Metodi e Strumenti di Monitoraggio della Biodiversità dei Suoli :
Esperienze Dirette di Misurazioni in Campo e
Primi Risultati a Scala Regionale
Antonietta La Terza
Silvia Marinsalti, Santosh Kumar, Daizy Bharti &
Emilio Insom
[email protected] & [email protected]
Unità di Ecologia Animale e Molecolare - Unicam
La Biodiversità del Suolo: una risorsa invisibile!
Il suolo sembrerebbe povero di vita ma……..
…..ospita circa ¼ delle specie presenti sulla terra!
Photos: La Terza, Kumar, Bharti
La biomassa batterica può
raggiungere anche 2t/ha
in un pascolo.
Foto da: The Soil biodiversity calendar,
European Commission JRC 2011
S. Jeffery, C. Gardi, A. Jones, L. Montanarella, L. Marmo, L.
Miko, K. Ritz, G. Peres, J. Römbke and W. H. van der Putten
(eds.), 2010, European Atlas of Soil Biodiversity. European
Commission, Publications Office of the European
Union,Luxembourg.
Biodiversità
Diversità di Funzioni
La biodiversità del suolo è il “motore” dei servizi forniti dal suolo!
La fornitura dei servizi del suolo dipende dall’attività degli organismi che lo abitano e da
come essi interagiscono a livello della rete trofica (e con il loro ambiente abiotico)
IL SUOLO: il motore biologico della terra – (funzioni e biodiversità)
La biodiversità del suolo, classificata sulla base delle dimensioni (1), del
livello trofico (2) e dei gruppi funzionali (3)
Soil Biodiversity: function,
threats and tools for policy
makers” (2010) EC DG
ENV,
•I diversi sistemi di gestione agricola hanno mostrato di avere un diverso grado di
impatto sugli organismi del suolo sia in termini qualitativi (struttura/composizione delle
comunità biologiche) che quantitativi.
•La “misura” della componente biologica dei suoli è in grado di fornire indicazioni
preziose relativamente allo stato “salute/qualità” di un suolo e di evidenziarne anche
eventuali correlazioni positive/negative con le pratiche di gestioni agricola adottate
Il Biomonitoraggio del suolo
ISO/TC 190/SC 4 - Biological methods http://www.iso.org
Indici di Qualità Biologica si basano sulle caratteristiche delle comunità
naturalmente presenti nei suoli (microbiche, animali, vegetali).
• Indice di Qualità Biologica del Suolo (Soil Biological Quality, QBS-ar)
• C/P index con protozoi ciliati
• Maturity Index, lombrichi…….
• La pedofauna viene utilizzata per rilevare: le alterazioni sia fisiche che chimiche
della matrice, per confrontare habitat con differente qualità ambientale e valore
conservazionistico e per indicare cambiamenti nello stato ecologico di un
ecosistema nello spazio e nel tempo.
• Attraverso il rilevamento dei vari taxa presenti in un campione di suolo è
possibile attribuire un “punteggio di qualità” al terreno in questione ed
evidenziare eventuali criticità.
Progetto - MOSYSS
(MOnitoring SYstem of Soils at multi-Scale)
Rete Monitoraggio Evoluzione Parametri Chimico-Fisici e Biologici
dei suoli in rapporto alla gestione agroforestale delle terre
valutazione PSR 2007/2013 - Misura 511 lettera f.
AOR - Ambienti
Omogenei
Riferimento
X
Sistema
Gestione
Terre
Integrazione
X
X
Qualità Biologica
dei Suoli
Prg. Mosyss: QUALITA’ BIOLOGICA DEI SUOLI
(Indici qualitativi:QBS-ar; C/P index ; Indici quantitativi: H’ e E )
indicatori di valutazione
QBS-ar (microartropodi)
Indice C/P (protozoi ciliati)
60 siti x 2 campionamenti
(Autunno e Primavera)
30 siti x 2 campionamenti
AOR
PA, BC, PAI
MAC e AM
X
Sistemi di Gestione
Sem.vo senza for.(SG1)
Sem.vo con for. (SG2)
X
Aziende
- ORDinarie
- BIOlogico
Obiettivi Generali:
• Fornire una prima descrizione della biodiversità dei suoli delle Marche e della loro qualità
biologica in rapporto alle gestioni (SG1 e SG2);
• verifica e messa a punto di metodi di campionamento e analisi (laboratorio);
• fornire nuove linee guida e approfondimenti.
Microartropodi come indicatori della qualità biologica del
suolo (QBS-ar) (Vd. Parisi et al., 2001 & 2005)
• Questo metodo è stato adottato nella proposta di guida tecnica sui metodi di analisi per
il suolo ed i siti contaminati-utilizzo di indicatori biologici ed ecotossicologici di APAT
(ora ISPRA) (2004).
Principio del metodo
Il principio su cui si basa l’indice QBS-ar è quello dell’adattamento della fauna edafica al
proprio ambiente, a prescindere dalla tassonomia. L’indice si basa infatti, sul concetto
ecologico di Forma Biologica (FB) che considera le convergenze morfo-funzionali dei
microartropodi edafici.
I microartopodi vengono raggruppati in base al loro grado di adattamento alla vita ipogea
riscontrabile dall’analisi delle caratteristiche morfologiche. (EMI: Indice Eco-Morfologico,
punteggio da 1 a 20.
In pratica: maggiore è il grado di adattamento dei microartropodi al suolo e minore sarà la
loro capacità di abbandonare il suolo in condizioni sfavorevoli, quindi
> ADATTAMENTO > VULNERABILITA’
Alcuni adattamenti: dimensioni ridotte, riduzione delle appendici, depigmentazione,
anoftalmia, presenza di igrorecettori e chemiorecettori ecc.
Le fasi del QBS-ar - Il campionamento
Progetto Mosys
• Identificazione di un’area “omogenea” entro cui selezionare i punti di
campionamento rappresentativi del sito;
• compilazione della Scheda di Campagna (data, ora, codice prelievo, coordinate
geografiche/UTM, quota slm, descrizione dell'ambiente (naturale-seminaturale,
agricolo, urbano, perturbato-artificiale) ;
• misura di T °C (suolo/esterna), umidità, compattezza del suolo (penetrometro),
fotografie.
Respirometro e umidità
Rilievo fotografico
Penetrometro
Le fasi del QBS-ar - Il campionamento
Progetto Mosyss
Identificazione di un’area “omogenea” entro cui selezionare i punti di campionamento
rappresentativi del sito ed effettuare 3 repliche (A, B, C) alla profondità di 10 cm.
Area di Campionamento 10x10m
La copertura erbacea quando
presente , è stata eliminata con
un paio di forbici evitando di
strapparla per non togliere
l’apparato radicale con annessa
pedofauna.
A
B
C
Ogni replica è stata effettuata mediante l’uso
di “fustelle” che consentono di prelevare un
volume noto (ca. 800 cm3) di suolo.
Cartellino con Cod.
rilievo, in ombra e processato entro 48 hr.
Le fasi del QBS-ar – Estrazione della pedofauna
Selettori di Berlese-Tullgren
• Setaccio (diametro 220 mm,
altezza 60 mm, maglie del
setaccio 2 mm) inserito in un
imbuto ;
• Lampadina (25 W) a 25 cm
circa;
• Liquido di raccolta (2 parti di
alcol (96%) e 1 parte di
glicerolo).
• Durata: circa 7 giorni.
Selettura
Le fasi del QBS-ar - Riconoscimento e calcolo dell’ EMI- max
Gruppo
Proturi
Dipluri
Collemboli
Microcoryphia
Zygentomata
Dermatteri
Ortotteri
Embiotteri
Blattari
Psocotteri
Emitteri
Tisanotteri
Coleotteri
Imenotteri
Ditteri (larva)
Altri olometaboli (larva)
Altri olometaboli (adulti)
Pseudoscorpioni
Palpigradi
Opilionidi
Araneidi
Acari
Isopodi
Diplopodi
Pauropodi
Sinfili
Chilopodi
EMI
20
20
1-20.
10
10
1
1-20.
10
5
1
1-10.
1
1-20.
1-5.
10
10
1
20
20
10
1-5.
20
10
10-20.
20
20
10-20.
Riconoscimento dei gruppi edafici,
divisione delle forme biologiche e
assegnazione degli Indici Ecomorfologici
(EMI)
corrispondenti.
Punteggio
compreso tra 1 e 20, in relazione al grado
di adattamento al suolo. Il QBS-ar del sito
è la somma dei massimali di ogni FB
rinvenuta in almeno 1 delle 3 repliche
(EMI max)
Suddivisioni in Classi di Qualità
(da RSA, 2007 – Arpa Piemonte)
Sistemi Gestionali
SG1
SG2
Classe 1
QBS < 80
QBS <100
Classe 2
Classe 3
Classe 4
QBS > 80
QBS > 100 e almeno
2 Forme eudafiche
QBS > 160 e
presenza di Proturi
e/o
Pseudoscorpioni
QBS > 130 e almeno
QBS > 100 e almeno 2 forme eudafiche
2 forme eudafiche
o Proturi e/o
Pseudoscorpioni
QBS > 180 e
presenza di Proturi
e/o
Pseudoscorpioni
I criteri classificativi si basano sulla combinazione di valori soglia
di QBS-ar per il passaggio da una classe all’altra, in relazione alla
presenza di alcune Forme Eudafiche (FE)
RISULTATI: QUALITA’ BIOLOGICA DEI SUOLI (QBS-ar)
indicatore di valutazione
AOR
Mac,Pa,Bc
Sistema di gestione
Aziende
Sem.vo avvi.to ann.
(SG1)
ORDinaria
BIOlogica
X
X
Autunno 2012
Conduzione Biologica in SG1
5% 0%
Conduzione Ordinaria in SG1
4%
4%
32%
cl 4
63%
38%
cl 4
cl 3
cl 3
cl 2
cl 2
cl 1
cl 1
54%
Suddivisione percentuale della Classi di Qualità in SG1, suddivisi per conduzione
Ordinaria e Biologica
RISULTATI: QUALITA’ BIOLOGICA DEI SUOLI (QBS-ar)
indicatore di valutazione
Sistemi di gestione
AOR
Mac,Pa,Bc
X
Sem.vo con for. (SG2)
Aziende
ORDinarie
BIOlogico
X
Autunno 2012
Conduzione Biologica in SG2
Conduzione Ordinaria in SG2
0%
0%
cl 4
cl 4
cl 3
cl 3
cl 2
50%
50%
cl 2
cl 1
50%
50%
Suddivisione percentuale della Classi di Qualità in SG2, suddivisi per conduzione
Ordinaria e Biologica
cl 1
RISULTATI: QUALITA’ BIOLOGICA DEI SUOLI (QBS-ar)
indicatore di valutazione
AOR
Mac,Pa,Bc
X
Sistema di gestione
X
Sem.vo avvi.to ann.
(SG1)
Aziende
ORDinaria
BIOlogica
Autunno 2012
Valore % delle classi di QBS-ar riscontrate nelle MAOR
suddivise per conduzione biologica o convenzionale per
SG1
100,0
80,0
cl 4
cl 3
60,0
cl 2
cl1
40,0
20,0
0,0
AMBIO
BCBIO
MACBIO
PABIO
PAIBIO
AMBC- MAC- PAPAIORD ORD ORD ORD ORD
Suddivisione percentuale della Classi di Qualità in SG1, suddivisi per conduzione
ORDinaria e BIOlogica e Macro Ambienti Omogenei di Riferimento (MAOR; BC:
bassa collina; PA: pianura alluvionale; MAC: media alta collina; PAI: pianura
interna alluvionale)
RISULTATI: QUALITA’ BIOLOGICA DEI SUOLI (QBS-ar)
indicatore di valutazione
AOR
Mac,Pa,Bc
X
Sistemi di Gestione
Aziende
X
Sem.vo con for. (SG2)
ORDinarie
BIOlogico
Autunno 2012
Valore % delle classi di QBS-ar nelle MAOR suddivise per
conduzione biologica o ordinaria in SG2
100,0
80,0
cl 4
cl 3
60,0
cl 2
cl1
40,0
20,0
0,0
AMBIO
BCBIO
MACBIO
PABIO
PAIBIO
AMORD
BCORD
MAC- PAORD ORD
PAIORD
Suddivisione percentuale della Classi di Qualità in SG2, suddivisi per conduzione
ORDinaria e BIOlogica e Macro Ambienti Omogenei di Riferimento (MAOR; BC:
bassa collina; PA: pianura alluvionale; MAC: media alta collina; PAI: pianura
interna alluvionale)
RISULTATI: QUALITA’ BIOLOGICA DEI SUOLI (QBS-ar)
Autunno 2012 (e Primavera 2013)
Raggruppamento dei valori di QBS-ar in funzione del Sistema Gestionale: SG1 vs SG2 e
definizione di “Baseline values” (EU project ENVASSO ) un pre-requisito per il
monitoraggio della qualità dei suoli e per effettuare confronti.
SG1
Seminativi avvicendati
SG2
Colture foraggere
240
Numero campioni
48
46
16
14
210
Minimo
45
106
133
107
180
1°quartile
1°
quartile
125
129
168
161
150
Mediana
145
184
120
3°quartile
3°
quartile
178
192
203
214
Massimo
229
222
246
242
Media
150
160
185
184
Deviazione standard
37
34
27
35
24%
21%
15%
19%
90
60
30
CV
SG2
0
SG1
QBS-ar
270
Valori
Valorimin
min
&&max
max
didiriferimento
riferimento
QBS-ar e statistica descrittiva in funzione del Sistema Gestionale: SG1 vs SG2.
Significatività statistica (p< 0,05) mediante test non parametrico di Kruskal-Wallis:
SG1 vs SG2 indipendentemente dal tipo di conduzione BIO e ORD (p=0,001);
SG1ORD vs SG2ORD, p= 0,0209;
SG1BIO vs SG2BIO, p= 0,04128;
non significativo (p>0,05) per SG1BIO vs SG1ORD e SG2BIO vs SG2ORD
RISULTATI: QUALITA’ BIOLOGICA DEI SUOLI (QBS-ar)
indicatore di valutazione
Confronto Autunno 2012 (A) – Primavera 2013 (P) Cl. Qualità in SG1
A
Valore % delle classi di QBS-ar riscontrate nelle MAOR
suddivise per conduzione biologica o convenzionale per
SG1
100,0
80,0
cl 4
cl 3
60,0
cl 2
cl1
40,0
20,0
0,0
AMBIO
P
BCBIO
MACBIO
PABIO
PAIBIO
AMBC- MAC- PAPAIORD ORD ORD ORD ORD
Valore % delle classi di QBS-ar nelle MAOR suddivise per
conduzione biologica e ordinaria in SG1
100
80
cl 4
60
cl 3
40
cl 2
20
cl1
0
AMBIO
BCBIO
MACBIO
PABIO
PAIBIO
AM- BC- MAC- PAPAIORD ORD ORD ORD ORD
Suddivisione percentuale della Classi
di Qualità in SG1, suddivise per
conduzione ORDinaria e BIOlogica e
Macro Ambienti Omogenei di
Riferimento (MAOR; BC: bassa
collina; PA: pianura alluvionale; MAC:
media alta collina; PAI: pianura
interna alluvionale)
RISULTATI: QUALITA’ BIOLOGICA DEI SUOLI (QBS-ar)
Confronto Autunno 2012 (A) – Primavera 2013 (P) QBS-ar in SG1 e SG2
QBS-ar SG2
250
215
200
195
169
200
129
150
0
PA_ord
PA_bio
AUTUNNO
BC_ord
BC_bio
PRIMAVERA
164
189
187
50
195
100
189
Confronto dei valori di QBS-ar medi
osservati in SG1 e SG2 suddivisi per
conduzione ORD, BIO e Macro Ambienti
Omogenei di Riferimento (MAOR; BC:
bassa collina; PA: pianura alluvionale;
PAIMAC: pianura alluvionale interna +
media alta collina; AM: alta montagna)
PAIMAC_bio
RISULTATI: QUALITA’ BIOLOGICA DEI SUOLI
Indici quantitativi di a-diversità: H’ (Shannon) e E (Evenness)
Confronto Autunno 2012 – Primavera 2013 in SG1
Confronto dei valori di H’ e E medi osservati in
SG1 suddivisi per conduzione ORD, BIO e Macro
Ambienti Omogenei di Riferimento (MAOR; BC:
bassa collina; PA: pianura alluvionale; PAIMAC:
pianura alluvionale interna + media alta collina;
AM: alta montagna)
QUALITA’ BIOLOGICA DEI SUOLI DELLA REGIONE MARCHE
Un confronto con la Regione Piemonte
(da RSA, 2007)
Piemonte (Baseline Values)
Valori medi di QBS-ar
Marche
SG1
Seminativi avvicendati
SG2
Colture foraggere
Numero campioni
48
16
Minimo
106
107
1° quartile
129
161
Mediana
145
184
3° quartile
192
214
Massimo
222
242
Media
160
184
Deviazione standard
34
35
21%
19%
CV
Microbiologia Eucariotica
Protozoi ciliati come indicatori della qualità biologica del suolo
Soil microbial loop”: ruolo funzionale dei protozoi ciliati!
I protozoi consumano una por-zione
significativa (general-mente > 50%) della
produttività batterica, contribuendo così
alla
rigenerazione
dei
nutrienti
(mineralizzano 20-40% N) e ai flussi di
energia attraverso la rete trofica a
beneficio degli organismi superiori come
piante ed animali.
Modificato da R. Koller, New Phytologist (2013) 199: 203–211
Il monitoraggio delle comunità di ciliati rappresenta, pertanto, un valido strumento per
valutare la qualità biologica dei suoli degli agroecosistemi. (Foissner, “Soil protozoa as
bioindicators in agroecosystems, with enphasis on farming practices, biocides and
biodiversity” in Agricolture, Ecosystem and Environment 62, 93-103, 1997)
Protozoi ciliati – Il campionamento
Area di Campionamento
Il campionamento del suolo (0-10 cm di profondità) è
effettuato con il metodo del “parallel leaping” (Foissner,
in Agricolture, Ecosystem and Environment 74, 95-112,
1999) con l’utilizzo di una trivella pedologica . Una
decina di campioni di suolo sono raccolti in maniera
“random” da un’area di circa 100 m2. I campioni sono
posti in buste di plastica sterile e rapidamente miscelati
in modo da ottenere un campione composito.
10x10m
Durante il campionamento sono effettuati rilievi fotografici per ciascun punto, compilate
le schede di rilevamento e misurati i principali parametri ambientali come temperatura
(esterna e del suolo) e umidità del suolo.
Protozoi ciliati
Analisi quali-quantitative della struttura di comunità
Approccio Classico
1)”Non-Flooded Petridish” (Foissner, in
Protocols in Protozoology, pp B10.1 e
B10.2, 1992)
2) Osservazioni in vivo;
3) Preparazione dei vetrini permanenti;
4) Colorazione con Protargolo;
6) Identificazione (genere/specie) &
conteggio
7) Analisi dati (C/P & indici di diversità)
Cyrtohymena
muscorum
Gonostomum
affine
Ciliates excystment
Collection of soil run-off at days 2,4,7 (up to 1
month), fixing, slide preparation and protargol stain.
Colpoda
cucullus
RISULTATI: QUALITA’ BIOLOGICA DEI SUOLI (Microbiologia Eucariotica)
Indici qualitativi (C/P index) e Indici quantitativi (Shannon e Evenness)
Confronto valori di C/P, H’ e E medi osservati in SG1 suddivisi per conduzione ORDe BIO e MAOR; BC: bassa
collina; PA: pianura alluvionale; PAIMAC: pianura alluvionale interna + media alta collina; AM: alta montagna)
Il C/P index: misura del rapporto tra
specie a selezione r (colpoda) e
specie a selezione K (polimenofora),
traendo da questo rapporto,
un’indicazione sulla idoneità di un
suolo per i ciliati.
•Valori > =1 indicano suoli meno
idonei (condizioni variabili);
•Valori < 1 indicano, suoli
maggiormente idonei (cond. stabili).
C/P Index SG1
0,9
0,8
0,7
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0,1
0,0
IO
IO
RD
RD
RD
BIO
_B
_B
_O
_O
_O
C_
A
PA
M
BC
PA
BC
A
IM
PA
SHANNON SG1
0,9
0,8
0,7
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0,1
0
EVENNESS SG1
SHANNON
PA
_O
RD
PA
_B
IO
BC
_O
R
D
BC
_B
PA
IO
IM
AC
_B
IO
AM
_O
RD
PA
_O
RD
PA
_B
IO
BC
_O
R
D
BC
_B
PA
IO
IM
AC
_B
IO
AM
_O
RD
0,8
0,7
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0,1
0
EVENNESS
RISULTATI: QUALITA’ BIOLOGICA DEI SUOLI (Microbiologia Eucariotica)
Indici qualitativi (C/P index) e Indici quantitativi (Shannon e Evenness)
C/P Index SG2
0,8
0,7
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0,1
0,0
RD
_O
A
P
IO
RD
_O
C
B
_B
PA
IO
_B
BC
Confronto valori di C/P, H’ e E
medi osservati in SG2 suddivisi
per conduzione ORDe BIO e
MAOR; BC: bassa collina; PA:
pianura alluvionale; PAIMAC:
pianura alluvionale interna + media
alta collina; AM: alta montagna)
SHANNON SG2
EVENNESS SG2
1
0,8
0,7
0,8
0,6
0,6
0,5
0,4
0,4
0,3
0,2
0,2
0,1
0
PA_ORD
PA_BIO
BC_ORD
BC_BIO
0
PA_ORD
PA_BIO
BC_ORD
SHANNON
EVENNESS
BC_BIO
RISULTATI: QUALITA’ BIOLOGICA DEI SUOLI (Criticità)
SG1_ MAOR
1.4
1.2
1.0
0.8
0.6
0.4
0.2
0.0
25
20
15
10
5
0
C/P index
No. di spe
Qualità Biologica Suolo – I protozoi ciliati sono in grado di discriminare tra i SG1 e
SG2 e tipo di conduzione (BIO vs ORD)? ….in progress!
Principal Component Analysis
Confronto SG1 vs SG2 rispetto ai valori di IVs (Simplified Indicator Species
Analysis, ISA) (Bakker et al., 2008 JAE) (% varianza. 1°C=57%; 2°C=25%)
SG2_B
40
SG1B vs SG2O
30
51
50
20
27
8
Component 2
64
10 65
2
52
17
-60
-48
-36
-24
-12
63
-10
26
54
23
56
3555
7 61
6238
6 94030
15
22
21
24
34
37
44
43
42
53
59
5758
10
47
14
13
12
5 41
16
18
28
49
48
66
46
39
25
60 19
361
29
SG1_O
20 11
12
24
SG2B vs SG2O
36
48
SG1_B
4
3
45
-20
-30
-40
SG2_O
-50
SG1O vs SG2B
Component 1
SG1B vs SG1O
SG1B vs SG2B
SG1O vs SG2O
“Prime” Conclusioni: un Riepilogo e.. Indirizzi e nuovi approfondimenti
AOR - Ambienti
Omogenei
Riferimento
X
Sistema
Gestione
Terre
X
Qualità dei Suoli
Integrazione
X
1. Fornito una prima descrizione della biodiversità dei suoli delle Marche e della
loro qualità biologica in rapporto alle gestioni (SG1 e SG2), conduzione (BIO e
ORD) e agli Ambienti Omogenei di Riferimento (AOR).
ll Prog. Mosyss rappresenta, pertanto, un passaggio da una logica di sito di riferimento ad
una logica di rete di monitoraggio per siti rappresentativi su scala regionale.
Realizzato mediante un approccio multidisciplinare: parametri biologici quali-quantitativi
oltrechè pedologici, geologici, chimico-fisici, agronomici.
2. Implementazione delle metodologie/periodi di campionamento (autunno,
primavera) e analisi di laboratorio (colorazione protargolo, conteggio su
vetrino, volumi suolo per estrazione ecc)
“Prime” Conclusioni: un Riepilogo e.. Indirizzi e nuovi approfondimenti
Rispetto ai parametri biologici è stato possibile:
1. discriminare tra Sistemi Gestionali (SG1 vs SG2) ed eventualmente
discriminare tra le conduzioni BIO e ORD (protozoi);
2. effettuare una prima valutazione della distribuzione delle Cl. di Qualità a
livello regionale per SG1 e SG2 ed identificare “baseline values” per SG1 e
SG2 (microartropodi);
3. evidenziare eventuali criticità sito-specifiche da approfondire integrando
l’analisi bio con i dati chimico-fisici, gestionali e pedologici e quindi ridefinire la mappa dei siti rappresentativi (microartropodi e protozoi);
4. sviluppare un “database” preliminare di valori di riferimento per la
biodiversità del suolo a scala regionale che potrà nel futuro integrarsi con
altri analoghi, network di monitoraggio del suolo Internazionali e Nazionali
(es. Programma RE MO. Rete nazionale monitoraggio biodiversità e degrado dei suoli, Ispra
Roma).
Prime” Conclusioni: un Riepilogo e.. Indirizzi e nuovi approfondimenti
Indirizzi e nuovi approfondimenti
1. Il database preliminare potrà essere utilizzato per valutare nel tempo
l’evoluzione della qualità (biologica) dei suoli della Regione Marche in relazione ai
diversi sistemi di gestione, tipi di conduzione ed eventuali contaminazioni
(questo nell’ambito di “policies” come la PAC, Direttiva Suoli e/o le varie strategie
Nazionali e Internazionali per la Biodiversità).
2. Implementazione dei dati attraverso un incremento del n° dei campioni per SG1
e SG2 per consentire una migliore definizione dei criteri classificativi (Classi,
valori di riferimento ecc.).
3. Estensione delle attività di monitoraggio anche ad altri Sistemi Gestionali
(vigneti, tartufaie, frutteti, oliveti, orticole ecc.) in modo di disporre di una
panoramica più ampia della qualità dei suoli marchigiani nell’ottica di meglio
“calibrare”i risultati di ulteriori monitoraggi e contribuire così a definire degli
adeguati strumenti decisionali per gli “stakeholders”.
Un ulteriore approfondimento: la biodiversità dei protozoi ciliati del suolo
della Regione Marche ed il loro utilizzo come bioindicatori della qualità dei
suoli.
Per il monitoraggio della qualità dei suoli degli agroecosistemi marchigiani
2 manoscritti in preparazione a cura di Antonietta La Terza
S. Kumar, D. Bharti, S. Marinsalti, C. Bernacconi, G. Ciabocco, M. Tiberi, Emilio Insom.
Un ulteriore approfondimento: la biodiversità dei protozoi ciliati del suolo della
Regione Marche
Un bilanciopreliminare: sono state identificate ad ora circa 80 specie, appartenenti a 9
classi e 42 generi. Tra le specie identificate 6-8 sono nuove. Più del 50% delle specie identificate
nei suoli marchigiani non è presente nella Checklist della fauna Italiana.
Paraparentocirrus sibillinensis n. gen., n. sp.,
Santosh Kumar, Daizy Bharti, Silvia Marinsalti, Emilio Insom,
Antonietta La Terza
“Morphology, morphogenesis, and molecular phylogeny of
Paraparentocirrus sibillinensis n. gen., n. sp., a “Stylonychine
Oxytrichidae” (Ciliophora, Hypotrichida) without transverse cirri”
Journal of Eukaryotic Microbiology, 2013 in stampa.
Pseudouroleptus n. sp.
Santosh Kumar, Daizy Bharti, Silvia Marinsalti, Emilio Insom, Antonietta La Terza
Morphology, morphogenesis, and molecular phylogeny of Pseudouroleptus n. sp. (Ciliophora,
Oxytrichidae) from soil of Region Marche (Italy)
Manuscript under preparation
…..e molte altre specie in via di decrizione!
Un atlante della diversità dei protozoi ciliati della Regione Marche?
Ringraziamenti
Dr. M.Tiberi , Cristina Bernacconi
&
G.Ciabocco
“Osservatorio
Regionale Suoli” Giunta Regione
Marche
Servizio
Agricoltura,
Forestazione e Pesca.
Dr. M.M. Canella “Agenzia per i
Servizi nel Settore Agroalimentare
delle Marche (ASSAM).
…….e a tutti gli agricoltori che hanno condiviso
con noi questa esperienza
[email protected]
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Metodi e Strumenti di Monitoraggio della Biodiversità dei Suoli