Scuola Materna
“CARLO ALBERTO COULLIAUX”
in San Prospero Parmense
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
STATUTO
A.S. 2014/2015
ORIGINE DELLA SCUOLA MATERNA-SCOPI E MEZZI.
Art. 1
L’ente “Scuola materna Carlo Alberto Coulliaux” con sede in San Prospero Parmense,
frazione del Comune di Parma, ha origine dalla volontà del Prof. Dottor Ludovico
Coulliaux, morto a Milano il 22 gennaio 1929, il quale, con testamento olografo 14
dicembre 1928, lasciava al Vescovo di Parma una casa in S. Prospero con l’obbligo di
trasformare la stessa in asilo infantile. L’asilo è stato eretto in ente morale con regio
decreto in data 22 febbraio 1932 ai sensi della legge 17 luglio 1890 e successive
modifiche ed integrazioni.
L’ente ha personalità giuridica di diritto privato ai sensi dell’art. 12 del C.C.,
riconosciuta con decreto del Presidente della Giunta regionale dell’ Emilia Romagna e
non persegue finalità di lucro.
Art. 2
La Scuola materna C. A. Coulliaux ha per scopo di accogliere i bambini di religione
cattolica del Comune di Parma dai tre ai sei anni e di provvedere alla loro educazione
intellettuale, morale, religiosa e fisica.
Nell’ammissione è data preferenza ai bambini che versano in condizioni di abbandono o
bisogno, o comunque in stato di disagio personale, affettivo, relazionale e sociale.
Per tutti gli altri si tiene conto della data di presentazione della domanda.
Art. 3
I bambini ammessi non possono frequentare la scuola oltre l’inizio dell’obbligo
scolastico previsto dalle leggi vigenti.
Art. 4
Le modalità di ammissione alla scuola, il calendario scolastico e le modalità di
funzionamento del servizio sono stabiliti nell’apposito regolamento interno.
Art. 5
L’ente provvede ai fini istituzionali con le entrate patrimoniali, con eventuali
contributi di enti o persone, con le rette di frequenza degli alunni e con ogni altra
entrata non destinate all’aumento del patrimonio.
Art. 6
Il patrimonio dell’ente è costituito dal patrimonio iniziale di cui all’atto di fondazione e
dai beni successivamente acquisiti attraverso lasciti e donazioni o ad altro titolo.
Art.7
L’ente è retto da un Consiglio di amministrazione composto da cinque membri:
- un membro nominato dal Consiglio comunale di Parma;
- un membro nominato dall’Assemblea dei gestori;
- due membri nominati dal Vescovo della Diocesi;
- il Parroco pro tempore di S. Prospero, come membro di diritto.
Il Presidente viene eletto dal Consiglio di amministrazione fra i suoi membri.
Tutti i componenti durano in carica quattro anni e possono essere riconfermati.
Art. 8
In caso di assenza o impedimento del Presidente ne fa le veci il membro più anziano di
nomina ed, in caso di contemporanea nomina, il più anziano di età.
Art. 9
I membri del Consiglio di amministrazione che senza giustificato motivo non
intervengono a tre sedute consecutive del Consiglio stesso decadono dalla carica. La
decadenza è dichiarata dal Consiglio di amministrazione.
Se la dichiarazione di decadenza riguarda il Parroco, alla sostituzione provvede lì
Ordinario Diocesano nominando un consigliere con mandato coincidente con quello del
Consiglio, fino all’insediamento di un nuovo Parroco.
ADUNANZE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Art. 10
Le adunanze del Consiglio sono ordinarie e straordinarie. Le prime hanno luogo due
volte l’anno per l’approvazione del rendiconto e del bilancio.
Le altre, ogni volta che lo richiedano motivi di urgenza, sia per invito del Presidente
che per richiesta motivata da due componenti del Consiglio.
La convocazione è fatta dal Presidente con avviso scritto contenente gli argomenti da
trattare,
Art.11
Le deliberazioni del Consiglio debbono essere prese con l’intervento della metà più uno
dei componenti ed a maggioranza assoluta degli intervenuti. Le votazioni si fanno per
appello nominale; hanno luogo a votazione segreta per le questioni concernenti
persone. A parità di voti prevale il voto del Presidente.
Art. 12
I processi verbali sono trascritti dal Segretario in ordine cronologico su apposito
registro vidimato dal Tribunale e sono firmati da chi ha presieduto la riunione e da
tutti gli intervenuti.
Art. 13
Il Consiglio provvede all’amministrazione della scuola ed al suo funzionamento,
compresi gli atti di disposizione del patrimonio.
Al Consiglio competono le modifiche statutarie nel rispetto delle norme legislative
applicabili all’ente.
I componenti del Consiglio di amministrazione non percepiscono alcun compenso per
l’attività prestata, salvo il rimborso di eventuali spese documentate sostenute
nell’interesse dell’ente.
ATTRIBUZIONI DEL PRESIDENTE
Art. 14
Il Presidente ha la legale rappresentanza dell’ente verso terzi ed in giudizio.
Inoltre:
- convoca il Consiglio di amministrazione;
- cura l’esecuzione delle decisioni del Consiglio;
- firma gli atti e la corrispondenza;
- adotto provvedimenti urgenti, sottoponendoli alle ratifica del Consiglio nella
prima seduta successiva alla loro adozione.
BILANCIO E SCRITTURE CONTABILI
Art. 15
L’esercizio finanziario inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ciascun anno.
Entro il mese di novembre, il Consiglio approva il bilancio di previsione e determina la
retta di frequenza dell’esercizio successivo. Entro il 30 aprile di ciascun anno viene
approvato il consuntivo al quale è allegata una relazione sulla gestione e l’attività
educativa svolta.
Art. 16
L’ente si avvale per le riscossioni ed i pagamenti di un servizio di Tesoreria e Cassa
regolato da apposito contratto con un Istituto bancario.
Art. 17
La nostra scuola dispone di:
- spazi utilizzati per attività di routine per consentire l’acquisizione di regole
fondamentali del vivere in comunità e sviluppare l’autonomia personale;
- un salone per accogliere i bambini al momento dell’ingresso;
- servizi igienici;
- mensa;
- cucina;
- spogliatoio;
- due sezioni;
- spazio esterno;
- ampio giardino che permette ai bambini di compiere esperienze motorie e
relazionali.
TEMPI
La nostra scuola funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 17.00.
L’organizzazione dell’orario è finalizzata a promuovere l’interazione adulto-bambino,
bambino-bambino e adulto-bambino, l’autonomia, l’acquisizione di regole fondamentali
del vivere in comunità e il rispetto dei ritmi individuali.
Sul piano didattico si cerca di correggere e di modificare le attività in base alle
esigenze e alle risposte dei bambini.
Sul piano relazionale si sottolinea l’importanza della flessibilità dei tempi, per offrire
a tutti importanti opportunità di crescita interpersonale.
Sul piano organizzativo la giornata scolastica è articolata in tempi definiti ma
flessibili nonostante vi siano scansioni (il pranzo, il riposo pomeridiano) che fanno da
punti di riferimento per l’acquisizione della dimensione temporale degli eventi.
L’ INSERIMENTO
L’entrata nella scuola dell’infanzia rappresenta per il bambino una tappa di grande
importanza che determinerà la buona riuscita e la serenità dello stesso all’ingresso
nella sua prima comunità.
La nostra scuola utilizza strategie e modalità precise per rispettare i tempi di
distacco dalle famiglie che sono individuali, diversi per ciascun bambino, perciò i nuovi
iscritti sono inseriti gradualmente nel corso della prima settimana.
L’orario è ridotto ossia fino alle ore 11.30.
LA GIORNATA TIPO
ore 7.30-8.00 pre scuola
ore 8.00-9.00 ingresso
ore 9.00-11.20 in sezione per le attività educative didattiche
ore 11.20-11.30 entrata/uscita e preparazione al pranzo
ore 11.30-13.00 pranzo
ore 13.00-13-30 uscita e gioco libero in classe
ore 13.30-15.00 nanna/attività pomeridiane
ore 15.00-15.30 merenda
ore 15.30-16.00 uscita
ore 16.00-17.00 dopo scuola
La scuola funziona da settembre a giugno, cinque giorni alla settimana (dal lunedì al
venerdì rispettando tutte le vacanze scolastiche statali).
CHE COSA OFFRIAMO
- la mensa è interna e il menù è fatto regolarmente controllare dall’U.S.L.
- come attività extra scolastiche abbiamo il corso di inglese, musica e psicomotricità.
Le lezioni si svolgono una volta alla settimana e sono rivolte a tutti i bambini dai tre ai
sei anni.
Tutte queste argomentazioni che arricchiscono il programma didattico di base
diventino patrimonio di certezze per i genitori, insegnanti ed altri adulti che ruotano
attorno alla vita del bambino.
PER CRESCERE INSIEME
I campi di esperienza sono ambiti del fare e dell’agire del bambino, settori specifici
di competenza nei quali il bambino conferisce significato alle sue molteplici attività.
Sviluppa inoltre il suo apprendimento acquisendo anche strumentazioni linguistiche e
procedurali.
Il corpo e il movimento sono espressione della personalità stessa dell’individuo.
I discorsi e le parole fanno parte di un campo specifico di approccio al linguaggio
scritto e orale.
Lo spazio, l’ordine e la misura sono in specifico approccio alle abilità matematiche
secondo l’ordine seguente:
a. raggruppare
b. ordinare
c. quantificare
d. misurare.
Le cose, il tempo e la natura fanno parte del campo didattico dell’esplorazione
dell’ambiente sia naturale che artificiale, favorendo un’organizzazione di base delle
conoscenze sul mondo (scienze, storia e geografia).
Messaggi, forme e mass media sono in dettaglio tutto ciò che considera gli intrecci
comunicativo-espressivi (vedi i campi di esperienza: visivo, sonoro, teatrale e
massmediale).
Il sé e l’altro rappresentano il campo di esplorazione ed apprendimento delle norme
di comportamento e di relazione.
MODALITA’ AMMINISTRATIVE
- Iscrizione
L’iscrizione deve essere fatta entro la fine del mese di febbraio.
- Colloqui
E’ possibile incontrare le insegnanti per un colloquio ogni mercoledì pomeriggio dei
mesi di febbraio, marzo ed aprile dopo l’orario scolastico.
- Pagamento
La retta deve essere pagata mensilmente entro e non oltre il quinto giorno di ogni
mese per l’intero anno scolastico.
La quota è di euro 285,00.
Per i fratelli si applica uno sconto di 100,00 euro.
- Ruoli interni e funzioni
All’interno dell’Istituto sono presenti:
- tre insegnanti
- una ausiliaria
- una cuoca
- una donna delle pulizie
- un aiuto mensa portatore di handicap
- una maestra volontaria di inglese
- un maestro volontario di psicomotricità
- un giardiniere
- un segretario volontario
- Iniziative ricorrenti
E’ consuetudine organizzare feste che permettono di favorire un migliore rapporto
interpersonale tra gli insegnanti ed i genitori dei bambini.
Fra queste ricordiamo:
- La festa della castagna.
- La festa di Halloween.
- La festa di Santa Lucia.
- La festa di Natale.
- La festa di Carnevale.
- La festa di fine anno.
In queste occasioni è sempre maggiore la partecipazione di tutte le famiglie che
collaborano, per rendere la scuola sempre più luogo di vita e di crescita nei rapporti.
- Servizi ed assicurazioni
I bambini e tutto il personale è regolarmente assicurato presso la “Cattolica
assicurazioni”.
- Continuità
La scuola collabora anche con altre istituzioni presenti nel territorio:
a. la scuola elementare “Zerbini” di S. Prospero.
La ricerca di collaborazione esterna è parte integrante dell’identità della scuola
stessa ed il confronto con tutte le opportunità formative permettono di qualificare il
progetto culturale per i nostri bambini.
- Formazione
Gli operatori scolastici sono impegnati in un processo di formazione continuo, in
un’attenta analisi dei criteri attraverso i quali si definiscono nel tempo i singoli
percorsi di formazione che sono:
a. corsi di aggiornamento con la F.I.S.M. provinciale
b. corsi di formazione/aggiornamento con il gruppo Ge.Ma.
- Relazione con le famiglie
L’educazione dei figli resta compito primario della famiglia, la quale partecipa alle
scelte educative della scuola.
I genitori eletti dall’assemblea svolgono un ruolo di mediazione tra scuola e famiglie.
PROGETTO EDUCATIVO
CAMPI DI ESPERIENZA
Dai tre ai sei anni si verificano nel bambino grandi cambiamenti che riguardano lo
sviluppo fisico, psicologico, affettivo e religioso. La scuola consapevole di questo
processo delicato svolge il suo intervento “immergendo” il bambino nell’esperienza
concreta, impegnandolo a capire, interpretare, rappresentare la realtà. Organizza le
attività in ambiti nei quali il bambino dà significato al suo agire, sviluppa le sue
capacità. Questi ambiti vengono indicati come campi di esperienza:
-
Il corpo e il movimento: promuove le capacità senso-percettive e di motricità
I discorsi e le parole: promuove le capacità comunicative
Lo spazio, l’ordine, la misura: si rivolge in particolare alla capacità di
raggruppare, ordinare, quantificare, misurare, localizzare…
Le cose, il tempo e la natura: promuove la curiosità e la spinta ad esplorare,
scoprire la realtà naturale ed artificiale
Messaggi, forme e media: promuove le attività inerenti alla comunicazione
visiva, sonora, grafico-pittorica…
Il sé e l’altro: promuove la capacità di riflessione, di interiorizzazione di norme
e valori morali e religiosi.
Si affrontano questi campi di esperienza in maniera unitaria in quanto il bambino vive
la realtà come un tutt’uno, non segmentata in categorie. Per fare questo è necessaria
un’organizzazione didattica che privilegia il gioco, l’esplorazione e la ricerca, la vita di
relazione, l’osservazione, la verifica e la documentazione.
In questa prospettiva le insegnanti si impegnano ad utilizzare in modo armonico le
diverse tecniche didattiche: lezioni frontali ed aperte, lavori di gruppo, percorsi
personalizzati, strumenti multimediali interattivi, tecniche di documentazione e di
drammatizzazione.
STRATEGIE EDUCATIVE
Porre al centro del percorso educativo il bambino, dedicando la massima attenzione ai
ritmi individuali di apprendimento e valorizzando la capacità di ciascuno: da ciò ne
deriva la considerazione della diversità come risorsa e l’impegno a favorire una reale
integrazione degli alunni in difficoltà provenienti da altre culture.
Privilegiare l’inserimento graduale dei bambini iscritti mediante l’organizzazione di un
“ambiente” rassicurante ed invitante.
Fare attenzione alla persona e alla relazione educativa mediante l’adozione di
comportamenti comunicativi adeguati:
- accoglienza quotidiana con saluto sorridente ed incoraggiante
- adozione di modalità di comunicazione rispettosi della dignità di ognuno
-
linguaggi non offensivi
informazioni chiare ed esaurienti
Promuovere rapporti di fiducia tra scuola e famiglia.
Coinvolgere costantemente nell’attività della scuola materna i genitori per aiutarli ad
essere sempre più consapevoli della loro evocazione educativa:
- organizzazione di feste e di uscite
- colloqui individuali preventivamente concordati con le insegnanti
Garantire una continuità educativa con la scuola elementare.
Motivare i bambini all’apprendimento e alla socializzazione.
Fare attenzione alle esigenze e potenzialità del territorio.
Promuovere una continua qualificazione professionale delle insegnanti, in particolare
attraverso la partecipazione a corsi e convegni promossi dalla FISM.
Documentare i percorsi didattici più significativi.
VERIFICA-VALUTAZIONE E DOCUMENTAZIONE
La verifica dell’attività svolta deve realizzarsi attraverso prove strutturate e non
strutturate, diverse e ripetute nel tempo (in ingresso, in itinere, finali).
La valutazione non è un processo di accertamento e soprattutto non si valuta solo il
bambino, ma tutto il contesto educativo:
- è un atteggiamento costante di riflessione fra colleghi sulle dinamiche interne
della scuola;
- è un processo collegato alla “relazione umana” e strettamente legato all’attività
didattica.
Momento importante della valutazione è rappresentato dalla documentazione che si
produce durante tutto l’anno scolastico (dal Progetto didattico...alle schede di
valutazione…agli album/carpetta, che comprendono materiale di tipo verbale,
fotografico, grafico-pittorico).
La documentazione rappresenta un aspetto importante non solo per l’informazione, la
riflessione, il confronto, la valutazione per i genitori, istituzioni e per la comunità
educativa, ma offre al bambino stesso la possibilità di ricordare e rielaborare il
proprio vissuto e le proprie conquiste.
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