ASSOCIAZIONE EUROPEA delle Vi e F r a n c i g e n e COMUNE DI SAN MINIATO città del tartufo SAN MINIATO E IL SUO TERRITORIO AND HIS TERRITORY IL TERRITORIO E LE SUE RISORSE San Miniato e il suo territorio rappresentano un ricco spaccato della Toscana, dove un moderno sviluppo si fonde con vecchie tradizioni, una storia millenaria ed un grande patrimonio artistico, il tutto inserito in gentili paesaggi dove ancora si vive a “misura d’uomo”. Tesori architettonici e artistici, in gran parte conservati nel Sistema Museale, caratterizzano il centro storico che si affaccia sulla campagna toscana più tipica. Nell’ampia pianura che confina a nord con il fiume Arno, uniti da un fitto reticolo di strade, si trovano i moderni centri urbani e le attività produttive, ruotanti principalmente intorno al settore conciario e alla lavorazione del cuoio. Se ci voltiamo verso sud invece, vediamo la vasta zona della Valdegola, che con le sue colline e i suoi boschi rappresenta due terzi del territorio. Una campagna incontaminata, dove si respira ancora l’antica cultura contadina, con mille itinerari che portano a borghi secolari o ad antiche pievi e dove il sottosuolo nasconde un altro tesoro di San Miniato: il suo tartufo bianco. THE TERRITORY AND ITS RESOURCES San Miniato and its territory represents a deep vision of Tuscany, where a modern development merges with old tradition, a millenary history and a great artistic heritage, and all of this is flavoured by gentle landscapes where people still live on a human scale. Architectural and artistic treasures, which are mostly stored in the museum network, characterise the old town centre, which overlooks the most typical Tuscan countryside. In the wide flatlands which border to the North with the Arno river, we can find the modern urban centres, which are connected by a close network of streets, as well as the productive activities, which are mainly based on the tannery industry and the manufacturing of leathers. If we turn our eyes to South, we can see the large area of Valdegola, which covers two thirds of the territory with its hills and woodlands. It is a beautiful countryside, where you can still breathe in the old rustic culture, with thousands of routes which lead into woodlands that are centuriesold and Romanesque parish churches, where the subsoil conceals further treasures of San Miniato, those of white truffles. LA STORIA San Miniato è terra di insediamenti etruschi e poi romani, come testimoniano gli scavi di una necropoli del III secolo a. C. e quelli di una villa romana, i cui reperti sono visibili al Museo Archeologico di Firenze e, in parte, nella nostra raccolta archeologica. Il nucleo originario della Città risale all’VIII secolo, quando diciassette longobardi, secondo il documento originale del 713, edificarono una chiesa dedicata al martire Miniato. La città è dunque di origine germanica e dal Medio Evo sarà conosciuta come San Miniato al Tedesco. Nell’arco di cinque secoli San Miniato crescerà come bastione medievale, da quando Ottone I di Sassonia, nel 962, ne farà uno dei centri della amministrazione imperiale, fino a Federico II di Svevia che nel 1218 vi edificherà il suo castello, destinandolo alla raccolta dei tributi per l’Italia centrale. San Miniato, al declinare della potenza sveva, diviene libero comune. La città si estende con grandi conventi, scuole, istituzioni e ospedali. Gli Statuti comunali, conservati nell’archivio storico, ne te- stimoniano l’indipendenza e la fortuna. Solo sul finire del XIV secolo San Miniato dovrà sottomettersi alla nascente Signoria fiorentina. Sarà di nuovo una tedesca, Maria Maddalena d’Austria, moglie di Cosimo dei Medici, a privilegiare San Miniato, facendone sede vescovile nel 1622. Forte lo sviluppo della città nel secolo successivo. La sede diocesana la arricchisce del Santuario del Santissimo Crocifisso e del grande Seminario. La vita culturale è fertile e crea accademie di studio e di cultura, come quella degli Affidati divenuta più tardi Accademia degli Euteleti. Alla fine dell’Ottocento San Miniato è una città ormai definita. Sarà la II Guerra Mondiale a infliggerle un duro colpo quando l’esercito tedesco mina e distrugge la Rocca di Federico II e parte dei quartieri medievali. Ma la ricostruzione sarà rapida: nel 1957 la rocca viene riedificata a indicare la rinascita della città. HISTORY San Miniato is a land of Etrurian and Roman settlements, as it has been shown by the excavations of a necropolis of the 3th century B.C. and those of a Roman villa, and these findings can be seen at the National Archaeological Museum of Florence, and in smaller parts in our archaeological collection. The original nucleus of the town dates back to the 8th century, when according to the original document of 713, seventeen Longobards built a Church dedicated to the martyr Miniato. Therefore the town has Germanic origins and since the Middle Ages it has been known as San Miniato al Tedesco [San Miniato in German]. Folowing five centuries San Miniato has grown as a medieval defensive wall, since Otto I, Duke of Saxony in 962 made it become one of the centres of the imperial administration. Subsequently Frederick II, Duke of Swabia in 1218 built his castle in San Miniato and used it for tax collection purposes for central Italy. San Miniato, when the Swabian power was in decline, became a free municipality. The town has big monasteries, schools, institutions and hospitals. The municipal statutes which are stored in the historical archive, testify its independency and luck. By the end of the 14th century San Miniato had to abide by the authority of the new Florentine Signoria. And again a German citizen, the Grand Duchess Maria Maddalena of Austria, wife of Cosimo dei Medici, promoted San Miniato, making it become a “See” in 1622. Thanks to the development of the town in the following century, the diocese enriched it with the St. Crocifisso Sanctuary and the Great Theological College. The cultural life was very active and created study and culture academies, including Accademia degli Affidati, which later became Accademia degli Euteleti. At the end of the nineteenth century, San Miniato was a well-established town. World War II gave it a hard blow, when the German army targeted and destroyed the Tower of Frederick II and some of the other middle age suburbs. Their rebuilding was fast: in 1957 the tower was rebuilt, and this was a symbol for the rebirth of the town. munale è possibile ammirare gli affreschi trecenteschi della Il Sistema Museale è costiSala delle Sette Virtù che tuito da una rete di poli espoprende il nome da un dipinto sitivi, uniti idealmente tra di della Vergine che allatta il loro in un percorso che coinbambino opera di Cenni di volge l’intera città e permette Francesco di Ser Cenni. Il di apprezzarne, non solo la ric- Museo Diocesano è attiguo chezza di collezioni d’arte, isti- alla Cattedrale e conserva ogtuzioni culturali, getti provenienti edifici civili e relidalle chiese della giosi, ma anche la città e della diocesi: struttura urbana ed di gran pregio i bail paesaggio. Il Concini ceramici della servatorio di Santa facciata della CatChiara, fondato nel tedrale, dipinti treXIII secolo, raccocenteschi ed il glie importanti opere busto del Redend’arte, fra cui dipinti tore della bottega di Ludovico Cardi, del Verrocchio. detto il Cigoli e la Nella raccolta Croce di Deodato Orlandi dell’Arciconfraternita della (1301) L’Accademia degli Eu- Misericordia, in Palazzo Rofteleti, presso Palazzo Migliofia, troviamo non solo oggetti rati, nata nel XVII secolo di devozione, ma anche stracome accademia di scienze e ordinarie opere d’arte, fra cui lettere, conserva una pregiata il gruppo ligneo del Cristo biblioteca, la maschera funera- Deposto del XII secolo. ria di Napoleone Bonaparte e La Via Angelica è composta memorie sulla famiglia Bonada tre cappelle con decoraparte di San Miniato. zioni settecentesche e L’Oratorio del Loaffreschi del Treretino, del Duecento. cento, ospita un La Rocca, infine, prezioso altare in che domina la legno intagliato e città, è l’ultima tedorato, datato stimonianza del 1527, di FranceCassero costruito sco Lanfranchi, da Federico II di detto Spillo e belSvevia che costilissimi affreschi tuiva il nucleo della fine del XV centrale del sisecolo. Sopra di stema difensivo esso, all’interno imperiale. del palazzo co- IL SISTEMA MUSEALE THE TOWN AND ITS MUSEUMS by Francesco Lanfranchi, also known as Spillo, and has stunning frescos from around the end The museum network has many of the fifteenth century. Above exhibition stands, which are ide- the Oratory, inside the Municipal ally connected between each Palace, you can admire the freother through a path involving scos, dating back to the fourtethe whole town, and allows to enth century, of Sala delle Sette acknowledge of the value not Virtù, which takes its name from only of the wealth of art colleca painting of the Virgin who tion, cultural institutions, civil breastfeeds her Child, and was and religious buildings, but painted by Cenni di Francesco also of the urban structure di Ser Cenni. The Diocesan and the landscape The Museum is adjacent to Conservatory of Santa the Cathedral and conChiara, which watains objects coming sfounded in the 13th cenfrom the various churches of tury, brings together the town and the diocese: the important art works, incluceramic basins of the façade of ding paintings of Ludovico the Cathedral, paintings from Cardi, also known as Cigoli the fourteenth century and the and the Cross of Deodato Orbusto del Redentore [the redeelandi (1301). The Accademia mer] from the workshop of Verdegli Euteleti [Euteleti Acarocchio are of remarkable demy] in Palazzo Migliorati, importance. In the collection of which was established in the se- the Archconfraternity of the Miventeenth century as a science sericordy, in Palazzo Roffia, we and literature academy, hosts a can find both devotion objects valuable library, Napoleon’s and amazing art works, including Death Mask and the memoires of the wooden group depicting the the Bonaparte family of San Mi- Deposition of Christ, which dates niato. The Loretino Oratory, back to the twelfth century. Via which dates back to the thirteAngelica is composed by three enth century, contains a precious chapels with decorations from the wooden altar, carved and gilded eighteenth century and frescos from 1527, and from the fourteenth century. La built Rocca [The Tower] which dominates the town is the last evidence of the formwork built by Frederick II of Swabia, which was the main nucleus of the imperial defensive system. LA CITTA’ DEL TARTUFO THE TOWN OF TRUFFLE Nell’incontaminato entroterra rurale querci, tigli e salici ospitano, tra le loro radici, dove vive in simbiosi, il più pregiato dei funghi ipogei: il Tartufo Bianco delle Colline Sanminiatesi. Il Tuber Magnatum Pico, questo è il suo nome scientifico, è da sempre una ricchezza delle nostre terre. Da oltre un secolo i tartufai sanminiatesi escono la notte, in compagnia dei loro cani, percorrendo sentieri nascosti tra i boschi, intenti a catturare il minimo e flebile profumo per poter scavare qualche buca e raccogliere il prezioso tubero. A San Miniato, una delle città che ha fondato l’Associazione Nazionale delle Città del Tartufo, è stata costituita l’Associazione Tartufai delle Colline Sanminiatesi, che si occupa della tutela e dello sviluppo delle aree tartufigene e promuove questo suo prezioso frutto nelle varie manifestazioni di settore in Italia e nel mondo. Ma è proprio a San Miniato che, tutti gli anni, nel mese di Novembre, prende vita la Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco, una grande vetrina/mercato che richiama migliaia di visitatori italiani e stranieri. In the immaculate rustic hinterland, oaks, lime trees and willows host between their roots the finest mushroom can be found: it is the white truffle of the San Miniato hills. The Tuber Magnatum Pico, this is its scientific name, is always a source of wealth of our lands. For over a century San Miniato trufflers go out during the night with their dogs and walk through hidden paths between the trees, trying to capture the minimum and weakest trace, so they can excavate and collect the precious tuber. In San Miniato, one of the towns which has established the National Association of the Truffle Towns, also the ssociation of the Trufflers of San Miniato Hills has been created, and works with the protection and development of the areas with truffles, promoting this precious tuber in several field exhibitions both in Italy and worldwide. Howver, in San Miniato every year in November, the National White Truffle of San Miniato Festival takes place, which is a great showcase/ market that attracts thousands of Italian and foreign visitors. CITTA’ SLOW E CITTA’ DEI SAPORI SLOW TOWN AND TOWN OF FLAVOURS In questa società frenetica e di globalizzazione alcune città hanno deciso di dare vita a un’associazione dove la “lentezza” e la “tipicità” fossero invece caratteristiche del buon vivere. Queste città hanno costituito la rete internazionale Cittàslow, di cui San Miniato fa parte, essendo riuscita a conservare tutte le proprie tradizioni, pur ottenendo un innegabile sviluppo industriale ed economico. Qui il visitatore può godere di bellezze artistiche e naturali, di servizi appropriati e di una sobria e genuina ospitalità. San Miniato è anche “Città dei Sapori”: i suoi vini, l’olio extravergine d’oliva, la norcineria ed i molti altri prodotti della terra danno l’accesso ad un’inimitabile costellazione di gusti e di sapori. Con queste materie prime, abili artigiani del gusto, custodi di antichi saperi, offrono prodotti tipici di alta gastronomia, alcuni dei quali vantano il riconoscimento di “presidio Slow Food”. In this frantic and globalised society some towns have decided to create an association where slowness and typicality must be considered characteristics of a good way of living. These towns have been the International network named Cittàslow, to which San Miniato belongs, as has managed to keep all of its old traditions, although it also reached an undeniable industrial and economic development. Visitors here can enjoy artistic and natural beauties, appropriate services and a quiet and natural hospitality. San Miniato is also a “Town of Flavours”: its wines, its extra-virgin olive oil, its norcineria [pork butchery] and several other products of our land give access to an inimitable array of tastes and flavours. With these raw materials, skilled “flavour artisans”, custodian of old tastes, offer typical products of Italian gastronomic specialties, and some of them have the “Slow Food Ark of Taste” acknowledgment. LA CITTA’ DEL TEATRO THE TOWN OF THEATRE Il teatro, lo spettacolo e San Miniato sono strettamente legati, forse fin da quando molti secoli fa, i sanminiatesi elessero a loro patrono San Genesio, un attore. L’ultima guerra distrusse il teatro civico, ma solo pochi anni dopo l’arte teatrale torna a vivere a San Miniato. Nel 1947 nasce infatti l’Istituto del Dramma Popolare che ogni anno mette in scena un dramma inedito di soggetto religioso. Questa manifestazione ha visto a San Miniato i maggiori drammaturghi internazionali e i più noti registi ed attori italiani. Da oltre venti anni San Miniato ospita “Prima del Teatro”, la stagione della Scuola Europea per l’arte dell’attore che riunisce in giugno e luglio i migliori maestri ed i giovani talenti europei. Troviamo anche, da oltre trent’anni, “La Luna è Azzurra”, festival internazionale del teatro di figura, l’Estate di San Martino, premio riservato alle compagnie amatoriali italiane ed infine il Centro Studi “Paolo e Vittorio Taviani”, nato per la valorizzazione dell’arte cinematografica e dedicato a due sanminiatesi illustri. Theatre and shows in San Miniato are closely connected, going back many centuries, when its inhabitants elected San Genesio as their Patron Saint, who was an actor.The last war destroyed the civic theatre, but after a few years theatre art flourished again in San Miniato.In 1947 the Istituto del Dramma Popolare [Institute of Popular Drama] was created, and each year it stages a brand new religious drama. These shows have brought into San Miniato the most acclaimed International dramatists and the most famous Italian directors and actors. For over 10 years San Miniato has hosted “Prima del Teatro”, the season of the European School for the art of the actor, which each June assembles the best European teachers and young talents. For over thirty years we can assist to “La Luna è Azzurra” [The moon is blue], which is the international festival of puppet theatre, Estate di San Martino [San Martino Summer], which is a festival competition reserved for Italian amateur companies, and finally the Study Centre “Paolo e Vittorio Taviani”, which has been established for the support of film art and is dedicated to two famous San Miniato citizens. LUNGO LA VIA FRANCIGENA ALONG LA VIA FRANCIGENA La Via Francigena è stata fin dal Medioevo il principale percorso di pellegrinaggio religioso verso Roma. Non solo semplici pellegrini, ma re, papi e principi l’hanno percorsa. Lungo il suo tragitto, nel corso degli anni, sono sorti luoghi di accoglienza, ospedali, monasteri, borghi e castelli, tanto da farla divenire un canale importante di scambi culturali e commerciali. La Toscana conserva oggi evidenti tracce di questa importante via, dal passo della Cisa fino al confine con il Lazio, in un paesaggio di incomparabili bellezze naturalistiche, segnato da città ricche di storia e cultura. La Via Francigena a San Miniato attraversa il centro storico della città e tocca, ai piedi del colle, l’antico borgo di San Genesio, un tempo scelto da papi, imperatori e vescovi per riunirvi concili e diete. A San Genesio il vescovo Sigerico sostò nel suo viaggio di rientro a Canterbury. Oggi San Genesio è uno dei più importanti siti archeologici della Toscana. From the Middle Ages Via Francigena has been the main religious pilgrimage path to Rome. It has been crossed not only by simple pilgrims, but also by Kings, Popes and Princes. Along its path and during the years, hospitality places, hospitals, monasteries, boroughs and castles have been established, therefore the street has become an important channel for cultural and trade exchanges. Even these days Tuscany is maintaining traces of this important street, from the Cisa Pass to the borders with Lazio, in a landscape of incomparable natural beauty, characterised by towns full of history and culture. Via Francigena in San Miniato passes through the old town centre, and touches the old borough of San Genesio at the foot of the hill, which in ancient times was chosen by Popes, Emperors and Bishops, to host councils and follow diets. The Bishop Sigerico stayed in San Genesio during his journey back to Canterbury. These days San Genesio is one of the most important archaeological sites in Tuscany. LA RISORSA DEL CUOIO LEATHER RESOURCE Nel comune di San Miniato, nell’area di Ponte a Egola, sorge uno dei “poli” nazionali della lavorazione delle pelli e del cuoio. Già nella seconda metà dell’Ottocento esistevano 4 concerie con circa 65 addetti. Negli anni ‘50-’60 del secolo scorso questa attività ebbe il suo “boom”. Oggi Ponte a Egola, grazie alla maestria ed alla laboriosità della sua gente, è uno dei centri conciari più importanti del mondo, producendo l’85% del cuoio a livello nazionale. Innovazione e sviluppo tecnologico hanno esaltato la lavorazione tradizionale mediante l’uso di sostanze naturali. La concia al vegetale, tutelata da un apposito consorzio, impartisce al cuoio particolari caratteristiche assai apprezzate da stilisti e griffe. Il distretto di Ponte a Egola è un esempio sul piano della sostenibilità ambientale in virtù della realizzazione dell’impianto di depurazione centralizzato. In the municipality of San Miniato, specifically in Ponte a Egola area, there is one of the national centres for the manufacturing of leathers. From the second half of the nineteenth century there were 4 tanneries with around 65 employees. In the fifties and sixties of the last century this activity boomed. These days Ponte a Egola, thanks to the master craftsmanship of its workers, is one of the most important tannery centres in the world, and produces around 85% of the National leather. Innovation and technological progress have promoted the traditional manufacturing through the use of natural substances. The vegetal tanning, supported and promoted by a specific consortium, gives leather particular characteristics, which are much appreciated by stylists and designer labels. Ponte a Egola district is an example in the framework of environmental sustainability thanks to the construction of the centralised purification plant. IL TERRITORIO E LO SPORT THE TERRITORY AND ITS SPORT Tra le tante opportunità, il nostro territorio offre a chi lo abita, ma anche ad ogni visitatore, la possibilità di praticare il suo sport preferito. Infatti, grazie ai numerosi impianti sportivi comunali ed alle diffuse strutture sportive, private, ci sono diverse occasioni per praticare le più disparate discipline sportive in impianti efficienti ed aperti a tutti. Insieme agli sport più conosciuti come il calcio, il calcetto, la pallavolo, il basket, il tennis o il nuoto, si può praticare il canottaggio e la canoa, nel grande bacino remiero di Roffia, oppure il golf in un impianto privato aperto tutto l’anno, e ancora il ciclismo, l’atletica, il pattinaggio, il motocross ed infine il volo con deltaplano o superleggeri. Tutto questo in una realtà di circa 30.000 abitanti, che conta un movimento di migliaia di atleti praticanti e appassionati, organizzati in più di 80 associazioni sportive. San Miniato è quindi, a tutti gli effetti, città dello sport. Among the several opportunities, our territory offers those who populate it and any visitors the possibility to practice their favourite sports. Indeed, thanks to several municipal sports plants and the widespread private structures, there are many occasions to practice the most diverse sport disciplines in fullyequipped and open-to-all centres. Along with the most wellknown sports, such as football, five-a-side football, volleyball, basketball, tennis or swimming, people can also practice rowing and canoe-kayak, in the rowing basin of Roffia, as well as golf in a private course which is open all year, cycling, athletics, ice-skating, motocross and hanggliding. All of which can be done in a town of around 30,000 inhabitants, which is proud to have a movement of thousands of athletes, amateurs and fans, who are organised in over 80 sporting association. Therefore, San Miniato is an all purpose town for sports. CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI DEL COMUNE DI SAN MINIATO Mercatino Antiquariato La Luna è Azzurra SAN MINIATO Ogni prima domenica del mese tranne Luglio e Agosto SAN MINIATO Fine Giugno, inizio Luglio Mercatino Arti e Mestieri SAN MINIATO Seconda metà di Luglio SAN MINIATO Ogni seconda domenica del mese tranne Luglio e Agosto Festa del Teatro Palio di San Rocco Mercatale SAN MINIATO 10-16 Agosto SAN MINIATO Ogni terza domenica del mese Sagra del cunigliolo fritto Carnevale dei bambini LA SERRA Agosto SAN MINIATO - SAN MINIATO BASSO Fine febbraio, inizio Marzo Mostra del Tartufo marzuolo CIGOLI Terzo week-end di Marzo Pinocchio Ciok SAN MINIATO BASSO Mese di Marzo Sagra della schiacciata di Pasqua PONTE A EGOLA Week-end prima di Pasqua Palio di San Lazzaro Palio di San Regolo e Festa sull’Aia LA SERRA Fine Agosto, inizio Settembre Festa del Tartufo Bianco a La Serra Ultimo week-end di Settembre Festa del Tartufo Bianco a Corazzano Primo week-end di Ottobre Palio del Papero PONTE A ELSA Due domeniche prima di Pasqua BALCONEVISI Secondo week-end di Ottobre Festa degli Aquiloni e Mostra Mercato dei Fiori Festa del Tartufo e del Fungo a Balconevisi SAN MINIATO Prima domenica dopo Pasqua Terzo week-end di Ottobre Sagra dell’olio extravergine Palio del Cuoio LA SERRA Ultimo week-end di ottobre PONTE A EGOLA Metà Giugno Un castello di suoni Giugno e Luglio Scuola Europea per l’arte dell’Attore San Miniato Giugno e Luglio Estate di San Martino SAN MINIATO Mesi di Ottobre e Novembre Tartufo al Pinocchio SAN MINIATO BASSO Prima domenica di Novembre Fuochi di San Giovanni Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato SAN MINIATO 23 giugno SAN MINIATO Ultimi tre week-end di Novembre CALENDAR OF EVENTS IN THE MUNICIPALITY OF SAN MINIATO Antique Trade Market The Moon is Blu SAN MINIATO Every first Sunday of the month, except in July and August SAN MINIATO End of June, beginning of July Arts and Jobs Market SAN MINIATO Second half of July SAN MINIATO Every second Sunday of the month, except in July and August Theatre Festival San Rocco Palio Market SAN MINIATO 10-16 August SAN MINIATO Every third Sunday of the month Festival of the Fried Rabbit Children’s Carnival LA SERRA August SAN MINIATO - SAN MINIATO BASSO End of February, beginning of March Marzuolo truffle festival CIGOLI Third week-end of March Pinocchio Ciok SAN MINIATO BASSO March Feast of Easter Schiacciata PONTE A EGOLA Week-end before Easter San Lazzaro Palio San Regolo Palio and Festa sull'Aia LA SERRA End of August, beginning of September White Truffle Festival in La Serra Last week-end of September White Truffle Festival in Corazzano First week-end of October Gosling Palio PONTE A ELSA Two Sundays before Easter BALCONEVISI Second week-end of October Kite Festival and Flower Market Show Truffle & Mushroom Festival in Balconevisi SAN MINIATO First Sunday after Easter Third week-end of October Leather Palio LA SERRA Last week-end of October PONTE A EGOLA Mid-June A castle of sounds June and July European School for the Art of the Actor in San Miniato June and July San Giovanni fireworks SAN MINIATO 23 June Feast of the extra-virgin oil San Martino Summer SAN MINIATO October and November Pinocchio truffle SAN MINIATO BASSO First Sunday of November National White Truffle of San Miniato Show SAN MINIATO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI SAN MINIATO PISTOIA LUCCA FIRENZE PISA SAN MINIATO LIVORNO AREZZO SIENA Il piacere del buon vivere nel Cuore della Toscana The pleasure of the good life in the heart of Tuscany FONDAZIONE SAN MINIATO PROMOZIONE Ufficio Informazioni turistiche - Tourist board Piazza del Popolo, 1 - 56027 San Miniato - Pisa Tel. e Fax +39 0571 42745 - 0571 418739 [email protected] www.sanminiatopromozione.it