La Commissione Nazionale ECM
• Il documento Provider Residenziali e FAD,
edito dalla Commissione Nazionale ECM
e pubblicato, nel 2003, sul sito del Ministero
della Salute dedicato all’ECM, deve essere
recepito dalla Conferenza Stato-Regioni.
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La Commissione Nazionale ECM
• La Commissione Nazionale ECM propone
scelte tecniche che devono essere condivise
sul piano politico prima della messa a
regime.
• E’ previsto, dal precedente accordo S/R, un
periodo sperimentale per ridurre le criticità
nella fase a regime
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La fase di pre-sperimentazione
• La Evoluzione del sistema: La Pre-sperimentazione
 Si sta concludendo la pre-sperimentazione dei Provider Residenziali
e FAD. Questa pre-sperimentazione consentirà di mettere a punto la
modulistica informatizzata di richiesta di accreditamento dei nuovi
veri “Providers” che potranno attribuire - sotto la loro responsabilità i crediti formativi ai discenti, sottoponendosi però a verifiche formali
(Certificazione) ed a campione.
 ciò è propedeutico ad una fase di accreditamento provvisorio di 1
anno e per passare, se confermati, all’accreditamento definitivo.
L’esperienza di questi primi mesi dovrebbe limitare gli aspetti critici
collegati al cambiamento.
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Il decreto Ministeriale del 2 luglio
• Il decreto Ministeriale pubblicato il 2 luglio
2004 ha fissato alcuni punti, in generale non
ostativi, per censire la numerosità delle SS e
associazioni professionali che vogliono
candidarsi a Provider
• Vi sono parametri non ancora ben definiti
che dovranno essere messi a punto nell’arco
dell’anno sperimentale
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Il ruolo della FISM
• La FISM può contribuire al processo di
ulteriore definizione della caratteristiche che
le Società Scientifiche dovranno possedere,
a regime, nel processo di accreditamento ai
fini ECM
• Il decreto del Ministero prevede una serie di
requisiti che dovranno essere perfezionati e
quindi posseduti nel corso del 1 anno di
accreditamento provvisorio.
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Il ruolo della FISM
• Il punto certo è che il Ministero vuole
contribuire alla definizione di SS e
associazioni professionali che non si
prestino a strumentalizzazioni da parte di
soggetti con interessi che esulano dalla
specifica missione formativa ECM.
• Anche FISM ha questa finalità ed in questa
logica vengono proposte modiche di statuto
della federazione nella assemblea delle SS
associate odierna
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Il decreto Ministeriale : Requisiti delle SS
• VERIFICA DELLA QUALITA'
 Per sistema di verifica della qualità s'intende che è necessario
avere l'ISO9001?
 Il sistema di certificazione di qualità è uno dei requisiti necessari a
diventare PROVIDER nel nuovo sistema di accreditamento ECM,
presto a regime, se approvato dalla conferenza stato regioni. Per
le Società Scientifiche che aspirano a questo percorso nella
formazione sanitaria, è chiaro che l'acquisizione di una certificazione
universalmente riconosciuta (es: ISO 9001) costituisca un passo
importante da mettere in preventivo. Tuttavia, alla luce di questo
decreto, è richiesto di PREVEDERE (e regolamentare) a livello
STATUTARIO la presenza di "...sistemi di verifica del tipo e della
qualità sulle attività svolte...". In pratica in questa sede va stabilito il
principio di AUTOVERIFICA della Società, che è poi libera di
scegliere il sistema migliore in base alle proprie necessità o
aspirazioni
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La Commissione Nazionale ECM
• La Commissione Nazionale ECM ha ritenuto
qualificante proporre la certificazione dei Provider
in quanto si è constatato che è assolutamente
necessario un controllo a monte della qualità
organizzativa dei Provider ai fini formativi
• La Commissione Nazionale ECM ritiene che i
criteri generali di qualità devono essere certificati
ed avere un valore Nazionale
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La FISM e la certificazione
• FISM ha sviluppato un percorso di ausilio alla
certificazione che le SS affiliate possono richiedere
nella parte a loro riservata sul sito www.fism.it
• La logica è di facilitare il compito identificando e
traducendo in modo semplice le motivazioni della
necessità della certificazione.
• Analizzando gli 8 punti proposti dalla commissione
si possono identificare i requisiti che i nuovi
Provider dovranno possedere
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La certificazione – Le motivazioni
PUNTI CRITICI
MOTIVAZIONI
1. Esplicitazione:
•



politica formativa
obiettivi
risorse

Sotto il controllo del Comitato
scientifico
I provider devono operare con una
attività pianificata, evitando che sia
dato spazio a interventi occasionali, privi
di stabilità organizzativa e non strutturati.
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La certificazione – Le motivazioni
PUNTI CRITICI
MOTIVAZIONI
2. Definizione :
 budget adeguato al piano
strategico del Provider
•
•
•
Risorse economiche
Risorse umane
Risorse organizzative
•
Avere sufficienti garanzie circa
l’impegno dei provider a investire
risorse umane, economiche
organizzative e tecnologiche
commisurate agli obiettivi e
disponibili nel momento della
necessità.
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La certificazione – Le motivazioni
PUNTI CRITICI
MOTIVAZIONI
3. Analisi dei fabbisogni formativi
•
Ottenere la produzione di eventi
formativi secondo le reali necessità
delle diverse categorie, evitando
interventi occasionali e non
motivati dalle esigenze degli utenti.
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La certificazione – Le motivazioni
PUNTI CRITICI
MOTIVAZIONI
4. Progettazione eventi formativi:
 Definire l’architettura degli
eventi formativi,
 Definire i progetti esecutivi
 Definire la pianificazione
esecutiva, (inclusi contratti
con gli operatori, e con i
fornitori di strutture e
strumenti;)
 Definire la programmazione
dei progetti formativi basati
su processi di produzione
idonei e con procedure ben
documentabili
•
Indurre i provider a
razionalizzare e formalizzare
tutte le tappe di progettazione e
pianificazione (architettura,
progetti esecutivi, pianificazione
esecutiva per l’erogazione,
descrizione dei processi di
produzione) con un flusso
procedurale standardizzato
nelle sue generalità, tale da
consentire una continua verifica
delle varie tappe.
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La certificazione – Le motivazioni
PUNTI CRITICI
5. Definizione dei sistemi di
erogazione e controllo
degli eventi formativi ECM;

Analisi dei risultati
raggiunti come elemento
essenziale per il
miglioramento continuo;
6. Sistemi di gestione delle risorse
umane con metodi di




valutazione,
selezione
formazione
idonei a garantire qualità dei
contenuti e dei metodi
andragogici;
MOTIVAZIONI
•
Ottenere la razionale definizione
dei sistemi di erogazione e
controllo; vincolare a una
continua analisi dei risultati
raggiunti
•
Impegnare all’analisi e definizione
di sistemi di gestione del
personale interno e delle risorse
esterne, per garantire
l’adeguatezza allo svolgimento
dei compiti previsti
(particolarmente importante nel
caso di risorse umane esterne e di
attività andragogiche)
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La certificazione – Le motivazioni
PUNTI CRITICI
MOTIVAZIONI
7. Documenti necessari al fine sia
di verifiche interne/esterne
del Sistema Qualità, sia di
ispezioni della Commissione
ECM;
•
Vincolare alla tenuta di registrazioni
puntuali riguardo alle criticità, ai fini delle
ispezioni interne, delle ispezioni dell’ente
certificatore, delle ispezioni
Ministeriali.(La Norma ISO rende
obbligatori documenti che indicano le
modalità di gestione- identificazione,
protezione, rintracciabilità, durata,
eliminazione- delle registrazioni che
danno evidenza di tutte le attività che
influiscono direttamente sulla qualità)
8. Gestione del miglioramento
per quanto riguarda i
contenuti (aggiornamento), le
procedure andragogiche
(qualità delle tecniche di
formazione), i servizi, i costi.
•
Indurre a seguire procedure
aggiornate e internazionalmente
riconosciute per il miglioramento
continuo.
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Conclusione
• La definizione delle regole per i “Provider”
che accrediteranno direttamente gli eventi è
un momento essenziale per la riuscita del
progetto ECM della nostra nazione.
• La necessità dell’attento controllo del
possesso delle caratteristiche descritte deve,
a nostro avviso, essere certificato da esperti
del settore esterni e che possano garantire il
possesso dei requisiti richiesti anche in sede
internazionale
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Conclusione
• La cosa più importante, al di là dell’aspetto
formale, non è il rispetto delle regole per
obbligo di legge, bensì il rispetto delle regole
per la convinzione culturale che la
formazione è nel DNA delle Società
Scientifiche Italiane.
• Il conflitto di interessi, economico o di potere,
non può e non deve condizionare le scelte
formative, pena l’esistenza delle SS stesse.
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I criteri di qualità per l`accreditamento a Provider ECM - Area-c54