REGOLAMENTO DBLLE ADUNANZE DEL CONSIGLIO COMTINAT,E E DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI AI{,ROVA]() C( )N I)tiLIBt-tRA CONSIt.tARll N. 5 t)lit. 12.03.2015 AÉ. l. 2. I Oggetto e finalità presente ll Regolamento disciplina l'organizzazione, il funzionamento e l'esercizio delle attrrbuzioni dcl Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari Permanenti, in attuazione di quanto previsto dallc norme vigenti in materia e dallo Statuto Comunale vigente. Le disposizioni del presente regolamento sono finalizzate a garantire ll corretto lìnzronamento dell'assemblea e delle sue articolazioni, nonché ad assicurare la piena attuazione dell'autonomia organizzativa, contabile e funzionale del Consiglio Comunale. {rt.2 I Luogo delle adunanze Le adunanze del Consiglio si tengorìo di norma in una sala appositamente predisposta presso la sedc comunale. 2. Per particolari ragioni o a fronte di eccezionali circostanze il Presidente, in accordo con la Confèrenza dei Caprgruppo, può stabilire che le sedute consrliari abbiano luogo presso una sede drversa da quella abituale, nra in ognr caso nell'ambito del territorio comunale. La sede ove si tiene I'adunanza del Consigho Comunale deve essere sempre indicata nell'awiso di convocazione. 4 All'estemo della sede del Consiglio, in occasione delle riunioni dello stesso, sono esposte la bandiera della Repubblica ltaliana, dell'Unione Europea e quella della Regione Sicilia. AÉ.3 Intetpretazione di questioni particolari Le eccezioni sollevate dai Consiglieri Comunali, relative all'interpretazione di norme del presentc regolamento da applicare per la trattazione di argomenti iscritti all'ordine del giorno, sono sottoposte al Presidente, che può sospendere la seduta per esaminare e risolvere le eccezioni sollevate, sentito il Segretario Generale. Quando temi e le questioni inerenti l'eccezione sollevata si presentino di particolare complessità, il Presidente, ripresi lavori del Consiglio, rirwia I'argomento oggetto i i dell'eccezione medesima a successiva seduta. Capo I - Presidenza del Consiglio Comunale t. II Art. 4 Attribuzioni del Presidente Presidente rappresenta I'intero Consiglio Comunale, ne tutela la dignità del ruolo e assrcura l'esercizio delle funzionr allo stesso attribuite dalla Legge e dallo Statuto. 2. Provvede al proficuo funzionamento dell'assemblea consiliare, modera la discussione degli argomentr e dispone che ilavon si svolgano osservando il presente regolamento. Concede la facoltà di parlare e stabilisce il ternune della discussione, pone e precisa rtermrni delle proposte per le quali si discute e si vota, determma I'ordine delle votazioni, ne controlla e proclama il risultato. 4. Ai sensi dell'art.20 comma 6 lettera g) dello Statuto Comunale, il Presidente sovraintende e coordina i lavori delle Commissioni Consiliari. A tal fine può indire una conferenza dei Presidenti per regolare 1o svolgimento dei lavori in conformrtà a quarìto stabilito dal presente Regolamento. 5 Il Prestdente esercita i poteri necessari per mantenere l'ordine e per assicurare l'osservanza della legge, dello Statuto e del Regolamento, impartendo ai vigili urbani di servizio gti ordini necessari. A tal fine il Comandante dei vigih urbani a richiesta del Presidente del C.C. dowà assicurare la presenza di due o più vigili urbani per tutta la durata della seduta consiliare. 2i 6. Nell'esercizio delle sue funzioni il Presidente si rspira a criteri di imparzialità, intervenendo a diÈsa delle prerogative deÌ Consiglio e dei singoli Consiglieri. Presidente ha facoltà di sospendere e sciogliere l'adunanza, facendo redigere dal Segretario processo verbale, da trasmettersi all'autorità competente solo se lo scioglimento o la sospensrone awiene per motivi di ordine pubblico. Il Presidente dopo aver dato gli opportuni awertimenti, può ordinare ai Vigili Urbani di far uscire immediatamente dalla sala la persona o le persone che comunque turbassero l'ordine. Qualora non si indrviduasse la persona, o le persone, da cui viene causato il disordine, il Presidente ha facoltà di ordinare che sia sgombrata la sala nella parte riservata al pubblico. 7. Il 8. 9. I Consiglieri Comunali, nell'attività delle loro funzioni, sono considerati pubblici ufficrali (ar-t 357 c.P ). I l. Le funzioni vicarie del Presidente, in caso di assenza o rmpedimento del medesimo, sono svolte dal Vice Presidente e, ove iuche questi sia assente o impedito, dal Consigliere anziano per voti di 10. prefèrenza individuale. 12. Nel caso di dinlssioni, decadenza, decesso o revoca del Presidente, il Vrce Presidente rimane rn canca fino all'elezrone del nuovo Presidente del Consiglio, convocando nei tempi stabilitr dal presente Regolamento il Consiglio Comunale per l'elezone del nuovo Presidente. 13. Una volta eletto il nuovo Presrdente del Consiglio il Vice Presidente decade automaticamente dalla propria carica e verrà surrogato nella prima seduta utile in cui si procederà all'elezione del nuovo Vrce Presidente. Art.5 Ufficio del Consiglio Comunale I 2. Il Consigho, ar fim della propria autonomia funzionale, è dotato di una unità organizzativa denominata "Ufficio del Consiglio Comunale". ll responsabile del servizio dell'ufficio del Consiglio Comunale è nominato dal Sindaco sentito il Presidente del Consiglio. 3 L'ulIcio del Consiglio Comunale, in collaborazione con i diversi uffici del comune, cura la programmazione e lo snluppo delle funzioni di supporto organizzativo, inforn.rativo, giuridico e amministrativo per le attività del Consiglio, delle Commrssioni e dei Gruppi Consiliari, organizzando, in parlicolare, le sedute del Consiglio Comunale, la gestione degli atti di rniziativa dei Consiglieri, I' organizzazione delle iniziative del Presidente e delle Commrssioni Consiliari. Assiste la presidenza del 4. Consiglio Comunale per lo svolgimento delle funzioni attribuite dalla legge, dallo Statuto e dal Regolamento, nonché di quelle relative alla rappresentanza del Consiglio Comunale. All'ufficio del Consiglio Comunale sono assegnati locali idonei e strumentazione tecnica e informatica necessaria allo svolgimento della sue funzioni istituzionali. AÉ,6 l. Revoca del Prcsidente e del Vice Prcsidente Nei confronti del Presidente del Consiglio può essere presentata, con le modalità previste nello Statuto Comunale una mozione motivata di revoca secondo quanto previsto dalle norme di Legge. Presidente deve convocare entro cinque grorni dal deposito di detta mozrone, apposita seduta 2. ll consiliare da effettuarsi entro i successivi dieci giomi con all'ordine del giorno Ìa mozione medesima. -1. La mozione di cur al superiore comma l, votata per appello nominale ed approvata da almeno i due teni (20130) dei componenti del consiglio, determna Ia cessazione dalla carica di Presidenza, cosi come previsto all'art.ll bis L.R. t5 aprile 20 | I , n.6 e s. m. i.. settembre 1997, n.35, introdotto dall'art. l0 comma I della L. 5 4. Se due terzi (20130) dei componenti del Consiglio approva, con votazione per appello nominale. una mozione motivata di revoca nei confronti del Presidente, quest'ultimo, cessa dalla canca, ed il Vrce fluzioni fino alle elezioni del nuovo Presidente. La mozione di revoca per essere discussa e votata deve essere sottoscritta da 215 (12130) Presidente esercita Ie 5. consrgfieri in carica. 6. ll dei Presidente neo eletto, assume subito la presidenza della seduta. La siessa procedura di revoca di cui al presente articolo per il Presidente del Consiglio vale anche per rl Vice Presidente del Consiglio. Art.7 Persone ammesse nella sala adunanze L 2. Poiché, di massima, le adunanze del Consiglio Comunale sono pubbliche, nel compartrmento all'uopo riservato nella sala tribuna può accedere qualsiasi cittadino. AI Consiglio può avere accesso, durante la seduta, nella parte della sala riservata ai Consiglieri. un delegato per ogni gruppo consiliare indicato dal capo gruppo purchè preventivamente autorizzato dal Presidente. 3. Oltre al Segretario, al Sindaco, ai membri della Gunta, agli impiegati, ai vigili urbani ed agìi uscieri addetti al servizio, a richresta del Presidente, potrà comunque essere amnìessa la presenza di determinati funzionari o tecnici incaricati per l'illustrazione, a secondo delle esigenze delle materie di discussione. ,1. 5. Eventuali rappresentar'ìze politiche e sindaca.li, nel numero predeterminato dalla conferenza dei capigruppo, possono accedere nella parte della sala riservata ai Consiglieri mediante esibizione dell'apposito "Pass" firmato preventivamente dal Presidente stesso. Ai rappresentanti degli organi di informazione, ove richiesto può essere riservato un posto speciale nello spazio destinato ai Consiglieri, ma separato da questi. 6 Ai rappresentanti degli organi di informazione è vietato durante lo svolgimento della seduta consiliare, qualsiasi contatto con i Consiglieri. AIt.8 I . 2 Disciplina del Pubblico Chiunque acceda alla sala delle riunioni consiliari deve mantenere un comportamento corretto, rìon può portare armi di sorta e, per tutta la durata della seduta, deve restare a capo scoperto. rn silenzio, ed astenersi da qualsiasi segno di approvazione o di disapprovazrone. In caso dr disordini, il Presidente si atterrà a quanlo previsto nel presente Regolamento. Capo II - Gruppi Consiliari AÉ.9 Composizione e Costituzione Gruppi Consiliari devono appartenere ad un gruppo consiliare. I Gruppi Consiliari vengono costrrurtr rn relazione a.lla lista di appartenenza dei Consiglieri o in relazione ad una diversa manifestazione di volontà. Entro l5 giomi dalla prima seduta, ogni Consigliere è tenuto ad indicare al Presidente del Consiglio il gruppo del quale intende far parte. I Consiglieri che entrano a far parte del Consiglio nel corso del rnandato amministrativo devono indicare entro 5 giorni dalla convalida a quale gruppo consiliare intendono aderire. E' consentita Ia costituzrone di gruppi formati almeno da due consrglieri. l. t Consiglieri 2 J. 4ì 5 6 l 8 Ciascun gruppo elegge il proprio capogruppo e ne dà comunicazioni al Presidente del Consiglio Comunale, in mancanza di tale comunicazione è considerato capogruppo il Consigliere che ha ottenuto il rnaggior numero di voti di preferenza individuale. ll Consigliere che non fa parte di alcun gruppo è rncluso d'ufiicio nel gruppo misto. ll gruppo mrsto può essere costituito anche da ur solo consigliere comunale, fermo restando la possibilita di costrturre un solo gruppo misto a cui confluiranno tutti i Consiglleri che non si riconoscono m alcun gruppo consilare a prescindere dalle liste di appartenenza. Per il gruppo misto è considerato capo gruppo il Consigliere che ha riportato il maggior numero di voti individuali di preferenza. Nel caso intervengano modifiche nella composizione di un gruppo consiliare, il capogruppo deve dame immediata comunicazione al Presidente del C.C.. 'Iutte le comunicazioni riguardanti [a costituzione dei gruppi o dr una loro eventuale modifica devono essere portati a conoscenza del Consiglio Comunale a cura del Presidente ad inizio della prima seduta utile. Art.l0 Conferenza dei Capigruppo La Conferenza dei Capigruppo è convocata dal Presidente con apposito ordine del giorno e potrà essere convocata anche telefonicamente, almeno ventiquattro ore prima della riunione, salvo r casi di estrema urgenza. Comunque la Conferenza dei Capigruppo può sempre autodeterminarsi sulle modalità dj convocazione. La Conferenza dei Capigruppo viene presieduta dal Presidente del Consiglio Comunale e convocata ognr qualvolta eglì lo ritenga opportuno o su richiesta di almeno due der suoi componentr e negli altri casi previsti dal presente regolamento, per essere sentita sulla organizzazrone e programmazione dei lavori dell'assemblea e su ogni altra questione attinente l'attività del ConsigLo. Solo in caso di assenza o rmpedimento del Presidente, la conferenza dei capigruppo viene convocata e presieduta dal Vice Presidente che lo sostituisce. 3 Per I'espletamento delle loro funzioni, i gruppi consiliari devono disporre di uno o più locali del Comune, in relazione alle disponibilità esistenti, in modo che sia ad essi consentito di riunirsi e di ricevele pubblico. 4. I locali devono essere fomiti di telefono, di attrezzatura e strutture idonee e dr personale addetto rn numero adeguato. 5 In caso di assenza o impedimento i capigruppo consiliari hanno facoltà di delegare ur Consighere del gruppo a partecipare alla Conferenza. 6 Il Presidente del Consiglio Comunale informa il Consiglio delle determinazioni assunte dalla Conferenza dei capigruppo. Di ogni seduta della Conferenza dei capigruppo viene redatto appropriato verbale dal Segretario Comunale o suo delegato su apposito registro, depositato presso l'ufficro di Presidenza del Consiglio Comunale. 7 La Conferenza dei Capigruppo è validamente costiutita con la presenza di almeno l/l der sLroi componenti arrotondato all'unità superiore, escluso il Presidente. I Capo l 3 llI - Commissioni Consiliari Art. I I Istituzione delle Commissioni Ai sensi dell'art. l6 dello Statuto e delle norme vigenti in materia, il Consiglio Comunale si avvale, per l'esercizio delle sue funzronr di ndirizza e controllo, delle Commissioni Consiliari Permanenti a tal fine il Consiglio Comunale prowede alla costituzione delle seguenti Commissioni. Le Comnissioni Consiliari Permanenti sono competenti ad esprimere pareri sugli affari concernenti r diversr settori dell'attività dell'Ente, ciascuna per [e materie ad essa demandate. Commissioni di Controllo e Garanzta, istituite di regola, ai sensi dell'art.24 dello Statuto Comunak: vigente, aggiungendo inoltre che la presidenza delle stesse spetta alla minoranza, mentre Ia vice presidenza spetta alla maggioranza ed entrambe sono assegnate con le medesime regole prevrste daì predetto articolo. 5ì {rt.12 Numero e competenze delle Commissioni Consiliari Permanenti l II Consiglio Comunale, per tutta [a sua durata in carica, costituisce al suo interno Conulssronr Consrlrari Permanenlr rl cui numero, frmzionamento. competenze e composizione numerica sono slabilite dal presente Regolamento. ln seno al Consiglio sono istituite le seguenti Comnussioni Consiliari Permanenti con le relative competenze: I "COMMISSIONE: Affari Generali; Organizzazione generale degli uffici e dei servizi conrunali. Personale in genere, Contrattl; Rapporti con l'Amnunistrazione; Assunzione diretta ed appalti pubblrcr. ..ì. Costituzione consorzi, Variazione circoscriàone territoriale; Creazione istituzioni pubbliche conunali. Nomirra rappresentanti del comune presso enti ed organismi estemi; Pubblica Istruzione. Parchr e giardini pubblici; Verde pubblico in genere; Lavori comunali in economia ed in appalto; Cimitero. Altre materie aflini ed attinenti. 2^COMMISSIONE: Programmazione Economica-Bilancio-Finanza e Patrimonio, Bilancio preventivo, Conto consuntivo e previsione dei conti; Stomi di fondr; Brevi impegni dr spesa; Maggiori spese; Obbhgazioni e mutui; Tesoreria; Economato; lnventari, Magazzinr e depositi attrezzi in genere. Alienazroni e Acquisti; Fitti Attivi e Passirn; Altre materie aflini ed attinenti. 3^COMMISSIONE: Cultura; Beni Culturali ed Ambientali; Sport, Turismo e Spettacolo, Politiche Ciovanili; Pari Opportunità; lmpianti Sportivi; Associazionismo; Univelsità e Ricerca Problemi scofastici; Biblioteca; Musei, Problemr connessi alla conservazione ed alla valorizzazione del patnnronro storico, archeologrco, artistico ed ambientale, Manifestazionr varie; Altre materie affmi ed attinentr. ,1^ COMMISSIONE: Igiene, Sanit{ Assistenza, Polizia Urbana ed annona, Problem igrenicr srnrtarr relativi a tutti i settori comunali; Problenl ecologici; Nettezza urbana, Servzi istrtuzionali della polizra urbana rn collaborazione con la commissione affari generali ed urba.nistrca; Prezzi, Randaggrsmo. Altle materie affrni ed attinentr. 5^COMMISSIONE: Agricoltura; Commercio; Mercati, Artigianato e Cooperazione, Sviluppo Economico; Tuttr i relativi problenl e tutti quelli inerenti l'agricoltura e le fbreste. Altre materie afÌìni ed attinenti. 6^COMMISSIONE: Urbanistica; Comunicazioni; Lavori Pubblici, Piano regolatore ed altn strunrentr urbanistici, Regolamento Edilizio; Edilizia in genere, Demanio pubbfico; Circolazione stradale e rclativa segnaletica. Trasporti urbani; Cantien; Appalti lavori statali regionali; Cassa per il Mezzogiorno, Svrluppo e revisione Piano Cinlteriale, Manutenzione stradale inteme ed esteme, Edifici pubbhcr conrunali ed altri servizi pubblici, Autoparchi; Officine' Falegnameria, AItre materie affrni ed attrnentr. Le Commissioni Consiliari trattano i regolamentr purchè di propria competenza. Art.l3 L ) 3. 4. Composizioni e Funzionamento Ogni Commissione è composta da n. 9 membri effettivi, ad eccezione della l^ e 2^ Commissione che potranno avere fino ad un massimo di t I membri efettivi, necessari a garantire la presenza dei gruppi consiliari in ogni una delle Commrssioni. In ogni caso ciascun Consigliere non può far parte a più di dus commissioni. La composizione delle Commissioni deve essere formata in mrsura complessivamente proporzionale alla consistenza numerica dei gruppi consiliari. A tal fine la conferenza dei capigruppo formulerà apposira proposta che sarà votata a maggioranza semplice dal Consiglio Comunale. Sindaco e Presidente del Consigho Comunale sono incompatibili con la carica di componente di tutte le Commissionr, come prer isto dalle norme vigenti m rìateria. Le C'ommissioni restano in carica fino all'elezione del nuovo Consiglio, sono composte da Consiglieri Cornunah scelti, secondo preventivi accordi tra i capigruppo consiliari, appositamente convocati dal Presidente del Consiglio, tenendo conto dei predetti criteri. Lo stesso criterio è da seguirsi qualora, in corso di mandato, si verilichi ur'alterazione numerica dei gruppi consiliari. In tal caso, il Presidente del Consiglio, sentito il parere non vincolante della conferenza dei capigruppo, può chiedere che si proceda alla modifica di composizione delle Commissionr Consiliarr. r,ì 5. Nel caso di dimissioni da parte di un componente della Commissione, vanno rese al Presidente della stessa che ne curerà la trasmissione all'ufficio di Presidenza del Consiglio, per cur si applicano lc 6 7 8 9. t0 prescrizroni di cui al successivo comma. Qualora, per qualsiasi causa, un Consigliere cessi dalla carica di componente della Commissione, la sostituzione dowà essere approvata dal Consiglio Comunale, compatibilmente con gli eventuali nuovi gruppi consiliari costiturti. Ognr Commissione elegge, al proprio intemo, un Presidente ed un Vicepresidente nella prirna rrunrorre, da tenersi entro venti giomi da quello in cui è divenuta esecutrva la deliberazione di nomina. A tal fine la prima seduta di ciascuna Commissione è convocata dal Presidente del Consiglio Comunale. In caso di assenza del Presidente e del Vrce Presidente assume la Presidenza il Consigliere che ha riportato il lnaggior numero di preferenze individuali. Nessun Consigliere può essere eletto presidente in piu di una Commissione Consiliare Tutti i consiglieri haruro diritto ad assistere alle sedute delle Comnlssioni, senza diritto di parola e di voto, i capigruppo hanno diritto di parola ma non di voto. Ognr componenle ha dirrlto ad un voto. i pareri sono espressr a maggioranza semphce dei r.olr. ln crsrr di parità prevale il voto del Presidente. Nel caso di assenza del Presidente o per motivazioni d'urgenza, la Commrssione Consiliare può essere convocata anche su proposta di almeno l/3 (319 o 4/l l) dei componenti dal Presidente del C.C.. Presidente e il Vice Presidente della Commissione possono essere sfiduciati dar componenti della comnrissione, con formale richiesta motivatq da almeno ll3 (319 o 4/l l) dei componenti e votata da almeno 2r'3 (619 o 7/l l) dei componenti. Il Presidente di commissione sfiduciato cessa immediatamente dalle sue funzioni. Il Presidente del Consiglio Comunale awierà Ie procedure per l'elezione del nuovo Presidente di commissione secondo le modalità del presente Regolamento. ll ll 4ft. 14 Attività delle Commissioni I 2 5 Le Commissioni Consrliari Permanenti, in quanto articolazioni del Consiglio Comunale, svolgono fi:nzrone consultiva, preparatoria e redigente di studio ner riguardi di atti e pro,"vedimenti da sottoporre all'esame del Consiglio, sia su richiesta che su propria rnizativa. parere, obbligatorio ma non vincolante, deve essere reso entro il ternlne di dieci giorni dalla assegnazione, salvo i casi di urgenza, per i quali il Presidente del Consiglio può fissare un termine prLr breve. Ove l'urgenza lo richieda, il Presidente del Consiglio può chiedere che la Commissrone esprnìa parere anche in corso di seduta. Trascorso infiuttuosamente il termine assegnato, il Presrdente del Consiglio Comurale, nel caso lo ritenga opportuno, trasmette il prowedimento al Consiglio, facendo constatare la non awenuta acquisizione del parere della Commissione. Le Commrssioni, nelle materia di propria competenza, possono altresì assumere I'inrziativa di prssentare al Consiglio Comunale proposte di deliberazione, mozioni ed ordini del giomo. Il Consiglio Cornunale può inoltre affidare ad una Commissione il compito di svolgere funzioni retligenti su argomenti di competenza della medesima, in tal caso il Presidente del Consiglio prowede a mettere a disposizione le necessarie competerze tecnico-amministrative dl supporto. ll Tutte le deliberazroni che devono formare oggetto di esame del Consiglio, devono essere preventivamente trasmesse dal Presidente del Consiglio alle Cornmissioni Consiliari competenrt per materia con tutti gli allegati. Le Commissroni esprimono parere su tuttr gI argon,enti che possono essere iscritti all'Ordine del Giorno. Art. 15 Convocazione delle commissioni I, Le Commissioni Consiliari Permarenti si riuniscono su iniziativa del proprio Presidente, del Srndaco, del Presidente del Consiglio o su richiesta di l13 (3/9 o 4/l l) dei componentr. ) Le Commissioni Consiliari Permanenti possono effettuare r,rsite e sopralluoghi esterni rn mel'ito all'espletamento del proprio mandato e su materie di propria competenza. Spetta al Presidente della Commssrone stabiìire l'elenco degh argomenti da trattare, resta in ognr caso salvo al Sindaco e all'Assessore al ramo, la facoltà di fare iscrivere all'O.d.G. gli argomentr rjtenutr opportuni, comunque ogni qualvolta vi siano rilevanti argomenti di competenza del Consiglio Comunale che Ie riguardino. 4. Il Presidente della Commrssione prowede all'invio degli awisi di convocazione ai componenti de lla Commissione. L'awiso deve essere inviato per posta elettronica certificata (P.E.C.) o rn alternativa con i n.rezzi previsti dalle norme vigenti in materia consegnato almeno 48 ore prima della riunione, salvo i casi di ulgenza, nei quali è sufficiente la convocazione 24 ore prima, lo stesso sarà pubbficato all'albo pretorio dell'Ente. Nell'invrto di convocazione è indicato se la riunione è estesa a soggettr diversi per l'audizione. Comunque, salvo casi ben precisi e valutati dalla Commissione preventivamente, le sedute della Commssione non sono pubbliche. 5 L'invrto di convocazione va pure inviato, per conoscenzq al Sindaco, al Presidente del Consiglio Cornunale, ar Capigruppo Consiliari e per i casi previsti dal presente regolamento, ai so.qgetti che si intendono invitare, in audizione, su specifiche problematiche. Le Commissionl Consiliari vengono riunite in unica convocazione, più commissioni non potranno essere convocate nello stesso orario, a tal fine I'ufficio di presidenza istituirà apposito registro a disposrzione dei segretari delle stesse. AÉ, 16 Commissioni Congiunte e audizione delle commissioni consiliari la materia da trattare richiede il parere di piir Commissioni Consiliari Permanenti, queste Quando possono riunirsi anche in seduta comune. In tal caso la convocazione viene fatta dal Presidente del Consiglio ed assume la presidenza della seduta il Presidente piir anzano d'età delle Commrssronr interessate. Per Ia validità delle sedute è necessario la sussistenza del numero legale verificato per ognuna delle due Commissioni riunite singolarmente, che risulta essere dt 319 (4ll l) dei componentr per ogni una delle due Comnlssioni. Se della Commissione così formata fa pa(e un Consigliere conlponente di due Commissione riunite, questi ha attribuiti due voti. Dopo la prima convocazrone a cura del Presidente del Consiglio, le commissioni congiunte si autodeterminano per le eventua5 successrve sedute. Le cornnlssioni, congiunte e non, possono disporre l'audizione dei dirigenti del comune, delle istituzioni e delle aziende specrali, nonchè di esperti e di rappresentanti di entl e di organizzazioni del volontariato. Alt. 17 Verbali delle commissioni consiliari ì l Alle Commissioni è assegnato, dal competente organo comunale, un dipendente comunale e un sostitlto per svolgere i compiti di segretario verbalizzanle.I compiti del segretario, oltre la redazione del verbale contenente un esauriente sunto degli argomenti trattati, i nominativi dei presenti con orario di entrata e uscita degli stessi, consistono nel disporre tutti gli atti, dagli ar.wisi di convocazione alla conclusione dei Iavori della Commissione. Nel caso di assenza dei predetti soggetti svolge le funzioni di segretario il Consighere prir giovane d'età. II verbale, sottoscritto dal Presidente, dal Segretario verbalizzante e dal Consigliere Anziano di votr presente in seduta è pubblicato ai fini della trasparenza sul srto dell'Ente. ll Segretario verbahzzante prowederà tempestivamente, a trasmettere il verbale sottoscritto, come al superiore comnra 2, all'ufficio di Presidenza del Consiglio che avrà cura di tenere una raccolta dei verbali della Commissioni Consiliari Permanenti. l. I Capo I - Diritti e prerogative dei Consiglieri Art. l8 I Consiglieri Comunali Consrglien Comunali hanno i diritti e i poteri previsti dalla legge, dallo Statuto e dal presente Regolamento. l i Per l'esercizio delle funzioni agli stessi spettanti, Consiglieri Comunali hanno diritto a permessl, aspettative, indennità e gettonl di presenza nei limiti e alle condizioni stabilite dalla Legge, dallo Statuto e dal presente Regolamento. I Consiglieri che, previa autorizzazione del Presidente del Consiglio Comunale, ed u.r ragione del loro mandato, si recano fuori dal territorio comunale, hanno diritto al rimborso delle spese effettivemente sostenute ner modr e lermnr dr Legge Art. 19 Diritto alla informazione I I Consiglien Comunali, nell'esercizio del loro mandato, hanno diritto ad ottenere, previa richiesta scrrtta. liberamente e gratuitamente dagli uffici del Comune, nonché da enti, istituzioni e da altri gestori di servizi pubblici, sempre che siano dipendenti o partecipati dal Comune di Adrano, ogni informazione e copia di atti e documenti esistenti nei suddetti uffici, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge e dai regolamenti comunali. 1 Ogni Consigliere può presentare interrogazioni, interpellanze e mozioni anche per posta elettronic{ì certifìcata (p.e.c.) e ottenere risposta anche con lo stesso mezzo rnformatico. Art.20 Difitto di iniziativa I Consiglieri Comunali hanno diritto di triziativa su ogni argomento di competenza del Consiglio Conrunale; essi esercitano tale diritto mediante la presentazione di proposte di deliberazrone e la presentazione di emendamenti. 2 I Consigleri hanno inoltre diritto dr presentare interrogazioni, nterpellanze, mozioni e ordini del giorno in conformilà alle norme recate nel presente Regolamento. I docunrenti di cui al comma 2, ad eccezione delle interrogazioni, debbono essere presentati rn forma scritta e debbono essere sottoscritti da uno o più Consiglieri. L'esame dei medesimi awiene nella prirna seduta consiliare utile, convocata entro venti giomi dalla presentazione dei vari documenti, secondo le disposizioni di cui al presente Regolamento. Atl,.2l Interrogazioni l L'interrogazione consiste nella domanda rivolta al Sindaco o alla Giurta per ottenere informazioni sulla attrvità della amministrazione, per sapere se un fatto sia vero, se una certa informazione sia pervenuta o sia esatta, se si intendono comunicare al Consiglio determinati atti o documenti, se si siano presi o si stiano per prendere prowedimenti su questioni determinate. 2 Il Cìonsigliere, nel presentare un'interrogazione, può chiedere che venga data risposta scritta, ed in tal caso il Sindaco è tenuto a rispondere entro i trenta giomi successivi dalla presentazrone. Sia nel caso di risposta scritta od orale l'interrogante deve sempre essere presente, nel caso che la stessa venga lornita in aula. Negli altri casi I'interrogato potrà rispondere in corso di seduta. 4r1.22 Interpellanze L'interpellanza consiste nella domanda rrvolta al Sindaco o alla Giunta per conoscere i motivi ed i criteri rn base aì quali siano stati presr o si stiano per prendere talunr prowedimenti, owero per conoscere gli intendimenti del Sindaco stesso o della Giunta o se, come e quando si voglia prorvedere in merito a particolari situazioni che interessino, direttamente o indirettamente il Comune. l 2 -) Att.23 Mozioni La mozione consrste in un documento motivato, volto ad impegnare secondo un cefio orientanìento l'attività dell'amministrazione comunale in ordine ad un argomento determinato, oppure in una proposta di voto per esprimere ur grudizio in merito a particolari disposizoni o atti del Sindaco o della Giunta, ovvero a promuovere una deLberazione del Consiglio o della Giunta su un particolare argomento o ad esprimere un giudizio sulla attività della amministrazione. La mozione, consistendo in un orientamento o in un giudizio di merito, non necessita di pareri tecnrcr a corredo, che potranno, comunque, essere acquisiti nel caso fossero prevrsti per legge. Più mozioni relative a fatti o argomenti identici o strettamente connessi, formano oggetto di una sola discussione. Si applicano alla discussione delle mozioni le norme che regolano la discussrone rn generale. Art.24 Ordine del Giorno l. ll Sindaco, la Giunta owero uno o piir Consiglieri possono presentare un ordine del giorno, consrstuìtc in un documento scritto di carattere politico, con il quale il Consiglio esprime il proprio orientamento rn ordine ad un problema o argomento determinato, dando precedenza alle proposte del Sindaco, mentre per Ie altre sarà rispettato l'ordine di presentazione. 2. l,a presentazione degl ordini del giomo va effettuata di norma all'urizio della seduta consiliare, durante I'ora dedicata all'attività ispettiva, al Presidente del Consiglio Comunale, il quale li inserrrà al primo Consrglio Clomunale utile in base agli eventuali pareri da acquisire. Gli stessi, se presentano carattere d'urgenza e se la maggioran za relativa lo ritiene opportuno, possono essere discussi anche durante la stessa seduta di presentazione. Capo II - Doveri dei Consiglieri Art.25 Gettoni di Presenza I, I Consiglieri Comunal hanno diritto a percepire un gettone di presenza, per l'effettiva partecipazione alle sedute dr Consiglio Comunale e alle Comnussioni Consiliari Permanenti. Per partecrpazrone effettiva si intende la partecipazione del Consigliere Comunale alla votazione relativa ad almeno ulr punto all'ordine del giorno del Consiglio Comunale e la partecipazione ad almeno la metà della durata della seduta della Commissione Consihare. del Consiglio Comunale o di Commissione Consilare dichiarata deserta ai Consrglieri comunque presenti non è corrisposto rl gettone di presenza. [n nessun caso l'ammontare mensile dei gettoni di presenza spettante a ci.§cun Consigliere potrà superare il limite massinro previsto dalla vigente normativa. Il gettone di presenza non è cumulabile all'indennrtà dei Consiglieri nomrnatr ) Nel caso di seduta issessori. 5 L'irnporto del gettone di presenza è uguale sia per le sedute del Consiglio Comunale che per le Commissioni Consiliari Permanenli, defìnito con delibera di Consiglio Comunale e potrà subire variazione previa deliberazione dr C.C. in confornltà alle norme rngenti in materia. La liquidazione der gettonl di presenza dovrà essere effettuata con cadenza bimestrale, previa comr.tricazione dei prospettr contabili redatti a cura dei segretari delle Commrssioni Consiliari. I gettoni di presenza saranno adeguati alla mrsura mrnima prensta sulla base della media degli rndici annuali dell'ISTAT di variazione del costo della r,rta e rinnovati almeno ogni tre a.nni, a norma del comma 6 dell'art. I 9 della L.R. n.30/2000 e s. m. i. e del Regolamento esecutivo D. P. n. I 9/200 I Ai Consiglieri che risiedono fuori dal Comture, spetta il rimborso per le sole spese dr vraggro effettivamente sostenute, per l'effettiva partecipazione ad ognuna delle sedute dei nspettivi Consigli o Commissioni, nonché per la presenza necessaria presso la sede degli uffici per lo svolgimento delle funzioni proprie o delegate, secondo le norme vigenti in materia. l0 i Art.26 Obbligo del Segreto I Consiglieri sono tenuti al segreto nei casi determinati dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti attuativi. L Ara.27 L 2. 3. 4. 5. Astensione facoltativa e obbligatoria l Consiglieri hanno facoltà di astenersi dal votare e la esercitano facendone espressa drchiarazione. I Consiglieri astenuti di cui al precedente comma l, concorrono alla formazione del numero legale occorrente per la validità della seduta. I Consiglieri debbono, ai sensi dello Statuto, astenersi dal prendere parte alle deliberazioni riguardanti interessi propri nei confronti del comune e degli enti o aziende dipendenti o sottoposti alla sua amnrinrstrazione o vigilanza, come pure quando si tratta di interessi di loro parenti o affini fino al quarto grado crvile, o del coniuge, o di conferire impieghi ai medesimi ll divieto di cui al comma 3 comporta per i Consiglieri interessati anche l'obbligo di allontanarsi dalla sala delle adunanze durante la trattazione di detti argomenti. L'obbligo dell'astensione non ricorre nei casi di prowedimenti normativi o di carattere generale. quali i piani urbanrstici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi del consigliere, del coniuge o di parenti o affini sino al quarto grado Capo III - Durata in carica Art.28 Entrata in carica dei Consiglieri Consigleri Comunali entrano nell'esercizio delle funzioni ed acquistano idiritti e le prerogalr\e inerenti alla carrca dal momento della proclamazione owero, in caso di surrogazione, non appelìa l.l adottata dal Consiglio la relativa deliberazione di convalida. {fi.29 I l Dimissioni dei Consiglieri Le dimissioni dei Consiglieri dalla carica sono indirizzate al Presidente del Consiglio e presentate per rscritto al Segretario Generale del Comune e devono essere assunte immediatamente al protocollo dell'Ente nell'ordine di presentazrone. Le dirmssioni sono irrevocabili, non necessitaro di presa d'atto e sono inlnediatamente esecutive. tl Consiglio entro e non oltre dieci giorni dalla data di presentazione delle dimissioni deve procedere alla surroga dei Consiglieri dimissionari, con separate deliberazionr, seguendo I'ordine di presentazione delle dirrissioni quale risulta dal protocollo. Art.30 Decadenza dei Consiglieri I. I Consigltert possono decadere dalla caricq previa delibera del Consiglio Comunale, ai sensi del comnra 8, art. l8 dello Statuto Comunale e delle norme vigenti in materia, qualora senza un giustificato monvo restino assenti per tre sedute consecutive dal Consiglio. Viene rstituito un registro generale delle presenze dei Consiglieri alle adunanze di Consiglio Comunale e per le Commissioni Consiliari. Capo I - Convocazione del Consiglio Comunale Art.3I L j Arryisi di Convocazione Presidente del Consiglio compete la determinazione della data e dell'Ordine del Gorno. La convocazione dei componenti il Consiglio è drsposta medlante posta elettronica certificata dall'Uflìcio dr Presidenza. A tal fine ciascur Consigliere Comunale dichiara per iscritto all'Ufficio di Presidenza la volontà di ricevere la notifica di Convocazione del Consiglio Comunale tramite posta elettronrcir certificata (P.E.C.) owero di ricevere le suddette notifiche tramite Messo notificatore comunale La richiesta di convocazione da parte del Sindaco o di l/5 (6/30) dei Consiglieri, deve riguardare una materia espressamente attribuita dalla legge o dallo Statuto alla competenza del Consiglio. La relatrva conrocazione deve essere disposta dal Presidente entro e non oltre venti giomi dall'arrivo della richiesta. La rrunione straordinaria ed urgente deve aver luogo entro crrque giorni lavorativi dalla presentazione della richresta dr convocazrone L'elenco degli oggetti da trattare nelle sedute del Consiglio Comunale deve essere pubblicato nell'Albo Pretorio almeno il giomo precedente a quello stabilito per la seduta. Al Art.32 Modalità e termini pel' la consegna degli awisi di convocazione L'awiso di convocazione per le adunanze ordrnarie deve essere consegnato ai Consiglieri almeno cinque giomi liberi e consecutm prima di quello stabrlito per la riunione, non è computato il grorno della notifica della convocazione, mentre viene computato il giomo previsto per la seduta. Per le adunanze convocate d'urgenza, l'ar,rrso deve essere consegnato almeno 24 (ventiquattro) ore prima del giomo stabilito per la riulione e sono ammesse convocazioni di urgenza anche tranìlte telegramma, fax, SMS (short message system) o altro idoneo strumento telematico che ne attesti l'invio. fermo restando il deposito degli atti presso [a Segreteria Generale. ,l Nel caso che, dopo la consegna degli awisi di convocazione, si debbano aggiungere all'o.d.g delle adunanze ordinarie argomenti urgenti o soprawenuti, occorre dame awiso scritto ai Consiglieri alrneno 24 (ventiquattro) ore p ma della riunione, comuricando I'oggetto degli argomenti aggiunti. 4. L'avviso di convocazione va inoltrato per Posta Elettronica Certificata (P.E.C.). La consegna dell'avvrso di convocazione si rntende assolta con il recapito e la giacenza del documenlo nella casella di posta elettronica certificata. La conferenza dei Capigruppo può disporre che tale modalità sia tntegrata da altre forme di comunicazione volte a diffondere l'awenuta convocazione delle sedute, come l'invlo di brevi messaggr di testo (SMS) al telefono cellulare dei Consiglieri, ovvero I'inoltro della convocazione anche ad altri indirizzi di posta elettronica ordinaria aggiuntivi alla P.E.C.. Il messaggio di convocazione in\,,lato, con le relative ricevute, sono conservate a corredo degli atti della adunanza consiliare. Per i Consiglieri che optano per la notifica cartacea, I'awiso va notificato (rn forma cartacea), nel domrcrlio indicato dal Consigliere e qualora il Consrgliere sia assente, la consegna è valida purche sia fatta a persona convivente con lo stesso o ad altra persona indicata dal Consigltere stesso. 6. Qualora il Consighere abbia la residenza in altro comune, deve eleggere domrcilio nel Cornune di Adrano ed urdicare la persona alla quale vanno notificati gli awrsi. 5 L L'awiso Art.33 Contenuto degli awisi di convocazione di convocazione deve contenere: a) l'indicazione del gromo, dell'ora e del luogo della convocazione o delle convocazioni nel caso srtno programmate più sedute, b) la specificazione del tipo di seduta, cioè se trattasi di convocazione ordinaria oppure urgente, c) l'elenco degli oggetti da trattare (ordrne del gromo); d) la firma del Presidente o, in caso di sua assenza o impedimento, di chi ne fa le veci; e) l'eventuale indicazione degli argomenti che debbono essere trattati in seduta segreta. 4ft,34 Elenco degli argomenti da trattarc l. L'elenco degh argomenti da trattare nel corso delle sedute del Consiglio Comunale (ordrne del giorno) è stabilito dal Presrdente. 2. L'eienco segue, di norma, url ordine di precedenza per la discussione delle proposte stabilito conte segue: a) proposte del Sindaco: b) proposte della Giunta comunale; c) proposte dei Consiglieri secondo I'ordrne di presentazione. -1. La formulazione dell'ordine del giorno deve essere chiara, concisa e tale, in ogni caso, da consentire I'esatta comprensione degli argomenti che debbono essere trattati. .1. Il Presrdente può integrare l'elenco degli oggetti all'ordine del giomo purché tali integrazroni siano notificate ai Consiglieri e pubblicate all'Albo Pretorio almeno ventiquattro ore prima del Consiglio. 5. ll Consigfio Comunale non può deliberare su questioni che non siano state incluse nell'ordine del giorno, salvo il caso in cui alla seduta partecipi la totalità dei Consiglieri assegnati e vi sra deliberazione a maggioranza dei presenti per l'urtroduzione di nuor.r argomenti o la modifica di quelli già inseriti nell'ordine del giorno. 6. Gli argomenti inclusi nell'ordine del grorno possono essere rinviati su proposta del Presidente prerra votazione, a maggioranza semplice dei Consiglieri presenti. AÌtresì le proposte di delibera possono essere ritirate dal proponente. In tal caso nessuna votazione consiliare è necessaria. Capo l. II - Adempimenti preliminari alle sedute Art.35 Iniziativa e deposito dei documenti L'iniziativa delle proposte spetta rndistintamente al Sindaco, alla Gunta comunale, alle Commrssioni Consiliari, nonché ai singoli Consigheri. 2. Le proposte che debbono comunque rientrare nella competenza del Consiglio Cìornunale ed essere corredate di idonea documentazrone, viìruro presenlate per tscritto, all'intemo dell'ora dedicata all'attività ispettrva, al Presidente che di norma le inserisce all'ordine del giomo della prima seduta consiliare utile convocata successivamente alla loro presentazione. 3. Le proposte ed i relativi documenti sono depositati presso la Segreteria del Comune, a drsposizione dei Consiglierr, almeno 24 ore prima della riunione del Consiglio. Art.36 Adunanze di prima convocazione L lÌ Consiglio delibera con l'intervento della maggioranza dei Consiglieri ur carica. 2. La mancanza del numero legale, all'inilo o durante lo svolgimento, comporta la sospensione di un'ora della seduta in corso 3. Qualora, dopo la ripresa dei lavori non si raggiunga o venga meno di nuovo il numero legale, la seduta viene dichiarata deserta rn prima convocazione ed è rinviata al giomo successivo. alla stessa ora fissata per la seduta di inizio, con medesimo ordine del giomo e senza ulteriore awiso di convocazione. AÉ.37 Adunanze di prosecuzione 1. l.'adunanza di prosecuzione ha luogo nel giorno successivo a quello tr cui si verifica la mancanza del numero legale. 2. Nella seduta di prosecuzione è sufficiente, per la validità della seduta I'intervento di 2/5 (12130) dei Consiglieri in carica. Le eventuali Èazioni, ai fini del calcolo dei 2/5 si computano per unità. J. Nell'adunanza di prosecuzione, le deliberazioni sono valide purché approvate dalla maggroranza assoluta dei votanti, fatti sahr i casi in cui per legge o per Statuto sia richiesta una maggioranza qualificata. 4. Se all'inizro della seduta di prosecuzione manchi il numero minimo previsto per renderla valida, essa viene dichrarata desefta anche per l'adunanza di prosecuzione. rl L AÉ.38 Partecipazione del Sindaco e degli Assessori ll Sindaco e gli Assessori partecipano alle adunanze del Consiglio Comunale con funzioni di relazione e diritto d'intervento, ma senza diritto di voto, fatta eccezione per gli Assesson che siano anche Consiglieri Comunali che hanno dlntto di voto. Capo L III - Svolgimento delle sedute 4ft.39 Apertura della seduta La seduta inizia nell'ora indicata nell'alwiso di convocazione, con I'ora dedicata all'attività ispettiva anche senza la presenza del numero legale che dovrà comunque essere raggiunto durante l'ora dedicata alla stessa attività ispettiva. All'rngresso in aula ogni consigliere firma il foglio delle presenze Ognr consigliere che abbandoni l'aula prima del termne della adunanze o che si allontani anche tnomentaneamente, dovrà darne awiso al personale ammrnistrativo addetto. Dopo aver acceftato la presenza del numero legale, nell'arco dell'ora prevista per l'attività ispettiva, il Presidente drchiara aperta ia seduta e nomina gli scrutatori nelle persone di tre consiglieri, di cur uno di nnnoranza la dove presente. 2. [.,a seduta inizia con I'ora dedicata all'attività ispettiva, prosegue con l'approvazione dei verbaL delle sedute precedenti. 3. Finrte Ie lormalità d'inizio di seduta cioè allo scadere dell'ora dedicata all'attività rspettrva e appro\atr eventualmente iverbali delle sedute precedenti, il Consiglio inizia l'esame degli oggetti iscritti all'ordine del giorno seguendo l'ordine con cui gli stessi sono iscritti nell'elenco, salvo drversa decisione del Consiglo stesso. Art.40 Attività Ispettiva L Di norrna la prima ora di ogni seduta valida è dedicata all'attrvità ispettiva, con la presenza del Sindaco o di almeno un componente della Giunta. 2. I lavori si aprono nell'ora indicata nell'al,riso di convocazione, nel caso in cui all'ora fissata per l'rnizio della seduta non siano presenti in aula i Consiglieri interrogantr o comunque nessun Consigliere che richieda la parola i lavori procederanno ai sensi del successivo comma 6. 3. Qualora non si raggiunga il numero legale durante l'ora dedicata all'attività ispetttva, la seduta viene rinviata di un ora. 4 All'interno dell'attività ispettrva, proporzionaJmente ar gruppi consiliari e comunque entro sempre il lirnrte massimo d'un ora, ogni Consigliere ha facoltà di presentare, mozioni, interrogazioni, interpellanze e comunicazioni anche se non inserite all'O.d.G.. Alla scadenza dell'ora prevista per I'atti\ tà rspettlva tutte le richieste pervenute per rscritto e non trattate saranno rinviate con diritto di precedenza aÌl'attività ispettiva del Consiglio successlvo. 5. L'attività ispettiva inizia con Ìa trattazione degli argomenti pervenuti per iscritto secondo l'ordine di presentazione presso l'ufficio di Presrdenza. A seguire verranno trattati tutti gli argomentr rnerentr l'attrrità ispettira non presentatt per rscritto 6. Nel caso che l'attività ispettiva duri meno di un ora, il Consiglio Comunale viene sospeso e i lavon riapriranno, alla scadenza dell'ora ispettiva prevista, direttamente con l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti e con ipunti all'O.d.G. secondo le modalità di cur al presente regolamento. AÉ.4I Sospensione e aggiomamento della seduta ì. Il Presidente può disporre, tutte Ie volte che ne rar,vrsi l'opportunità, la sospensione della seduta. il Consiglio Comunale può troltre deliberare la sospensione della seduta su richiesta dei rappresentanti dei gruppi consiliari. 2. Ove il Consrglio non abbia per qualsiasi causa ultimato la trattazione degli argomenti iscritti all'ordrne del giorno, la seduta può essere aggiomata ad altra data. l1 i 3 t 2 L'aggiornamento della seduta viene disposto dal Consiglio Comunale, su proposta del Presidente o su richiesta dei Consiglieri; di esso e dato formale avviso ai soli Consiglieri assenti, almeno ventr(ìuattro ore prima della seduta, con le modalità di cui al presente Regolamento. Art.42 Norme generali sulla discussione La discussione sulle proposte di deliberazione è introdotta generalmente dalla relazrone del Sindaco o dell'Assessore competente per materia, owero dal Consigliere proponente o dal dirigente conlpetente. Successivamente il Presidente del Consiglio comunale apre la discussione. Il Presidente del Consiglio Comunale può autorizzare drrigenti comunali a svolgere relazioni tecniche in Consiglio o a dare informazioni su argomenti all'ordine del giorno, owero puo rnvrtare a f-omire illustrazioni e chiarimenti ai consulenti ed ai professionisti incaricati di progettazioni e studi per conto dell' amministrazione. -ì. Qualora non vi siano richieste di intervento owero al termine della discussione, il Presidente drchiara chiuso il dibattito e mette a votazione la proposta. AÉ.43 L 2 L Regole per la discussione delle proposte e disciplina dei Consiglieri La discussione è diretta dal Presidente il quale concede la parola ai singoli consiglieri secondo l'ordine con cui questa viene richiesta. Ha la precedenza, in ogni caso, colui che richiede la parola per mozione d'ordine o per fatto personale II Presidente mantiene l'ordine, fa osservare il regolamento, concede la facoltà di parlare, coordina e dirige l'ordinato svolgimento delle discussioni; può altresì negare la formulazione di intenenti contenenti frasi sconvenienti o estranee rispetto agli affari in discussione o alle attribuzioni del Consiglio. 4. II Presidente deve richiamare all'ordine gli oratori che divagano rispetto agli argomenti oggetto d'esanle e non ottemperino ai suoi rnviti e può togliere loro la parola per il resto della discussione dopo dr:e rrchrami rnutilmente rivolti ai medesimi. 5 Il Presidente mette ai voti le proposte sulle quali il Consiglio è chramato a deliberare e proclama l'esrto delle votazioni 6. Se un Consigliere pronuncia parole sconvenienti oppure turba con il suo operato la liberrà dclle discussioni, il Presidente lo richiama. Se il Consigliere persiste nel suo atteggiamento il Presidente gli infligge una nota di biasimo da riportarsi a verbale. il Consigliere nonostante la nota di biasimo, continua ulterionnente nel suo atteggianrento. impedendo il corretto proseguimento della seduta e ostacolando dr fatto ilavori del Consiglio, il Presidente può disporre I'allontamento dall'aula del Consigliere, per tutta la durata della seduta in corso. Comunque in ogni c.ìso per i motivi di cui sopra il Presidente può sospendere o sciogliere la 7. Se 8 I 2 seduta. il turbamento delle funàoni consiliari profili gli estremi Presidente dovrà procedere alla denuncia all'autorità giudiziaria (artt.338 e 342 C.P.) Nel caso prù grave in cui di un reato. il Art.44 Disciplina degli interventi I Consiglierr parlano dal loro posto alzati, ad eccezione dei portatori di handicap, rivolgendo la parola all'intero consesso, anche quando si tratta di rispondere ad argomenti di altri menrbn del Consrglio, esprimendosi in modo corretto e conveniente attenendosi all'argomento in discussione. Non sono anrmesse discussioni in forma di dialogo Iìa Consiglieri. A nessuno è permesso interrompere chi parla, tranne il Presidente per un richiamo al Regolamento o all'argomento. ll Consigliere relatore, il Sindaco o I'Assessore competente per materia, illustrano I'argomento rn discussione per non piu di l0 minuti; su ciascun argomento possono quindr intervenire i singoli Consiglieri per un tempo non superiore a 5 mrnuti ciascuno. Il relatore ha facoltà di replicare per non piu di 5 minutr. Quando si iratti di argomenti di particolare importanza, rl Presidente sentito eventualmente il parere non vincolante della Conferenza dei Capigruppo, può prevedere deroghe alla durata degli interventr. 1. Nel corso di una stessa discussione può essere concessa nuovamente la parola al Consigliere solo per una questione di carattere incidentale, per fatto personale o per dichiarazione di voto, al Srndaco e ai conìponenti della Girmta può essere nuovamente concessa [a parola non piu dr due volte per brevi precisazioni o chiarimenti che Presrdente del Consiglio consideri utili allo svolgimento della il discussione. § Il Consigliere che, nei termini sopra indicati, riassuma oralmente un più ampio intervento scritto, puo chiedere che il testo integrale di tale intervento sia inserito ag[ atti. 4ft.45 Questione pregiudiziali e sospensiva La questione pregiudiziale, con cui si propone che un dato argomento non sia discusso per ragioni di legittimita e la questione sospensiva, con cui si propone il rinr,ro della drscussione o della deliberazione, possono essere proposte da ciascun Consrgliere solo prima che abbia inizio la discussione Il Presidente ha tuttavia lacoltà di ammetterle anche nel corso della discussione qualora la presentazrone sll gulstificata da nuovi elementi emersi dopo l'inizio del dibattito. 2. Entrambe le questioni harrno carattere incidentale e la discussione non può cominciare o prosegurre prima che il Presidente o il Consiglio si sia pronunciato su di esse. Su tali questioni, rntrodotte dal proponente per non più di cinque minuti, può parlare soltanto un oratore per gruppo e per non pru dr cinclue nrinuti ciascuno. l 4lt.46 I. Presentazione delle proposte di deliberazione Nessuna proposta di deliberazrone può essere sottoposta all'approvazione del Consiglio se non sra statir iscrrlla all'ordine del giorno e se non sra slata tempestrvamente deposrtata. corredala der nrescnl tr paren ed attestazioni e dei documenti allegati. 2 Ciascuna proposta di deliberazione di iniziativa dell'Amministrazione è redatta dalle conrpetentr strutture organizzative gestronali e trasmessa all'uffrcio del Presidente del ConsigÌio; se l'inizrativa viene assunla collegialmente dalla Giunta, questa procede all'adozione di apposito atto deliberativo. 3 Le proposte di deliberazione dr iniziativa dei Consiglieri o della Commissione competente, devono essere redatte in forma schematica e recare i seguenti elementi, necessari a pena di invalidrtà: a) I'indicazione che si tratta di ura proposta di deliberazione da sottoporre all'approvazione del Consig[o: b; r cognomi ed i nomr der proponenti. c) l oggetto. esposto rì maniera sintetrca. d) Ia pren'ressa, recante la motivazione ed i riferimenti normativi di supporto; e) il dispositivo articolato, da sottoporre all'approvazione del Consiglio; 0 la dichiarazione che la proposta non comporta impegno di spesa e diminuzione di entrata e/o costrtulsce mero atto di indirizzo: g) la data; It) la sotloscrrzrone dei proponenti. '1 Le proposte di cui al comma precedente devono essere presentate all'ufficio di Presidenza e da questo tra^smesse alla struttura orgar"izzat;a gestionale conìpetente a rendere i pareri di regolarità tecnica e contabile: qualora sia richiesto il parere del Collegio dei Revisori, i[ Responsabile del Settore Finanziario procede alla relativa attivazione con le consuete modalrtà segue la trasmissione all'ufficio di Presidenza. {rt.47 l Presentazione e votazione degli emendamenti Gli emendamenti possono essere soppressivi, modificativr e aggiuntivi e possono essere proposti dal Sirdaco. dai Consiglieri, dalle Commissioni Consiliari o dagli uffici comunali proponenti l'atto da deliberare. L'enrendamento deve essere consegnato al Presidente prima dell'inizio delÌa votazione sulla proposta di deliberazrone che si intende modificare; esso, a pena di inammissibilità da dichiararsi ad opera del Presidente, deve essere presentato in forma scritta, con ndicazione chiara e precisa della pane del 3 5 dispositivo che intende modrficare, deve, inoltre, riportare il testo che si propone di adotrare rn sostiluzione di quello originario e deve essere corredato dei prescrrtti pareri di regolarità recnrca r contabile e - ove occorra - da quello dell'Organo di revisione economico-finanziaria. Se I'emendamento è presentato dalla Commissione consihare proponente, deve essere sottoscritto dai Consiglieri proponenti con le modalità di cui al comma 2 del presente articolo. Il Presidente dispone il rinvio della definizione dell'argomento a successiva seduta e trasmette gli atti ai soggetti competenti a rendere i pareri; se presenti in aula all'atto della presentazione di un emendamento che non presenti particolare complessità, previa sospensione dei lavorr consiliari, ipredettr soggetti possono rendere ipropri pareri seduta stante. Gli emendamenti si approvano separatamente dall'atto emendato. Se presentati dallo stesso proponente dell'atto non necessitano di votazione singola bensì di nuovi pareri di regolarità tecnrca e contabile. Agli emendamenti possono essere presentati sub-emendamenti con le stesse modalità degli emendamenti descritti nel presente articolo che, devono esssere votati prima degli emendamenti. Art.48 Fatto perconale l. Costituisce fatto personale l'essere censurato nella propria condotta o sentrrsi attributre fattr non r,err o opinioni diverse da quelle espresse. 2. ll Consigliere che chiede la parola per fatto personale deve specificarlo, ed il Presidente, ove nterìSa fondata la richiesta, concede la parola al richiedente. Qualora la richresta non venga accolta ed il Consigliere insista sulla questione posta, può decidere rl Consiglio per alzata di mano e senza discussione. 3. Per fatto personale può 4. essere concessa la parola anche ai componenti della Giunta. Consrgliere che ha dato origine con le sue affermazioni al fatto personale ha facoltà di intervenire esclusivamente per chiarire per rettificare le proprie significato delle parole pronunciate per dichiarazroni, un tempo non superiore a 5 minuti. il o Art.49 d'ordine La nnzione d'ordine e il richiamo alla legge o al Regolamento, owero il nltevo sul modo e sull'ordine con il quale si procede alla trattazione degli argomenti o alla votazione. La sua trattazione ha M ozione I precedenza sulle questioni principali e ne fa sospendere la discussione. Sulia mozioni d'ordme decide il Presidente, sentito il parere del Segretario. Il Presidente può richiedele il voto del Consiglio, dando la parola al proponente e a un componente per gruppo consiliare, per non piu di cinque nunuli ciascuno. AÉ.50 Chiusura della discussione l. La discussione e chiusa dal Presidente quando non vi sono altri iscritti a parlare. 2. Chiusa la discussione, si procede alle dichiarazioni di voto e quindi alla votazione. AÉ.5I I Dichiarazioni di voto Dopo che il Presidente ha chruso la discussione, la pa.rola può essere concessa esclusivamente per le dichiarazioni di voto, ad un solo Consigliere per ciascun gruppo consiliare e per la durata non supenore a curque minuti. Qualora un Consigliere intenda esprimere un voto diverso rispetto a quello dichiarato dal Consiglere intervenuto a nome del proprio gruppo ha facoltà di esprimere la propria dichrarazione di voto per rron più di cinque minuti. lniziata Ia votazione, non è piir concessa la parola sull'argomento. Capo IV - Comunicazioni, interrogazioni, interpellanze e mozioni 4fi.52 Comunicazioni e Commemorazioni L ll Presidente può dare, generalmente ad inizio seduta" comunicazioni su argomentl estranei aÌl'ordine del giorno che riguardino comunque il Consiglio, tali comunicazioni non danno luogo a discussrone ne a 2. votazione. Consiglieri hanno facoltà di chredere la paro14 all'intemo dell'ora dedrcata per l'atttvità ispettiva. commemorazioni di eventi. di persone o di date di partrcolare rilievo e signrficato. I pr.r' Art.53 Interrcgazioni, interpellanzeo mozioni e ordini del giomo I I Consiglierr possono presentare interrogazioni, rnterpellanze, mozioni e ordini del giorno su argomÈntr che interessano la uta o aspetti socio-economici e culturali della collettività, ad inizio seduta nell'ora dedicata all'attività ispettiva. Le interrogazioni, le interpellanze, le moziom o gli ordini del giorno, redatti in rnodo insufficiente, scorretto e sconveniente ovvero contrario a norme di legge, non sono oggetto di considerazrone e sono respinle dal Presidenle con atto moti!ato. 4r.54 Risposta alle inten'ogazioni e interpellanze I II Consigliere che ha presentato l'interrogazione o l'interpellanza ha diritto di illustrarla al Consrglio secondo le rnodalità di cui al presente Regolamento. Z. Le risposte alle interrogazioni o interpellanze vengono date in Consiglio dal Sindaco o da un Assessore o dal Funzionario qualora fosse presente, e possono dar luogo a replica da parte dell'interrogante, che può anche dichiarare dt essere o non essere soddisfatto. La replica non può avere durata superiore a due minuti. 3. Qualora I'interrogaz ione o interperllanza sia stata presentata da più Consiglieri, il diritto di replica spetta solamente al primo firmatario. Art.55 l. Svolgimento congiunto di interpellanze e di interrogazioni Le interpellanze e le interrogazioni relative ad un medesimo argomento, o ad argomenti connessr, sono svohe congiuntamente. Intervengono per primi r presentatori deÌle urterpellanze e, dopo Ìe risposte dei drretti interessati, possono replicare nell'ordine gli interroganti e gli interpellanti per non più di due minutr. Art.56 Svolgimento delle mozioni e degli ordini del giorno L La mozione, sottoscritta da a.lmeno l15 (6130) dei Consigfieri, è illustrata dal primo firmatario o da uno degli altn firmatari, secondo le modalità di cui al presente Regolamento. 2. ll Sndaco, o un Assessore delegato per materia, ha facoltà dr intervenire, in risposta alla mozione unr sola volta . ll Consigliere che ha illustrato la mozione ha diritto di replica per un tempo non eccedente i due minuti 3 Per ogni mozione possono essere presentati emendamenti. 4. Ogni Consigliere può presentare una mozione al fine di promuovere, su urì determinato argonrento di rilevanza amministrativa, politica e sociale, una delberazione di mero indirizzo politrco e/o amministrativo, dr impegno per il Sindaco, la Gunta e Io stesso Consiglio. 5. Le r.nozioni sono presentate al Presidente del Consiglio, tramite rl protocollo del Comune, che le iscrive nell'ordine del giomo della prima seduta utile. In caso d'urgenza, la mozione può essere presentata all'inizio o in corso di seduta e il Consiglio decide a maggioranza dei Consiglieri presenti, se e quando ammetterne la discussione nella stessa seduta, se non vi prowede il Presidente del Consrglio d'intesa con la conferenza dei Capigruppo. 6. ll prrnro dei proponenti presenti, se vi sono piu firmatari, illustra la proposta. 7 Esaunta la discussione, il relatore ha due mrnuti per replicare. Capo V - Pubblicità delle sedute Art.57 Pubblicità e segrcteza delle sedute L Le adunanze del Consiglio Comunaìe sono pubbliche e nell'apposito spazio risenato al pubblico, chiunque può assisterra in srlenzio mantenendo un contegno rispettoso ed astenendosi da qualsiasi commenlo o segno di approvazione o disapprovazione. 2. L'adunanza del Consiglio Comunale si tiene in forma segreta quando vengono trattati argomenti che implichino apprezzamenti o giudizi sulle qualità o sul comportamento, od esaminati fatti e circostanze che richiedono valutazioni delle qualità morali e delle capacità professionah di persone detenninate. intendendosi tali, oltre le persone fisiche, anche le persone giuridiche, gli enti, le istituzioni e Ie associaz ioni 3. Gli argomenti da esaminare in seduta segreta sono precisati nell'ordine del giomo dell'adunanza. ,1. Quando nella discussione di un argomento in seduta pubblica siano rntrodotte vahrtazioni sulle qualità di il Presidente interrompe il dibattito e, senza ulteriori interventi, dispone immediatamente, d'intesa con la conferenza dei Capigruppo, il passaggio a seduta segreta. ll Consiglio, anche su proposta di un solo Consigliere, a maggioranza di voti dei presenti, può deliberare motivatamente il passaggio a seduta segreta per continuare il dibattito. Il Presrdente, prima di autorizzare la ripresa dei lavori, dispone l'allontanamento delle persone estranee al Consiglio, escluse una o più persone determinate, quelle di cur al successivo comma. 5. Durante le adunanze segrete possono restare in aula, oltre ai componenti del Consiglio, rl Srndaco e gli Assessori, se richiesto, dando di ciò notazione nel verbale della seduta, il Segretario Comunale, il Vice Segretario, il verbalizzante e il Responsabile dell'ufficio del Consiglio tutti vincolatr al segreto di ufficio. 6. Previo assenso del relatore, possono essere presentati emendamenti alla mozione prima della chiusura della discussione. Essi sono esamrnati e votati prima della votazione del testo definitivo. 7. ll Consiglio Comunale delibera I'approvazione della mozione a maggioranza dei presentr 8 [-a mozione può essere ritirata fino alla conclusione della discussione. Se nessuno dei finnatari è presente al momento della trattazione della mozione, il Presidente del Consiglio ne dichiara I'improponibilità, senza che nessuno dei Consiglieri presenti possa farla propria al solo fine dr amrnetterla a discussione. 9. [,e disposizioni del presente arlicolo Capo 2 si osservano arìche per la trattazione degli ordini del giomo. Vl - Operazioni di votazione Art.S8 Sistemi di votazione La votazione non può aver validamente luogo se i componenti il Consiglio non si trovano in rrumero legale secondo quanto stablllto dal presente Regolamento. Di regola nelle votazioni si applicano le procedure palesi; le sole deliberazioni concernenti fatti personali o elezioni dr persone si prendono a scrutinio segreto, salvo che la legge o lo Statuto non prevedano diversamente. L,a seduta pubblica con votazione palese è il sistema ordinario, sono adottate in seduta pubblica e con votazione segreta, quando non previsto diversamente dalla legge o dallo Statuto, le deliberazroni relative alle nomine oltre a quelle che, pur riguardando determinate persone, non intplichino apprezzamenti e giudizi sulle qualità personali degli interessati, tali da richiedere riseruatezza di discussione. L Possono essere adoltate in seduta segreta ma con votazione palese. le deltberazionr non conc('rnentt questioni di persone per le quali il consiglio abbia deciso, con deliberazione motivata, la segretezza della seduta; sono adottate rn seduta segreta e con votazione segreta le delberazionr che coinvolgono questioni concementi persone, che implichino, cioè, apprezzamenti o giudizi sulle qualità morali, sulle condizioni economiche, sulla condotta pubblica e privata, sulla capacità e, in generale, sulle qualità personali di qualunque crttadrno Art.S9 Ordine delle votazioni l. Su ogni argomento la votazione awiene, di norma, sull'intera proposta. 2. La votazione può awenire per singoli commi, articoli, capitoli o, comunque, parti aggregate di un testo quando ciò viene richiesto da almeno un quinto (6/30) dei consiglieri presenti; in questi casi, concluse le votazioni per parti separate, si procede alla votazione dell'intera proposta definitiva. 3. L'ordine delle votazionr è rl seguente: a) questioni sospensive; b) questionr pregiudiziali; c) sotto emendamenti, d) emendamenti nel seguente ordine: soppressivi, modificativi, aggiuntivi 4. Quando si deve procedere alla discussrone e votazione separata di parti dei piani urbanrstici ar finr dell'astensione dei consiglieri interessati, le parti da votare separatamente sono indrvrduate, prrrna dell'inizio della discussione, dal Presidente, con l'assistenza del Segretario verbalizzante, sulla base della apposita dichiarazione dei consiglieri coinvolti; le parti scorporate sono poste in votazrone nell'ordine stabrlito dal Presidente. 5. I prowedimenti per i quali sono stati approvati emendamenti e quelll votati per parti separate sono conclusivatnente votati nel testo definitivo, risultante dallo schema originario modificato m conformità a quanto itt precedenza deciso. 6. Comunque il Consiglio Comuna.le può sempre auto determinarsi e decidere a maggioranza dei presenti dr votare l atto rn un'unica votazione A(.60 l 2 Votazioni palesi La votazrone palese viene effettuata di norma per alzata di mano, può essere eseguita anche in modi diversi, purche in modo chiaro e comunque facilmente verificabile. Ner casi previsti dalla legge o dallo Statuto o da.l Presidente la votazione palese viene effettuata per appelìo nominale o in unica soluzione per alzata di mano dei Consiglieri presenti, e ciascuno di essi esprime il proprio voto in tale ordure dichiarando se è favorevole o contrario alla propost4 ow,ero di astenersi dalla votazione. Art.6l Votazione segrcta I Per la votazione segreta va seguito il sistema delle schede. 2 llnumero delle schede deposte nell'uma deve in ogni caso corrispondere al nunrero dei votanti. l La circostanza dell'effettuazrone della votazione segreta e le modalità della medesima devono risultare espressamente dai verbale e non preclude ai Consiglieri la possibilità di fare dichiarazioni dr voto. {fi.62 Voto limitato il Consiglio Comunale debba procedere alla nomina di componenti di commissioni o conìrtarr owero di propri rappresentanti presso Enti, Aziende o Istituzioni e debba essere obbligatorranrerte t. Qualora garantita Ia rappresentanza delle mrnoranze, si può seguire il sistema del voto limlato, ossia le lotazronr sarantro due: una riservata ar rappresentanti della maggioranza e l'altra ar rappresentanti di nrinoranza. 2. La designazione dei rappresentanti di maggioranza compete alla stessa maggioranza consiliare. cosr come la designazione dei rappresentanti di minoranza compete alla minoranza consiliare stessa. l. AÉ.63 Calcolo della maggioranza e computo dei votanti Le deliberazioni del Consiglio Comunale vengono adottate con un numero di voti favorevoli pari alla metà piu uno dei votanti, salvo i casi di maggioranze diverse previste dalle nornre vigenti in mater ra. 20i 2. Qualora la votazione alvenga in forma palese, coloro che si astengono dalla votazione vengono corÌrputati al nurrero dei voti non favorevoli, e comunque partecipano al quorum necessario a rendere legale l'adunarza. 3. Nel caso di consiglieri che non esprimessero alcuna manifestazione di voto (ne favorevoli, ne contrari e ne astenuti) essi verranno computati in automatico in voti d'astensione, partecipando al raggrunglnL.nto del quorum del numero legale. l. AÉ.64 Proclamazione dell'esito delle votazioni Terminate le operazioni dr voto, il Presidente, con l'assistenza di tre scrutatori, ne accerta l'esito e lo proclama con le seguenti formule "Il consiglio comunale approva" owero "Il consiglio courunale non approva". l. AÉ.65 lrregolarità nella votazione Qualora si verifichno irregolarità nella votazione il Presidente può, valutate le circostanze e sentiti glì scrutatori ed il Segretario, annullare la votazione e disporne la immediata ripetizione; in tal caso vengono amÌnessi alla nuova votazione esclusivamente i Consiglieri che avevano preso parte a quella annullata. l. Att.66 Parità di voti proposta riporti una lo stesso numero di voti favorevoli e di voti contrari (con Qualora voti di astensione), Ia relativa proposta viene dichiarata non favorevole. Capo VII - Verbali annessi eventuali delle sedute {rt.67 l. Verbale Di ogni seduta sl redige il processo verbale, che deve contenere soltanto gli atti e le deliberazioni, nonché, per le drscussioni, l'oggetto e r nomi di coloro che vi hanno partecipato; i verbali delle sedute precedenti vengono depositati a disposizione dei Consiglieri almeno ventiquattro ore prirna dell'adunanza in cui vengono sottoposti ad approvazione. 2. Il processo verbale di una precedente seduta si intende approvato se non vi sono proposte di rettifica -1. In relazione alla natura e alla complessità delle richieste di rettifica presentate, Presidente del Consiglio Comunale, sentito il Segretario Generale, le sottopone a.l voto del Consiglio nella stessa seduta owero rinvia I'approvazione del verbale alla seduta successiva. 4. Ogni proposta di rettifica votata dal Consiglio Comurale e inserita a verbale nella seduta rn corso. il Segretario Generale cura che sra esegurta apposita annotazlone nell'originale del verbale rettificato. 5 ll processo verbale è curato dal Segretario Generale ed è sottoscritto dallo stesso, dal Presidente del Consigho Comunale e dal Consigliere anziano per numero di votr. 6. Può essere effettuata verbalizzazrone stenografica o con ogni altro strumento idoneo. il Afi,68 Registrazione magneticao audio-video L Di ogni seduta pubblica del Consiglio è effettuata una registrazione. Spetta al Presidente del Consiglto aggiornare Ie modalità di registrazione, utllizzutdo le tecnologie presenti sul mercato purché assicurino alÌdabilità economicità e riservatezza dei dati. 2. Può essere effettuata anche registrazione audio-vrdeo. J. Conservare, catalogare e ben custodire tutte le registrzioni video o audio è compito esclusivo della Segreteria Generale che ne risponde a tutti gli effetti di legge. Afi.69 l. 2. 3. 4. 5. Pubblicazione delle deliberazioni Ai sensi delle norme vigenti in materia, le deliberazioni consiliari sono pubblicate, a cura della Segretena Generale, all'albo pretorio per 15 giomi consecutivi, salvo specifiche disposizioni di legge o di regolamento comunale. Le deliberazroni consiliari sono pubblicate, di norma, entro 7 giorni dalla adozione. Le Deliberazioni consiliari, cosi come ogni altro atto pubblico comunale devono essere pubblicate sul sito web del Comune di Adrano. E' obbligo per gli Uffici del Comune di Adrano dotare I'aula consiliare, entro gg.l5 dall'entrata in vrgore del presente regolamento, di accesso WI-FI H 24 (intemet senza fili) ad esclusiva fruizione dei Consiglierr Comunali, sia per le sedute pubbliche, che per le sedute di Commissione, che per ogni altro monìento di vita amnunistrativa. Altresì, compatibilmente con le previsioni di bilancro, gli uffici dovranno innovare l'aula consiliare aggiornando ogni strumento tecnologico ed informatico utile per il migliore espletamento del mandato elettivo del Consigliere Comunale. Ogni Consigliere ha Ia possibilrtà di dotarsi personalmente delle strutture informatiche necessarie all'espletanrento dei compiti relativi al mandato. AÉ.70 Esecutività delle deliberazioni . La esecutività delle deliberazionr consiliari è drsciplinata dalle norme vigenti in materra. 2. ln caso di urgenza le deliberazioni del Consiglio possono essere dichiarate immediatamente esecutrve con il voto favorevole della maggioranza dei Consiglieri assegnati ( l6130). I l. Art.71 Deliberazioni del bilancio e del conto consuntivo Alle deliberazioni relatrve all'approvazione del bilancio e del conto consuntivo sr applicaro Ie disposizioni speciah di cui agli artt. 174 e 227 del T.U.E.L. 18 agosto 2OOO, n. 267. e successive nrodifi che ed integrazioni. Art.72 Annullamento, revoca e modifica delle deliberazioni L II Consigho, nell'esercizio del potere di autotutela, dispone l'annullamento di proprie deliberazioni illegittrme, eliminandone gli effetti dal momento in cui vennero emanate. 2. ìl Consiglio, nell'esercizio del medesrmo potere, può altresì revocare le proprie deliberazioni che riconosca inoppoftune, n base ad una successiva valutazione delle ragioni o dei fatti che nc deternrinarono l'emanazione, elimrnandone gli effetti dal momento in cui dispone la revoca. 3. Il Consiglio può, uroltre, modificare le proprie deliberazioni per ragioni di interesse pubblco. 4 Le deliberazionr di annullamento, revoca o modifica di precedenti deliberazioni debbono recare 1'espressa indrcazione degli atti annullati, revocati o modificati. ll Segretario Generale appone su tali ultime deliberazioni apposita annotazione recante gli estremi dell'atto che ha disposto I'arnullamento, la revoca o Ia modrfica. I 2 AÉ.73 Mozione di sfiducia al Sindaco Nei confronti del Sindaco può essere presentata una mozione di sfiducia, prevista dall'art. l0 della l.r. n. 3511997 e successive modifiche ed integrazioni, che deve essere motivata e sottoscritta da almeno 2/5 ( l2l30) dei consiglieri assegnati e va presentata all'ufHcio del Presidente del Consiglio ll Presider.rte, qualora la mozione non sia conforme alle prescrizioni di legge, la dichiara rrricevibile con atto motivato da comunicarsi al primo dei firmatari; ove ricel,rbile, il Presidente ne trasn'ìette subito rr I copia al Sindaco, a tutti l 5 6. i Consiglieri ed al Prefetto e prowede alla convocazione del Consigfio Comunale. La seduta consiliare per la trattazione della mozione di sfiducia deve tenersi non prima di diecr giornr e non oltre trenta giomi dalla sua presentazionet in tale seduta il Consiglio non può trattare altri argomenti, salvo i casi di eccezionale urgenza e gravità, che vanno trattati per primr. Se la mozione viene approvata, con votazione effettuata per appello nominale, dai 2/3 (20130) dei componenti il Consiglio, il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica e si procede allo scioglimento del Consiglio Comunale ai sensr di legge. La mozione non può essere proposta prima del termrne di ventiquattro mesr dall'inizo del mandato né ne_qli ultimi centottanta giomi del mandato medesimo. Il Presidente del Consiglio rrrforma il Prefetto dell'awenuta approvazione della mozione di sfiducia. Art.1 4 Surroga e supplenza dei consiglied I 3 il quinquennio un seggio rimanga vacante per qualsiasr causa, il Consiglio Comunale prowede ad attribuirlo al candidato che nella medesima lista del Consigliere cessato dalla carica scgue immediatamente l'ultimo eletto. La deliberazione di surroga di cui al comma I è dichiarata immediatamente esecutiva ed il Consigliere subentrante, se presente in aula. l,rene subito ammesso a partecipare ai lavori consiliari. Ove la vacanza del seggio sra stata determrnata dalle dimissioni di un Consiglere, la seduta consiliare per la relativa surroga deve tenersi entro e non oltre dieci giorni dalla presentazione delle drn ssroni Qualora durante slesse. ,1. Le disposizioni dei precedenti commi I e 2 si applicano anche nel caso in cui il Consiglio debba pror,vedere- a norma dell'art. 45, comma 2, del T.U.E.L., alla temporanea sostituzione di un Consrgliere sospeso dalla carica. Art. /5 Abrogazione di norme L A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento sono abrogate le disposizioni lecate dal "Regolamento per le adunanze del consiglio comunale", approvato con deliberazione consiliare n. 22 del l2101/2001, nonché le disposizioni del "Regolamento per le Comnussioni Consiliari Permanentr". approvato con deliberazione consiliare n. I l0 del 04105/1987 . Con la stessa decorrenza le corrispondenti deliberazionr si intendono ad ogni effetto abrogate. 2. Entro tre mesi dall'approvazione del presente Regolamento, le Commissioni ConsiÌiari dovranno essere uniformate allo stesso. Scaduto tale termine, si procederà alla nuova composizione delle Comrnissioni Consrliari e all'elezrone dei nuovi Presidenti e ucepresidenti delle stesse, considerando decaduti tutti i precedenti Presidenti e vrcepresidenti. I 2 Art.76 Approvazione del rcgolamento e successive modifiche ll presente Regolamento e approvato dal Consiglio Comunale con la maggioranza dei Cìonsiglieri prevista dalle norme vigenti in materia e dallo Statuto Comunale ragente. Con la stessa maggioranza di cui al comma I , il Consiglio Comunale approva le modifiche allc disposizioni del regolamento medesimo o!ryero un nuovo regolamento sostitutivo. Art.77 Pubblicità del regolamento l. Copia del presente Regolamento sarÈr consegnata ai Consiglieri Comr.urali in carica. 2. Unitamente all'awiso di convocazione della prima seduta consiliare successiva alle elezioni ai Consiglieri proclamati eletti verrà consegnata una copia dello Statuto ed una copia del presente 3. Regolanrento. In occasione delle sedute del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari una copia del presente regolamento deve essere depositata nella sala delle adunanze, a drsposizione der Consrglieri. AÉ.78 Rinvio Ì. Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento si fa rinno allo Statuto Comunale nonché allc restanti disposizioni legislative nazionali e regionali vigenti in materia in quanto applicabili. {rt.79 l. Le disposrzioni Entrata in vigore del presente regolamento entrano in vigore al momento dell'esecutività della relatrva deliberazione. 2. Dopo I'esecutività della deliberazione, solo a fini dir,ulgativi, comunale per l5 giomi. l. il Regolamento è pubblicato all'albo AÉ.80 Norme finali Per tluanto non previsto nel presente Regolamento, si applicano le disposizronr di cui all'O.R E L. vigente nella Regione Srciliana ed il suo regolamento di attuazione, del vigente Statuto Comunale, delle LL RR. 30'2000 e ll/2008 e s.m.i Indice TITOLO I . D IS POSIZ IONI PRE L I MI NA RI l- Ar1. ()ggetto e lìnalità Art. 2 - l,uogo dclle adunanzc ^rt 3 - lnterprclarione cli tlucstìoni partioolari ,I-ITOI,o II - ORGANIZZAZIoNE DEI, CONSIGI,Io COMT]NAI.E C.rpo I - Prcsidcnza del Consiglio Comunale dcl Prcsidcntc ^r1.4 ^tlriburi()Di Art 5 - llllìcio clcl Consiglitr Comunale Art 6 - Iìe\'o{.ia del Ilesidente c dcl Vioe Prcsidcntc 7 - Persone anlnrcssc nella saÌa adunanzc ^r1 lì - I)isoiplina dcl })uhblioo Alt Crpo II - Gruppi Consiliari Art 9 - Conrposizir)ne e Costitrrzione (iruppi Art I0 - Conlcrcnza dci Capigruppo Capo III - Commissioni Consiliari l1 l2 l3 ^rl Arì Art Consiliari - lslilll7tonc rleììr: comnrissionr - Nrinìcro e coùlpetcnTe delle Corrmissioni Consiliari Pcrmanenti - C(rnlr)sizi(ùlc e Fun:/ionamen ) i-l - Attrvità dcllc conmissioni ^rt Ar' l< - (,.r'r,'cazi,'nc J.lL (r,tìtmij:i(,ni Art 1(r - (lrrrmissioni Congiuntc o arLdizione dcllc oommissioni Art l7 - VcrbLrir tielle corrnrissioni consiliari TITOI,O oolsiliari III . I CONSIGLIERI COMUNAI-I [-npo I - Diritti c prcrogative dci Consiglicri Art l8 - I Conslglieri Ci»runaii Art. l9 - l)1ritk) alla rntirrmazione 20 - l)r.1tto di rriziativa ^rt Art 2l - lnlcrrogazioni ,\: t 1l - Iltcrpcllanzc Art fl Art l:l - Mozroni - ( )rdinc dcl (i«rrno Capo II - Doveri dei Consiglicri Art 25 - (ietloni di Presenza Art. 26 - ()bbligo dcl scgrcto Art 27 - Astcnsicrnt: làoollativa c obbligatoria Capo III - Durlta in carica Art. 28 - Iintrata iu oarioa dcj Consiglicri Art. 29 - l)rrnissioni doi Consrglieri Ar t lì0 - Dcoadonzu clci Consiglicri TITOI,O IV - FUNZIONAMENTO DEI, CONSIGI,Io CoMIINAI,E Capo I - Conrocazione dcl Consiglio Comunale Art .l I - Aw'isi rli Conrooazionc Art. 12 - Modalitrì e termi i 1ror ia conscgna dcgli alvisi di ctrnvocazione .\r t. ì ì - ('.,|lt(.rrrl,) d,..pli irr r r.r,]r t., r,'t irzi,,nc Art. 34 - liicnoo dcgli argontcnti da trattarc ll - Arlempimenti preliminari allc scdutc Art .ìi . Inr/r.rlr\"r cdclì,,irttr Jci Joeurrtr.rrlr Capo Atl ì', Adrtn:rrtzcJi frim.r u,,nr,'cuzr,,ne 25: Art l7 Ar t Adunanzc cli proscctvionc 3ll - l)arteoipazrone del Sinclaoo e degli Asscssori Capo III - Svolgimcnto dcllc scdutc r\rt J9 - Altrtura dclla seduta Art. -10 rspcthva Art 4l - ^ltrrrtii Sospensl()rìc c aggioroamcnto della socluta Art ,12 - N,rrrtru gutturulr .ull'r ,1t.,:rr.si,'trc 4:ì - Regole per la disorLssionc dclle propostc ^rt. Art. 44 - I)rsciplina dcgli intcrronti .\1. ii - IJlc,.tr,,l. ptcprutlrziali . -1'51r'n.ii,,1 Art 4(r - Prcsentazionc delle propostc di deliberazir»rc ;\rt J7 l)rescntazionc c rotau ione degli emendan'ìerìti Ar1. .18 - Iìatto |crs()oalc Ar1 .19 Moziouc d orrlinc Art 50 (lhirLsura clcilzr discussionc Art 5l - l)iohirrazirmc di voto Capo IV - Comunicazioni, interrogazioni, intcrpcllanze c mozioni \r t i2 - (','rtturtic.rzi(,ni c (ì'rÌmcm,ni,/ir'ni Art. 5 ì - Iotc..oga,/ioni, interpellarÌre. rìlozioni c ordinc dcl giorno Ait 5.1 - Risposta alle interrogazioni e irlorpell.rnzc Art. 55 - S\r)lgùrìcDk) congiLLnto di interPellanze e di interrogarioni Ar1. i(, - S\ ollLimcnto dcÌlc rnozrtxri c degli ordrni del giorno Crpo V - Pubblicità dcllc scdutc Art 57 - lhbblioità e scgrctozza delle sedutc Capo VI - Opcrazioni di votazionc Ar1 58 - Srslcmi rli rotazrone A.t. 5, - ( )rdinc dcllc votazioni 60 - VotazrorriPalesi ^rt ,,\r1 a'l - Vota,,ioue scg.cta ,\rl (-): - Vott) lrnitato Art. 6l - Caìcolo della nraggitrranza o computo doi votanti r\r'1. (,.1 - llociamrrzionc dcll csito dclla votazioiro a)5 - hrcgolarita nella vriazione ^rt. ()6 - I)a ti di \oti Art f apo VII - Verbali rlelle sedutc Arl (,7 - Vcrbalc Arl 6S liclLrslrl/rr)nc ùaEuelica audio-\,rdco .I'ITOI,O Art t'r9 V- DEI,II}ERAZIONI DEL CONSIGI,Io Pubblicazione dclle dcliberazioni .\rr 7rì Art 72 - Arnulamcnto- rcvoca c ntodifica delle dcÌiberazioni | r((rrtr\ir:r ,lcllc.lcLl'erazr('[r Art. 7l - I)clih,razioni dol bilancio e del oonto consu'rtivo - TITOI.O VI . PROCEDIMENTI PARTICOI,ARI Art Arl 73 - Mozir»re di sliducia al Sindaco 74 - Surroga e srpplcnza clei colsiglieri Art. 75 - Abrogazione di nortne Art 7r) dcl Iìegolamurto c srrcocssivc modifiche ^pprù\'arionc Art. 77 - IìiblicÌtà dcl rcgolarncnto Art. 7ll - Rrnvio 79 - Irlnlrata in vigore ^ì't. lì0 - Nornìe lìnali ^rt