totale speso è
stato di € 220.533,54, con il 4,98% di budget complessivo non utilizzato.
Servizi di formazione acquisiti dall’esterno
Per quanto riguarda la supervisione la nostra cooperativa ha istituito un albo dei professionisti. Il primo inserimento
del nuovo professionista nell’albo è compito del Responsabile della formazione aziendale di carattere tecnico
professionale; il successivo aggiornamento avviene sulla base della valutazione raccolta dalle uds che hanno
attivato i professionisti accreditati.
Per quanto riguarda invece l’organizzazione di corsi, seminari, convegni rivolti al proprio personale (o anche aperti
all’esterno) e attivati a livello di sistema (cioè dipendenti dal nostro sistema di supporto centrale e non dalle singole
uds) la nostra cooperativa si avvale della collaborazione del Consorzio Forcoop, Agenzia formativa, emanazione di
Legacoop.
Forcoop è un’agenzia formativa ai sensi dell'art. 11 della L.R. n. 63 del 13.4.95, certificata dall’01.06.00 secondo la
normativa UNI EN ISO 9001 e dal 2008 con il Certificato n° 1020 dall'ente NIS ZERT scadenza il 21/11/2011.
Inoltre è accreditata dalla Regione Piemonte:
per l’attività di formazione professionale secondo il DGR 77 – 4447 del 12/11/2001 (e successive
modificazioni e integrazioni) n° 042/001 del 19/05/2003 – tipologie: Formazione continua a domanda
individuale, Formazione nell’Area Svantaggio (utenza in situazione di disagio sociale e a conseguente rischio
di esclusione: giovani seguiti dai servizi sociali, immigrati extracomunitari, tossicodipendenti, carcerati,
nomadi), Formazione nell’Area handicap (utenza con handicap intellettivo, utenza psichiatrica, invalidi civili e
del lavoro), Formazione a distanza
per l’attività di Orientamento secondo il DGR 74 – 10240 del 1/08/2003 n° 341/001 del 28/10/2003 – tipologie:
Informazione orientativa, Formazione orientativa, Consulenza orientativa, Sostegno all’inserimento lavorativo
E’ ovviamente possibile la partecipazione ad attività formative del tutto esterne, anche non realizzate dall’agenzia
Forcoop, per entrambi i livelli sopra descritti: di sistema e di unità di servizio.
Docenze di nostri operatori all’esterno
La possibilità di svolgere docenze su tematiche strettamente legate alla propria competenza professionale è
aspetto rilevante delle opportunità offerte al socio lavoratore dalla nostra cooperativa. La relazione con l’Agenzia
Formativa Forcoop (di cui al paragrafo precedente) agevola e moltiplica le possibilità in tal senso.
La formazione dei Responsabili in Organizzazione (RIO)
I Responsabili in Organizzazione di nuova nomina effettuano una formazione all'ingresso, organizzata
internamente, di 32 ore. I relativi dati sono registrati nella tabella che segue, sulla prima riga dell’elenco corsi
dell’area aziendale. Gli argomenti trattati sono: La storia del Gruppo La Valdocco; Il Sistema Qualità; Il controllo di
gestione; Il controllo di gestione: la rendicontazione budget e la fatturazione; Procedure di amministrazione del
personale; Il ruolo dell’addetto alla sicurezza; Il Bilancio Sociale; La normativa sulla Privacy in relazione al
trattamento dati dell’utenza; Funzioni degli Addetti Tecnici della Direzione e del RGP (Ricerca e Gestione del
Personale): progettazione, verifica, ricerca e gestione del personale; Ruolo, compiti e responsabilità del RIO; La
documentazione informatizzata di cooperativa.
Dall’anno 2004 si è aggiunto al suddetto corso un percorso di tutoring individualizzato, della durata massima di 3
mesi. Il compito di tutoring è stato affidato a Marcello Albertino che si occupa del Sistema di Gestione per la
Qualità della nostra cooperativa e della formazione aziendale tecnico aziendale.
I percorsi di tutoring attivati nell’anno in esame sono stati 28, di cui 28 conclusi entro l’anno. 3 dei RIO formati
erano uomini, 25 donne.
I criteri di verifica dati per il buon esito della formazione sono:
partecipazione al corso rio
validazione di una rendicontazione ore da parte del tutor
validazione di una rendicontazione budget da parte del tutor
Attività di formazione interna a livello di sistema, per aree tematiche
La tabella che segue elenca i corsi attivati dalla nostra cooperativa per la formazione degli operatori.
La tabella si compone di due parti, in relazione alle due aree previste dal piano della formazione aziendale
annuale: l’area aziendale e l’area tecnico-professionale.
La colonna “ore” della tabella indica il numero di ore di durata del corso. Nella colonna “Tot” è riportato il totale
delle persone che hanno frequentato il corso; le due colonne successive scorporano il totale dei partecipanti tra
uomini e donne. Al fondo della tabella nelle ultime due righe sono esposti rispettivamente:
sulla riga “TOTALI GENERALI”: la somma delle ore dei corsi elencati, il totale delle persone che hanno
partecipato ai corsi stessi, la distinzione tra uomini e donne. La somma delle ore dei corsi elencati è stata
individuata come indicatore dell’obiettivo 6.3. che la nostra cooperativa si è data all’interno del sistema di
gestione della qualità. La soglia di soddisfazione stabilita è di 140 ore annue. L’obiettivo quindi è stato
raggiunto anche per l’anno in esame
sull’ultima riga: il risultato della somma totale delle ore derivanti dalla moltiplicazione, per ogni corso,
delle ore di corso per i partecipanti. Tale numero di ore è utilizzato ai fini del calcolo dei costi per la
formazione sostenuti dalla nostra cooperativa (vedi più avanti).
AREA AZIENDALE
ore
Tot
Formazione dei responsabili in unità di servizio, i R.I.O.
32
20
Formazione dei responsabili in unità di servizio, i R.I.O.: HACCP - Igiene e
Sicurezza nel Trattamento degli alimenti
32
Formazione dei responsabili in unità di servizio, i R.I.O.: Alfabetizzazione
Informatica
Formazione dei responsabili in unità di servizio, i R.I.O.: L.81 e s. m. e i.
modulo A
M
F
ore
Tot
M
F
ore
Tot
3
17
32
10
2
8
32
28
3
25
35
4
31
40
8
0
8
28
35
9
26
60
12
4
8
8
9
2
7
Avviato Corso IFTS di Tecnico superiore dell'organizzazione e della gestione
dell'impresa sociale corso complessivo di ore 800
60
5
2
3
Formazione D.Lgs.81/2008 (8 edizioni da 40 ore ciascuna)
40
160
61
99
2007
2008
48
25
8
17
376
6
4
2
F
2009
Formazione dei responsabili in unità di servizio, i R.I.O.: L.81 e s. m. e i.
modulo B
Auditor del sistema di gestione qualità
Gestire i conflitti nei processi di coordinamento delle organizzazioni socio
educative: corso di formazione per i responsabili dei servizi
Corso di alta formazione per lo sviluppo di competenze manageriali ed
impreditoriali di responsabili e quadri direttivi delle cooperative sociali
piemontesi (dei 6 partecipanti: 4 sono membri del Consiglio di
Amministrazione, 2 Responsabili di Direzione e 2 ricoprono entrambi i ruoli)
Software Excel Corso avanzato
M
24
9
2
7
376
6
4
2
16
5
0
5
Costruzione ed elaborazione di un questionario
10
8
1
7
La selezione e la Gestione del personale
48
6
1
5
Project Management
75
15
5
10
AREA TECNICO PROFESSIONALE
Aree tematiche dei corsi:
La progettazione educativa: metodologia e tecniche (formazione in ingresso)
Percorso formativo per operatori della prima infanzia (formazione in ingresso): La
gestione di servizi all’infanzia
Percorso formativo per operatori della prima infanzia (formazione in ingresso): La
gestione di servizi all’infanzia
Formazione OSS – (formazione in ingresso)
ore
Tot
M
F
ore
Tot
21
73
17
56
21
24
28
22
0
22
2007
M
F
2008
1
0
1
28
10
0
10
13
67
I P.A.I.: costruzione, monitoraggio, verifica
8
13
2
11
I P.A.I.: costruzione, monitoraggio, verifica
16
2
0
2
Formazione al ruolo uds Latour: coordin. Oss, refer. Nucleo
20
9
1
8
Formazione al ruolo uds Latour: resp. Tecn.
10
1
0
1
30
30
16
40
10
30
40
10
3
7
1
5
7
23
39
5
24
8
7
7
28
12
75
80
31
15
20
20
18
32
20
8
11
4
0
0
5
8
6
2
M
F
2009
18
80
La progettazione dei servizi
La progettazione degli interventi educativi
I bisogni educativi speciali e la qualità dell’integrazione scolastica
La riorganizzazione dell’organizzazione: il passaggio al regime di accreditamento
So/stare nel conflitto: corso sui metodi di relazione in situazione di conflitto
Linguaggi della psichiatria: operatori, ruoli e comunicazione nei servizi
La gestione dell’aggressività al nido
Il legame di attaccamento nell’esperienza dell’inserimento al nido
Servizi per minori: tecniche di gestione e osservazione in luoghi neutri
Intervento psico-educativo con soggetti artistici
Formazione Operatori Servizi Territoriali per disabili
La formazione nelle politiche attive del Lavoro
Il Piano assistenziale individualizzato – P.A.I.
Formazione base servizi animativi
Formazione base servizi animativi
Formazione base assistenza scolastica
Formazione base assistenza scolastica
La comunicazione al nido
Aspetti infermieristici e di primo soccorso
Formazione sulla normativa del lavoro per i cittadini ROM
La gestione della persona affetta da sclerosi multipla
Corso sicurezza dell’ospite – movimentazione carichi e back school – BIELLA
8
6
8
L’osservazione: metodo etnografico e ascolto attivo
Ore Tot
20
11
20
20
13
24
14
6
21
30
7
23
24
17
0
17
16
24
1
23
8
67
10
57
8
3
0
3
8
20
8
12
12
35
9
26
19
18
12
24
16
16
7
6
23
20
14
5
10
21
18
23
15
21
17
20
0
0
0
0
0
0
0
6
6
2
14
5
10
21
18
23
15
15
11
18
Direttore di Comunità Socio Sanitaria
Formazione all’avvio di nuovi settori
112
30
8
87
3
11
5
76
Formazione all’ingresso
20
119
32
87
352 73 279 620 788 167
10.007
19.494
621
TOTALE GENERALE relativo alle due aree
Numero ore di formazione nell’anno
757
325 61
11.193
264 905
Finanziamenti, provenienti da terzi, dell’attività di formazione interna a livello di sistema
La tabella informa di eventuali finanziamenti ricevuti per la realizzazione delle attività formative elencate nel precedente paragrafo.
Come indicato nella tabella che segue, non ci sono ancora pervenuti i finanziamenti richiesti nel 2007 al F.S.E. e a Foncoop. Del contributo richiesto invece nel 2006 ai sensi della LR.
23/2004, ne abbiamo potuto ricevere, nel 2008, soltanto in parte, per il limite agli aiuti di stato imposto dalla normativa della Comunità Europea conosciuta come De Minimis.
2007
fonte
finanziam
importo
richiesto
2008
importo
fonte
incassato finanziam
2009
importo
richiesto
importo
incassato
10.100,00
/
Fon.coop
/
9.849,16
AREA
TECNICO
PROFESS.LE: finanziamenti
per
specifiche
attività
formative
FSE
1.575,00
/
/
/
/
Finanziamenti per attività
formative non specificamente
definite
/
/
/
LR 23/04
/
38.241,57
11.675,00
/
/
48.090,73
TOTALE
non è stata presentata
alcuna richiesta
AREA
AZIENDALE:
finanziamenti per specifiche Fon.coop
attività formative
Le risorse economiche destinate alla formazione sono:
•
•
•
•
•
•
Beni e servizi acquistati dall’esterno: comprendono sia quelli di competenza del sistema di supporto che delle uds.
Sono, per esempio: libri, iscrizioni a convegni, corsi, seminari organizzati da terzi, consulenze per la supervisione
delle équipes, docenze. Il dato proviene dalla contabilità ordinaria ed è quindi fornito dall’Uff. contabile:
2007
2008
2009
€ 193.468,92
€ 401.502,88
€ 630.443,95
Costo relativo al personale di direzione con compiti di supporto formativo, professionale e tecnico, alla
progettazione, erogazione e verifica del servizio da parte degli operatori. Il dato è fornito dall’amm.ne del
personale:
2007
2008
2009
€ 153.289,00
€ 172.954,75
€ 182.460,39
Costo relativo all’addetto dell’Ufficio Sistema di Gestione per la Qualità che svolge specifici compiti di
formazione inerente il Sistema di Gestione per la Qualità. Il dato è fornito dall’amm.ne del personale:
2007
2008
€ 32.114,00
€ 35.402,93
2009
€ 41.173,75
Costo del lavoro relativo al tempo dedicato alla partecipazione alle attività formative di sistema.
E’ un dato che non siamo ancora riusciti ad acquisire con modalità che lo rendano esaustivo e preciso. Abbiamo
pertanto deciso di calcolarlo in modo approssimativo, esplicitandone i criteri di determinazione. Il costo
complessivo che segue viene determinato a partire dai dati esposti nella tabella che precede “Attività di
formazione interna a livello di sistema, per aree tematiche”: abbiamo moltiplicato il numero di ore di ogni corso
per il numero dei relativi partecipanti (ad eccezione delle ore dei corsi relativi alla riqualifica, ore che soltanto in
parte sono riconosciute come permessi studio e non per il totale delle ore di corso). Abbiamo poi moltiplicato il
numero complessivo di ore delle attività formative per il costo del lavoro tabellare medio dell’anno di
competenza relativo alle figure professionali coinvolte dalle attività formative stesse, ossia il costo dei livelli C1,
D1 e D2 del CCNL delle Cooperative Sociali.
Per la quantificazione dei permessi studio per la riqualifica abbiamo rilevato il numero delle ore di permesso
studio utilizzate dalle singole figure professionali (educatori e adest) e moltiplicato per il costo del lavoro
tabellare dell’anno di competenza del relativo livello. Nel corso del 2009 hanno utilizzato questo tipo di permessi
soltanto degli educatori ed è stato utilizzato come costo la media tra D1 e D2, tenuto conto del superminimo
riconosciuto a chi frequenta corsi di riqualifica (vedi sopra al paragrafo 3.2.4.). Il dato relativo alle ore dei
permessi studio è fornito dall’amm.ne del personale:
2007
2008
2009
€ 217.354
€ 186.747
€ 374.137
Costo del lavoro relativo al tempo dedicato alla partecipazione alle attività formative di livello locale (uds).
Anche in questo caso si pone il problema già esposto al punto precedente. Abbiamo pertanto deciso di
quantificare in difetto forfettariamente tali attività (compresa la supervisione) in 100 ore annue per gli educatori e
in 40 annue per le adest, valorizzandole poi al costo medio tabellare del relativo livello:
2007
2008
2009
€ 1.244.964
€ 1.465.711
€ 1.632.040
Costo dei permessi studio relativi alle 150 ore, valorizzati con il costo del lavoro tabellare medio dell’anno di
competenza dei livelli C1, D1 e D2. Il dato relativo al numero di ore dei permessi studio è fornito dall’amm.ne del
personale.
2007
2008
2009
€ 15.234
€ 11.490
€ 8.954
Il rapporto tra risorse economiche destinate alla formazione e ricavi nell’ultimo triennio
2007
2008
2009
ricavi relativi al valore
della produzione tipica
€ 27.861.875,86
€ 33.216.912,35
€ 38.772.146,70
risorse dedicate*
€ 1.856.424,92
€ 2.273.809,16
€ 2.869.209,83
% risorse dedicate alla
formazione sul valore
della produzione tipica
6,66%
6,85%
7,40%
*è la somma delle voci di costo elencate in questa pagina
3.2.7. Politiche di conciliazione
Gli occupati della nostra cooperativa sono per l’85% donne e per quasi il 42% hanno un’età compresa tra i 31 e i 40
anni: una fascia d’età “riproduttiva”.
Ha rilevanza quindi il problema della conciliazione nei termini in cui la definisce la L. 53/00: conciliazione tra i tempi del
lavoro e quelli della famiglia e personali; tenuto conto dell’attività che svolge la nostra cooperativa, conciliazione tra
lavoro di cura professionale e lavoro di cura familiare.
I dati che abbiamo a disposizione confermano tale affermazione anche se non sono esaustivi. Tra i dati che sono
oggetto di sistematica rilevazione non ci sono infatti dati specifici sui carichi familiari.
I dati
Siamo in grado di avere un dato soltanto indicativo sulla presenza di figli nelle famiglie della nostra Cooperativa,
attraverso la rilevazione delle detrazioni fiscali che ogni lavoratore chiede gli vengano applicate sulla propria busta
paga. La tabella che segue riporta il numero di occupati, distinti tra uomini e donne, che nel 2009 hanno
beneficiato di deduzioni fiscali per figli a carico, con la specificazione relativa a quanti di questi ricoprono incarichi di
responsabilità all’interno della rete dei servizi.
2009
occupati
di cui RIO
tot
346
m
53
25
f
293
13
12
La tabella che segue riporta il numero di giorni di permesso utilizzati e previsti dalla normativa sui congedi
parentali: la L. 53/00. Tali permessi non sono retribuiti. Nella tabella che segue si riportano il numero di giorni di
permesso utilizzati, distinguendo tra uomini e donne che nell’anno indicato ne hanno beneficiato.
n° gg
94
96
74
2007
2008
2009
n° gg/m
7
3
2
n° gg/f
87
93
72
Infine abbiamo il dato relativo al numero di ore di permessi legati alla normativa sui disabili, la L. 104/92. Tali
permessi sono retribuiti, ma totalmente a carico dell’INPS. Nella tabella che segue si riportano, oltre al lordo delle
retribuzioni riconosciute al lavoratore, anche il numero di giorni di permesso utilizzati, distinguendo tra uomini e donne
che nell’anno indicato ne hanno beneficiato.
2007
2008
2009
n° gg
121
166
300
n° gg/m
43
37
62
n° gg/f
78
129
238
lordo lavoratore
€ 5.756,90
€ 7.585,30
€ 13.959,71
4.4.6.2. Aspetti organizzativi
Rileviamo di seguito alcuni aspetti organizzativi caratteristici del nostro modo di gestire i servizi che possono rientrare in
quella volontà di promuovere la conciliazione espressa in particolare nella L. 53/00.
La definizione dell’orario di lavoro
La tipologia dei nostri servizi è molto ampia. A tale varietà corrispondono diverse esigenze organizzative legate alla
definizione dell’orario di lavoro.
I servizi domiciliari e territoriali sono quelli caratterizzati dal tasso più alto di flessibilità oraria.
La soluzione organizzativa individuata è che l’orario di lavoro non è definito a monte, ma viene concordato nella
relazione tra l’operatore e l’utente. In questi servizi la funzione aziendale preposta alla determinazione dell’orario non è
gerarchica rispetto al socio lavoratore: è lui stesso incaricato di definire l’orario in relazione alle esigenze del
cliente/utente e alle richieste del cliente/committente.
E’ ipotizzabile che in questi servizi ci sia ampio spazio per una determinazione dell’orario da parte del socio lavoratore
che tenga conto anche delle proprie esigenze, familiari e personali.
Ciò non è affatto escluso neppure nei servizi residenziali, almeno nelle comunità alloggio. Le loro piccole dimensioni ne
favoriscono la flessibilità. Anche in questi servizi, nella nostra organizzazione, la definizione dell’orario di lavoro non è
funzione svolta dall’esterno: è demandata all’équipe stessa. Così, anche in questo caso, i soci lavoratori possono
concordare turni più lunghi nei weekend, onde evitare di avere occupati più weekend al mese, oppure adattare la
turnazione in relazione alle esigenze dei singoli operatori.
Nella nostra prassi organizzativa insomma da sempre i soci lavoratori gestiscono i propri orari con modalità più vicine
alla prassi di lavoratore autonomo che a quella di lavoratore dipendente.
Il lavoro a casa
Ci sono poi aspetti del lavoro gestibili a casa: per esempio la stesura di documenti (progetti, verifiche, relazioni). Il fatto
che la cooperativa stia andando avanti nella propria scelta di informatizzazione agevola tale possibilità: la dotazione
informatica portatile o comunque l’uso sia del PC della sede di lavoro che di quello personale, permette di svolgere il
lavoro a casa ed il cellulare di servizio rende il RIO, e a volte il singolo operatore, reperibile da parte dei colleghi in caso
di bisogno.
La variazione di incarico lavorativo conseguente allo spostamento di servizio
All’interno della nostra cooperativa esiste l’istituto del trasferimento su richiesta del socio lavoratore: la possibilità cioè di
chiedere lo spostamento in altro servizio. Si è rivelato funzionale a più di un bisogno personale degli operatori. Non
ultimo a quello di donne che, al rientro dalla maternità, hanno bisogno di tipologie di servizio più adattabili alle esigenze
della propria famiglia.
Il part time
Anche l’opzione per il part time è un modo per conciliare impegni familiari e di lavoro. Nella nostra realtà lavorativa può
facilmente conciliarsi con esigenze organizzative di servizio: la presenza di part time, per esempio, può facilitare la
copertura dell’assenza di un collega. Le donne costituiscono il 90% dei part time al di sotto delle 35 ore settimanali
(paragrafo 4.4.3.2.) e l’86% dei part time fino alle 20 ore settimanali (paragrafo 4.4.3.2.1.): bisogna quindi rilevare una
maggior densità di presenza dell’occupazione femminile part time rispetto a quella maschile.
Reversibilità delle scelte
Va inoltre sottolineato che le richieste fatte dal socio lavoratore sono sempre revocabili: il socio può chiedere di tornare
a tempo pieno dopo essere passato part time, o viceversa, come può chiedere ulteriori spostamenti di servizio pur
avendone già usufruito. Condizioni per l’accoglimento della sua richiesta sono la disponibilità di incarichi congruenti con
le sue esigenze e la valutazione tecnica da parte della funzione Ricerca Gestione Personale, valutazione legata
all’opportunità di cambiamenti all’interno delle équipes coinvolte, soprattutto in relazione al rapporto con l’utenza.
4.4.6.3. I servizi di supporto
In relazione alle problematiche legate alla conciliazione degli impegni di cura familiari con il lavoro professionale,
demmo il nostro appoggio alla proposta del Consorzio La Valdocco, di cui la nostra cooperativa è socia fondatrice, per
la presentazione di una richiesta di contributo per l’apertura di un micronido aziendale rivolto alle famiglie dei lavoratori
di tutte le cooperative aderenti al consorzio. Il progetto presentato nel 2003 (nell’ambito dei fondi F.S.E. per le Pari
Opportunità 2000/2006, obiettivo 3 misura E1) venne finanziato. Il percorso per l’avvio di tale servizio, dalla
progettazione alla gestione, è stato seguito dalla nostra cooperativa, in quanto cooperativa sociale di tipo A e ha visto le
seguenti tappe:
07/10/2002:
presentazione del progetto
20/06/2003:
comunicazione di accoglimento del progetto da parte della Regione
15/11/2003:
individuazione del socio cui affidare l’incarico sul progetto
settembre 2004: accreditamento da parte del Comune di Torino, con iscrizione all’Albo dei Micronidi Familiari
13/11/2004:
iniziativa conclusiva del progetto legato al finanziamento F.S.E.
01/12/2004:
apertura del micronido aziendale in C.so Umbria 33 a Torino
Nell’ottica di garantire la sostenibilità economica del servizio, il progetto approvato prevedeva che il micronido sfociasse
nell’apertura di un centro multifunzionale per l’infanzia rivolto non più unicamente alle famiglie dei lavoratori delle
cooperative aderenti al consorzio, ma anche, come spazio gioco, ai clienti del centro commerciale dell’IPERCOOP di V.
Livorno e, come micronido, a tutti i cittadini. Ai soci continuano ad essere riservate condizioni tariffarie di favore.
Il nuovo servizio comprende pertanto due diverse sedi, con diverse funzionalità:
⇒ lo “Spazio Gioco Dorabimbi”, collocato all’interno del Parco Commerciale Dora di V. Livorno
⇒ il “Micronido familiare Dorabimbi” di C.so Umbria 33
Dal 2008 è partita una nuova iniziativa per i bambini dei soci: il soggiorno estivo denominato “bimbi al mare”. Nel 2009
si è svolto dal 31 agosto al 6 settembre a Noli in Liguria ed ha visto la partecipazione di 19 bambini.
3.3. Utenza: dati dai servizi
I dati del presente paragrafo sono raccolti attraverso la compilazione da parte dei Responsabili in Organizzazione (RIO)
di una scheda dati.
Tali dati a loro volta sono raccolti con uno strumento informatico ideato appositamente, ma idoneo a rispondere anche
ad esigenze ordinarie di dati nella gestione del servizio. Lo strumento creato, a partire quindi da dati analitici gestionali
da tenere ordinariamente aggiornati e utili per esigenze specifiche interne dei servizi stessi, consente una elaborazione
numerica automatizzata del dato finale da registrare sulla scheda riepilogativa, finalizzata alla raccolta dei dati per il
Bilancio Sociale annuale.
I dati raccolti attraverso la scheda di rilevazione compilata dai RIO delle singole uds vengono poi inseriti nel database
delle unità di servizio (uds) gestito dagli uffici amministrativi centrali, ed elaborati in modo automatizzato.
Il lavoro di consegna della scheda ai RIO è avvenuto all’interno delle riunioni di COROC (vedi paragrafo 1.5.) tra
novembre 2009 e gennaio 2010. Il termine per la consegna della scheda compilata da parte dei RIO era il successivo
COROC.
In realtà il lavoro di raccolta, anche quest’anno, ha richiesto un grosso impegno nel sollecitare la consegna delle schede
ed è slittato fino alla fine di aprile. Neppure quest’anno quindi siamo riusciti ad affrontare l’analisi dei dati prima
dell’Assemblea.
Come già negli scorsi anni, i dati vengono esposti nelle successive tabelle in forma aggregata per area (socio sanitaria
ed educativa, animazione, lavoro), ambito di intervento (territoriale, domiciliare, semiresidenziale, residenziale), utenza.
Le tabelle sono esposte per vicinanza di contenuto.
In tutte le tabelle i totali parziali di area sono indicati in neretto con sfondo grigio. I totali parziali dell’area socio sanitaria
ed educativa sono indicati in corsivo e sottolineati.
E’ opportuno evidenziare che i dati sono stati raccolti dalle singole uds e quindi alcuni dati (per esempio, gli “altri
destinatari”, le persone di riferimento dei servizi della pubblica amministrazione, i fornitori) possono essere comuni a più
uds che lavorano sullo stesso territorio, pertanto nei totali le stesse persone o gli stessi enti possono essere conteggiati
più volte: in tutte le successive tabelle interessate da tale caratteristica, ciò viene messo in luce.
Nel 2009, 25 delle 243 uds attive nell’anno non potevano presentare dati. I motivi di tale impossibilità sono stati:
avviate alla fine dell’anno, non potevano avere dati significativi per l’anno in esame
chiuse durante l’anno, non hanno fornito i dati al momento della chiusura ed è stato impossibile recuperarli per
la redazione del bilancio sociale
alcune uds si sono accorpate ad altre o si sono trasformate organizzativamente in altra uds, accorpando anche
in un’unica scheda i dati.
Tenuto conto di tali uds oggettivamente senza dati, le uds che hanno consegnato i dati, 218, sono il 100% di chi doveva
consegnarli.
La tabella che segue indica il numero di uds della specifica tipologia.
n°
AREA SOCIO SANIT. EDUC.
Servizi Territoriali
Disabili
*1
Minori
Salute Mentale
Tossicodipendenza
Adulti in difficoltà
Comunità locale
Famiglie
Servizi Domiciliari
Disabili
Salute mentale
Anziani
Adulti in difficoltà
Servizi Semiresidenziali
Disabili
*1
Minori
Salute mentale
Anziani
Adulti in difficoltà
Servizi Residenziali
Disabili
*1
Minori
Salute mentale
Tossicodipendenza
Anziani
Adulti in difficoltà
AREA ANIMAZIONE
*1
Minori
Anziani
Comunità locale
Famiglie
AREA LAVORO
Disabili
Adulti in difficoltà
Comunità locale
TOTALE
uds
188
93
37
35
4
3
4
9
1
20
1
4
14
1
41
11
22
3
4
1
34
11
4
3
1
11
4
26
19
2
4
1
4
2
1
1
218
*1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti
In tutte le tabelle che seguono la prima colonna ripete i dati relativi al numero di uds che hanno consegnato i dati, come
già riportati nella tabella che precede.
3.3.1.
Dati sull’utenza del servizio
Poiché l’intervento realizzato dalle tipologie delle singole uds stabilisce relazioni con l’utenza molto diverse, abbiamo
preferito distinguere tre diversi tipi di utenza, proprio con riferimento alla diversa modalità di relazione posta in essere.
Le tre tipologie individuate sono:
utenti: persone per le quali viene attivata una presa in carico ed elaborato un progetto individuale (Progetto
Educativo Individuale o Progetto Assistenziale Individuale)
destinatari: persone per le quali non si elabora un progetto individuale, ma sono destinatari del servizio come singoli
(gestione di un programma di attività) o come gruppo (gestione di progetti o programmi di attività)
altri destinatari: adulti a diverso titolo bersaglio di azioni da parte del servizio (parenti, volontari, affidatari, persone di
riferimento di risorse attivate nella comunità locale).
In relazione al primo tipo, l’utente in senso stretto, quello su cui si elabora un progetto individuale, si è rilevato, oltre che
la fluttuazione nell’anno e la distinzione tra uomini e donne, il numero di progetti aggiornati (secondo la periodicità
prevista dai documenti di progetto del servizio stesso). Nell’ultima colonna della tabella è rilevabile la percentuale di
aggiornamento al 31.12 dell’anno in esame, in relazione alla singola tipologia di servizi e utenza. La percentuale
complessiva di aggiornamento per il 2009 è stata del 92% sul totale degli utenti in carico presenti al 31.12.2009,
raggiungendo pertanto l’obiettivo che ci siamo proposti all’interno del Sistema di Gestione della Qualità. Ciò è dovuto
non solo all’effettivo miglioramento dell’efficienza progettuale delle nostre équipe di lavoro, ma anche ad una più attenta
valutazione del “campo di applicazione”: i RIO che compilano le schede di raccolta dei dati sono stati più attenti nel
distinguere la tipologia degli “utenti” da quella dei “destinatari”. Inoltre abbiamo escluso dal campo di applicazione:
-
gli utenti di servizi avviati alla fine dell’anno (novembre/dicembre)
gli utenti stessi presi in carico alla fine dell’anno (novembre/dicembre) e che si trovavano quindi in un periodo
“di osservazione” finalizzata all’elaborazione del progetto individuale
quei progetti il cui aggiornamento è vincolato al lavoro di integrazione con l’ente committente
Le uds che non hanno raggiunto l’obiettivo saranno verificate attraverso audit da parte dell’Ufficio Sistema di Gestione
per la Qualità nel corso del 2010 e con successiva azione correttiva, ove fosse ancora necessaria.
L’assenza di dati nella tabella che segue, su righe nelle quali risultano invece esistenti delle uds, è motivata dal fatto che
nessuna delle uds presenti su tale riga ha prese in carico individuali: la loro utenza quindi la ritroviamo nella tabella
successiva nella quale sono esposti anche i dati sui destinatari.
n°
uds
AREA SOCIO SANIT. EDUC.
Servizi Territoriali
Disabili
*1
Minori
Salute Mentale
Tossicodipendenza
Adulti in difficoltà
Comunità locale
Famiglie
Servizi Domiciliari
Disabili
Salute mentale
Anziani
Adulti in difficoltà
Servizi Semiresidenziali
Disabili
*1
Minori
Salute mentale
Anziani
Adulti in difficoltà
Servizi Residenziali
Disabili
*1
Minori
Salute mentale
Tossicodipendenza
Anziani
Adulti in difficoltà
AREA ANIMAZIONE
*1
Minori
Anziani
Comunità locale
Famiglie
AREA LAVORO
Disabili
Adulti in difficoltà
Comunità locale
TOTALE
n° al 01.01.09
F
188 2572
93
398
37
197
35
157
4
41
3
0
4
0
9
3
1
0
20 1721
1
0
4
8
14 1712
1
1
41
187
11
81
22
4
3
36
4
66
1
0
34
266
11
42
4
14
3
10
1
2
11
184
4
14
26
0
19
0
2
0
4
0
1
0
4
15
2
15
1
0
1
0
218 2587
M
2311
597
316
246
31
0
0
4
0
1390
4
19
1362
5
178
93
13
38
34
0
146
51
13
16
5
57
4
0
0
0
0
0
28
28
0
0
2339
Tot
4883
995
513
403
72
0
0
7
0
3111
4
27
3074
6
365
174
17
74
100
0
412
93
27
26
7
241
18
0
0
0
0
0
43
43
0
0
4926
n° nuove
ammissioni nel
2009
F
M
Tot
1084 951 2035
218 254 472
42
77 119
104 124 228
11
10
21
0
0
0
0
0
0
61
43 104
0
0
0
507 414 921
0
0
0
3
7
10
503 404 907
1
3
4
82
60 142
23
18
41
0
5
5
9
11
20
50
26
76
0
0
0
277 223 500
7
11
18
5
15
20
6
5
11
5
45
50
240 134 374
14
13
27
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
20
30
50
16
24
40
4
6
10
0
0
0
1104 981 2085
n° dimissioni nel
2009
n° al 31.12.09
F
M
Tot
1470 1352 2822
142 189 331
37
66
103
86
94
180
7
12
19
0
0
0
0
0
0
12
17
29
0
0
0
1009 915 1924
0
0
0
2
2
4
1007 909 1916
0
4
4
55
51
106
8
4
12
3
3
6
1
9
10
43
35
78
0
0
0
264 197 461
4
5
9
10
13
23
4
6
10
7
43
50
219 123 342
20
7
27
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
12
15
27
12
15
27
0
0
0
0
0
0
1482 1367 2849
F
M
Tot
2186 1910 4096
474 662 1136
202 327 529
175 276 451
45
29
74
0
0
0
0
0
0
52
30
82
0
0
0
1219 889 2108
0
4
4
9
24
33
1208 857 2065
2
4
6
214 187 401
96
107 203
1
15
16
44
40
84
73
25
98
0
0
0
279 172 451
45
57
102
9
15
24
12
15
27
0
7
7
205
68
273
8
10
18
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
23
43
66
19
37
56
4
6
10
0
0
0
2209 1953 4162
progetti
individuali
aggiornati
N°
%
3768 91,99
1022 89,96
469 88,66
405 89,80
66 89,19
82
100
1973
4
28
1935
6
392
199
13
82
98
93,60
100
84,85
93,70
100
97,76
98,03
81,25
97,62
100
381
93
19
27
0
230
12
0
0
0
0
0
66
56
10
0
3834
84,48
91,18
79,17
100
0,00
84,25
66,67
100
100
100
92,12
*1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti
Dalla tabella successiva sono rilevabili: gli utenti dell’anno (quindi n° utenti all’01.01.2009 + utenti ammessi nel corso del
2009), i destinatari dell’anno e gli “altri destinatari”.
Relativamente agli “altri destinatari” la tabella rileva: il numero delle persone (colonna “pers”) ed il numero di eventuali
enti di appartenenza (colonna “enti”). Ricordiamo che i dati sono stati raccolti dalle singole uds e quindi per la categoria
“altri destinatari” vale quanto già ricordato all’inizio: possono essere comuni a più uds che lavorano sullo stesso territorio
e pertanto nei totali le stesse persone o gli stessi enti possono essere conteggiati più volte.
La colonna totale di tutte le tipologie di utenza è costituita dalla somma del totale utenti nell’anno + totale destinatari +
totale altri destinatari persone fisiche.
n°
uds
utenti nell'anno
F
M
3656
3262
6918 11402 11510 22912
8624 1079
38454
Servizi Territoriali
93
616
851
1467
9802
9698
19500
4827
720
25794
Disabili
37
239
393
632
404
502
906
1727
153
3265
35
261
370
631
5734
4575
10309
2112
278
13052
Salute mentale
4
52
41
93
25
18
43
179
61
315
Tossicodipendenza
3
0
0
0
2703
3062
5765
2
2
5767
Adulti in difficoltà
4
0
0
0
500
1079
1579
248
78
1827
Comunità locale
9
64
47
111
391
459
850
540
138
1501
Famiglie
1
0
0
0
45
3
48
19
10
67
Servizi Domiciliari
20
2228
1804
4032
974
704
1678
1159
47
6869
Disabili
1
0
4
4
0
0
0
14
4
18
Salute mentale
4
11
26
37
10
9
19
83
13
139
Anziani
14
2215
1766
3981
964
695
1659
1036
17
6676
Adulti in difficoltà
1
2
8
10
0
0
0
26
13
36
41
269
238
507
382
520
902
1692
149
3101
*1
Servizi Semiresidenziali
Disabili
F
M
Tot
Pers.
totale di tutte le
tipologie di
utenza
AREA SOCIO SANIT. EDUC. 188
Minori
Tot
altri
destinatari
destinatari
Enti
11
104
111
215
87
99
186
601
95
1002
*1
22
4
18
22
236
227
463
641
22
1126
Salute mentale
3
45
49
94
17
41
58
235
11
387
Anziani
4
116
60
176
10
7
17
180
10
373
Minori
Adulti in difficoltà
Servizi Residenziali
Disabili
1
0
0
0
32
146
178
35
11
213
34
543
369
912
244
588
832
946
163
2690
492
11
49
62
111
7
13
20
361
57
*1
4
19
28
47
4
4
8
79
25
134
Salute mentale
3
16
21
37
0
307
307
3
2
347
Minori
Tossicodipendenza
1
7
50
57
0
0
0
60
0
117
Anziani
11
424
191
615
198
110
308
352
42
1275
Adulti in difficoltà
4
28
17
45
35
154
189
91
37
325
AREA ANIMAZIONE
26
0
0
0
9005
9466
18471
4959
613
23430
10996
Minori
*1
19
0
0
0
2951
4393
7344
3652
267
Anziani
2
0
0
0
1599
1351
2950
35
1
2985
Comunità locale
4
0
0
0
4409
3718
8127
1193
302
9320
Famiglie
1
0
0
0
46
4
50
79
43
129
AREA LAVORO
4
35
58
93
1083
1181
2264
157
55
2514
Disabili
2
31
52
83
49
69
118
146
44
347
Adulti in difficoltà
1
4
6
10
0
0
0
0
0
10
Comunità locale
1
0
0
0
1034
1112
2146
11
11
2157
3691
3320
TOTALE 218
7011 21490 22157 43647 13740 1747
64398
*1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti
Tipologie della categoria “altri destinatari”
La scheda di rilevazione dati chiedeva di indicare, per la categoria “altri destinatari” (la terza tipologia di utenza)
l’eventuale tipologia delle organizzazioni di appartenenza nel caso in cui, ovviamente, tali altri destinatari abbiano
organizzazioni di appartenenza, suddividendoli nella tipologia predefinita dalla scheda stessa. La tipologia utilizzata è
essenzialmente ripresa dalla L. 328/00. Si è rilevato, per ogni tipologia di appartenenza, il n° di persone (colonna “p”), il
n° di enti (colonna “e”), il n° di eventuali protocolli d’intesa (colonna “pr”). Per protocollo d’intesa si intende un accordo in
forma scritta tra la cooperativa e l’ente, relativo a qualsiasi materia e valido per l’anno in esame, indipendentemente
dall’anno della sua sottoscrizione). Tali dati sono esposti nella tabella che segue.
Ricordiamo che i dati sono stati raccolti dalle singole uds e quindi vale per questa tabella quanto già ricordato: gli “altri
destinatari” possono essere comuni a più uds che lavorano sullo stesso territorio e pertanto nei totali le stesse persone
o gli stessi enti possono essere conteggiati più volte.
e
pr
p
e
pr
536
165
18
610
148
17
345 143
p
e
Servizi Territoriali
p
e
pr
p
e
pr
p
e
pr
7
20 13
1
41
29
2
347 104 12 239
pr
p
e
pr
p
e
pr
99
3
132
70
12 201
p
pr
p
totale
persone
appartenenti ad
altre tipologie di
enti
Pubbl. Ammin.
persone senza
organ. di appar.
familiari
gruppi informali
enti for profit.
agenzie formative
enti religiosi
organizz.
volontariato
enti patrononato
fondazioni
associazioni di
promozione
sociale
associazioni
organanizz.
cooperative
n° uds
p
AREA SOCIO SANIT.EDUC. 188
e
pr
p
e
pr
p
p
p
e
e
pr
p
81
15
103
17
1
5067
384
492
175
27 107
35
3
8624
e
pr
1079 118
93
304
103
13
373
107
16
218
76
6
12
9
0
31
22
2
135
57
3
183
72
3
66
35
6
89
66
12
102
16
1
2673
279
306
129
13
56
28
1
4827
720
76
Disabili
37
124
36
8
36
23
1
41
19
1
1
1
0
0
0
0
35
11
1
35
17
0
8
4
1
36
26
11
0
0
0
1335
39
31
12
3
6
4
1
1727
153
27
Minori *
35
110
37
4
284
67
14
101
29
3
4
2
0
6
4
1
19
8
2
108
25
3
40
19
5
14
7
1
61
7
1
1074
138
126
63
4
27
10
0
2112
278
38
Salute Mentale
4
8
5
0
14
6
0
26
6
0
0
0
0
4
2
0
16
2
0
1
1
0
11
7
0
23
23
0
1
1
0
31
35
4
3
0
5
5
0
179
61
0
Tossicodipendenza
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
0
0
2
2
0
Adulti in difficoltà
4
25
8
1
9
4
1
18
9
1
4
3
0
8
6
1
34
17
0
11
9
0
4
3
0
3
1
0
6
3
0
49
35
32
9
1
10
6
0
248
78
5
Comunità locale
9
36
17
0
30
7
0
18
6
1
3
3
0
13
10
0
31
19
0
26
18
0
3
2
0
12
8
0
32
4
0
184
32
112
41
5
8
3
0
540
138
6
Famiglie
1
1
0
0
0
0
0
14
7
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
2
0
0
0
0
0
0
0
2
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
19
10
0
Servizi Domiciliari
20
46
14
0
4
3
0
1
1
0
0
0
0
8
6
0
14
6
2
7
4
0
8
6
1
0
0
0
0
0
0
1000
16
46
6
0
9
1
0
1159
47
3
0
Disabili
1
3
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
1
0
3
1
0
14
4
Salute Mentale
4
17
5
0
3
2
0
0
0
0
0
0
0
2
2
0
0
0
0
1
1
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
14
0
39
2
0
6
0
0
83
13
0
Anziani
14
24
6
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5
3
0
6
2
2
4
1
0
6
4
1
0
0
0
0
0
0
974
16
1
1
0
0
0
0
1036
17
3
Adulti in difficoltà
Servizi Semiresidenziali
1
2
2
0
1
1
0
1
1
0
0
0
0
1
1
0
3
3
0
2
2
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
12
0
3
2
0
0
0
0
26
13
0
41
94
27
3
45
13
0
67
23
1
4
2
0
2
1
0
66
18
5
17
7
0
14
10
5
112
15
3
1
1
0
1121
60
87
30
14
2
2
1
1692
149
32
Disabili
11
36
11
1
31
7
0
42
16
1
3
2
0
0
0
0
14
8
2
5
1
0
11
7
4
36
14
3
1
1
0
324
26
71
27
14
1
1
1
601
95
26
Minori *1
22
10
6
2
3
0
0
14
5
0
0
0
0
2
1
0
0
0
0
7
2
0
3
3
1
12
1
0
0
0
0
575
0
14
3
0
1
1
0
641
22
3
Salute Mentale
3
20
4
0
6
3
0
11
2
0
1
0
0
0
0
0
2
1
0
2
1
0
0
0
0
64
0
0
0
0
0
100
27
2
0
0
0
0
0
235
11
0
Anziani
4
3
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
48
7
3
2
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
121
6
0
0
0
0
0
0
180
10
3
0
Adulti in difficoltà
1
25
5
0
5
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
2
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
0
0
0
0
35
11
34
92
21
2
188
25
1
59
43
0
4
2
1
0
0
0
132
23
2
32
16
0
44
19
0
0
0
0
0
0
0
273
29
53
10
0
40
4
1
946
163
7
Disabili
11
28
4
2
100
7
1
21
18
0
1
1
0
0
0
0
34
7
0
6
6
0
7
7
0
0
0
0
0
0
0
108
3
40
6
0
13
1
0
361
57
3
0
Servizi Residenziali
Minori *1
4
2
2
0
1
1
0
16
14
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
9
4
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
34
2
12
3
0
2
0
0
79
25
Salute Mentale
3
1
1
0
2
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
2
0
Tossicodipendenza
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
60
0
0
0
0
0
0
0
60
0
0
Anziani
11
7
2
0
72
10
0
15
4
0
0
0
0
0
0
0
93
12
2
15
4
0
32
7
0
0
0
0
0
0
0
70
23
0
0
0
25
3
1
352
42
3
Adulti in difficoltà
4
54
12
0
13
6
0
7
7
0
3
1
1
0
0
0
5
4
0
2
2
0
4
4
0
0
0
0
0
0
0
1
1
1
1
0
0
0
0
91
37
1
26
82
28
1
536
188
1
148
35
0
25
6
0
2
2
0
72
56
1
104
30
0
14
12
0
0
126
13
0
2726
763
233
118
0
0
0
0
4959
613
3
19
32
13
0
409
149
0
141
34
0
23
4
0
2
2
0
24
23
0
80
17
0
8
6
0
0
50
9
0
2656
210
12
8
0
0
0
0
3652
267
0
AREA ANIMAZIONE
Minori *1
Anziani
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5
1
0
0
0
0
0
0
0
Comunità locale
4
50
15
1
125
38
1
7
1
0
2
2
0
0
0
0
14
3
1
14
3
0
3
3
0
Famiglie
AREA LAVORO
128 125
5
2
0
0
123 123
0
0
0
0
0
30
0
0
0
0
0
0
35
1
0
0
76
4
0
70
488
221
110
0
0
0
0
1193
302
3
1
0
0
0
2
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
29
29
0
10
10
0
3
3
0
0
0
0
0
0
0
0
35
0
0
0
0
0
0
79
43
0
4
14
8
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
64
5
4
0
0
0
3
3
0
28
16
4
0
0
0
0
0
40
15
4
8
8
0
157
55
13
Disabili
2
14
8
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
64
5
4
0
0
0
0
0
0
28
16
4
0
0
0
0
0
40
15
4
0
0
0
146
44
13
Adulti in difficoltà
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Comunità locale
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
8
8
0
11
11
0
632
201
7
45 19
1
43
31
2
3
149
85
12 357 222
19
229
30
1
7793
1147
765
308
43
3
13740
TOTALE 218
20 1146 336
18
493 178
483 165 17 343 129
*1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti
31 115
1747 134
3.3.2.
Coinvolgimento dell’utenza del servizio
Il Decreto Legislativo n. 155 del 2006, attuativo della Legge n. 118 del 2005 “Disciplina dell’Impresa Sociale”, prevede
all’art. 12 l’obbligo di introdurre forme di coinvolgimento anche dei destinatari dell’attività:
“Per coinvolgimento deve intendersi qualsiasi meccanismo, ivi comprese l’informazione, la consultazione o la
partecipazione, mediante il quale i lavoratori e destinatari dell’attività possono esercitare un’influenza sulle
decisioni che devono essere adottate nell’ambito dell’impresa, almeno in relazione alle questioni che incidano
direttamente sulle condizioni di lavoro e sulla qualità dei beni e servizi prodotti o scambiati”.
A partire dall’anno 2007, abbiamo inserito, nella scheda di raccolta dei dati dalle uds (di cui alla nota di metodo iniziale
nonché al paragrafo 3.3.), delle domande tese a rilevare l’esistenza o meno nei nostri servizi di strumenti volti a
realizzare il coinvolgimento dei destinatari dell’attività.
La scheda di raccolta dei dati chiede di indicare in primo luogo, con un SI’ o un NO, l’esistenza o meno di strumenti per
ognuna delle tre tipologie indicate dal Decreto citato (meccanismi di partecipazione, consultazione, informazione). Le tre
tabelle che seguono riportano all’inizio i dati relativi a tali risposte: il n° di uds che ha risposto “SI’” o “NO” per ognuna
delle tre tipologie di strumenti. Le 25 uds “senza dati” sono le stesse già indicate al paragrafo iniziale 3.3., cui si
rimanda.
La scheda di raccolta dei dati chiede quindi di indicare quale sia lo strumento usato. Gli strumenti rilevati sono stati divisi
tra collettivi o individuali per ognuna delle suddette tre tipologie, come da tabelle che seguono.
La percentuale riportata accanto allo specifico tipo di strumento indica la percentuale di uds che hanno utilizzato tale
strumento nell’anno in esame, sul totale delle uds che hanno risposto “SI’” alla domanda sull’utilizzo di strumenti di
quella tipologia tra le tre indicate (partecipazione, consultazione, informazione). I “NO” pertanto corrispondono a uds che
non hanno strumenti né collettivi né individuali per quella specifica tipologia (meccanismi di partecipazione,
consultazione, informazione).
Nella terza tabella (meccanismi di partecipazione) l’ultima colonna rileva la presenza di meccanismi partecipativi
governati dagli utenti in modo autonomo dall’intervento degli operatori. All’inizio sono indicati, in relazione al totale delle
114 uds che hanno meccanismi di partecipazione, quante ne hanno di governo autonomo da parte degli utenti: 11. Le
successive percentuali sono calcolate sul numero di uds che dispongono di quello specifico strumento.
presenza di meccanismi di
informazione
n° uds
uds SI
178
uds NO
40
uds senza dati
25
uds con dati
218
tot. Uds
243
n° uds
n° tipi strumenti
collettivi
riunioni
89
colloqui con familiari
69
carta del servizio
60
opuscoli e volantini
80
regolamento
47
lettere ai genitori
35
bacheca
71
comitato genitori
5
articoli giornalistici
19
card
16
web
19
prospetti informativi
9
spot
2
attività di
sensibilizzazione
2
presenza attiva presso
1
area sosta
n° tipi di strumenti
individuali
colloqui individuali
100
contratto d'accesso
28
sportello informativo
24
segretariato sociale
18
n° telefono servizio
105
mail
49
presenza di meccanismi di
consultazione
%
81,65
18,35
10,29
89,71
%
%
uds SI
132
60,55
uds NO
86
39,45
uds SI
114 52,29
104 47,71
1,12
0,56
56,18
15,73
13,48
10,11
58,99
27,53
n° uds
%
uds senza dati
25
10,29
uds NO 104
uds con dati
218
89,71
uds senza dati
25
tot. Uds
243
uds con dati
218 89,71
tot. uds
243
n° uds
50,00
38,76
33,71
44,94
26,40
19,66
39,89
2,81
10,67
8,99
10,67
5,06
1,12
presenza di meccanismi di partecipazione
n° uds
%
n° tipi strumenti
collettivi
riunioni
64
48,48
comitato
6
4,55
commissione
comunale
2
1,52
opuscoli e volantini
24
18,18
web
11
8,33
bacheca
36
27,27
biblioteca
1
0,76
n° tipi di strumenti
individuali
colloqui
87
65,91
questionario
32
24,24
numero telefono
servizio
63
47,73
valutazione
13
9,85
n° uds
di cui
11A
10,29
%
n°
uds
A %A
n° tipi strumenti
collettivi
colloqui con familiari
38
33,33 3
7,89
riunione
52
45,61 3
5,77
attività specifiche
14
12,28 6 42,86
laboratori finalizzati
16
14,04 2 12,50
opuscoli e volantini
10
8,77
1 10,00
comitato
3
2,63
1 33,33
web
5
4,39
1 20,00
77
67,54 4
n° tipi di strumenti
individuali
colloqui
5,19
progetto individuale
sottoscritto
22
19,30 2
9,09
contratto d’accesso
22
19,30 1
4,55
sportello
11
9,65
1
9,09
questionario
13
11,40 0
0,00
cassetta per
consigli/suggerimenti
1
0,88
0,00
0
3.3.3.
Soddisfazione dell’utenza del servizio
L’erogazione di un servizio è, per la nostra organizzazione, un processo dinamico nel quale entrano in gioco figure
diverse che non possono essere definite CLIENTE in modo indistinto.
Il committente. In genere amministrazione pubblica, Enti Locali ed ASL. In particolare gli Enti Locali
definiscono, attraverso un processo di coinvolgimento del Terzo Settore, la progettazione, l’organizzazione e la
gestione di un Sistema Integrato di Servizi Sociali.
In ogni caso è in capo a loro la definizione dei requisiti e delle risorse per la gestione dei servizi.
L’utente. La persona che direttamente fruisce del servizio e per la quale viene redatto un piano di lavoro
individuale, partendo dall’osservazione – analisi del bisogno, che è propria delle nostre professionalità
Destinatario. Fruitore di un servizio, senza che venga elaborato un piano di lavoro individuale.
Altro destinatario. Adulti coinvolti a diverso titolo nella realizzazione del servizio.
Comunità Locale. Tessuto sociale e territoriale nel quale viene erogato il servizio.
Con la partecipazione economica al costo del servizio offerto dalla Pubblica Amministrazione, in forma diretta o
indiretta, o, nel caso di servizi accreditati, con la scelta del gestore del servizio, l’utente o il destinatario, o un loro
familiare, assumono anche il ruolo di acquirente del servizio.
Essere orientati al cliente, in un sistema di tale complessità, significa essere flessibili e pronti a creare, nell’agire
quotidiano, una sottile alchimia basata sulle professionalità ed individualità degli operatori in grado di:
Cogliere i bisogni di ciascun attore e del tessuto sociale di appartenenza;
Comunicare questi bisogni al sistema di supporto della Cooperativa e all’attore competente della rete dei
Servizi di Territorio;
Pianificare ed attuare le strategie più idonee per rispondere a tali necessità e verificarle nei tempi stabiliti;
Scegliere i fornitori accreditati più idonei ai bisogni individuati ed alle strategie pianificate, verificarne i
risultati e valutarne l’attività nel servizio
Attivare strumenti di valutazione della soddisfazione, ponendo l’attenzione sulla rilevazione della soddisfazione
dei destinatari delle attività.
In relazione all’utilizzo di strumenti di valutazione della soddisfazione ci siamo posti le seguenti domande:
a)
Cos’è che crea la percezione di una maggiore o minore qualità del servizio erogato nei destinatari delle
attività?
A priori abbiamo individuato come costituenti della percezione della qualità i seguenti elementi, con relativi aspetti
caratterizzanti la maggior qualità e soprattutto oggettivamente misurabili:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
b)
professionalità degli operatori
esistenza di un’équipe strutturata
formazione continua degli operatori
contenimento turn-over
lavoro di rete
momenti di confronto con stakeholders
coinvolgimento attori del territorio
erogazione del servizio
esistenza programmazione attività
esistenza progettazione educativa individuale
verifiche
riprogettazioni
raggiungimento obiettivi
possibilità di personalizzazione e flessibilità offerta servizi
coinvolgimento dell’utente
esistenza di una presentazione del servizio ai familiari
rilevazione della soddisfazione utenza
incontri con le famiglie
n° reclami/segnalazioni annui ricevuti
controllo di gestione
esistenza di un budget (finanziario e a livello di gestione del personale) e controllo
rapporto con il cliente
rilevazione soddisfazione cliente
incontri con il referente
n° reclami/segnalazioni annui ricevuti
aspetti tangibili del servizio
soddisfazione sul grado di pulizia dei locali
soddisfazione sul grado di accessibilità
soddisfazione sul grado di fruibilità
soddisfazione sui servizi accessori (ad esempio trasporti, mensa,…..)
Qual’è lo strumento “migliore” per registrare il grado di qualità percepita dei servizi erogati? Si è quindi
preso in esame lo strumento da utilizzare tra: questionario, colloqui mirati, focus group.
Abbiamo optato per il questionario, in quanto:
i colloqui mirati sono adatti ad un’analisi più specifica ed approfondita dei punti di forza e di debolezza che
connotano il processo di erogazione del servizio e alla valutazione delle ipotesi di miglioramento del medesimo
le riunioni con gli utenti vengono strutturate solitamente per effettuare un’analisi dei bisogni degli utenti in
relazione ad una specifica attività (es. sottoprogetto, nuovo laboratorio, ….)
i focus groups sono finalizzati alla discussione delle caratteristiche di un prodotto/servizio al fine di
individuare gli aspetti legati alla soddisfazione/insoddisfazione, cioè gli elementi costituenti la percezione di
qualità.
Lo strumento questionario è sicuramente più neutro rispetto ad un colloquio mirato e, se ben costruito, risulta essere più
immediatamente elaborabile.
Al contrario dei colloqui mirati, riunioni e focus group, inoltre, non è filtrato dal passaggio interpretativo del conduttore o
mediatore del gruppo di indagine.
Sicuramente la maggior oggettività di un questionario costruito con domande chiuse o scelta di opzioni ha per contro la
perdita delle sfumature della percezione dei destinatari, che però si spera di recuperare attraverso campi note più
discorsivi.
Il 2008 vide l’avvio di lavori operativi per l’introduzione di questionari tesi a verificare la soddisfazione dei “beneficiari”
diretti delle nostre attività. Si crearono così creati gruppi di lavoro collegati alla tipologia di utenza e di servizio.
ACCREDITAMENTO DOMICILIARITA’ TORINO
Si è concluso il progetto condotto con Federconsumatori, per una ricerca relativa alla verifica della qualità percepita da
parte degli utenti/clienti del servizio di assistenza domiciliare gestito dalla nostra cooperativa, in regime di
accreditamento per conto della Città di Torino.
La sperimentazione è stata effettuata sul territorio della Circoscrizione 5.
Nel corso del 2009 è stato elaborato il report dei dati e il rapporto di ricerca.
Si prevede nel corso del 2010 la presentazione dei risultati con un seminario e la stampa di un libro narrante
l’esperienza.
CENTRI ESTIVI
Nel corso del 2009 Cooperativa Animazione Valdocco ha proposto, nell’ambito della gestione dei Centri Estivi,
questionari di soddisfazione rivolti ai genitori dei minori frequentanti i servizi. I questionari erano intesi a rilevare – in
modo funzionale e modulato rispetto alle esigenze locali concordate con l’ente committente - la soddisfazione in merito
agli aspetti di relazione tra animatori e minori, alla qualità della attività animative e al riguardo dei sistemi di servizio
attivati. È confermato per il 20010.
SERVIZI ALLA PRIMA INFANZIA
Nel mese di Aprile 2010 è stato effettuato un incontro plenario con i referenti/responsabili dei servizi alla prima infanzia,
coordinato da Stefania Tomasetto, Addetto Tecnico di Direzione di riferimento per questa tipologia di servizi, in cui sono
state definite le aree da indagare con la rilevazione.
E’ stata quindi confermata o rivista la struttura del questionari che verranno somministrati alle famiglie entro la fine di
Maggio 2010. Successivamente verranno inviati all’ufficio del Sistema di Gestione Qualità per l’elaborazione e l’analisi
dei dati. L’elaborazione definitiva dei dati raccolti è prevista per la fine di Luglio 2010.
COMUNITA’ LOCALE
Nell’ambito dello Spazio Famiglie Troglia di Ciriè, nel Centro per le Famiglie “Il Patio” di Biella e nel Centro Famiglie di
Cossato sono utilizzati dei questionari di soddisfazione dell’utenza diversificati per tipi di attività e contenenti anche parti
dedicate alle ulteriori proposte/bisogni; i questionari sono strumento di rilievo della soddisfazione e al contempo rilevatori
degli interessi dell’utenza su cui basare le future programmazioni.
Per ciò che concerne il Contratto di Quartiere di Via Ghedini a Torino, l’equipe a partire dal Luglio del 2009 ha
partecipato con una propria proposta alla costruzione di un modello di rilevamento della soddisfazione dei cittadini
rispetto agli interventi di accompagnamento sociale alle riqualificazioni urbane e ai contratti di quartiere – il lavoro è stato
promosso e coordinato dal Settore Rigenerazione Urbana della Città di Torino. Nei primi mesi del 2010 sarà
implementato uno specifico modello di valutazione.
3.3.4.
Azioni di comunicazione dell’uds: proprie ed in collaborazione
I dati qui raccolti ed esposti si riferiscono ad uno degli obiettivi del nostro Sistema di Gestione per la Qualità, quello di cui
al punto 5.3.: la partecipazione o promozione ad eventi e feste del territorio (vedi tabella al capitolo 1. “Programmazione
strategica …”).
La tabella riporta i dati relativi alle:
Azioni comunicative del servizio. E’ stato rilevato, per tipologia di azioni, quanto l’uds ha realizzato, in termini di
prodotti visibili, per comunicare all’esterno la propria azione.
Azioni comunicative di altri, cui l’uds ha partecipato. E’ stato rilevato, per tipologia di azioni, a quali azioni
comunicative di altri l’uds ha partecipato.
La soglia di soddisfazione definita come obiettivo è di due azioni per ogni uds. Poiché abbiamo rilevato che 112 uds non
hanno né promosso né partecipato ad alcuna azione comunicativa consistente in eventi o feste del territorio in cui sono
inserite, l’obiettivo non è stato raggiunto. Nonostante ciò, registriamo un dato che riteniamo rilevante: nel 2009 le nostre
uds hanno realizzato complessivamente 635 azioni di comunicazione di questo tipo.
Il Consiglio di Amministrazione decise nel 2004 di destinare al sostegno delle azioni comunicative nei confronti della
comunità locale di riferimento di ogni uds il budget di ottimizzazione (BOT). In particolare il budget deve sostenere
economicamente: la partecipazione ai piani di zona e ad altre attività della vita della comunità locale, la promozione e
partecipazione ad eventi ed iniziative locali, la ricerca, formazione e attivazione del volontariato (Servizio Civile
Volontario, Organizzazioni di Volontariato, singoli cittadini), la rappresentanza locale della cooperativa.
Anche per l’anno in esame il budget è stato determinato aggiungendo alla quota base di 80,00 € per ogni uds, l’ulteriore
quota ottenuta moltiplicando € 80,00 per il n° di operatori componenti l’équipe dell’uds.
2009
97.062,26
16
0
totale
delle
azioni
Totale
2
altro
Web
67 414 142 129
strum.
cartacei
2
video
0
feste
Azioni comunicative di altri cui
l’uds ha partecipato
Totale
107
altro
web
76 147 15
QdF
57
strum.
Cartacei
video
feste
Eventi
Carta del
servizio
188
2008
68.011,35
Azioni comunicative dell’uds
N° uds
con dati
AREA SOCIO SANIT. EDUC.
2007
53.720,91
eventi
Budget
25 314
728
Servizi Territoriali
93
19
38
50
10
58
0
1
41 198 76
37
1
5
0
10 129
327
Disabili
37
10
8
12
5
14
0
0
25
36
16
0
3
0
3
58
122
*1
35
3
26
28
5
34
0
1
12 106 15
19
1
1
0
2
38
144
Salute Mentale
4
3
1
8
0
3
0
0
0
12
4
2
0
1
0
0
7
19
Tossicodipendenza
3
0
1
0
0
1
0
0
4
6
19
0
0
0
0
1
20
26
Adulti in difficoltà
4
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
12
Minori
64
Comunità locale
9
3
0
2
0
5
0
0
0
7
2
0
0
0
0
3
5
Famiglie
1
0
2
0
0
1
0
0
0
3
0
0
0
0
0
1
1
4
Servizi Domiciliari
20
12
0
1
0
12
0
1
1
15
9
5
0
4
0
1
19
34
Disabili
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Salute Mentale
4
2
0
1
0
2
0
0
0
3
1
4
0
0
0
0
5
8
Anziani
14
10
0
0
0
10
0
1
1
12
3
0
0
1
0
0
4
16
Adulti in difficoltà
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5
1
0
3
0
1
10
10
41
14
7
37
4
22
0
0
17
87
20
32
1
7
0
12
72
159
11
5
6
14
3
7
0
0
7
37
11
13
1
4
0
1
30
67
*1
22
6
1
17
1
11
0
0
7
37
3
4
0
3
0
5
15
52
Salute Mentale
3
1
0
1
0
1
0
0
0
2
1
5
0
0
0
5
11
13
Anziani
4
2
0
2
0
3
0
0
3
8
5
10
0
0
0
1
16
24
Adulti in difficoltà
1
0
0
3
0
0
0
0
0
3
0
0
0
0
0
0
0
3
34
12
31
59
1
15
0
0
8
114 37
55
0
0
0
2
94
208
Servizi Semiresidenziali
Disabili
Minori
Servizi Residenziali
Disabili
11
4
4
31
1
5
0
0
0
41
27
45
0
0
0
2
74
115
*1
4
2
1
1
0
2
0
0
0
4
1
1
0
0
0
0
2
6
Salute Mentale
3
0
0
1
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
Tossicodipendenza
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
1
1
Anziani
11
5
26
24
0
6
0
0
8
64
8
6
0
0
0
0
14
78
Adulti in difficoltà
4
1
0
2
0
2
0
0
0
4
1
2
0
0
0
0
3
7
AREA ANIMAZIONE
26
1
25
68
1
71
0
1
11 177 22
22
1
30
6
1
82
259
19
1
21
47
1
55
0
1
2
127 18
15
1
16
3
1
54
181
Anziani
2
0
3
20
0
0
0
0
0
23
0
0
0
0
0
0
0
23
Comunità locale
4
0
1
1
0
11
0
0
9
22
1
6
0
14
3
0
24
46
Famiglie
1
0
0
0
0
5
0
0
0
5
3
1
0
0
0
0
4
9
AREA LAVORO
4
2
0
0
0
2
0
0
1
3
4
0
0
0
0
0
4
7
Disabili
2
2
0
0
0
2
0
0
0
2
4
0
0
0
0
0
4
6
Adulti in difficoltà
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Comunità locale
1
0
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
218
60
180
0
3
79 594 168 151
3
46
6
26 400
Minori
Minori
*1
TOTALE
101 215 16
1
994
*1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti
3.3.5.
Integrazione con la Pubblica Amministrazione e rapporti con le organizzazioni dell’utenza
I dati esposti in questo paragrafo sono relativi al tema delle relazioni con la P.A. e con le organizzazioni di tutela
dell’utenza. In relazione a tali due temi:
⇒
integrazione con la Pubblica Amministrazione: la tabella riporta sia il numero di persone (colonna “p”) sia il
numero di enti (colonna “e”) della P. A. con cui l’uds è entrata in relazione per la realizzazione del proprio
intervento.
rapporti con le organizzazioni di tutela degli utenti. E’ stato rilevato il n° delle organizzazioni con cui l’uds è
entrata in relazione, nonché il tipo di relazione che si è instaurata, distinguendo tra occasionale o continuativa;
viene inoltre indicato il n° di eventuali protocolli d’intesa, ossia accordi in forma scritta tra la cooperativa e l’ente,
relativi a qualsiasi materia e validi per l’anno in esame, indipendentemente dall’anno della loro sottoscrizione.
⇒
Per quanto riguarda la collaborazione con le organizzazioni dell’utenza, il nostro Sistema di Gestione per la Qualità
prevede uno specifico obiettivo al punto 5.4 della relativa tabella (che è esposta al capitolo 1. “Programmazione
strategica …”). L’obiettivo consiste nel fatto che i Responsabili di Direzione devono individuare annualmente le comunità
locali nelle quali le uds presenti debbano avviare la collaborazione con almeno una organizzazione. Per “comunità
locale” abbiamo inteso il territorio del consorzio socio assistenziale (o piano di zona) di riferimento delle uds.
Dai dati si rileva che le organizzazioni dell’utenza con cui abbiamo avuto rapporti nel 2009 sono presenti in 7 delle 8
comunità locali obiettivo, pari all’88%. Pertanto non abbiamo raggiunto l’obiettivo.
Anche per i dati di questa tabella vale quanto già ricordato: i dati sono stati raccolti dalle singole uds e quindi le persone
della pubblica amministrazione o le organizzazioni di rappresentanza dell’utenza possono essere comuni a più uds che
lavorano sullo stesso territorio.
AREA SOCIO SANIT. EDUC.
Servizi Territoriali
Disabili
*1
Minori
Salute Mentale
Tossicodipendenza
Adulti in difficoltà
Comunità locale
Famiglie
Servizi Domiciliari
Disabili
Salute Mentale
Anziani
Adulti in difficoltà
Servizi Semiresidenziali
Disabili
*1
Minori
Salute Mentale
Anziani
Adulti in difficoltà
Servizi Residenziali
Disabili
*1
Minori
Salute Mentale
Tossicodipendenza
Anziani
Adulti in difficoltà
AREA ANIMAZIONE
*1
Minori
Anziani
Comunità locale
Famiglie
AREA LAVORO
Disabili
Adulti in difficoltà
Comunità locale
TOTALE
p
e
p
e
p
188 1332 280 1183 236 831
93 645 152 565 121 616
37 222 56 206 41 162
35 218 47 129 33 291
4
9
3
56
6
2
3
10
5
44
10
27
4
61
21
50
20
69
9
113 18
70
10
63
1
12
2
10
1
2
20 269 21 163 22
15
1
7
1
6
1
0
4
2
1
75
6
5
14 257 16
74
12
4
1
3
3
8
3
6
41 187 39 239 36 117
11
91
22
38
14
40
22
23
8
77
12
59
3
29
2
103
5
8
4
18
6
16
4
7
1
26
1
5
1
3
34 231 68 216 57
83
11 110 23
59
14
18
4
42
31
25
17
23
3
4
1
40
7
3
1
0
0
35
10
0
11
14
5
33
5
22
4
61
8
24
4
17
26 152 38
44
15 465
19
49
17
14
7
217
2
5
1
2
1
0
4
35
3
12
3
217
1
63
17
16
4
31
4
27
8
18
3
44
2
27
8
18
3
40
1
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
4
218 1511 326 1245 254 1340
e
p
e
286 1048 405
197 831 317
35 517 140
78 225 128
2
10
5
16
21
19
24
38
16
41
14
5
1
6
4
6
24
3
0
0
0
1
0
0
2
24
3
3
0
0
47
96
28
18
51
17
24
39
9
2
0
0
2
6
2
1
0
0
36
97
57
11
17
7
14
44
44
1
0
0
0
0
0
6
28
3
4
8
3
162 170 79
87
73
25
0
1
1
49
75
32
26
21
21
19
13
10
18
9
9
0
0
0
1
4
1
467 1231 494
*1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti
n° protocolli
continuativi
occasionali
RAPPORTI
CON ORG.NI
DELL’UTENZA
n° enti
totale
altro
pubblica
amministr.
n°
uds
sanità
socio
assistenziali
INTEGRAZIONE CON I SERVIZI DELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
p
e
4394 1207 28 13 15 10
2657 787 14 9 5 6
1107 272 7
5 2 4
863 286 2
1 1 1
77
16
2
1 1 0
102
50
0
0 0 0
218
81
2
1 1 1
260
74
1
1 0 0
30
8
0
0 0 0
471
52
1
0 1 1
13
2
0
0 0 0
82
8
0
0 0 0
359
33
1
0 1 1
17
9
0
0 0 0
639 150 7
3 4 2
220
71
3
2 1 0
198
53
1
1 0 0
140
9
1
0 1 0
47
14
2
0 2 2
34
3
0
0 0 0
627 218 6
1 5 1
204
55
2
0 2 0
134 106 0
0 0 0
47
9
0
0 0 0
35
10
0
0 0 0
97
19
4
1 3 1
110
19
0
0 0 0
831 294 0
0 0 0
353 136 0
0 0 0
8
3
0
0 0 0
339
87
0
0 0 0
131
68
0
0 0 0
102
40
0
0 0 0
94
38
0
0 0 0
0
0
0
0 0 0
8
2
0
0 0 0
5327 1541 28 13 15 10
3.3.6. Supervisione e consulenze alle équipes
Supervisione. E’ qui rilevato il numero di ore annue di supervisione, consulenza, e supporti tecnico-professionali
all’uds, relativi alla erogazione del servizio. Per “n° di ore” si intende il numero di ore erogate da chi ha effettuato
l’intervento di supporto, non la somma delle ore degli operatori coinvolti dall’intervento. Inoltre viene rilevata la
distinzione tra la supervisione fornita dagli Addetti Tecnici di Direzione (ATD) della cooperativa (vedi paragrafo 1.5.) e
quella invece realizzata da professionisti esterni.
Verifica sul servizio.
Ne vengono svolte di due tipi. Per entrambi i tipi viene rilevato il numero di ore annue di consulenza diretta all’uds per la
loro realizzazione. Per “n° di ore” si intende il numero di ore erogate da chi ha effettuato l’intervento di supporto, non la
somma delle ore degli operatori coinvolti dall’intervento. I due tipi di verifica sono:
⇒ Documenti di rilevanza formale che vengono presentati all’ente committente o accreditante per la
realizzazione della verifica annuale del servizio e la sua riprogettazione.
⇒ Verifica interna, prevista dal Sistema di Gestione per la Qualità: non ha una periodicità fissa; l’ADT, in
autonomia, programma annualmente quali uds, tra quelle che gli competono, sottoporre a verifica interna.
verifica sul serv. N° di ore N° ore di SUPERVISIONE
n° uds totale Formale
da
interna totale ATD consulenti
esterni
Totale ore
AREA SOCIO SANIT.EDUC.
188
339
263
76
2193
746
1447
Servizi Territoriali
93
108
104
4
779
340
439
2532
887
Disabili
37
9
5
4
203
46
157
212
*1
35
30
30
0
364
176
188
394
Salute Mentale
4
30
30
0
82
58
24
112
Tossicodipendenza
3
8
8
0
10
10
0
18
Adulti in difficoltà
4
21
21
0
40
8
32
61
Comunità locale
9
10
10
0
60
22
38
70
Famiglie
1
0
0
0
20
20
0
20
Servizi Domiciliari
20
32
24
8
271
103
168
303
Disabili
1
6
6
0
8
8
0
14
Salute Mentale
4
18
12
6
116
6
110
134
Anziani
14
8
6
2
147
89
58
155
Adulti in difficoltà
1
0
0
0
0
0
0
0
41
109
75
34
181
87
94
290
148
Minori
Servizi Semiresidenziali
Disabili
11
78
57
21
70
46
24
*1
22
28
15
13
29
19
10
57
Salute Mentale
3
0
0
0
43
13
30
43
42
Minori
Anziani
4
3
3
0
39
9
30
Adulti in difficoltà
1
0
0
0
0
0
0
0
34
90
60
30
962
216
746
1052
Servizi Residenziali
Disabili
11
36
36
0
601
30
571
637
*1
4
0
0
0
125
45
80
125
Salute Mentale
3
16
0
16
40
0
40
56
Tossicodipendenza
1
0
0
0
0
0
0
0
Anziani
11
26
12
14
133
113
20
159
Adulti in difficoltà
4
12
12
0
63
28
35
75
AREA ANIMAZIONE
26
10
6
4
70
67
3
80
19
6
6
0
42
39
3
48
Minori
Minori
*1
Anziani
2
0
0
0
0
0
0
0
Comunità locale
4
4
0
4
11
11
0
15
Famiglie
17
1
0
0
0
17
17
0
AREA LAVORO
4
17
12
5
30
30
0
47
Disabili
2
17
12
5
30
30
0
47
Adulti in difficoltà
1
0
0
0
0
0
0
0
Comunità locale
1
0
0
0
0
0
0
0
218
366
281
85
2293
843
1450
2659
TOTALE
*1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti
3.4. Tirocinanti
assistenti
sociali 1° e 2°
livello
M
F
M
F
M
F
M
F
M
F
M
F
M
F
M
F
M
F
M
Altro
Totale
F
psicologi
scienze
educazione
animatori
professionali
riqualificaz.
educatori
op. socio san.
riqualificaz.
educatori
profession.
op. socio san.
1^ formazione
Educatori
interfacoltà
n° uds
E’ stato rilevato il n° dei tirocinanti ospitati nell’uds, con la distinzione uomini/donne e tra le diverse tipologie di scuole di
provenienza.
AREA SOC. SAN. EDUC.
188
6
3
2
0
4
1
0
1
124
28
14
1
0
0
0
0
2
0
41
6
233
Servizi Territoriali
93
3
0
0
0
0
0
0
1
7
3
0
0
0
0
0
0
0
0
14
2
30
Disabili
37
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
2
1
5
*1
35
1
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
8
0
10
Salute Mentale
4
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
1
3
Tossicodipendenza
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
2
Adulti in difficoltà
4
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Comunità locale
9
2
0
0
0
0
0
0
0
6
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
10
Famiglie
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Servizi Domiciliari
20
1
0
0
0
1
0
0
0
42
8
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
52
Disabili
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Salute mentale
4
1
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
Anziani
14
0
0
0
0
0
0
0
0
42
8
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
50
Adulti in difficoltà
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Minori
Servizi Semiresidenziali
41
0
3
2
0
1
1
0
0
15
2
4
1
0
0
0
0
2
0
24
4
59
11
0
2
0
0
1
1
0
0
13
1
4
1
0
0
0
0
0
0
2
0
25
*1
22
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
7
1
12
Salute Mentale
3
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
13
3
17
Disabili
Minori
Anziani
4
0
0
0
0
0
0
0
0
2
1
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
5
Adulti in difficoltà
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
34
2
0
0
0
2
0
0
0
60
15
10
0
0
0
0
0
0
0
3
0
92
11
1
0
0
0
0
0
0
0
31
9
10
0
0
0
0
0
0
0
2
0
53
Servizi Residenziali
Disabili
*1
4
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Salute Mentale
3
1
0
0
0
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
4
Tossicodipendenza
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Anziani
11
0
0
0
0
0
0
0
0
27
6
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
33
Adulti in difficoltà
4
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
AREA ANIMAZIONE
26
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
1
6
19
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
2
Anziani
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Comunità locale
4
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
1
4
Famiglie
Minori
Minori
*1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
AREA LAVORO
4
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Disabili
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Adulti in difficoltà
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Comunità locale
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6
4
2
1
4
1
0
1
124
28
14
1
0
0
0
0
2
0
44
7
239
TOTALE 218
*1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti
3.5. Fornitori, Servizio civile, volontari
Fornitori. E’ indicato il numero dei fornitori attivati localmente dalla singola uds (comprende anche le collaborazioni:
supervisori, tecnici o sostituzioni saltuarie). Ricordiamo che i dati sono stati raccolti dalle singole uds e quindi vale per i
fornitori quanto già ricordato per altri dati: essi possono essere comuni a più uds e pertanto lo stesso fornitore può
essere conteggiato più volte.
Obiettori. E’ stato rilevato il numero di obiettori distaccati nell’uds dalla nostra cooperativa o dalla committenza, con la
distinzione uomini/donne.
Volontari. E’ stato rilevato il numero di volontari che eventualmente sono presenti nel servizio, anche se non per
effetto di relazioni formali con la nostra cooperativa, indicando la distinzione uomini/donne. I volontari conteggiati nella
tabella che segue non appartengono ad organizzazioni di volontariato, altrimenti sarebbero considerati “altri destinatari”
e rilevati nel paragrafo 3.3.1.
n° uds FORNITORI
AREA SOCIO SANIT. EDUC.
Servizi Territoriali
Disabili
Minori
188
1337
SERVIZIO
CIVILE
VOLONTARI
F M Tot
F
M
Tot
12 1
13
49
30
79
93
458
7
1
8
17
4
21
37
318
2
0
2
0
0
0
*1
35
93
5
1
6
13
4
17
Salute Mentale
4
10
0
0
0
0
0
0
Tossicodipendenza
3
19
0
0
0
0
0
0
Adulti in difficoltà
4
8
0
0
0
0
0
0
Comunità locale
9
10
0
0
0
2
0
2
Famiglie
1
0
0
0
0
2
0
2
Servizi Domiciliari
20
66
0
0
0
0
0
0
1
12
0
0
0
0
0
0
Disabili
Salute Mentale
4
19
0
0
0
0
0
0
Anziani
14
25
0
0
0
0
0
0
1
10
0
0
0
0
0
0
41
468
5
0
5
17
11
28
Adulti in difficoltà
Servizi Semiresidenziali
Disabili
11
149
4
0
4
15
7
22
22
160
1
0
1
1
2
3
Salute Mentale
3
85
0
0
0
0
1
1
Anziani
4
64
0
0
0
1
0
1
Minori
*1
Adulti in difficoltà
1
10
0
0
0
0
1
1
34
345
0
0
0
15
15
30
11
143
0
0
0
3
2
5
4
90
0
0
0
0
0
0
Salute Mentale
3
13
0
0
0
0
0
0
Tossicodipendenza
1
0
0
0
0
0
0
0
Anziani
11
66
0
0
0
11
11
22
Adulti in difficoltà
4
33
0
0
0
1
2
3
AREA ANIMAZIONE
*1
Minori
26
156
3
1
4
5
2
7
19
101
3
0
3
5
2
7
Anziani
2
14
0
0
0
0
0
0
Comunità locale
4
40
0
1
1
0
0
0
Servizi Residenziali
Disabili
Minori
*1
Famiglie
AREA LAVORO
Disabili
Adulti in difficoltà
Comunità locale
TOTALE
1
1
0
0
0
0
0
0
4
0
0
0
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
15 2
17
54
32
86
1
0
218
1493
*1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti
In relazione ai fornitori riportiamo altri dati che sono stati forniti dall’Uff. contabile finanziario e si riferiscono a tutti i
fornitori della cooperativa.
I tempi medi di pagamento dei fornitori nell’anno in esame sono 101 giorni, ad eccezione delle collaborazioni che sono
invece pagate ogni mese, per le prestazioni effettuate nel mese precedente.
Tempi medi di pagamento (in n° gg):
2007
98
2008
121
2009
101
Riteniamo importante inoltre rilevare in questa sede l’entità degli affidamenti di servizi a cooperative sociali di tipo B.
2007
€ 1.155.500,90
2008
€ 1.279.355,90
2009
1.729.454,78
Il 77% di tale cifra è stato affidato per il 2009 alla Coop. Nuova Socialità, aderente al Consorzio LA VALDOCCO, per
servizi soprattutto di pulizia, ma non solo. La restante parte è affidata a La Nuova Cooperativa (pulizie) e alla neonata
(nel 2008) Cooperativa Piprò cui la nostra cooperativa affida servizi di assistenza telefonica alla persona, in particolare
quelli collegati al servizio di assistenza domiciliare.
3.6. Finanziatori esterni
3.6.1. Rapporti con gli Istituti di Credito
Negli anni abbiamo consolidato rapporti con i seguenti Istituti di Credito:
dal
ante 2000
ante 2000
ante 2000
2001
2002
2003
2005
2008
Istituto di Credito
Intesa Sanpaolo Spa
Unicredit
Bnl
Popolare di Novara
CCFS
Etica
UGF
Prossima
scoperto
di c/c
no
no
si
sì
no
sì
sì
sì
anticipo finanziamento
fatture
no
sì
sì
no
si
no
sì
sì
sì
no
sì
no
sì
no
sì
sì
mutuo
sì
no
no
no
no
sì
no
no
3.6.2. Rapporti con gli Investitori Istituzionali
Abbiamo in atto rapporti con i seguenti investitori istituzionali:
dal
1997
2009
Investitore Istituzionale
Regione Piemonte - Finpiemonte
Coopfond *
partecipazione finanziamento
societaria
no
sì
sì
no
contributi
sì
no
* in passato ottenemmo un finanziamento, ad oggi totalmente restituito
3.6.3. Dai dati del bilancio economico
Indici di bilancio
Sono calcolati dal nostro ufficio contabile finanziario.
Di seguito si danno spiegazioni sul significato e le modalità di calcolo degli indici sotto riportati.
INDICI DI SOLIDITA’. Riguardano l'aspetto patrimoniale ovvero esaminano le relazioni che intercorrono
tra il capitale proprio e i debiti. Se sono positivi vuol dire che l'impresa non e' dipendente da terzi
finanziatori
1
E’ il rapporto fra capitale proprio della cooperativa e il totale delle immobilizzazioni. Indica la capacità di
autonomia finanziaria della cooperativa, attraverso la possibilità di coprire con mezzi propri il fabbisogno
rappresentato dalle immobilizzazioni e dai crediti a medio e lungo termine. E' l’indicatore della capacità
di ulteriore espansione dell'attività aziendale (buono se >0,77)
2
E’ il rapporto fra crediti e debiti a lunga scadenza. Esprime la capacità della cooperativa di far fronte ai
debiti a lunga scadenza con i crediti a lunga scadenza (buono se >1)
INDICI DI LIQUIDITA’. Esaminano il fabbisogno di capitale e le modalità di copertura. Le entrate e le
uscite monetarie.
3
E’ il rapporto fra crediti e debiti a breve scadenza. Esprime la capacità della cooperativa di far fronte ai
debiti a breve scadenza con la liquidità e i crediti a breve scadenza (buono se >1)
4
Indica, in giorni, il tempo medio che i clienti impiegano a pagarci
5
Indica, in giorni, il tempo medio che impieghiamo a pagare i fornitori. Va confrontato con il tempo medio
di incasso dai clienti: se è più basso vuol dire che pago i fornitori prima ancora di incassare
INDICI DI REDDITIVITA’. Analizzano la capacità dei miei ricavi di coprire i costi: più faccio utile e più
garantisco patrimonio, più consolido la cooperativa nel tempo.
6
E’ il rapporto fra l’utile d’esercizio e il capitale sociale più le riserve. Esprime la redditività del capitale di
fonte interna investito nella cooperativa: più elevato sarà il ROE, maggiore potrà essere l’interesse ad
investire nell’impresa.
7
E’ il rapporto fra l’utile lordo derivante da attività tipica e il totale degli impieghi (sez. ATTIVO dello Stato
Patrimoniale). Esprime la redditività del capitale complessivamente investito nella cooperativa.
8
E’ il rapporto fra il saldo della gestione finanziaria e il valore della produzione. Indica la percentuale di
incidenza degli oneri finanziari sul fatturato.
9
E’ il rapporto fra il saldo della gestione finanziaria e l’utile lordo. Indica la percentuale di utile lordo
assorbita dalla gestione finanziaria. Se tale indice è >100% significa che l’ammontare degli oneri
finanziari supera l’utile lordo realizzato.
10
A garanzia dei soci risparmiatori, la normativa vigente stabilisce che il prestito sociale non possa essere
superiore di oltre tre volte il patrimonio netto, costituito dalla somma di capitale sociale e riserve risultanti
da bilancio.
11
E’ il rapporto tra il totale del valore della produzione, esclusi i ricavi diversi, ed il n° di Unità Lavorative
Anno nell’esercizio. Esprime la produttività delle risorse umane dell’impresa.
2007
2008
2009
Commento per l’esercizio in esame
INDICI DI SOLIDITA’
1
Indipendenza finanziaria
0,53
0,71
0,64
Peggiora rispetto agli anni scorsi. Il capitale proprio è
comunque sufficiente a coprire gli investimenti.
2
Indice di solvibilità
0,87
1,61
2,10
Migliora rispetto agli anni precedenti. Siamo in grado
di coprire i debiti a lunga scadenza con i crediti a
lunga scadenza.
INDICI DI LIQUIDITA’
3
Indice di liquidità
1,45
1,28
1,10
Diminuisce rispetto agli anni scorsi. Ciò nonostante,
essendo comunque maggiore di 1, iindica che siamo
in grado di coprire i debiti a breve scadenza con la
liquidità e i crediti a breve scadenza.
4
Rotazione dei crediti
148
148
167
La tempistica degli incassi è in peggioramento.
Questo comporta una sempre minore liquidità.
5
Rotazione dei debiti
98
121
101
Continuiamo a pagare i debiti prima di quanto
incassiamo accollandoci i relativi oneri di costo del
denaro.
0,08
0,01
0,02
Rimane costante rispetto allo scorso anno.
Peggiora rispetto agli anni scorsi. La redditività
dell’impiego del capitale in cooperativa è diminuita.
INDICI DI REDDITIVITA’
6
R.O.E.
7
R.O.I.
8
Proventi ed oneri finanz. su
valore della produzione
Proventi ed oneri finanz. su
utile operativo
Prestito soci su patrimonio
10
netto
Valore della produzione diviso
11
il n° di ULA
9
0,04
0,03
0,02
1,54%
1,73%
1,42%
Migliora rispetto agli anni scorsi.
35,76%
53,04%
46,87%
Dimostra quale percentuale degli utili che realizziamo
è spesa per gli interessi passivi
0,67
0,32
0,34
*
€
37.327
€
40.446
Rientriamo nei limiti di legge
*Non disponibile il numero di ULA
3.7. Partner
Adesione a Centrali Cooperative
Dalla costituzione la nostra cooperativa aderisce alla Lega Nazionale Cooperative e Mutue (Legacoop) e dal 21
settembre 2005 alla neocostituita Associazione Nazionale delle Cooperative Sociali – Legacoopsociali - e loro organismi
regionali.
La funzione delle centrali cooperative è di essere la rappresentanza politico-sindacale del movimento cooperativo, di
rappresentare gli interessi degli aderenti svolgendo funzioni di coordinamento al fine, anche, di elaborare scelte
strategiche comuni. Per esempio, le centrali cooperative sono gli interlocutori delle organizzazioni sindacali in sede di
definizione dei contratti di lavoro. La scelta di una specifica centrale è una scelta di orientamento storico-valoriale legata
ad un modo di intendere la cooperazione e l’agire economico dell’impresa cooperativa.
La Legacoop è strutturata territorialmente per associazioni che hanno coordinamenti regionali e nazionali e che
raggruppano le cooperative per tipologia di attività svolta: per questo noi apparteniamo al Comitato Piemontese di
Legacoopsociali. All’interno dell’Associazione la nostra cooperativa fa riferimento al comparto della Cooperazione
Sociale.
La Legacoop ha funzioni di rappresentanza delle cooperative aderenti, nei confronti del governo centrale, di Regioni,
Province, Comuni e Città Metropolitane.
Aspetti pratici dell’adesione ad una centrale cooperativa sono rappresentati dal fatto che, ad esempio, il versamento del
3% degli utili eventualmente registrati a bilancio (L. 59/92) va effettuato alla società di promozione cooperativa istituita
dalle centrali di appartenenza (e non al Ministero come invece fanno le cooperative che non appartengono ad una
centrale) o che la revisione annuale prevista dalla legge (L. 381/91) sia effettuata da un incaricato della propria
associazione e non da un funzionario del Ministero.
Il nostro contributo al movimento non si limita certamente soltanto ai contributi associativi, ma comprende anche la
partecipazione agli organi di governo e l’assunzione di incarichi di coordinamento e rappresentanza (vedi incarichi
ricoperti dal Presidente e da altri membri del Consiglio di Amministrazione al punto 1.7.1.).
I contributi sono proporzionali al fatturato della cooperativa: quelli versati dalla nostra cooperativa a Legacoop Piemonte
nel 2009 sono stati pari ad € 57.750,00.
Nel dare notizia, qui di seguito, della altre relazioni che la nostra cooperativa intrattiene, iniziamo dalle relazioni interne
al movimento cooperativo, per poi proseguire con le relazioni esterne ad esso.
Partecipazione a consorzi di cooperative
Il mondo della cooperazione ha dato vita a consorzi i cui scopi possono andare dal costituire sedi di confronto strategico,
all’avere rappresentanza commerciale verso l’esterno.
-
Consorzio Regionale di cooperative sociali SELF, dalla costituzione il 07/04/93. A sua volta SELF partecipa al
Consorzio Nazionale di cooperative sociali DROM
Consorzio di cooperative sociali LA VALDOCCO, dalla costituzione il 16/10/96
Consorzio FORCOOP, dalla costituzione il 25/03/98
Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo società cooperativa, dal 02/10/2002
Consorzio 45 società cooperativa sociale, da febbraio 2004
Il Consorzio SELF è divenuto dal 30/03/2000 il Consorzio Regionale Piemontese di Cooperative Sociali di Legacoop.
Suo scopo è realizzare, attraverso il lavoro comune delle associate, attività imprenditoriali innovative e di sviluppo della
cooperazione sociale. Ad oggi il consorzio ha tra i suoi compiti quello di essere strumento di supporto di Legacoop per
lo sviluppo della cooperazione sociale e strumento per la partecipazione dei suoi soci a progetti regionali, nazionali ed
europei legati alla formazione, allo sviluppo di politiche del lavoro e di promozione cooperativa.
La partecipazione al Consorzio Nazionale di cooperative sociali DROM avviene in modo mediato attraverso la nostra
partecipazione al Consorzio Regionale di cooperative sociali SELF. Il ruolo svolto in sede regionale da SELF, si
riproduce in sede nazionale con DROM.
Il Consorzio LA VALDOCCO rappresenta le cooperative associate all’interno del movimento cooperativo e più in
generale all’interno del terzo settore. Le cooperative socie inoltre hanno affidato al Consorzio il coordinamento delle
attività commerciali e acquistano dallo stesso i servizi amministrativi.
Il consorzio FORCOOP è un‘Agenzia Formativa cui affidiamo la progettazione e gestione di alcuni corsi di formazione
per il Piano di Formazione Aziendale. Molti dei corsi di riqualificazione rivolti alle professionalità dell’adest e
dell’educatore, cui hanno partecipato o partecipano i nostri soci, sono gestiti da questa Agenzia. Tra la nostra
cooperativa ed il consorzio Forcoop è esistito in questi anni uno stretto rapporto di partnership. Alcuni soci della nostra
cooperativa hanno accolto proposte professionali diverse dalla collocazione che avevano al nostro interno per passare
ad occuparsi di formazione, organizzazione, qualità.
Abbiamo aderito al Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo di Reggio Emilia nel 2002, in un momento di crisi
finanziaria senza precedenti. Il Consorzio si è reso disponibile all’acquisto dei nostri crediti (anche i più vecchi) a
condizioni assolutamente concorrenziali rispetto alle banche con cui abbiamo finora lavorato.
Finalizzata allo sviluppo del settore residenziale anziani e al supporto nella partecipazione alle gare d’appalto è
l’adesione al Consorzio 45 di Reggio Emilia.
Partecipazione a cooperative e società del movimento cooperativo
Coop. Nuova Socialità, dal 29/7/88 (costituzione)
IMPRESA A RETE s. c. a r. l. – ONLUS, dal 26/1/99
Cooperativa Animazione e Territorio, dal 06/09/2002
Cooperativa Pietra Alta Servizi, dal 06/09/2002
Fondo Pensione Cooperlavoro, dal 06/09/2002
Fondo Fon.coop, dal giugno 2003
Cooperativa Piccoli Progetti (PIPRO’), dal 17/07/2008
Cooperativa CPS, dal 22/07/2008
Cooperativa Saval dal 28/12/2009
La nostra cooperativa ha un legame d’origine con la Cooperativa Nuova Socialità: ne abbiamo sostenuto la nascita e lo
sviluppo. Tale legame di origine si è mantenuto con la nostra partecipazione in quella cooperativa (qui di seguito, nella
tabella sugli importi delle partecipazioni è indicato l’ammontare della nostra partecipazione di capitale nella cooperativa) e
con l’affidamento ad essa di tutti i lavori di pulizia e piccole manutenzioni delle nostre sedi (vedi paragrafo 2.3.6.1. per
l’ammontare degli affidamenti di servizi).
Impresa a Rete è un consorzio di cooperative a livello nazionale: vi partecipiamo in quanto interessati alle iniziative di
coordinamento culturale e formazione in tema di impresa sociale, nonché alle iniziative in sede europea che essa
propone.
Delle cooperative Pietra Alta Servizi e Animazione & Territorio abbiamo sostenuto la costituzione e abbiamo
collaborazioni in corso .
Il Fondo Pensione Cooperlavoro è l’ente costituito dalle Centrali Cooperative e dalle organizzazioni sindacali per la
gestione della pensione integrativa dei lavoratori del nostro settore.
Fon.coop è l’ente paritetico costituito dalle Centrali Cooperative e dalle organizzazioni sindacali per la formazione
continua. Finanzierà i piani formativi delle aziende aderenti, attraverso la gestione della percentuale di contribuzione
(0,30% già in precedenza versata all’INPS) finalizzata ad interventi di formazione. Aderendo al Fondo si dirottano i relativi
versamenti al Fondo stesso, anziché all’INPS.
Delle cooperative CPS, PIPRO’ e SAVAL abbiamo sostenuto la costituzione e delle ultime due abbiamo seguito l’avvio
per gli aspetti tecnico-professionali.
Partecipazione ad associazioni e coordinamenti
CILAP EAPN: Collegamento Italiano di Lotta alle Povertà, dal 1994
CNCM: Coordinamento Nazionale delle comunità per Minori, dal 1994
Rete regionale Gioventù per l’Europa, dal 1998
Y.E.S.: Euro-Med Youth Exchanges and Solidarity (rete euromediterranea di associazioni di scambi
internazionali tra i giovani) dal 1997
ALI: Associazione Ludobus Italiani, dal 2/10/98
Forum Permanente del Terzo Settore in Piemonte, dal 21/2/99
Progetto So.l.e. promosso dalla Banca Sella, dal 9/2/00
FIO.psd – federazione Italiana degli organismi per le persone senza dimora, dal 2001
Forum per i diritti e le garanzie di cittadinanza, dal marzo 2002
Associazione Libera, dal 24/07/2002
Associazione nazionale per l’Animazione “Associanimazione”, da maggio 2003
Agenzia per lo Sviluppo di Pietra Alta, dal 17/06/2006
Forum del Terzo Settore per il biellese, da febbraio 2006
CNCM: è il Coordinamento Nazionale delle comunità per Minori, di tipo familiare. E' un associazione che raggruppa enti
pubblici, enti religiosi e cooperative sociali. Ha come scopo quello di favorire il confronto fra soggetti gestori, al fine di
migliorare costantemente la qualità dell’intervento educativo, in relazione ai bisogni dei minori. Tale scopo si persegue
attraverso l'organizzazione di momenti formativi, convegni, giornate di studio, e informazione attraverso il sito-internet
dedicato agli aggiornamenti legislativi in materia di minori.
Rete Regionale Gioventù per l’Europa, rete di organizzazioni che realizzano iniziative di diffusione del “Programma
Gioventù” dell’Unione Europea all’interno della Regione Piemonte.
Associazione Ludobus Italiani è attiva sull’intero territorio nazionale; ne siamo soci fondatori e abbiamo una
rappresentanza all’interno del Direttivo. L’associazione ha lo scopo di promuovere il gioco come strumento educativo, di
promuovere il diritto alla cittadinanza attiva e di offrire strumenti per le associazioni che svolgono attività di ludobus.
Il Forum Permanente del Terzo Settore è il coordinamento delle realtà no profit piemontesi cui abbiamo ritenuto
importante partecipare come cooperativa sociale, anche se la nostra partecipazione è delegata al Consorzio SELF.
Il Progetto So.l.e. si propone di sostenere iniziative no profit e ne è stata promotrice nei nostri confronti la Banca Sella.
FIO.psd è un’associazione nazionale che promuove il coordinamento tra realtà pubbliche, private, di volontariato,
associate e non, che operano a favore di persone adulte in grave emarginazione e senza fissa dimora. Sostiene e
organizza momenti di sensibilizzazione rispetto al problema della lotta all’emarginazione adulta; attiva e promuove
momenti di studio e formazione.
Il Forum per i diritti e le garanzie di cittadinanza si è costituito in occasione della manifestazione tenutasi a Roma il
23.03.2002, tra persone interessate alla promozione ed alla difesa dei diritti dei cittadini. Il Forum è stato promosso in
particolare da persone che lavorano nei servizi sociali e sanitari della pubblica amministrazione e della cooperazione
sociale.
L’Associazione Libera raccoglie oltre 700 associazioni impegnate nella lotta alle mafie e alla criminalità organizzata. Il suo
intento è quello di aggregare, coinvolgere e sostenere tutti i soggetti interessati a un concreto impegno di contrasto alla
criminalità organizzata e concordi nell'idea che per sconfiggere le mafie occorra unità e spirito cooperativo.
L’Associazione Nazionale per l’Animazione, Associanimazione, è struttura di nuova costituzione. Vi abbiamo aderito
perché ne condividiamo i valori: “L’animazione è una pratica sociale finalizzata alla presa di coscienza e allo sviluppo del
potenziale represso, rimosso o latente, di individui, piccoli gruppi e comunità” e colloca la sua azione nel territorio “al fine
di favorire i processi di crescita della capacità delle persone e dei gruppi di partecipare e gestire la realtà sociale e politica
in cui vivono”. Abbiamo una rappresentanza all’interno del Direttivo
L’Agenzia per lo Sviluppo di Pietra Alta è un’associazione di promozione sociale di nuova costituzione che abbiamo
accompagnato dalla nascita, presente su un quartiere di Torino (V. Ivrea) sul quale abbiamo gestito il servizio di
accompagnamento al piano di recupero urbano. Un nostro socio ne ricopre la carica di Segretario.
Il Forum del Terzo Settore per il Biellese è il coordinamento delle realtà no profit biellesi, cui abbiamo ritenuto importante
partecipare come cooperativa sociale.
Partecipazione a raggruppamenti temporanei d’impresa
con Gesco Consorzio di Cooperative Sociali s.c.s., capofila, per la gestione del Servizio di Assistenza Domiciliare
Integrata per conto del Comune di Napoli, dal 16/04/2005
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
con la Cooperativa Frassati A, capofila, per la gestione di servizi a favore di adulti in difficoltà (appalto 34/2005 lotto
2) per conto della Città di Torino, dal 01/07/2005
con Cooperativa Sociale Domus Laetitiae, capofila, Cooperativa Sociale Anteo, Cooperativa Sociale Maria Cecilia
per la gestione dei servizi territoriali per disabili per conto del Consorzio Iris di Biella, dal 01/06/2006
in qualità di mandante con En.A.I.P. Piemonte (capofila), Comune di Chivasso, Comune di Ciriè, DSP SCS,
Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali di Ciriè, Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale di
Gassino Torinese, Consorzio Intercomunale Servzi Sociali di Chivasso, Comune di Settimo Torinese, Consorzio
Intercomunale Servizi Sociali alla Persona di Settimo Torinese, Comunità Montana Valli di Lanzo, CDN Coop. Soc.
a r.l., R.E.S. scs, Il Punto scs per la gestione dell’affidamento dei servizi di valutazione e/o rafforzamento
dell’occupabilità a supporto dell’inserimento lavorativo di persone con disabilità di cui alle Linee di Intervento 2 e 5
della Misura B1 del P.O.R. Piemonte Obiettivo 3 FSE 2000/2006 Lotto 5 Zona Nord CPI Ciriè – Settimo – Chivasso
per conto della Provincia di Torino; dal 09.03.2007
in qualità di capofila con Obiettivo Lavoro per l’iscrizione all’albo fornitori accreditati di prestazioni sociali e
sociosanitarie – sezione C – servizi domiciliari per conto del Comune di Torino; dal 01.04.2007
in qualità di mandante con la Cooperativa Sociale Vedogiovane di Borgomanero (capofila) e l’Istituto per l’Ambiente
e l’Educazione Scholé Futuro (Onlus) per la prestazione dei servizi inerenti l'attuazione del Piano Annuale Giovani
2007; dal luglio 2007
in qualità di mandante con la Stranaidea- Società Cooperativa Sociale e l’Associazione Italiana Zingari Oggi onlus
per la realizzazione delle azioni di cui al progetto “Abit-Azioni” presso la Città di Torino approvato dal Ministero della
Solidarietà sociale, Direzione Generale dell’Immigrazione, dal 07.05.2008
in qualità di capofila con la Cooperativa Sociale di tipo B, La Nuova Cooperativa, per la gestione dei servizi
educativi alla prima infanzia e attività accessorie per gli anni 2008-2011 per conto della Città di Settimo Torinese,
dal 01.08.2008
in qualità di capofila con la Cooperativa Pietra Alta Servizi. S.C.S. onlus per l’affidamento sperimentale di servizi
accreditati per la promozione e il sostegno della domiciliarità nel territorio del Consorzio Intercomunale dei Servizi
Socio Assistenziali di Ciriè dal 10.09.2008
in qualità di capofila con la società “ EUTOURIST SERV-SYSTEM S.P.A.” per l’affidamento del servizio di gestione
case “Elisa Vitrotti” per conto del Comune di Moncalieri dal 01.03.2009
in qualità di capofila con la cooperativa sociale “Liberitutti s.c.s ( procedura ristretta n. 94/08) per l’affidamento della
progettazione ed esecuzione del servizio di accompagnamento ai programmi di recupero urbano denominati
“Contratti di Quartiere II per gli ambiti di Via Dina, Via Ghedini e Via Parenzo” dal 01.03.09.
in qualità di capofila con la Cooperativa Nuova Socialità di tipo B per la gestione dei servizi di assistenza tutelare e
generali presso la struttura residenziale per anziani “ Casa di Riposo- Ospedale G. Arnaud” dal 01.06.2009
in qualità di capofila con la cooperativa Maria Cecilia s.c.s. onlus per la progettazione e la realizzazione di una
attività di Centro Famiglia, sviluppando azioni di informazione e consulenza direttamente alla famiglia o alla rete,
collegamento con altri servizi presso il Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali del Biellese Orientale
(CISSABO) dal 01.06.09
in qualità di capofila, con la Cooperativa Sociale “Terra Mia” Onlus per l’affidamento di servizi per persone senza
fissa dimora in condizioni di grave emarginazione (procedura ristretta n. 14/09), per conto della Città di Torino dal
01.07.2009
in qualità di capofila con la cooperativa di solidarietà sociale LA FAMIGLIA per l’affidamento di Servizi SocioAssistenziali Territoriali per conto del Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali di Biella ( I.R.I.S.) da
luglio 2009
in qualità di capofila con la Cooperativa sociale “Stranaidea s.c.s.”, con la cooperativa “Liberitutti s.c.s”, con la
“Croce Rossa Italiana- Comitato Provinciale di Torino” e con l’ “Associazione Italiana Zingari Oggi- Organizzazione
non lucrativa di utilità sociale” per coprogettazione e la cogestione delle aree sosta attrezzate per Rom di Via
Germagnano 10 e Strada Aeroporto 235/25 con concessioni di parti comuni a titolo oneroso dal 07.08.09
con la Cooperativa sociale di tipo B (L. 381/91) Nuova Socialità per la gestione della RSA “Latour” per anziani
autosufficienti (120 posti residenziali) e di un centro diurno integrato (30 posti), per conto dell’ASL 8 di Moncalieri,
dal 01.11.2009
La costituzione dei suddetti raggruppamenti è motivata dalla necessità di creare sinergie tra gli enti associati, ai fini della
gestione dei servizi.
Partecipazione ad altri consorzi
ex FIDIPIEMONTE oggi EUROFIDI, dal 28/5/1998, ed Eurocons, facente parte anch’esso, di Eurogroup
Consorzio CENTRO FORMAZIONE PROFESSIONALE CEBANO-MONREGALESE, dal 24/02/99
Consorzio EUROQUALITA’, dal marzo ‘99
Consorzio Parco Dora, dal 31/01/2005
Unionfidi-Piemonte, dall’ottobre 2004
Eurofidi è un consorzio di garanzia che ha garantito per noi un finanziamento regionale.
Nel Consorzio Cebano-Monregalese siamo presenti insieme alle altre cooperative del Consorzio La Valdocco e ad enti
della pubblica amministrazione con cui già stiamo lavorando, per esempio il Comune di Mondovì e di Ceva. Il Consorzio
è un Ente di formazione riconosciuto dalla Regione Piemonte.
Abbiamo aderito al Consorzio EUROQUALITA’ per la partecipazione ad un corso di formazione che ci interessava.
Continuiamo occasionalmente ad usufruire di iniziative di formazione che vertono soprattutto su materie amministrative.
Siamo diventati soci del Consorzio Parco Dora in occasione dell’acquisto di un immobile sito nel Parco Dora stesso.
Unionfidi-Piemonte è anch’esso un consorzio di garanzia il cui intervento è richiesto dalle banche al fine di ottenere
finanziamenti.
Alcune delle relazioni sopra illustrate si rintracciano anche nel bilancio d’esercizio alla voce “Partecipazioni” dello Stato
Patrimoniale, voce nella quale è indicato quanto abbiamo versato come capitale nelle società in cui abbiamo
partecipazioni.
Si riportano i valori delle singole partecipazioni nella tabella riassuntiva che segue. Tali partecipazioni sono in ordine di
grandezza in relazione all’anno in esame
Coop. Nuova Socialità
Coop. Saval
Consorzio Forcoop
CCFS
Banca Etica
Cons. La Valdocco
Coop. Animazione e Territorio
Coop. Pietra Alta Servizi
Consorzio SELF
Cooperativa CPS
Consorzio Quarantacinque
Eurofidi (ex Fidipiemonte)
A4
Unionfidi
Cons. Cebano-Monregalese
Impresa a rete
Progetto So.l.e. (Banca Sella)
Cons. EuroQualità
Cooperativa Piprò
Consorzio Parco Dora
Eurocons
Coop. De Amicis
2007
98.258,51
0
50.000,00
11.484,18
516,40
3.098,74
2.504,54
2.504,54
2.065,83
0
1.543,89
1.125,82
1.032,91
258,00
516,45
498,65
258,23
103,29
0
97,00
51,64
2,58
2008
98.258,51
0
50.000,00
12.188,24
516,40
3.098,74
2.504,54
2.504,54
2.065,83
1.626,66
1.543,89
1.125,82
1.032,91
258,00
516,45
498,65
258,23
103,29
103,28
97,00
51,64
0
2009
98.258,51
87.013,40
50.000,00
13.155,31
7.176,40
3.098,74
2.504,54
2.504,54
2.065,83
1.626,66
1.589,06
1.125,82
1.032,91
774,00
516,45
498,65
258,23
103,29
103,28
97,00
51,64
0
3.8. Pubblica Amministrazione
3.8.1. La soddisfazione del cliente-committente
Riportiamo i principi di comportamento dichiarati nella nostra Carta Etica relativi al rapporto con i
clienti/committenti.
“L’IMPEGNO VERSO I CLIENTI / COMMITTENTI
-
Agire con correttezza, trasparenza, equità e rispetto contrattuale.
Comunicare in modo chiaro, esaustivo, completo, con puntualità le informazioni inerenti i servizi, utilizzando gli idonei
strumenti di trasmissione.
Adottare comportamenti moralmente integri con professionalità e disponibilità.
Garantire elevati standard qualitativi dei servizi offerti ed erogati direttamente, e privilegiare fornitori muniti di
certificazione di qualità o di chiare e provate competenze di settore.
Attuare l’aggiornamento delle tecnologie e lo sviluppo della ricerca di strumenti e modelli di intervento efficaci,
aggiornati e innovativi.
Collaborare con clienti e committenti alla codifica dei bisogni dei destinatari/utenti finali onde rendere appropriati i
servizi.
Monitorare le esigenze dei clienti / committenti per la realizzazione della customer satisfaction e la risoluzione puntuale
inerente gli eventuali reclami.
L’IMPEGNO VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
-
-
Garantire la disponibilità e collaborare per lo sviluppo di servizi efficaci e rispondenti ai bisogni reali della popolazione.
Condividere le proprie esperienze e conoscenze scientifiche e tecniche inerenti il settore sociale.
Garantire e promuovere l’assoluto rispetto delle leggi e delle normative vigenti.
Implementare e diffondere le buone pratiche per uno sviluppo distribuito del territorio in cui si opera.
Nel negoziare con la Pubblica Amministrazione o nel partecipare a bandi ad evidenza pubblica, la Cooperativa intende
negoziare sempre in maniera trasparente e leale con tutti i clienti pubblici, così come con le imprese associate e/o di
supporto tecnico all’offerta presentata.
In occasione di contatti con la Pubblica Amministrazione è curata una comunicazione con i funzionari ed i dirigenti nel
rispetto delle regole connesse alla tutela dell’interesse pubblico e dell’integrità del processo ad evidenza pubblica.
-
La Direzione della Cooperativa vigila affinché non siano attuati comportamenti che possono configurarsi come
corruzione di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio. Non sono, inoltre, consentiti omaggi o atti di cortesia
e di ospitalità verso pubblici ufficiali e pubblici dipendenti, a meno che non siano di modico o scarsissimo valore e
comunque tali da non compromettere l'integrità e la reputazione di una delle parti né da potere essere interpretati
come atti ad acquisire vantaggi illeciti o indebiti e/o in modo improprio.”
Come già negli anni scorsi, ci siamo impegnati nella somministrazione di un questionario finalizzato a misurare
la soddisfazione del cliente/committente.
Ogni Responsabile di Direzione ha effettuato la valutazione in merito alle committenze a cui somministrare il
questionario, definendo le situazioni in cui non era opportuno farlo (perché, ad esempio, il servizio era in fase
di gara, appena svolta o di imminente espletamento, oppure nel caso di servizi avviati da poco tempo).
Il questionario, nella maggior parte dei casi, è stato inviato per posta agli interlocutori più diretti delle nostre
committenze, lasciando la discrezionalità al Responsabile di Direzione della nostra Cooperativa se sottoporlo a
tecnici o a politici.
I questionari sono stati inviati nei primi mesi del 2010, con riferimento all’anno 2009.
La predisposizione del questionario, nonché la successiva elaborazione dei dati, è stata curata dall’addetto
all’Ufficio Sistema di Gestione per la Qualità.
Le risposte da dare prevedevano la scelta in una scala di valore da 1 a 5 (insoddisfatto, poco soddisfatto,
abbastanza soddisfatto, soddisfatto, molto soddisfatto), con la possibilità di indicare al termine, in modo libero,
elementi da migliorare.
Sono stati complessivamente consegnati 84 questionari e ne sono stati restituiti il 57,14%, con una
soddisfazione espressa pari al 96%, abbiamo così raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati in termini di
soglia di soddisfazione per la restituzione dei questionari compilati.
Il grafico successivo illustra a quali diverse tipologie di utenza fanno riferimento i servizi che ci sono stati affidati
dalle Pubbliche Amministrazioni che hanno risposto al questionario:
Comunità Locale
2%
Salute Mentale
17%
Tossicodip.
2%
Anziani
8%
Adulti in difficoltà
0%
Minori
40%
Disabili
31%
Settori target dei Questionari clienti restituiti
I punti toccati dal questionario sono legati alla valutazione di aspetti diversi dell’erogazione del servizio che
riteniamo di pari rilevanza. Il grafico che segue, oltre a rappresentare i singoli aspetti costituenti il servizio,
espone la percentuale aggregata delle risposte “soddisfatto” e “molto soddisfatto” in relazione ad ogni aspetto:
componenti servizo erogato
la capacità dimostrata
nella gestione dei
problemi e degli
imprevisti soddsf. 95%
la rintracciabilità del
nostro Responsabile
in Organizzazione
soddsf. 97%
la competenza e
professionalità della
Direzione della
Cooperativa soddsf.
95%
la competenza e
professionalità
dell'operatore
incaricato del rapporto
con l'Ente(cioè del
la competenza e
nostro responsabile in
Organizzazione) 100% professionalità degli
operatori soddsf. 93%
le modalità operative
di realizzazione del
servizio soddsf. 97%
l' integrazione del
servizio con l'Ente
soddsf. 95%
l'integrazione con altri
Enti della Pubblica
Amministrazione
soddsf. 91%
l' integrazione del
servizio con la
Comunità locale
soddsf 97%
la documentazione
chiarezza espositiva rispetto dei tempi
previsti soddsf. 78%
Abbiamo avuto la risposta “poco soddisfatto” o “insoddisfatto” sulle seguenti 3 domande; ne indichiamo la percentuale
sul totale delle risposte:
l’integrazione con l’Ente
2,13%
la documentazione, relativamente al rispetto dei tempi stabiliti
9,57%
relativamente alla chiarezza
3,19%
Tutti gli elementi che costituiscono la nostra modalità di erogazione del servizio, individuati e sottoposti a
valutazione con il questionario, si ritengono di pari rilevanza e quindi le risposte sono state aggregate per
verificare la soddisfazione generale, illustrata dal grafico che segue.
Dall’aggregazione complessiva dei dati si rileva un 88% di riposte “soddisfatto” e “molto soddisfatto”, che
confermano il raggiungimento della soglia di soddisfazione (80%) collegata all’obiettivo della soddisfazione del
cliente committente.
molto
soddisfatto
23%
insoddisf.
1%
poco
soddisfatto
3%
abbastanza
soddisfatto
9%
soddisfatto
64%
Soddisfazione complessiva
3.8.2. Partecipazione a gare d’appalto
I dati del presente paragrafo sono forniti dall’ufficio gare.
E’ un’attività specifica che il sistema di supporto realizza attraverso il lavoro di più uffici. In questo contesto, in continuità
con la rilevazione di uno specifico obiettivo del sistema qualità, ci interessa verificare la valutazione sugli elaborati
progettuali da noi prodotti, valutazione fatta dalle commissioni giudicatrici degli enti appaltanti.
Se si tratta di gara di continuità per servizi che già gestiamo, l’équipe degli operatori è chiamata a realizzare
l’elaborazione progettuale necessaria per la partecipazione alla gara d’appalto, attraverso il supporto degli Addetti
Tecnici di Direzione.
Questi ultimi invece elaborano in proprio i progetti di servizi nuovi.
Nel corso del 2009 abbiamo partecipato a 96 gare: 68 per l’affidamento di nuovi servizi e 28 per l’affidamento di servizi
che stavamo già gestendo.
La tabella che segue espone i dati degli ultimi tre anni:
n° gare, di cui:
per servizi nuovi
per servizi già in affidamento
2007
112
91
21
2008
102
69
33
2009
96
68
28
1 gara è stata annullata, mentre siamo ancora in attesa dell’esito relativo a 1 gara.
Delle rimanenti 94: da 2 (pari al 2,13%) siamo stati esclusi poiché non abbiamo raggiunto, nella valutazione del progetto,
il punteggio necessario per essere ammessi all’apertura dell’offerta economica; 49 ci sono state aggiudicate (pari al
52,13%); ne abbiamo perse 43 pari al 45,74%.
In relazione alla valutazione della progettazione prodotta, soltanto 91 gare la richiedevano e la valutavano. Per 6 di
queste gare siamo ancora in attesa della documentazione relativa alla valutazione dei documenti progettuali prodotti,
necessari per conoscere il posizionamento nella relativa graduatoria.
Delle rimanenti 85 gare, 17 erano relative a servizi in continuità, 68 relative a servizi nuovi.
Ci siamo posizionati al 1° e 2° posto nel 98,95% dei casi per le gare relative a servizi in continuità, nel 41,48% dei casi in
quelle per servizi nuovi.
3.8.3. La nostra partecipazione ai lavori per la definizione dei Piani di Zona
I piani di zona sono previsti dall’art. 19 della Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e
servizi sociali (Legge 328 del 8/11/2000). Sono definiti dalla Legge come uno strumento di coordinamento e stimolo alla
partecipazione da parte dei soggetti che sono direttamente o indirettamente interessati ad azioni di promozione sociale
e tutela a livello territoriale. Spetta ai comuni associati, negli ambiti territoriali previsti dalla legge, d’intesa con le
aziende sanitarie locali provvedere, nell’ambito delle risorse disponibili, alla definizione del piano di zona.
Il piano di zona individua:
a) gli obiettivi strategici e le priorità di intervento nonché gli strumenti e i mezzi per la relativa realizzazione
b) la mappatura delle risorse e delle realtà che operano sul territorio ed il contributo in termini di attività e di
esperienza che ad esso portano
c) le modalità organizzative dei servizi, le risorse finanziarie, strutturali e professionali, i requisiti di qualità in
relazione alle disposizioni regionali
d) le forme di rilevazione dei dati nell’ambito del sistema informativo
e) le modalità per garantire l’integrazione tra servizi e prestazioni
f) le modalità per realizzare il coordinamento con gli organi periferici delle amministrazioni statali, con particolare
riferimento all’amministrazione penitenziaria e della giustizia
g) le modalità per la collaborazione dei servizi territoriali con i soggetti operanti nell’ambito della solidarietà sociale
a livello locale e con le altre risorse della comunità
h) le forme di concertazione con l’azienda unità sanitaria locale e con il terzo settore
Il piano di zona è volto a:
a) favorire la formazione di sistemi locali di intervento fondati su servizi e prestazioni complementari e flessibili,
stimolando in particolare le risorse locali di solidarietà e di auto-aiuto, nonché a responsabilizzare i cittadini
nella programmazione e nella verifica dei servizi
b) qualificare la spesa, attivando risorse, anche finanziarie, derivate dalle forme di concertazione di cui alla lettera
g);
c) definire criteri di ripartizione della spesa a carico di ciascun comune, delle aziende unità sanitarie locali e degli
altri soggetti firmatari dell’accordo, prevedendo anche risorse vincolate per il raggiungimento di particolari
obiettivi
d) prevedere iniziative di formazione e di aggiornamento degli operatori finalizzate a realizzare progetti di sviluppo
dei servizi.
All’accordo di programma, costituito dal Piano di Zona e finalizzato ad assicurare l’adeguato coordinamento delle risorse
umane e finanziarie, partecipano i soggetti pubblici nonché i soggetti del Terzo Settore che attraverso l’accreditamento o
specifiche forme di concertazione concorrono, anche con proprie risorse, alla realizzazione del sistema integrato di
interventi e servizi sociali previsto nel piano.
Nella provincia di Torino i consorzi socio-assistenziali hanno utilizzato un comune modello organizzativo per la gestione
dei piani di zona. Il modello prevede l’istituzione dei seguenti “Tavoli” per sviluppare il lavoro di consultazione e/o di
concertazione:
Tavolo Politico: partecipazione delle rappresentanze politiche locali
Tavolo Tecnico: partecipazione dei tecnici degli enti locali che operano per la gestione dei servizi e gli interventi
sociali
Tavolo Tematico: partecipazione delle realtà del territorio (associazioni, cooperative sociali, scuola, asl) con il
coordinamento dei “tecnici” (funzionari, responsabili, ecc…) dell’ente locale
Un primo esito dei lavori per la definizione del Piano di Zona coincide con la stesura del documento omonimo che è
insieme analisi (verifica e valutazione) dell’intervento sociale sul territorio e individuazione di prospettive progettuali di
sviluppo degli interventi stessi.
I Tavoli Tematici sono stati definiti con più frequenza in relazione alle “tipologie” di persone che possono accedere ai
servizi territoriali:
Minori
Disabili
Anziani
Adulti in difficoltà
Nomadi e stranieri
Famiglia
La nostra cooperativa ha partecipato alla costruzione dei Piani di Zona in quei territori in cui siamo presenti con la
gestione di servizi. L’incarico di rappresentanza su questi tavoli è stato generalmente affidato ai RIO, in alcuni casi agli
operatori, in base a competenze professionali ed in base alla tipologia di utenza del servizio di appartenenza.
Per quanto riguarda la città di Torino, i tavoli per la costruzione del piano di zona, ultimati già nel 2006, sono stati
sostituiti da tavoli di coordinamento locali su tematiche specifiche e mirate, diverse per la singola circoscrizione, a cui
partecipiamo ogni volta che veniamo invitati.
La tabella che segue riporta l’elenco dei 36 Piani di Zona corrispondenti ai territori in cui abbiamo lavorato nell’anno in
esame ed indica se i tavoli di lavoro sono stati attivati o meno e se il relativo accordo è già stato firmato o meno. La
terza colonna indica se l’attività partecipativa è stata presente nell’anno in esame; in caso affermativo, nelle ultime due
colonne sono rilevate le ore previste (=riunioni convocate con relativo numero di ore di durata dei lavori) e quelle cui
abbiamo effettivamente partecipato.
La partecipazione ai lavori dei Piani di Zona corrisponde a due obiettivi all’interno del nostro Sistema di Gestione per la
Qualità: il 5.1. ed il 5.2 (vedi la relativa tabella che è esposta al capitolo 1. “Programmazione strategica …”). Il primo
verifica la nostra presenza sui tavoli dei PdZ nelle comunità locali in cui gestiamo servizi, utilizzando come indicatore
l’avvenuta firma del relativo accordo e prevede come misura dell’obiettivo il 100% di accordi firmati. Il secondo verifica
qual è la percentuale di partecipazione ai lavori dei PdZ, usando come indicatore le ore di durata delle relative riunioni,
prevedendo come obiettivo la presenza al 70% delle ore previste.
Relativamente al primo indice: su 35 comunità locali in cui siamo presenti, 19 hanno attivo il Piano di Zona, di questi per
18 abbiamo sottoscritto l’ accordi di Piano, pari al 94,74% e pertanto l’obiettivo non è raggiunto.
Relativamente al secondo indice: abbiamo partecipato a tutti gli incontri previsti, per l’intera durata e pertanto l’obiettivo
è raggiunto.
PdZ accordo
attività
n° ore n° ore
attivo firmato partecipativa
previste effettuate
SI'/NO SI'/NO
SI'/NO
C.I. DI S. ORBASSANO
sì
sì
sì
0
0
C.I.S.A. 12 NICHELINO
sì
sì
no
C.I.S.S. CHIVASSO
sì
sì
no
C.I.S.S. PINEROLO
sì
sì
sì
0
0
C.I.S.S.P. SETTIMO T.SE
sì
sì
no
C.S.S. IN.RE.TE.
sì
sì
no
C.S.S.A.C. CUNEO
sì
sì
no
C.S.S.M. DEL MONREGALESE
sì
sì
no
CIS DI CIRIE'
sì
si
sì
0
0
CISA 31 CARMAGNOLA
sì
sì
sì
0
0
CISA BORGOMANERO
sì
sì
no
CISA RIVOLI
non abbiamo informazioni
CISA GASSINO
no
no
no
CISAP COLLEGNO
no
no
no
CISSA MONCALIERI
sì
sì
no
CISSA PIANEZZA
no
no
no
CM VALLI MONGIA CEVETTA E
sì
sì
no
CONS. MONVISO SOL. SAVIGLIANO sì
sì
no
CONSORZIO IRIS BIELLA
sì
sì
sì
20
20
CSSA DEL CHIERESE
sì
sì
sì
18
18
TORINO 1
no
no
no
TORINO 2
no
no
no
TORINO 3
no
no
no
TORINO 4
no
no
no
TORINO 5
no
no
no
TORINO 6
no
no
no
TORINO 7
no
no
no
TORINO 8
no
no
no
TORINO 9
no
no
no
TORINO 10
no
no
no
CONSORZIO INTESA Bra
sì
sì
no
C.A.S.A. Gattinara
sì
sì
no
CISA SAN MAURO
no
no
no
CISSA Castelletto Sopra Ticino
sì
sì
no
Comune di Asti
no
no
no
19
18
38
38
COMUNITA' LOCALI
n° rappresentanza nei territori in cui
operiamo/totale tavoli di zona
n° ore dedicate incontri/ore previste
94,74
100
%
%
3.8.4. Continuità affidamenti
La tabella che segue intende evidenziare, facendo una distinzione per fasce di durata, la continuità degli affidamenti dei
servizi che gestiamo, indice, crediamo, della qualità dei nostri interventi. Tale interpretazione non è contraddittoria con la
necessità di evoluzione insita nei servizi alla persona. Fa parte del nostro modo di intendere e realizzare l’erogazione
del servizio, il porsi con chiarezza il problema della sua flessibilità e capacità di evoluzione.
In conseguenza della definizione di uds già sopra esplicitata, i dati che seguono necessitano di un’ulteriore
precisazione. Poiché il concetto di uds non corrisponde necessariamente al contratto di affidamento del servizio da
parte dell’ente, e poiché la tabella è basata sulla data di primo affidamento del servizio oggetto del contratto, può
succedere che una uds costituitasi successivamente all’inizio dell’affidamento, sia però calcolata in riferimento al primo
affidamento del contratto a cui appartiene. In realtà questa considerazione, pur doverosa, non deve preoccupare in
relazione alla significatività dei dati: innanzitutto perché le uds nate per “gemmazione organizzativa” e che non
corrispondono a servizi effettivamente diversi sono poche sul numero totale delle uds e in secondo luogo perché è
giustificato che tali uds “gemmate” mantengano la data dell’affidamento originario.
I servizi che gestiamo con continuità da più tempo sono D. HANDIRIVIENI Chivasso e D. ET ETA BETA Chivasso, il
primo un centro diurno, il secondo un’educativa territoriale, entrambi rivolti ad utenti disabili segnalati dai servizi sociali
del CISS di Chivasso: li abbiamo in affidamento dal novembre del 1986.
La tabella che segue espone, relativamente agli ultimi tre anni, il n° dei servizi per fasce di durata di gestione
continuativa. L’ultima riga indica il n° totale dei servizi che presentano nell’anno indicato una continuità di affidamento da
più di 6 anni.
da almeno 18 anni
n° servizi nel
2007
3
n° servizi nel
2008
8
n° servizi nel
2009
10
% sul totale dei servizi
riferita all’anno 2009
4,11%
da almeno 15 anni
9
5
7
2,88%
da almeno 10 anni
12
18
16
6,58%
da almeno 6 anni
29
33
34
13,99%
53 (26,5%)
64 (27,8%)
67 (27,56%)
27,56%
gestione continuativa del servizio
Totale da 6 anni in su
3.8.5. Contributi erogati alla nostra cooperativa
La tabella che segue espone i contributi ricevuti, le loro fonti e, nel caso di contributi pubblici, le eventuali leggi in
riferimento alle quali li abbiamo ricevuti:
fonte
Destinazione
CTR. C/CAPITALE:
2007
109.912,85
2008
49.737,32
43.013,26
Fondazione CRT
D. CD Via Tesso 27 "Vita Nuova" a Torino
CSSA Chieri
SM. Gruppi Appartamento Chieri (TO)
93.832,85
10.000,00
Città di Torino
Servizi informativo per la città a Torino
“INFONORD”
7.000,00
8.750,00
11.665,50
Fondazione CRT
C.tà alloggio minori PIANFEI
750,00
22.028,02
750,00
Regione Piemonte
Micro Nido Corso Racconigi (To)
8.959,30
18.097,76
106.111,77
225.448,41
392.108,73
20.000,00
15.797,00
CTR. C/ESERCIZIO:
Città di Torino
Sportello Mercurio: progetto collegato all’uds
Progetto Accomp. Sociale V. Ivrea Torino
8.330,00
2009
12.500,00
RTI progetto abit-azioni
157.500,00
Contributo progetto SELA ROM
50.673,50
Iniziativa realizzata Uds Isola Turoad Circ.2
1.300,00
Contributo progetto Already Dead
10.000,00
Contributo progetto Agio
Progetto adolescenti giovani
Fondazione CRT
1.325,49
666,00
Contributo comunità Alpha Apodis
Progetto Mestieri Sociali collegato ai servizi
di assist. domic. in accredit. a Torino
2.500,00
40.000,00
Rom Cittadini d’Europa
33.345,77
108.737,06
Gruppo Soges
Comune di
Montechiaro d’Asti
Micronido “il gatto con gli stivali”
47.699,01
Agenzia per lo sviluppo
locale Pietra Alta
Contributo per spese anticipate
26.600,00
Comitato Regionale
Piemontese
Contributo progetto FiXo per attività di
tutoraggio e accompagnamento in azienda
Consorzio In.rete
Contributo Dgr 65
Comune di Priero
Realizzazione micronido
4.400,00
360,00
3.576,22
Comune di Chieri
Comunità il Bruco
750,00
Provincia di Torino
Incentivi alle imprese per assunzioni a TI
Regione Piemonte
Contributo Doc. Primavera
Regione Piemonte
LR 23/2004:
48.197,29
9.600,00
- Spese di formazione
2.400,00
38.241,57
- Contributo per aumento di capitale
100.000,00
La L.R 23/04 (che ha sostituito la L.R. 67/94) eroga alle cooperative finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo
perduto a fronte di progetti di investimento, anche in attività formative, o a fronte di aumenti di capitale.
Abbiamo presentato domande per ottenere:
a dicembre del 2006:
⇒ un finanziamento a tasso agevolato di € 750.000,00 che ci è stato erogato alla fine di giugno 2007, a fronte di
investimenti per ristrutturazione di immobili e acquisto di beni strumentali per le attività (arredi, attrezzature,
mezzi di trasporto, hardware)
⇒
un contributo di € 50.000,00 (il massimo previsto dalla legge) che ci è stato erogato nel 2008, a consuntivo a
fronte della rendicontazione delle spese sostenute per la formazione dei soci lavoratori (€ 125.000,00). Il
contributo è stato però ridotto ad € 38.241,57 per il limite agli aiuti di stato imposto dalla normativa della
Comunità Europea, conosciuta come De Minimis.
a giugno del 2007:
⇒ un contributo di € 100.000,00 (il massimo previsto dalla legge) a fronte dell’aumento di capitale di € 272.762,48
deliberato dall’assemblea dei soci a maggio 2007 e finalizzato alla realizzazione di investimenti per
ristrutturazioni di immobili sedi di attività. Il contributo, erogatoci a marzo 2008, è stato ridotto a 79.276,31 per il
limite agli aiuti di stato imposto dalla normativa della Comunità Europea.
ad aprile del 2009:
⇒ un contributo di € 100.000,00 a fronte dell’aumento di capitale di € 204.184,56 deliberato dall’assemblea dei
soci a ottobre 2008 e nuovamente finalizzato alla realizzazione di investimenti per ristrutturazioni di immobili sedi
di attività. Abbiamo presentato tale nuova domanda, con la speranza che la Regione la accolga nonostante la
nostra cooperativa abbia già raggiunto il tetto massimo del De Minimis di 200.000,00 €, tenendo conto
dell’aumento di tale tetto già stabilito dalla CE in considerazione del periodo di crisi che stiamo attraversando. La
domanda è invece stata respinta poiché Stato italiano e Regione Piemonte non hanno adeguato il limite
nazionale a quello europeo.
a gennaio 2010:
⇒
la nostra situazione in relazione al tetto del De Minimis ci ha permesso di presentare nuovamente domanda per
un contributo di € 100.000,00 a fronte dell’aumento di capitale di € 272.882,50, deliberato dall’assemblea dei soci
a luglio 2009 e finalizzato all’acquisto dell’immobile di V. Pinerolo a Torino, avvenuto a dicembre 2009. La
Regione ha accolto la domanda comunicandolo a febbraio 2010, il che ci ha permesso di registrare tale
contributo già sul bilancio 2009, essendo collegato ad un aumento di capitale e ad investimenti avvenuti nel
corso dello stesso 2009.
3.8.6. Tempi di pagamento da parte delle nostre committenze
Nell’anno in esame la situazione dei pagamenti da parte delle nostre committenze, in prevalenza pubbliche
amministrazioni, è peggiorata, passando dai 148 giorni del 2008 ai 167 del 2009, pari a più di 5 mesi. Al 31.12.2009 il
totale dei nostri crediti ammonta ad € 22.606.771,12, pari al 57% del totale del valore della produzione.
Nel triennio precedente all’esercizio in esame (anni 2006-2008) la media mobile dei tempi di pagamento è stata di 154,3
giorni. Anche rispetto al triennio precedente, quindi, i tempi di pagamento sono peggiorati.
2007
2008
2009
148
148
167
3.8.7. Imposte pagate dalla nostra cooperativa
Dal gennaio del 1998 è stato soppresso il contributo relativo all’S.S.N. (=Servizio Sanitario Nazionale) a carico delle
imprese, ed è stata introdotta l’IRAP. Tale nuova tassa non viene considerata un “onere sociale” ma è di fatto calcolata,
anche, sul costo del lavoro. Nel nostro caso, il costo del lavoro è la voce più alta di quelle su cui l’IRAP si calcola. La
Giunta Regionale del Piemonte approvò, per le cooperative sociali, una riduzione progressiva a partire dal 2003
dell’aliquota IRAP (allora del 4,5%). Il Piemonte non è l’unica Regione ad aver preso tale misura. Anche per il 2009,
come per il 2008, l’aliquota è scesa al 1,9%.
€
2007
369.262,00
2008
370.896,00
2009
411.427,12
La realizzazione del patto mutualistico e le performance d’impresa
Il giudizio dell’ultima revisione: estratto dal Verbale di Revisione Ispettiva del 28-12-09/10-03-10
“La revisione ha avuto per oggetto l'accertamento delle condizioni di cui all'art.4 del Decreto Legislativo n. 220 del 2
agosto 2002 ed è stata eseguita in ottemperanza delle norme statuite dal decreto del Ministero dello Sviluppo
Economico del 6 Dic. 2004.
Le procedure di revisione applicate differiscono da quelle previste dai Principi di Revisione Contabile elaborati dagli
ordini professionali e pertanto non si esprime alcun giudizio sulla conformità dei bilanci esaminati ai principi contabili di
generale accettazione.
Si precisa, altresì, che per l'esecuzione dell'ispezione sono stati presi in esame atto costitutivo e statuto vigente, copie
dei bilanci d’esercizio e consolidato depositati dell’ultimo esercizio, libri sociali, libri e documentazione del personale,
dichiarazioni e formalità obbligatorie ai fini fiscali e previdenziali.
I controlli svolti hanno avuto natura meramente formale e sono stati integrati da richieste di informazioni al Presidente o
al responsabile amministrativo della Cooperativa.
Gli amministratori sono piuttosto ottimisti rispetto al prevedibile andamento futuro della gestione, sebbene
prudenzialmente si segnalino alcune preoccupazioni rispetto agli effetti della crisi che ha investito il mercato italiano e
mondiale a partire dall’autunno 2008: il 2009 evidenzia possibili criticità in considerazione dell’impatto della seconda
trance e terza trance di aumento contrattuale delle retribuzione dell’incertezza sugli esiti delle revisioni prezzo dove
ottenibili. Le ricadute più significative registrate nel 2009 sono riconducibili in parte alla contrazione del margine
operativo, ma soprattutto all’allungamento del tempo di incasso che diventa sempre più alto attestandosi intorno ad una
media di 150 gg. circa.
Ciò determina un appesantimento della gestione finanziaria ed il conseguente accollo degli oneri relativi al costo del
denaro in quanto la Cooperativa onora i propri debiti prima di quanto incassi, tenuto conto anche della rilevante
incidenza che il costo del lavoro ha in rapporto ai servizi svolti dalla Cooperativa (nel 2008 il costo del lavoro ha avuto un
incremento – dovuto sia alla crescita occupazionale sia dal riconoscimento degli adeguamenti contrattuali – del 26,22%,
rispetto al 18,79% del valore della produzione per l’attività tipica).
Al fine di reperire liquidità l’Ente si espone ad un indebitamento piuttosto importante sia nei confronti del sistema
bancario sia nei confronti dei soci per prestito sociale. Inoltre l’Ente ha offerto in sottoscrizione ai propri soci azioni di
sovvenzione finalizzate al fondo per il potenziamento aziendale, promuovendo tale modalità anche attraverso
l’anticipazione del TFR ai fini dell’acquisizione di tali azioni- operazione “Sotto Sopra”- e Coopfond ha sottoscritto- anche
se ad oggi non ancora versato- una partecipazione in Cooperativa quale socio finanziatore, facendo registrare un
significativo aumento del capitale sociale che, unito alla rivalutazione operata sugli immobili ai sensi del D.L.n. 185/2008
ha migliorato gli indici patrimoniali. Tali operazioni denotano la fiducia che i soci prestatori, sovventori e finanziatori
hanno nel progetto sociale investendo nel capitale di rischio o accantonando i propri risparmi in cooperativa,
consentendo alla società di reperire liquidità migliorando contestualmente il proprio rating per migliorare le condizioni di
accesso al credito.
La complessità gestionale e l’estrema attenzione richiesta per il puntuale monitoraggio degli aspetti finanziariopatrimoniali espongono inevitabilmente la cooperativa- soprattutto per la tipologia dell’ente e per i valori che la ispirano –
ad una responsabilità nei confronti dei propri soci che va oltre quella legale e diventa una responsabilità morale verso
quei soci che credono nella propria cooperativa e investono in essa sia con il proprio contributo professionale ed umano,
sia affidandole i propri risparmi o parte delle proprie spettanze retributive.
Inoltre la Cooperativa, per far fronte agli investimenti rivolti all’acquisizione di sedi per i servizi, per garantire e sviluppare
occasioni di lavoro per i soci e per stare al passo con le più recenti modalità di acquisizione delle commesse che vedono
in crescita e consolidamento i servizi in accreditamento, intrattiene relazioni con partner finanziari che evidentemente
credono nelle strategie imprenditoriali attuate: Banca Etica, CCFS, già sopra richiamato COOPFOND, UNIPOL Banca,
Banca Prossima, ovviamente con le inevitabili ricadute sulla gestione finanziaria che un tale e tanta esposizione produce
in termine di costo del denaro.
Il sistema di controllo di gestione adottato dalla Cooperativa consente di confrontare per tutte le 230 unità di servizio i
preventivi dei costi a budget, con i consuntivi, i preventivi dei ricavi contabilizzati, utile per tenere sotto controllo le fatture
da emettere, e i preventivi del personale in ore e relativi consuntivi, consentendo anche il monitorare le tipologie di
assenza dal lavoro.
Inoltre ha consentito ai responsabili in Organizzazione di avere una maggiore consapevolezza dell’andamento della
spesa in base ai budget assegnati e alla Direzione di verificare i consuntivi trimestrali per ogni servizio ed esaminare
eventuali situazioni di criticità in tempi accettabili, misurando la sostenibilità dei servizi erogati.
Suggerimenti e consigli per migliorare la gestione:
La situazione debitoria della cooperativa resta la variabile chiave dello stato patrimoniale con significative influenze
anche sul conto economico gravato dagli interessi passivi. Si ribadisce la necessità di porre in ogni caso la massima
attenzione sul fitto intreccio di rapporti economico finanziari e di lavoro con il Consorzio La Valdocco e con le
Cooperative ad esso aderenti con particolare attenzione alla esposizione finanziaria netta; essa è attualmente
monitorata ma i controlli da effettuare vanno costantemente aggiornati al fine di identificare con prontezza eventuali
problematiche o squilibri. Ugualmente anche l’indebitamento a vario titolo nei confronti dei soci- prestito sociale,
azioni di sovvenzione, azioni di finanziamento- necessita di adeguato monitoraggio a tutela proprio di quei soci che
hanno creduto e investito nella Cooperativa e nei confronti dei quali l’esposizione risulta sempre più impegnativa.
Monitorare con attenzione il numero dei soci speciali riconducendone periodicamente la numerosità ai limiti previsti
dall’art. 2527 c.c. e dall’art. 9 dello statuto sociale.
-
Adottare un sistema di compilazione del libro soci che consenta, all’interno delle singole sezioni (ordinari,
sovventori, volontari), di calcolare in modo sistematico e immediato il numero dei soci e l’importo del capitale sociale
sottoscritto e versato per ciascuno socio e complessivamente.
-
Utilizzare i rapporti di collaborazione occasionale con adeguata attenzione.
3.9. La mutualità interna
Il lavoro
L’articolo 4 del nostro Statuto dichiara che l’oggetto del rapporto mutualistico tra i soci della nostra cooperativa è il
LAVORO:
Inoltre, lo scopo che i soci lavoratori della cooperativa intendono perseguire è quello di ottenere, tramite la gestione in
forma associata e con la prestazione della propria attività lavorativa, continuità di occupazione e le migliori condizioni
economiche, sociali, professionali, instaurando con la cooperativa un ulteriore rapporto di lavoro, in forma subordinata o
autonoma, nelle diverse tipologie previste dalla legge, ovvero in qualsiasi altra forma consenta la legislazione italiana.
La stessa normativa in vigore ci fornisce degli indici relativi a tale argomento, utili ad informare sulla performance
realizzata a tal proposito. Infatti il costo del lavoro è usato come indice per valutazioni da fare sull’impresa: valutazioni
che riguardano aspetti identitari della società cooperativa, ma che hanno anche conseguenze fiscali.
Cooperativa a prevalenza mutualistica
Il fatto che l’oggetto sociale di una cooperativa si realizzi in prevalenza con i propri soci è il criterio per essere
cooperativa a mutualità prevalente.
La nostra cooperativa, in quanto cooperativa sociale, non è sottoposta a tale verifica poiché è stato stabilito
all’art. 111 septies del Codice Civile, introdotto dall’art. 9 del D.Lgs. 6/2003, che le cooperative sociali sono di
diritto considerate a mutualità prevalente, tenuto conto della loro finalità solidaristica (rivolta anche ai non soci)
che non può essere disgiunta da quella mutualistica (rivolta soltanto ai soci).
Nonostante ciò, il nostro Statuto impone come indirizzo gestionale la prevalenza del lavoro dei soci (art. 4: “La
Cooperativa si avvale, nello svolgimento della propria attività prevalentemente delle prestazioni lavorative dei
soci cooperatori.”) e prevede sia data informazione di tale prevalenza nei documenti di accompagnamento al
bilancio (art. 21: “Gli amministratori e i sindaci, se nominati, hanno l'obbligo di documentare nella nota
integrativa al bilancio la condizione di prevalenza cioè lo svolgimento dell'attività della cooperativa
prevalentemente in favore dei soci, ai sensi degli artt. 2512 e 2513 C.C.”): è stata una scelta discrezionale
operata dall’Assemblea.
Per una cooperativa come la nostra, il cui oggetto mutualistico è creare occasioni di lavoro per i soci, l’indice
stabilito dal Codice Civile, su cui verificare la prevalenza, è il costo del lavoro, che deve essere costituito per
più del 50% dal costo del lavoro dei soci. Per effettuare operativamente il calcolo, ai sensi della normativa, si
devono comprendere all’interno del costo del lavoro tutte le tipologie di lavoro utilizzate: subordinato,
collaborazioni, prestazioni professionali, interinale.
La tabella che segue rende conto pertanto di tale prevalenza:
2007
2008
2009
totale soci lavoratori
Costo del lavoro
17.492.694,41
22.394.341,40
25.588.632,97
lavoro inquadrato come subordinato
altre forme
totale personale non socio
lavoro inquadrato come subordinato
altre forme
17.340.170,59
152.523,82
2.502.413,84
890.443,66
1.611.970,18
19.995.108,25
87,48%
22.255.347,07
138.994,33
2.776.752,89
756.116,82
2.020.636,07
25.171.094,29
88,97%
25.523.029,53
65.603,44
3.094.364,02
1.371.867,96
1.722.496,06
28.682.996,99
89,21%
totale
% soci sul totale
Cooperativa di Produzione e Lavoro
Il criterio per identificare lo specifico oggetto mutualistico di una cooperativa come la nostra utilizza un indice
basato sul costo del lavoro: l’indice previsto dall’art. 2513 del Codice Civile.
La preponderanza del costo del lavoro (soltanto di quello inquadrato come lavoro subordinato (socio e non
socio, ma compreso il lavoro interinale) sul totale dei costi sostenuti (ad eccezione di quelli relativi a materie
prime) è il criterio per essere una cooperativa di Produzione Lavoro.
Dall’essere cooperativa di Produzione Lavoro ne discendono agevolazioni fiscali, tra cui l’esenzione
dall’IRPEG. In base alla L. 133/99 la nostra cooperativa usufruisce dell’esenzione totale, poiché l’incidenza del
costo del lavoro sul totale dei costi è superiore al 50%.
Nell’anno in esame il costo del lavoro relativo al lavoro inquadrato come lavoro subordinato (socio e non socio),
compreso l’interinale, è cresciuto del 16,87% rispetto al 2008.
Il rapporto percentuale tra costo del lavoro e fatturato nel triennio precedente all’esercizio in esame (anni 20062008) ha registrato una media mobile pari a 64,74.
Costo del lavoro relativo al lavoro
dipendente (compreso l’interinale)
Importo totale
% sul fatturato
% sui costi totali della produzione
2007
18.230.614,25
63,14
65,69
% variaz.
07⇒08
26,22%
2008
23.011.463,89
67,26
69,35
% variaz.
08⇒09
16,64%
2009
26.894.897,49
67,83
69,71
Il ristorno
Il ristorno è una forma di retribuzione per il socio lavoratore aggiuntiva e differita nel tempo. Il ristorno è collegato
all’attività lavorativa svolta, con la quale il socio realizza lo scambio mutualistico con la cooperativa: tale scambio
costituisce lo scopo della cooperativa stessa. Il socio lavoratore, con il proprio apporto di lavoro, concorre a creare le
condizioni di efficienza organizzativa nonché le economie interne che contribuiscono a determinare l’utile di esercizio. E’
l’assemblea dei soci che, su proposta del Consiglio di Amministrazione, delibera in merito al riconoscimento del ristorno
come del resto sulla destinazione dell’intero utile registrato dal bilancio che le viene sottoposto.
Il riconoscimento del ristorno è disciplinato, oltre che da specifiche norme di legge, anche dal nostro Statuto all’art. 29 e
dal nostro Regolamento Interno delle Prestazioni Lavorative dei Soci, all’art. 22. Il ristorno è riconosciuto ai soci speciali
soltanto al 50%, ai sensi dell’art. 9.
L’ultimo bilancio che riconobbe un ristorno ai soci fu quello chiuso al 31.12.2006. Con quel bilancio finimmo di
ricostituire le riserve utilizzate per la copertura della perdita pregressa del 2002 e l’assemblea approvò il riconoscimento
ai soci lavoratori di un ristorno del quale stabilì anche la destinazione ad aumento gratuito del capitale, ai sensi della L.
142/01.
Utile/perdita d’esercizio (prima della destinazione in caso di utile)
La possibilità di riconoscere un ristorno ai soci, o l’accantonamento alle riserve dipendono dalla performance economica
che la cooperativa riesce a realizzare nell’anno. I nostri risultati di esercizio negli ultimi tre anni sono stati i seguenti:
€
2007
2008
2009
344.951
100.284
146.340
L’accantonamento alle riserve
Pur essendo ancora collegato alla mutualità interna, poiché le riserve consolidano il patrimonio dell’impresa,
l’accantonamento a riserva, in particolare l’accantonamento a riserva degli utili dei bilanci annuali è collegato ad una
visione intergenerazionale che ci conduce già verso la mutualità esterna. Quando i soci destinano a riserva gli utili non
pensano all’oggi, ma al futuro, costruendosi un “salvagente” in caso di eventuali future perdite, ma anche costituendo un
patrimonio che potrà durare nel tempo ed essere utilizzato, nell’impresa, a servizio di future scelte imprenditoriali.
Nell’anno in esame l’entità totale delle riserve è aumentata del 2,4%, per effetto della destinazione dell’utile registrato
con il bilancio al 31.12.2008.
Nel 2008 il consistente aumento registrato avvenne in conseguenza della creazione di una apposita riserva di
rivalutazione (così come previsto dall’art. 15 del DL 29/11/2008 n. 185) collegata alla rivalutazione, ai soli fini civilistici, di
tutti gli immobili presenti nelle categorie “fabbricati commerciali” e “fabbricati civili”. Tale riserva ammontava nel 2008 a €
3.934.270 ed è compresa negli importi della tabella che segue a partire dal 2008 stesso. Nel 2009 questa riserva
diminuisce di € 74.751 per effetto della rilevazione in bilancio del fondo per imposte differite.
€
2007
1.307.213
2008
5.385.094
2009
5.451.887
Nella storia trentennale della nostra cooperativa abbiamo registrato perdite di bilancio in due esercizi ormai distanti nel
tempo (anni 1988 e 2002). Entrambe le volte il ricorso alle riserve ci ha permesso di non intaccare il capitale dei singoli
soci. Negli ultimi tre anni abbiamo accantonato alle riserve i seguenti importi:
€
2007
2008
2009
111.575
36.350
14.121
Il grafico che segue rappresenta l’andamento delle voci di bilancio che si raggruppano sotto il titolo di “patrimonio netto”:
il capitale sociale, tutte le riserve, l’utile registrato nell’esercizio. La riserva “contributi enti pubblici” non si incrementa più
da alcuni anni essendo mutata la normativa relativa al trattamento in bilancio dei contributi pubblici in conto capitale:
essi non vengono più accantonati in una riserva specifica, ma vengono registrati sotto forma di quote di risconto
proporzionalmente corrispondenti alle quote di ammortamento dedotte in ciascun esercizio.
componenti del patrimonio netto
Capitale Sociale
5.600.000,00
5.100.000,00
4.600.000,00
4.100.000,00
3.600.000,00
3.100.000,00
2.600.000,00
2.100.000,00
1.600.000,00
1.100.000,00
600.000,00
100.000,00
-400.000,00
Riserve contributi pubblici
2005
Utile d'esercizio
2006
2007
Riserva Legale, altre riserve
2008
2009
3.10.
La mutualità esterna
L’articolo 4 del nostro Statuto, relativo allo scopo e agli obiettivi della nostra Cooperativa, prevede:
“Scopo dell’attività imprenditoriale nella gestione di servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi, è realizzare
l'inclusione sociale, ossia offrire a cittadini esclusi, “svantaggiati”, opportunità di reinserimento sociale, ridurre il rischio di
emarginazione di singoli e gruppi di cittadini, coinvolgere l’intera comunità locale e gli enti che la rappresentano
nell’analisi e nella ricerca di soluzioni dei problemi sociali del territorio."
Anche la nostra Carta Etica prevede impegni relativamente ai principi di comportamento da attuare nei confronti della
collettività:
“L’IMPEGNO VERSO LA COLLETTIVITÀ
Operare contribuendo al miglioramento della qualità della vita nelle comunità locali.
Contribuire alla costruzione di reti stabili tra imprese, agenzie e risorse del territorio.
Collaborare con le istituzioni scolastiche, le organizzazioni educative, le realtà di promozione culturale,
sociale, sportiva, i gruppi organizzati e i cittadini, che operano sui temi inerenti l’educazione, i diritti e la qualità
della vita dei cittadini.
Sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della multiculturalità, della tolleranza e dei diritti civili.
Coinvolgere attivamente il volontariato mettendo a disposizione saperi e supporti formativi.”
Le nostre modalità di gestione dei servizi tentano di rispondere a questa finalità “esterna” rispetto alla base sociale della
cooperativa.
Oltre a ciò, ci proponiamo, sia a livello di singolo servizio, sia a livello generale, di realizzare ogni anno iniziative rivolte
all’esterno, che si propongano di coinvolgere l’intera comunità locale e gli enti che la rappresentano nella
sensibilizzazione ai problemi sociali del territorio e nella riflessione sulle soluzioni da adottare.
La realizzazione di tali azioni di comunicazione ha anche l’obiettivo, strettamente correlato, di favorire le relazioni tra il
servizio che può essere di volta in volta coinvolto nell’iniziativa ed il proprio territorio di riferimento.
Inoltre tutte le iniziative sono realizzate attraverso il coinvolgimento dei soci a più livelli: nell’organizzazione, nello
svolgere interventi specifici (relazioni, animazione, coordinamento gruppi di lavoro). Riteniamo infatti che anche la
partecipazione all'organizzazione di iniziative di sensibilizzazione o di formazione professionale sia un'occasione
importante per la crescita professionale degli operatori coinvolti; crediamo faccia parte di un significativo percorso di
crescita degli operatori stessi.
Iniziative di coinvolgimento delle comunità locali
Convegni, seminari, corsi aperti all’esterno
Nell’anno in esame abbiamo organizzato le seguenti iniziative:
11 – 19 settembre 2009 Chivasso – “Veramente mi chiamo Filippo e vi presento i miei”
Corso per operatori di centri estivi: in collaborazione con l’Agenzia Formativa Forcoop di Torino, abbiamo
realizzato corsi di formazione con l’obiettivo di offrire un percorso teorico/pratico per lo svolgimento di attività di
animazione in contesti ludico-educativi nel periodo estivo.
l corsi si sono svolti:
a Chivasso nei giorni 18 e 19 aprile dalle 9 alle 19 presso il Centro Giovani Comunale in Via Cappuccini 12;
-
a Saluzzo nei giorni 18 e 19 aprile dalle 9 alle 19 preso il Palazzo Solare di Monasterolo:
a Biella nei giorni 9 e 10 maggio dalle 9 alle 19 presso Via Orfanotrofio 157/A;
a Borgaro nei giorni 16 e 17 maggio dalle 9 alle 19 presso il CST località Cascina Nuova via Italia 45;
a Mondovì nei giorni 16 e 17 maggio dalle 9 alle 19 presso Albergo Ristorante I Gelsi località Beila Strada
Prov. Mondovì-Villanova 11;
a Ceva nei giorni 12, 13 e 14 giugno dalle 9 alle 18 presso i locali della Scuola elementare di Ceva piazza
Galliano 4
Inaugurazione di nuovi servizi
L’inaugurazione di nuovi servizi segue un’impostazione comune che prevede la realizzazione di eventi che coinvolgano
la comunità locali nella quale il servizio stesso deve integrarsi. L’iter di lavoro, dalla fase progettuale a quella di
realizzazione di tali eventi, prevede il coinvolgimento delle équipes degli operatori del servizio. Nell’anno in esame:
•
2 – 3 ottobre 2009 inaugurazione del Consultorio per le Famiglie – Cossato (Bi)
Organizzazione di eventi
•
•
•
•
•
•
•
•
•
23 marzo 2009 dibattito: “Genitori in campo” presso il Centro Giovani “L’isola che non c’è” a Torino,
presso la Circoscrizione 2, con lo scopo di presentare, tramite l’intervento di esperti, il rapporto fra
allenatori e genitori nello sport educativo. Il dibattito, moderato dall’educatore e allenatore Pino di Leone,
ha preso il via dalla presentazione del libro “quasi Goal” del giornalista Luca Cardinalizi
16 aprile 2009 è stata esposta presso la libreria “Librerie.coop” in Piazza Castello 113 a Torino la mostra
fotografica: “La semplicità del presente”. La mostra venne realizzata in occasione della manifestazione
“Una casa per stare a casa”, tenutasi nel 2007 per il decimo compleanno della Casa Elisa Vitrotti di
Moncalieri
dall’11 al 16 maggio 2009 il ludobus Magic Bus, della cooperativa ha aderito al progetto, promosso da ALI
per giocare, l’Associazione dei Ludobus e delle ludoteche Italiane, “Ali Giocose perché l’Aquila torni a
volare”. Il progetto si propone di creare momenti ludici e di aggregazione all’interno dei campi di
accoglienza dell’Abruzzo
16 giugno 2009 iniziativa: “Haide Celahmen! – Andiamo a giocare”, presso il Campo Sosta di via
Germagnano 10 a Torino per festeggiare il decimo compleanno dei servizi di Micro Nido e Punto Gioco
destinati ai bambini Rom
16 ottobre, 13 novembre, 21 novembre, 27 novembre, 11 dicembre, cineforum: “Interni di famiglia: per
esplorare il tema dei video-giochi utili o dannosi” organizzato dal Centro per la Famiglia di Cirié in
collaborazione con le scuole ed i servizi socio sanitari del territorio
27 novembre 2009 “Ho visto un sogno”: evento conclusivo del laboratorio teatrale rivolto ai ragazzi rom del
campo di via Germagnano a Torino
29 novembre 2009 evento “Il cantiere è servito” a Torino nel quartiere di Via Ghedini. Si è svolta una festa
per l’avvio dei lavori di riqualificazione delle case di Via Ghedini e Via Gallina con la presentazione del
neoeletto comitato di cantiere e la presentazione del numero 0 della news letter gratuita “Quartiere in
parola”
in occasione della giornata mondiale dell’AIDS, il 1° dicembre 2009, due nostri sevizi hanno organizzato
delle iniziative:
⇒ la Comunità Casa Verde di Volvera ha aperto al pubblico la propria sede organizzando:
27 novembre 2009: conferenza stampa di presentazione
28–29 novembre 2009: mostra fotografica “AIDS: venticinque anni dopo”
30 novembre 2009: proiezione video “l’AIDS oggi: tutti dovremmo sapere che”
1° dicembre 2009 incontro: “la persona sieropositiva in una comunità che riflette e accoglie”
⇒ l’unità di servizio “T. Radar Chiasso” ha organizzato un evento in piazza a Chivasso con videobox,
concerto, aperitivo
“SIAMO DI QUI” è ancora il titolo del calendario 2010 (come già del 2009) con sottotitolo: "C'e' futuro.
Piccolo repertorio di suggerimenti.” 48 soci della cooperativa parlano di altrettanti temi che non
esauriscono il loro presente: il tema di ciascuno è solo un registro del loro essere qui.
I ritratti fotografici sono di Max Ferrero, la grafica di Leandro Agostini.
Il calendario è stato presentato a Torino venerdì 29 gennaio 2010, presso l’Environment Park in via Livorno
58/60, aprendo anche la serie di eventi che festeggerà il trentennale della cooperativa nel corso del 2010.
Utile destinato a fondo mutualistico
La normativa vigente (la L. 59/92) prevede l’obbligo per tutte le cooperative di devolvere il 3% degli utili annuali
eventualmente realizzati, ai fondi mutualistici per la promozione dello sviluppo del movimento cooperativo.
Operativamente tale contributo va versato alla società di promozione cooperativa istituita dalle centrali di appartenenza
(e non al Ministero come invece fanno le cooperative che non appartengono ad una centrale). Nel nostro caso, in
quanto aderenti a Legacoop, versiamo il 3% a COOPFOND.
€
2007
10.349,00
2008
3.008,51
2009
4.390,21
Iniziative di mutualità e solidarietà
La tabella che segue espone i dati relativi alle raccolte fondi tra i soci, finalizzate anche ad iniziative esterne. L’anno
indicato è quello in cui è avvenuta la raccolta fondi.
2007
2008
In seguito al tragico incidente occorso il 29 maggio
2008 ad un socio de la Nuova Cooperativa al quale una
frana ha distrutto la casa e in cui sono rimasti vittime la
Non è
sua giovane moglie Erica, la piccola Annik e il nonno
stata
Carlo, il CdA della nostra cooperativa ha deliberato una
promossa
specifica iniziativa di raccolta fondi denominata “un
alcuna
aiuto a Luciano”.
iniziativa
Il contributo che ha versato la cooperativa è stato di
500 €, mentre i soci hanno aderito per un importo di
120,00 €.
2009
In seguito al sisma che in data 6 aprile 2009 ha
colpito l’Abruzzo e in particolare il territorio de
L’Aquila, il CdA della cooperativa ha deliberato una
raccolta fondi rispondendo ad una specifica
iniziativa da parte della Legacoop finalizzata alla
ricostruzione di una scuola nel comune di Goriano
Sicoli (AQ). L’inaugurazione della scuola è
avvenuta il 12 dicembre 2009.
Il contributo raccolto tra i soci della nostra
cooperativa che hanno aderito è stato di € 860,00.
La tabella che segue espone i dati relativi alle raccolte fondi da terzi, finalizzate ad iniziative interne.
Per il 5xmille l’anno indicato è quello in cui il Ministero ha comunicato l’importo.
2007
5xmille:
sono stati raccolti 5.658,14 €
destinati al “Progetto Ciccio”:
emergenze sanitarie di
minori in difficoltà
-
-
2008
2009
5xmille: € 6.704,11
2.100 € lotteria organizzata dalla comunità alloggio
5xmille:
per minori di Pianfei “Hobbes” a favore del
dato non ancora
“Progetto Ciccio” (emergenze sanitarie di minori in
pervenuto
difficoltà)
500,00 € donazione di privato a favore di una uds
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bilancio d`esercizio