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SPECIFICA: SP023.A
EMISSIONE: 26-11-04
OGGETTO: RICERCA SULLA POSSIBILITA’ DI FORMAZIONE DI CONDENSA SU UNA
PARETE VERTICALE STANDARD ISOLATA CON IL NOSTRO PRODOTTO ISOLIVING
Premesso che la condensa è uno dei principali problemi che affliggono le nostre case
poichè è causa della nascita di muffe nei punti più freddi delle pareti con effetti negativi sia
per la salubrità che per l’estetica, lo studio prevede:
1. DETERMINAZIONE DELLA TEMPERATURA DI CONDENSAZIONE
La temperatura di condensazione si stabilisce tramite il diagramma psicrometrico (fig. 1)
che, note la temperatura interna e il grado di umidità, ci indica la temperatura di rugiada.
FIG.1
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2. EFFETTI E PROBLEMI SULLA PARETE
Si consideri una parete standard così composta:
STRATO
1
2
MATERIALE
SPESSORE
RESISTENZA
cm
m²K/W
Superficie
esterna
Intonaco di
cemento
Laterizio forato
FATT.RES.VAP.
0,04
1
0,01
20
25
0,77
15
Camera d’aria
non ventilata
ISOLIVING
1,5
0,17*
1
0,8
1,06*
10000000000000**
1,5
0,17*
1
7
Camera d’aria
non ventilata
Laterizio forato
8
0,2
5
8
Malta di gesso
1
0,03
10
3
4
5
6
9
Superficie
interna
* Il valore dell’isolante con le due intercapedini è di 1,42, come certificato dall’Istituto
Giordano di Bellaria
** Il valore reale è di ∞ ( infinito )
INTERFACCIA 3
INTERFACCIA 4
FIG.2
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Considerando che la condensa si forma sulla superficie più fredda e che il materiale
isolante ISOLIVING è una barriera al vapore, analizziamo il fenomeno durante l’anno sulle
due superfici, interna ed esterna, come se fossero separate.
•
Se in estate avessimo una temperatura esterna di circa 30° ed una interna di
20°, con un’umidità di circa il 50%, non si raggiungerebbe mai la temperatura
di rugiada, come si può vedere dal diagramma sopra riportato ( fig.1 )
•
Se in inverno la temperatura esterna fosse di circa 0° e quella interna di 20°,
con un’umidità del 70%, sulla superficie dell’isolante nell’intercapedine
interna è possibile che si formi della condensa ( fig.1 )
3. CALCOLO EFFETTIVO DELLA QUANTITA’ DI CONDENSA CHE SI PUO’ AVERE
Il programma utilizzato è il VAP 2003 di ANIT che applica la norma UNI 10350, la quale
considera la pressione di saturazione. Qualora il valore calcolato fosse al di sotto del limite
di pressione non si formerebbe condensa;In caso contrario avremo la presenza di rugiada
per una quantità che, nel nostro caso, deve essere sempre al di sotto di 500 g/m².
Prendendo come esempio la città di Perugia, si considerano i valori di pressione e
temperatura media mensile definite nella norma UNI 10349, che riportiamo di seguito:
Considerando la tipologia di parete sopra riportata e ipotizzando una temperatura interna
di 20° e un’umidità relativa interna del 70% si ottengono i seguenti valori:
Pressione di saturazione
Pressione nell'interfaccia
Ottobre
Ottobre
Novembre
Novembre
Dicembre
Dicembre
Gennaio
Gennaio
Febbraio
Febbraio
Sup.est.
1618
1257
1192
1064
917
751
827
586
886
742
Interf.1
1620
1257
1196
1064
921
751
831
586
890
742
Interf.2
1814
1257
1474
1064
1236
751
1154
586
1208
742
Interf.3
1860
1257
1543
1064
1317
751
1238
586
1290
742
Interf.4
2166
1636
2038
1636
1937
1636
1899
1636
1924
1636
Interf.5
2219
1636
2129
1636
2057
1636
2030
1636
2048
1636
Interf.6
2283
1636
2241
1636
2207
1636
2194
1636
2202
1636
Sup.int.
2294
1636
2261
1636
2234
1636
2223
1636
2230
1636
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Marzo
Marzo
Aprile
Aprile
Maggio
Maggio
Giugno
Giugno
Luglio
Luglio
Agosto
Agosto
Settembre
Settembre
1093
524
1368
911
1757
1181
2351
1250
2817
1416
2750
1389
2281
1691
1097
524
1371
911
1759
1181
2351
1250
2814
1416
2748
1389
2281
1691
1391
524
1619
911
1920
1181
2347
1250
2661
1416
2617
1389
2298
1691
1464
524
1678
911
1957
1181
2346
1250
2628
1416
2589
1389
2302
1691
2004
1636
2095
1636
2203
1636
2340
1636
2431
1636
2419
1636
2325
1636
2105
1636
2169
1636
2245
1636
2339
1636
2401
1636
2393
1636
2329
1636
2230
1636
2260
1636
2295
1636
2338
1636
2366
1636
2362
1636
2333
1636
2252
1636
2276
1636
2304
1636
2338
1636
2360
1636
2357
1636
2334
1636
Le colonne evidenziate sono quelle relative all’interfaccia 3 e 4 ( vedi fig. 2), in cui è più
probabile la formazione di condensa. Se la pressione ( valore in verde ) è inferiore al
valore di saturazione ( valore in nero ), non si forma la condensa.
Nel nostro caso, come si può vedere, nelle condizioni di T=20° e U=70%, non si forma
mai condensa.
4. CALCOLO DEI LIMITI DI TEMPERATURA E DI UMIDITA’ PER RESTARE NEI
TERMINI DI LEGGE
Variando i parametri di temperatura interna e umidità si può determinare entro quali limiti
l’isolante ISOLIVING rientra nella norma.
a) Variando la temperatura e tenendo fissa l’umidità si ottengono i valori limite di
T=39° e U=70%, con i seguenti dati:
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Nell’interfaccia 4 ( vedi fig. 2 ), nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio si ha formazione
di condensa fino ad un valore massimo di 0,4704 Kg/m², cioè 470 g/ m², prossimo al
valore limite di legge. Nei due mesi successivi si ha una diminuzione della condensa
dovuta alla diminuzione della pressione che comporta un’evaporazione.
Si possono così riassumere questi dati mediante il seguente grafico:
FIG.3
b) Variando l’umidità e tenendo fissa la temperatura si ottengono i valori limite T=20°e
U=88% con i seguenti dati:
Pressione di saturazione
Pressione nell'interfaccia
Ottobre
Ottobre
Novembre
Sup.est.
1618
1257
1192
Interf.1
1620
1257
1196
Interf.2
1814
1257
1474
Interf.3
1860
1257
1543
Interf.4
2166
2057
2038
Interf.5
2219
2057
2129
Interf.6
2283
2057
2241
Sup.int.
2294
2057
2261
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Novembre
Dicembre
Dicembre
Gennaio
Gennaio
Febbraio
Febbraio
Marzo
Marzo
Aprile
Aprile
Maggio
Maggio
Giugno
Giugno
Luglio
Luglio
Agosto
Agosto
Settembre
Settembre
1064
917
751
827
586
886
742
1093
524
1368
911
1757
1181
2351
1250
2817
1416
2750
1389
2281
1691
1064
921
751
831
586
890
742
1097
524
1371
911
1759
1181
2351
1250
2814
1416
2748
1389
2281
1691
1064
1236
751
1154
586
1208
742
1391
524
1619
911
1920
1181
2347
1250
2661
1416
2617
1389
2298
1691
1064
1317
751
1238
586
1290
742
1464
524
1678
911
1957
1181
2346
1250
2628
1416
2589
1389
2302
1691
2038
1937
1937
1899
1899
1924
1924
2004
2004
2095
2095
2203
2203
2340
2340
2431
2431
2419
2057
2325
2057
2039
2057
1940
2030
1904
2048
1928
2105
2005
2169
2093
2245
2199
2339
2332
2401
2401
2393
2057
2329
2057
2053
2207
2033
2194
2026
2202
2031
2230
2046
2260
2064
2295
2085
2338
2112
2366
2125
2362
2057
2333
2057
2057
2234
2057
2223
2057
2230
2057
2252
2057
2276
2057
2304
2057
2338
2057
2360
2057
2357
2057
2334
2057
Nell’ interfaccia 4 ( vedi fig. 2 ) in questo caso si ha formazione di condensa nei mesi da
novembre a marzo e una diminuzione tra aprile e giugno fino ad arrivare a zero da luglio
fino ad ottobre.
Anche in questo caso si possono riassumere i risultati con il seguente grafico:
FIG. 4
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5. CONSIDERAZIONI GENERALI
Aver calcolato i limiti di umidità e di temperatura interne non basta per poter definire il
comportamento del materiale, in quanto tutti gli isolanti a contatto con l’acqua reagiscono
in maniera diversa.
Il nostro prodotto ISOLIVING in particolare, essendo di alluminio, se ricoperto con una
patina di acqua perde molta capacità riflessiva per cui parte del calore viene assorbito. Da
ciò deriva che con l’aumento di temperatura, l’acqua presente sulla superficie rievapora.
Tale considerazione è da ritenersi molto importante per poter ritenere i limiti prima definiti
come inferiori a quelli che in realtà si possono accettare.
Inoltre, vista la reazione del materiale, si può considerare nulla la diminuzione di capacità
isolante di ISOLIVING per effetto dell’acqua, poiché questa evapora quasi
immediatamente dopo il suo formarsi.
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