COMUNICAZIONE INTERCELLULARE NEL SISTEMA NERVOSO •Si verifica attraverso sinapsi, zone di contatto fra un neurone e la cellula bersaglio (un neurone o una cellula non neuronale) •Le sinapsi, in base al tipo di segnale che viene trasmesso, sono dette elettriche o chimiche SINAPSI ELETTRICHE Conducono segnali elettrici direttamente dal citoplasma di una cellula a quello di un’altra attraverso giunzioni comunicanti PROPRIETA’ •Fattore che opera la trasmissione: correnti ioniche •Ritardo con cui avviene la trasmissione: praticamente assente •Direzione della trasmissione: generalmente bidirezionale •Adatte a sincronizzare l’attività elettrica di un gruppo di cellule •SNC, cellule muscolari lisce e cardiache, recettori sensoriali SINAPSI ELETTRICHE E SINAPSI CHIMICHE SINAPSI ELETTRICHE E SINAPSI CHIMICHE SINAPSI ELETTRICHE SINAPSI ELETTRICHE SINAPSI ELETTRICHE SINAPSI ELETTRICHE SINAPSI ELETTRICHE SINAPSI CHIMICHE Usano sostanze chimiche per trasmettere informazioni tra le cellule PROPRIETA’ •Fattore che opera la trasmissione: neurotrasmettitore •Ritardo con cui avviene la trasmissione: apprezzabile, al minimo 0.3 ms •Direzione della trasmissione: unidirezionale •Composte da tre parti: terminale assonale della cellula presinaptica, vallo sinaptico, membrana della cellula postsinaptica •Componenti ultrastrutturali: vescicole sinaptiche, recettori postsinaptici e canali ionici •La trasmissione può essere diretta o indiretta SINAPSI CHIMICHE SINAPSI CHIMICHE Segnali elettrici CICLO DELLE VESCICOLE SINAPTICHE I precursori delle vescicole sono inizialmente prodotti nel soma del neurone (reticolo endoplasmatico e apparato del Golgi) Il riciclaggio è funzionale alla particolare anatomia del neurone. EVENTI PRESINAPTICI •RUOLO DELLO IONE CALCIO NELLA REGOLAZIONE DELL’ESOCITOSI DEL NEUROTRASMETTITORE EVENTI PRESINAPTICI RUOLO DELLO IONE CALCIO EVENTI PRESINAPTICI RUOLO DELLO IONE CALCIO EVENTI PRESINAPTICI RUOLO DELLO IONE CALCIO RILASCIO DEL NEUROTRASMETTITORE MODELLI DI SECREZIONE •ESOCITOSI CLASSICA: LA MEMBRANA DELLA VESCICOLA SI FONDE CON LA MEMBRANA DEL TERMINALE SINAPTICO •PORO DI FUSIONE (KISS AND RUN): LE VESCICOLE SI FONDONO SOLO IN CORRISPONDENZA DI UN COMPLESSO, IL PORO DI FUSIONE. SI APRE UN PICCOLO CANALE CHE PERMETTE IL PASSAGGIO DEL NEUROTRASMETTITORE PROTEINE DI ANCORAGGIO E DI FUSIONE DELLE VESCICOLE SINAPTICHE •SOLO UN NUMERO LIMITATO DI VESCICOLE E’ LOCALIZZATO A LIVELLO DELLE ZONE ATTIVE; LA MAGGIORANZA E’ LEGATA IN PROSSIMITA’ A FILAMENTI DEL CITOSCHELETRO GRAZIE A UN GRUPPO DI PROTEINE (SINAPSINE). •ALTRE PROTEINE INDIRIZZANO LE VESCICOLE VERSO I SITI DI ANCORAGGIO DELLE ZONE ATTIVE DELLA MEMBRANA PRESINAPTICA. PROTEINE DI ANCORAGGIO E DI FUSIONE DELLE VESCICOLE SINAPTICHE •LE VESCICOLE SONO ANCORATE GRAZIE ALLA FORMAZIONE DI UN COMPLESSO PROTEICO CHE SI GENERA DALL’INTERAZIONE DI UN GRUPPO DI PROTEINE CHIAMATE SNARE: •PROTEINE DONATRICI (INTRINSECHE ALLA MEMBRANA DELLA VESCICOLA, SINAPTOBREVINA) •RECETTRICI (INTRINSECHE ALLA PLASMATICA, SNAP 25, SINTAXINA) MEMBRANA •UN GRUPPO DI PROTEINE CITOPLASMATICHE REGOLA L’ASSEMBLAGGIO DELLE SNARE PROTEINE DI ANCORAGGIO E DI FUSIONE DELLE VESCICOLE SINAPTICHE •UNA PROTEINA DELLE VESCICOLE, LA SINAPTOTAGMINA I, LEGA GLI IONI CALCIO, ED E’ IMPLICATA NEL MECCANISMO DI AVVIO DELL’ESOCITOSI. •E’ IL PROBABILE BERSAGLIO, UNITAMENTE ALLE NEUREXINE, DELLA a-LATROTOSSINA (VEDOVA NERA), CHE CAUSA UNA MASSICCIA LIBERAZIONE DI VESCICOLE ANCHE IN ASSENZA DI CALCIO NEL MEZZO EXTRACELLULARE PROTEINE DI ANCORAGGIO E DI FUSIONE DELLE VESCICOLE SINAPTICHE •NEUROTOSSINE DI ORIGINE BATTERICA (CLOSTRIDIUM), TOSSINA TETANICA E BOTULINICA, BLOCCANO L’ESOCITOSI LEGANDOSI A SPECIFICHE PROTEINE DEL COMPLESSO DI ANCORAGGIO. SONO PROTEASI SPECIFICHE DELLE PROTEINE SNARE PROTEINE DI ANCORAGGIO E DI FUSIONE DELLE VESCICOLE SINAPTICHE PROTEINE DI ANCORAGGIO E DI FUSIONE DELLE VESCICOLE SINAPTICHE O SINAPTOBREVINA NEUROTRASMETTITORI •I NEUROTRASMETTITORI RILASCIATI NEL VALLO SINAPTICO RAGGIUNGONO PER DIFFUSIONE LA MEMBRANA POSTSINAPTICA DOVE SI LEGANO A SPECIFICI RECETTORI •OGNI VESCICOLA CONTIENE UNA FISSA DI NEUROTRASMETTITORE: QUANTALE QUANTITA’ RILASCIO •L’AZIONE DEL NEUROTRASMETTITORE TERMINA PER RICAPTAZIONE NEL TERMINALE SINAPTICO, PER ALLONTANAMENTO DALLA SINAPSI O PERCHE’, COME NEL CASO DELL’ACETILCOLINA (ACh), PER DEGRADAZIONE ENZIMATICA NEL VALLO SINAPTICO RILASCIO QUANTALE I neurotrasmettitori vengono liberati per piccole quantità incrementali o quanti. Ogni quanto produce un potenziale post-sinaptico unitario di ampiezza pressochè costante. Un quanto di neurotrasmettitore è racchiuso all’interno di una singola vescicola sinaptica. NEUROTRASMETTITORI AMINE PURINE: ADENOSINA MONOFOSFATO (AMP), ADENOSINA TRIFOSFATO(ATP) NEUROTRASMETTITORI NON CONVENZIONALI: •GAS: MONOSSIDO DI AZOTO, MONOSSIDO DI CARBONIO •ACIDI GRASSI LIBERI: ACIDO ARACHIDONICO, endocannabinoidi NEUROTRASMETTITORI LIBERAZIONE DI NEUROTRASMETTITORI E CO-TRASMETTITORI EVENTI POSTSINAPTICI •IL LEGAME DEL NEUROSMETTITTORE CON IL RECETTORE AVVIA UNA SERIE DI RISPOSTE NELLA CELLULA POSTSINAPTICA CHE CULMINANO CON LA GENESI DI UN POTENZIALE POSTSINAPTICO OSSIA IN UNA VARIAZIONE DEL POTENZIALE DELLA MEMBRANA POSTSINAPTICA •I POTENZIALI POSTSINAPTICI SONO SEGNALI GRADUATI (AMPIEZZA PROPORZIONALE ALLO STIMOLO) CHE SI PROPAGANO ELETTROTONICAMENTE LUNGO LA MEMBRANA • POSSONO ESSERE ECCITATORI (EPSP, FACILITANO LA GENESI DI UN PDA, DEPOLARIZZANTI) O INIBITORI (IPSP, SFAVORISCONO LA GENESI DI PDA, IPERPOLARIZZANTI). EVENTI POSTSINAPTICI •I POTENZIALI POSTSINAPTICI POSSONO ESSERE CLASSIFICATI IN RISPOSTE RAPIDE O LENTE •IN ENTRAMBI I CASI IL NEUROTRASMETTORE REGOLA, DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE, L’ATTIVITA’ DI CANALI IONICI •NEL CASO DI TRASMISSIONE CHIMICA DIRETTA, IL NEUROTRASMETTITORE SI LEGA A RECETTORICANALE (IONOTROPI) APRENDOLI E SI GENERANO RISPOSTE DI TIPO RAPIDO (EPSP O IPSP) •NEL CASO DI TRASMISSIONE CHIMICA INDIRETTA, IL NEUROTRASMETTITORE SI LEGA A RECETTORI (METABOTROPI) ACCOPPIATI A PROTEINE G E A SISTEMI DI SECONDI MESSAGGERI, CHE REGOLANO CANALI IONICI APRENDOLI O CHIUDENDOLI. IN QUESTO CASO SI GENERANO RISPOSTE DI TIPO LENTO (EPSP O IPSP). RISPOSTE RAPIDE E LENTE EVENTI POSTSINAPTICI EVENTI POSTSINAPTICI TRASMISSIONE CHIMICA DIRETTA: GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE O PLACCA MOTRICE GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE (Colina Acetiltransferasi) GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE TRASMISSIONE CHIMICA INDIRETTA •Recettori metabotropici e trasduzione del segnale TRASMISSIONE CHIMICA INDIRETTA TRASMISSIONE CHIMICA INDIRETTA TRASMISSIONE CHIMICA INDIRETTA VIE DI TRASDUZIONE DEL SEGNALE PROTEINE-G TRIMERICHE PROTEINE-G TRIMERICHE I MESSAGGERI INTRACELLULARI Nucleotidi ciclici Nucleotidi ciclici Nucleotidi ciclici Nucleotidi ciclici I MESSAGGERI INTRACELLULARI L’inositolo trifosfato Lo ione calcio OMEOSTASI DEL CALCIO INTRACELLULARE Proteine effettrici Proteine tampone CALCIO E PROTEIN CHINASI I MESSAGGERI INTRACELLULARI L’acido arachidonico ACIDO ARACHIDONICO MODULAZIONE DEI CANALI IONICI MODULAZIONE DEI CANALI IONICI MODULAZIONE DEI CANALI IONICI MESSAGGERI RETROGRADI TRASMISSIONE SINAPTICA NEL SISTEMA NERVOSO PIU’ COMPLESSA DELLA TRASMISSIONE NEUROMUSCOLARE : UN NEURONE CENTRALE SIMULTANEMENTE SEGNALI NEURONI RICEVE (E INVIA) DA NUMEROSI ALTRI LE SINAPSI SONO SIA ECCITATORIE CHE INIBITORIE UNO STESSO NEUROTRASMETTITORE PUO’ LEGARSI A DIFFERENTI RECETTORI UNO STESSO NEUROTRASMETTITORE PUO’ MODULARE L’ATTIVITA’ DI DIFFERENTI TIPI DI CANALI IONICI UN NEURONE CENTRALE INTEGRA I SEGNALI IN ENTRATA E GENERA UNA RISPOSTA Le sinapsi si formano tipicamente nei dendriti e nel soma; possono formarsi sull’assone o sul terminale assonale. 10.000 sinapsi 150.000 sinapsi TIPI DI SINAPSI •L’EFFICACIA DEI POTENZIALI SINAPTICI PRODOTTI DA DUE DIVERSI NEURONI IN PUNTI DIVERSI DEL NEURONE POSTSINAPTICO DIPENDE DALLA DISTANZA CHE IL POTENZIALE SINAPTICO DEVE PERCORRERE PRIMA DI ARRIVARE NELLA ZONA DI INNESCO DEL POTENZIALE D’AZIONE. •PER QUESTA RAGIONE LE SINAPSI INIBITORIE SONO SPESSO ASSO-SOMATICHE. SOMMAZIONE SOMMAZIONE ALGEBRICA PROPRIETA’ DI SOMMAZIONE •SOMMAZIONE SPAZIALE: SOMMA DEI POTENZIALI GRADUATI CHE SI GENERANO IN RISPOSTA ALL’ARRIVO DI STIMOLI SIMULTANEI IN DIVERSE ZONE DEL NEURONE •SOMMAZIONE TEMPORALE SOMMA DI POTENZIALI GRADUATI CHE SI GENERANO IN RAPIDA SUCCESSIONE IN UNA STESSA ZONA DEL NEURONE SOMMAZIONE MODULAZIONE MODULAZIONE POSTSINAPTICA: SI VERIFICA QUANDO UN NEURONE POSTSINAPTICO E’ BERSAGLIO DI ALMENO DUE NEURONI PRESINAPTICI CHE RILASCIANO NEUROTRASMETTITORI DIVERSI. IL NEURONE DETTO MODULATORE RILASCIA UN NEUROTRASMETTITORE (SOLITAMENTE INIBITORIO) SULLA CELLULA POSTSINAPTICA CHE MODIFICA LA RISPOSTA INDOTTA DALLA TRASMISSIONE SINAPTICA DELL’ALTRO NEURONE PRESINAPTICO INIBIZIONE POSTSINAPTICA MODULAZIONE MODULAZIONE PRESINAPTICA •INIBIZIONE PRESINAPTICA: IL NEURONE MODULATORE DIMINUISCE IL RILASCIO DI NEUROTRASMETTITORE DALLA CELLULA PRESINAPTICA •FACILITAZIONE PRESINAPTICA: IL NEURONE MODULATORE INCREMENTA IL RILASCIO DI NEUROTRASMETTITORE DALLA CELLULA PRESINAPTICA INIBIZIONE PRESINAPTICA UN NEURONE INIBITORIO PUO’ ESERCITARE LA SUA AZIONE FORMANDO SINAPSI SULLA TERMINAZIONE PRESINAPTICA DI UN ASSONE ECCITATORIO. IN QUESTO MODO IL NEURONE INIBITORIO (NEURONE MODULATORE) DETERMINA UNA RIDUZIONE DELLA QUANTITA’ DI NEUROTRASMETTITORE RILASCIATO DALLA TERMINAZIONE ECCITATORIA. IL NEURONE POSTSINAPTICO RICEVE COSI’ UNA MINORE QUANTITA’ DI NEUROTRASMETTITORE E SI GENERA UN EPSP DI AMPIEZZA RIDOTTA. INIBIZIONE PRESINAPTICA PLASTICITA’ SINAPTICA Le connessioni sinaptiche si modificano con l’attività sinaptica •Modificazioni a breve termine: •Facilitazione, depressione, potenziamento post-tetanico •Modificazioni a lungo termine •Potenziamento a lungo termine LTP •Depressione a lungo termine LTD Apprendimento di nuovi compiti e acquisizione di nuova memoria PLASTICITA’ SINAPTICA A BREVE TERMINE Molte forme sono provocate da un’azione prolungata degli ioni calcio nella terminazione presinaptica e inducono un incremento del rilascio di neurotrasmettitori: facilitazione e potenziamento La depressione sinaptica provoca una riduzione del rilascio di neurotrasmettitore durante una prolungata attività sinaptica FACILITAZIONE Si verifica quando uno o più potenziali d’azione invadono la terminazione sinaptica in rapida successione. Produce l’aumento dell’ampiezza del potenziale post-sinaptico. Permane per decine di millisecondi il calcio entra rapidamente nella terminazione ma i meccanismi che lo riportano ai valori basali sono più lenti. Si accumula nella terminazione presinaptica. Il pda successivo produce un maggior rilascio. FACILITAZIONE DEPRESSIONE SINAPTICA Riduzione del rilascio di neurotrasmettitore durante una prolungata attività sinaptica Ipotesi della deplezione delle vescicole: quando l’attività sinaptica è elevata si riduce il numero di vescicole disponibili per l’esocitosi E’ necessario attendere che la scorta di vescicole di riserva, ancorate al citoscheletro, sia mobilizzata e venga resa disponibile per l’esocitosi. POTENZIAMENTO POST-TETANICO (PPT) Agisce per un periodo di tempo compreso da decimi di secondo ad alcuni minuti Consiste in un aumento dell’ampiezza dei potenziali post-sinaptici che si instaura dopo un periodo di stimolazione ad alta frequenza Meccanismo non ancora chiarito: azione dell’attivazione di proteine chinasi presinaptiche su bersagli molecolari che regolano l’esocitosi delle vescicole e il rilascio del neurotrasmettitore POTENZIAMENTO POST-TETANICO (PPT) MEMORIA A BREVE TERMINE POTENZIAMENTO A LUNGO TERMINE •AUMENTO DELL’EFFICACIA TRASMISSIONE SINAPTICA PER SETTIMANE e MESI DELLA GIORNI O •L’ATTIVITA’ DI UNA SINAPSI INDUCE UN DURATURO CAMBIAMENTO DELLA QUALITA’ O DELLA QUANTITA’ DELLE SINAPSI •Modifiche presinaptiche •Modifiche postsinaptiche •Modifiche strutturali POTENZIAMENTO A LUNGO TERMINE POTENZIAMENTO A LUNGO TERMINE POTENZIAMENTO A LUNGO TERMINE ATTIVITA’ COINCIDENTE DELL’ELEMENTO PRE- E POSTSINAPTICO RINFORZANO LA CONNESSIONE SINAPTICA POTENZIAMENTO A LUNGO TERMINE POTENZIAMENTO A LUNGO TERMINE PLASTICITA’SINAPTICA