La prima area tematica mostra in
primo piano i principali
personaggi che hanno fatto sì che
l’unificazione si sia potuta
realizzare.
Possiamo trovare persone illustri
come Garibaldi, Cavour, ecc..
Tramite un curioso gioco
prospettico creato con un doppio
strato di specchi questi busti si
riflettono all’infinito: l’unità infatti
non è stata fatta solo dai nomi
famosi, ma da tutti i cittadini di
diverso rango sociale che hanno
sostenuto questo movimento di
innovazione
NEL XIX SECOLO IL MONDO RURALE È UN
UNIVERSO CHIUSO, FORTEMENTE LEGATO A
TRADIZIONI ANTICHE, ISOLATO RISPETTO AL
RESTO DEL PAESE. UN MONDO ESTRANEO,
SE NON ADDIRITTURA OSTILE, AL PROCESSO
DI COSTRUZIONE DELL’UNITÀ NAZIONALE.
CON LA NASCITA DELLE PRIME
ORGANIZZAZIONI POLITICHE E SINDACALI È
IL CONFLITTO SOCIALE A ROMPERE QUESTO
ISOLAMENTO E A DIFFONDERE ANCHE
NELLA CLASSE CONTADINA LE NUOVE IDEE
DI EQUITÀ E GIUSTIZIA SOCIALE.
Ma l’unificazione andava completata, col
contributo di TUTTI.
La Grande Guerra è la prima esperienza collettiva
degli italiani. Senza cancellare le differenze di
condizione sociale e culturale, la guerra funziona
come un miscelatore di linguaggi, idee,
conoscenze, tradizioni e costumi, costituendo così
un grande fattore di inclusione.
Il bisogno della comunicazione scritta, nella
lontananza forzata, si affaccia per la prima volta
con inedita urgenza: due miliardi di lettere e
cartoline. Un’intricata rete di parole, di immagini,
di sentimenti, di racconti attraversa il territorio
nazionale per raccontare le esperienze dei soldati
al fronte e delle famiglie lontane. La penna si
affianca al fucile.
Pur nella tragedia, nel lutto e nel dolore, la Grande
Guerra è un momento di unificazione nazionale.
EMIGRAZIONE
MAFIA
29 MILIONI DI MIGRANTI ITALIANI DALL’UNITÀ A
OGGI HANNO DOVUTO ABBANDONARE IL PROPRIO
PAESE E LE PROPRIE CASE PER NECESSITÀ DI
SOPRAVVIVENZA.
UN MOMENTO DI FORTE INTEGRAZIONE E DI
PROGRESSIVO AVVICINAMENTO DI MONDI FINO
AD ALLORA ESTRANEI AVVIENE INVECE, NEGLI
ANNI SESSANTA, CON IL FENOMENO DELLE
MIGRAZIONI INTERNE CHE PORTA MILIONI DI
PERSONE VERSO IL TRIANGOLO INDUSTRIALE
TORINO-GENOVA-MILANO.
LA MAFIA ESISTE FIN DAL DICIANNOVESIMO
SECOLO ED È COEVA ALLA COSTITUZIONE DELLO
STATO UNITARIO.
ESSA NON È SOLTANTO UN FENOMENO
CRIMINALE, È ANCHE UNA CONCEZIONE E UNA
PATOLOGIA DEL POTERE CHE SI ESPRIME NEL
RIFIUTO DELLO STATO, NEL CONTROLLO VIOLENTO
DEL TERRITORIO, NELL’AFFERMAZIONE DI UN
ORDINE E DI UN SISTEMA DI RELAZIONI SOCIALI
DIVERSE DA QUELLE STATUALI.
All’inizio e per secoli, la parola scritta e orale. Poi l’immagine fotografica,
la voce della radio, le suggestioni del racconto cinematografico.
E poi ancora la televisione e, da ultimo, internet e le nuove tecnologie informatiche.
Alcuni di questi mezzi di comunicazione, prima la radio,
poi soprattutto la televisione, hanno invaso direttamente le case e le famiglie italiane,
omologando trasversalmente e in profondità un intero popolo.
La storia delle infrastrutture, fondamentali per la crescita di un paese, si incrocia
necessariamente con quella dei trasporti. È storia di rotte e di mezzi di locomozione,
di traffici commerciali e di spostamenti umani. Treni, navi, aerei, automobili, vie di
transito, porti e stazioni rappresentano uno sguardo sulla progressiva
modernizzazione del paese. Il passaggio da un uso elitario dei mezzi di trasporto al
loro consumo di massa ha favorito non soltanto la mobilità delle merci ma anche gli
incontri e le relazioni interpersonali, ha contribuito a unire l’Italia e gli italiani.
Le conquiste tecniche e le grandi
opere hanno trasformato il territorio
e il paesaggio italiano, modificando
la percezione del tempo e dello
spazio nella vita moderna.
Scarica

5H_BARBIERI OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI