COMUNE DI SALICE SALENTINO
Provincia di LECCE
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ORIGINALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
N. 37 del Reg.
OGGETTO:
del 04/09/2008
Ordine del giorno inerente la costruzione di un impianto
industriale per la produzione di oli vegetali in località "La Casa"
in agro di Veglie.=
L'anno 2008 il giorno 4 del mese di SETTEMBRE alle ore 19:00 nella sala delle adunanze Consiliari.
Alla 1° convocazione ed in seduta Ordinaria di oggi, partecipata ai signori consiglieri a norma di Legge,
risultano all’appello nominale:
Consiglieri
PRESENTI
X
X
ARNESANO Luigi
DE MITRI Donato
FINA Francesco
FINA Michele Arcangelo
GRASSO Giovanni
GRAVILI Cosimo
IANNE Gaetano
INNOCENTE Rinaldo
MANNO Gianpiero
MARINACI Vincenzo
MOGAVERO Salvatore
PERRONE Gianpiero
QUARANTA Paolo
ROSATO Antonio
ROSATO Fabio
SIMONE Filippo
TONDO Giuseppe
ASSENTI
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
PRESENTI N.
15
ASSENTI N.
2
Risultato legale il numero degli intervenuti, assume la presidenza il Sindaco Avv. Donato DE MITRI
Assiste il Segretario Comunale Dr. Domenico CACCIATORE.La Seduta è pubblica.
PARERI EX ART. 49 D. Lgs. 267/2000
COPERTURA FINANZIARIA DELLA SPESA
Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità
Si attesta la copertura finanziaria dell’impegno di spesa
tecnica della presente proposta di deliberazione.
di cui alla presente proposta di deliberazione.
Il Capo Settore
Il Ragioniere Capo
Agostino BACCA
===
Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità
contabile della presente proposta di deliberazione.
Il Ragioniere Capo
===
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Il Sindaco Presidente relaziona sull'argomento.
Interviene il Consigliere Salvatore MOGAVERO il quale, a nome del Gruppo della
Sinistra Arcobaleno, presenta il seguente emendamento all'O.d.g contenuto nella proposta di
deliberazione:
1) Al punto 2 del dispositivo, dopo: Di chiedere al Comune di Veglie di adoperarsi perchè sia
- Eliminare “disposta dagli organi competenti la revoca della concessione edilizia (o concessione
in sanatoria)”
- Aggiungere “disposto l'annullamento in autotutela del Provvedimento conclusivo del
procedimento unico n. 50/08 e del Permesso di costruire in sanatoria n. 172/08”
2) Al punto 3 del dispositivo dopo “Al Presidente della Provincia di Lecce” inserire
- Al Presidente della Provincia di Brindisi
- Al Presidente della Provincia di Taranto
E, dopo “Al Sindaco del Comune di San Pancrazio Salentino” inserire
● Al Sindaco del Comune di Porto Cesareo
● Al Sindaco del Comune di Novoli
● Al Sindaco del Comune di Nardò
● Al Sindaco del Comune di Sandonaci
● Al Sindaco del Comune di Avetrana
Seguono gli interventi del Consiglieri: Innocente; Ianne; Marinaci; Gravili; Sindaco e
Quaranta.
Il Consigliere Innocente, a nome dei Consiglieri di minoranza: Gravili, Perrone, Rosato
e Manno presenta la seguente mozione consiliare:
“Al Sindaco di Salice Salentino Avv. Donato De Mitri: I sottoscritti Cosimo Gravili, Gianpiero
Manno, Rinaldo Innocente, Antonio Rosato e Gianpiero Perrone, con la presente propongono di
convocare un Consiglio Comunale monotematico, aperto ai cittadini, per la discussione
dell'argomento, di estrema importanza, inerente la costruzione di un impianto industriale per la
produzione di oli vegetali in località “La Casa” in agro di Veglie”. Seguono le firme.
Il Sindaco propone di sospendere la seduta per 5 minuti.
La seduta è sospesa alle ore 20,50
La seduta viene ripresa alle ore 20,55
Interventi dei Consiglieri: Marinaci; Sindaco; Innocente.
Su richiesta del Consigliere Innocente, il Sindaco sospende la seduta.
La seduta è sospesa alle ore 21,00
La seduta viene ripresa alle ore 21,10
Intervengono per dichiarazione di voto, I Consiglieri: Mogavero; Antonio Rosato;
Manno; Fabio Rosato; Marinaci; Gravili; Ianne; Innocente e Sindaco.
Il Sindaco, invita i Consiglieri, prima della votazione dell'ordine del giorno, a votare gli
emendamenti proposti dal Capogruppo della Sinistra Arcobalento Consigliere Salvatore Mogavero
e la mozione dei Consiglieri di minoranza illustrata dal Consigliere Innocente.
Prima della votazione si allontanano dall'aula i Coniglieri Innocente, Manno, Perrone
e Antonio Rosato, (sono le ore 22,30).
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Consiglieri presenti N. 11 – Consiglieri assenti N. 6 ( Francesco Fina,Innocente,
Manno, Perrone, Antonio Rosato e Tondo).
–
–
–
–
–
Emendamenti proposti dal Consigliere Mogavero, come sopra riportati:
Sono approvati con la seguente votazione:
Consiglieri presenti N. 11
Consiglieri votanti N. 10
Voti favorevoli
N. 10
Voti contrari
N. 0
Astenuti
N. 0
espressi per alzata di mano.
(Il Consigliere Gravili non si esprime)
Mozione consiliare di tutti i Consiglieri di minoranza, illustrata dal Consigliere
Innocente, come sopra riportata:
Viene respinta con la seguente votazione:
– Consiglieri presenti N. 11
– Consiglieri votanti N. 10
– Voti favorevoli
N. 0
– Voti contrari
N. 10
– Astenuti
N. 0
espressi per alzata di mano.
(Il Consigliere Gravili non si esprime).
Il Sindaco propone, quindi, al Consiglio di votare per l'approvazione dell'O.d.g., con
gli emedamenti apportati.
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IL CONSIGLIO COMUNALE
SENTITA la relazione del Sindaco Presidente sul rilascio da parte del Comune di
Veglie di un permesso a costruire (concessione edilizia in sanatoria) alla Società OIL SALENTO
S.r.l. di un “Impianto di produzione e commercializzazione di oli vegetali e nocciolino di sansa”, in
località “La Casa”, in agro di Veglie;
PRESO ATTO che le emissioni dell'impianto progettato con due camini di circa 40
metri di altezza, senz'altro dannose per la salute delle popolazioni soprattutto dei comuni di Campi
Salentina, Carmiano, Guagnano, Leverano, Salice Salentino e San Pancrazio Salentino, nonchè per
gli insediamenti lungo la costa ionica che distano appena due chilometri dall'impianto;
RITENUTO, pertanto, di chiedere al Comune di Veglie la revoca della concessione
edilizia e nel contempo di sottoporre il progetto a Valutazione di Impatto Ambientale;
RICHIAMATA la relazione del Sindaco e gli interventi di quanti sono intervenuti nella
discussione;
RICHIAMATI, in particolare, gli emendamenti proposti dal Consigliere Mogavero per
il Gruppo di Sinistra Arcobaleno e approvati dal Consiglio con separata votazione nonchè la
mozione di dutti i Consiglieri di minoranza proposta dal Consigliere Innocente e respinta dal
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Consiglio;
–
–
–
–
–
CON la seguente votazione:
Consiglieri presenti N. 11
Consiglieri votanti N. 10
Voti favorevoli
N. 0
Voti contrari
N. 10
Astenuti
N. 0
espressi per alzata di mano,
(Il Consigliere Gravili non si esprime)
DELIBERA
1) DI ESPRIMERE la disapprovazione del Consiglio Comunale e di tutta la popolazione di Salice
Salentino alla costruzione di “Impianto di produzione e commercializzazione di oli vegetali e
nocciolino di sansa”, in località “La Casa”, in agro di Veglie, per i danni che lo stesso può
provocare alla salute dei cittadini di Salice e degli altri comuni limitrofi.
2) DI CHIEDERE al Comune di Veglie di adoperarsi perchè sia disposto l'annullamento in
autotutela del Provvedimento conclusivo del procedimento unico n. 50/08 e del permesso di
costruire in sanatoria n. 172/08, già rilasciato alla Società OIL SALENTO S.r.l. da Veglie, per la
costruzione di un “Impianto di produzione e commercializzazione di oli vegetali e nocciolino di
sansa”, in località “La Casa”, in agro di Veglie, e di sottoporre il progetto stesso a Valutazione di
Impatto Ambientale.
3) DI TRASMETTERE il presente atto:
• al Prefetto di Lecce;
• al Presidente della Regione Puglia;
• al Presidente della Provincia di Lecce;
• al Presidente della Provincia di Brindisi;
• al Presidente della Provincia di Taranto;
• al Sindaco del Comune di Veglie;
• al Sindaco del Comune di Campi Salentina;
• al Sindaco del Comune di Carmiano;
• al Sindaco del Comune di Guagnano;
• al Sindaco del Comune di Leverano;
• al Sindaco del Comune di San Pancrazio Salentino;
• al Sindaco del Comune di Porto Cesareo;
• al Sindaco del Comune di Novoli;
• al Sindaco del Comune di Nradò;
• al Sindaco del Comune di Sandonaci;
• al Sindaco del Comune di Avetrana.
3) DI ALLEGARE al presente atto il resoconto stenotipografico per farne parte integrante e
sostanziale.
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COMUNE DI SALICE SALENTINO
CONSIGLIO COMUNALE
SEDUTA DEL 4 SETTEMBRE 2008
(Allegato alla deliberazione del Consiglio n. 37 del 4 Settembre 2008)
Punto 6 O.d.G.
“Ordine del giorno inerente la costruzione di un impianto industriale per la produzione di oli
vegetali in località “La Casa” in agro di Veglie”
SINDACO: Prima di relazionare sull’argomento, devo darvi alcune informazioni.
È pervenuta in data 26 agosto 2008 una richiesta da parte del Circolo di Salice Salentino e
Rifondazione Comunista avente ad oggetto una richiesta di convocazione del Consiglio comunale
aperto per la trattazione dell’argomento sansificio, di cui appunto stiamo discutendo. La richiesta
era articolata, motivata e io ho sentito il dovere di sentirmi con il Segretario del Circolo di Salice
Salentino, Danilo Caraccio, per spiegargli la ragione per cui, pur esprimendo pieno apprezzamento
per la richiesta di iniziativa, avevamo necessità di portare concludere l’ordine del giorno con un
deliberato urgente e pertanto la convocazione avrebbe avuto ad oggetto un ordine del giorno sul
sansificio con una motivata deliberazione, mentre avremmo rimandato a un momento successivo la
discussione sull’argomento.
È altresì pervenuta, però dopo che avevamo fatto la convocazione, anche se in data uguale, una
richiesta di convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio comunale di Salice Salentino ai
sensi dell’Art. 37 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e dell’Art. 39,
comma secondo del Decreto Legislativo n. 267 del 2000. La richiesta era avanzata dai Consiglieri
Cosimo Gravili, Giampiero Manno, Giampiero Perrone, Antonio Rosato e Rinaldo Innocente, la
quale recita:
(Legge documento allegato agli atti del Consiglio comunale).
Come vi dicevo prima, in realtà, la decisione di convocare il Consiglio comunale era stata assunta
precedentemente e il 28 era partita la convocazione. Comunque l’ordine del giorno del Consiglio
comunale presentato e sottoscritto dal Sindaco presentava un deliberato, quindi c’era una delibera
articolata che concludeva con la richiesta di una presa di posizione del Consiglio su questo
argomento. Mentre la richiesta di convocazione da parte dei Consiglieri di opposizione, formulata ai
sensi dell’Art. 37, non presentava una proposta. Ad ogni modo, riteniamo che comunque la richiesta
sia stata esaudita in ogni caso. Poi ci sarà la discussione e vedremo cosa ne uscirà fuori.
Per entrare nell’argomento, nello specifico, molti avranno seguito le vicende del sansificio di
Veglie, ebbene è doveroso puntualizzare sia l’iter che il Comune di Veglie ha seguito per
l’approvazione del progetto sia le posizioni assunte dal Comune di Salice, che è divenuto il Comune
capofila di un’azione, in un certo senso, di protesta che è stata avanzata da tutti i sindaci dell’area
interessata, in particolare dai Sindaci, oltre a quello di Salice, di Guagnano; c’è stata la
convocazione del Sindaco di Leverano, però nelle ultime riunioni non ha partecipato; di San
Pancrazio; di San Donaci e Porto Cesareo. Sono cinque sindaci che hanno ritenuto, da ultimo, di
fare un’azione di protesta; mentre alle riunioni convocate dal Sindaco di Veglie erano stati invitati,
oltre a questi Comuni che vi ho elencato, non Porto Cesareo, ma Campi e Leverano.
Di cosa si tratta? Il Comune di Salice ha avuto notizia ufficiale di questo impianto a seguito di una
convocazione proposta dal Sindaco di Veglie con all’ordine del giorno la trattazione dell’argomento
dell’opificio proposto su territorio di Veglie. Per intenderci, il territorio di Veglie è confinante con
quello di Salice e l’intervento è stato proposto in zona Duchessa, la strada, quindi, che porta da
quella direzione verso il mare. Era una conferenza dei Sindaci molto informale e si è chiusa con un
deliberato, esattamente con una richiesta da parte di tutti i Sindaci al Comune di Veglie di porre la
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massima attenzione al problema perché era un tipo di impianto di portata enorme, non avevamo
ancora visto le carte, e, quindi, poteva avere delle conseguenze per la salute dei cittadini e poteva
anche alterare in un certo senso la naturale vocazione dell’area.
In quella sede era presente anche il tecnico del Comune di Veglie che aveva curato la pratica,
l’Architetto Anglano.
La cosa che ha lasciato alquanto perplessi è questa: quel tipo di impianto, cioè la struttura edilizia
esisteva già ed era adibita a pomodorificio, attività che è stata svolta fino a qualche anno fa. La ditta
Oil Salento ha acquistato o locato quella struttura e ha proposto un progetto per la costruzione di un
sansificio, utilizzando quei locali e apportando delle modifiche, quali, per esempio, le canne
fumarie alte circa quaranta metri, che non erano precedentemente previste. Però ha adoperato un
procedimento complesso: da un lato ha proposto la DIA, cioè denuncia d’inizio attività per le opere
interne, dall’altro il permesso a costruire.
Quando noi siamo stati convocati già però si era costituito a Veglie un comitato di cittadini che
protestava contro questo progetto e soprattutto protestava per l’iter amministrativo che lo
accompagnava. Che cosa è successo? È successo che l’azienda aveva in un certo senso, prima di
ottenere il permesso a costruire, realizzato delle opere previste in progetto, ma non ancora assentite.
Quindi la DIA riguardava le modifiche interne, mentre il permesso a costruire riguardava, per
esempio, le canne fumarie. Ebbene le canne fumarie, almeno una, era stata realizzata, e anche in
parte una vasca, prima ancora che l’impresa avesse ottenuto il permesso di costruire, sicché, a
seguito della denuncia presentata dai cittadini, è scattata la contestazione. Ma questo avveniva, che
io sappia, circa il 9 o l’8 di agosto. Che cosa è successo? Che prima ancora che venisse sottoposto,
com’è previsto per legge, il cantiere a sequestro, l’azienda ha presentato un’istanza di permesso a
costruire in sanatoria, quindi ha chiesto la sanatoria delle opere che erano state abusivamente
realizzate e cosa straordinaria per certi versi, noi non lo sapevamo, già il lunedì, quindi dopo tre
giorni, questo permesso a costruire in sanatoria era stato rilasciato. Questa cosa noi non la
sapevamo, ma lascia alquanto perplessi perché in quella riunione, quando l’Architetto Anglano ci
spiegava che secondo lui la procedura seguita era quella giusta, idonea, supportandola da questo
punto di vista, noi avevamo chiesto, precisamente questo Sindaco, il Sindaco di Salice, che
l’intervento fosse sottoposto in ogni caso, e salva comunque la possibilità di contestare l’iter
procedimentale seguito, a valutazione di impatto ambientale facoltativa perché l’Architetto
Anglano, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Veglie, sosteneva che quell’impianto non
fosse sottoponibile a valutazione di impatto ambientale obbligatoria. Sicché nacque da parte mia in
quella sede e da subito una proposta di sottoposizione dell’impianto da parte però del Comune di
Veglie a valutazione di impatto ambientale facoltativa, cioè a carico del Comune. Che cos’è la
valutazione di impatto ambientale? La valutazione di impatto ambiente è disciplinata da una legge
dello Stato e anche da una legge regionale e mira a salvaguardare il preesistente sistema socio –
economico e soprattutto a tutelare la salute dei cittadini, ma il procedimento si caratterizza
soprattutto per il fatto che comunque ogni soggetto interessato, cittadino o associazione, può
intervenire nel procedimento di valutazione di impatto ambientale e fare le proprie osservazioni, poi
dei tecnici stabiliscono se c’è o meno una violazione dell’impatto ambientale.
Ciò detto, per una questione di intuito giuridico, io sollevai già in quella sede il problema della
legittimità del procedimento adottato e vi spiego perché: in sostanza l’azienda sostiene che
quell’impianto è a servizio dell’agricoltura, sicché, essendo ubicato in zona agricola, non
abbisognava di alcuna modifica dello strumento urbanistico esistente. Questo ragionamento poggia
il fatto che la sansa trattata, a loro modo di vedere, è un prodotto agricolo che viene sottoposto a un
procedimento e pertanto, sulla base di un parere motivato che l’azienda aveva ottenuto, la sansa
stessa poteva non considerarsi rifiuto e l’impianto essere valutato come a servizio dell’agricoltura.
Io ritenevo di no e da subito manifestai questo mio orientamento. Il Sindaco di Veglie disse che
poteva essere la Provincia a farsi carico della valutazione di impatto ambientale, posto che
l’impianto comunque doveva, una volta ottenuta l’autorizzazione del Comune per il permesso a
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costruire, ottenere l’autorizzazione della Provincia per quanto riguarda i fumi. Anche in quella sede
io ribadì che questo tipo di valutazione di impatto ambientale poteva essere condizionato dal fatto
che c’era già un Ente, l’Ente interessato, che aveva rilasciato il permesso a costruire e pertanto
ritenevo che dovesse essere il Comune di Veglie a sottoporre l’impianto a valutazione di impatto
ambientale. Tutti i Sindaci intervenuti hanno condiviso questa mia impostazione.
L’indomani o dopo due giorni è uscito un articolo sul giornale, mi pare La Gazzetta, con il quale si
rendevano edotte le parti interessate, e, ovviamente, i lettori, che il Comune, nel mentre aveva
convocato e svolto una conferenza dei Sindaci, aveva già rilasciato all’azienda il permesso a
costruire in sanatoria la stessa mattinata.
Questo, ovviamente, ha portato le varie Amministrazioni a dirsi insoddisfatte di questo modo di
operare, anche se il Sindaco di Veglie ha sempre detto che un conto è l’attività tecnica, altro conto è
l’attività politica.
Io non voglio entrare in polemica con il Sindaco di Veglie, non mi riguarda, ma ho ritenuto di
sottolineare, anche in un confronto pubblico in televisione che c’è stato col Sindaco di Veglie, che
la politica esprime degli atti d’indirizzo e che ben avrebbe potuto l’Amministrazione comunale di
Veglie chiedere al tecnico di annullare il permesso a costruire rilasciato all’azienda.
Questo è un po’ l’iter che c’è stato sino all’11 di agosto, quando c’è stata questa riunione;
successivamente c’è stata un’altra riunione il giorno 25 di agosto, sempre con tutti i Sindaci e
sempre nel Comune di Veglie, e in quel contesto la posizione assunta dal Comune colui Salice di
chiedere l’annullamento del permesso a costruire rilasciato è stata condivisa nuovamente da tutti i
Sindaci che anzi hanno rimarcato un fatto, che qualora l’Amministrazione comunale di Veglie non
avesse annullato il permesso a costruire rilasciato al santifico, tutti i sindaci avrebbero adottato le
opportune azioni.
Due giorni fa c’è stata una riunione promossa dal Sindaco del Comune di San Pancrazio, a cui
hanno partecipato, come dicevo prima, il Sindaco del Comune di San Pancrazio, il Sindaco del
Comune di Guagnano, il Sindaco del Comune di Sandonaci e il Sindaco del Comune di Porto
Cesareo e in quella sede si è deciso di proporre azione giuridica contro il procedimento adottato
dall’Amministrazione comunale di Veglie per il rilascio del permesso a costruire. In quel contesto è
stato incaricato il Comune di Salice ad approntare la delibera di conferimento di incarico da avviare
poi agli altri Comuni; si è deciso di conferire incarico ai legali Adriano Tolomeo e Pietro Quinto,
quindi un collegio difensivo per tutti questi Sindaci perché si ritiene, e oggi siamo anche confortati
da alcuni pareri espressi dalla Regione Puglia, che quell’impianto doveva essere autorizzato in
deroga allo strumento urbanistico. E qui è importante il ragionamento perché l’iter seguito
comportava semplicemente, qualora fosse stato corretto, che l’Amministrazione comunale di Veglie
prima o la Provincia dopo avrebbero potuto sottoporre l’impianto a valutazione di impatto
ambientale; poi quello che sarebbe uscito dalla valutazione avrebbe determinato la realizzazione o
meno dell’impianto. Viceversa - quando si dice che l’impianto può essere assentito soltanto qualora
il Consiglio comunale di Veglie adotta una deroga allo strumento urbanistico perché essendo un
impianto industriare che si innesta in un territorio agricolo ha bisogno di questa procedura - è la
politica a farla da sovrana e, quindi, è la politica e non l’imprenditore a decidere se quell’impianto
deve essere realizzato o meno. Questo è il nocciolo quella questione.
In questo contesto noi faremo ricorso in quanto riteniamo che abbia fondate ragioni di essere
accolto. Già domani io mi sto incontrando con l’Avvocato Adriano Tolomeo e dopodichè ci
incontreremo con l’Avvocato Pietro Quinto. Questa è l’azione che noi stiamo facendo.
Brevissimamente vi dico che l’impianto ha dimensioni enormi e tratterebbe 15.000 quintali di sansa
al giorno. Questo significa che sarebbe idoneo a soddisfare per quattro volte le esigenze che invece
ci sono in provincia di Lecce e che già sono soddisfatte dai due impianti esistenti nella provincia di
Lecce, tra cui il famoso impianto di Maglie che tanti problemi sta portando e sta comportando, in
ordine all’inquinamento, alla popolazione dei Comuni interessati. Allora il problema è questo: un
impianto del genere, e torniamo alla politica, non avrebbe alcuna utilità perché proprio la Regione
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Puglia, e soprattutto la Provincia di Lecce, tenta di intraprendere e portare a compimento una strada
in virtù della quale questo tipo di impianti deve avere una filiera corta, cioè non è pensabile che ad
alimentare un impianto del genere debbano essere sanse portate dal nord Africa o dal Nord Italia
perché questo non è assolutamente concepibile. D’altra parte c’è un disegno della Regione Puglia
che dice questo e poi comunque, anche in virtù di un decreto ministeriale, la sansa viene catalogata
come rifiuto e, quindi, tutte le misure necessarie a tutelare la salute dei cittadini vanno intraprese
quando si tratta di impianti di questa natura. Quindi, al di là di tutto, c’è una questione proprio
politica e di questo ne parleremo nei prossimi giorni, ma prima ancora il problema è tecnico e noi lo
dobbiamo risolvere tecnicamente perché dalla soluzione tecnica deriva il fatto che quell’impianto ad
oggi non potrebbe essere realizzato e, per esserlo, avrebbe bisogno di una deroga allo strumento
urbanistico. Grazie.
Ci sono interventi?
Prego Consigliere Mogavero.
CONSIGLIERE MOGAVERO: Io vorrei proporre un emendamento, una piccola modifica. Questo
emendamento scaturisce dalla necessità di ottenere una maggiore chiarezza nell’esprimere la
contrarietà di questo Consiglio e di tutta la popolazione di Salice Salentino chiedendo precisamente
l’annullamento dei provvedimenti che sono stati adottati dal Comune di Veglie e che permettono,
quindi, il procedere dei lavori alla Oil Salento; e più precisamente il provvedimento conclusivo del
procedimento unico, che è il n. 50/08 dell’11 agosto e il permesso di costruire in sanatoria n. 172
dell’11 agosto 2008, il quale, come ha detto il Sindaco, è stato rilasciato tre giorni dopo la richiesta.
È stato effettuato il venerdì, quindi col sabato e la domenica non lavorativi non si riesce a capire
com’è che il lunedì siano già riusciti a valutare questa richiesta e a concedere questo permesso di
costruire in sanatoria. Questo per quanto riguarda il punto n. 2.
Nel contempo, attesa la portata di tale impianto, che è inerente a una varia zona, mi sono reso conto
che alcuni Comuni sono stati tralasciati, quindi magari proporrei di aggiungere anche i Comuni di
Porto Cesareo, Novoli, Nardò, Sandonaci e Avetrana, Comuni a cui trasmettere la delibera del
Consiglio. Quindi, in merito a questa proposta di deliberazione di Consiglio comunale, il gruppo
della Sinistra Arcobaleno propone quanto segue: al punto n. 2, dove si dice: “Chiedere al Comune
di Veglie di adoperarsi perché sia…”, eliminare “…disposta dagli organi competenti la revoca della
concessione edilizia” così in generale, e aggiungere invece: “…disposto l’annullamento in
autotutela del provvedimento conclusivo del procedimento unico n. 50/08 e del permesso di
costruire in sanatoria, n. 172 del 2008”. Ripeto: “disposto l’annullamento in autotutela” così come
previsto dalla Legge n. 241 del ’90 all’Art. 21 nonies. Il Comune ha la possibilità di servirsi di
questo strumento e noi chiediamo che si faccia carico di questo strumento. Poi al punto n. 3, dopo
“…al Presidente della Provincia di Lecce”, inserire “…al Presidente della Provincia di Brindisi e al
Presidente della Provincia di Taranto”; dopo “…al Sindaco del Comune di San Pancrazio
Salentino”, inserire “…al Sindaco del Comune di Porto Cesareo, al Sindaco del Comune di Novoli,
al Sindaco del Comune di Nardò, al Sindaco del Comune di Sandonaci e al Sindaco del Comune di
Avetrana”.
SINDACO: Io dico che tecnicamente è con divisibilissima questa modifica proposta, però,
ovviamente, lascio la decisione alla discussione del Consiglio.
Dobbiamo esprimerci prima sulla proposta di modifica o facciamo prima una discussione generale e
poi andiamo nel merito della modifica?
(Intervento fuori microfono)
SINDACO: Forse è il caso di andare avanti prima con la discussione generale.
Ci sono interventi?
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Prego Consigliere Innocente.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Ho seguito con molta attenzione l’excursus del Sindaco e l’iter che,
a suo dire, è proprio prettamente personalistica della vicenda, quando addirittura si dice che il
Comune di Salice sarebbe stato capofila nell’avversione nei confronti di questo insediamento
industriale. Io dissento fortemente da quest’affermazione e ho le prove. Intanto c’è stata una
procedura a dir poco anomala. Mi spiego: un argomento di tale importanza si sarebbe dovuto
discutere già da tempo, e il tempo c’è stato, in Consiglio comunale, che è l’unica sede istituzionale
deputata per affrontare tali argomenti. È chiaro che se si va nella conferenza promossa un po’ da un
sindaco e un po’ dall’altro, a proposito mi risulta, perché ha avuto un colloquio telefonico con il
sottoscritto, che il Sindaco di San Pancrazio ha mandato un fax di convocazione, comunque si è già
espresso con delle considerazioni a Salice, e questo ufficialmente; ufficiosamente poi mi ha chiesto:
“Ma niente si sta facendo a Salice?”. Io gli ho risposto: noi abbiamo fatto una richiesta, presentata il
28, di convocazione straordinaria ed urgente in Consiglio comunale, e il regolamento ce lo
consente. E ciò, Sindaco, è il minimo che si possa perché non si può andare a trattare le questioni a
titolo personale. Io capisco che lei svolge alla funzione delicata, è il Sindaco, è il rappresentante del
Comune, tuttavia su certi argomenti sarebbe stato più utile, ripeto, interessare il Consiglio
comunale. Ma a parte questo, il Sindaco afferma, e questo è un fatto grave a mio avviso, di aver
avuto notizia l’11 agosto del 2008. Ebbene, questo fatto è quantomeno curioso perché voi sapete, lo
sappiamo tutti, il Sindaco riveste la carica amministrativa di Consigliere provinciale oltre che di
Sindaco di Salice. Il 18 luglio del 2008 vi è una comunicazione che la Provincia fa alla società Oil
Salento, al Comune di Veglie, al dirigente Arpa, ai dirigenti del servizio di igiene A.S.L. Lecce uno
etc. e qui convengo, cioè la Provincia non avrebbe dovuto convocare solo il Comune di Veglie
perché è ridicolo in quanto un insediamento di quella natura, di quel tipo non può assolutamente
riguardare solo il Comune di Veglie; in questo convengo! E qual è l’oggetto della convocazione?
Ve lo leggo: “Conferenza dei servizi, ex Art. 269, Decreto Legislativo n. 152 del 2006,
autorizzazione alle emissioni in atmosfera per l’impianto di produzione e commercializzazione di
oli vegetali e nocciolino di sansa della società Oil Salento”. Ve lo leggo perché è interessante:
“Vista l’istanza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera presentata dalla società Oil Salento
Veglie e acquisita in data 18 luglio 2008, al fine di valutare gli elaborati tecnici allegati […] invita
la Signoria Vostra a partecipare alla conferenza sui servizi indetta etc. etc.”. Cioè, l’Ente Provincia,
che è chiamata per quanto riguarda il discorso dell’emissione dei fumi, convoca una conferenza sui
servizi; ma questo avviene a luglio, avviene precedentemente. Lei è consigliere provinciale,
Sindaco, quindi non può… mi faccia finire, Sindaco. Lei ha parlato per un’ora, io ho ascoltato con
tranquillità, però non deve dire che lei è puntuale e gli altri no. Io sono puntuale, poi lei…
SINDACO: Lei è puntuale! Però vorrei chiederle una cosa: a chi viene mandata la convocazione, al
consigliere De Mitri o all’ufficio tecnico della Provincia?
CONSIGLIERE INNOCENTE: Allora è valido il discorso che fa il Sindaco di Veglie, ossia della
separazione tra l’aspetto tecnico e l’aspetto politico. Allora mi chiedo, Sindaco: se il principio è
quello della separazione dei poteri, ossia da una parte la funzione politica e dall’altra la funzione
tecnica, questo principio deve essere valido sempre.
SINDACO: No! Le spiego il perché: perché il Sindaco del Comune di Veglie ha la delega di
Assessore ai lavori pubblici ed è impensabile che il tecnico non informi il politico…
CONSIGLIERE INNOCENTE: Su questo siamo d’accordo.
SINDACO: Mentre è impossibile che l’ufficio ambientale della Provincia di Lecce, che segue una
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procedura, informi i trentasei consiglieri del fatto che è stata presentata una conferenza dei servizi
perché questo non attiene proprio la sfera politica.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Ma non è il servizio ambiente a dover informare; deve essere lei a
farlo. Lei non ha tempo per informarsi, questa è la verità perché svolgendo una pluralità di funzioni
amministrative alla fine si finisce per non farle bene e di questo si tratta perché poi io mi permetto
di aprire una piccola parentesi: anche sul Comune qualcuno si lamenta dell’assenza del Sindaco e
degli amministratori; ma io voglio andare avanti, poi magari questo argomento lo discuteremo in
un’interpellanza che presenterò ad hoc.
Dicevo che non è assolutamente vero e comunque, quand’anche fosse vero che lei è venuto a
conoscenza del fatto in agosto, ha avuto il tempo di convocare un Consiglio comunale straordinario
e, così come ha detto giustamente il Circolo di Rifondazione Comunista, di farlo possibilmente
aperto ai cittadini. Siccome non ne facciamo mai, l’argomento invece avrebbe richiesto una
partecipazione di questo tipo. Lei ha preferito un iter che io non ho condiviso, cioè quello di uscire
sui giornali spesso e volentieri per fare delle dichiarazioni, lei è liberissimo di farlo, ma avrebbe
dovuto convocare la cittadinanza e i rappresentanti dei cittadini.
Mi faccia capire un’altra cosa: io rispetto e condivido l’attività del Circondi Rifondazione
Comunista, ma se la richiesta la fa quest’ultimo, viene menzionata addirittura nella deliberazione,
mentre la richiesta straordinaria presentata da cinque consiglieri comunali che rappresentano una
pluralità di voti e di consensi non viene menzionata. Anche questo è sbagliato. E poi mi permetto
anche di fare un’altra considerazione: - la mia posizione l’ho espressa in tantissime occasioni – io
ritengo che il nostro territorio debba avere un piano di sviluppo, Sindaco, molto preciso e
coordinato tra tutti i Sindaci del comprensorio. Io vedo questa zona particolarmente importante per
gli insediamenti agrituristici e per gli insediamenti che riguardano la produzione agricola perché è
zona DOC etc. etc. e tutte queste storie che ci diciamo spesso.
Per quanto riguarda l’insediamento del sansificio c’è stata l’ira di Dio, diventiamo tutti
ambientalisti; poi si parla di grossi insediamenti industriali, quello che avete sponsorizzate voi e che
continuate a sponsorizzare sotto tutti i punti di vista, allora lì l’ambientalismo viene a cadere. Io
dico che è una questione di interessi, Sindaco, perché su questo si gioca la partita. Il sottoscritto ha
una posizione di netta chiusura nei confronti del sansificio così come ha una posizione di chiusura
nei confronti degli insediamenti di tipo industriale in questa zona. Questa zona noi la dobbiamo
rivalutare per l’agricoltura, per gli insediamenti turistica e solo in questo modo usciremo dalle
secchie. Non si possono affrontare gli argomenti a macchia di leopardo. Come mai lei diventa il
paladino dell’ambientalismo in questo momento? Io credo che sia solo ed esclusivamente una
salvaguardia di interessi particolari. Là c’è un interesse del Comune di Veglie, qui ci sono gli altri
interessi e si affrontano in modo diverso senza avere una posizione in comune.
Per quanto riguarda la delibera, fa bene il rappresentante di Rifondazione che come minimo fa un
emendamento. Naturalmente stiamo parlando della proposta di deliberazione di Consiglio comunale
all’argomento in questione. C’è scritto nella proposta di deliberazione: “Delibera di esprimere la
disapprovazione del Consiglio comunale e di tutta la popolazione di Salice alla costruzione di
impianto di produzione…” e la popolazione di Salice quando è stata sentita? Cioè noi presumiamo
che… e come mai la popolazione di Salice si sente solo ed esclusivamente come enunciato e poi
non si fa nulla per poterla fare esprimere. Queste sono delle cose che non stanno né in cielo e né in
terra.
È chiaro che ci sono delle profonde contraddizioni nell’attività… anch’io condivido quando si dice:
“Come mai tutta questa fretta di deliberare, di concedere?” anch’io mi pongo questo problema.
Tuttavia io separerei le due cose: da una parte la concessione e, quindi, l’aspetto tecnico, dall’altro
l’aspetto politico e, quindi, dovremmo esprimerci. Perché non è stata convocata la conferenza dei
capigruppo per arrivare a un documento unitario? Il collega Consigliere di Rifondazione ha
espresso un’opinione, io avrei anche mille emendamenti da fare; invece se noi avessimo fatto la
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conferenza dei capigruppo avremmo potuto arrivare ad un documento unitario, un documento che
fosse espressione dell’opinione di tutti quanti noi rappresentanti dei cittadini. Noi non ci
esprimiamo a titolo personale, ma siamo rappresentanti dei cittadini. Sarebbe stato più interessante,
quindi, presentare un documento unitario e poi proporre finalmente un progetto di sviluppo unitario
di questo territorio. Lei è consigliere provinciale, ebbene l’Ente Provincia dovrebbe coordinare i
vari territori e quale migliore occasione se abbiamo un rappresentante provinciale per poter
coordinare questa zona sotto il profilo di un progetto di sviluppo. Gli insediamenti industriali
comportano un impatto ambientale notevole, non mi potete raccontare la storiella che la produzione
della sansa fa male all’ambiente mentre quaranta pale eoliche no perché ci sono – lo abbiamo detto
– le dispersioni elettromagnetiche. Lei ride, Sindaco, ma veramente c’è da ridere perché lei ha
assunto… lei può ridere quanto vuole, però lei è ambientalista quando le va bene e poi diventa
filoindustriale quando gli interessi sono diversi e lei lo sa molto bene, lo sanno tutti.
SINDACO: Interessi qui non ce ne sono, forse stanno da altre parti.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Sicuramente nell’insediamento eolico ci sono degli interessi
fortissimi di tipo economico e lei lo sa bene. Lei lo sa bene! Perché è ridicolo che
quest’Amministrazione abbia dei contatti continui e costanti con il procacciatore della società
dell’eolico. Comunque di questo ne abbiamo discusso e ne discuteremo sicuramente in altre
occasioni.
SINDACO: Lasciamo perdere.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Infatti, lasciamo proprio perdere. Comunque mi sta conducendo
avrei verso questa strada; io ho detto alcune cose e penso di averle dette in un modo bello,
tranquillo e pacato, perché se poi… lei si mette a ridere e questo è offensivo, così com’è offensiva...
combinazione: noi, il 28, presentiamo la richiesta di convocazione di Consiglio straordinario e lei fa
la convocazione del Consiglio ordinario. Questi sono giochetti che non stanno né in cielo e né in
terra.
(Voce fuori microfono): La delibera è del 27?
CONSIGLIERE INNOCENTE: Sì, le delibere sono del 27, tuttavia si poteva fare un altro…
SINDACO: Continui! Lasciamo perdere.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Io continuo, ma non è che mi dà lei l’autorizzazione a continuare.
Sindaco, lei deve stare tranquillo. Io la rispetto, ho seguito per un’ora il suo intervento, ha detto un
sacco di fesserie, a mio avviso, e le sto confutando gli argomenti. Lei sapeva benissimo
dell’insediamento già a luglio e non ha fatto niente per convocare il Consiglio e perché se ne
discutesse in Consiglio.
Concludo: sarebbe auspicabile, a questo punto, che il Consiglio si interessasse in modo più incisivo
al territorio, cercando di elaborare un progetto di sviluppo del nostro territorio, questo è auspicabile
da parte mia, ma penso che possa avere l’accoglienza di tutti quanti, per evitare che nel futuro ci
possano essere ulteriori richieste di questo tipo e non per affrontare volta per volta la singola
battaglia, ma per dire una buona volta per sempre che il nostro territorio deve essere esclusivamente
adibito a insediamenti agricoli, agrituristici, e turistici.
SINDACO: Prego Assessore Ianne.
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ASSESSORE IANNE: Il Consigliere Manno ha fatto bene a far trattare questo punto all’ordine del
giorno come primo argomento perché è di un interesse moderale, è un interesse di tutti i cittadini e
non di qualche interessato perché qui, se l’unico interesse c’è, è quello di tutelare i cittadini per
quanto riguarda la salute e per tutelare il territorio. A Veglie, per quanto riguarda questo
insediamento, in due – tre giorni hanno sistemato tutto e ciò a scapito della salute di centinaia di
migliaia di cittadini di Veglie e dei Comuni limitrofi.
Io mi aspettavo da parte del Consigliere che mi ha preceduto una proposta perché non si può
strumentalizzare su questo punto all’ordine del giorno o cercare di trovare il pelo nell’uovo.
Io mi auguro che gli interventi a seguire siano di proposte, le quali possiamo si possono votare
all’unanimità, fare dunque un discorso che sia molto più incisivo che soltanto dalla parte della
maggioranza.
Io non penso che nel prosieguo della seduta ci siano questi tipi di interventi che sono stati fatti fino
adesso. Io mi auguro che ci siano degli interventi da parte di tutti i consiglieri e che ci sia una presa
di posizione unanime perché c’è l’interesse della tutela della salute e del rispetto del territorio.
Ripeto, non si può strumentalizzare; troviamo un’intesa unanime perché soprattutto l’opposizione
ha il diritto di dire la sua, ogni consigliere comunale rappresenta i cittadini, il Consiglio comunale si
deve muovere in questo senso, però tutto il Consiglio perché non ci si può trovare di fronte a un atto
votato da una parte sì e da una parte eventualmente no, mai sia! Io non voglio fare l’uccello del
malaugurio in quanto sono molto positivo.
Faccio appello alla sensibilità di ogni consigliere comunale affinché si affronti assieme questa
problematica in quanto interessa il territorio, la salute dei nostri figli e il rispetto del territorio,
indipendentemente poi di quello che si può dire. Noi stasera dobbiamo approvare all’unanimità
questo punto all’ordine del giorno. Grazie.
SINDACO: Prego Consigliere Marinaci.
CONSIGLIERE MARINACI: Il punto all’ordine del giorno è un argomento assai delicato e credo
che, come auspicava in precedenza l’Assessore Ianne, sarebbe opportuno poter arrivare a una
soluzione unica, a una voce unica da poter presentare anche agli altri Comuni.
Io voglio fare un plauso pubblico al Sindaco per come ha svolto la sua azione di primo cittadino di
questo paese in queste settimane, per l’attività svolta e per la competenza dimostrata nelle varie
sedute delle conferenze svolte fino ad oggi. Io non ho partecipato anche perché non ero presente in
questi giorni, però ho avuto un riscontro da parte di colleghi, di altri consiglieri dei Comuni
limitrofi che hanno partecipato a quegli incontri. Però, Sindaco, ciò non mi lascia tranquillo, non
perché non credo a quello che lei ha detto in questa seduta precedentemente, ma perché sappiamo
come vanno queste cose e, fino a quando non ci sarà una revoca di quella concessione, nessuno di
noi cittadini potrà essere tranquillo e potrà dormire sonni tranquilli. Io, non essendo un tecnico, ho
letto un pochettino, ma penso che nessuno di noi abbia delle competenze specifiche in materia, ciò
che questo insediamento potrebbe sprigionare nell’area, ebbene si parla di una quantità di sansa
lavorata di 13.000 quintali. Stiamo parlando di 13.000 quintali, che poi non so dove si possano
trovare, almeno nelle nostre zone, una tale quantità di sansa. I due camini che dovrebbero
sprigionare questa sansa avrebbero necessità, per poter raffreddarsi, di circa 10.000 litri all’ora di
acqua. Credo che siano delle situazioni paurose, è un ecomostro quello che si andrebbe a realizzare.
Un ecomostro che possiamo paragonare tranquillamente sia all’insediamento della centrale di
Cerano e dell’ILVA stessa di Taranto. Ho letto anche molto attentamente una e–mail che mi è
arrivata in questi giorni, anche per confutare un pochettino ciò che diceva il Consigliere Innocente,
ma non per polemizzare con lei, non so se lei l’ha vista, dell’Oncologo Serrevezza, che è il
responsabile della Lega Tumori della provincia di Lecce, non so da chi mi sia arrivata, però l’ho
letta ed è caduta proprio a fagiolo in questi giorni. Nella sua esposizione, tra l’altro, diceva un no
chiaro a delle scelte energetiche come quelle di Cerano, come quelle del sansificio, ma come tutte
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quelle scelte industriali a cui lei faceva riferimento in precedenza e nella lettera diceva: - leggo in
modo tale da non distorcere ciò di cui si è fatto autore l’Oncologo stesso – “Diciamo sì invece alle
fonti energetiche veramente rinnovabili e pulite e a minore impatto ambientale, l’energia solare
soprattutto, risorsa inesauribile, e l’energia eolica secondariamente”. È una lettera aperta che tra
l’altro lui inviava al Presidente della Regione Puglia, al Presidente della Provincia di Lecce, al
Sindaco della città di Lecce e a tutti i Sindaci di tutti i Comuni delle tre province: Lecce, Brindisi e
Taranto. Possiamo vederla perché è un qualcosa che ho trovato senza saperlo, non so nemmeno chi
sia stato a farmela avere.
Non voglio essere molto lungo, però credo anche, ad onor del vero, che si sia fatta un po’ di
confusione in merito all’insediamento di questa struttura perché oggi anche sulla stampa leggevo
l’intervento di un consigliere di opposizione che rimprovera al Partito Democratico e al Sindaco di
non aver preso una posizione chiara, netta in quest’ambito. Tra l’altro vorrei fare un elogio
pubblicamente in questa seduta al Segretario del Partito Democratico di Salice, all’amico Emanuela
Fina, il quale proprio nei giorni scorsi, prima ancora che si convocasse il Consiglio, si era fatto
promotore anche di un incontro con tutti i circoli, con tutti i Segretari dei circoli del nord Salento.
Ho anche qui la lettera, perciò quello che sto per dire non è qualcosa campato in aria. Proprio in
quella seduta diceva il mio Segretario che sono questi i motivi, dopo averli elencati: “Per cui il PD
di Salice si è fatto promotore di un incontro dei circoli del nord Salento, che si terrà domani,
giovedì 28 agosto, presso la Federazione provinciale, alla presenza del Segretario Salvatore Capone,
per ampliare i confini della riflessione su un problema che, travalicando i confini dei Comuni
direttamente coinvolti dal progetto, interessa una vasta area della provincia di Lecce e l’idea stessa
di sviluppo che questi territori vogliono perseguire”. Questo vuol far capire che nessuno ha degli
interessi e non ci sono schieramenti politici che possano tenere o che possano essere di opposizione
nel momento in cui ci sono dei problemi che riguardano i cittadini, che riguardano il nostro
territorio. Ecco perché noi siamo assolutamente contrari alla realizzazione della struttura della Oil
Salento. Se ci sarà motivo, interverrò successivamente, però voglio già fin d’ora preannunciare il
voto favorevole all’ordine del giorno e sfavorevole per quanto riguarda la realizzazione della
struttura dell’Oil Salento nel Comune di Veglie.
(Intervento fuori microfono)
CONSIGLIERE MARINACI: Io credo che possa essere accolta tranquillamente la modifica fatta
dal Consigliere Mogavero e dalla Sinistra Arcobaleno che lui rappresenta in quest’aula, anche
perché diventa più specifico il discorso.
SINDACO: Prego Consigliere Gravili.
CONSIGLIERE GRAVILI: Con questa proposta di deliberazione siamo chiamati ad approvare un
ordine del giorno per un problema che oramai tutti quanti conoscono, anche perché se n’è parlato
sulla stampa diversissime volte e oggi l’unico fatto è questo: oggi in Consiglio comunale all’ordine
del giorno c’è un ordine del giorno specifico. Per mio conto dico che quest’ordine del giorno è, non
solo tardivo, ma secondo me improponibile date le circostanze e data la situazione che si è venuta
così a creare. Un ordine del giorno che viene presentato dalla maggioranza e chiesto poi a tutto il
Consiglio, e cioè anche all’opposizione, di votarlo per un problema di una portata enorme, di un
coinvolgimento di interi feudi di paesi. Si fa un ordine del giorno nel chiuso di qualche stanza del
Comune e si porta così come se nessuna fosse, senza dare l’importanza che tutti quanti a parole
dicono che abbia questo fatto e convocare un Consiglio comunale ad hoc con un solo punto
all’ordine del giorno come ha fatto il Comune di San Pancrazio, il quale, ribadisco, ha convocato
questa sera, alle 18:30, un Consiglio comunale con l’unico punto all’ordine del giorno, che è
diverso. In un Consiglio comunale del genere, che si sarebbe potuto fare tranquillamente a Salice,
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avremmo sì discusso tutti liberamente senza nessun vincolo e senza nessun primo della classe,
perché di questo si parla. Questa fretta a tutti i costi di presentare un ordine del giorno
inconcludente e in presentabile. Non si può presentare un ordine del giorno così per una questione
così importante. Si convoca un Consiglio e in quel Consiglio si determinano poi le cose, le
conseguenze o le determinazioni e si dice quello che bisogna fare, naturalmente tenendo conto
dell’esigenza di un paese che non deve prendere soltanto atto di quello che il Sindaco va a fare oggi,
domani e dopodomani a questo o a quell’altro paese. Egli sobilla in un certo senso, è lui il fautore,
dimostra così, a mio avviso, una cattiveria, una determinazione contro il Sindaco di Veglie, contro
quell’Amministrazione senza tenere conto che è comunque un Sindaco e un’Amministrazione
vicino al nostro paese. E dal primo momento minacce! Si tratta di una pratica edilizia, di una
ristrutturazione di fabbricati vecchi esistenti in uno stabilimento industriale per destinarlo, con una
modifica, con il cambio di destinazione d’uso, a produzione e commercializzazione di oli vegetali.
Di questo si parla!
C’è stata una riunione l’11/08 e in quella circostanza nessuno ha detto niente, compreso anche il
Sindaco, si è parlato soltanto e basta; poi in quella del 25 si è entrati un po’ nel merito ed emerse in
quella circostanza la volontà espressa dai partecipanti, da alcuni sindaci che erano presenti che il
Consiglio comunale dia atto d’indirizzo al tecnico per revocare il provvedimento autorizzatorio già
emesso dall’impresa. In pratica si tratta di due questioni: un provvedimento che significa che
l’ufficio tecnico di Veglie aveva rilasciato a questa impresa perché provvedesse a modificare, a
mettere apposto questa struttura e poi si parla anche e si dice che bisogna chiedere la
determinazione dell’impatto ambientale.
Il Sindaco di Salice in quella circostanza che fa? Senza che nessuno glielo avesse chiesto, dice: il
Comune di Salice, anche se in difficoltà economiche, è ben lieto a collaborare per le spese della
VIA (Valutazione Impatto Ambientale). Si fa il magnanimo, si espone e il Comune di Salice, a detta
proprio da lui, versa in cattivissime acque. Lui va lì e spende soldi. Vuole spendere soldi per fare
pomposità e basta. Questo il 25 e il tutto viene riportato su La Gazzetta il 26.
Un altro articolo: “Il giornale si fa promotore della scelta di impugnare il provvedimento
autorizzatorio rilasciato dall’impresa facendo ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale
(TAR)”, lui già parla di TAR perché, essendo Avvocato, va subito al TAR, subito il giudice, subito
all’ira di Dio. “Un provvedimento – dice – che appare inficiato – dato che è il suo mestiere, lui vede
delle cose che non vanno – su diversi aspetti” e lui parla di impugnare il provvedimento e questo su
La Gazzetta del 29 agosto. “Il Sindaco: l’unica richiesta da parte del suo Comune alla Provincia è
già partita” ha deciso tutto, ha fatto tutto, perciò questo è un ordine del giorno che non è
proponibile, questa è una presa per fesso, scusate! È già partito, ha già fatto lui. “La richiesta da
parte del suo Comune è già partita, ma ricorda che sul caso sansificio si sta muovendo anche in
modo autonomo” e ciò sia come rappresentante delle istituzioni e sia privatamente. Dice: “Si
riferisce ai ricorsi presentati al Comune di Veglie proprio a causa del provvedimento adottato dallo
stesso”.
Io voglio fare presente una contraddizione e infatti un giornale di oggi riporta questa notizia: “Stop!
Il Sindaco di San Pancrazio ha convocato per questa sera un Consiglio comunale monotematico
sull’argomento. Un articolo del Quotidiano di oggi recita: “Prima ancora della procedura di DIA, è
necessario una verifica di carattere tecnico – amministrativo”, in pratica dice che prima di fare la
valutazione di impatto ambientale è bene fare una valutazione amministrativa tecnica. Dice: “Alt!
alla valutazione di impatto ambientale” dobbiamo fare noi quell’altra e per farlo poi hanno deciso
l’altro ieri, il giorno 2, a San Pancrazio di denunziare l’Amministrazione di Veglie alla Procura
della Repubblica, però non so cosa c’è di illecito in quella questione, forse il Sindaco di San
Pancrazio ha intravisto, siccome lui fa parte di alcune questioni di questa natura, qualcosa che
interessa la Procura della Repubblica. E poi, naturalmente, si va avanti in cerca, a tutti i costi, di
ostacolare quell’iniziativa che per mio conto non deve nascere così, però dobbiamo metterci
d’accordo. Io non sono un tecnico, io non ne capisco nulla di fumi, non ne capisco nulla di progetto
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di frantoio o di un eventuale sansificio, non ne capisco nulla. Io avrei capito benissimamente se ne
avessimo parlato qui dentro tutti quanti assieme e tutti quanti assieme dire qualcosa, prendere quel
progetto perché il Sindaco ce l’ha, ma noi no. Noi non abbiamo il progetto! Potevamo prendere quel
progetto e guardarlo attentamente sotto l’aspetto tecnico se a noi interessa e abbiamo competenza
per guardarlo sotto quell’aspetto. Questa è una questione dell’ufficio tecnico. Se ci sono delle cose
che non vanno deve rispondere ad altri soggetti, non a noi. Noi dobbiamo interessarci soltanto se il
progetto che vogliono far nascere a Veglie causa sì o no danno alla salute delle persone e
all’ambiente. Questo è quello che ci interessa.
Il Segretario del Partito Democratico di Salice dice: “L’impianto è un macigno sulla via della
crescita per un territorio come il nostro a vocazione agricola e turistica”, era un articolo de La
Gazzetta del 28/08/2008. Io non voglio fare polemica, però vorrei ricordarle come lo fu per
quell’insediamento di impianto eolico e quell’altro impianto di fotovoltaico in quanto sembrava che
si fosse gettato nel feudo di Salice delle rose, dei garofani, delle orchidee. Poi se ne esce oggi e
dice: “È un macigno!”, mentre allora venivano buttati i fiori.
Perché poi questa è diventata una questione politica perché poi il Sindaco, facendo parte di un
partito, ha coinvolto il suo partito, il quale si è mosso e noi dell’opposizione siamo rimasti senza
sapere da che parte si doveva andare e abbiamo fatto quella richiesta di convocazione del Consiglio
comunale. Al di là se si è arrivati prima o tardi, c’era il tempo di poter inserire un altro Consiglio
comunale a brevissima scadenza e togliere quest’ordine del giorno.
Io alla votazione mi sono astenuto, però volevo votare contro a quell’inversione dell’ordine del
giorno in quanto non ha senso perché è improponibile data la situazione com’è attualmente.
Il Segretario del Partito Democratico di Salice dice: “Si è tenuto presso il coordinamento
provinciale del Partito Democratico a livello provinciale, in data 28/08/2008, l’incontro dei circoli
del PD del nord Salento: Campi, Guagnano, Leverano, Salice e Veglie… il Segretario provinciale
Salvatore Capone; Presidente della Commissione Ambiente della Provincia, Nicolino Sticchi e
l’Assessore provinciale” a conclusione dell’incontro cosa è venuto fuori? Questo rimane tutto nel
chiuso. Questi non contano nulla. Hanno fatto il partito politico e quando stavano all’opposizione
ogni giorno uscivano chiacchiere sul computer, adesso non esce niente, perché questo è stato uno
schiaffo che il Sindaco di Salice ha dato anche al suo partito, non ha tenuto conto di quello che il
suo partito, il suo movimento e gli altri movimenti politici hanno ottenuto. Hanno fatto questo
incontro a Lecce e la conclusione è questa: “Sostenere l’iniziativa della Provincia di Lecce di
effettuare la valutazione di impatto ambientale (VIA)”, mentre questo non si sta facendo più.
Addirittura il Sindaco di Salice dice che non si farà più per adesso perché c’è bisogno prima la
Magistratura penale deve prima verificare se ci sono i presupposti per qualche reato che qualcuno
forse ha intravisto e naturalmente lo vuole mettere in evidenza per mettere in difficoltà casomai,
anche sotto l’aspetto penale, il Sindaco di Veglie. Io, essendo un amministratore, avendo fatto
anch’io l’amministratore così come gli altri, ed avendo io responsabilità ed avendo quel senso
civico del risputo della vicinanza prima istituzionale di un Sindaco di un altro paese e poi la
vicinanza di un paese, qual è Veglie, al paese nostro, io sarei andato più cauto: avrei coinvolto il
Consiglio comunale, avrei visto che cosa ne sarebbe uscito fuori, poi avremmo convocato tutti i
Sindaci dei Comuni limitrofi attraverso i Consigli comunali, avremmo visto insieme e quell’azione
che si sta facendo eventualmente per andare presso il TAR si sarebbe potuta fare per verificare, per
opporsi a questo insediamento senza fare un incontro qua, poi ne fai un altro là, poi vai lì e scappi,
poi ti muovi per conto tuo, poi non si sa più nulla e in pratica ha portato l’argomento in Consiglio
comunale soltanto oggi per parlare in modo in cui stiamo parlando e questo è poco serio, poco
corretto e improponibile. Questo è un ordine del giorno che si deve ritirare, non si può portare a
votazione e io invito il Sindaco a prenderne atto e a convocare, se vuole, un Consiglio comunale
monotematico perché la cronistoria la deve fare come si deve, la dobbiamo fare tutti in presenza, se
occorre, non solo di venti – trenta persone, ma di un paese perché si sta parlando di coinvolgere un
paese. Lei nella deliberazione ha inserito questa frase: “Il Comune di Salice delibera di esprimere la
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disapprovazione del Consiglio comunale e di tutta la popolazione”, ebbene, vorrei sapere che cosa
c’entra la popolazione con noi soltanto che stiamo qui dentro.
È vero che il Sindaco e il Consiglio comunale rappresentano la popolazione, ma dato il particolare
problema di cui stiamo parlando, sarebbe stato il caso e sarebbe il caso di convocare un Consiglio
comunale con un unico punto all’ordine del giorno come ha già fatto il Sindaco di San Pancrazio, il
quale ha convocato tale Consiglio questa sera e poi da quella riunione uscirà qualcosa di molto più
concreto in cui si vede l’opposizione partecipe a questa decisione.
Io non capisco a cosa serva quest’ordine del giorno da inviare al Prefetto a quello o a quell’altro.
Che senso ha? Ecco perché io mi sono astenuto quando si è parlato di capovolgere l’ordine del
giorno. Anzi lì si doveva parlare per contestare, come ho fatto io.
Quindi io dico che bisogna ritirare l’ordine del giorno e poi accogliere la richiesta che viene da
questa parte, da parte mia e anche da parte del Consigliere Innocente, che mi ha anticipato, di
convocare un Consiglio comunale ad hoc, con un unico punto all’ordine del giorno e fare
partecipare tutto il Comune di Salice.
SINDACO: Veramente non ho molto capito l’intervento del Consigliere Gravili, sicuramente per
limiti miei. Quindi è una risposta per fatto personale, ma non per il mio, perché non ho capito, ma
semplicemente perché ha fatto riferimento al Sindaco di Veglie. Il Sindaco di Veglie sa qual è la
mia posizione, l’ho manifestata in due incontri pubblici; non è assolutamente vero che nell’incontro
di San Pancrazio…
CONSIGLIERE GRAVILI: Ma questo è un intervento?
SINDACO: No, una questione di carattere personale.
CONSIGLIERE GRAVILI: Sindaco, non può intervenire cinquantamila volte altrimenti io
interverrò dopo di lei, glielo sto dicendo!
SINDACO: È un intervento per questione di carattere personale.
CONSIGLIERE GRAVILI: No, quale carattere personale?!
SINDACO: C’è il Sindaco di Veglie. E prima di continuare vorrei dire questo: non c’è nessuna
denuncia penale da questa parte presentata contro il Sindaco Fai. Quindi lo tranquillizzo.
Chi deve intervenire?
CONSIGLIERE GRAVILI: Sull’argomento noi abbiamo già fatto l’intervento e lei l’ha fatto.
SINDACO: Ascolti: non dirige lei la decisione.
CONSIGLIERE GRAVILI: No, io voglio sapere.
SINDACO: Allora lo chieda a me, non lo chieda al Consigliere… sono io il Sindaco e lei
l’oppositore.
Ci sono altri interventi?
Prego Assessore Quaranta.
ASSESSORE QUARANTA: Io, francamente, ho difficoltà a fare un intervento su questo punto
all’ordine del giorno dopo quanto ascoltato nell’ultima ora e mezza.
Probabilmente è accoglibile la richiesta del Consigliere Gravili di ritirare il punto all’ordine del
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giorno, ma non perché sia improponibile lo stesso ordine del giorno che è volutamente scarno per
dare la possibilità a tutto il Consiglio comunale di metterci qualcosa di proprio. Sono state scritte
solo le cose essenziali in modo da poter coinvolgere tutti dato il tempo strettissimo. Ma, ripeto,
forse va ritirata perché è impensabile presentare una discussione del genere a dieci Comuni, a tre
Province e al Presidente della Regione. È impensabile proporre ai colleghi degli altri Comuni o ai
Presidenti delle Province limitrofe, nonché la Provincia di Lecce, una discussione del genere
animata da sterili polemiche politiche e personali, dove qualcuno ancora ha in serbo l’odio per la
sconfitta elettorale; ancora ci sono delle ripercussioni personali che è difficile sbiadire anche sotto
l’ombra di un problema… io voglio ricordare a me stesso che qualcuno ha fatto accenni ad
ambientalisti di parte, ambientalisti partigiani, probabilmente sono i rappresentanti di quella parte di
Salice che circa vent’anni fa una dimenticato di fare le battaglie per l’impianto di Cerano e oggi si
ricordano che probabilmente bisogna in qualche modo unirsi per andare a contrastare un impianto
industriare – perché non è altro che un impianto industriale – nella zona La Casa. Voglio ricordare
ai Consiglieri che erano nella scorsa consiliatura, in particolare Grasso, Gravili e Rosato, che noi
facemmo un ordine del giorno presentato dall’allora Assessore Prato, se non ricordo male, sul Polo
Oncologico in provincia di Lecce, ebbene anche quell’ordine del giorno lasciava non pochi dubbi di
proponibilità e su sollecitazione nostra, e accolta dall’allora Sindaco Gravili, i capigruppo decisero
di emendarlo e uscì alla fine un ordine del giorno di tutto rispetto.
Per venire poi al tema in questione, il Consigliere Gravili ha detto che non è un tecnico per valutare
un sansificio, non è un tecnico per valutare questo impianto industriale, ma non bisogna essere
tecnici, cari amici e cari colleghi, per capire la differenza fra un impianto del genere, che
sicuramente non è immune da danni per i cittadini e per le culture limitrofe e la differenza fra un
impianto di fotovoltaico o un parco eolico. È evidente la differenza! Che ci azzeccano, come dice
Di Pietro, i tre tipi di impianti? Non è che bisogna tecnici per venire qui a esporre la posizione
dell’intera cittadinanza di Salice contro opificio. L’ha già detto il Sindaco e vorrei rimarcarlo: non è
un impianto industriare a servizio delle culture della zona.
Voglio anche ricordare un altro particolare che forse è sfuggito a qualcuno: sono stati spiantati nella
zona quaranta alberi di uliveto. Allora se serve per lavorare la sansa, mi sembra un po’
contraddittorio espiantare quaranta alberi. Non ho sentito una parola ancora, tranne forse il
Capogruppo del Partito Democratico, contro questo impianto industriale, ma non contro l’impianto
in sé; noi dovremmo, e mi auguro che dalla discussione… eventuale potremmo anche ritirarci come
capigruppo e decidere di modificare insieme la delibera. Se c’è già un emendamento, ben venga!
Noi dobbiamo cercare di ostacolare perché abbiamo poco potere, che è quello rappresentato dal
ricorso al TAR, che può essere presentato dal Comune colui salice come primo, San Pancrazio
come secondo e via dicendo. Non ha importanza chi lo presenta per primo, magari lo presenterà il
comitato che si è costituito a Veglie, che forse ha più diritto di legittimità a presentarlo, e gli altri
Comuni, come quello di Salice, si potranno accodare per evitare proprio un vizio di legittimità.
Probabilmente ero questo quello che doveva nascere in questo Consiglio comunale. Doveva nascere
una netta opposizione e cercare tutti insieme il modo di informare e coinvolgere la cittadinanza
perché sicuramente doveva essere fatto un Consiglio comunale aperto, lo abbiamo proposto noi,
probabilmente è arrivato subito dopo la proposta da parte dei consiglieri di opposizione, ma nulla
toglie che una volta fatta la delibera e fatti gli atti necessari per informare i Sindaci limitrofi e per
eventualmente proporre al Comune di Veglie, in istanza di tutela, così come ha proposto il
Consigliere Mogavero, l’annullamento della determina dirigenziale, probabilmente si potrà fare un
incontro con tutti i cittadini, anche un Consiglio comunale con tutti i cittadini, per delineare la
strategia da tenere tutti quanti insieme, così come furono fatte vent’anni fa le battaglie sul luogo a
Cerano, non è detto che il Consiglio comunale tutto non si possa fare… ecco il mio rammarico!
Ecco perché dicevo che probabilmente doveva essere ritirata questa delibera. Va fatto un esame di
coscienza non solo da parte nostra, dei nostri consiglieri, dei nostri cittadini, probabilmente noi
dobbiamo essere promotore a che il Comune interessato faccia un esame di coscienza perché quello
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che sta andando a realizzare è evidente, è sotto gli occhi di tutti. Se potrà creare dei danni alla salute
non li creerà soltanto – ma non è una scusa questa – ai cittadini di Veglie, ma purtroppo coinvolgerà
tutto il nord Salento, comprese le Province di Taranto e di Brindisi.
SINDACO: Abbiamo concordato che si finiranno gli interventi e poi si esaminerà la proposta.
(Interventi fuori microfono)
SINDACO: Se lei è d’accordo, Consigliere Mogavero, io passerei la parola al Consigliere
Innocente, il quale intende presentare una mozione.
Prego Consigliere Innocente.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Consigliere Mogavero, se lei fa la dichiarazione di voto poi hanno
diritto tutti quanti gli altri a fare la dichiarazione di voto.
SINDACO: Veramente non aveva fatto neanche l’intervento, a voler essere sinceri. Aveva
presentato una mozione, non aveva fatto un intervento, però ho chiesto al Consigliere Mogavero di
ritirarsi, quindi faccia la sua mozione.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Vorrei dire semplicemente questo: l’Assessore Quaranta ha
proposto il ritiro della deliberazione. Allora la stessa cosa noi, in che senso? Leggo:
(Legge mozione allegata agli atti del Consiglio comunale).
Io approvo sicuramente la dichiarazione dell’Assessore Quaranta, ma per addivenire ad un
documento unitario, ma ciò presuppone la convocazione della conferenza dei capigruppo e la
convocazione di un Consiglio comunale monotematico, possibilmente aperto ai cittadini, anche
perché in questo modo noi potremmo sentire direttamente dalla viva voce dei cittadini quella che è
la loro opinione. Semplicemente questo! Quindi la mozione io la presento perché l’ho redatta per
iscritto.
SINDACO: Avete necessità di chiedere una sospensione?
Sì. Il Consiglio è sospeso per cinque minuti.
[La seduta viene sospesa]
SINDACO: Ci sono interventi sulla mozione presentata dai consiglieri di opposizione?
Prego Consigliere Marinaci.
CONSIGLIERE MARINACI: I consiglieri che compongono questa maggioranza hanno deciso
all’unanimità di respingere la mozione perché bisogna rispettare dei tempi tecnici per poter
impugnare l’atto amministrativo. Però ciò non toglie, e questo lo accogliamo in modo favorevole,
l’Amministrazione si impegna già nei prossimi giorni a convocare una conferenza dei capigruppo
per organizzare un Consiglio comunale aperto così com’è stato richiesto dalla minoranza.
SINDACO: Adesso dobbiamo procedere per dichiarazione di voto sulle singole mozioni e con
intervento conclusivo.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Sindaco, noi avremmo bisogno di un ulteriore sospensione perché
noi non ci aspettavamo… noi abbiamo presentato la mozione in virtù del fatto che addirittura un
componente della maggioranza aveva accettato di ritirare il punto.
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SINDACO: Lo diceva provocatoriamente!
Quindi lei chiede la sospensione, ma per quale motivo? Per ritirare l’ordine del giorno proposto?
Lei ha fatto la sua proposta e la maggioranza l’ha respinta. Quindi che necessità ci sarebbe di
chiedere un ulteriore sospensione?
CONSIGLIERE INNOCENTE: Per riflettere un attimo. Stiamo discutendo su un argomento serio;
abbiamo presentato una proposta e ci sembrava il minimo… cioè ritirare il punto per formularlo
insieme…
SINDACO: Ha spiegato il perché! Ci sono delle ragioni tecniche perché se non si impugna il
provvedimento - e quest’Amministrazione oggi dà un atto d’indirizzo in quel senso – il progetto di
quell’opificio diventa definitivo, l’opera viene realizzata e noi non discuteremo più di nulla.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Non è così.
SINDACO: Noi abbiamo una necessità tecnica. Questa è la ragione.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Non è assolutamente così! Tenga presente c’è una conferenza di
servizi che è stata presentata dalla Provincia il 3 settembre e poi rimandata al 19 di settembre. Non è
assolutamente vero quello che lei dice!
SINDACO: Va bene. Grazie! La ringrazio per questa volontà di messia che dimostra ancora una
volta.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Ma non è assolutamente vero. È un raggiro questo!
SINDACO: Io non prendo in giro nessuno, forse lei…
CONSIGLIERE INNOCENTE: No, ho detto che è un raggiro.
SINDACO: Forse lei raggira se stesso, io non raggiro nessuno.
CONSIGLIERE INNOCENTE: No.
SINDACO: In via del tutto eccezionale diamo questa sospensione, che non ha, logicamente, senso;
però la diamo e poi proseguiamo.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Ha senso e come!
SINDACO: Il Consiglio viene sospeso.
[La seduta viene sospesa]
SINDACO: Facciamo la dichiarazione di voto e poi votiamo singolarmente per le mozioni, in
ordine logico: prima la mozione presentata dall’opposizione, poi quella presentata dal Consigliere
Mogavero e poi si passerà alla votazione dell’argomento all’ordine del giorno.
Chi interviene per dichiarazione di voto?
CONSIGLIERE INNOCENTE: La nostra mozione è stata presentata per iscritto, ce ne sono altre
che sono state presentate?
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SINDACO: C’è la mozione illustrata dal Consigliere Mogavero.
Prego Consigliere Mogavero.
CONSIGLIERE MOGAVERO: Ristabilito l’ordine democratico del Consiglio e concessami
finalmente la parola, vorrei fare delle piccole considerazioni. Innanzitutto sono molto dispiaciuto,
amareggiato per i toni in cui sfocia sempre la discussione e che vanno ad alimentare inutili
polemiche personali, a mio avviso, e differiscono totalmente dall’ordine del giorno che di volta in
volta andiamo a trattare. Quindi mi sembra che qui si facciano polemiche e che dell’ordine del
giorno non si parli mai. Dopo tanti interventi ho capito che ritengono grave la situazione di questo
impianto, ma non ho capito ancora da che parte stanno, se sono contrari o favorevoli alla
costruzione del predetto impianto.
Io vorrei esprimere la piena soddisfazione per l’operato del nostro Sindaco, che a mio avviso ci
rappresenta in maniera impeccabile in ogni sede e in ogni situazione. Quindi mi auguro fortemente
che possa continuare sempre in questo modo.
Adesso vorrei passare all’ordine del giorno. Con questa delibera noi stiamo manifestando una
volontà di intenti, cioè la volontà di opporci alla realizzazione di questo impianto. Solo questo!
Il Sindaco ci ha illustrato che è in costruzione questo impianto, che, dopo varie peripezie e alchimie
burocratiche, sembra che questa ditta Oil Salento sia riuscita ad ottenere queste varie concessioni e
autorizzazioni alla costruzione.
Questa ditta aveva presentato il progetto nel mese, se non sbaglio, di dicembre del 2007. Col
progetto non ancora approvato, ha iniziato i lavori. Dopo varie denuncie da parte di cittadini,
suppongo, questa ditta si è trovata costretta a presentare una DIA in data 5 maggio 2008. Che cosa è
successo? È successo che ha presentato la DIA soltanto per quanto riguarda la ristrutturazione di
edifici già esistenti. I lavori previsti da questa DIA non sono stati rispettati perché nel luglio del
2008, cioè quest’anno, circa un mese e mezzo fa, si sono accorti che hanno impiantato un camino
alto circa 40 metri. Che cosa è successo? È successo che questa ditta ha disatteso quanto aveva
dichiarato nella dichiarazione inizi lavori, quindi non era conforme a quanto aveva dichiarato di
voler costruire. In data 5 agosto c’è stata un’ordinanza di sospensione dei lavori. In data 8 agosto è
stata presentata una sanatoria per quanto riguarda il procedimento della DIA. Tre giorni dopo è stata
concessa l’autorizzazione in sanatoria unitamente al provvedimento conclusivo del procedimento
unico. Quindi il gruppo della Sinistra Arcobaleno ritiene illegittimo questo modo di agire che ha
avuto il Comune di Veglie. Pertanto, con l’emendamento che avevo proposto prima, andiamo a
chiedere praticamente che vi sia l’annullamento in autotutela del provvedimento conclusivo del
procedimento unico e del permesso di costruire in sanatoria. Significa che, facendo uso dello
strumento previsto dalla Legge n. 241 del ’90, il Comune di Veglie, laddove questa Legge… l’Art.
21 sancisce che: - recita testualmente – “Per sopravvenuti motivi di pubblico interesse, ovvero, nel
caso di mutamento delle situazioni di fatto o di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario,
il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato da parte dell’organizzo
che lo ha emanato, ovvero da altro organo previsto dalla legge”. Quindi noi non vogliamo
preventivamente andare a fare ricorso al TAR, ma con questa delibera vogliamo chiedere al
Comune di Veglie, facendo uso di questo strumento, di tornare sui suoi passi. All’Art. 21 octies, si
dice che è annullabile il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge o viziato da
eccesso di potere o di incompetenza. Quindi noi riteniamo che questo provvedimento adottato dal
Comune di Veglie sia un provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge.
L’Art. 21 nonies recita testualmente: “Il provvedimento amministrativo illegittimo, ai sensi
dell’Art. 21 octies, può essere annullato d’ufficio sussistendone le ragioni di interesse pubblico
entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati
dall’organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo previsto dalla legge”. Quindi noi nel caso in
cui andassimo ad approvare questa delibera e nel caso in cui l’emendamento fosse approvato da
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questa assemblea, noi andremmo a chiedere al Comune di Veglie di tornare indietro, sui suoi passi
facendo uso di questo strumento. Quindi nessuno ancora ha parlato di fare ricorsi al TAR e
comunque, in ogni caso, qualora questi ci fossero, perché pare che qualche Comune abbia già preso
l’iniziativa. Se non sbaglio il Comune di Sandonaci ha già…
SINDACO: Ma anche il Comune di Salice si sta muovendo in questo senso. È chiaro però che
quello che ha detto lei è sacrosanto: ove il Comune di Veglie dovesse intervenire in autotutela…
CONSIGLIERE MOGAVERO: Automaticamente non ce ne sarebbe bisogno. Quindi, per questo
motivo, è necessario che noi oggi ci esprimiamo in questo modo, tutti compatti, in modo che il
Comune di Veglie, su richiesta di altri Comuni, faccia un passo indietro. Quindi nessuno ha voglia
di andare al TAR perché vada d’accordo o meno. A me sembra che ci sia più di qualcuno che vada
d’accordo con i TAR. Quindi preannuncio il voto favorevole del gruppo della Sinistra Arcobaleno.
SINDACO: Ci sono altri interventi per dichiarazione di voto?
Prego Consigliere Rosato Antonio.
CONSIGLIERE ROSATO A.: Se qualcuno dopo due ore circa di discussione non ha ancora
compreso da che parte sta l’opposizione riguardo a questo argomento, credo con tutta onestà che sta
messo male. Questo lo dico non solo per la discussione, perché noi quando abbiamo chiesto la
convocazione di questo Consiglio abbiamo anche motivato il perché e le nostre preoccupazioni
erano quelle di tutti i cittadini di Salice, dei cittadini semplici di Salice, perché, almeno per quanto
mi riguarda, io mi sento tale quando affronto certi problemi ed era quello di cercare di tutelare la
salvaguardia della salute prima e dell’ambiente dopo.
Sulle questione tecniche entro, ma sempre con le dovute cautele, perché io non mi sento un tecnico.
Io mi vado a leggere le carte, quelle che, purtroppo, ho a disposizione, a differenza della
maggioranza che ha disposizione tutto, compreso il progetto, quindi ha motivo per poter valutare i
pro e i contro.
Per quello che ho potuto leggere, per come ho inteso questo impianto, per come me lo immagino,
per come me lo hanno presentato, naturalmente la mia prima preoccupazione, come ho detto, è
quella della salvaguardia della salute dei cittadini. Sul fatto che siano state omesse alcune cose, o
meglio, che sia stato vietato all’opposizione di poter prendere parte attiva su questo argomento,
nessuno può smentire questo. Per altre sciocchezze si è fatto ricorso alle riunioni dei capigruppo,
però quando si tratta di bazzecole, quando si tratta di fare apparenze e quando si tratta di far pesare
poi quelle riunioni in altri posti o in Consiglio; allora sì che si è avuta la riunione dei capigruppo,
addirittura il sottoscritto è stato rimproverato sul perché non ha partecipato a quelle riunioni, mentre
in questo caso, quando veramente c’era bisogno di condividere un provvedimento, di dare un
segnale forte ai cittadini e altri paesi limitrofi, tutto questo non si è fatto. Perché? Perché a qualcuno
piace fare la politica dell’apparire, a qualcuno piace fare la politica non della sostanza, ma della
forma e naturalmente poi ci si cade in questo, perché poi quando devi confrontarti, quando devi
scontrarti, quando devi mediare, quando devi arrivare a concludere, si esce all’esterno e si dice: la
riunione dei capigruppo ha partorito questo documento condiviso da tutti. Non si dice: il Sindaco e
la maggioranza ha fatto questo perché è questo il vero punto: quello dell’apparire, quello di andare
oltre, certe volte, i propri ruoli.
Noi stasera abbiamo cercato di dare il nostro contributo attivo e fattivo; abbiamo cercato di farlo
con quella mozione; abbiamo detto che noi volevamo ritirare il punto e guardate bene che non lo
abbiamo detto solo noi, l’ha detto anche l’Assessore Quaranta, con motivazioni diverse, con
argomentazioni diverse, ma il succo era quello e mi è sembrato di capire, per certi versi, che
condivideva appieno la nostra idea. Certo, poi c’è chi determina e stabilisce e tutti come soldatini
devono mettersi in fila ed ubbidire. Va bene! Bontà sua! È in grado di fare anche questo. Quindi il
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problema è abbastanza serio.
Io ho avuto la fortuna di avere tra le mani il documento riguardo a una riunione fatta dai Sindaci,
dov’era presente anche l’Assessore provinciale Scognamillo. Dai verbali non è che qualcuno, come
lui stesso ha detto, è stato il capofila o è stato quello che ha aperto la strada a questa o a quell’altra
soluzione. Nella sostanza si evidenza in modo netto e chiaro che siamo di fronte a una questione
talmente seria e già ben definita, perché questo il fatto. Ormai la questione è già ben definita. Noi
stiamo cercando di chiudere i cancelli quando i buoi sono già andati via. Perché di questo si tratta!
Perché quando io senso l’Assessore Provinciale Scognamillo anche su questa VIA, come se questa
valutazione di impatto ambientale dovesse essere ciò che dovrebbe determinare in un senso o
nell’altro.
L’Assessore Scognamillo parla di competenze che vanno al di là di certe questione. Cioè lui dice
che l’impatto ambientale della Provincia riguarderà solo i fumi, non riguarderà la struttura intesa
come struttura, come funzionamento, perché già quello è stato determinato, è stato stabilito. Hanno
avuto tutte le autorizzazioni necessarie per poter far funzionare questo benedetto impianto.
Credo, quindi, che bisognerebbe fare un’azione veramente forte per poter scongiurare questo,
perché, appunto, ci sono le leggi e le normative che stabiliscono come mettere su questi tipi di
insediamenti e sembra che questa Oil Salento abbia fatto tutto a regola d’arte fino adesso, al di là
poi se qualcuno si scandalizza dei tempi tecnici e delle concessioni o meno. Altri si sono
scandalizzati quando alcuni impianti sono stati presentati in Regione e nel giro di pochi mesi erano
stati già approvati. O non è che certe volte si tiene conto dei tempi che usano altri Comuni e quelli
che usiamo noi e in alcune determinate circostanze non teniamo conto?! E se c’è interesse adesso,
come ha paventato qualcuno, perchè i tempi erano talmente ristretti… allora quando i tempi sono
ristretti automaticamente c’è l’interesse? È una domanda che pongo. Come anche c’è voluto, di
fatto, una lettera scritta dal Segretario di Rifondazione e subito dopo la nostra, anche se non viene
presa in considerazione. Ma lasciamo perdere! Noi siamo arrivati in ritardo! Ma il Segretario di
Rifondazione ha dovuto scrivere una lettera, ha dovuto chiedere lui una convocazione del Consiglio
comunale e non il Sindaco o la maggioranza, ma un partito politico; questa è la sacrosanta verità! E
allora dove sta questa sensibilità? Dove stava? Si sente dire: “Ho saputo del progetto in determinata
data”, io invece ho sentito dire che qualcuno ha avuto incontri preventivi a quella data con lo stesso
responsabile di questa Oil Salento. Magari saranno stati presi altri argomenti, si sarà parlato d’altro,
per carità! E quando io senso in una lettera di Rifondazione che ancora una volta il nostro territorio
diventa oggetto di aggressione per il soddisfacimento degli appetiti dei potentati di turno. E parla di
nord Salento!
Io mi chiedo: da due anni a questa parte, guardando il nord Salento, qual è stato il Comune che ha
presentato certi tipi di progetti e si stanno prospettando certi tipi di insediamenti?
Allora vi viene da pensare, mi viene di riflettere. E se queste cose le dice il Segretario di
Rifondazione? Eh! Le cose non stanno bene.
Io voglio concludere dicendo in modo netto e chiaro che si è persa una grande occasione per dare
una dimostrazione seria e concreta ai cittadini di Salice che quando ci sono dei problemi seri,
quando c’è da difendere la salute dei cittadini bisogna passare soprattutto sugli schieramenti, sulle
appartenenze, sulla politica stessa e bisogna trovare necessariamente un punto d’incontro e di
convergenza.
Questa sera noi abbiamo dato la nostra disponibilità affinché questo avvenga. Neanche su questo
abbiamo trovato riscontro.
Tutte quelle cose propinate in campagna elettorale, quella democrazia partecipata! Questa invece è
stata l’ennesima occasione e dimostrazione di come si intende amministrare, ammesso che si
amministri.
Io spero, e lo dico veramente con tutto il cuore, che questo insediamento non nasca per i motivi
sopraccitati perché già questo territorio, questa parte del nord Salento… pochi giorni fa l’A.S.L. ha
diramato i risultati dell’osservatorio in cui risulta che Campi, Salice e Guagnano erano i paesi con
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più alto indice di malattie tumorali. Allora questo sì che mi fa riflettere! Allora è questo che mi
spinge e mi fa andare oltre qualsiasi appartenenza e qualsiasi posizione politica. Sono queste le cose
che dovrebbero portarci a riflettere, perché noi abbiamo dei doveri nei confronti dei cittadini che noi
rappresentiamo e dobbiamo cercare di rappresentarli nel miglior modo possibile, al di là degli
schieramenti.
Sono molto rammaricato! Io non posso e non me la sento di votare un documento così scarno, nel
modo più assoluto! Non me la sento io e non se la sentiranno gli amici che appartengono al mio
gruppo. Non possiamo portare al di fuori di quest’aula, proprio per quelle considerazioni che faceva
l’Assessore Quaranta, alla conoscenza degli altri Sindaci, dei Presidenti delle Province di Taranto,
Brindisi e Lecce, dello stesso Presidente della Regione un documento di questo tipo, un documento
fatto di poche righe, un documento non pensato, ma soprattutto non sentito perché quando si scrive
e si partorisce un documento di questo tipo ciò significa che tale documento non viene dal cuore,
ma dal cervello, dal ragionamento politico e di interesse.
SINDACO: Ci sono altri interventi per dichiarazione di voto?
Prego Consigliere Manno.
CONSIGLIERE MANNO: Anche in questo caso non si è sentita l’esigenza di informare e
consultare i cittadini. A questo si sono preferite altre passerelle.
Il problema sansificio, dai giornali che ho letto, è sorto nel giugno del 2008 ed oggi, 4 settembre,
andiamo ad affrontare in Consiglio comunale un argomento assai grave e scottante. C’è
preoccupazione tra la gente perché, se l’evento si verificasse, condizionerebbe la vita di un paese.
Cominciamo a dire che questa volta le responsabilità politiche sono ben chiare. La responsabilità
per questo insediamento nato a pochi chilometri da Salice è chiara e lampante ed è da addebitare
solo ed esclusivamente al Partito Democratico e ai suoi esponenti locali e provinciali. Infatti il
Sindaco di Veglie appartiene al PD, il Sindaco di Salice appartiene al PD, anche il Consigliere del
collegio Salice – Veglie appartiene al PD. Il PD vuole l’impianto a Veglie, a Salice forse ha preso
un’altra posizione, ma nella riunione a livello provinciale che c’è stata con i rappresentanti di tutte
le sezioni del nord Salento e alla presenza del Segretario provinciale non si è saputo nulla di quello
che è successo, di quello che ne è uscito fuori. Sono favorevoli o contrari agli insediamenti
industriali? Questa è una posizione univoca oppure dipende soltanto se in un’Amministrazione il
partito è nella maggioranza o nell’opposizione. C’è qualcosa comunque che non quadra, eppure un
ex Segretario provinciale, insieme ai Segretari del PD dei Comuni limitrofi verso Maglie, hanno
minacciato di portare alla Procura della Repubblica quanto attiene alle emissioni della
Coopersalento, un altro sansificio.
Voglio che i cittadini sappiano a cosa stiamo andando incontro: questa maggioranza non ci dà modo
di collaborare, di prendere un po’ la questione seriamente. Noi leggiamo spesso di reazioni da tutte
le fonti sia da parte della Provincia e sia da quest’Amministrazione tramite i giornali o la
televisione, chi l’ha potuta vedere visto che la maggior parte delle persone la mattina lavora.
Un intervento che mi ha lasciato un po’ perplesso è quello del Sindaco di Veglie, il quale sottolinea
chiedere un comportamento diverso del responsabile avrebbe significato un abuso di potere. A
questo punto mi è tornato in mente il comportamento del nostro Vicesindaco, il quale invece ha
dato delle direttive precise a quanto attiene alle richieste DIA per il fotovoltaico. Stesso partito,
comportamenti diversi. Chi avrà fatto un’omissione o un abuso di potere dei due?
Mi ha colpito pure la tranquillità con cui il Sindaco di Veglie, ex Consigliere provinciale del
collegio Salice – Veglie, rilevi che l’impianto è ancora da sottoporre a una VIA e che l’azienda ha
accettato di fare, non essendo obbligatoria, e soprattutto che debba essere sottoposta all’esame dalla
conferenza dei servizi per il rilascio delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera. Ora, alla luce
di tutto questo, non capisco su cosa il nostro Sindaco dovrebbe far ricorso. Può darsi che ci sia
qualche ulteriore incarico, qualche legale, non so.
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Del Consiglio fanno parte anche dei consiglieri che in passato manifestavano sensibilità alle
problematiche dell’ambiente e mi sembra strano che non prendano subito posizione. Comunque
meglio tardi che mai, la posizione l’hanno presa i Segretari dei vari partiti, il Segretario dei
Comunisti Italiani, che non ripeto cosa ha comunicato sulla stampa, oppure esponenti di
Rifondazione Comunista che il Consigliere Rosato ha citato prima. Comunque il Segretario di
Rifondazione ha chiesto un Consiglio comunale aperto a tutti i cittadini, cosa che non è stata fatta e
anche il Segretario locale del PD ha manifestato le preoccupazioni per l’eventuale realizzazione del
sansificio e chiama in causa a tenere alta la guardia; è vero, esprime la più netta opposizione al
progetto, però richiama pure la classe dirigente, la politica a mantenere il proprio ruolo e a fare certe
considerazioni su ciò che potrebbe succedere se l’impianto industriale andrà in funzione.
Ritorno a quanto detto prima: per me e per tutti il PD ha ogni responsabilità in sede locale e lo sarà
anche in sede provinciale poiché governa la Provincia e lei, signor Sindaco, ne fa parte integrante
perché è anche un Consigliere provinciale. Quindi deve dimostrare di saper difendere il territorio
che l’ha eletta all’assise provinciale e per questo chiedo ufficiale qual è la sua posizione e quale sarà
all’intero dell’assise provinciale, perché deve dimostrare non solo ai cittadini di Salice e di Veglie,
anche ai cittadini di Torre Lapillo, Porto Cesareo, zone turistiche, come intende preservare
l’immobile e le attività turistiche dalla perdita degli introiti che sarà inevitabile a causa della
presenza di quell’impianto.
Mi hanno detto, perché io non ricordo, che il Consigliere provinciale, nonché Sindaco di Salice,
forse è rimasto ancora dell’opinione che l’attività di un sansificio non crei problemi ai cittadini visto
che lui e l’attuale Vicesindaco una quindicina di anni fa erano sostenitori di un sansificio a Salice.
Comunque dipende molto da lei, visto che occupa una poltrona in Provincia, a far finire questa
telenovela.
Ciò che sta accadendo a Veglie è grave e ci indigniamo per come certe vicende prendono delle
accelerazioni impensabili e contro gli interessi della collettività. Peccato che ci accordiamo di
questo solo quando parliamo degli altri; voglio solo ricordare la convenzione con la Belpower
approvata nonostante la nostra richiesta di aspettare l’esito dell’autorizzazione unica. Comunque su
questo punto non si può prendere, nella votazione, ad una delibera di disapprovazione, altrimenti
bisogna cambiare il tutto e diciamo di essere contrari al sansificio in modo netto e a tutti gli impianti
industriali (affaristici).
Speriamo che la Provincia non dia l’autorizzazione ai fumi e che la questione si risolva quanto
prima con un esito positivo nei confronti di tutti i cittadini.
SINDACO: Prego Consigliere Rosato Fabio.
CONSIGLIERE ROSATO F.: Noto con dispiacere che anche questa sera e anche su un argomento
così importante non c’è innanzitutto univocità tra le varie idee politiche e su questo non avevo
dubbi perché, da quel poco che ho frequentato questo Consiglio comunale, mi sembra come quando
si parla di calcio: due persone tifano per due squadre diverse e possono stare a parlare per ore tanto
alla fine la sostanza è che ognuno rimane delle proprie idee. Peccato però che nella politica le
conseguenze di ciò di cui si discute ricada sui cittadini e non solo su noi stessi, quindi su certi
argomenti magari un po’ più delicati, un po’ più vicini e importanti per la collettività sarebbe forse
il caso di lasciare un po’ da parte i risentimenti personali o vicende che non hanno niente a che
vedere con quello su cui si discute e vedere quale sarebbe l’interesse della collettività stessa.
In questo Consiglio comunale ne ho sentite di tutti i colori; ho sentito anche che qualcuno sarebbe
contento che magari una centrale nucleare fosse fatta nel suo giardino. Per cui non mi stupisce il
fatto di aver sentito determinate cose questa sera, come, ad esempio, il paragone fatto tra un
sansificio di queste dimensioni con delle centrali fotovoltaiche o eoliche. Siccome questo intervento
è per dichiarazione di voto e, quindi, devo stringere, non entro nel merito dei paragoni fra le due
cose, però penso che stiamo parlando di cose completamente diverse. Innanzitutto le centrali
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fotovoltaiche ed eoliche hanno una ricaduta sull’economia della collettività e non sono contro
l’ambiente ma a favore, come più volte abbiamo avuto modo di discutere, però, evidentemente,
qualcuno ha più interesse affinché la cosa venga posta in maniera diversa. Qui stiamo parlando di
un sansificio che, pur non essendo tecnico, basta analizzare solo i numeri, ha due camini da 40 metri
che immettono nell’area, oltre a cattivi odori, che penso che sia la diretta conseguenza della sansa,
però anche polveri, gas e fumi per la lavorazione di 13.000 quintali al giorno, che, se la matematica
non è un opinione, dovrebbero essere – forse così dà più l’idea – 1.300.000 chili di sansa lavorati al
giorno. Penso che qualche cosa producano nel territorio e nell’atmosfera.
Qui si discute, si parla, si fanno attacchi personali e intanto le cose vanno avanti, forse sarebbe il
caso di trovare una soluzione che magari forse, anche unendoci tutti quanti, non riusciamo a
bloccare, però almeno avremmo fatto qualcosa anziché attacchi personali.
Quando si discute di queste cose si dovrebbe cercare di andare prima alla sostanza delle cose e non
di parlare di aria fritta. Poi, come Consigliere comunale, mi sento di dire una cosa: siccome molte
volte in questo Consiglio comunale si allude a interessi personali, a interessi di parte, a decisioni
prese perché magari c’è un interesse anziché un altro… lo sport preferito che è quello di buttare la
pietra e nascondere la mano, così se ne discute, poi si vedrà se le cose sono vere perché questa non è
la sede più adatta a malangare, così come si dice a Salice, o a tagliare.
Quindi, per questi motivi, e siccome credo che dobbiamo dare un segnale chiaro, esprimo parere
sfavorevole per quanto riguarda la mozione adottata dalla minoranza, quella di rinviare la decisione,
perché un segnale chiaro lo dobbiamo dare stasera e poi magari, se è il caso, ritornare
sull’argomento anche con l’ausilio della popolazione e esprimo parere favorevole all’integrazione
proposta dal Consigliere Mogavero e parere favorevole alla stessa delibera. Grazie.
SINDACO: Prego Consigliere Marinaci.
CONSIGLIERE MARINACI: Io avevo già espresso a nome del Partito Democratico la
dichiarazione di voto, però, dall’intervento del Consigliere Manno, mi rendo conto che non sono
stato molto chiaro nel fare il mio primo intervento. Capisco che gli interventi, quando si scrivono,
poi devono essere letti, però, nel momento in cui una discussione è già avviata, forse è più
opportuno cancellare anche alcuni riferimenti.
La delibera che viene presentata da quest’Amministrazione dice una cosa molto semplice, forse non
è stata letta, e, quindi, la leggerò anche per me in modo che mi possa rinfrescare le idee anche su ciò
di cui si è discusso e di ciò che si sarebbe dovuto discutere.
Nel deliberato, al secondo punto, il Comune di Salice chiede al Comune di Veglie di adoperarsi
perché sia disposta dagli organi competenti la revoca della concessione edilizia. Penso che più
chiaro di così forse esiste solo andare a sparare le persone e dire: “Non dovete fare quello che avete
in mente”. Sono stati tirati in ballo il Segretario del Partito Democratico e gli organi provinciali del
Partito Democratico, ma credo che non c’entrino niente riguardo la discussione che ha portato il
Consigliere Manno, come anche non mi sognerai mai di dire che per quanto riguarda Maglie,
siccome c’è la Coopersalento e questa non si chiude, la colpa è di Fitto. Credo che siano delle
situazioni totalmente opposte, credo che la politica debba fare il suo corso, che gli organi tecnici
debbano fare il loro corso, ma non c’entra niente la politica nel dire se non si vuole chiudere o si
vuole aprire un determinato insediamento produttivo, se è colpa di qualcuno o di qualcun altro.
Ripeto per l’ennesima volta che noi siamo contrari, come Partito Democratico, all’installazione del
sansificio nella zona di Veglie, l’Oil Salento, e siamo favorevoli al che questa delibera faccia il suo
percorso. Grazie.
SINDACO: Prego Consigliere Gravili.
CONSIGLIERE GRAVILI: Si parla di attacchi personali, questioni di carattere privato. Questo è un
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Consiglio comunale in cui si devono fare ragionamenti inerenti all’argomento di cui si sta trattando.
Ma mi sembra che con questa deliberazione si voglia fare a tutti i costi solo chiasso, solo
propaganda politica e basta. È un controsenso: noi stiamo parlando e hanno già deciso quello che
deve essere fatto. A cosa serve questa deliberazione? A cosa serve esprimere la disapprovazione in
Consiglio comunale? È una presa in giro sì o no?
Prima si dice: “Già in quella sede il Comune di Salice Salentino proponeva la revoca della
concessione edilizia già rilasciata alla società Oil Salento. Sottoporre il progetto a valutazione di
impatto ambientale.”, mentre invece leggiamo subito dopo: “Il Consiglio comunale, sentito, ha
preso atto che l’emissione dell’impianto progetto con due camini di circa 40 metri di altezza è
senz’altro dannosa”, chi lo dice questo? Prima si dice di chiedere che sia verificato l’impatto
ambientale perché significa che non so nulla, sto chiedendo, voglio la verifica, voglio il controllo,
voglio sapere se questo impianto emana così inquinanti oppure no; poi nella stessa deliberazione,
prima ancora di avere una risposta in tal senso, dico che è già i fumi sono dannosi. Queste cose le
potete fare soltanto voi e il vostro Sindaco, che ve lo tenete, perché queste sviolinate che fate: “Il
Sindaco, che rimanga…”, che rimanga lì così non fate più il militare fuori di casa per tantissimi altri
anni! Siamo arrivati subito al dunque, ecco come parla Gravili, altro che la voce! La voce è una
cosa normale, naturale. Io le cose le chiamo per nome e per cognome così stiamo apposto. Cosa
bisogna dire poi? A cosa può servire questa deliberazione che è superata dalle cose e dai fatti che
voi stesso avete combinato, che il vostro Sindaco ha combinato. Guardate cosa hanno fatto i
Sindaci, compreso il vostro Sindaco, il giorno 2 a San Pancrazio. Le conclusioni dell’incontro dei
diversi Sindaci, compreso il Sindaco di Salice, sono queste, sono tre azioni. Se hanno già deciso, io
cosa devo fare qua dentro? Devo prendere atto di chiacchiere, di parole, di propaganda, di fare
chiasso? A cosa serve concretamente e seriamente? A cosa serve? Le storie che dite voi? A cosa
serve?
Hanno già deciso che sono tre le azioni che devono fare questi signori, compreso il Sindaco di
Salice, o è un altro Sindaco questo? Oggi ne abbiamo due! Fa una manovra per conto suo in giro
per la Provincia e poi viene qua dentro e pone dei problemi all’attenzione dei consiglieri comunali.
Sono tre le azioni ed una è l’esposto alla Procura della Repubblica. Per rivolgersi alla Procura della
Repubblica devono esserci delle questioni serie di carattere penale, la Procura della Repubblica
serve a questo. E allora questo mi preoccupa; se qualcuno ne sa di più dovrebbe parlare. Io sono un
consigliere e non so niente.
La seconda azione è: “Ricorso al TAR impugnando il provvedimento che ha dato l’avvio all’attività
dell’impresa Panarese”. Chi ha fatto e chi fa l’amministratore dovrebbe sapere che certe volte,
purtroppo, può capitare – è capitato a me – che alcuni progetti sono passati, si può dire, inosservati
dal sottoscritto e sono arrivati al dunque senza che il sottoscritto ne sapesse nulla e l’abbiamo
saputo all’ultimo momento e qualcuno che sta seduto lì, in quella poltrona, ne sa qualche cosa
perché se è vero com’è vero qualche distributore è nato dopo questo tirocinio di comportamento per
un progetto per il quale era passato il tempo prestabilito e si arrivò poi, purtroppo, a fare quello che
poi è stato fatto con atti ufficiali e anche davanti alla Magistratura amministrativa. Si vuole fare
ricorso al TAR per impugnare un provvedimento amministrativo, un provvedimento che emana, lo
concretizza e lo compone il tecnico. In questo caso dovrebbe essere fatto al tecnico comunale e non
al politico perché quest’ultimo dà l’indirizzo e il controllo amministrativo, poi il resto lo fa l’ufficio
tecnico. In questo caso è l’ufficio che ha fatto qualcosa che non doveva talmente fare; però si deve
verificare. Allora dico: senza correre troppo, senza dire: “Fai la revoca del provvedimento”, ma
facendo una revoca – dice bene sul giornale il Dottore Cannazza, il Segretario generale di quel
Comune, un Segretario di altissimo livello, bravissimo in tutti i sensi, all’altezza di grandissime
situazioni e capace di reggere un Comune – si assumono delle responsabilità che possono anche
ricadere negativamente sul Comune. Questo è ciò che dice il Dottor Cannazza, al quale io presto la
massima stima e la massima fiducia. Non è facile! Un Sindaco si può trovare e si trova in difficoltà
davanti a un dilemma “faccio o non faccio?”. Ed ecco perché c’è bisogno di avere pazienza, di
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riflettere e poi, eventualmente, di avere buoni rapporti, se è possibile, con il vicinato, col Sindaco di
un paese vicinissimo e attaccato al nostro. Senza correre troppo bisogna andare al concreto
ragionando ma insieme a tutti quanti i Sindaci, senza fare il primo della classe! Nessuno vuole a
Salice un impianto che porti, non sia mai, danno alla salute delle persone, danno all’ambiente,
danno alle generazioni presenti e future; nella maniera più assoluta! E mi sembra che il
provvedimento presentato, cioè la richiesta che è stata firmata da tutti i consiglieri di opposizione
per un Consiglio comunale, vada in questa direzione. Non ci possono essere equivoci né
strumentalizzazioni di sorta; c’è soltanto un ragionamento serio politico che è quello della massima
chiarezza senza strumentalizzare nulla. Già che si è deciso ed è per questo che noi non stiamo
decidendo niente e non stiamo facendo niente. Hanno già fatto tutto. Le azioni sono tre: il primo è il
ricorso al TAR, il secondo è un esposto alla Procura della Repubblica, il terzo è il coinvolgimento
della Provincia di Brindisi, ved. l’articolo de La Gazzetta del 03/09/2008, quello di ieri. Io, quindi,
che cosa devo fare con questa carta? Questa per me è una carta! È un controsenso: prima fanno e
poi ci portano una carticella qua dentro; io la considerò così, scusate il termine, ma la intendo in
questo senso, cioè ci portano un argomento che è superato dai fatti, dalle circostanze e da tutto il
resto, una carta che non serve a nulla. È stata fatta con molta serietà dall’opposizione una richiesta
per un Consiglio comunale ad hoc, è stata respinta quella mozione, si rimanda al di là perché si
vuole fare a braccio di ferro a tutti i costi; altro che si alza la voce da quest’altra parte. Quando io
parlo è probabilmente che alzi la voce, ma è tutto lì, è il mio modo di parlare, è il mio modo di fare
questo, non significa nulla, l’importante è non offendere nessuno, non essere cafone, non essere
villano, non ridere qua dentro, non sfottere, bisogna essere corretti e stare correttamente seduti e poi
bisogna andare avanti. Se le cose stanno così, e stanno così, e si vuole ragionare concretamente,
quella mozione presentata per iscritto a nome di tutti e cinque i consiglieri di opposizione deve
essere portata avanti seriamente e l’argomento per me - e siamo in dichiarazione di voto e sto
votando in questo momento – significa ritirare quella delibera, ancora si fa in tempo e andare avanti
come stabilisce la richiesta presentata dai cinque consiglieri.
Io, naturalmente, quando voi voterete questo argomento, perché oramai si è capito che volete andare
avanti a tutti i costi, rimarrò seduto ma non prenderò parte alla votazione se volete portare avanti
questa delibera, ma si è capito che intendete farlo perché il braccio di ferro lo deve vincere
qualcuno, a tutti i costi; è bianco o è nero, non c’è niente da fare. Gli altri seguono ad occhi chiusi,
senza tenere conto di nulla, senza tener conto della richiesta che ha fatto un partito e che pure ha il
diritto di essere ascoltato, mentre viene messo in disparte come se nulla fosse, con un lisciamento,
un liccamento che è stato fatto, lo hanno inserito qui, in quella deliberazione, per farlo stare zitto e
basta.
Io ho concluso anche perché vi ho detto quale sarà il mio comportamento se si arriverà al voto.
SINDACO: Ci sono altri interventi per dichiarazione di voto?
Prego Assessore Ianne.
ASSESSORE IANNE: La discussione sull’inversione dell’ordine del giorno faceva capire che da
qualche parte dell’opposizione c’era la disponibilità a parlare e ad affrontare il problema su ciò di
cui abbiamo discusso fino adesso; però io voglio ricordare che si è voluto fare un po’ di chiasso, si è
voluto strumentalizzare, additare il Sindaco per ciò che è inesatto. Che cosa avrebbe dovuto fare il
Sindaco di più di quello che ha fatto e di più di quello che sta facendo e ciò che sta facendo la
maggioranza nel rispetto dei cittadini? Altro che non siamo stati corretti! Sappiamo perfettamente
chi non è stato corretto: è il Comune di Veglie perché ha nascosto le carte. Il Consigliere Mogavero
ha detto che tutto è partito dal dicembre del 2007, ma quella data, io, come tu e come gli altri, non
la conosceva nessuno, loro lo sapevano. Sono stati loro quelli che non ci hanno detto nei tempi
dovuti come stavano andando le cose, del progetto che avevano in mente di realizzare. Ecco perché
poi dobbiamo andare di fretta. Questa non è fretta, questo è rispetto delle istituzioni e il Sindaco ci
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ha voluto rappresentare in tutte le istituzioni. Altro che lo additate! La dovete finire! Lui cerca di
prodigarsi nell’interesse dei cittadini. Poi qualche pseudogenerale che non faccia falsi moralismi!
Il fatto vero è quello che vi ho detto: il Comune di Veglie ha tenuto le carte nascoste, non c’è stata
chiarezza fin dal primo momento, non ci ha coinvolto. Consigliere Grasso, si tratta di un Comune
limitrofo e non ci interpelli su ciò che vuoi fare? E adesso si grida allo scandalo qui dentro perché
non ci sono stati i passaggi dovuti in tempo. I passaggi dovuti stanno avvenendo e in maniera
istituzionale. Cosa deve fare il Sindaco? Deve fare il sobillatore delle masse? Deve far prendere i
mitra? Allora stiamo veramente attenti a quello che diciamo perché sono state fatte delle
affermazioni gravissime. Pesate le parole qui dentro perché è molto importante.
Il mio voto è contrario alla realizzazione di quell’impianto industriale e, quindi, voto a favore di
questa delibera.
SINDACO: Prego Consigliere Innocente.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Io vorrei chiarire subito un aspetto perché mi sembra che – secondo
me perché non si hanno le idee – l’impianto di cui sopra, da quello che ho capito dagli interventi in
questa assemblea, non lo vuole nessuno, quindi è inutile ripeterci addosso tre ore di “impianto
inquinante etc.”.
Noi, nel formulare la richiesta di Consiglio comunale straordinario, abbiamo usato, non a caso, un
termine. Io sono contrario, ma non a priori, perché ho fatto i miei approfondimenti personali e pur
non essendo un tecnico, sono arrivato ad alcune conclusioni, ma le ho anche motivate dicendo:
“Arrivo a questa conclusione in quanto consigliere comunale di Salice e vado oltre”.
Io non ho fatto una classifica di nocività per cui al primo posto ho messo il fotovoltaico, al secondo
l’eolico etc., io ho detto che per una buona volta per sempre dobbiamo capire che cosa vogliamo
fare del nostro territorio, cioè io ho fatto un ragionamento in generale e non mi sono addentrato
nelle questioni tecniche. Ho solo accennato: se voi dite, a ragione, che il sansificio può essere –
qualcuno è convinto, come lo sono io – negativo, avrà un impatto ambientale forte nel nostro
territorio, ma bisogna ammettere pure la probabilità che anche un impianto di tipo industriale
eolico, perché si parla di un grosso impianto, può avere un impatto ambientale. Non sto facendo una
classifica perché non sono in grado di farla. La cosa che non mi convince da parte vostra, cari
colleghi, in particolari dei colleghi che ho di fronte, è questa: per quanto riguarda questo impianto,
siete d’accordo, quando si è parlato di altri insediamenti invece… c’è stato un Ministero della
Repubblica donna, piuttosto massiccia, e a me piacciono le figure tonde che vengono ben
rappresentate da Botero e da Antonio Buono dal punto di vista pittorico, che ha detto a chiare
lettere, facendo delle ricerche approfondite, che non è detto che l’eolico non abbia un impatto
ambientale, non è detto che l’eolico non abbia una ripercussione sull’ambiente. Allora non mi
convincete quando vi schierate forte per un insediamento, per l’altro, perché proviene, o meglio,
non proviene da voi, perché sbagliamo nel dirlo in quanto il progetto non lo avete presentato voi,
ma lo avete sponsorizzato… allora non capisco questo: perché non vi siete posto il problema anche
allora? Tutto qui! Non mi convincete! Poi ognuno rimane della propria idea.
Io esprimo delle opinioni, non ho la pretesa di convincervi. Uso però la logica: se c’è un impatto
ambientale, e c’è di sicuro, per l’insediamento di cui stiamo parlando questa sera, non capisco come
mai non vi siete posto minimamente il problema di un impatto ambientale di altri insediamenti
industriali. Tutto qui! Non sto dicendo, credo, delle fesserie.
Poi un’altra cosa: quando si parla di interessi personali – tengo a chiarire questo aspetto – io mi
riferisco a interessi di parte, cioè non mi riferisco all’interesse personali, singolo di qualcuno di noi,
perché state tranquilli che se io avessi la certezza di una cosa di questo tipo, la direi in questa sede,
non esiterei un istante; ma io parlo di un altro tipo di interesse, parlo di interesse di parte, cioè non
si può tutelare un interesse di un imprenditore a discapito di un interesse di un altro imprenditore.
Questo lo può fare un privato, lo può fare un avvocato quando si esprime nella sua professione, lo
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può fare un ingegnere quando si esprime nella sua professione, non lo può fare assolutamente un
amministratore. Faccio un esempio banalissimo: se c’è una scalata su una società azionaria e si
scopre che un Ministro ha favorito la scalata, questo non è assolutamente possibile. Però se il
Ministro non è ministro ma lo fa a livello professionale, quello è possibilissimo. Ecco cosa intendo
dire. Un amministratore non può tutelare in generale interessi di parte. Io dico: non può, non
dovrebbe; poi lo fanno, per carità! Però io ci tengo a chiarirle le cose perché la polemica è bella, a
me piace discutere etc., ma quando è campata in aria e non ha senso… io, probabilmente, alcune
volte non ho la capacità di esprimermi bene, ma io ho sempre detto queste cose e ho parlato di
interessi di parte, cioè se io agevolo in qualche modo l’attività imprenditoriale rispetto a un’altra,
sto facendo un interesse di parte e l’amministratore non lo può fare; a meno che non è una società di
proprietà pubblica, solo in quel caso si fa un discorso all’interno del mercato e l’amministratore è
tenuto in un certo senso a tutelare l’attività della società pubblica. Quindi però di aver chiarito
questo aspetto. Lungi da me dal considerare che qualcuno possa fare degli interessi di parte.
Un’altra cosa: c’è un Assessore che aspetta e che auspica, insieme ad altri consiglieri, il fatto di
addivenire ad un’azione unitaria. Bene, io descrivo brevemente l’iter. Voi avete presentato una
proposta di deliberazione, ebbene sulla proposta di deliberazione ci possono essere due tipi di
attività fondamentalmente, ce ne possono essere altre, la prima: fare, applicare e chiedere la
votazione di emendamenti, cioè variare un attimino etc.; la seconda: è il ritiro della deliberazione,
ma non nel senso negativo, e lo aveva espresso molto bene l’Assessore Quaranta e mi dispiace che
poi all’interno del gruppo non abbia fatto prevalere la sua idea, ma mi sta bene lo stesso, io sono per
le minoranze, sempre e comunque con il più debole. In questo modo avremmo finalmente fatto un
Consiglio comunale aperto e avremmo tentato in quella circostanza, attraverso la riunione dei
capigruppo, di addivenire a un documento unitario.
Colleghi tutti, quando mi parlate di unitarietà, a che cosa vi riferite? Noi abbiamo fatto solo una
proposta e non è stata accettata, è stata sdegnosamente respinta perché si è detto: “Non è possibile, è
un punto all’ordine del giorno”, ma ciò sarebbe stato importante per addivenire a ciò che auspicate
voi, cioè arrivare alla votazione unitariamente. Che cosa dobbiamo fare noi di fronte a una chiusura
netta da parte della maggioranza?
Ripeto: sono contrario all’insediamento per ragioni di carattere ambientale, per ragioni di carattere
economico, per ragioni di carattere generale per la tutela della collettività, tuttavia come si fa a
votare unitariamente un documento quando voi stessi avete respinto la nostra richiesta?
Volevo fare una domanda, se permettete qualche minuto, al Consigliere Mogavero. Voglio capire
una cosa: quando lei parla di autotutela, a chi si riferisce proprio tecnicamente? Cioè chi è che
dovrebbe fare l’atto di autotutela.
CONSIGLIERE MOGAVERO: (Fuori microfono)
CONSIGLIERE INNOCENTE: Il Comune! Ma quale organo fa l’atto di autotutela?
CONSIGLIERE MOGAVERO: (Fuori microfono)
CONSIGLIERE INNOCENTE: Quindi lei si riferisce all’atto di autotutela da parte del Consiglio
comunale del Comune di Veglie. L’atto di autotutela lo può fare il dirigente.
SINDACO: (Fuori microfono)
CONSIGLIERE INNOCENTE: Io faccio una domanda che può essere interessante: e se il soggetto
che ha esercitato personalmente l’atto si rifiuta di avere un atteggiamento di autotutela
amministrativo?
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SINDACO: Se ne assume le responsabilità.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Benissimo! Ma le stesse responsabilità se le assumerà nella misura
in cui invece eserciterà quell’esercizio di autotutela. Non so se è chiaro. Voi chiedete al funzionario,
è come se io chiedessi al Comandante Carlo Cicala… io che cosa posso fare al limite? Invito il
Comandante Cicala a fare un’attività di autotutela, ma il Comandante Cicala può comunque
declinare l’invito. Non solo, il Comandante Cicala rifletterà e dirà: se io faccio l’autotutela qualcuno
mi può fare ricorso o no? Cioè gli interessi di parte non potranno fare ricorso? Sì che potranno fare
ricorso.
SINDACO: Se ti fai una domanda e ti dai la risposta…
CONSIGLIERE INNOCENTE: No, faccio la domanda e do la risposta. Non sono uno schiocco!
Sono venuto che sapevo già come stavano le cose.
SINDACO: Ma non stanno come dice lei.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Lo sapevo.
(Intervento fuori microfono)
CONSIGLIERE INNOCENTE: L’atto deve essere viziato? Deve dimostrare che l’atto è viziato!
SINDACO: Se non ci sono altri interventi, intervengo io brevissimamente.
Io avrei un sogno: - dico in italiano quello che dice Obama in inglese – che sulle questioni politiche,
soprattutto sulle questioni amministrative, si lasciassero da parte i riferimenti personali e si arrivasse
al nocciolo della questione, mi verrebbe da dire “al nocciolino” della questione, perché solamente in
questo modo si fanno gli interessi della popolazione. Se ci sono risentimenti di carattere personale,
rancori… io ringrazio il Consigliere Mogavero, il Consigliere Rosato, il Consigliere Ianne,
soprattutto plaudo al tipo di interventi che fanno, dando veramente lezione a tutti noi che siamo più
esperti in aula, sia il Consigliere Mogavero e sia il Consigliere Rosato, ma menziono tutti quanti gli
altri, perché si attengono ai fatti, sono crudi, non vanno oltre, lasciano da parte i riferimenti
personali, perché di questo si dovrebbe discutere un un’aula consiliare.
Io, per esempio, nel tentativo di attaccarmi e di screditarmi, ho seguito gli interventi, per quello che
ho potuto, perché alla fine ci si stanca anche, di quattro consiglieri di opposizione, i quali hanno
detto, nel tentativo di essere contro me, una cosa diversa dall’altra. Uno dice che un funzionario può
non far sapere niente al politico, l’altro dice che il politico deve sapere a tutti i costi come stanno le
cose, quindi si fa una discussione enorme. Come pure quando si parla, per esempio, delle decisioni
assunte a San Pancrazio e si dice davanti al Sindaco Fai che il Sindaco Donato De Mitri ha deciso di
denunciare penalmente l’Amministrazione comunale di Veglie, significa dire delle cose che non
stanno veramente né in cielo e né in terra.
CONSIGLIERE GRAVILI: (fuori microfono)
SINDACO: Le decisioni di quella riunione non sono… stia calmo!
CONSIGLIERE GRAVILI: (fuori microfono)
SINDACO: Allora si agiti! Si agiti quanto vuole. Vada, si agiti. Io continuerò ad essere calmo.
Dicevo: in quella riunione non si è affatto deciso di denunciare penalmente l’Amministrazione
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comunale di Veglie. C’è stato soltanto l’intervento del Vicesindaco di Guagnano, il quale ha detto:
“A nostro parere, qualora ce ne fossero gli estremi, autonomamente, procederemo per un’azione
penale”, questa è la posizione del Comune di Guagnano. Questa è la realtà dei fatti, tant’è che c’è
stato un comunicato ufficiale, e io sono stato sentito ufficialmente, e di denuncia penale non se ne
parla affatto. Il problema qual è per arrivare alla questione? Il problema è che c’è già un permesso a
costruire rilasciato, che quel permesso a costruire rilasciato l’11 di agosto deve essere, qualora lo si
ritenga viziato, impugnato nel termine di sessanta giorni altrimenti parliamo di aria fritta e
l’impianto ce lo troviamo. Allora noi cosa stiamo facendo con questa delibera? Chiediamo una cosa
all’Amministrazione comunale di Veglie e diciamo: con ogni probabilità il procedimento adottato è
viziato, perché di questo si tratta, in quanto un progetto del genere doveva andare in variante allo
strumento urbanistico e, quindi, passare dal Consiglio, pertanto chiediamo all’Amministrazione
comunale di Veglie di ritirarla. Bene hanno fatto i Comunisti Italiani e la Sinistra Arcobaleno ad
emendare il termine “revoca” con il termine “annullamento in autotutela” perché, in effetti,
l’annullamento implica il fatto che si parta da zero, mentre la revoca implica il fatto che un atto ha
già prodotto degli effetti. Per cui è giustissimo quello che lei chiede di fare. Ma, al di là di questo,
noi diciamo politicamente: “Comune di Veglie, assumiti questa responsabilità; ritira, annulla il
progetto e riapri la discussione affinché sia i cittadini di Veglie sia i cittadini di Salice sia i cittadini
di Guagnano sia i cittadini dei Comuni interessati abbiano la possibilità di conoscere e di
esprimersi, se tu non lo fai, noi andiamo davanti al TAR”. Questo è quanto. Perché non vogliamo
rischiare di fare una discussione sterile; dobbiamo fare una discussione che giunga ad un obiettivo.
Noi diciamo no a questo impianto, ma soprattutto diciamo che è viziata la procedura e chiediamo
che tutti abbiano la possibilità di dire la propria; sicché ci sono due questioni: una di carattere
tecnico in cui diciamo: “Qualora dovesse andare avanti la procedura, va sottoposta a valutazione di
impatto ambientale”, doveva essere sottoposta dal Comune di Veglie ed, eventualmente, lo sarà
dalla Provincia di Lecce, però per quanto riguarda i fumi, ecco perché noi diciamo che è più
importante il Comune di Veglie. Noi però percorriamo anche la strada diversa, e speriamo concreta,
che porti all’annullamento di quel provvedimento che noi riteniamo viziato. Questo è quanto. Poi la
questione di mischiare fotovoltaico, eolico etc… noi sul fotovoltaico e sull’eolico abbiamo detto e
fatto tanto, ci siamo riuniti, la cittadinanza è stata coinvolta ed è da due anni che si parla di
questioni di carattere ambientale. Peraltro l’Amministrazione passata ha approvato un progetto
relativo ad un impianto eolico senza consultare nessuno.
Ma, detto questo, io vorrei che si sgombrasse una volta per tutte, come dicevo in origine, il campo
da equivoci.
Il Consigliere Innocente parla di interessi di parte e poi dice: “Siete amici con un mediatore”. Bene,
io non ho paura di nulla. Da questo punto di vista nessuno che mi conosca può dire che sono andato
mai davanti a un politico per dire: “Fatemi questo! Consentitemi questo!” altri invece no, altri lo
hanno fatto, anche quelli che siedono su quegli scranni si sono rivolti all’amministratore di turno
per chiedere qualcosa.
CONSIGLIERE INNOCENTE: (fuori microfono).
SINDACO: No, non è riferito a lei.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Mi deve dire a cosa si sta riferendo in questo momento.
SINDACO: Stia calmo!
CONSIGLIERE INNOCENTE: Sindaco, non può fare il gioco delle tre parti. Dica a che cosa si
riferisce. Io non ho interessi come ce li ha lei, io non faccio parte di società e altro. Dica a che cosa
si riferisce.
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SINDACO: Ce li ha lei gli interessi.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Dove? Dica a che cosa si riferisce.
SINDACO: Glielo sto dicendo, si segga e glielo dico. Io, da quest’aula, quando si è parlato di
fotovoltaico o di eolico, non sono stato costretto ad alzarmi e ad andarmene perché ci sono parenti
che hanno interessi.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Lei è un mistificatore! Lei e quelli che la seguono. Lei sa
benissimo che rapporto io ho con i proprietari di quei terreni. Non ho nessuno tipo di rapporto! Lei
lo sa bene! Deve spiegare lei quale tipo di rapporto ha con la benzina, per esempio.
La smetta di fare il mistificatore, lei come anche chi mette in giro queste voci perché io so chi lo fa.
SINDACO: Possiamo parlare? È un grado di far proseguire la discussione?
Dicevo: lei è stato costretto ad alzare il culo dalla sedia ed andare lì mentre si discuteva di
fotovoltaico. Giuridicamente è stato costretto ad andare via.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Ma non lo sapevo assolutamente! E lei lo sa. È testimone il
Comandante dei Vigili urbani. Lei è scorretto, vergogna! È una vergogna, lei e quelli che mettono
in giro certe voci. È vergognoso.
SINDACO: Questa è la verità dei fatti. Quel mediatore di cui si parla, viene seguito a casa da altre
persone per la tutela, eventualmente, di interessi particolari.
Lasciamo da parte questa cosa. Se lei ha da dire niente sui miei interessi, può andare dovunque
vuole e può rappresentare questi fatti. A me non riguardano i suoi interessi come quelli di nessun
altro. Io cerco di svolgere un’azione politica, per quanto mi è possibile, trasparente e seria e nella
questione specifica il nostro deliberato è sotto gli occhi di tutti. Noi diciamo che la procedura è
viziata, chiediamo al Comune di Veglie di ritirare l’atto, ove non lo dovesse fare, noi proporremo
ricorso davanti al TAR. Questa è la storia! E su questo sarebbe stato logico incontrare tutti quanti.
Per cui sarebbe bene, una volta per tutte, che si sgombrasse il campo dagli equivoci una buona volta
per tutte. Qui si parla di politica e non si parla di interessi, altrimenti poi siamo costretti…
Voglio concludere per ringraziare una volta di più la maggioranza…
(Voce fuori microfono) Ha detto che da questa parte tutti sono andati a chiedere…
SINDACO: Non ho detto “tutti”, Ho detto che qualcuno è venuto, anzi più di qualcuno.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Questa è una vergogna! Questo è vergognoso. Non era mai arrivato
a queste condizioni. È una vergogna! Sei stato colpito nel vivo ecco perché ti sei comportato…
SINDACO: Grazie, grazie, mi vergogno!
CONSIGLIERE INNOCENTE: È probabilmente che abbandonerò l’aula perché è vergognoso
questo suo comportamento. È vergognoso!
SINDACO: Ancora una volta perde completamente il lume della ragione.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Perché mi si può accusare di tutto tranne che di certe cose. Siccome
avete messo in giro queste voci e siccome so chi sono i responsabili, cioè lei e qualcun altro di
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quelli…
SINDACO: Può stare proprio tranquillo!
CONSIGLIERE INNOCENTE: Lei sa bene che io non ho nessun tipo di rapporto da quel punto di
vista e lei lo sa molto bene.
SINDACO: Chiudiamo l’argomento, spero, passiamo alla votazione e cerchiamo, una volta buona
per tutte, di tutelare gli interessi della popolazione e di non fare mistificazione di carattere
personale. Grazie.
Passiamo alla votazione. Andiamo per ordine, dobbiamo votare sulla mozione proposta
dall’opposizione. Chi è favorevole alla mozione proposta dai consiglieri di opposizione alzi la
mano.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Di che cosa stiamo parlando? Innanzitutto noi non prenderemo
parte alla votazione. Noi rimarremo seduti ma non prenderemo parte alla votazione.
SINDACO: No.
CONSIGLIERE INNOCENTE: Allora ci sposteremo.
SINDACO: Se non dovete prendere parte alla votazione, vi dovete spostare.
(Interventi fuori microfono)
CONSIGLIERE GRAVILI: Abbiamo già votato.
SINDACO: Come fa a votare? Deve alzare la mano per votare.
(Interventi fuori microfono)
SEGRETARIO: Sulla mozione presentata dalla minoranza fino ad ora non si è votato. Quindi le
opzioni sono due: o si vota su quella mozione oppure la ritirate, però fino adesso la mozione è in
piedi e su quello si deve votare.
SINDACO: Se dovete non votare, vi dovete alzare e allontanarvi dall’aula.
CONSIGLIERE GRAVILI: (fuori microfono)
SINDACO: Farebbe bene ridere un po’. La vita è anche sorriso. Farebbe bene a sorridere un po’.
CONSIGLIERE GRAVILI: (fuori microfono)
SEGRETARIO: La dichiarazione di voto non è un voto. Che cosa vuole sapere dal regolamento?
CONSIGLIERE GRAVILI: (fuori microfono)
SEGRETARIO: La mozione non è stata respinta perché per poterlo fare bisogna votare.
SINDACO: Lei, Consigliere, deve votare o si deve astenere?
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CONSIGLIERE GRAVILI: (fuori microfono)
SINDACO: Allora si dovrebbe allontanare.
CONSIGLIERE GRAVILI: (fuori microfono)
SINDACO: Guardi, faccia come vuole tanto non la pensa nessuno.
CONSIGLIERE GRAVILI: (fuori microfono)
SINDACO: Va bene. Faccia come vuole.
Passiamo alla votazione. Chi è favorevole alla mozione presentata dall’opposizione. A questo
punto, siccome l’opposizione si è allontanata, dovrebbe considerarsi ritirata. Però, siccome c’è un
consigliere di opposizione che resta qui, votiamo questa mozione. Chi è favorevole alzi la mano.
VOTAZIONE COME IN ATTI.
SINDACO: Adesso votiamo alla mozione presentata dal Consigliere Mogavero con l’emendamento
del deliberato presentato per iscritto.
Chi è favorevole alzi la mano.
VOTAZIONE COME IN ATTI.
SINDACO: Adesso votiamo sull’ordine del giorno discusso e proposto dalla maggioranza. Chi è
favorevole alzi la mano.
VOTAZIONE COME IN ATTI.
SINDACO: L’ordine del giorno è approvato.
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Letto, approvato e sottoscritto.
IL PRESIDENTE
Avv. Donato DE MITRI
IL SEGRETARIO COMUNALE
Dr. Domenico CACCIATORE
_____________________________
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Attesto che la presente deliberazione è stata pubblicata all’Albo Pretorio del Comune il
_________________ e vi rimarrà per 15 giorni consecutivi (N. ______ del Reg.).
Data _________________
IL MESSO COMUNALE
Cosimo PERRONE
IL SEGRETARIO COMUNALE
Dr. Domenico CACCIATORE
ATTESTO che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il ___________________
decorsi giorni 10 dalla data di inizio della pubblicazione (art. 134, comma 3, D. Lgs. 267/2000);
perché dichiarata immediatamente eseguibile (art. 134, comma 4, D. Lgs. 267/2000);
IL SEGRETARIO COMUNALE
Dr. Domenico CACCIATORE
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