31 LETTERE 17 MARZO 2015 LETTERE A CUNEO SETTE ent. direttore, sento della triste celebrazione odierna di Fukushima. Da 4 anni, e questo per altre decine e decine di anni, forse centinaia di anni, stanno pompando 300 tonnellate al giorno di acqua, si spera a circuito chiuso, per raffreddare 2 dei reattori impazziti. Quelle 300 tonnellate d'acqua radioattiva al giorno (per avere un'idea, occupano un volume pari a circa 10 container al giorno, cioè 3650 container all'anno), vengono immagazzinate dentro immensi serbatoi, che rimarranno a loro volta radioattivi e pericolosi per migliaia di anni. Stante la nota esistenza di accadimento di rischi dalle dimensioni incalcolabili, mi chiedo perché chi progetta questi impianti finge di non sapere dell'immensità dei costi della loro gestione. Lasciando da parte ogni preclusione ideologica, e limitandoci ad una rapida previsione tecnico - economica, con 300 tonnellate al giorno di acqua per decine e decine di anni, quante centrali idroelettriche, a caduta, a sbarramento artificiale, oceaniche, si possono (si potevano) far funzionare praticamente a rischio zero? Distinti saluti. con l’avere un figlio portatore di grave handicap. Negli ultimi anni le prestazioni dei servizi Socio assistenziali sono state ridotte, nonostante i gestori dichiarino che non vi siano stati tagli. Come si spiega, allora, che fino a 3 anni fa riuscivamo ad avere contributi per i corsi di acquaticità per i ragazzi e ora è tutto a carico delle famiglie? Per i nostri assistiti l’esercizio in piscina non è uno svago, ma un momento terapeutico fondamentale. Questa volta, però, non vogliamo polemizzare, ma mettere in luce ciò che di positivo ci è accaduto. L’Asl Cn1 ci ha concesso gratuitamente i locali in cui volontari dell’Associazione hanno organizzato e stanno portando avanti con e per i nostri figli un corso di yoga e uno di cucina per alcune ore a settimana. Così pure il Comune ci ha lasciato libero accesso a due palestre. Non tutti hanno idea di cosa significhi per noi genitori poter contare su due ore di sollievo, da dedicare alle incombenze quotidiane. Non chiediamo molto alle istituzioni e in tempi “duri”, sono ben accette anche queste piccole concessioni. Lettera firmata ome Comitato Ferrovie locali di Cuneo esprimiamo solidarietà a Ugo Sturlese, nostro attivo membro, per l'attacco ricevuto da parte del Presidente della Fondazione CRC, Ezio Falco, durante il Consiglio di indirizzo. In particolare, come Comita- G gr. Direttore, ci rivolgiamo al suo giornale, che più volte dà spazio alla nostra Associazione, per esprimere un pensiero di gratitudine. Siamo genitori accomunati dalle problematiche connesse E Genitori Pro Handicap Cuneo C to che difende la ferrovia Cuneo-Nizza riteniamo inaccettabili le parole pronunciate dal Presidente Falco che ha ridotto la difesa della CuneoNizza a una questione che riguarda chi ha la seconda casa tra Mentone e Nizza. I 25.000 cuneesi che hanno firmato la petizione si sono espressi a favore della CuneoNizza per ben altri motivi: perchè la Cuneo-Nizza ha una rilevanza internazionale e perchè è strategica per il futuro della città, come ribadito in tutte le sedi istituzionali, dal Comune di Cuneo fino alla dichiarazione Letta-Hollande nel vertice Italia-Francia tenutosi a Roma nel 2013. La politica si è espressa. Il sig. Falco da libero cittadino può pensarla come vuole, ma come Presidente di una Fondazione bancaria che opera sul territorio deve tenere conto di come la pensano Cittadini e Istituzioni. Hanno detto tutti una cosa sola, chiara e semplice: salvate la Cuneo-Nizza! Comitato ferrovie locali l Senza pudore. Ormai la faida tra le diverse componenti della maggioranza che s-governa questo Comune procede senza veli e senza mezzi termini, facendo emergere la strutturale inconsistenza di questa Giunta dal DNA fragilissimo.Poche pennellate per dipingere il quadro e coglierne l’assurdità. L’attuale Giunta Borgna si regge su una maggioranza nata in modo surrettizio dall’unione contronatura di due componenti ostili I tra loro. Una, figlia del tradimento delle Primarie dell’ex sindaco Valmaggia, raccoglie una parte delle forze che lo sostenevano nella precedente Amministrazione, ovvero Cuneo solidale e i Democratici per Cuneo; l’altra, quella che per intenderci ruota attorno al consigliere Collidà e di cui il sindaco Borgna è espressione più diretta, aggrega consiglieri che nella precedente amministrazione dai banchi dell’opposizione osteggiavano senza sconti Valmaggia e i cuneosolidali. La paradossalità di questa situazione basterebbe da sola a spiegare l’elevato tasso di litigiosità della Giunta e il suo immobilismo: chi fino all’altroieri sedeva su fronti opposti con progetti politici incompatibili oggi siede nella stessa maggioranza masticando amaro. Ma la caoticità della situazione non si esaurisce qui, e si è arricchita negli ultimi tempi di nuovi ingredienti. Il fronte centrista della coalizione si è da poco compattato dando vita a un unico carro su cui è saltato anche l’ex leghista Gandolfo, così da arrivare ad avere 7 rappresentanti in Consiglio. Il fronte opposto ha dovuto adeguarsi con un’operazione di fecondazione eterologa per spostare a proprio favore il baricentro, così dopo estenuanti trattative Cuneo solidale e Democratici per Cuneo hanno annunciato la creazione di un’unica compagine di 8 consiglieri. Peccato che al di là dei numeri la fusione non abbia funzionato, e da qualche settimana si ripete lo spettacolo pietoso di primedonne scalzate in cerca di visibilità pronte a rubarsi la scena con comunicati via via più rancorosi. Già sembrava che il fondo fosse stato toccato dalla maldestra gestione dell’affaire Roseo, in cui la base elettorale dei Democratici è arrivata a sconfessare i propri consiglieri con una pesante lettera aperta. Ma nei giorni scorsi i due gruppi consiliari hanno superato sé stessi scapricciando per il caso Cravero: dopo che Collidà ha aperto la porta in Consiglio comunale all’ex Azzurro transitato nel gruppo misto di minoranza con un triplo salto carpiato democristiano, e lo ha invitato a rompere gli indugi entrando in maggioranza, i suoi amici-nemici di coalizione cuneosolidali gli hanno posto l’ultimatum: o Cravero o noi. Se entra lui in maggioranza, ne usciamo noi. Non paghi di questo bailamme, i colleghi Democratici hanno deciso di entrare a gambatesa sugli stinchi dei propri compagni con il comunicato piccato di due giorni fa: come vi permettete, amici cuneosolidali? Abbassate voce e cresta e lasciate parlare noi. Sullo sfondo, a complicare la questione e ad attizzare ulte- riormente gli animi, la prossima scadenza delle ambite cariche in Fondazione CRC. Risultato: in maggioranza tutti sparano contro tutti, accomunati da un unico color verde stizza. Dal canto suo Valmaggia, già inquieto da qualche tempo per la grana delle firme in Regione, è ulteriormente incupito dall’indisciplina di un’armata Brancaleone che lui stesso ha provveduto ad arruolare e che ora gli sta sfuggendo di mano. Chi di voltafaccia ferisce… In tutto questo pasticcio c’è un unica vera vittima, la Città. Da mesi è prigioniera di una amministrazione incapace di partorire un piano del traffico, di dare slancio al turismo locale, di governare il territorio, di affrontare la crisi con iniziative coraggiose e di far decollare la cultura con proposte convincenti. A chi ha creduto nel progetto Borgna e lo ha sponsorizzato rimane ancora un po’ di tempo per riflettere, prima che il baraccone imploda e si sgretoli schiacciato dal proprio stesso peso. Gigi Garelli