Il ruolo della scelta varietale nella gestione
sostenibile del tappeto erboso
Macolino Stefano
Università di Padova, Dip. DAFNAE - AGRIPOLIS
Il tappeto erboso è una cenosi vegetale fragile per sua natura,
per questo deve essere conservata attraverso continue e
mirate cure colturali.
Tra i vari tipi di tappeto erboso, quello sportivo è quello che
richiede le maggiori cure per ragioni funzionali ed estetiche.
Una gestione sostenibile del tappeto erboso dovrebbe limitare
lo spreco delle risorse e l’uso di prodotti fitosanitari in
funzione della tutela dell’ambiente e della salute delle
persone.
Qualità
Come garantire livelli qualitativi
accettabili ?
Cure colturali
Attenta progettazione
Le scelte fatte all’atto della realizzazione ne condizionano
pesantemente la gestione futura.
Al fine di contenere gli sprechi e l’impiego di prodotti inquinanti,
il tappeto erboso deve essere realizzato tenendo presente:
• caratteristiche ambientali del sito
• la funzione per la quale è stato concepito
• caratteristiche delle specie/cvs
Il tappeto erboso dovrebbe garantire prestazioni soddisfacenti
senza un intervento massiccio.
Molti errori commessi in passato sono dovuti alla mancanza di
progettazione, oppure ad una progettazione sbagliata ed in
particolare alla scelta delle essenze da impiegare.
In ambito sportivo ci si è affidati quasi esclusivamente a
materiali valutati in ambienti diversi dal nostro e dando spesso
troppa rilevanza all’aspetto estetico.
La scelta della specie/varietà dovrebbe prevedere:
• Tipologia di tappeto erboso
• Clima
• Substrato
Intensità e tipo di cure colturali
Specie e varietà rispondono in modo anche molto diverso a
seconda delle condizioni ambientali e del livello di manutenzione
adottato.
A livello di specie
RELATIVAMENTE FACILE
• numero limitato
• molte informazioni disponibili
A livello varietale
DIFFICILE, SPESSO TRASCURATA
• ampia scelta
• mancanza di conoscenze
Resistenza alla siccità
L’ abilità di evitare o tollerare la siccità
• Evitare: l’abilità di mantenere la qualità durante la siccità,
principalmente grazie ad apparati radicali profondi
• Tollerare: l’abilità di recuperare dopo la fine del periodo di
siccità
Specie in grado di evitare la siccità
Festuca arundinacea
Cynodon dactylon
Specie in grado di tollerare la siccità
Poa pratensis
Buchloe dactyloides
Festuca arundinacea conserva la qualità solo se riesce a
prelevare acqua dagli strati profondi del terreno
Luglio 2015, S. Stino di Livenza
Esistono differenze importanti tra le
cultivar anche nell’ambito delle specie
considerate resistenti o tolleranti la siccità
Densità radiale in lunghezza: differenze tra cvs di macroterme
0
5
10
RLD cm/cm3
15
20
25
30
A (0-3)
B (3-8)
Companion
La Paloma
C (8-15)
Princess 77
Yukon
D (15-25)
E (25-40)
Rimi et al., 2012
Risposta alla siccità di cultivar di Festuca arundinacea
Riverside California USA
Dr. Marco Schiavon
70
60
precipitazioni
temperatura media
mm/°C
50
40
30
20
10
0
Precipitazioni totali annue 227 mm
prevalentemente in inverno
Drought Tolerance of Cool-Season Turfgrasses in a Mediterranean
Climate - University of California, Riverside
Schiavon M. et al. Europ.J.Hort.Sci., 79 (3). S. 175–182
Campo di variazione dei valori di ET in specie microterme e macroterme
14
12
ET (mm/day)
10
8
6
4
2
0
Cortesia Prof. B. Lenauer, NMSU
Resistenza al calpestio
Per i tappeti erbosi sportivi fortemente calpestati
è fondamentale impiegare cultivar in grado di sopportare il calpestio
(danno diretto, danno indiretto)
Ci viene in aiuto la sperimentazione
sottoponendo i materiali al
calpestamento simulato per
riprodurre il danno causato
dagli atleti durante il gioco.
Nei riguardi dalla resistenza al calpestio le differenze tra specie
sono sempre consistenti, mentre nell’ambito di ciascuna specie
queste differenze sono rilevanti solo per alcune di esse
(es. Poa pratensis)
Julius
Mystere
Larus
RISPOSTA AL CALPESTAMENTO E VARIABILITÀ INTRASPECIFICA
NON CALPESTATO
7
5
3
1
In d ice d i as p e tto e s te tico
g e n e r ale (1-9)
9
Fest. arund. - non calpestato
Poa prat. - non calpestato
In d ice d i as p e tto e s te tico
g e n e r ale (1-9)
Indice di as pe tto e s te tico
ge ne r ale (1-9)
Lolium per. - non calpestato
9
7
5
3
1
1
3
5
7
9
1
Indice di investimento (1-9)
3
5
7
9
7
5
3
1
1
9
3
5
7
9
Indice di investimento (1-9)
Indice di investimento (1-9)
CALPESTATO
7
5
3
1
1
3
5
7
Indice di investimento (1-9)
9
In d ice d i as p e tto e s te tico
g e n e r ale (1-9)
9
Festuca arund. - calpestato
Poa pratensis - calpestato
In d ice d i as p e tto e s te tico
g e n e r ale (1-9)
Ind ice di as pe tto e s te tico
ge n e r ale (1-9)
Lolium perenne - calpestato
9
7
5
3
1
1
3
5
7
Indice di investimento (1-9)
9
9
7
5
3
1
1
3
5
7
Indice di investimento (1-9)
9
6
5
4
Qualità (1-9)
La risposta delle cultivar al
calpestio può essere anche
molto diversa a seconda
del periodo di riferimento
3
2
1
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
6
5
autunno – inverno
Qualità (1-9)
Lolium perenne
primavera - estate
4
3
2
1
Lotta alle infestanti
Erbicidi
Interventi meccanici
Prevenzione
Gestione mirata
Cure colturali specifiche
PGRs
Specie/cv ?
Non esiste miglior prevenzione dell’uso di specie/cultivar altamente
competitive, in grado di contrastare da sole l’invasione delle specie
indesiderate.
Piante emerse
Flussi di emergenza delle più diffuse infestanti
poacee del tappeto erboso
45
Digitaria sanguinalis
40
Eleusine indica
35
Setaria glauca
30
Poa annua
25
20
15
10
5
0
gen feb mar apr mag giu
lug ago set
ott nov dic
Cortesia Dr.ssa Roberta Masin
Univ. Padova
Loietti con rami stoloniferi
1200
1000
ab
800
b
600
b
400
350
1800
1600
2014
a
1400
1200
b
1000
800
b
b
PPG-PR
171
CSI
600
400
200
0
Azimuth
Presidio
b
150
100
0
CSI
b
200
0
PPG-PR
171
a
250
50
Presidio
a
300
200
Azimuth
Cumulated emergence (plants/m2)
400
2013
a
Final density (plants/m2)
Cumulated emergence (plants/m2)
1400
Azimuth
Presidio
PPG-PR
171
Emergenze di Poa annua in
tappeti erbosi di L. perenne
CSI
In alcuni casi la risposta delle cultivar può essere anche molto
diversa a seconda del livello di manutenzione adottato.
Per evitare sorprese è necessario testare i materiali nelle stesse
condizioni gestionali in cui si troverà il manto erboso una volta
realizzato.
Risposta varietlae
(cvs di Poa pratensis)
High maintenance:
altezza di taglio 32 mm
irrigato
Low maintenance:
Altezza di taglio 57 mm
non irrigato
Illinois (USA)
Brede D., 2000.
Turfgrass maintenance reduction handbook
Il tappeto erboso è una cenosi erbacea semplificata e spesso
sottoposta a condizioni di stress, non può essere conservata senza
cure colturali.
L’ intensità della gestione può variare anche di molto.
Per limitare le pratiche colturali e lo spreco di risorse, la selezione
del materiale vegetale è il primo passo da compiere.
Il successo di un tappeto erboso non dipende necessariamente
dalla scelta della specie/cultivar ma il suo fallimento sì.
GRAZIE DELL’ ATTENZIONE
Scarica

Il ruolo della scelta varietale nella gestione sostenibile del tappeto