Il futuro del trasporto in Italia per
l’integrazione nel contesto europeo
IL TRASPORTO DELLE MERCI
(Riferimenti ai documenti della Commissione
Europea):
in particolare a:
Libro Bianco sui trasporti della CE – contiene:
Indirizzi (che diventeranno presto Direttive) relativi al
trasporto merci e viaggiatori.
Il futuro del trasporto in Italia per
l’integrazione nel contesto europeo
IL TRASPORTO DELLE MERCI
Obbligo a dimostrare di aver ottenuto risultati in:
– Riduzione della quantità di energia convertita per
unità di trasporto;
– Riduzione dei tempi di trasporto;
– Riduzione, globale e per unità di trasporto, delle
emissioni inquinanti e di gas serra
nell’atmosfera;
– Miglioramento delle condizioni generali di
– sicurezza (sinistri per t/km e pass/km).
IL TRASPORTO “COMBINATO”
Preferenza al “trasporto combinato”:
nave/rotaia/gomma a container chiuso
Per la frazione su gomma tendenza a ridurne
l’incidenza al – 5% - 10% della percorrenza totale
Scenario infrastrutture di cui dotarsi:
– Svincoli e snodi.
– Aree di scambio intermodale.
– Aree di smistamento – lavorazione container.
– Aree industriali e commerciali raccordate alle aree di
smistamento.
Futuro del trasporto e della
distribuzione merci:
in area extraurbana:
Razionalizzazione (necessità di eliminare/ridurre):
– Percorrenze dei containers vuoti
– Viaggi andata – ritorno dello stesso carico sullo
stesso percorso
– Viaggi di scambio sullo stesso percorso della
medesima tipologia di merce
– Viaggi con carico di valore merceologico troppo
basso per la categoria di trasporto adottata
Futuro del trasporto e della
distribuzione merci:
in area urbana:
– (riduzione della congestione e dell’inquinamento)
mediante:
– Scelta di veicoli commerciali più piccoli e
specializzati (innovazione del sistema di
carico/scarico, propulsione ibrida o interamente
elettrica)
– Potenziamento degli scali periferici
TRASPORTO DEI PASSEGGERI
Tendenza prevalente di sviluppo :
trasporto ferroviario Alta Velocità
– Futura distanza di equilibrio
economia/convenienza
fra treno e aereo: 800/900 km
TRASPORTO DEI PASSEGGERI
Tendenza prevalente di sviluppo :
Ne segue la necessità di avere
infrastrutture e mezzi rotabili ferroviari
adatti a TAV.
– Esempi di percorsi europei già attivi: Parigi –
Marsiglia; Londra – Bruxelles ecc.
– Equivalenti italiani: Milano - Roma in
2h.30min; Palermo - Roma in 3h; Palermo –
Milano in 6h; Roma – Napoli 50min.
TRASPORTO DEI PASSEGGERI
Tendenza prevalente di sviluppo :
Ne segue la necessità di avere infrastrutture e mezzi
rotabili ferroviari adatti a TAV.
– Se permane la soluzione attuale dei trasporti sullo
Stretto di Messina (ferry-boat). Inutile attrezzare le
linee se c’è una strozzatura equivalente a 600 km di
percorrenza.
– Impossibilità di scomporre i treni Eurostar e TAV.
Inoltre impossibilità pratica di far transitare i treni
merci standard europei sulla nostra rete (peso,
lunghezza, alimentazione elettrica ecc.).
Railway Line Capacity
European Corridors
Superposition/15-27 Railway Traffic num. of Train
RUOLO DELL’ENEA
All’interno delle strutture scientifiche e operative
dell’Enea sono presenti competenze fortemente
caratterizzate e applicabili sia alla attività di
individuazione e di risoluzione delle tematiche connesse
alla ottimizzazione del sistema europeo dei trasporti che
al supporto alla analisi di fattibilità di progetto di grandi
infrastrutture nel settore trasporti.
In particolare sono specifiche dell’Enea le competenze
inerenti:
– all’analisi di sicurezza di sistemi complessi (metodi
derivati dalla passata esperienza nel campo nucleare)
– alle valutazioni di impatto ambientale di grandi opere
– alla promozione dell’uso razionale delle conversioni
energetiche.
Supporto organizzativo
Si possono individuare interventi scanditi secondo le
fasi seguenti:
– Individuazione e il coinvolgimento di soggetti
istituzionali, finanziari e industriali interessati alla
realizzazione e all'esercizio economico delle opere.
– Programmazione e organizzazione di meeting
finalizzati all'assegnazione ai diversi soggetti delle
attività specifiche relative alla ricerca, alla valutazione
delle scelte di progetto in relazione all’impatto
ambientale e all’ottimizzazione degli usi energetici.
I TRASPORTI DEL XXI
SECOLO
UNIRE L’EUROPA E
L’AFRICA
L’Italia ponte nel
Mediterraneo
LE GRANDI OPERE
del passato e del presente
• “Collegare i mari” (Panama, Suez)
• Grandi Potenze grandi flotte
• il senso dei “paralleli”
• Le rotte dell’Oriente
OGGI
• Collegare le “Terre”
• Considerare anche il senso dei “meridiani”
Gibilterra e Mazzara due estremità dell’Europa
IL PONTE SULLO STRETTO
• Collegamento fra regioni italiane o cerniera fra due
continenti ?
• Agevolerà il passaggio del trasporto delle merci dalla
strada alla rotaia
I TUNNEL SOTTOMARINI
In servizio
• Il Tunnel di Sei-Kan
• Il Tunnel della Manica
• Il Tunnel Tokyo Bay (Aqualine)
futuri
• Il Tunnel Giappone Korea
• Il Tunnel di Gibilterra
• Il Tunnel dello Stretto di Bering
SEI –KAN
• Lungo 53.850 m, in funzione dal 1988 schema
SEI - KAN
Profilo
EUROTUNNEL
• schema
EUROTUNNEL
• Opere di collegamento di Stratford (in
costruzione)
EUROTUNNEL – nuovi
collegamenti
TUNNEL TOKYO BAY
• Schema e profilo
TUNNEL TOKYO BAY
• Viadotto e isola Kase – no - to
TUNNEL TOKYO BAY
• Isola Humi - Hotaru e viadotto
Isola UMI-HOTARU
Click sull’immagine
TOKYO BAY (schema degli
svincoli)
AQUALINE (schema parcheggio)
TOKYO BAY DAL SATELLITE
TOKYO DAL SATELLITE
MESSINA E REGGIO
CALABRIA
IL TUNNEL DI GIBILTERRA
• PLANIMETRIA
IL TUNNEL DI
GIBILTERRA
SEZIONE E
PLANIMETRIA
IL TUNNEL DI GIBILTERRA
• PROFILO ALTIMETRICO
IL TUNNEL DI
BERING
• Percorso Russia – USA e isole Diomede
TUNNEL KOREA GIAPPONE
• Lungo 120 km, 5 isole, in progetto
SICILIA–AFRICA - tracciato del tunne
SICILIA–AFRICA
profilo, planimetria, sezione
Connessione smorzamento
effetto pistone ogni 200
metri
PROFILO LONGITUDINALE DEL TUNNEL SOTTO IL CANALE DI SICILIA
(SICILIA-TUNISIA) PER IL COLLEGAMENTO FERROVIARIO TRA EUROPA-AFRICA
Tunnel
Principale
Tunnel di
servizio
Tunnel
Principale
connessione di bypass
totale ogni 375 metri
S1
S2
S3
S4
20 km
31 km
29 km 30 km
26 km
CAPO BON
PIZZOLATO
I__________I______________I______________I_______________I_____________I
TUNISIA
SICILIA
Tabella – Profondità fondali e tunnel
Isole
Artificiali
Distanza
dalla Sicilia
Profondità
fondale
Profondità
Tunnel
S1
S2
S3
S4
136
120
131
116
105
92
85
74
63
56
48
40
26
22
10
3
0
0
25
150
56
205
200
60
80
70
40
90
35
58
60
92
30
0
120
130
190
200
245
240
200
150
115
120
130
80
112
110
140
75
65
LE ISOLE
• Il canale di Sicilia, è possibile una galleria di 130
km ?
• Le isole artificiali, l’esperienza giapponese,
danno ambientale o beneficio?
LA REALIZZAZIONE
• Le testate e le isole
• Le macchine TBM
• Schema e prestazioni
EFFETTI A MEDIO E
LUNGO TERMINE
• Perché solo merci e servizi
CONSEGUENZE ECONOMICHE
• Fase di cantiere
• Modifica delle produzioni del Nord Africa,
qualità e quantità
• Delocalizzazione industriale
• Incremento dei redditi e dei consumi primari
I TEMPI
•
•
•
•
Studi e progetti di fattibilità
Costituzione Consorzi e reperimento investitori
Progetti esecutivi e programmazione
Realizzazione testate, isole e opere di
collegamento
• Fase di trivellazione
• Realizzazione impiantistica
CARATTERISTICHE
TECNICHE
del Tunnel Sicilia – Tunisia
- Lunghezza complessiva 150 km.
- Lunghezza della parte sottomarina 136 km.
- Due gallerie (una per ogni senso di transito) di diametro 7.6 m,
distanti fra loro 45 m (interasse).
- Una galleria di esplorazione/servizio di 4.8 m di diametro in
posizione centrale fra le gallerie di transito.
- Collegamenti percorribili di bypass totale ogni 375m.
- Connessioni aerodinamiche di smorzamento dell’effetto pistone
ogni 200 m.
-Alimentazione elettrica:alle estremità in connessione con le reti
nazionali tunisina/italiana. Presenza di due o più stazioni
ausiliarie nelle isole artificiali.
FASI DELLA COSTRUZIONE
La realizzazione del tunnel in analogia con altre opere del genere prevede
almeno 4 fasi:
- Indagine geologica e progettazione esecutiva (durata circa 4 anni).
I lavori di costruzione del tunnel comprendono tre fasi (per una durata
stimabile di circa 7 anni effettivi):
- Posizionamento delle 4 piattaforme per la costruzione delle Isole Artificiali
(tecnica del pozzo) e inizio della realizzazione dei terminali (Pizzolato e
Capo Bon).
- Scavo delle varie tratte del tunnel (5 tratte lunghe) e costruzione delle Isole
Artificiali.
- Messa in opera di tutti gli impianti tecnici (sistemi di ventilazione, sistemi di
drenaggio…)
LE MERCI NEL
MEDITERRANEO
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