ACCADEMIA ALBAN BERG - LIBERO CONSERVATORIO DI MUSICA
CORSI AFFERENTI
Giuseppe SANTANGELO
(Varese)
Classe di Sassofono
Tecniche di improvvisazione
Cod. DAC-067
IL DOCENTE
Cod. DAC-067-0001
A.A. 2012/2013
Corso di Tecniche di Improvvisazione
Giuseppe Santangelo sassofonista
e flautista professionista nasce a
Sciacca nel 1981 in riva al mare e
proprio da quel mare tanto amato
dai greci comincia da piccolo lo
studio della musica con strumentini
popolari, poi pian piano, dopo un
folgorante ascolto di un disco di
John Coltrane si innamora del
sassofono, che già all'età di sedici
anni diventa il suo primo strumento.
Comincia a studiare da autodidatta,
poi nel corso degli anni seguito da
grandi maestri come il sassofonista
Orazio Maugeri prima e Giulio
Visibelli poi si specializza sia sul
Sax che sul Flauto, strumento a lui
molto caro perché lo riporta
all'infanzia e a quelle sonorità
tipicamente mediterranee. Oltre ad
aver conseguito il diploma alla
Civica Jazz di Milano, Santangelo
nel 2007 si Laurea al DAMS
indirizzo musicologico con una tesi
che lo riporta direttamente
all'approfondimento delle sue
passioni di sempre; il titolo è: Jazz:
Forme, Strutture, Linguaggio. Tesi in
cui si esplica in modo tecnico e
dettagliato ciò che Santangelo
pratica quotidianamente, cioè la
musica jazz, però vista dal punto di
vista analitico di chi la fa.
Santangelo dopo una miriade di
collaborazioni con numerosi
musicisti dalle svariate estrazioni,
dai primi mesi del 2012 dopo
essersi diplomato ed essersi
lasciato alle spalle la vita
accademica,
si
dedica
costantemente alla sua musica con
un'intensa attività concertistica in
due differenti formazioni: i " Four
Rubber Lucid Angels" ed il
"Melqartet", entrambi quartetti di
giovani talenti del jazz che hanno
scelto di seguire sia le sue idee sia
la sua musica.
Il corso di “Tecniche di Improvvisazione” ideato dal maestro Giuseppe
Santangelo è aperto a tutti gli strumentisti che vogliono cimentarsi in questa
tecnica particolarmente usata nella musica moderna.
Il corso è aperto a tutti gli strumentisti anche cantanti, che vogliono
approfondire le metodologie, sia pratico-tecniche, che spesso anche
psicologiche-cognitive per avventurarsi con successo nella composizione
istantanea comunemente detta “Improvvisazione”.
Il corso diviso in tre parti essenziali e della durata di sei mesi totali, due mesi
per parte, affronterà svariate tematiche musicali ritenute importanti dal maestro
per raggiungere l’obbiettivo finale che è quello di acquisire, prendere
conoscenza e coscienza delle competenze tecniche e teoriche per poter
sviluppare un proprio linguaggio solistico ed improvvisativo.
Gli argomenti sono divisi in tre parti:
Prima Parte Elementi Estetico –Formali
1. La Forma: intesa come struttura in cui una data composizione viene composta o
eseguita, assumendo un valore estetico proprio e all’interno della quale
l’improvvisazione deve prendersi il suo giusto spazio, nel rispetto della stessa. .
Esempio: Blues, Canzone, Forme Estese ecc.
2. Il Suono: l’accezione assegnata a quest’ultimo è di natura Estetica. Parte fondamentale
del corso, in quanto delinea l’intero linguaggio del musicista a cui lo stesso appartiene. Si
analizzeranno anche diverse sonorità della storia recente della musica moderna per
meglio farsi un idea di cosa si vuole definire con questo portato estetico.
3. Il Ritmo: come portato peculiare sia di un determinato musicista sia di un’intera
cultura regionale o nazionale. Si disquisirà sul tema, portando all’attenzione degli allievi
vari esempi e affrontando anche l’argomento sulla “categoria del tempo” nei suoi diversi
significati; tempo ciclico, vissuto, psicologico, metronomico, espressivo.
4. Lo Swing: caratteristica e portato precipuo del Jazz, qui viene trattato come parte di un
linguaggio fisico-corporeo che nella musica moderna è diventato indispensabile.
5. L’interplay: il feeling che accumuna un gruppo, il perché della sua importanza, nozioni
basilari per una sua prima applicazione.
6.Estemporizzazione: aspetto esecutivo importantissimo nella musica, spesso confuso
con l’improvvisazione e a volte col concetto occidentale di interpretazione, ma che come
portato differisce molto dai due, acquisendo così nel linguaggio di un musicista un
campo espressivo importante ma assolutamente differente dai due sopra citati.
7. Improvvisazione: finalità del corso, ci preme spiegare in questa prima tappa il portato
culturale delle stessa, differenziarla dall’estemporizzazione, convalidarne l’importanza
*I contenuti sono a cura dei singoli docenti. L’Accademia non apporta alcuna modifica ai testi salvo, se
individuate, eventuali correzioni di battitura.
© ABERG - ACCADEMIA ALBAN BERG - LIBERO CONSERVATORIO DI MUSICA
Skype-ID: accademia.musica - email: [email protected]
http://accademiadimusica.eu
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ACCADEMIA ALBAN BERG - LIBERO CONSERVATORIO DI MUSICA
CORSI AFFERENTI
Giuseppe SANTANGELO
(Varese)
Classe di Sassofono
Tecniche di improvvisazione
A.A. 2012/2013
Cod. DAC-010
IL DOCENTE
estetico- compositiva all’interno dell’opera musicale, capirne le radici culturali e i
molteplici modi di svolgerla.
Giuseppe Santangelo sassofonista
e flautista professionista nasce a
Sciacca nel 1981 in riva al mare e
proprio da quel mare tanto amato
dai greci comincia da piccolo lo
studio della musica con strumentini
popolari, poi pian piano, dopo un
folgorante ascolto di un disco di
John Coltrane si innamora del
sassofono, che già all'età di sedici
anni diventa il suo primo strumento.
Comincia a studiare da autodidatta,
poi nel corso degli anni seguito da
grandi maestri come il sassofonista
Orazio Maugeri prima e Giulio
Visibelli poi si specializza sia sul
Sax che sul Flauto, strumento a lui
molto caro perché lo riporta
all'infanzia e a quelle sonorità
tipicamente mediterranee. Oltre ad
aver conseguito il diploma alla
Civica Jazz di Milano, Santangelo
nel 2007 si Laurea al DAMS
indirizzo musicologico con una tesi
che lo riporta direttamente
all'approfondimento delle sue
passioni di sempre; il titolo è: Jazz:
Forme, Strutture, Linguaggio. Tesi in
cui si esplica in modo tecnico e
dettagliato ciò che Santangelo
pratica quotidianamente, cioè la
musica jazz, però vista dal punto di
vista analitico di chi la fa.
Santangelo dopo una miriade di
collaborazioni con numerosi
musicisti dalle svariate estrazioni,
dai primi mesi del 2012 dopo
essersi diplomato ed essersi
lasciato alle spalle la vita
accademica,
si
dedica
costantemente alla sua musica con
un'intensa attività concertistica in
due differenti formazioni: i " Four
Rubber Lucid Angels" ed il
"Melqartet", entrambi quartetti di
giovani talenti del jazz che hanno
scelto di seguire sia le sue idee sia
la sua musica.
Seconda Parte Elementi Teorici
1. Scale, accordi.
2. Teoria accordo scala: scale maggiori, minori, blues, toni interi, be-bop, diminuite,
pentatoniche, indu, con le loro relative funzionali e più immediate applicazioni.
3. I Modi: cosa è un modo, come lo si può usare, come vi si può improvvisare e creare
una vera e propria composizione.
4. Le Progressioni Armoniche: come utilizzarle, come memorizzarle, come ci si può
suonare, cosa e come applicare le scale viste sopra.
5. Progressioni Armoniche Avanzate, incluse quelle di tipo Coltraniano.
6. La Riarmonizzazione: come utilizzarla anche mentre si improvvisa.
7. Il Ritmo: come utilizzarlo, la percezione dello spazio e del silenzio nel discorso
improvvisativo.
8. Come utilizzare il metronomo nell’esercizio quotidiano.
9. Come esercitarsi con le scale e gli accordi: il rapporto dell’esercizio con la musica.
10. Come esercitarsi sui brani e farsi un repertorio proprio.
11. La trascrizione e la sua importanza nel vocabolario di un musicista, gli ascolti, la
scrittura ecc
Terza Parte Elementi pratici
In quest’ultima parte, dopo aver affrontato e superato punto dopo punto gli obbiettivi di
cui sopra e averne parlato approfonditamente in classe, si passerà all’analisi di soli
famosi, trascritti dal maestro, per individuare e mettere a nudo direttamente dal solista i
punti passati in rassegna durante il corso.
Infine si passerà alla performance vera e propria. Si prenderanno le basi, (o ancor meglio
se possibile si suoneranno in classe) dei brani analizzati e si proverà ad applicare quanto
imparato durante il corso.
Dapprima, per facilitare l’apprendimento, scrivendo dei soli sulle basi di quello che si è
appreso, successivamente suonando direttamente senza previa scrittura, ma appunto
come è lo scopo finale comporre “IMPROVVISANDO”.
Metodo d’insegnamento
Durante tutta la durata del corso il maestro disporrà di una vasta gamma di mezzi, tutti
comunque supportati dallo stesso. Materiale audio, video, cartaceo come libri, partiture,
trascrizioni, che saranno fornite agli allievi. Alla direzione è richiesto un supporto
esclusivamente per quanto riguarda la disponibilità di fotocopie ed una stanza adibita con
una lavagna o simile, e un piano o tastiera.
Numero allievi: il corso non richiede né un numero massimo né minimo di allievi e
come detto nella descrizione è aperto a tutti gli strumentisti interessati ad apprendere le
nozioni di cui sopra.
*I contenuti sono a cura dei singoli docenti. L’Accademia non apporta alcuna modifica ai testi salvo, se
individuate, eventuali correzioni di battitura.
© ABERG - ACCADEMIA ALBAN BERG - LIBERO CONSERVATORIO DI MUSICA
Skype-ID: accademia.musica - email: [email protected]
http://accademiadimusica.eu
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