URC - URCV
Recuperatori di calore
Climatizzazione
Scheda tecnica 52 C · IT 03
1
2
Indice
Recuperatori di calore URC - URCV............................................................................................................................. 4
Caratteristiche tecniche ................................................................................................................................................ 5
La gamma . ........................................................................................................................................................................ 5
Configurazione recuperatore di calore ...................................................................................................................... 6
Accessori........................................................................................................................................................................... 8
Dati tecnici........................................................................................................................................................................ 9
Legge Antifumo . ............................................................................................................................................................ 11
Quando diventa obbligatoria l’installazione di un recuperatore di calore........................................................ 13
3
Recuperatori di calore URC - URCV
I carichi termici degli edifici si possono suddividere in dispersioni o guadagni
attraverso l’involucro e in carico dovuto alla ventilazione.
Al giorno d’oggi i primi sono sempre più contenuti, grazie a rigide norme nel
campo del risparmio energetico. Il secondo diventa tanto più elevato quanto
più si differenziano le temperature dell’aria esterna da quella dell’ambiente
interno da mantenere, e quanto più numerosi sono i ricambi d’aria previsti.
Questi ultimi sono regolamentati da precise norme che impongono determinati ricambi d’aria, in relazione alla tipologie dei locali, per migliorare le
condizioni di purezza e salubrità dell’ambiente allo scopo di raggiungere un
benessere maggiore.
Oggi, il peso della ventilazione forzata nella stima dei carichi termici, diventa ancor più pesante in concomitanza con l’approvazione della legge
antifumo, la quale obbliga elevati volumi d’aria di rinnovo per ogni fumatore
presente.
Il recuperatore di calore diventa, nella maggior parte dei casi, l’unica apparecchiatura in grado di soddisfare l’esigenza dei ricambi d’aria e di contenimento dello spreco energetico.
Nell’ottica del miglioramento della qualità dell’aria, ma tenendo sotto
controllo l’importante aspetto del risparmio energetico, EMMETI propone
un’ampia gamma di recuperatori di calore URC, con scambiatore a piastre.
Negli impianti di climatizzazione il recupero di calore consiste nel trasferire
l’energia dell’aria viziata ripresa dagli ambienti interni, poi espulsa, all’aria
esterna di rinnovo.
Lo scambio di energia fra i due flussi d’aria avviene all’interno di uno scambiatore termico a piastre in alluminio che permette il trasferimento di energia per differenza di temperatura.
I due flussi, mossi da altrettanti gruppi ventilanti rispettivamente di espulsione e di rinnovo, entrano nello scambiatore e vengono suddivisi in passaggi compresi fra due piastre in alluminio opportunamente corrugate per
aumentare lo scambio. I passaggi sono sigillati per impedire la contaminazione.
All’uscita dello scambiatore a piastre l’aria prelevata all’interno del locale
verrà espulsa all’esterno con una temperatura più alta nel periodo estivo e
viceversa in quello invernale; l’aria prelevata dall’esterno verrà immessa nel
locale interno ad una temperatura più bassa nel periodo estivo e viceversa
in quello invernale.
Lo scambio termico permette di recuperare tra il 40% e il 75% dell’energia
sensibile.
Lo scambiatore a piastre utilizzato nella serie URC è adatto ad applicazioni in atmosfera non aggressiva.
Esempio di installazione con recuperatore di calore - URC 100 in un impianto tradizionale a ventilconvettori
4
Caratteristiche tecniche
La struttura portante è realizzata in Aluzink isolata internamente con pannelli di polietilene e poliestere con uno spessore di 10 mm per i modelli
URC 30-60-100 e 20 mm per tutti gli altri, adeguato a ridurre al minimo le
dispersione e l’emissione acustica.
Motore elettrico monofase (230/1/50) direttamente accoppiato al ventilatore, a tre velocità (a doppia velocità per i modelli URC/V 30-60), selezionabili dal pannello di controllo optional. Motore elettrico trifase (400/3/50)
per il modello RUC/V 40. Il motore appoggia su gommini antivibranti ed è
fissato alla struttura portante nella parte superiore del recuperatore.
Ventilatore centrifugo a doppia aspirazione (singola aspirazione per il
modello URC 30), con girante bilanciata per ottenere la minore emissione
acustica in accordo con l’indirizzo commerciale del prodotto. Ventilatore
accessibile da ogni lato per eventuali manutenzioni.
A bordo macchina è predisposto un quadro elettrico composto dalla scheda
elettronica a tre relè, per proteggere il comando remoto da eccessivi assorbimenti, e dalla morsettiera per i collegamenti elettrici a cura dell’installatore.
Recuperatore di calore costituito da piastre in alluminio sagomate, opportunamente sigillate per evitare contaminazioni tra il flusso d’aria di espulsione ed il flusso d’aria di rinnovo.
Bacinella di raccolta condensa in acciaio inox predisposta con raccordo
rivolto verso il basso.
Filtro in aspirazione in classe G3 (efficienza ponderale 85% EU3). L’estrazione del filtro è possibile sia rimuovendo il pannello inferiore che quello
laterale.
Il recuperatore è realizzato in modo tale che dal basso si possa accedere a
tutti i componenti principali. Rimuovendo i tre pannelli inferiori è possibile eseguire in totale libertà le manutenzioni del gruppo elettroventilante,
della vaschetta di raccolta condensa e soprattutto dello scambiatore, in
quanto fissati alla struttura nella parte superiore.
La rimozione dello scambiatore si effettua semplicemente, allentando le
tre manopole che bloccano la vaschetta di raccolta condensa in acciaio,
sfilandolo verso il basso. La progettazione del recuperatore di calore della
serie URC garantisce semplici installazioni e rapide manutenzioni.
URC Unità Base
Scambiatore a piastre
AMBIENTE INTERNO AMBIENTE ESTERNO
Immissione
aria di rinnovo
Espulsione
aria viziata
Aspirazione aria
viziata
Aspirazione aria
di rinnovo
La Gamma
Modello URC
30
60
100
140
190
250
320
400
Modello URCV
30
60
100
140
190
250
320
400
5
Configurazioni recuperatore di calore
Versione orizzontale URC
Il recuperatore di calore è disponibile in due configurazioni base, tipo A e C.
Nella configurazione di tipo A il recuparatore di calore ha i ventilatori
installati l’uno opposto all’altro e pertanto anche la mandata dell’aria
di rinnovo e l’espulsione dell’aria viziata. Nella configurazione di tipo C il
recuparatore di calore ha i ventilatori installati dallo stesso lato e pertanto
anche la mandata dell’aria di rinnovo e l’espulsione dell’aria viziata.
Nel caso sia necessario installare la batteria di post riscaldamento ad
acqua o elettrica le configurazioni possibili diventano quattro: tipo A,
B, C e D. La differenza tra la configurazione di tipo A e B è la posizione
della batteria di post riscaldamento, installata internamente, legata
all’ubicazione del canale dell’aria di rinnovo.
TIPO “A”
ESTERNO
ESTERNO
ESTERNO
ESTERNO
ESTERNO
ESTERNO
INTERNO
INTERNO
TIPO
“B”"B"
Tipo "B"Tipo
- Type
"B" -"B"
Type
INTERNO
INTERNO
ESTERNO
ESTERNO
INTERNO
INTERNO
Tipo "B"Tipo
- Type
"B" "B"
- Type "B"
INTERNO
INTERNO
Aspirazione
Aspirazione
aria di
aria di
rinnovo rinnovo
A90
A90
R90
R90
Ripresa Ripresa
aria ambiente
aria ambiente
AspirazioneAspirazione
aria di
aria di
rinnovo rinnovo
A90
A90
R90
R90
EspulsioneEspulsione
aria viziata aria viziata
Ripresa Ripresa
aria ambiente
aria ambiente
Mandata aria
Mandata aria
preriscaldata
preriscaldata
EspulsioneEspulsione
aria viziata aria viziata
EspulsioneEspulsione
Mandata aria
Mandata aria aria viziata aria viziata
preriscaldata
preriscaldata
Mandata aria
Mandata aria
preriscaldata
preriscaldata
EspulsioneEspulsione
aria viziata aria viziata
Mandata aria
Mandata aria
preriscaldata
preriscaldata
Figura A1
Tipo "C"Tipo
- Type
"C" -"C"
Type "C"
Mandata aria
Mandata
preriscaldata
aria preriscaldata
Mandata aria
Mandata
preriscaldata
aria preriscaldata
Figura B1
Aspirazione
Aspirazione
aria di
aria di
rinnovo rinnovo
A90
A90
R90
R90
Ripresa Ripresa
aria ambiente
aria ambiente
AspirazioneAspirazione
aria di
aria di
rinnovo rinnovo
A90
A90
R90
R90
Ripresa Ripresa
aria ambiente
aria ambiente
Figura A2
INTERNO
INTERNO
Ripresa aria
Ripresa
ambiente
aria ambiente
“C”
TipoTIPO
"C"Tipo
- Type
"C" "C"
- Type "C"
6
Nel caso non si preveda alcuna batteria di postriscaldamento il recuperatore
di calore di tipo A può essere ruotato di 180° in relazione alle esigenze
impiantistiche, fig. A1 e A2. Se prevista la batteria di postriscaldamento
è indispensabile utilizzare il tipo A per l’installazione rappresentata in fig.
A1 ed il tipo B per quella rappresentata in fig.A2. In quest’ultima l’unità
è ruotata di 180° ma cambiata anche la posizione della batteria di postriscaldamento per immettere l’aria calda nel locale interno. Le stesse
considerazioni sono valide per i recuperatori di calore del tipo C e D, per le
installazioni rappresentate nelle figure B1 e B2.
Nel caso fosse necessario aspirare l’aria lateralmente anziché
frontalmente è possibile cambiare la posizione dei pannelli interessati.
EspulsioneEspulsione
aria viziata aria viziata
EspulsioneEspulsione
aria viziata aria viziata
R90
A90
A90
R90
R90
A90
A90
A90
A90
R90
R90
A90
A90
R90
R90
Mandata aria
Mandata
preriscaldata
aria preriscaldata
Aspirazione
Aspirazione
aria di rinnovo
aria di rinnovo
ESTERNO
ESTERNO
EspulsioneEspulsione
aria viziata aria viziata
Mandata aria
preriscaldata
Mandata
aria preriscaldata
AspirazioneAspirazione
aria di rinnovo
aria di rinnovo
ESTERNO
ESTERNO
Figura B2
ESTERNO
ESTERNO
AspirazioneAspirazione
aria di rinnovo
aria di rinnovo
R90
EspulsioneEspulsione
aria viziata aria viziata
ESTERNO
ESTERNO
Aspirazione
Aspirazione
aria di rinnovo
aria di rinnovo
TIPO
“D”"D"
Tipo "D"Tipo
- Type
"D" "D"
- Type
INTERNO
INTERNO
Ripresa ariaRipresa
ambiente
aria ambiente
Tipo "D"Tipo
- Type
"D" -"D"
Type "D"
Ripresa aria
Ripresa
ambiente
aria ambiente
INTERNO
INTERNO
Ripresa ariaRipresa
ambiente
aria ambiente
INTERNO
INTERNO
Versione verticale URCV
Il recuperatore di calore è disponibile in due configurazioni base, tipo A e C.
Nella configurazione di tipo A il recuparatore di calore ha i ventilatori
installati l’uno opposto all’altro e pertanto anche la mandata dell’aria di
rinnovo e l’espulsione dell’aria viziata. Nella configurazione di tipo C il
recuparatore di calore ha i ventilatori installati dallo stesso lato e pertanto
anche la mandata dell’aria di rinnovo e l’espulsione dell’aria viziata.
Nel caso sia necessario installare la batteria di post riscaldamento ad acqua
o elettrica le configurazioni possibili diventano quattro: tipo A, B, C e D.
La differenza tra la configurazione di tipo A e B è la posizione della
batteria di post riscaldamento, se presente, e dalla vaschetta di raccolta
condensa.
La batteria di post-riscaldamento può essere installata solamente nella
configurazioni di tipo B fig. A2.
Le stesse considerazioni sono valide per i recuperatori di calore del tipo C e
D, rappresentati nelle figure B1 e B2. La batteria di post-riscaldamento può
essere installata solamente nella configurazione di tipo C, fig. B1.
VERTICALE TIPO “A”
VERTICALE TIPO “A”
Figura A1
Figura A2
VERTICALE TIPO “C”
Figura B1
VERTICALE TIPO “D”
Figura B2
7
Accessori
BPR
BPE
BPF SR
SCS
TA
PFS
GA
S3S
CPO
CPV
FC
KPR
TM
TAE
TAD
Batteria di post-riscaldamento ad acqua, 3 ranghi, da installare all’interno del recuperatore.
Batteria di post-riscaldamento elettrica da installare all’interno del recuperatore.
Batteria di post-raffreddamento ad acqua, da installare all’esterno del recuperatore.
Serranda di taratura, motorizzabile tramite servocomando SCS.
Servomotore per serranda di taratura.
Termostato antigelo
Pressostato filtri sporchi
Giunto antivibrante
Sezione di miscela completa di tre serrande.
Copertura precipitazioni atmosferiche per URC versione orizzontale
Copertura precipitazioni atmosferiche per URCV versione verticale
Flangia per condotti circolari
Kit piedini di appoggio per URCV versione verticale
Termostato di minima a contatto
Termostato Ambiente Elettronico - Selettore 3 velocità, estate on / off / inverno on, manopola regolazione temperatura ambiente
Termostato Ambiente Digitale - Selettore 3 velocità + Auto, estate/inverno, on/off, visualizzazione temperatura ambiente - setpoint acqua di mandata, manopola di regolazione, display LCD
BPR - Batteria di postriscaldamento ad acqua
PFS - Pressostato differenziale
TA - Termostato antigelo
BPE - Batteria di
postriscaldamento elettrico
SR + SCS - Serranda di
regolazione + Servocomando
BPF - Batteria di post
raffreddamento ad acqua
TAE - Termostato Ambiente Elettronico.
TAD - Termostato Ambiente Digitale.
8
Dati tecnici
Dati tecnici URC - URCV
Modelli
Portata aria nominale (1)
m3/h
Pressione statica utile (2)
Pa
Livello pressione sonora (3)
dB (A)
Efficienza di recupero (1)
%
Potenza termica di recupero (1)
kW
Temperatura uscita aria (1)
°C
Ventilatore
Potenza all’asse
W
Poli
N°
Assorbimento max
A
Velocità del ventilatore
N°
Grado di protezione motore
IP
Classe di isolamento
Alimentazione elettrica
V/ph/Hz
30
290
40
53
52,3
1,4
8,1
60
550
65
54
54,6
2,8
8,7
100
1000
90
59
53,4
4,6
8,3
140
1400
140
60
52,1
6,2
8,0
190
1900
120
59
51,8
8,4
7,9
250
2500
110
56
57,6
12,3
9,4
320
3200
170
59
56,0
15,3
9,0
400
4000
170
62
55,6
19,4
8,9
2x45
4
1,32
2
44
B
230/1/50
2x65
2
1,6
2
44
F
230/1/50
2x147
4
3
3
44
F
230/1/50
2x350
4
5,8
3
55
F
230/1/50
2x350
4
6,2
3
44
F
230/1/50
2x350
4
6
3
55
F
230/1/50
2x550
4
11,4
3
20
F
230/1/50
2x750
4
6,2
2
55
F
400/3/50
(1)  Prestazioni valutate alle seguenti condizioni: Aria espulsione 20 °C - Aria rinnovo –5 °C Portata aria nominale alla massima velocità.
(2)  Pressione statica utile incluse le perdite di carico del Recuperatore Statico e dei filtri.
(3)  Valutata in campo aperto ad 1 metro.
Dati tecnici accessori
Batteria postriscaldamento Acqua (4) Ranghi
N°
Potenza termica
kW
Temperatura uscita aria
°C
Perdita di carico lato aria
Pa
Perdita di carico lato acqua
kPa
Peso
kg
BPR 100
3
11,3
40,5
65
13
3
BPR 140
3
16,3
41,5
64
31
3
BPR 190
3
20,4
39
85
18
3
BPR 250
3
29,7
42,2
62
20
6
BPR 320
3
35,1
39,6
85
27
6
BPR 400
3
44,3
39,2
92
49
7,4
Batteria postraffreddamento Acqua (5)
Portata d’aria
m3/h
Potenza frigorifera totale
kW
Temperatura uscita aria
°C
Perdita di carico lato aria
Pa
Portata d’acqua
m3/h
Perdita di carico lato acqua
kPa
BPF 100
1000
8,3
14
20
1,43
28
BPF 140
1400
10,9
15
32
1,86
44
BPF 190
1900
14,4
15
38
2,46
58
BPF 250
2500
18,8
15
42
3,23
71
BPF 320
3200
23,1
16
49
3,96
51
BPF 400
4000
26,9
16
98
4,6
68
BPE 140
6
400/3/50
8,7
3
BPE 190
9
400/3/50
13
3
BPE 250
12
400/3/50
17,3
3
BPE 320
12
400/3/50
17,3
3
BPE 400
12
400/3/50
17,3
3
Batteria postriscaldamento Elettrica (6)
Resistenza elettrica 1 stadio
kW
Alimentazione elettrica
V/ph/Hz
Corrente assorbita
A
Peso
kg
BPE 30
2
230/1/50
8,7
2
BPE 60
4
230/1/50
17,4
2
BPE 100
4,5
400/3/50
6,5
3
(4)  Prestazioni valutate nelle seguenti condizioni:
Acqua 70/60 °C - Temperatura ingresso aria = 8 °C
Portata aria nominale alla massima velocità.
Batteria installata internamente al Recuperatore di Calore.
(5) Prestazioni valutate nelle seguenti condizioni:
Temperatura aria ingresso 29° bs 50% ur
Temperatura acqua 7/12 °C
Portata aria nominale alla massima velocità.
Sezione batteria installata esternamente al Recuperatore di Calore.
(6) Batteria installata internamente al Recuperatore di Calore.
9
Dati dimensionali
Dimensioni URC
A
M
G
E
H1
I
N
L1
L
B
F
D
C
H
Filtri
Ø
Eventuale batteria post-riscaldamento
ad acqua o resistenza elettrica (accessorio)
Modello
Dimensioni
URC
A (mm)
B (mm)
C (mm)
D (mm)
E (mm)
F (mm)
G (mm)
H (mm)
H1 (mm)
I (mm)
L (mm)
L1 (mm)
M (mm)
N (mm)
Ø (inch)
Peso (kg)
30
990
750
270
–
120
177
940
108
153
796
127
275
1036
700
–
39
60
990
750
270
–
197
173
940
103
153
796
229
275
1036
700
–
41
100
1150
860
385
230
225
238
1100
218
267
906
240
330
1196
810
G 3/4”
68
140
1300
900
410
230
241
224
1230
270
267
946
240
337
1346
830
G 3/4”
91
190
1450
900
470
280
230
284
1380
270
327
946
240
337
1496
830
G 3/4”
99
250
1700
1230
490
305
224
304
1630
270
347
1276
306
502
1746
1160
G 3/4”
140
320
1700
1230
530
305
308
331
1630
297
387
1276
339
502
1746
1160
G 3/4”
155
400
1700
1230
630
405
308
431
1630
297
487
1276
339
502
1746
1160
G 3/4”
179
Dimensioni URCV
F
60
H
Vista laterale sx
Vista frontale
L
E
Vista laterale dx
Eventuale batteria
post-risc. ad acqua
o resistenza elettrica
A
Quadro elettrico
G
L1
B
Filtri
Modello
Dimensioni
10
Piedini di appoggio
forniti come accessorio
URCV
A (mm)
B (mm)
C (mm)
E (mm)
F (mm)
G (mm)
H (mm)
H1 (mm)
L (mm)
L1 (mm)
M (mm)
Ø (inch)
Peso (kg)
Condensa
M
30
990
750
270
–
–
197
108
153
127
275
–
–
39
=
90
H1
60
990
750
270
197
171
197
100
153
164
275
–
–
41
100
1150
860
385
225
238
225
218
267
240
330
100
G 3/4”
68
=
C
Entrata/uscita batteria acqua
140
1300
900
410
241
224
241
270
267
240
337
100
G 3/4”
91
190
1450
900
470
230
284
241
270
327
240
337
145
G 3/4”
99
250
1700
1230
490
323
304
323
270
347
306
502
100
G 3/4”
140
320
1700
1230
530
308
331
323
297
387
339
502
100
G 3/4”
155
400
1700
1230
630
308
431
323
297
487
339
502
100
G 3/4”
179
Legge Antifumo
Le aree per fumatori istituite nei locali pubblici e nei posti di lavoro dovranno
avere pareti a piena altezza su tutti e quattro i lati, una porta d'ingresso a
chiusura automatica, segnaletica specifica e luminosa. Si dovrà stabilire
un numero massimo di persone che vi potranno accedere in una sola volta
attraverso la definizione del preciso rapporto tra metri quadri della stanza
e numero di persone presenti contemporaneamente (indice di affollamento)
e litri di aria pulita di ricambio.
Non si potrà adibire a locale per fumatori una stanza di passaggio né si
potranno creare aree fumatori nei luoghi di lavoro e pubblici costituiti da
un unico locale.
Le multe andranno da un minimo di 25 € (aumentabili a 100 € in caso di
trasgressione in presenza di bambini e donne in gravidanza) a un massimo
di 250 € per i trasgressori, ma molto più alte per i conduttori dei locali che
non curano l’osservanza del divieto e non espongono i cartelli richiesti; per
loro si và dai 200 € fino a 2000 €.
Il 29 dicembre 2003 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto
attuativo della Legge n. 3/2003, che all’articolo 51 definisce i requisiti tecnici
per i nuovi locali per fumatori che si vorranno aprire all'interno degli esercizi
e uffici pubblici. Si avrà quindi un anno di tempo (entro il 29 dicembre 2004)
per procedere agli adeguamenti.
La legge parte dal presupposto di vietare il fumo nei locali chiusi. Con due
eccezioni: si può fumare nei luoghi “privati non aperti a utenti o al pubblico“
e nei luoghi “riservati ai fumatori e come tali contrassegnati“.
Il primo caso non chiarisce a quale contesto il legislatore intendesse riferirsi,
tenuto conto che se il riferimento voleva essere all'abitazione privata o a
luoghi analoghi (come logica interpretativa lascerebbe presumere) meglio
sarebbe stato se si fosse parlato di locali “a esclusivo uso privato“, sgombrando definitivamente il campo da qualsiasi altra possibile interpretazione,
ad oggi invece ancora accoglibile.
Più precisa la seconda eccezione, dove si prevede espressamente la creazione di locali per fumatori in tutti gli ambienti dove si svolge la vita delle
persone. Finalmente per la prima volta si fa riferimento agli esercizi pubblici
quali bar, ristoranti, alberghi, ma anche tutti i luoghi di lavoro.
Il decreto attuativo formalizza i requisiti tecnici dei locali per fumatori, dei
relativi impianti di ventilazione e di ricambio d'aria e dei modelli dei cartelli
che indicano il divieto di fumo, di seguito è riportato il testo integrale del
decreto attuativo.
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23 dicembre 2003
Attuazione dell'art. 51, comma 2 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, come modificato dall'art. 7
della legge 21 ottobre 2003, n. 306, in materia di “tutela della salute dei non fumatori“.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- Visto l'art. 5 della legge 23 agosto 1988, n. 400;
- Visto l'art. 51, comma 2 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, e successive modificazioni, in materia di “tutela della salute dei non fumatori“;
- Visto il parere espresso dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano nella seduta
del 24 luglio 2003 sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante “Regolamento di attuazione dell'art. 51, comma 2, della legge 16
gennaio 2003, n. 3;
- Visto l'accordo tra Stato, regioni e province autonome di Trento e Bolzano sulla tutela della salute dei non fumatori, di cui all'art. 51, comma 2 della
legge 16 gennaio 2003, n. 3, sancito nella seduta della Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, regioni e province autonome del 24 luglio
2003;
- Sulla proposta del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze;
Decreta:
Art. 1.
1. Il presente decreto recepisce l'Accordo tra Stato, regioni e province autonome di Trento e Bolzano sulla tutela della salute dei non fumatori, sancito
nella seduta della Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, regioni e province autonome del 24 luglio 2003.
Art. 2.
1. Sono definiti nell'allegato 1, che costituisce parte integrante del presente decreto, i requisiti tecnici dei locali per fumatori, dei relativi impianti di
ventilazione e di ricambio d'aria e dei modelli dei cartelli connessi al divieto di fumare.
Roma, 23 dicembre 2003
p. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Letta
Il Ministro della salute Sirchia
Il Ministro dell'economia e delle finanze Tremonti
11
Allegato 1
REQUISITI TECNICI DEI LOCALI PER FUMATORI, DEI RELATIVI IMPIANTI DI VENTILAZIONE E DI RICAMBIO D'ARIA
E DEI MODELLI DEI CARTELLI CONNESSI AL DIVIETO DI FUMO.
1.I locali riservati ai fumatori, di cui all'art. 51, comma 1, lettera b) della legge 16 gennaio 2003, n. 3 devono essere contrassegnati come tali e realizzati
in modo da risultare adeguatamente separati da altri ambienti limitrofi, dove è vietato fumare. A tal fine i locali per fumatori devono rispettare i
seguenti requisiti strutturali:
a) essere delimitati da pareti a tutta altezza su quattro lati;
b) essere dotati di ingresso con porta a chiusura automatica, abitualmente in posizione di chiusura;
c) essere forniti di adeguata segnaletica, conforme a quanto previsto dai successivi punti 9 e 10;
d) non rappresentare un locale obbligato di passaggio per i non fumatori.
2.I locali per fumatori devono essere dotati di idonei mezzi meccanici di ventilazione forzata, in modo da garantire una portata d'aria di ricambio
supplementare esterna o immessa per trasferimento da altri ambienti limitrofi dove è vietato fumare. L'aria di ricambio supplementare deve essere
adeguatamente filtrata. La portata di aria supplementare minima da assicurare è pari a 30 litri/secondo (108 m3/h) per ogni persona che può essere
ospitata nei locali in conformità della normativa vigente, sulla base di un indice di affollamento pari allo 0,7 persone/m2. All'ingresso dei locali è
indicato il numero massimo di persone ammissibili, in base alla portata dell'impianto.
3.I locali per fumatori devono essere mantenuti in depressione non inferiore a 5 Pa. (Pascal) rispetto alle zone circostanti.
4.La superficie destinata ai fumatori negli esercizi di ristorazione, ai sensi dell'art. 51 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, deve comunque essere inferiore
alla metà della superficie complessiva di somministrazione dell'esercizio.
5.L'aria proveniente dai locali per fumatori non è riciclabile, ma deve essere espulsa all'esterno attraverso idonei impianti e funzionali aperture, secondo
quanto previsto dalla vigente normativa in tema di emissioni in atmosfera esterna, nonchè dai regolamenti comunali di igiene ed edilizi.
6. L a progettazione, l'installazione, la manutenzione ed il collaudo dei sistemi di ventilazione devono essere conformi alle disposizioni legislative e regolamentari
vigenti in tema di sicurezza e di risparmio energetico, come pure alle norme tecniche dell'Ente italiano di unificazione (UNI) e del Comitato elettrotecnico italiano
(CEI). I soggetti abilitati sono tenuti a rilasciare idonea dichiarazione della messa in opera degli impianti secondo le regole dell'arte ed in conformità dei medesimi
alla normativa vigente. Ai fini del necessario controllo, i certificati di installazione comprensivi dell'idoneità del sistema di espulsione, e i certificati annuali di
verifica e di manutenzione degli impianti di ventilazione devono essere conservati a disposizione dell'autorità competente.
7.Nei locali in cui è vietato fumare sono collocati appositi cartelli, adeguatamente visibili, che evidenziano tale divieto. Ai fini della omogeneità sul
territorio nazionale, tecnicamente opportuna, tali cartelli devono recare la scritta “VIETATO FUMARE“, integrata dalle indicazioni della relativa
prescrizione di legge, delle sanzioni applicabili ai contravventori e dei soggetti cui spetta vigilare sull'osservanza del divieto e cui compete accertare
le infrazioni.
8.Nelle strutture con più locali, oltre al modello di cartello riportato al punto 7, da situare nei luoghi di accesso o comunque di particolare evidenza,
sono adottabili cartelli con la sola scritta “VIETATO FUMARE“.
9.I locali per fumatori sono contrassegnati da appositi cartelli, con l'indicazione luminosa contenente, per le ragioni di omogeneità di cui al punto 7,
la scritta “AREA PER FUMATORI“.
10.I cartelli di cui al punto 9 sono comunque integrati da altri cartelli luminosi recanti, per le ragioni di omogeneità di cui al punto 7, la dizione: “VIETATO
FUMARE PER GUASTO ALL'IMPIANTO DI VENTILAZIONE“, che si accendono automaticamente in caso di mancato o inadeguato funzionamento degli
impianti di ventilazione supplementare, determinando la contestuale esclusione della scritta indicativa dell'area riservata.
11.Il locale non rispondente, anche temporaneamente, a tutte le caratteristiche tecniche di cui ai punti precedenti non è idoneo all'applicazione della
normativa di cui all'art. 51 della legge 16 gennaio 2003, n. 3.
Esempio di calcolo per locale da adeguare ai requisiti tecnici dei locali per fumatori
Ambiente riservato ai fumatori 20 m2
Calcolo del numero massimo delle persone ammissibili (Pna) nel locale per fumatori:
Pna = 0,7 [persone/ m2]* x Superficie locale fumatori [m2] = 0,7 x 20 = 14 persone
Calcolo della portata d’aria di rinnovo supplementare per il locale riservato ai fumatori Gf:
Gf = 108 [ m3/h]* x Pna = 108 x 14 = 1512 m3/h
* Valori riportati nell’allegato 1 del decreto attuativo
Nel caso di adeguamento del locale esistente ai requisiti tecnici per fumatori, il recuperatore potrà essere dimensionato per la sola portata d’aria
supplementare (30 litri/secondo per persona).
Se il locale è di nuova realizzazione, il recuperatore dovrà essere dimensionato per la portata d’aria richiesta dalla UNI 10339, sommando quella
supplementare richiesta dal Decreto attuativo della Legge nr. 3/2003.
12
Quando diventa obbligatoria
l’installazione di un recuperatore di calore
A seguito delle elevate portate d’aria richieste per i locali riservati ai fumatori, l’installazione di un recuperatore di calore, nell’ottica di contenere i consumi
energetici, diventa obbligatoria come definito nel DPR 412 del 26.08.1993 all’articolo 5 comma 13, il quale riporta:
Negli impianti termici di nuova installazione e nei casi di ristrutturazione dell’impianto termico, qualora per il rinnovo dell’aria nei locali siano adottati
di sistemi a ventilazione meccanica controllata, è prescritta l’adozione di apparecchiature per il recupero del calore disperso per rinnovo dell’aria, ogni
qualvolta la portata totale dell’aria di ricambio G ed il numero di ore annue di funzionamento M dei sistemi di ventilazione siano superiori ai valori limite
riportati nell’allegato C del presente decreto.
Di seguito si riporta l’allegato C del DPR
di funzionamento degli impianti in relazione ai gradi giorno.
G portata m3/h
2000
5000
10000
30000
60000
412
nel
quale
sono
riportate
le
portate
d’aria
e
le
ore
annue
M = numero di ore annue di funzionamento
da 1400 a 2100 gradi giorno
oltre 2100 gradi giorno
4000
2700
2000
1200
1600
1000
1200
800
1000
700
Per portate aria non indicate in tabella si procede mediante interpolazione lineare.
Gradi Giorno = Somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze positive giornaliere tra la temperatura
ambiente, convenzionalmente fissata a 20°C, e la temperatura media esterna giornaliera.
Nel DPR 412 all’art. 9 comma 2 sono riportati le ore massime di funzionamento degli impianti a seconda delle zone e i gradi giorno ad esse riferiti.
Si riportano i dati della tabella in un grafico per meglio comprendere i limiti imposti.
Allegato C
4500
4000
M [ore annue di funzionamento]
3500
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
2000
5000
oltre 2100 gradi giorno
10000
portata [m3/h]
30000
60000
da 1400 a 2100 gradi giorno
13
Riportiamo un esempio di calcolo per meglio comprendere quando subentra
l’obbligo di utilizzare un recuperatore di calore anziché una ventilazione
meccanica tradizionale.
Il locale è un Bar situato a Milano con le seguenti dimensioni:
Sf = 20 m2 area riservata ai fumatori
Snf = 65 m2 pt area riservata ai non fumatori
In ogni zona sono previste un massima di persone:
Zona fumatori = 14 persone risultato dall’esempio precedente
Zona non fumatori = 65 [m2] x 0,8 = 52 persone
L’indice di affollamento 0,8 è ricavato dalla UNI 10339.
Calcolo dell’aria di rinnovo totale richiesta per il locale:
Portata d’aria zona fumatori Gf = 1512 m3/h risultato dall’esempio precedente
Portata d’aria zona non fumatori Gnf = 52 x 40 m3/h per persona = 2080 m3/h
Il valore 40 m3/h per persona è ricavato dalla UNI 10339.
Portata d’aria totale: Gf+Gnf = 1512 + 2080 = 3592 m3/h
Le ore massime di funzionamento dell’impianto, per la zona di Milano, si
ricavano dall’articolo 9 comma 2 del DPR 412 e se consideriamo 1 giorno
di chiusura alla settimana:
Giorni totali lavorativi = Giorni massimi – Giorni di chiusura = 180–(180/7) x 1 = 154 giorni
Ore di esercizio totali = Ore giornaliere x Giorni totali = 14 x 154 = 2156 ore
Milano è caratterizzato da un numero di gradi giorno pari a 2404 riportati dal DPR 412.
Dalla tabella o dal grafico sopra riportati si evince che è obbligatoria l’installazione
del recuperatore di calore in quanto con una portata d’aria di rinnovo di 3592 m3/h
e 2156 ore di funzionamento si superano i limiti imposti dal DPR 412.
L’aria va espulsa secondo legislazioni e norme comunali.
Allegato C
4500
4000
M [ore annue di funzionamento]
3500
3000
2500
2000
2156
1500
1000
500
0
2000
3592
5000
oltre 2100 gradi giorno
14
10000
portata [m3/h]
30000
da 1400 a 2100 gradi giorno
60000
Rispetta l’ambiente!
Per il corretto smaltimento, i diversi materiali devono essere separati e conferiti secondo la normativa vigente.
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