Buongiorno, il mattinale Cgil di oggi Martedì 30 giugno Con la decisione di andare al referendum sulle proposte dei creditori (si voterà domenica prossima) e con gli ultimi diktat del Fondo Monetario internazionale è cominciata quella navigazione in acque sconosciute evocata dal presidente della Bce, Mario Draghi. Ora sulla Grecia e sui destini dell’Europa tutto è possibile. Preoccupano gli effetti a catena di un eventuale default di Atene sia dal punto di vista del “contagio” sia soprattutto dal punto di vista politico. In gioco non c’è solo il governo di Atene, ma l’intero assetto dell’unione Europea (come ha detto la cancelliera Merkel). Per quanto riguarda l’Italia, il premier Matteo Renzi, che finora ha tenuto un profilo molto basso nella difesa della Grecia dagli attacchi della speculazione internazionale, rassicura gli italiani sulla possibile manovra in Italia, con una intervista al Sole 24 ore. Per la Cgil, a questo punto, è prima di tutto necessario capire come si è arrivati a questa situazione di aut aut finale e quali sono state le spinte politiche che hanno determinato l’isolamento del governo di Tsipras. E’ evidente che in gioco non c’è solo il debito greco e il rapporto tra Atene e creditori (tutti coloro che hanno finanziato gli aiuti). In gioco c’è la scelta tra politiche di austerità e nuove politiche di sviluppo e pulizia dei conti, a partire dalle scelte in campo fiscale, visto che uno dei motivi per cui le proposte di Atene sono state bocciate riguarda proprio la lotta all’evasione e la tassazione delle grandi ricchezze. Grande manifestazione ieri ad Atene dei sostenitori del no al referendum. Scende in campo platealmente il premio Nobel per l’economia, Paul Krugman: i greci devono votare no al referendum. Con la dicitura sotto la testata, “anno 92, numero 01”, torna oggi in edicola l’Unità. In prima pagina l’editoriale del direttore Erasmo D’Angelis e un articolo di Matteo Renzi. “Quando un quotidiano torna in edicola è sempre una buona notizia per il pluralismo dell'informazione”, è il commento della Cgil. “Lo è ancora di più quando si tratta di una testata così importante come quella fondata da Antonio Gramsci". La Cgil ha salutato la notizia con una nota: "Il nostro auspicio è che prosegua la tradizione di attenzione e del dare voce al mondo del lavoro ed alle sue organizzazioni di rappresentanza"."A tutti i lavoratori della storica testata, giornalisti e non, vanno i nostri più sentiti auguri di buon lavoro". Il titolo di apertura del primo giorno della nuova Unità è “Antimafia capitale”, sulle centinaia di associazioni di volontari che raccontano la vera Roma. Tra le prime scelte editoriali dell’Unità la pubblicazione a puntate dell’Enciclica “ecologista” di papa Francesco. Per quanto riguarda invece la Cgil, sono in pieno svolgimento gli appuntamenti della Conferenza di organizzazione. Ieri il segretario generale Susanna Camusso ha partecipato alla Conferenza della Cgil di Bologna. Torna anche quest’anno la Festa della Cgil a Serravalle Pistoiese. Venerdì si parlerà di Europa (le diretta su Radio Articolo 1). CGIL. CAMUSSO: IL CORAGGIO DI RIMETTERE IN DISCUSSIONE NOI STESSI La necessità di perseguire l'unità con Cisl e Uil, perché "andando in ordine sparso non è possibile riuscire a riaprire questioni fondamentali, come ad esempio la questione pensioni". La volontà di cambiare il sindacato "per riuscire a rappresentare un mondo del lavoro in evoluzione e profondamente cambiato". E ancora la necessità di "mettersi in discussione, di ridurre il liderismo, in favore della collegialità, stando di più sul territorio e meno nelle nostre sedi". Sono questi alcuni passaggi dell'intervento con il quale il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha chiuso i lavori della Conferenza d'organizzazione della Cgil di Bologna, che si è svolta ieri, davanti ad una platea di centinaia di delegate e delegati dai posti di lavoro. Per Camusso serve il "coraggio di mettere in discussione noi stessi". E questo, per quanto riguarda i gruppi dirigenti, significa "ridurre il liderismo, e aumentare la collegialità". "Io penso ‐ ha concluso il segretario Cgil ‐ che abbiamo bisogno di essere sempre più collegiali perchè la nostra organizzazione non rispecchia più i cambiamenti che sono intervenuti nella distribuzione del lavoro". IL VERO MOTIVO DELLA ROTTURA CON LA GRECIA. PARLA BARBI (CGIL) Che cosa è successo in Europa al momento della stretta sulla trattativa con la Grecia? Perché si è passati da un accordo quasi fatto alla rottura e al possibile Grexit? A queste domande risponde il segretario confederale della Cgil, Danilo Barbi in una intervista su Rassegna.it “Sulla Grecia governo italiano troppo debole”, a cura di Guido Iocca). “È successo – spiega Barbi ‐ che la proposta del governo greco avrebbe permesso, se accolta, un’intesa su due punti estremamente complicati e controversi: quelli relativi al debito pregresso, i 310 miliardi che Atene deve al fondo Salva Stati, e alla quantità di avanzo primario, vale a dire quanto la Grecia deve andare in attivo tra entrate e uscite. Su entrambe le questioni erano state concordate delle soluzioni e, nella sostanza, un accordo sui saldi. Il problema vero si è posto in merito a come arrivare agli obiettivi economici individuati. Con il governo greco sostenitore di una politica di riduzione dell’evasione fiscale e di un aumento delle tasse sui grandi patrimoni. Obiettivi non proprio in linea con la strategia delle istituzioni europee, tutta centrata su politiche economiche restrittive. (http://www.rassegna.it/articoli/2015/06/29/123129/sulla‐grecia‐governo‐italiano‐troppo‐debole) SPUNTI DI RIFLESSIONE DAI COMMENTI SULLA GRECIA Tutte le prime pagine e i principali commenti di oggi sono ovviamente dedicati alla Grecia. Dal Sole 24 ore, che apre con l’intervista a Matteo Renzi, citiamo in particolare gli editoriali di Carlo Bastasin (“Se l’Europa rinasce dagli errori commessi”) e di Mario Platero (“I timori di Obama”. Su Repubblica molto interessante la versione proposta nell’editoriale di Andrea Bonanni (“Anche l’Unione fa campagna”), mentre Giancarlo Bosetti ragiona su tutti gli aspetti politici legati alla questione democratica: “Che cosa resta del popolo sovrano”. Molto interessante anche l’analisi di Angelo De Mattia su Milano Finanza: “Vengono al pettine tutti i nodi di una moneta unica nata zoppa” (p.9). Sempre su Milano Finanza è interessante leggere il punto di vista di Vassilis Primikiris di Syriza: “Non è più un problema di austerità, ma di democrazia” (Intervista di Jole Saggese, p.2). Sulla Stampa, tra le tante notizie e i commenti, segnaliamo l’analisi di Gian Enrico Rusconi sul ruolo della Germanica e in particolare della cancelliera Angela Merkel in tutta la vicenda greca: “La Cancelliera e un gioco pericoloso”. A proposito degli effetti sull’Italia e sul rischio del cosiddetto contagio di un eventuale default greco, sempre su La Stampa scrive Alberto Mingardi che suggerisce a Renzi di anticipare la manovra. Sul Corriere della Sera si concentra l’attenzione sugli effetti a cascata su tutta l’Europa: “Una questione di sopravvivenza”, è il titolo dell’editoriale di Antonio Polito. “In terra incognita e senza bussola”, è il titolo dell’editoriale del Messaggero firmato da Marco Fortis. Sul manifesto da segnalare in particolare il pezzo di racconto di Pavlos Nerantzis sulla manifestazione di ieri in Grecia: “Migliaia in piazza per il grande Oxi” (p.2) e l’analisi di Anna Maria Merlo sulla linea di rottura delle istituzioni internazionali contro la Grecia: “L’Europa compatta detta la linea dura” (p.3). ESUBERI A SORPRESA IN TELECOM. OGGI SI SCIOPERA La proclamazione dello sciopero, indetto dalla SLC‐CGIL per oggi, si è resa necessaria a seguito di un improvviso e clamoroso cambio di direzione da parte dell'Azienda che, dopo aver dichiarato per mesi l'intenzione di procedere a migliaia di assunzioni, torna a parlare di esuberi, e per difendere l'integrità del perimetro aziendale a seguito della dichiarata intenzione del management di procedere con lo spin‐off dei 9000 lavoratori del Customer Care. A partire da febbraio, quando l'A.D. di Telecom Patuano ha presentato il Piano Industriale 2015/2017 alla comunità finanziaria a Londra, è stato tutto un crescendo di roboanti dichiarazioni in cui si delineava un futuro radioso per Telecom (e i suoi dipendenti) grazie a un piano di crescita incentrato su investimenti ed assunzioni. Patuano a più riprese ha dato per certa l'estensione da parte del Governo di una integrazione salariale sul modello della solidarietà difensiva anche per i lavoratori impattati dalla cosiddetta solidarietà espansiva, sostanziando un piano di assunzioni a carico di INPS e lavoratori. Su questo assunto, rivelatosi ad oggi sbagliato, l'azienda ha impostato tutti gli obiettivi di razionalizzazione dei costi previsti dal piano industriale. Ora, per garantire alla comunità finanziaria il mantenimento degli impegni, l'azienda non esita a compiere una clamorosa ed inaccettabile inversione ad U dichiarando la presenza di esuberi strutturali e minacciando di proseguire sulla strada annunciata dello smembramento dell'azienda, a partire dalla societarizzazione della Divisione Caring, il comparto aziendale che garantisce il servizio di assistenza alla clientela e che occupa circa 9000 lavoratori. SLC‐CGIL ritiene inaccettabile che si vogliano far pagare ai lavoratori (e alla collettività) gli errori del management e ritiene essenziale il mantenimento del perimetro aziendale, condizione perché Telecom possa garantire al Paese tutte quelle competenze necessarie a dare il proprio decisivo contributo nell'imminente (ci auguriamo) partenza del progetto di sviluppo della rete di nuova generazione. In attesa di comprendere come andranno a delinearsi i nuovi assetti societari alla luce dello scioglimento di Telco e dell'entrata di Vivendi come azionista di riferimento, SLC‐CGIL ritiene che il management dovrebbe concentrarsi su quale ruolo debba assumere Telecom nel decisivo processo di Digitalizzazione del Paese e non scaricare le proprie inefficienze sui lavoratori. APPUNTAMENTI IN AGENDA Oggi Taranto ‐ Villa Peripato, ore 20. Presentazione del libro di F. Colucci 'La Zattera. Storie dal call‐center'. Interviene il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso Giovedì 2 luglio Prato ‐ Montemurolo, Parco della Pace, ore 21, Festa de L'Unità di Prato, Interviene il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso Roma ‐ Cgil Nazionale, sala Santi, Corso d'Italia 25, ore 17. Presentazione del libro di L. Pennacchi 'Il soggetto dell'economia. Dalla crisi a un nuovo modello di sviluppo' Interviene il segretario confederale della Cgil, Danilo Barbi Venerdì 3 luglio Serravalle Pistoiese (PT), ore 18. Cgil Incontri 2015 ‐ Dibattito 'Lavoratori e sindacati per una nuova Europa sociale'. Interviene il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso Sabato 4 luglio Cecina (LI) ‐ Loc. Cecinella, parco i Pini, ore 11.30. XXI Meeting Internazionale antirazzista Arci ‐ Dibattito 'I diritti delle donne a 20 anni da Pechino'. Interviene il segretario confederale della Cgil, Gianna Fracassi Mattinale chiuso alle 7,15. Rassegna stampa completa in intranet sul portale Cgil a partire dalle 10,30