lavoro
Giornale dell'Organizzazione cristiano-sociale ticinese
5 maggio 2011 - Anno LXXXVI - N.8 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano
pagina 5
 Prossimo numero: 19 maggio 2011
Bilaterali
Anche il SECO
si accorge
delle infrazioni
pagina 7
Kiosk
Da gerenti
a imprenditori?
pagina 8
Personale
di cura
È necessario
potenziare
la formazione
pagina 15
Iniziativa
sul carbone
Alcune
considerazioni
pagina 2-3
pagine
11
Primo maggio
Alla festa del lavoro
l’impegno dell’OCST
per le lavoratrici
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com
Sindacato  1° maggio
2
5 maggio 2011 il Lavoro
Festa del 1° maggio
Donne e lavoro: «Molto è stato fatto...
molto resta da fare»
D
omenica 1° maggio si è svolto a
Cadempino l’incontro organizzato dall’OCST «Quanto vale il lavoro
delle donne?».
Introdotto da Meinrado Robbiani e moderato
da Diana Camenzind l’incontro si è concentrato sull’analisi dei problemi delle donne lavoratrici: dalla parità salariale e di opportunità,
approfondita con l’intervento della dott. Ilaria
Finzi, alle difficoltà più particolari e specifiche
dei vari settori (vendita, sociosanitario, industria) esposte da alcune lavoratrici che si sono
fatte portavoce delle colleghe di lavoro.
La dott. Finzi ha rilevato che il tasso di occupazione femminile è in aumento e raggiungeva circa il 62 per cento nel 2009. A questo si
accompagna una diminuzione della differenza
salariale che, secondo i dati dell’OCSE si attesta in Svizzera attorno al 19 per cento.
In un suo recente studio che ha presentato in
occasione dell’incontro del 1° maggio, la dott.
Finzi ha analizzato le componenti che concorrono a stabilire l’entità del salario: sesso,
età, esperienza, formazione, famiglia,
nazionalità, grado
di occupazione. Ne
è emerso che la discriminazione salariale è più forte nelle
professioni tipicamente femminili e
che quindi le donne
dovrebbero
differenziarsi maggior-
mente nella scelta lavorativa. «Gli uomini, ha
anche aggiunto la Finzi, hanno una maggiore
probabilità di trovarsi nei livelli alti di carriera
e una maggiore flessibilità nel tempo di lavoro
renderebbe più facile per le donne il conciliare
la carriera lavorativa con la famiglia».
Le delegate intervenute hanno poi parlato
della flessibilità a tutti i costi degli orari di lavoro e di integrazione; dei rapporti fra le colleghe
e della paura di perdere il posto di lavoro.
La mattinata è stata conclusa da Davina Fitas a nome del Coordinamento donna-lavoro
dell’OCST, che ha esposto le direzioni di impegno del sindacato su questi temi (vedi riquadro a lato).
È stata anche un’occasione di festa con l’intervento della compagnia teatrale dialettale i
Matiröö, che ha saputo rappresentare con spirito il rapporto fra uomini e donne a casa e sul
lavoro. I bambini hanno potuto giocare in uno
spazio a loro dedicato, magistralmente organizzato dall’Ospedale del Giocattolo dell’Associazione gruppo di solidarietà OCST.
Marilena Capitani, industria
«Resta forte, da parte dei lavoratori e delle
lavoratrici, la diffidenza, specialmente in questi periodi di crisi economica, per la paura di
perdere il posto di lavoro. Si evita di chiedere,
quando si ha bisogno, si accetta qualunque
condizione venga imposta».
Alice Agustoni a nome di Federica, settore
sociosanitario
«Il lavoro che svolgo è molto duro. Nonostante sia ancora in formazione i turni sono
molto intensi e disponiamo di utensili piuttosto
datati che non ci facilitano la vita. Molte delle
mie colleghe più anziane di me lamentano mal
di schiena e altri problemi di salute. In queste
condizioni non è facile arrivare alla pensione».
Coordinamento donna-lavoro OCST
Un forte impegno destinato a crescere
DAVINA FITAS
A
nche in Svizzera il tasso di attività
delle donne è in crescita e il sindacato deve rispondere adeguatamente a questa presenza.
L’incontro del 1° maggio dedicato al lavoro delle donne è stata per noi l’occasione di
fare il punto della situazione e di rilanciare
con forza questi temi facendoci portavoce,
tramite le delegate intervenute, dei problemi
femminili nei vari settori.
Noi sindacalisti non facciamo differenza tra
i sessi, tuteliamo chiunque ne abbia bisogno,
uomo o donna che sia. Ma questo non è l’atteggiamento comune, perciò ci troviamo ancora spesso a dover intervenire in difesa di
donne che subiscono discriminazioni.
L’impegno di tutta la nostra organizzazione
è stato istituzionalizzato e valorizzato con la
costituzione, grazie al forte coinvolgimento
di Mara Valente, del Coordinamento donnalavoro dell’OCST.
La direzione principale del lavoro dell’OCST
va innanzitutto verso il raggiungimento della
parità salariale e della parità di condizioni e
di carriera, tramite l’introduzione di contratti
collettivi ed il sostegno nei singoli casi che ci
vengono di volta in volta sottoposti.
Abbiamo poi avviato iniziative nel campo
della formazione professionale, specialmente per favorire il reinserimento delle donne
dopo la maternità e l’educazione dei figli.
Ciò che trasforma la vita professionale di
una donna in una vera e propria sfida è la
maternità ed è su questo che il sindacato
deve intervenire in maniera forte. Perché i
bambini sono la ricchezza ed il futuro di una
famiglia e sono affidati in primo luogo alla responsabilità dei genitori, ma sono anche la
ricchezza ed il futuro di tutta la comunità che
non può evitare, per quel che le compete, di
farsene carico.
È possibile conciliare il ruolo femminile nella
5 maggio 2011 il Lavoro
Elisabetta Bertini, vendita
«Abbiamo un grande potenziale che possiamo
usare per migliorare le condizioni e l’ambiente
di lavoro, per aiutarci a vicenda nelle situazioni
difficili, per far sì che il lavoro possa essere, nel
limite del possibile, un’attività piacevole e non
una competizione all’ultimo sangue. Questo è
il mio auspicio e il mio invito a tutte voi donne
lavoratrici nella vendita e negli altri settori».
Sindacato  1° maggio
Li Yu Paietta, integrazione
«Come donna non ho trovato difficoltà. La difficoltà è stata la cultura.
Non tanto la lingua (che è la base), ma molto
di più: mentalità, cultura, usanze, comunicazione (i cinesi sono più chiusi). I ticinesi sono più
curiosi, simpatici. Vivono con grande gioia, felicità. Non è così evidente inserirsi.
Mi sono adattata.»
3
Martina Gajicic, Valora
«Rappresento le colleghe della Valora, che,
senza darci informazioni, ha deciso di proporci l’acquisto delle edicole. Ci vogliono dei soldi
che dobbiamo procurarci noi. Ci hanno suggerito di ricorrere alla cassa pensione...
Attualmente sul lavoro c’è tensione. Si fa il
minimo indispensabile, ma ci sentiamo molto
più unite. Chi ha carattere più forte incoraggia le altre. Bisogna esporsi. Siamo molto più
combattive».
Intrattenimento per i bambini
Una bella gioiosa mattina di primavera
SASKIA FONTANA
L’
invero imprevista, ma tanto desiderata, mattinata di caldo e sole
del 1° maggio ha senz’altro contribuito a convincere i genitori a portare con sé i
propri bambini alla manifestazione organizzata
dall’OCST al Centro Ricreativo Sportivo di Cadempino.
Un gruppetto di volontarie OCST, dirette e
coadiuvate dal collega dell’Ospedale del giocattolo, Francesco Salerno, hanno avuto il
piacere di intrattenere per l’intera mattinata
una quindicina di bambini dai 2 ai 9 anni d’età,
mentre i genitori potevano dedicarsi alla parte
famiglia con i giusti riconoscimenti nell’ambito del lavoro, accordandosi ragionevolmente
sulla distribuzione dei ruoli e dei compiti. E
su questo bisogna ancora lavorare molto.
Il sindacato deve poi impegnarsi per rendere meno traumatica e definitiva la scelta di
quelle donne che vogliono dedicarsi a tempo
pieno per un periodo alla casa e alla famiglia,
senza però essere emarginate dal mondo del
lavoro.
Ovviamente per raggiungere questo obiettivo sono necessarie le strutture per favorire
le famiglie (e non solo le donne) che lavorano: dagli asili nido alle mense, ad orari delle
scuole che tengano conto delle attività degli
adulti.
Ma è anche importante che il lavoro, per
quanto possibile, tenga conto degli impegni
familiari. È difficile in particolare per le donne, e lo abbiamo sentito, affrontare orari di
lavoro troppo flessibili, che non rispettano i
giusti momenti di riposo; o organizzarsi con
ufficiale della manifestazione.
I più timidi e i più piccolini hanno potuto restare accompagnati da uno o più genitori, che
hanno evidentemente contribuito ad alleggerire il compito dei volontari.
Per prima cosa i piccoli ospiti si sono prodigati con la colorazione e decorazione artistica
del logo OCST, proposto per l’occasione in
bianco e nero e i tre disegni più belli, divisi per
fascia d’età (0-3; 4-6; 7-9) sono stati selezionati dal prof. Alessandro Capoferri, Ispettore
scolastico in pensione e attuale Presidente dei
Centri vacanze Leone XIII dell’OCST.
Per i tre disegni più belli sono stati consegnati
in premio tre giocattoli offerti dal negozio «Giochi di Malù» del Fox Town di Mendrisio. Hanno
tempi di lavoro frammentati. Noi, come sindacato, ci stiamo già muovendo nell’ambito delle aziende, proponendo orari flessibili
o tempo parziale, cercando di volta in volta
opportuni accordi sui contratti o promuovendo la creazione di asili aziendali. E dovrebbe
essere ormai chiaro a tutti che questi servizi
essenziali non sono una «estrema non-soluzione» per chi ha una impellente necessità di
sopravvivenza, ma un servizio comune per
tutti quelli che vogliono avere una vita attiva
a 360 gradi, non solo nel ristretto ambito famigliare e a prescindere dal reddito.
Ora si direbbe che per una donna coniugata
e con figli lavorare debba per forza comportare un senso di colpa. Invece assumere una
tata, guadagnare abbastanza da migliorare il
proprio tenore di vita sono incentivi all’economia, come l’aprire una piccola azienda del
terziario.
Ovviamente tutto ciò è strettamente legato
al naturale evolversi della mentalità comune;
vinto: Clarissa Cattaneo (2 anni e mezzo) di
Cabbio, Elia Imelli (4 anni) di Caslano e Alice
Martucci (8 anni) di Uggiate Trevano (CO).
In seguito, divisi per squadre, fino all’ora del
rinfresco i bambini hanno potuto giocare all’aria
aperta in un prato adiacente la struttura. Sono
stati preparati tanti giochi di gruppo, con il materiale messo a disposizione dall’Ospedale del
giocattolo. Il tempo è letteralmente volato!
Piccoli giochi selezionati da Francesco, gadjets OCST e un coniglietto di cioccolata sono
stati infine offerti a tutti i piccoli partecipanti.
Un caloroso grazie ai genitori che ci hanno
dato fiducia e ai bambini che sono stati i piccoli e grandi protagonisti di questa bella e gioiosa mattinata di primavera!
da questo punto di vista come sindacato
possiamo non solo agire, ma anche dare il
buon esempio, internamente potenziando la
presenza femminile negli organi direttivi oltre
che nell’organico e offrendo condizioni di lavoro conciliabili con la «carriera» famigliare.
Non solo un coordinamento rafforzato da
voci diverse, ma anche lo stimolo a tutti per
considerare le nostre potenzialità differenti
e complementari a quelle maschili. La nostra sensibilità ci rende quanto mai adatte
a tutelare gli interessi di chi ne ha bisogno,
e la nostra capacità organizzativa di conciliare i due mondi di casa e lavoro possono
essere un vantaggio per tutti, speciapuer
l’uomo.
Moltissime donne lavorano per necessità
e per questo dovrebbero essere ancor più
assistite in quegli aspetti basilari, permettendo loro non solo la mera sopravvivenza,
ma un generale miglioramento della qualità
di vita.
Sindacato  Attualità
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5 maggio 2011 il Lavoro
Polizia comunale di Lugano
Più sostegno agli agenti
LORENZO JELMINI
L’
OCST è preoccupata per gli episodi di violenza di cui sono stati
vittima alcuni agenti della Polizia
comunale di Lugano. Si è addirittura giunti ad
un’aggressione di una ventina di giovani contro quattro agenti che sono rimasti feriti.
L’OCST esprime tutta la sua solidarità ed il suo
sostegno al personale che si trova a dover intervenire nelle situazioni di violenza che in città
si moltiplicano in particolare nel fine settimana.
Questo livelli di violenza si raggiungono, per
fortuna, solo raramente, anche se bisogna in
ogni caso contatare un aumento di aggressività nei confronti delle forze di polizia.
A questo occorre aggiungere la sempre più
sentita necessità di sicurezza da parte della
popolazione.
Per questi motivi il sindacato denuncia da
tempo la carenza di personale in tutti i corpi
di polizia, sia cantonale che comunali. Anco-
ra più problematica la situazione che abbiamo riscontrato a Lugano. Più volte abbiamo
denunciato, sia con interventi sindacali che
con iniziative politiche presentate nel Consiglio comunale all’attenzione del Municipio, la
preoccupante carenza di personale. A questo
va aggiunta la necessità di valorizzare questa
importante professione, lavorando sulla formazione e migliorando la gestione dell’organico. A fronte degli ultimi gravi episodi non è più
tollerabile attendere oltre.
Approvato il Rendiconto d’esercizio della Cassa pensioni dei dipendenti dello Stato
I dati confermano la necessità di un risanamento
Il 21 aprile scorso è stato approvato
il rendiconto di esercizio della Cassa
pensioni dei dipendenti dello Stato. I
risultati confermano la necessità di risanamento, riconosciuta dall’OCST.
Riportiamo il comunicato stampa ufficiale e, nel riquadro sotto, la valutazione dell’OCST
N
el corso della seduta del 21 aprile
2011 la Commissione della Cassa
pensioni dei dipendenti dello stato
(CPDS) ha approvato il Rendiconto d’esercizio
2010.
Dopo che il 2008 è stato caratterizzato dai
crolli dei mercati finanziari e il 2009 dalla successiva forte ripresa delle quotazioni azionarie,
il 2010 dal profilo della performance del patrimonio è stato un anno di sostanziale normalità essendo stato conseguito un rendimento
Valutazione sindacale
della situazione della
Cassa pensioni
dei dipendenti dello Stato
Questi dati finanziari confermano la necessità,
riconosciuta dall'OCST, di risanare la Cassa
pensioni degli statali per garantire anche in futuro
adeguate prestazioni previdenziali: senza una
riforma dell’attuale impostazione, infatti, non sarà
possibile versare le rendite quando andranno in
pensione i dipendenti oggi in attività.
Il piano di risanamento elaborato dalla Commissione della Cassa costituisce una base tecnica
globale del 3,43 per cento (2009: 10,10 per
cento).
Il rendimento del patrimonio mobiliare dato
in gestione alle banche è stato pari al 3,42 per
cento, molto vicino al punto di riferimento per
il confronto del 3,50 per cento, mentre quello
del patrimonio immobiliare globale è stato del
4,36 per cento.
L’esercizio 2010 si è chiuso con un disavanzo di gestione di Fr. 102,2 mio mentre nel 2009
era stato conseguito un avanzo di Fr. 68,6
mio grazie all’eccezionale rendimento del patrimonio (10,10 per cento). La CPDS soffre di
un perdurante deficit strutturale, le cui cause
sono molteplici. Con una redditività annuale
del patrimonio compresa tra il 3,5 e il 4 per
cento, senza modifiche strutturali, l’esercizio
di gestione corrente chiude con un disavanzo attorno ai 100 milioni di franchi che va ad
aggiungersi al disavanzo tecnico preesistente.
Nell’esercizio in rassegna il patrimonio netto
adeguata che chiama a contribuire lo Stato, i
dipendenti attivi e i pensionati.
Ora, l’OCST, dopo aver accettato di lavorare alla
riforma della Cassa tutelando il meglio possibile la
posizione dei dipendenti e dei pensionati, chiede
al Consiglio di Stato di discutere alcuni aspetti
determinanti per l’adesione definitiva.
L’onere che sarà posto a carico dei dipendenti
sarà importante; per l’OCST è perciò decisivo
ottenere dei miglioramenti della nuova legge sulla
Cassa pensioni e una risposta soddisfacente sulle
rivendicazioni salariali avanzate dai dipendenti e
dai docenti.
Richiediamo che si proceda al risanamento in
modo equilibrato per attenuare gli effetti del
nuovo piano previdenziale sui pensionati attuali e
della Cassa è passato da Fr. 3’149,5 mio a Fr.
3’259,6 mio con un aumento di Fr. 110,1 mio.
Gli impegni della Cassa verso gli assicurati e
i pensionati sono passati da Fr. 4’837 mio a Fr.
5’049,3 mio con un aumento di Fr. 212,3 mio.
Nel 2009 l’aumento degli impegni verso gli assicurati (attivi e pensionati) era stato maggiore
essendo ammontato a Fr. 226,1 mio.
Gli impegni verso gli assicurati attivi hanno
conosciuto un aumento contenuto, mentre gli
impegni della Cassa verso i pensionati (riserva
matematica) hanno avuto un forte aumento.
Ciò si spiega con il forte incremento dei pensionamenti e con la debole crescita degli assicurati attivi che si sono avuti nel 2010 rispetto
al 2009.
Il disavanzo d’esercizio di Fr. 102,2 mio ha
avuto come conseguenza una diminuzione
dello 0,56 per cento del grado di copertura
che al 31.12.2010 è attestato al 64,55 per cento (2009: 65,11 per cento).
futuri, fissando come obiettivo il raggiungimento
del grado di copertura tecnico (che è il rapporto
tra gli impegni previdenziali della cassa e il suo
patrimonio; oggi questo rapporto è pari al 65%)
dell’80% come richiesto dalla nuova legge federale sulle casse pensioni pubbliche.
L’OCST chiede perciò al Consiglio di Stato l’immediata apertura di una trattativa e rivendica
 la definizione di un meccanismo di adeguamento al rincaro delle pensioni per difendere il
potere d’acquisto, in particolare dei redditi più
bassi, dopo il periodo di blocco del rincaro;
 l’aumento degli accrediti di vecchiaia accantonati in favore degli assicurati più giovani in modo
da assicurare una rendita migliore al momento
del pensionamento.
Sindacato  Attualità
5 maggio 2011 il Lavoro
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Libera circolazione
Le infrazioni ci sono? Eccome!
L
a SECO ha presentato oggi il rapporto
2010 sull’applicazione delle misure di
accompagnamento alla libera circolazione delle persone.
Il documento, che analizza i risultati dei
18’000 controlli effettuati presso aziende svizzere e di ulteriori 16’000 controlli sul lavoro distaccato, fornisce un quadro particolarmente
attendibile – anche se parziale – della pressione che la libera circolazione esercita sul mercato del lavoro.
Emerge infatti che il 38 per cento delle aziende controllate, che hanno distaccato in Svizzera lavoratori durante l’anno 2010, non hanno
rispettato i salari minimi fissati dai contratti
collettivi di lavoro dichiarati di obbligatorietà
federale. A questo dato va aggiunto un 12 per
cento di aziende e lavoratori indipendenti (padroncini veri o presunti) sanzionate dalle commissioni tripartite cantonali in quanto sottoposte all’obbligo di notifica.
Si conferma quindi, anche dal profilo statistico, una rilevante e capillare pressione sul
mercato di lavoro in diversi rami professionali.
Quanto segnalato e denunciato a più riprese
dai sindacati ticinesi, attivi in una realtà di frontiera ancora più esposta al rischio di dumping
salariale, trova una ulteriore convalida.
L’OCST non può
però accontentarsi
della valutazione
generale rassicurante della SECO,
che ritiene efficaci
le misure di accompagnamento
e che fornisce una
valutazione positiva delle attività di
controllo svolte dai
diversi organismi
in ambito nazionale e cantonale.
Il rapporto 2010
sulle misure di accompagnamento
conferma ed evidenzia semmai la
necessità di essere
ulteriormente attivi nei controlli aziendali e più determinati nel
sanzionare chi non rispetta le regole del gioco.
Le inadempienze riscontrate penalizzano indebitamente i lavoratori e creano distorsioni
nell’intero mercato del lavoro. Chi versa salari
inferiori ai minimi salariali crea anche una pe-
ricolosa distorsione nella concorrenza, sottrae
introiti alle assicurazioni sociali e amplifica la
flessibilità e precarietà del mercato del lavoro.
Le infrazioni ai salari minimi devono perciò
essere combattute con vigore attraverso più
estesi controlli e sanzionando gli inadempienti
con multe di vera valenza dissuasiva.
Per difendere i tuoi diritti aderisci all'OCST!
L'OCST è firmataria dei contratti collettivi di lavoro in tutte le categorie professionali
Mettiamo a vostra disposizione le nostre
sedi e il nostro personale qualificato per
garantirvi ottimi servizi in diversi campi:
Tutela dei lavoratori
Formazione
L'OCST fornisce gratuitamente agli affiliati assistenza
giuridica e legale in materia di diritto del lavoro, previdenza, assicurazioni sociali e contratti di locazione.
Diversi tipi di formazione disponibili presso il Centro
Formazione Professionale (CFP) dell'OCST:
- Aggiornamento e perfezionamento professionale.
- Corsi di lingue e informatica.
Assistenza agli associati
La consulenza assicurativa dell'OCST (CAST), forte
di una decennale esperienza nella gestione dell'assicurazione malattia offre altre alla consulenza nella
scelta della soluzione assicurativa più adeguata
anche la mediazione nei confronti delle compagnie di
assicurazione. I professionisti del sindacato sono a
vostra disposizione anche per aiutarvi nella compilazione della dichiarazione dei redditi.
Sostegno alla terza età e agli invalidi
Indennità in caso di perdita di lavoro
Servizi alle famiglie
La Cassa di Disoccupazione Cristiano Sociale è la
prima in Ticino per rappresentatività e garantisce
pagamenti giornalieri agli assicurati.
L'Associazione Anziani Pensionati Invalidi (AAPI)
dell'OCST offre assistenza gratuita nei diversi ambiti
delle pratiche amministrative e legali inerenti la
condizione delle persone anziane, combatte contro
la loro emarginazione, creando occasioni di socializzazione per distogliere dalla solitudine.
Presso i nostri centri di vacanza organizziamo colonie estive per far vivere ai vostri figli un'esperienza
unica a prezzi modici.
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Sindacato  Attualità
5 maggio 2011 il Lavoro
Posta Ticino
Edilizia Regione Tre valli
Partecipate numerosi all’assemblea!
Assemblea
La consueta assemblea degli edili OCST - Regione Tre valli, avrà luogo
NADIA GHISOLFI
A
seguito della collaborazione iniziata
tra transfair e OCST (Organizzazione
cristiano-sociale ticinese) lo scorso
mese di ottobre, è con piacere che annunciamo che il prossimo sabato 21 maggio si terrà
l’assemblea degli associati, Sezione Posta Ticino, presso il ristorante Miraflores a Quartino (dalle 17.00). L’assemblea darà il via ad un
nuovo inizio, nel senso che sancirà la nascita di
una nuova Sezione Posta Ticino con un nuovo
Comitato. All’Assemblea prenderà parte anche Peter Heiri, responsabile del settore Posta
e Logistica per transfair a livello centrale, che
toccherà tre tematiche molto importanti:
 il nuovo CCL della Posta (che andrà rivisto
in base alle modifiche legislative)
 il progetto «Distrinova»
 il progetto «Tuning» (riduzione del lavoro
nei centri logistici).
Al termine dei lavori vi sarà un’interessante
presentazione da parte del responsabile del
personale di Rete Postale e Vendita in Ticino,
signor Silvano Degiovannini: «l’investimento di
Rete postale e vendita nello sviluppo dei collaboratori».
Seguirà una cena in comune offerta a tutti i
partecipanti e l’estrazione del concorso «vinci
un viaggio a Roma per due persone» gentilmente offerto dalla Darwin Airline.
Vi aspettiamo numerosi!
Info
Sabato 21 maggio 2011, ore 17.00
presso il ristorante Miraflores a Quartino
(Zona Industriale 3)
per questioni organizzative, vi invitiamo a
confermare la presenza (all’assemblea e alla
cena) entro il 12 maggio
al numero 091 921 15 51
o all’indirizzo [email protected]
Alla cena si può venire accompagnati da
familiari e/o amici, su iscrizione e dietro
pagamento di franchi 39.(menu completo, comprensivo di una bottiglia di vino e acqua ogni 4 persone).
giovedì 26 maggio 2011 alle ore 19
presso il Ristorante Elvezia a Lavorgo
Ordine del giorno
1. Introduzione del Presidente.
2. Attività sindacale RTV.
3. Rinnovo del Contratto Nazionale Mantello
dell’Edilizia.
Alle 20 seguirà la cena, offerta dal sindacato.
Per ragioni organizzative, siete pregati di annunciare la vostra partecipazione telefonando
allo 091 8730120 entro venerdì 20 maggio
2011.
Incontro di formazione
Viaggio nella storia
del lavoro e della sua
rappresentanza
La Fondazione Mons. Luigi Del-Pietro invita
all’incontro che si terrà
Venerdì 13 maggio 2011, alle ore 14.00
presso la sala conferenze dell’OCST
in via Balestra 19 a Lugano
Interverranno
 il Prof. Aldo Carera, Docente di Storia economica all’Università del Sacro Cuore di Milano
 il Prof. Alberto Gandolla, Storico e curatore
dell’archivio dell’OCST
Al termine dei lavori sarà offerto un rinfresco.
Dichiarazione d’imposta 2010
Documentazione necessaria per la compilazione
I
Segretariati regionali OCST offrono su
appuntamento il servizio di compilazione
della Dichiarazione d’imposta per le persone fisiche 2010.
Al fine di agevolare il nostro lavoro, v’invitiamo a procurarvi la seguente documentazione.
 le ricevute dei premi pagati per le assicurazioni vita, infortuni e Cassa malati per il 2010,
nonchè le attestazioni concernenti versamenti a
forme riconosciute di previdenza individuale vincolata (3° pilastro);
 le fatture per spese di perfezionamento e
riqualifica professionale, come pure le ricevute
per versamenti a enti riconosciuti o per il riscatto di anni di contribuzioni nella previdenza
professionale (2° pilastro);
 dichiarazione bancaria comprovante i debiti privati o ipotecari, con l’indicazione degli
interessi passivi pagati nel 2010;
 eventuali polizze di assicurazione sulla vita;
 la notifica di tassazione e/o la copia dell’ultima dichiarazione.
Lavoratori salariati
 il certificato di salario (attività accessoria
compresa) e quello del coniuge se lavora (uno
per ogni datore di lavoro), relativo al 2010.
 attestazione riguardante le indennità percepite, se non corrisposte tramite il datore di
lavoro, in caso di: malattia, infortunio, disoccupazione, servizio militare o civile.
Beneficiari di rendite AVS, AI, Infortunio, LPP
(2° pilastro), Cassa pensione, Pensioni estere
 un cedolino o relativa attestazione della
rendita percepita nell’anno 2010.
Contribuenti con sostanza immobiliare
(casa e/o terreni)
 è necessario conoscere il valore di stima
ufficiale. La relativa documentazione, se non
in possesso, può essere richiesta in Municipio.
Rimborso dell’imposta preventiva
 presentare i libretti di risparmio aggiornati
al 31.12.2010 o la dichiarazione della Banca,
se del caso, del conto corrente postale.
Per appuntamenti
Bellinzona
Tel. 091 821 41 51
Biasca
Tel. 091 873 01 20
Lun dalle 13.30 alle 18.00
mar-mer-gio-ven tutto il giorno
Chiasso
Tel. 091 682 55 01
Mar-gio-ven mattina
Locarno
Tel. 091 751 30 52
Lugano e Lamone
Tel. 091 966 00 63
Mendrisio
Tel. 091 640 51 11
Lun-mer-gio
5 maggio 2011 il Lavoro
Sindacato  Attualità
7
Chioschi Valora
Imprenditori forzati o licenziati certi?
ALBERTO TREVISAN
N
el corso del 2009 Valora e Syna/
OCST hanno siglato un contratto
collettivo aziendale che avrebbe
dovuto garantire un rapporto di collaborazione tra le parti. Così non è mai stato in quanto
Valora ha mostrato ostilità al confronto con le
parti sociali, a scapito dei dipendenti.
All’inizio del 2011, Valora ha deciso una ristrutturazione unilaterale dell’azienda che mette a rischio numerosi posti di lavoro senza dare
le dovute informazioni ai partner contrattuali
ed ai collaboratori.
L’intenzione della Valora è quella di trasformare i chioschi in agenzie private denaturando
la struttura dell’impresa, senza seguire l’iter
procedurale previsto dalla norme contrattuali
e dalla legge federale sul lavoro.
L’azienda ha già iniziato a contattare i gerenti
dei chioschi in Ticino, chiedendo loro di pren-
dere in tempi brevissimi una decisione che
influenzerà in maniera determinante il futuro
professionale e famigliare: diventare titolari del
chiosco che diventerà un’agenzia di franchising della Valora in Ticino o aspettare di essere
licenziati da chi ritirerà l’attività?
A quanto sembra, visto che non è stata ancora presentata una proposta scritta di contratto,
l’agenzia sarà vincolata a rimanere nella rete di
fornitori di Valora.
Questa decisione determinante dovrebbe essere presa in maniera affrettata e senza avere
nessun dato economico né nessun accordo
scritto da analizzare.
L’OCST contesta fermamente tale modo di
procedere e ha chiesto espressamente un incontro alla direzione di Valora per discutere il
processo di ristrutturazione in conformità ai
disposti contrattuali e di legge, coinvolgendo
il personale.
L’intenzione è quella di valutare proposte e
considerazioni volte ad evitare qualsiasi licenziamento, nonché alternative ai propositi di
privatizzazione che la direzione della Valora
vorrebbe imporre arbitrariamente.
Ieri sera, con una folta partecipazione, ha
avuto luogo l’assemblea del personale indetta
dall’OCST per discutere di questo importante
problema e delle azioni da intraprendere. Nel
corso dell’incontro si è nuovamente raccomandato a tutte le interessate di non prendere
alcuna decisione affrettata: Valora non può in
alcun modo imporre una scelta di questo genere ed è vostro diritto prendere il tempo e le
informazioni necessarie!
Vendita
L’OCST dice basta all’isteria delle aperture generalizzate
NANDO CERUSO
L
e proposte sempre più strampalate
dei manager delle grandi superfici di
vendita e di alcune catene di negozi
rasentano l’isteria, poiché non si ravvisa un
progetto chiaro di ciò che realmente vogliono
i rappresentanti delle grandi catene commerciali, le diverse associazioni dei piccoli commercianti e i commercianti stessi.
La sparata odierna sortita dai rappresentanti
del Centro Serfontana di Morbio Inferiore conferma una regola individualistica e opportunistica, orientata esclusivamente a interessi parziali di comodo e di profitto, senza considerare
gli interessi generali di tutto il settore, dell’economia e del mercato del lavoro cantonale.
L’OCST non vuole rimanere indifferente davanti a tanto opportunismo e pressapochismo
che genera solo confusione, senza che s’intravvedano proposte concrete volte a una soluzione globale dei problemi differenziati che
caratterizzano il settore. È opinione dell’OCST
che i problemi non si risolvono generalizzando,
deregolamentando e dilatando a dismisura gli
orari d’apertura dei negozi per favorire unicamente le grandi catene e i centri commerciali.
L’OCST, da sempre disponibile a forme di
flessibilizzazione regolamentate che vadano
incontro alle esigenze del commercio, e quindi
anche al personale di vendita, invita dunque ad
intavolare un serio dialogo, che possa essere
definito tale, tra le parti. Bisogna infatti considerare tutti gli interessi in gioco a livello cantonale,
i diritti salariali e contrattuali del personale di
vendita e le diverse esigenze di una moltitudine
di piccole e medie realtà del commercio che,
nel settore, sono l’ossatura economica e occupazionale del nostro Cantone.
Senza un chiaro progetto che consideri gli interessi generali del Cantone e in mancanza di
regole di tutela dei diritti sociali, salariali e della
vita sociale e famigliare del personale di vendita,
l’OCST avverserà ogni forma di deregolamentazione selvaggia tesa a favorire gruppi economici
che rifuggono delle loro responsabilità sociali.
Invita pertanto la responsabile del DFE a valutare con la dovuta attenzione ogni ulteriore
richiesta di deroga, considerando maggiormente il ruolo della parti sociali nella soluzione
dei problemi del settore vendita.
8
Sindacato  Sociosanitario
Formazione sanitaria
Istituzioni sociali
A.A.A. Personale di cura cercasi
I
l problema è conosciuto e torna regolarmente alla ribalta: in Ticino non si forma
sufficiente personale per coprire il fabbisogno delle varie strutture e ci si trova quindi
costretti a far capo alla manodopera proveniente dall’estero e da oltre confine, che già
oggi rappresenta il 58 per cento del totale.
Le due scuole infermieristiche in Ticino (la
Scuola specializzata superiore in
cure infermieristiche e dal 2006 il
Dipartimento sanità della SUPSI) sfornano ogni anno circa 100
infermieri diplomati, sufficienti a
coprire solo la metà dei posti disponibili nel settore. L’altro centinaio di posti viene occupato da
personale estero.
Si stima inoltre che entro il 2030
il fabbisogno di infermieri in Svizzera crescerà ancora del 30 per
cento, principalmente a causa
dell’invecchiamento della popolazione.
L’OCST ha quindi promosso un incontro, tenutosi il 2 maggio presso l’Università della Svizzera
Italiana di Lugano, sul tema “Necessità di personale di cura e formazione sanitaria”, al fine di
fare il punto della situazione e di discutere degli
scenari futuri con 5 personalità in rappresentanza dei vari attori coinvolti nella formazione di personale sanitario in Ticino.
Nella sua introduzione Renato Ricciardi ha sottolineato come all’OCST stia molto a cuore la
formazione infermieristica, che deve conciliare
professionalità con umanità. Al sindacato preme
migliorare le condizioni di lavoro e le retribuzioni
5 maggio 2011 il Lavoro
degli infermieri già durante la formazione, oltre
che cercare di interessare maggiormente i giovani ticinesi a questo settore.
Carlo Maggini, membro del Consiglio della
SUPSI e già direttore dell’EOC per quasi 30 anni,
ha tracciato un breve ritratto dell’evoluzione della professione di infermiere negli ultimi anni. Si
è assistito a una laicizzazione della professione, a un ampliamento del ramo
di attività (con lo sviluppo delle
case per anziani, per disabili o
delle cure a domicilio) nonché a
una maggiore specializzazione
dell’infermiere (p. es. in geriatria,
in psichiatria…). Anche la formazione si è accademizzata, con la
nascita del Dipartimento sanità
della SUPSI nel 2006.
Maggini ha poi citato un sondaggio, secondo il quale gli infermieri godono della maggiore
considerazione sociale tra le varie professioni, con il 93% degli interpellati che
afferma di avere fiducia in loro. A titolo di paragone i venditori di auto ottengono solo il 19% di
fiducia.
La professione di infermiere resta quindi allettante, anche se per il futuro occorre impostare
una chiara politica di formazione, che contempli un aumento della capacità delle scuole, degli incentivi agli allievi e un chiarimento rispetto
all’attuale doppia via di formazione (SSSCI e
SUPSI), che può apparire come una dispersione di risorse.
Ha poi preso la parola Riccardo Crivelli del
DSS, il quale ha illustrato il nuovo regime di fi-
Assemblea cantonale
I sindacati invitano tutti gli associati del
settore all’Assemblea cantonale che si
svolgerà
Martedì 24 maggio 2011
alle ore 17.30
presso il Ristorante Camoghè a Giubiasco
Ordine del giorno
 Presentazione e discussione sulla
trattativa in vista del rinnovo del CCL del
personale delle Istituzioni sociali
nanziamento degli ospedali, che entrerà in vigore
a partire dal 2012. Il sistema, voluto dalla Confederazione, prevede il finanziamento di ospedali pubblici e cliniche private basandosi sulle
prestazioni erogate, che verranno conteggiate
secondo i DRG (diagnosis-related group), degli
importi forfettari per la remunerazione delle cure
ospedaliere, basati su una struttura uniforme.
Sarà necessario includere questo nuovo strumento, che desta la preoccupazione dell’Associazione Svizzera Infermieri, anche nei programmi di formazione.
È seguito l’intervento della signora Yvonne Willems Cavalli, dell’Area infermieristica della direzione generale dell’EOC, che ha parlato dell’attrattività della professione di infermiere. Infatti la
disponibilità di personale dipende anche dalla
quantità di infermieri che si riesce a mantenere
nella professione. Un infermiere dell’EOC lavora
in media per 15 anni, mentre la carriera lavorativa potrebbe durarne 40. Aumentando di un solo
anno la permanenza media si potrebbe ridurre
del 10% il fabbisogno di nuovo personale, ma
per fare questo è necessario migliorare le condizioni di lavoro e soprattutto la soddisfazione del
personale, legata alla cura del paziente molto più
che al riempimento di scartoffie burocratiche.
Gianmarco Petrini del DECS è poi tornato sul
tema della formazione, esprimendo soddisfazione per il buon numero di allievi iscritti alle due
scuole per infermieri in Ticino. In passato si era
riscontrata qualche difficoltà nel trovare allievi,
ma in seguito ad alcune semplici campagne mirate si è riusciti ad attrarre diversi giovani verso le
professioni infermieristiche. Fino al 2014 si andrà
avanti con questa doppia via di formazione, poi
si deciderà. Petrini ha poi ribadito che nei prossimi anni il fabbisogno di infermieri crescerà, ma
se negli ospedali lo sarà solo nella misura del 10
per cento, nelle case per anziani e nel servizio a
domicilio invece la domanda sarà di gran lunga
maggiore, con un previsto aumento del 60 per
cento.
Ha terminato la serie di interventi il responsabile dell’Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio, Francesco Branca, il quale ha fornito
alcuni dettagli sulle specificità dei servizi Spitex,
sempre più richiesti dalla popolazione, ma un po’
snobbati dagli infermieri neo-diplomati. Disporre
di infermieri diplomati in numero maggiore aiuterebbe i servizi.
L’incontro è proseguito con una serie di do-
Sindacato  Attualità
5 maggio 2011 il Lavoro
mande del pubblico. Un impiegato dell’Ospedale San Giovanni di Bellinzona ha criticato la
crescente mole di formulari e burocrazia varia
dei quali devono occuparsi gli infermieri. A suo
parere questo scoraggia molti di essi, che preferirebbero concentrarsi sul contatto col paziente.
Ma la signora Willems Cavalli ha ridimensionato
l’esistenza di tale problema ribadendo che, in
seguito ad alcune misure introdotte di recente, si
è riusciti a migliorare le condizioni lavorative e di
conseguenza la fedeltà del personale al posto di
lavoro. Infatti la percentuale di infermieri che lasciano nel corso del primo anno di attività è solo
del 3,8 per cento, mentre la permanenza media
del personale all’EOC è superiore a quella di altre
strutture nel settore.
È stato poi abbordato il tema della frammentazione della formazione sanitaria. L’esistenza di
due scuole distinte per la formazione di infermieri può sembrare uno spreco di risorse, se non un
doppione. Petrini ha però voluto precisare che,
non conoscendo di preciso le future necessità,
al momento è utile mantenere diversi gradi di
formazione. È altresì necessario mantenere una
certa interdisciplinarietà, in modo da raggiungere obiettivi in comune. La signora Willems Cavalli
ha precisato che non ci sono differenze di trattamento, per i diplomati SSS e SUPSI la remunerazione è identica. Gianni Guidicelli dell’OCST
ha chiesto lumi ai presenti sulle strategie future
nella formazione di infermieri, soprattutto considerando che molti giovani ticinesi sono senza lavoro mentre nella sanità manca personale e si è
costretti a cercarlo all’estero. Secondo Guidicelli
sarebbe opportuno accrescere le capacità delle
scuole e incoraggiare i giovani a seguire questa
via formativa.
Dalle risposte è emerso che manca ancora una
strategia chiara in questo ambito. La signora
Willems Cavalli vedrebbe di buon occhio l’introduzione in Ticino di un master in Scienze infermieristiche, ma per farlo è necessario disporre
di un sufficiente numero di studenti, qualche
decina non basterebbe. Secondo Riccardo Crivelli l’importante è che gli infermieri siano ben
formati, da dove arrivano è indifferente. È stato
però ricordato che in Lombardia mancano 7’000
infermieri, che vengono reclutati in Polonia, Africa o Sudamerica. Questo «rubare» la manodopera formata a paesi che offrono paghe più
basse pone alla lunga un problema etico che va
senz’altro risolto.
L’incontro si è quindi concluso con diversi interessanti spunti di riflessione e con la consapevolezza che, per far fronte ai sempre maggiori bisogni della società, sarà ad ogni modo
necessario e vantaggioso incrementare la formazione sanitaria in Ticino. A.S.
9
IL PUNGITOPO
Difendi il lavoratore
solo se sei firmatario
LORENZO JELMINI
P
roprio così la pensa il sindacato syndicom in relazione alla vertenza che
ha visto l’OCST vincere una causa
contro AutoPostale! Difatti Zanetti, segretario
di questo sindacato, anziché complimentarsi
con l’OCST che è riuscito a recuperare oltre
10’000.- franchi (non proprio noccioline…) a
favore di un ex-collaboratore di AutoPostale,
ha voluto esprimere tutto il suo disappunto
perché l’OCST ha portato AutoPostale davanti al giudice benché, udite, udite, non firmatario del CCL Posta!!! Zanetti non è nuovo
in questi exploit visto che non ha mai digerito
la presenza dell’OCST all’interno dell’ambito
postale.
Una presenza scomoda perché decisamente
libera che preferisce sostenere gli interessi dei
lavoratori portando in tribunale anche la direzione se si dimostra ottusa come nel caso di
Autopostale. Bisogna anche specificare, per
meglio comprendere tutta la frustrazione che
ha mosso l’intervento di Zanetti, che il collaboratore per il quale abbiamo vinto la causa
in Pretura era un suo associato che, però, ha
preferito farsi rappresentare dall’OCST. Chissà perché…
P.s.: ha ragione Zanetti a dire che il nostro
comunicato stampa non era completo. Difatti abbiamo dimenticato di ricordare che, oltre
ai 10’000.- fr. e alle spese legali, AutoPostale
dovrà restituire alla SUVA circa 4’000.- fr. indebitamente ricevuti per lo stesso dipendente.
Ma noi non siamo firmatari…
Inserzione
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di comunicare con voi in maniera più efficace. Tramite il nuovo servizio di newsletter offerto dall’OCST potrete ricevere le informazioni
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Comunicazione dell’indirizzo e-mail
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la consulenza online.
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10
Sindacato  Attualità
Casinò di Lugano
Il gioco scorretto non paga
I
l fantomatico gruppo, «il diritto di lavorare in pace», pilotato e sospinto dalla
direzione del personale, ha esposto una
comunicazione, in chiave chiaramente anti sindacale, attraverso la quale annuncia l’intenzione di voler costituire una sorta di rappresentanza del personale (ovviamente gradita alla
direzione che, lei, vuole «lavorare in pace»!),
ignorando bellamente le procedure sancite dal
Contratto collettivo del personale dei Casinò
della Svizzera italiana.
Precisiamo che la Commissione del personale dovrà essere nominata democraticamente
dal personale, rispettando i disposti del Contratto collettivo e i diritti sanciti dalla Legge federale del lavoro.
I Partner sindacali già da tempo hanno chiesto alla direzione del Casinò di Lugano di rendersi disponibile, per attuare le procedure di
coinvolgimento del personale e di elezione democratica della Commissione del personale.
Ogni e qualsiasi nomina di comodo alla direzione e ai suoi diretti collaboratori, non potrà
giuridicamente essere ritenuta valida rappresentanza di tutto il personale, tantomeno riconosciuta dalle organizzazioni sindacali.
Non pensino dunque queste persone, direzione compresa, che i sindacati se ne stiano in
un cantuccio lasciando allo sbando il personale che, nonostante il pesante clima lavorativo
e i licenziamenti facili da tempo intimati con
disinvoltura e regolare frequenza, continua a
lavorare con onestà e professionalità.
Lo slogan, «Il diritto di lavorare in pace», orchestrato e pilotato maldestramente col fine
di eludere i seri problemi che stanno alla base
5 maggio 2011 il Lavoro
della dura vertenza sindacale, ha messo in
luce le carte truccate di un deplorevole gioco
scorretto architettato contro le organizzazioni
sindacali che, in ogni caso, renderà perdente
chi se n’é avvalso.
Il diritto di lavorare in pace, tanto caro a chi
finora si è dimostrato inadempiente e poco
incline alla tranquillità del personale, è quello
che da anni vanno chiedendo l’OCST e la SIC
- Ticino alla direzione del Casinò di Lugano.
Per diritto di lavorare in pace intendiamo: lavorare in ambienti lavorativi idonei e dignitosi,
nel rispetto delle regole contrattuali e di Legge, senza avere l’assillante pensiero di essere
licenziati per futili motivi o per problemi inventati dai capi reparto e dalla direzione, essere rispettati nella propria dignità e personalità, non
soggiacere al mobbing e all’abuso, ricevere i
giusti diritti, potersi rivolgere ai sindacati per
far valere i propri diritti senza essere oggetto
di rappresaglia, rientrare a casa soddisfatti e
sereni dopo una giornata lavorativa.
Sono concetti che, con enorme fatica, i sindacati stanno cercano di far capire alla direzione del Casinò di Lugano.
IL PUNGOLO
Nel reame del Casinò
di Lugano il personale
non crede alle favole
NANDO CERUSO
D
opo che sono stati messi in strada
una moltitudine di bravi collaboratori e collaboratrici e con tutti i problemi ancora pendenti al Casinò di Lugano, ci
voleva una gran faccia di latta per inventarsi
simili pagliacciate.
L’assemblea promossa al Casinò di Lugano
attraverso un volantino sottoscritto da due
persone, «in rappresentanza del gruppo diritto
di lavorare in pace» che fa capo alla direzione
del personale, ha fatto un bel flop!
Il fallimento dell’incontro la dice lunga sull’indice di soddisfazione del personale e conferma
- nel caso vi fosse ancora bisogno - che il personale non è così ingenuo da non capire chi stava
dietro la lettera sul «diritto di lavorare in pace».
Nonostante l’affanno dei quadri dirigenti nel
sollecitare alla partecipazione i loro subordinati, come fu il caso della sceneggiata avvenuta nella ridicola conferenza stampa organizzata dalla direzione del personale, soltanto
una quindicina di persone, per lo più vicine alla
direzione, vi ha preso parte. Ne prendano atto
e soprattutto riflettano!
Anche il mestierante dell’informazione, ingaggiato dalla direzione allo scopo di veicolare attraverso la stampa informazioni anti
sindacali, che ha preso parte all’incontro per
coordinare i lavori, parlare con se stesso e
proferire considerazioni del tutto gratuite contro le organizzazioni sindacali, l’OCST in particolare, si metta pure il cuore in pace perché,
a differenza sua, l’OCST sa bene dove sta di
casa e quale sia il suo mestiere.
5 maggio 2011 il Lavoro
Sindacato  Frontalieri
11
Elezioni cantonali
I frontalieri al centro della campagna elettorale
GIANCARLO BOSISIO
È
indubbio che la campagna elettorale
per le elezioni cantonali di aprile si
sia giocata in gran parte sul tema dei
frontalierato e annessi: ristorni, padroncini, disoccupati ticinesi, black list, fiscovelox ecc...
La virulenta campagna «bala i ratt» - che elettoralmente non ha reso tanto ai suoi ideatori
- ha però dato il tono alla campagna elettorale
affossando altri temi pur importanti.
Però c’è qualcosa di sbagliato nell’immaginario collettivo: i frontalieri non vengono
a lavorare in Ticino! Sono infatti ben pochi
quelli che si alzano al mattino e vengono a
cercare lavoro in Ticino. No, i frontalieri sono
chiamati, sollecitati, richiesti con opportune
campagne di selezione per venire a lavorare
in Ticino.
Infatti, oggi, molto più che in passato, sono
molte le richieste che giungono al sindacato
non tanto di posti di lavoro, ma di verifica di
proposte lavorative e/o contrattuali già pressoché definitive.
La diffusione dei sistemi di reclutamento
a mezzo internet non solo non obbliga più a
spostarsi da casa ma ha allargato il bacino di
raccolta del personale ben al di là della cosiddetta fascia di frontiera. Sempre più spesso,
poi, le campagne di selezione vengono organizzate più verso Milano che non nei territori
transfrontalieri.
Sul numero di presenze dei frontalieri e la tipologia dei contratti c’è ancora molto da chiarire, ma non ci si può nascondere che l’idea
della Svizzera bella, ordinata, pulita e dai salari
interessanti attira tanti, anche se poi molti si
ritrovano in situazioni di abusi lampanti.
Purtroppo noi scopriamo che molte di queste assunzioni avvengono in settori non coperti
da contratti collettivi di lavoro o dove i contratti
sono spesso un pezzo di carta e le regole vengono imposte da cosiddetti imprenditori che
hanno imparato molto bene la liberalità delle
regole contrattuali vigenti in Svizzera e che
sono ben coscienti di come siano comunque
allettanti le loro proposte salariali.
Alcuni casi di abusi o speculazioni sono stati
elencati anche nell’edizione del 31 marzo del
nostro giornale «il Lavoro».
Il compito del Sindacato rimane sia quello di
rimuovere l’ignoranza sulle regole contrattuali, previdenziali, assicurative e fiscali vigenti in
Svizzera, sia quello di rendere la vita dura agli
approfittatori della manodopera frontaliera calamitata verso il Canton Ticino e della manodopera indigena.
Il Sindacato conosce le differenti necessità
dei frontalieri e dei lavoratori indigeni ma non
fa distinzioni quando si tratta di difendere i diritti e gli interessi dei lavoratori!
Tracciabilità delle spese
Dichiarazione dei redditi
Segnalato chi spenderà più di € 3’600!
È
stata rinviata di due mesi la norma
che doveva entrare in vigore dal primo maggio e che riguarda la tracciabilità delle spese oltre i 3’600 euro. Slitta
dunque al primo luglio la rilevazione dei dati
(cioè del codice fiscale di chi acquista! ) e della
comunicazione al Fisco di tutte le operazioni di
acquisto che superano quella soglia.
La proroga permetterà di risolvere il nodo dei
pagamenti attraverso le carte di credito, che
già sono tracciabili e che dunque venivano
sottoposti ad un ulteriore onere di identificazione.
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate
riguarda gli acquisti di beni e servizi che oltrepassano la soglia dei 3’600 euro, Iva inclusa,
per i quali non è prevista l’emissione di fattura.
L’Agenzia delle Entrate, per contrastare
l’evasione fa proprio un principio: se compri
un bene, significa che te lo puoi permettere,
e se il tuo reddito ufficiale non lo dimostra, sei
un evasore.
Noi sottoscriviamo quanto disse tanti anni
fa il presidente Einaudi e che è stato ripreso
ultimamente anche dal ministro Tremonti e
cioè che «lo scopo del fisco sembra non sia
quello di procacciare soldi all’erario ma di infastidire la vita del contribuente» e ci chiediamo: a quando la circolare che chiarisca che i
frontalieri, non essendo tenuti a dichiarare al
fisco il reddito prodotto in Svizzera, non sono
evasori?
8’000€ di franchigia
valgono anche per il 2011
Q
uesta è una disposizione molto
importante e valida per quei lavoratori frontalieri che risiedono
in un paese fuori della cosiddetta fascia di
frontiera.
L’articolo della finanziaria in cui era previsto
che «per gli anni 2008, 2009 e 2010 i redditi derivanti da lavoro dipendente prestato, in
via continuativa e come oggetto esclusivo del
rapporto, all’estero in zone di frontiera ed in
altri Paesi limitrofi da soggetti residenti nel
territorio dello Stato, concorrono a formare il
reddito complessivo per l’importo eccedente
8.000 euro» è stato modificato nel senso che
la franchigia di € 8000 è prevista anche per i
redditi prodotti nell’anno 2011.
Chi volesse, può verificarlo leggendo l’art.
7bis della Legge n. 25 del 26.2.2010.
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12
Inserto  Il lavoro delle donne
5 maggio 2011 il Lavoro
1946 - Votazione sul diritto di voto alle donne
All’inizio di novembre 1946 è prevista una votazione sulla questione del
voto alle donne. Il segretario don Luigi Del-Pietro si cimenta allora in
un’impegnativa opera di convincimento e dal 29 giugno al 1° novembre di quell’anno scrive ben 10 articoli sull’argomento: le «Lettere a
Crispinilla». Del-Pietro racconta come una lavoratrice, Crispinilla appunto,
gli abbia chiesto spiegazioni sul voto alle donne. Con tutta la sua abilità
polemica Del-Pietro si rifà alla storia, alla concezione cristiana della
persona, ai messaggi natalizi di papa Pio XII, alle particolari qualità delle
donne per dimostrare la necessità di quel voto.
La votazione ha poi luogo e, con quasi 10’000 voti di maggioranza, i
ticinesi respingono il voto alle donne.
«Eppure voteranno. Chi? Le donne!» titola «Il Lavoro» come commento ai
risultati, concludendo che «...il nostro movimento, precisamente da questa inferiorità in cui si vuole tenere la donna, deve trarre altro argomento
per una difesa più energica sul terreno sociale ed economico dei diritti
della donna. Lo dobbiamo fare per due ragioni:per la debolezza naturale
e per quello stato di debolezza anche artificiale in cui la si vuole tenere».
Solo nel 1971 le donne svizzere hanno ottenuto il diritto di voto.
1919 - Nasce l’OCST
Nel 1919 viene fondata ufficialmente l’OCST. Subito una caratteristica della nuova organizzazione cristiano-sociale è quella di
raggruppare una forte presenza femminile. Se le condizioni di
lavoro generali degli operai sono molto dure (paghe basse, durate del lavoro sulle 54 ore settimanali, scarse assicurazioni, ecc.)
sono le donne ad essere le più sfruttate, ricevendo di regola uno
stipendio molto più basso degli uomini. Le sezioni sindacali delle
sigaraie del Mendrisiotto e di Lugano e Brissago, quelle delle
operaie tessili del Mendrisiotto e delle cioccolataie di Lugano costituiscono la grande parte di tutto il movimento cristiano-sociale.
1920
1925
1930
1935
1940
1945
1936 - 1938 - Inizi del segretariato femminile dell’OCST
Nel 1936 si costituisce un segretariato femminile dell’OCST, la cui
responsabile è la signorina Ines Bernasconi. Le fabbriche tessili del
Mendrisiotto sono il terreno principale in cui si opera la sindacalizzazione. Su «Il Lavoro» del 17 marzo 1938 appare per la prima volta
una «Pagina femminile».
Nella stessa pagina appare un appello per un primo convegno di operaie, previsto a Mendrisio il 20 marzo successivo. Nel testo dell’invito
si dice, tra l’altro «La donna operaia esiste. Per conto nostro se non
ci fosse sarebbe meglio. Noi sogniamo un regime nel quale la donna
ritorni a essere quello che dovrebbe essere, la regina o l’ancella del
focolare. Noi deploriamo che la donna sia stata gettata nel lavoro
industriale. Ma vi è. Ed essendoci vi resta con la sua debolezza.
Debolezza che ha bisogno di tutela e protezione».
Quel primo convegno femminile cristiano-sociale a Mendrisio riscuote molto successo, con la partecipazione di oltre 500 operaie.
1950
1955
Operaie tessili
Museo della Civiltà contadina di Stabio
1938 - Il primo importante contratto collettivo viene stipulato
presso la Camiceria Realini di Stabio
1941 - Sciopero delle camiciaie di Arzo
Il 13 marzo 1941 un gruppo di camiciaie di Arzo invitano i rappresentanti dell’OCST ad aiutarle a creare una sezione sindacale,
per poter poi arrivare alla conclusione di un contratto collettivo. Angelo Pellegrini, Vittorio Torriani e don Del-Pietro elaborano un
progetto di contratto collettivo, contenente in particolare un aumento salariale come risposta alla forte inflazione di quel tempo
(i salari medi orari nelle tre fabbriche variano dai 28 ai 38 centesimi all’ora). Il padronato rifiuta di entrare in trattative e si avvia
una difficile fase di negoziati. Di fronte alla persistente titubanza padronale le circa 150 operaie di Arzo decidono di iniziare lo
sciopero il 20 maggio. La sera del 10 giugno si tiene in paese un comizio, guidato sempre dal trio Pellegrini - Torriani - DelPietro, in cui la popolazione del posto manifesta la propria solidarietà con le scioperanti. A un certo punto le trattative sembrano
sbloccarsi, salvo che il direttore della Beltex non vuole riassumere alcune operaie per «atti di sabotaggio». Le scioperanti, con
notevole spirito di solidarietà, decidono di proseguire l’agitazione fino a che le loro colleghe siano anch’esse riassunte.
Finalmente il 30 giugno l’accordo è firmato e riprende il lavoro: le scioperanti hanno ottenuto il sospirato contratto collettivo.
Le
Inserto  Il lavoro delle donne
5 maggio 2011 il Lavoro
13
1989 - Nasce il Coordinamento donna-lavoro dell’OCST
Nell’intento di meglio coordinare le iniziative e gli interventi specifici riguardanti le
lavoratrici viene costituito un «gruppo lavoratrici» composto da rappresentanti delle
varie realtà professionali. Come prima presidente viene designata la signora Bruna
Macario.
Nel 1992 il gruppo di lavoratrici assume il nome di «Coordinamento donna-lavoro
OCST». Mara Valente come responsabile ne sarà l’animatrice più propositiva ed
entusiasta.
1981 - Il principio della parità salariale tra donne e
uomini viene sancito dalla Costituzione federale
Il 14 giugno 1981 il popolo svizzero accetta l’iscrizione nella
Costituzione federale del principio di parità tra uomo e donna nella famiglia, nell’istruzione e nel lavoro. «Uomo e donna
hanno diritto a un salario uguale per un lavoro di uguale
valore» (art. 4 cpv.2, dal 2000 all’art. 8 cpv.3 Cost.)
14 giugno 1994
Sciopero delle donne
7 febbraio 1971
Le donne svizzere ottengono il diritto di
voto a livello federale.
1960
1965
1970
19 ottobre 1969
Le donne ticinesi ottengono il diritto
di voto.
scioperanti di Arzo
1975
1980
1985
1990
1995
2004 -La Svizzera ha finalmente un’assicurazione maternità
Il 26 settembre 2004 il popolo accetta in votazione popolare, con il 55,4% delle preferenze, la revisione delle IPG, che contempla l’introduzione di un congedo maternità
di 14 settimane. Si realizza così un mandato fissato nella Costituzione federale fin dal
1945. Alcune amministrazioni pubbliche e aziende di una certa dimensione offrivano già
questo tipo di indennità, in parte in maniera più generosa. Il Canton Ginevra, per esempio, aveva già dal 2001 un’assicurazione maternità, con il diritto all’80% del salario per
16 settimane. Anche nel panorama europeo il congedo maternità di 14 settimane risulta
piuttosto modesto.
2007 - Il Tribunale Federale accoglie un ricorso a favore delle professioni del settore sanitario
Nel 2001 sei organizzazioni di categoria del settore sanitario avevano chiesto alla Città di Zurigo il
pagamento delle differenze di stipendio, dovute a loro avviso a una discriminazione salariale, che
erano state constatate sulla base di un paragone tra i rispettivi stipendi e quelli percepiti dalle e
dagli agenti di polizia, di due classi - quest’ultimi- più alti. Le e gli agenti, oltretutto, beneficiavano di
supplementi per parificare il loro livello salariale a quello delle e degli agenti della polizia cantonale.
Le autorità cittadine respinsero la richiesta. Le istanze immediatamente superiori diedero in parte
ragione alle e ai ricorrenti. Nel 2007 il Tribunale Federale, cui si sono rivolte entrambe le parti, stabilisce che la Città di Zurigo, prima del 2002, ha ingiustamente retribuito in misura inferiore il personale
curante rispetto alle e agli agenti di polizia. Non considera invece sessualmente discriminanti i
supplementi salariali. In seguito a questa decisione la Città di Zurigo è tenuta a versare arretrati per
un importo globale di circa 20 milioni di franchi.
2000
2005
2010
14
Sindacato  Attualità
5 maggio 2011 il Lavoro
Credit Suisse ed UBS
Manager troppo pagati
non fanno gli interessi degli azionisti di lungo termine
Ethos si è opposta ad un'operazione
finanziaria del Credit Suisse che favorisce l'attività di investimento molto
costosa e ad alto rischio della banca di
investimento del gruppo. Ha inoltre rifiutato di sostenere il sistema di remunerazione del management proposto
agli azionisti da UBS e Credit Suisse.
E
thos, la fondazione che rappresenta molte casse pensioni svizzere
nell'esercizio del diritto di voto come
azionisti, si era opposta alla costituzione, proposta dal Consiglio di amministrazione di Credit Suisse all'assemblea degli azionisti, di un
capitale condizionato pari al 42 per cento del
capitale attuale per garantire l'emissione dei
Contingent Convertible Bonds (CoCos). Questa operazione, accettata dall'assemblea del
29 aprile scorso, permette di rinforzare i fondi
propri necessari in particolare per le attività di
negoziazione della banca di investimento nel
contesto delle nuove regole di capitalizzazione.
La ragione dell'opposizione di Ethos è che
questa operazione non risponde all'interesse di
lungo termine degli azionisti. Si tratta infatti di
permettere il proseguimento delle operazioni di
trading della banca di investimento del gruppo
che impiegano già due terzi dei fondi propri del
Credit Suisse, cioè circa 20 miliardi di franchi.
Dominique Biedermann, direttore di Ethos ha
dichiarato: «Ethos si è opposta al proseguimento
delle attività di trading della banca di investimento. Queste attività esigono dei fondi propri troppo consistenti e comportano dei rischi che non
sono compatibili con gli interessi a lungo termine
degli azionisti del Credit Suisse».
Le attività di trading della banca di investimento
hanno inoltre dei rendimenti molto volatili e non
necessariamente redditizie a lungo termine. Secondo i calcoli di Ethos la perdita economica (tenendo conto del costo del capitale) arriva a quasi
sette miliardi di franchi negli ultimi sette anni.
Gli impiegati della banca di investimento
sono inoltre pagati in maniera eccessiva, vale
a dire in media Fr. 388'000 all'anno per persona per i 20'000 impiegati coinvolti.
I considerevoli rischi presi dalla banca d'investimento possono mettere in pericolo la stabilità e la reputazione del Credit Suisse.
Inoltre, il capitale condizionato non prevede diritti di sottoscrizione preferenziale per
gli azionisti esistenti. All'occorrenza, il 60 per
cento del capitale condizionato è riservato per
dei CoCos attribuiti ai due più grandi azionisti
del Credit Suisse (Olayan Group d'Arabie Saoudite et Qatar Investment Authority) a delle
condizioni particolarmente generose, vale a
dire un tasso di interesse tra il 9 ed il 9,5 per
cento all'anno per dei CoCos perpetui.
Per rinforzare i fondi prorpi della banca ed evitare l'emissione dei CoCos Ethos si oppone il versamento del dividendo di 1,5 miliardi di franchi.
UBS e Credit Suisse: remunerazioni troppo
elevate
Ethos si oppone al rapporto di remunerazione alle assemblee generali di UBS e Credit
Suisse, sebbene siano state introdotte molte
migliorie nel sistema di remunerazione delle
due banche in seguito alle importanti critiche
emesse dagli azionisti negli anni passati.
Infatti le remunerazioni variabili sono troppo elevate e non è stato fissato nessun tetto.
Per i membri di direzione più dell'80 per cento
della remunerazione è variabile, cosa che può
condurre a dei comportamenti che non sono
nell'interesse a lungo termine degli azionisti. Al
Credit Suisse i livelli di questa remunerazione
variabile sono sorprendenti tanto più perché
la banca ha riconosciuto che gli obiettivi sugli
utili non sono stati raggiunti.
D'altra parte, non è accettabile che il salario
fisso della direzione generale e di molti collaboratori sia stato aumentato in maniera considerevole senza giustificazioni convincenti. Per
esempio nel 2010 le remunerazioni fisse della
direzione generale del Credit Suisse sono state raddoppiate.
Infine, gli onorari dei membri del consiglio
di amministrazione delle due banche sono i
più elevati in Svizzera e tra i più generosi al
mondo. Escludendo la presidenza, gli altri
membri hanno ricevuto ciascuno in media
707'000 franchi all'UBS e 560000 fr. al Credit Suisse.
Beatificazione di Giovanni Paolo II
Un popolo di fedeli a Roma per
onorare un «Gigante di umanità»
Il 1° maggio a Roma erano presenti
anche molti ticinesi per la cerimonia
di beatificazione di Giovanni Paolo II.
Nell'omelia di Benedetto XVI ha ricordato la grande figura del suo predecessore. Ne riportiamo alcuni estratti.
«Con la sua testimonianza di fede, di amore
e di coraggio apostolico, accompagnata da
una grande carica umana, questo esemplare
figlio della Nazione polacca ha aiutato i cristiani di tutto il mondo a non avere paura di dirsi
cristiani, di appartenere alla Chiesa, di parlare
del Vangelo. In una parola: ci ha aiutato a non
avere paura della verità, perché la verità è garanzia della libertà.
Ancora più in sintesi: ci ha ridato la forza di credere in Cristo, perché Cristo è Redemptor hominis, Redentore dell’uomo: il tema della sua prima
Enciclica e il filo conduttore di tutte le altre.
Vorrei infine rendere grazie a Dio anche per
la personale esperienza che mi ha
concesso, di collaborare a lungo
con il beato Papa Giovanni Paolo
II. Dal 1982, quando mi chiamò a
Roma come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede,
per 23 anni ho potuto stargli vicino e
venerare sempre più la sua persona.
Il mio servizio è stato sostenuto dalla sua profondità spirituale, dalla ricchezza delle sue intuizioni. L’esempio della sua preghiera mi ha sempre
colpito ed edificato: egli si immergeva nell’incontro con Dio, pur in mezzo alle molteplici
incombenze del suo ministero. E poi la sua
testimonianza nella sofferenza: il Signore lo ha
spogliato pian piano di tutto, ma egli è rimasto
sempre una «roccia», come Cristo lo ha voluto. La sua profonda umiltà, radicata nell’intima
unione con Cristo, gli ha permesso di continuare a guidare la Chiesa e a dare al mondo
un messaggio ancora più eloquente proprio nel
tempo in cui le forze fisiche gli venivano meno.
Così egli ha realizzato in modo straordinario la
vocazione di ogni sacerdote e vescovo: diventare un tutt’uno con quel Gesù, che quotidianamente riceve e offre nella Chiesa.»
L'OCST ricorda in particolare che il 1° maggio
1981 Papa Giovanni Paolo II rendeva pubblica
la lettera enciclica sul lavoro umano "Laborem
exercens". Su questa particolare ricorrenza
torneremo in una prossima edizione.
Sindacato  Attualità
5 maggio 2011 il Lavoro
15
Votazione cantonale del 5 giugno
Uscire dal carbone sì
ma come e quando?
Martedì 22 marzo si è tenuta una riunione del Comitato direttivo dell'OCST,
durante la quale si è affrontato il tema
della prossima votazione riguardante
l'approvigionamento elettrico a partire
dal carbone tedesco.
I
l prossimo 5 giugno è in programma la votazione cantonale sull’iniziativa popolare «AET
senza carbone» e sul relativo controprogetto.
Promossa dai Verdi e sostenuta dalla Lega,
l’iniziativa è stata lanciata in seguito alla decisione dell’Azienda Elettrica Ticinese di acquisire per 24 milioni di euro una partecipazione nella centrale elettrica a carbone in costruzione a
Lünen, in Germania, decisione avallata dal Gran
Consiglio il 23 marzo 2010.
Gli iniziativisti propongono due capoversi da
introdurre nella legge che regola l’azienda. Il primo prevede il divieto di acquisire partecipazioni
in centrali elettriche a carbone. Il secondo chiede l’uscita entro il 2015 da ogni investimento nel
carbone. Nel controprogetto il primo capoverso
è identico, mentre il secondo prevede di uscire
in ogni momento dall’investimento nella centrale
a carbone, a condizione che non vi siano perdite
economiche, ma al più tardi entro un termine di
20 anni, mantenendo così la sicurezza dell'approvigionamento energetico. Si chiede inoltre
che per ogni Kw di produzione media annuale a
Lünen venga versato un importo minimo di 0,6
cts in un fondo destinato a sviluppare le energie
rinnovabili in Ticino. La maggioranza del Parlamento sostiene il controprogetto.
L’OCST ha da sempre voluto e difeso l'azienda pubblica cantonale, allo scopo di valorizzare
le nostre risorse idroelettriche, sviluppando un
polo di competenza e di lavoro in Ticino. La fondazione dell’Azienda Elettrica Ticinese, nel 1958,
fu fortemente voluta da Mons. Del-Pietro, il quale
fu in prima linea nel sostenere la necessità per
il Ticino di dotarsi di un’entità innovativa che
ne garantisse l’approvigionamento energetico,
in un panorama in cui buona parte dell’energia
idroelettrica locale finiva Oltre Gottardo.
Da allora la presenza sindacale in azienda è
stata rilevante e l’OCST ha seguito gli aspetti
contrattuali con particolare attenzione. I 200
dipendenti dell'azienda risiedono in Ticino e
molti di essi nelle valli superiori. La votazione
del prossimo 5 giugno ha quindi pure una forte
valenza per il mondo del lavoro.
In effetti AET deve per legge assicurare l’approvigionamento energetico ticinese, un cantone che potrebbe raggiungere l’autosufficenza, se non fosse che le concessioni di diverse
centrali idroelettriche ticinesi sono in mano
ad aziende pubbliche e private della Svizzera
Interna, per cui il 60% dell’energia prodotta
in Ticino finisce pure in Svizzera Interna. Una
riconversione, quindi un passaggio in mani ticinesi dell’energia ticinese, sarà possibile solo
alla scadenza delle suddette concessioni, quindi non entro i prossimi 20 anni. Nel frattempo
AET deve operare delle scelte per coprire il fabbisogno e lo fa attraverso una diversificazione
delle fonti energetiche.
Purtroppo negli scorsi anni si è spesso perso tempo o operato senza una chiara visione
generale, non da ultimo anche perché il Ticino
è l’unico cantone a non avere un piano energetico cantonale.
L’investimento nella centrale a carbone di Lünen è stato ereditato dalla precedente gestione,
assieme ad altri progetti.
La centrale di Lünen è costruita nel rispetto delle norme ambientali tedesche e entrerà in servizio nel 2012. È un progetto di nuova generazione: in effetti l'efficienza energetica della centrale
è del 50%, mentre le vecchie centrali ancora in
funziona hanno un efficienza solo del 35%. Oltre ad AET vi partecipano diverse aziende elettriche cittadine tedesche, un’azienda austriaca
e l’azienda elettrica di Soletta, per un totale di
una trentina di partner. Se, come prescrive l’iniziativa, AET fosse costretta a ritirarsi dopo soli 3
anni di esercizio, si troverebbe a vendere la propria partecipazione senza forza di negoziazione,
senza aver potuto ammortizzare l’investimento e
quindi con una sicura perdita. Per questo il PPD
ha elaborato un controprogetto, sostenuto dalla
maggioranza dei deputati, che concede un lasso
di tempo maggiore per uscire dall’operazione, in
modo da assicurare l’approvigionamento energetico per i prossimi 20 anni e da evitare i danni
finanziari legati a un’uscita prematura.
L’investimento nel carbone va visto come una
soluzione transitoria: infatti fra 20 anni scadranno le prime concessioni delle centrali ticinesi
(Lucendro nel 2024, Blenio nel 2035, Maggia nel
2040) e, acquistandole, AET avrà la possibilità
di coprire il fabbisogno cantonale con l’energia
più pulita in assoluto, quella idroelettrica.
Allo stesso tempo AET si adopera per favorire
lo sviluppo delle nuove energie rinnovabili, anche se il passaggio a fonti pulite non è così automatico come potrebbe sembrare. Basti pensare
che oggi in Svizzera quasi il 60% dell’energia
prodotta è di origine idroelettrica, il 40% nucleare e solo lo 0,014% è di origine fotovoltaica. Per
non parlare dei costi, 5 cts a Kw per il nucleare,
tra 4 e 13 cts a Kw per l’idroelettrico, tra 5 e 9
cts a Kw per il carbone, tra 20 e 25 cts a Kw per
l’eolico e tra 70 e 110 cts a Kw per il solare.
Quindi, nell’interesse di AET e dell’intera economia ticinese, al fine di garantire una continuità dell’erogazione elettrica e di consentire una
svolta di tipo ecologico realistica e finanziabile,
il Comitato direttivo vi invita a respingere l’iniziativa «AET senza carbone» ed accettare il
controprogetto. A.S.
Votazione cantonale
del 5 giugno 2011
«AET senza carbone»
Cosa propone l’iniziativa?
 Divieto di acquisire partecipazioni in centrali
elettriche a carbone
 Uscita entro il 2015 dalle partecipazioni in
centrali elettriche a carbone già esistenti
Cosa propone il controprogetto?
 Divieto di acquisire partecipazioni in centrali
elettriche a carbone
 Uscita entro il 2035 dalle partecipazioni in
centrali elettriche a carbone già esistenti
 Versamento di un importo non inferiore a 0,6
cts/kWh prodotto con il carbone in un fondo cantonale destinato a sviluppare le energie rinnovabili
in Ticino
Per evitare la svendita della partecipazione con
ingenti perdite finanziarie, per garantire l’approvigionamento elettrico nei prossimi 20 anni e per
favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili in
Ticino, il Comitato direttivo dell’OCST vi invita a
votare:
NO all’iniziativa
SÌ al controprogetto
16
Info  Balcani
5 maggio 2011 il Lavoro
Pagina a cura di Slavko Bojanic
National Geographic
Istra je među top 10
ljetnih odredišta!
Iako taj dio Hrvatske nije poznat Amerikancima kao Dalmacija, za ovaj gusto
šumovit poluotok kažu kako je popularna destinacija još od Austro-Ugarske Monarhije.
MATIJA MAJDAK
V
iše od 40 plaža na 500 kilometara
dugoj obali Istre zaslužilo je «Plavu
zastavu» za vrhunsku kvalitetu mora i
postavljene standarde okoliša, obrazloženo je
u uvodu teksta zašto se Istra našla na popisu
najboljih ljetnih destinacija. Iako taj dio Hrvatske nije poznat Amerikancima kao Dalmacija, za ovaj gusti šumoviti poluotok u gornjem
desnom kutu Jadranskog mora kažu kako je
popularna ljetna destinacija još od AustroUgarske Monarhije. National Geographic
Traveler svrstao ju je na 10. mjesto. Kristalne
plave uvale, bijele šljunčane i pješčane obale
pune mirisnih borova samo su dio onoga što
Istra nudi. Medulinska rivijera na jugu Istre ima
70-ak kilometara obale
sa drevnim ruševinama
koje treba istražiti.
Južno od Medulina
nalazi se rt Kamenjak,
prirodni rezervat, koji
ima mnoge skrivene
uvale, prekrasne litice i
lijepe kamene plaže za
sunčanje, preporučaju
u National Geographicu. Napominju kako
definitivno treba naći
vremena za posjet Puli i
Areni, netaknutom rimskom amfiteatru, koji je
domaćin brojnih ljetnih
koncerata i događaja.
Najbolja destinacija
prema izboru National
Geographica ovog ljeta je kanadski Ontario,
dok se drugim mjestom mora zadovoljiti argentinska Patagonija, a treće je otočje San
Juan u državi Washington. Ispred Istre svoje
su mjesto na ljestvici najboljih odredišta još
pronašli Minneapolis, Aljaska, Cardiff u Walesu, stockholmski arhipelag u Švedskoj, portugalski Azori i honduraški Roatan.
Tragikomedija
Posjetite BiH prije nego što sve proradi!
Č
asopis „Konde nast traveler“ Bosnu i Hercegovinu preporučuje kao
odličnu destinaciju i upozorava da
„kad sve opet proradi, to više neće biti avantura“!
Renomirani američki turistički časopis Konde nast traveler (Conde Nast Traveler) u svom
aprilskom izdanju donosi specijalni dodatak
„15 mjesta koja treba posjetiti odmah», a
među njima je i Bosna i Hercegovina.
Izbor je napravljen uz pomoć eksperata za
putovanja, akademika, ekonomista i drugih
analitičara koji analiziraju brojke i procjenjuju
činjenice.
Konde nast traveler navodi i razloge zbog
kojih BiH treba posjetiti baš sada - „Kad sve
opet proradi, to više neće biti avantura!»
„Poput drugih zemalja iz regije koje se nadaju da će i njihov turizam krenuti stopama
turizma u Hrvatskoj i Crnoj Gori, BiH ima dosta potencijala, ali i dugačak put pred sobom.
Ono što ovu balkansku naciju čini posebnom
je to što je nekada davno bila toliko poznata
po svojim prirodnim ljepotama i skijalištima,
da je njen glavni grad Sarajevo, bio domaćin
Zimskih olimpijskih igara 1984. godine...», na-
vodi se u tom časopisu.
Ipak, ono što ne bi trebalo propustiti su tragikomični grafiti,
obavještenja lišena pravopisnih i
gramatičkih pravila, vickasta upozorenja, reklame za najnevjerovatnije stvari.
U časopisu se navodi da je prošle
godine, 12,7 miliona dolara vrijedan skijaški lift obnovljen na Jahorini, jednoj od najvećih olimpijskih ljepotica, te novi hotel ‘Han’ u
podnožju druge olimpijske ljepotice, Bjelašnice.
„Ako se investiranje nastavi,
možemo očekivati da udio Sarajeva
u oblasti skijaškog turizma znatno poraste»,
izjavio je Sem Boldvin, urednik jednog britanskog onlajn magazina posvećenog zimovanjima.
Posjetitelji će na skijaškim stazama naići
na neke neuređene dijelove, ali će, takođe,
otkriti jeftino skijanje i mogućnost da doprinesu oporavku jedne nacije, ocjena je autora
članka.
Konde nast traveler donosi reportaže o
različitim popularnim i egzotičnim lokacijama,
preporučuje turističke destinacije, hotele, najbolji način transporta i putničke agencije.
Ocjene su formirane prvenstveno na osnovu godišnjih anketa čitatelja, priznanja objavljenih tokom cijele godine i niza drugih
istraživanja.
Preporuka časopisa Konde nast traveler
predstavlja snažnu pohvalu u industriji putovanja, saopštili su predstavnici Turističke zajednice Kantona Sarajevo.
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8220100.
Foglio Ufficiale N. 28 dell'8 aprile
XX un apprendista elettricista per reti di distribuzione, Aziende Industriali di Mendrisio. Scadenza: 9
maggio. Info: Direzione delle Aziende Industriali, tel.
091 6461826.
XX cassiere/i Piscina comunale di Carona, periodo
fine maggio/inizio settembre. Scadenza: 9 maggio.
Info: Cancelleria comunale, sig. E. Brunner, tel. 091
6498478.
Foglio Ufficiale N. 29 del 12 aprile
XX un/a animatore/trice al 50% Centro diurno
comunale di Stabio. Scadenza: 6 maggio. Info:
Cancelleria comunale di Stabio, tel. 091 6416900.
XX un/a apprendista impiegato/a di commercio Municipio di Iragna. Scadenza: 6 maggio.
360.- soci, fr. 450.- non soci.
 COMMERCIO
BB Segretariato - 8a edizione, ultimi posti disponibili, mar-gio, 9.00-12.00/13:00-16:00,
192 ore. Costo: fr. 1920.- soci, fr. 2300 non
soci.
ff CONTABILITÀ
BB Teoria, livello base, dal 10 maggio, margio, 18.30-21.30, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci,
fr. 500 non soci.
BB Teoria, livello avanzato, dal 9 maggio,
lun-mer, 18.30-21.30, 30 ore. Costo: fr. 300.soci, fr. 500 non soci.
ff EDILIZIA E ARTIGIANATO
BB ArchiCAD, da maggio, serale, 33 ore. Costo: fr. 800.- soci, fr. 900 non soci.
BB Custode d’immobili (con esame APF) - 5°
edizione, da definire, mar-gio, 9.00-12.00,
14.00-17.00, 408 ore. Costo: fr. 5’612.- .
BB Giardinieri, articolo 33 LFPr (con esame
AFC), da settembre, sabato + ev.sera, 8.0012.00/13.00-17.00, 336 ore. Costo: vedi
scheda corso.
BB Muratori, articolo 33 LFPr (con esame
AFC) qual. Q, da gennaio 2012, sabato +
ev.sera, 8.00-12.00/13.00-17.00, 336 ore.
Costo: vedi scheda corso.
ff VENDITA
BB Tedesco per venditori A2, Mendrisio, dal
12 maggio, mar-gio, 9.00-10.15, 30 ore. Costo: soci fr. 300.-, non soci fr. 500.-.
18
5 maggio 2011 il Lavoro
Assemblea della Federazione Svizzera dei Pensionati a Locarno
Manteniamo intatta l’identità nazionale
GIACOMO FALCONI*
I
l 13 maggio 2011, presso l’Hotel La Palma di Locarno, si terrà
l’Assemblea annuale dei delegati
della Federazione Svizzera dei Pensionati. La scelta del Ticino è merito
della Signora Maria Luisa Delcò, vicepresidente della Federazione.
A nome di GenerazionePiù li saluto
con gioia e porgo loro il più cordiale
benvenuto nella Svizzera Italiana.
Questa apprezzata presenza a Locarno mi dà lo spunto per stimolare la
riflessione su un argomento di attualità: l’identità svizzera.
Siamo chiamati a convivere con la
pluralità di civiltà, culture e religioni.
In questo nuovo contesto, la nostra
identità, territoriale ed etnica, è confrontata con la globalità. Siamo consapevoli che la società civile più si
apre, più si arricchisce. Occorre però
evitare che questo arricchimento avvenga a scapito delle nostre origini.
L’anziano, testimone di un passato
ricco di patrimonio umano e religioso,
ha un compito «testimoniale» nei confronti della comunità.
Spetta quindi a noi, Associazioni di
anziani, il compito di sensibilizzare
l’opinione pubblica sull’importanza di
mantenere intatta l’identità nazionale. Questo, perché «globalizzazione»
non vuol dire diventare tutti uguali. La
società multietnica deve essere una
«unione nella diversità». Perché le diversità sono la bellezza e la ricchezza
del mondo. Cosa proporre, rafforzare,
valorizzare?
I simboli nazionali
Non dobbiamo accettare passivamente che la bandiera svizzera venga
relegata alle manifestazioni sportive,
all’uso turistico, commerciale ecc.
La bandiera (nazionale, cantonale o
comunale) dovrebbe essere una presenza «obbligata» in tutte le strutture
pubbliche, all’interno o all’esterno di
esse, nel modo più appropriato. La visione di Patria deve risultare maggiormente nella quotidianità.
Rivalorizzare la Festa Federale di
ringraziamento.
È diventata una giornata che passa
sotto tono, una festa quasi inosservata.
Il suo autentico valore va ripristinato.
La commemorazione potrebbe essere abbinata alla figura di San Nicolao
della Flüe, protettore della Svizzera.
Il suo intervento alla Dieta di Stans
(1481) salvò la nascente Confederazione dalla guerra civile. Ricorre il 530.
mo anniversario, perché non ricordarlo
con l’emissione di un francobollo?
Giuramento per l’assunzione di cariche pubbliche.
L’assunzione di una carica pubblica
dovrebbe avvenire con un’unica formula: il giuramento.
Ripetere il giuramento del 1291 significa fare memoria dell’atto storico
che ha sancito la nascita della Svizzera. Il giuramento, quindi, ha una valenza che riguarda il popolo svizzero
e, come tale, sovrasta la sfera privata
di chi assume la carica pubblica. Occorre trovare la formula che rispetti le
idee della singola persona, ma l’atto
del giuramento dovrebbe essere uniforme e obbligatorio per tutta la Confederazione.
Ho elencato alcune idee, ma le proposte possono essere molteplici. La
Federazione svizzera dei pensionati,
penso sia la più idonea per sensibilizzare gli ambienti di palazzo federale, come pure per informare e invitare
ad una riflessione tutti gli anziani della
Svizzera.
La Svizzera, pur tra contrasti e guerre, è riuscita a far convivere pacificamente, nelle loro diversità, quattro
etnie, con quattro lingue diverse. Si è
dotata di un ordinamento democratico
e sociale con al centro i diritti umani.
I valori fondamentali della nostra Patria vanno salvaguardati e rafforzati.
Purtroppo, le nostre Autorità, troppo
sovente, privilegiano i diritti individuali
a scapito di quelli comunitari. Questa
tendenza è preoccupante, perché indebolisce la nostra identità, offusca
le nostre origini. Siamo consapevoli
che occorre adattarsi all’evoluzione.
Dobbiamo anche essere altrettanto
determinati nel conservare la nostra
identità svizzera, perché:
Il popolo che dimentica le proprie
origini non ha futuro.
*Presidente cantonale GenerazionePiù
Un benvenuto ai delegati
all’Assemblea del 13 maggio
Il Ticino e GenerazionePiù danno un festoso benvenuto ai delegati che saranno
a Locarno per l’assemblea annuale della
Federazione Svizzera dei Pensionati.
Siamo particolarmente lieti per questa
giornata che si inserisce nel momento
in cui l’Associazione ticinese – che conta
circa ottomila iscritti – ha cambiato logo
e nome, passando dall’AAPI/Associazione Pensionati e Invalidi dell’OCST a GenerazionePIù.
Per i festeggiamenti del 30° di esistenza,
nel 2010, una pubblicazione ha voluto
evidenziare, di fronte ad un cambiamen-
to epocale, il ruolo degli anziani nell’attuale società, senza dimenticare la storia
stessa dell’Associazione. Il nuovo ruolo
o la nuova identità è quella di diventare
o di non cessare di essere menti libere
nel senso di accettare l’altro e accettarsi
con i propri limiti, con i propri desideri ed
anche – perché no – con i propri sogni.
Siamo certi che anche i temi all’ordine
del girono dell’assemblea di maggio a
Locarno contribuiscano a «dare un senso al tempo dell’anziano».
Maria Luisa Delcò, Vicepresidente
Federazione Svizzera Peionati
19
5 maggio 2011 il Lavoro
3a puntata
Elezioni cantonali
La nascita dell’AAPI
Gli anni 1995-2005
Grazie a
GenerazionePiù
CLAUDIO FRANSCELLA*
ALBERTO GANDOLLA*
È
noto che negli ultimi tempi, e
in particolare a partire dagli
anni Novanta, la nostra società conosce dei grandi cambiamenti,
una profonda ristrutturazione economica. Il tradizionale mondo industriale (il fordismo) viene soppiantato da
un nuovo modo di produzione ancora
più spietato, basato più che mai sulla
logica del profitto e della concorrenza
internazionale. La meccanizzazione, la
robotizzazione e le nuove tecnologie si
sviluppano a ritmi sempre più forti; la
disoccupazione ritorna a colpire anche
nel nostro paese.
Non tutte le novità della nuova epoca della globalizzazione sono negative,
ma per questo - come non cessava di
ripetere papa Woytila - è necessario rimettere l’uomo al centro della società e
dell’economia.
Anche il mondo degli anziani cambia.
Innanzitutto diventa importantissima
la questione, già intravvista negli anni
Ottanta, dell’invecchiamento della popolazione: se il numero di giovani diminuisce in modo preoccupante (e per
fortuna in Svizzera ci sono gli immigrati), la speranza di vita aumenta decisaNaldo Pedroni
mente. Nel 1900 in Ticino c’erano 6340
persone sopra i 70 anni, il 4% di tutta
la popolazione; nel 2000 gli ultrasettantenni sono 38905, ormai quasi il 13%
del totale.
Certo, vari anziani appartengono
purtroppo al gruppo dei «nuovi poveri» e conoscono ancora problemi di
emarginazione, altri si ammalano delle nuove malattie tipiche dell’età, ma
molti altri, grazie anche ai progressi
medico-clinici, conservano sempre di
più una buona salute, ciò che permette di poter svolgere attività o servizi
di volontariato. Nell’ambito legislativo
cantonale da ricordare la legge della
fine del 1997 sull’assistenza e sulle
cure a domicilio (Lacd), che pone le
basi per il potenziamento dei servizi volti a consentire all’anziano di rimanere a casa propria, rinviando nel
tempo il trasferimento in casa per anziani e evitando collocamenti impropri
in ospedali acuti.
Il pensionamento, intanto, sempre
più non segna tanto l’ingresso nella
vecchiaia, ma un nuovo periodo in cui
si può svolgere attività utili per la società. L’AAPI cerca così di cogliere i
nuovi tempi e di realizzare sempre di
più nuove attività a scopo integrativo
e sociale.
Nel 1995 vi sono alcune importanti
novità per l’associazione. Vi è un cambiamento negli statuti (l’assemblea
annuale, per esempio, viene svolta dai
delegati sezionali), dopo ben 15 anni
Fabio Spinetti sostituisce Bruno Zonta come segretario e Naldo Pedroni
sostituisce Pin Riva come presidente
cantonale.
Il Dipartimento delle opere sociali
(DOS) riconosce l’AAPI come istituzione
sostenuta dalla «legge anziani». Questo
permette un certo finanziamento delle
attività e così iniziano i lavori di ristrutturazione per il Centro sociale a Lugano,
Continua alla pagina seguente
C
are e
cari
amici, vi ringrazio
di cuore per
l’importante
sostegno e incoraggiamento che mi avete dimostrato
durante tutta la recente campagna elettorale. Una spinta
molto forte che ha sicuramente facilitato il raggiungimento
del brillante risultato personale (9529 voti personali). Sono
quindi molto stimolato e motivato nel dare continuità al lavoro intrapreso in quest’ultimo
quadriennio a favore del mondo della terza età. Un mondo in
continua espansione e che sta
assumendo un ruolo sempre
più prioritario all’interno della
nostra società, ma che a volte
non ottiene dalla politica il giusto riconoscimento. E a questo
proposito ricordo, ad esempio,
l’assurda decisione del Consiglio di Stato di vietare agli over
65 il trasporto di bambini con
leggeri handicap fisici, oppure
quella dell’aumento delle tariffe di occupazione degli spazi
pubblici (aule e palestre) per
i pensionati. Sarà quindi mia
premura insistere affinchè queste prese di posizione possano
al più presto essere riviste e
non abbiano più a ripetersi.
E sicuramente di buon auspicio per il raggiungimento di
questi obiettivi è la presenza
in Parlamento di una rafforzata
delegazione dell’OCST!
*Segretario cantonale di GenerazionePiù
Deputato in Gran Consiglio
20
Continua dalla pagina precedente
in via Lambertenghi (viene aperto l’anno seguente, con una serie di attività
di animazione in collaborazione con un
programma occupazionale).
Inizia ad apparire «Senza età», pagina periodica sul Lavoro dell’AAPI; dura
fino a metà del 1998, quando il giornale viene ristrutturato.
Da rilevare, infine, anche il lavoro che
l’Associazione svolge in seno alla Federazione svizzera dei pensionati, prepensionati e beneficiari Ai.
La partecipazione a lavori a livello
federale negli anni seguenti diventa
sempre più importante e significativa
del nuovo impegno; vedi, ad esempio,
la partecipazione a Berna al Congresso nazionale degli anziani nel ’97 e
alla festa per il 50° dell’AVS nel ’98.
Continuano intanto le numerose attività regionali e gli ormai tradizionali
soggiorni al mare e in montagna. A livello cantonale in particolare prende
sempre più importanza la collaborazione con gli altri enti che si occupano
degli anziani. Già nel 1985, comunque, l’Associazione aveva promosso
un incontro con i principali gruppi che
si occupano della Terza età. In questo
senso il nuovo Centro sociale gestito
dal gruppo di Bellinzona (inaugurato
nel ’97) offre ospitalità e collabora con
altri enti simili, per esempio con il Progetto di prevenzione incidenti persone
anziane (PIPA) e con l’Associazione ti-
5 maggio 2011 il Lavoro
cinese deboli d’udito (ATDU).
Nel 1997 il comitato AAPI dà incarico
alla sezione del Mendrisiotto di commemorare il 20° della scomparsa di
mons. Luigi Del-Pietro. Il notevole incontro-commemorazione avviene poi
nel mese di ottobre, organizzato come
un insieme di testimonianze, letture,
canti e diapositive. L’anno seguente
appare un bel libro, a cura di Giovanni
Piffaretti, che raccoglie i vari contributi
e una serie di belle illustrazioni.
Si intensifica anche lo sforzo in direzione dell’informazione. Il 1999 è l’«Anno dell’anziano». Oltre alla collaudata
collaborazione con Il Lavoro, iniziano
nuove attività mediatiche: nel 1998-99
con la partecipazione a «Club99» di
Teleticino e a Radio Fiume Ticino.
Viene poi pubblicata con successo
una serie di Vademecum: oltre alla ristampa di quello dedicato all’anziano
(2000), vi è quello dedicato alla salute
(2001), al tempo libero (2002), alla natura (2003), alla comunicazione (2005).
Nel frattempo prosegue il lavoro per
la costituzione del Consiglio cantonale per gli anziani che viene istituito nel
novembre 2004.
Dal 2001 il presidente dell’Associazione cantonale è Celina Merlini, vicepresidenti Urbano Bizzozero e Giacomo Falconi.
Continua… 
Sezione Lugano
Conferenza informativa in vista
della votazione sul progetto
di valorizzazione della foce
del Cassarate
Martedì 10 maggio 2011
ore 16.30
presso la Sala Multiuso Scuola
Elementare Besso, Via Besso 13,
Lugano
Interverranno
 Sophie Agata Ambroise, architetto-paesaggista Team La Foce;
 Giovanna Viscardi, avvocato
e consigliera comunale, membro
del gruppo contrario al progetto;
 Giuseppe Curonici, professore e membro del comitato a favore del progetto.
Dopo gli interventi sarà dato ampio
spazio alle domande del pubblico.
La conferenza è rivolta a tutta la
cittadinanza, con un invito particolare alle Luganesi e ai Luganesi della Terza Età.
Al termine
rinfresco.
sarà
offerto
un
*insegnante e storico dell'OCST
Agenda
Bellinzona
 Venerdì 13 maggio, coro, ore 14,
Vita Serena a Giubiasco.
 Venerdì 20 maggio, ore 14, Cineforum, Sede ACLI, Viale Portone 9 a
Bellinzona.
Locarno
 Giovedì 5 maggio, alle ore 12,
pranzo presso il ristorante STELLA
a Locarno (ex-Stella d'Italia). Iscrizione al nr. 091 7513052.
 Dal 24 al 28 maggio, gita in Slovenia (programma già pubblicato).
Ci sono ancora alcuni posti liberi per
coloro che sono indecisi, tel. nr. 091
7513052.
 Giovedì 16 giugno, visita di mezza giornata al Museo della Radio al
Monte Ceneri, con merenda nei din-
torni. (Il programma sarà pubblicato
sul prossimo numero). Iscrizioni da
subito al nr. 091 7513052.
Lugano
 Giovedì 12 maggio, gita all'eremo
di Santa Caterina del Sasso di Leggiuno (VA). Partenza ore 9.00 da Cornaredo, ore 9.15 dalla stazione FFS
di Lugano. Costo: fr. 80, compreso
pranzo a Laveno Mombello (menu
gastronomico). Iscrizioni entro il 6
maggio 2011, tel. 091 9102021.
Mendrisio
 Lunedì 9 maggio, ore 14.00,
presso la sede OCST, i coristi sono
attesi per un momento di prova e
per definire gli ulteriori impegni.
 Gita di tre giorni - dal 17 al 19
maggio alle cascate del Reno, Mai-
nau e San Gallo. Costo: fr.550.- a
persona (suppl.singola fr.100.-) Gita
aperta a tutti. Tel. 091 6405111.
 Martedì 24 maggio, ore 14.30,
pellegrinaggio sezionale a Morbio Inferiore, presso la chiesa Santa Maria
dei Miracoli. La cerimonia sarà presieduta da don Claudio Mottini. Seguirà, all’Oratorio, una merenda offerta. I posteggi si trovano vicino alla
chiesa. Iscrizione entro il 17 maggio
telefonando allo 091 6405111.

Lunedì 27 giugno, richiamata
la bella mostra tenutasi alla Züst lo
scorso inverno, riguardante il Rinascimento nelle terre ticinesi, il comitato prevede una gita di una giornata ad Ascona, Brissago e Isole.
Dettagli seguiranno.
21
5 maggio 2011 il Lavoro
In memoria
Celina Merlini e Mara Valente...
mi piace ricordarle così
GIACOMO FALCONI
I
l 25.04.2006 ci lasciava improvvisamente, con riservatezza, senza disturbare
nessuno, com’era la sua
indole, la presidente AAPI
Celina Merlini.
Il 30.04.2007 la lunga
malattia ha avuto il sopravvento sul desiderio e
sulla volontà di Mara Valente, di continuare nella
sua attività di segretaria
cantonale AAPI.
A 5, rispettivamente 4
anni dalla loro scomparsa, a nome di
GenerazionePiù, desidero dedicare
loro un breve pensiero di stima e di
gratitudine.
Durante la procedura di ricerca del
nuovo nome, mi sono sovente chiesto
se non facessimo uno sgarbo a Celina
e a Mara, per voler cambiare la denominazione dell’Associazione alla quale loro avevano profuso molti sforzi e
grande dedizione. In altre parole, se non
tralasciassimo di tenere nella dovuta
considerazione i loro meriti acquisiti. Più
tardi, mi sono convinto del contrario.
Il motto di Celina Merlini era «Con gli
altri e per gli altri». Amicizia e solidarietà erano perciò i contenuti del suo agire. Non sono forse i valori che irradiano
dalla leggiadra figura, con le braccia
aperte verso l’alto, del nostro logo?
«Non c’è cosa più triste che vedere gli anziani os- I n s e r z i o n e
servare il mondo
dalla finestra di
casa». È la frase
emblematica che
racchiude in sé la
dinamicità, la ricerca del nuovo,
la voglia di agire
di Mara Valente.
Non è forse un
valore aggiunto
delle nostre attività che abbiamo
posto nel Più di
Generazione?
L’impronta che la presidente e la segretaria cantonali hanno lasciato è
stata sigillata nel logo di
GenerazionePiù: una memoria storica duratura.
Possiamo perciò affermare che abbiamo tesorizzato i loro meriti. Possiamo
anche pensare che, durante la fase di ricerca, loro,
dalla finestra del cielo, stimolavano le nostre menti
e ci rischiaravano la via,
riflettendoci la luce della
«Stella del mattino».
A me piace ricordarle così.
22
5 maggio 2011 il Lavoro
Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio
Construção
Andaimes
Todos a Berna
dia 21 de Maio
Sucesso nas negociações
Mais salários e novo CNT
O
s sindicatos Syna e Unia e os Empresários do sector de andaimes
SGUV, emitiram num comunicado
á imprensa do resultado das negociações.
Quinta-feira, 21 Abril 2011, ás partes contartantes do sector de Andaimes - anunciaram salários mais altos para os trabalhadores e a partir de 2012 um novo CNT.
Após duras negociações, ás partes puderam ainda encontrar uma solução. O contrato atual vai continuar por um ano, entretanto, os salários terão um aumento geral de
50 francos. A partir de 1 de Abril de 2012,
entrará em vigor um novo acordo colectivo.
Depois do falhanco das negociacoes de
25 Marco, ás partes acordaram renegociar a 19 de Abril,
uma nova rodada de negociações: Depois de intensas
conversações e concessões
mútuas, ás partes conseguiram superar o impasse. O
actual, contrato de trabalho
com força obrigatória geral
colectiva, expira no próximo ano e será substituído
por um contrato revisto. Os
salários são aumentados
retroativamente, desde o
primeiro de Abril de 2011,
em geral, um aumento de
50 francos. Assim, o salário
mínimo deve ser aumentado. O subsídio
diário de alimentação é aumentado em 50
cêntimos para 16 francos. As partes acordaram também um novo contrato nacional
de trabalho de forca obrigatoria, que entrará
em vigor á partir de 1 Abril 2012. Ao mesmo tempo ás horas extraordinarias e tempo de viagem serão claramente definidas.
Em caso de acidente de trabalho o subsídio
pago por acidente passará á partir do quinto ano de serviço de 80 para 90 por cento.
Novo, por nascimento da crianca o trabalhador passará á ter dois dias pagos.
N
ão se esqueçam todos a Berna no encontro nacional dos
trabalhadores da construção.
E o vosso contrato e a defesa dos vossos interesses que estão em jogo. Queremos um novo contrato, mas com melhorias e não um contrato que diminua os
direitos já conquistados.
Dirige ao teu secretariado ou ao teu
secretario e inscreve-te para ida a Berna
dia 21 de Maio.
Contamos contigo, união faz a força.
A segurança jurídica é restaurada
A solução negociada e
ás diferentes correcções
textuais
introduzidas
concedem à indústria de
andaimes e ás partes envolvidas toda a garantia
jurídica. A implementação
do contrato será simplificada, para que todas ás
empresas de boa reputação e seus funcionários
serão beneficiadas. Os
parceiros sociais têm agora de ratificar o resultado
negociado nas instâncias
competentes.
Festa
de Nossa Senhora
de Fátima
1° de Maio
Dia do trabalhador
Missa-Procissão-Convívio
13 de maio de 2011
ROGERIO SAMPAIO
D
epois de muitos anos, os trabalhadores suíços vão finalmente poder
festejar o dia do trabalhador. A razão
não é a que os trabalhadores exigem e desejam
há muitos anos, mas, somente pelo facto deste
ano o 1” de Maio ser num Domingo. Como é do
conhecimento geral, na Suíça, só alguns cantões festejam o 1” de Maio, em outros cantões,
é considerado um dia normal de trabalho. Na
Suíça a diversidade de leis cantonais, impede
que haja uma uniformidade.
Este ano, como é um ano particular, espero
que os trabalhadores possam participar nas
diversas manifestações organizadas pelos
sindicatos e outras organizações, demonstrado á sua intransigência na defesa dos seus in-
teresses e direitos. Especialmente o sector da
construção deve aproveitar esse dia chamado os patrões á razão. Como foi largamente
anunciado a renovação do Contrato Nacional
de Trabalho da Construção, em negociação
com os sindicatos, estão propostas inaceitáveis por parte da Sociedade Suíça de Empresários Construtores.
Outros sectores mais frágeis, como o sector do trabalho domestico e do trabalho por
chamada, deve merecer da parte de todo veemente protesto. Pois as pessoas ocupadas
nesses sectores, são especificamente mulheres e sabemos que há exploração, desrespeito pelas normas elementares.
Infelizmente este ano não poderei estar presente por me encontrar de férias. Contudo
conto com a vossa participação e coragem.
Viva o dia do trabalhador.
(sexta-feira)
às 19:30 horas
Igreja de Montedato (Riazzino)
Para as celebrações da Missa
e da procissão pedimos que
se traga uma rosa e um lenço
brancos.
Maiores informações
com Pe. Carlos e/ou Pe. Bras
Tel: 091 / 730 95 66
Giornale Aperto
5 maggio 2011 il Lavoro
23
Le Domande dei Lettori
Ho diritto a un rimborso delle tasse?
Spett.le Patronato ACLI,
Sono un frontaliere ed ho sentito parlare di
una sentenza che dà la possibilità di avere alcune detrazioni sulla tassazione alla fonte. Potrebbe darmi a riguardo delle delucidazioni?
Pier Antonio A.
Egregio Pier Antonio,
In effetti, le sentenze 2C_34/2010 e
2C_33/2010 del Tribunale federale (cause per
altro patrocinate dal nostro sindacato OCST)
hanno stabilito, sulla base della giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea
(CGUE), che un diverso trattamento del non
residente che non consegue redditi significativi nel suo Stato di residenza dev’essere considerato discriminante.
Di conseguenza ha rilevato che, quando un
contribuente assoggettato alla fonte consegue almeno il 90% del reddito complessivo
(inteso del nucleo familiare) in Svizzera, l’autorità fiscale ha il dovere di rimuovere la discriminazione determinata dalla sua imposizione
alla fonte. Per esempio considerando, nella
determinazione dell’aliquota applicabile al
reddito imponibile, i contributi alla previdenza individuale vincolata, le spese effettive di
trasporto dal domicilio al posto di lavoro, gli
interessi passivi per il mutuo.
Detta altrimenti, tramite apposito formulario,
il lavoratore frontaliere potrà chiedere all’autorità fiscale competente il rimborso dell’eccedenza versata all’erario durante gli ultimi 5
anni e per il Canton Ticino con i relativi interessi che variano dal 3 al 4%.
Ora si tratterà di valutare caso per caso la
situazione del singolo frontaliere che dovrà dimostrare il conseguimento di almeno il 90%
del reddito complessivo in Svizzera.
Cordiali saluti.
Francesco Onorato
Coordinatore Naz.le
Patronato ACLI Svizzera
VITA NOSTRA
„„Fedeltà all’OCST
• Il 1° aprile 2011 ha raggiunto i 15 anni di servizio in
seno all’Associazione Gruppo di Solidarietà dell’OCST il
collega e amico Roberto Rodriquez.
Roberto ha iniziato la sua attività presso il programma
d’occupazione «Ospedale del Giocattolo» nel 1996 come
responsabile di progetto. Dal 10 giugno 2001 è stato
designato coordinatore-responsabile dei programmi
d’occupazione dell’OCST assumendo la responsabilità
di tutti i progetti, tra i quali anche l’importante servizio di
accompagnamento per persone con difficoltà motorie.
Di lui possiamo senz’altro dire di essere la persona giusta al posto giusto con la giusta motivazione. Infatti le
sue qualità di organizzatore si sposano perfettamente
con la sua grande attenzione verso le persone, caratteristiche indispensabili per guidare i collaboratori che sono
impegnati nelle attività affidate alla sua conduzione.
• Il mese di maggio vede il collega Nino Monza toccare
il traguardo dei 10 anni di attività per la nostra Organizzazione. Nino è impegnato come responsabile della
Consulenza Assicurativa Ticino SA, che si occupa di consigliare in modo professionale utenti privati ed aziende
nella difficile scelta nel ramo dell’assicurazione cure
mediche e indennità giornaliere. Il lavoro capillare che
svolge affiancato dalle sue collaboratrici è apprezzato
da tutti gli utenti, che riscontrano nel contatto con Nino
grande disponibilità e competenza. Gli auguriamo di
continuare a lungo nel suo gradito compito all’interno
deII’OCST.
• Giuliano Butti, vicesegretario regionale a Mendrisio e
coordinatore a livello cantonale del servizio giuridico,
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
In redazione: Maurizia Conti
tel. 0919211551 ; fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
[email protected]
ha raggiunto i 25 anni di attività all’interno dell’OCST.
Gli siamo riconoscenti per il suo fondamentale apporto
nelle pratiche legali, di cui si occupa con grande esperienza e capacità, e gli auguriamo di proseguire a lungo
su questa via.
• Marcello Specchietti, coordinatore del servizio esterno
al segretariato di Mendrisio, ha raggiunto i 15 anni di
servizio all’OCST. Gli auguriamo di continuare a lungo
la sua attività, che svolge con grande dinamismo e professionalità.
„„Felicitazioni
• a Tamara Capra e Salvatore Letizia, socio OCST settore edilizia ristretta, per la nascita della secondogenita
Giorgia, alla quale facciamo i migliori auguri di un futuro
sereno e felice.
• a Michela e Fabio Orsenigo, socio OCST settore Cardiocentro, per la nascita del piccolo Tommaso, al quale
auguriamo ogni bene.
• a Tania Guarnieri, associata OCST, e Kaspar Weber, per
la nascita di Eric Alessandro, al quale auguriamo un futuro sereno e ricco di belle cose.
• a Lara (nata Danesi) e Stefano Fontana, socio OCST
agenti Polizia cantonale, per la nascita della piccola
Martina, alla quale auguriamo un futuro radioso.
• a Suzana e Hatim Ponik, socio OCST settore edilizia,
per la nascita del piccolo Alvin, con tanti auguri di un
futuro sereno.
• a Deborah Della Matera e Luigi Candela, socio OCST
del Mendrisiotto sezione Autorimesse, per la nascita di
Eros Vito Giovanni, al quale facciamo tanti auguri di un
Stampa
Centro Stampa Ticino SA
Via Industria, 6933 Muzzano
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Publilavoro Sagl
Via Balestra 19, 6900 Lugano,
tel 0919211551
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Tiratura confermata REMP
40'672 copie
futuro pieno di serenità e felicità.
„„Condoglianze
• al figlio Marco Combeltardi, socio OCST dipendenti
comunali Lugano, e a tutta la famiglia per la scomparsa
del caro Walter Combertaldi.
• a Frank Corti, socio OCST settore ospedali, così come
a tutti i parenti, per la scomparsa del caro padre Giuseppe Corti.
• a Mario Vettorazzo di Vacallo, socio Generazione Più
- anziani OCST, e famigliari tutti per la morte del figlio
Mauro.
• alla nostra associata Paola Zanetti per la morte del
caro padre, Ettore Mauri.
• a Liliana Tedoldi, socia anziani OCST, per la scomparsa
del marito Pierino Tedoldi.
• al nostro associato Mario Mantese, sezione anziani
dipendenti comunali, per la morte della suocera Gemma
Urbano.
• a Erminio Brignoni, vice-presidente sezione di Lugano
di GenerazionePiù, per la scomparsa della cara sorella
Anna Travella.
• a Carlo Alfredo Jahn, nostro associato ramo Docenti
anziani, per la scomparsa della sorella Carlotta Jahn.
• a Giovanni Canova, ex-collaboratore OCST e socio di
GenerazionePiù, a Ermidio Antoni, socio ramo anziani
dipendenti dello Stato, a Vito Di Maio, associato ramo
Docenti, per la scomparsa della cara Maria Prati.
Via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
- Presidente: Bruno Ongaro
- Presidente onorario: Romano Rossi
- Vicepresidente: Flavio Ugazzi
- Membri: Carla Albertoli, Luigi Mattia
Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco
Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla,
Meinrado Robbiani
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi
Segretari regionali
Lugano
Dario Tettamanti
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Paolo Locatelli
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
Foglio Ufficiale N. 30 del 15 aprile
XX un/a disegnatore/trice tecnico/a Ufficio tecnico di Arbedo-Castione. Scadenza: 6 maggio. Info:
sig. Elios Beltraminelli, capo del personale, tel. 091
8201140.
XX un/a dipendente presso la squadra esterna
Ufficio tecnico di Arbedo-Castione. Scadenza: 6
maggio. Info: sig. Elios Beltraminelli, capo del personale, tel. 091 8201140.
XX un/a direttore/trice al 50% Scuole comunali
della Città di Bellinzona. Scadenza: 6 maggio. Info:
direttore prof. Paolo Martini, tel. 091 8218580.
XX due elettricisti per reti di distribuzione
Aziende Municipalizzate Bellinzona. Scadenza: 20
maggio. Info: ing. Lucchini, capo sezione elettricità
tel. 091 8504949.
Foglio Ufficiale N. 32 del 22 aprile
XX un/a capoufficio (con titolo accademico) presso l'Ufficio del registro di commercio, Lugano. Scadenza: 6 maggio. Info: sig. Giorgio Battaglioni, Direttore della Divisione della giustizia, tel. 091 8143227.
XX 2,2 medici AI a tempo pieno o parziale Ufficio
dell'assicurazione invalidità, Bellinzona. Scadenza:
13 maggio. Info: Dr. Sergio Luisoli, Capo Servizio
medico regionale, tel. 091 8219481.
XX 13 consulenti AI Ufficio dell'assicurazione invalidità, Bellinzona. Scadenza: 6 maggio. Info: sig. Andrea Torrisi, Caposervizio integrazione Sopraceneri,
091 8219464, sig. Massimiliano Bresciani, Caposervizio integrazione Sottoceneri, tel. 091 8219358.
XX un/a assistente sociale Ufficio dell'assicurazione invalidità, Bellinzona. Scadenza: 6 maggio.
Info: sig. Claudio Buloncelli, tel. 091 8219428.
XX un/a controllore delle derrate alimentari Laboratorio cantonale, Bellinzona. Scadenza: 6 maggio. Info: sig. Marco Jermini, Direttore del Laboratorio cantonale, tel. 091 8146114.
XX un custode al 50% Scuola specializzata per le
professioni sanitarie e sociali, Canobbio. Scadenza:
6 maggio. Info: sig. Claudio Del Don, Direttore, tel.
091 8150611.
XX un custode a tempo pieno Istituto scolastico
comunale, Bioggio. Scadenza: 19 maggio. Info:
Cancelleria comunale di Bioggio, www.bioggio.ch.
XX un/a apprendista impiegato/a di commercio Municipio di Bioggio. Scadenza: 19 maggio.
Info: Cancelleria comunale, 091 6111050.
XX un/a collaboratore/trice tecnico/a (a tempo determinato) Ufficio tecnico comunale, Melide.
Scadenza: 13 maggio. Info: Cancelleria comunale,
www.melide.ch.
XX un/a segretario/a comunale Municipio di
Monteggio. Scadenza: 6 maggio. Info: Cancelleria
comunale.
XX un addetto squadra manifestazioni Municipio di Locarno. Scadenza: 11 maggio. Info: Cancelleria comunale.
XX un/a farmacista Ospedale Regionale di Lugano. Scadenza: 16 maggio. Info: sig.ra B. Waldispühl,
resp. servizio centrale EOFARM, tel. 091 8118688.
Foglio Ufficiale N. 33 del 26 aprile
XX una ausiliaria di pulizia a tempo pieno o ausiliarie di pulizia a tempo parziale Municipio di
Chiasso. Scadenza: 13 maggio.
XX un giardiniere paesaggista e un artigiano
ausiliario addetto alla manutenzione del verde Ufficio tecnico comunale, Municipio di Chiasso.
Scadenza: 13 maggio.
XX un/a vice-segretario/a comunale Municipio
di Monte Carasso. Scadenza: 10 maggio.
XX un/a infermiere/a responsabile del settore
infermieristico e un/a infermiere/a. Fondazione
Madonna di Re. E noi?, Bellinzona Scadenza: 13
maggio.
Foglio Ufficiale N. 34 del 29 aprile
XX un/a segretario/a di commissione e redattore/trice (con titolo accademico) Servizi del Gran
Consiglio. Scadenza: 13 maggio. Info: sig. Rodolfo
Schnyder, tel. 091 8144325
XX un custode Scuola media di Giubiasco. Scadenza: 13 maggio. Info: sig.ra Beatrice Biscossa,
direttrice, tel. 091 8513211.
XX un/a tecnico/a assistente e disegnatore/
trice Ufficio della direzione lavori del Sopraceneri,
Bellinzona. Scadenza: 20 maggio. Info: ing. Patrik
Rivaroli, Capo dell'Area operativa del Sopraceneri,
tel. 091 8161861.
XX un/a operaio/a specialista di I oppure di II.
Ufficio della gestione tecnico-amministrativa dell'Unità territoriale, Camorino. Scadenza: 20 maggio.
Info: ing. Nicola Moccetti, tel. 091 8149410.
XX un/a operaio/a qualificato/a Centro di manutenzione strade cantonali Bellinzonese, Riviera
e Blenio, Olivone. Scadenza: 20 maggio. Info: ing.
Giovanni Simona, tel. 091 8147971.
XX 2 operai/e qualificati/e Centro di manutenzione strade cantonali Leventina, Faido Scadenza: 20
maggio. Info: Ispettore sig. Vincenzo Dazzi, tel. 091
8753581.
XX un/a collaboratore/trice scientifico/a (con
titolo accademico). Ufficio di statistica, Bellinzona.
Scadenza: 20 maggio. Info: sig.ra Dania Poretti
Suckow, tel. 091 8145005.
XX un/a collaboratore/trice scientifico/a oppure
un/a funzionario/a tecnico/a Ufficio della consulenza agricola, Bellinzona. Scadenza: 27 maggio.
Info: sig. Loris Ferrari, tel. 091 8143549.
XX un montatore idraulico Municipio di Stabio.
Scadenza: 31 maggio. Info: Direzione AMS, tel. 091
6472073, [email protected].
XX 4 bagnini presso i bagni spiaggia di Gerra, San
Nazzaro, Vira e Magadino, per la stagione balneare 2011. Municipio di Gambarogno. Scadenza: 9
maggio. Info: sig. Flavio Sargenti, resp. del personale, sede di Magadino.
XX un/a infermiere/a capo reparto per il reparto
di Emergenza e Pronto Soccorso. Ospedale regionale di Locarno. Scadenza: 15 maggio. Info: sig.ra
Maria Chiara Canonica, tel. 091 8114770.
XX un/a primario di radiologia diagnostica Clinica Luganese. Scadenza: 31 maggio. Info: direttore,
sig. Christian Camponovo, tel. 091 9608111.
XX un/a responsabile foyer Fondazione Diamante, foyer La Gente a Lugano. Scadenza: 14 maggio.
XX un/a infermiere/a diplomato/a al 50%, un/a
educatore/trice sociale diplomato/a al 75%,
due operatori/trici socio-assistenziali a tempo
parziale Fondazione La Fonte, Neggio. Scadenza:
20 maggio.
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domestica, ev. altri lavori. Tel. 076 7093364.
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05 maggio 2011