Ordine del giorno: 1. Esame e approvazione del Bilancio al 31/12/2009, con relativi Nota Integrativa, Relazione del Consiglio di Amministrazione e Bilancio Sociale; lettura della relazione del Collegio Sindacale e della Società di Revisione 2. Nomina del Consiglio di Amministrazione 3. Nomina del Collegio Sindacale 4. Compensi agli amministratori per l’esercizio 2010 5. Compensi al Collegio Sindacale per il triennio di nomina 6. Ratifica incarico alla società di certificazione 7. Regolamento del Prestito Sociale 8. Modifiche al Regolamento Interno delle Prestazioni Lavorative dei Soci 9. Varie ed eventuali COMPOSIZIONE ORGANI SOCIALI alla data dell’Assemblea Consiglio di Amministrazione Paolo Petrucci Lorenza Bernardi Patrizia Signorino Valerio Scarca Gianluca Bacco Tiziana Monticone Luca Morino Presidente Vice Presidente Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Collegio Sindacale Gabriella Geromin Paola Maria Scaffidi Domianello Maurizio Cisi Franca Di Cairano Stefano Beltritti Presidente Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco supplente Sindaco supplente INDICE GENERALE Bilancio d’esercizio pag. 1 Bilancio sociale pag. 54 BILANCIO D’ESERCIZIO INDICE Bilancio: Stato Patrimoniale e Conto Economico pag. 1 Nota Integrativa pag. 6 Relazione del Consiglio di Amministrazione pag. 31 Relazione del Collegio Sindacale pag. 50 COOPERATIVA ANIMAZIONE VALDOCCO SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE IMPRESA SOCIALE ONLUS Sede Legale ed Amministrativa Via Le Chiuse 59 – 10144 Torino (To) Partita Iva-Codice Fiscale 03747970014 Numero Rea 583936 Registro Imprese di Torino n. 03747970014 Numero Iscrizione Albo Società Cooperativa A107035 Nota integrativa al bilancio al 31/12/2009 Premessa Il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 è stato redatto in conformità alla normativa del codice civile ed è costituito dallo stato patrimoniale (preparato in conformità allo schema previsto dagli artt. 2424 e 2424 bis c.c.), dal conto economico (preparato in conformità allo schema di cui agli artt. 2425 e 2425 bis c.c.) e dalla presente nota integrativa. La nostra cooperativa opera nel settore della cooperazione sociale, per il conseguimento delle finalità di cui all’art. 1 comma 1 lettera a) della Legge 8 novembre 1991 n. 381. Nella redazione del bilancio, così come nella gestione sociale, si è tenuto conto del carattere non speculativo della Cooperativa, delle sue finalità mutualistiche e del rapporto Soci - Cooperativa che la contraddistingue, nonché dell’inserimento della società nell’albo delle cooperative a mutualità prevalente ai sensi dell’art. 111 septies delle Disp. Att. Codice Civile. Criteri di formazione Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2009 è stato redatto in conformità alla normativa del Codice Civile. Così come richiesto dal D. Lgs 32/2007 il Consiglio di Amministrazione ha redatto una relazione sulla gestione seguendo un’analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società , dell’andamento e del risultato della gestione. Ha inoltre predisposto una relazione sulla gestione nella quale si dà atto, ai sensi dell’articolo 2545 CC dei criteri seguiti nella gestione sociale per il raggiungimento dello scopo mutualistico. Presentiamo all’attenzione ed all’approvazione dell’assemblea dei soci i documenti che costituiscono e corredano il bilancio secondo l’impostazione indicata dalle disposizioni del Codice Civile; per ogni voce dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico viene effettuato il raffronto con la corrispondente voce dell’esercizio precedente. La compilazione dei documenti che costituiscono e corredano il bilancio della Cooperativa è avvenuta secondo il dettato di legge; in particolare la nota integrativa fornisce l’illustrazione, l’analisi ed in taluni casi un’integrazione dei dati di bilancio e contiene le informazioni richieste dall’art. 2427 c.c. come esposte di seguito. PUNTO 1) Criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, nelle rettifiche di valore e nella conversione dei valori non espressi all'origine in moneta avente corso legale nello Stato Le voci che compaiono nel bilancio sono state valutate seguendo i criteri evidenziati nel Codice Civile. Tutte le poste indicate corrispondono ai valori desunti dalla contabilità. I criteri utilizzati nella formazione del bilancio al 31.12.2009 non si discostano dai medesimi utilizzati per la formazione del bilancio del precedente esercizio, in particolare nelle valutazioni e nella continuità dei medesimi principi. La valutazione delle singole voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza e competenza, nella prospettiva della continuazione dell’attività nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato. L’applicazione del principio di prudenza ha comportato la valutazione individuale degli elementi componenti le singole poste o voci delle attività o passività, per evitare compensazioni tra perdite che dovessero essere riconosciute e profitti da non riconoscere in quanto non realizzati. In ottemperanza al principio di competenza, l’effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato contabilmente ed attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono. I dati di bilancio sono stati indicati separatamente in relazione all’attività svolta con i soci, distinguendo le diverse gestioni mutualistiche ai sensi dell’art. 2545-sexies del codice civile. Per quanto riguarda in modo specifico le valutazioni, esponiamo i criteri che sono stati adottati per le poste più significative, in osservanza dell’art. 2426 c.c. Immobilizzazioni immateriali Sono iscritte al costo storico di acquisizione ed esposte al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi. I diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno sono esposti al costo di acquisizione e sono ammortizzati in modo sistematico in conformità al periodo di utilizzazione stabilito da contratto e comunque non superiore a tre anni a partire dall'esercizio in cui sono sostenuti. Le spese di manutenzione e migliorie su beni di terzi sono esposte alla voce "Altre immobilizzazioni immateriali" ed ammortizzate in modo sistematico nel minore tra il periodo di utilità futura e quello risultante dal contratto di locazione. Le immobilizzazioni il cui valore economico alla data di chiusura dell'esercizio risulti durevolmente inferiore al costo, ammortizzato secondo i criteri sopraccitati, vengono svalutate fino a concorrenza del loro valore economico. Se vengono meno le ragioni che hanno determinato questa svalutazione, si procede al ripristino del costo. Le aliquote applicate sono le seguenti: • Diritti di utilizzazione opere dell'ingegno (licenze software) 33% • Altre immobilizzazioni immateriali (spese pluriennali diverse) durata contratto Immobilizzazioni materiali Nel rispetto dell’art. 2426 c.c. le immobilizzazioni materiali, sono iscritte a bilancio al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione. I costi di manutenzione e riparazione sono stati capitalizzati solo nel caso in cui abbiano determinato un effettivo aumento del valore e/o della funzionalità dei beni strumentali. I beni patrimoniali ammortizzati sono stati stralciati dal bilancio al momento della loro cessione e radiazione. Rettifiche Le quote di ammortamento imputate a Conto Economico, sono state calcolate in base ai giorni di effettivo utilizzo del bene. Per il dettaglio si rimanda al punto B.II movimenti delle immobilizzazioni materiali. Le aliquote applicate per le immobilizzazioni materiali risultano dalla seguente tabella: Attrezzature industriali e commerciali Attrezzatura varia 15% Altri beni materiali Macchine ufficio elettroniche, elaboratori Mobili e arredi Automezzi Impianti Fabbricati commerciali Fabbricati civili 20% 15% 25% 15% 3% 1% Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, viene ripristinato il valore originario. I beni di costo unitario sino ad euro 516,46, suscettibili di autonoma utilizzazione sono stati imputati a conto economico qualora la loro utilità sia limitata ad un solo esercizio. Si rileva, tuttavia, che l’ammontare complessivo di tali beni è scar- samente significativo rispetto al valore complessivo delle immobilizzazioni materiali e dell’ammortamento delle stesse. Immobilizzazioni finanziarie Le partecipazioni detenute direttamente dalla cooperativa e riguardanti imprese mutualistiche consortili o altre imprese operanti nell’ambito della cooperazione, sono iscritte nelle immobilizzazioni finanziarie in quanto non hanno carattere temporaneo e rappresentano un investimento duraturo e strategico per la cooperativa. Le partecipazioni in altre imprese sono iscritte al costo di acquisizione o di sottoscrizione. Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono valutate al presumibile valore di realizzo. Rimanenze Non sono state rilevate rimanenze finali. Crediti Sono esposti al presumibile valore di realizzo. L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore presunto di realizzo è ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti, tenendo in considerazione l'anzianità dei crediti e le condizioni economiche generali di settore. Disponibilità liquide Sono valutate al valore nominale. Ratei e risconti attivi I ratei e i risconti attivi sono relativi a quote di costi o ricavi comuni a due o più esercizi consecutivi, l'entità dei quali è determinata in ragione del principio della competenza economico-temporale. Per i risconti di durata pluriennale sono state verificate le condizioni che ne avevano determinato l’iscrizione originaria, adottando, ove necessario, le opportune variazioni. Fondi per Rischi ed Oneri Si tratta di accantonamenti relativi a debiti di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati o l’ammontare o la data della sopravvenienza. A seguito della rivalutazione sugli immobili effettuata nell’esercizio scorso, sono stati accantonati al fondo Imposte differite € 72.759,24. Questo in ottemperanza al disposto dell’OIC 25 che prevede l’appostamento di imposte differite relative alle operazioni che hanno interessato il patrimonio netto, senza transitare dal conto economico. E’ stato inoltre accantonato, già dal bilancio al 31/12/2008, l’ ammontare stimato di oneri relativi a consumi e utenze. Fondo Trattamento di Fine Rapporto Lavoro Subordinato Rappresenta l'effettivo debito maturato verso i soci lavoratori e/o i dipendenti in conformità di legge e dei contratti di lavoro vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo. Per effetto della riforma della previdenza complementare entrata in vigore nel 2007, il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate alla data del 31/12/2006, al netto degli acconti erogati e delle liquidazioni corrisposte nel 2009. Tale passività è soggetta a rivalutazione come previsto dalla normativa di legge. In ottemperanza alle disposizioni di legge, poiché la cooperativa occupa più di 50 dipendenti, si è provveduto a devolvere al Fondo tesoreria INPS o ai fondi pensioni scelti dai dipendenti il TFR che matura in capo agli stessi. Debiti Sono rilevati al valore nominale modificato in occasione di resi o di rettifiche di fatturazione. Ratei e risconti passivi I ratei e i risconti passivi sono relativi a quote di proventi e costi comuni a due o più esercizi consecutivi, l'entità dei quali è determinata in ragione del principio della competenza economico-temporale. Rischi, impegni e garanzie Gli impegni e le garanzie prestate e ricevute sono indicati nei conti d'ordine al loro valore contrattuale. • Le garanzie prestate sono rappresentate da fidejussioni rilasciate a favore di terzi in applicazione di disposizioni contrattuali. • Gli impegni si riferiscono ad obbligazioni derivanti da contratti stipulati che non hanno ancora trovato esecuzione. • I rischi per i quali la manifestazione di una passività è probabile vengono eventualmente descritti nella Nota Integrativa ed accantonati secondo criteri di congruità nei fondi rischi. • I rischi per i quali la manifestazione di una passività è solo possibile vengono eventualmente solo descritti nella Nota Integrativa, senza procedere allo stanziamento di fondi rischi, secondo i Principi Contabili di riferimento. Imposte sul reddito Le imposte dell'esercizio sono determinate sulla base di una realistica previsione degli oneri d'imposta da assolvere, in applicazione della vigente normativa fiscale, e sono esposte al netto degli acconti versati e delle ritenute subite, nella voce debiti tributari nel caso risulti un debito netto e nella voce crediti tributari nel caso risulti un credito netto. In particolare, si riferiscono all’imposta IRAP calcolata in conformità alle disposizioni in vigore. Sono applicabili alla cooperativa le condizioni di esenzione totale dall’IRES previste per le Cooperative di cui alla Legge 381/91 dal combinato disposto dall’art. 11 DPR 601/73 e del D.L. 63/2002 art. 6 – 6° comma. In caso di significative differenze temporanee tra le valutazioni civiliste e fiscali, viene iscritta la connessa fiscalità differita. Così come previsto dal principio contabile Oic n. 25 emanato dall’Organismo Italiano di Contabilità, le imposte anticipate, nel rispetto del principio della prudenza, sono iscritte solo se sussiste la ragionevole certezza del loro futuro recupero. Eventuali variazioni di stima (comprese le variazioni di aliquota) vengono allocate tra le imposte a carico dell'esercizio. Non sono effettuati accantonamenti di imposte differite a fronte di fondi o riserve tassabili in caso di distribuzione, in quanto tutte le riserve della cooperativa sono indivisibili tra i soci sia durante la vita della cooperativa, che durante la fase di liquidazione della stessa. Ricavi e Costi Sono esposti in bilancio secondo i principi della prudenza e della competenza economica, al netto di eventuali resi, sconti e abbuoni. Dividendi Sono iscritti nell'esercizio in cui vengono deliberati dalla società partecipata. @ PUNTO 2) Movimenti delle immobilizzazioni B.I) Immobilizzazioni immateriali Sono iscritte al costo storico di acquisizione ed esposte al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi ed imputati direttamente alle singole voci. Movimenti immobilizzazioni immateriali Totale movimentazioni immobilizzazioni immateriali dell’esercizio: DESCRIZIONE Software Costo storico all’1/01/2009 73.301 Totale accantonato all’1/01/2009 -72.696 Consistenza 1/01/2009 Acquisizioni giroconti Alienazioni Eliminazioni Ammorta-menti dell’esercizio giroconti 605 11.606 0 -1.496 Consistenza 31/12/2009 10.715 DIRITTI DI BREVETTO IND.LE E UTILIZZ. OPERE DELL’INGEGNO 73.301 -72.696 605 11.606 Spese pluriennali diverse 0 -1.496 10.715 349.056 -322.610 26.446 3.297 0 -15.393 14.350 Spese pluriennali via Mongrando 79.689 -13.602 66.087 0 -3.297 -4.185 58.605 Spese pluriennali via S. Bernardino 12 64.750 -43.133 21.617 4.500 0 -12.176 13.941 Spese pluriennali Cso Brunelleschi 27.197 -9.110 18.087 0 0 -3.015 15.072 Spese pluriennali via Sacchi 47 14.355 -14.354 1 0 0 -1 0 Spese pluriennali cso G. Cesare 94.935 -39.764 55.171 0 0 -18.388 36.783 Spese pluriennali viale Stazione 5 10.600 -10.599 1 0 0 -1 0 Spese pluriennali Via Tesso 105.801 -31.825 73.976 2.500 0 -18.712 57.764 Spese pluriennali Via Siccardi 8.615 -2.870 5.745 0 0 -5.745 0 Spese pluriennali Via Monte Camino 3.000 -2.000 1.000 0 0 -1.000 0 Spese pluriennali Viale Cavour 43.016 -9.515 33.501 1.060 0 -8.008 26.553 Spese pluriennali VIA Roma 5.950 -1.983 3.967 900 0 -2.410 2.457 Spese pluriennali VIA Verdi 1.300 -433 867 700 0 -765 802 Spese pluriennali Corso Belgio 23.300 -3.882 19.418 5.520 0 -4.710 20.228 Spese pluriennali Vicolo dei Pescatori 3.600 -600 3.000 990 0 -749 3.241 85.000 -4.250 80.750 199.174 0 -10.558 269.366 0 0 0 1.940 0 -388 1.552 ALTRE IMM. IMMATERIALI 920.164 -510.530 409.634 220.581 -3.297 -106.204 520.714 TOTALI 993.465 -583.226 410.239 232.187 -3.297 -107.700 531.429 Spese pluriennali Via delle Fornaci Spese pluriennali Via Po Diritti di brevetto ind.le e utilizzazione opere dell'ingegno 10.715 Si riferiscono all'acquisizione di licenze software e vengono ammortizzate direttamente in conto in tre esercizi. Altre immobilizzazioni immateriali 520.714 Sono composte integralmente da costi sostenuti per lavori di manutenzione e ristrutturazione relativi a beni non di proprietà e ammortizzati sulla base della durata del relativo contratto di locazione o di comodato. B.II) Immobilizzazioni materiali Movimenti immobilizzazioni materiali Totale movimentazioni immobilizzazioni materiali dell’esercizio DESCRIZIONE Costo storico al1/01/2009 Totale accantonato al1/01/2009 Consistenza 1/01/2009 Acquisizioni Variazione fondo per amm.to area Alienazioni Eliminazioni Variazioni Ammortamenti dell’esercizio Consistenza 31/12/2009 anni precedenti Fabbricati commerciali 7.907.991 -755.085 7.152.906 1.694.917 103.821 -3.500 -226.790 8.721.354 Fabbricati civili 3.913.678 -210.000 3.703.678 136.518 0 0 -33.143 3.807.053 TERRENI E FABBRICATI 11.821.669 -965.085 10.856.584 1.831.435 103.821 -3.500 -259.933 12.528.407 67.813 -55.526 12.287 3.475 0 0 -5.254 10.508 0 0 0 0 0 0 0 0 67.813 -55.526 12.287 3.475 0 0 -5.254 10.508 303.855 -219.589 84.266 20.325 0 0 -30.676 73.915 Beni inferiori ad € 516,46 0 0 0 0 0 0 0 0 ATTREZZATURA VARIA 303.855 -219.589 84.266 20.325 0 0 -30.676 73.915 Mobili e arredi 723.207 -341.476 381.731 115.333 0 0 -81.952 415.112 Macchine elettr.uff. 633.163 -521.996 111.167 42.351 0 0 -41.050 112.468 Automezzi 1.130.327 -840.601 289.726 300.569 0 -173.985 416.310 ALTRI BENI MATERIALI 2.486.697 -1.704.073 782.624 458.253 0 0 -296.987 943.890 14.680.034 -2.944.273 11.735.761 2.313.488 103.821 -3.500 -592.850 13.556.720 Impianti Macchinari IMPIANTI E MACCHINARI Attrezzature diverse TOTALI Nel corso del 2009 sono stati acquistati gli immobili di Strada Riva n. 17 a Chieri e di Via Pinerolo n. 19/21 a Torino per un totale di € 1.573.500. Sono inoltre stati eseguiti lavori di ristrutturazione portati ad incremento del valore di acquisto degli immobili per € 257.935. Sono stati acquistati impianti per € 3.475, attrezzature per € 20.325, mobili per € 115.333, macchine elettroniche d’ufficio per € 42.351 e automezzi per € 300.569. Si rammenta che nel fondo ammortamento immobili commerciali e civili sono ricompresi € 210.000 di contributi ricevuti negli esercizi precedenti a fronte dell’investimento effettuato per l’immobile di via Tasca, € 21.656 per l’immobile di via Avezzana, e € 68.271 per l’immobile di via Rosa Bianca a Mondovi’. A seguito della modifica introdotta dall’art. 36 comma 7 del D.L. n. 223/2006 riguardante la indeducibilità della quota di ammortamento relativa ai terreni sui quali insistono i fabbricati ed il conseguente obbligo di scorporare fiscalmente il costo dell’area sottostante, si e’ deciso di procedere anche allo scorporo di tutte le aree relative agli immobili civili e commerciali con una percentuale del 20% applicata al valore di acquisto dell’immobile. Ne consegue la variazione civilistica dell’originario processo di ammortamento che risulta ora calcolato sul costo storico dell’immobile scorporato dell’area e comprensivo degli incrementi e delle rivalutazioni. In ossequio a quanto previsto dal principio contabile OIC 29, gli ammortamenti pregressi attribuibili ai terreni ed ammontanti ad € 103.821 sono stati imputati al conto economico iscrivendo una sopravvenienza attiva. Così come disposto dall’art. 15 D.L. 29/11/2008 n. 185 nell’esercizio 2008 è stata effettuata la rivalutazione, solo ai fini civilistici, di tutti gli immobili presenti nelle categorie “fabbricati commerciali” e “fabbricati civili” . L’importo totale della rivalutazione e’ stato pari a € 3.934.269,75. Gli ammortamenti effettuati sugli immobili commerciali sono stati determinati suddividendo il valore netto contabile post rivalutazione per la residua vita utile del bene, mantenendo pertanto inalterato il coefficiente utilizzato (3%): Inoltre, in deroga alla prassi degli esercizi precedenti, si è per la prima volta proceduto a sottoporre anche gli immobili di civile abitazione (le cosiddette “comunità alloggio”), rivalutati nell’esercizio precedente, all’ordinario processo di ammortamento con una percentuale pari all’1%. Si riteneva infatti che il valore degli stessi, sino all’esercizio 2007, fosse molto sottostimato rispetto al valore di mercato, situazione venutasi a modificare per effetto della rivalutazione effettuata nel bilancio dell’esercizio 2008. B.III) Immobilizzazioni finanziarie Movimenti immobilizzazioni finanziarie Totale movimentazioni immobilizzazioni finanziarie DESCRIZIONE Consistenza 1/01/2009 Acquisizioni Spostamenti dalla voce nella voce Alienazioni Diminuzioni Rivalutazioni/ Svalutazioni Consistenza 31/12/2009 Partecipazioni 178.367 95.187 0 0 0 0 273.554 PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE 178.367 95.187 0 0 0 0 273.554 6.013 362 0 0 0 0 6.375 Crediti da finanziamenti a partecipate esigibili oltre l’esercizio successivo 474.937 70.000 0 0 0 0 544.937 CREDITI FINANZIARI ESIGIBILI OLTRE L’ESERCIZIO SUCCESSIVO 480.950 70.362 0 0 0 0 551.312 Crediti diversi esigibili oltre l’esercizio successivo 11.682 0 0 0 -11.682 0 0 Depositi cauzionali esigibili oltre l’esercizio successivo 89.907 0 0 0 -17.941 0 71.966 Caparre su immobili 133.000 0 0 0 -61.438 0 71.562 CREDITI V/ALTRI 234.589 0 0 0 -91.061 0 143.528 TOTALI 893.906 165.549 0 0 -91.061 0 968.394 Crediti finanziari v/terzi esigibili oltre l’esercizio successivo Le partecipazioni in altre imprese sono le seguenti: • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Consorzio Euro Qualita’ Associazione Progetto Sole Centro Formazione Progetto Cebano & Monregalese Consorzio Forcoop Consorzio La Valdocco Consorzio Self A4 Coop. Nuova Socialità Cooperativa Saval Eurocons Eurofidi (ed Fidipiemonte) Impresa a rete (ex Noncello Formazione) CCFS Animazione e Territorio Pietra Alta Servizi Banca Etica Consorzio Quarantacinque Consorzio Parco Dora Unionfidi Cooperativa Cps Cooperativa Pipro’ 273.554 103 258 516 50.000 3.099 2.066 1.032 98.259 87.013 52 1.126 499 13.155 2.505 2.505 7.176 1.589 97 774 1.627 103 Le partecipazioni rappresentano un investimento duraturo e strategico per la cooperativa. In nessun caso si è verificato l’esigenza di procedere a svalutazioni delle partecipazioni a seguito di perdite permanenti di valore. Le principali movimentazioni intervenute nell’esercizio sono le seguenti: - Acquisizione partecipazione nella Cooperativa Saval per € 87.013,40 I crediti finanziari esigibili oltre l’esercizio successivo sono i seguenti: 551.312 • Crediti v/Consorzio Eurofidi • Crediti da finanziamenti v/Forcoop • Crediti da finanziamenti v/Pietra Alta Servizi 10.000 • Crediti da finanziamenti v/coop. Saval 70.000 6.375 464.937 I crediti da finanziamenti sono fruttiferi con tasso di interesse annuo del 4%. I crediti verso altri esigibili oltre l’esercizio successivo sono i seguenti: 143.528 • Depositi cauzionali su utenze • Depositi cauzionali su contratti appalto 22.416 • Depositi cauzionali su affitti 43.704 • Caparre su immobili 71.562 5.847 Si dà atto, ai sensi dell’art. 2427 bis CC, che in Bilancio non vi sono immobilizzazioni finanziarie iscritte ad un valore superiore al loro fair value. PUNTO 3) Composizione delle voci "Costi di impianto e ampliamento" e "Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità @I3F@T3I@Non sono state rilevate poste di tale natura. PUNTO 3-bis) Riduzioni di valore applicate alle immobilizzazioni materiali ed immateriali Non sono state effettuate svalutazioni sulle immobilizzazioni materiali e/o immateriali. PUNTO 4) Variazioni intervenute nella consistenza delle altre voci dell'attivo e del passivo Variazione consistenza altre voci dell'attivo DESCRIZIONE Consistenza 1/01/2009 Acquisizioni/ incrementi Spostamenti nella voce dalla voce Alienazioni/ decrementi Rivalutazioni/ Svalutazioni esercizio Consistenza 31/12/2009 Crediti verso soci per capitale sottoscritto 195.695 726.539 0 -753.514 0 168.720 CREDITI V/SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI 195.695 726.539 0 -753.514 0 168.720 2.687.544 2.765.777 0 -2.498.675 0 2.954.646 -116.200 121.084 0 -198.906 0 -194.022 14.079.404 18.178.355 0 -14.079.404 0 18.178.355 Fatture da emettere a clienti terzi Note credito da emettere a clienti terzi Crediti v/clienti per fatture emesse Fondo svalutazione crediti verso clienti -441.795 -40.000 0 94.101 0 -387.694 16.208.953 21.025.216 0 -16.682.884 0 20.551.285 210 119 0 0 0 329 0 1 0 0 0 1 Altri crediti verso erario 3.654 550 0 -1.028 0 3.176 Erario c/rit. su prestito sociale 2.578 0 0 -2.578 0 0 CREDITI TRIBUTARI 6.442 670 0 -3.606 0 3.506 Crediti per finanziamenti a soci 637.507 302.097 0 0 0 939.604 Crediti per prestito attività 301.861 0 0 -32.934 0 268.927 Dipendenti c/anticipi 18.287 32.740 0 -30.576 0 20.451 Collaboratori c/anticipi 39.904 23.330 0 -24.939 0 38.295 CREDITI VERSO CLIENTI Erario c/rit. su dividenti percepiti Erario c/rit. su interessi attivi Crediti stip.collaboratori a progetto 11.908 1.312 0 -409 0 12.811 Crediti quote capitale non versate 410 0 0 0 0 410 Soci da versare riserva statutaria 33.892 94.787 0 -103.770 0 24.909 166.013 423.726 0 -526.982 0 62.757 Altri crediti 0 983 0 0 0 983 Crediti progetto abitazioni 0 48.043 0 0 0 48.043 Anticipazioni conto terzi 0 12.666 0 0 0 12.666 163.995 692.107 0 -304.835 0 551.267 24.000 0 0 0 0 24.000 Crediti diversi Crediti v/enti pubblici Crediti v/Fondazione Ruffini Crediti v/CCFS 0 46.857 0 0 0 46.857 1.397.777 1.678.648 0 -1.024.445 0 2.051.980 Depositi bancari 730.877 170.646 0 0 0 901.523 Depositi postali 57.369 0 0 -21.822 0 35.547 788.246 170.646 0 -21.822 0 937.070 Cassa contanti 4.780 105.760 0 -107.434 0 3.106 Cassa assegni 2.685 202.465 0 -191.359 0 13.791 DENARO E VALORI IN CASSA 7.465 308.225 0 -298.793 0 16.897 18.604.578 23.909.944 0 -18.785.064 0 23.729.458 CREDITI VERSO ALTRI DEPOSITI BANCARI E POSTALI Totali Crediti v/soci per versamenti ancora dovuti 168.720 Comprende le quote di capitale sociale non ancora versate dai soci alla data di chiusura dell’esercizio in dipendenza delle modalità previste di rateizzazione dei versamenti. Crediti verso clienti 20.551.285 Comprendono i crediti per fatture emesse ancora da incassare al 31/12/2009 per € 18.178.355, i crediti per fatture da emettere per € 2.954.646, i debiti verso clienti per note di credito da emettere per € 194.022. Il totale dei crediti è esposto al netto del relativo fondo di svalutazione, a bilancio per € 387.694. Il fondo svalutazione crediti è stato incrementato di € 40.000 e utilizzato per € 94.101 a chiusura di crediti non recuperabili di cui segue dettaglio. CLIENTE IMPORTO ERIDANO FT DEL 2003 1.429,00 ASL 5 COLLEGNO FT DEL 2004 7.887,56 COMUNE DI TORINO FT DAL 1998 AL 2000 COMUNE DI ASTI FT DEL 2003 TOTALE 83.079,79 1.704,31 94.100,66 Crediti tributari 3.506 Comprendono: • Erario c/rit. su dividenti percepiti € 329 • Erario c/rit su interessi attivi € 1 • Crediti diversi verso l’Erario € 3.176 Crediti verso altri 2.051.980 Vengono qui inseriti i cosiddetti crediti “residuali” che non trovano destinazioni in altre voci del bilancio. Essi comprendono: • Crediti per finanziamenti ai soci € 939.604 • Crediti per prestito attività € 268.927 • Dipendenti c/anticipi su retribuzioni € 20.451 • Collaboratori c/anticipi € 38.295 • Crediti stipendi collaboratori a progetto € 12.811 • Crediti v/Fondazione Ruffini € 24.000 • Altri crediti € 983 • Crediti per quote capitale non versate € 410 • Crediti v/ soci per importi da versare riserva € 24.909 • Crediti diversi € 62.757 • Crediti progetto abitazioni € 48.043 • Anticipazioni conto terzi € 12.666 • Crediti v/Enti pubblici € 551.267 • Crediti v/C.C.F.S. € 46.857 I crediti per “prestito attività” rappresentano l’importo degli anticipi in contanti (anticipi di cassa) che vengono erogati ai soci per consentire lo svolgimento delle ordinarie attività dei servizi; l’importo contabilizzato nella voce “crediti per finanziamenti ai soci” si riferisce alle somme che i soci versano ratealmente per rimborsare il finanziamento che la cooperativa concede al socio per la sottoscrizione della quota di capitale sociale. I crediti verso Enti Pubblici rappresentano contributi in c/impianti o in c/esercizio ancora da incassare alla data del 31/12/2009. Variazione consistenza altre voci del passivo DESCRIZIONE Debiti v/banche c/c passivo Consistenza 1/01/2009 Acquisizioni/ incrementi Spostamenti nella voce dalla voce Alienazioni/ decrementi Rivalutazioni/ Svalutazioni esercizio Consistenza 31/12/2009 1.508.534 4.176.953 0 0 0 5.685.487 Mutui passivi bancari esigibili entro l’esercizio successivo 824.010 386.235 0 -170.952 0 1.039.293 Mutui passivi bancari esigibili oltre l’esercizio successivo 4.206.015 784.528 0 -738.384 0 4.252.159 DEBITI VERSO BANCHE 6.538.559 5.347.716 0 -909.336 0 10.976.939 Debiti v/soci per prestito sociale esigibili entro l’esercizio successivo 2.839.733 376.266 0 0 0 3.215.999 Debiti v/soci per prestito sociale vincolati esigibili oltre l’esercizio successivo 358 63.000 0 -358 0 63.000 2.840.091 439.266 0 -358 0 3.278.999 Debiti verso altri finanziatori 403.105 383.148 0 -136.827 0 649.426 Debiti CCFS C/C 1215/4/01 393.871 0 0 -393.871 0 0 Debiti CCFS C/C 1215/7/00 16 0 0 -16 0 0 DEBITI VERSO ALTRI FINANZIATORI 796.992 383.148 0 -530.714 0 649.426 Fatture da ricevere da fornitori terzi 450.104 576.626 0 -450.104 0 576.626 Fornitori c/note credito da ricevere -921 -3.500 0 921 0 -3.500 Deviti v/fornitori per fatture ricevute 3.192.010 3.029.746 0 -3.192.010 0 3.029.746 DEBITI VERSO FORNITORI 3.641.193 3.602.872 0 -3.641.193 0 3.602.872 Erario c/I.R.A.P. -12.136 36.656 0 12.136 0 36.656 Erario c/I.V.A. a esigibilità differita 532.944 1.998.165 0 -1.875.018 0 656.091 DEBITI V/SOCI PER FINANZIAMENTI Erario c/rit. Su redditi lav.dipendente Erario c/liquidazione IVA Erario c/rit. su prestito sociale 448.413 1.773.569 0 -1.734.862 0 487.120 18.407 1.820.118 0 -1.789.758 0 48.767 0 9 0 0 0 9 16.033 208.342 0 -208.637 0 15.738 Erario c/rit. su co.co.co. 408 59.711 0 -85.413 0 -25.294 Erario c/rit. su altri redditi 200 8.803 0 -8.908 0 95 -5.548 221.778 0 -224.453 0 -8.223 DEBITI TRIBUTARI 998.721 6.127.151 0 -5.914.913 0 1.210.959 INPS dipendenti 867.706 5.961.503 0 -5.820.893 0 1.008.316 INPS autonomi 45.725 181.451 0 -209.483 0 17.693 Rateo INPS su competenze maturate dipendenti 180.774 222.875 0 -180.774 0 222.875 INAIL 154.670 345.650 0 -444.183 0 56.137 1.248.875 6.711.479 0 -6.655.333 0 1.305.021 281.148 118.749 0 -110.626 0 289.271 2.938 69.130 0 -60.577 0 11.491 24.890 0 0 -24.890 0 0 364.506 3.815.599 0 -4.122.650 0 57.455 Debiti per assegni non ritirati 0 40.673 0 0 0 40.673 Debiti da partecipazioni 0 87.013 0 0 0 87.013 Debiti v/obiettivo lavoro 0 723.058 0 0 0 723.058 90.895 98.664 0 -51.553 0 138.006 Debiti v/Dircoop -802 0 0 802 0 0 Debiti v/Sindacati 3.689 15.445 0 -14.648 0 4.486 2.023.299 19.400.160 0 -18.293.015 0 3.130.444 Erario c/rit. su redditi lav. Autonomo Erario c/addizionale regionale DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVID. E DI SICUREZZA SOCIALE Debiti per quote soci da rimborsare Cessione 1/5 stipendio Debiti Ert da restituire novembre Debiti diversi Debiti v/previdenze complementari Debiti v/dipendenti Debiti v/altri prestatori di lavoro Altri costi da ricevere Cauzioni passive ALTRI DEBITI Totali 64.250 661.068 0 -661.049 0 64.269 276.726 273.231 0 -278.944 0 271.013 1.189 0 0 0 0 1.189 3.132.728 25.302.790 0 -23.617.150 0 4.818.368 19.197.159 47.914.422 0 -41.268.997 0 25.842.584 Debiti v/banche Esigibili entro l’esercizio successivo: Banche c/c passivo Mutuo Banca Etica su immobile Candelo Mondovi’ Mutuo Banca Etica su immobile C.so Racconigi TO Mutuo Banca Intesasanpaolo n. 9151499 Mutuo Banca Intesasanpaolo n.9975269 Mutuo Banca Intesasanpaolo n. 723746 Mutuo Banca Intesasanpaolo n. 723739 Finanziamento Intesasanpaolo n.50361173 Finanziamento Banca Pop. Novara L.R. 23 Finanziamento Banca Pop. Novara L.R. 23 Finanziamento Intesasanpaolo T.F.R. Finanziamento Banca Prossima T.F.R. Mutuo Banca Etica n.3802 10.976.939 5.685.487 43.066 107.100 34.000 75.000 13.864 12.722 31.250 46.475 143.091 250.000 244.444 38.281 Esigibili oltre l’esercizio successivo: Mutuo Banca Etica su immobile Candelo Mondovi’ Mutuo Banca Etica su immobile C.so Racconigi – TO Mutuo Banca Intesasanpaolo n.9151499 Mutuo Banca Intesasanpaolo n. 9975269 Mutuo Banca Intesasanpaolo n. 723746 Mutuo Banca Intesasanpaolo n. 723739 Finanziamento Banca Pop. Novara L.R. 23 Finanziamento Banca Pop. Novara L.R. 23 Finanziamento Intesasanpaolo T.F.R. Finanziamento Banca Prossima T.F.R. Mutuo Banca Etica n. 3802 372.766 1.114.556 436.082 425.000 221.944 203.657 58.094 178.864 458.333 555.555 227.308 Debiti v/soci per finanziamenti 3.278.999 Si tratta dei debiti verso i soci per il prestito sociale. Debiti verso altri finanziatori 649.426 I finanziamenti da terzi sono costituiti da finanziamenti vari per acquisto automezzi. Debiti verso fornitori 3.602.872 Comprendono i debiti verso fornitori per fatture ricevute e da ricevere al 31 dicembre 2009 al netto delle note credito da ricevere. Rispetto al precedente esercizio l’importo è diminuito di € 38.321. Debiti tributari 1.210.959 Comprendono i debiti verso Erario per iva, imposte e per ritenute. Rispetto al precedente esercizio appaiono incrementati di € 212.238. Debiti verso istituti previdenziali ed assistenziali 1.305.021 Comprendono i debiti maturati a qualsiasi titolo verso enti previdenziali. Rispetto al precedente esercizio sono incrementati di € 56.146. Altri debiti 4.818.368 Vengono indicati in questa voce tutte le voci di debito residuali. Rispetto al precedente esercizio tale voce è incrementata del 53,81%. L’incremento è dovuto principalmente a debiti verso dipendenti per retribuzioni, Ert e arretrati. Variazione consistenza Fondo Trattamento di Fine Rapporto DESCRIZIONE Consistenza 1/01/2009 Accantonamenti Utilizzi Consistenza 31/12/2009 Fondo T.F.R. lavoratori dipendenti 2.913.561 1.913.950 -2.133.101 2.694.410 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO 2.913.561 1.913.950 -2.133.101 2.694.410 Rappresenta l’effettivo debito maturato verso i soci lavoratori e/o i dipendenti in conformità di legge e dei contratti di lavoro vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo. Per effetto della riforma della previdenza complementare entrata in vigore nel 2007, il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate alla data del 31/12/2006, al netto degli acconti erogati e delle liquidazioni corrisposte nel 2009. Tale passività è soggetta a rivalutazione come previsto dalla normativa di legge. Come disposto dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296 le quote di TFR maturate pari a € 988.918 sono state trasferite ai fondi pensione oppure al Fondo di Tesoreria INPS in base alle opzioni che i lavoratori hanno esercitato. Variazione consistenza voci dei fondi Rischi ed Oneri DESCRIZIONE Consistenza 1/01/2009 Fondo per oneri, consumi e utenze Fondo accantonamento ERT soci lavoratori Utilizzi Consistenza 31/12/2009 99.245 0 0 99.245 204.491 0 -204.491 0 0 72.759 0 72.759 303.736 72.759 -204.491 172.004 Fondo imposte differite TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO Accantonamenti Fondo per oneri consumi e utenze. Nel precedente esercizio e’ stato creato un “fondo accantonamento per oneri consumi e utenze“ di € 50.000 a fronte di probabili rimborsi spese per utenze cui la cooperativa potrebbe dover far fronte. Tale fondo è stato implementato, nel corso dell’esercizio, per € 49.245, in seguito alla riclassificazione del conto “altri costi da ricevere”, precedentemente allocati tra i debiti diversi: trattasi infatti di oneri la cui esistenza è certa ma dei quali non sono determinati né l’ammontare preciso né la data della sopravvenienza. Fondo accantonamento ERT soci lavoratori . A dicembre 2009 è stato erogato l’E.R.T. (Elemento Retributivo Territoriale) relativo all’esercizio 2008 e accantonato in apposito fondo. In chiusura di esercizio la quota maturata di ERT di competenza 2009 (€ 214.206) è stata invece allocata tra i debiti verso il personale, in quanto debito certo e non frutto del calcolo di una stima di valore. Fondo imposte differite. A seguito della rivalutazione solo civilistica degli immobili effettuata nell’esercizio scorso, la società si tè trovata a contabilizzare valori attivi non fiscalmente riconosciuti: nel rispetto del Principio Contabile OIC n. 25 sono state rilevate imposte differite (IRAP) per € 72.759 calcolata sui maggiori ammortamenti fiscalmente indeducibili. La contropartita di tale rilevazione è la Riserva di Rivalutazione che è stata conseguentemente ridotta per il medesimo importo. Variazione consistenza voci di patrimonio netto DESCRIZIONE Consistenza 1/01/2009 Capitale sociale soci ordinari Incrementi/ Decrementi/ Accantonamenti Utilizzi Consistenza 31/12/2009 2.397.370 471.694 -166.795 2.702.269 305.193 75.420 -3.168 377.445 Capitale sociale soci speciali 27.860 25.716 -25.174 28.402 Capitale sociale soci volontari 1.033 1.032 -516 1.549 Capitale sociale soci ordinari+sovventori 301.578 0 -9.554 292.024 Capitale sociale soci sovventori TFR 372.219 191.070 0 563.289 3.405.253 764.932 -205.207 3.964.978 Riserva legale 452.270 30.085 0 482.355 RISERVA LEGALE 452.270 30.085 0 482.355 Riserva straordinaria Indivisibile L. 904/77 art. 12 663.799 20.139 0 683.938 Riserva contributi pubblici 182.661 0 0 182.661 1 -2 0 -1 152.093 92.631 -1.310 243.414 Riserva di rivalutazione DL 185/2008 3.934.270 0 -74.751 3.859.519 ALTRE RISERVE DIST. INDICATE 4.932.824 112.768 -76.061 4.969.531 100.284 46.056 0 146.340 8.890.631 953.841 -281.268 9.563.204 Capitale sociale soci sovventori CAPITALE SOCIALE Riserva assestamento bilancio unità di Euro Riserva Statutaria UTILE ESERCIZIO Totali Capitale sociale 3.964.978 Il capitale sociale dei soci è stato sottoscritto per € 3.964.978 e versato per € 3.796.258. Al 31/12/09 le azioni sottoscritte dai soci cooperatori sono pari a € 2.702.269; il valore della quota dei soci cooperatori e’ pari a 25,82 euro. Al 31/12/09 le azioni sottoscritte dai soci speciali sono pari a € 28.402; il valore della quota dei soci speciali e’ pari a 25,82 euro. Al 31/12/09 le azioni sottoscritte dai soci volontari sono pari a € 1.549; il valore della quota dei soci volontari e’ pari a 25,82 euro. Al 31/12/09 le azioni sottoscritte dai soci sovventori sono pari a € 1.232.758 per una copertura del 61,64% del Fondo previsto; il valore della quota dei soci sovventori e’ pari a 25,82 euro. Nel 2007 il Consiglio di Amministrazione ha messo a punto una nuova operazione, tesa a promuovere l’acquisto di azioni di socio sovventore da parte dei soci lavoratori: l’operazione “Da sotto a sopra”. In data 04.06.2007 il Consiglio ha introdotto la possibilità da parte del socio lavoratore di chiedere l’anticipo del proprio TFR maturato fino al 31.12.2006 per utilizzarlo per l’acquisto di azioni di socio sovventore. L’obiettivo è quello di rendere più solida la struttura finanziaria della cooperativa incrementando il proprio capitale sociale. L’operazione “sotto sopra” trasforma le risorse legate al TFR trasferendole da debito nei confronti dei soci lavoratori a capitale sociale dei soci lavoratori stessi. Per il 2007, 38 soci hanno acquistato 11.858 azioni di socio sovventore, per un valore complessivo di € 306.171,56. Nel 2008, 18 soci hanno acquistato 2.558 azioni di socio sovventore per un valore complessivo di € 66.047,56. In ottemperanza alla delibera relativa al pagamento delle spettanze riguardanti il saldo degli arretrati e dell’ERT 2007, approvata dall’Assemblea del 18/10/2008, si e’ provveduto in data 16/12/2008 ad assegnare tali spettanze ad azioni di socio sovventore per un totale di € 204.184,56. A tale operazione non hanno aderito n. 92 soci per un totale di € 24.890,48. Tale importo, così come previsto dall’art. 20 del Regolamento Interno delle Prestazioni Lavorative dei Soci, è stato liquidato in data 16/11/2009. Nel 2009 32 soci hanno acquistato 7.400 azioni di socio sovventore, per un valore complessivo di € 191.070,00. In totale, fino ad oggi, il valore complessivo della sottoscrizione è di € 563.289,12. Riserva Legale 482.355 E' formata dalla destinazione di parte degli utili conseguiti dalla cooperativa nel corso dei precedenti esercizi. Risulta complessivamente incrementata di € 30.085, incremento dovuto alla destinazione del 30% dell'utile 2008. Riserva straordinaria indivisibile (Legge 904/77 art. 12) 683.938 E' formata dagli utili accantonati negli esercizi precedenti e, al pari della Riserva Legale, non è tassata ai fini fiscali ed è indivisibile fra i soci sia durante la vita della società che al momento del suo scioglimento. Rispetto al precedente esercizio risulta incrementata di € 6.265 relativo alla destinazione dell’utile 2008. La riserva e’ stata inoltre incrementata, ai sensi dell’art. 14 dello Statuto, di € 13.874 per la collocazione a riserva delle quote di capitale sociale relative alle dimissioni avvenute nel periodo antecedente il 30/09/2003 e mai richieste a rimborso dai soci dimissionari. Riserva statutaria 243.414 E' formata dagli importi relativi alla tassa di ammissione versata dai soci al momento della loro ammissione. Riserva contributi pubblici 182.661 E’ rimasta invariata nel corso dell’esercizio. Accoglie l’accantonamento dei contributi in conto capitale ricevuti dallo Stato o da altri enti pubblici in applicazione di disposizioni finalizzate alla sovvenzione di particolari attività o iniziative aziendali. Questa riserva può essere utilizzata esclusivamente per la copertura di eventuali perdite d’esercizio. Riserva assestamento bilancio unità di Euro -1 Vengono qui appostate le differenze derivanti dall’arrotondamento delle voci di bilancio all’unità di Euro. La contropartita del conto economico viene rilevata tra i proventi od oneri straordinari. Riserva di rivalutazione D.L. 185/2008 3.859.519 E’ stata costituita dalla destinazione del saldo attivo di rivalutazione degli immobili commerciali e civili, effettuata nell’esercizio 2008, così come concesso dall’art. 15 D.L. 29/11/2008. Poichè si è optato per rivalutazione valida ai soli fini civilistici, la società si è trovata a contabilizzare valori attivi non fiscalmente riconosciuti: nel rispetto del Principio Contabile OIC n. 25 sono state rilevate imposte differite (IRAP) per € 72.759 calcolata sui maggiori ammortamenti fiscalmente indeducibili affrancando per pari importo la riserva di Rivalutazione. PUNTO 5) Partecipazioni, in imprese controllate e collegate Si dichiara che la società non ha partecipazioni in imprese controllate e collegate. PUNTO 6) Crediti e debiti di durata residua superiore a cinque anni e dei debiti assistiti da garanzie reali Crediti di durata residua superiore a cinque anni Non sono stati rilevati crediti con durata residua superiore a cinque anni. Debiti di durata residua superiore a cinque anni Alla data del 31/12/2009 si rilevano debiti superiori a cinque anni per un importo complessivo di € 3.001.313; • mutuo ipotecario acceso con Banca Etica di durata quindicennale per il quale è stata concessa ipoteca sugli immo- bili di via Monte Camino, 17 Candelo (BL) e via Rosa Bianca, 15 Mondovì (CN); importo residuo € 372.766. • mutuo ipotecario acceso con Banca Etica di durata quindicennale per il quale è stata concessa ipoteca sugli immo- bili di Corso Racconigi, 143 Torino ; importo residuo € 1.114.556. • mutuo ipotecario acceso con Banca Intesasanpaolo di durata quindicennale per il quale è stata concessa ipoteca sull’immobile di Via Tasca 9, Torino; importo residuo € 436.082 • mutuo ipotecario acceso con Banca Intesasanpaolo di durata quindicennale per il quale e’ stata concessa ipoteca sull’immobile di Via Treviso 24/R, Torino; importo residuo € 221.944 • mutuo ipotecario acceso con Banca Intesasanpaolo di durata quindicennale per il quale e’ stata concessa ipoteca sull’immobile di Via Po 14, Chiasso; importo residuo € 203.657 • mutuo ipotecario acceso con Banca Intesasanpaolo di durata quindicennale per il quale e’ stata concessa ipoteca sull’immobile di Via Cuorgne’, Torino; importo residuo € 425.000 • mutuo chirografario acceso con Banca Etica di durata settennale importo residuo € 227.308 Debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali Rappresentato da ipoteche su immobili per mutui come da dettaglio: Ipoteca immobile corso Racconigi Torino – Mutuo Banca Etica Ipoteca immobile via Monte Camino Candelo – Mutuo Banca Etica Ipoteca immobile via Tasca Torino – Mutuo Banca Intesa San Paolo Ipoteca immobile Via Treviso Torino – Mutuo Ban- 1.221.657 415.832 470.082 235.808 ca Intesa San Paolo Ipoteca immobile Via Po Chiasso – Mutuo Banca Intesa San Paolo Ipoteca immobile Via Cuorgne’ Torino – Mutuo Banca Intesa San Paolo 216.379 500.000 PUNTO 6-bis) Eventuali effetti significativi delle variazioni nei cambi valutari verificatisi successivamente alla chiusura dell’esercizio @T1F@ Non sono presenti in bilancio poste in valuta. PUNTO 6-ter) Distintamente per ciascuna voce, l’ammontare dei crediti e dei debiti relativi ad operazioni contro termine che prevedono per l’acquirente l’obbligo di retrocessione a termine La società non ha effettuato operazioni con obbligo di retrocessione a termine. PUNTO 7) Composizione delle voci “ratei e risconti attivi” e “ratei e risconti passivi” Composizione ratei e risconti D.2 Altri ratei e risconti attivi 170.706 Risconti attivi Su canoni telefonici Contributo ispezione ordinaria Su spese condominiali Su polizze 32.542 2.848 1.430 17.100 11.164 Risconti attivi pluriennali Su polizze fidejussorie Canone comune di Priero 82.587 7.335 75.252 Ratei attivi Interessi attivi finanziamento Contributi da incassare Ratei Enel 55.577 32.411 23.066 100 E.2 Altri ratei e risconti passivi 684.505 Risconti passivi • 623.637 Si riferiscono a contributi in c/impianti destinati ad investimenti non ancora sostenuti e pertanto rinviati agli esercizi successivi. Risconto contributo Via Tesso fondazione CRT Risconto contributo micro nido e centro diurno cso Racconigi Risconto contributo Pianfei Risconto contributo Infonord Risconto contributo comunita’ alloggio v.Arbe Risconti fatture attive 19.170 576.064 2.750 584 25.000 69 Ratei passivi Ratei autostrade 60.868 568 Ratei spese luce Ratei spese telefoniche Ratei polizze fidejussorie Ratei fatture varie 11.528 230 35.228 13.314 PUNTO 7-bis) Composizione del Patrimonio Netto. Le voci che compongono il Patrimonio Netto sono analiticamente descritte al punto 4) della presente Nota Integrativa. Movimenti intervenuti nelle voci di Patrimonio Netto DESCRIZIONE All'inizio dell'esercizio precedente: Destinazione del risultato di esercizio: a) Destinazione ai Fondi Mutualistici L. 59/92 b) Destinazione alla Riserva Legale c) Dividendi per aumenti gratuiti di capitale sociale e) Remunerazione del capitale sociale f) Ristorni g) Destinazione a Riserva L. 904/77 h) Riporto a nuovo Altre variazioni Risultato dell'esercizio precedente Alla chiusura dell'esercizio precedente Destinazione del risultato di esercizio: a) Destinazione ai Fondi Mutualistici L. 59/92 b) Destinazione alla Riserva Legale c) Dividendi per aumenti gratuiti di capitale sociale e) Remunerazione del capitale sociale f) Ristorni g) Destinazione a Riserva L. 904/77 h) Riporto a nuovo Altre variazioni Risultato dell'esercizio corrente Totale alla chiusura dell'esercizio corrente Capitale sociale Riserva Legale 2.564.202 348.785 Altre Riserve Risultato dell'esercizio 958.431 103.485 32.036 190.991 8.091 618.024 3.405.253 4.216.369 -10.348 -103.485 -10.348 0 -32.036 -190.991 -8.091 0 0 0 4.584.326 100.284 4.932.824 100.284 8.890.631 -3.008 -30.085 -3.008 0 -60.925 0 6.265 -6.265 0 30.442 -1 529.241 146.340 4.969.531 146.340 9.563.204 30.085 60.925 498.800 3.964.978 344.951 3.966.302 452.270 482.355 Totale Analisi del Patrimonio Netto sotto i profili della disponibilità e della distribuibilità DESCRIZIONE Capitale sociale a) capitale sociale soci cooperatori b) capitale sociale soci sovventori c) capitale sociale soci speciali d) capitale sociale soci volontari e) capitale sociale soci ordin+sovv f) capitale sociale per ristorno g) capitale sociale per “sottosopra” Riserva da sovrapprezzo azioni Riserve di rivalutazione Riserva legale Importo Possibilità di utilizzazione 3.964.978 2.702.269 377.445 28.402 1.549 292.024 0 563.289 482.355 482.355 Riserve statutarie Riserva per azioni proprie in portafoglio Altre riserve: - Riserva straordinaria indivisibile L. 904/77 art. 12 243.414 243.414 - Riserva contributi c/capitale e conto impianti ante 1998 - Riserva di rivalutazione DL 185/2008 182.661 - Riserva per arrotondamenti all’unita’ di euro 683.938 3.859.519 -1 Quota disponibile Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre esercizi precedenti Per copertura Per altre motivazioni perdite * Per copertura perdite 683.938 * Per copertura perdite 182.661 * Per copertura perdite 3.859.519 * Per copertura perdite -1 Utili (perdite) portati a nuovo Utile (perdita) dell'esercizio 146.340 Totale Quota non distribuibile - 9.563.204 - Residuo quota distribuibile 5.451.886 5.451.886 * Per copertura perdite - *Per fondi mu- tualistici - • Tutte le riserve della Società sono indivisibili ai sensi dell'art. 2545-ter del C.C. • L'indivisibilità del Patrimonio della cooperativa inoltre deriva dall'adozione, in Statuto, dei requisiti richiesti dall'art. 2514 del c.c. PUNTO 8) Oneri finanziari imputati all'attivo @C @P Non sono stati capitalizzati oneri finanziari nelle immobilizzazioni materiali e/o immateriali. 8F@@P9I@ PUNTO 9) Impegni non risultanti dallo Stato Patrimoniale La Cooperativa ha rilasciato fideiussioni a favore di terzi per l’importo complessivo di € 1.210.700. € 200.000 rilasciata a Banca Etica a favore della Cooperativa Saval; € 1.000.000 rilasciata a favore del Consorzio Forcoop; € 10.700 (prestate al locatario per affitti) rilasciate dall’Unicredit. Le garanzie reali prestate sono costituite da ipoteche a fronte di mutui per € 7.114.000 e precisamente: Ipoteca immobile corso Racconigi Torino Ipoteca immobile via Monte Camino Candelo Ipoteca immobile via Tasca Torino Ipoteca immobile Via Treviso Torino Ipoteca immobile Via Po Chivasso Ipoteca immobile Via Cuorgne’ Torino 3.200.000 1.240.000 900.000 534.000 490.000 750.000 Le garanzie ricevute da terzi a favore di terzi comprendono: - fidejussioni assicurative richieste dagli enti pubblici a fronte di affidamenti di servizi per un totale di € 4.344.368; - fidejussioni concesse da consorzi di garanzia a fronte di finanziamenti per un totale di € 316.812; - fidejussioni concesse dagli amministratori a garanzia di affidamenti bancari per un totale di € 3.825.420. PUNTO 10) Ripartizione dei ricavi e delle vendite per categorie di attivita’ @I10F@I@ I ricavi netti sono passati da € 34.255.830 nel 2008 a € 39.707.793 nel 2009 con un incremento del 15,9%. Si ritiene necessario approntare specifico schema, in quanto la società offre diverse tipologie di servizi. Ricavi attività tipica 2007 2008 2009 AREA SOCIO SANIT. EDUC. 26.867.940,94 31.798.604,68 37.209.531,14 % per il 2009 della variazione singola tipologia di % dal 2008 servizio sul totale al 2009 valore produzione 17 95,97 Servizi Territoriali 6.717.866,29 7.821.130,70 9.250.321,78 18,3 23,9 Disabili 3.102.340,54 3.713.005,68 3.939.642,38 6,1 10,2 Minori *1 2.401.172,74 2.907.060,25 3.208.480,18 10,4 8,3 323.890,76 356.649,11 381.423,18 6,9 1 148.398,87 133.885,80 118.106,30 -11,8 0,3 Salute Mentale Tossicodipendenza Anziani 12.543,00 15.968,10 14.001,6 -12,3 0 Adulti in difficoltà 271.137,83 295.325,23 494.220,58 67,3 1,3 Comunità locale 456.779,99 381.608,33 1.094.447,56 186,8 2,8 Famiglie 1.602,56 17.628,20 0 -100 0 Servizi Domiciliari 4.209.801,42 5.868.649,91 7.120.676,24 21,3 18,4 Disabili 209.576,28 580.348,80 652.992,46 12,5 1,7 0,00 4.218,08 0 -100 0 398.024,39 398.096,60 526.591,31 32,3 1,4 Minori *1 Salute mentale Tossicodipendenza Anziani Adulti in difficoltà Comunità locale 0,00 0 0 0 0 3.396.446,14 4.717.153,93 5.765.917,62 22,2 14,9 205.754,61 168.832,50 175.174,85 3,8 0,5 0 0 0 0 0 5.542.462,55 6.343.259,62 7.229.783,24 14 18,7 Disabili* 2.801.132,31 3.130.383,78 3.698.027,54 18,1 9,5 Minori *1 1.307.086,91 1.693.536,51 1.917.089,38 13,2 4,9 639.773,65 700.236,91 773.664,85 10,5 2 0,00 0 0 0 0 794.469,68 819.102,42 841.001,47 2,7 2,2 Adulti in difficoltà 0 0 0 0 0 Comunità locale 0 0 0 0 0 15,7 35,1 Servizi Semiresidenziali Salute Mentale Tossicodipendenza Anziani Servizi Residenziali 10.397.810,68 11.765.564,45 13.608.749,88 Disabili 3.843.821,14 3.843.128,42 3.980.907,06 3,6 10,3 Minori *1 1.331.147,65 1.282.145,56 1.111.517,07 -13,3 2,9 488.111,40 779.876,78 1.194.530,09 53,2 3,1 Salute Mentale Tossicodipendenza 279.008,64 292.936,83 328.232,66 12 0,8 3.594.019,29 4.662.404,58 6.138.274,24 31,7 15,8 Adulti in difficoltà 861.702,56 905.072,28 855.288,76 -5,5 2,2 AREA ANIMAZIONE Anziani 793.774,61 965.141,79 1.289.909,06 33,6 3,2 Disabili 21.417,65 21.190,50 33.745,65 59,2 0,1 Minori *1 520.527,63 653.137,77 552.765,90 -15,4 1,4 Salute Mentale 9.946,51 3.265,93 0 -100 0 Anziani 27.807,68 35.353,07 20.635,71 -41,6 0,1 Comunità locale 185.164,58 227.266,37 624.342,58 174,7 1,6 0 3.076,91 4.230,76 37,5 0 0,1 altri 28.910,56 21.851,24 54.188,46 148 AREA LAVORO Famiglie 200.160,31 453.165,88 272.706,50 -39,8 0,8 Disabili 125.986,45 260.245,85 242.784,18 -6,7 0,7 Comunità locale 74.173,86 138.679,93 29.922,32 -78,4 0,2 0 54.240,10 0 -100 0,1 16,7 100 Altri TOTALE 27.861.875,86 33.216.912,35 38.772.146,70 Vario 948.115,08 924.777,57 935.646,50 Sistema di supporto 106.194,36 114.139,60 0 TOTALE 28.916.185,30 34.255.829,52 39.707.793,20 15,9 *1 Comprende servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti. PUNTO 11) Proventi da partecipazioni diversi dai dividendi Nell’esercizio si rilevano € 2.275,31 di proventi da partecipazione riconosciuti dalla Coop. Nuova Socialità come remunerazione della partecipazione detenuta in qualità di socio sovventore. C11I@P11F PUNTO 12) Suddivisione proventi e oneri finanziari @I12I2F2I@ 3.C Proventi e oneri finanziari Interessi passivi bancari Interessi passivi su mutui e finanziamenti -501.726 -172.415 -236.600 Interessi passivi su imposte Interessi passivi v/soci per prestito sociale Interessi passivi di mora Dividendi da altre imprese Interessi attivi su cr.div. di fin. Interessi attivi verso banche Interessi attivi da finanziamento soci -7.611 -143.466 -1.080 2.275 21.773 2.053 33.345 2I@ PUNTO 13) Composizione dei proventi e degli oneri straordinari @I13I@ 3.E proventi ed oneri straordinari Minusvalenze su realizzo immobilizzazioni materiali Imposte dell’esercizio precedente -11.043 -5.744 -5.299 @ @P12F@ PUNTO 14) Situazione fiscale E’ stata rilevata l’imposta I.R.A.P. di competenza dell’esercizio per Euro 411.427. La quantificazione dell’imposta è stata effettuata utilizzando l’aliquota agevolata del 1,9% prevista dalla Regione Piemonte per l’anno 2009 a favore delle cooperative sociali. La società, in quanto Cooperativa sociale costituita ai sensi della Legge 381 del 8/11/1991, è considerata di diritto Cooperativa a mutualità prevalente e, rispettando anche i parametri previsti dal D.P.R. 601/73 art. 11, è esentata dall’IRES. Si dichiara che la Cooperativa non ha in corso pendenze tributarie e non è attualmente sottoposta a verifiche ed ispezioni tributarie e/o contributive. PUNTO 15) Numero medio dipendenti @I15I@ L’organico medio aziendale, ha subito, rispetto al precedente esercizio, le seguenti variazioni: Organico 31/12/2008 31/12/2009 Variazioni Dipendenti 1051 1218 167 Assunzioni 531 633 102 Dimissioni 364 491 127 1218 1360 142 Totali Il relativo costo e’ stato il seguente: 31/12/2008 Totali 23.011.463 31/12/2009 26.894.897 Variazioni 3.883.434 REQUISITI MUTUALISTICI Verifica dei parametri mutualistici Per quanto riguarda la prevalenza si precisa che la cooperativa, costituita ed operante nel rispetto della Legge 8 novembre 1991 n. 381, è considerata a mutualità prevalente indipendentemente dai requisiti di cui all’art. 2513 del C.C., così come stabilisce l’art. 111- septies delle disposizioni per l’attuazione del Codice Civile e disposizioni transitorie (D.Lgs. n.6/2003 art.9). Detta norma infatti prevede che le cooperative sociali che rispettino le norme di cui alla legge n. 381/1991 siano considerate cooperative a mutualità prevalente. All’uopo si precisa, comunque, che la cooperativa: - ha lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi sociali - ha introdotto nel proprio statuto i requisiti di cui all’art. 2514 del C.C. - è iscritta nella categoria cooperative sociali dell’Albo delle cooperative - è iscritta presso l’Albo Provinciale delle cooperative sociali Inoltre, anche ai sensi di quanto previsto dall’art. 2545 sexies CC, si evidenzia di seguito lo scambio mutualistico intrattenuto con i soci attestando quindi che la società ha rispettato i parametri previsti per le cooperative di produzione e lavoro per essere considerata a mutualità prevalente: il costo del lavoro dei soci rappresenta l’ 89,21% del totale del costo lavoro, compreso nelle voci B.7) + B.9) del conto economico. Costi del personale (B9) Costo del lavoro dei soci Costo del lavoro di terzi Costi per servizi (B 7) DESCRIZIONE - per retribuzioni B.9.a 19.313.678,78 18.450.352,64 863.326,14 - per oneri sociali B.9.b 4.931.764,57 4.709.101,76 222.662,81 - per T.F.R. B.9.c 1.353.283,83 1.298.630,38 54.653,45 - per altri costi del personale B.9.e 1.296.170,31 1.064.944,75 231.225,56 - per co.co.pro - per collaborazioni B.7 B.7 781.113,48 425.356,73 22.930,39 0 758.183,09 425.356,73 - per prestazioni professionali Valore assoluto Valore percentuale 581.629,29 42.673,05 538.956,24 28.682.996,99 25.588.632,97 3.094.364,02 100% 89,21% 10,79% Verifica dei parametri mutualistici relativamente ai ristorni Non sono stati distribuiti ristorni per l’esercizio 2009. PUNTO 16) Compensi amministratori e sindaci Gli emolumenti del Collegio Sindacale ammontano ad € 14.478 mentre gli emolumenti amministratori ammontano a € 10.082. PUNTO 17) Numero e valore azioni della società I dati relativi al numero ed alle azioni per categoria sono presentati al punto 4 “consistenza patrimonio netto”. PUNTO 18) Azioni di godimento e obbligazioni emesse dalla società La società non ha emesso azioni di godimento ovvero obbligazioni convertibili in azioni. P26I@ PUNTO 19) Strumenti finanziari @I26I@@ La società emette azioni per soci sovventori ai sensi della legge 59/92; il valore totale del capitale sottoscritto dai soci sovventori al 31/12/2009 e’ di € 1.232.757,85. PUNTO 19bis) Finanziamenti dei soci 6F@0I@ I prestiti sociali sono regolati, ai fini fiscali, dall'art. 13 del DPR 601/73 che concede una agevolazione nel rispetto dei seguenti limiti e condizioni: · il limite massimo dell'importo del prestito per ciascun socio - persona fisica, stabilito dall'art. 10 della legge 59/92 e successivi adeguamenti triennali previsti dall’art. 21 della legge 59/92 è di € 63.552,04; · gli interessi corrisposti non devono superare la misura massima spettante ai detentori di buoni postali fruttiferi, aumentata di 2,5 punti; · la cooperativa deve essere iscritta all’Albo delle Cooperative, lo statuto deve contenere i requisiti mutualistici di cui all'art. 2514 del Codice Civile, che devono essere di fatto osservati. Nel rispetto di questi limiti, ai prestiti effettuati dai soci persone fisiche si applicano le agevolazioni previste dall'art. 13 del DPR 601/73 e dall'art. 20 della legge 216/74. Esse prevedono che gli interessi corrisposti dalla cooperativa ai soci persone fisiche siano soggetti ad una ritenuta alla fonte nella misura del 20% (il comma 27 art. 81 del DECRETOLEGGE N. 112, ha elevato dal 25 giugno 2008 la ritenuta a titolo di imposta sugli interessi corrisposti dalle cooperative ai soci prestatori dal 12,50% al 20%), applicata a titolo d'imposta. La Legge 30/12/2004 n. 311, all’art. 1), comma 465 ha introdotto un limite alla deducibilità degli interessi passivi corrisposti dalle cooperative e loro consorzi ai soci persone fisiche. Il comma 465 stabilisce che “Gli interessi sulle somme che i soci persone fisiche versano alle cooperative e loro consorzi , alle condizioni previste dal DPR 601/73 art. 13, sono indeducibili per la parte che supera l’ammontare calcolato con riferimento alla misura minima degli interessi spettanti ai detentori dei buoni postali fruttiferi, aumentata dello 0,90%”. In aggiunta alle limitazioni fiscali, vi è poi l'obbligo del rispetto delle condizioni previste in applicazione del Testo Unico in materia bancaria e creditizia approvato con D.lgs. 385/93: la raccolta può avvenire nei confronti di tutti i soci persone fisiche che siano iscritti da almeno tre mesi nel libro soci. L'ammontare complessivo dei prestiti sociali raccolti dalla cooperativa non può eccedere il limite del triplo del patrimonio sociale (capitale versato e riserve) risultante dall'ultimo bilancio approvato. Nel patrimonio può essere computato un ammontare pari al 50% della differenza tra il valore di carico in bilancio degli immobili di proprietà ed il valore degli stessi considerato ai fini della determinazione dell' I.C.I. (paragrafo n. 2, della sezione P. 2, della circolare 02/12/1994). Il prestito viene remunerato con tassi di interesse costantemente entro i termini di legge, con un massimo di 2,5 punti percentuali in più rispetto al tasso riconosciuto sui buoni fruttiferi postali nello stesso periodo. Alla data del 31/12/2009 il tasso massimo applicato era pari al 4,10%. Tutti i soci prestatori presentano alla data del 31/12/2009 un saldo nel loro conto non superiore al valore massimo ammesso dalla normativa vigente. Alla data del 31/12/2009 si evidenzia che la raccolta del prestito sociale rispetta i parametri previsti dall’art. 11 D.Lgs. 385 del 1/9/93 e delibera CICR 19.07.05 n. 1058 rientrando nei limiti del triplo del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti da bilancio. In particolare, il Patrimonio netto risultante dal Bilancio alla data del 31 dicembre 2008 ammontava ad euro 8.890.631 mentre il prestito sociale al 31 dicembre 2009 ammontava a 3.278.999 (rapporto 0,36%). La movimentazione del volume del prestito sociale nel corso dell’esercizio e’ stata la seguente: 31/12/2008 Totali 31/12/2008 2.840.091 3.278.999 Variazioni 438.908 PUNTO 21) Finanziamenti destinati a specifico affare (art. 2447-decies, ottavo comma) Non esistono finanziamenti destinati a specifico affare. PUNTO 22) Operazioni di locazione finanziaria Non si rilevano operazioni di locazione finanziaria. PUNTO 22 bis) Parti correlate In base a quanto disposto dall’art. 2427 comma 1 n. 22-bis in merito alla presenza di operazioni rilevanti con le parti correlate, si raffrontano i ricavi e i costi relativi al contratto di fornitura di servizi con il Consorzio La Valdocco. Il Consorzio La Valdocco si propone di facilitare il conseguimento degli scopi mutualistici dei propri soci favorendone lo sviluppo quantitativo e qualitativo e l’estensione della presenza e dell’immagine sul territorio nazionale, nonché la presenza di nuove attività di servizio o produttive, anche attivando tra i soci stessi forme di collaborazione al fine di ottimizzare le risorse. Il Consorzio La Valdocco fornisce alle cooperative consorziate, alle migliori condizioni di mercato, servizi di natura commerciale, finanziaria, amministrativa, tecnica, contabile e più in generale di assistenza nella assunzione ed esecuzione di opere, lavori o forniture pubbliche o private nonché nella realizzazione e gestione di attività di servizi socio sanitari ed educativi e di attività diverse – agricole, industriali, commerciali, di servizi, anche finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Il Consorzio contribuisce alle iniziative e alle scelte gestionali delle associate e favorisce la cooperazione su progetti tra le associate stesse, al fine di accrescere la loro capacità di realizzare le proprie finalità statutarie. Nel bilancio al 31/12/2009 sono stati rilevati ricavi dal Consorzio La Valdocco pari a € 414.765,06 e costi pari a € 1.403.832,09. Si riportano i risultati degli indici adottati per la rilevazione: INDICE DI RILEVANZA DEL CONTROVALORE = 414.765 x 100 = 4,3% = 1% = 14,6% = 15% 9.563.204 INDICE DI RILEVANZA DEI RICAVI = 414.765 x 100 38.913.869 INDICE DI RILEVANZA DEL CONTROVALORE = 1.403.832 x 100 9.563.204 INDICE DI RILEVANZA DEI COSTI = 1.403.832 x 100 9.357.824 Si dà atto, inoltre, che le transazioni con le altri parti correlate sono avvenute a normali condizioni mercato. PUNTO 23) Informazioni supplementari Ai fini della chiarezza e della trasparenza del bilancio si ritiene opportuno fornire le seguenti informazioni supplementari: Valore della produzione – Voce A) punti 1)2)3)4)5) DESCRIZIONE 31/12/2009 31/12/2008 Ricavi da vendite e prestazioni 38.913.869 33.594.255 Contributi pubblici c/esercizio 397.767 228.048 Altri proventi TOTALE 336.711 388.472 39.648.347 34.210.775 Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci – Voce B) punto 6) DESCRIZIONE 31/12/2009 31/12/2008 Materiali di consumo per attivita’ 664.953 706.832 Acquisti materiale inf. A 516 euro per attivita’ 48.963 55.151 Acquisti materiale inf. a 516 euro diversi 10.524 18.252 TOTALE 724.440 780.235 Costi per servizi – Voce B) punto 7) DESCRIZIONE 31/12/2009 31/12/2008 Prestazioni professionali 603.644 509.632 Consulenze societarie 85.526 54.586 Assistenza tecnica 49.860 79.285 Spese manutenzioni varie 243.123 159.777 6.233 6.181 Premi assicurativi 188.460 141.811 Costi di pubblicita’ 84.595 72.848 Spese viaggi e trasferte 8.970 4.435 Spese telefoniche e utenze varie 559.301 524.737 Spese parco estintori 12.234 4.500 Carburanti e lubrificanti 62.651 82.404 Spese autostrada e parcheggio 3.517 2.925 Formazione personale 36.367 38.970 Spese postali e di recapito 8.055 9.093 Cancelleria 25.406 32.183 Consulenze legali e notarili 32.352 13.561 Spese mediche varie 70.719 43.843 Compensi Amministratori e Presidente 10.082 10.082 Compensi Sindaci 14.478 14.478 Spese bancarie per finanziamenti e simili 78.047 67.215 Servizi indiretti Valdocco 1.662.270 1.432.842 Servizi per attivita’ 1.077.328 697.658 Alberghi ristoranti e bar e fornitura pasti 814.776 649.723 Servizi di lavanderia e tintoria 95.241 72.880 Spese trasporti varie 157.670 154.050 Spese viaggio 23.358 21.845 Spese varie uds 141.347 87.905 1.317.301 1.718.311 Spese di pulizia servizi 267.506 229.943 Servizi diretti Valdocco 1.617.407 1.187.965 TOTALE 9.357.824 8.125.668 Contratto assistenza programmi Collaborazioni Costi per godimento beni di terzi – Voce B) punto 8) DESCRIZIONE 31/12/2009 31/12/2008 927 6.779 Spese condominiali 66.825 60.455 Noleggi automezzi 11.237 26.502 Noleggio biancheria 8.901 22.296 Affitti passivi 308.345 279.978 TOTALE 396.235 396.010 Noleggi vari Oneri diversi di gestione – Voce B) punto 14) DESCRIZIONE 31/12/2009 31/12/2008 Costi consortili 0 8.238 Contributo ispezione ordinaria 1.430 1.650 Smaltimento rifiuti 12.453 4.413 Abbonamenti libri e riviste 4.948 5.930 Certificati visti diritti 3.094 3.791 Spese contrattuali 23.756 26.922 Quota associativa 58.956 53.378 Risarcimento danni 0 4.500 Imposte di registro 13.776 3.745 Ici 16.809 10.259 Tassa raccolta rifiuti 19.682 21.620 Diritti camerali 12.726 11.727 Diritti di segreteria 11.017 3.100 Sopravvenienze passive gestionali 269.196 117.270 Varie 21.765 15.193 TOTALE 469.608 291.736 Le considerazioni ed i valore contenuti nella presente Nota Integrativa sono conformi alle scritture contabili e riflettono con correttezza i fatti amministrativi così come si sono verificati. Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente PAOLO PETRUCCI 1. Introduzione Signori soci, l’assemblea di oggi è chiamata ad esaminare il bilancio al 31.12.2009. Vi sottoponiamo quindi la presente relazione sulla gestione, con il bilancio sociale, il bilancio civilistico e la nota integrativa relativa all’esercizio chiuso al 31.12.2009. I documenti sono stati redatti e approvati dal Consiglio di Amministrazione. Il Bilancio 2009 continua a confermare il valore economico e sociale della nostra esperienza: una cooperativa sociale sana, apprezzata, fedele alla sua mission che è presente attivamente nelle comunità locali in cui opera. L’esercizio 2009 è l’ultimo anno di mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione e la presente relazione assume anche il valore di presentazione di un bilancio complessivo dell’azione del Consiglio di Amministrazione nel triennio. Iniziamo quindi con i dati di sintesi proprio dell’ultimo triennio: Valore della produzione Totale soci, di cui Soci lavoratori Soci sovventori Soci volontari Occupati Capitale sociale Riserve Patrimonio netto Prestito sociale Utile 2007 € 28.916.185 1.220 2008 € 34.210.775 1.424 1.003 120 1 1.051 € 2.564.202 € 1.307.213 € 4.216.367 € 2.811.519 € 344.951 2009 € 39.648.347 1.555 1.155 161 3 1.218 € 3.405.253 € 5.385.094 € 8.890.630 € 2.839.732 € 100.283 % 2009 su 2006 51,8% 45,5% 1.250 161 4 1.360 € 3.964.978 € 5.451.886 € 9.563.204 € 3.278.999 € 146.340 47,4% 38,8% 300% 53,7% 18,4% 36,8% 12,2% 12,7% -39,5% Lo stato patrimoniale evidenzia un risultato d'esercizio positivo di € 146.340,30 e si riassume nei seguenti valori: Attività Passività Patrimonio netto (escluso l’utile dell’esercizio) Utile (perdita) dell'esercizio Euro Euro Euro Euro 38.956.707,31 38.956.707,31 9.416.865,36 Conti, impegni, rischi e altri conti d'ordine Euro 16.811.300,89 Il conto economico presenta, in sintesi, i seguenti valori: Valore della produzione (ricavi non finanz.) Costi della produzione (costi non finanz.) Differenza Proventi e oneri finanziari Rettifiche di valore di attività finanziarie Proventi e oneri straordinari Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito Utile (Perdita) dell’esercizio Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro 39.648.346,59 38.577.810,56 1.070.536,03 -501.725,75 0 -11.042,86 557.767,42 411.427,12 146.340,30 La nostra cooperativa è iscritta all’Albo delle cooperative a mutualità prevalente – sezione Cooperative di Produzione e Lavoro - al n° A107035 dal 25/02/2005 Sezione: COOPERATIVE A MUTUALITA' PREVALENTE DI DIRITTO di cui agli Art. 111-septies, 111-undecies e 223terdecies, comma 1, disp. att. c.c. Categoria: COOPERATIVE SOCIALI Categoria attività esercitata: COOPERATIVE DI PRODUZIONE E LAVORO. In quanto cooperativa sociale, ai sensi della Legge 381/91 e della L.R. n. 18/94, siamo iscritti anche all’Albo Provinciale delle Cooperative Sociali sezione A (n. 36/A della sezione A ex Albo Regionale, D.P.G.R. n. 948 del 24.02.95). Aderiamo a Legacoop e alle sue articolazioni territoriali e settoriali. 2. Andamento della gestione In relazione all’obbligo previsto dall’art. 2545 del C.C. e dalla L. 59/1992, tutta la presente relazione intende dar conto dei criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento dello scopo mutualistico. Si rinvia inoltre, per specifici aspetti della gestione sociale e per approfondimenti degli argomenti trattati anche dalla presente relazione, al Bilancio Sociale che ne è parte integrante. Il risultato è positivo. Siamo riusciti a crescere, più di ogni prudente aspettativa e questo ci ha consentito di ottenere un sostanziale pareggio tra ciò che abbiamo prodotto e venduto e ciò che abbiamo speso per produrre i servizi che eroghiamo a favore delle comunità locali. I benefici della crescita sono stati tutti assorbiti dai maggiori costi derivanti dagli adeguamenti economici previsti dal nostro Contratto di Lavoro di riferimento. Con soddisfazione possiamo evidenziare un primo dato positivo: siamo riusciti a riconoscerci, nel rispetto di quanto previsto dal rinnovo del CCNL delle cooperative sociali del luglio 2008, una distribuzione di ricchezza più consistente. Un dato tra i molti che andremo ad analizzare in Assemblea sarà questo: nel triennio 2007-2009 la maggior parte delle tariffe e canoni dei servizi che eroghiamo ha avuto un incremento medio del 4,5/5% ; gli aumenti del costo del lavoro si attestano a regime a secondo degli inquadramenti e del tipo di servizio dal 13% al 17%. Questo dato da solo è in grado di esplicitare la portata del risultato che insieme abbiamo conseguito nel 2009. Guardando già al futuro, nel 2010 ci sarà il vero impatto a regime del contratto (circa il 4% delle percentuali su indicate) in quanto l’ultima tranche contrattuale decorre solo dal dicembre 2009 ed inoltre dovremo affrontare l’impatto del rinnovo del CCNL, già scaduto il 31/12/2009! Prudenza e preoccupazioni sono d’obbligo, tenuto conto che dalle prime proiezioni non raggiungeremo nel 2010 i livelli di crescita registrati nel 2009 e sono ancora tutte in salita, ulteriori ed estenuanti, le strade per ottenere gli adeguamenti di tariffe e canoni dei servizi che eroghiamo. Un altro dato positivo che va evidenziato è la ricchezza che continuiamo anche con questo bilancio a distribuire ai soci che stanno finanziando la cooperativa, dirottando ai soci stessi risorse che sarebbero finite a finanziatori esterni (le banche). Il prestito sociale ha avuto un rendimento netto del 2,82 e del 3,70 per le somme non movimentate nell’anno e i soci sovventori, nella proposta del consiglio di amministrazione, riceveranno una remunerazione di oltre 7 punti percentuali. Infatti il prestito sociale si è incrementato del 15,5% (più di 400mila €) e sono state acquistate azioni nel 2009 con l’operazione “sottosopra” per un valore di circa 190mila euro (+50%). A fronte di due dati positivi non possiamo che evidenziare un dato problematico ovvero che un sesto dei servizi (grandi e piccoli) non riescono a portare marginalità o, in altre parole, chiudono in perdita o non riescono a coprire la loro parte di costi generali. I motivi sono diversi e complessi, non ultimo l’impossibilità di adeguare prezzi e tariffe agli aumenti derivanti dal costo del lavoro. Certo è che, là dove la difficoltà perdurasse nel tempo e diventasse strutturale, non si potrà che prendere in considerazione una loro riconversione o, peggio, la loro chiusura, come si è fatto per due comunità alloggio per minori, con conseguente problematicità collegata alla perdita di quei posti di lavoro. In ogni caso la valutazione rimane complessivamente positiva. Il merito è collettivo e diffuso e il ringraziamento va sincero a tutti noi per il lavoro svolto: a chi lavora nei servizi, che, rafforzando il rapporto fiduciario con cittadini e committenti, ha posto le condizioni affinché ci chiedessero più servizi e prestazioni, a chi ha avviato i nuovi servizi con le fisiologiche difficoltà che comportano e a chi, nel sistema di supporto, ha sostenuto queste nuove attività, limitando al minimo l’incremento dei costi generali. Il risultato economico intendiamo destinarlo nel modo seguente. Remuneriamo nei limiti consentiti dalla Legge il capitale sociale di chi, pur non lavorando in cooperativa, ha creduto nella qualità sociale e imprenditoriale della nostra esperienza diventando socio-sovventore, per un valore complessivo di € 40.016,70. Remuneriamo nei limiti consentiti dalla Legge i soci lavoratori che hanno aderito all’Operazione Sotto Sopra, investendo il proprio Trattamento di Fine Rapporto in azioni di socio sovventore, per un valore complessivo di € 43.117,73. Remuneriamo importi nei limiti consentiti dalla Legge e per importi superiori a € 5,00 i soci lavoratori che hanno acquistato azioni di socio sovventore a seguito delle decisioni assembleari del 18 ottobre 2008 per un valore complessivo di € 792,73. Versiamo a Coopfond, fondo mutualistico di Legacoop, il nostro contributo per lo sviluppo e la promozione del movimento cooperativo nel nostro paese € 4.390,21. Infine destiniamo a noi tutti e ai soci che verranno € 43.902,09 a riserva legale, secondo l’obbligo di legge e ulteriori € 14.120,84 a riserva indivisibile straordinaria. La nostra cooperativa sociale è un’impresa sociale: un’impresa che esercita “in via stabile e principale un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi di utilità sociale, diretta a realizzare finalità di interesse generale” (legge 118/05 e del d.lgs.155/06) e che ha “lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini” (L. 381/91). Con i risultati conseguiti, anche nell’anno in esame, la cooperativa continua a rispondere oggi come ieri ai bisogni delle persone, siano esse soci, utenti, cittadini delle comunità locali dove operiamo. Siamo una cooperativa di “produzione e lavoro”, oltre che “sociale” e “impresa sociale”, e quindi ai soci che lavorano è affidata la responsabilità di valutare e validare la rispondenza dello strumento allo scopo della sua esistenza: distribuire benessere e ricchezza alle persone che la incontrano nel rispetto delle finalità costitutive. Il reddito da lavoro dei soci lavoratori è infatti regolato dall’applicazione del CCNL delle cooperative sociali e dai limiti imposti dalle L. 142/01 e il reddito da capitale dei soci cooperatori e dei soci sovventori dalle norme previste dalla L. 59/92. Continuiamo a crescere. Il valore della produzione si è ancora incrementato, raggiungendo valori superiori alle previsioni (+15,89). L’aumento di fatturato è determinato da nuovi servizi acquisiti, ma soprattutto da incrementi di attività all’interno di servizi in essere e in minima parte da incrementi tariffari. L’aumento della produzione genera nuova occupazione, che per noi vuol dire accogliere nuovi soci e realizzare in concreto il principio cooperativo della “porta aperta”. Siamo così giunti a più di 1500 soci. Chi lavora (1250), chi è in aspettativa (132), chi collabora come impresa (8), chi collabora come volontario (4) chi finanzia (161). Cresce la nostra cooperativa, cresce il capitale “sociale” ed economico che ogni persona mette in gioco in cooperativa ovvero la propria professionalità, la propria socialità e i propri soldi. Le relazioni che ognuno di noi ha e che costituiscono la nostra rete sociale sono il “patrimonio” più prezioso che in cooperativa aumenta con l’ingresso di un nuovo socio: nuove ricchezze che fanno la differenza. Quando queste reti si condividono diventano fattore di successo e vantaggio competitivo. Il socio mette a disposizioni le sue reti quando si sente socio. Non è così scontato per i nuovi soci. Molti si avvicinano alla cooperativa perché può offrire loro un lavoro, hanno sentito dire che la Valdocco è un “buon datore di lavoro” e che si riceve lo stipendio ogni mese. Ma non è così immediata l’idea di cooperativa, di essere socio, proprietario pro-tempore dello strumento che mi dà lavoro. (“Sono socio e lavoro alla Valdocco.”) Col tempo insieme si cresce. Questa continua ad essere la sfida identitaria del futuro. Un “mercato” che sente la crisi Nel 2009 abbiamo partecipato a 96 gare d’appalto nel settore socio-sanitario: il 6% in meno rispetto al 2008. Soltanto l’8% di queste gare riguardava servizi di nuovo avvio da parte dell’ente committente (la percentuale sarebbe molto più bassa se confrontassimo il valore economico dei servizi). La quasi totalità di questi servizi “nuovi” riguarda l’area dei Centri Famiglia e degli Sportelli socio-sanitari. La scelta di molti committenti di prorogare servizi, se da una parte è giustificabile per una fisiologica difficoltà programmatoria, anche in relazione al modificarsi di normative nazionali e regionali (Sistema di accreditamento, domiciliarità, ecc.), dall’altra è una modalità per contenere la spesa e rimandare nel tempo maggiori oneri dovuti, in questo caso relativi ai maggiori costi del lavoro. E’ questo un indicatore preoccupante in quanto attesta la difficoltà di reperire nuove risorse per finanziare nuove e vecchie risposte a domanda crescente di cura e sostegno. In tale contesto continuano ad essere bandite gare con importi a base d’asta uguali o inferiori ai costi in essere sostenuti dall’Ente appaltante, con l’obiettivo di mantenere i servizi e contenere la spesa, ovviamente a scapito di chi vincerà la gara e il più delle volte a scapito dei lavoratori e degli utenti. Altre volte gli Enti committenti sperimentano nuove forme di internalizzazione, rinunciando ai vantaggi consolidati dalla collaborazione con la cooperazione sociale, utilizzando contratti di lavoro a progetto o forme di lavoro interinale per risparmiare, garantirsi maggiore flessibilità in caso di riduzioni di risorse economiche disponibili e salvaguardare il più possibile livelli in essere di assistenza. L’entrata in vigore del regolamento attuativo del nuovo codice unico degli appalti (D.L.vo 163/2006) se da una parte ha semplificato il riferimento normativo, dall’altra ha reso più complesse le procedure di gara con numerosi aspetti innovativi. Anche la DGR 79 di attuazione dell’art. 31 della Legge 08/01/04 sulle “Modalità di affidamento dei servizi alla persona” ha generato molte aspettative nella cooperazione sociale, attualmente del tutto insoddisfatte come ha testimoniato la recente ricerca effettuata dalla stessa Regione Piemonte. Un esempio su tutti più culturale che sostanziale: nessuna gara delle 96 alle quali abbiamo partecipato citava nell’ambito delle normative di riferimento tale DGR! Se usciamo dal mondo delle gare d’appalto, ci accorgiamo che servizi nuovi si avviano soprattutto in regime d’accreditamento, con particolare rilevanza laddove per erogare il servizio si necessita di una struttura. Se analizziamo la composizione del nostro fatturato, ci accorgiamo dell’incidenza sempre più consistente che hanno i servizi in accreditamento aumentati del 13,5% rispetto al 2008, con un aumento in termini assoluti di oltre un milione e duecentomila euro. La gestione in accreditamento presenta sicuramente degli aspetti positivi rispetto ad altre forme di gestione tradizionali. Si evidenzia una maggiore titolarità progettuale e gestionale del servizio; si può prevedere una continuità nel tempo che garantisce maggiormente gli operatori e può favorire la qualità delle relazioni e delle prestazioni. Ma, iniziando a conoscerne gli esiti, riscontriamo anche aspetti negativi che incidono sull’equilibrio economico di tale forma di gestione. Spesso le tariffe, predefinite dall’Ente che accredita, non sono congrue, non tengono cioè conto degli oneri relativi soprattutto ai costi del lavoro. Inoltre, poiché gli standard gestionali sono riferiti ai singoli utenti, dovrebbe prevedersi una flessibilità d’erogazione delle prestazioni in caso di assenza dell’utenza, impossibile da realizzarsi, con conseguenti oneri economici aggiuntivi. Uno dei temi centrali sui quali la nostra organizzazione di rappresentanza dovrà avviare un confronto con il governo nazionale e locale è proprio il tema della regolamentazione del mercato sociale, in un tempo di oggettive riduzioni di risorse disponibili, e, di concerto con le Organizzazioni Sindacali, il tema del costo del lavoro. Non può che presentare particolare preoccupazione immaginare quindi di rinnovare il contratto di lavoro, scaduto il 31 12 2009, quando i prezzi dei servizi non hanno ancora recepito i maggiori oneri del Contratto in essere. Ritardo nei pagamenti da parte dei committenti. Rimangono pesanti i ritardi di pagamento dei committenti che raggiungono una media nell’anno di 167 giorni provocando una notevole tensione finanziaria. La situazione non dà segnali di miglioramento neanche nei primi mesi del 2010. Molto si sta facendo per rimediare a questo problema. La nostra stessa centrale cooperativa ha messo al centro della propria azione politico- sindacale la questione finanziaria, intuendo a ragione che è in gioco la sopravvivenza stessa delle imprese. Per sostenere la nostra crescita si è reso necessario rinegoziare e aumentare gli affidamenti con gli istituti di credito, ma anche attrarre altre risorse finanziarie, intercettando investimenti di risparmiatori che possano vedere nella cooperativa un’alternativa “buona” a strumenti di investimento tradizionali. Primi tra tutti a pensare alla cooperativa come il posto dove depositare i propri risparmi non possiamo che essere noi stessi, già soci della cooperativa! I dati di bilancio fanno ben sperare: il capitale sociale è aumentato del 16,44% sia per effetto dell’aumento deliberato nell’Assemblea di luglio 2009, sia per le nuove adesioni alla campagna “Sotto Sopra”, sia per le nuove ammissioni. Anche il prestito sociale è tornato ad aumentare in modo considerevole: del 15,5% rispetto al 2008 e del 9,4% rispetto al 2005, anno del massimo storico mai raggiunto prima. Le attività di autofinanziamento ci aiuteranno a migliorare il nostro rating per ottenere l’ampliamento degli affidamenti degli istituti di credito a migliori condizioni, dettato ovviamente anche all’incremento di fatturato. Migliora il sistema di controllo di gestione. L’anno in esame vede il consolidarsi del sistema di controllo di gestione, che ha incrementato ulteriormente le proprie possibilità di utilizzo. Con il Controllo di Gestione abbiamo la possibilità di confrontare per tutte le 243 unità di servizio i preventivi dei costi a budget, con i consuntivi, i preventivi dei ricavi con i ricavi contabilizzati, utile per tenere sotto controllo le fatture da emettere, e i preventivi del personale in ore e relativi consuntivi, cosa che ci consente di monitorare le tipologie di assenze dal lavoro. Il Controllo di Gestione ha consentito ai Responsabili in Organizzazione di avere una maggiore consapevolezza dell’andamento della spesa in base ai budget assegnati e alla Direzione di verificare i consuntivi trimestrali per ogni servizio ed esaminare eventuali situazioni di criticità in tempi accettabili. Anche grazie al Controllo di Gestione abbiamo potuto misurare e raggiungere l’obiettivo della verifica della sostenibilità dei servizi che eroghiamo. Infatti le chiusure di servizi che si sono attuate sono motivate, non tanto dal superamento dei budget di spesa affidati, ma dal mancato raggiungimento del fatturato minimo necessario per la sostenibilità del servizio, mancato raggiungimento dovuto alla non saturazione dei posti disponibili nella struttura. Impegno costante per lo sviluppo. Abbiamo continuato la politica d’investimento in acquisizioni di sedi per i servizi, per garantire e sviluppare occasioni di lavoro per i soci: la quasi totalità della crescita si è determinata, anche quest’anno, grazie all’avvio e al consolidamento di servizi in accreditamento. Per questo continuano le positive relazioni con partner finanziari che stanno credendo nelle nostre strategie, Banca Etica, CCFS, COOPFOND, UNIPOL Banca, Banca Prossima che ci ha erogato, nel 2009, il secondo finanziamento di 800 mila euro, per il mancato accantonamento di TFR e gli altri Istituti di Credito nostri fornitori. La consapevolezza dell’importanza di acquisire immobili per realizzare nuovi servizi ci ha visti impegnati anche sul versante della ricerca di immobili in comodato o in affitto. In questa ricerca abbiamo trovato un partner nella Cooperativa G. Di Vittorio di Torino e nella rete di cooperative di abitanti ad essa collegate nel sistema di Legacoop. Segnaliamo con soddisfazione, nell’ambito di politiche di collaborazione con altre cooperative del movimento, un accordo con le cooperative Anteo, Cronos, Il Margine, La Nuova Cooperativa, P.G. Frassati per la partecipazione a un Bando per la costruzione e gestione di una RSA a Torino, il cui esito non è stato però positivo. Abbiamo continuato a credere nella formazione professionale, incentivando l’accesso agli ultimi corsi di riqualificazione per l’acquisizione del titolo professionale (OSS, Educatore Professionale), realizzando il Piano della Formazione Aziendale nella sua parte aziendale e tecnico-professionale, l’attività di formazione e verifica curata dagli Addetti Tecnici di Direzione e le attività locali di formazione e supervisione. Otto Responsabili in Organizzazione, aventi requisiti, hanno partecipato ai corsi abilitanti al nuovo ruolo di “Direttore di Comunità”. Le opportunità di sviluppo in cooperativa aumentano se cresce la disponibilità dei “mezzi di produzione” e se i soci lavoratori abbinano il possesso dei requisiti professionali per l’esercizio delle professioni all’esperienza professionale e imprenditoriale di cooperativa. Si consolida il rapporto con le comunità locali Le comunità locali sono le destinatarie delle nostre attività imprenditoriali. La nostra cooperativa interviene in 35 comunità locali (identificate nei distretti sanitari e/o nelle associazioni di comuni per la gestione degli interventi sociali) di cinque province del Piemonte: Torino, Cuneo, Biella, Asti, Novara e Vercelli. Il tema del rapporto tra comunità locali e la nostra cooperativa è il tema generatore delle riflessioni sul senso e la missione del nostro agire cooperativo ovvero di come realizziamo in concreto “lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini”. Dove siamo presenti abbiamo attivato risorse per partecipare ai lavori dei Piani di Zona, ai coordinamenti spontanei, a comitati di varia natura, realizzando una buona presenza ai vari tavoli di consultazione/concertazione. Questa centralità delle comunità locali nelle quali operiamo ha generato un’attenzione sempre maggiore alle azioni di comunicazione e in particolare a quella definita più di sistema ovvero la campagna comunicativa “Siamo di qui”, iniziata nel 2008 e che termina con la produzione del calendario 2010, che è stato presentato nella prima iniziativa del trentennale svoltasi a gennaio 2010 con l’iniziativa “C’è futuro. Piccolo repertorio di suggerimenti.” Requisiti mutualistici rispetto art. 2516 e 2545 c.c. – art. 2 legge 59/92 La cooperativa ha inserito nel proprio statuto i requisiti di cui all'art. 2514 del c.c. La Cooperativa realizza lo scambio mutualistico con i soci instaurando con gli stessi rapporti di lavoro subordinato o autonomo. I soci lavoratori costituiscono il 92% del totale degli occupati. Gli occupati sono aumentati nel 2009 rispetto al 2008 di quasi il 15%. In particolare gli occupati a tempo indeterminato sono aumentati del 15%. L’85% degli occupati è costituito da donne; il 7,5% sono lavoratori extracomunitari. Per quanto attiene ai criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi statutari, il Consiglio di Amministrazione attesta, ai sensi dell’art. 2545 del c.c. e dell’art. 2 delle Legge 59/92, che essi sono conformi al carattere cooperativo della società. Sono stati rispettati i principi mutualistici, previsti dal nostro Statuto: il principio della porta aperta, della parità di voto, della partecipazione democratica alla vita della cooperativa, il rispetto delle clausole tributarie di cui alla DLCPS n. 1577 del 14/12/1947, il rispetto delle norme di cui alla Legge n. 59 del 31 gennaio 1992. Ammissioni e dimissioni dei soci (art. 2528 – quinto comma – c.c.) Nel corso dell’esercizio sono state deliberate 307 ammissioni a socio, 76 recessi per motivi personali e 101 esclusioni per mancata regolarizzazione dei debiti in seguito alle dimissioni, o per mancato superamento del periodo di prova, o per licenziamento, o per soci speciali che non hanno più avuto un ulteriore rapporto di lavoro di alcun tipo. Si attesta inoltre che i soci volontari sono 4 e che non superano quindi il limite percentuale previsto dalla Legge 381/91 (50% del totale dei soci). Requisito della prevalenza art. 2512 e 2513 c.c. e art. 111 septies art. 9 D.Lgs. 6/2003 Assolviamo in questo contesto ad un obbligo che ci siamo imposti discrezionalmente, in sede di definizione del nostro Statuto: l’obbligo di documentare la condizione di cooperativa a mutualità prevalente, ossia di realizzare la propria attività in prevalenza con il lavoro dei soci (art. 2512 C.C.). La nostra cooperativa, in quanto cooperativa sociale, non è soggetta a tale obbligo ai sensi art. 111 septies art. 9 D.Lgs. 6/2003. Nonostante ciò, nell’art. 21 del nostro Statuto abbiamo voluto comunque impegnarci a documentare la prevalenza, indipendentemente dall’esistenza dell’obbligo giuridico. Al fine del calcolo della prevalenza, poiché la nostra, oltre che sociale, è una cooperativa di produzione-lavoro, abbiamo adeguato la rilevazione del costo del personale differenziando quello relativo ai soci da quello dei non soci e ciò non soltanto per il costo del lavoro subordinato, ma anche in relazione ad altre forme di lavoro (prestazioni di lavoro autonomo e in collaborazione) in coerenza con il nostro Regolamento Interno delle Prestazioni Lavorative dei Soci (approvato dall’Assemblea ai sensi dell’art. 6 della L. 142/2001). Tale distinta rilevazione è confluita nelle registrazioni contabili e quindi nel bilancio che vi presentiamo. Si documenta e attesta quindi che la condizione oggettiva di prevalenza, di cui all’art. 2513 del C.C. è raggiunta in quanto l’attività svolta con i soci rappresenta l’89,19% dell’attività complessiva. Attestazione di revisione La cooperativa è stata sottoposta a revisione da Legacoop. La revisione è attestata dal verbale di revisione n° 00515 del 10/03/2010 L’esito della revisione è stato positivo con conseguente rilascio del certificato/attestazione di revisione. Copia del verbale completo di revisione è affisso nella bacheca delle comunicazioni, presso la sede legale della Cooperativa, a disposizione dei soci. Il giudizio conclusivo del revisore, registrato sul verbale di revisione, è integralmente riportato sul Bilancio Sociale al paragrafo 3.10. Descrizione dell’attività e analisi dell’andamento e del risultato Il Valore della produzione Il valore della produzione complessivo è incrementato del 15,89% rispetto all’esercizio precedente, passando da € 34.210.775,59 del 2008 a € 39.648.346,59 del 2009. Il valore della produzione derivante dall’attività tipica, legato alla gestione di servizi socio-sanitari ed educativi, è aumentato del 16,7% e si compone nell’esercizio in esame per più del 90% da ricavi da pubblica amministrazione, per il 5,3% da ricavi da privati persone fisiche e per il 4,5% da ricavi provenienti da privati persone giuridiche. Tre sono le aree d’intervento individuate per un’analisi più dettagliata dell’attività tipica: Socio sanitaria ed educativa, Animazione e Lavoro. Da sempre l’area maggiore dei ricavi è naturalmente costituita da quella socio sanitaria ed educativa. Al suo interno abbiamo distinto quattro ambiti di servizi: i territoriali, i domiciliari, i semiresidenziali e i residenziali. Ricavi attività tipica 2007 2008 % per il 2009 della variazione singola tipologia di % dal 2008 servizio sul totale al 2009 valore produzione 2009 17 95,97 Servizi Territoriali AREA SOCIO SANIT. EDUC. 26.867.940,94 31.798.604,68 37.209.531,14 6.717.866,29 7.821.130,70 9.250.321,78 18,3 23,9 Servizi Domiciliari 4.209.801,42 5.868.649,91 7.120.676,24 21,3 18,4 Servizi Semiresidenziali 5.542.462,55 6.343.259,62 7.229.783,24 Servizi Residenziali 10.397.810,68 11.765.564,45 13.608.749,88 AREA ANIMAZIONE AREA LAVORO TOTALE 14 18,7 15,7 35,1 3,2 793.774,61 965.141,79 1.289.909,06 33,6 200.160,31 453.165,88 272.706,50 -39,8 0,8 16,7 100 27.861.875,86 33.216.912,35 38.772.146,70 I servizi rivolti ai disabili e agli anziani rappresentano insieme poco più del 65% delle nostre attività e sono gli ambiti dove maggiormente si sviluppa l’integrazione socio-sanitaria, i cui servizi sono finanziati da comuni, aziende sanitarie e singoli cittadini in base al reddito. tipologia di utenza 2007 2008 2009 variazione % dal 2008 al 2009 % per 2009 della singola tipologia di utenza sul totale del valore produzione Anziani 7.725.083,97 10.249.982,10 12.779.830,64 24,6 33 Disabili 10.204.476,19 11.548.303,03 12.548.099,27 8,6 32,4 *1 5.559.934,93 6.540.098,17 6.789.852,53 3,8 17,5 Salute Mentale 1.859.746,71 2.238.125,33 2.876.209,43 28,5 7,4 Minori Comunità Locale 716.118,43 747.554,63 1.748.712,46 133,3 4,5 Adulti In Difficoltà 1.338.595,00 1.369.230,01 1.524.684,19 11,4 3,9 Tossicodipendenza 427.407,51 426.822,63 446.338,96 4,5 1,2 Famiglie 30.513,12 39.479,44 54.188,46 37,3 0,1 0 57.317,01 4.230,76 -92,6 0 16,7 100 Altri TOTALE 27.861.875,86 33.216.912,35 38.772.146,70 I costi I costi della produzione hanno avuto un aumento del 16,28% passando da € 33.177.208,83 del 2008 a € 38.577.810,56 del 2009. L’aumento riguarda principalmente i costi per il personale che registrano un incremento rispetto all’anno precedente del 16,88%. I costi per servizi sono aumentati del 15,16%. I costi per ammortamenti hanno avuto un incremento del 28,44% passando da € 572.095,78 a € 734.804,98. La differenza tra valore e costi della produzione evidenzia una variazione in aumento del 3,58% rispetto al 2008. Continua l’aumento degli interessi di conto corrente pagati alle banche, principalmente dovuti alla commissione trimestrale richiesta dagli istituti di credito per la concessione di affidamenti. Diminuiscono gli interessi passivi su mutui e finanziamenti a seguito del calo dei tassi che ha caratterizzato il 2009 e a seguito dell’estinzione di alcuni finanziamenti in corso d’anno. Gli interessi verso istituti bancari costituiscono comunque, anche nell’esercizio in esame, la parte maggiore degli oneri finanziari pagati, nonostante il ridimensionamento di quasi 14 punti percentuali della loro incidenza. A seguito dell’accensione di nuovi mutui per investimenti immobiliari ci aspettiamo per il 2010 un ulteriore aumento degli interessi passivi. Per effetto della rivalutazione degli immobili effettuata nell’esercizio 2008 si è deciso nel 2009 di effettuare l’ammortamento oltre che sui fabbricati commerciali (3%) anche sui fabbricati civili (1%). Nel conto economico i costi per ammortamento immobili ammontano a € 259.932,73. Nel corso del 2009 sono stati acquistati due immobili, uno ad uso civile in Strada Riva 17 a Chieri e uno commerciale in Via Pinerolo 19/21 a Torino. Riclassificazione del bilancio Commento in chiave stakeholders Lo stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio “finanziario” confrontato con quello dell’esercizio precedente è il seguente (in Euro): IMPIEGHI Immobilizzazioni immateriali nette 31/12/2009 31/12/2008 Variazione 614.016 410.947 203.069 13.556.720 11.735.761 1.820.959 968.394 893.905 74.489 15.139.130 13.040.613 2.098.517 32.542 32.307 235 22.831.068 17.852.877 4.978.191 Liquidità immediate 953.967 795.711 158.256 Capitale circolante 23.817.577 18.680.895 5.136.682 TOTALE IMPIEGHI 38.956.707 31.721.509 7.235.198 Immobilizzazioni materiali nette Partecipazioni ed altre immobilizzazioni finanziarie Capitale permanente Rimanenze di magazzino + risconti attivi Liquidità differite FONTI 31/12/2009 Patrimonio netto 9.563.206 8.890.630 672.576 Trattamento di fine rapporto lavoro subordinato 2.694.410 2.913.561 -219.151 73.948 1.188 72.760 4.315.158 4.600.261 285.103 Debiti non finanziari Debiti finanziari a m/lungo termine 31/12/2008 Variazione Passività consolidate 7.083.516 7.515.010 -431.494 Debiti verso banche 6.724.780 2.332.544 4.392.236 Debiti verso altri finanziatori (entro 12 mesi) 649.426 403.106 246.320 Debiti verso soci per finanziamenti 3.215.999 2.839.733 376.266 Debiti verso fornitori 3.602.872 3.641.193 -38.321 Altri debiti 8.116.908 6.099.293 2.017.615 Passività correnti 22.309.985 15.315.868 6.994.117 TOTALE FONTI 38.956.707 31.721.509 7.235.198 Il Conto economico riclassificato confrontato con quello dell’esercizio precedente è il seguente (in Euro) 31/12/2009 31/12/2008 Variazione 39.311.636 33.822.304 5.489.332 -10.948.108 -9.593.649 1.354.459 Valore aggiunto 28.363.527 24.228.655 4.134.872 Costo del lavoro -26.894.897 -23.011.464 3.883.433 1.468.630 1.217.191 251.439 -694.805 -522.096 172.709 accantonamenti -40.000 -50.000 -10.000 Risultato Operativo 733.825 645.095 88.730 Proventi extra caratteristici 396.158 433.526 -37.368 1.129.983 1.078.621 51.362 -11.043 -14.205 -3.162 1.118.940 1.064.415 54.525 Oneri finanziari 561.172 593.236 -32.064 Risultato prima delle imposte 557.767 471.180 86.587 Imposte sul reddito 411.427 370.896 40.531 Risultato netto 146.340 100.284 46.056 Ricavi netti Costi esterni Margine Operativo Lordo (EBITDA) Ammortamenti, svalutazioni ed altri Oneri extra caratteristici Risultato Ordinario Componenti straordinarie nette Risultato della gestione produttiva Riclassificazione del conto economico secondo lo schema del Valore Aggiunto Si rinvia al Bilancio Sociale Rendiconto finanziario delle variazioni di liquidità DESCRIZIONE 31/12/08 31/12/09 Gestione reddituale Risultato operativo 645.095 733.825 -370.896 -411.427 Proventi e oneri extra-caratteristici 433.526 396.158 Proventi e oneri straordinari -14.205 -11.043 Oneri finanziari -593.236 -561.172 Variazione Fondo Tfr -175.208 -219.151 (Imposte) Variazione fondo rischi e oneri Variazione crediti verso clienti a breve termine Variazione attività finanziarie e diverse Variazione ratei e risconti attivi Variazione crediti verso clienti a medio e lungo termine -530.329 -131.732 -2.853.863 -4.342.333 111.066 -624.292 11.267 -93.680 Variazione debiti verso fornitori per forniture d'esercizio 598.061 -38.322 Variazione debiti tributari 175.728 212.238 Variazione altre passività a breve termine di natura non finanziaria 760.302 1.733.663 73.593 268.082 -1.729.099 -3.089.186 Variazione di beni materiali e immateriali -4.475.591 -1.942.149 Variazione di immobilizzazioni finanziarie -107.868 -74.489 -4.583.459 -2.016.638 Variazione mutui -546.755 261.427 Variazione altre passività a breve di natura finanziaria -250.398 622.586 170.104 -331.245 Variazione altre passività a m/l termine di natura non finanziaria Variazione ratei e risconti passivi Liquidità generata (utilizzata) dalla gestione reddituale Attività di investimento Liquidità generata (utilizzata) in attività di investimento Attività di finanziamento Variazione altre passività a medio lungo termine di natura finanziaria Variazione capitale soci ordinari 454.861 304.900 Variazione capitale soci sovventori 367.625 253.767 Variazione capitale soci speciali 17.532 542 Variazione capitale soci volontari 1.033 516 3.732.928 -33.490 Variazione capitale soci finanziatori Variazione altre voci del patrimonio netto Liquidità generata (utilizzata) in attività di finanziamento Aumento (diminuzione) della liquidità Cassa e banche attive al netto delle passive - inizio esercizio Cassa e banche attive al netto delle passive - fine esercizio 3.946.930 1.079.003 -2.409.632 -4.018.696 1.696.808 -712.824 -712.824 -4.731.520 Indicatori finanziari Al fine di analizzare la situazione finanziaria al 31/12/2009 e l’andamento della società, verranno utilizzati gli indicatori ritenuti più idonei, basati sui dati desunti dalla contabilità generale. ROE Risultato netto d'esercizio Patrimonio netto 31/12/2008 Valore 31/12/2009 100.284 1% 146.340 8.890.631 Valore 2% Variazione 1% 9.563.204 Il ROE è dato dal rapporto tra utile netto del periodo considerato ed il patrimonio netto del periodo precedente. Esprime la redditività del capitale proprio in termini di utile netto. Cioè quante unità di utile netto produce l'impresa per ogni 100 unità di mezzi propri investiti. E' l'indicatore che più interessa gli azionisti in quanto consente di valutare la redditività del capitale di rischio investito nell'impresa. Un'impresa, per poter attrarre nuovo capitale di rischio, dovrebbe fornire un ROE superiore ai tassi di rendimenti di investimenti alternativi. In ogni caso il ROE di una impresa non dovrebbe mai essere inferiore al tasso garantito per investimenti senza rischio. Al di sotto di tale limite, infatti, non sarebbe remunerato in modo congruo il rischio dei risparmiatori azionisti. Valori di eccellenza possono ritenersi quelli superiori al 5-6%. Indice di liquidità primaria Capitale circolante 31/12/2008 Valore 31/12/2009 Valore 18.680.895 1,21 23.817.577 1,06 Variazione -0,15 Passività a breve 15.315.868 22.309.985 L’indice di liquidità primaria è un rapporto che vede al numeratore la somma tra liquidità immediate e differite (ovvero disponibilità liquide e crediti) e al denominatore le passività correnti (ovvero i debiti e i ratei e risconti esigibili entro l’esercizio successivo). Questo indice esprime la capacità dell’impresa di coprire le uscite a breve termine generate dalle passività correnti con le entrate generate dalle attività correnti. Indice di indebitamento 31/12/2008 Valore 31/12/2009 Valore Capitale di terzi (Totale passivo – Patrimonio netto) 22.830.879 0,72 29.393.503 0,75 Capitale investito (Totale attivo) 31.721.508 Variazione 0,03 38.956.707 L’indice misura la percentuale di partecipazione del capitale di terzi al finanziamento dell’azienda. Il suo valore aumenta proporzionalmente al crescere dell’importanza del capitale di terzi nel totale delle fonti di finanziamento. Capitale proprio Copertura capitale fisso (Patrimonio netto Totale immobilizzazioni 31/12/2008 Valore 31/12/2009 8.890.631 0,68 9.563.204 13.040.613 Valore 0,63 Variazione -0,05 15.139.130 L’indice è dato dal rapporto tra il patrimonio netto (ovvero capitale e utile d’esercizio) e il totale delle immobilizzazioni. In una situazione ideale in cui gli impieghi a medio - lungo ciclo di utilizzo sono finanziati interamente con capitale proprio, l’indice di autocopertura delle immobilizzazioni è uguale a 1. Indice di solvibilita’ a Totale immobilizzazioni medio/lungo Passivita’ a lungo 31/12/2008 Valore 31/12/2009 13.040.613 1,73 15.139.130 7.515.010 Valore 2,13 Variazione 0,40 7.083.516 L’indice è dato dal rapporto tra il totale delle immobilizzazioni e il totale delle passività a mediolungo; se il rapporto e’ maggiore o uguale a 1, l’azienda e’ in grado di garantire il rimborso dei prestiti di lungo periodo tramite lo smobilizzo delle immobilizzazioni possedute. Indice di Capitale proprio + dipendenza prestito da soci da terzi (non Totale debiti – soci) prestiti da soci 31/12/2008 Valore 31/12/2009 11.730.721 0,59 12.842.203 19.990.789 Valore 0,49 Variazione -0,10 26.114.504 L’indice misura la percentuale di capacità dell’azienda di finanziarsi autonomamente. Nel caso particolare della cooperativa i prestiti da soci, pur non essendo capitale proprio in senso stretto ma in quanto provengono da soci-lavoratori, sono inseriti nel capitale proprio e sono tolti dal totale debiti. Valori dell’indice oltre 0,5 indicano una situazione positiva, in cui il ricorso al debito presso soggetti esterni è sotto controllo. Investimenti Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati investimenti in immobilizzazioni per un totale (al lordo degli ammortamenti) di € 2.711.224. Gli investimenti in immobilizzazioni immateriali sono descritti nella seguente tabella DESCRIZIONE Costo Totale Consistenza Acquisizioni Alienazioni storico accantonato 1/01/2009 Eliminazioni giroconti all’1/01/2009 all’1/01/2009 giroconti Ammortamenti dell’anno Consistenza 31/12/2009 Software 73.301 -72.696 605 11.606 0 -1.496 10.715 DIRITTI DI BREVETTO IND.LE 73.301 -72.696 605 11.606 0 -1.496 10.715 349.056 -322.610 26.446 3.297 0 -15.393 14.350 Sp.plur via Mongrando 79.689 -13.602 66.087 0 -3.297 -4.185 58.605 Sp. Plur.via S. Bernardino 12 64.750 -43.133 21.617 4.500 0 -12.176 13.941 Sp.plur Cso Brunelleschi 27.197 -9.110 18.087 0 0 -3.015 15.072 Sp.plur via Sacchi 47 14.355 -14.354 1 0 0 -1 0 Sp.plur cso G. Cesare 94.935 -39.764 55.171 0 0 -18.388 36.783 Sp. Plur viale Stazione 5 10.600 -10.599 1 0 0 -1 0 105.801 -31.825 73.976 2.500 0 -18.712 57.764 Sp Plur Via Siccardi 8.615 -2.870 5.745 0 0 -5.745 0 Sp Plur Via Monte Camino 3.000 -2.000 1.000 0 0 -1.000 0 43.016 -9.515 33.501 1.060 0 -8.008 26.553 Sp.Plur V.Roma 5.950 -1.983 3.967 900 0 -2.410 2.457 Sp.Plur V.Verdi 1.300 -433 867 700 0 -765 802 Sp Plur Cso Belgio 23.300 -3.882 19.418 5.520 0 -4.710 20.228 Sp Plur Vicolo dei Pescatori 3.600 -600 3.000 990 0 -749 3.241 Sp Plur V delle Fornaci 85.000 -4.250 80.750 199.174 0 -10.558 269.366 Sp Plur Via Po 0 0 0 1.940 0 -388 1.552 ALTRE IMM. IMMATERIALI 920.164 -510.530 409.634 220.581 -3.297 -106.204 520.714 TOTALI 993.465 -583.226 410.239 232.187 -3.297 -107.700 531.429 Spese plur diverse Sp.Plur Via Tesso Sp Plur Viale Cavour Gli investimenti in immobilizzazioni materiali sono descritti nella seguente tabella DESCRIZIONE Costo Totale Consistenz Acquisizio Variazione Alienazioni Ammortam Consistenza storico accantonat a ni fondo per Eliminazio enti 31/12/2009 al1/01/2009 o 1/01/2009 amm.to ni dell’anno al1/01/2009 area anni Variazioni precedenti Fabbricati commerciali 7.907.991 -755.085 7.152.906 1.694.917 103.821 -3.500 -226.790 8.721.354 Fabbricati civili 3.913.678 -210.000 3.703.678 136.518 0 0 -33.143 3.807.053 TERRENI E FABBRICATI 11.821.669 -965.085 10.856.584 1.831.435 103.821 -3.500 -259.933 12.528.407 Impianti 67.813 -55.526 12.287 3.475 0 0 -5.254 10.508 0 0 0 0 0 0 0 0 67.813 -55.526 12.287 3.475 0 0 -5.254 10.508 303.855 -219.589 84.266 20.325 0 0 -30.676 73.915 0 0 0 0 0 0 0 0 TOTALE ATTREZZATUR A VARIA 303.855 -219.589 84.266 20.325 0 0 -30.676 73.915 Mobili e arredi 723.207 -341.476 381.731 115.333 0 0 -81.952 415.112 Macchine elettr.uff. 633.163 -521.996 111.167 42.351 0 0 -41.050 112.468 Automezzi 1.130.327 -840.601 289.726 300.569 0 -173.985 416.310 ALTRI BENI MATERIALI 2.486.697 -1.704.073 782.624 458.253 0 0 -296.987 943.890 -2.944.273 11.735.761 2.313.488 103.821 -3.500 -592.850 13.556.720 Macchinari IMPIANTI E MACCHINARI Attrezzature diverse Beni inf. Al milione TOTALI 14.680.034 Gli investimenti in immobilizzazioni finanziarie sono descritti nella seguente tabella DESCRIZIONE Consistenza Acquisizioni Spostamenti 1/01/2009 dalla voce nella voce Alienazioni Diminuzioni Rivalutazion Consistenza i/ 31/12/2009 Svalutazioni Partecipazioni 178.367 95.187 0 0 0 0 273.554 PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE 178.367 95.187 0 0 0 0 273.554 Crediti diversi eurofidi 6.013 362 0 0 0 0 6.375 Crediti da finanziamenti 474.937 70.000 0 0 0 0 544.937 Crediti diversi es. oltre l’anno 11.682 0 0 0 -11.682 0 0 Depositi cauzionali esig. oltre 12 mesi 89.907 0 0 0 -17.941 0 71.966 Caparre su immobili 133.000 0 0 0 -61.438 0 71.562 CREDITI V/ALTRI 234.589 0 0 0 -91.061 0 143.528 TOTALI 893.906 165.549 0 0 -91.061 0 968.394 Le partecipazioni possedute alla data del 31/12/2009 sono: Ente importo Coop. Nuova Socialità Coop. Saval 98.258,51 87.013,40 Consorzio Forcoop CCFS 50.000,00 13.155,31 Banca Etica 7.176,40 Cons. La Valdocco 3.098,74 Coop. Animazione e Territorio 2.504,54 Coop. Pietra Alta Servizi 2.504,54 Consorzio SELF 2.065,83 Cooperativa CPS 1.626,66 Consorzio Quarantacinque 1.589,06 Eurofidi (ex Fidipiemonte) 1.125,82 A4 1.032,91 Unionfidi 774,00 Cons. Cebano-Monregalese 516,45 Impresa a rete 498,65 Progetto So.l.e. (Banca Sella) 258,23 Cons. EuroQualità 103,29 Cooperativa Piprò 103,28 Consorzio Parco Dora 97,00 Eurocons 51,64 Indicatori non finanziari Il Bilancio Sociale prende in considerazione una pluralità di indicatori non finanziari e fornisce molte informazioni, tra cui molte relativa agli occupati e al loro trattamento. Si rimanda a tale documento per gli approfondimenti opportuni. In particolare la Direzione ha definito degli obiettivi per tenere sotto controllo le attività tipiche che rappresentano la realizzazione della nostra mission. Le aree di riferimento degli obiettivi sono l’efficacia della progettazione, la soddisfazione dei portatori d’interesse di primo livello, la partecipazione attiva nelle comunità locale, la formazione e l’efficienza nella gestione delle risorse. Si rimanda pertanto al Bilancio Sociale, in particolare ai paragrafi “Programmazione strategica di medio-lungo termine e politiche di breve termine” e “La realizzazione del patto mutualistico e le performance d’impresa” Informazioni sul personale Il Bilancio Sociale nel paragrafo 3.2. tratta tutte le informazioni relative al personale in modo dettagliato. Sicurezza sul lavoro Gli adempimenti richiesti dalla normativa (D. Lgs. 81/2008) sono rispettati. A seguito dell’entrata in vigore di tale nuova normativa il consiglio di amministrazione ha attivato una commissione in materia di sicurezza con l’obiettivo di un suo pieno recepimento e dell’elaborazione delle procedure che definiscano le modalità di individuazione dei rischi connessi alle attività ed ai luoghi di lavoro. L’intento è quello di certificare entro il 2010 un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro secondo lo standard BS OHSAS 18001: 2007. Nel corso del 2009 si sono definite le procedure base, parte della modulistica ed il Manuale OHSAS. Nel contempo si è provveduto a nominare i Preposti alla sicurezza e a pianificare la formazione obbligatoria, relativa alla squadra di emergenza: addetti antincendio e al primo soccorso. Si è anche pianificata la formazione per i preposti, che si terrà nel mese di settembre 2010, integrata alla presentazione del sistema OH-SAS all’intera organizzazione. Redatto il Documento di Valutazione Rischi Generali DVR, si è cominciato produrre quello specifico di ciascun servizio, a cura degli Addetti Tecnici di Direzione, supportati dai RIO. Nel 2009 abbiamo avuto 73 infortuni, di cui 14 “in itinere” avvenuti cioè durante il percorso dalla propria abitazione alla sede di lavoro o viceversa. 4 infortuni, di cui 1 in itinere, hanno comportato assenze superiori a 40 giorni, condizione alla quale è subordinata la procedibilità di ufficio per il reato di lesioni personali colpose, se dovute al mancato rispetto di norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro. In relazione alle qualifiche professionali dei lavoratori coinvolti negli infortuni, 38 sono O.S.S. (52%), 26 sono educatori (36%), 2 addetti pulizie, 2 operatori socio assistenziali, 1 fisioterapista, 1 assistente all’infanzia, 1 assistente sociale, 1 animatore. I lavori del Consiglio di Amministrazione L’attività collegiale del Consiglio d’Amministrazione si è svolta regolarmente con periodicità settimanale e con costante partecipazione degli amministratori. Il Consiglio d’Amministrazione, anche nel 2009, ha scelto di invitare alle proprie sedute i Consiglieri d’Amministrazione delle cooperative facenti parte del Consorzio La Valdocco che hanno ricambiato l’invito. Il Consiglio allargato a tutte le cooperative ha consentito da un lato la piena consapevolezza dell’appartenenza al Gruppo La Valdocco, dall’altra la possibilità di affrontare tematiche di carattere generale ed di arrivare a sintesi sull’attività di rappresentanza interna ed esterna al movimento cooperativo e sulle linee di sviluppo delle società partecipate (Forcoop Agenzia Formativa, SELF Consorzio Regionale della Cooperazione Sociale e lo stesso Consorzio LA VALDOCCO). Il Consiglio d’Amministrazione, consapevole che tale modalità, per motivi di tempo, non sempre consente un adeguato approfondimento di tematiche più strettamente inerenti l’oggetto sociale proprio della nostra cooperativa, ha deciso di dedicare alcune sedute a temi specifici portati all'ordine del giorno alla presenza dei soli nostri consiglieri. Si è provveduto a valorizzare la delibera sull’accesso alla formazione per gli amministratori, definendo un budget specifico per tali attività. I lavori dell’Assemblea, le attività d’informazione e socialità Nell’anno 2009 si sono svolte tre Assemblee Sociali: data o.d.g. 1. 23/05/2009 09/07/2009 straordinaria 07/11/2009 2. 3. 4. 5. 6. 1. 2. 3. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 4. Esame e approvazione del Bilancio al 31/12/2008, con relativi Nota Integrativa, Relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Bilancio Sociale; lettura della relazione del Collegio Sindacale e della Società di Revisione Compensi agli amministratori per l’esercizio 2009 Nomina rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sul lavoro Numero minimo azioni per ogni tipologia di soci Bilancio di previsione 2009 e relative deliberazioni Varie ed eventuali Emissione strumenti finanziari Modifiche statutarie Varie ed eventuali Analisi bilancio consuntivo primo semestre Rinnovo contrattuale e relative deliberazioni Percorso di definizione candidature per il Rinnovo Cariche Definizione numero minimo di azioni ai sensi dell’art.. 36 dello Statuto Relazione commissione sicurezza sul lavoro (T.U. 81/2008) Trent’anni nel duemiladieci 7. Varie ed eventuali Si sono svolti durante l’anno tre cicli di riunioni sociali (contraddistinti dall’asterisco nella tabella che segue), per un totale di 34 incontri, ed una riunione tenutasi in un unico incontro, in cui si sono affrontati temi di rilievo per la nostra cooperativa: febbraio-marzo* aprile maggio* ottobre/novembre* 1. Situazione economica-finanziaria 2008-2009 2. "Oss operante effettivamente in servizi e strutture socio-sanitarie" 3. Guardare oltre: 2010 trent’anni di Cooperativa Animazione Valdocco 4. Varie ed eventuali Situazione educatori preparazione dell’assemblea ordinaria dei soci del 23 maggio Chivasso: Oltre “Veramente mi chiamo Filippo”: una rete di servizi per disabili e una comunità che accoglie. Pinerolo: la nuova DGR su "riordino delle prestazioni di assistenza tutelare socio-sanitaria". Torino: Servizi per la disabilità: nuovi scenari per l’accreditamento. Ivrea: Verso una rete di sostegno ai minori e alle loro famiglie. Torino: Da “La Palma” a “Perlaluna” passando per il “Cento per centro”: una rete cantierabile? Moncalieri: residenzialità anziani non-autosufficienti: quali prospettive? Torino: Servizi animativo-educativi per minori: quali prospettive? Ronco Biellese: residenzialità anziani non-autosufficienti: quali prospettive? Cuneo: integrazione pubblico-privato nei servizi territoriali socio-assistenziali e socio-sanitari Torino: “Pronto”: oltre la sperimentazione. Borgo Ticino: “Siamo di qui”...da poco tempo: avvio di un lavoro di comunità. Mondovì: 20 anni nel monregalese: temi per eventi sul territorio L’Agenzia d’Informazione, strumento d’informazione ai soci, si è regolarmente pubblicata con 10 edizioni. Dal 31 agosto al 6 settembre 2009 si è svolti in Liguria a Noli il soggiorno estivo per i bambini (e non) dei soci che ha visto la partecipazione di 19 bambini L’anno si è concluso con il tradizionale scambio di auguri per Natale nel tendone della “Scuola di Cirko“ a Grugliasco, una festa rivolta in modo particolare ai più piccoli. La festa ha coinvolto i soci delle cooperative del Consorzio La Valdocco e la Cooperativa La Nuova Cooperativa. Strumenti finanziari (IAS 32) e collegati rischi finanziari Il capitale sociale dei soci è stato sottoscritto per € 3.964.978 e versato per € 3.796.258. Il valore di ogni azione è pari a € 25,82. Nel 2007 il Consiglio di Amministrazione ha messo a punto una nuova operazione, tesa a promuovere l’acquisto di azioni di socio sovventore da parte dei soci lavoratori: l’operazione “Da sotto a sopra”. In data 04.06.2007 il Consiglio ha introdotto la possibilità da parte del socio lavoratore di chiedere l’anticipo del proprio TFR maturato fino al 31.12.2006 per utilizzarlo per l’acquisto di azioni di socio sovventore. L’obiettivo è quello di rendere più solida la struttura finanziaria della cooperativa incrementando il proprio capitale sociale. L’operazione “sotto sopra” trasforma le risorse legate al TFR trasferendole da debito nei confronti dei soci lavoratori a capitale sociale dei soci lavoratori stessi. Per il 2009 i risultati della campagna sono i seguenti: 32 soci hanno acquistato 7.400 azioni di socio sovventore, per un valore complessivo di € 191.070,00. In totale, fino ad oggi, il valore complessivo della sottoscrizione è di € 563.289,12. La tabella che segue espone i dati al 31/12 dell’anno indicato, relativi all’importo totale delle azioni versate dai soci sovventori e alla percentuale di copertura del Fondo per lo sviluppo. Nell’esercizio in esame il valore totale delle azioni di socio sovventore si è incrementato del 26% rispetto all’anno precedente. esercizio 2009 2008 2007 Tot. valore azioni vendute € 1.232.758 € 978.990 € 611.365 Importo totale del Fondo € 2.000.000,00 € 2.000.000,00 € 774.685,35 % copertura Fondo 61,64% 48,95% 78,91% Nel gennaio 2010 la Cooperativa ha inoltre richiesto un intervento di Coopfond in qualità di socio finanziatore a seguito dell’acquisizione dell’immobile di Via Pinerolo. Coopfond, nell’ambito dei propri scopi istituzionali di promozione e sviluppo della cooperazione, intende aderire alla richiesta di intervento nella forma della partecipazione nel capitale della Cooperativa per un congruo numero di anni per un importo pari a € 650.000,00. Questa sottoscrizione farà registrare un significativo aumento del capitale sociale e conseguente miglioramento degli indici patrimoniali. Tali operazioni denotano la fiducia che i soci prestatori, sovventori e finanziatori hanno nel progetto sociale investendo nel capitale di rischio o accantonando i propri risparmi in cooperativa, consentendo alla società di reperire liquidità migliorando contestualmente il proprio rating per migliorare le condizioni di accesso al credito. Garanzie rilasciate ed ottenute La Cooperativa ha rilasciato fideiussione a favore di terzi per l’importo complessivo di € 1.210.700. Queste sono una fidejussione dell’importo di € 200.000, rilasciata a Banca Etica a favore della Cooperativa Saval, una fidejussione dell’importo di € 1.000.000 rilasciata a favore del Consorzio Forcoop e due fideiussioni dell’importo totale di € 10.700 (prestate al locatario per affitti) rilasciate dall’Unicredit. Le garanzie reali prestate sono costituite da ipoteche a fronte di mutui e sono dettagliatamente descritte nella seguente tabella: Ipoteca immobile corso Racconigi Torino Ipoteca immobile via Monte Camino Candelo Ipoteca immobile via Tasca Torino Ipoteca immobile Via Treviso Torino Ipoteca immobile Via Po Chivasso Ipoteca immobile Via Cuorgne’ Torino 3.200.000 1.240.000 900.000 534.000 490.000 750.000 Le garanzie ricevute da terzi a favore di terzi riguardano le fidejussioni assicurative richieste dagli enti pubblici a fronte di affidamenti di servizi per un totale di € 4.344.368, le fidejussioni concesse da consorzi di garanzia a fronte di finanziamenti per un totale di € 316.812 e le fidejussioni concesse dagli amministratori a garanzia di affidamenti bancari per un totale di € 3.825.420. Sistema di Gestione per la Qualità Quest’anno, la nostra cooperativa ha adeguato il sistema Qualità alla norma ISO 9001:2008, che ricalca in gran parte la precedente versione. È terminata anche la formazione di 9 auditor interni, ai quali sono affidate le verifiche ispettive, definite nel piano annuale degli audit. Grazie a questa implementazione è stato possibile effettuare 40 audit, che rappresentano un campione significativo di verifica di conformità del sistema ( 20% delle uds). Le risorse dell’ufficio nel 2009 sono state aumentate nella misura di 2 addetti part time. 3. Descrizione dei rischi e delle incertezze (art. 2428 comma 2 punto 8 bis del CC) La nostra cooperativa, lavorando prevalentemente con enti pubblici, è modestamente esposta a rischi “di mercato”. Questi sono sostanzialmente riconducibili alla mancata saturazione dei posti disponibili dei servizi residenziali e semiresidenziali che gestiamo. Particolarmente esposti sono i servizi residenziali per minori e i servizi per l’infanzia. Analisi e valutazioni sono trimestralmente effettuate dalla Direzione caso per caso, attraverso gli strumenti di Controllo di Gestione adottati. I rischi di credito sono presenti principalmente nei confronti del Comune di Torino, con il quale stiamo procedendo ad un difficoltoso recupero. Il Fondo Svalutazioni Crediti è comunque capiente per la copertura del rischio. Si rileva, invece, una situazione di incertezza rispetto ai tempi di incasso dei crediti verso clienti, la cui rotazione si assesta, nel 2009, in circa 167 giorni. Secondo le nostre stime, la cooperativa è attualmente in grado di operare con il livello di finanziamenti in essere. Con riferimento al contenzioso per recupero crediti, l’organo amministrativo segnala che non si sono verificati aggravamenti di rilievo nel 2009, rispetto all’esercizio precedente. 4. Rapporti societari La cooperativa non detiene rapporti di controllo e collegamento, non possiede, direttamente o per il tramite di società fiduciaria o per interposta persona, azioni proprie né azioni o quote di società controllanti. La cooperativa non ha acquistato né alienato nel corso dell’esercizio, direttamente o per il tramite di società fiduciaria o per interposta persona, azioni proprie né azioni o quote di società controllanti. 5. Fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio (OIC 29) Non ci sono fatti che, successivamente alla chiusura, modificano le condizioni esistenti alla chiusura del bilancio. Ad oggi è invariata la situazione tariffaria relativa ai servizi in accreditamento. La giunta regionale uscente, competente in materia, ha deliberato una revisione tariffaria a partire dal giugno 2010, ma solo per servizi rivolti ad anziani e minori, lasciando in sospeso l’area della disabilità. Confidiamo nella ripresa urgente del dialogo con la nuova giunta regionale per perfezionare il lavoro di revisione delle tariffe e il vuoto normativo relativo ai servizi della disabilità Dal punto di vista gestionale si segnala la chiusura della Comunità Alloggio per minori di Candelo nel mese di marzo per persistente mancata saturazione dei posti disponibili. Ci sembra opportuno segnalare il fatto che il bilancio in esame vede già imputato il contributo di 100.000,00 € collegato alla domanda che abbiamo presentato alla regione Piemonte ai sensi della LR 23/2004. La presentazione della domanda è stata possibile a fronte dell’aumento di capitale di € 272.882,50 deliberato dall’assemblea dei soci a luglio 2009 e finalizzato all’acquisto dell’immobile di V. Pinerolo a Torino, avvenuto a dicembre 2009. La Regione ha accolto la domanda comunicandolo formalmente a febbraio 2010, il che ci ha permesso di registrare tale contributo già sul bilancio in esame, essendo collegato ad un aumento di capitale e ad investimenti avvenuti nel corso dello stesso 2009. 6. Evoluzione prevedibile della gestione Previsioni economiche/gestionali/strutturali rispetto all’esercizio in corso. Il bilancio di previsione 2010 evidenzia possibili criticità in considerazione dell’impatto sull’esercizio in corso della terza trance di aumento contrattuale delle retribuzioni, di altri oneri collegati alla parte normativa del CCNL scaduto il 31/12/2009, di altri eventuali oneri derivanti dal rinnovo contrattuale e dell’incertezza sugli esiti delle revisioni prezzo, ove ottenibili. 7. Elenco delle sedi secondarie della società Il Bilancio Sociale elenca in modo dettagliato nel paragrafo 1.4. le sedi secondarie della cooperativa. 8. Norme di sicurezza nei trattamenti dei dati personali Per quanto riguarda i trattamenti dati personali, la nostra cooperativa affida quelli collegati ai servizi amministrativi (soci, personale, clienti e fornitori) al Consorzio La Valdocco. Dal Consorzio riceviamo anche l'assistenza sulla rete informatica, sulla quale il D.Lgsv 196/2003 (codice privacy), impone specifiche misure di sicurezza. Il Consorzio ha provveduto all’aggiornamento del Documento Programmatico della Sicurezza per l’anno 2010. Per quanto riguarda invece il Documento Programmatico relativo ai trattamenti dati personali gestiti in autonomia dalla nostra Cooperativa, esso è stato sottoposto a riesame dal Responsabile del Trattamento, Dott.ssa Anna Actis Grosso. 9. Risultato di esercizio Sottoponiamo alla vostra approvazione il Bilancio, la Nota integrativa e la presente Relazione sulla gestione con il Bilancio Sociale, unitamente alla proposta di ripartizione dell’Utile d’Esercizio (€ 146.340,30) proposta che passiamo ad illustrarvi: DESTINAZIONI OBBLIGATORIE PER LEGGE FONDO MUTUALISTICO RISERVA LEGALE EVENTUALE DESTINAZIONE OBBLIGATORIA DA STATUTO REMUNERAZIONE AZIONI STRUMENTI FINANZIARI DESTINAZIONI DISCREZIONALI RISTORNO AUMENTO GRATUITO DEL CAPITALE REMUNERAZIONE AZIONI ORDINARIE RISERVA DIVISIBILE STRUMENTI FINANZIARI RISERVA INDIVISIBILE L. 904/77 % 3% 30% importo 4.390,21 43.902,09 83.927,16 14.120,84 TOTALE Torino, 31.03.2010 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Paolo Petrucci Relazione del Collegio Sindacale esercente attività di controllo contabile Sul bilancio al 31/12/2009 Parte prima Relazione ai sensi dell’art. 2409-ter, primo comma, lettera c) del Codice Civile 1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Cooperativa Sociale Animazione Valdocco S.c.s. ONLUS chiuso al 31/12/2009. La responsabilità della redazione del bilancio compete all’organo amministrativo della società cooperativa. E' nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile. 2. La funzione di controllo contabile ex art. 2409 bis C.C. ci è stata attribuita in data 13 maggio 2007 con apposita delibera dell'assemblea. 3. Il nostro esame è stato condotto secondo gli statuiti principi per la revisione contabile. In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d'esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l'esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell'adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l'espressione del nostro giudizio professionale. A nostro giudizio, il sopramenzionato bilancio è redatto nel suo complesso con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società cooperativa per l’esercizio chiuso al 31/12/2009, in conformità alle norme che disciplinano il bilancio d’esercizio. In conformità a quanto richiesto dalla legge, abbiamo verificato la coerenza delle informazioni fornite nella relazione sulla gestione con il bilancio d'esercizio. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d'esercizio e con le norme che ne regolano la formazione. Parte seconda Relazione ai sensi dell’art. 2429 del Codice Civile Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 la nostra attività è stata ispirata alle Norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e Ragionieri. In particolare: - Abbiamo vigilato sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di una corretta amministrazione. - Abbiamo partecipato alle assemblee dei soci ed alle riunioni del Consiglio di Amministrazione avvenute nel corso del 2009. Le predette riunioni si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento e possiamo ritenere che le azioni deliberate sono conformi alla legge ed allo statuto sociale. - Abbiamo ottenuto dagli Amministratori, sia durante le riunioni svolte, sia nell'ambito della nostra periodica attività di controllo, le informazioni sul generale andamento della gestione e sulla prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro caratteristiche, effettuate dalla società, e ciò ai sensi dell'art. 2381 - comma 5 - del c.c. - Il Collegio Sindacale ha svolto presso la società le verifiche periodiche oltre a quelle specificatamente convocate per l'esame della bozza del bilancio e per la sua revisione. − Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo e gestionale della società, anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili di funzioni. Nel corso delle verifiche effettuate abbiamo costatato che il percorso, voluto e monitorato dal Collegio Sindacale, e condiviso dalla Società di Revisione, teso ad organizzare ed implementare le procedure di controllo di gestione e di adeguare la struttura amministrativa alla complessità ed alla dimensione aziendale, è stato pressocchè raggiunto. Si ringraziano pertanto la Direzione e gli uffici contabili ed amministrativi per la collaborazione prestata. - Non sono pervenute denunce ex art. 2408 c.c. - Abbiamo esaminato il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 in merito al quale riferiamo quanto segue: 1. Essendo a noi demandato anche il controllo analitico di merito sul contenuto del bilancio, abbiamo reso la relazione contenente il giudizio sul bilancio nella prima parte della nostra relazione; 2. In ogni caso, abbiamo vigilato sull'impostazione generale dello stesso, sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura ed al tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire; il bilancio è costituito, come previsto dall'art. 2423 del c.c., dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa, nonché accompagnato dalla Relazione sulla Gestione di cui all'art. 2428 c.c. Sono stati rispettati gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico previsti dagli artt. 2424 bis e 2425 bis. Del c.c. e i criteri di valutazione previsti dall'art. 2426. I criteri di formazione del bilancio non si discostano dai medesimi utilizzati nella formazione del precedente, chiuso al 31 dicembre 2008. Per quanto a nostra conoscenza, gli Amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell'art. 2423, comma quattro, del c.c. Lo stato patrimoniale si riassume nei seguenti valori: Attività Passività Patrimonio netto (escluso l’utile dell’esercizio) Euro Euro Euro Utile (perdita) dell'esercizio Euro Conti, impegni, rischi e altri conti d'ordine Euro 38.956.707 29.393.503 9.416.864 146.340 -8.324.700 Il conto economico presenta, in sintesi, i seguenti valori: Valore della produzione (ricavi non finanziari) Costi della produzione (costi non finanziari) Differenza Euro Euro Euro 39.648.347 (38.577.810) 1.070.537 Proventi e oneri finanziari Rettifiche di valore di attività finanziarie Proventi e oneri straordinari Risultato prima delle imposte Euro Euro Euro Euro (501.726) (11.044) 557.767 Imposte sul reddito Utile (Perdita) dell’esercizio Euro Euro (411.427) 146.340 3. Nella Relazione sulla Gestione e nella Nota Integrativa sono stati correttamente indicati i valori positivi e negativi che hanno influenzato il risultato di esercizio, le modalità con cui sono state effettuate le scelte gestionali e le prospettive per il 2010. 4. Abbiamo verificato l'osservanza delle norme di legge inerenti alla predisposizione della relazione degli amministratori. Nell'attività di verifica della gestione amministrativa della Vostra Cooperativa, il Collegio Sindacale ha potuto positivamente constatare il concreto rispetto della previsione contenuta nell'art. 2545 c.c. circa la conformità dei criteri seguiti dagli amministratori nella gestione sociale per il perseguimento dello scopo mutualistico, anche in relazione a quanto previsto dallo Statuto sociale. 5. Il Collegio attesta che, avvalendosi della facoltà prevista dal d.l. 185/2008, convertito nella Legge 2/2009, ha rivalutato i beni immobili strumentali di proprietà per un ammontare complessivo pari ad € 3.934.270. Il saldo attivo risultante dalla rivalutazione è accantonato a “Riserva di rivalutazione D.L. 185/2008”. La rivalutazione è stata eseguita applicando il metodo del “costo storico” , che prevede l’incremento del valore storico e lascia inalterato il relativo fondo di ammortamento. I maggiori valori attribuiti ai beni rivalutati sono stati determinati utilizzando il valore di mercato al 31/12/2008 risultante da apposita perizia svolta da professionista abilitato e prudenzialmente ridotti del 20% per decisione del consiglio di amministrazione. A seguito della modifica introdotta dall’art. 36 comma 7 del D.L. n. 223/2006 riguardante la indeducibilità della quota di ammortamento relativa ai terreni sui quali insistono i fabbricati ed il conseguente obbligo di scorporare fiscalmente il costo dell’area sottostante, si e’ deciso di procedere anche allo scorporo di tutte le aree relative agli immobili civili e commerciali con una percentuale del 20% applicata al valore di acquisto dell’immobile. Ne consegue la variazione civilistica dell’originario processo di ammortamento che risulta ora calcolato sul costo storico dell’immobile scorporato dell’area e comprensivo degli incrementi e delle rivalutazioni. In ossequio a quanto previsto dal principio contabile OIC 29, gli ammortamenti pregressi attribuibili ai terreni ed ammontanti ad € 103.821 sono stati imputati al conto economico iscrivendo una sopravvenienza attiva. 6. Con riferimento all'art. 2513 del c.c. circa la documentazione della condizione di prevalenza, la Vostra cooperativa, in quanto cooperativa sociale, non è soggetta a tale obbligo ai sensi dell'art. 111-septies delle norma di attuazione del codice civile. Ciononostante, nella Nota Integrativa è stata documentata tale condizione nel rispetto del Vs. Statuto sociale. 7. Abbiamo verificato il rispetto dei limiti previsti dall'art. 2 delle Legge 30 novembre 1991 n. 381, (limitazioni nel numero dei soci volontari) ed il rispetto di quanto stabilito dall’art. della Legge 59/92: nella gestione sociale della vostra Cooperativa sono stati effettivamente adottati criteri atti al conseguimento dello scopo sociale, in conformità con il carattere cooperativa della società. 8. Abbiamo infine verificato il rispetto delle procedure previste dal Testo Unico in materia bancaria e creditizia (D. Lgs. 385/93) limitatamente alla raccolta di prestiti dai soci, ed il rispetto delle condizioni e dei limiti di legge. In conformità a quanto richiesto dalla legge, abbiamo verificato la coerenza delle informazioni fornite nella relazione sulla gestione con il bilancio d'esercizio. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d'esercizio e con le norme che ne regolano la formazione. Per quanto precede, il Collegio Sindacale non rileva motivi ostativi all’approvazione del bilancio di esercizio al 31/12/2009, né ha obiezioni da formulare in merito alla proposta di deliberazione presentata dal Consiglio di Amministrazione per la destinazione dell’utile di esercizio. Il Collegio Sindacale Gabriella Geromin - Presidente_____________________________________ Paola Scaffidi Domianello - Sindaco effettivo_______________________________ Maurizio Cisi Torino, 27 aprile 2010 - Sindaco effettivo_______________________________ BILANCIO SOCIALE INDICE 1. IDENTITA’ SOCIALE ............................................................................................. 56 Attività sociali ................................................................................................................. 56 1.1. Valore della produzione...................................................................................................................................56 1.1.1. 1.1.2. Valore totale della produzione .............................................................................................................................56 Valore della produzione dell’attività tipica............................................................................................................57 Dati sui servizi (uds).........................................................................................................................................59 Quadro sinottico nell’anno in esame: ricavi, n° servizi, n° occupati..........................................................68 Comunicazione esterna...................................................................................................................................69 1.2. 1.3. 1.4. Assetto istituzionale e struttura di governance............................................................... 69 1.5. 1.6. 1.7. Dati societari .....................................................................................................................................................69 La struttura organizzativa ................................................................................................................................70 Gli organi collegiali ...........................................................................................................................................75 1.7.1. 1.7.2. 1.7.3. Consiglio di Amministrazione ..............................................................................................................................75 Collegio Sindacale...............................................................................................................................................78 Assemblea...........................................................................................................................................................78 Altre forme di informazione, partecipazione sociale o di promozione ......................................................81 Riunioni sociali ....................................................................................................................................................81 Bollettino interno..................................................................................................................................................82 Iniziative sociali ludico-aggregative, o di promozione ..........................................................................................83 1.8. 1.8.1. 1.8.2. 1.8.3. Valori e missione sociale ............................................................................................... 83 1.9. 1.10. 1.11. Codice Etico di riferimento, Carta Etica interna, Dichiarazione di missione sociale .............................83 Oggetto sociale .................................................................................................................................................84 Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001 ................................................................................85 Programmazione strategica di medio-lungo termine e politiche di breve termine .......... 90 2. VALORE AGGIUNTO ............................................................................................ 94 Costruzione e distribuzione del valore aggiunto (capacità di produrre ricchezza) ......... 94 3. RELAZIONE SOCIALE .......................................................................................... 99 Identificazione degli stakeholders .................................................................................. 99 Relazioni e politiche in essere con ciascuna categoria di stakeholders ....................... 101 3.1. 3.1.1. 3.1.2. 3.1.3. 3.1.4. 3.1.5. 3.1.6. 3.2. 3.2.1. 3.2.2. 3.2.3. 3.2.4. 3.2.5. 3.2.6. 3.2.7. 3.3. 3.3.1. 3.3.2. Soci...................................................................................................................................................................101 Tipologie di soci al 31/12 dell’anno....................................................................................................................101 L’iter di accoglienza del nuovo socio .................................................................................................................103 Anzianità e appartenenza sociale alla cooperativa............................................................................................105 Distribuzione dei soci per fasce d’età nell’anno in esame .................................................................................105 I Regolamenti Interni che disciplinano specifici aspetti del rapporto sociale......................................................105 Dai dati del bilancio economico .........................................................................................................................105 Occupati...........................................................................................................................................................108 Personale in forza al 31/12 dell’anno ................................................................................................................109 Numero occupati calcolati in ULA......................................................................................................................110 Dati relativi alla totalità degli occupati................................................................................................................110 Dati relativi agli occupati con rapporto di lavoro inquadrato come subordinato .................................................115 Dati relativi agli occupati con rapporto di lavoro diverso da quello subordinato.................................................121 Formazione .......................................................................................................................................................121 Politiche di conciliazione....................................................................................................................................128 Utenza: dati dai servizi ..................................................................................................................................129 Dati sull’utenza del servizio ...............................................................................................................................130 Coinvolgimento dell’utenza del servizio.............................................................................................................134 3.3.3. 3.3.4. 3.3.5. 3.3.6. 3.4. 3.5. 3.6. 3.6.1. 3.6.2. 3.6.3. 3.7. 3.8. 3.8.1. 3.8.2. 3.8.3. 3.8.4. 3.8.5. 3.8.6. 3.8.7. Soddisfazione dell’utenza del servizio ...............................................................................................................135 Azioni di comunicazione dell’uds: proprie ed in collaborazione .........................................................................136 Integrazione con la Pubblica Amministrazione e rapporti con le organizzazioni dell’utenza..............................137 Supervisione e consulenze alle équipes............................................................................................................139 Tirocinanti ........................................................................................................................................................140 Fornitori, Servizio civile, volontari ................................................................................................................141 Finanziatori esterni .........................................................................................................................................142 Rapporti con gli Istituti di Credito.......................................................................................................................142 Rapporti con gli Investitori Istituzionali...............................................................................................................142 Dai dati del bilancio economico .........................................................................................................................142 Partner .............................................................................................................................................................143 Pubblica Amministrazione.............................................................................................................................147 La soddisfazione del cliente-committente..........................................................................................................147 Partecipazione a gare d’appalto ........................................................................................................................149 La nostra partecipazione ai lavori per la definizione dei Piani di Zona ..............................................................150 Continuità affidamenti........................................................................................................................................151 Contributi erogati alla nostra cooperativa ..........................................................................................................152 Tempi di pagamento da parte delle nostre committenze ...................................................................................153 Imposte pagate dalla nostra cooperativa...........................................................................................................153 La realizzazione del patto mutualistico e le performance d’impresa ............................ 154 3.9. 3.10. La mutualità interna .......................................................................................................................................155 La mutualità esterna ......................................................................................................................................157 1. IDENTITA’ SOCIALE Attività sociali Secondo lo Statuto, art. 4, la Cooperativa ha per oggetto: a) servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi, anche a carattere residenziale rivolti a cittadini svantaggiati; compresa la promozione e gestione di corsi di formazione volti alla qualificazione umana, culturale e professionale degli stessi soggetti svantaggiati; b) servizi culturali, ricreativi, turistici, mutualistici e sportivi, a valenza sociale; c) l'informazione culturale finalizzata alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui temi della condizione giovanile, del disagio, della devianza e di ogni forma di emarginazione e delle politiche sociali, ai fini di una incisiva opera educativa e di prevenzione che coinvolga l’intera comunità; d) nell’ambito delle attività di cui ai precedenti punti la cooperativa potrà curare la gestione di servizi e strutture di ritrovo e ristorazione (bar, ristoranti, mense, circoli, ecc.), di ricezione (campeggi, ostelli, aziende agrituristiche, ecc.); e) trasporto persone; f) attività di comunicazione di tipo librario, editoriale, musicale, teatrale, grafica e fotografica, cinematografico, radiotelevisivo, informatico, in relazione alle tematiche dell’oggetto sociale: problematiche professionali degli operatori e dei servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi, nonché le problematiche del disagio sociale; g) la cooperativa potrà promuovere e gestire corsi di formazione volti alla qualificazione umana, culturale e professionale di soggetti svantaggiati e servizi professionali finalizzati all’inserimento lavorativo degli stessi. Le attività di cui sopra saranno svolte nel rispetto delle vigenti norme in materia di esercizio di professioni riservate per il cui esercizio è richiesta l’iscrizione in appositi albi o elenchi. Per il conseguimento dell'oggetto sociale, la cooperativa potrà esercitare tutte le attività di interesse comune o utili per il raggiungimento degli scopi sociali, nelle forme e nei modi che si riveleranno di volta in volta più convenienti ed opportuni, e partecipare a gare di appalto di Enti pubblici e privati. (…) 1.1. Valore della produzione I dati riportati nel presente paragrafo sono forniti dall’ufficio contabile e finanziario. 1.1.1. Valore totale della produzione (è il valore della produzione risultante dal bilancio economico alla voce 3 A) Valore totale della produzione negli ultimi 5 esercizi e variazioni percentuali 2005 23.342.513,74 % variaz. % variaz. %variaz 2006 2007 2008 05⇒06 06⇒07 07⇒08 12,02% 26.148.441,07 10,58% 28.916.185,30 18,31% 34.210.775,59 %variaz 08⇒09 15,89% 2009 39.648.346,59 andamento valore della produzione 2005-2009 45.000.000 39.648.347,00 40.000.000 35.000.000 34.210.775,00 30.000.000 26.148.441,07 28.916.185,30 25.000.000 20.000.000 23.342.513,74 2005 2006 2007 2008 2009 L’andamento dei ricavi nel triennio precedente all’esercizio in esame (anni 2006-2008) ha registrato una media mobile pari ad € 29.758.467,12. La variazione percentuale registrata nel 2009 rispetto alla media mobile del triennio precedente registra un aumento del 33,23%. 1.1.2. Valore della produzione dell’attività tipica (esclusi i contributi in conto esercizio non riferiti a servizi) Il valore della produzione derivante dall’attività tipica è legato alla gestione di attività previste dalla legge 381/91 per la tipologia A di cooperativa sociale: la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi, pari ad € 38.772.146,70. Tale valore costituisce il 97,64% del totale del valore della produzione (nel rispetto di quanto stabilito dal Decreto del Ministero della Solidarietà Sociale del 24 gennaio 2008) e si compone nell’esercizio in esame di: € 34.952.535,42 relativi ad Enti Pubblici, pari al 90,1% € 2.063.757,80 relativi a persone fisiche, pari al 5,3% € 1.755.853,48 relativi a privati persone giuridiche (Congregazioni Religiose, altre cooperative), pari al 4,5%. Nel 2009 rispetto al 2008, l’aumento del valore della produzione legato all’attività tipica è stato del 16,72%. Negli ultimi tre esercizi: %variaz. %variaz 2007 2008 2009 07⇒08 08⇒09 andamento del valore della produzione 27.861.876 +19,22% 33.216.912 +16,72% 38.772.146 dell’attività tipica Ci interessa anche verificare il consolidamento dei ricavi legati a servizi in continuità, a servizi cioè che non siano di nuovo affidamento nell’anno. Abbiamo individuato un indice per misurare tale consolidamento e abbiamo definito un obiettivo in relazione a tale indice: che “almeno il 90% dei ricavi complessivi dell’attività tipica sia costituito da servizi già gestiti negli anni precedenti”. L’indice è calcolato nel seguente modo: valore complessivo dell’attività tipica valore prodotto da uds avviate dell’anno in esame nell’anno in esame ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------il valore complessivo dell’attività tipica dell’anno precedente X 100 Nel 2009 l’indice è del 111,45%, confermando ampiamente il raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Si può aggiungere la considerazione che nel 2009 il valore della produzione dei servizi già gestiti nel 2008 ha superato il valore prodotto nello stesso 2008. L’indice è stato ottenuto con i seguenti valori: € 38.772.146,70 - € 1.750.925,69 ----------------------------------------------------------------€ 33.216.912,35 X 100 = 111,45% La tabella che segue raffronta i valori degli indici degli ultimi 3 esercizi: valore della produzione di servizi in continuità 2007 2008 2009 96,27% 114,16% 111,45% Valore della produzione dell’attività tipica per Province La tabella che segue aggrega il valore della produzione per province. Data l’esiguità del VdP relativo a province situate al di fuori della Regione Piemonte, continuiamo a considerare regionale il nostro ambito di attività. Le province sono esposte in ordine di grandezza in relazione al VdP registrato nell’anno in esame. Province 2007 2008 2009 variazione % dal 2008 al 2009 % per il 2009 della singola provincia sul totale del valore produzione Torino 22.868.271,98 26.853.208,18 30.719.905,99 14,4 79,23 Cuneo 3.485.316,53 4.397.051,33 5.008.984,09 13,9 12,92 Biella 1.003.751,88 1.554.592,24 2.312.772,89 48,8 5,97 Asti 347.840,72 172.849,65 331.703,22 91,9 0,86 Novara 62.170,09 128.091,34 247.637,94 93,3 0,64 Vercelli 91.008,00 106.376,04 144.091,30 35,5 0,37 Savona 0 3.076,91 4.230,76 37,5 0,01 Napoli 1.666,66 1.666,66 1.666,66 0,0 0,00 Imperia 600 0 1.153,85 - 0,00 1.250,00 0 0 - 0,00 16,7 100 Roma TOTALE 27.861.875,86 33.216.912,35 38.772.146,70 Valore della produzione dell’attività tipica per tipologie di utenza La tabella che segue aggrega il valore della produzione per tipologia di utenza, elencandole nell’ordine dato dalla grandezza del valore stesso registrata nell’anno in esame. Tipologia di utenza 2007 2008 2009 variazione % dal 2008 al 2009 % per il 2009 della singola tipologia di utenza sul totale del valore produzione 32,4 Disabili 10.104.274,37 11.548.303,03 12.548.099,27 8,7 Anziani 7.825.285,79 10.249.982,10 12.779.830,64 24,7 33 *1 5.559.934,93 6.540.098,17 6.789.852,53 3,8 17,5 Salute Mentale 1.859.746,71 2.238.125,33 2.876.209,43 28,5 7,4 Adulti In Difficoltà 1.338.595,00 1.369.230,01 1.524.684,19 11,4 3,9 Comunità Locale 716.118,43 747.554,63 1.748.712,46 133,9 4,5 Tossicodipendenza 427.407,51 426.822,63 446.338,96 4,6 1,2 Famiglie 30.513,12 39.479,44 54.188,46 37,3 0,1 0 57.317,01 4.230,76 -92,6 - 16,7 100 Minori Altri TOTALE 27.861.875,86 33.216.912,35 38.772.146,70 Valore della produzione dell’attività tipica per tipologie di servizio La tabella che segue raffronta il valore della produzione dell’attività tipica degli ultimi tre esercizi, scorporato per aree e tipologie di servizi: i ricavi sono cioè dettagliati secondo l’organizzazione della nostra rete di servizi: 1. 2. 3. tre aree: Socio sanitaria ed educativa - Animazione - Lavoro le diverse tipologie di utenza quattro ambiti di servizi all’interno dell’area socio sanitaria ed educativa: territoriali, domiciliari, semiresidenziali e residenziali. I valori della tabella sono ordinati per grandezza decrescente all’interno delle singole aree e ambiti, in relazione al valore dell’anno in esame. Raffronto dei valori 2008 e 2009 delle aree: nel 2009 l’area socio sanitaria ed educativa registra un aumento del 17,1%, quella dell’animazione del 31,7%, mentre l’area lavoro ha una diminuzione del 39,8%. Composizione interna dell’area socio sanitaria ed educativa: all’interno dell’area socio sanitaria ed educativa i ricavi maggiori si confermano essere i servizi residenziali, pari al 34,9% del totale; seguono i territoriali con il 23,9%, quelli semiresidenziali con il 18,8%, ed infine i domiciliari con il 18,4%. Raffronto dei valori 2008 e 2009 all’interno delle aree: Nell’area socio sanitaria ed educativa i servizi domiciliari hanno registrato l’aumento maggiore, pari al 21,3%, i territoriali del 18,5%, i residenziali del 15%, i semiresidenziali del 15,1%. Più in specifico, rispetto al 2008 si registrano all’interno dell’area socio sanitaria ed educativa i seguenti aumenti rilevanti: ⇒ aumenti superiori ad 1 ml di €: i servizi residenziali rivolti ad anziani, per € 1.475.869,66 (31,7%) i servizi domiciliari rivolti ad anziani, per € 1.048.763,69 (22,2%) ⇒ aumenti superiori a 500.000,00 €: i servizi territoriali rivolti alle comunità locali, per € 712.839,23 (186,8%) i servizi semiresidenziali per disabili, per € 567.643,76 (18,1%) Nell’area animazione la variazione più rilevante rispetto al 2008 è legata ai servizi rivolti alla comunità locale, con un aumento del 174,7%. Nell’area lavoro si evidenzia, al contrario, una diminuzione del 78,4% dei servizi rivolti alla comunità locale. % per il 2009 della singola tipologia di variazione in variazione servizio sul euro dal 2008 % dal 2008 totale valore al 2009 al 2009 produzione Settori e aree di attività AREA SOCIO SANIT. EDUC. 2007 2008 2009 % per il 2009 della singola tipologia di servizio sul totale valore produzione 26.867.940,94 31.798.604,68 37.228.337,54 5.429.732,86 17,1 96,02 Servizi Territoriali 6.717.866,29 7.821.130,70 9.269.128,18 1.447.997,48 18,5 23,9 23,5 Disabili 3.102.340,54 3.713.005,68 226.636,70 6,1 10,2 11,2 Minori *1 3.939.642,38 95,73 2.401.172,74 2.907.060,25 3.208.480,18 301.419,93 10,4 8,3 8,8 Comunità locale 456.779,99 381.608,33 1.094.447,56 712.839,23 186,8 2,8 1,1 Adulti in difficoltà 271.137,83 295.325,23 494.220,58 198.895,35 67,3 1,3 0,9 Salute Mentale Tossicodipendenza Famiglie 323.890,76 356.649,11 381.423,18 24.774,07 6,9 1,0 1,1 148.398,87 133.885,80 118.106,30 -15.779,50 -11,8 0,3 0,4 1.602,56 17.628,20 18.806,40 1.178,20 6,7 0,0 0,1 Anziani 12.543,00 15.968,10 Servizi Domiciliari 4.209.801,42 5.868.649,91 Anziani 3.396.446,14 4.717.153,93 14.001,60 -1.966,50 -12,3 0,0 0,0 1.252.026,33 21,3 18,4 17,7 5.765.917,62 1.048.763,69 22,2 14,9 14,2 7.120.676,24 Disabili 209.576,28 580.348,80 652.992,46 72.643,66 12,5 1,7 1,7 Salute mentale 398.024,39 398.096,60 526.591,31 128.494,71 32,3 1,4 1,2 Adulti in difficoltà 205.754,61 168.832,50 175.174,85 6.342,35 3,8 0,5 0,5 -4.218,08 -100,0 0,0 0,0 960.342,28 15,1 18,8 19,1 Minori *1 0 4.218,08 5.542.462,55 6.343.259,62 Disabili* 2.801.132,31 3.130.383,78 3.698.027,54 567.643,76 18,1 9,5 9,4 Minori *1 1.307.086,91 1.693.536,51 1.917.089,38 223.552,87 13,2 4,9 5,1 Servizi Semiresidenziali 0,00 7.303.601,90 Anziani 794.469,68 819.102,42 841.001,47 21.899,05 2,7 2,2 2,5 Salute Mentale 639.773,65 700.236,91 773.664,85 73.427,94 10,5 2,0 2,1 0 0 73.818,66 73.818,66 0 0,2 0,0 Adulti in difficoltà Servizi Residenziali 10.397.810,68 11.765.564,45 1.769.366,77 15,0 34,9 35,4 Anziani 3.594.019,29 4.662.404,58 6.138.274,24 1.475.869,66 31,7 15,8 14,0 Disabili 3.843.821,14 3.843.128,42 3.980.907,06 137.778,64 3,6 10,3 11,6 1.194.530,09 Salute Mentale 13.534.931,22 488.111,40 779.876,78 1.331.147,65 1.282.145,56 Adulti in difficoltà 861.702,56 905.072,28 Tossicodipendenza 279.008,64 292.936,83 AREA ANIMAZIONE 793.774,61 965.141,79 Comunità locale 185.164,58 227.266,37 624.342,58 Minori *1 414.653,31 53,2 3,1 2,3 1.111.517,07 -170.628,49 -13,3 2,9 3,9 781.470,10 -123.602,18 -13,7 2,0 2,7 328.232,66 35.295,83 12,0 0,8 0,9 305.960,87 31,7 3,3 2,9 397.076,21 174,7 1,6 0,7 552.765,90 -100.371,87 1.271.102,66 Minori *1 520.527,63 653.137,77 -15,4 1,4 2,0 Famiglie 28.910,56 21.851,24 35.382,06 13.530,82 61,9 0,1 0,1 Disabili 21.417,65 21.190,50 33.745,65 12.555,15 59,2 0,1 0,1 Anziani 27.807,68 35.353,07 20.635,71 -14.717,36 -41,6 0,1 0,1 altri Salute Mentale AREA LAVORO 0 3.076,91 4.230,76 1.153,85 37,5 0,0 0,0 9.946,51 3.265,93 0,00 -3.265,93 -100,0 0,0 0,0 200.160,31 453.165,88 -180.459,38 -39,8 0,7 1,4 -17.461,67 -6,7 0,6 0,8 29.922,32 -108.757,61 -78,4 0,1 0,4 -54.240,10 -100,0 0,0 0,2 5.555.234,35 16,7 100 100 Disabili 125.986,45 260.245,85 Comunità locale 74.173,86 138.679,93 0 54.240,10 27.861.875,86 33.216.912,35 Altri TOTALE 272.706,50 242.784,18 0,00 38.772.146,70 *1 Comprende servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti 1.2. Dati sui servizi (uds) Elenco dei servizi (uds) nell’anno in esame I dati relativi alle unità di servizio (uds) sono tratti da un database specifico, gestito dalla segreteria generale, a disposizione di tutti gli uffici del Sistema di Supporto. La sigla “uds” sta ad indicare la forma organizzativa delle risorse umane collegate all’erogazione del singolo servizio. In presenza di servizi complessi il gruppo di lavoro degli operatori può suddividersi in sottogruppi più specifici, in genere per territorio d’intervento. La crescita del numero delle uds è quindi collegata all’acquisizione di nuovi contratti relativi alla gestione di nuovi servizi, ma corrisponde anche alla necessità di suddividere ulteriormente commesse complesse in più uds minori. Il numero delle uds negli anni indicati è stato: 2004 142 2005 159 2006 173 2007 200 2008 230 2009 243 Durante il 2008 si chiusero 23 uds. Nel corso del 2009 si sono aperte n.° 36 nuove uds (vedi oltre in questo stesso paragrafo). Si riporta di seguito l’elenco delle uds esistenti nel 2009. Area Socio-Sanitaria ed educativa: servizi territoriali Descrizione utenza Adulti in difficoltà Adulti in difficoltà Adulti in difficoltà Adulti in difficoltà Adulti in difficoltà Comunità locale Comunità locale Comunità locale Comunità locale Comunità locale Comunità locale Comunità locale Comunità locale Comunità locale Comunità locale Comunità locale Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Descrizione tipologia uds educativa territoriale educativa territoriale educativa territoriale educativa territoriale educativa territoriale educativa territoriale lavoro di comunità educativa territoriale educativa territoriale educativa territoriale servizio sociale servizio sociale lavoro di comunità servizio sociale servizio sociale lavoro di comunità educativa territoriale educativa territoriale educativa territoriale appoggio scolastico accompagnamento appoggio scolastico appoggio scolastico appoggio scolastico educativa territoriale Assistenza Scolastica appoggio scolastico Assistenza Scolastica educativa territoriale appoggio scolastico educativa territoriale educativa territoriale educativa territoriale educativa territoriale appoggio scolastico appoggio scolastico educativa territoriale educativa territoriale appoggio scolastico educativa territoriale educativa territoriale educativa territoriale appoggio scolastico appoggio scolastico appoggio scolastico appoggio scolastico educativa territoriale appoggio scolastico inserimenti lavorativi appoggio scolastico appoggio scolastico Nome uds Homeless Lotto 7 - AID Torino Abit-Azioni Torino Medi-Azione Torino- Intervento a favore della popolazione SAD homeless lotto 1 SELA ROM - RTC Campi via Germagnano e Strada Aeroporto Interventi Sociali Cuneo Sportello Sociale Chieri Interventi Sociali Borgo San Dalmazzo Educativa di Quartiere Chieri D. Accreditamento Disabili Cis Ciriè Sportello di informazione sociale Carmagnola Servizi Socio Assist. Territoriali Consorzio Iris Biella Interventi sociali Morozzo CO.L. PUNTO UNICO DI ACCOGLIENZA cissa Pianezza COL. SERVIZIO DI ACCOGLIENZA SOCIALE C.i.d. S COL. Progetto Locale Giovani Comuni Cidis Orbassano D. ET 2389 Torino D. ET 4567 Torino D. ET ETA BETA Chivasso D. PIP Mondovì D. Accomp. Quarini Chieri D. Assistenza Scolastica La Cassa D. A.S. 2008-2009-2010 Istituto Comprensivo Beinasco D. Appoggio Scolastico Verzuolo D. ET Girotondo Settimo T.se D. Istituto d'arte Aldo Passoni Torino AS 2008-2009 D. AS Ist. Regina Margherita Torino as 2008-2009 D. Servizio assistenza scolastica San Mauro T.se D. Convivenze Guidate Torino D. Assistenza educativa scolastica Chivasso D. 100 passi Leinì D. CADD Via Cuorgnè 13 Torino D. SAD, ET e spazio sollievo Mondovì D. Concessione Servizi Territoriali Disabili Biella D. Servizio appoggio alunni diversamente abili Vinovo D. Assistenza scolastica Darwin Rivoli 2008-2009 -2010 D. ET&AD Cuneo D.ETOR MONCALIERI D. Assist. scolastica Istit. Compr. di S.Maurizio d' Opaglio D. Minori Disabili ASL 2 D. ET Sol Maggiori Ivrea D. Accreditamento Soggiorni Estivi Disabili 2007 - Comune d D. AS Amaldi Orbassano 2008-2009 D. Assistenza scolastica Savigliano D. AS Cissa Pianezza 2008-2011 D. AS San Maurizio Canavese 2007-2010 D. ET 6-16 "SSER Minori Disabili" Torino - Accreditamento D. SMS Caduti di Cefalonia - Torino 2007-2008 D. SIL Cuneo D. Istituto Professionale G. Galilei - Amaldi 2008-2009 D. Assistenza Scolastica Specialistica Ist. Avogadro Biella Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Assistenza Scolastica Assistenza Scolastica appoggio scolastico appoggio scolastico appoggio scolastico appoggio scolastico educativa territoriale educativa territoriale educativa territoriale educativa territoriale servizio educativo di animazione educativa territoriale servizio educativo di animazione servizio educativo di animazione educativa territoriale educativa territoriale educativa territoriale pre-post scuola servizio educativo di animazione educativa territoriale servizio educativo di animazione laboratorio educativa territoriale educativa territoriale servizio educativo di animazione educativa territoriale educativa territoriale pre-post scuola educativa territoriale educativa territoriale Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Salute Mentale Salute Mentale Salute Mentale Salute Mentale Tossicodipendenti Tossicodipendenti Tossicodipendenti servizio educativo di animazione pre-post scuola lavoro di comunità educativa territoriale lavoro di strada lavoro di comunità lavoro di strada educativa territoriale pre-post scuola pre-post scuola servizio educativo di animazione educativa territoriale laboratorio educativa territoriale educativa territoriale lavoro di strada lavoro di strada lavoro di strada D. AS BORGARO 2008-2009 D. Assistenza Scolastica BODONI Torino 2008-2009 D. Assistenza Scolastica Borgo Ticino D. A.S. IC Manzoni Torino as 2008-2009 D. AS BOSELLI TORINO as 2008-2009 D. Assistenza scolastica Crescentino M. AUTOROMIA C6 Torino M. ET C6 /18 Torino M. ET C7 Torino M. ET PATATRAK Chivasso M. GONG Chivasso M. GULLIVER Nichelino M. ITIN-ERRARE Piossasco 2009-2010 M. Centro Giovani Rondissone M. ET C6/19 Torino M. ET C6/20 Torino M. SET Ceva M. Pre Post Scuola Cavaglià M. Centro d'Incontro Volvera M. ET SoStare Settimo T.se M. Ludoteca Cirimela Torino M. Attivit. Extra scolastiche Saluzzo M. Progetto Ponte Mondovì M. ET Do Minore Ivrea M. SpazioMusica Mondovì M. Eureka Cis CiriS (luglio2007-dicembre 2010) M. Educativa di strada/ informagiovani Chieri M. Dopo scuola Villanova Mondovì M. ET Semola Gattinara M. Sostegno Professionale Affidamenti Familiari Ivrea M. Pre, post, mensa, sostegno H 08-09,CE 2008 Comune Druento M. Dopo scuola Borgo Aragno Mondovì M. Le reti sociali Mondovì M. Luoghi Neutri Biella M. Ludadò Nichelino M. Consiglio Comunale Ragazzi Chieri M. INFO ON THE MOVE CHIERI M.INCONTRI IN LUOGO NEUTRO Cissp Settimo M. Servizi Scolastici Comune di San Francesco al Campo M. Servizi Integrativi Scolastici Comune di Pianezza 2011 M. Spazio Giovani Volvera 2009-2011 SM. Passepartout Chieri SM. Perlaluna Chivasso SM. MappaMondo Chivasso SM. ET super@mente ASL TO3 T. SpintaInfo Mondovì T. Progetto Radar Chivasso T. TAT Savigliano Area Socio-Sanitaria ed educativa: servizi domiciliari Descrizione utenza Adulti in difficoltà Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Descrizione tipologia uds gruppo appartamento esterno assistenza domiciliare assistenza domiciliare integrata assistenza domiciliare assistenza domiciliare assistenza domiciliare assistenza domiciliare assistenza domiciliare assistenza domiciliare assistenza domiciliare assistenza domiciliare assistenza domiciliare assistenza domiciliare assistenza domiciliare integrata assistenza domiciliare integrata Nome uds CASA VERDE VOLVERA asl to3 A. Assistenza domiciliare Ciss Pinerolo 2007-2012 A. ADI ASL 10 2007-2010 A. Domiciliarità Permanente Ceva A. Accreditamento domiciliarità CIRIE' 2008-2010 A. Accreditamento Assistenza Domiciliare Carmagnola A. AD Napoli A. Accreditamento Domiciliarit. Chieri A. AD Accreditamento Circoscrizione 5 A. AD Accreditamento Circoscrizione 6 A. AD Accreditamento Circoscrizione 7 A. SAD Mondovì A. ASSISTENZA DOMICILIARE CHIERESE A. Accreditamento ASSD Cisap Grugliasco A. ADI Cure Palliative ASL 3 Torino Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Disabili Salute Mentale Salute Mentale Salute Mentale Salute Mentale assistenza domiciliare integrata assistenza domiciliare assistenza domiciliare assistenza domiciliare assistenza domiciliare gruppo appartamento esterno gruppo appartamento esterno gruppo appartamento esterno gruppo appartamento esterno assistenza domiciliare A. ADI ASL 4 Torino Accreditamento A. SAD Bra A. Assistenza Domiciliare Comune di Asti A.AD Accreditamento Circoscrizione 2 Torino A. Assistenza domiciliare CIDIS ORBASSANO D. Casa Nuova Chieri SM. Gruppi Appartamento Chieri SM. Giallosole Chivasso SM. Via PoSto 5 Chivasso SM. AD Dipartimento Salute Mentale ASL TO2 Area Socio-Sanitaria ed educativa: servizi semiresidenziali Tipologia utenza Adulti in difficoltà Anziani Descrizione tipologia uds pronta accoglienza centro diurno Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Comunità locale Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Famiglie Famiglie Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Salute Mentale Salute Mentale Salute Mentale centro diurno centro diurno centro diurno centro diurno centro diurno lavoro di comunità centro diurno centro diurno centro diurno centro diurno centro diurno centro diurno centro diurno centro diurno centro diurno centro diurno centro diurno centro diurno centro diurno lavoro di comunità lavoro di comunità centro diurno asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido centro diurno asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido asilo nido centro diurno centro diurno centro diurno Area Socio-Sanitaria ed educativa: servizi residenziali Nome uds SAD Via Traves lotto 2 A. CDA asl 4 Aurora - maggio 2007.aprile 2012 A. CDA asl 3 Valgioie - maggio 2007.aprile 2012 A. CD Alzheimer Latour Moncalieri A. Centro Diurno Integrato "Tut 'l dì" Candelo A. LA PALESTRA CHIERI A. LA PALESTRA MONCALIERI Centro per le Famiglie Ivrea D. Handirivieni Chivasso D. CAD Scarabeo Nichelino D. CD La Trottola Nichelino D. Pegeas Borgaro 2007-2010 D. CD ARTCADD D. Centro Diurno Moncalieri D. Punti Rete Chieri D. Sfere Chivasso D. Pegeas CiriS 2007-2010 D. CD Via Tesso 27 "Vita Nuova" D. Centro Diurno Arcobaleno - Asti D. Makramè Chivasso D. Centro Diurno AISM Centro per Famiglie "Il Patio" Biella Consultorio per la famiglia Cossato M. PETER PAN Torino M. I GIRASOLI Torrazza Piemonte M. Asilo Nido Aldomoro Settimo T.se M. Asilo Nido papàcervi Settimo T.se M. Cucù&Gabbianella Settimo T.se M. Lilliput Moiola M. Baby Parking Dorabimbi Torino M. Micronidi familiari Torino M. Micronido "La Capriola" Mondovì" M. Micronido Viavolta Settimo T.se M. Micronido Viamoglia Settimo T.se M. Micronido i cuccioli Garessio M. Centro Ascolto Poirino M. Micronido il gatto con gli stivali Montechiaro d'Asti M. CEM Settimo T.se M. Servizio educativo Asilo Nido Volpiano M. Micronido Sant'Anna Avagnina Mondov? M. Asilo Nido Borgo Ticino M. Micronido Bra M. Micronido-Punto Gioco Via Germagnano M. Micronido il millepiedi Priero M. Asilo Nido Romagnano Sesia M. Rosicchiamondo Micronido Racconigi - Torino M. Asilo Nido Dissegna Poirino SM.CENTRO DIURNO "Cento per Centro" - Orbassano SM. CSR CHIARUGI ASL TO3 SM. MODI' Chivasso Tipologia utenza Adulti in difficoltà Adulti in difficoltà Adulti in difficoltà Adulti in difficoltà Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Anziani Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Disabili Minori Minori Minori Minori Minori Minori Salute Mentale Salute Mentale Salute Mentale Salute Mentale Tossicodipendenti Descrizione tipologia uds comunità alloggio pronta accoglienza comunità alloggio gruppo appartamento esterno RAF/RSA RAF/RSA RAF/RSA comunità alloggio RAF/RSA RAF/RSA RAF/RSA RAF/RSA RAF/RSA RAF/RSA RAF/RSA comunità alloggio comunità alloggio RAF/RSA comunità alloggio comunità alloggio comunità alloggio comunità alloggio gruppo appartamento esterno gruppo appartamento esterno gruppo appartamento esterno gruppo appartamento esterno gruppo appartamento esterno gruppo appartamento esterno comunità alloggio comunità alloggio comunità alloggio comunità alloggio comunità alloggio gruppo appartamento esterno istituto di pena minorile comunità alloggio RAF/RSA gruppo appartamento esterno Centro crisi Nome uds Comunit. Mamma Bambino Cascina Vesco Ivrea CON Via Traves Lotto 2 - AID Torino Homelett Lotto 10 donne - AID Torino Servizio bassa soglia Priero A. Casa VITROTTI Moncalieri A. Animazione S. Giuseppe Orbassano A. R.S.A. LATOUR Moncalieri A. Casa Giuseppina Consorzio Inrete Ivrea A. RAF Villa S. Giacomo Consorzio Inrete Ivrea A. Soggiorno Il Giardino Ronco Biellese A. Servizio assistenza tutelare notturna Genola A. Servizio animazione RAF Don Rossi Villanova Mondovì A. Raf Belletti Bona Biella A. Casa di Riposo Giovanni XXIII Chieri A. Casa di riposo Ospedale Arnaud Volpiano D. C.tà B. Berruto Chieri D. C.tà CO2CASE Moncalieri D. RAF L'Aquilone Bastia Mondovì D. Diecidecimi (sold out) D. C.t. Tasca9 Torino D. C.t. PORTAPERTA Torino D. Comunit. socio ass. "Aurora" Cuneo Gruppo appartamento disabili Cuneo D. Gruppo Appartamento la Mimosa Chieri D. Gruppo Appartamento Ca' Dora D. Gruppo appartamento disabili Chivasso D. Comunità familiare Vinovo D. Servizio autonomia Vinovo M. C.tà ALDEBARAN Mondovì M. C.tà ALFA APODIS Vinovo M. C.tà HOBBES Pianfei M. C.tà STELLA POLARE Torino M. C.tà Pegaso Candelo M. Gruppo appartamento Piccolo Carro Vinovo SM. U.D.NI' - Servizio Educativo c/o Carcere Vallette SM. Delfino Natalino Chivasso SM.COMUNITA' LA PALMA DI TROFARELLO SM. GRUPPO APPARTAMENTO NICHELINO T. Centro Crisi Parapiglia Leinì Descrizione tipologia uds servizio educativo di animazione lavoro di comunità lavoro di comunità lavoro di comunità lavoro di comunità lavoro di comunità lavoro di comunità servizio educativo di animazione servizio educativo di animazione servizio educativo di animazione servizio educativo di animazione ludobus pre-post scuola pre-post scuola servizio educativo di animazione lavoro di comunità centro estivo centro estivo ludobus pre-post scuola pre-post scuola lavoro di comunità centro estivo Nome uds A. Centri d'incontro anziani Circoscrizione 2 Torino Servizio Civile Anziani Consorzio IRIS Biella Spazio Famiglia c/o Troglia Cirie' Contratto di Quartiere II - Via Ghedini - Torino Servizio Civile Nazionale Volontario Provincia di Torino Azioni di Sviluppo Locale Pietra Alta M. Progetto Giovani Mondovì Intermedia M. Centri Aggregazione Beinasco Borgaretto 2008-2010 M. pre post scuola e centro estivo S. Maurizio d'Opaglio M. Isola - Turoad Circoscrizione 2 Torino M. Ludobus e Estate Ragazzi Chivasso M. Pre Post Scuola Pella M. pre post DD 2ø circolo CiriS M. Centro Giovani Cavaglià Progetto IN Door-a Baltea Ivrea M. Centro Estivo Comune di Borgaro 2008-2009 M.Centri estivi sangano 2008 M. Ludovallibus Ceva M. Pre post San Maurizio 2008-2009-2010 M. Pre Post scuola Meina M. Progetto Giovani Borgofranco d'Ivrea M. Estate Ragazzi Ceva Area Animazione Tipologia utenza Anziani Anziani Comunità locale Comunità locale Comunità locale Comunità locale Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori Minori centro estivo pre-post scuola M. Centri estivi Meina M. ASS. MENSA Comune di Pianezza 09-10 Descrizione tipologia uds inserimenti lavorativi informagiovani/lavoro informagiovani/lavoro inserimenti lavorativi avvio al lavoro Nome uds T. di-ROM Informagiovani Mondovì Infonord D. SIL Chivasso D. SIL Ceva Area Lavoro Tipologia utenza Adulti in difficoltà Comunità locale Comunità locale Disabili Disabili Distribuzione geografica dei servizi (uds) nell’anno in esame Provincia TORINO CUNEO BIELLA ASTI NAPOLI NOVARA VERCELLI totale 2007 149 34 10 3 1 3 / 200 2008 165 41 13 3 1 6 1 230 2009 176 40 12 3 1 8 3 243 Servizi (uds) aperti nell’anno in esame Nel corso del 2009 si sono aperte 36 nuove uds: COMMITTENTE OGGETTO DEL SERVIZIO NOME UdS Uds aperte per trasformazione di servizi che già stavamo gestendo Comune di Volvera Servizio di gestione di un centro di incontro di aggregazione per minori M. Spazio Giovani Volvera 2009-2011 Servizi di nuovo avvio, in autonomia da parte della cooperativa o con forme di partnership Associazione Italiana Sclerosi Multipla Privati Gestione in convenzione con l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla di RAF diurna di tipo A per disabili sita in strada del Fortino 22- TO accreditata con la Città di Torino- ASL TO 1- ASL TO 2 Realizzazione di un micronido D. CENTRO DIURNO AISM – Strada del Fortino - Torino M. Rossichiamondo Micronido Racconigi -Torino T. di Rom Comune di Torino Servizio a favore della popolazione rom Comunità Montana Mongia Cevetta e Servizio di accoglienza a bassa soglia per persone Servizio bassa soglia Priero Langa Cebana con problematiche di disagio sociale Comunità alloggio per portatori di handicap. Servizio C.I.S.A Nichelino D. Comunità familiare Vinovo in accreditamento ASL TO5 Gruppo Appartamento per utenti psichiatrici SM. Gruppo Appartamento Nichelino M. INCONTRI IN LUOGO NEUTRO Cissp Settimo Interventi Spazio Neutro per i minori Cissp Settimo Servizi di nuovo avvio da parte dell’ente committente Consorzio dei Servizi Sociali Gestione Progetto Centro per le famiglie Centro per le famiglie Ivrea IN.RE.TE. Comune di Chieri gestione progetto consiglio comunale dei ragazzi M. Consiglio Comunale Ragazzi Chieri Interventi realizzati nei diversi comuni del chierese rivolti alla popolazione giovanile; si realizzano M. INFO ON THE MOVE CHIERI Comune di Chieri attraverso un mezzo mobile (Informa Mobile) connesso ed integrato al servizio Informagiovani di Chieri Comune di Cavaglià Gestione del centro giovani M. Centro giovani Cavaglià Servizio di coprogettazione e cogestione delle aree sosta attrezzate per Rom di Via Germagnano, 10 e SELA ROM – RTC Campi Via Comune di Torino Starda Aeroporto, 235/25 in raggruppamento Germagnano e Strada Aeroporto Torino temporaneo di concorrenti Consorzio Intercomunale dei Servizi gestione del punto unico accoglienza mediante la CO.L. PUNTO UNICO ACCOGLIENZA Socio Assistenziali Pianezza fornitura di un servizio di segretariato socio-sanitario. cissa pianezza Consorzio intercomunale di Servizi gestione del punto unico accoglienza mediante la CO.L. SERVIZIO DI ACCOGLIENZA Orbassano fornitura di un servizio di segretariato socio-sanitario. SOCIALE C.i. d S gestione dell’attività di tutoraggio ed Consorzio intercomunale di Servizi COL. Progetto Locale Giovani Comuni accompagnamento dei gruppi di giovani del progetto Orbassano Cidis Orbassano imPrendiamoci Bene progettazione e la realizzazione di una attività di Consorzio Intercomunale Servizi centro famiglia sviluppando azioni di informazione e Consultorio per la famiglia Cossato Socio Assistenziali CISSABO consulenza direttamente alla famiglia o alla rete, collegamento con altri servizi. gestione autonoma dei servizi di attività educativaComune di Romagnano Sesia M. Asilo Nido Romagnano Sesia assistenziale nella sezione “lattanti” e cura dell’ambiente gestione di servizi: del Servizio Socio Assistenziale Territoriale, del Servizio Sociale Professionale, del Servizio di Assistenza Domiciliare, del Servizio di Servizi socio – assistenziali territoriali Consorzio Iris di Biella Educativa Territoriale , del Servizio di educativa e di Consorzio Iris di Biella animazione di strada e presso centri di aggregazione sul territorio consortile. gestione del servizio di Assistenza tutelare e generali Casa di Riposo Ospedale Arnaud presso la struttura residenziale per anziani dell'Ente A. Casa di Riposo Ospedale Arnaud Volpiano in Raggruppamento Temporaneo d’Impresa con la Volpiano Cooperativa Nuova Socialità Centro Diurno di riattivazione psicomotoria per A. La Palestra Chieri Casa di Riposo Orfanelle di Chieri soggetti affetti da declino cognitivo lieve/moderato Centro Diurno di riattivazione psicomotoria per ASL TO 5 A. La Palesta Moncalieri soggetti affetti da declino cognitivo lieve/moderato Servizi preesistenti affidati alla nostra cooperativa a seguito di gara d’appalto o affidamento diretto e con subentro ad altri gestori gestione attività educative assistenziali e di supporto Comune di Asti D. Centro Diurno Arcobaleno – Asti a favore dei portatori di handicap del Centro Diurno Comune di Poirino gestione di asilo nido M. Asilo Nido Dissegna Poirino Servizi di strada e servizio diurno ad accesso libero e immediato per interventi di aiuto e sostegno attraverso supporto relazionale ed educativo e azioni di accompagnamento sociale rivolte ad persone che vivono in situazioni altamente emarginanti, che hanno subito processi di cronicizzazione e danni determinati dall’insorgere e il sedimentarsi di Comune di Torino problematiche relazionali, persone con esperienza di SAD Homeless Lotto 1 carcere, con fallimenti di percorsi comunitari alle spalle, soggetti che stentano a riconoscere la loro dipendenza e la conseguente problematicità e persone con problemi di evidente disagio mentale: casa di Ospitalità via Sacchi 47, Ambulatorio Socio Sanitario “Porta Nuova”, Educativa Territoriale Diurna. Servizio di sostegno all'inserimento scolastico di Comune di Crescentino D. Assistenza scolastica Crescentino minori portatori di handicap. M. Servizi integrativi scolastici Comune Comune di Pianezza Servizio di pre- post scuola per minori di Pianezza 2009-2011 M. Servizi integrativi scolastici Comune Comune di San Francesco al Campo Servizio di pre- post scuola per minori di San Francesco al Campo Servizio di Assistenza Domiciliare a favore Dei A. Assistenza Domiciliare CIDIS Cidis Orbassano cittadini residenti nel territorio consortile del Cidis di ORBASSANO Orbassano. Comunità Montana Valli Mongia Estate ragazzi Ceva M. Estate Ragazzi Ceva Cevetta e Langa Cabana Comune di Meina Estate ragazzi M. Centri estivi Meina M. ASS. MENSA Comune di Pianezza Comune di Pianezza Servizio di assistenza mensa per minori 09-10 Gestione del servizio di animazione, assistenziale, fisioterapico, parrucchiera, gestione biancheria posti Casa di Riposo Giovanni XXIII Chieri letto, pulizia, assistenza cucina, piccola A. Casa di Riposo Giovanni XXIII Chieri manutenzione, servizio commissioni esterne e di portineria Case di ospitalità notturna con servizio di Città di Torino accompagnamento sociale rivolte a persone in SAD Via Traves Lotto 2 povertà estrema e senza fissa dimora. Comune di Sangano Gestione del centro estivo M. Centri estivi Sangano gestione di interventi sociali nel territorio del Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese Consorzio Socio Assistenziale del Interventi Sociali Morozzo comprensivi di un servizio di assistenza domiciliare a Cuneese favore dei residenti nel quartiere Cuneo Storica. Servizi (uds) chiusi nell’anno in esame Nel corso del 2009 si sono chiuse 33 uds. COMMITTENTE OGGETTO DEL SERVIZIO NOME UdS Uds chiuse per trasformazione del servizio gestione di interventi sociali nel territorio del Consorzio Consorzio Socio Assistenziale del Socio Assistenziale del Cuneese comprensivi di un Interventi Sociali Morozzo Cuneese servizio di assistenza domiciliare a favore dei residenti nel quartiere Cuneo Storica. Servizio di gestione di un centro di incontro di Comune di Volvera M. Centro INcontro Volvera aggregazione per minori. UdS chiuse per non ammissione o perdita della relativa gara servizi di sostegno comunale alunni portatori di handicap Comune di Borgaro Torinese D. AS BORGARO 2008-2009 del comune frequentanti le scuole statali, sostitutivo e CISSA di Moncalieri Comune di San Maurizio D’Opaglio Comune di Borgaro Comune di Mondovi’ Comune di Montechiaro d’Asti Cisa 31 di Carmagnola integrativo del personale in servizio presso l'asilo nido comunale, pre e post scuola elementare e materna e di assistenza sugli scuolabus. Servizio di Educativa Territoriale rivolto ad utenti segnalati PROGETTO ETOR dai servizi sociali M. pre post scuola e centro Estivo servizi di pre-post scuola e centri estivi San Maurizio d’Opaglio servizi di sostegno comunale alunni portatori di handicap del comune frequentanti le scuole statali, sostitutivo e D. AS BORGARO 2008-2009 integrativo del personale in servizio presso l'asilo nido comunale, pre e post scuola elementare e materna e di assistenza sugli scuolabus. gestione del Micro-nido in località S. Anna Avagnina di M. Micronido Sant'Anna Avagnina Mondovì Mondovì gestione del micronido comunale per bambini di età M. Micronido il gatto con gli stivali tre/trentasei mesi committenza: Montechiaro d'Asti Servizio relativo ad uno sportello di informazione sociale attivato tramite la Provincia di Torino ed attuato attraverso un sistema informativo telematico con un portale internet Sportello di informazione sociale provinciale articolato in aree tematiche inerenti i servizi Carmagnola sociali e sportelli insediati sui territori consortili, che si integrano con i servizi locali. UdS chiuse per termine del servizio Scuola Secondaria di Primo Grado Servizio di assistenza Scolastica ad alunni portatori di CADUTI DI CEFALONIA handicap. Comune di Borgoticino Servizio di assistenza Scolastica ad alunni portatori di handicap Comunità Montana Valli Mongia Progetto di prevenzione all'uso di sostanze psicotrope e Cevetta e Langa Cebana infoprevenzione nel territorio della Comunità Montana Servizio di Assistenza Specialistica ai sensi della Comune di San Maurizio Canavese L.104/92 studente frequentante L’Istituto Professionale “Paolo Boselli” di Torino. Servizio di assistenza Scolastica ad alunni portatori di Istituto Comprensivo Manzoni handicap Servizio di sostegno all'inserimento scolastico di minori portatori di handicap. Servizio di presa in carico Istituto Magistrale di stato “Regina individuale rivolto a minori della scuola dell'obbligo Margherita” portatori di handicap, teso a favorirne l'integrazione scolastica Servizio di sostegno all'inserimento scolastico di minori portatori di handicap. Servizio di presa in carico Istituto D’Arte Aldo Passoni – Torino individuale rivolto a minori della scuola dell'obbligo portatori di handicap, teso a favorirne l'integrazione scolastica. Comune di Torino Intervento a favore della popolazione ROM Comuni,Consorzi Socio-Assistenziali, Gruppo appartamento per giovani 18 - 23 anni con ASL percorsi di autonomia Servizi di strada e servizio diurno ad accesso libero e immediato per interventi di aiuto e sostegno attraverso supporto relazionale ed educativo e azioni di accompagnamento sociale rivolte ad persone che vivono in situazioni altamente emarginanti, che hanno subito processi di cronicizzazione e danni determinati dall’insorgere e il sedimentarsi di problematiche Comune di Torino relazionali, persone con esperienza di carcere, con fallimenti di percorsi comunitari alle spalle, soggetti che stentano a riconoscere la loro dipendenza e la conseguente problematicità e persone con problemi di evidente disagio mentale: casa di Ospitalità via Sacchi 47, Ambulatorio Socio Sanitario “Porta Nuova”, Educativa Territoriale Diurna. Case di ospitalità notturna con servizio di Comune di Torino accompagnamento sociale rivolte a persone in povertà estrema e senza fissa dimora. Servizi di accoglienza e di risocializzazione per percorsi a vari livelli volti all’autonomia con accompagnamento Comune di Torino sociale rivolti a donne senza dimora e in situazione di difficoltà: Casa di ospitalità di primo livello, convivenza guidata, due gruppi di all’oggetti. Comune di Meina Servizi di Estate Ragazzi Comunità Montana Valli Mongia Servizi di Estate Ragazzi Cevetta e Langa Cebana Servizio di animazione e assistenza ai minori iscritti ai Comune di Borgaro Torinese centri estivi comunali. Comune di Chivasso Servizi di “Estate Ragazzi e Ludobus” Comune Di Torino istituzione di un albo di agenzie educative per la realizzazione del progetto micronidi familiari. Servizio in accreditamento. D. SMS Caduti di Cefalonia Torino 2007-2008 D. Assistenza Scolastica Borgoticino T. TAT Savigliano D. AS BOSELLI TORINO as 2008-2009 D. A.S. IC Manzoni Torino as 2008-2009 D. AS Ist. Regina Margherita Torino (aass 2006-2008) D. Assistenza scolastica c/o Istituto Passoni - Torino Medi-Azione -Torino M. Gruppo appartamento Piccolo Carro Vinovo Homeless Lotto 7 - AID Torino CON Via Traves Lotto 2 – AID Torino Homelett Lotto 10 donne – AID Torino M. Centri estivi Meina M. Estate Ragazzi 2009 Ceva M. Centro Estivo Comune di Borgaro 2008-2009 M. Ludobus e Estate Ragazzi Chivasso M. Micronidi Familiari Torino Gestione di un centro per bambini e genitori e di un M. Micronido-Punto Gioco Via micronido familiare presso l’area sosta di via Germagnano Germagnano Comunità Montana Valli Mongia Progetto di prevenzione all'uso di sostanze psicotrope e T. TAT Savigliano Cevetta e Langa Cebana infoprevenzione nel territorio della Comunità Montana Servizi chiusi per la volontà dell’ente committente di non continuare l’erogazione del servizio Attività di sviluppo di comunità realizzata con i giovani del M. Progetto Giovani Comune Consorzio In Re Te Ivrea territorio Borgofranco d’Ivrea Consorzio dei Servizi Sociali del gestione del Progetto “Le reti sociali” M. Reti sociali Mondovì Monregalese supporto al miglioramento della vita sociale e comunitaria, attuando degli interventi che permettano agli anziani di essere protagonisti del loro tempo e offrendo delle opportunità di socializzazione che possano dare delle A. Centri d'incontro Anziani Comune di Torino risposte ai bisogni relazionali che riducano il rischio Circoscrizione 2 Torino dell’emarginazione e della solitudine e promuovendo autostima. Collaborazione con i comitati di gestione dei centri Comune di Nichelino Gestione del progetto”Ludadò” M. Ludadò Nichelino Comune di Torino Servizi gestito in autonomia da parte della cooperativa che ne ha deciso la chiusura per l’insostenibilità economica Comuni, Consorzi Socio-Assistenz., Struttura residenziale rivolta a minori, anni 11-18 M. C.tà ALDEBARAN Mondovì ASL Servizi (uds) in accreditamento o in concessione Nell’ esercizio in esame sono 52 i servizi in accreditamento e 1 in concessione, per un totale ricavi di € 10.753.379,45, aumentato rispetto al 2008 del 13,5%. L’elenco dei servizi in accreditamento è il seguente: ambito servizio residenziale residenziale residenziale residenziale residenziale residenziale residenziale residenziale residenziale residenziale tipologia servizio comunità alloggio comunità alloggio comunità alloggio comunità alloggio comunità alloggio comunità alloggio comunità alloggio comunità alloggio comunità alloggio comunità alloggio semiresidenziale centro diurno semiresidenziale micronido semiresidenziale baby parking semiresidenziale asilo nido semiresidenziale asilo nido semiresidenziale centro diurno semiresidenziale centro diurno semiresidenziale centro diurno territoriale supporto educativo territoriale educativa territoriale territoriale educativa territoriale territoriale educativa territoriale territoriale educativa territoriale territoriale educativa territoriale territoriale educativa territoriale territoriale educativa territoriale territoriale educativa territoriale domiciliare assistenza domiciliare domiciliare assistenza domiciliare domiciliare assistenza domiciliare domiciliare assistenza domiciliare domiciliare assistenza domiciliare domiciliare assistenza domiciliare domiciliare assistenza domiciliare domiciliare assistenza domiciliare domiciliare assistenza domiciliare domiciliare assistenza domiciliare domiciliare assistenza domiciliare domiciliare gruppo appartamento domiciliare gruppo appartamento domiciliare gruppo appartamento animazione lavoro di comunità Nuovi servizi in accreditamento dal 2009 semiresidenziale centro diurno territoriale educativa territoriale territoriale educativa territoriale tipologia utenza disabili disabili disabili disabili minori minori minori minori minori adulti in difficoltà minori minori minori minori minori disabili disabili disabili disabili disabili disabili disabili disabili minori minori minori minori anziani anziani anziani anziani anziani anziani anziani anziani anziani anziani anziani disabili disabili minori com. locale sede servizio nome uds Torino Torino Torino Beinasco (TO) Vinovo (TO) Vinovo (TO) Mondovì (CN) Pianfei (CN) Candelo (BI) Ivrea (TO) D. C.tà Portaperta Torino D. Diecidecimi (soldout) Torino D. Tasca9 Torino D. Presidio Beinasco M. C.tà Stella Polare Vinovo (TO) M. C.tà Alfa Apodis Vinovo (TO) M. C.tà Aldebaran Mondovì (CN) M. C.tà Hobbes Pianfei (CN M. C.tà Pegaso Candelo (BI) Com. Mamma-Bambino Cascina Vesco Ivrea Torino Torino Torino Moiola (CN) Priero (CN) Torino Torino Torino Torino Torino Torino Torino Ciriè (TO) Torino Torino Torino Ciriè (TO) Chieri (TO) Ciriè (TO) Carmagnola (TO) Torino Torino Torino Torino Grugliasco (TO) Torino Torino Ciriè (TO) Torino Chieri (TO) Vinovo (TO) Torino M. Peter Pan Torino M. Micronidi familiari Torino M. Baby Parking Dorabimbi Torino M. Lilliput Moviola M. Micronido il Millepiedi Priero D. CD Artcadd Torino D. Cadd Via Cuorgné 13 Torino D. Centro Attività diurne Via Tesso D. Convivenze guidate Torino D. ET 2389 Torino D. ET 4567 Torino D. Soggiorni estivi disabili 2007 TO D. Accreditamento disabili CIS Ciriè E.T. Minori disabili ASL 2 D. ET Minori ASL D. ET SSER Minori disabili Torino M. Pre post DD 2° circolo Ciriè 08-09 A. AD accreditamento chierese A. Accreditamento domiciliarità Ciriè A. Accredit. assist. dom. Carmagnola A. Ad accred. Circoscrizione 5 Torino A. Ad accred. Circoscrizione 6 Torino A. Ad accred. Circoscrizione 7 Torino A. Ad accred. Circ. 2 Torino A. accred. ASSD Cisap Grugliasco A.ADI ASL 4 Torino Accreditamento A.ADI Cure Palliative ASL3 Torino A.Accreditamento dom. Ciriè 2008-2010 D. Gruppo Appartamento Via Tesso 29 D. Casa Nuova Chieri M. Gruppo App. Piccolo Carro Vinovo Azioni di sviluppo Locale Pietra Alta disabili disabili minori Torino Torino Torino D.centro Diurno AISM str del Fortino D. concessione Servizi territoriali Dis Bi M. Incontri in luogo neutro Cissp territoriale lavoro di strada domiciliare assistenza domiciliare domiciliare assistenza domiciliare domiciliare assistenza domiciliare domiciliare gruppo appartamento domiciliare gruppo appartamento domiciliare gruppo appartamento Servizi in concessione territoriale educativa territoriale minori anziani anziani anziani disabili disabili psichiatria Chieri (TO) Torino Torino Priero (CN) Nichelino (TO) Vinovo (TO) Torino M. Info on the move Chieri A. AD Dipartim.salute mentale ASLTO2 A. Accred. Cisa 31 2009-2013 Servizio bassa soglia Priero SM. Gruppo Appartamento Nichelino D. Servizio autonomia La Bussola Vinovo PS. Adulti CON.SI.MO disabili Biella D. Concess. Servizi Territoriali Disabili Biella 1.3. Quadro sinottico nell’anno in esame: ricavi, n° servizi, n° occupati I dati riportati in tabella relativi al n° occupati e al n° uds sono quelli registrati al 31.12.2009. Le persone presenti in più uds (= servizi) sono contate in ognuna delle uds in cui sono presenti. I valori della tabella sono ordinati, all’interno delle singole aree e ambiti, per grandezza decrescente in relazione al valore della produzione dell’anno in esame. I ricavi a cui non corrispondono uds e/o occupati sono commesse temporanee. Quando invece sono indicate uds e occupati, ma non corrispondenti ricavi, l’attività, avviata a ridosso della fine anno è stata fatturata nel 2010. Valore della produzione 2009 uds occupati AREA SOCIO SANIT. EDUC. 37.228.337,54 210 1358 Servizi Territoriali 9.269.128,18 101 435 Disabili 3.939.642,38 41 213 Minori *1 3.208.480,18 1.094.447,56 35 137 12 51 Comunità locale Adulti in difficoltà 494.220,58 5 13 Salute Mentale 381.423,18 4 17 Tossicodipendenza 118.106,30 3 3 Anziani 14.001,6 0 0 Famiglie 18.806,40 1 1 Servizi Domiciliari 7.120.676,24 25 295 Anziani 5.765.917,62 19 271 Disabili 652.992,46 1 5 Salute mentale 526.591,31 4 15 Adulti in difficoltà 175.174.,85 1 4 7.303.601,90 45 233 Disabili 3.698.027,54 11 100 Minori *1 1.917.089,38 24 85 Anziani 841.001,47 6 27 Salute Mentale 773.664,85 3 17 Adulti in difficoltà 73.818,66 1 4 13.534.931,22 39 395 Anziani 6.138.274,24 11 175 Disabili 3.980.907,06 13 137 Salute Mentale 1.194.530,09 4 29 Minori *1 1.111.517,07 6 30 781.470,10 4 15 Servizi Semiresidenziali Servizi Residenziali Adulti in difficoltà Tossicodipendenza 328.232,66 1 9 1.271.102,66 24 39 Comunità locale 624.342,58 4 15 Minori *1 552.765,90 17 20 Famiglie 35.382,06 1 3 Anziani 20.635,71 2 1 AREA ANIMAZIONE 4.230,76 0 0 AREA LAVORO Altro 272.706,50 5 11 Disabili 242.784,18 2 4 Adulti in difficoltà 0 1 5 Comunità locale TOTALE 29.922,32 2 2 38.772.146,70 239 1426 *1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti 1.4. Comunicazione esterna Prodotti Nel 2009, in continuità con gli anni precedenti sono stati realizzati oltre 200 prodotti, con articolazione di diverse campagne (da 3 fino a una ventina di prodotti ciascuna), e con varietà di prodotti (cartacei, grandi pannellature ed espositori, pagine mail, fotografie, pannelli fotografici, loghi, copertine per documenti, video). di presentazione della cooperativa calendario istituzionale di impresa. Per il 2010, 48 soci hanno “messo la faccia” nel calendario, che esposto nel 30° anniversario della cooperativa, enfatizza la complessità delle diverse dimensioni che costituiscono l’ossatura concreta dell’organizzazione della cooperativa. mostre É stata commissionato ad un nuovo giovane fotografo (Alessandro Monte) l’incarico di ritrarre persone disabili nella loro abitazione. La mostra è stata presentata in occasione del convegno “Abitare è sapere dove riporre l’abito” organizzato dalla cooperativa con/per il Consorzio dei servizi di Chieri (Cssac). Una piccola mostra è stata allestita in Casa Verde, per la ricorrenza del 1° dicembre (giornata per la lotta all’Aids), che riproduce fotografie di Dorothea Lange che fanno da sfondo ai dati aggiornati sulla situazione Aids in Italia e nel Mondo. Sito WEB: http://www.cav.lavaldocco.it/ La struttura della pagina web è stata ultimata. Dal 2008 viene aggiornata in home page la sezione delle news. Nella seconda metà del 2008 è iniziata la compilazione dell’area comunicazione, che prevede una storia per immagini, rappresentata da oggetti prodotti dalla cooperativa. Riportiamo i dati relativi alla fruizione della pagina web della cooperativa relativi al 2009: Panoramica visitatori visite visitatori unici assoluti pagine visualizzate Media pag. visualizzate tempo sul sito medio 9.489 7.381 55.749 5,88 2.39 Sorgenti del traffico diretto siti di provenienza (da: lavaldocco) motori di ricerca (google; yahoo) 6,62% 57,38% 35,96% Paese provenienza visite (prime 10) Italia USA Irlanda Francia Brasile Germania Spagna Colombia Regno Unito Svezia 9.286 47 31 23 11 11 10 9 7 6 Dettaglio provenienza città italiane (prime 20) Torino Milano Rome Novara Pastrengo Asti Alba Naples Florence Bologna 6.014 959 480 204 74 59 58 57 53 52 Genova Padova Alessandria Cuneo Catania Palermo Mondovi Cagliari Bari 52 44 43 38 38 35 35 33 32 Brescia 31 Contenuti principali home attività news impresa contatti 24,56% 59,10% 66,79% 32,99% 48,91% Fedeltà visitatori: numero di visite degli utenti 1 volta 2 volte 3 volte 4 volte 5 volte 7.381,00 1.126,00 359 175 93 77,78% 11,87% 3,78% 1,84% 0,98% 6 volte 63 0,66% 7 volte 46 0,48% Profondità della visita (numero di pagine visitate in % su tutti i visitatori) 1 2 3 4 5 6 7 29,72% 10,73% 10,96% 6,10% 6,48% 4,44% 11 12 2,51% 13 1,65% 14 1,72% 15 1,26% 16 1,55% 9-14 volte 88 0,93% 8 9 4,73% 17 1,05% 8 volte 32 0,34% 3,22% 18 1,00% 10 3,79% 2,89% 0,77% 20 e + 4,53% 19 0,89% 15-25 volte 61 0,64% Assetto istituzionale e struttura di governance 1.5. Dati societari Ragione sociale della cooperativa Cooperativa Animazione Valdocco Società Cooperativa Sociale Impresa Sociale onlus Data di costituzione 6 ottobre 1980 Esercizio sociale: 1/1 - 31/12 Sede legale (di proprietà) Torino, Via Le Chiuse n. 59 - 10144 Partita I.V.A. 03747970014 Oggetto sociale e attività: Gestione di servizi socio-sanitari ed educativi con riferimento al territorio regionale Iscrizione presso la CCIAA Registro Ditte di Torino n. 583936 Registro Ditte di Cuneo n. 164476 Registro Ditte di Biella n. 174915 Registro Esercenti di Torino n. 76302 Iscrizione presso il Tribunale Registro Imprese Tribunale di Torino n. 3953/80 Iscrizione all’Albo Nazionale delle Società Cooperative (ex Albo Prefettizio delle Cooperative sezione PRODUZIONE E LAVORO e SOCIALI n. unico 2975/8/4134) Numero di iscrizione: A107035 dal 25/02/2005 Sezione: COOPERATIVE A MUTUALITA' PREVALENTE DI DIRITTO di cui agli Art. 111-septies, 111-undecies e 223terdecies, comma 1, disp. att. c.c. Categoria: COOPERATIVE SOCIALI Categoria attività esercitata: COOPERATIVE DI PRODUZIONE E LAVORO Iscrizione alla sezione A dell’Albo Provinciale delle cooperative sociali L.R. 18/94 (ex Albo Regionale al numero: 36/A sez. A) Iscrizione all’Albo degli Enti che svolgono attività con i migranti: n° A/431/2006/TO, dal 12/05/2006 Ultima modifica statutaria istituzionalmente rilevante per la situazione e le attività della cooperativa 09/07/2009: Modifiche statutarie ed emissione di strumenti finanziari Sedi secondarie operative risultanti alla CCIAA • di proprietà: Torino, Via Le Chiuse 57-59 Torino, V. Bognanco 5 e 7/A Vinovo (TO), V. Marconi 45 Torino, V. S. Maria 2, angolo V. Botero 8 Mondovì (CN), V. Rosa Bianca 15 e 17 Chivasso (TO), V. Po 14 Orbassano (TO), Str. Piossasco 16/1 • in affitto: Torino, V. Bognanco 1 Chivasso (TO), V. Po 25 Chivasso (TO), V. Borla 4 Orbassano (TO), V. Frejus 37 Chivasso (TO), V. Orti 26 Pinerolo (TO), V. Moffa di Lisio 17 Torino, V. Biella 3 Torino, Via Bognanco 5 Chivasso (TO), Vicolo dei Pescatori, 3 • in comodato: Mondovì (CN), V. Funicolare 13 Torino, C.so Brunelleschi 25 Torino , C.so Racconigi 143 Pianfei (CN), V. Vecchia Beinette 11 Torino, V. Tasca 9 Chieri (TO), V. Avezzana 39 Torino, V. Cuorgné 13 Chivasso (TO), Via Gerbido 7 Torino, V. Casalborgone 9 Chivasso, V. S. Eusebio 27 Torino, V. Treviso 24/r Candelo (BI), V. Monte Camino 17 Chieri, Strada Riva 17/d Mondovì (CN), V. Cordero 1 Vinovo (TO), C.so Belgio 13 Biella, V. Orfanotrofio 15 Torino, C. Umbria 33 Chivasso (TO), V. Siccardi 12 Torino, V. San Bernardino 12/a Nichelino (TO), V. Superga 40 Chivasso, (TO) Viale Cavour 7/a Ceva (CN), Via Andrea Doria 20 Torino, V. Dina 50/A Torino, V. Mongrando 32 Torino, V. Tesso 27/29 Mondovì (CN), V. Danna 3 Chivasso (TO), V. Caluso 15 Torino, V. Pesaro 2 Chivasso (TO), Via Caluso 15 Orbassano (TO), Via Italia 11 Bra (CN), Via V. Emanuele II 146 Torino, V. Ivrea 47 Torino, C.so Giulio Cesare 403/A Priero (CN), V. Pozzo 8 Priero (CN), V. XX Settembre Certificazione Sistema Qualità Dal 03/01/2002 abbiamo la certificazione (certificato n.: 1442-A) rilasciata dall’ente certificatore CERMET, secondo lo standard UNI EN ISO 9001 per i seguenti servizi: progettazione, gestione ed erogazione di servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi, anche in global service, rivolti a minori, anziani, disabili, psichiatrici, tossicodipendenti, adulti in difficoltà, comunità locale. La certificazione è relativa al sistema impresa, non ad una singola linea di servizio. Dal dicembre 2003 abbiamo la certificazione secondo la nuova edizione 2000 delle norme UNI EN ISO 9001. Certificazione di Bilancio Il nostro bilancio civilistico è stato certificato a partire dall’esercizio chiuso al 31/12/2003. Dal bilancio in esame l’Ente di certificazione è la società Aleph Auditing s.r.l. 1.6. La struttura organizzativa La struttura organizzativa illustrata nel presente paragrafo, compreso l’organigramma, è quella corrente alla data di presentazione del Bilancio Sociale in Assemblea. L’organigramma SEGRET ERIA T ECNICA DI DIREZIONE (STD) DIREZIO NE GENERALE (DG) FORMAZIO NE E COMUNICAZIONE (FC) SERVIZIO PREVENZIO NE E PROTEZIONE ( SPP) DIREZIONE AMMINISTRATIVA (DA) SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ (SGQ) SEGRET ERIA GENERALE (SG) ADDETTI TEC NICI DI DIREZIONE (ATD) UFFICIO CONTABILE (UC) UFFIC IO GARE (UG) DIREZIO NE SVILUPPO ORGANIZZAT IVO (DSO) SERVIZI INFORMATICI (SI) RICERCA SE LEZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE (RGP) RESPONSABILI DI DIREZIO NE (RDD) AMMINISTR AZIONE DEL PERSO NALE (AP) UNITA’ DI SERVIZIO (UDS) UFFICIO LOGISTICA (UL) Il Sistema di Supporto E’ costituito da un sistema di attività aziendali integrate che devono garantire il buon funzionamento dei servizi che eroghiamo e dello strumento imprenditoriale usato, appunto la cooperativa. Il coordinamento delle attività è affidato al Direttore Generale e ai Responsabili dei diversi uffici. Le attività svolte dal Sistema di Supporto fanno capo a: Direzione Generale Direzione Sviluppo Organizzativo Direzione Amministrativa Il personale addetto al sistema di supporto è situato presso la sede legale a Torino, V. Le Chiuse 59. Tale sede è dotata di rete informatica WINDOWS 2000/2003 Server, WINDOWS 2000 Professional e WINDOWS XP. Nell’anno in esame la rete è costituita da 47 postazioni di lavoro. E’ in funzione anche un ufficio amministrativo decentrato con sede a Mondovì, in V. Rosa Bianca 13/17, con due addettoi amministrativi, un part time ed un tempo pieno. Da maggio 2003 tale sede è collegata in rete con la sede di Torino, collegamento che garantisce la condivisione degli strumenti di lavoro informatici con la sede centrale. Il collegamento in rete ha reso possibile, tra l’altro, la dislocazione della funzione di centralino telefonico in una qualsiasi delle sedi collegate in rete (a Torino: V. Le Chiuse 59, V. P. Cossa 293/22, P.za Peyron 28; a Mondovì: V. Rosa Bianca 13 /17). Dall’anno in esame, per velocizzare gli accessi alle risorse di rete e diminuire la banda occupata sulle linee di connessione, si è affiancata alla condivisione LAN to LAN, una seconda modalità di accesso basata su Terminal Server, ossia un software che consente di impossessarsi da remoto di un server all'interno della sede centrale ed operare come se si agisse direttamente su di esso. In sintesi una descrizione delle tre Direzioni: DIREZIONE GENERALE Fanno parte della Direzione Generale della cooperativa: il Direttore Generale (Paolo Petrucci, che è anche il Presidente della cooperativa) che presiede la Direzione Generale e svolge la funzione di coordinamento delle Direzioni del Sistema di Supporto. Ha la responsabilità di attuare le deliberazioni degli organi collegiali e di sovrintendere la gestione imprenditoriale della cooperativa. Svolge funzioni di rappresentanza. Ha responsabilità operative nel campo dell’informazione interna, della comunicazione esterna e della formazione manageriale. Nomina i Responsabili In Organizzazione. i Responsabili di Direzione (nell’anno in esame 5 persone a tempo pieno: Lorenza Bernardi, Maurizio Zanfabro, Antonello Borgo, Patrizia Signorino, Davide Bertello. Essi garantiscono il coordinamento territoriale e/o per tipologia di servizi delle unità di servizio (= uds: vedi definizione al paragrafo successivo “La rete dei servizi”). Hanno competenze commerciali, si relazionano con le committenze, hanno la responsabilità delle uds affidate loro e del relativo controllo di gestione. gli Addetti Tecnici di Direzione (nell’anno in esame 4 persone a tempo pieno: Riccardo Cappa, Massimiliano Ferrua, Stefania Tomasetto, Rosalia Tribolo), con competenze di progettazione, formazione e consulenza alle équipes di lavoro delle unità si servizio. Ogni addetto è specializzato per tipologia di utenza e linee di servizio. La Direzione Generale si avvale: di una Segreteria Tecnica di Direzione costituita nell’anno in esame da due persone a tempo pieno, Laura Ardito e Valentina Diviacchi, e da consulenti attivati per specifiche competenze del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale (D.Lg.vo 81/2008): nell’anno in esame ne è incaricata una persona part-time, Roberto Revello dell’ufficio FORMAZIONE E COMUNICAZIONE che è costituito da un addetto a tempo pieno: Beppe Quaglia, con competenze relative alla predisposizione e gestione del piano di formazione aziendale annuale e alle azioni di comunicazione decise dalla Direzione Generale. dell’ufficio SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ L’ufficio è costituito da un addetto a tempo pieno: Marcello Albertino e da tre consulenti. L’ufficio si occupa di: Coordinamento Sistema Qualità Audit interni Produzione materiale Sistema di Gestione per la Qualità Formazione aziendale attinente al Sistema di Gestione per la Qualità Controllo documentazione Sistema di Gestione per la Qualità DIREZIONE SVILUPPO ORGANIZZATIVO Ricerca, selezione e gestione del personale. L’ufficio è costituito da un Responsabile a tempo pieno (Franco Barale), da 1 addetto part time, 1 addetto a tempo pieno e da 5 collaboratori per la ricerca e selezione Amministrazione del personale, l’attività è un servizio fornito dal Consorzio La Valdocco, che attiva una squadra composta da 1 Responsabile, Antonella Iovine, e 7 addetti. Il servizio comprende le prestazioni relative alla raccolta dati per la predisposizione delle buste paga e tutte le attività per gli adempimenti relativi all’amministrazione del personale Il coordinamento tra i due uffici è affidato al Direttore Amministrativo (Anna Actis Grosso) DIREZIONE AMMINISTRATIVA è presieduta dal Direttore Amministrativo Anna Actis Grosso. I servizi amministrativi sono affidati al Consorzio La Valdocco e sono così suddivisi: Segreteria Generale è diretta da una Responsabile Laura Ardito, ed ha 3 addetti - segreteria generale - protocollo, archivio - sistema informatico (si avvale anche di 1 consulente) - privacy - bilancio sociale Ufficio gare e segreteria organi sociali è diretto dal Direttore Amministrativo, Anna Actis Grosso ed ha 2 addetti - segreteria organi sociali - pratiche legali - predisposizione documentazione amministrativa per la partecipazione a gare d’appalto - accesso a finanziamenti o contributi pubblici Ufficio contabile e finanziario è diretto da una Responsabile Tania Errigo, ed ha 8 addetti - contabilità generale e per centri di costo - bilancio - cassa/banche - prestito sociale Ufficio logistica è diretto da un Responsabile, Roberto Revello, ed ha 2 addetti e un consulente - acquisti - gestione dei beni - assicurazioni - sicurezza e igiene del lavoro La rete di servizi E’ costituita da unità di servizio (uds) ovvero “gruppi di lavoro che realizzano una professionalità collettiva che permette lo sviluppo di una competenza progettuale comune ed un utilizzo ottimale delle risorse umane interagenti” (cap. 3 del Manuale Gestione per la Qualità). Alle unità di servizio compete: ⇒ l’organizzazione e l’erogazione del servizio, comprese: la determinazione degli orari di lavoro degli operatori la gestione del budget per le attività del servizio ⇒ la segnalazione dei bisogni formativi del gruppo di lavoro ⇒ l'elaborazione progettuale e la verifica dell'intervento individuale sul singolo utente Inoltre l’unità di servizio concorre all'elaborazione progettuale e alla verifica dell'intervento sul servizio stesso, la cui responsabilità è affidata all’Addetto Tecnico di Direzione di riferimento. In presenza di servizi complessi il gruppo di lavoro degli operatori può suddividersi in sottogruppi più specifici (per ambiti territoriali, per sottoprogetti, ….). Ogni unità di servizio ha uno o più Responsabili in Organizzazione (RIO) con funzioni di coordinamento (Referente) dell’uds stessa, o di direzione (Responsabile): la scelta tra tale alternativa è dettata dalle caratteristiche del servizio ed è fatta dalla Direzione Generale. La sigla “R.I.O.”, che indica tutti i tipi di referenti e responsabili delle singole uds presenti nella rete dei servizi, sta per: R. I. O. ovvero: Responsabile In Organizzazione Ogni uds fa riferimento: gerarchicamente ad un Responsabile di Direzione funzionalmente ad un Addetto Tecnico di Direzione entrambi appartenenti, all’interno del Sistema di Supporto, alla Direzione Generale, con le rispettive competenze già sopra illustrate. Il Coordinamento tra le unità di servizio (uds) si realizza attraverso: i COROC: riunioni di coordinamento territoriali, il cui scopo principale è creare un tavolo di reciproco scambio di informazioni sulle attività delle singole uds presenti sullo stesso territorio e sullo stato dei rapporti con la committenza, che, in qualche caso, può anche essere comune (comune, consorzi, ASL). A questo tipo di coordinamento è delegato il compito dell’integrazione della cooperativa con le comunità locali. I COROC sono condotti dal Responsabile di Direzione che si occupa di quel territorio. La sigla “COROC” sta per: CO. R. O. C. acronimo di: Coordinamento R.I.O. Orientato alla Comunità locale i COR: riunioni di coordinamento a diverso titolo (per tipologia di utenza, di servizio, di professione, di modalità di rapporto contrattuale con la Pubblica Amministrazione, ecc.) e senza scadenza fissa, convocati dalla Direzione Generale per odg specifici. La sigla “COR” sta per: Coordinamento R.I.O. I dati delle tabelle di seguito riportate sono forniti dalla Segreteria Tecnica di Direzione che ha il compito della convocazione di tali riunioni. L’elenco dei COROC è il seguente: COROC 5 da aprile ’08 diviso in: COROC 5-1 Accreditamento COROC 5-2 Orbassano COROC 5-3 Cirié+scolastiche COROC Ivrea COROC Biella COROC 8/altro COROC Chivasso COROC Settimo COROC Nichelino COROC Cuneo COROC Mondovì COROC Asti COROC Gattinara COROC TO(RINO) BE COROC TO(RINO) SI uds presenti sul territorio dell’ex AR ASL 5 oggi ASL To3 e zone limitrofe uds in accreditamento presenti sul territorio dell’ex AR ASL 5 oggi ASL To3 e zone limitrofe uds del territorio di Orbassano, Piossasco, Beinasco, Borgaretto, Volvera, Rivalta uds del territorio di Cirié, Borgaro, e uds assistenza scolastiche presenti sul territorio dell’ex AR ASL 5 oggi ASL To3 e zone limitrofe uds presenti nelle zone di Ivrea uds presenti nelle zone di Biella uds presenti sul territorio dell’ex AR ASL 8 e zone limitrofe oggi ASL To5 uds presenti sul territorio di Chivasso e limitrofi uds presenti sul territorio di Settimo e limitrofi uds presenti sul territorio di Nichelino e limitrofi uds presenti sul territorio della provincia di Cuneo uds presenti sul territorio del monregalese uds presenti sul territorio della provincia di Asti uds presenti sul territorio del novarese uds dell’ RdD Davide Bertello nella Città di Torino uds dell’ RdD Patrizia Signorino nella Città di Torino La tabella che segue espone i dati sul numero di volte in cui i singoli COROC si sono riuniti nell’anno indicato: 2007 2008 2009 Coroc 5 Coroc 5-1 Coroc 5-2 Coroc 5-3 Coroc 8/altro 6 2 0 6 1 6 1 6 1 9 9 9 Coroc Chivass o 8 10 8 Coroc Nichelino Coroc Cuneo Coroc Mondovì Coroc Asti Coroc Settimo Coroc Ivrea Coroc Biella 9 9 9 10 9 11 9 9 9 8 7 6 7 8 9 8 6 5 8 6 8 Coroc TORINO BE 6 4 3 Coroc TORINO SI 5 8 2 Coroc Gattinara / 3 5 L’elenco dei COR è il seguente: COR comunità a retta RIO (Responsabili In Organizzazione) di comunità non gestite in convenzione con un unico ente, ma la cui titolarità è della Cooperativa con inserimenti individuali di utenti e con pagamento a retta RIO che lavorano nei servizi di animazione a valenza educativa RIO di servizi in accreditamento (vedi paragrafo 2.3.6.) RIO di servizi che intervengono presso il domicilio dell’utente RIO di servizi che si occupano di interventi di animazione rivolti agli anziani RIO di servizi per i disabili RIO di servizi rivolti a tale tipologia di utenti RIO di servizi rivolti a tale tipologia di utenti RIO di servizi rivolti a tale tipologia di utenti RIO di servizi rivolti a tale tipologia di utenti RIO che ricoprono il ruolo di Responsabile di Servivizio sono COR plenari che vedono la presenza di tutti i RIO. Normalmente si replica la riunione in due date tenuto conto del grande numero di persone invitate ad essere presenti. Nelle due date sono convocati i RIO a seconda del tipo di responsabilità ricoperta: quella di Referente o di Responsabile COR servizi educativi/animativi COR servizi accreditamento COR servizi domiciliari COR animazione anziani COR servizi disabili COR salute mentale COR minori COR adulti in difficoltà COR servizi l’infanzia COR Responsabili SuperCor La tabella che segue espone i dati sul numero di volte in cui i singoli COR si sono riuniti nell’anno indicato: Cor Cor servizi servizi integr. infanzia scol. 3 2 Cor comunità a retta Cor servizi in accredit. Cor servizi domiciliari Cor salute mentale Cor minori 2007 10 6 3 4 2 2008 7 / / / / 3 2009 9 / / / / 3 Cor Responsabili Super COR / 1 / 3 1 1 / / Dotazione informatica In relazione ai bisogni di collegamento, anche interno, la nostra cooperativa ha compiuto la scelta di investire nella dotazione informatica, anche delle sedi delle uds. Ogni uds dotata di sede disponibile, propria della cooperativa o anche messa a disposizione dalla committenza, è dotata di personal computer, stampante, collegamento ad Internet e posta elettronica. Al 31.12.2009, su 204 uds attive, 165 erano dotate di postazione informatica. L’informatizzazione ha pertanto raggiunto quasi l’81% delle uds. I RIO di servizi del torinese, che non hanno presso la propria sede dotazione informatica, possono utilizzare nella sede legale a Torino, in V. Le Chiuse 59, un locale loro dedicato, dotato di 3 postazioni informatiche. Telefonia mobile Anche la dotazione di cellulare è stata individuata a partire dal 2002 dal Comitato Qualità come elemento facilitante la comunicazione interna e da allora ne diamo informazione. La valutazione legata al dotare o meno una uds di cellulare è lasciata ai Responsabili di Direzione, a meno che tale dotazione non rientri tra le esplicite richieste del committente e quindi nel budget dell’uds stessa. Al 31.12.2009, su 204 uds attive, 163 erano dotate di cellulare, pari al 78%. A partire dal 2004 ci si è dati l'obiettivo di tenere sotto controllo e ridurre i costi telefonici legati al rapporto con il sistema di supporto e alle funzioni di RIO, direttamente imputabili ai costi generali, distinguendoli dagli oneri telefonici previsti nel budget delle commesse per la conduzione del servizio. Si è provveduto a: • • • i cellulari in dotazione ai RIO con abbonamento a contratto sono stati sostituiti da altri con scheda ricaricabile con soglia dispositiva mensile di € 25,00, salvo deroghe autorizzate dal R.D.D. è stato attivato un Numero Verde come canale di comunicazione dei RIO con il sistema di supporto. i cellulari di servizio delle persone del sistema di supporto che ne sono dotate sono stati autorizzati a ricevere chiamate dai RIO con addebito a carico del ricevente. 1.7. Gli organi collegiali Il nostro Statuto prevede quali organi sociali della Cooperativa, oltre all’Assemblea, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale; non prevede la presenza del Collegio dei Garanti. Per le competenze attribuite a tali organi si rimanda ai successivi paragrafi. Per la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, l’Assemblea del 02/04/2000 si diede un Regolamento Elettorale che disciplinava sia le modalità per la raccolta delle candidature che le operazioni di voto per le elezioni che si sarebbero tenute nell’Assemblea del 25/06/2000. La raccolta delle candidature era affidata ad una commissione costituita da 2 amministratori uscenti, 3 soci nominati nell’Assemblea in corso del 02/04/2000 e dai componenti del gruppo di confronto “democrazia” che si era costituito nella precedente Assemblea del 02/05/1999. La commissione aveva il compito di fare incontri nelle unità di servizio per informare i soci delle competenze attribuite statutariamente ai due organi sociali, spiegare le procedure di voto in assemblea e raccogliere le candidature dei soci. Dal successivo rinnovo di mandato il Consiglio di Amministrazione ha sempre deliberato un iter procedurale simile a quello precedente, iter che è quello di seguito descritto. Il bollettino mensile viene utilizzato per ricordare ai soci quali siano le competenze attribuite statutariamente agli organi sociali e l’iter elettorale deliberato dal Consiglio di Amministrazione. La raccolta delle candidature è affidata al Presidente del Collegio Sindacale, entro un certo termine indicato sul bollettino stesso. Le procedure di voto in assemblea sono rimaste invariate rispetto al regolamento del 02/04/2000: il socio ha la possibilità di esprimere un numero massimo di preferenze corrispondente al numero dei membri del Consiglio da votare (attualmente 7), utilizzando una scheda di voto nominativa (lo Statuto prevede il voto palese) che gli viene consegnata al momento della registrazione della presenza in Assemblea. I candidati che avranno ricevuto più voti entreranno a far parte del Consiglio di Amministrazione. Stessa procedura per il Collegio Sindacale. Le candidature pervenute vengono rese note attraverso il bollettino stesso e nelle Riunioni Sociali che precedono l’Assemblea. Per le prossime elezioni il Consiglio di Amministrazione ha deliberato in data 20.10.2009 l’iter procedurale sopra descritto, senza sostanziali modifiche. La delibera è stata illustrata ai soci nell’Assemblea del 07/11/2009, ed è stato comunicato ricordato ai soci il termine ultimo per la presentazione delle candidature: il 26/02/2010. Il Presidente del Collegio Sindacale ne ha quindi dato comunicazione attraverso i bollettini interni dei mesi di marzo, aprile, maggio 2010. Le candidature sono state poi presentate nelle riunioni sociali tenutesi nel mese di maggio 2010. 1.7.1. Consiglio di Amministrazione E’ costituito da 7 membri. Vi fanno parte: Paolo Petrucci, Presidente con continuità dalla costituzione della cooperativa, Lorenza Bernardi, Amministratore e Vicepresidente dal 11/01/1999, i consiglieri: Patrizia Signorino dal 25/06/2000, Scarca Valerio dal 23/05/2004, Bacco Gianluca dal 17/07/2005, Morino Luca e Monticane Tiziana dal 13/05/2007. L’ultima nomina del Consiglio è avvenuta il 13/05/2007. Il mandato in corso terminerà con l’Assemblea di approvazione del Bilancio al 31/12/2009. Si riportano di seguito alcuni estratti dagli articoli dello Statuto in vigore relativi al Consiglio. Art. 40 La società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione. Con la decisione di nomina degli amministratori, i soci stabiliscono: il numero degli stessi non inferiore a tre e non superiore a sette Dei soci possono essere eletti soltanto coloro che hanno diritto al voto e sono in regola con i versamenti del capitale sottoscritto e che non abbiano comunque debiti nei confronti della società. Gli Amministratori possono essere scelti anche tra i non soci ma la maggioranza degli Amministratori deve essere scelta tra i soci cooperatori ovvero tra le persone indicate dai soci cooperatori persone giuridiche ai sensi dell'art. 2542 C.C. I componenti dell'organo amministrativo durano in carica tre esercizi e scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica. Gli amministratori sono rieleggibili e a norma dell'art. 2542 C.C. non possono permanere in carica per più di tre mandati consecutivi. Salvo quanto previsto dall'articolo 2390 del codice civile, gli amministratori possono cumulare cariche a condizione che essi siano formalmente autorizzati da apposito atto deliberativo del consiglio di amministrazione della cooperativa. Il consiglio nomina fra i suoi membri il presidente e può inoltre nominare un vice presidente. Spetta al Consiglio ai sensi dell’art. 2389 ultimo comma del codice civile, sentito il parere del Collegio Sindacale, determinare il compenso dovuto ai Consiglieri che siano investiti di particolari cariche in conformità dell’atto costitutivo. (…) Art.42 Al Consiglio di Amministrazione competono tutti i poteri per la gestione ordinaria e straordinaria e di disposizione della società nel rispetto delle prescrizioni dell'art. 2512 C.C. in materia di mutualità prevalente All'organo amministrativo spetta in via esclusiva la competenza per adottare le deliberazioni concernenti la fusione nei casi previsti dagli artt. 2505 e 2505-bis, l'istituzione o la soppressione di sedi secondarie, gli adeguamenti dello statuto a disposizioni normative, il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale. Il consiglio di amministrazione stabilirà e sottoporrà all’approvazione dell’assemblea il numero minimo delle azioni cui le diverse categorie di soci dovranno attenersi. Il Consiglio di Amministrazione, nei limiti previsti dall'art. 2381 del codice civile, può delegare proprie attribuzioni in tutto o in parte singolarmente ad uno o più dei suoi componenti, ivi compreso il presidente, ovvero ad un comitato esecutivo composto da alcuni dei suoi membri, determinando i limiti della delega e dei poteri attribuiti. Ai sensi dell'articolo 2544 primo comma del codice civile non possono essere delegati dagli amministratori, oltre le materie previste dall’art. 2381 del codice civile, i poteri in materia di ammissione, recesso, esclusione dei soci e le decisioni che incidono sui rapporti mutualistici con i soci. Gli organi delegati riferiscono al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale in merito al generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società o dalle sue controllate almeno ogni centoottanta giorni ai sensi dell'art. 2381, 5° comma, C.C. Per la convocazione, la costituzione ed il funzionamento del comitato esecutivo valgono le norme previste per il consiglio di amministrazione. Numero componenti e loro ripartizione tra le categorie di soci Per molto tempo il CdA ha visto la presenza di una sola donna, pur essendo, sia la base sociale che il totale occupati, costituito da sempre in netta maggioranza da donne. L’assemblea tenutasi il 25.06.00 ha visto l’elezione di due donne. Dall’elezione del 22.04.01 le donne amministratrici sono diventate tre e lo sono tutt’ora con l’elezione del 13/05/2007. Dal 1998 tutti i consiglieri sono soci lavoratori. Per un breve periodo, dal 17.12.2004 al 17.07.2005, il Consiglio ha visto la presenza di un socio sovventore (Nicola D’Amato: ex socio lavoratore che, interrotto il proprio rapporto lavorativo è diventato socio sovventore). Dal 17.07.2005 Il Consiglio è nuovamente costituito per intero da soci lavoratori. 2007 TOT 4 7 / / / 3 4 Invariato 7 2009 F Invariato n.ro membri, di cui: soci lavoratori soci non lavoratori soci volontari soci sovventori 2008 M 3 Distinzione per qualifica professionale degli amministratori soci lavoratori 1 2 4 / F 2 1 0 3 0 2 1 2008 2009 Invariato Sistema di Supporto, di cui dirigenti quadri Educatore Adest M 1 Invariato 2007 TOT 3 Consiglieri presenti con continuità da più di un mandato 2007 2008 2009 5 5 5 Incarichi esterni alla cooperativa ricoperti dai membri del Consiglio di Amministrazione Il Presidente, Paolo Petrucci, ricopre i seguenti incarichi esterni alla cooperativa: • Presidente del Consorzio La Valdocco, dal 1995 • Vicepresidente di SELF, Consorzio Regionale della Cooperazione Sociale di Legacoop, dal 1996 • Membro del Direttivo Regionale del Piemonte di Legacoop, dal 1996 • Presidente del Consorzio Forcoop, Agenzia Formativa di emanazione di Legacoop, dal 1998 • Membro del Consiglio di Amministrazione di DROM Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale di Legacoop, dal 1999 • Membro del Direttivo Nazionale di Legacoop, dal 2002 • Membro della Direzione Nazionale di Legacoopsociali, dal 2005 • Coordinatore del Comitato Direttivo di Legacoopsociali Piemonte, dal 2006 • Vicepresidente dell’Agenzia per il Lavoro Workopp, dal 2007 • Membro del Consiglio di Amministrazione dell’APE di Napoli, dal 2008 • Membro del Consiglio di Amministrazione di PerMicro Spa dal 2008 • Presidente della Cooperativa Saval dalla costituzione il 05.08.2008 Il Vicepresidente, Lorenza Bernardi, ricopre i seguenti incarichi esterni alla cooperativa: • Amministratore del Consorzio La Valdocco, dal 1998 • Membro del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Animazione e Territorio (A&T) dalla costituzione (18.12.2001) e Presidente della stessa dal 20.07.2007 • Vicepresidente della Cooperativa Piccoli Progetti (PIPRO’) dalla costituzione (17.07.2008) Altri amministratori ricoprono i seguenti incarichi esterni alla cooperativa: • Patrizia Signorino: membro del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Animazione e Territorio (A&T) dalla costituzione (18.12.2001) e Vicepresidente della stessa dal 20.07.2007; Vicepresidente della Cooperativa Pietra Alta Servizi (PAS) dal 16.04.2003 • Gianluca Bacco: Presidente della Cooperativa Pietra Alta Servizi (PAS) dal 20.07.2007 • Tiziana Monticone: membro del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Pietra Alta Servizi (PAS) dal 20.07.2007 • Valerio Scarca: membro del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Animazione e Territorio (A&T) dal 20.07.2007 Compensi corrisposti pro capite Le cifre indicate sono cifre lorde annue. per l’attività collegiale, ad ogni membro del CdA: 2007 € 1.344,33 2008 invariato 2009 invariato al Presidente per incarico continuativo (oltre all’inquadramento come dirigente): 2007 2008 2009 € 672,17 invariato invariato al Vicepresidente: non è più corrisposto compenso dal novembre 1997 Riunioni nell’anno in esame Dalla costituzione del Consorzio LA VALDOCCO (16/10/96) i Consigli di Amministrazione delle Cooperative e Consorzi aderenti si riuniscono congiuntamente, affrontando insieme i temi comuni, mentre i singoli CdA decidono in merito a questioni specifiche. Nelle verbalizzazioni i consiglieri delle altre società sono registrati come invitati permanenti. Nell’anno in corso, sulla base della media annua del numero di riunioni verbalizzate (che sono state 71), si è verificata una frequenza media settimanale delle riunioni. Argomenti trattati nelle riunioni dell’anno in esame, con indicazione del numero di volte La tabella che segue ci informa del numero di volte in cui il CdA ha affrontato argomenti legati alle aree tematiche specificate. I temi indicati nella singola area tematica sono solo esemplificativi, non intendono informare circa gli effettivi argomenti discussi nelle riunioni del CdA. argomenti Area Sociale: • ammissione, recesso, decadenza, esclusione dei soci e richieste presentate dai soci • convocazione assemblee e predisposizione relativo ordine del giorno • esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea • convocazione delle riunioni sociali • redazione dello Statuto, delle delibere e dei regolamenti previsti dallo statuto per sottoporli all’approvazione dell’assemblea • redazione dei bilanci d’esercizio, note integrative e documentazione informativa • definizioni della missione aziendale e delle linee strategiche circa formazione ed informazione sociale Area Finanziaria: • reperimento delle risorse necessarie per garantire il buon funzionamento dell’impresa • esame e ratifica degli atti del DG e DA • definizione dei tassi di interesse dei prestiti sociali • assunzione di obbligazioni • decisione circa investimenti mobiliari ed immobiliari di rilevante entità Area Commerciale: • definizione di piani di consolidamento e sviluppo della società all’interno degli orientamenti delineati dalla Società consortile • decisione circa l’acquisizione di nuove commesse di servizi di consistente entità (>500 mil. o nuovi territori) • decisione circa la dismissione di servizi acquisiti di consistente entità • decisione circa adesioni a consorzi o raggruppamenti d’impresa Area Gestionale: • approvazione di bilanci preventivi • decisione circa i servizi d’impresa da richiedere alla Società Consortile ed il relativo onere (servizi comuni ripartiti) • definizione criteri per la determinazione delle risorse umane e materiali nelle UdS • determinazione dei compensi per incarichi continuativi di amministratori • determinazione della remunerazione delle prestazioni lavorative, indennità, premi incarico ed altre spettanze ai soci Area Organizzazione: • definizione dei piani di integrazione tra le UdS e i servizi richiesti alla società consortile • decisione in merito ai principali processi aziendali • definizione della struttura, ruoli, responsabilità nell’organizzazione • definizione di metodi, strumenti, risorse per garantire la qualità nell’organizzazione e nei servizi finali Area rappresentanza: • delibera le deleghe in materia di società consortile • attribuisce le deleghe per la partecipazione nelle Assemblee delle società cui aderiamo N° 186 17 1 6 2 2 1.7.2. Collegio Sindacale Secondo il Regolamento Interno delle Prestazioni Lavorative dei Soci, il Collegio Sindacale può essere chiamato a far da arbitro in relazione all’iter disciplinare prima di intraprendere vie legali. Non è mai stato attivato al riguardo. Il Collegio fu completamente rinnovato il 28/11/2004, per l’adeguamento ai nuovi requisiti richiesti dalle nuove norme del Codice Civile. Ne fanno parte: Gabriella Geromin – Presidente, Paola Scaffidi Domianello e Maurizio Cisi – Sindaci Effettivi; Franca Di Cairano e Stefano Beltritti– Sindaci Supplenti. E’ stato il primo mandato in cui sono stati nominati sindaci donne, con una presenza di maggioranza. L’ultima nomina del Collegio è avvenuta il 13.05.2007. Il mandato in corso termina con l’Assemblea di approvazione del Bilancio in esame. Si riportano di seguito alcuni estratti dagli articoli dello Statuto in vigore dal 09.07.09 relativi al Collegio. Art. 44 Il Collegio Sindacale, ove necessario ai sensi dell’art. 2477 del codice civile e ai sensi dell’art. 2543 del codice civile, oppure ove nominato dall'assemblea, si compone di tre Sindaci Effettivi e due supplenti, tutti in possesso dei requisiti di legge, dura in carica per tre esercizi, scadendo alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica ed è rieleggibile. Il Presidente del Collegio Sindacale è nominato dall'Assemblea. (…) Art. 45 Il Collegio Sindacale, ai sensi dell’art. 2403 del codice civile, vigila sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo corretto funzionamento. Ove possibile ai sensi dell’articolo 2409 bis del codice civile, il Collegio Sindacale esercita, inoltre, il controllo contabile. In tal caso i Sindaci devono essere scelti tra i soggetti iscritti tra i Revisori contabili istituiti presso il Ministero della Giustizia. I Sindaci sono tenuti ad intervenire alle Assemblee ed alle sedute del Consiglio di Amministrazione. Il Collegio Sindacale accerta la regolare tenuta della contabilità e la corrispondenza del bilancio alle risultanze dei libri contabili e delle scritture. Di ogni ispezione, anche individuale, dovrà compilarsi verbale da inserirsi nell’apposito libro. Per quanto non espressamente previsto nel presente Statuto, si applicano al Collegio Sindacale tutte le disposizioni previste in materia di Collegio Sindacale della Società per azioni. Art.46 Il controllo contabile viene esercitato dal Collegio Sindacale, se nominato, nei limiti e nei casi di cui all'articolo 2409 bis C.C. ultimo comma. (…) Numero componenti e loro ripartizione tra le categorie di soci TOT 1 2 3 0 0 3 1 2008 2009 invariato F invariato N.ro membri di cui: n. soci lavoratori n. soci non lavor. n. esterni 2007 M 2 Sindaci presenti con continuità da più di un mandato 2007 2008 2009 3 3 3 Compensi corrisposti pro capite Le cifre indicate sono cifre lorde annue. 2007 2008 2009 4.066,88 Sindaci effettivi 6.100,31 Presidente invariato invariato 1.7.3. Assemblea L’assemblea è la forma istituzionale di partecipazione da parte dei soci. Tenuto conto del fatto che l’89% della nostra base sociale è costituito da soci lavoratori e che quasi il 92% degli occupati è altrettanto costituito da soci lavoratori, l’assemblea è lo strumento principe di partecipazione “di coloro che hanno prestato la propria opera presso l’impresa sociale, sia a titolo professionale sia a titolo volontario” e nei confronti dei quali il Decreto Legislativo n. 155 del 2006, attuativo della Legge n. 118 del 2005 “Disciplina dell’Impresa Sociale”, prevede all’art. 12 l’obbligo di introdurre forme di coinvolgimento: “Per coinvolgimento deve intendersi qualsiasi meccanismo, ivi comprese l’informazione, la consultazione o la partecipazione, mediante il quale i lavoratori e destinatari dell’attività possono esercitare un’influenza sulle decisioni che devono essere adottate nell’ambito dell’impresa, almeno in relazione alle questioni che incidano direttamente sulle condizioni di lavoro e sulla qualità dei beni e servizi prodotti o scambiati”. Già la Legge n. 142 del 2001 “Revisione della legislazione in materia cooperativistica, con particolare riferimento alla posizione del socio lavoratore”, all’art. 1 comma 2, aveva individuato le seguenti caratteristiche specifiche della figura del socio lavoratore: “I soci lavoratori di cooperativa: a) concorrono alla gestione dell'impresa partecipando alla formazione degli organi sociali e alla definizione della struttura di direzione e conduzione dell'impresa; b) partecipano alla elaborazione di programmi di sviluppo e alle decisioni concernenti le scelte strategiche, nonché alla realizzazione dei processi produttivi dell'azienda; c) contribuiscono alla formazione del capitale sociale e partecipano al rischio d'impresa, ai risultati economici ed alle decisioni sulla loro destinazione; d) mettono a disposizione le proprie capacità professionali anche in relazione al tipo e allo stato dell'attività svolta, nonché alla quantità delle prestazioni di lavoro disponibili per la cooperativa stessa.” La partecipazione societaria del socio lavoratore lo pone nella condizione di avere giuridicamente riconosciuti specifici ambiti di esercizio di poteri di scelta e di controllo che vengono concretamente esercitati proprio nell’assemblea. Infatti lo Statuto in vigore, approvato il 09/07/2009, coerentemente con la legislazione vigente, attribuisce i seguenti poteri all’assemblea dei soci: Art. 37- Assemblea ordinaria – All’Assemblea ordinaria è inderogabilmente attribuito il potere di: approvare il bilancio consuntivo dell’esercizio sociale ed eventualmente il bilancio preventivo; deliberare sulla destinazione degli eventuali utili e sulla copertura delle perdite; deliberare sulla determinazione del sovrapprezzo; procedere alla nomina e revoca degli organi sociali; deliberare l’eventuale compenso da corrispondersi agli Amministratori per la loro attività collegiale e determinare il compenso annuale dei sindaci e del revisore; deliberare sulla responsabilità degli amministratori, dei sindaci e del revisore; deliberare sulla destinazione dei fondi eventualmente accantonati per fini di mutualità; deliberare sull'eventuale erogazione di ristorni; deliberare sulle domande di ammissione non accolte dal Consiglio; deliberare sull'approvazione dei regolamenti interni; delibera, all’occorrenza, piani di crisi aziendale con previsioni atte a farvi fronte, nel rispetto delle disposizioni dell’apposito regolamento e dalle leggi vigenti in materia; delibera la corresponsione di eventuali trattamenti economici ulteriori, a titolo di maggiorazione retributiva, secondo le modalità stabilite in accordi stipulati ai sensi della L.142/01 o s.m.i.. L'Assemblea ordinaria, inoltre, delibera su tutti gli altri oggetti attribuiti dalla Legge o dallo statuto alla competenza dell’Assemblea. Art.38 - Assemblea straordinaria – All'assemblea straordinaria è attribuito il potere di deliberare: sulle modifiche dell'atto costitutivo e dello statuto sociale, comprese quelle che riguardano le clausole mutualistiche (art. 2514 C.C.), sulla proroga della durata o sullo scioglimento anticipato della società, ad eccezione delle seguenti materie espressamente riservate dal presente statuto alla competenza del consiglio di amministrazione: la fusione nei casi previsti dagli articoli 2505 e 2505 bis del codice civile; l’istituzione o la soppressione di sedi secondarie; gli adeguamenti dello statuto alle disposizioni normative, il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale; sulla nomina, sulla sostituzione e sui poteri dei liquidatori; sull'emissione di nuove azioni destinate ai soci finanziatori, ed il conseguente aumento del capitale sociale; su ogni altra materia espressamente attribuita dalla Legge alla sua competenza. A tutela degli interessi dei soci lavoratori della cooperativa, sono previsti dallo statuto, in conformità alle disposizioni di legge, dei limiti alla presenza o al voto di altre categorie di soci, portatori di altri interessi, potenzialmente in contrasto con quelli del socio lavoratore che in una cooperativa sociale di lavoro rappresenta la tipologia di socio che realizza in via prioritaria lo scopo sociale della cooperativa ed il correlato scambio mutualistico. Tali limitazioni sono le seguenti: Art. 5: “Il numero dei soci volontari non può superare la metà del numero complessivo dei soci.” Art. 21: ”A ciascun socio finanziatore è attribuito un numero di voti proporzionale al numero delle azioni sottoscritte, con le modalità stabilite dalla delibera di emissione e relativo regolamento. La delibera di emissione delle azioni destinate ai soci finanziatori ed il relativo regolamento indicheranno eventuali privilegi relativi ai diritti amministrativi. Ad ogni socio sovventore che abbia sottoscritto e versato il numero minimo di azioni stabilito dal Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 42 del presente Statuto spetta un voto. Per ogni ulteriore sottoscrizione e versamento del numero minimo di azioni, il socio sovventore avrà diritto ad un ulteriore voto fino al massimo di cinque voti. L'esercizio del diritto di voto è regolato dall'art. 2370 c.c. Ai soci ordinari non possono essere attribuiti voti in qualità di sottoscrittori di strumenti finanziari. I voti complessivamente attribuiti ai soci finanziatori non devono superare il terzo dei voti spettanti all'insieme dei soci presenti o rappresentati in ciascuna Assemblea. Qualora, per qualunque motivo, si superi tale limite, i voti dei soci finanziatori saranno ricondotti automaticamente entro la misura consentita, applicando un coefficiente correttivo determinato dal rapporto tra il numero massimo dei voti ad essi attribuibili per legge e il numero di voti da essi portato.” Il coinvolgimento dei lavoratori però non si limita nella nostra cooperativa agli ambiti istituzionali. A livello di organizzazione aziendale il coinvolgimento dei lavoratori è prassi consolidata: ma per tale aspetto si rimanda al paragrafo 1.4. al punto “la rete dei servizi”. Nella nostra cooperativa le assemblee sono il più delle volte anticipate da riunioni sociali (vedi successivo paragrafo 1.6.1.) nelle quali vengono affrontati i temi che saranno successivamente oggetto di discussione e/o voto all’ordine del giorno. Qualche volta il dibattito assembleare è preceduto anche dalla diffusione, attraverso il Bollettino (vedi successivo paragrafo 1.6.2.), dei documenti da esaminare. La possibilità di assemblee separate, previste dal CC, era stata oggetto dei lavori di una commissione nominata ad hoc nell’Assemblea del 21.09.2003. La commissione era composta dai seguenti soci lavoratori nominati in rappresentanza delle realtà territoriali in cui opera la Cooperativa: Cristina Navone per Asti, Gianluca Bacco per Biella, Anna Lidia Giacardi per Cuneo, Nicola D'Amato per Moncalieri/Nichelino, Walter Alesina per Chivasso, Claudio Muto per Torino, Renzo Marino per Pinerolo. Nell’Assemblea del 25.01.2004 la commissione presentò un regolamento di funzionamento delle assemblee separate, ma la proposta di introdurle non fu approvata: l’Assemblea si espresse con voto contrario con 194 voti su 268 votanti. La tabella che segue indica il numero delle assemblee che si sono svolte nell’anno indicato 2007 2008 2009 1 2 3 Si riporta l’elenco delle date e odg delle Assemblee degli ultimi anni: data 2007: o.d.g. 1. 13/05/07 2. 3. 4. 5. 6. 7. Esame e approvazione del Bilancio al 31/12/2006, con relativi Allegati, Nota Integrativa, Relazioni del Consiglio di Amministrazione; lettura della relazione del Collegio Sindacale e della Società di Revisione Nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale Compensi ad amministratori e sindaci Variazioni statutarie ai sensi della L. 118/2005 e del D.Lgs. 155/2006: integrazione nella denominazione della locuzione “Impresa Sociale” Nomina Società di Revisione Nomina rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza Varie ed eventuali 2008: 1. 2. 25/05/08 18/10/08 3. 4. 1. 2. 3. 4. 5. Riconoscimento ristorno ai soci Esame e approvazione del Bilancio al 31/12/2007, con relativi Allegati, Nota Integrativa, Relazione del Consiglio di Amministrazione, e del Bilancio Sociale; lettura della relazione del Collegio Sindacale e della Società di Revisione Compensi agli amministratori per l’esercizio 2008 Varie ed eventuali Analisi bilancio consuntivo primo semestre Rinnovo contrattuale e relative deliberazioni Regolamento interno prestazioni lavorative dei soci Definizione numero minimo di azioni ai sensi dell’art. 36 dello Statuto Varie ed eventuali 2009: 23/05/2009 09/07/2009 straordinaria 07/11/2009 1. Esame e approvazione del Bilancio al 31/12/2008, con relativi Nota Integrativa, Relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Bilancio Sociale; lettura della relazione del Collegio Sindacale e della Società di Revisione 2. Compensi agli amministratori per l’esercizio 2009 3. Nomina rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sul lavoro 4. Numero minimo azioni per ogni tipologia di soci 5. Bilancio di previsione 2009 e relative deliberazioni 6. Varie ed eventuali 1. Emissione strumenti finanziari 2. Modifiche statutarie 3. Varie ed eventuali 1. Analisi bilancio consuntivo primo semestre 2. Rinnovo contrattuale e relative deliberazioni 3. Percorso di definizione candidature per il Rinnovo Cariche 4. Definizione numero minimo di azioni ai sensi dell’art.. 36 dello Statuto 5. Relazione commissione sicurezza sul lavoro (T.U. 81/2008) 6. Trent’anni nel duemiladieci 7. Varie ed eventuali Nell’Assemblea dei soci del 07.11.2009 è stata approvata a maggioranza la proposta del Consiglio di Amministrazione di provvedere con gli importi netti relativi al pagamento dell’ERT 2008 ad acquistare azioni di Azioni di Socio Sovventore. Il Consiglio di Amministrazione motivò la propria proposta in considerazione della sostenibilità economica degli oneri derivanti dal riconoscimento di tale istituto contrattuale, ma, insieme, con la difficoltà di reperire la liquidità necessaria al suo pagamento e tenuto conto dell' impatto di tipo finanziario che avrebbe avuto, aggravando la situazione di criticità già in essere. L’assemblea del 29.01.2010 ha formalizzato l’aumento di capitale collegato alle adesioni individuali da parte dei soci alla deliberazione assembleare del 07.11.2009. Si sono registrati i seguenti risultati: 923 soci lavoratori hanno aderito alla delibera dell’Assemblea per un totale di € 117.661,74, mentre 56 soci lavoratori non hanno, per un totale di € 7.978,38. Partecipazione nelle Assemblee: I dati che seguono sono tratti dai verbali delle Assemblee, su cui vengono riportati nelle fasi preliminari. Agli atti vengono conservati gli elenchi dei soci aventi diritto o meno al voto e le deleghe pervenute. La percentuale di partecipazione (colonna “% partecipazione”) è calcolata: nella colonna “presenti su iscritti” è indicata la percentuale risultante dal numero di tutti i soci presenti, sul totale iscritti al libro soci (con o senza diritto di voto) nella colonna “votanti su aventi diritto” è indicata la percentuale risultante dal n° dei soci presenti o rappresentati con delega, aventi diritto al voto, sul totale dei soci aventi diritto al voto (soci con anzianità di tre mesi ed in regola con il versamento del capitale sociale) Data 13/05/2007 soci ordinari soci della sezione speciale soci sovventori 25/05/2008 soci ordinari soci della sezione speciale soci sovventori 18/10/2008 soci ordinari soci della sezione speciale soci sovventori 23/05/2009 da libro soci: aventi diritto iscritti al voto n.ro soci presenti votanti % partecipazione presenti votanti su su iscritti aventi diritto 702 665 114 179 16,24% 26,92% 301 222 3 4 1% 1,80% 118 118 10 14 8,47% 11,86% 816 752 119 180 14,59% 23,93% 347 300 3 5 0,86% 1,66% 121 116 5 6 4,13% 5,17% 867 809 173 263 19,95% 32,50% 411 337 6 5 1,46% 1,48% 116 111 3 2 2,60% 1,80% soci ordinari 984 927 137 197 13,92% 21,25% soci della sezione speciale 339 255 8 6 2,36% 2,35% soci sovventori 161 160 7 7 4,34% 4,37% 09/07/2009 soci ordinari 998 968 33 33 3,30% 3,40% soci della sezione speciale 371 302 1 1 0,26% 0,33% soci sovventori 163 162 0 0 0% 0% 07/11/2009 soci ordinari 1016 973 108 144 10,62% 14,80% soci della sezione speciale 379 305 2 1 0,52% 0,32% soci sovventori 166 163 2 2 1,20% 1,22% 1.8. Altre forme di informazione, partecipazione sociale o di promozione 1.8.1. Riunioni sociali Le riunioni sociali non vengono verbalizzate. I dati relativi alla loro convocazione di seguito riportati sono tratti dai verbali del Consiglio di Amministrazione, che le convoca, o dal Bollettino che ne pubblicizza la convocazione stessa. Dal 2007 la stessa riunione sociale viene ripetuta, con lo stesso ordine del giorno, in più sezioni, normalmente territoriali, al fine di favorire la partecipazione dei soci. In tal caso nella tabella che segue la riunione con lo stesso ordine del giorno viene contata comunque 1 volta sola. data (*per sezioni soci) 2007 2008 2009 4 2 4 o.d.g. Si riporta di seguito l’elenco delle date e odg delle riunioni sociali degli ultimi tre anni. L’asterisco a fianco della data indica che la riunione è stata ripetuta in più sessioni. 2007: marzo-aprile* maggio * novembre-dicembre La Cooperativa e la Comunità Locale: problemi e prospettive Informazioni sul TFR Varie ed eventuali Servizi domiciliari in accreditamento Varie ed eventuali Bilancio al 30.09.2007 e pre consuntivo 2007 Aggiornamenti circa il rinnovo del CCNL delle cooperative sociali Progetto “SIAMO DI QUI” Aumento capitale sociale: l’iniziativa volontaria “sotto sopra” Varie ed eventuali 2008: maggio settembre-ottobre 2009: febbraio-marzo* aprile maggio* ottobre/novembre* Trattativa rinnovo del CCNL delle cooperative sociali Presentazione bilancio 2007 Varie ed eventuali in preparazione dell’assemblea ordinaria dei soci del 18 ottobre Situazione economica-finanziaria 2008-2009 "Oss operante effettivamente in servizi e strutture socio-sanitarie" Guardare oltre: 2010 trent’anni di Cooperativa Animazione Valdocco Varie ed eventuali Situazione educatori Varie ed eventuali in preparazione dell’assemblea ordinaria dei soci del 23 maggio Chivasso: Oltre “Veramente mi chiamo Filippo”: una rete di servizi per disabili e una comunità che accoglie. Pinerolo: la nuova DGR su "riordino delle prestazioni di assistenza tutelare socio-sanitaria". Torino: Servizi per la disabilità: nuovi scenari per l’accreditamento. Ivrea: Verso una rete di sostegno ai minori e alle loro famiglie. Torino: Da “La Palma” a “Perlaluna” passando per il “Cento per centro”: una rete cantierabile? Moncalieri: residenzialità anziani non-autosufficienti: quali prospettive? Torino: Servizi animativo-educativi per minori: quali prospettive? Ronco Biellese: residenzialità anziani non-autosufficienti: quali prospettive? Cuneo: integrazione pubblico-privato nei servizi territoriali socio-assistenziali e socio-sanitari Torino: “Pronto”: oltre la sperimentazione. Borgo Ticino: “Siamo di qui”...da poco tempo: avvio di un lavoro di comunità. Mondovì: 20 anni nel monregalese: temi per eventi sul territorio 1.8.2. Bollettino interno Il bollettino è lo strumento di informazione ai soci, capillarmente diffuso. Viene distribuito anche ai dipendenti. Viene consegnato il 15 di ogni mese in occasione della distribuzione stipendi. Ai soci che non lavorano in cooperativa o che sono in aspettativa o in maternità viene spedito a casa. Ai soci che hanno dato il loro indirizzo e-mail viene spedito per posta elettronica. Da luglio 2006 viene consegnato ai RIO o ad un loro delegato, per tutti i colleghi della Uds. Questo al fine di una più capillare diffusione del bollettino stesso e di evitare la spedizione a casa di tutti i soci che non lo ritirano entro il 20 del mese. Il file .pdf del Bollettino viene archiviato nella intranet della cooperativa nel disco: Doclettura\bollettino archivio\. I contenuti del bollettino sono i seguenti: notizie dell’attività sociale: delibere di ammissioni/dimissioni dei soci convocazione delle Riunioni Sociali e delle Assemblee verbali delle Assemblee e delle riunioni sociali. Estratti del bilancio sociale pubblicizzazione di Circolari Interne relative alla vita lavorativa o sociale elenco gare cui abbiamo partecipato, con relativi esiti notizie inserite dalla Direzione Generale: rapporti con esterni, ….. notizie inserite dal Responsabile del Piano di Formazione Aziendale (Beppe Quaglia): iniziative di formazione, organizzate internamente o da enti esterni notizie e contributi tecnici inseriti dagli Addetti Tecnici di Direzione (ATD) notizie dal Responsabile Sevizio Prevenzione e Protezione D.L.gs. 81/2008 notizie inserite dal Responsabile del Sistema Gestione per la Qualità (SGQ) notizie inserite dalla Direzione Amministrativa: notizie relative al rapporto di lavoro o sociale notizie provenienti dalle UdS: iniziative cui si invita a partecipare, presentazione dei progetti sul servizio, ecc. notizie dei corsi organizzati da Forcoop Agenzia Formativa notizie da Legacoop Regionale, da Legacoop Nazionale e da Legacoop Sociali regionale e nazionale rassegna stampa: articoli di giornali che parlano delle attività della cooperativa, articoli sul mondo cooperativo, articoli di interesse generale Anche per il 2009 il Bollettino è stato redatto dalla Direzione Generale del Consorzio con la sua Segreteria. 2007 2008 2009 10 9 10 A partire dal 2008 sono presenti sul bollettino articoli a cura di Elisa Profico, del “Progetto ufficio Stampa”, che si occupa di intervistare i responsabili in organizzazione delle UdS in occasione di eventi e manifestazioni sul territorio; nel 2009 sono stati pubblicati 23 suoi articoli. Inviamo comunicati stampa da pubblicare su: Legacoop Piemonte (sito) Legacoopsociali (sito) Legacoop informazioni (newsletter) Consorzio 45 – In & For (newsletter) Vita (newsletter) In occasione di eventi e manifestazioni aperte al pubblico inoltriamo i comunicati stampa anche alle testate che hanno maggiore diffusione nei territori coinvolti. Per eventi di rilevanza regionale inviamo i comunicati a tutte le testate regionali. 1.8.3. Iniziative sociali ludico-aggregative, o di promozione La festa di Natale Ormai da qualche anno viene organizzata la festa di Natale per i bambini (e non) dei soci, come momento di aggregazione ludica. La festa viene organizzata da alcuni operatori che si occupano di animazione all’interno della nostra Cooperativa e che propongono attività ai bambini dei soci presenti. La prestazione di tali operatori è retribuita. Nel 2009 la festa si è tenuta il 13 dicembre 2009 presso il tendone da circo di Grugliasco. Il soggiorno estivo Anche nel 2009 si è organizzato il soggiorno estivo per i bambini (e non) dei soci, denominato “Bimbi al mare”. Si è svolto dal 31 agosto al 6 settembre 2009 in Liguria a Noli ed ha visto la partecipazione di 19 bambini. Buoni spesa Novacoop A partire dal 2008 il Consiglio di Amministrazione ha deciso di utilizzare i buoni di spesa Coop come incentivo per promuovere la partecipazione alle Assemblee e la raccolta del prestito sociale. E’ stato dato un buono spesa ad ogni socio che partecipasse alle assemblee della cooperativa e ai soci, non ancora intestatari di libretto prestito, che decidessero nell’anno di venire in sede per prendere conoscenza delle condizioni di tale raccolta (illustrate nel presente documento al paragrafo 3.6.1.). I buoni prevedono un massimo di spesa possibile di 300,00 € e uno sconto del 10%. I dati relativi all’utilizzo di tali buoni sono i seguenti: n° buoni messi a disposizione da Novacoop n° buoni consegnati ai soci n° buoni spesi dai soci valore spesa media 2008 1000 518 192 € 122,53 2009 1500 1215 598 € 91,39 Valori e missione sociale 1.9. Codice Etico di riferimento, Carta Etica interna, Dichiarazione di missione sociale Codice Etico di riferimento del movimento cooperativo Vogliamo richiamarci al codice dei principi costitutivo del movimento cooperativo: quello stabilito dal XXXI Congresso dell’Alleanza Cooperativa Internazionale tenutosi a Manchester nel 1995: 1° Principio: Adesione Libera e Volontaria Le cooperative sono organizzazioni volontarie aperte a tutti gli individui capaci di usare i servizi offerti e disposti ad accettare le responsabilità connesse all'adesione, senza alcuna discriminazione sessuale, sociale, razziale, politica o religiosa. 2° Principio: Controllo Democratico da parte dei Soci Le cooperative sono organizzazioni democratiche, controllate dai propri soci che partecipano attivamente a stabilirne le politiche e ad assumere le relative decisioni. Gli uomini e le donne eletti come rappresentanti sono responsabili nei confronti dei soci. Nelle cooperative di primo grado, i soci hanno gli stessi diritti di voto (una testa, un voto), e le cooperative di altro grado sono ugualmente organizzate in modo democratico. 3° Principio: Partecipazione economica dei Soci I soci contribuiscono equamente al capitale delle proprie cooperative e lo controllano democraticamente. Almeno una parte di questo capitale, è di norma, proprietà comune della cooperative. I soci, generalmente, percepiscono un compenso limitato, se disponibile, sul capitale sottoscritto come requisito per l'adesione. I soci allocano gli utili per uno o più dei seguenti scopi: sviluppo della cooperativa, possibilmente creando riserve, parte delle quali almeno dovrebbero essere indivisibili; benefici per i soci in proporzione alle loro transazioni con la cooperativa stessa, e sostegno ad altre attività approvate dalla base sociale. 4° Principio: Autonomia ed Indipendenza Le cooperative sono organizzazioni autonome, autosufficienti, controllate dai soci. Nel caso in cui sottoscrivano accordi con altre organizzazioni, inclusi i Governi, o ottengano capitale da fonti esterne, le cooperative sono tenute ad assicurare sempre il controllo democratico da parte dei soci ed a mantenere la loro indipendenza cooperativa. 5° Principio: Educazione, Formazione ed Informazione Le cooperative forniscono educazione e formazione ai soci, ai rappresentanti eletti, ai dirigenti e lavoratori, così che essi possano contribuire efficacemente allo sviluppo delle proprie cooperative. Le cooperative inoltre informano il pubblico generale - in particolare i giovani e gli opinion leaders - sulla natura ed i benefici della cooperazione. 6° Principio: Cooperazione fra cooperative Le cooperative servono più efficacemente i propri soci e rafforzano il movimento cooperativo lavorando insieme attraverso strutture locali, regionali, nazionali ed internazionali. 7° Principio: Interesse verso la Comunità Le cooperative lavorano per lo sviluppo sostenibile delle proprie comunità attraverso politiche approvate dai propri soci. Da tali principi discende la definizione di cooperativa cui, altrettanto, tentiamo di ispirarci: Una cooperativa è un'associazione autonoma di individui che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali e le proprie aspirazioni attraverso la creazione di una società di proprietà comune e democraticamente controllata. Carta Etica Il 19 settembre 2006 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Carta Etica, presentata all’Assemblea del 1° ottobre 2006, documento poi ulteriormente rivisto dal Consiglio di Amministrazione alla luce di quanto emerso in assemblea e nuovamente approvato il 24 ottobre 2006. Oltre a riprendere i principi guida contenuti nello stesso Statuto, la Carta Etica afferma ulteriori principi cui la nostra Cooperativa intende attenersi: Organizzazione orientata alle persone Leadership e coinvolgimento del personale Approccio basato sui processi La Carta Etica indica anche principi di comportamento più specifici nei confronti dei propri principali portatori di interesse (o stakeholders), principi che vengono ripresi nel capitolo 3 del presente Bilancio Sociale, in particolare nella parte “Relazioni e politiche in essere con ciascuna categoria di stakeholders”: verso i soci lavoratori e i collaboratori e viceversa verso i clienti / committenti verso la pubblica amministrazione verso i fornitori verso la collettività L’attuazione della Carta Etica è affidata ad una Commissione Etica: per la composizione e i compiti ad essa affidati si rimanda al documento. La nostra Carta Etica assume inoltre a riferimento i codici deontologici delle figure professionali del nostro settore e richiama alla necessità del rispetto integrale della documentazione istituzionale collegata alla progettazione ed erogazione di ciascun servizio. E’ prevista anche una Commissione tecnico deontologica con compiti di intervento nel caso venga individuato un comportamento etico-professionale non corretto. Tale commissione è attivata dagli Addetti Tecnici di Direzione, con funzioni di responsabilità scientifica che, appartenenti al Sistema di Supporto e in staff alla Direzione Generale (vedi descrizione della struttura organizzativa e organigramma al paragrafo 1.4.), hanno il compito di supportare le équipes di lavoro nella progettazione, erogazione e verifica del servizio. I principi guida dichiarati della Carta Etica sono anche i principi ispiratori dichiarati nel Manuale Qualità: I. II. III. IV. V. VI. VII. Organizzazione orientata alle persone Leadership e coinvolgimento del personale Approccio basato sui processi Visione sistemica della gestione aziendale Sistema Qualità e Miglioramento continuo Decisioni basate su elementi attendibili e concreti Rapporto di reciproca utilità Dichiarazione di Missione “La nostra è una cooperativa sociale: la nostra missione è di occuparci di esclusione e di disagio sociale, progettando e gestendo servizi socio sanitari ed educativi. Lo facciamo per nome e per conto dell’Amministrazione Pubblica locale, espressione della Comunità in cui siamo inseriti, mettendo a disposizione la nostra professionalità, la nostra creatività ed esercitando il diritto al lavoro e all’impresa.” 1.10. Oggetto sociale L’articolo 4 del nostro Statuto esplicita lo scopo e gli obiettivi che la nostra Cooperativa si propone: “La Cooperativa persegue la funzione sociale, lo scopo e i principi mutualistici senza fini di speculazione privata previsti dall'art. 45 della Costituzione. La società, in quanto cooperativa sociale impresa sociale, svolge la propria attività ai sensi dell'art. 1, lettera a) della legge 8 novembre 1991 n. 381 e ai sensi dell'art. 2 del D.Lgvo. 155 del 24.03.06, attuativo della L. 118 del 13.06.05. Conseguentemente, la cooperativa è considerata, indipendentemente dai requisiti di cui all'articolo 2513 del codice civile, cooperativa a mutualità prevalente (art. 111-septies disp. att. c.c.) relativamente a tale scopo. Essa ha lo scopo di perseguire, ai sensi della legge 8 novembre 1991 n. 381, l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale, attraverso la gestione di servizi socio-assistenziali, socio-sanitari, sanitari ed educativi, rientranti nella previsione di cui all'art. 1, primo comma - lett. a) della stessa e ai sensi dell'art. 2 del D.Lgvo. 155 del 24.03.06, attuativo della L. 118 del 13.06.05. In tal senso l'attività imprenditoriale è orientata anche a realizzare l'inclusione sociale, ossia offrire a cittadini esclusi, "svantaggiati", opportunità di reinserimento sociale, ridurre il rischio di emarginazione di singoli e gruppi di cittadini, coinvolgere l'intera comunità locale e gli enti che la rappresentano nell'analisi e nella ricerca di soluzioni dei problemi sociali del territorio. La cooperativa si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo mondiale ed in rapporto ad essi agisce. Questi principi sono: la mutualità, la solidarietà, la parità di trattamento, l’assenza di qualsiasi discriminazione, l’essenzialità contrapposta al consumismo e allo spreco, una giusta distribuzione dei guadagni, un lavoro non strutturato sullo sfruttamento, la priorità dell'uomo sul denaro, la democrazia interna ed esterna. La cooperativa intende operare come impresa, mediante la solidale partecipazione della base sociale e di tutto il gruppo sociale che ad essa fa riferimento, proponendosi di svolgere in modo organizzato e senza fini di lucro un'attività finalizzata: - alla ricerca di uno sviluppo sostenibile, anche in relazione ad un rapporto equilibrato con l'ambiente - al superamento di tutte le forme di violenza e di sfruttamento nei rapporti sociali - alla prevenzione di ogni forma di disagio o di emarginazione. Inoltre, lo scopo che i soci lavoratori della cooperativa intendono perseguire è quello di ottenere, tramite la gestione in forma associata e con la prestazione della propria attività lavorativa, continuità di occupazione e le migliori condizioni economiche, sociali, professionali, instaurando con la cooperativa un ulteriore rapporto di lavoro, in forma subordinata o autonoma, nelle diverse tipologie previste dalla legge, ovvero in qualsiasi altra forma consenta la legislazione italiana. (…) La cooperativa si propone, altresì, di partecipare al rafforzamento del Movimento Cooperativo unitario italiano. Per ciò stesso la cooperativa aderisce alla Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue ed ai suoi organismi periferici nella cui giurisdizione ha la propria sede sociale. Su deliberazione del consiglio d'amministrazione potrà aderire all'Associazione Nazionale di settore ed alla relativa Associazione Regionale aderente alla Lega Nazionale Cooperative e Mutue, nonché ad altri organismi economici o sindacali che si propongano iniziative di attività mutualistiche, cooperativistiche, di lavoro o di servizio.” 1.11. Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001 A partire dagli obiettivi non raggiunti nel 2008, che riguardavano le aree della Progettazione, Formazione e Gestione Risorse Umane, si sono definiti i piani di intervento per il 2009-2010, gestiti dalle tre commissioni costituite permanentemente fin dal 2004 per il monitoraggio e il perseguimento degli obiettivi del piano di miglioramento e collegate ai 3 macroprocessi principali individuati dalla nostra organizzazione: Gestione Risorse Economiche (GRE) Gestione Risorse Umane (GRU) Gestione Progettazione, Verifica e Valutazione (GPVV) Queste commissioni sono composte da membri della Direzione Generale (Responsabile di Direzione e/o Addetto tecnico di Gestione), dal Responsabile del Sistema di Gestione per la Qualità, dal Direttore Amministrativo e da un rappresentante di ogni funzione coinvolta nel processo da gestire (Ufficio Contabile-finanziario per la Commissione GRE; Direzione del personale per la Commissione GRU). Gli obiettivi delle tre commissioni sono definiti dalla Direzione Generale. La scelta di lavorare per commissioni è tesa a privilegiare l’approccio sistemico ai processi, nonché a promuovere il coinvolgimento diretto di chi è parte integrante degli stessi processi nell’analisi delle esigenze, nella pianificazione e predisposizione delle attività e degli strumenti, nella promozione della naturale evoluzione delle nostre modalità di gestione. Tale scelta è coerente con i principi ispiratori dichiarati nel Manuale Qualità. COMMISSIONE PROGETTAZIONE VERIFICA VALUTAZIONE (GPVV) L’attenzione nel 2009 è stata focalizzata ai processi di progettazione e miglioramento relativo alla qualità dei nostri elaborati progettuali e ci ha portato a definire un format relativo alla costruzione del documento: “Conoscenza del territorio” e a individuare una procedura di raccolta dati (tramite BS) relativi agli accordi territoriali in essere nelle Comunità Locali. Si è inoltre proceduto, in linea con quanto pianificato l’anno scorso, nel progetto di creazione di un Sistema di valutazione da parte dei familiari dell’utenza del servizio domiciliare, in collaborazione con FEDER CONSUMATORI. Le azioni individuate nel corso del 2009 sono state: 1. definizione di procedure di raccolta dati e di protocollo relativamente all’attività di documentazione probatoria (sempre più spesso richiesta nelle gare d’appalto) su ”accordi territoriali esistenti con enti e organismi locali” 2. si è provveduto a formare 9 nuovi auditor interni, relativamente al processo di verifica con l’obiettivo di intensificare il numero di audit e di diffondere capillarmente, dalla base, il sistema qualità. Il corso si è tenuto a Torino il 12-13 novembre 2008 e 23 febbraio 2009; vi hanno partecipato: Daniele Elladi, Silvia Ghiglia, Graziella Bianciotto, Daniele Baldassarri, Vera Iannone, Consuelo Pascale, Cinzia Trabattoni, Mazzurana Frida, Marta Vanzetti. Il corso aveva come obiettivi l’acquisizione di competenze e metodologie per la pianificazione, la conduzione e la gestione dei risultati di audit interni in coerenza con le prescrizioni definite nelle UNI EN ISO 9000. Come obiettivi del Piano di Miglioramento di competenza della commissione per il 2009-10: a) Si proseguirà con il progetto di valutazione con Feder consumatori, relativamente alla restituzione dei dati elaborati b) Si lavorerà a preventivo sulla mappatura di quei territori nei quali ancora non operiamo ma che la direzione definirà di interesse strategico, coinvolgendo tirocini universitari c) Si lavorerà per aumentare il numero annuo di Audit effettuati (minimo 30), con l’obiettivo di arrivare a 50 audit. Nel corso del 2009, abbiamo effettuato 37 audit. GESTIONE RISORSE UMANE (GRU) Come obiettivi del Piano di Miglioramento di competenza della commissione per il 2009-10 ci si propone: 1. dal punto di vista informatico un deciso miglioramento nella gestione, analisi ed elaborazione dei dati relativi al personale, verrà dal processo di unificazione delle anagrafiche ad oggi inserite nei nostri vari programmi gestionali (Paghe, PRMAN, Database Gestione Consorzio). L’anagrafica unica permetterà un più efficace ed efficiente aggregato dei dati in tempi di elaborazione decisamente ridotti rispetto agli attuali. Stato dell’arte: rispetto all’allineamento di tutte le anagrafiche si è ancora in una fase di studio…. (compatibilità tra gli aggiornamenti zucchetti e nostre personalizzazioni già attive, e gestione degli id univoci) 2. si dovrà riattivare il percorso relativo alla valutazione o autovalutazione delle competenze, lasciato in sospeso (causa altre priorità) nel corso del 2008, soprattutto relativamente alla valutazione requisiti formativi obbligatori e competenze necessarie relative alla sicurezza GESTIONE RISORSE ECONOMICHE (GRE) Nel corso del 2009 la priorità affidata dalla Direzione Generale al Responsabile Sistema per la Qualità ha riguardato il processo di gestione risorse economiche. Terminato il percorso che nel 2007 ha portato il nostro sistema a poter tenere sotto controllo gli indicatori degli obiettivi relativi ai budget assegnati, abbiamo concluso le attività di riorganizzazione e gestione del processo relativo alle risorse economiche, in un’ottica di controllo di gestione efficace, attività alle quali ci siamo dedicati negli ultimi 3 anni. Il 2008 ci ha impegnati nel miglioramento del livello di dettaglio dei dati necessari alla direzione per l’analisi. Le azioni effettuate nell’anno 2008-2009 sono state: 1) relativamente all’obiettivo di sviluppo su Data Base del controllo di gestione: rispetto al dettaglio dei dati extracontabili (costo del personale) è stato predisposto un dettaglio totale mensile per singolo operatore; rispetto al confronto dei risultati relativi ad anni diversi vi è stata una riscrittura del programma per la gestione dello storico 2) relativamente alla Scheda Convenzione informatizzata: è stata predisposta una scheda all’interno del Data Base di gestione del consorzio 3) relativamente alla sperimentazione di nuovi strumenti/modalità per la raccolta dei dati extracontabili: è stata istituito l’indirizzo di posta elettronica: [email protected] a cui inviare le rendicontazioni ore e budget delle uds è stata avviata, ed è in fase di sperimentazione, la rilevazione informatizzata delle presenze degli operatori nel servizio di assistenza domiciliare in accreditamento a Torino (attivata in forma definitiva dal 1°trimestre 2010) 4) relativamente al miglioramento dei dati in ingresso per la fatturazione è stata creata una gestione specifica per fatturazione relativa alla R.S.A. Latour di Moncalieri è stato progettato un sistema di raccolta dati relativi al lavoro svolto dalle assistenti familiari di Obiettivo Lavoro, in Raggruppamento Temporaneo di Impresa con la nostra Cooperativa per la gestione del servizio di assistenza domiciliare in accreditamento a Torino Come obiettivi del Piano di Miglioramento di competenza della commissione per il 2009-10 ci si propone: 1. l’integrazione del programma Controllo di Gestione con il sistema “Gestione Consorzio” con l’obiettivo di ottimizzare i flussi di dati in un’ottica di normalizzazione degli stessi, al fine di eliminare definitivamente inutili doppioni ed allineare le varie tabelle ad oggi in uso. L’attività ad oggi prevede l’utilizzo di strumenti di gestione che si aggiornano (manualmente e automaticamente), a seconda della necessità o meno di ottenere dati in “foto ad un dato momento” o in progressivo continuo. 2. Per migliorare l’attenzione del decisore della spesa del servizio e per dargli un supporto nell’analisi dei dati e fornirgli delle linee di indirizzo in un’ottica di ottimizzazione delle risorse impiegate, nel 2009 si istituisce una rendicontazione “Controllo di Gestione” per 40 servizi, selezionati in base al fatturato, personale impiegato, budget assegnato ed eventuali criticità relative al margine di contribuzione riscontrate nell’anno precedente Ad oggi non si è ancora implementato completamente questo obiettivo. Si sono individuati i servizi “a priorità di verifica”, ma il controllo si è svolto solo su base documentale e con cadenza trimestrale. Vi è ancora da pianificare un allineamento tra gli appuntamenti di rendicontazione budget con l’ufficio contabilità e quello con il controllo di gestione. Ottimizzare gli appuntamenti con i servizi che non rendicontano a Torino Dedicare più tempo e risorse dell’ufficio a questa attività L’impegno è di riuscire a mettere a regime quest’attività entro le redazione del documento di controllo di gestione del 2° Trimestre 2010. Le azioni di miglioramento effettuate per il raggiungimento degli obiettivi suddetti sono state le seguenti: a) la creazione di un sistema di gestione storico su base trimestrale nell’arco dello stesso anno b) la creazione di un sistema di report per l’analisi di confronto tra trimestri di anni diversi e possibilità varie di individuazione di trend sui singoli centri di costo c) Per la messa in linea da Gennaio 2009 della Scheda Convenzione su database e la definizione di report di stampa della stessa scheda, abbiamo mancato l’obiettivo per problemi tecnici di gestione delle maschere di carico, per cui non si è potuto partire in tempo (gennaio 2009) con lo strumento testato e validato. La scheda convenzione informatizzata è stata attivata per il 2010. d) studio della fattibilità e pianificazione dei tempi e dei costi per la realizzazione del sistema di archiviazione ed elaborazione dati automatizzata delle rendicontazioni inviate dai RIO all’indirizzo [email protected] Il nuovo sistema è stato approntato, con automatismi che scaricano direttamente su tabelle excel i dati che una volta elaborati vengono importati nel sistema Controllo di Gestione. PUNTI DI FORZA: maggior velocità nell’operazione di carico dati CRITICITA’: salta un filtro di verifica/pulizia del dato ed eventuali errori o incompletezze, sono correggibili solo dopo aver importato i dati. AZIONI DI SVILUPPO sicuramente saranno inerenti a: 1. formazione all’analisi e verifica dei dati agli addetti relativamente a; Elaborazione dato grezzo Stima Analisi 2. revisione modello rendicontazione ore con box di carico non modificabili e messaggi di errore. e) È stato implementato un sistema informatizzato di elaborazione delle presenze degli operatori del servizio di assistenza domiciliare in accreditamento a Torino con strumenti gestionali ad hoc f) Sull’implementazione del sistema relativo al recupero crediti verso clienti privati dell’R.S.A. Latour di Moncalieri, si è potenziato il sistema di gestione della fatturazione e finalmente è a pieno regime: Ad oggi mensilmente, si gestisce il preventivo del mese in corso , il consuntivo del mese precedente e si è messa in linea le tesoreria del programma contabilità agganciandola agli intestatari di fattura di Latour. Al saldo tra incassato e dovuto si produce anche il dettaglio delle singole fatture….. Il sollecito automatico è stato abbandonato perché così si entra nel merito del singolo caso ed inoltre, con la nuova convenzione non c’è più la necessità di dare evidenza oggettiva dei solleciti da girare poi all’ASL. Infatti il recupero crediti è tutto in capo a noi. g) Rispetto allo studio della fattibilità dell’implementazione di uno strumento comune e condiviso con Obiettivo Lavoro per la raccolta ed elaborazione dei dati relativi al servizio di assistenza domiciliare in accreditamento a Torino, si è giunti alla definizione di un file adatto alle elaborazioni che ci necessitano ATTIVITA’ dell’UFF. SISTEMA di GESTIONE della QUALITA’: A) CERTIFICAZIONE ISO A novembre 2009, a seguito della Verifica Ispettiva del Cermet siamo passati alla nuova norma ISO 9001:2008 I processi di sistema sottoposti ad audit sono stati: 1. DIREZIONE: Politica, Riesame della Direzione, Obiettivi, Analisi dei dati, Soddisfazione del cliente, Registrazioni 2. SISTEMA GESTIONE QUALITÀ: Analisi manuale, scheda tecnica, gestione documenti, Verifiche ispettive, Non conformità, Reclami, Azioni correttive e preventive 3. RGP: Gestione delle risorse umane, infrastrutture , attrezzature, controllo fornitori, controllo materiale/servizi approvvigionati 4. RDD E ATD : Requisiti cliente + progettazione 5. COMUNICAZIONE: interna ed esterna Uds sottoposte ad audit: 1. M. Eureka Cirié 2. SM Via Posto 5 Chivasso 3. Contratto di quartiere via Ghedini Torino 4. CD AISM Strada del Fortino Torino 5. D. CD “Vita Nuova” via Tesso Torino ESITO: 2 Non Conformità minori NC 1 : “Nel servizio CAD – Vita Nuova – non vi è sistematica evidenza della corretta identificazione, gestione e aggiornamento della documentazione di sistema con particolare riferimento a quella specifica del servizio(es. moduli di rendicontazione giornaliera delle attività) NC 2 : “Per il servizio Gruppo Appartamento POSTO 5, non vi è evidenza della gestione delle proprietà del cliente come ad esempio documenti e libretti personali” ESITO: 4 Raccomandazioni SM Via Posto 5 Chivasso 1. si raccomanda una più puntuale registrazione della verifica del possesso dei requisiti/caratteristiche dell’ospite al suo ingresso 2. si raccomanda una migliore formalizzazione nell’ambito del PEI degli obiettivi, strumenti di verifica e indicatori di risultato anche al fine di fornire una miglior visibilità dei risultati ottenuti M. Eureka Cirié 1. Si raccomanda di valutare l’opportunità di monitorare i dati complessivi relativi al raggiungimento degli obiettivi previsti nei PEI ad ulteriore arricchimento dei dati contenuti nella relazione annuale del servizio Processo di progettazione 1. Si raccomanda di valutare la possibilità di raccogliere in maniera più omogenea i requisiti espressi dai clienti, al fine di tenere sotto controllo gli aspetti critici che possono compromettere l’attività di pre-progettazione. Il giudizio dei nostri valutatori rispetto a: 1. Contesto organizzativo e management: “il contesto organizzativo risulta decisamente orientato al miglioramento del sistema qualità; la partecipazione dei vari referenti al processo di verifica è stata decisamente positiva e collaborativi e ha evidenziato una motivazione e una spinta al miglioramento diventata parte integrante della cultura dell’organizzazione”. 2. Giudizio del RGVI su Peso e gravità dei rilievi: “I due rilievi emessi sono stati valutati come NC minori in quanto non risultano inficiare l’integrità del sistema nel suo complesso”. 3. Capacità di Miglioramento e garanzie di Mantenimento della Conformità: “Le elevate competenze e l’evidente partecipazione al processo di verifica del personale coinvolto danno ottime garanzie riguardo il mantenimento della conformità e il miglioramento del sistema”. B) SISTEMA SICUREZZA E CERTIFICAZIONE OH-SAS Nel corso del 2009 si è cominciato a ragionare sull’innesto di un sistema sicurezza OH-SAS 18000, sull’architettura della nostra organizzazione e di un modello 231 a corollario. Avvalendoci della consulenza del consorzio Forcoop, (5 professionisti), abbiamo abbozzato le necessità formali di conformità ai modelli e ci siamo confrontati rispetto alle soluzioni adottabili, partendo dal presupposto di rendere le “inevitabili riorganizzazioni” il più ergonomiche possibile. 1. 2. 3. 4. mantenere i flussi comunicativi in essere; utilizzare le procedure già in atto; gestire le risorse già impegnate integrare in un unico sistema i 3 modelli C) CONTROLLO DI GESTIONE Gran parte del tempo lavoro del 2009 dell’uff. Sistema Gestione per la Qualità come da priorità definite dalla Direzione Generale, è stato dedicato al controllo di gestione, in termini di: predisposizione e monitoraggio degli strumenti finalizzati al controllo di gestione formazione delle funzioni deputate ad usarli supporto per l’immediata risoluzione di problemi tecnici, dubbi e domande di metodo controllo dei dati in ingresso dalle rendicontazioni Ore & Budget per la produzione dei report trimestrali per centri di costo predisposizione di tabelle e query su DB Gestione Consorzio, atte a perseguire gli obiettivi del Piano di miglioramento demandati alla Commissione GRE. studi di fattibilità su innovazioni tecnologiche atte a facilitare l’input dei dati necessari alle analisi relative al Controllo di Gestione Nel 2009 sono state aumentate risorse dedicate all’ufficio con l’inserimento di 2 part-time nell’ufficio (Consuelo Pascale e Renzo Marino) D) AUDITING NEI CONFRONTI DELLE UDS Da gennaio a dicembre 2009 si sono realizzate le attività descritte nel Piano di miglioramento e relativi obiettivi della commissione Progettazione Verifica Valutazione rispetto al processo di Verifica che ha visto concludersi il percorso formativo volto alla costituzione del nuovo gruppo di auditor interni composto da 9 elementi. Coerentemente con l’obiettivo di svolgere una maggiore e capillare tenuta sotto controllo dei processi di progettazione, monitoraggio e verifica dei Servizi, la pianificazione delle uds soggette a verifica ha interessato una diversificata scelta delle aree geografiche, delle tipologie di servizi per destinatari/utenti e organizzazione. La programmazione degli audit, il calendario e le uds interessate sono stati pianificati di concerto con il Responsabile del Sistema Qualità, il Gruppo di Verifica è stato composto da 1 Auditor delegato dal RSGQ formato nel 2006 (Valentina Gentile), dai 9 nuovi Auditor e uno precedentemente formato. Ciascun auditor ha effettuato 2 visite ispettive con il supporto dell’Auditor delegato e 2 a conduzione automa ed è stato accompagnato dal RGVI nelle fasi di preparazione e conduzione degli audit: • lettura ed analisi della documentazione di progetto rispetto agli obiettivi della VI • documentazione/compilazione rapporti di verifica • incontro di restituzione dopo la conduzione degli audit e analisi degli elementi di criticità rispetto all’attività specifica dei nuovi auditor. L’attività di auditing nei confronti delle uds si è realizzata in n. 37 audit . Per ciò che riguarda l’attività dell’Ufficio Sistema e Gestione della Qualità e quella di auditing preventivata e presentata nel piano audit 2009 - 2010 concordato tra RSGQ, RDD e ATD nei confronti delle UDS sono stati oggetto di verifica i seguenti servizi tenendo conto dell’eterogeneità rispetto alla loro posizione territoriale, tipologia di utenza/destinatari dell’intervento, organizzazione del servizio e considerando le uds sulle quali fosse programmata per l’anno 2008 la verifica interna programmata dall’ATD: Provincia di Cuneo: A. Domiciliarità Permanente Ceva, A. Servizio animazione RAF Don Rossi Villanova Mondovì, M. Micronido Sant'Anna Avagnina Mondovì, D. SIL Ceva Territorio di Torino e provincia sud-est: SM. Comunità La Palma di Trofarello, Assistenza Domiciliare Chierese, D. Comunità Berruto Chieri, D. Servizio appoggio alunni diversamente abili Vinoso, ADD. Casa Verde Volvera AslTO3, M. Centri Aggregazione Beinasco Borgaretto, D. CD La Trottola Nichelino Territorio di Torino e provincia nord: A. CDA ASLTO 3 Valgioie, A. Accreditamento domiciliarità CIRIE’, M. Eureka Cis Ciriè, D. Pegeas Borgaro Territorio di Ivrea e Provincia di Biella: M. pre post scuola e centro estivo S. Maurizio d'Opaglio (servizio chiuso nel corso del 2009), Raf Belletti Bona, Progetto IN Door-a Baltea Ivrea(servizio chiuso nel corso del 2009), A. RAF Villa S. Giacomo Consorzio Inrete Ivrea, D. ET Sol Maggiori Ivrea, M. ET Semola Gattinara Territorio di Torino e provincia est: T. Progetto Radar Chiasso, D. ET ETA BETA Chivasso, M. I GIRASOLI Torrazza Piemonte, M. CEM Settimo Torinese, M. ET PATATRAK Chivasso, D. Sfere Chivasso, D. 100 passi Leinì, SM. Perlaluna Chivasso, M. Asilo Nido Aldomoro Settimo Torinese Città di Torino: A. CDA asl 4 Aurora, M.C.tà Stella Polare Torino, CON Via Traves Lotto 2 - AID Torino, D. Gruppo Appartamento Cà Dora, M. Isola - Turoad Circoscrizione 2 Torino Territorio di Asti: A. Assistenza Domiciliare Comune di Asti Note metodologiche rispetto alla pianificazione: In itinere si è ritenuto di adeguare la pianificazione allo stato di erogazione dei Servizi in gestione (Servizi chiusi) e servizi in cui cambiamenti organizzativi hanno costituito elemento di esclusione in questa fase. Si sono così auditati : M. ET Semola Gattinara, M. ET Do Minore ed esonerati M. pre post scuola e Centro Estivo S. Maurizio d'Opaglio(servizio chiuso),A CDA asl 3 Valgioie Obiettivi del programma di verifica: a) b) c) d) e) progettazione: compilazione, aggiornamento e congruità degli obiettivi della documentazione dei progetti individualizzati PAI e PEI tempi di verifica definiti – verifiche in itinere – indicatori di risultato riferiti agli obiettivi generali e specifici erogazione del servizio: pianificazione delle attività, congruità tra le attività pianificate e gli obiettivi sia generali del progetto, sia specifici riferiti agli obiettivi predefiniti dei PAI/PEI rilevazione di soddisfazione: definizione ed utilizzo di strumenti di rilevazione di soddisfazione, sistema di gestione del reclamo, elaborazione dei risultati controllo della documentazione: moduli in uso nel servizio e loro codificazione Gli elementi oggetto delle verifiche ispettive hanno riguardato il controllo e il monitoraggio della progettazione, verifica e valutazione e relativi strumenti adottati da parte delle unità di servizio. Attenzione particolare è stata dedicata alla progettazione individuale (PAI e PEI), alla pianificazione delle attività ed al monitoraggio in itinere dei contenuti che riguardano obiettivi, strategie operative, indicatori di risultato attesi, identificati dai gruppi di lavoro e riferiti alle prese in carico degli utenti. Obiettivo trasversale degli audit: fotografare la realtà operativa attraverso l’analisi della documentazione prendendo in esame il progetto complessivo di ciascun servizio, i PEI/PAI relativi agli utenti, le relazioni intermedie di andamento degli stessi. Al fine di perseguire tale obiettivo è stato significativo il percorso di formazione verso la conoscenza da parte degli auditor degli elementi caratterizzanti le uds prese in esame e l’analisi sistemica della documentazione e del processo di erogazione: lettura ed analisi della documentazione di progetto consegnata in gara d’appalto lettura ed analisi di eventuali verifiche intermedie e riprogettazioni attraverso il racconto del servizio, gli auditor hanno individuato insieme all’équipe gli elementi che costituiscono gli strumenti di lavoro già in uso oppure quelli ancora da costruirsi analisi della conformità tra il progetto complessivo, la percezione dell’équipe in merito a strumenti progettuali utilizzati, la rilevazione dell’effettivo uso degli elementi progettuali come strumenti di lavoro operativi. Risultati delle verifiche : I Rapporti di verifica ed i loro contenuti si presentano come strumenti di lavoro all’interno del percorso formativo dei nuovi auditor, pertanto l’analisi dei dati è il risultato della rielaborazione dell’esperienza. In merito alle non conformità, n. 33 registrate si evidenziano: la mancanza del piano attività la mancanza di indicatori di verifica l’aggiornamento e la presenza dei PAI/PEI la modulistica non codificata I 52 punti deboli riscontrati nelle uds sottoposte a verifica riguardano gli stessi punti della norma rispetto alla progettazione segnalati come non conformità e ne descrivono la momentanea inadeguatezza, inefficacia o non completezza. Il dato riferito alla registrazione dei risultati sui questionari di soddisfazione sistema cliente non è riconducibile alla funzione del RIO/UDS. AZIONI CORRETTIVE Le azioni correttive hanno riguardato 9 delle uds auditate rispetto a percorsi formativi a cura degli ATD sulla creazione di strumenti adeguati per: • stesura dei PEI con gli aggiornamenti previsti • la pianificazione delle attività • gli indicatori Aspetti innovativi La pianificazione dei nuovi audit per l’anno 2010- 2011 terrà conto degli aspetti riscontrati dagli auditor durante il corso di formazione : modifica e aggiornamento della lista di controllo modifica e aggiornamento del rapporto di verifica: inserimento punti di forza implementazione dell’oggetto della verifica rielaborazione dei dati su base i informatica costituzione di un gruppo di lavoro auditor permanente Programmazione strategica di medio-lungo termine e politiche di breve termine Programmazione strategica di medio-lungo termine Il rapporto con le comunità locali Le comunità locali sono le destinatarie delle nostre attività imprenditoriali. La nostra cooperativa interviene attualmente in 36 comunità locali (identificate nei distretti sanitari e/o nelle associazioni di comuni per la gestione degli interventi sociali) di cinque province del Piemonte: Torino, Cuneo, Biella, Asti, Novara e Vercelli. Il tema del rapporto tra comunità locali e la nostra cooperativa è il tema generatore delle riflessioni sul senso e la missione del nostro agire cooperativo ovvero di come realizziamo in concreto “lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini” (L. 381/91). Abbiamo attivato risorse per: partecipare ai lavori dei Piani di Zona, ai coordinamenti spontanei, a comitati di varia natura, realizzando una buona presenza ai vari tavoli di consultazione/concertazione (paragrafo 3.8.3.): realizzare un’attenzione sempre maggiore alle azioni di comunicazione: sia quelle sviluppate dalle singole équipes di lavoro (paragrafo 3.3.4.):, sia quella di sistema ovvero la campagna comunicativa “Siamo di qui”, iniziata nel 2008 e che termina con la produzione del calendario 2010 (paragrafo “Iniziative di coinvolgimento delle comunità locali” all’interno del paragrafo 3.10):. Far crescere l’identità del socio Dalla relazione sulla gestione di accompagnamento al bilancio 2009: “Ogni persona lavorando mette in gioco in cooperativa la propria professionalità, la propria socialità e i propri soldi. Le relazioni che ognuno di noi ha e che costituiscono la prpria rete sociale sono il “patrimonio” più prezioso che in cooperativa aumenta con l’ingresso di un nuovo socio: nuove ricchezze che fanno la differenza. Quando queste reti si condividono diventano fattore di successo e vantaggio competitivo. Il socio mette a disposizioni le sue reti quando si sente socio. Non è così scontato per i nuovi soci. Molti si avvicinano alla cooperativa perché può offrire loro un lavoro, hanno sentito dire che la Valdocco è un “buon datore di lavoro” e che si riceve lo stipendio ogni mese. Ma non è così immediata l’idea di cooperativa, di essere socio, proprietario pro-tempore dello strumento che mi dà lavoro. (“Sono socio e lavoro alla Valdocco.”) Col tempo insieme si cresce. Questa continua ad essere la sfida identitaria del futuro.” La formazione professionale La nostra cooperativa ha sempre creduto nella formazione professionale ed in questi anni ha: incentivato l’accesso ai corsi di riqualificazione per l’acquisizione del titolo professionale (paragrafo 3.2.4.): superando il limite stabilito dal CCNL ai permessi per la riqualificazione riconoscendo un vantaggio retributivo a chi frequenta corsi di riqualificazione predisposto un Piano della Formazione Aziendale (paragrafo 3.2.6.): La sicurezza sul lavoro e la collegata certificazione BS OHSAS 18001 Il Consiglio di Amministrazione ha attivato una commissione in materia di sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo di certificare entro il 2010 un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro, secondo lo standard BS OHSAS 18001: 2007. I sistemi di gestione La nostra cooperativa è stata la prima cooperativa sociale piemontese a certificare la propria attività secondo lo standard UNI EN ISO 9001. Abbiamo superato resistenze interne che diffidavano della fattibilità e dell’opportunità di adeguare standard nati nell’ambito della produzione dei beni ad un contesto dove il “bene” prodotto è un “servizio relazionale tra persone” e in cui la soddisfazione del cliente deve tener conto sia della pluralità dei “clienti” coinvolti, sia di servizi in cui gli obiettivi dell’intervento sono tutt’altro che la soddisfazione dell’utente nella condizione iniziale della sua presa in carico. Abbiamo superato le diffidenze esterne, partner e competitors, che si interrogavano sull’opportunità di un “bollino” tanto costoso in termini monetari, ma soprattutto organizzativi. Abbiamo superato la tentazione di renderlo un “male innocuo” limitandone l’impatto il più possibile. Abbiamo fatto grandi sforzi per integrare nella prassi gestionale ed operativa quelle che sono le metodologie più convincenti dello standard UNI EN ISO 9001, piegandolo alle esigenze di una qualità che non è di prodotto. La scommessa che ci proponiamo ancora è di integrare i due sistemi UNI EN ISO 9001 e BS OHSAS 18001, in un unico sistema di gestione, nel quale inserire anche gli elementi correlati al sistema di prevenzione degli illeciti ai sensi del D.L.gs 231/2001, di cui nel corso del 2009 abbiamo iniziato ad occuparci. Gli investimenti immobiliari Da molti anni i Consigli di Amministrazione che si sono succeduti alla guida della nostra Cooperativa hanno sempre confermato una scelta caratterizzante la propria programmazione strategica: quella di effettuare investimenti immobiliari finalizzati alle attività produttive. La relazione sulla gestione che accompagna i bilanci ha sempre motivato in modo molto forte tale scelta: “Le opportunità di sviluppo in cooperativa aumentano se cresce la disponibilità dei “mezzi di produzione”. La possibilità di disporre di immobili quali sedi dei servizi aumenta il vantaggio competitivo della cooperativa, tanto più in un momento in cui si consolida da parte della pubblica amministrazione la scelta dell’accreditamento con la richiesta esplicita al gestore di mettere a disposizione le sedi dell’attività. Anche l’esercizio 2009 registra l’ulteriore consolidamento del patrimonio immobiliare per effetto dell’acquisizione di 2 nuovi immobili ed in particolare, di quello sito a Torino, in V. Pinerolo n. 19/21, del valore di € 1.175.000,00. Con il bilancio 2008 venne effettuata la rivalutazione, ai soli fini civilistici, di tutti gli immobili presenti nelle categorie “fabbricati commerciali” e “fabbricati civili”, così come reso possibile dall’art. 15 D.L. 29/11/2008 n. 185. La rivalutazione fu calcolata sul valore degli immobili al netto degli ammortamenti al 31/12/2008. L’effetto della rivalutazione, nonché scopo della normativa che l’ha resa possibile, è stato quello di permettere alle imprese di iscrivere a bilancio gli immobili posseduti alla data del 31/12/2008 al loro valore di mercato, mostrando così l’effettiva consistenza del proprio patrimonio. A seguito di questa rivalutazione il patrimonio immobiliare è aumentato di del 61% nel 2008 rispetto al 2007. I valori della tabella che segue sono al lordo degli ammortamenti. € 2007 2008 2009 7.351.423 11.828.496 13.656.431 La dotazione di nuove tecnologie Anche rispetto alle tecnologie dell’informazione la nostra cooperativa è sempre stata molto attenta. L’informatizzazione ha raggiunto quasi l’81% delle uds, mentre il 78% dei responsabili in organizzazione (RIO) è dotato di cellulare. Gli uffici di V. Le Chiuse, sede anche del Consorzio La Valdocco, sono dotati di 47 postazioni di lavoro collegate in rete, onde facilitare la condivisione di risorse hardware, software e documentazione. Alcune sedi amministrative e di servizi sono a loro volta collegate in rete con V. Le Chiuse, onde estendere loro i benefici del collegamento: Mondovì, Biella, Moncalieri, Grugliasco, alcune sedi in Torino. Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio La Valdocco ha deciso di investire in un programma di archiviazione documentale, anche sostitutiva degli archivi cartacei secondo la normativa vigente, che la nostra cooperativa ha fortemente sostenuto. Il consolidamento del capitale sociale E’ sempre stata parte della politica della nostra cooperativa lo sforzo al consolidamento del capitale, in funzione delle politiche di investimento e di crescita adottate. “…attrarre altre risorse finanziarie, intercettando investimenti di risparmiatori che possano vedere nella cooperativa un’alternativa “buona” a strumenti di investimento tradizionali.” Di qui le campagne per l’acquisto di Azioni di Socio Sovventore e le politiche di remunerazione del capitale e del prestito sociali. Il capitale che si chiede di versare al nuovo socio ordinario non è mai stato “simbolico”. Fa parte di quegli aspetti di crescita della coscienza imprenditoriale che non costano poca fatica, né al nuovo socio, né a chi (gli altri soci) ha il compito di far crescere tale coscienza. Investimenti finanziari dei soci in prestito sociale “Primi tra tutti a pensare alla cooperativa come il posto dove depositare i propri risparmi non possiamo che essere noi stessi, soci della cooperativa!” E’ uno slogan presente anch’esso da molti anni nelle relazioni dei Consigli di Amministrazione della nostra cooperativa che hanno sempre ritenuto preferibile dirottare ai soci stessi risorse che inevitabilmente sarebbero finite a finanziatori esterni, visti i ritardi di pagamento da parte dei committenti pubblici. Il prestito sociale, conseguentemente, è sempre stato incentivato, coscienti che “Le attività di autofinanziamento ci aiuteranno a migliorare il nostro rating per ottenere, a migliori condizioni, l’ampliamento degli affidamenti da parte degli istituti di credito”. Il successo che registrano le operazioni collegate all’acquisto delle Azioni di Socio Sovventore e al Prestito Sociale, denotano la fiducia che i soci prestatori, sovventori e finanziatori hanno nel progetto sociale della propria cooperativa, investendo nel capitale di rischio o accantonando i propri risparmi in cooperativa e consentendo alla società di reperire liquidità migliorando contestualmente il proprio rating onde migliorare anche le condizioni di accesso al credito esterno (vedi paragrafi 3.1.2., 3.1.6.). Politiche di breve termine La politica della crescita L’incremento del valore della produzione ha caratterizzato di anno in anno i trent’anni della nostra cooperativa. Sono stati pochi gli anni di “tregua”. Un grafico a linea può ben rappresentare lo sviluppo in crescita che abbiamo avuto. E’ stata una scelta, anche se qualche volta i risultati hanno superato le aspettative. Spesso le relazioni sulla gestione hanno affermato che i risultati positivi di bilancio sono stati realizzati grazie alla crescita registrata dal valore della produzione: l’aumento del valore della produzione ha compensato l’aumento dei costi, ed in particolare l’aumento del costo del lavoro, non adeguatamente riconosciuto dalla revisione prezzi degli affidamenti in essere. Anche per questo esercizio il Consiglio di Amministrazione lo afferma: “Siamo riusciti a crescere, più di ogni prudente aspettativa e questo ci ha consentito di ottenere un sostanziale pareggio tra ciò che abbiamo prodotto e venduto e ciò che abbiamo speso per produrre i servizi che eroghiamo a favore delle comunità locali. I benefici della crescita sono stati tutti assorbiti dai maggiori costi derivanti dagli adeguamenti economici previsti dal nostro Contratto di Lavoro di riferimento.…… Guardando già al futuro, ………..Prudenza e preoccupazioni sono d’obbligo, tenuto conto che dalle prime proiezioni non raggiungeremo nel 2010 i livelli di crescita registrati nel 2009 e sono ancora tutte in salita, ulteriori ed estenuanti, le strade per ottenere gli adeguamenti di tariffe e canoni dei servizi che eroghiamo.” Obiettivi del Sistema di gestione per la Qualità INDICATORE funzione emittente 1. L’efficacia nella partecipazione alle gare 1.1 % posizionamenti progettazione 1° e 2° posto per gare con DDP in continuità 1.2 % posizionamenti progettazione 1° e 2° posto per gare con DDP nuove DG 2. L’efficacia della progettazione dei servizi % Progetti Individuali aggiornati RdD RIO DG RdD OBIETTIVI 3. La soddisfazione del cliente committente 4. La soddisfazione degli operatori funzione soglia di presidiante soddisfazione 100% RdD RdD 5.2 n° ore dedicate incontri/ore previste non realizzato* 90% 86% 91% 92% 40% 40% raggiunto BS 3.3.1. 46,25% 57,14% raggiunto raggiunto BS 3.4.1. 88% 93% 96% raggiunto 36,85% 37,50% 40,18% <14% 18% 12,38% 9,69% >3,5 anni 6 anni 1 mese 5 anni 4 anni 4 3 mesi mesi 100% 88% 90,63% 94,74% RdD 70% 86% 94% 100% BS 3.2.4. raggiunto non raggiunto raggiunto RIO minimo 2 per ogni uds NO NO NO BS 3.3.4. non raggiunto 5.4 Individuazione e avvio di collaborazione con Organizzazioni dell’Utenza DG RdD minimo 1 per comunità locale NO NO NO BS 3.3.5. non raggiunto RdD+Resp. Form. Tecn. Az. RIO 100% 69,6% 71% 64,5 BS 3.1.2. non realizzato Resp. Form. Tecn. Az. 80% 100% 97,54% 100% albo strutturato DG RGP RdD RIO 757 354 294 SI/NO NO NO NO 114,03 100,18 95,2 ** 8.2 +/- % ore raggiunto BS 3.2.5. 140 >90% <100% 8.3 budget previsionale complessivo 1° riunione di DG dopo l’assemblea di bilancio Scheda Convenzione e 1° Coroc dopo assemblea di bilancio 1° riunione di DG dopo l’assemblea di bilancio 1° riunione di DG dopo l’assemblea di bilancio raggiunto RdD 6.2 formazione ruolo (16 ore medie annue x RIO) contesto della comunicazione raggiunto BS 3.9.2. 8.1 +/- % economico 9. La qualità dei servizi erogati (affidabilità per il cliente committente) fonte dei stato obiettivo dati per il 2009 5.3 Partecipazione o promozione ad eventi e feste del territorio 6.3 formazione uso strumenti (totale ore di docenza) 8. Il controllo dei budget assegnati 41% DG DG+RdD 7. La gestione collaboratori/tecnici 99% 54% >25% 6.1 formazione in ingresso (modulo addestramento introduttivo) 6. La formazione degli operatori 100% 80% 4.1 Permanenza in Coop (indice) 4.3 Valore anzianità media (indice) 5. La partecipazione attiva della cooperativa nella comunità locale 100% 30% 80% 5.1 n° rappresentanza nei territori in cui operiamo/totale tavoli di zona dato 2009 BS 3.4.2. 3.2 % soddisfazione espressa DG dato 2008 ATD 3.1 % questionari restituiti 4.2 Turn over (indice) dato 2007 raggiunto implement. non raggiunto informatica raggiunto programma 103,41 100,02 100,02 di gestione non raggiunto contabilità 105,03 100,004 100,003 non raggiunto 1° riunione di DG dopo l’assemblea di bilancio Scheda Convenzione e 1° Coroc dopo assemblea di bilancio 1° riunione di DG dopo l’assemblea di bilancio Scheda Convenzione e 1° Coroc dopo assem. di bilancio 1° riunione di DG dopo l’assemblea di bilancio 1° riunione di DG dopo l’assemblea di bilancio Scheda Convenzione e 1° Coroc dopo assemblea di bilancio riunione di approvazione del bilancio da presentare in assemblea *il non raggiungimento è dovuto ad un’unica gara relativa al pre post scuola e centri estivi di S.Maurizio d’Opaglio, con importo sul triennio di €215.000 **esprime la percentuale di utilizzo del budget; è calcolato: (totale speso x 100) : (budget assegnato) almeno il 90% dei ricavi complessivi deve essere costituito da servizi già gestiti negli anni precedenti CdA DG >90% 96,27% 114% 111% BS 1.1.2. raggiunto 2. VALORE AGGIUNTO Costruzione e distribuzione del valore aggiunto (capacità di produrre ricchezza) La struttura dello schema di riclassificazione del valore aggiunto che segue è un adattamento dello schema definito all’interno di un gruppo di lavoro di cooperative sociali B piemontesi, aderenti alle centrali Legacoop e Confcooperative, coinvolte dal progetto Retiqual, un progetto finanziato dal F.S.E. Lo schema, una riclassificazione delle voci del bilancio civilistico, intendeva originariamente far emergere elementi caratterizzanti la specifica tipologia delle cooperative sociali B. La versione che di seguito si propone, depurata delle specificità collegate alla tipologia B delle cooperative sociali è tesa a fornire, attraverso la riaggregazione dei dati provenienti dal bilancio civilistico, informazioni specifiche non ottenibili altrimenti, per esempio: tipologie della Pubblica Amministrazione fonte di ricavi ed eventuali contributi privilegiamento o meno dei fornitori non profit prevalenza o meno del lavoro dei soci (per le cooperative sociali la prevalenza non è un obbligo normativo, tanto più quindi diventa interessante verificarla) Lo schema è strutturato in due parti: Costruzione della ricchezza Distribuzione della ricchezza A partire dal valore della produzione totale si detraggono le voci di costo divise tra fornitori profit e non profit; si detraggono quindi gli elementi finanziari e straordinari di reddito nonché gli ammortamenti, ottenendo la “ricchezza distribuibile” a disposizione della cooperativa Nella seconda parte dello schema si evidenzia tra quali pubblici di riferimento (=stakeholder) la “ricchezza distribuibile” viene divisa Lo schema riporta nell’ultima colonna il riferimento della singola voce alla voce del bilancio civilistico da cui è tratta. Nella prima sezione dello schema di riclassificazione “La costruzione della ricchezza”, la colonna con il simbolo “%” è riferita all’anno in esame e indica la percentuale occupata dalla singola sottovoce sul totale della voce di appartenenza, a parte il Valore Aggiunto Globale Netto la cui percentuale è calcolata sul valore della produzione complessivo. Costruzione della ricchezza importo 2007 importo 2008 importo 2009 % rif. bil. CE A. Valore della produzione 1. Ricavi da Pubblica Amministrazione 28.873.289,40 34.210.775,59 39.648.346,59 25.839.489,87 30.662.652,06 34.985.021,12 88,2 3.A 3.A 1.1. Ricavi da PA 25.705.891,02 30.514.953,39 34.589.749,13 98,9 9.032.531,58 11.335.994,21 13.360.541,51 38,2 8.942.511,66 10.227.637,80 11.701.219,70 33,4 7.003.670,58 8.067.512,50 8.810.964,45 25,2 727.177,20 883.808,88 717.023,47 2,0 133.598,85 147.698,67 395.271,99 1,1 27.666,00 66.069,78 272.414,23 0,8 12.100,00 49.600,87 122.497,76 0,4 3.A.1 3.A.1 3.A.1 3.A.1 3.A.1 3.A.5.a 3.A.5.a 3.A.5.a 1.2. Contributi da PA - Ricavi da ASL Ricavi da Consorzi Socio Assistenziali Ricavi da Comuni Ricavi da altri Enti Pubblici 2. Ricavi da profit Contributi da Consorzi Socio Assistenziali Contributi da Comuni Contributi dalla Regione 2.1. Ricavi da profit cliente finale 93.832,85 162.865,61 32.028,02 415.066,37 360,00 0,0 1.755.853,48 4,4 3.A.5.a 3.A 141.512,29 254.904,66 1.332.449,24 75,9 3.A.1 2.2. Ricavi da profit cliente intermedio di commessa da Pubblica Amministrazione 3. Ricavi da organizzazioni del terzo settore e della cooperazione 21.353,32 735.965,16 160.161,71 719.527,89 423.404,24 24,1 504.508,25 1,3 3.A.1 3.A 3.1. Ricavi da organizzazioni del terzo settore e della cooperazione cliente finale 604.241,06 684.664,47 480.694,24 95,3 3.A.1 49.298,33 82.425,77 1.757.584,16 4.716,37 34.863,42 0,00 1.952.221,55 12.853,64 2.600,00 0 0 372.668,23 B Costi /consumo di produzione e gestione (B1+B2) B1. Costi /consumo di produzione e gestione da profit 1. Acquisti di materie prime 2. Costi per servizi 2.1. Costi per servizi amministrativi 2.2. Costi per servizi dell’attività tipica 2.3. Costi per esternalizzazione dell’attività tipica 2.4 Costi per servizi di somministrazione di lavoro 2.5. Costi per formazione - [meno] Contributi da Pubblica Amministrazione - [meno] Contributi da profit 3. Costi per godimento di beni di terzi 3.2. Ricavi da organizzazioni del terzo settore e della cooperazione cliente intermedio di commessa da PA 3.3. Contributi da organizzazioni del terzo settore e della cooperazione 4. Ricavi da persone fisiche 5. Altri ricavi non caratteristici 6. Donazioni (compreso 5 per mille) 7. Variazioni e rimanenze 8. Altri ricavi 4. Altri costi (…) B2. Costi /consumo di produzione e gestione da economia sociale 1. Acquisti di materie prime 2. Costi per servizi 2.1. Costi per servizi amministrativi 2.2. Costi per servizi dell’attività tipica 2.3. Costi per esternalizzazione dell’attività tipica 2.4 Costi per servizi di somministrazione di lavoro 2.5. Costi per formazione 23.814,01 0,00 2.063.757,80 4.884,03 5.658,14 445.854,08 4,7 0,0 5,2 0,0 0,0 0 0,0 328.663,77 0,8 3.A.5.b 7.183.552,32 4.613.473,26 7.318.817,40 4.661.148,27 9.080.048,22 22,9 5.779.573,78 63,7 3.B 3.B 736.910,73 2.887.455,49 691.565,31 1.947.827,75 780.235,39 3.286.266,08 839.446,86 2.024.056,90 724.439,88 4.324.903,47 947.287,73 2.742.377,99 0 0 0 99.585,61 148.476,82 48.235,61 374.526,71 178.551,30 456.686,45 0 0 0 0 0 0 315.851,14 396.010,39 396.235,38 673.255,90 2.570.079,06 198.636,41 2.657.669,13 0 0 2.537.227,74 1.371.498,07 1.120.737,57 2.647.780,63 1.432.842,42 1.187.962,04 44.992,10 26.976,17 8,0 47,6 10,4 30,2 0,0 2,0 5,0 0,0 0,0 4,4 333.995,05 3,7 3.300.474,44 8,3 0 0,0 3.299.044,44 8,3 1.507.880,07 3,8 1.617.406,87 4,1 0,0 0,0 173.757,50 0,4 3.A.1 3.A.5.a 3.A.1 3.A.5.a 3.B.6 3.B.7 3.B.7 3.B.7 3.B.7 3.B.9.e 3.B.7 3.B.8 3.B.13, 3.B.14 3.B.6 3.B.6 3.B.7 3.B.7 3.B.7 3.B.9.e 3.B.7 - [meno] Contributi da organizzazioni del terzo settore e della cooperazione 3. Costi per godimento di beni di terzi 4. Altri costi 0 0 32.851,32 0 0 9.888,50 0 0,0 0 0,0 1.430,00 0,0 3.B.8 3.B.13, 3.B.14 0,0 Valore aggiunto gestione caratteristica (A-B) C. Elementi finanziari e straordinari di reddito Valore aggiunto globale (A-B±C) 21.689.737,08 26.891.958,19 30.568.298,37 77,1 37.002,24 30.848,63 21.726.739,32 26.922.806,82 30.616.702,12 77,2 D. Ammortamenti e svalutazioni da immobilizzazioni 500.988,27 522.095,78 Ammortamenti e svalutazioni da immobilizzazioni - [meno] Contributi per ammortamenti a. Contributi da Pubblica Amministrazione b. Contributi da profit c. Contributi da organizzazioni del terzo settore e della cooperazione 500.988,27 522.095,78 0 0 0 0 0 0 0 0 Valore aggiunto globale netto/Ricchezza distribuibile (A-B±C-D) 48.403,75 0,1 3.C.15 3.C.16 3.E.20 694.804,98 1,8 694.804,98 1,8 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 3.B.10 21.225.751,05 26.400.711,04 29.921.897,14 75,5 Nella seconda sezione dello schema di riclassificazione “La distribuzione della ricchezza”, la colonna con il simbolo “%” è riferita all’anno in esame e indica la percentuale occupata dalla singola voce sul totale della voce “ricchezza distribuibile”. Distribuzione della ricchezza importo 2007 importo 2008 importo 2009 % Valore aggiunto globale netto/Ricchezza distribuibile 21.225.751,05 26.400.711,04 29.921.897,14 E. Ricchezza distribuita ai soci lavoratori 17.683.685,23 22.394.341,40 25.586.559,47 85,5 E1. Ricchezza distribuita ai soci lavoratori (con contratti di lavoro subordinato) 17.340.170,59 22.255.347,07 25.523.029,53 85,3 - [meno] Eventuali contributi da parte della PA relativi al costo del lavoro E2. Ricchezza distribuita ai soci lavoratori (con contratti di lavoro diversi da quello subordinato) 0 0 0 0,0 152.523,82 138.994,33 63.529,94 0,2 rif. bil. CE 3.B.9 3.B.7-3.B.9 E3 Ristorno destinato ad aumento di capitale sociale F. Ricchezza distribuita ai lavoratori non soci F1. Ricchezza distribuita ai lavoratori non soci (con contratti di lavoro subordinato) - [meno] Eventuali contributi da parte della PA relativi al costo del lavoro F2. Ricchezza distribuita ai lavoratori non soci (con contratti di lavoro diversi da quello subordinato) G. Ricchezza distribuita a soci per altri istituti Remunerazione del capitale sociale Aumento gratuito di capitale sociale 190.990,82 0 0 0,0 2.444.505,21 2.790.113,24 3.022.602,33 10,1 790.858,05 707.881,21 1.193.316,66 4,0 0 0 0 0,0 1.653.647,16 2.082.232,03 1.829.285,67 6,1 170.692,37 208.071,43 227.394,29 0,8 32.035,91 60.925,03 83.927,16 0,3 2.A.1 3.B.9 3.B.7 2.A.1 0 0 0 0,0 Interessi sul prestito sociale 138.656,46 147.146,40 143.467,13 0,5 3.C.17.d H. Ricchezza distribuita a finanziatori 304.947,94 446.089,17 417.705,23 1,4 3.C.17.d Banche e istituti di credito: 199.305,56 299.485,69 250.056,31 0,8 3.C.17.d 21.487,27 92.028,76 110.715,26 0,4 3.C.17.d a. Breve/Medio termine (entro due anni) b. Lungo termine (oltre i due anni) Finanziarie del movimento cooperativo e dalla finanza etica 177.818,29 207.456,93 139.341,05 0,5 3.C.17.d 105.642,38 146.603,48 167.648,92 0,6 3.C.17.d a. Breve/Medio termine (entro i due anni) 12.271,09 22.963,50 70.390,02 0,2 3.C.17.d b. Lungo termine (oltre i due anni) 93.371,29 123.639,98 97.258,90 0,3 3.C.17.d J. Ricchezza distribuita all'ente pubblico 451.509,17 468.859,36 546.266,94 1,8 Bolli e contratti 40.002,06 45.540,62 50.642,70 0,2 3.B.14 411.507,11 423.318,74 495.624,24 1,7 3.B.14 K. Ricchezza distribuita al movimento cooperativo 58.835,27 56.886,16 63.345,95 0,2 Contributi associativi 48.486,74 53.377,65 58.955,74 0,2 3.B.14 Fondo mutualistico legge 59/92 (3% sull'utile) 10.348,53 3.008,51 4.390,21 0,0 2.B.3 Contributi volontari di sostegno 0 500,00 0,00 0,0 Altro 0 0 0 0,0 111.575,86 36.350,28 58.022,93 0,2 Tasse 0,0 I. Ricchezza trattenuta dall'impresa sociale Distribuzione della ricchezza Valore della produzione Costi di produzione Ricchezza distribuibile Ricchezza distribuita ai soci Ricchezza distribuita ai soci-lavoratori per la quantità e qualità del lavoro Ricchezza distribuita ai soci per altri istituti Ricchezza distribuita ai lavoratori non soci Ricchezza distribuita al movimento cooperativo Ricchezza distribuita a finanziatori terzi Ricchezza distribuita all'ente pubblico Ricchezza trattenuta per la cooperativa 39.648.346,59 9.080.048,22 29.921.897,14 25.813.953,76 Ricchezza distribuita al movimento cooperativo 0% Ricchezza distribuita a finanziatori terzi 1% Ricchezza distribuita all'ente pubblico 2% 25.586.559,47 227.394,29 3.022.602,33 Ricchezza distribuita ai lavoratori non soci 10% Ricchezza trattenuta per la cooperativa 0% 63.345,95 417.705,23 546.266,94 58.022,93 Ricchezza distribuita ai soci per altri istituti 1% Ricchezza distribuita ai socilavoratori per la quantità e qualità del lavoro 86% 3. RELAZIONE SOCIALE Identificazione degli stakeholders Illustrazione della mappa La mappa degli stakholder consente di inquadrare aspetti dell’organizzazione che, se messi in relazione ad altri strumenti di analisi, permette una lettura della realtà utile a processi di miglioramento. In particolare: la mappa degli stk, opportunamente articolata, consente di descrivere il livello del sistema di relazioni interno/esterno che la cooperativa costruisce. Assumiamo questa binomio consapevoli allo stesso tempo che una chiara collocazione di chi è interno e di chi è esterno è ormai sempre più difficile e forse nemmeno più utile. Il sistema delle relazioni non è disgiunto, anzi ne è parte, della più vasta cultura organizzativa, in quanto capace di raccontarne alcuni tratti (maggior attenzione alla dimensione economica, o di sviluppo, o del lavoro, ecc) nella sua articolazione e schematizzazione la mappa degli stakholder è anche un testo che racconta dei modi e dei riferimenti usati; ad esempio la cura con la quale la schematizzazione si realizza, del linguaggio utilizzato e dei riferimenti scientifici adottati per compilarla. Anche qui la mappa, come testo, racconta della cultura che l’ha prodotta. Infine la mappa diventa, soprattutto quando costruita e articolata con criteri specifici, un ottimo strumento per la definizione della strategia di comunicazione. Da questo punto di vista fondamentale diventa il metodo seguito per la sua costruzione. La rappresentazione degli stakholder è avvenuta attraverso una mappatura realizzata seguendo questi passi operativi: a. elenco degli stakholders individuati b. pesatura dei singolo stakholder sulla base di una matrice. La matrice definisce una serie di parametri che caratterizzano la relazione e il conseguente peso dello stakholder. I parametri fanno riferimento a variabili quali la natura della relazione, l’effetto della relazione sulle dinamiche economiche, decisionali, comunicative. Ogni variabile viene pesata a sua volta, ottenendo una media ponderata che attribuisce un valore al singolo stakholder c. collocazione dello stakholder sulla mappa definito il valore si colloca lo stakholder sulla mappa dove la variabile vicino/lontano definisce il peso maggiore/minore. Da questo punto di vista possono trovarsi vicini stakholder che sono “esterni”. Privilegiamo dunque l’influenza che lo stakholder ha nella vita della cooperativa. Allo stesso tempo abbiamo utilizzato la visualizzazione a cerchi per definire i livelli diversi della variabile vicino/lontano e non per individuare e definire confini interni/esterni. Nella descrizione sulla mappa si è inoltre compiuto uno sforzo nel definire lo stakholder con etichette il più possibile specifiche e meno generiche. La mappa è stata realizzata in fasi successive che hanno coinvolto in successione temporale diversi tavoli di lavoro: a. Gruppo di lavoro costituito dal Direttore Amministrativo, dal consulente per la comunicazione, dal responsabile del Sistema di Gestione per la Qualità e dal Direttore Generale. Il gruppo ha avuto il compito di avvio della riflessione redigendo un primo elenco di stakeholders, una prima matrice di pesatura ed una prima attribuzione di pesi. Ha poi lavorato sulla veste grafica, arrivando a redigere la prima bozza della mappa. b. Direzione Generale. Ha esaminato il contributo del gruppo di lavoro intervenendo a sua volta con modifiche nei singoli step di lavoro preliminari alla redazione della mappa. Ciò ha portato alla seconda bozza della mappa stessa c. Consiglio di Amministrazione. Esaminato il lavoro, ha apportato ulteriori modifiche e approvato la mappa nella forma finale che segue Relazioni e politiche in essere con ciascuna categoria di stakeholders 3.1. Soci 3.1.1. Tipologie di soci al 31/12 dell’anno I dati che seguono sono tratti dal data base dei soci e del personale in forza, gestito dall’ufficio di amministrazione del personale. Nel 2009 il numero complessivo dei soci è aumentato del 9% rispetto al 2008. L’82% è costituito da donne. I soci lavoratori, ordinari e speciali, costituiscono l’89% del totale dei soci, a testimonianza della caratterizzazione di cooperativa di Produzione Lavoro a mutualità prevalente. Per effetto della possibile non contemporaneità dell’instaurarsi e dello sciogliersi del rapporto sociale e lavorativo il n° dei soci lavoratori ordinari e speciali indicati nel presente paragrafo non coincide con quanto risultante al paragrafo 4.1., cui si rimanda per la rilevazione specifica dei soci lavoratori in forza alla data del 31.12. dell’anno. La nostra politica di ammissione a socio non prevede limitazioni di alcun tipo: le proposte di lavoro che facciamo, nella normalità dei casi, prevedono la contestuale ammissione a socio speciale, da quando la normativa ne ha introdotto la figura. I soci speciali sono tutti persone fisiche, lavoratori (vedi anche al paragrafo successivo 3.1.1.) e sono cresciuti del 4% rispetto al 2008. Al 31.12.2009 i soci speciali non superano l’un terzo del totale dei soci ordinari (o cooperatori), rispettando il parametro di legge. Nel grafico invece la percentuale dei soci speciali è calcolata sul totale generale dei soci. I soci ordinari (o cooperatori), cresciuti del 12% rispetto al 2008, comprendono soci lavoratori, soci non lavoratori (categoria “residuale” comprendente alcuni soci fondatori e alcuni ex soci lavoratori che non hanno ancora formalizzato il passaggio a sovventore) e i soci persone giuridiche. Il numero dei soci sovventori non è variato rispetto al 2008. Nell’anno in esame 758 soci ordinari persone fisiche sono in possesso anche di azioni di socio sovventore. Essi non sono conteggiati nel n° dei soci sovventori esposto nella successiva tabella. Infine sono presenti 4 soci volontari. TOT 846 Soci ordinari, di cui enti giuridici Soci volontari Soci sovventori Soci speciali TOTALE Soci sovventori Soci ordin. 10% enti giuridici 1% Soci volontari 0% Soci ordin. non lavorat. 1% 2007 M 158 F 680 2008 TOT M 979 167 / 47 28 233 1 73 225 979 3 161 281 1424 8 1 120 253 1220 F 804 TOT 1097 8 tipologia di soci 2009 M F 187 902 8 1 46 46 260 2 4 115 161 235 293 1156 1555 / 2 47 38 274 / 2 114 255 1273 composizione per sesso della compagine sociale soci speciali 19% uomini 18% Soci ordinari lavoratori 69% donne 82% I soci enti (o persone giuridiche) sono di seguito elencati in ordine di anzianità sociale: Nuova Socialità, di Torino, cooperativa sociale di tipo B, che la nostra Cooperativa ha supportato in fase di costituzione e avvio, che attualmente ci fornisce i servizi di pulizia presso le nostre numerose sedi, che fa parte del Consorzio La Valdocco cui anche la nostra cooperativa aderisce Consorzio La Valdocco, di Torino, consorzio sociale, costituito per formalizzare i rapporti esistenti tra le cooperative del gruppo La Valdocco; fornisce alle cooperative socie i servizi amministrativi ed è il luogo in cui si elaborano politiche e strategie comuni Gamma Delta, di Alessandria, cooperativa sociale di tipo A, ex partner in interventi territoriali rivolti a minori, in liquidazione Arca, di Firenze, cooperativa sociale di tipo A, ex partner nel Progetto SOLID YOUTH della nostra cooperativa. Di fatto non abbiamo più relazioni da anni Lotta contro l’emarginazione, di Milano, cooperativa sociale di tipo A, ex partner nel Progetto SOLID YOUTH della nostra cooperativa. Di fatto non abbiamo più relazioni da anni Consorzio Forcoop, di Torino, consorzio sociale, Agenzia formativa, emanazione della Lega delle Cooperative. E’ l’Agenzia Formativa a cui ci rivolgiamo in modo privilegiato per la realizzazione delle nostre attività formative Animazione e Territorio, cooperativa sociale di tipo A, aderente anch’essa al Consorzio La Valdocco e nostra partner sul territorio del Cuneese Pietra Alta Servizi, cooperativa sociale di tipo A, aderente anch’essa al Consorzio La Valdocco e nostra partner sul territorio del Biellese. La tabella che segue espone il valore delle partecipazioni possedute dai suddetti enti nella nostra cooperativa per l’esercizio in esame: 2009 Coop. Nuova Socialità 135.826,90 Cons. La Valdocco 1.485,44 Coop. Gamma Delta 1.485,49 Coop. Arca 1.363,44 Coop. Lotta contro l’emarginazione 1.363,44 Consorzio Forcoop 1.523,55 Coop. Animazione e Territorio 1.523,55 Coop. Pietra Alta Servizi 1.626,66 La tipologia dei soci speciali Con l’introduzione della tipologia del socio speciale si è instaurato, di fatto, un meccanismo più graduale di avvicinamento all’adesione sociale. Il nuovo Statuto, modificato il 28.11.2004 alla luce della riforma del Diritto Societario, ha introdotto all’art. 9 la figura dei soci speciali: “L'organo amministrativo può ammettere alla categoria dei soci speciali: coloro che devono completare o integrare la loro formazione professionale in ragione del perseguimento degli scopi sociali ed economici, in coerenza con le strategie di medio e lungo periodo della cooperativa; coloro che sono in grado di concorrere, ancorché parzialmente, al raggiungimento degli scopi sociali ed economici, in coerenza con le strategie di medio e lungo periodo della cooperativa.” Per i soci speciali lo Statuto prevede limitazioni ai diritti stabiliti per gli altri soci: “Ai nuovi soci cooperatori ammessi alla sezione dedicata spettano i seguenti diritti, obblighi o limitazioni: 1. hanno diritto di partecipare a tutte le assemblee e di votare soltanto sul punto all’ordine del giorno relativo all’approvazione del bilancio; 2. non possono essere eletti amministratori. Hanno diritto all'eventuale ristorno deciso dall'assemblea per i soci lavoratori ma il ristorno ad essi riconosciuto non dovrà superare il 50% (cinquanta per cento) di quanto riconosciuto agli altri soci lavoratori. I soci speciali devono adempiere ai doveri inerenti la formazione professionale ovvero devono rispettare gli impegni di partecipazione all'attività economica della cooperativa ed hanno i doveri previsti per i soci cooperatori ordinari in quanto compatibili. I soci speciali possono essere esclusi anche prima della data di scadenza del periodo di formazione od inserimento per evidente inidoneità manifestatasi durante il periodo di formazione o inserimento. Per il recesso e l'esclusione e per ogni altro aspetto di disciplina dei soci speciali si applica, in quanto compatibile, la disciplina prevista per i soci ordinari.” Al momento dell’ammissione nella sezione speciale, è anche previsto un minor versamento di capitale sociale: per il 2009 è richiesto il versamento di quattro azioni, pari ad € 103,28. Al momento del passaggio a socio ordinario dovranno poi provvedere ad integrare il proprio capitale fino al versamento dello stesso numero di azioni stabilite per il socio ordinario, nonché la tassa di ammissione. Oltre che dallo Statuto, la Sezione Speciale dei Soci è disciplinata, per quanto riguarda i soci lavoratori, dalla delibera del Consiglio di Amministrazione dell’01.03.2005. Tale delibera stabilisce: che di norma il nuovo socio lavoratore viene ammesso nella sezione speciale che la durata massima di permanenza all’interno della sezione speciale è di 5 anni che già dal secondo anno di appartenenza nella sezione, il CdA potrà ammettere il socio alla sezione ordinaria, se in possesso dei requisiti professionali previsti dalla LR 1/2004 che la mancata acquisizione dei requisiti professionali previsti dalla L.R. 1/2004 potrà essere motivo di esclusione che al momento del passaggio alla sezione ordinaria, i soci in formazione dovranno versare, ad integrazione del proprio capitale, il numero di azioni previste alla data di ammissione nella sezione speciale, per la tipologia di soci cui è ammesso, nonché la tassa di ammissione. La tipologia dei soci sovventori L’Assemblea del 25/06/00 approvò il primo Regolamento Interno dei Soci Sovventori, ratificando quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione del 23/05/00, che aveva anche istituito il Fondo di Potenziamento Aziendale, ai sensi dell’art. 3 dello Statuto. L’attuale Regolamento interno è stato approvato dall’Assemblea del 23.05.09. In data 08/05/2008 il Consiglio di Amministrazione ha definito il nuovo Fondo di Potenziamento Aziendale di € 2.000.000,00 collegato al nuovo piano di sviluppo, con scadenza al 31.12.2012. La singola azione di socio sovventore è pari a € 25,82. Ogni socio deve sottoscriverne almeno 60 azioni, in base a quanto stabilito dall’Assemblea stessa, ai sensi dell’art. 8 dello Statuto. Il socio sovventore gode, ai sensi dello Statuto e del relativo Regolamento Interno, dei seguenti vantaggi: 1. Le azioni sono liberamente trasferibili (art. 18 Statuto) 2. Diritto di prelazione, cioè di precedenza, nel rimborso del capitale (art. 17 Statuto) 3. Diritto di postergazione: nella necessità di ricorrere al capitale sociale per la copertura di eventuali perdite, le azioni dei soci sovventori devono essere utilizzate per ultime (art. 17 Statuto) 4. Privilegio nella ripartizione degli utili: maggiorazione del 2% sul dividendo riconosciuto ai soci cooperatori (art. 17 dello Statuto) Mentre ha i seguenti doveri: 1. E’ necessario sottoscrivere almeno 60 azioni nominative (delibera dell’Assemblea del 28.11.2004 ) 2. E’ necessario provvedere al versamento dell’intero importo sottoscritto, entro un mese dalla sottoscrizione (art. 7 Statuto e art. 6 del Regolamento dei Soci Sovventori) 3. L’eventuale richiesta di vendita delle azioni alla Cooperativa deve avvenire con raccomandata con ricevuta di ritorno ed indicare il valore delle azioni di cui si richiede il riacquisto (art. 17 Statuto) Inoltre la L. 59/92, che ha introdotto la figura del socio sovventore, stabilisce che i soci sovventori: • non possano avere in Assemblea più di un terzo del numero dei voti spettanti ai soci ordinari (vedi art. 4 comma 2 della L. 59/92, art. 17 dello Statuto, art. 4 del regolamento dei Soci Sovventori) • possano essere amministratori della Cooperativa, ma non avere la maggioranza dei voti all’interno del Consiglio di Amministrazione (vedi art. 4 comma 3 della L. 59/92 e art. 17 dello Statuto). Dal 2002 il Consiglio di Amministrazione ha avviato la campagna “Sono socio ….. e faccio l’agente finanziario”. L’iniziativa intende incentivare l’adesione di soci sovventori conosciuti da chi è già socio della cooperativa. Il socio che presenta un nuovo socio sovventore ottiene un buono d’acquisto del valore di 100,00 €. Dalla relazione di Bilancio al 31.12.2001: “Se ogni socio promuovesse l’entrata di un socio sovventore, tra famigliari ed amici, sviluppando partecipazione allargata all’impresa, anche in cambio di vantaggi finanziari collegati al prestito sociale, sarebbe una condizione strategica migliore rispetto a capitalizzazioni di privati profit o ad indebitamenti ulteriori nei confronti di istituti di credito.” Per il 2009 i risultati della campagna sono i seguenti: 2 soci hanno presentato 2 nuovi soci sovventori. Nel 2007 il Consiglio di Amministrazione ha messo a punto una nuova operazione, tesa a promuovere l’acquisto di azioni di socio sovventore da parte dei soci lavoratori: l’operazione “Sotto Sopra”. In data 04.06.2007 il Consiglio introdusse la possibilità da parte del socio lavoratore di chiedere l’anticipo del proprio TFR maturato fino al 31.12.2006 per utilizzarlo per l’acquisto di azioni di socio sovventore. L’obiettivo è quello di rendere più solida la struttura finanziaria della cooperativa incrementando il proprio capitale sociale. L’operazione “Sotto Sopra” trasforma le risorse legate al TFR da debito nei confronti dei soci lavoratori a capitale sociale dei soci lavoratori stessi. La tabella che segue illustra le adesioni che si sono registrate all’operazione da parte dei soci lavoratori negli anni indicati. n° soci 38 2007 Importo totale azioni € 306.173,56 2008 Importo totale n° soci azioni 18 € 66.047,56 n° soci 32 2009 Importo totale azioni € 191.070,00 Relativamente alla convenienza individuale da parte del socio nell’aderire all’operazione “Sotto Sopra”, mettiamo a confronto nella tabella che segue l’indice di rivalutazione del TFR con la percentuale di remunerazione che è stata riconosciuta alle azioni di socio sovventore. Indichiamo l’indice lordo di rivalutazione del TFR poiché la relativa tassazione è collegata al reddito individuale, con una percentuale minima, in ogni caso, del 23%. 2009 2008 2007 indice rivalutazione TFR 2,22 3,03 3,48 % remunerazione Azioni Socio Sovv. 8,1% (netto 7,09%) 8,1% (netto 7,09%) 8,4% (netto 7,35%) La tabella che segue espone i dati, al 31/12 dell’anno indicato, relativi all’importo totale delle azioni acquistate dai soci sovventori e alla percentuale di copertura del Fondo per lo sviluppo. Nell’esercizio in esame il valore totale delle azioni di socio sovventore si è incrementato del 26% rispetto all’anno precedente. La colonna “Tot. valore azioni soci lavoratori” indica quanto del totale complessivo delle azioni vendute è posseduto da soci lavoratori. esercizio 2009 2008 2007 3.1.2. Tot. valore azioni vendute € 1.232.758 € 978.990 € 611.365 Importo totale del Fondo € 2.000.000,00 € 2.000.000,00 € 774.685,35 % copertura Fondo 61,64% 48,95% 78,92% Tot. valore azioni soci lavoratori € 855.313 € 673.797 € 306.173 % azioni soci lavoratori 69,38% 68,83% 50,08% L’iter di accoglienza del nuovo socio Ammissione di nuovi soci lavoratori L’iter di ammissione di un nuovo socio lavoratore, ordinario o speciale, consiste di quattro tappe. La prima è il colloquio con un addetto della Direzione Amministrativa che gli fornisce informazioni e documentazione relativamente sia ad aspetti legati al rapporto di lavoro che a quelli sociali: • Informazioni: Descrizione cooperativa della struttura sociale della • • • • • Descrizione delle politiche e degli obiettivi della coop. Spiegazione della lettera di assunzione e relativi allegati (compresa informativa e incarico ai sensi del D.L.gvo 196/2003) Spiegazione dell’iter da seguire in caso di mutua e infortunio Illustrazione modalità per la rilevazione della presenza lavorativa Spiegazioni relative al versamento del capitale sociale • • • • • • • • • • Statuto Carta Etica Ultimo Bilancio Sociale Organigramma Regolamento delle prestazioni lavorative dei soci Manuale sicurezza Lettera di assunzione e allegati Procedura per mutua e infortunio Istruzioni e misure di sicurezza (D.P.S.) in relazione al trattamento dati degli utenti Regolamento Prestito Sociale Documentazione: Nella seconda tappa il nuovo socio entra nella sua équipe e qui deve essere informato dal RIO in particolare in relazione al Piano educativo o assistenziale del servizio e, anche qui, ricevere documentazione: Informazioni: • Presentazione del Servizio (Illustrazione Specifiche Tecniche) • Presentazione colleghi di lavoro e informazione sul Responsabile di Direzione • Definizione dell’orario di lavoro • Presentazione Piani di Lavoro utenti • • • • Spiegazione organizzazione, relazione con terzi e organizzazione del committente Documentazione: Progetto del servizio Documentazione sul servizio Piani di Lavoro - Programmazione attività Le tappe fin qui descritte coinvolgono in realtà tutti i nuovi assunti, soci e non soci: sono momenti importanti dell’inserimento del nuovo lavoratore all’interno dell’impresa. Nel 2009, 409 dei 633 nuovi assunti, pari al 64,6%, hanno concluso l’iter di addestramento introduttivo, almeno sulla base di quanto documentato: il nuovo assunto infatti deve restituire all’ufficio di amministrazione del personale un modulo su cui vengono registrate le fasi dell’avvenuto addestramento sopradescritte: soltanto le suddette 376 persone hanno restituito tale modulo. Neppure quest’anno abbiamo raggiunto la soglia del 100% definita dal nostro sistema di Gestione per la Qualità: è da constatare però che il trend è costantemente in crescita (vedi tabella al paragrafo 1.11.) segnale di un positivo radicarsi dell’attenzione verso tale “formalità”. Le tappe successive sono invece specifiche del rapporto sociale. La terza tappa del percorso è l’incontro con un addetto dell’Uff. contabile per il versamento del capitale sociale. Informazioni generali su questo tema erano già state date al nuovo socio fin dal suo primo incontro, ma questa è la sede per i dettagli tecnici. Il capitale sociale che il nuovo socio ordinario deve versare è diventato, a partire da ottobre del 2008, di € 2.478,72 a seguito della delibera assembleare del 18.10.2008. Deve versare anche una tassa di ammissione che dall’01.02.2007 è di € 500,00, e che, a differenza del capitale, non è rimborsata. Siamo coscienti che può essere una difficoltà notevole l’esborso legato al versamento del capitale, ma siamo anche convinti che lo sforzo richiesto sia fondato nella necessità di dotare l’impresa di mezzi propri che le sono necessari nel confronto con il mercato (anche creditizio). Per il versamento dei suddetti importi, capitale sociale e tassa di ammissione, il socio ordinario può ricorrere ad un finanziamento da parte della cooperativa, finanziamento le cui condizioni sono riportate al paragrafo 3.1.6. del presente Bilancio Sociale, al punto “PRESTITO A SOCI”. La quarta tappa è “la verifica dell’iter di accompagnamento”. A distanza di qualche mese dall’inizio del rapporto lavorativo e sociale, il Presidente incontra i nuovi soci in una riunione collettiva in cui verifica la loro soddisfazione in relazione all’approccio con la nostra cooperativa ed eventualmente interviene con azioni o informazioni correttive. In questa sede il Presidente consegna ai nuovi soci il cofanetto/scatola creato in occasione del 25° anniversario della nascita della cooperativa (vedi paragrafo 3.8.2.) Ammissione di nuovi soci di altre tipologie In questo caso, un addetto della Direzione Amministrativa incontra il candidato a socio, lo informa sulla nostra cooperativa e gli consegna la seguente documentazione: Statuto Carta Etica Ultimo Bilancio Sociale Regolamento Soci Sovventori Regolamento Prestito Sociale 3.1.3. Anzianità e appartenenza sociale alla cooperativa Nell’anno in esame quasi il 26% dei soci ha un’appartenenza sociale di almeno 7 anni. Anzianità sociale meno di 3 anni da 7 a 9 anni da 3 a 6 anni oltre i 9 2007 2008 2009 Meno di 3 anni 684 850 861 Da 3 a 6 anni 235 235 286 800 Da 7 a 9 anni 155 165 206 600 Da 10 a 12 anni 93 106 111 400 Più di 12 anni 53 68 91 1000 TOTALE 200 1220 1424 1555 0 2007 3.1.4. 2008 2009 Distribuzione dei soci per fasce d’età nell’anno in esame Nell’anno in esame quasi il 42% dei soci ha un’età compresa tra i 31 e 40 anni. n.ro % sul tot. di 1547 (esclusi gli enti) dai 18 ai 25 anni 110 7,11 dai 26 ai 30 anni 218 14,09 dai 31 ai 35 anni 313 20,23 dai 36 ai 40 anni 333 21,53 dai 41 ai 45 anni 243 15,71 dai 46 ai 50 anni 162 10,47 oltre i 50 anni 168 10,86 TOTALE oltre i 50 anni 11% dai 46 ai 50 anni 10% dai 18 ai 25 anni 7% dai 26 ai 30 anni 14% dai 41 ai 45 anni 16% età soci dai 36 ai 40 anni 22% dai 31 ai 35 anni 20% 1547 3.1.5. I Regolamenti Interni che disciplinano specifici aspetti del rapporto sociale La nostra Cooperativa ha disciplinato alcuni specifici aspetti del rapporto tra la Cooperativa stessa ed il socio, approvando in Assemblea i seguenti regolamenti interni: socio sovventore ultimo approvato dall’Assemblea del 23.05.09 norma la presenza del socio sovventore all’interno della Cooperativa, con riferimento in particolare, ai suoi diritti amministrativi e patrimoniali. Al paragrafo 3.1.1. se ne danno ulteriori informazioni prestazioni lavorative del socio lavoratore ultimo approvato dall’Assemblea del 18.10.2008 norma la prestazione mutualistica del socio lavoratore all’interno della Cooperativa. Al capitolo 3.2.4. se ne danno ulteriori informazioni elettorale ultimo approvato dall’Assemblea del 02/04/2000 norma l’iter per la raccolta delle candidature per la nomina degli organi sociali (Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale). Se ne danno ulteriori informazioni al paragrafo 1.7. prestito sociale da parte dei soci ultimo approvato dall’Assemblea del 23/05/2004 norma la raccolta del risparmio tra i soci. Al paragrafo 3.1.6. che segue se ne danno ulteriori informazioni. 3.1.6. Dai dati del bilancio economico Capitale sociale complessivo della società Nell’esercizio in esame il capitale è aumentato rispetto all’esercizio precedente del particolare di: l’aumento di capitale di € 272.882,50 deliberato dall’Assemblea del 09.07.2009 16,44%, per effetto in dell’adesione da parte dei soci lavoratori alla campagna “Sotto Sopra” con nuove sottoscrizioni di azioni di socio sovventore, per un valore complessivo € 191.070,00 (vedi anche paragrafo 3.1.1. al punto “La tipologia dei soci sovventori”) della remunerazione delle azioni di socio sovventore prevista dal bilancio al 31.12.2008 e destinata dai soci all’acquisto di nuove azioni, per un valore complessivo di € 51.975,66 € 2007 2008 2009 2.564.202,46 3.405.253,37 3.964.978,48 Capitale sociale pro-capite La tabella indica l’importo di capitale che il nuovo socio ordinario è chiamato a versare al momento dell’adesione a socio. € 2007 2008 2009 2.117,24 2.478,72 2.478,72 La rivalutazione o aumento gratuito del capitale sociale (applicati ai sensi della L. 59/92) Da quando l’aumento gratuito fu introdotto con la L. 59 del 1992, e anche prima, quando normative specifiche lo resero possibile, la nostra cooperativa, in presenza di un utile adeguato e al di fuori dei periodi in cui è stata impegnata a ricostituire le riserve utilizzate per coprire le perdite, lo ha riconosciuto. “Gratuito” significa che l’aumento di capitale non è tassato per tutta la durata del rapporto sociale. Al momento della chiusura del rapporto sociale e dell’effettiva restituzione al socio del suo capitale, gli importi riconosciuti al socio a titolo di “aumento gratuito” saranno tassati del 12,50%, con trattenuta operata dalla cooperativa che provvede al relativo versamento allo Stato. L’ultimo bilancio che riconobbe un aumento gratuito ai soci fu quello chiuso al 31.12.2002. Remunerazione capitale sociale (applicato ai sensi della L. 59/92) Da quando l’aumento gratuito fu introdotto con la L. 59 del 1992, la nostra cooperativa, in presenza di un utile adeguato e al di fuori dei periodi in cui è stata impegnata a ricostituire le riserve utilizzate per coprire le perdite, lo ha riconosciuto. Negli ultimi anni la remunerazione approvata dall’Assemblea è relativa al solo capitale dei soci sovventori. L’art. 3 del Regolamento delle Azioni dei Soci Sovventori infatti prevede l’obbligo della remunerazione delle azioni dei soci sovventori, anche in assenza di remunerazione delle azioni ordinarie, quando l’utile registrato lo permette; ciò in coerenza con il nostro Statuto (art. 20 e 22). La tabella che segue riporta: ⇒ il totale lordo della remunerazione consistente nella relativa parte dell’utile registrato a bilancio ⇒ l’importo individuale netto calcolato sul numero di azioni minime che, ad oggi, un nuovo socio sovventore deve versare, considerate invariate per l’intero l’esercizio (n° 60 azioni, pari ad € 1.549,20) ⇒ la percentuale di remunerazione applicata nel rispetto della normativa vigente Azioni da socio sovventore Totale lordo Importo individuale netto % di remunerazione 2007 € 32.035,91 € 130,15 8,4% (netto 7,35%) 2008 € 60.925,03 € 109,80 8,1% (netto 7,09%) 2009 € 83.927,16 € 109,80 8,1% (netto 7,09%) Prestito da soci Nell’anno in esame il prestito sociale è tornato ad aumentare in modo considerevole: del 15,5% rispetto all’anno precedente e del 9,4% rispetto al 2005, anno del massimo storico raggiunto prima che si registrassero diminuzioni (2006 e 2007) o sostanziali tenute (2008). L’importo complessivo continua a testimoniare della fiducia dei soci nei confronti della propria cooperativa. € 2005 2006 2007 2008 2009 2.996.223 2.907.870 2.811.519 2.839.733 3.278.999 consistenza del prestito sociale 3.278.999 3.400.000 3.200.000 3.000.000 2.800.000 2.996.223 2.907.870 2.600.000 2.811.519 2.839.733 2007 2008 2.400.000 2.200.000 2.000.000 2005 2006 2009 Il Regolamento Interno relativo al prestito sociale non prevede alcun onere per il socio. Per il ritiro il socio deve dare un preavviso proporzionale alla cifra che intende ritirare. Gli interessi vengono accreditati d’ufficio all’1/1 di ogni nuovo anno. La ritenuta sugli interessi riconosciuti, ed il relativo versamento allo Stato, è effettuata dalla Cooperativa, in sede di accreditamento degli interessi annuali. La politica finora adottata è stata quella di incentivare la crescita del prestito sociale, ritenendo preferibile destinare gli oneri finanziari, che comunque la Cooperativa si vede costretta a sostenere (anche per il pesante ritardo nei pagamenti da parte delle committenze), ai soci piuttosto che agli Istituti di Credito esterni, molto spesso, non disponibili neppure a concedere finanziamenti. Il tasso massimo riconoscibile è stabilito per legge (art. 13B DPR 601 del 29/9/73) ed è equiparato al tasso dei buoni fruttiferi postali, aumentato di due punti percentuali. La Cooperativa, ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs n. 385 del 01/09/1993 e della delibera CICR del 03/03/1994 deve presentare un rapporto Prestito Sociale / Patrimonio netto inferiore a tre. Al 31/12/2009 questo rapporto è pari a 0,37. Media pro-capite di prestito sociale Nell’anno in esame la media pro capite del prestito sociale è aumentata rispetto all’anno precedente del 5,69%. Nel calcolo sono compresi tutti i soci tranne gli enti. 2007 2008 2009 € 2.240,53 € 2.005,46 € 2.119,58 Tassi praticati La giacenza costante è la cifra minima invariata nell’anno: non è necessario il vincolo a monte. Sulla giacenza minima invariata è applicato il tasso più alto. 2007 4,90 netto 4,29 3,90 netto 3,41 Giacenze annue costanti Giacenze fluttuanti 2008 5,38 netto 4,30 4,28 netto 3,42 2009 4,63 netto 3,70 3,53 netto 2,82 Tasso lordo medio annuo bancario su c/c di persona fisica e tasso lordo medio annuo riconosciuto sui BOT Tale dato, paragonato con i tassi riconosciuti dalla Cooperativa sul prestito sociale, ci permette di verificare la convenienza per il socio del prestito sociale stesso. 2007 2008 2009 C/C 0,75% 0,10% 0,010% BOT con scadenza 1 anno 4,09% 4,3% 3,6% Interessi medi lordi Nell’anno indicato abbiamo pagato i tassi di interesse riportati nella tabella che segue. 2007 2008 soci per prestito sociale 4,40% 5,14% 5% banche * 6,22% 9% 2,25% 4% 4% 4% consociate 2009 * il tasso indicato è quello che ci è praticato da Banca Prossima e Banca Etica con cui più lavoriamo Oneri finanziari La tabella che segue espone, oltre che l’importo degli oneri finanziari distinti per destinatari, anche la relativa percentuale sul totale degli oneri finanziari stessi. Per quanto riguarda le banche, sono comprese le spese e gli oneri finanziari legati allo scoperto di conto (complessivamente circa il 20% del totale degli oneri finanziari). Il 2009 inverte il trend registrato negli ultimi anni all’abbassamento della percentuale degli interessi pagati ai soci, sul totale degli interessi che sosteniamo: siamo passati infatti dal 24,8 al 25,5%, mentre quelli pagati alle banche sono passati dal 55,8% al 42,1%. Gli interessi verso istituti bancari costituiscono comunque, anche nell’esercizio in esame, la parte maggiore degli oneri finanziari pagati, nonostante il ridimensionamento di quasi 14 punti percentuali della loro incidenza. 2007 2008 2009 € % € % € ai soci in relazione al prestito sociale 138.656,46 31,2 147.146,40 24,8 143.467,13 25,5 alle banche per finanziamenti 283.460,67 63,9 331.096,91 55,8 236.599,95 42,1 / / / / / alle coop. Socie per finanziamenti % / Categorie di soci portatori di prestito sociale La tabella che segue distingue il totale del prestito sociale tra le diverse categorie di soci e per ogni categoria indica la percentuale sul totale. Il 2009 registra un aumento del prestito proveniente dai soci lavoratori del 9%; un aumento dell’1% di quello dei soci non lavoratori e un aumento del 22% di quello dei soci sovventori rispetto all’anno scorso. 2007 Soci Lavoratori 2008 % € % € % 709.155,39 25,2 1.101.588,04 38,8 1.201.419,84 36,6 Non lavor. 300.710,10 10,7 185.781,74 6,5 188.351,33 5,7 Sovventori 1.801.653,69 64,1 1.552.362,80 54,7 1.889.227,59 57,6 TOTALE 2.811.519,18 2.839.732,58 com posizione prestito sociale 2.000.000,00 1.800.000,00 1.600.000,00 1.400.000,00 1.200.000,00 1.000.000,00 800.000,00 600.000,00 400.000,00 200.000,00 - 2009 € 3.278.998,76 Soci lavoratori Soci non lavoratori 64% 50,5% 58% 55% 43,5% 41% Soci sovventori 37% 47% 39% 25% 10% 8% 2005 11% 2006 2007 6% 6% 2008 2009 Prestito a soci Il prestito a favore dei soci è disciplinato da specifica delibera del Consiglio di Amministrazione. L’ultima temporalmente è del 30.05.2001. Il socio può accedere a tale prestito soltanto una volta durate il suo rapporto sociale con la Cooperativa. Viene usato da molti per dilazionare il versamento del capitale sociale. Il massimo dell’importo richiedibile coincide con il capitale sociale sottoscritto. La durata massima del prestito dipende dalle modalità scelte per la restituzione. Se si sceglie una durata superiore ai due anni, la restituzione deve avvenire tramite trattenuta dallo stipendio per un minimo del 5% della retribuzione netta. Se si opta per una durata inferire ai due anni, la restituzione può avvenire in modalità liberamente determinate dal socio. Il tasso praticato coincide con il tasso massimo riconosciuto al prestito da soci. Il prestito a soci è rivolto ai soli soci lavoratori. Nell’anno in esame il prestito a soci è cresciuto rispetto all’esercizio precedente del 47,3%. € 2007 2008 2009 527.442 637.507 939.604 I tassi praticati sono gli stessi riconosciuti al prestito con giacenza costante fatto dai soci a favore della cooperativa. 2007 2008 2009 4,90% 5,38% 4,63% 3.2. Occupati Prima di passare all’esposizione dei dati e delle informazioni in argomento, riportiamo i principi di comportamento dichiarati nella nostra Carta Etica e relativi al rapporto tra l’Impresa ed i propri soci e collaboratori. “L’IMPEGNO DELL’IMPRESA COOPERATIVA VERSO I SOCI E I COLLABORATORI - - La cooperativa rispetta e valorizza le diversità e le differenze relative: al genere, all’orientamento sessuale, relative all’età, allo stato di salute, e derivanti dalla cultura di origine e dalle credenze religiose e opinioni politiche. Attraverso un sistema di comunicazione articolato, favorisce il dialogo e l’espressione soggettiva e collettiva, come indispensabile contributo di capitale sociale e umano all’impresa. Favorisce la partecipazione ai processi decisionali e consente un apprendimento continuo anche come crescita personale e professionale; implementa il lavoro di gruppo esercitando le responsabilità e l’autorità secondo criteri di equità e trasparenza dei compiti; sviluppa un clima aziendale che rende possibile l’espressione, il dialogo, e lo scambio di opinioni e di interessi. Evita ogni forma di mobbing a danno dei lavoratori. Garantisce che ogni ambiente di lavoro sia sano e sicuro. Evita ogni forma di favoritismo e di discriminazione nella ricerca e selezione del personale, che avviene secondo le esigenze dell’impresa e la rispondenza dei profili e dei requisiti professionali dei candidati. Favorisce la formazione e l’aggiornamento e la supervisione professionale degli operatori, curando anche sotto il profilo organizzativo ogni intervento possibile per valorizzare la professionalità e per ridurre e prevenire la sindrome di burnout. L’IMPEGNO DEI SOCI E COLLABORATORI VERSO L’IMPRESA COOPERATIVA Onestà Rispetto di tutte le leggi, del regolamento interno, del contratto di lavoro, dei principi statutari, dei contenuti della presente carta, e delle norme e convenzioni che regolano i contratti tra cooperativa ed enti e organizzazioni. Integrità morale Assumere comportamenti integri e coerenti con i valori qui indicati; rifiutare ogni vantaggio che derivi da regalie che eccedano le normali pratiche di cortesia; contemperare per risolvere quelle situazioni ove gli interlocutori possono trovarsi in potenziale conflitto di interessi. Equità Esercitare il potere derivante da una posizione di autorità in maniera equa. Essere imparziali – nella forma e nella sostanza – in tutte le decisioni da prendersi in modo obiettivo, senza discriminare alcun interlocutore per nessuna ragione. Trasparenza e correttezza Comunicare in modo completo per forma e contenuto, in modo comprensibile e appropriato all’interlocutore (del soggetto e/o dell’impresa), garantendo la veridicità delle informazioni e dei dati considerati, e fatti oggetto di riservatezza secondo le leggi vigenti. Efficienza ed efficacia Perseguire i migliori risultati congruenti alle risorse disponibili, con realismo e nel rispetto dei massimi standard qualitativi previsti e realizzabili, in ottemperanza a quanto previsto dal Sistema di Gestione per la Qualità secondo la norma Uni En Iso 9001:2000. Svolgere i propri compiti professionali in aderenza e sintonia agli obiettivi e ai parametri di efficacia. Reciprocità Ascoltare, consultare, accreditare i diversi interlocutori per individuare gli strumenti di confronto e le soluzioni che rispettino le reciproche istanze e legittimino tutti i portatori di interesse specificatamente coinvolti.” I dati che seguono sono tratti dal data base dei soci e del personale in forza, gestito dall’ufficio di amministrazione del personale. Data la diversificazione delle tipologie di inquadramento utilizzate, i dati possono di volta in volta riferirsi al totale degli occupati o a sottoinsiemi: ciò viene specificato in ogni paragrafo. 3.2.1. Personale in forza al 31/12 dell’anno Gli occupati sono aumentati nel 2009 rispetto al 2008 di quasi il 12%. In relazione alla stabilizzazione dell’occupazione rileviamo un aumento del 15% dei tempi indeterminati. I soci lavoratori costituiscono il 92% del totale degli occupati. Cinque dei 29 dipendenti non soci a tempo indeterminato sono impiegati del sistema di supporto appartenenti alla Direzione Amministrativa e funzionalmente in capo al Consorzio La Valdocco. Gli altri sono operatori della rete dei servizi entrati nella nostra cooperativa in conseguenza di un subentro da parte nostra nella gestione del servizio a seguito di gara d’appalto. E’ evidente anche il prevalere della componente femminile: l’85% del totale degli occupati, a conferma della tendenza ad associare il lavoro di cura al lavoro delle donne. Nel 2009 i Responsabili in Organizzazione, cioè persone che hanno ricoperto funzioni di responsabilità organizzativa nella rete dei servizi, sono stati per il 77% donne. I lavoratori extracomunitari sono il 7,5% degli occupati. L’organizzazione del lavoro nella nostra cooperativa prevede un iter di addestramento introduttivo per il nuovo assunto illustrato già nel paragrafo 3.1.2., cui si rimanda. In questa sede, legata strettamente al rapporto di lavoro, ricordiamo inoltre che a partire dall’anno 2007, ogni neoassunto delle figure professionali più presenti nella nostra cooperativa, partecipa ad un’attività di formazione in ingresso, gestita rispettivamente dal Responsabile della funzione Formazione Aziendale Tecnico Professionale Beppe Quaglia (per gli educatori) e dall’Addetto Tecnico di Direzione Rosalia Tribolo (per gli OSS). Tale formazione è rivolta soltanto ai soci e consiste in 2 o 3 giornate fissate fin dal momento del colloquio di assunzione, secondo un calendario predefinito dai docenti. In entrambi i corsi il tema specifico affrontato è l’utilizzo di strumenti professionali per la progettazione degli interventi individuali sui casi presi in carico nei servizi che eroghiamo. 2007 Soci lavoratori, di cui: ordinari, di cui: a tempo indeterminato a tempo determinato apprendisti liberi professionisti collaboratori a progetto speciali, di cui: a tempo indeterminato a tempo determinato apprendisti collaboratori a progetto Dipendenti non soci, di cui: di cui extracomunitari: - soci - non soci 2009 TOT M F TOT M F TOT M F 1003 167 836 1155 198 957 1250 201 1049 780 147 633 884 155 729 1007 170 837 737 41 2 - 223 143 3 1 - 20 218 4 1 48 a tempo indeterminato a tempo determinato apprendisti collaboratori a progetto lavoratori interinali TOT. OCCUPATI 2008 594 38 1 - 203 19 1 - 5 8 32 5 3 199 3 1 43 2 1 2 881 3 - 271 154 1 - 43 17 240 4 10 63 8 30 4 1 727 2 - 228 37 2 4 5 11 37 15 - 17 203 2 6 58 3 2 - 11 34 13 - 172 879 1218 203 1015 48 6 42 72 9 63 3 3 26 16 70 2 9 - 243 61 2 170 - 31 7 228 6 2 110 1051 29 19 1007 - 837 - 212 27 3 1 7 29 67 14 - 103 1 3 3 - 1360 208 102 28 74 11 7 201 3 1 28 64 11 - 1152 2 9 91 26 65 composizione degli occupati per tipologia composizione per sesso degli occupati dipendenti non soci 8% uomini 15% soci lavoratori 92% donne 85% 3.2.2. Numero occupati calcolati in ULA A partire dal 2008 abbiamo calcolato le unità lavorative annue “ULA” con le modalità indicate dal decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18.04.2005. Ai sensi di tale decreto si considerano soltanto gli occupati inquadrati con forme contrattuali che prevedono il vincolo di dipendenza, sia a TI che TD (con esclusione dei contratti di apprendistato, di formazione, o di inserimento), i proprietari gestori e i soci che svolgono attività regolare nell’impresa, beneficiano di vantaggi finanziari da essa forniti e percepiscono un compenso diverso da quello collegato alla partecipazione agli organi amministrativi della società. I lavoratori in congedo parentale, di cui al D. L.gsv 151/2001 non devono essere conteggiati (maternità o paternità, ecc.) Si calcola il numero medio mensile di occupati a tempo pieno durante un anno. Il calcolo deve essere effettuato a livello mensile, considerando un mese l’attività prestata per più di 15 giorni solari. Il periodo da prendere in considerazione deve coincidere con l’esercizio sociale. Gli occupati a tempo parziale e quelli stagionali rappresentano frazioni di ULA. I part time sono frazioni proporzionali al rapporto tra tempo pieno contrattuale e ore lavoro previste dal contratto individuale. 2008 2009 856,20 962,13 3.2.3. Dati relativi alla totalità degli occupati I dati di questo paragrafo si riferiscono al totale degli occupati, con la sola esclusione dei lavoratori interinali (non presenti al 31.12.2009), pertanto ad un totale di 1360. Si ricorda che gli occupati sono per il 92% soci lavoratori. Identità degli occupati Anzianità lavorativa maturata in cooperativa Nell’anno in esame il 25% degli occupati ha un’anzianità lavorativa superiore a 7 anni. Nel bilancio sociale relativo all’esercizio 1999, l’11% dei soci aveva tale anzianità, su un totale di 486 occupati. da 10 a 12 anni 8% più di 12 anni 6% da 7 a 9 anni 11% meno di 3 anni 59% da 3 a 6 anni 16% anzianità lavorativa 2007 2008 2009 Meno di 3 anni 613 778 808 da 3 a 6 anni 170 150 227 da 7 a 9 anni 115 128 141 da 10 a 12 anni 89 81 79 più di 12 anni 61 81 105 1048 1218 1360 TOTALE Distribuzione per fasce d’età nell’anno in esame L’età degli occupati è aumentata con l’aumentare dell’ètà della cooperativa stessa: nell’esercizio 1999 la maggior concentrazione, il 60%, si registrava sulla fascia d’età compresa tra i 26 e i 35 anni; nell’esercizio in esame il 42% degli occupati ha tra i 31 e i 40 anni. oltre i 50 anni: 10% dai 18 ai 25 anni: 10% dai 46 ai 50 anni: 9% n.ro dai 26 ai 30 anni: 15% dai 41 ai 45 anni: 15% dai 31 ai 35 anni: 21% dai 36 ai 40 anni: 20% età degli occupati % dai 18 ai 25 anni 130 9,56 dai 26 ai 30 anni 202 14,86 dai 31 ai 35 anni 290 21,32 dai 36 ai 40 anni 278 20,44 dai 41 ai 45 anni 204 15,00 dai 46 ai 50 anni 125 9,19 oltre i 50 anni 131 9,63 TOTALE 1360 Scolarizzazione nell’anno in esame I titoli di studio qui considerati non tengono conto dell’eventuale titolo professionale posseduto: i dati si riferiscono soltanto al curriculum scolastico ordinario. Il 65% degli occupati è in possesso di un titolo di maturità o di Laurea, comprese le lauree brevi. titolo di studio degli occupati Licenza elem. 1% Laurea 24% Licenza media 28% Dipl.prof 3% Dipl.prof. 3% Qual. prof. 3% n.ro % Licenza elem. 8 0,59 Licenza media 382 28,09 Qual. prof. 40 2,94 Dipl.magistrale (4 anni) 44 3,23 Maturità 560 41,18 Laurea 326 23,97 TOTALE 1360 Dati relativi ai titoli professionali Educatori Sui titoli di studio abilitanti alla professione di educatore professionale la sentenza della Corte Costituzionale n. 153 del 14.04.2006 ha dichiarato illegittimo il comma 1 punto b) e comma 2 dell’art. 32 della LR piemontese n. 1 del 2004 che indica i titoli di studio abilitanti alle professioni sociali nella regione Piemonte. La sentenza riafferma la competenza esclusiva dello Stato in merito ai titoli abilitanti alle professioni già definiti nel DM 520/1998: Laura Interfacoltà e Diploma di Educatore Professionale conseguito al termine dei corsi regionali abilitanti. La conseguenza possibile di tale pronunciamento è che gli educatori che hanno conseguito il proprio titolo con i corsi regionali dal 2000 in poi, corsi identici sul piano didattico ai corsi precedenti, non possano più lavorare in servizi di tipo sanitario. Stessa conseguenza per i laureati in Scienza dell’Educazione. Ciò nonostante i capitolati d’appalto delle gare cui abbiamo e stiamo partecipando, anche del settore sanitario, prevedono la possibilità di impiegare operatori in possesso di titoli di studio diversi e non solo quelli strettamente legittimati dalla normativa statale. Ad aprile 2009 la nostra cooperativa si è fatta promotrice di una iniziativa sociale aperta al pubblico esterno, nella quale è stato affrontato tale tema, alla presenza degli Assessori Regionali alla Sanità e alla Formazione. La questione è aperta. La tabella che segue espone in dettaglio i dati sui titoli di studio posseduti dagli operatori della nostra cooperativa con funzioni di Educatore, evidenziandone anche la collocazione per tipologie di servizio. Se ne ricava il dato degli operatori “a rischio” in relazione al pronunciamento della Corte Costituzionale citato: 22 sono gli educatori presenti in servizi sanitari in possesso di titoli non abilitanti; 90 in servizi sociosanitari (ossia servizi finanziati in parte con fondi sanitari). 5 96 31 altrI settori 81 79 educativo 2 18 socioassistenziale 83 Diploma regionale (fino al 1999) 223 sociosanitario 228 5 settore sanitario Con qualifica regionale, di cui: IN FORZA IN ASPETTATIVA 2009 26 30 4 12 3 Attestato regionale dal 2000 145 3 142 13 48 66 14 1 Laurea interfacoltà di educatore professionale (D.M. 8 ottobre 1998, n. 520) 72 1 71 6 14 44 7 0 Laurea Scienze educazione (curriculum educatore professionale, indirizzo socio culturale) 27 49 25 1 109 1 108 6 Laurea Scienze educazione (altri curricula) 17 0 17 1 4 4 8 0 Iscritti corsi di riqualifica 12 0 12 1 3 6 2 0 Con requisiti per riqualifica 26 2 24 1 4 5 14 0 Senza requisiti per riqualifica 129 2 127 5 21 29 71 1 Senza requisiti per riqualifica Studi professionalizzanti in corso (di cui 23 Interfacoltà) Altro 92 2 37 0 32 27 0 95 2 10 14 63 1 3 11 15 8 0 1 27 3 3 20 0 Laurea Pedagogia Requisiti per servizi educativi prima infanzia e similari 5 0 5 1 2 2 0 0 18 0 18 0 1 1 16 0 altro 4 0 4 0 0 0 4 0 620 11 609 Totale 39 155 236 173 6 28 110 Operatori addetti all’assistenza Il 100% del personale in forza con mansioni di operatore addetto all’assistenza è in possesso di uno dei titoli professionali di O.S.S. (Operatore Socio Sanitario), A.D.E.S.T. (Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari) o O.T.A. (Operatore Tecnico dell’Assistenza), come rilevabile dalla tabella che segue: 2007 O.S.S. A.D.E.S.T. O.T.A. totale n° 351 30 / 381 % 92,12 7,87 2008 n° 435 17 1 453 % 96,03 3,75 0,22 2009 n° 517 14 1 532 % 97,18 2,63 0,19 Il titolo di O.S.S. è il titolo professionale riconosciuto a livello nazionale che supera il titolo regionale di A.D.E.S.T. e quello nazionale di O.T.A. Sulla base della L.R. n. 1 dell’08.01.2004 il titolo di adest continua ad essere, “fino ad esaurimento”, titolo professionale abilitante allo svolgimento delle funzioni proprie dell'assistente domiciliare e dei servizi tutelari. Per effetto della D.G.R. della Regione Piemonte n. 26-5882 del 22/04/2002, gli operatori in servizio e in possesso del titolo di A.D.E.S.T. o di O.T.A. hanno potuto frequentare corsi professionalizzanti integrativi, al termine dei quali è stato loro riconosciuto il titolo di O.S.S. Con il 2009 il 97% degli operatori addetti all’assistenza è in possesso del titolo di O.S.S., mentre rimangono 15 operatori da riqualificare. Il conseguimento del nuovo titolo non ha modificato la collocazione di livello contrattuale degli operatori. Composizione degli occupati Distribuzione per province degli occupati al 31/12 dell’anno I dati degli occupati qui esposti fanno riferimento alla loro presenza nelle uds e sono esposti per provincia in relazione alla collocazione geografica dell’uds di appartenenza. I part time presenti in più uds sono conteggiati in ognuna delle uds in cui sono presenti. Non sono conteggiate le persone, in forza, ma momentaneamente non presenti in servizio, per esempio per maternità o aspettativa. Provincia TORINO CUNEO BIELLA ASTI NOVARA VERCELLI 2007 826 182 42 11 7 / 1068 totale 2008 920 221 65 10 14 6 1236 2009 1051 251 73 15 13 9 1412 Distribuzione per qualifiche professionali al 31/12 dell’anno Nell’anno in esame quasi il 45% degli occupati è costituito da educatori (di cui l’80% donne) e il 42% da OSS (di cui il 90% donne). 78 sono gli Operatori Socio Educativi (più 3 operatori di comunità e 6 operatori dei servizi informativi) che lavorano in servizi per i quali non è richiesta la qualifica di educatore né, di conseguenza, i relativi titoli professionali. Fattorino/autista Assistenti familiari Add. pulizie/cuoca/ Adest/OSS/coord. adest di cui Operat. Socio Assistenziali Ass. alla prima infanzia Educatore di cui Operat. Socio Educativo e altro Assistente sociale Infermiere Logopedista/fisioterap. Impiegato amm.vo TOT 0 5 16 395 26 538 di cui quadri o dirigenti TOTALE F 0 5 0 16 38 357 non rilevato 1 25 110 428 100 11 4 7 29 Psicologo Animatore/op. di strada 2007 M 34 F 0 10 15 433 2 32 587 TOT 3 7 24 575 32 8 11 3 5 17 32 462 32 620 2 3 11 12 8 7 22 24 11 11 29 5 1 4 169 87 12 10 10 33 3 2 9 878 8 5 3 16 1218 1 4 203 2009 M 2 0 0 58 36 0 125 73 0 1 2 12 3 13 1047 2008 M 1 0 0 56 TOT 1 10 15 489 2 0 125 16 0 1 3 13 3 8 2 12 1015 2 22 1360 F 1 7 24 517 34 32 495 71 24 10 8 16 5 1 5 208 3 1 17 1152 Qualifiche professionali Animatore/op. di strada 2% Logoped./fisiot.. 1% Impiegato amm.vo 3% Assistente sociale 2% Assistenti familiari 1% Add. pulizie/cuoca/ 2% Adest/OSS/coord. adest 42% Infermiere 1% Educatore 44% Ass. alla prima infanzia 2% Distribuzione sui settori di attività al 31/12 dell’anno I dati degli occupati qui esposti fanno riferimento alla loro presenza nelle uds e sono esposti per tipologia di servizio, in relazione alla tipologia dell’uds di appartenenza. I part-time presenti in più uds sono conteggiati in ognuna delle uds in cui sono presenti. Non sono invece conteggiati eventuali persone, in forza, ma momentaneamente non presenti in servizio, per esempio per maternità, aspettative. I totali di area sono indicati in neretto ed evidenziati con sfondo grigio. I sottototali dell’area socio sanitaria ed educativa sono indicati in corsivo e con sottolineatura. L’ultima colonna indica la percentuale degli addetti della singola tipologia di servizio sul totale degli occupati. I valori della tabella sono ordinati per grandezza decrescente all’interno delle singole aree e ambiti, in relazione al numero delle uds. Nell’anno in esame poco più del 95% degli occupati è presente nell’area socio sanitaria ed educativa, quasi il 3% è invece presente nell’area dell’animazione, quasi l’1% nell’area lavoro. La percentuale maggiore di occupati si registra nei servizi domiciliari rivolti agli anziani (poco meno del 19%), seguono i servizi territoriali per disabili (15%) e quindi i residenziali per anziani (12%). 18 sono gli occupati presenti nel sistema di supporto. In relazione al sistema di supporto è opportuno ricordare (vedi anche paragrafo 1.4.) che la nostra cooperativa, aderendo al Consorzio La Valdocco, ha scelto di affidare ad esso i servizi amministrativi: il personale della Direzione Amministrativa pertanto non è compreso nel totale addetti del sistema di supporto indicato dalla tabella che segue. n° uds SISTEMA DI SUPPORTO n° addetti % 18 1,26 RETE dei SERVIZI AREA SOCIO SANIT. EDUC. 210 1358 95.23 Servizi Territoriali 101 435 30.50 Disabili 41 213 14.94 35 137 9.60 Comunità locale 12 51 3.58 Adulti in difficoltà 5 13 0.91 Salute Mentale 4 17 1.19 Tossicodipendenza 3 3 0.21 Minori *1 Famiglie 1 1 0.07 Servizi Domiciliari 25 295 20.69 Anziani 19 271 19.00 Salute Mentale 4 15 1.05 Disabili 1 5 0.35 Adulti in difficoltà 1 4 0.28 45 233 16.34 Servizi Semiresidenziali *1 24 85 5.96 Disabili 11 100 7.01 Anziani 6 27 1.89 Salute Mentale 3 17 1.19 Adulti in difficoltà 1 4 0.28 39 395 27.70 Disabili 13 137 9.61 Anziani 11 175 12.27 *1 6 30 2.10 Salute Mentale 4 29 2.03 Adulti in difficoltà 4 15 1.05 Tossicodipendenza 1 9 0.63 24 39 2.73 Minori Servizi Residenziali Minori AREA ANIMAZIONE *1 17 20 1.40 Comunità locale 4 15 1.05 Anziani 2 1 0.07 Famiglie 0.21 Minori 1 3 AREA LAVORO 5 11 0.77 Disabili 2 4 0.28 Comunità locale 2 2 0.14 Adulti in difficoltà 1 5 0.35 239 1426 TOTALE *1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti Distribuzione degli occupati nell'area socio sanitaria ed educativa 2008 2009 500 450 435 403 395 400 344 350 295 300 248 233 250 191 200 150 100 50 0 Servizi Territoriali Servizi Domiciliari Servizi Semiresidenziali Servizi Residenziali 3.2.4. Dati relativi agli occupati con rapporto di lavoro inquadrato come subordinato Contratto Collettivo Nazionale applicato La nostra cooperativa prevede nel proprio Regolamento Interno delle Prestazioni Lavorative dei Soci ai sensi delle L. 142/2001 e L. 30/2003 l'applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per le Lavoratrici e i Lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo. La data di decorrenza del nuovo contratto è stata l’1.08.08 ed è già scaduto il 31.12.2009. Il 25.08.2008 fu firmato anche il contratto integrativo regionale. Nel 2009 sono state rispettate le decorrenze applicative della seconda e della terza, nonché ultima, tranche d’aumento retributivo previste dal rinnovo contrattuale. Regolamento Interno delle Prestazioni Lavorative dei Soci ai sensi delle L. 142/2001 e L. 30/2003 L’attuale Regolamento Interno è stato approvato dall’Assemblea il 18 ottobre 2008. Di seguito si indicano le differenze di trattamento esistenti rispetto al contratto di riferimento: è prevista la sospensione cautelare durante l’iter disciplinare, per la durata massima dell’iter disciplinare stesso ed in relazione ad addebiti particolarmente gravi. Durante la sospensione cautelare non viene riconosciuta la retribuzione ai soci che, pur dando le loro dimissioni lavorative, intendono rimanere soci e optano per un’altra tipologia di rapporto sociale, il trattamento di fine rapporto (=liquidazione) non viene pagato immediatamente se l’importo è superiore al milione. Viene invece liquidato con emissione della relativa busta paga, ma registrato sul libretto personale del prestito sociale del socio stesso, matura gli interessi previsti per il prestito sociale ed è disponibile per il socio con i tempi di preavviso stabiliti per la restituzione del prestito sociale differenze migliorative che non comportano oneri retributivi aggiuntivi per la cooperativa il socio lavoratore può richiedere il trasferimento dal proprio servizio in un diverso servizio il socio lavoratore può richiedere aspettativa a tempo indeterminato (senza conservazione del posto di lavoro) o a tempo determinato (con conservazione del posto di lavoro), senza vincoli di motivazione, ma dichiarando di non utilizzare l’aspettativa stessa per provare sbocchi alternativi al lavoro in cooperativa differenze migliorative che comportano oneri retributivi aggiuntivi per la cooperativa permessi retribuiti per la riqualificazione riconosciuti a tutti gli iscritti ai corsi, anche superando il limite previsto dal contratto dell’8% sul totale degli occupati (vedi più avanti in questo stesso paragrafo) riconoscimento del 6° livello agli educatori in possesso dei titoli di: Scienza dell’Educazione indirizzo Educatore Professionale (ex Extrascolastico) o della Laurea in Pedagogia Premi Incarico per funzioni di responsabilità all’interno dell’organizzazione (da un minimo di € 3,97 ad un massimo di € 15,49 lordi mensili, proporzionalmente al numero di addetti presenti nell’uds) e di indennità di trasferta e rimborsi chilometrici per spostamenti legati alle funzioni svolte nell’organizzazione. La tabella che segue riporta il costo totale dei premi e rimborsi riconosciuti a tale titolo. 2007 € 284.462,00 2008 € 310.725,00 2009 € 402.600,00 Mutua La tabella che segue riporta il costo a carico della cooperativa (lordo lavoratore + contributi carico coop.) delle assenze per mutua, distinguendo tra i primi tre giorni, la cosiddetta “carenza”, e i giorni successivi (dal quarto in poi). Il costo dei primi tre giorni è a totale carico del datore di lavoro; dal quarto in poi il costo è in parte a carico del datore di lavoro, in parte a carico dell’INPS. La percentuale a carico del datore di lavoro diminuisce con l’aumentare della durata della mutua. 2007 € 205.249,00 € 140.018,00 € 345.267,00 carenza altri giorni totale spesa 2008 €232.100,00 € 95.529,00 € 327.629,00 2009 €227.325,00 € 104.726,00 € 332.051,00 Trattamento della maternità Il nostro Regolamento Interno non prevede deroghe peggiorative, né trattamenti migliorativi, rispetto a quanto previsto dal CCNL. Il CCNL a sua volta fa riferimento a quanto stabilito dalla normativa nazionale in vigore, che viene regolarmente applicata dalla nostra cooperativa. totale spesa a carico della coop. 2007 € 10.097,00 2008 € 7.193,00 2009 € 7.002,00 Entità rimborsi chilometrici Fino al 2004 il rimborso chilometrico era determinato con un parametro fisso: 1/5 del costo al litro della benzina. A partire dal 2005 invece il Consiglio di Amministrazione ha deciso di non rendere automatici gli adeguamenti a tale criterio. Nel corso del 2009 il rimborso chilometrico è stato di € 0,23 a chilometro. La tabella che segue espone i dati complessivi dell’anno indicato, relativi ai rimborsi chilometrici pagati. L’importo del 2007 non comprende l’integrazione del rimborso chilometrico riconosciuto in sede di distribuzione del ristorno con l’approvazione del bilancio 2007. 2009 2008 2007 n° chilometri: 2.136.091,55 1.290.053,50 2.043.412,79 Importo totale rimborsato € 491.301,66 € 374.626,18 € 588.874,16 Riconoscimento rimborso costo parcheggio Da ottobre 2001 viene rimborsato, a chi fa uso della propria auto per esigenze di servizio, il costo del parcheggio sostenuto in orario di lavoro. Scadenza mensile di pagamento delle retribuzioni Le retribuzioni sono pagate il 15 di ogni mese. Se il 15 coincide con il sabato, la domenica o una festività infrasettimanale, il pagamento è anticipato all’ultimo giorno lavorativo precedente il 15 stesso. Dalla costituzione ad oggi i pagamenti degli stipendi sono sempre stati regolari. Sicurezza sul lavoro Gli adempimenti richiesti dalla normativa (D. Lgs. 81/2008) sono rispettati. A seguito dell’entrata in vigore di tale nuova normativa il consiglio di amministrazione ha attivato una commissione in materia di sicurezza con l’obiettivo di un suo pieno recepimento e dell’elaborazione delle procedure che definiscano le modalità di individuazione dei rischi connessi alle attività ed ai luoghi di lavoro. L’intento è quello di certificare entro il 2010 un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro secondo lo standard BS OHSAS 18001: 2007. Nel corso del 2009 si sono definite le procedure base, parte della modulistica ed il Manuale OH-SAS. Nel contempo si è provveduto a nominare i Preposti alla sicurezza e a pianificare la formazione obbligatoria, relativa alla squadra di emergenza: addetti antincendio e al primo soccorso. Si è anche pianificata la formazione per i preposti, che si terrà nel mese di settembre 2010, integrata alla presentazione del sistema OH-SAS all’intera organizzazione. Redatto il Documento di Valutazione Rischi Generali DVR, si è cominciato a produrre quello specifico di ciascun servizio, a cura degli Addetti Tecnici di Direzione, supportati dai RIO. La tabella che segue riporta i dati relativi al numero di infortuni registrati: n° infortuni infortuni “in itinere” TOTALE 2007 36 17 53 2008 39 16 55 2009 59 14 73 Si definiscono “in itinere” gli infortuni avvenuti durante il percorso dalla propria abitazione alla sede di lavoro o viceversa. Pur non essendo orario di lavoro, eventuali infortuni avvenuti in itinere sono riconosciuti dall’INAIL e retribuiti come tali. La tabella che segue espone la durata in giorni degli infortuni: durata infortuni 1-5 gg 6-10 gg 11-15 gg 16-20 gg 21-29 gg >30 gg >40 gg TOTALE 2007 16 13 9 6 3 6 non rilev. 53 2008 10 13 8 7 2 6 9 55 2009 10 26 14 7 7 5 4 73 4 infortuni, di cui 1 in itinere, hanno comportato assenze superiori a 40 giorni, condizione alla quale è subordinata la procedibilità di ufficio per il reato di lesioni personali colpose, se dovute al mancato rispetto di norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro. La tabella che segue specifica le qualifiche professionali dei lavoratori coinvolti negli infortuni. La percentuale indicata tra parentesi è calcolata sul n° totale degli infortuni nell’anno specifico. qualifiche professionali coinvolte Educatore O.S.S. Addetto pulizie Operatore socio assistenziale Infermiere Fisioterapiste Assistente all’infanzia Assistente sociali Animatore Amministrativo TOTALE 2008 25 (45%) 24 (44%) 1 (2%) 2 (4%) 1 (2%) 2 (4%) 55 2009 26 (36%) 38 (53%) 2 (3%) 3 (4%) 1 (1%) 1 (1%) 1 (1%) 1 (1%) 73 Contribuzione integrativa Con delibera del 06.09.2002 il Consiglio di Amministrazione ha deciso l’adesione a Cooperlavoro onde permettere ai soci interessati di effettuare versamenti contributivi integrativi a quelli ordinari, secondo quanto previsto anche dal CCNL. Al 31.12.2009 82 soci hanno richiesto a loro volta l’adesione e i conseguenti versamenti integrativi. Oneri sociali (= contributi versati relativamente alle retribuzioni erogate) nell’anno in esame Non abbiamo mai applicato regimi contributivi diversi dall’ordinario, quali il DPR 602/70 o il salario convenzionale. Da gennaio ’98 è stato soppresso il contributo relativo al S.S.N. (=Servizio Sanitario Nazionale) a carico delle imprese. Parallelamente però è stata introdotta l’IRAP che non si considera più un “onere sociale”, pur essendo calcolata, anche, sul costo del lavoro (vedi paragrafo 4.4.8.). Gli oneri sociali per il 2008 non sono variati rispetto al 2007: 9,19% a carico del lavoratore + 26,90% a carico della cooperativa = 36,09% Assistenza fiscale Da quando è stata introdotta dalla normativa vigente, la nostra cooperativa ha sempre garantito l'assistenza fiscale al personale in forza (soci e dipendenti), pur non essendovi obbligata. Non lo ha più garantito dall’anno 2003, in coincidenza con la scelta di internalizzare la tenuta dell’emissione delle buste paga. Contenziosi con lavoratori nell’anno in esame Nel corso del 2009 abbiamo avuto 3 contenziosi risolti con accordo in sede giudiziaria (di cui 2 per fatti relativi ad anni precedenti, nel 2007 e 2008) Rappresentanze sindacali aziendali (RSA) In data 29.03.2005 fu firmato l’accordo tra la nostra Cooperativa, l’Associazione ARCST-Cooperazione Sociale Legacoop Piemonte e la CGIL Funzione Pubblica di Torino per la costituzione delle rappresentanze sindacali aziendali (RSA). In data 03.05.2007 è stato firmato lo stesso accordo anche con CISL FPS-Funzione Pubblica di Torino. L’accordo è stato definito in attesa dell’esito del confronto a livello nazionale previsto dall’art. 2 della L. 142/01 sul tema delle rappresentanze sindacali per i soci lavoratori delle cooperative. L’accordo aziendale prevede la presenza di due rappresentanti per ognuna delle due sigle sindacali. Le RSA nominate per la CGIL sono: Stefanuto Guido; per la CISL Funzione Pubblica: Rita Zerbin, Tiziana Tripodi, Massa M. Giovanna; per la CISL Fiscascat : Ongarato Flavia, Rovini Maria Grazia. La tabella che segue espone il n° complessivo di ore utilizzate per permessi sindacali. 2007 372 2008 556,5 2009 625 Adesione a scioperi La tabella che segue espone i dati sugli scioperi indetti nell’anno in esame. data 02/09/2009 tipo sciopero generale n° lavoratori aderenti 1 totale occupati disponibili al lavoro alla data dello sciopero 1265 % di adesione 0,0008 Collocazione sui livelli del C.C.N.L. al 31/12 dell’anno L’87% degli occupati, si colloca ai livelli da C1 a D2-3, su cui il Contratto delle Cooperative Sociali colloca le figure professionali degli adest/o.s.s. con titolo (C1-C2) e degli educatori con titolo (D2-D3). 2009 MANSIONI LIV TOT M F Add. pul./Colf A1 9 / 9 Ass. fam./aiuto cuoco/add. Pul. A2 17 / 17 op. socio ass./autista B1 40 4 36 Adest/Cuoca/OSS/OTA C1 535 55 480 Coord. OSS C3 6 / 6 Ass alla prima infanzia D1 16 / 16 Educ./op. socio educ. C1 75 11 64 D1 115 21 94 D2-D3 429 94 335 D2 8 / 8 C1 14 4 10 D1 5 1 4 Assistente sociale D2-D3 24 / 24 Impiegato amm.vo C1 7 / 7 D1 2 / 2 D2 8 / 8 D3 9 4 5 E1 1 / 1 E2 5 3 2 F1 7 5 2 F2 1 1 / D2-D3 11 1 10 1344 204 1132 Fisioterapisti/ Terapisti della Riabilitazione Animatore Infermiere prof.le TOTALE Aumenti di livello La tabella che segue rileva i passaggi di livello che si sono verificati nell’anno tra il personale inquadrato come lavoro dipendente, socio o non socio, a tempo indeterminato. In relazione ai tempi indeterminati al 31/12/2008, ossia 909, coloro che hanno avuto un aumento di livello sono stati il 2,64%, di cui il 79% donne. La percentuale del 79% è di 4 punti inferiore rispetto alla percentuale delle donne presenti a tempo indeterminato (vedi paragrafo 3.2.1.). da B1 a C1 da D1 a D2 da D2 a D3 totale Tot 3 16 4 23 2009 M 1 7 2 10 F 2 9 2 13 Dati su part time e tempi pieni Ci siamo resi conto che i dati esposti nella tabella che segue sono dati significativi anche per il raffronto con altre realtà. Il numero totale dei lavoratori, per esempio, deve tenere conto, a seconda delle riflessioni che si intendono fare, della presenza, e in che misura, di part time: due realtà con lo stesso numero totale di lavoratori sono simili per complessità gestionale dei lavoratori, ma se volessimo avere il dato del fatturato prodotto mediamente per occupato, dovremmo tenere conto dell’incidenza della presenza di eventuali lavoratori part time. Tempi pieni (38 ore) Part time 37-36 ore Part time dalle 35 ore Totale F 509 112 397 101 13 88 432 44 388 1042 169 873 48,85 9,69 41,46 Tot 593 96 504 1193 M F 123 470 13 83 61 443 197 996 49,70 8,05 42,25 Tot M F 635 132 503 98 12 86 611 60 551 1344 204 1140 % sul totale occupati M 2009 % sul totale occupati Tot 2008 % sul totale occupati 2007 47,25 7,29 45,46 Numero occupati part-time fino alle 20 ore settimanali al 31/12 dell’anno Nell’anno in esame quasi il 19% degli occupati ha un incarico lavorativo settimanale pari o inferiore alle 20 ore: di questi l’86% è donna. Nella tabella che segue la percentuale relativa a uomini e donne con incarico fino alle 20 ore settimanali è calcolata in relazione al totale occupati uomini e donne (rispettivamente 208 uomini e 1152 donne ). 16,12 13,02 16,72 226 33 193 n° % sul tot. occupati 168 22 146 n° 2009 % sul tot. occupati TOT di cui M F n° 2008 % sul tot. occupati 2007 18,94 16,75 19,38 263 36 227 19,34 17,31 19,70 Permessi studio Utilizzo di permessi studio per la riqualificazione "100 ore" La tabella che segue ci mostra il numero delle persone che nei singoli anni scolastici indicati ha usufruito di permessi studio per la riqualificazione, distinguendo tra le due diverse qualifiche professionali coinvolte (adest ed educatori), nonché tra uomini e donne. Le percentuali indicate nella relativa colonna sono calcolate in riferimento al totale occupati per la relativa qualifica. Il 70% del totale di quanti utilizzano tali permessi è costituito da donne (le donne sono quasi l’85% del totale degli occupati). Il Consiglio di Amministrazione ha da sempre deciso di concedere i permessi retribuiti per l’accesso alla riqualificazione a tutti coloro che sono iscritti a tali corsi, decidendo di derogare al tetto annuo dell’8% sul totale degli occupati previsto dallo specifico articolo del CCNL Coop. Sociali. Tale tipologia di permessi ha visto in questi anni un progressivo esaurimento del loro utilizzo, tenuto conto del fatto che il possesso del titolo di studio professionale è ormai da tempo un vincolo normativo per l’accesso alla professione sia di adest/oss che di educatore (a partire dalla LR. 62/95 e oggi con la LR. 1/2004) e che quindi è un requisito richiesto fin dalla selezione dei candidati all’assunzione. M F Adest Educ. 3 27 1 8 2 19 Tot. 30 9 21 Tot M F 0,76 5,02 / 23 / 8 / 15 23 8 15 3,92 Tot M F / 13 / 5 / 8 13 5 8 % sul totale occupati Tot 08/09 % sul totale occupati 07/08 % sul totale occupati 06/07 2,10 Utilizzo dei permessi studio per le “150 ore” Il tetto annuo previsto dallo specifico articolo del CCNL Coop. Sociali è il 2% sul totale degli occupati. Il 100% del totale di quanti utilizzano tali permessi è costituito da donne (le donne sono quasi l’83% del totale degli occupati). Nell’anno in esame i permessi sono stati utilizzati per la frequenza di corsi universitari, tranne un solo caso in cui si tratta del conseguimento della maturità. 06/07 Tipo corso di studio: maturità laurea Totale % sul tot. occupati 07/08 08/09 Tot M F Tot M F Tot M F 2 16 18 / 1 1 2 15 17 2 19 21 / 6 6 2 13 15 2 12 14 / 3 3 2 9 11 1,73 1,76 1,04 Elementi di turn-over e indici relativi La tabella che segue raccoglie dati relativi a fenomeni che incidono sul turn over. 2007 2008 2009 % variaz. 08/09 OCCUPATI media annua* 1326 1134 1300 14,64% NUOVE assunzioni nell’anno: 506 531 633 19,20% USCITE DI PERSONALE nell’anno per 308 364 491 34,89% - DIMISSIONI 128 99 81 -18,18% - CESSAZIONI T.D.** 162 260 396 52,31% 18 5 14 180% - LICENZIAMENTI ASPETTATIVE media annua* 10,23 11,81 11,56 -2% MATERNITA’ media annua* 38,55 31,68 32.33 2% *è calcolata: n° mensile persone rientranti nella condizione indicata, diviso 12 mesi **molte di tali cessazioni sono legate alla conclusione di incarichi a tempo determinato per Centri estivi e Appoggio scolastico I seguenti tre indici, calcolati con meccanismi automatizzati interni al database del personale, si riferiscono ai soli tempi indeterminati: • indice di turn over: base indica la percentuale degli occupati a T.I. entrati o usciti durante l’anno in esame sulla occupazionale dell’anno; l’indice aumenta con l’aumentare del numero di entrate/uscite; è calcolato: nuovi assunti a T.I. nell’anno + usciti (che erano stati assunti a T.I.) nell’anno --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------X 100 totale occupati a T.I. presenti ad inizio anno + totale occupati a T.I. presenti a fine anno • indice di permanenza: anni, indica la percentuale degli occupati a T.I. con anzianità uguale o superiore ai 6 sul totale degli occupati presenti nell’anno; è calcolato: n° occupati a T.I. nell’anno con anzianità uguale o superiore a 6 anni ------------------------------------------------------------------------------------------------------------X 100 totale occupati a T.I. in forza durante l’anno • valore anzianità lavorativa media: è la media dell’anzianità posseduta dagli occupati a T.I.; è calcolata: totale anzianità lavorativa maturata dagli occupati nell’anno (assunti a T.I.) -----------------------------------------------------------------------------------------------------totale occupati a T.I. in forza durante l’anno La tabella che segue permette di fare raffronti sulla serie storica: indice di turn over indice di permanenza anzianità lavorativa media 2007 2008 2009 18% 36,85% 6 anni e 1 mese 12,38% 37,50% 5 anni e 3 mesi 9,69% 40,18% 4 anni e 4 mesi Retribuzioni e costo del lavoro La tabella che segue espone i dati delle retribuzioni lorde annue minime e massime riconosciute ai lavoratori inquadrati come lavoro dipendente, soci e non soci, con l’indicazione del n° dei lavoratori presenti al 31.12.2009 e inquadrati secondo le tipologie contrattuali indicate nella prima colonna. Le retribuzioni indicate sono quelle di lavoratori a tempo pieno presenti per l’intero anno, comprensive di eventuali elementi individuali di retribuzione. Nella tabella non abbiamo riprodotto la distinzione tra soci ordinari, soci speciali e dipendenti non soci perché in questo caso tale distinzione non è influente: le retribuzioni applicate dalla nostra cooperativa sono quelle previste dal “CCNL per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo”, senza differenze retributive correlate a tali diversi rapporti societari. Unica eccezione è l’istituto del ristorno (vedi sopra al paragrafo 4.4.1.), riconosciuto come previsto dalla normativa soltanto ai soci e per un importo dimezzato ai soci speciali. Abbiamo un dirigente, il Direttore Generale, inquadrato con il CCNL Dirigenti Cooperativi, la cui retribuzione lorda annua è stata per il 2009 di € 66.828,48. L’obiettivo della tabella è quello di evidenziare il gap tra retribuzione minima e massima nell’anno. a tempo indeterminato a tempo determinato apprendisti 2009 retribuzione lorda annua minima massima 14.250.08 25.483,18 13.203.57 15.876,25 16.124,17 16.793,16 n° lavoratori 1.043 295 6 La tabella che segue espone i dati delle retribuzioni contrattuali in riferimento alle figure professionali e ai relativi livelli di inquadramento più presenti all’interno della nostra cooperativa. La retribuzione lorda annua esposta considera soltanto il lordo contrattuale base, senza scatti di anzianità o altri elementi retributivi individuali. L’elemento retributivo territoriale legato alla contrattazione regionale non è qui considerato perché è un premio di produttività collegato all’effettiva presenza lavorativa e quindi elemento individualmente variabile. L’obiettivo della tabella è quello di evidenziare la presenza o meno di aumenti nel passaggio da un anno all’altro e la relativa entità. % variaz. % variaz. 2008 07⇒08 08⇒09 Ass. Domic. e dei Servizi tutelari o O.S.S. con titolo: C1 ex 4° livello, 38 ore settimanali 2007 2009 RETRIBUZ. LORDA ANNUA € 14.908,00 5,1 € 15.668,00 5,80 € 16.578,00 COSTO C/COOP. € 20.120,00 1,98 € 20.518,50 16,62 € 23.929,00 € 950,00 4,63 € 994,00 RETRIBUZ. NETTA € 911,00 4,28 MENSILE *1 Educatori senza titolo: D1 ex 5° livello, 38 ore settimanali RETRIBUZ. LORDA ANNUA € 15.808,00 5,1 € 16.613,00 5,81 € 17.578,00 COSTO C/COOP. € 21.334,00 0,4 € 21.419,00 18.46 € 25.373,00 € 995,00 4,82 € 1.043,00 RETRIBUZ. NETTA € 955,00 4,19 MENSILE *1 Educatori con titolo: D2 ex 6° livello, 38 ore settimanali RETRIBUZ. LORDA ANNUA € 16.755,00 4,6 € 17.525,00 5,81 € 18.543,00 COSTO C/COOP. € 21.263,00 4,6 € 22.239,00 20,35 € 26.765,00 RETRIBUZ. NETTA € 1.002,00 3,79 € 1.040,00 4,81 € 1.090,00 MENSILE *1 Respons. Di Direzione: F1 ex 9°liv., 38 ore settim., Indennità Quadro e 300 ore annue extra RETRIBUZ. LORDA ANNUA € 26.813,00 4 € 27.885,00 7,10 € 29.866,00 COSTO C/COOP. RETRIBUZ. NETTA MENSILE *1 € 33.071,00 2,5 € 33.898,00 8,78 € 36.874,00 € 1.680,00 4,16 € 1.750,00 0,63 € 1.761,00 *1 si è considerata la mensilità di dicembre 3.2.5. Dati relativi agli occupati con rapporto di lavoro diverso da quello subordinato Per la realizzazione delle attività offerte agli utenti dei servizi che gestiamo (fotografia, manipolazione, psicomotricità, clownerie, …) e per la realizzazione della formazione e supervisione alle équipes professionali, vengono attivate consulenze da parte di collaboratori e professionisti non inquadrati come personale dipendente, tenuto conto delle caratteristiche della presentazione loro richiesta. I dati che seguono sono relativi a tali collaborazioni e si riferiscono indistintamente sia a soci che non soci. Nella tabella 4.1. è riportata in dettaglio la presenza di eventuali soci tra le forme di collaborazione qui considerate che possono essere: liberi professionisti, collaborazioni a progetto, collaborazioni occasionali. La tabella che segue espone i dati dell’ammontare complessivo dei compensi lordi annui riconosciuti al lavoro diverso da quello subordinato, socio e non socio, con l’indicazione del n° dei collaboratori. 2009 compensi lordi annui 1.783.604,77 n° collaboratori 709 m 189 f 520 3.2.6. Formazione Nella nostra Cooperativa la Direzione Generale ha il compito di presidiare il “Piano di Formazione Aziendale Annuale”. Il piano viene redatto con proposte che provengono dall’Ufficio Sistema di Gestione per la Qualità, dalla Direzione Amministrativa, dagli Addetti Tecnici di Direzione, dal Responsabile della Formazione Aziendale Tecnico-Professionale. In particolare gli Addetti Tecnici di Direzione hanno il compito di presidiare, attraverso attività di formazione e di consulenza, lo sviluppo delle competenze degli operatori di ogni unità di servizio. Il “Piano di Formazione Aziendale Annuale” si sviluppa a due livelli: livello di sistema Comprende due aree di tematiche formative: quella di tipo organizzativo-aziendale. Fanno parte di quest’area: ⇒ i corsi per i RIO (Responsabili in Organizzazione) ⇒ i percorsi di tutoraggio per i nuovi RIO ⇒ i corsi di informatica ⇒ seminari sul controllo economico-amministrativo della gestione dei servizi e sulla gestione delle attività in integrazione con il cliente quella di tipo tecnico-professionale, che comprende: ⇒ la riqualificazione per il conseguimento dei titoli professionali da parte di chi ne è sprovvisto (il conseguimento del titolo O.S.S. da parte di personale con titolo A.D.E.S.T. o O.T.A. o del titolo di educatore professionale) ⇒ una proposta di corsi su temi specifici elaborata dai Responsabili della Formazione Aziendale e Tecnico-professionale, sulla base di una rilevazione periodica dei bisogni formativi delle unità di servizio effettuata tramite elaborazione delle segnalazioni riportate su una scheda di rilevazione distribuita a tutte le uds e rilevazione dei bisogni da parte degli ATD. Tali corsi sono organizzati dagli stessi Responsabili della Formazione Aziendale e Tecnico-Professionale e vedono la presenza sia di interventi tecnici di interni che di esperti esterni. ⇒ con l’anno 2007 è andato a regime, divenendo strutturale, il corso rivolto agli operatori di nuova assunzione, sia OSS, che educatori, che operatori della prima infanzia. Si tratta di un corso di 2 o 3 gg, da frequentarsi nei primi mesi di lavoro nella nostra cooperativa. Il tema specifico di tali corsi è l’utilizzo di strumenti professionali per la progettazione degli interventi individuali sui casi presi in carico nei servizi che eroghiamo. livello di unità di servizio Ogni équipe dispone di un budget (Bsuper: vedi definizione qui di seguito) da destinare all’aggiornamento, alla formazione e alla supervisione degli operatori, in base ai bisogni specifici del servizio che gestisce. Questo livello include sia interventi formativi e di supervisione che possono essere gestiti direttamente dagli Addetti Tecnici di Direzione (che comunque supportano l’équipe in fase di avvio del servizio) o da consulenti esterni accreditati, sia la partecipazione a momenti formativi mirati (seminari, stage, convegni). Escludendo il lavoro ordinario di équipe svolto in forma collettiva, relativo alla erogazione del servizio, ogni unità di servizio svolge annualmente un minimo di 40 ore di formazione e/o supervisione. Le Unità di Servizio hanno quindi a disposizione un budget per la supervisione e la formazione (Bsuper), introdotto fin dal 1998. Il criterio di determinazione fu allora, ed è sempre stato riconfermato, in 40 ore annue per € 46,48 (corrispondenti alle vecchie 90.000 £) per ogni uds. Non hanno tale budget quelle uds in cui la supervisione avviene in integrazione con l’Ente committente. 2007 2008 2009 Budget 105.588,00 139.819,82 232.096,28 Importo utilizzato Dato non rilevato 124.430,18 220.533,54 Per l’anno in esame siamo in grado di verificare a consuntivo l’utilizzo o meno del budget: l‘importo totale speso è stato di € 220.533,54, con il 4,98% di budget complessivo non utilizzato. Servizi di formazione acquisiti dall’esterno Per quanto riguarda la supervisione la nostra cooperativa ha istituito un albo dei professionisti. Il primo inserimento del nuovo professionista nell’albo è compito del Responsabile della formazione aziendale di carattere tecnico professionale; il successivo aggiornamento avviene sulla base della valutazione raccolta dalle uds che hanno attivato i professionisti accreditati. Per quanto riguarda invece l’organizzazione di corsi, seminari, convegni rivolti al proprio personale (o anche aperti all’esterno) e attivati a livello di sistema (cioè dipendenti dal nostro sistema di supporto centrale e non dalle singole uds) la nostra cooperativa si avvale della collaborazione del Consorzio Forcoop, Agenzia formativa, emanazione di Legacoop. Forcoop è un’agenzia formativa ai sensi dell'art. 11 della L.R. n. 63 del 13.4.95, certificata dall’01.06.00 secondo la normativa UNI EN ISO 9001 e dal 2008 con il Certificato n° 1020 dall'ente NIS ZERT scadenza il 21/11/2011. Inoltre è accreditata dalla Regione Piemonte: per l’attività di formazione professionale secondo il DGR 77 – 4447 del 12/11/2001 (e successive modificazioni e integrazioni) n° 042/001 del 19/05/2003 – tipologie: Formazione continua a domanda individuale, Formazione nell’Area Svantaggio (utenza in situazione di disagio sociale e a conseguente rischio di esclusione: giovani seguiti dai servizi sociali, immigrati extracomunitari, tossicodipendenti, carcerati, nomadi), Formazione nell’Area handicap (utenza con handicap intellettivo, utenza psichiatrica, invalidi civili e del lavoro), Formazione a distanza per l’attività di Orientamento secondo il DGR 74 – 10240 del 1/08/2003 n° 341/001 del 28/10/2003 – tipologie: Informazione orientativa, Formazione orientativa, Consulenza orientativa, Sostegno all’inserimento lavorativo E’ ovviamente possibile la partecipazione ad attività formative del tutto esterne, anche non realizzate dall’agenzia Forcoop, per entrambi i livelli sopra descritti: di sistema e di unità di servizio. Docenze di nostri operatori all’esterno La possibilità di svolgere docenze su tematiche strettamente legate alla propria competenza professionale è aspetto rilevante delle opportunità offerte al socio lavoratore dalla nostra cooperativa. La relazione con l’Agenzia Formativa Forcoop (di cui al paragrafo precedente) agevola e moltiplica le possibilità in tal senso. La formazione dei Responsabili in Organizzazione (RIO) I Responsabili in Organizzazione di nuova nomina effettuano una formazione all'ingresso, organizzata internamente, di 32 ore. I relativi dati sono registrati nella tabella che segue, sulla prima riga dell’elenco corsi dell’area aziendale. Gli argomenti trattati sono: La storia del Gruppo La Valdocco; Il Sistema Qualità; Il controllo di gestione; Il controllo di gestione: la rendicontazione budget e la fatturazione; Procedure di amministrazione del personale; Il ruolo dell’addetto alla sicurezza; Il Bilancio Sociale; La normativa sulla Privacy in relazione al trattamento dati dell’utenza; Funzioni degli Addetti Tecnici della Direzione e del RGP (Ricerca e Gestione del Personale): progettazione, verifica, ricerca e gestione del personale; Ruolo, compiti e responsabilità del RIO; La documentazione informatizzata di cooperativa. Dall’anno 2004 si è aggiunto al suddetto corso un percorso di tutoring individualizzato, della durata massima di 3 mesi. Il compito di tutoring è stato affidato a Marcello Albertino che si occupa del Sistema di Gestione per la Qualità della nostra cooperativa e della formazione aziendale tecnico aziendale. I percorsi di tutoring attivati nell’anno in esame sono stati 28, di cui 28 conclusi entro l’anno. 3 dei RIO formati erano uomini, 25 donne. I criteri di verifica dati per il buon esito della formazione sono: partecipazione al corso rio validazione di una rendicontazione ore da parte del tutor validazione di una rendicontazione budget da parte del tutor Attività di formazione interna a livello di sistema, per aree tematiche La tabella che segue elenca i corsi attivati dalla nostra cooperativa per la formazione degli operatori. La tabella si compone di due parti, in relazione alle due aree previste dal piano della formazione aziendale annuale: l’area aziendale e l’area tecnico-professionale. La colonna “ore” della tabella indica il numero di ore di durata del corso. Nella colonna “Tot” è riportato il totale delle persone che hanno frequentato il corso; le due colonne successive scorporano il totale dei partecipanti tra uomini e donne. Al fondo della tabella nelle ultime due righe sono esposti rispettivamente: sulla riga “TOTALI GENERALI”: la somma delle ore dei corsi elencati, il totale delle persone che hanno partecipato ai corsi stessi, la distinzione tra uomini e donne. La somma delle ore dei corsi elencati è stata individuata come indicatore dell’obiettivo 6.3. che la nostra cooperativa si è data all’interno del sistema di gestione della qualità. La soglia di soddisfazione stabilita è di 140 ore annue. L’obiettivo quindi è stato raggiunto anche per l’anno in esame sull’ultima riga: il risultato della somma totale delle ore derivanti dalla moltiplicazione, per ogni corso, delle ore di corso per i partecipanti. Tale numero di ore è utilizzato ai fini del calcolo dei costi per la formazione sostenuti dalla nostra cooperativa (vedi più avanti). AREA AZIENDALE ore Tot Formazione dei responsabili in unità di servizio, i R.I.O. 32 20 Formazione dei responsabili in unità di servizio, i R.I.O.: HACCP - Igiene e Sicurezza nel Trattamento degli alimenti 32 Formazione dei responsabili in unità di servizio, i R.I.O.: Alfabetizzazione Informatica Formazione dei responsabili in unità di servizio, i R.I.O.: L.81 e s. m. e i. modulo A M F ore Tot M F ore Tot 3 17 32 10 2 8 32 28 3 25 35 4 31 40 8 0 8 28 35 9 26 60 12 4 8 8 9 2 7 Avviato Corso IFTS di Tecnico superiore dell'organizzazione e della gestione dell'impresa sociale corso complessivo di ore 800 60 5 2 3 Formazione D.Lgs.81/2008 (8 edizioni da 40 ore ciascuna) 40 160 61 99 2007 2008 48 25 8 17 376 6 4 2 F 2009 Formazione dei responsabili in unità di servizio, i R.I.O.: L.81 e s. m. e i. modulo B Auditor del sistema di gestione qualità Gestire i conflitti nei processi di coordinamento delle organizzazioni socio educative: corso di formazione per i responsabili dei servizi Corso di alta formazione per lo sviluppo di competenze manageriali ed impreditoriali di responsabili e quadri direttivi delle cooperative sociali piemontesi (dei 6 partecipanti: 4 sono membri del Consiglio di Amministrazione, 2 Responsabili di Direzione e 2 ricoprono entrambi i ruoli) Software Excel Corso avanzato M 24 9 2 7 376 6 4 2 16 5 0 5 Costruzione ed elaborazione di un questionario 10 8 1 7 La selezione e la Gestione del personale 48 6 1 5 Project Management 75 15 5 10 AREA TECNICO PROFESSIONALE Aree tematiche dei corsi: La progettazione educativa: metodologia e tecniche (formazione in ingresso) Percorso formativo per operatori della prima infanzia (formazione in ingresso): La gestione di servizi all’infanzia Percorso formativo per operatori della prima infanzia (formazione in ingresso): La gestione di servizi all’infanzia Formazione OSS – (formazione in ingresso) ore Tot M F ore Tot 21 73 17 56 21 24 28 22 0 22 2007 M F 2008 1 0 1 28 10 0 10 13 67 I P.A.I.: costruzione, monitoraggio, verifica 8 13 2 11 I P.A.I.: costruzione, monitoraggio, verifica 16 2 0 2 Formazione al ruolo uds Latour: coordin. Oss, refer. Nucleo 20 9 1 8 Formazione al ruolo uds Latour: resp. Tecn. 10 1 0 1 30 30 16 40 10 30 40 10 3 7 1 5 7 23 39 5 24 8 7 7 28 12 75 80 31 15 20 20 18 32 20 8 11 4 0 0 5 8 6 2 M F 2009 18 80 La progettazione dei servizi La progettazione degli interventi educativi I bisogni educativi speciali e la qualità dell’integrazione scolastica La riorganizzazione dell’organizzazione: il passaggio al regime di accreditamento So/stare nel conflitto: corso sui metodi di relazione in situazione di conflitto Linguaggi della psichiatria: operatori, ruoli e comunicazione nei servizi La gestione dell’aggressività al nido Il legame di attaccamento nell’esperienza dell’inserimento al nido Servizi per minori: tecniche di gestione e osservazione in luoghi neutri Intervento psico-educativo con soggetti artistici Formazione Operatori Servizi Territoriali per disabili La formazione nelle politiche attive del Lavoro Il Piano assistenziale individualizzato – P.A.I. Formazione base servizi animativi Formazione base servizi animativi Formazione base assistenza scolastica Formazione base assistenza scolastica La comunicazione al nido Aspetti infermieristici e di primo soccorso Formazione sulla normativa del lavoro per i cittadini ROM La gestione della persona affetta da sclerosi multipla Corso sicurezza dell’ospite – movimentazione carichi e back school – BIELLA 8 6 8 L’osservazione: metodo etnografico e ascolto attivo Ore Tot 20 11 20 20 13 24 14 6 21 30 7 23 24 17 0 17 16 24 1 23 8 67 10 57 8 3 0 3 8 20 8 12 12 35 9 26 19 18 12 24 16 16 7 6 23 20 14 5 10 21 18 23 15 21 17 20 0 0 0 0 0 0 0 6 6 2 14 5 10 21 18 23 15 15 11 18 Direttore di Comunità Socio Sanitaria Formazione all’avvio di nuovi settori 112 30 8 87 3 11 5 76 Formazione all’ingresso 20 119 32 87 352 73 279 620 788 167 10.007 19.494 621 TOTALE GENERALE relativo alle due aree Numero ore di formazione nell’anno 757 325 61 11.193 264 905 Finanziamenti, provenienti da terzi, dell’attività di formazione interna a livello di sistema La tabella informa di eventuali finanziamenti ricevuti per la realizzazione delle attività formative elencate nel precedente paragrafo. Come indicato nella tabella che segue, non ci sono ancora pervenuti i finanziamenti richiesti nel 2007 al F.S.E. e a Foncoop. Del contributo richiesto invece nel 2006 ai sensi della LR. 23/2004, ne abbiamo potuto ricevere, nel 2008, soltanto in parte, per il limite agli aiuti di stato imposto dalla normativa della Comunità Europea conosciuta come De Minimis. 2007 fonte finanziam importo richiesto 2008 importo fonte incassato finanziam 2009 importo richiesto importo incassato 10.100,00 / Fon.coop / 9.849,16 AREA TECNICO PROFESS.LE: finanziamenti per specifiche attività formative FSE 1.575,00 / / / / Finanziamenti per attività formative non specificamente definite / / / LR 23/04 / 38.241,57 11.675,00 / / 48.090,73 TOTALE non è stata presentata alcuna richiesta AREA AZIENDALE: finanziamenti per specifiche Fon.coop attività formative Le risorse economiche destinate alla formazione sono: • • • • • • Beni e servizi acquistati dall’esterno: comprendono sia quelli di competenza del sistema di supporto che delle uds. Sono, per esempio: libri, iscrizioni a convegni, corsi, seminari organizzati da terzi, consulenze per la supervisione delle équipes, docenze. Il dato proviene dalla contabilità ordinaria ed è quindi fornito dall’Uff. contabile: 2007 2008 2009 € 193.468,92 € 401.502,88 € 630.443,95 Costo relativo al personale di direzione con compiti di supporto formativo, professionale e tecnico, alla progettazione, erogazione e verifica del servizio da parte degli operatori. Il dato è fornito dall’amm.ne del personale: 2007 2008 2009 € 153.289,00 € 172.954,75 € 182.460,39 Costo relativo all’addetto dell’Ufficio Sistema di Gestione per la Qualità che svolge specifici compiti di formazione inerente il Sistema di Gestione per la Qualità. Il dato è fornito dall’amm.ne del personale: 2007 2008 € 32.114,00 € 35.402,93 2009 € 41.173,75 Costo del lavoro relativo al tempo dedicato alla partecipazione alle attività formative di sistema. E’ un dato che non siamo ancora riusciti ad acquisire con modalità che lo rendano esaustivo e preciso. Abbiamo pertanto deciso di calcolarlo in modo approssimativo, esplicitandone i criteri di determinazione. Il costo complessivo che segue viene determinato a partire dai dati esposti nella tabella che precede “Attività di formazione interna a livello di sistema, per aree tematiche”: abbiamo moltiplicato il numero di ore di ogni corso per il numero dei relativi partecipanti (ad eccezione delle ore dei corsi relativi alla riqualifica, ore che soltanto in parte sono riconosciute come permessi studio e non per il totale delle ore di corso). Abbiamo poi moltiplicato il numero complessivo di ore delle attività formative per il costo del lavoro tabellare medio dell’anno di competenza relativo alle figure professionali coinvolte dalle attività formative stesse, ossia il costo dei livelli C1, D1 e D2 del CCNL delle Cooperative Sociali. Per la quantificazione dei permessi studio per la riqualifica abbiamo rilevato il numero delle ore di permesso studio utilizzate dalle singole figure professionali (educatori e adest) e moltiplicato per il costo del lavoro tabellare dell’anno di competenza del relativo livello. Nel corso del 2009 hanno utilizzato questo tipo di permessi soltanto degli educatori ed è stato utilizzato come costo la media tra D1 e D2, tenuto conto del superminimo riconosciuto a chi frequenta corsi di riqualifica (vedi sopra al paragrafo 3.2.4.). Il dato relativo alle ore dei permessi studio è fornito dall’amm.ne del personale: 2007 2008 2009 € 217.354 € 186.747 € 374.137 Costo del lavoro relativo al tempo dedicato alla partecipazione alle attività formative di livello locale (uds). Anche in questo caso si pone il problema già esposto al punto precedente. Abbiamo pertanto deciso di quantificare in difetto forfettariamente tali attività (compresa la supervisione) in 100 ore annue per gli educatori e in 40 annue per le adest, valorizzandole poi al costo medio tabellare del relativo livello: 2007 2008 2009 € 1.244.964 € 1.465.711 € 1.632.040 Costo dei permessi studio relativi alle 150 ore, valorizzati con il costo del lavoro tabellare medio dell’anno di competenza dei livelli C1, D1 e D2. Il dato relativo al numero di ore dei permessi studio è fornito dall’amm.ne del personale. 2007 2008 2009 € 15.234 € 11.490 € 8.954 Il rapporto tra risorse economiche destinate alla formazione e ricavi nell’ultimo triennio 2007 2008 2009 ricavi relativi al valore della produzione tipica € 27.861.875,86 € 33.216.912,35 € 38.772.146,70 risorse dedicate* € 1.856.424,92 € 2.273.809,16 € 2.869.209,83 % risorse dedicate alla formazione sul valore della produzione tipica 6,66% 6,85% 7,40% *è la somma delle voci di costo elencate in questa pagina 3.2.7. Politiche di conciliazione Gli occupati della nostra cooperativa sono per l’85% donne e per quasi il 42% hanno un’età compresa tra i 31 e i 40 anni: una fascia d’età “riproduttiva”. Ha rilevanza quindi il problema della conciliazione nei termini in cui la definisce la L. 53/00: conciliazione tra i tempi del lavoro e quelli della famiglia e personali; tenuto conto dell’attività che svolge la nostra cooperativa, conciliazione tra lavoro di cura professionale e lavoro di cura familiare. I dati che abbiamo a disposizione confermano tale affermazione anche se non sono esaustivi. Tra i dati che sono oggetto di sistematica rilevazione non ci sono infatti dati specifici sui carichi familiari. I dati Siamo in grado di avere un dato soltanto indicativo sulla presenza di figli nelle famiglie della nostra Cooperativa, attraverso la rilevazione delle detrazioni fiscali che ogni lavoratore chiede gli vengano applicate sulla propria busta paga. La tabella che segue riporta il numero di occupati, distinti tra uomini e donne, che nel 2009 hanno beneficiato di deduzioni fiscali per figli a carico, con la specificazione relativa a quanti di questi ricoprono incarichi di responsabilità all’interno della rete dei servizi. 2009 occupati di cui RIO tot 346 m 53 25 f 293 13 12 La tabella che segue riporta il numero di giorni di permesso utilizzati e previsti dalla normativa sui congedi parentali: la L. 53/00. Tali permessi non sono retribuiti. Nella tabella che segue si riportano il numero di giorni di permesso utilizzati, distinguendo tra uomini e donne che nell’anno indicato ne hanno beneficiato. n° gg 94 96 74 2007 2008 2009 n° gg/m 7 3 2 n° gg/f 87 93 72 Infine abbiamo il dato relativo al numero di ore di permessi legati alla normativa sui disabili, la L. 104/92. Tali permessi sono retribuiti, ma totalmente a carico dell’INPS. Nella tabella che segue si riportano, oltre al lordo delle retribuzioni riconosciute al lavoratore, anche il numero di giorni di permesso utilizzati, distinguendo tra uomini e donne che nell’anno indicato ne hanno beneficiato. 2007 2008 2009 n° gg 121 166 300 n° gg/m 43 37 62 n° gg/f 78 129 238 lordo lavoratore € 5.756,90 € 7.585,30 € 13.959,71 4.4.6.2. Aspetti organizzativi Rileviamo di seguito alcuni aspetti organizzativi caratteristici del nostro modo di gestire i servizi che possono rientrare in quella volontà di promuovere la conciliazione espressa in particolare nella L. 53/00. La definizione dell’orario di lavoro La tipologia dei nostri servizi è molto ampia. A tale varietà corrispondono diverse esigenze organizzative legate alla definizione dell’orario di lavoro. I servizi domiciliari e territoriali sono quelli caratterizzati dal tasso più alto di flessibilità oraria. La soluzione organizzativa individuata è che l’orario di lavoro non è definito a monte, ma viene concordato nella relazione tra l’operatore e l’utente. In questi servizi la funzione aziendale preposta alla determinazione dell’orario non è gerarchica rispetto al socio lavoratore: è lui stesso incaricato di definire l’orario in relazione alle esigenze del cliente/utente e alle richieste del cliente/committente. E’ ipotizzabile che in questi servizi ci sia ampio spazio per una determinazione dell’orario da parte del socio lavoratore che tenga conto anche delle proprie esigenze, familiari e personali. Ciò non è affatto escluso neppure nei servizi residenziali, almeno nelle comunità alloggio. Le loro piccole dimensioni ne favoriscono la flessibilità. Anche in questi servizi, nella nostra organizzazione, la definizione dell’orario di lavoro non è funzione svolta dall’esterno: è demandata all’équipe stessa. Così, anche in questo caso, i soci lavoratori possono concordare turni più lunghi nei weekend, onde evitare di avere occupati più weekend al mese, oppure adattare la turnazione in relazione alle esigenze dei singoli operatori. Nella nostra prassi organizzativa insomma da sempre i soci lavoratori gestiscono i propri orari con modalità più vicine alla prassi di lavoratore autonomo che a quella di lavoratore dipendente. Il lavoro a casa Ci sono poi aspetti del lavoro gestibili a casa: per esempio la stesura di documenti (progetti, verifiche, relazioni). Il fatto che la cooperativa stia andando avanti nella propria scelta di informatizzazione agevola tale possibilità: la dotazione informatica portatile o comunque l’uso sia del PC della sede di lavoro che di quello personale, permette di svolgere il lavoro a casa ed il cellulare di servizio rende il RIO, e a volte il singolo operatore, reperibile da parte dei colleghi in caso di bisogno. La variazione di incarico lavorativo conseguente allo spostamento di servizio All’interno della nostra cooperativa esiste l’istituto del trasferimento su richiesta del socio lavoratore: la possibilità cioè di chiedere lo spostamento in altro servizio. Si è rivelato funzionale a più di un bisogno personale degli operatori. Non ultimo a quello di donne che, al rientro dalla maternità, hanno bisogno di tipologie di servizio più adattabili alle esigenze della propria famiglia. Il part time Anche l’opzione per il part time è un modo per conciliare impegni familiari e di lavoro. Nella nostra realtà lavorativa può facilmente conciliarsi con esigenze organizzative di servizio: la presenza di part time, per esempio, può facilitare la copertura dell’assenza di un collega. Le donne costituiscono il 90% dei part time al di sotto delle 35 ore settimanali (paragrafo 4.4.3.2.) e l’86% dei part time fino alle 20 ore settimanali (paragrafo 4.4.3.2.1.): bisogna quindi rilevare una maggior densità di presenza dell’occupazione femminile part time rispetto a quella maschile. Reversibilità delle scelte Va inoltre sottolineato che le richieste fatte dal socio lavoratore sono sempre revocabili: il socio può chiedere di tornare a tempo pieno dopo essere passato part time, o viceversa, come può chiedere ulteriori spostamenti di servizio pur avendone già usufruito. Condizioni per l’accoglimento della sua richiesta sono la disponibilità di incarichi congruenti con le sue esigenze e la valutazione tecnica da parte della funzione Ricerca Gestione Personale, valutazione legata all’opportunità di cambiamenti all’interno delle équipes coinvolte, soprattutto in relazione al rapporto con l’utenza. 4.4.6.3. I servizi di supporto In relazione alle problematiche legate alla conciliazione degli impegni di cura familiari con il lavoro professionale, demmo il nostro appoggio alla proposta del Consorzio La Valdocco, di cui la nostra cooperativa è socia fondatrice, per la presentazione di una richiesta di contributo per l’apertura di un micronido aziendale rivolto alle famiglie dei lavoratori di tutte le cooperative aderenti al consorzio. Il progetto presentato nel 2003 (nell’ambito dei fondi F.S.E. per le Pari Opportunità 2000/2006, obiettivo 3 misura E1) venne finanziato. Il percorso per l’avvio di tale servizio, dalla progettazione alla gestione, è stato seguito dalla nostra cooperativa, in quanto cooperativa sociale di tipo A e ha visto le seguenti tappe: 07/10/2002: presentazione del progetto 20/06/2003: comunicazione di accoglimento del progetto da parte della Regione 15/11/2003: individuazione del socio cui affidare l’incarico sul progetto settembre 2004: accreditamento da parte del Comune di Torino, con iscrizione all’Albo dei Micronidi Familiari 13/11/2004: iniziativa conclusiva del progetto legato al finanziamento F.S.E. 01/12/2004: apertura del micronido aziendale in C.so Umbria 33 a Torino Nell’ottica di garantire la sostenibilità economica del servizio, il progetto approvato prevedeva che il micronido sfociasse nell’apertura di un centro multifunzionale per l’infanzia rivolto non più unicamente alle famiglie dei lavoratori delle cooperative aderenti al consorzio, ma anche, come spazio gioco, ai clienti del centro commerciale dell’IPERCOOP di V. Livorno e, come micronido, a tutti i cittadini. Ai soci continuano ad essere riservate condizioni tariffarie di favore. Il nuovo servizio comprende pertanto due diverse sedi, con diverse funzionalità: ⇒ lo “Spazio Gioco Dorabimbi”, collocato all’interno del Parco Commerciale Dora di V. Livorno ⇒ il “Micronido familiare Dorabimbi” di C.so Umbria 33 Dal 2008 è partita una nuova iniziativa per i bambini dei soci: il soggiorno estivo denominato “bimbi al mare”. Nel 2009 si è svolto dal 31 agosto al 6 settembre a Noli in Liguria ed ha visto la partecipazione di 19 bambini. 3.3. Utenza: dati dai servizi I dati del presente paragrafo sono raccolti attraverso la compilazione da parte dei Responsabili in Organizzazione (RIO) di una scheda dati. Tali dati a loro volta sono raccolti con uno strumento informatico ideato appositamente, ma idoneo a rispondere anche ad esigenze ordinarie di dati nella gestione del servizio. Lo strumento creato, a partire quindi da dati analitici gestionali da tenere ordinariamente aggiornati e utili per esigenze specifiche interne dei servizi stessi, consente una elaborazione numerica automatizzata del dato finale da registrare sulla scheda riepilogativa, finalizzata alla raccolta dei dati per il Bilancio Sociale annuale. I dati raccolti attraverso la scheda di rilevazione compilata dai RIO delle singole uds vengono poi inseriti nel database delle unità di servizio (uds) gestito dagli uffici amministrativi centrali, ed elaborati in modo automatizzato. Il lavoro di consegna della scheda ai RIO è avvenuto all’interno delle riunioni di COROC (vedi paragrafo 1.5.) tra novembre 2009 e gennaio 2010. Il termine per la consegna della scheda compilata da parte dei RIO era il successivo COROC. In realtà il lavoro di raccolta, anche quest’anno, ha richiesto un grosso impegno nel sollecitare la consegna delle schede ed è slittato fino alla fine di aprile. Neppure quest’anno quindi siamo riusciti ad affrontare l’analisi dei dati prima dell’Assemblea. Come già negli scorsi anni, i dati vengono esposti nelle successive tabelle in forma aggregata per area (socio sanitaria ed educativa, animazione, lavoro), ambito di intervento (territoriale, domiciliare, semiresidenziale, residenziale), utenza. Le tabelle sono esposte per vicinanza di contenuto. In tutte le tabelle i totali parziali di area sono indicati in neretto con sfondo grigio. I totali parziali dell’area socio sanitaria ed educativa sono indicati in corsivo e sottolineati. E’ opportuno evidenziare che i dati sono stati raccolti dalle singole uds e quindi alcuni dati (per esempio, gli “altri destinatari”, le persone di riferimento dei servizi della pubblica amministrazione, i fornitori) possono essere comuni a più uds che lavorano sullo stesso territorio, pertanto nei totali le stesse persone o gli stessi enti possono essere conteggiati più volte: in tutte le successive tabelle interessate da tale caratteristica, ciò viene messo in luce. Nel 2009, 25 delle 243 uds attive nell’anno non potevano presentare dati. I motivi di tale impossibilità sono stati: avviate alla fine dell’anno, non potevano avere dati significativi per l’anno in esame chiuse durante l’anno, non hanno fornito i dati al momento della chiusura ed è stato impossibile recuperarli per la redazione del bilancio sociale alcune uds si sono accorpate ad altre o si sono trasformate organizzativamente in altra uds, accorpando anche in un’unica scheda i dati. Tenuto conto di tali uds oggettivamente senza dati, le uds che hanno consegnato i dati, 218, sono il 100% di chi doveva consegnarli. La tabella che segue indica il numero di uds della specifica tipologia. n° AREA SOCIO SANIT. EDUC. Servizi Territoriali Disabili *1 Minori Salute Mentale Tossicodipendenza Adulti in difficoltà Comunità locale Famiglie Servizi Domiciliari Disabili Salute mentale Anziani Adulti in difficoltà Servizi Semiresidenziali Disabili *1 Minori Salute mentale Anziani Adulti in difficoltà Servizi Residenziali Disabili *1 Minori Salute mentale Tossicodipendenza Anziani Adulti in difficoltà AREA ANIMAZIONE *1 Minori Anziani Comunità locale Famiglie AREA LAVORO Disabili Adulti in difficoltà Comunità locale TOTALE uds 188 93 37 35 4 3 4 9 1 20 1 4 14 1 41 11 22 3 4 1 34 11 4 3 1 11 4 26 19 2 4 1 4 2 1 1 218 *1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti In tutte le tabelle che seguono la prima colonna ripete i dati relativi al numero di uds che hanno consegnato i dati, come già riportati nella tabella che precede. 3.3.1. Dati sull’utenza del servizio Poiché l’intervento realizzato dalle tipologie delle singole uds stabilisce relazioni con l’utenza molto diverse, abbiamo preferito distinguere tre diversi tipi di utenza, proprio con riferimento alla diversa modalità di relazione posta in essere. Le tre tipologie individuate sono: utenti: persone per le quali viene attivata una presa in carico ed elaborato un progetto individuale (Progetto Educativo Individuale o Progetto Assistenziale Individuale) destinatari: persone per le quali non si elabora un progetto individuale, ma sono destinatari del servizio come singoli (gestione di un programma di attività) o come gruppo (gestione di progetti o programmi di attività) altri destinatari: adulti a diverso titolo bersaglio di azioni da parte del servizio (parenti, volontari, affidatari, persone di riferimento di risorse attivate nella comunità locale). In relazione al primo tipo, l’utente in senso stretto, quello su cui si elabora un progetto individuale, si è rilevato, oltre che la fluttuazione nell’anno e la distinzione tra uomini e donne, il numero di progetti aggiornati (secondo la periodicità prevista dai documenti di progetto del servizio stesso). Nell’ultima colonna della tabella è rilevabile la percentuale di aggiornamento al 31.12 dell’anno in esame, in relazione alla singola tipologia di servizi e utenza. La percentuale complessiva di aggiornamento per il 2009 è stata del 92% sul totale degli utenti in carico presenti al 31.12.2009, raggiungendo pertanto l’obiettivo che ci siamo proposti all’interno del Sistema di Gestione della Qualità. Ciò è dovuto non solo all’effettivo miglioramento dell’efficienza progettuale delle nostre équipe di lavoro, ma anche ad una più attenta valutazione del “campo di applicazione”: i RIO che compilano le schede di raccolta dei dati sono stati più attenti nel distinguere la tipologia degli “utenti” da quella dei “destinatari”. Inoltre abbiamo escluso dal campo di applicazione: - gli utenti di servizi avviati alla fine dell’anno (novembre/dicembre) gli utenti stessi presi in carico alla fine dell’anno (novembre/dicembre) e che si trovavano quindi in un periodo “di osservazione” finalizzata all’elaborazione del progetto individuale quei progetti il cui aggiornamento è vincolato al lavoro di integrazione con l’ente committente Le uds che non hanno raggiunto l’obiettivo saranno verificate attraverso audit da parte dell’Ufficio Sistema di Gestione per la Qualità nel corso del 2010 e con successiva azione correttiva, ove fosse ancora necessaria. L’assenza di dati nella tabella che segue, su righe nelle quali risultano invece esistenti delle uds, è motivata dal fatto che nessuna delle uds presenti su tale riga ha prese in carico individuali: la loro utenza quindi la ritroviamo nella tabella successiva nella quale sono esposti anche i dati sui destinatari. n° uds AREA SOCIO SANIT. EDUC. Servizi Territoriali Disabili *1 Minori Salute Mentale Tossicodipendenza Adulti in difficoltà Comunità locale Famiglie Servizi Domiciliari Disabili Salute mentale Anziani Adulti in difficoltà Servizi Semiresidenziali Disabili *1 Minori Salute mentale Anziani Adulti in difficoltà Servizi Residenziali Disabili *1 Minori Salute mentale Tossicodipendenza Anziani Adulti in difficoltà AREA ANIMAZIONE *1 Minori Anziani Comunità locale Famiglie AREA LAVORO Disabili Adulti in difficoltà Comunità locale TOTALE n° al 01.01.09 F 188 2572 93 398 37 197 35 157 4 41 3 0 4 0 9 3 1 0 20 1721 1 0 4 8 14 1712 1 1 41 187 11 81 22 4 3 36 4 66 1 0 34 266 11 42 4 14 3 10 1 2 11 184 4 14 26 0 19 0 2 0 4 0 1 0 4 15 2 15 1 0 1 0 218 2587 M 2311 597 316 246 31 0 0 4 0 1390 4 19 1362 5 178 93 13 38 34 0 146 51 13 16 5 57 4 0 0 0 0 0 28 28 0 0 2339 Tot 4883 995 513 403 72 0 0 7 0 3111 4 27 3074 6 365 174 17 74 100 0 412 93 27 26 7 241 18 0 0 0 0 0 43 43 0 0 4926 n° nuove ammissioni nel 2009 F M Tot 1084 951 2035 218 254 472 42 77 119 104 124 228 11 10 21 0 0 0 0 0 0 61 43 104 0 0 0 507 414 921 0 0 0 3 7 10 503 404 907 1 3 4 82 60 142 23 18 41 0 5 5 9 11 20 50 26 76 0 0 0 277 223 500 7 11 18 5 15 20 6 5 11 5 45 50 240 134 374 14 13 27 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 20 30 50 16 24 40 4 6 10 0 0 0 1104 981 2085 n° dimissioni nel 2009 n° al 31.12.09 F M Tot 1470 1352 2822 142 189 331 37 66 103 86 94 180 7 12 19 0 0 0 0 0 0 12 17 29 0 0 0 1009 915 1924 0 0 0 2 2 4 1007 909 1916 0 4 4 55 51 106 8 4 12 3 3 6 1 9 10 43 35 78 0 0 0 264 197 461 4 5 9 10 13 23 4 6 10 7 43 50 219 123 342 20 7 27 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 12 15 27 12 15 27 0 0 0 0 0 0 1482 1367 2849 F M Tot 2186 1910 4096 474 662 1136 202 327 529 175 276 451 45 29 74 0 0 0 0 0 0 52 30 82 0 0 0 1219 889 2108 0 4 4 9 24 33 1208 857 2065 2 4 6 214 187 401 96 107 203 1 15 16 44 40 84 73 25 98 0 0 0 279 172 451 45 57 102 9 15 24 12 15 27 0 7 7 205 68 273 8 10 18 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 23 43 66 19 37 56 4 6 10 0 0 0 2209 1953 4162 progetti individuali aggiornati N° % 3768 91,99 1022 89,96 469 88,66 405 89,80 66 89,19 82 100 1973 4 28 1935 6 392 199 13 82 98 93,60 100 84,85 93,70 100 97,76 98,03 81,25 97,62 100 381 93 19 27 0 230 12 0 0 0 0 0 66 56 10 0 3834 84,48 91,18 79,17 100 0,00 84,25 66,67 100 100 100 92,12 *1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti Dalla tabella successiva sono rilevabili: gli utenti dell’anno (quindi n° utenti all’01.01.2009 + utenti ammessi nel corso del 2009), i destinatari dell’anno e gli “altri destinatari”. Relativamente agli “altri destinatari” la tabella rileva: il numero delle persone (colonna “pers”) ed il numero di eventuali enti di appartenenza (colonna “enti”). Ricordiamo che i dati sono stati raccolti dalle singole uds e quindi per la categoria “altri destinatari” vale quanto già ricordato all’inizio: possono essere comuni a più uds che lavorano sullo stesso territorio e pertanto nei totali le stesse persone o gli stessi enti possono essere conteggiati più volte. La colonna totale di tutte le tipologie di utenza è costituita dalla somma del totale utenti nell’anno + totale destinatari + totale altri destinatari persone fisiche. n° uds utenti nell'anno F M 3656 3262 6918 11402 11510 22912 8624 1079 38454 Servizi Territoriali 93 616 851 1467 9802 9698 19500 4827 720 25794 Disabili 37 239 393 632 404 502 906 1727 153 3265 35 261 370 631 5734 4575 10309 2112 278 13052 Salute mentale 4 52 41 93 25 18 43 179 61 315 Tossicodipendenza 3 0 0 0 2703 3062 5765 2 2 5767 Adulti in difficoltà 4 0 0 0 500 1079 1579 248 78 1827 Comunità locale 9 64 47 111 391 459 850 540 138 1501 Famiglie 1 0 0 0 45 3 48 19 10 67 Servizi Domiciliari 20 2228 1804 4032 974 704 1678 1159 47 6869 Disabili 1 0 4 4 0 0 0 14 4 18 Salute mentale 4 11 26 37 10 9 19 83 13 139 Anziani 14 2215 1766 3981 964 695 1659 1036 17 6676 Adulti in difficoltà 1 2 8 10 0 0 0 26 13 36 41 269 238 507 382 520 902 1692 149 3101 *1 Servizi Semiresidenziali Disabili F M Tot Pers. totale di tutte le tipologie di utenza AREA SOCIO SANIT. EDUC. 188 Minori Tot altri destinatari destinatari Enti 11 104 111 215 87 99 186 601 95 1002 *1 22 4 18 22 236 227 463 641 22 1126 Salute mentale 3 45 49 94 17 41 58 235 11 387 Anziani 4 116 60 176 10 7 17 180 10 373 Minori Adulti in difficoltà Servizi Residenziali Disabili 1 0 0 0 32 146 178 35 11 213 34 543 369 912 244 588 832 946 163 2690 492 11 49 62 111 7 13 20 361 57 *1 4 19 28 47 4 4 8 79 25 134 Salute mentale 3 16 21 37 0 307 307 3 2 347 Minori Tossicodipendenza 1 7 50 57 0 0 0 60 0 117 Anziani 11 424 191 615 198 110 308 352 42 1275 Adulti in difficoltà 4 28 17 45 35 154 189 91 37 325 AREA ANIMAZIONE 26 0 0 0 9005 9466 18471 4959 613 23430 10996 Minori *1 19 0 0 0 2951 4393 7344 3652 267 Anziani 2 0 0 0 1599 1351 2950 35 1 2985 Comunità locale 4 0 0 0 4409 3718 8127 1193 302 9320 Famiglie 1 0 0 0 46 4 50 79 43 129 AREA LAVORO 4 35 58 93 1083 1181 2264 157 55 2514 Disabili 2 31 52 83 49 69 118 146 44 347 Adulti in difficoltà 1 4 6 10 0 0 0 0 0 10 Comunità locale 1 0 0 0 1034 1112 2146 11 11 2157 3691 3320 TOTALE 218 7011 21490 22157 43647 13740 1747 64398 *1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti Tipologie della categoria “altri destinatari” La scheda di rilevazione dati chiedeva di indicare, per la categoria “altri destinatari” (la terza tipologia di utenza) l’eventuale tipologia delle organizzazioni di appartenenza nel caso in cui, ovviamente, tali altri destinatari abbiano organizzazioni di appartenenza, suddividendoli nella tipologia predefinita dalla scheda stessa. La tipologia utilizzata è essenzialmente ripresa dalla L. 328/00. Si è rilevato, per ogni tipologia di appartenenza, il n° di persone (colonna “p”), il n° di enti (colonna “e”), il n° di eventuali protocolli d’intesa (colonna “pr”). Per protocollo d’intesa si intende un accordo in forma scritta tra la cooperativa e l’ente, relativo a qualsiasi materia e valido per l’anno in esame, indipendentemente dall’anno della sua sottoscrizione). Tali dati sono esposti nella tabella che segue. Ricordiamo che i dati sono stati raccolti dalle singole uds e quindi vale per questa tabella quanto già ricordato: gli “altri destinatari” possono essere comuni a più uds che lavorano sullo stesso territorio e pertanto nei totali le stesse persone o gli stessi enti possono essere conteggiati più volte. e pr p e pr 536 165 18 610 148 17 345 143 p e Servizi Territoriali p e pr p e pr p e pr 7 20 13 1 41 29 2 347 104 12 239 pr p e pr p e pr 99 3 132 70 12 201 p pr p totale persone appartenenti ad altre tipologie di enti Pubbl. Ammin. persone senza organ. di appar. familiari gruppi informali enti for profit. agenzie formative enti religiosi organizz. volontariato enti patrononato fondazioni associazioni di promozione sociale associazioni organanizz. cooperative n° uds p AREA SOCIO SANIT.EDUC. 188 e pr p e pr p p p e e pr p 81 15 103 17 1 5067 384 492 175 27 107 35 3 8624 e pr 1079 118 93 304 103 13 373 107 16 218 76 6 12 9 0 31 22 2 135 57 3 183 72 3 66 35 6 89 66 12 102 16 1 2673 279 306 129 13 56 28 1 4827 720 76 Disabili 37 124 36 8 36 23 1 41 19 1 1 1 0 0 0 0 35 11 1 35 17 0 8 4 1 36 26 11 0 0 0 1335 39 31 12 3 6 4 1 1727 153 27 Minori * 35 110 37 4 284 67 14 101 29 3 4 2 0 6 4 1 19 8 2 108 25 3 40 19 5 14 7 1 61 7 1 1074 138 126 63 4 27 10 0 2112 278 38 Salute Mentale 4 8 5 0 14 6 0 26 6 0 0 0 0 4 2 0 16 2 0 1 1 0 11 7 0 23 23 0 1 1 0 31 35 4 3 0 5 5 0 179 61 0 Tossicodipendenza 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 2 2 0 Adulti in difficoltà 4 25 8 1 9 4 1 18 9 1 4 3 0 8 6 1 34 17 0 11 9 0 4 3 0 3 1 0 6 3 0 49 35 32 9 1 10 6 0 248 78 5 Comunità locale 9 36 17 0 30 7 0 18 6 1 3 3 0 13 10 0 31 19 0 26 18 0 3 2 0 12 8 0 32 4 0 184 32 112 41 5 8 3 0 540 138 6 Famiglie 1 1 0 0 0 0 0 14 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 0 0 0 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 19 10 0 Servizi Domiciliari 20 46 14 0 4 3 0 1 1 0 0 0 0 8 6 0 14 6 2 7 4 0 8 6 1 0 0 0 0 0 0 1000 16 46 6 0 9 1 0 1159 47 3 0 Disabili 1 3 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 1 0 3 1 0 14 4 Salute Mentale 4 17 5 0 3 2 0 0 0 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 14 0 39 2 0 6 0 0 83 13 0 Anziani 14 24 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 3 0 6 2 2 4 1 0 6 4 1 0 0 0 0 0 0 974 16 1 1 0 0 0 0 1036 17 3 Adulti in difficoltà Servizi Semiresidenziali 1 2 2 0 1 1 0 1 1 0 0 0 0 1 1 0 3 3 0 2 2 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 12 0 3 2 0 0 0 0 26 13 0 41 94 27 3 45 13 0 67 23 1 4 2 0 2 1 0 66 18 5 17 7 0 14 10 5 112 15 3 1 1 0 1121 60 87 30 14 2 2 1 1692 149 32 Disabili 11 36 11 1 31 7 0 42 16 1 3 2 0 0 0 0 14 8 2 5 1 0 11 7 4 36 14 3 1 1 0 324 26 71 27 14 1 1 1 601 95 26 Minori *1 22 10 6 2 3 0 0 14 5 0 0 0 0 2 1 0 0 0 0 7 2 0 3 3 1 12 1 0 0 0 0 575 0 14 3 0 1 1 0 641 22 3 Salute Mentale 3 20 4 0 6 3 0 11 2 0 1 0 0 0 0 0 2 1 0 2 1 0 0 0 0 64 0 0 0 0 0 100 27 2 0 0 0 0 0 235 11 0 Anziani 4 3 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 48 7 3 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 121 6 0 0 0 0 0 0 180 10 3 0 Adulti in difficoltà 1 25 5 0 5 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 2 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 35 11 34 92 21 2 188 25 1 59 43 0 4 2 1 0 0 0 132 23 2 32 16 0 44 19 0 0 0 0 0 0 0 273 29 53 10 0 40 4 1 946 163 7 Disabili 11 28 4 2 100 7 1 21 18 0 1 1 0 0 0 0 34 7 0 6 6 0 7 7 0 0 0 0 0 0 0 108 3 40 6 0 13 1 0 361 57 3 0 Servizi Residenziali Minori *1 4 2 2 0 1 1 0 16 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9 4 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 34 2 12 3 0 2 0 0 79 25 Salute Mentale 3 1 1 0 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 2 0 Tossicodipendenza 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 60 0 0 0 0 0 0 0 60 0 0 Anziani 11 7 2 0 72 10 0 15 4 0 0 0 0 0 0 0 93 12 2 15 4 0 32 7 0 0 0 0 0 0 0 70 23 0 0 0 25 3 1 352 42 3 Adulti in difficoltà 4 54 12 0 13 6 0 7 7 0 3 1 1 0 0 0 5 4 0 2 2 0 4 4 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 0 91 37 1 26 82 28 1 536 188 1 148 35 0 25 6 0 2 2 0 72 56 1 104 30 0 14 12 0 0 126 13 0 2726 763 233 118 0 0 0 0 4959 613 3 19 32 13 0 409 149 0 141 34 0 23 4 0 2 2 0 24 23 0 80 17 0 8 6 0 0 50 9 0 2656 210 12 8 0 0 0 0 3652 267 0 AREA ANIMAZIONE Minori *1 Anziani 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 1 0 0 0 0 0 0 0 Comunità locale 4 50 15 1 125 38 1 7 1 0 2 2 0 0 0 0 14 3 1 14 3 0 3 3 0 Famiglie AREA LAVORO 128 125 5 2 0 0 123 123 0 0 0 0 0 30 0 0 0 0 0 0 35 1 0 0 76 4 0 70 488 221 110 0 0 0 0 1193 302 3 1 0 0 0 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 29 29 0 10 10 0 3 3 0 0 0 0 0 0 0 0 35 0 0 0 0 0 0 79 43 0 4 14 8 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 64 5 4 0 0 0 3 3 0 28 16 4 0 0 0 0 0 40 15 4 8 8 0 157 55 13 Disabili 2 14 8 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 64 5 4 0 0 0 0 0 0 28 16 4 0 0 0 0 0 40 15 4 0 0 0 146 44 13 Adulti in difficoltà 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Comunità locale 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8 8 0 11 11 0 632 201 7 45 19 1 43 31 2 3 149 85 12 357 222 19 229 30 1 7793 1147 765 308 43 3 13740 TOTALE 218 20 1146 336 18 493 178 483 165 17 343 129 *1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti 31 115 1747 134 3.3.2. Coinvolgimento dell’utenza del servizio Il Decreto Legislativo n. 155 del 2006, attuativo della Legge n. 118 del 2005 “Disciplina dell’Impresa Sociale”, prevede all’art. 12 l’obbligo di introdurre forme di coinvolgimento anche dei destinatari dell’attività: “Per coinvolgimento deve intendersi qualsiasi meccanismo, ivi comprese l’informazione, la consultazione o la partecipazione, mediante il quale i lavoratori e destinatari dell’attività possono esercitare un’influenza sulle decisioni che devono essere adottate nell’ambito dell’impresa, almeno in relazione alle questioni che incidano direttamente sulle condizioni di lavoro e sulla qualità dei beni e servizi prodotti o scambiati”. A partire dall’anno 2007, abbiamo inserito, nella scheda di raccolta dei dati dalle uds (di cui alla nota di metodo iniziale nonché al paragrafo 3.3.), delle domande tese a rilevare l’esistenza o meno nei nostri servizi di strumenti volti a realizzare il coinvolgimento dei destinatari dell’attività. La scheda di raccolta dei dati chiede di indicare in primo luogo, con un SI’ o un NO, l’esistenza o meno di strumenti per ognuna delle tre tipologie indicate dal Decreto citato (meccanismi di partecipazione, consultazione, informazione). Le tre tabelle che seguono riportano all’inizio i dati relativi a tali risposte: il n° di uds che ha risposto “SI’” o “NO” per ognuna delle tre tipologie di strumenti. Le 25 uds “senza dati” sono le stesse già indicate al paragrafo iniziale 3.3., cui si rimanda. La scheda di raccolta dei dati chiede quindi di indicare quale sia lo strumento usato. Gli strumenti rilevati sono stati divisi tra collettivi o individuali per ognuna delle suddette tre tipologie, come da tabelle che seguono. La percentuale riportata accanto allo specifico tipo di strumento indica la percentuale di uds che hanno utilizzato tale strumento nell’anno in esame, sul totale delle uds che hanno risposto “SI’” alla domanda sull’utilizzo di strumenti di quella tipologia tra le tre indicate (partecipazione, consultazione, informazione). I “NO” pertanto corrispondono a uds che non hanno strumenti né collettivi né individuali per quella specifica tipologia (meccanismi di partecipazione, consultazione, informazione). Nella terza tabella (meccanismi di partecipazione) l’ultima colonna rileva la presenza di meccanismi partecipativi governati dagli utenti in modo autonomo dall’intervento degli operatori. All’inizio sono indicati, in relazione al totale delle 114 uds che hanno meccanismi di partecipazione, quante ne hanno di governo autonomo da parte degli utenti: 11. Le successive percentuali sono calcolate sul numero di uds che dispongono di quello specifico strumento. presenza di meccanismi di informazione n° uds uds SI 178 uds NO 40 uds senza dati 25 uds con dati 218 tot. Uds 243 n° uds n° tipi strumenti collettivi riunioni 89 colloqui con familiari 69 carta del servizio 60 opuscoli e volantini 80 regolamento 47 lettere ai genitori 35 bacheca 71 comitato genitori 5 articoli giornalistici 19 card 16 web 19 prospetti informativi 9 spot 2 attività di sensibilizzazione 2 presenza attiva presso 1 area sosta n° tipi di strumenti individuali colloqui individuali 100 contratto d'accesso 28 sportello informativo 24 segretariato sociale 18 n° telefono servizio 105 mail 49 presenza di meccanismi di consultazione % 81,65 18,35 10,29 89,71 % % uds SI 132 60,55 uds NO 86 39,45 uds SI 114 52,29 104 47,71 1,12 0,56 56,18 15,73 13,48 10,11 58,99 27,53 n° uds % uds senza dati 25 10,29 uds NO 104 uds con dati 218 89,71 uds senza dati 25 tot. Uds 243 uds con dati 218 89,71 tot. uds 243 n° uds 50,00 38,76 33,71 44,94 26,40 19,66 39,89 2,81 10,67 8,99 10,67 5,06 1,12 presenza di meccanismi di partecipazione n° uds % n° tipi strumenti collettivi riunioni 64 48,48 comitato 6 4,55 commissione comunale 2 1,52 opuscoli e volantini 24 18,18 web 11 8,33 bacheca 36 27,27 biblioteca 1 0,76 n° tipi di strumenti individuali colloqui 87 65,91 questionario 32 24,24 numero telefono servizio 63 47,73 valutazione 13 9,85 n° uds di cui 11A 10,29 % n° uds A %A n° tipi strumenti collettivi colloqui con familiari 38 33,33 3 7,89 riunione 52 45,61 3 5,77 attività specifiche 14 12,28 6 42,86 laboratori finalizzati 16 14,04 2 12,50 opuscoli e volantini 10 8,77 1 10,00 comitato 3 2,63 1 33,33 web 5 4,39 1 20,00 77 67,54 4 n° tipi di strumenti individuali colloqui 5,19 progetto individuale sottoscritto 22 19,30 2 9,09 contratto d’accesso 22 19,30 1 4,55 sportello 11 9,65 1 9,09 questionario 13 11,40 0 0,00 cassetta per consigli/suggerimenti 1 0,88 0,00 0 3.3.3. Soddisfazione dell’utenza del servizio L’erogazione di un servizio è, per la nostra organizzazione, un processo dinamico nel quale entrano in gioco figure diverse che non possono essere definite CLIENTE in modo indistinto. Il committente. In genere amministrazione pubblica, Enti Locali ed ASL. In particolare gli Enti Locali definiscono, attraverso un processo di coinvolgimento del Terzo Settore, la progettazione, l’organizzazione e la gestione di un Sistema Integrato di Servizi Sociali. In ogni caso è in capo a loro la definizione dei requisiti e delle risorse per la gestione dei servizi. L’utente. La persona che direttamente fruisce del servizio e per la quale viene redatto un piano di lavoro individuale, partendo dall’osservazione – analisi del bisogno, che è propria delle nostre professionalità Destinatario. Fruitore di un servizio, senza che venga elaborato un piano di lavoro individuale. Altro destinatario. Adulti coinvolti a diverso titolo nella realizzazione del servizio. Comunità Locale. Tessuto sociale e territoriale nel quale viene erogato il servizio. Con la partecipazione economica al costo del servizio offerto dalla Pubblica Amministrazione, in forma diretta o indiretta, o, nel caso di servizi accreditati, con la scelta del gestore del servizio, l’utente o il destinatario, o un loro familiare, assumono anche il ruolo di acquirente del servizio. Essere orientati al cliente, in un sistema di tale complessità, significa essere flessibili e pronti a creare, nell’agire quotidiano, una sottile alchimia basata sulle professionalità ed individualità degli operatori in grado di: Cogliere i bisogni di ciascun attore e del tessuto sociale di appartenenza; Comunicare questi bisogni al sistema di supporto della Cooperativa e all’attore competente della rete dei Servizi di Territorio; Pianificare ed attuare le strategie più idonee per rispondere a tali necessità e verificarle nei tempi stabiliti; Scegliere i fornitori accreditati più idonei ai bisogni individuati ed alle strategie pianificate, verificarne i risultati e valutarne l’attività nel servizio Attivare strumenti di valutazione della soddisfazione, ponendo l’attenzione sulla rilevazione della soddisfazione dei destinatari delle attività. In relazione all’utilizzo di strumenti di valutazione della soddisfazione ci siamo posti le seguenti domande: a) Cos’è che crea la percezione di una maggiore o minore qualità del servizio erogato nei destinatari delle attività? A priori abbiamo individuato come costituenti della percezione della qualità i seguenti elementi, con relativi aspetti caratterizzanti la maggior qualità e soprattutto oggettivamente misurabili: 1. 2. 3. 4. 5. 6. b) professionalità degli operatori esistenza di un’équipe strutturata formazione continua degli operatori contenimento turn-over lavoro di rete momenti di confronto con stakeholders coinvolgimento attori del territorio erogazione del servizio esistenza programmazione attività esistenza progettazione educativa individuale verifiche riprogettazioni raggiungimento obiettivi possibilità di personalizzazione e flessibilità offerta servizi coinvolgimento dell’utente esistenza di una presentazione del servizio ai familiari rilevazione della soddisfazione utenza incontri con le famiglie n° reclami/segnalazioni annui ricevuti controllo di gestione esistenza di un budget (finanziario e a livello di gestione del personale) e controllo rapporto con il cliente rilevazione soddisfazione cliente incontri con il referente n° reclami/segnalazioni annui ricevuti aspetti tangibili del servizio soddisfazione sul grado di pulizia dei locali soddisfazione sul grado di accessibilità soddisfazione sul grado di fruibilità soddisfazione sui servizi accessori (ad esempio trasporti, mensa,…..) Qual’è lo strumento “migliore” per registrare il grado di qualità percepita dei servizi erogati? Si è quindi preso in esame lo strumento da utilizzare tra: questionario, colloqui mirati, focus group. Abbiamo optato per il questionario, in quanto: i colloqui mirati sono adatti ad un’analisi più specifica ed approfondita dei punti di forza e di debolezza che connotano il processo di erogazione del servizio e alla valutazione delle ipotesi di miglioramento del medesimo le riunioni con gli utenti vengono strutturate solitamente per effettuare un’analisi dei bisogni degli utenti in relazione ad una specifica attività (es. sottoprogetto, nuovo laboratorio, ….) i focus groups sono finalizzati alla discussione delle caratteristiche di un prodotto/servizio al fine di individuare gli aspetti legati alla soddisfazione/insoddisfazione, cioè gli elementi costituenti la percezione di qualità. Lo strumento questionario è sicuramente più neutro rispetto ad un colloquio mirato e, se ben costruito, risulta essere più immediatamente elaborabile. Al contrario dei colloqui mirati, riunioni e focus group, inoltre, non è filtrato dal passaggio interpretativo del conduttore o mediatore del gruppo di indagine. Sicuramente la maggior oggettività di un questionario costruito con domande chiuse o scelta di opzioni ha per contro la perdita delle sfumature della percezione dei destinatari, che però si spera di recuperare attraverso campi note più discorsivi. Il 2008 vide l’avvio di lavori operativi per l’introduzione di questionari tesi a verificare la soddisfazione dei “beneficiari” diretti delle nostre attività. Si crearono così creati gruppi di lavoro collegati alla tipologia di utenza e di servizio. ACCREDITAMENTO DOMICILIARITA’ TORINO Si è concluso il progetto condotto con Federconsumatori, per una ricerca relativa alla verifica della qualità percepita da parte degli utenti/clienti del servizio di assistenza domiciliare gestito dalla nostra cooperativa, in regime di accreditamento per conto della Città di Torino. La sperimentazione è stata effettuata sul territorio della Circoscrizione 5. Nel corso del 2009 è stato elaborato il report dei dati e il rapporto di ricerca. Si prevede nel corso del 2010 la presentazione dei risultati con un seminario e la stampa di un libro narrante l’esperienza. CENTRI ESTIVI Nel corso del 2009 Cooperativa Animazione Valdocco ha proposto, nell’ambito della gestione dei Centri Estivi, questionari di soddisfazione rivolti ai genitori dei minori frequentanti i servizi. I questionari erano intesi a rilevare – in modo funzionale e modulato rispetto alle esigenze locali concordate con l’ente committente - la soddisfazione in merito agli aspetti di relazione tra animatori e minori, alla qualità della attività animative e al riguardo dei sistemi di servizio attivati. È confermato per il 20010. SERVIZI ALLA PRIMA INFANZIA Nel mese di Aprile 2010 è stato effettuato un incontro plenario con i referenti/responsabili dei servizi alla prima infanzia, coordinato da Stefania Tomasetto, Addetto Tecnico di Direzione di riferimento per questa tipologia di servizi, in cui sono state definite le aree da indagare con la rilevazione. E’ stata quindi confermata o rivista la struttura del questionari che verranno somministrati alle famiglie entro la fine di Maggio 2010. Successivamente verranno inviati all’ufficio del Sistema di Gestione Qualità per l’elaborazione e l’analisi dei dati. L’elaborazione definitiva dei dati raccolti è prevista per la fine di Luglio 2010. COMUNITA’ LOCALE Nell’ambito dello Spazio Famiglie Troglia di Ciriè, nel Centro per le Famiglie “Il Patio” di Biella e nel Centro Famiglie di Cossato sono utilizzati dei questionari di soddisfazione dell’utenza diversificati per tipi di attività e contenenti anche parti dedicate alle ulteriori proposte/bisogni; i questionari sono strumento di rilievo della soddisfazione e al contempo rilevatori degli interessi dell’utenza su cui basare le future programmazioni. Per ciò che concerne il Contratto di Quartiere di Via Ghedini a Torino, l’equipe a partire dal Luglio del 2009 ha partecipato con una propria proposta alla costruzione di un modello di rilevamento della soddisfazione dei cittadini rispetto agli interventi di accompagnamento sociale alle riqualificazioni urbane e ai contratti di quartiere – il lavoro è stato promosso e coordinato dal Settore Rigenerazione Urbana della Città di Torino. Nei primi mesi del 2010 sarà implementato uno specifico modello di valutazione. 3.3.4. Azioni di comunicazione dell’uds: proprie ed in collaborazione I dati qui raccolti ed esposti si riferiscono ad uno degli obiettivi del nostro Sistema di Gestione per la Qualità, quello di cui al punto 5.3.: la partecipazione o promozione ad eventi e feste del territorio (vedi tabella al capitolo 1. “Programmazione strategica …”). La tabella riporta i dati relativi alle: Azioni comunicative del servizio. E’ stato rilevato, per tipologia di azioni, quanto l’uds ha realizzato, in termini di prodotti visibili, per comunicare all’esterno la propria azione. Azioni comunicative di altri, cui l’uds ha partecipato. E’ stato rilevato, per tipologia di azioni, a quali azioni comunicative di altri l’uds ha partecipato. La soglia di soddisfazione definita come obiettivo è di due azioni per ogni uds. Poiché abbiamo rilevato che 112 uds non hanno né promosso né partecipato ad alcuna azione comunicativa consistente in eventi o feste del territorio in cui sono inserite, l’obiettivo non è stato raggiunto. Nonostante ciò, registriamo un dato che riteniamo rilevante: nel 2009 le nostre uds hanno realizzato complessivamente 635 azioni di comunicazione di questo tipo. Il Consiglio di Amministrazione decise nel 2004 di destinare al sostegno delle azioni comunicative nei confronti della comunità locale di riferimento di ogni uds il budget di ottimizzazione (BOT). In particolare il budget deve sostenere economicamente: la partecipazione ai piani di zona e ad altre attività della vita della comunità locale, la promozione e partecipazione ad eventi ed iniziative locali, la ricerca, formazione e attivazione del volontariato (Servizio Civile Volontario, Organizzazioni di Volontariato, singoli cittadini), la rappresentanza locale della cooperativa. Anche per l’anno in esame il budget è stato determinato aggiungendo alla quota base di 80,00 € per ogni uds, l’ulteriore quota ottenuta moltiplicando € 80,00 per il n° di operatori componenti l’équipe dell’uds. 2009 97.062,26 16 0 totale delle azioni Totale 2 altro Web 67 414 142 129 strum. cartacei 2 video 0 feste Azioni comunicative di altri cui l’uds ha partecipato Totale 107 altro web 76 147 15 QdF 57 strum. Cartacei video feste Eventi Carta del servizio 188 2008 68.011,35 Azioni comunicative dell’uds N° uds con dati AREA SOCIO SANIT. EDUC. 2007 53.720,91 eventi Budget 25 314 728 Servizi Territoriali 93 19 38 50 10 58 0 1 41 198 76 37 1 5 0 10 129 327 Disabili 37 10 8 12 5 14 0 0 25 36 16 0 3 0 3 58 122 *1 35 3 26 28 5 34 0 1 12 106 15 19 1 1 0 2 38 144 Salute Mentale 4 3 1 8 0 3 0 0 0 12 4 2 0 1 0 0 7 19 Tossicodipendenza 3 0 1 0 0 1 0 0 4 6 19 0 0 0 0 1 20 26 Adulti in difficoltà 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 12 Minori 64 Comunità locale 9 3 0 2 0 5 0 0 0 7 2 0 0 0 0 3 5 Famiglie 1 0 2 0 0 1 0 0 0 3 0 0 0 0 0 1 1 4 Servizi Domiciliari 20 12 0 1 0 12 0 1 1 15 9 5 0 4 0 1 19 34 Disabili 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Salute Mentale 4 2 0 1 0 2 0 0 0 3 1 4 0 0 0 0 5 8 Anziani 14 10 0 0 0 10 0 1 1 12 3 0 0 1 0 0 4 16 Adulti in difficoltà 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 1 0 3 0 1 10 10 41 14 7 37 4 22 0 0 17 87 20 32 1 7 0 12 72 159 11 5 6 14 3 7 0 0 7 37 11 13 1 4 0 1 30 67 *1 22 6 1 17 1 11 0 0 7 37 3 4 0 3 0 5 15 52 Salute Mentale 3 1 0 1 0 1 0 0 0 2 1 5 0 0 0 5 11 13 Anziani 4 2 0 2 0 3 0 0 3 8 5 10 0 0 0 1 16 24 Adulti in difficoltà 1 0 0 3 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 3 34 12 31 59 1 15 0 0 8 114 37 55 0 0 0 2 94 208 Servizi Semiresidenziali Disabili Minori Servizi Residenziali Disabili 11 4 4 31 1 5 0 0 0 41 27 45 0 0 0 2 74 115 *1 4 2 1 1 0 2 0 0 0 4 1 1 0 0 0 0 2 6 Salute Mentale 3 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 Tossicodipendenza 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1 Anziani 11 5 26 24 0 6 0 0 8 64 8 6 0 0 0 0 14 78 Adulti in difficoltà 4 1 0 2 0 2 0 0 0 4 1 2 0 0 0 0 3 7 AREA ANIMAZIONE 26 1 25 68 1 71 0 1 11 177 22 22 1 30 6 1 82 259 19 1 21 47 1 55 0 1 2 127 18 15 1 16 3 1 54 181 Anziani 2 0 3 20 0 0 0 0 0 23 0 0 0 0 0 0 0 23 Comunità locale 4 0 1 1 0 11 0 0 9 22 1 6 0 14 3 0 24 46 Famiglie 1 0 0 0 0 5 0 0 0 5 3 1 0 0 0 0 4 9 AREA LAVORO 4 2 0 0 0 2 0 0 1 3 4 0 0 0 0 0 4 7 Disabili 2 2 0 0 0 2 0 0 0 2 4 0 0 0 0 0 4 6 Adulti in difficoltà 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Comunità locale 1 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 218 60 180 0 3 79 594 168 151 3 46 6 26 400 Minori Minori *1 TOTALE 101 215 16 1 994 *1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti 3.3.5. Integrazione con la Pubblica Amministrazione e rapporti con le organizzazioni dell’utenza I dati esposti in questo paragrafo sono relativi al tema delle relazioni con la P.A. e con le organizzazioni di tutela dell’utenza. In relazione a tali due temi: ⇒ integrazione con la Pubblica Amministrazione: la tabella riporta sia il numero di persone (colonna “p”) sia il numero di enti (colonna “e”) della P. A. con cui l’uds è entrata in relazione per la realizzazione del proprio intervento. rapporti con le organizzazioni di tutela degli utenti. E’ stato rilevato il n° delle organizzazioni con cui l’uds è entrata in relazione, nonché il tipo di relazione che si è instaurata, distinguendo tra occasionale o continuativa; viene inoltre indicato il n° di eventuali protocolli d’intesa, ossia accordi in forma scritta tra la cooperativa e l’ente, relativi a qualsiasi materia e validi per l’anno in esame, indipendentemente dall’anno della loro sottoscrizione. ⇒ Per quanto riguarda la collaborazione con le organizzazioni dell’utenza, il nostro Sistema di Gestione per la Qualità prevede uno specifico obiettivo al punto 5.4 della relativa tabella (che è esposta al capitolo 1. “Programmazione strategica …”). L’obiettivo consiste nel fatto che i Responsabili di Direzione devono individuare annualmente le comunità locali nelle quali le uds presenti debbano avviare la collaborazione con almeno una organizzazione. Per “comunità locale” abbiamo inteso il territorio del consorzio socio assistenziale (o piano di zona) di riferimento delle uds. Dai dati si rileva che le organizzazioni dell’utenza con cui abbiamo avuto rapporti nel 2009 sono presenti in 7 delle 8 comunità locali obiettivo, pari all’88%. Pertanto non abbiamo raggiunto l’obiettivo. Anche per i dati di questa tabella vale quanto già ricordato: i dati sono stati raccolti dalle singole uds e quindi le persone della pubblica amministrazione o le organizzazioni di rappresentanza dell’utenza possono essere comuni a più uds che lavorano sullo stesso territorio. AREA SOCIO SANIT. EDUC. Servizi Territoriali Disabili *1 Minori Salute Mentale Tossicodipendenza Adulti in difficoltà Comunità locale Famiglie Servizi Domiciliari Disabili Salute Mentale Anziani Adulti in difficoltà Servizi Semiresidenziali Disabili *1 Minori Salute Mentale Anziani Adulti in difficoltà Servizi Residenziali Disabili *1 Minori Salute Mentale Tossicodipendenza Anziani Adulti in difficoltà AREA ANIMAZIONE *1 Minori Anziani Comunità locale Famiglie AREA LAVORO Disabili Adulti in difficoltà Comunità locale TOTALE p e p e p 188 1332 280 1183 236 831 93 645 152 565 121 616 37 222 56 206 41 162 35 218 47 129 33 291 4 9 3 56 6 2 3 10 5 44 10 27 4 61 21 50 20 69 9 113 18 70 10 63 1 12 2 10 1 2 20 269 21 163 22 15 1 7 1 6 1 0 4 2 1 75 6 5 14 257 16 74 12 4 1 3 3 8 3 6 41 187 39 239 36 117 11 91 22 38 14 40 22 23 8 77 12 59 3 29 2 103 5 8 4 18 6 16 4 7 1 26 1 5 1 3 34 231 68 216 57 83 11 110 23 59 14 18 4 42 31 25 17 23 3 4 1 40 7 3 1 0 0 35 10 0 11 14 5 33 5 22 4 61 8 24 4 17 26 152 38 44 15 465 19 49 17 14 7 217 2 5 1 2 1 0 4 35 3 12 3 217 1 63 17 16 4 31 4 27 8 18 3 44 2 27 8 18 3 40 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 4 218 1511 326 1245 254 1340 e p e 286 1048 405 197 831 317 35 517 140 78 225 128 2 10 5 16 21 19 24 38 16 41 14 5 1 6 4 6 24 3 0 0 0 1 0 0 2 24 3 3 0 0 47 96 28 18 51 17 24 39 9 2 0 0 2 6 2 1 0 0 36 97 57 11 17 7 14 44 44 1 0 0 0 0 0 6 28 3 4 8 3 162 170 79 87 73 25 0 1 1 49 75 32 26 21 21 19 13 10 18 9 9 0 0 0 1 4 1 467 1231 494 *1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti n° protocolli continuativi occasionali RAPPORTI CON ORG.NI DELL’UTENZA n° enti totale altro pubblica amministr. n° uds sanità socio assistenziali INTEGRAZIONE CON I SERVIZI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE p e 4394 1207 28 13 15 10 2657 787 14 9 5 6 1107 272 7 5 2 4 863 286 2 1 1 1 77 16 2 1 1 0 102 50 0 0 0 0 218 81 2 1 1 1 260 74 1 1 0 0 30 8 0 0 0 0 471 52 1 0 1 1 13 2 0 0 0 0 82 8 0 0 0 0 359 33 1 0 1 1 17 9 0 0 0 0 639 150 7 3 4 2 220 71 3 2 1 0 198 53 1 1 0 0 140 9 1 0 1 0 47 14 2 0 2 2 34 3 0 0 0 0 627 218 6 1 5 1 204 55 2 0 2 0 134 106 0 0 0 0 47 9 0 0 0 0 35 10 0 0 0 0 97 19 4 1 3 1 110 19 0 0 0 0 831 294 0 0 0 0 353 136 0 0 0 0 8 3 0 0 0 0 339 87 0 0 0 0 131 68 0 0 0 0 102 40 0 0 0 0 94 38 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8 2 0 0 0 0 5327 1541 28 13 15 10 3.3.6. Supervisione e consulenze alle équipes Supervisione. E’ qui rilevato il numero di ore annue di supervisione, consulenza, e supporti tecnico-professionali all’uds, relativi alla erogazione del servizio. Per “n° di ore” si intende il numero di ore erogate da chi ha effettuato l’intervento di supporto, non la somma delle ore degli operatori coinvolti dall’intervento. Inoltre viene rilevata la distinzione tra la supervisione fornita dagli Addetti Tecnici di Direzione (ATD) della cooperativa (vedi paragrafo 1.5.) e quella invece realizzata da professionisti esterni. Verifica sul servizio. Ne vengono svolte di due tipi. Per entrambi i tipi viene rilevato il numero di ore annue di consulenza diretta all’uds per la loro realizzazione. Per “n° di ore” si intende il numero di ore erogate da chi ha effettuato l’intervento di supporto, non la somma delle ore degli operatori coinvolti dall’intervento. I due tipi di verifica sono: ⇒ Documenti di rilevanza formale che vengono presentati all’ente committente o accreditante per la realizzazione della verifica annuale del servizio e la sua riprogettazione. ⇒ Verifica interna, prevista dal Sistema di Gestione per la Qualità: non ha una periodicità fissa; l’ADT, in autonomia, programma annualmente quali uds, tra quelle che gli competono, sottoporre a verifica interna. verifica sul serv. N° di ore N° ore di SUPERVISIONE n° uds totale Formale da interna totale ATD consulenti esterni Totale ore AREA SOCIO SANIT.EDUC. 188 339 263 76 2193 746 1447 Servizi Territoriali 93 108 104 4 779 340 439 2532 887 Disabili 37 9 5 4 203 46 157 212 *1 35 30 30 0 364 176 188 394 Salute Mentale 4 30 30 0 82 58 24 112 Tossicodipendenza 3 8 8 0 10 10 0 18 Adulti in difficoltà 4 21 21 0 40 8 32 61 Comunità locale 9 10 10 0 60 22 38 70 Famiglie 1 0 0 0 20 20 0 20 Servizi Domiciliari 20 32 24 8 271 103 168 303 Disabili 1 6 6 0 8 8 0 14 Salute Mentale 4 18 12 6 116 6 110 134 Anziani 14 8 6 2 147 89 58 155 Adulti in difficoltà 1 0 0 0 0 0 0 0 41 109 75 34 181 87 94 290 148 Minori Servizi Semiresidenziali Disabili 11 78 57 21 70 46 24 *1 22 28 15 13 29 19 10 57 Salute Mentale 3 0 0 0 43 13 30 43 42 Minori Anziani 4 3 3 0 39 9 30 Adulti in difficoltà 1 0 0 0 0 0 0 0 34 90 60 30 962 216 746 1052 Servizi Residenziali Disabili 11 36 36 0 601 30 571 637 *1 4 0 0 0 125 45 80 125 Salute Mentale 3 16 0 16 40 0 40 56 Tossicodipendenza 1 0 0 0 0 0 0 0 Anziani 11 26 12 14 133 113 20 159 Adulti in difficoltà 4 12 12 0 63 28 35 75 AREA ANIMAZIONE 26 10 6 4 70 67 3 80 19 6 6 0 42 39 3 48 Minori Minori *1 Anziani 2 0 0 0 0 0 0 0 Comunità locale 4 4 0 4 11 11 0 15 Famiglie 17 1 0 0 0 17 17 0 AREA LAVORO 4 17 12 5 30 30 0 47 Disabili 2 17 12 5 30 30 0 47 Adulti in difficoltà 1 0 0 0 0 0 0 0 Comunità locale 1 0 0 0 0 0 0 0 218 366 281 85 2293 843 1450 2659 TOTALE *1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti 3.4. Tirocinanti assistenti sociali 1° e 2° livello M F M F M F M F M F M F M F M F M F M Altro Totale F psicologi scienze educazione animatori professionali riqualificaz. educatori op. socio san. riqualificaz. educatori profession. op. socio san. 1^ formazione Educatori interfacoltà n° uds E’ stato rilevato il n° dei tirocinanti ospitati nell’uds, con la distinzione uomini/donne e tra le diverse tipologie di scuole di provenienza. AREA SOC. SAN. EDUC. 188 6 3 2 0 4 1 0 1 124 28 14 1 0 0 0 0 2 0 41 6 233 Servizi Territoriali 93 3 0 0 0 0 0 0 1 7 3 0 0 0 0 0 0 0 0 14 2 30 Disabili 37 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 1 5 *1 35 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8 0 10 Salute Mentale 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 1 3 Tossicodipendenza 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 2 Adulti in difficoltà 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Comunità locale 9 2 0 0 0 0 0 0 0 6 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 10 Famiglie 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Servizi Domiciliari 20 1 0 0 0 1 0 0 0 42 8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 52 Disabili 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Salute mentale 4 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 Anziani 14 0 0 0 0 0 0 0 0 42 8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 50 Adulti in difficoltà 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Minori Servizi Semiresidenziali 41 0 3 2 0 1 1 0 0 15 2 4 1 0 0 0 0 2 0 24 4 59 11 0 2 0 0 1 1 0 0 13 1 4 1 0 0 0 0 0 0 2 0 25 *1 22 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 7 1 12 Salute Mentale 3 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13 3 17 Disabili Minori Anziani 4 0 0 0 0 0 0 0 0 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 5 Adulti in difficoltà 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 34 2 0 0 0 2 0 0 0 60 15 10 0 0 0 0 0 0 0 3 0 92 11 1 0 0 0 0 0 0 0 31 9 10 0 0 0 0 0 0 0 2 0 53 Servizi Residenziali Disabili *1 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Salute Mentale 3 1 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 4 Tossicodipendenza 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Anziani 11 0 0 0 0 0 0 0 0 27 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 33 Adulti in difficoltà 4 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 AREA ANIMAZIONE 26 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 1 6 19 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 2 Anziani 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Comunità locale 4 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 1 4 Famiglie Minori Minori *1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 AREA LAVORO 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Disabili 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Adulti in difficoltà 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Comunità locale 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6 4 2 1 4 1 0 1 124 28 14 1 0 0 0 0 2 0 44 7 239 TOTALE 218 *1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti 3.5. Fornitori, Servizio civile, volontari Fornitori. E’ indicato il numero dei fornitori attivati localmente dalla singola uds (comprende anche le collaborazioni: supervisori, tecnici o sostituzioni saltuarie). Ricordiamo che i dati sono stati raccolti dalle singole uds e quindi vale per i fornitori quanto già ricordato per altri dati: essi possono essere comuni a più uds e pertanto lo stesso fornitore può essere conteggiato più volte. Obiettori. E’ stato rilevato il numero di obiettori distaccati nell’uds dalla nostra cooperativa o dalla committenza, con la distinzione uomini/donne. Volontari. E’ stato rilevato il numero di volontari che eventualmente sono presenti nel servizio, anche se non per effetto di relazioni formali con la nostra cooperativa, indicando la distinzione uomini/donne. I volontari conteggiati nella tabella che segue non appartengono ad organizzazioni di volontariato, altrimenti sarebbero considerati “altri destinatari” e rilevati nel paragrafo 3.3.1. n° uds FORNITORI AREA SOCIO SANIT. EDUC. Servizi Territoriali Disabili Minori 188 1337 SERVIZIO CIVILE VOLONTARI F M Tot F M Tot 12 1 13 49 30 79 93 458 7 1 8 17 4 21 37 318 2 0 2 0 0 0 *1 35 93 5 1 6 13 4 17 Salute Mentale 4 10 0 0 0 0 0 0 Tossicodipendenza 3 19 0 0 0 0 0 0 Adulti in difficoltà 4 8 0 0 0 0 0 0 Comunità locale 9 10 0 0 0 2 0 2 Famiglie 1 0 0 0 0 2 0 2 Servizi Domiciliari 20 66 0 0 0 0 0 0 1 12 0 0 0 0 0 0 Disabili Salute Mentale 4 19 0 0 0 0 0 0 Anziani 14 25 0 0 0 0 0 0 1 10 0 0 0 0 0 0 41 468 5 0 5 17 11 28 Adulti in difficoltà Servizi Semiresidenziali Disabili 11 149 4 0 4 15 7 22 22 160 1 0 1 1 2 3 Salute Mentale 3 85 0 0 0 0 1 1 Anziani 4 64 0 0 0 1 0 1 Minori *1 Adulti in difficoltà 1 10 0 0 0 0 1 1 34 345 0 0 0 15 15 30 11 143 0 0 0 3 2 5 4 90 0 0 0 0 0 0 Salute Mentale 3 13 0 0 0 0 0 0 Tossicodipendenza 1 0 0 0 0 0 0 0 Anziani 11 66 0 0 0 11 11 22 Adulti in difficoltà 4 33 0 0 0 1 2 3 AREA ANIMAZIONE *1 Minori 26 156 3 1 4 5 2 7 19 101 3 0 3 5 2 7 Anziani 2 14 0 0 0 0 0 0 Comunità locale 4 40 0 1 1 0 0 0 Servizi Residenziali Disabili Minori *1 Famiglie AREA LAVORO Disabili Adulti in difficoltà Comunità locale TOTALE 1 1 0 0 0 0 0 0 4 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15 2 17 54 32 86 1 0 218 1493 *1 Comprende anche servizi rivolti all’infanzia, a giovani e a giovani-adulti In relazione ai fornitori riportiamo altri dati che sono stati forniti dall’Uff. contabile finanziario e si riferiscono a tutti i fornitori della cooperativa. I tempi medi di pagamento dei fornitori nell’anno in esame sono 101 giorni, ad eccezione delle collaborazioni che sono invece pagate ogni mese, per le prestazioni effettuate nel mese precedente. Tempi medi di pagamento (in n° gg): 2007 98 2008 121 2009 101 Riteniamo importante inoltre rilevare in questa sede l’entità degli affidamenti di servizi a cooperative sociali di tipo B. 2007 € 1.155.500,90 2008 € 1.279.355,90 2009 1.729.454,78 Il 77% di tale cifra è stato affidato per il 2009 alla Coop. Nuova Socialità, aderente al Consorzio LA VALDOCCO, per servizi soprattutto di pulizia, ma non solo. La restante parte è affidata a La Nuova Cooperativa (pulizie) e alla neonata (nel 2008) Cooperativa Piprò cui la nostra cooperativa affida servizi di assistenza telefonica alla persona, in particolare quelli collegati al servizio di assistenza domiciliare. 3.6. Finanziatori esterni 3.6.1. Rapporti con gli Istituti di Credito Negli anni abbiamo consolidato rapporti con i seguenti Istituti di Credito: dal ante 2000 ante 2000 ante 2000 2001 2002 2003 2005 2008 Istituto di Credito Intesa Sanpaolo Spa Unicredit Bnl Popolare di Novara CCFS Etica UGF Prossima scoperto di c/c no no si sì no sì sì sì anticipo finanziamento fatture no sì sì no si no sì sì sì no sì no sì no sì sì mutuo sì no no no no sì no no 3.6.2. Rapporti con gli Investitori Istituzionali Abbiamo in atto rapporti con i seguenti investitori istituzionali: dal 1997 2009 Investitore Istituzionale Regione Piemonte - Finpiemonte Coopfond * partecipazione finanziamento societaria no sì sì no contributi sì no * in passato ottenemmo un finanziamento, ad oggi totalmente restituito 3.6.3. Dai dati del bilancio economico Indici di bilancio Sono calcolati dal nostro ufficio contabile finanziario. Di seguito si danno spiegazioni sul significato e le modalità di calcolo degli indici sotto riportati. INDICI DI SOLIDITA’. Riguardano l'aspetto patrimoniale ovvero esaminano le relazioni che intercorrono tra il capitale proprio e i debiti. Se sono positivi vuol dire che l'impresa non e' dipendente da terzi finanziatori 1 E’ il rapporto fra capitale proprio della cooperativa e il totale delle immobilizzazioni. Indica la capacità di autonomia finanziaria della cooperativa, attraverso la possibilità di coprire con mezzi propri il fabbisogno rappresentato dalle immobilizzazioni e dai crediti a medio e lungo termine. E' l’indicatore della capacità di ulteriore espansione dell'attività aziendale (buono se >0,77) 2 E’ il rapporto fra crediti e debiti a lunga scadenza. Esprime la capacità della cooperativa di far fronte ai debiti a lunga scadenza con i crediti a lunga scadenza (buono se >1) INDICI DI LIQUIDITA’. Esaminano il fabbisogno di capitale e le modalità di copertura. Le entrate e le uscite monetarie. 3 E’ il rapporto fra crediti e debiti a breve scadenza. Esprime la capacità della cooperativa di far fronte ai debiti a breve scadenza con la liquidità e i crediti a breve scadenza (buono se >1) 4 Indica, in giorni, il tempo medio che i clienti impiegano a pagarci 5 Indica, in giorni, il tempo medio che impieghiamo a pagare i fornitori. Va confrontato con il tempo medio di incasso dai clienti: se è più basso vuol dire che pago i fornitori prima ancora di incassare INDICI DI REDDITIVITA’. Analizzano la capacità dei miei ricavi di coprire i costi: più faccio utile e più garantisco patrimonio, più consolido la cooperativa nel tempo. 6 E’ il rapporto fra l’utile d’esercizio e il capitale sociale più le riserve. Esprime la redditività del capitale di fonte interna investito nella cooperativa: più elevato sarà il ROE, maggiore potrà essere l’interesse ad investire nell’impresa. 7 E’ il rapporto fra l’utile lordo derivante da attività tipica e il totale degli impieghi (sez. ATTIVO dello Stato Patrimoniale). Esprime la redditività del capitale complessivamente investito nella cooperativa. 8 E’ il rapporto fra il saldo della gestione finanziaria e il valore della produzione. Indica la percentuale di incidenza degli oneri finanziari sul fatturato. 9 E’ il rapporto fra il saldo della gestione finanziaria e l’utile lordo. Indica la percentuale di utile lordo assorbita dalla gestione finanziaria. Se tale indice è >100% significa che l’ammontare degli oneri finanziari supera l’utile lordo realizzato. 10 A garanzia dei soci risparmiatori, la normativa vigente stabilisce che il prestito sociale non possa essere superiore di oltre tre volte il patrimonio netto, costituito dalla somma di capitale sociale e riserve risultanti da bilancio. 11 E’ il rapporto tra il totale del valore della produzione, esclusi i ricavi diversi, ed il n° di Unità Lavorative Anno nell’esercizio. Esprime la produttività delle risorse umane dell’impresa. 2007 2008 2009 Commento per l’esercizio in esame INDICI DI SOLIDITA’ 1 Indipendenza finanziaria 0,53 0,71 0,64 Peggiora rispetto agli anni scorsi. Il capitale proprio è comunque sufficiente a coprire gli investimenti. 2 Indice di solvibilità 0,87 1,61 2,10 Migliora rispetto agli anni precedenti. Siamo in grado di coprire i debiti a lunga scadenza con i crediti a lunga scadenza. INDICI DI LIQUIDITA’ 3 Indice di liquidità 1,45 1,28 1,10 Diminuisce rispetto agli anni scorsi. Ciò nonostante, essendo comunque maggiore di 1, iindica che siamo in grado di coprire i debiti a breve scadenza con la liquidità e i crediti a breve scadenza. 4 Rotazione dei crediti 148 148 167 La tempistica degli incassi è in peggioramento. Questo comporta una sempre minore liquidità. 5 Rotazione dei debiti 98 121 101 Continuiamo a pagare i debiti prima di quanto incassiamo accollandoci i relativi oneri di costo del denaro. 0,08 0,01 0,02 Rimane costante rispetto allo scorso anno. Peggiora rispetto agli anni scorsi. La redditività dell’impiego del capitale in cooperativa è diminuita. INDICI DI REDDITIVITA’ 6 R.O.E. 7 R.O.I. 8 Proventi ed oneri finanz. su valore della produzione Proventi ed oneri finanz. su utile operativo Prestito soci su patrimonio 10 netto Valore della produzione diviso 11 il n° di ULA 9 0,04 0,03 0,02 1,54% 1,73% 1,42% Migliora rispetto agli anni scorsi. 35,76% 53,04% 46,87% Dimostra quale percentuale degli utili che realizziamo è spesa per gli interessi passivi 0,67 0,32 0,34 * € 37.327 € 40.446 Rientriamo nei limiti di legge *Non disponibile il numero di ULA 3.7. Partner Adesione a Centrali Cooperative Dalla costituzione la nostra cooperativa aderisce alla Lega Nazionale Cooperative e Mutue (Legacoop) e dal 21 settembre 2005 alla neocostituita Associazione Nazionale delle Cooperative Sociali – Legacoopsociali - e loro organismi regionali. La funzione delle centrali cooperative è di essere la rappresentanza politico-sindacale del movimento cooperativo, di rappresentare gli interessi degli aderenti svolgendo funzioni di coordinamento al fine, anche, di elaborare scelte strategiche comuni. Per esempio, le centrali cooperative sono gli interlocutori delle organizzazioni sindacali in sede di definizione dei contratti di lavoro. La scelta di una specifica centrale è una scelta di orientamento storico-valoriale legata ad un modo di intendere la cooperazione e l’agire economico dell’impresa cooperativa. La Legacoop è strutturata territorialmente per associazioni che hanno coordinamenti regionali e nazionali e che raggruppano le cooperative per tipologia di attività svolta: per questo noi apparteniamo al Comitato Piemontese di Legacoopsociali. All’interno dell’Associazione la nostra cooperativa fa riferimento al comparto della Cooperazione Sociale. La Legacoop ha funzioni di rappresentanza delle cooperative aderenti, nei confronti del governo centrale, di Regioni, Province, Comuni e Città Metropolitane. Aspetti pratici dell’adesione ad una centrale cooperativa sono rappresentati dal fatto che, ad esempio, il versamento del 3% degli utili eventualmente registrati a bilancio (L. 59/92) va effettuato alla società di promozione cooperativa istituita dalle centrali di appartenenza (e non al Ministero come invece fanno le cooperative che non appartengono ad una centrale) o che la revisione annuale prevista dalla legge (L. 381/91) sia effettuata da un incaricato della propria associazione e non da un funzionario del Ministero. Il nostro contributo al movimento non si limita certamente soltanto ai contributi associativi, ma comprende anche la partecipazione agli organi di governo e l’assunzione di incarichi di coordinamento e rappresentanza (vedi incarichi ricoperti dal Presidente e da altri membri del Consiglio di Amministrazione al punto 1.7.1.). I contributi sono proporzionali al fatturato della cooperativa: quelli versati dalla nostra cooperativa a Legacoop Piemonte nel 2009 sono stati pari ad € 57.750,00. Nel dare notizia, qui di seguito, della altre relazioni che la nostra cooperativa intrattiene, iniziamo dalle relazioni interne al movimento cooperativo, per poi proseguire con le relazioni esterne ad esso. Partecipazione a consorzi di cooperative Il mondo della cooperazione ha dato vita a consorzi i cui scopi possono andare dal costituire sedi di confronto strategico, all’avere rappresentanza commerciale verso l’esterno. - Consorzio Regionale di cooperative sociali SELF, dalla costituzione il 07/04/93. A sua volta SELF partecipa al Consorzio Nazionale di cooperative sociali DROM Consorzio di cooperative sociali LA VALDOCCO, dalla costituzione il 16/10/96 Consorzio FORCOOP, dalla costituzione il 25/03/98 Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo società cooperativa, dal 02/10/2002 Consorzio 45 società cooperativa sociale, da febbraio 2004 Il Consorzio SELF è divenuto dal 30/03/2000 il Consorzio Regionale Piemontese di Cooperative Sociali di Legacoop. Suo scopo è realizzare, attraverso il lavoro comune delle associate, attività imprenditoriali innovative e di sviluppo della cooperazione sociale. Ad oggi il consorzio ha tra i suoi compiti quello di essere strumento di supporto di Legacoop per lo sviluppo della cooperazione sociale e strumento per la partecipazione dei suoi soci a progetti regionali, nazionali ed europei legati alla formazione, allo sviluppo di politiche del lavoro e di promozione cooperativa. La partecipazione al Consorzio Nazionale di cooperative sociali DROM avviene in modo mediato attraverso la nostra partecipazione al Consorzio Regionale di cooperative sociali SELF. Il ruolo svolto in sede regionale da SELF, si riproduce in sede nazionale con DROM. Il Consorzio LA VALDOCCO rappresenta le cooperative associate all’interno del movimento cooperativo e più in generale all’interno del terzo settore. Le cooperative socie inoltre hanno affidato al Consorzio il coordinamento delle attività commerciali e acquistano dallo stesso i servizi amministrativi. Il consorzio FORCOOP è un‘Agenzia Formativa cui affidiamo la progettazione e gestione di alcuni corsi di formazione per il Piano di Formazione Aziendale. Molti dei corsi di riqualificazione rivolti alle professionalità dell’adest e dell’educatore, cui hanno partecipato o partecipano i nostri soci, sono gestiti da questa Agenzia. Tra la nostra cooperativa ed il consorzio Forcoop è esistito in questi anni uno stretto rapporto di partnership. Alcuni soci della nostra cooperativa hanno accolto proposte professionali diverse dalla collocazione che avevano al nostro interno per passare ad occuparsi di formazione, organizzazione, qualità. Abbiamo aderito al Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo di Reggio Emilia nel 2002, in un momento di crisi finanziaria senza precedenti. Il Consorzio si è reso disponibile all’acquisto dei nostri crediti (anche i più vecchi) a condizioni assolutamente concorrenziali rispetto alle banche con cui abbiamo finora lavorato. Finalizzata allo sviluppo del settore residenziale anziani e al supporto nella partecipazione alle gare d’appalto è l’adesione al Consorzio 45 di Reggio Emilia. Partecipazione a cooperative e società del movimento cooperativo Coop. Nuova Socialità, dal 29/7/88 (costituzione) IMPRESA A RETE s. c. a r. l. – ONLUS, dal 26/1/99 Cooperativa Animazione e Territorio, dal 06/09/2002 Cooperativa Pietra Alta Servizi, dal 06/09/2002 Fondo Pensione Cooperlavoro, dal 06/09/2002 Fondo Fon.coop, dal giugno 2003 Cooperativa Piccoli Progetti (PIPRO’), dal 17/07/2008 Cooperativa CPS, dal 22/07/2008 Cooperativa Saval dal 28/12/2009 La nostra cooperativa ha un legame d’origine con la Cooperativa Nuova Socialità: ne abbiamo sostenuto la nascita e lo sviluppo. Tale legame di origine si è mantenuto con la nostra partecipazione in quella cooperativa (qui di seguito, nella tabella sugli importi delle partecipazioni è indicato l’ammontare della nostra partecipazione di capitale nella cooperativa) e con l’affidamento ad essa di tutti i lavori di pulizia e piccole manutenzioni delle nostre sedi (vedi paragrafo 2.3.6.1. per l’ammontare degli affidamenti di servizi). Impresa a Rete è un consorzio di cooperative a livello nazionale: vi partecipiamo in quanto interessati alle iniziative di coordinamento culturale e formazione in tema di impresa sociale, nonché alle iniziative in sede europea che essa propone. Delle cooperative Pietra Alta Servizi e Animazione & Territorio abbiamo sostenuto la costituzione e abbiamo collaborazioni in corso . Il Fondo Pensione Cooperlavoro è l’ente costituito dalle Centrali Cooperative e dalle organizzazioni sindacali per la gestione della pensione integrativa dei lavoratori del nostro settore. Fon.coop è l’ente paritetico costituito dalle Centrali Cooperative e dalle organizzazioni sindacali per la formazione continua. Finanzierà i piani formativi delle aziende aderenti, attraverso la gestione della percentuale di contribuzione (0,30% già in precedenza versata all’INPS) finalizzata ad interventi di formazione. Aderendo al Fondo si dirottano i relativi versamenti al Fondo stesso, anziché all’INPS. Delle cooperative CPS, PIPRO’ e SAVAL abbiamo sostenuto la costituzione e delle ultime due abbiamo seguito l’avvio per gli aspetti tecnico-professionali. Partecipazione ad associazioni e coordinamenti CILAP EAPN: Collegamento Italiano di Lotta alle Povertà, dal 1994 CNCM: Coordinamento Nazionale delle comunità per Minori, dal 1994 Rete regionale Gioventù per l’Europa, dal 1998 Y.E.S.: Euro-Med Youth Exchanges and Solidarity (rete euromediterranea di associazioni di scambi internazionali tra i giovani) dal 1997 ALI: Associazione Ludobus Italiani, dal 2/10/98 Forum Permanente del Terzo Settore in Piemonte, dal 21/2/99 Progetto So.l.e. promosso dalla Banca Sella, dal 9/2/00 FIO.psd – federazione Italiana degli organismi per le persone senza dimora, dal 2001 Forum per i diritti e le garanzie di cittadinanza, dal marzo 2002 Associazione Libera, dal 24/07/2002 Associazione nazionale per l’Animazione “Associanimazione”, da maggio 2003 Agenzia per lo Sviluppo di Pietra Alta, dal 17/06/2006 Forum del Terzo Settore per il biellese, da febbraio 2006 CNCM: è il Coordinamento Nazionale delle comunità per Minori, di tipo familiare. E' un associazione che raggruppa enti pubblici, enti religiosi e cooperative sociali. Ha come scopo quello di favorire il confronto fra soggetti gestori, al fine di migliorare costantemente la qualità dell’intervento educativo, in relazione ai bisogni dei minori. Tale scopo si persegue attraverso l'organizzazione di momenti formativi, convegni, giornate di studio, e informazione attraverso il sito-internet dedicato agli aggiornamenti legislativi in materia di minori. Rete Regionale Gioventù per l’Europa, rete di organizzazioni che realizzano iniziative di diffusione del “Programma Gioventù” dell’Unione Europea all’interno della Regione Piemonte. Associazione Ludobus Italiani è attiva sull’intero territorio nazionale; ne siamo soci fondatori e abbiamo una rappresentanza all’interno del Direttivo. L’associazione ha lo scopo di promuovere il gioco come strumento educativo, di promuovere il diritto alla cittadinanza attiva e di offrire strumenti per le associazioni che svolgono attività di ludobus. Il Forum Permanente del Terzo Settore è il coordinamento delle realtà no profit piemontesi cui abbiamo ritenuto importante partecipare come cooperativa sociale, anche se la nostra partecipazione è delegata al Consorzio SELF. Il Progetto So.l.e. si propone di sostenere iniziative no profit e ne è stata promotrice nei nostri confronti la Banca Sella. FIO.psd è un’associazione nazionale che promuove il coordinamento tra realtà pubbliche, private, di volontariato, associate e non, che operano a favore di persone adulte in grave emarginazione e senza fissa dimora. Sostiene e organizza momenti di sensibilizzazione rispetto al problema della lotta all’emarginazione adulta; attiva e promuove momenti di studio e formazione. Il Forum per i diritti e le garanzie di cittadinanza si è costituito in occasione della manifestazione tenutasi a Roma il 23.03.2002, tra persone interessate alla promozione ed alla difesa dei diritti dei cittadini. Il Forum è stato promosso in particolare da persone che lavorano nei servizi sociali e sanitari della pubblica amministrazione e della cooperazione sociale. L’Associazione Libera raccoglie oltre 700 associazioni impegnate nella lotta alle mafie e alla criminalità organizzata. Il suo intento è quello di aggregare, coinvolgere e sostenere tutti i soggetti interessati a un concreto impegno di contrasto alla criminalità organizzata e concordi nell'idea che per sconfiggere le mafie occorra unità e spirito cooperativo. L’Associazione Nazionale per l’Animazione, Associanimazione, è struttura di nuova costituzione. Vi abbiamo aderito perché ne condividiamo i valori: “L’animazione è una pratica sociale finalizzata alla presa di coscienza e allo sviluppo del potenziale represso, rimosso o latente, di individui, piccoli gruppi e comunità” e colloca la sua azione nel territorio “al fine di favorire i processi di crescita della capacità delle persone e dei gruppi di partecipare e gestire la realtà sociale e politica in cui vivono”. Abbiamo una rappresentanza all’interno del Direttivo L’Agenzia per lo Sviluppo di Pietra Alta è un’associazione di promozione sociale di nuova costituzione che abbiamo accompagnato dalla nascita, presente su un quartiere di Torino (V. Ivrea) sul quale abbiamo gestito il servizio di accompagnamento al piano di recupero urbano. Un nostro socio ne ricopre la carica di Segretario. Il Forum del Terzo Settore per il Biellese è il coordinamento delle realtà no profit biellesi, cui abbiamo ritenuto importante partecipare come cooperativa sociale. Partecipazione a raggruppamenti temporanei d’impresa con Gesco Consorzio di Cooperative Sociali s.c.s., capofila, per la gestione del Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata per conto del Comune di Napoli, dal 16/04/2005 - - - - - - - - - - - con la Cooperativa Frassati A, capofila, per la gestione di servizi a favore di adulti in difficoltà (appalto 34/2005 lotto 2) per conto della Città di Torino, dal 01/07/2005 con Cooperativa Sociale Domus Laetitiae, capofila, Cooperativa Sociale Anteo, Cooperativa Sociale Maria Cecilia per la gestione dei servizi territoriali per disabili per conto del Consorzio Iris di Biella, dal 01/06/2006 in qualità di mandante con En.A.I.P. Piemonte (capofila), Comune di Chivasso, Comune di Ciriè, DSP SCS, Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali di Ciriè, Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale di Gassino Torinese, Consorzio Intercomunale Servzi Sociali di Chivasso, Comune di Settimo Torinese, Consorzio Intercomunale Servizi Sociali alla Persona di Settimo Torinese, Comunità Montana Valli di Lanzo, CDN Coop. Soc. a r.l., R.E.S. scs, Il Punto scs per la gestione dell’affidamento dei servizi di valutazione e/o rafforzamento dell’occupabilità a supporto dell’inserimento lavorativo di persone con disabilità di cui alle Linee di Intervento 2 e 5 della Misura B1 del P.O.R. Piemonte Obiettivo 3 FSE 2000/2006 Lotto 5 Zona Nord CPI Ciriè – Settimo – Chivasso per conto della Provincia di Torino; dal 09.03.2007 in qualità di capofila con Obiettivo Lavoro per l’iscrizione all’albo fornitori accreditati di prestazioni sociali e sociosanitarie – sezione C – servizi domiciliari per conto del Comune di Torino; dal 01.04.2007 in qualità di mandante con la Cooperativa Sociale Vedogiovane di Borgomanero (capofila) e l’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro (Onlus) per la prestazione dei servizi inerenti l'attuazione del Piano Annuale Giovani 2007; dal luglio 2007 in qualità di mandante con la Stranaidea- Società Cooperativa Sociale e l’Associazione Italiana Zingari Oggi onlus per la realizzazione delle azioni di cui al progetto “Abit-Azioni” presso la Città di Torino approvato dal Ministero della Solidarietà sociale, Direzione Generale dell’Immigrazione, dal 07.05.2008 in qualità di capofila con la Cooperativa Sociale di tipo B, La Nuova Cooperativa, per la gestione dei servizi educativi alla prima infanzia e attività accessorie per gli anni 2008-2011 per conto della Città di Settimo Torinese, dal 01.08.2008 in qualità di capofila con la Cooperativa Pietra Alta Servizi. S.C.S. onlus per l’affidamento sperimentale di servizi accreditati per la promozione e il sostegno della domiciliarità nel territorio del Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali di Ciriè dal 10.09.2008 in qualità di capofila con la società “ EUTOURIST SERV-SYSTEM S.P.A.” per l’affidamento del servizio di gestione case “Elisa Vitrotti” per conto del Comune di Moncalieri dal 01.03.2009 in qualità di capofila con la cooperativa sociale “Liberitutti s.c.s ( procedura ristretta n. 94/08) per l’affidamento della progettazione ed esecuzione del servizio di accompagnamento ai programmi di recupero urbano denominati “Contratti di Quartiere II per gli ambiti di Via Dina, Via Ghedini e Via Parenzo” dal 01.03.09. in qualità di capofila con la Cooperativa Nuova Socialità di tipo B per la gestione dei servizi di assistenza tutelare e generali presso la struttura residenziale per anziani “ Casa di Riposo- Ospedale G. Arnaud” dal 01.06.2009 in qualità di capofila con la cooperativa Maria Cecilia s.c.s. onlus per la progettazione e la realizzazione di una attività di Centro Famiglia, sviluppando azioni di informazione e consulenza direttamente alla famiglia o alla rete, collegamento con altri servizi presso il Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali del Biellese Orientale (CISSABO) dal 01.06.09 in qualità di capofila, con la Cooperativa Sociale “Terra Mia” Onlus per l’affidamento di servizi per persone senza fissa dimora in condizioni di grave emarginazione (procedura ristretta n. 14/09), per conto della Città di Torino dal 01.07.2009 in qualità di capofila con la cooperativa di solidarietà sociale LA FAMIGLIA per l’affidamento di Servizi SocioAssistenziali Territoriali per conto del Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali di Biella ( I.R.I.S.) da luglio 2009 in qualità di capofila con la Cooperativa sociale “Stranaidea s.c.s.”, con la cooperativa “Liberitutti s.c.s”, con la “Croce Rossa Italiana- Comitato Provinciale di Torino” e con l’ “Associazione Italiana Zingari Oggi- Organizzazione non lucrativa di utilità sociale” per coprogettazione e la cogestione delle aree sosta attrezzate per Rom di Via Germagnano 10 e Strada Aeroporto 235/25 con concessioni di parti comuni a titolo oneroso dal 07.08.09 con la Cooperativa sociale di tipo B (L. 381/91) Nuova Socialità per la gestione della RSA “Latour” per anziani autosufficienti (120 posti residenziali) e di un centro diurno integrato (30 posti), per conto dell’ASL 8 di Moncalieri, dal 01.11.2009 La costituzione dei suddetti raggruppamenti è motivata dalla necessità di creare sinergie tra gli enti associati, ai fini della gestione dei servizi. Partecipazione ad altri consorzi ex FIDIPIEMONTE oggi EUROFIDI, dal 28/5/1998, ed Eurocons, facente parte anch’esso, di Eurogroup Consorzio CENTRO FORMAZIONE PROFESSIONALE CEBANO-MONREGALESE, dal 24/02/99 Consorzio EUROQUALITA’, dal marzo ‘99 Consorzio Parco Dora, dal 31/01/2005 Unionfidi-Piemonte, dall’ottobre 2004 Eurofidi è un consorzio di garanzia che ha garantito per noi un finanziamento regionale. Nel Consorzio Cebano-Monregalese siamo presenti insieme alle altre cooperative del Consorzio La Valdocco e ad enti della pubblica amministrazione con cui già stiamo lavorando, per esempio il Comune di Mondovì e di Ceva. Il Consorzio è un Ente di formazione riconosciuto dalla Regione Piemonte. Abbiamo aderito al Consorzio EUROQUALITA’ per la partecipazione ad un corso di formazione che ci interessava. Continuiamo occasionalmente ad usufruire di iniziative di formazione che vertono soprattutto su materie amministrative. Siamo diventati soci del Consorzio Parco Dora in occasione dell’acquisto di un immobile sito nel Parco Dora stesso. Unionfidi-Piemonte è anch’esso un consorzio di garanzia il cui intervento è richiesto dalle banche al fine di ottenere finanziamenti. Alcune delle relazioni sopra illustrate si rintracciano anche nel bilancio d’esercizio alla voce “Partecipazioni” dello Stato Patrimoniale, voce nella quale è indicato quanto abbiamo versato come capitale nelle società in cui abbiamo partecipazioni. Si riportano i valori delle singole partecipazioni nella tabella riassuntiva che segue. Tali partecipazioni sono in ordine di grandezza in relazione all’anno in esame Coop. Nuova Socialità Coop. Saval Consorzio Forcoop CCFS Banca Etica Cons. La Valdocco Coop. Animazione e Territorio Coop. Pietra Alta Servizi Consorzio SELF Cooperativa CPS Consorzio Quarantacinque Eurofidi (ex Fidipiemonte) A4 Unionfidi Cons. Cebano-Monregalese Impresa a rete Progetto So.l.e. (Banca Sella) Cons. EuroQualità Cooperativa Piprò Consorzio Parco Dora Eurocons Coop. De Amicis 2007 98.258,51 0 50.000,00 11.484,18 516,40 3.098,74 2.504,54 2.504,54 2.065,83 0 1.543,89 1.125,82 1.032,91 258,00 516,45 498,65 258,23 103,29 0 97,00 51,64 2,58 2008 98.258,51 0 50.000,00 12.188,24 516,40 3.098,74 2.504,54 2.504,54 2.065,83 1.626,66 1.543,89 1.125,82 1.032,91 258,00 516,45 498,65 258,23 103,29 103,28 97,00 51,64 0 2009 98.258,51 87.013,40 50.000,00 13.155,31 7.176,40 3.098,74 2.504,54 2.504,54 2.065,83 1.626,66 1.589,06 1.125,82 1.032,91 774,00 516,45 498,65 258,23 103,29 103,28 97,00 51,64 0 3.8. Pubblica Amministrazione 3.8.1. La soddisfazione del cliente-committente Riportiamo i principi di comportamento dichiarati nella nostra Carta Etica relativi al rapporto con i clienti/committenti. “L’IMPEGNO VERSO I CLIENTI / COMMITTENTI - Agire con correttezza, trasparenza, equità e rispetto contrattuale. Comunicare in modo chiaro, esaustivo, completo, con puntualità le informazioni inerenti i servizi, utilizzando gli idonei strumenti di trasmissione. Adottare comportamenti moralmente integri con professionalità e disponibilità. Garantire elevati standard qualitativi dei servizi offerti ed erogati direttamente, e privilegiare fornitori muniti di certificazione di qualità o di chiare e provate competenze di settore. Attuare l’aggiornamento delle tecnologie e lo sviluppo della ricerca di strumenti e modelli di intervento efficaci, aggiornati e innovativi. Collaborare con clienti e committenti alla codifica dei bisogni dei destinatari/utenti finali onde rendere appropriati i servizi. Monitorare le esigenze dei clienti / committenti per la realizzazione della customer satisfaction e la risoluzione puntuale inerente gli eventuali reclami. L’IMPEGNO VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - - Garantire la disponibilità e collaborare per lo sviluppo di servizi efficaci e rispondenti ai bisogni reali della popolazione. Condividere le proprie esperienze e conoscenze scientifiche e tecniche inerenti il settore sociale. Garantire e promuovere l’assoluto rispetto delle leggi e delle normative vigenti. Implementare e diffondere le buone pratiche per uno sviluppo distribuito del territorio in cui si opera. Nel negoziare con la Pubblica Amministrazione o nel partecipare a bandi ad evidenza pubblica, la Cooperativa intende negoziare sempre in maniera trasparente e leale con tutti i clienti pubblici, così come con le imprese associate e/o di supporto tecnico all’offerta presentata. In occasione di contatti con la Pubblica Amministrazione è curata una comunicazione con i funzionari ed i dirigenti nel rispetto delle regole connesse alla tutela dell’interesse pubblico e dell’integrità del processo ad evidenza pubblica. - La Direzione della Cooperativa vigila affinché non siano attuati comportamenti che possono configurarsi come corruzione di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio. Non sono, inoltre, consentiti omaggi o atti di cortesia e di ospitalità verso pubblici ufficiali e pubblici dipendenti, a meno che non siano di modico o scarsissimo valore e comunque tali da non compromettere l'integrità e la reputazione di una delle parti né da potere essere interpretati come atti ad acquisire vantaggi illeciti o indebiti e/o in modo improprio.” Come già negli anni scorsi, ci siamo impegnati nella somministrazione di un questionario finalizzato a misurare la soddisfazione del cliente/committente. Ogni Responsabile di Direzione ha effettuato la valutazione in merito alle committenze a cui somministrare il questionario, definendo le situazioni in cui non era opportuno farlo (perché, ad esempio, il servizio era in fase di gara, appena svolta o di imminente espletamento, oppure nel caso di servizi avviati da poco tempo). Il questionario, nella maggior parte dei casi, è stato inviato per posta agli interlocutori più diretti delle nostre committenze, lasciando la discrezionalità al Responsabile di Direzione della nostra Cooperativa se sottoporlo a tecnici o a politici. I questionari sono stati inviati nei primi mesi del 2010, con riferimento all’anno 2009. La predisposizione del questionario, nonché la successiva elaborazione dei dati, è stata curata dall’addetto all’Ufficio Sistema di Gestione per la Qualità. Le risposte da dare prevedevano la scelta in una scala di valore da 1 a 5 (insoddisfatto, poco soddisfatto, abbastanza soddisfatto, soddisfatto, molto soddisfatto), con la possibilità di indicare al termine, in modo libero, elementi da migliorare. Sono stati complessivamente consegnati 84 questionari e ne sono stati restituiti il 57,14%, con una soddisfazione espressa pari al 96%, abbiamo così raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati in termini di soglia di soddisfazione per la restituzione dei questionari compilati. Il grafico successivo illustra a quali diverse tipologie di utenza fanno riferimento i servizi che ci sono stati affidati dalle Pubbliche Amministrazioni che hanno risposto al questionario: Comunità Locale 2% Salute Mentale 17% Tossicodip. 2% Anziani 8% Adulti in difficoltà 0% Minori 40% Disabili 31% Settori target dei Questionari clienti restituiti I punti toccati dal questionario sono legati alla valutazione di aspetti diversi dell’erogazione del servizio che riteniamo di pari rilevanza. Il grafico che segue, oltre a rappresentare i singoli aspetti costituenti il servizio, espone la percentuale aggregata delle risposte “soddisfatto” e “molto soddisfatto” in relazione ad ogni aspetto: componenti servizo erogato la capacità dimostrata nella gestione dei problemi e degli imprevisti soddsf. 95% la rintracciabilità del nostro Responsabile in Organizzazione soddsf. 97% la competenza e professionalità della Direzione della Cooperativa soddsf. 95% la competenza e professionalità dell'operatore incaricato del rapporto con l'Ente(cioè del la competenza e nostro responsabile in Organizzazione) 100% professionalità degli operatori soddsf. 93% le modalità operative di realizzazione del servizio soddsf. 97% l' integrazione del servizio con l'Ente soddsf. 95% l'integrazione con altri Enti della Pubblica Amministrazione soddsf. 91% l' integrazione del servizio con la Comunità locale soddsf 97% la documentazione chiarezza espositiva rispetto dei tempi previsti soddsf. 78% Abbiamo avuto la risposta “poco soddisfatto” o “insoddisfatto” sulle seguenti 3 domande; ne indichiamo la percentuale sul totale delle risposte: l’integrazione con l’Ente 2,13% la documentazione, relativamente al rispetto dei tempi stabiliti 9,57% relativamente alla chiarezza 3,19% Tutti gli elementi che costituiscono la nostra modalità di erogazione del servizio, individuati e sottoposti a valutazione con il questionario, si ritengono di pari rilevanza e quindi le risposte sono state aggregate per verificare la soddisfazione generale, illustrata dal grafico che segue. Dall’aggregazione complessiva dei dati si rileva un 88% di riposte “soddisfatto” e “molto soddisfatto”, che confermano il raggiungimento della soglia di soddisfazione (80%) collegata all’obiettivo della soddisfazione del cliente committente. molto soddisfatto 23% insoddisf. 1% poco soddisfatto 3% abbastanza soddisfatto 9% soddisfatto 64% Soddisfazione complessiva 3.8.2. Partecipazione a gare d’appalto I dati del presente paragrafo sono forniti dall’ufficio gare. E’ un’attività specifica che il sistema di supporto realizza attraverso il lavoro di più uffici. In questo contesto, in continuità con la rilevazione di uno specifico obiettivo del sistema qualità, ci interessa verificare la valutazione sugli elaborati progettuali da noi prodotti, valutazione fatta dalle commissioni giudicatrici degli enti appaltanti. Se si tratta di gara di continuità per servizi che già gestiamo, l’équipe degli operatori è chiamata a realizzare l’elaborazione progettuale necessaria per la partecipazione alla gara d’appalto, attraverso il supporto degli Addetti Tecnici di Direzione. Questi ultimi invece elaborano in proprio i progetti di servizi nuovi. Nel corso del 2009 abbiamo partecipato a 96 gare: 68 per l’affidamento di nuovi servizi e 28 per l’affidamento di servizi che stavamo già gestendo. La tabella che segue espone i dati degli ultimi tre anni: n° gare, di cui: per servizi nuovi per servizi già in affidamento 2007 112 91 21 2008 102 69 33 2009 96 68 28 1 gara è stata annullata, mentre siamo ancora in attesa dell’esito relativo a 1 gara. Delle rimanenti 94: da 2 (pari al 2,13%) siamo stati esclusi poiché non abbiamo raggiunto, nella valutazione del progetto, il punteggio necessario per essere ammessi all’apertura dell’offerta economica; 49 ci sono state aggiudicate (pari al 52,13%); ne abbiamo perse 43 pari al 45,74%. In relazione alla valutazione della progettazione prodotta, soltanto 91 gare la richiedevano e la valutavano. Per 6 di queste gare siamo ancora in attesa della documentazione relativa alla valutazione dei documenti progettuali prodotti, necessari per conoscere il posizionamento nella relativa graduatoria. Delle rimanenti 85 gare, 17 erano relative a servizi in continuità, 68 relative a servizi nuovi. Ci siamo posizionati al 1° e 2° posto nel 98,95% dei casi per le gare relative a servizi in continuità, nel 41,48% dei casi in quelle per servizi nuovi. 3.8.3. La nostra partecipazione ai lavori per la definizione dei Piani di Zona I piani di zona sono previsti dall’art. 19 della Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (Legge 328 del 8/11/2000). Sono definiti dalla Legge come uno strumento di coordinamento e stimolo alla partecipazione da parte dei soggetti che sono direttamente o indirettamente interessati ad azioni di promozione sociale e tutela a livello territoriale. Spetta ai comuni associati, negli ambiti territoriali previsti dalla legge, d’intesa con le aziende sanitarie locali provvedere, nell’ambito delle risorse disponibili, alla definizione del piano di zona. Il piano di zona individua: a) gli obiettivi strategici e le priorità di intervento nonché gli strumenti e i mezzi per la relativa realizzazione b) la mappatura delle risorse e delle realtà che operano sul territorio ed il contributo in termini di attività e di esperienza che ad esso portano c) le modalità organizzative dei servizi, le risorse finanziarie, strutturali e professionali, i requisiti di qualità in relazione alle disposizioni regionali d) le forme di rilevazione dei dati nell’ambito del sistema informativo e) le modalità per garantire l’integrazione tra servizi e prestazioni f) le modalità per realizzare il coordinamento con gli organi periferici delle amministrazioni statali, con particolare riferimento all’amministrazione penitenziaria e della giustizia g) le modalità per la collaborazione dei servizi territoriali con i soggetti operanti nell’ambito della solidarietà sociale a livello locale e con le altre risorse della comunità h) le forme di concertazione con l’azienda unità sanitaria locale e con il terzo settore Il piano di zona è volto a: a) favorire la formazione di sistemi locali di intervento fondati su servizi e prestazioni complementari e flessibili, stimolando in particolare le risorse locali di solidarietà e di auto-aiuto, nonché a responsabilizzare i cittadini nella programmazione e nella verifica dei servizi b) qualificare la spesa, attivando risorse, anche finanziarie, derivate dalle forme di concertazione di cui alla lettera g); c) definire criteri di ripartizione della spesa a carico di ciascun comune, delle aziende unità sanitarie locali e degli altri soggetti firmatari dell’accordo, prevedendo anche risorse vincolate per il raggiungimento di particolari obiettivi d) prevedere iniziative di formazione e di aggiornamento degli operatori finalizzate a realizzare progetti di sviluppo dei servizi. All’accordo di programma, costituito dal Piano di Zona e finalizzato ad assicurare l’adeguato coordinamento delle risorse umane e finanziarie, partecipano i soggetti pubblici nonché i soggetti del Terzo Settore che attraverso l’accreditamento o specifiche forme di concertazione concorrono, anche con proprie risorse, alla realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali previsto nel piano. Nella provincia di Torino i consorzi socio-assistenziali hanno utilizzato un comune modello organizzativo per la gestione dei piani di zona. Il modello prevede l’istituzione dei seguenti “Tavoli” per sviluppare il lavoro di consultazione e/o di concertazione: Tavolo Politico: partecipazione delle rappresentanze politiche locali Tavolo Tecnico: partecipazione dei tecnici degli enti locali che operano per la gestione dei servizi e gli interventi sociali Tavolo Tematico: partecipazione delle realtà del territorio (associazioni, cooperative sociali, scuola, asl) con il coordinamento dei “tecnici” (funzionari, responsabili, ecc…) dell’ente locale Un primo esito dei lavori per la definizione del Piano di Zona coincide con la stesura del documento omonimo che è insieme analisi (verifica e valutazione) dell’intervento sociale sul territorio e individuazione di prospettive progettuali di sviluppo degli interventi stessi. I Tavoli Tematici sono stati definiti con più frequenza in relazione alle “tipologie” di persone che possono accedere ai servizi territoriali: Minori Disabili Anziani Adulti in difficoltà Nomadi e stranieri Famiglia La nostra cooperativa ha partecipato alla costruzione dei Piani di Zona in quei territori in cui siamo presenti con la gestione di servizi. L’incarico di rappresentanza su questi tavoli è stato generalmente affidato ai RIO, in alcuni casi agli operatori, in base a competenze professionali ed in base alla tipologia di utenza del servizio di appartenenza. Per quanto riguarda la città di Torino, i tavoli per la costruzione del piano di zona, ultimati già nel 2006, sono stati sostituiti da tavoli di coordinamento locali su tematiche specifiche e mirate, diverse per la singola circoscrizione, a cui partecipiamo ogni volta che veniamo invitati. La tabella che segue riporta l’elenco dei 36 Piani di Zona corrispondenti ai territori in cui abbiamo lavorato nell’anno in esame ed indica se i tavoli di lavoro sono stati attivati o meno e se il relativo accordo è già stato firmato o meno. La terza colonna indica se l’attività partecipativa è stata presente nell’anno in esame; in caso affermativo, nelle ultime due colonne sono rilevate le ore previste (=riunioni convocate con relativo numero di ore di durata dei lavori) e quelle cui abbiamo effettivamente partecipato. La partecipazione ai lavori dei Piani di Zona corrisponde a due obiettivi all’interno del nostro Sistema di Gestione per la Qualità: il 5.1. ed il 5.2 (vedi la relativa tabella che è esposta al capitolo 1. “Programmazione strategica …”). Il primo verifica la nostra presenza sui tavoli dei PdZ nelle comunità locali in cui gestiamo servizi, utilizzando come indicatore l’avvenuta firma del relativo accordo e prevede come misura dell’obiettivo il 100% di accordi firmati. Il secondo verifica qual è la percentuale di partecipazione ai lavori dei PdZ, usando come indicatore le ore di durata delle relative riunioni, prevedendo come obiettivo la presenza al 70% delle ore previste. Relativamente al primo indice: su 35 comunità locali in cui siamo presenti, 19 hanno attivo il Piano di Zona, di questi per 18 abbiamo sottoscritto l’ accordi di Piano, pari al 94,74% e pertanto l’obiettivo non è raggiunto. Relativamente al secondo indice: abbiamo partecipato a tutti gli incontri previsti, per l’intera durata e pertanto l’obiettivo è raggiunto. PdZ accordo attività n° ore n° ore attivo firmato partecipativa previste effettuate SI'/NO SI'/NO SI'/NO C.I. DI S. ORBASSANO sì sì sì 0 0 C.I.S.A. 12 NICHELINO sì sì no C.I.S.S. CHIVASSO sì sì no C.I.S.S. PINEROLO sì sì sì 0 0 C.I.S.S.P. SETTIMO T.SE sì sì no C.S.S. IN.RE.TE. sì sì no C.S.S.A.C. CUNEO sì sì no C.S.S.M. DEL MONREGALESE sì sì no CIS DI CIRIE' sì si sì 0 0 CISA 31 CARMAGNOLA sì sì sì 0 0 CISA BORGOMANERO sì sì no CISA RIVOLI non abbiamo informazioni CISA GASSINO no no no CISAP COLLEGNO no no no CISSA MONCALIERI sì sì no CISSA PIANEZZA no no no CM VALLI MONGIA CEVETTA E sì sì no CONS. MONVISO SOL. SAVIGLIANO sì sì no CONSORZIO IRIS BIELLA sì sì sì 20 20 CSSA DEL CHIERESE sì sì sì 18 18 TORINO 1 no no no TORINO 2 no no no TORINO 3 no no no TORINO 4 no no no TORINO 5 no no no TORINO 6 no no no TORINO 7 no no no TORINO 8 no no no TORINO 9 no no no TORINO 10 no no no CONSORZIO INTESA Bra sì sì no C.A.S.A. Gattinara sì sì no CISA SAN MAURO no no no CISSA Castelletto Sopra Ticino sì sì no Comune di Asti no no no 19 18 38 38 COMUNITA' LOCALI n° rappresentanza nei territori in cui operiamo/totale tavoli di zona n° ore dedicate incontri/ore previste 94,74 100 % % 3.8.4. Continuità affidamenti La tabella che segue intende evidenziare, facendo una distinzione per fasce di durata, la continuità degli affidamenti dei servizi che gestiamo, indice, crediamo, della qualità dei nostri interventi. Tale interpretazione non è contraddittoria con la necessità di evoluzione insita nei servizi alla persona. Fa parte del nostro modo di intendere e realizzare l’erogazione del servizio, il porsi con chiarezza il problema della sua flessibilità e capacità di evoluzione. In conseguenza della definizione di uds già sopra esplicitata, i dati che seguono necessitano di un’ulteriore precisazione. Poiché il concetto di uds non corrisponde necessariamente al contratto di affidamento del servizio da parte dell’ente, e poiché la tabella è basata sulla data di primo affidamento del servizio oggetto del contratto, può succedere che una uds costituitasi successivamente all’inizio dell’affidamento, sia però calcolata in riferimento al primo affidamento del contratto a cui appartiene. In realtà questa considerazione, pur doverosa, non deve preoccupare in relazione alla significatività dei dati: innanzitutto perché le uds nate per “gemmazione organizzativa” e che non corrispondono a servizi effettivamente diversi sono poche sul numero totale delle uds e in secondo luogo perché è giustificato che tali uds “gemmate” mantengano la data dell’affidamento originario. I servizi che gestiamo con continuità da più tempo sono D. HANDIRIVIENI Chivasso e D. ET ETA BETA Chivasso, il primo un centro diurno, il secondo un’educativa territoriale, entrambi rivolti ad utenti disabili segnalati dai servizi sociali del CISS di Chivasso: li abbiamo in affidamento dal novembre del 1986. La tabella che segue espone, relativamente agli ultimi tre anni, il n° dei servizi per fasce di durata di gestione continuativa. L’ultima riga indica il n° totale dei servizi che presentano nell’anno indicato una continuità di affidamento da più di 6 anni. da almeno 18 anni n° servizi nel 2007 3 n° servizi nel 2008 8 n° servizi nel 2009 10 % sul totale dei servizi riferita all’anno 2009 4,11% da almeno 15 anni 9 5 7 2,88% da almeno 10 anni 12 18 16 6,58% da almeno 6 anni 29 33 34 13,99% 53 (26,5%) 64 (27,8%) 67 (27,56%) 27,56% gestione continuativa del servizio Totale da 6 anni in su 3.8.5. Contributi erogati alla nostra cooperativa La tabella che segue espone i contributi ricevuti, le loro fonti e, nel caso di contributi pubblici, le eventuali leggi in riferimento alle quali li abbiamo ricevuti: fonte Destinazione CTR. C/CAPITALE: 2007 109.912,85 2008 49.737,32 43.013,26 Fondazione CRT D. CD Via Tesso 27 "Vita Nuova" a Torino CSSA Chieri SM. Gruppi Appartamento Chieri (TO) 93.832,85 10.000,00 Città di Torino Servizi informativo per la città a Torino “INFONORD” 7.000,00 8.750,00 11.665,50 Fondazione CRT C.tà alloggio minori PIANFEI 750,00 22.028,02 750,00 Regione Piemonte Micro Nido Corso Racconigi (To) 8.959,30 18.097,76 106.111,77 225.448,41 392.108,73 20.000,00 15.797,00 CTR. C/ESERCIZIO: Città di Torino Sportello Mercurio: progetto collegato all’uds Progetto Accomp. Sociale V. Ivrea Torino 8.330,00 2009 12.500,00 RTI progetto abit-azioni 157.500,00 Contributo progetto SELA ROM 50.673,50 Iniziativa realizzata Uds Isola Turoad Circ.2 1.300,00 Contributo progetto Already Dead 10.000,00 Contributo progetto Agio Progetto adolescenti giovani Fondazione CRT 1.325,49 666,00 Contributo comunità Alpha Apodis Progetto Mestieri Sociali collegato ai servizi di assist. domic. in accredit. a Torino 2.500,00 40.000,00 Rom Cittadini d’Europa 33.345,77 108.737,06 Gruppo Soges Comune di Montechiaro d’Asti Micronido “il gatto con gli stivali” 47.699,01 Agenzia per lo sviluppo locale Pietra Alta Contributo per spese anticipate 26.600,00 Comitato Regionale Piemontese Contributo progetto FiXo per attività di tutoraggio e accompagnamento in azienda Consorzio In.rete Contributo Dgr 65 Comune di Priero Realizzazione micronido 4.400,00 360,00 3.576,22 Comune di Chieri Comunità il Bruco 750,00 Provincia di Torino Incentivi alle imprese per assunzioni a TI Regione Piemonte Contributo Doc. Primavera Regione Piemonte LR 23/2004: 48.197,29 9.600,00 - Spese di formazione 2.400,00 38.241,57 - Contributo per aumento di capitale 100.000,00 La L.R 23/04 (che ha sostituito la L.R. 67/94) eroga alle cooperative finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo perduto a fronte di progetti di investimento, anche in attività formative, o a fronte di aumenti di capitale. Abbiamo presentato domande per ottenere: a dicembre del 2006: ⇒ un finanziamento a tasso agevolato di € 750.000,00 che ci è stato erogato alla fine di giugno 2007, a fronte di investimenti per ristrutturazione di immobili e acquisto di beni strumentali per le attività (arredi, attrezzature, mezzi di trasporto, hardware) ⇒ un contributo di € 50.000,00 (il massimo previsto dalla legge) che ci è stato erogato nel 2008, a consuntivo a fronte della rendicontazione delle spese sostenute per la formazione dei soci lavoratori (€ 125.000,00). Il contributo è stato però ridotto ad € 38.241,57 per il limite agli aiuti di stato imposto dalla normativa della Comunità Europea, conosciuta come De Minimis. a giugno del 2007: ⇒ un contributo di € 100.000,00 (il massimo previsto dalla legge) a fronte dell’aumento di capitale di € 272.762,48 deliberato dall’assemblea dei soci a maggio 2007 e finalizzato alla realizzazione di investimenti per ristrutturazioni di immobili sedi di attività. Il contributo, erogatoci a marzo 2008, è stato ridotto a 79.276,31 per il limite agli aiuti di stato imposto dalla normativa della Comunità Europea. ad aprile del 2009: ⇒ un contributo di € 100.000,00 a fronte dell’aumento di capitale di € 204.184,56 deliberato dall’assemblea dei soci a ottobre 2008 e nuovamente finalizzato alla realizzazione di investimenti per ristrutturazioni di immobili sedi di attività. Abbiamo presentato tale nuova domanda, con la speranza che la Regione la accolga nonostante la nostra cooperativa abbia già raggiunto il tetto massimo del De Minimis di 200.000,00 €, tenendo conto dell’aumento di tale tetto già stabilito dalla CE in considerazione del periodo di crisi che stiamo attraversando. La domanda è invece stata respinta poiché Stato italiano e Regione Piemonte non hanno adeguato il limite nazionale a quello europeo. a gennaio 2010: ⇒ la nostra situazione in relazione al tetto del De Minimis ci ha permesso di presentare nuovamente domanda per un contributo di € 100.000,00 a fronte dell’aumento di capitale di € 272.882,50, deliberato dall’assemblea dei soci a luglio 2009 e finalizzato all’acquisto dell’immobile di V. Pinerolo a Torino, avvenuto a dicembre 2009. La Regione ha accolto la domanda comunicandolo a febbraio 2010, il che ci ha permesso di registrare tale contributo già sul bilancio 2009, essendo collegato ad un aumento di capitale e ad investimenti avvenuti nel corso dello stesso 2009. 3.8.6. Tempi di pagamento da parte delle nostre committenze Nell’anno in esame la situazione dei pagamenti da parte delle nostre committenze, in prevalenza pubbliche amministrazioni, è peggiorata, passando dai 148 giorni del 2008 ai 167 del 2009, pari a più di 5 mesi. Al 31.12.2009 il totale dei nostri crediti ammonta ad € 22.606.771,12, pari al 57% del totale del valore della produzione. Nel triennio precedente all’esercizio in esame (anni 2006-2008) la media mobile dei tempi di pagamento è stata di 154,3 giorni. Anche rispetto al triennio precedente, quindi, i tempi di pagamento sono peggiorati. 2007 2008 2009 148 148 167 3.8.7. Imposte pagate dalla nostra cooperativa Dal gennaio del 1998 è stato soppresso il contributo relativo all’S.S.N. (=Servizio Sanitario Nazionale) a carico delle imprese, ed è stata introdotta l’IRAP. Tale nuova tassa non viene considerata un “onere sociale” ma è di fatto calcolata, anche, sul costo del lavoro. Nel nostro caso, il costo del lavoro è la voce più alta di quelle su cui l’IRAP si calcola. La Giunta Regionale del Piemonte approvò, per le cooperative sociali, una riduzione progressiva a partire dal 2003 dell’aliquota IRAP (allora del 4,5%). Il Piemonte non è l’unica Regione ad aver preso tale misura. Anche per il 2009, come per il 2008, l’aliquota è scesa al 1,9%. € 2007 369.262,00 2008 370.896,00 2009 411.427,12 La realizzazione del patto mutualistico e le performance d’impresa Il giudizio dell’ultima revisione: estratto dal Verbale di Revisione Ispettiva del 28-12-09/10-03-10 “La revisione ha avuto per oggetto l'accertamento delle condizioni di cui all'art.4 del Decreto Legislativo n. 220 del 2 agosto 2002 ed è stata eseguita in ottemperanza delle norme statuite dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 Dic. 2004. Le procedure di revisione applicate differiscono da quelle previste dai Principi di Revisione Contabile elaborati dagli ordini professionali e pertanto non si esprime alcun giudizio sulla conformità dei bilanci esaminati ai principi contabili di generale accettazione. Si precisa, altresì, che per l'esecuzione dell'ispezione sono stati presi in esame atto costitutivo e statuto vigente, copie dei bilanci d’esercizio e consolidato depositati dell’ultimo esercizio, libri sociali, libri e documentazione del personale, dichiarazioni e formalità obbligatorie ai fini fiscali e previdenziali. I controlli svolti hanno avuto natura meramente formale e sono stati integrati da richieste di informazioni al Presidente o al responsabile amministrativo della Cooperativa. Gli amministratori sono piuttosto ottimisti rispetto al prevedibile andamento futuro della gestione, sebbene prudenzialmente si segnalino alcune preoccupazioni rispetto agli effetti della crisi che ha investito il mercato italiano e mondiale a partire dall’autunno 2008: il 2009 evidenzia possibili criticità in considerazione dell’impatto della seconda trance e terza trance di aumento contrattuale delle retribuzione dell’incertezza sugli esiti delle revisioni prezzo dove ottenibili. Le ricadute più significative registrate nel 2009 sono riconducibili in parte alla contrazione del margine operativo, ma soprattutto all’allungamento del tempo di incasso che diventa sempre più alto attestandosi intorno ad una media di 150 gg. circa. Ciò determina un appesantimento della gestione finanziaria ed il conseguente accollo degli oneri relativi al costo del denaro in quanto la Cooperativa onora i propri debiti prima di quanto incassi, tenuto conto anche della rilevante incidenza che il costo del lavoro ha in rapporto ai servizi svolti dalla Cooperativa (nel 2008 il costo del lavoro ha avuto un incremento – dovuto sia alla crescita occupazionale sia dal riconoscimento degli adeguamenti contrattuali – del 26,22%, rispetto al 18,79% del valore della produzione per l’attività tipica). Al fine di reperire liquidità l’Ente si espone ad un indebitamento piuttosto importante sia nei confronti del sistema bancario sia nei confronti dei soci per prestito sociale. Inoltre l’Ente ha offerto in sottoscrizione ai propri soci azioni di sovvenzione finalizzate al fondo per il potenziamento aziendale, promuovendo tale modalità anche attraverso l’anticipazione del TFR ai fini dell’acquisizione di tali azioni- operazione “Sotto Sopra”- e Coopfond ha sottoscritto- anche se ad oggi non ancora versato- una partecipazione in Cooperativa quale socio finanziatore, facendo registrare un significativo aumento del capitale sociale che, unito alla rivalutazione operata sugli immobili ai sensi del D.L.n. 185/2008 ha migliorato gli indici patrimoniali. Tali operazioni denotano la fiducia che i soci prestatori, sovventori e finanziatori hanno nel progetto sociale investendo nel capitale di rischio o accantonando i propri risparmi in cooperativa, consentendo alla società di reperire liquidità migliorando contestualmente il proprio rating per migliorare le condizioni di accesso al credito. La complessità gestionale e l’estrema attenzione richiesta per il puntuale monitoraggio degli aspetti finanziariopatrimoniali espongono inevitabilmente la cooperativa- soprattutto per la tipologia dell’ente e per i valori che la ispirano – ad una responsabilità nei confronti dei propri soci che va oltre quella legale e diventa una responsabilità morale verso quei soci che credono nella propria cooperativa e investono in essa sia con il proprio contributo professionale ed umano, sia affidandole i propri risparmi o parte delle proprie spettanze retributive. Inoltre la Cooperativa, per far fronte agli investimenti rivolti all’acquisizione di sedi per i servizi, per garantire e sviluppare occasioni di lavoro per i soci e per stare al passo con le più recenti modalità di acquisizione delle commesse che vedono in crescita e consolidamento i servizi in accreditamento, intrattiene relazioni con partner finanziari che evidentemente credono nelle strategie imprenditoriali attuate: Banca Etica, CCFS, già sopra richiamato COOPFOND, UNIPOL Banca, Banca Prossima, ovviamente con le inevitabili ricadute sulla gestione finanziaria che un tale e tanta esposizione produce in termine di costo del denaro. Il sistema di controllo di gestione adottato dalla Cooperativa consente di confrontare per tutte le 230 unità di servizio i preventivi dei costi a budget, con i consuntivi, i preventivi dei ricavi contabilizzati, utile per tenere sotto controllo le fatture da emettere, e i preventivi del personale in ore e relativi consuntivi, consentendo anche il monitorare le tipologie di assenza dal lavoro. Inoltre ha consentito ai responsabili in Organizzazione di avere una maggiore consapevolezza dell’andamento della spesa in base ai budget assegnati e alla Direzione di verificare i consuntivi trimestrali per ogni servizio ed esaminare eventuali situazioni di criticità in tempi accettabili, misurando la sostenibilità dei servizi erogati. Suggerimenti e consigli per migliorare la gestione: La situazione debitoria della cooperativa resta la variabile chiave dello stato patrimoniale con significative influenze anche sul conto economico gravato dagli interessi passivi. Si ribadisce la necessità di porre in ogni caso la massima attenzione sul fitto intreccio di rapporti economico finanziari e di lavoro con il Consorzio La Valdocco e con le Cooperative ad esso aderenti con particolare attenzione alla esposizione finanziaria netta; essa è attualmente monitorata ma i controlli da effettuare vanno costantemente aggiornati al fine di identificare con prontezza eventuali problematiche o squilibri. Ugualmente anche l’indebitamento a vario titolo nei confronti dei soci- prestito sociale, azioni di sovvenzione, azioni di finanziamento- necessita di adeguato monitoraggio a tutela proprio di quei soci che hanno creduto e investito nella Cooperativa e nei confronti dei quali l’esposizione risulta sempre più impegnativa. Monitorare con attenzione il numero dei soci speciali riconducendone periodicamente la numerosità ai limiti previsti dall’art. 2527 c.c. e dall’art. 9 dello statuto sociale. - Adottare un sistema di compilazione del libro soci che consenta, all’interno delle singole sezioni (ordinari, sovventori, volontari), di calcolare in modo sistematico e immediato il numero dei soci e l’importo del capitale sociale sottoscritto e versato per ciascuno socio e complessivamente. - Utilizzare i rapporti di collaborazione occasionale con adeguata attenzione. 3.9. La mutualità interna Il lavoro L’articolo 4 del nostro Statuto dichiara che l’oggetto del rapporto mutualistico tra i soci della nostra cooperativa è il LAVORO: Inoltre, lo scopo che i soci lavoratori della cooperativa intendono perseguire è quello di ottenere, tramite la gestione in forma associata e con la prestazione della propria attività lavorativa, continuità di occupazione e le migliori condizioni economiche, sociali, professionali, instaurando con la cooperativa un ulteriore rapporto di lavoro, in forma subordinata o autonoma, nelle diverse tipologie previste dalla legge, ovvero in qualsiasi altra forma consenta la legislazione italiana. La stessa normativa in vigore ci fornisce degli indici relativi a tale argomento, utili ad informare sulla performance realizzata a tal proposito. Infatti il costo del lavoro è usato come indice per valutazioni da fare sull’impresa: valutazioni che riguardano aspetti identitari della società cooperativa, ma che hanno anche conseguenze fiscali. Cooperativa a prevalenza mutualistica Il fatto che l’oggetto sociale di una cooperativa si realizzi in prevalenza con i propri soci è il criterio per essere cooperativa a mutualità prevalente. La nostra cooperativa, in quanto cooperativa sociale, non è sottoposta a tale verifica poiché è stato stabilito all’art. 111 septies del Codice Civile, introdotto dall’art. 9 del D.Lgs. 6/2003, che le cooperative sociali sono di diritto considerate a mutualità prevalente, tenuto conto della loro finalità solidaristica (rivolta anche ai non soci) che non può essere disgiunta da quella mutualistica (rivolta soltanto ai soci). Nonostante ciò, il nostro Statuto impone come indirizzo gestionale la prevalenza del lavoro dei soci (art. 4: “La Cooperativa si avvale, nello svolgimento della propria attività prevalentemente delle prestazioni lavorative dei soci cooperatori.”) e prevede sia data informazione di tale prevalenza nei documenti di accompagnamento al bilancio (art. 21: “Gli amministratori e i sindaci, se nominati, hanno l'obbligo di documentare nella nota integrativa al bilancio la condizione di prevalenza cioè lo svolgimento dell'attività della cooperativa prevalentemente in favore dei soci, ai sensi degli artt. 2512 e 2513 C.C.”): è stata una scelta discrezionale operata dall’Assemblea. Per una cooperativa come la nostra, il cui oggetto mutualistico è creare occasioni di lavoro per i soci, l’indice stabilito dal Codice Civile, su cui verificare la prevalenza, è il costo del lavoro, che deve essere costituito per più del 50% dal costo del lavoro dei soci. Per effettuare operativamente il calcolo, ai sensi della normativa, si devono comprendere all’interno del costo del lavoro tutte le tipologie di lavoro utilizzate: subordinato, collaborazioni, prestazioni professionali, interinale. La tabella che segue rende conto pertanto di tale prevalenza: 2007 2008 2009 totale soci lavoratori Costo del lavoro 17.492.694,41 22.394.341,40 25.588.632,97 lavoro inquadrato come subordinato altre forme totale personale non socio lavoro inquadrato come subordinato altre forme 17.340.170,59 152.523,82 2.502.413,84 890.443,66 1.611.970,18 19.995.108,25 87,48% 22.255.347,07 138.994,33 2.776.752,89 756.116,82 2.020.636,07 25.171.094,29 88,97% 25.523.029,53 65.603,44 3.094.364,02 1.371.867,96 1.722.496,06 28.682.996,99 89,21% totale % soci sul totale Cooperativa di Produzione e Lavoro Il criterio per identificare lo specifico oggetto mutualistico di una cooperativa come la nostra utilizza un indice basato sul costo del lavoro: l’indice previsto dall’art. 2513 del Codice Civile. La preponderanza del costo del lavoro (soltanto di quello inquadrato come lavoro subordinato (socio e non socio, ma compreso il lavoro interinale) sul totale dei costi sostenuti (ad eccezione di quelli relativi a materie prime) è il criterio per essere una cooperativa di Produzione Lavoro. Dall’essere cooperativa di Produzione Lavoro ne discendono agevolazioni fiscali, tra cui l’esenzione dall’IRPEG. In base alla L. 133/99 la nostra cooperativa usufruisce dell’esenzione totale, poiché l’incidenza del costo del lavoro sul totale dei costi è superiore al 50%. Nell’anno in esame il costo del lavoro relativo al lavoro inquadrato come lavoro subordinato (socio e non socio), compreso l’interinale, è cresciuto del 16,87% rispetto al 2008. Il rapporto percentuale tra costo del lavoro e fatturato nel triennio precedente all’esercizio in esame (anni 20062008) ha registrato una media mobile pari a 64,74. Costo del lavoro relativo al lavoro dipendente (compreso l’interinale) Importo totale % sul fatturato % sui costi totali della produzione 2007 18.230.614,25 63,14 65,69 % variaz. 07⇒08 26,22% 2008 23.011.463,89 67,26 69,35 % variaz. 08⇒09 16,64% 2009 26.894.897,49 67,83 69,71 Il ristorno Il ristorno è una forma di retribuzione per il socio lavoratore aggiuntiva e differita nel tempo. Il ristorno è collegato all’attività lavorativa svolta, con la quale il socio realizza lo scambio mutualistico con la cooperativa: tale scambio costituisce lo scopo della cooperativa stessa. Il socio lavoratore, con il proprio apporto di lavoro, concorre a creare le condizioni di efficienza organizzativa nonché le economie interne che contribuiscono a determinare l’utile di esercizio. E’ l’assemblea dei soci che, su proposta del Consiglio di Amministrazione, delibera in merito al riconoscimento del ristorno come del resto sulla destinazione dell’intero utile registrato dal bilancio che le viene sottoposto. Il riconoscimento del ristorno è disciplinato, oltre che da specifiche norme di legge, anche dal nostro Statuto all’art. 29 e dal nostro Regolamento Interno delle Prestazioni Lavorative dei Soci, all’art. 22. Il ristorno è riconosciuto ai soci speciali soltanto al 50%, ai sensi dell’art. 9. L’ultimo bilancio che riconobbe un ristorno ai soci fu quello chiuso al 31.12.2006. Con quel bilancio finimmo di ricostituire le riserve utilizzate per la copertura della perdita pregressa del 2002 e l’assemblea approvò il riconoscimento ai soci lavoratori di un ristorno del quale stabilì anche la destinazione ad aumento gratuito del capitale, ai sensi della L. 142/01. Utile/perdita d’esercizio (prima della destinazione in caso di utile) La possibilità di riconoscere un ristorno ai soci, o l’accantonamento alle riserve dipendono dalla performance economica che la cooperativa riesce a realizzare nell’anno. I nostri risultati di esercizio negli ultimi tre anni sono stati i seguenti: € 2007 2008 2009 344.951 100.284 146.340 L’accantonamento alle riserve Pur essendo ancora collegato alla mutualità interna, poiché le riserve consolidano il patrimonio dell’impresa, l’accantonamento a riserva, in particolare l’accantonamento a riserva degli utili dei bilanci annuali è collegato ad una visione intergenerazionale che ci conduce già verso la mutualità esterna. Quando i soci destinano a riserva gli utili non pensano all’oggi, ma al futuro, costruendosi un “salvagente” in caso di eventuali future perdite, ma anche costituendo un patrimonio che potrà durare nel tempo ed essere utilizzato, nell’impresa, a servizio di future scelte imprenditoriali. Nell’anno in esame l’entità totale delle riserve è aumentata del 2,4%, per effetto della destinazione dell’utile registrato con il bilancio al 31.12.2008. Nel 2008 il consistente aumento registrato avvenne in conseguenza della creazione di una apposita riserva di rivalutazione (così come previsto dall’art. 15 del DL 29/11/2008 n. 185) collegata alla rivalutazione, ai soli fini civilistici, di tutti gli immobili presenti nelle categorie “fabbricati commerciali” e “fabbricati civili”. Tale riserva ammontava nel 2008 a € 3.934.270 ed è compresa negli importi della tabella che segue a partire dal 2008 stesso. Nel 2009 questa riserva diminuisce di € 74.751 per effetto della rilevazione in bilancio del fondo per imposte differite. € 2007 1.307.213 2008 5.385.094 2009 5.451.887 Nella storia trentennale della nostra cooperativa abbiamo registrato perdite di bilancio in due esercizi ormai distanti nel tempo (anni 1988 e 2002). Entrambe le volte il ricorso alle riserve ci ha permesso di non intaccare il capitale dei singoli soci. Negli ultimi tre anni abbiamo accantonato alle riserve i seguenti importi: € 2007 2008 2009 111.575 36.350 14.121 Il grafico che segue rappresenta l’andamento delle voci di bilancio che si raggruppano sotto il titolo di “patrimonio netto”: il capitale sociale, tutte le riserve, l’utile registrato nell’esercizio. La riserva “contributi enti pubblici” non si incrementa più da alcuni anni essendo mutata la normativa relativa al trattamento in bilancio dei contributi pubblici in conto capitale: essi non vengono più accantonati in una riserva specifica, ma vengono registrati sotto forma di quote di risconto proporzionalmente corrispondenti alle quote di ammortamento dedotte in ciascun esercizio. componenti del patrimonio netto Capitale Sociale 5.600.000,00 5.100.000,00 4.600.000,00 4.100.000,00 3.600.000,00 3.100.000,00 2.600.000,00 2.100.000,00 1.600.000,00 1.100.000,00 600.000,00 100.000,00 -400.000,00 Riserve contributi pubblici 2005 Utile d'esercizio 2006 2007 Riserva Legale, altre riserve 2008 2009 3.10. La mutualità esterna L’articolo 4 del nostro Statuto, relativo allo scopo e agli obiettivi della nostra Cooperativa, prevede: “Scopo dell’attività imprenditoriale nella gestione di servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi, è realizzare l'inclusione sociale, ossia offrire a cittadini esclusi, “svantaggiati”, opportunità di reinserimento sociale, ridurre il rischio di emarginazione di singoli e gruppi di cittadini, coinvolgere l’intera comunità locale e gli enti che la rappresentano nell’analisi e nella ricerca di soluzioni dei problemi sociali del territorio." Anche la nostra Carta Etica prevede impegni relativamente ai principi di comportamento da attuare nei confronti della collettività: “L’IMPEGNO VERSO LA COLLETTIVITÀ Operare contribuendo al miglioramento della qualità della vita nelle comunità locali. Contribuire alla costruzione di reti stabili tra imprese, agenzie e risorse del territorio. Collaborare con le istituzioni scolastiche, le organizzazioni educative, le realtà di promozione culturale, sociale, sportiva, i gruppi organizzati e i cittadini, che operano sui temi inerenti l’educazione, i diritti e la qualità della vita dei cittadini. Sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della multiculturalità, della tolleranza e dei diritti civili. Coinvolgere attivamente il volontariato mettendo a disposizione saperi e supporti formativi.” Le nostre modalità di gestione dei servizi tentano di rispondere a questa finalità “esterna” rispetto alla base sociale della cooperativa. Oltre a ciò, ci proponiamo, sia a livello di singolo servizio, sia a livello generale, di realizzare ogni anno iniziative rivolte all’esterno, che si propongano di coinvolgere l’intera comunità locale e gli enti che la rappresentano nella sensibilizzazione ai problemi sociali del territorio e nella riflessione sulle soluzioni da adottare. La realizzazione di tali azioni di comunicazione ha anche l’obiettivo, strettamente correlato, di favorire le relazioni tra il servizio che può essere di volta in volta coinvolto nell’iniziativa ed il proprio territorio di riferimento. Inoltre tutte le iniziative sono realizzate attraverso il coinvolgimento dei soci a più livelli: nell’organizzazione, nello svolgere interventi specifici (relazioni, animazione, coordinamento gruppi di lavoro). Riteniamo infatti che anche la partecipazione all'organizzazione di iniziative di sensibilizzazione o di formazione professionale sia un'occasione importante per la crescita professionale degli operatori coinvolti; crediamo faccia parte di un significativo percorso di crescita degli operatori stessi. Iniziative di coinvolgimento delle comunità locali Convegni, seminari, corsi aperti all’esterno Nell’anno in esame abbiamo organizzato le seguenti iniziative: 11 – 19 settembre 2009 Chivasso – “Veramente mi chiamo Filippo e vi presento i miei” Corso per operatori di centri estivi: in collaborazione con l’Agenzia Formativa Forcoop di Torino, abbiamo realizzato corsi di formazione con l’obiettivo di offrire un percorso teorico/pratico per lo svolgimento di attività di animazione in contesti ludico-educativi nel periodo estivo. l corsi si sono svolti: a Chivasso nei giorni 18 e 19 aprile dalle 9 alle 19 presso il Centro Giovani Comunale in Via Cappuccini 12; - a Saluzzo nei giorni 18 e 19 aprile dalle 9 alle 19 preso il Palazzo Solare di Monasterolo: a Biella nei giorni 9 e 10 maggio dalle 9 alle 19 presso Via Orfanotrofio 157/A; a Borgaro nei giorni 16 e 17 maggio dalle 9 alle 19 presso il CST località Cascina Nuova via Italia 45; a Mondovì nei giorni 16 e 17 maggio dalle 9 alle 19 presso Albergo Ristorante I Gelsi località Beila Strada Prov. Mondovì-Villanova 11; a Ceva nei giorni 12, 13 e 14 giugno dalle 9 alle 18 presso i locali della Scuola elementare di Ceva piazza Galliano 4 Inaugurazione di nuovi servizi L’inaugurazione di nuovi servizi segue un’impostazione comune che prevede la realizzazione di eventi che coinvolgano la comunità locali nella quale il servizio stesso deve integrarsi. L’iter di lavoro, dalla fase progettuale a quella di realizzazione di tali eventi, prevede il coinvolgimento delle équipes degli operatori del servizio. Nell’anno in esame: • 2 – 3 ottobre 2009 inaugurazione del Consultorio per le Famiglie – Cossato (Bi) Organizzazione di eventi • • • • • • • • • 23 marzo 2009 dibattito: “Genitori in campo” presso il Centro Giovani “L’isola che non c’è” a Torino, presso la Circoscrizione 2, con lo scopo di presentare, tramite l’intervento di esperti, il rapporto fra allenatori e genitori nello sport educativo. Il dibattito, moderato dall’educatore e allenatore Pino di Leone, ha preso il via dalla presentazione del libro “quasi Goal” del giornalista Luca Cardinalizi 16 aprile 2009 è stata esposta presso la libreria “Librerie.coop” in Piazza Castello 113 a Torino la mostra fotografica: “La semplicità del presente”. La mostra venne realizzata in occasione della manifestazione “Una casa per stare a casa”, tenutasi nel 2007 per il decimo compleanno della Casa Elisa Vitrotti di Moncalieri dall’11 al 16 maggio 2009 il ludobus Magic Bus, della cooperativa ha aderito al progetto, promosso da ALI per giocare, l’Associazione dei Ludobus e delle ludoteche Italiane, “Ali Giocose perché l’Aquila torni a volare”. Il progetto si propone di creare momenti ludici e di aggregazione all’interno dei campi di accoglienza dell’Abruzzo 16 giugno 2009 iniziativa: “Haide Celahmen! – Andiamo a giocare”, presso il Campo Sosta di via Germagnano 10 a Torino per festeggiare il decimo compleanno dei servizi di Micro Nido e Punto Gioco destinati ai bambini Rom 16 ottobre, 13 novembre, 21 novembre, 27 novembre, 11 dicembre, cineforum: “Interni di famiglia: per esplorare il tema dei video-giochi utili o dannosi” organizzato dal Centro per la Famiglia di Cirié in collaborazione con le scuole ed i servizi socio sanitari del territorio 27 novembre 2009 “Ho visto un sogno”: evento conclusivo del laboratorio teatrale rivolto ai ragazzi rom del campo di via Germagnano a Torino 29 novembre 2009 evento “Il cantiere è servito” a Torino nel quartiere di Via Ghedini. Si è svolta una festa per l’avvio dei lavori di riqualificazione delle case di Via Ghedini e Via Gallina con la presentazione del neoeletto comitato di cantiere e la presentazione del numero 0 della news letter gratuita “Quartiere in parola” in occasione della giornata mondiale dell’AIDS, il 1° dicembre 2009, due nostri sevizi hanno organizzato delle iniziative: ⇒ la Comunità Casa Verde di Volvera ha aperto al pubblico la propria sede organizzando: 27 novembre 2009: conferenza stampa di presentazione 28–29 novembre 2009: mostra fotografica “AIDS: venticinque anni dopo” 30 novembre 2009: proiezione video “l’AIDS oggi: tutti dovremmo sapere che” 1° dicembre 2009 incontro: “la persona sieropositiva in una comunità che riflette e accoglie” ⇒ l’unità di servizio “T. Radar Chiasso” ha organizzato un evento in piazza a Chivasso con videobox, concerto, aperitivo “SIAMO DI QUI” è ancora il titolo del calendario 2010 (come già del 2009) con sottotitolo: "C'e' futuro. Piccolo repertorio di suggerimenti.” 48 soci della cooperativa parlano di altrettanti temi che non esauriscono il loro presente: il tema di ciascuno è solo un registro del loro essere qui. I ritratti fotografici sono di Max Ferrero, la grafica di Leandro Agostini. Il calendario è stato presentato a Torino venerdì 29 gennaio 2010, presso l’Environment Park in via Livorno 58/60, aprendo anche la serie di eventi che festeggerà il trentennale della cooperativa nel corso del 2010. Utile destinato a fondo mutualistico La normativa vigente (la L. 59/92) prevede l’obbligo per tutte le cooperative di devolvere il 3% degli utili annuali eventualmente realizzati, ai fondi mutualistici per la promozione dello sviluppo del movimento cooperativo. Operativamente tale contributo va versato alla società di promozione cooperativa istituita dalle centrali di appartenenza (e non al Ministero come invece fanno le cooperative che non appartengono ad una centrale). Nel nostro caso, in quanto aderenti a Legacoop, versiamo il 3% a COOPFOND. € 2007 10.349,00 2008 3.008,51 2009 4.390,21 Iniziative di mutualità e solidarietà La tabella che segue espone i dati relativi alle raccolte fondi tra i soci, finalizzate anche ad iniziative esterne. L’anno indicato è quello in cui è avvenuta la raccolta fondi. 2007 2008 In seguito al tragico incidente occorso il 29 maggio 2008 ad un socio de la Nuova Cooperativa al quale una frana ha distrutto la casa e in cui sono rimasti vittime la Non è sua giovane moglie Erica, la piccola Annik e il nonno stata Carlo, il CdA della nostra cooperativa ha deliberato una promossa specifica iniziativa di raccolta fondi denominata “un alcuna aiuto a Luciano”. iniziativa Il contributo che ha versato la cooperativa è stato di 500 €, mentre i soci hanno aderito per un importo di 120,00 €. 2009 In seguito al sisma che in data 6 aprile 2009 ha colpito l’Abruzzo e in particolare il territorio de L’Aquila, il CdA della cooperativa ha deliberato una raccolta fondi rispondendo ad una specifica iniziativa da parte della Legacoop finalizzata alla ricostruzione di una scuola nel comune di Goriano Sicoli (AQ). L’inaugurazione della scuola è avvenuta il 12 dicembre 2009. Il contributo raccolto tra i soci della nostra cooperativa che hanno aderito è stato di € 860,00. La tabella che segue espone i dati relativi alle raccolte fondi da terzi, finalizzate ad iniziative interne. Per il 5xmille l’anno indicato è quello in cui il Ministero ha comunicato l’importo. 2007 5xmille: sono stati raccolti 5.658,14 € destinati al “Progetto Ciccio”: emergenze sanitarie di minori in difficoltà - - 2008 2009 5xmille: € 6.704,11 2.100 € lotteria organizzata dalla comunità alloggio 5xmille: per minori di Pianfei “Hobbes” a favore del dato non ancora “Progetto Ciccio” (emergenze sanitarie di minori in pervenuto difficoltà) 500,00 € donazione di privato a favore di una uds