Via del Macello, 14 - 26100 CREMONA
℡ 0372/4791 - 0372/479239
TITOLO PROGETTO
ACQUEDOTTO DI CREMA
- Provincia di CREMONA INTERVENTI URGENTI PER IL SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA IDRICA
LOTTO 1
6
5
4
3
2
1
11/03/2014
N°
DATA
PE
S. VICARI
EMISSIONE
Cod. Com.:
AC COM CR 111G
Cod. Prog.:
PE 023 2013 ACQ
Data:
20/12/2013
RPE
F.GUERCILENA
R.LAVORI
VERIFICA
Elaborato n°
5
TIMBRO E FIRMA
A.PIAZZA
DIRIGENTE A.GUERESCHI
APPROVAZIONE
VISTO
Disciplinare installazione impianto
booster località “ Santa Maria dei
Mosi”
STUDIO DI FATTIBILITA’
PRELIMINARE
DEFINITIVO
ESECUTIVO
ESEGUITO
PROGETTAZIONE
A norma di legge il presente elaborato non potrà essere
riprodotto ne consegnato a terzi ne utilizzato per scopi
diversi da quello di destinazione senza l'autorizzazione
scritta di questa Società che ne detiene la proprietà.
File: 04 - Disciplinare per installazione pompa
booster - Rev 1.docx
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SOMMARIO
1
NORME CONTRATTUALI_________________________________________________ 4
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7
1.8
1.9
1.10
1.11
1.12
1.13
1.14
1.15
Oggetto: __________________________________________________________________________________ 4
Importo e aggiudicazione dei lavori:___________________________________________________________ 4
Tempo utile e ritardi: _______________________________________________________________________ 4
Modalità e termine di presentazione dell’offerta: ________________________________________________ 4
Validità dell’offerta: ________________________________________________________________________ 5
Liquidazione e pagamento: __________________________________________________________________ 5
Rescissione del contratto: ____________________________________________________________________ 5
Subappalto e/o cessione della fornitura ________________________________________________________ 5
Polizza fidejussoria _________________________________________________________________________ 5
Oneri a carico della stazione appaltante: _______________________________________________________ 5
Oneri generali a carico della ditta aggiudicataria: _______________________________________________ 6
Oneri specifici relativi alla Sicurezza __________________________________________________________ 7
Collaudo: _________________________________________________________________________________ 8
Garanzia: _________________________________________________________________________________ 8
Risoluzione delle controversie: _______________________________________________________________ 8
2
PRESCRIZIONI TECNICHE _______________________________________________ 9
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8
2.9
2.10
2.11
2.12
2.13
2.14
2.15
Caratteristiche dimensionali e Norme di riferimento _____________________________________________ 9
Requisiti di accettabilità e collaudi ____________________________________________________________ 9
Prove in pressione __________________________________________________________________________ 9
Rispetto del programma dei lavori ___________________________________________________________ 10
Rispetto dei disegni progettuali ______________________________________________________________ 10
Impianti idro-peneumatici __________________________________________________________________ 10
Impianti elettrici e di automazione ___________________________________________________________ 10
Apparecchiature in pressione _______________________________________________________________ 10
Insonorizzazione __________________________________________________________________________ 10
Idoneità dei materiali utilizzati ______________________________________________________________ 10
Assistenze e opere accessorie ________________________________________________________________ 11
Installazione dispositivi e segnalazioni di sicurezza _____________________________________________ 11
Collegamenti idraulici - prescrizioni generali __________________________________________________ 11
Apparecchiature idrauliche - prescrizioni generali _____________________________________________ 13
Strumento di misura - prescrizioni generali ___________________________________________________ 17
3
DESCRIZIONE DEI LAVORI______________________________________________ 20
3.1
Descrizione dei lavori idraulici ______________________________________________________________ 20
3.2
Descrizione dei lavori elettrici _______________________________________________________________ 20
3.2.1
QG (quadro Generale) – note indicative delle apparecchiature da prevedere ________________________ 20
3.2.2
Impianto elettrico ______________________________________________________________________ 21
3.2.3
Illuminazione __________________________________________________________________________ 21
3.2.4
Antintrusione __________________________________________________________________________ 21
3.2.5
Impianto di Terra ______________________________________________________________________ 21
3.3
Report fotografico _________________________________________________________________________ 22
Disciplinare per revisione e modifiche impianti idraulici
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1 NORME CONTRATTUALI
1.1
Oggetto:
Il presente disciplinare ha per oggetto l’appalto dei lavori di realizzazione di un impianto booster a servizio
dell’acquedotto di Crema - Prov. di Cremona da realizzare in località I Mosi, comprensiva di impianto elettrico di
alimentazione e controllo, relativi accessori per dare il tutto completo e perfettamente funzionante.
Descrizione sommaria delle opere e limiti di fornitura:
Sono comprese nell’appalto la mano d’opera, le somministrazioni, le prestazioni e le forniture necessarie per
l’esecuzione a regola d’arte dei lavori in oggetto secondo le caratteristiche illustrate dalla tavola 05, e secondo le
norme contemplate da questo disciplinare, tavola 04.
Le stesse tavole sono rappresentate nei file in formato .pdf consegnati.
1.
2.
1.2
Elab. 04 – Disciplinare
Elab. 05 – Schema installazione
Importo e aggiudicazione dei lavori:
L’importo complessivo delle opere a base d’appalto è di € 11.600.
Sono previsti oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso e computati a corpo, dell’importo di € 200,00. Le relative
lavorazioni sono riportate al successivo punto 1.12. L’appalto verrà aggiudicato alla Ditta miglior offerente.
1.3
Tempo utile e ritardi:
I lavori previsti dal presente disciplinare dovranno essere eseguiti con alacrità e regolarità secondo le norme
contrattuali per darli completamente ultimati entro il termine di 15 (quindici) giorni naturali e consecutivi decorrenti
dalla data di consegna dei lavori riportata nel contratto o nell’ordinativo lavori.
Ultimate le opere a perfetta regola d’arte, la Ditta esecutrice ne darà comunicazione per iscritto alla Direzione Lavori
la quale procederà ad effettuare visita di sopralluogo e alla stesura del relativo verbale di ultimazione dei lavori.
A seguito di ritardi superiori ai 30 (trenta) giorni naturali e consecutivi, la Stazione appaltante potrà unilateralmente
rescindere il contratto.
In caso di ritardo nell’ultimazione dei lavori si applicherà, per ogni giorno di ritardo, una penale pari all’1°/°° (uno per
mille) dell’importo d’appalto.
L’importo delle penali sarà detratto dalle rate di pagamento in corso.
1.4
Modalità e termine di presentazione dell’offerta:
Le Ditte concorrenti dovranno far pervenire le loro offerte, con le modalità che saranno indicate
nella lettera di invito.
In caso di discordanza tra il prezzo indicato in cifre e quello indicato in lettere è ritenuto valido
quello più vantaggioso per la Stazione Appaltante.
E’ obbligatoria l’effettuazione di un sopralluogo all’area di cantiere da riscontrare mediante verbale redatto dalla
Stazione Appaltante, da allegare in copia all’offerta stessa.
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L’offerta dovrà riportare inoltre l’espressa accettazione senza riserve delle condizioni riportate dal presente
disciplinare, a firma del legale rappresentante della Ditta concorrente.
1.5
Validità dell’offerta:
L’offerta deve contenere l’esplicita dichiarazione che la stessa si intende valida ed impegnativa per mesi 6 (sei) a
decorrere dalla data di scadenza per la presentazione.
1.6
Liquidazione e pagamento:
Le opere oggetto dell’appalto e i costi per la sicurezza, verranno compensati interamente a corpo. Il pagamento
avverrà in un’unica soluzione, dietro presentazione di regolare fattura, ad emissione del Verbale di collaudo
definitivo. La fattura verrà liquidata a 60 giorni data fattura.
Condizione necessaria alla liquidazione della fattura sarà l’esistenza del documento unico regolarità contributiva
(DURC) con esito positivo.
1.7
Rescissione del contratto:
Nel caso che l’aggiudicatario non sia in grado di stipulare il contratto entro 15 giorni dall’aggiudicazione della gara, la
stazione appaltante potrà provvedere all’affidamento dei lavori ad altro soggetto.
Il contratto potrà essere altresì rescisso per gravi non conformità della qualità dei prodotti forniti o delle prescrizioni
particolari del presente capitolato in ordine all’esecuzione delle opere.
In questi casi l’Appaltatore avrà diritto soltanto al pagamento dei soli lavori regolarmente eseguiti e sarà passibile del
danno che provenisse alla Stazione Appaltante dalla stipulazione di un nuovo contratto o dalla esecuzione d’ufficio in
economia.
In caso di rescissione del contratto, la polizza fidejussoria, presentata a garanzia della corretta esecuzione dei lavori,
resterà alla Stazione Appaltante la quale provvederà all’escussione dell’importo garantito.
1.8
Subappalto e/o cessione della fornitura
Il subappalto potrà essere autorizzato secondo le modalità e sussistendo i presupposti di legge (max 30% contratto).
1.9
Polizza fidejussoria
Se specificato nella lettera d’invito, la Ditta aggiudicataria dovrà provvedere alla costituzione di polizza fidejussoria a
garanzia della corretta esecuzione dei lavori, del rispetto dei tempi di consegna e della pronta sostituzione e/o
riparazione delle apparecchiature in caso di loro difettosità.
La fidejussione dovrà essere esibita alla Committente entro 15 giorni dalla data di emissione del buono d’ordine o
contratto.
La polizza dovrà avere un importo del 10% (diecipercento) dell'importo del buono d’ordine.
La mancata costituzione della garanzia determinerà la revoca dell'affidamento;
La durata della polizza dovrà essere di 36 mesi dalla data di emissione di buono d’ordine.
La polizza fidejussoria dovrà prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore
principale e la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta della stazione appaltante.
1.10 Oneri a carico della stazione appaltante:
Sono a carico del Committente:
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1.
2.
3.
4.
la messa a disposizione dell’area del cantiere;
la fornitura dell’energia elettrica
l’avviamento dell’impianto
Fornitura in conto lavorazione della elettropompa ad asse verticale
1.11 Oneri generali a carico della ditta aggiudicataria:
Sono a carico della Ditta assegnataria:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
La mano d’opera, le somministrazioni e le prestazioni necessarie per l’esecuzione a regola d’arte dei lavori
La stesura del piano delle misure per la sicurezza fisica dei lavoratori
Il progetto elettrico di alimentazione e comando delle apparecchiature da installare (da sottoorre per
approvazione alla D.L. prima dell’inizio lavori
Dichiarazione di conformità alla regola d’arte (art. 7 e all. I DM 37/08)
Progetto impianto elettrico eseguito (ex art 5 e 7 DM 37/08)
Schema grafico dell’impianto di terra con evidenziato il nodo equipotenziale e la misura della resistenza verso
terra
Esecuzione delle forniture non competenti alla Committente
Assistenza all’avviamento della durata di una giornata lavorativa, da parte di personale specializzato
Sono inoltre a carico della Ditta assegnataria gli oneri imposti dalla legge, per regolamento o in forza al Capitolato
Generale:
- l’organizzazione del cantiere, la direzione dei lavori e la conduzione degli stessi a mezzo di persone riconosciute
idonee ed attrezzate adeguatamente;
- rispetto assoluto delle norme di sicurezza del lavoro (quale valore irrinunciabile e prioritario per ragioni di ordine
morale, sociale, giuridico e di immagine) predisponendo, adottando ed attuando tutte le misure necessarie per la
sicurezza e la salute delle persone addette all’esecuzione dei lavori, cercando quindi di prevenire ogni possibile
situazione contraria alla sicurezza.
L’appaltatore come prima regola dovrà quindi adoperarsi affinché i lavori che sono oggetto dell’appalto vengano svolti
nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di sicurezza, di igiene del lavoro nonché di tutela ambientale.
L’appaltatore si impegna inoltre a consegnare al committente le opere ultimate in condizioni di rispondenza alle
norme di sicurezza; i costi ed i compensi che ne derivano sono compresi nel corrispettivo stabilito per il compimento
dell’opera;
- la corresponsione ai propri dipendenti delle retribuzioni dovute e l’attuazione nei loro confronti di tutte le assistenze,
assicurazioni e previdenze secondo le norme di Legge dei contratti collettivi di lavoro;
- la formazione del cantiere, recinzione, manutenzione, custodia, illuminazione notturna, fornitura di attrezzi e
macchinari, ponteggi, opere provvisionali varie nonché prestazioni di manodopera e materiali occorrenti per i collaudi;
- la responsabilità per danni causati a propri dipendenti, a terze persone o cose per fatto e colpa propria e dei propri
addetti. L’appaltatore resta l’unico responsabile dei danni che si possono verificare durante i lavori alle ragioni
confinanti o terzi e dovrà liquidare ogni pendenza prima del collaudo finale;
- l’obbligo di preporre alla direzione del cantiere un responsabile tecnico. Tale responsabile tecnico dovrà possedere i
requisiti professionali necessari ad eseguire la conduzione del cantiere dell’opera appaltata, essere di provata
competenza e di pieno gradimento alla Stazione Appaltante.
La nomina del responsabile tecnico sopraindicato dovrà essere comunicata alla Stazione Appaltante con lettera
raccomandata dell’Appaltatore sottoscritta dal responsabile tecnico.
Nell’evenienza dell’interruzione del rapporto di lavoro con il responsabile tecnico, l’Appaltatore dovrà provvedere, con
le modalità sopra indicate, alla sostituzione del personale preposto alla direzione del cantiere. In difetto, il Direttore
dei Lavori potrà ordinare la chiusura del cantiere sino ad avvenuto adempimento dell’obbligazione, ed in tale ipotesi
all’Appaltatore saranno addebitate, fatti salvi i maggiori danni, le penalità previste per l’eventuale ritardata
ultimazione dei lavori;
- le attrezzature e i mezzi d’opera, tutti a norma di sicurezza, occorrenti per dare l’opera a Lui affidata compiuta a
regola d’arte, nonché gli strumenti necessari per i tracciamenti, rilievi, misurazioni e controllo dei lavori stessi, e le
prestazioni di mano d’opera, mezzi d’opera e materiali occorrenti per i collaudi;
- la sorveglianza e custodia del cantiere, ivi compresi i materiali installati sia dal committente che da terzi fino
all’ultimazione dei lavori;
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- l’impegno a verificare che tutti i posti di lavoro, nel caso in cui si trovino ad operare più imprese nella stessa area
contemporaneamente od in tempi successivi, siano in perfette condizioni di sicurezza durante l’esecuzione dei lavori
ed a consegnare la detta area nelle condizioni idonee ad eventuali imprese subentranti;
- gli allacciamenti provvisori per i servizi di acqua, energia elettrica e fognatura necessari per il funzionamento del
cantiere (NON E’ CONSENTITO UTILIZZARE LE PRESE E GLI IMPAINTI ELETTRICI DELLA STAZIONE APPALTANTE SE NON
ESPLICITAMENTE AUTORIZZATO);
- l’assicurazione contro i danni dell’incendio, dello scoppio del gas e del fulmine per le attrezzature del cantiere, per i
materiali e le apparecchiature a piè d’opera destinati alla costruzione, di proprietà di entrambi i contraenti e di terzi e
per le opere eseguite dall’Appaltatore, anche se in corso di esecuzione, fino alla loro consegna al Committente;
- l’installazione di tutti i segnali stradali, tabelle e segnali luminosi necessari, sia di giorno che di notte, per garantire la
sicurezza delle persone e dei veicoli e la continuità del traffico. I segnali saranno conformi alle disposizioni del T.U. 15
Giugno 1959, n.393 e del relativo Regolamento di esecuzione n.495 par.2 “Il Regolamento del Codice della Strada”
D.P.R.16.12.1992 e dovranno essere concordati con la Direzione Lavori, l’Ente proprietario e la Vigilanza Urbana.
- lo sgombero ad opere ultimate delle attrezzature, dei detriti, dei materiali residuati e di quanto altro non utilizzato
nelle opere affidate all’Appaltatore;
- la gratuita manutenzione di tutte le opere fino al collaudo ed il ripristino di quanto risultasse danneggiato o
deteriorato prima del collaudo medesimo;
- gli oneri per prove, collaudi, analisi che la Direzione Lavori od il collaudatore disponessero in ordine alle opere
appaltate;
- gli indennizzi a privati ed Enti per occupazioni, cave, dissesti in conseguenza dell’esecuzione dei lavori e danni diretti
o indiretti dovuti ai medesimi; nonché qualsiasi danno cagionato alle colture e frutti pendenti;
- la gratuita fornitura ed installazione di un cartello delle dimensioni di m. 2,50 x 1,50 opportunamente verniciati e
portanti la scritta che fornirà la Direzione dei Lavori (circolare n.1729/U.L. Ministero LL.PP. - 01.06.1990);
- farà carico altresì all’impresa assuntrice dell’appalto di provvedere, nei limiti e nel rispetto delle disposizioni di legge,
all’anticipazione di spesa necessaria al funzionamento degli impianti;
Sono a carico dell’Appaltatore tutte le spese di cui al Capitolato, nonché di tutte le spese del contratto, ivi compresi i
diritti di Segreteria, quelle di carta da bollo e registro, quelle della stampa del Capitolato, delle copie del contratto, dei
documenti, dei disegni, che devono essere consegnati o comunque occorrenti alla Direzione Lavori.
Sono inoltre a Suo carico tutte le spese di bollo e registro degli atti occorrenti per la gestione dei lavori, dalla consegna
alla approvazione definitiva del collaudo dei lavori e svincolo della cauzione.
- gli altri oneri non contemplati nei singoli articoli del presente Capitolato Speciale, quelli per i quali non è indicato il
corrispettivo nell’elenco dei prezzi e non è in esso espresso che detti oneri ricadano a carico della Stazione Appaltante,
e quelli, infine, indicati dal Capitolato Generale dei Lavori che si eseguono per conto dello Stato.
L’Appaltatore ha l’obbligo di eseguire regolarmente tutti i lavori in conformità al progetto, ai particolari esecutivi ed
alle disposizioni che eventualmente fossero impartite, in corso dei lavori, dalla Direzione Lavori e non deve dar corso a
nessun lavoro che fosse in contrasto con le istruzioni del Direttore dei Lavori.
L’Appaltatore risponderà direttamente in ogni caso, tanto verso la Stazione Appaltante ed la Direzione dei Lavori,
quanto verso gli operai ed i terzi di tutti i danni a persone e cose in dipendenza dei lavori.
L’Appaltatore in ogni caso è sempre responsabile, per la qualità dei materiali e la buona esecuzione dei lavori, e
tenuto a rispondere in ogni caso di inconvenienti, danni, sinistri, ecc., che fossero per verificarsi e delle relative
conseguenze qualunque sia la loro natura ed importanza, sollevando da ogni responsabilità civile e penale la Direzione
dei Lavori.
La ditta appaltatrice dovrà fornire alla stazione appaltante, con cadenza trimestrale, a partire dalla sottoscrizione del
contratto, copia del DURC (documento unico regolarità contributiva) relativo ai propri dipendenti e a quelli dei
subappaltatori.
1.12 Oneri specifici relativi alla Sicurezza
La Ditta appaltatrice dovrà provvedere alle seguenti forniture e lavorazioni, previste dal Piano della Sicurezza e
Coordinamento lavori:
- fornitura e posa temporanea di n°1 cartelli segnaletici per la sicurezza in cantiere e l'igiene nei luoghi di lavoro a
norma d.lgs. 14/8/96 N. 493, l'utilizzo di tali cartelli è previsto per tutta la durata del cantiere ed il loro spostamento
con il procedere dei lavori, il posizionamento deve rispettare le prescrizioni del Piano di Sicurezza e le indicazioni del
Coordinatore per la Sicurezza; i cartelli verranno conteggiati una volta sola cadauno, sono compresi piedistalli, zavorre
ed ogni accessorio per il fissaggio, formato minimo 270x330 mm.
- contributo per n°1 riunione di coordinamento, a prescindere dal n° dei partecipanti e dalla durata della riunione.
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1.13 Collaudo:
Il colludo verrà eseguito contestualmente dalla Stazione Appaltante e la Ditta fornitrice alla messa in funzione
dell’impianto stesso e consisterà nella verifica che quanto fornito funzioni correttamente e secondo le specifiche
tecniche progettuali. Se la verifica avrà esisto positivo verrà stilato il relativo Verbale.
Qualora, all’atto del collaudo provvisorio e definitivo, risultassero deficienze sia quantitative che qualitative rispetto a
quanto dichiarato nell’offerta, la Ditta fornitrice dovrà provvedervi prontamente, dopo di che si procederà a nuova
visita. Quando le opere prescritte non venissero eseguite dalla Ditta nel termine che verrà stabilito, la Stazione
Appaltante potrà disporre d’ufficio per la loro esecuzione addebitando tutte le spese all’appaltatore.
1.14 Garanzia:
Per 24 mesi (ventiquattro mesi) consecutivi e successivi al collaudo la Ditta fornitrice resterà garante di tutte le
apparecchiature, macchine ed accessori forniti, impegnandosi alla gratuita ed immediata sostituzione degli stessi
qualora risultassero difettosi per deficienza di materiali o di montaggio .
Tale garanzia viene estesa, per uguale periodo, alle macchine ed apparecchiature eventualmente sostituite, a partire
dalla data di sostituzione.
1.15 Risoluzione delle controversie:
Qualora le controversie (siano esse di natura tecnica, amministrativa o giuridica) non si siano potute definire in via
amministrativa e l’Appaltatore confermi le riserve, la definizione delle stesse saranno devolute all’autorità giudiziaria
competente ed è esclusa la competenza arbitrale.
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2 PRESCRIZIONI TECNICHE
2.1
Caratteristiche dimensionali e Norme di riferimento
TUBAZIONI
FILTRI
PNEUMATICA
IMPIANTO ELETTRICO
2.2
Materiale
Pressione
progetto (DP)
AISI 304L
vari
AC/ZN
6,0 bar
n.c.
10,0 bar
di Pressione
massima
ammissibile
(PMA)
10,0 bar
n.c.
16,0 bar
Tensione
alimentazione
380 V.
Norme di riferimento
UNI – DIN
UNI - ASTM
UNI
UNI-CEI
Requisiti di accettabilità e collaudi
2.2.1 Apparecchiature idrauliche
verifica visiva e approvazione prima della posa
corrispondenza dimensionale al progetto
corrispondenza alla Norma di riferimento
n° di apparecchiature da sottoporre a verifica: tutte
2.2.2 Apparecchiature elettriche
verifica visiva e approvazione prima della posa
corrispondenza dimensionale al progetto
corrispondenza alla Norma di riferimento
n° di apparecchiature da sottoporre a verifica: tutte
2.2.3 Tubazioni e raccordi idraulici
verifica visiva e approvazione prima della posa
corrispondenza dimensionale al progetto
corrispondenza alla norma di riferimento
n° di campioni: 1 per ogni tipo e per ogni diametro
2.2.4 Saldature
2.3
verifica delle abilitazioni in possesso dei saldatori prima dell’esecuzione
verifica con liquidi penetranti
corrispondenza alla procedura prevista dalla Norma
n° di saldature da sottoporre a verifica: a discrezione della Direzione Lavori
Prove in pressione
pressione di prova STP (pressione di prova del sistema)
impianto potabilizzazione inclusi i filtri:
6,0 bar
pressione di prova STP (pressione di prova del sistema)
impianto pneumatico:
8,0 bar
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2.4
criterio di accetabilità:
nessuna perdita dopo un’ora a pressione costante STP
Rispetto del programma dei lavori
Tutte le fasi saranno realizzate nell’assoluto rispetto del programma lavori. I tempi di attuazione delle singole fasi
saranno preventivamente approvati dalla D.L.
2.5
Rispetto dei disegni progettuali
Nella realizzazione dell’impianto, la ditta Esecutrice, dovrà attenersi scrupolosamente allo schema di processo, agli
schemi elettrici e ai disegni esecutivi di progetto. Ogni variante dovrà essere sottoposta per approvazione alla
Direzione Lavori.
2.6
Impianti idro-peneumatici
Gli impianti in pressione saranno realizzati in conformità alla regola dell’arte e alle prescrizioni elencate nel presente
Capitolato. Tutte le apparecchiature dovranno riportare la marcatura CE. A tal fine la Ditta appaltatrice dovrà
trasmettere alla Direzione Lavori opportuna documentazione (vedi art. 46 Capitolato Speciale d’appalto – Parte I).
2.7
Impianti elettrici e di automazione
Gli impianti elettrici di comando e automazione saranno realizzati in conformità alla regola dell’arte e alle prescrizioni
elencate nel presente Capitolato. Tutte le apparecchiature dovranno riportare la marcatura CE. A tal fine la Ditta
appaltatrice dovrà trasmettere alla Direzione Lavori opportuna documentazione.
Le norme di riferimento sono:
2.8
DLgs. 81/08 “Testo unico sulla sicurezza sul lavoro”, e successiva integrazione DLgs. 106/09
Norma CEI 64-08 e varianti successive.
Il DPR 462/01 che definisce le procedure di denuncia delle installazioni e le verifiche da eseguire
DM 37/08 che ha sostituito la 46/90 e definisce le regole per l’impiantistica elettrica
CEI 23-12 – spine e prese per uso industriale
Norma CEI 17-13 (corrispondenza europea EN61439) che definisce la caratteristica dei quadri elettrici
Apparecchiature in pressione
Le apparecchiature in pressione saranno realizzate, ove applicabile, in conformità alla Direttiva 97/23/CE (PED)
recepita con D.lgs. N° 93 DEL 25/02/2000. Tutte le apparecchiature dovranno riportare la marcatura CE.
A tal fine la Ditta appaltatrice dovrà trasmettere alla Direzione Lavori opportuna documentazione (vedi art. 46
Capitolato Speciale d’appalto – Parte I).
2.9
Insonorizzazione
Le apparecchiature costituenti l'impianto dovranno in qualsiasi fase di funzionamento rispettare le prescrizioni del
Decreto Legislativo n°195 de l0 aprile 2006 riguardante l’inquinamento da rumore sia per l'incolumità del personale
sia riguardo a terzi esterni all'impianto.
2.10 Idoneità dei materiali utilizzati
Tutti i materiali a contatto con l’acqua potabile (tubi, raccordi, valvole di intercettazione, pompe, apparecchiature,
guarnizioni ecc.) dovranno essere corredati da opportuna etichettatura o stampigliatura o marcatura attestante che
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gli oggetti sono conformi al DM 174 del 6 aprile 2004 concernente i materiali e gli oggetti che possono essere
utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo
umano e, laddove non possibile, da idonea dichiarazione. A tal fine la Ditta appaltatrice dovrà trasmettere alla
Direzione Lavori opportuna documentazione.
2.11 Assistenze e opere accessorie
Sono a totale carico della Ditta appaltatrice tutte le eventuali assistenze murarie per la realizzazione dell’impianto di
seguito descritto ovvero: perforazione di murature per consentire il passaggio di tubazioni e cavidotti, il relativo
ripristino; taglio di grigliati in acciaio zincato e i relativi pezzi di rinforzo per garantire la portata originaria,
realizzazione di lamiere di copertura per l’occlusione di trincee e piani di appoggio quadri elettrici. Sono pure a carico
della Ditta appaltatrice tutti i lavori di ripristino degli intonaci, della tinteggiatura, dei serramenti, dei marciapiedi e dei
piazzali eventualmente danneggiati durante i lavori di realizzazione dell’impianto.
2.12 Installazione dispositivi e segnalazioni di sicurezza
Tutte le tubazioni convoglianti fluidi andranno identificate per ragioni di sicurezza con colorazioni secondo norme UNI
5634-65P. Le tubazioni in acciaio inox e in materiali plastici andranno identificate tramite pellicole plastiche
autoadesive indelebili. Tutte le apparecchiature installate saranno identificate tramite targhette in materiale plastico
stampate con procedimento termico, secondo siglatura riportata dallo schema di processo, dotate di porta targhetta
autoadesivo.
FLUIDO CONVOGLIATO
acqua di pozzo
acqua trattata
acqua di scarico controlavaggio
aria per controlavaggio
aria compressa
ipoclorito di sodio
cloruro ferrico
COLORE
SCRITTA ESPLICATIVA
verde RAL 6021
verde RAL 6021
verde RAL 6021
azzurro chiaro RAL 5024
azzurro chiaro RAL 5024
violetto
marrone
ACQUA DI POZZO
ACQUA POTABILE
SCARICO
ARIA
ARIA COMPRESSA
IPOCLORITO DI SODIO
CLORURO FERRICO
I locali di alloggiamento dei serbatoi di stoccaggio dei reagenti andranno identificate mediante l’apposizione sulle
porte di cartelli di pericolo a norma del D.LGS. 81/08 riportanti i reagenti chimici stoccati e le relative indicazioni di
sicurezza, stessa cosa dicasi per i rispettivi serbatoi. Dovranno inoltre essere apposti cartelli d’obbligo e pericolo in
prossimità di macchine, apparecchiature o dispositivi elettrici che ricadano nelle prescrizioni della Decreto Legislativo
626/94.
2.13 Collegamenti idraulici - prescrizioni generali
2.13.1 Tubazioni e raccordi di processo
I collegamenti idraulici tra le varie apparecchiature costituenti l'impianto verranno realizzati completamente con
tubazioni e raccordi in acciaio inox AISI 304L (EN 1.4306) - realizzati secondo Norme EN 10217-7 (DIN 17457)
dimensioni metriche, in esecuzione elettrouniti, non trattati termicamente, decapati e collaudati.
I collegamenti idraulici da posare all’interno di vasche di stoccaggio verranno realizzati completamente con tubazioni e
raccordi in acciaio inox AISI 316L (EN 1.4404) - realizzati secondo Norme EN 10217-7 (DIN 17457) dimensioni metriche,
in esecuzione elettrouniti, non trattati termicamente, decapati e collaudati.
Spessori:
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•
•
dal DN 25 al DN150 compreso - spessore 2,0 mm
dal DN 200 al DN 300 compreso - spessore 3,0 mm
La saldatura delle tubazioni e dei raccordi dovrà essere eseguita con processo TIG da parte di personale qualificato,
munito di abilitazione professionale secondo le Norme di riferimento. Una volta eseguite, a discrezione della D.L., le
saldature verranno verificate con metodo a liquidi penetranti in presenza del personale delegato dalla D.L. stessa.
Al termine delle operazioni di assemblaggio e verifica, tutte le tubazioni e i raccordi verranno decontaminate da
eventuali scorie e residui di saldatura tramite agenti decapanti. Le saldature verranno accuratamente spazzolate
meccanicamente.
E’ fatto assoluto divieto dell’utilizzo di utensili da taglio o abrasivi contenenti agenti ferrosi e comunque non
espressamente prodotti per la lavorazione di acciaio inox.
I collegamenti verranno forniti completi in opera di flangie, bulloni, rondelle, guarnizioni e quant’altro necessario per
dare l’opera finita e funzionante.
2.13.2 Tubazioni e raccordi per circuiti ausiliari acqua
I circuiti ausiliari acqua saranno realizzati tramite tubazioni in AISI 304 tipo MANNESMANN PRESSFITTING o
equivalente e relativi raccordi, assemblati esclusivamente con sistema a compressione. I filetti dei terminali verranno
guarniti esclusivamente tramite TEFLON liquido idoneo al contatto con alimenti o prodotto equivalente.
2.13.3 Tubazioni e raccordi per circuiti ausiliari aria compressa
Le tubazioni costituenti i circuiti ausiliari aria compressa saranno realizzati tramite tubazioni in acciaio zincato a caldo
UNI EN 10240:1999 e relativi raccordi, assemblati esclusivamente tramite TEFLON liquido o prodotto equivalente.
2.13.4 Flangitura
La flangiatura delle varie componenti avverrà tramite flange piane scorrevoli per tubi con bordo di appoggio,
realizzate in AISI 304 e dimensionate secondo Norme UNI 6089 foratura PN 10 ricavate per stampaggio a freddo di
lamiera laminata a caldo secondo ASTM A240.
Il serraggio sarà eseguito con bulloni dadi e rondelle su entrambe i lati, esclusivamente realizzati in AISI 304
(marcatura A2).
Impossibile v isualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere danneggiata. Riav v iare il computer e aprire di nuov o il file. S e v iene v isualizzata di nuov o la x rossa, potrebbe essere necessario eliminare l'immagine e inserirla di nuov o.
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Eventuali flange piane (solo dove approvato dalla D.L.) saranno in acciaio AISI 304L a saldare a sovrapposizione,
dimensionate secondo UNI EN 1092-1 DIN 2576 PN10 per tubi ISO. Queste saranno elettrosaldate internamente ed
esternamente perfettamente ortogonali alle tubazione.
Tutte le guarnizioni impiegate saranno in ECOGOMMA, realizzate in mescola di gomma naturale e addittivi
vulcanizzanti stampate con sistema di alta compressione, idonee al contatto con acqua potabile in conformità al D.M.
n. 174 del 06/04/2004 (sostituisce la Circ. Min. Sanità n. 102 del 02/12/78).
2.13.5 Accessori di fissaggio
Tutti gli accessori di fissaggio, quali staffe, mensole, collari per tubazioni e la relativa bulloneria, saranno realizzati
esclusivamente in acciaio inox AISI 304.
2.13.6 Giunti rapidi meccanici
La connessione tra le tubazioni interne all’impianto e quelle in ingresso e uscita, quando prescritto, saranno realizzate
mediante giunti del tipo STRAUB GRIP-L PN16 realizzati interamente in AISI 304 con guarnizioni in EPDM.
2.14 Apparecchiature idrauliche - prescrizioni generali
2.14.1 Valvole a saracinesca
Le saracinesche utilizzate saranno a passaggio integrale senza sede realizzate esclusivamente in ghisa sferoidale,
idonee al contatto con acqua potabile e conformi alla norma UNI 10269 foratura PN 16.
Il corpo deve essere realizzato in un unico elemento di fusione metallica di ghisa sferoidale di qualità GS 400-15 o GS
500-7 UNI ISO 1083 o equivalenti, il coperchio realizzato in uno o più parti di fusione metallica di ghisa sferoidale, il
cuneo realizzato in un solo elemento di fusione metallico di ghisa sferoidale, interamente rivestito con gomma
sintetica, NBR o EPDM atossica, idonea per uso alimentare.
L’albero di manovra sarà realizzato in un unico pezzo metallico mediante forgiatura o rollatura di barra di acciaio
inossidabile di qualità non minore di X 20 Cr 13 UNI 6900, il collegamento meccanico fra il corpo e il coperchio sarà
realizzato tramite viti di acciaio inossidabile di qualità non inferiore a X 5 CrNiMo 17 13 UNI 6900, del tipo a scomparsa
in idonei alloggiamenti all’interno del coperchio e interamente ricoperti di materiale plastico inerte.
La tenuta dinamica fra il coperchio e l’albero di manovra sarà realizzata mediante almeno due guarnizioni toroidali (ORing), in accordo alla UNI ISO 3601/1, in gomma sintetica, NBR o EPDM, atossiche, idonee per uso potabile, alloggiate
direttamente nel coperchio in sedi ricavate per lavorazione; deve essere prevista inoltre una guarnizione esterna
antipolvere e anticondensa.
Il collegamento meccanico fra l’albero e il cuneo deve essere realizzato mediante una madrevite di bronzo
CuSn7Pb6Zn4 UNI 7013/7.
Le superfici interne saranno interamente rivestite tramite trattamenti epossidici alimentari, spessore minimo 200
micron, le superfici esterne saranno interamente rivestite tramite trattamenti epossidici, spessore minimo 200
micron.
Le saracinesche sono dotate di attacchi flangiati in accordo alla UNI ISO 2531 e forati in accordo alla UNI 2223, I tipi di
saracinesche con caratteristiche tecniche diverse da quelle sopradescritte dovranno prima della posa in opera, essere
sottoposte ad esame ed accettate dalla DD.LL.Le saracinesche dovranno potersi manovrare sottocarico ad anche con pressione differenziale massima sul cuneo di
16 bar.
Le saracinesche da installarsi senza l’apposito pozzetto saranno provviste dei seguenti accessori:
asta di prolunga in acciaio galvanizzato con tubo di protezione di materiale non corrodibile (PEAD, PVC o ghisa grigia
G20 UNI ISO 185) e dotate di quadro di manovra di estremità realizzato in accordo con la UNI 7125 ed idoneo ad
essere manovrato mediante opportuna chiave a “T”; chiusino stradale in ghisa, altezza minima cm. 22 .
Le saracinesche saranno collegate con le tubazioni mediante raccordi flangiati e la flangia sarà unita alla saracinesca
con interposizione di guarnizione in gomma dello spessore di 3 - 6 mm. Per le saracinesche da collegare in pozzetti o in camere di manovra, valgono le indicazioni dei disegni di progetto.
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Per quelle invece da installare nel sottosuolo si dovrà curare in modo particolare, che il piede della saracinesca posi
solidamente su un blocchetto di calcestruzzo o mattoni pieni e malta di cemento e che il chiusino stradale posi su
piastra di calcestruzzo, con foro di passaggio per il tubo riparatore ore, così da evitare che si affondi sotto l’azione dei
carichi. Ciò vale in genere per tutti i chiusini.
Le saracinesche si monteranno con cuneo completamente chiuso, evitando l’insinuarsi di qualsiasi corpo estraneo.
L’albero e l’asta di manovra con relativi manicotti dovranno essere rigidamente collegati fra di loro per impedirne lo
sfilamento; l’albero di manovra dovrà sporgere sopra il cappellotto del tubo protettore di tutto il manicotto
terminale.
2.14.2 Valvole di ritegno tipo HYDROSTOP
Le valvole di ritegno tipo HYDRO-STOP saranno realizzate in ghisa GG25 con flange forate secondo le norme UNI/DN
PN 16 e saranno idonee ad una pressione di esercizio massima di 16 bar.
L’ogiva centrale sarà realizzata in materiale plastico con membrana elastica di tenuta in gomma naturale; il
rivestimento esterno sarà in resina epossidica.
2.14.3 Valvole di ritegno a wafer doppio battente a compasso
Le valvole di ritegno tipo wafer tipo SOCLA mod. 895 (da montare tra flangie) avranno corpo in ghisa GG25 rivestita
con resine epossidiche, battenti a compasso e molla in AISI 304, sede in nitrile, idonee ad una pressione di esercizio
massima di 16 bar.
2.14.4 Valvole di ritegno a wafer semplice battente
Le valvole di ritegno tipo wafer (da montare tra flange) avranno corpo e battente in AISI 304, sede in nitrile, idonee ad
una pressione di esercizio massima di 16 bar.
2.14.5 Valvole a farfalla
Le valvole dell'impianto saranno del tipo OMAL a farfalla in esecuzione wafer, adatte ad installazione tra flange PN16,
scartamento secondo norme EN558-1 serie 20, accoppiamento lato attuatore normalizzato secondo ISO 5211, corpo
in ghisa sferoidale rivestita in Rilsan o resina epossidica, lente in acciaio inox AISI316, albero in acciaio inox, tenuta a
contatto con il fluido in EPDM idoneo al contatto con alimenti, esecuzione PN16, massima pressione differenziale 16
bar, con comando:
• leva in alluminio verniciata con regolazione dentellata a 9 posizioni
• riduttore ad ingranaggi e volantino (possibilità di regolazione +/- 5°) con indicatore visivo di posizione valvola
• attuatore pneumatico
2.14.6 Valvole a sfera con attuatore
Le valvole a sfera da accoppiare ad attuatore pneumatico saranno del tipo OMAL S 400, utilizzo per medie pressioni,
corpo e sfera in AISI 316, guarnizioni PTFE, trattamento esterno corpo sabbiata, attacchi filettati F/F a norme UNI/ISO
7/1 Rp, testa valvola a norma ISO 5211, conforme alla direttiva europea 97/23 CE “PED”.
2.14.7 Valvole a sfera generiche
Le valvole a sfera generiche saranno con corpo e sfera in AISI 316 PN 40, guarnizioni PTFE, attacchi filettati F/F a
norme UNI/ISO 7/1 Rp, conforme alla direttiva europea 97/23 CE “PED”. Leva di comando manuale in AISI.
2.14.8 Rubinetti a sfera di prelievo
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I rubinetti di prelievo saranno con corpo e sfera in AISI 316, guarnizioni PTFE, attaccho filettati M a norme UNI/ISO 7/1
Rp, becco liscio in AISI.
2.14.9 Valvole a flusso avviato con attuatore pneumatico
Le valvole a flusso avviato con attuatore pneumatico, saranno del tipo OMAL mod. ARES bidirezionali normalmente
chiuse. Queste saranno con ingresso sotto l’otturatore, testa di comando  50, corpo in AISI 316, guarnizioni
otturatore PTFE, trattamento esterno corpo sabbiata, attacchi filettati F/F a norme UNI/ISO 7/1 Rp, testa valvola a
norma ISO 5211, conforme alla direttiva europea 97/23 CE “PED”. Accessori:
• Vite di regolazione dell’apertura otturatore
2.14.10
Valvole di intercettazione pneumatiche
Le valvole di intercettazione pneumatica saranno del tipo OMAL mod. VIP - SR normalmente chiuse - PN 10 a semplice
effetto, con corpo ottone nichelato, guarnizioni in NBR, attacco filettati F a norme UNI/ISO 7/1 Rp.
2.14.11
Valvole di sicurezza con comando a molla per ossidatori e autoclavi
Le valvole di sicurezza da installare sul lato aria di ossidatori e autoclavi in pressione saranno esclusivamente del tipo
CALEFFI mod. 527, qualificate e tarate ISPESL:
•
•
•
•
•
Attacchi FF
Sovrapressione di apertura 10%
Scarto di chiusura 20%
Pressione PN 10
Campo di temperatura 5..110 °C
Diametri e pressioni di taratura come da schema di processo
2.14.12
Attuatori pneumatici
Gli attuatori pneumatici saranno del tipo a semplice o doppio effetto, saranno del tipo OMAL, con sistema a glifo,
dotati di viti di regolazione su parte della corsa, cilindro in lega di Alluminio anodizzato, albero in acciaio inox AISI303,
viteria inox, attacco lato valvola secondo ISO 5211 e NAMUR per lato accessori, dimensionato per vavole PN16.
Gli attuatori delle valvole V_AB e V_CL saranno dotati di viti di regolazione in acciaio inox in apertura su tutta la
corsa del pistone e saranno di taglia superiore al dimensionamento standard.
Ogni attuatore sarà dotato di n. 1 microswitch di prossimità induttivo marca SCHNEIDER, Modello XS512B1DAM12
con connettore precablato e 10 metri di cavo modello XZCP1141L10 con relativo kit di montaggio:
•
•
•
tipo M12 a 2 fili NO
tensione di alimentazione 24V DC
grado di protezione IP 68
2.14.13
Attuatori elettrici non modulanti
Gli attuatori elettrici non modulanti ON - OFF, saranno del tipo OMAL mod. EA, con attacchi per valvole normalizzate
ISO 5211 con le seguenti caratteristiche:
• Tensione alimentazione 230 Vac
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•
•
•
•
•
•
Motore con isolamento classe F
Grado di protezione IP65
Protezione termica integrata
Finecorsa di apertura e chiusura su camme regolabili
Indicatore ottico di posizione
Leva di azionamento manuale
Accessori:
•
Accessorio RC: convertitore R/I di posizione valvola uscita 4..20 mA
2.14.14
Attuatori elettrici modulanti
Gli attuatori elettrici modulanti, saranno del tipo OMAL mod. EA – KEM con attacchi per valvole normalizzate ISO 5211
con le seguenti caratteristiche:
• Tensione alimentazione 230 Vac
• segnale di comando 4..20 mA
• segnale di uscita posizione 4..20 mA
• Motore con isolamento classe F
• Grado di protezione IP65
• Protezione termica integrata
• Finecorsa di apertura e chiusura su camme regolabili
• Indicatore ottico di posizione
• Leva di azionamento manuale
2.14.15
Elettrovalvole per comando attuatori pneumatici
Ogni singolo attuatore sarà azionato da propria elettrovalvola pneumatica monostabile a cinque vie tipo METAL WORK
SERIE 70 SOV B5 SOS 00 1/8”, eccetto le valvole di by-pass che saranno comandate da un’unica elettrovalvola per ogni
gruppo di tre valvole.
Le elettrovalvole saranno corredate di comando meccanico manuale stabile ( la rotazione di una vite che permanga
stabilmente nella posizione di comando), bobina a 24VDC con connessioni protezione IP 65, microregolatori di flusso
tipo METAL WORK serie RFL R con innesti rapidi tubo / tubo per la movimentazione lenta, da installare su entrambe i
tubetti, con regolazione nel senso dello scarico della camera dell’attuatore.
Le elettrovalvole saranno montate singolarmente a pacchetto su barra di distribuzione e accoppiamento. Le
connessioni pneumatiche saranno realizzate sul blocco di distribuzione, in modo da poter sostituire l’elettrovalvola
senza staccare i tubi, il tutto tramite innesti rapidi.
I collegamenti pneumatici tra elettrovalvole e gli attuatori pneumatici sarà realizzato mediante tubetti RILSAN PN 16 Ø
4 o Ø 6, secondo le dimensioni dell’attuatore, e cablati mediante giunti rapidi. L’insieme dei collegamenti elettrici e
pneumatici di asservimento alle valvole saranno protetti in tubi in PVC di di adeguato diametro.
2.14.16
Sfiati automatici
Gli sfiati automatici saranno del tipo MANKENBERG a semplice effetto mod. EB 1.12 idonei allo sfiato dell’aria
presente nei filtri durante l’esercizio. Gli sfiati saranno realizzati con corpo PN 16 in CrNiMo (AISI 316), galleggiante ed
otturatore a sfera pure in AISI 316, con i diametri previsti dallo schema di processo:
ingresso filettata Ø 1” GAS (DN 25) uscita filettata Ø 3/4” GAS(DN 20)
ingresso filettata Ø 3/4” GAS (DN 20) uscita filettata Ø 1/2” GAS(DN 15)
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2.15 Strumento di misura - prescrizioni generali
2.15.1 Manometri
I manometri di misura saranno in classe 1 con corpo in AISI 304, movimento centrale, riempimento di glicerina,
quadrante Ø > 100 mm, attacco Ø ½” (DN 15), campo di lavoro come da schema di processo, completi di rubinetti a
3 vie in ottone, con presa per manometro di taratura. I manometri utilizzati su casse d’aria dovranno essere approvati
ISPESL, con relativa stampigliatura riportata sul quadrante.
2.15.2 Pressostati elettromeccanici di allarme pressione
I pressostati per segnalazione di massima pressione al quadro di comando, saranno a regolazione differenziale, doppio
contatto in scambio, tipo Telemecanique modello NAUTILUS XML C010B2S11 o equivalente, con campo di lavoro 0 
10 bar , attacco DN 15.
2.15.3 Misuratori elettromagnetico di portata
La misura della portata avverrà tramite misuratori di portata elettromagnetici tipo E+H PROMAG 53W o SIEMENS
MAG5100W + MAG6000 con convertitore integrato / separato dal primario, idonei per la misura di acqua potabile e
corrispondenti alle seguenti caratteristiche:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Classe di precisione ±0,5 % nel campo di lavoro specificato
Grado di protezione del tubo di misura IP 68
Grado di protezione del convertitore IP 65
Elettronica a microprocessore con programmazione dei parametri di misura mediante pulsanti con visualizzazione
del menu’ su display
Display LCD con indicazione contemporanea della portata istantanea e della totalizzazione in unità ingenieristiche
liberamente configurabili
Segnalazione di tubo vuoto e segnalazioni di guasto
Autotaratura dello zero
Elettrodi di misura anti-sporcamento a punta in AISI 316
Tubo di misura in AISI 316
Flangiatura: EN 1092-1, PN 16
Rivestimento interno: materiale certificato per acque potabili
Rivestimento esterno: resine epossidiche
Ingressi ed uscite con separazione galvanica
Alimentazione: 220 VAC - 50 Hz
Uscita/ingresso: Modbus RS485
Garanzia totale sullo strumento di anni due
2.15.4 Trasduttori di pressione analogici per fluidi neutri (acqua – aria compressa)
I trasduttori di pressione analogici per fluidi neutri saranno del tipo con sensore ceramico capacitivo Endress+Hauser
modello CEREBAR serie T-PMC 131 o STS serie ATM-ECO
•
•
•
•
•
•
uscita
attacco
foro cella di misura
guarnizioni
campo di lavoro
accessori
Disciplinare per revisione e modifiche impianti idraulici
4..20 mA passiva, due fili
Ø ½” GAS filetto maschio inox AISI 304
Ø 11 mm
Viton / EPDM
secondo schema di processo
connettore DIN 43650 - IP65
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2.15.5 Trasduttori di pressione analogici per fluidi aggressivi (ipoclorito di sodio – cloruro ferrico)
I trasduttori di pressione analogici per fluidi aggressivi saranno del tipo con sensore ceramico capacitivo HUBA
CONTROL (STS) serie 691
•
•
•
•
•
•
•
uscita
attacco
materiale a contatto del fluido
materiale corpo
guarnizioni
campo di lavoro
accessori
4..20 mA passiva, due fili
Ø ½” GAS filetto maschio PVDF
Ceramico - PVDF
PVDF
FPM
secondo schema di processo
connettore DIN 43650 - IP65
2.15.6 Trasduttori idrostatici di livello analogici ad immersione per vasche
I trasduttori idrostatici di livello analogici ad immersione saranno del tipo Endress+Hauser modello WATERPILOT FMX
167 o STS serie ATM/N:
•
•
•
•
•
•
•
Cella di misura
Corpo
Errore sul fondo scala
uscita
Ø max esterno
campo di lavoro
lunghezza cavo
materiale ceramico
acciaio inox 1.4435
< 0,2%
4..20 mA passiva, due fili
25 mm
secondo schema di processo
secondo specifica
accessori:
• protezione antifulmine integrata
• staffa metallica di fissaggio cavo (solo per installazione in vasche)
2.15.7 Trasduttori idrostatici di livello analogici ad immersione per pozzi
I trasduttori idrostatici di livello analogici ad immersione saranno del tipo Endress+Hauser modello WATERPILOT FMX
167 o STS serie ATM/N19:
•
•
•
•
•
•
•
Cella di misura
Corpo
Errore sul fondo scala
uscita
Ø max esterno
campo di lavoro
lunghezza cavo
materiale ceramico
acciaio inox 1.4435
< 0,2%
4..20 mA passiva, due fili
20 mm
secondo schema di processo
secondo specifica
2.15.8 Indicatori di portata analogici
Gli indicatori di portata dei filtri saranno del tipo ad inserzione a rotore, resinati, realizzati in acciaio inox 316L tipo
Flow X3, mod. F3.30.H.09 per collegamento diretto a PLC. Non è richiesto visualizzatore di campo (display).
• alimentazione
• uscita
• protezione
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12 – 24 VCC
4..20 mA
IP 65
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•
•
•
•
attacco a processo
campo di lavoro
linearità
ripetitività
a saldare, per tubazioni AISI 304 DN 125
0,15 – 8,0 m/s con acqua
 0,75 % del fondo scala
 0,5 % del fondo scala
2.15.9 Sensore di livello a doppia asta a principio capacitivo per filtri
I sensori per il controllo del livello all’interno dei filtri saranno realizzati con tecnologia capacitiva tipo Endress+Hauser
“Liquicap” mod. FMI21 versione compatta con display, elettrodi in AISI 316L parzialmente isolati in PP con Kit di
accorciamento.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Alimentazione
uscita
attacco
custodia
pressione esercizio
installazione
n. sonde
lunghezza standard sonde
isolamento
2.15.10
10..30 VCC
4..20 mA
GAS 1½”
PBT-FR
0 … 10,0 bar
inserzione diretta nel processo
2 in AISI 316L
1.500 mm
IP 66
Interruttori di livello a principio capacitivo
Gli interruttori di livello, saranno tipo IFM mod. KQ 6004 a principio capacitivo, completi di adattatori di
posizionamento E12163 e cavo precablato.
• connessione
• custodia
2.15.11
3 fili PNP 10…36 VDC
IP 67
Misuratori / contatori per aria compressa
I misuratori di portata per aria compressa saranno realizzati con tecnologia a dispersione termica tipo IFM mod. SD
6000 con display per lettura diretta della misura e uscite programmabili. Caratteristiche:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
alimentazione elettrica
connessione elettrica
attacco al processo
installazione
custodia
uscita (1)
uscita (2)
campo di lavoro
pressione massima
linearità
ripetitività
Disciplinare per revisione e modifiche impianti idraulici
PNP 19…30 VDC
M12 - 4 fili
GAS ½” DN 15 AISI 304
inserzione diretta nel processo
materiale plastico IP 65
4..20 mA / impulsi programmabili
contatto in scambio programmabile
0..90 Nmc/h
16 bar
 3 % del fondo scala
 6 % del fondo scala
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3 DESCRIZIONE DEI LAVORI
3.1
Descrizione dei lavori idraulici
I lavori consistono nella posa di una elettropompa ad asse verticale (fornita dalla Stazione Appaltante) con inverter
integrato al motore con funzione di aumento pressione di distribuzione della linea idrica posta a valle. I lavori sono
schematizzati nella tav. 05 di seguito descritti:
La tubazione di alimentazione sarà derivata da una saracinesca DN 80 esistente, posta all’interno di un armadio in
muratura illustrato nella foto n. 1 allegata. Le tubazioni esistenti andranno rimosse. A valle della saracinesca saranno
installate le seguenti apparecchiature:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
N. 1 valvola di sfiato a galleggiante in AISI 306 DN 25, uscita DN 20 pressione di lavoro 3,0 bar descritta al
punto 2.14.16 dotata di valvola a sfera di intercettazione in AISI 316 descritte al punto 2.14.7
N. 2 valvole a farfalla manuali DN 80 con leva, descritte al punto 2.14.5
Elettropompa con attacchi DN 65 PN 16 dotata di inverter di regolazione, alimentazione 380 V 2,2 kW (fornita
dalla Stazione Appaltante in conto lavorazione) montata su supporto da realizzare a disegno, con profilati in
AISI 304.
N. 1 giunto elastico DN 80 con flange PN 16 in AISI 304
N. 1 misuratore elettromagnetico di portata DN 80, con convertitore integrato al primario, descritto al punto
2.15.3
N. 2 trasduttori di pressione Ø ½”, descritti al punto 2.15.4 dotati di valvole a sfera di intercettazione in AISI
316 DN 25
N. 2 manometri attacco Ø ½”, dotati di valvola a tre vie, descritti al punto 2.15.1
N. 1 valvola di ritegno del DN 80, tipo Hydrostop descritta al punto 2.14.2
N. 1 vaso di espansione a membrana intercambiabile, realizzato in acciaio inox, della capacità di 24 lt.
Le ante di chiusura dell’armadio in muratura, per la sola parte di alloggiamento della nuova elettropompa,
saranno rivestite nell’intradosso con pannello rigidi in materiale fonoassorbente occlusi con lamiera in acciaio
zincato. Sempre per limitare le emissioni acustiche, le stesse saranno dotate di guarnizioni di tenuta e chiusure
lucchettabili.
Le tubazioni saranno interamente realizzate in AISI 304L, complete di flange, bulloni inox, staffe di fissaggio,
raccordi, manicotti di presa e tutte le apparecchiature e gli accessori indicati nel disegno di progetto, che
costituisce parte integrante del presente disciplinare. Le guarnizioni di tenuta saranno di tipo rinforzate
autocentranti idonee al contatto con acqua potabile.
3.2
Descrizione dei lavori elettrici
L’impianto elettrico esistente sarà completamente rimosso.
Nel vano che ospita il contatore ENEL verrà installato il nuovo centralino modulare (QG = Quadro Generale) a
protezione delle varie apparecchiature. Il vano che attualmente ospita il quadro di comando inverter verrà lasciato
libero per la futura installazione del quadro telecontrollo (QTLC escluso dalla fornitura).
Nel vano che ospita le apparecchiature idrauliche, verranno eseguiti solo i collegamenti verso l’elettrompa ed
installate le apparecchiature necessarie al funzionamento dell’impianto.
3.2.1 QG (quadro Generale) – note indicative delle apparecchiature da prevedere
Nel centralino verranno installati i seguenti interruttori a protezione delle varie apparecchiature:
1. N. 1 Sezionatore 4 x XX per generale QG
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2.
N.1 Int. D.MT 4 x XX 0,3 A a riarmo automatico compreso contatto ausiliario per protezione pompa
con Inverter
3. N.1 Int D.MT 4 x 16 A 0,03 A Generale prese di servizio 3P e 2P
4. N.1 Int. D.MT 2 x 10 A 0,03 A Generale Luci e lampada scaldante
5. N.1 Int. D.MT 2 x 6 A 0,03 A Generale misuratore di Portata
6. N.1 Int. D.MT 2 x 6 A 0,03 A Generale Quadro Telecontrollo (QTLC – futuro)
7. N.1 Int. MT 4 x XX A per protezione scaricatore di sovratensioni con contatto ausiliario
8. N.1 Scaricatore di sovratensioni con contatto ausiliario
9. N.1 commutatore 0-1 per comando marcia arresto pompa con inverter
10. Morsettiera di potenza
11. Morsettiera degli ausiliari
12. Spazio libero per eventuali ampliamenti e modifiche (30%)
3.2.2 Impianto elettrico
L’impianto elettrico dovrà comprendere:
1. Collegamento del centralino al contatore Enel con apposito cavo quadripolare.
2. Collegamento pompa booster tramite cavo di potenza quadripolare con apposita presa
interbloccata e relativa spina di servizio
3. Collegamento dei cavi di segnale al QG,
4. Collegamento dei trasduttori di pressione alla morsettiera della pompa
5. Collegamento di alimentazione del misuratore di portata a QG e collegamento cavi di segnale al
futuro telecontrollo e alla morsettiera della pompa
6. Fornitura e posa di lampada scaldante, potenza 300W a raggi infrarossi, IP 55 (ad uso antigelo),
completa di termostato ambiente, derivata da presa monofase IP55 anche a spina inserita.
3.2.3 Illuminazione
Ogni vano deve essere previsto di plafoniera con lampada fluorescente al fine di garantire una buona
visione (soprattutto sopra la pompa)
3.2.4 Antintrusione
Su ogni coppia di ante di chiusura nicchia (n° 3) sarà installato un contatto magnetico a doppio
bilanciamento da collegare in un’unica scatola di derivazione contenente i segnali che verranno poi
collegati al futuro telecontrollo.
3.2.5 Impianto di Terra
La ditta dovrà realizzare un nuovo impianto di messa a terra, comprensivo di puntazza di terra a croce,
collettore generale (da posizionare in prossimità del centralino QG), collegamenti a terra delle tubazioni
idriche in entrata ed in uscita, e dello scaricatore di sovratensioni.
Sono compresi nell’appalto tutti i collegamenti idraulici ed i collegamenti elettrici tra le componenti indicate,
secondo le disposizioni ed i limiti riportati nei disegni di progetto nonché ogni fornitura e prestazione per dare
il tutto finito e perfettamente funzionante.
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3.3
Report fotografico
Foto 1: vano per installazione elettropompa
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Foto 2 : vano per alloggiamento quadro di distribuzione
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Foto 3: vano di alloggiamento contatore ENEL
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Disciplinare di installazione impianto booster Loc S Maria dei