Stanze per Dialoghi e Letture Futuriste alla Galleria Mazzoleni STANZE PER DIALOGHI A cura di Francesco Poli 30 ottobre 2015 - 31 gennaio 2016 LETTURE FUTURISTE con Giancarlo Judica Cordiglia Sabato 7 novembre 2015 ore 21 Torino, Mazzoleni Galleria d'arte Inaugurata pochi giorni prima di Artissima, dove la galleria è presente con una retrospettiva dedicata a Agostino Bonalumi, la mostra illustra alcuni possibili dialoghi tra artisti di generazioni differenti, messi in relazione per affinità o contrappunto e suggerisce un’inedita lettura critica delle loro opere. Il percorso si sviluppa attraverso una serie di stanze che costituiscono i tasselli emotivi e fisici di una storia in divenire. Le opere sono accostate con la libertà che caratterizza le passioni di un collezionista che, pur nella parzialità della scelta, fornisce una libera lettura della ricerca artistica degli ultimi cento anni, con lavori che vanno dal Futurismo all’Arte Minimalista, dall’Arte Povera fino alle ricerche più recenti dei grandi artisti coinvolti. Nel Salone degli Affreschi sono proposti alcuni rari dipinti futuristi di Giacomo Balla, la cui tensione dinamica e geometrizzante trova risonanze nei lavori di Agostino Bonalumi, Gianni Colombo e Alberto Biasi. Nella Sala Dalì le architetture plastiche di Fausto Melotti oppongono la loro fragile poeticità ad alcuni piccoli lavori di minimale costruttività di Giuseppe Uncini. Nel Foyer di Palazzo Panizza, i tagli di Lucio Fontana e gli specchi di Michelangelo Pistoletto si fronteggiano sulla comune indagine circa il concetto di spazio: il primo con il superamento della bi-dimensionalità della tela, il secondo attraverso la rifrazione dell’immagine. Nel Salone delle Armi le superfici modulari di Enrico Castellani creano un’assonanza con il rigore presente nei lavori di Gianni Piacentino, nitidi e curatissimi rilievi a muro. Nel Salone del Camino della volta affrescata, sono presentati i lavori di due coppie di artisti. La prima è costituita da Mario Merz e da Mattia Moreni la cui profonda amicizia e stima reciproca crea l’occasione per un dialogo inatteso tra la struttura archetipo di un igloo di Merz e un violento dipinto informale di Moreni. La seconda coppia è composta da Alberto Burri e Pierpaolo Calzolari, la cui affinità si muove sul piano dell’espressività primaria dei materiali e dei mezzi utilizzati, in particolare il fuoco. La Sala Solferino accoglie alcune opere di Giulio Paolini che attivano un dialogo ideale con il lavoro di Giorgio de Chirico, grande metafisico, tra i più amati maestri spirituali di Paolini. Il percorso espositivo si conclude nella Sala Fontana Angelica che racconta i giochi di elaborazione estetica della scrittura, tra i crittogrammi multicolori di Alighiero Boetti e le composizioni pittoriche con intrecci segnici di Giuseppe Capogrossi. Artisti in mostra: Giacomo Balla, Alberto Biasi, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Enrico Castellani, Gianni Colombo, Giorgio de Chirico, Pier Paolo Calzolari, Lucio Fontana, Fausto Melotti, Mario Merz, Mattia Moreni, Giulio Paolini, Gianni Piacentino, Michelangelo Pistoletto, Giuseppe Uncini. Mazzoleni Galleria d’Arte Piazza Solferino, 2 Torino Orario Dal martedì al sabato ore 10:30-13, 16-19 Domenica su appuntamento, lunedì chiuso Ingresso libero Letture futuriste In occasione dell’apertura serale per la Notte delle Arti Contemporanee, sabato 7 novembre a partire dalle 21 Mazzoleni Galleria d’Arte propone un approccio trasversale alle Avanguardie del primo Novecento. A partire dall’opera di Giacomo Balla Linee forza di mare (mattino) esposta nella mostra, Giancarlo Judica Cordiglia reciterà alcuni brani di autori futuristi. Il Futurismo fu il primo movimento di avanguardia del Novecento e mantenne la sua carica provocatoria ed eversiva almeno fino al 1920. Fu fondato ufficialmente a Parigi il 20 febbraio 1909 dal poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti con la pubblicazione su “Le Figaro” del Manifesto del Futurismo nel quale sono già contenute tutte le espressioni che lo caratterizzeranno e che verranno declinate in tutte le forme artistiche. Una rottura violenta, fragorosa e determinata, intesa a rifiutare ogni tipo di tradizione e ben delineata nella figura dell'artista futurista che è lo stesso Marinetti a descrivere in uno dei suoi scritti: "Chi pensa e si esprime con originalità, forza, vivacità, entusiasmo, chiarezza, semplicità, agilità e sintesi. Chi odia i ruderi, i musei, i cimiteri, le biblioteche, il culturismo, il professoralismo, l'accademismo, l'imitazione del passato, il purismo, le lungaggini e le meticolosità. Chi vuole svecchiare, rinvigorire e rallegrare l'arte italiana, liberandola dalle imitazioni del passato, dal tradizionalismo e all'accademismo e incoraggiando tutte le creazioni audaci dei giovani". Info Tel. 011 534473, www.mazzoleniart.com Ingresso libero