La classe 3° F della Scuola
Media Statale “S. Pertini”
Presenta
INTRODUZIONE
Abbiamo deciso di impegnarci in questo lavoro in
seguito alla visita all’Archivio di Stato della città.
Abbiamo approfondito l’argomento della
condizione femminile nelle epoche passate,
grazie alla visione di alcuni documenti stilati da
vari notai, che esplicavano situazioni delicate in
cui si erano trovate alcune donne nel
passato,ossia nel periodo dal Medioevo alla
Resistenza. Inoltre, grazie all’aiuto e alle
proposte di lavoro della nostra professoressa di
lettere, abbiamo analizzato articoli di giornale
sulla situazione attuale.
Un archivio è una raccolta di
documenti, ordinati da una
persona fisica o giuridica;
possono provenire da uffici,
enti quali Comune, Scuola,
Provincia …. L’Archivio di
Savona contiene documenti
addirittura databili all’anno
Mille.

Ecco alcuni dei documenti che
abbiamo interpretato con la
guida:
Il documento parla della dote
lasciata a una certa Paxia, una
vedova con un figlio: se la
donna fosse stata senza figli la
dote sarebbe tornata alla
famiglia del marito.

Questo atto notarile descrive la
situazione di una donna adultera: la
pena per questo reato era di tipo
pecuniario( ovvero un pagamento in
denaro); ma nel caso le proprie
disponibilità fossero state, si
sarebbe ricorso ad una pena
corporale( per le donne la recisione
del naso e per gli uomini la
recisione dei testicoli).(1345)
•
Il Terzo documento parla di come una serva avesse denunciato
di aver subito violenze dal suo padrone.(1375)
cause
Violenza
sessuale
Violenza
fisica
prevenzioni
Condizione femminile
Pari opportunità
Questione aborto
VIOLENZA SESSUALE
Un problema molto grave riguardante le donne è la
prostituzione. Essa è chiamata tale quando una donna
vende il suo corpo a scopo sessuale. Quasi sempre
dietro ad una storia di prostituzione c’è una storia di
ricatto, di violenza e di droga, o comunque di minaccia
sulla donna. Oltre la metà degli Italiani si dice favorevole
ad riaprire le case chiuse. Il Italia esse furono introdotte
nel 1840 dallo statista Cavour. Il 20 Settembre del 1958
esse vennero abolite anche grazie all’aiuto dell’ ONU che
chiese ai paesi membri di cancellare ogni forma di
regolamentazione della prostituzione.
Ecco com’è la situazione nei paesi dell’UE:
 OLANDA:le prostitute sono considerate lavoratrici
autonome;
 GERMANIA:la prostituzione è soggetta ad IVA;
 FRANCIA:la prostituzione è legale, ma non
l’adescamento;
 SVEZIA:la prostituzione è legale ma i clienti
rischiano in ogni modo di essere perseguiti;
 GRAN BRETAGNA:non ufficialmente illegale;
 SPAGNA:la prostituzione non è un reato
perseguibile per legge. Lo è invece lo sfruttamento;
 ITALIA:lo sfruttamento e la prostituzione sono
considerati illegali.
VIOLENZA FISICA
In Italia negli ultimi dodici mesi un
milione di donne ha subito violenza
fisica. Di solito si crede che le donne
subiscano violenza solo nei luoghi
dove c’è odio razziale. Purtroppo non
è così: in Italia più di 6 milioni di
donne hanno subito una volta nella
vita una forma di violenza fisica.
Da noi la violenza è la prima causa di morte e
invalidità fra le donne tra i quattordici e i
cinquant’anni: ogni giorno, secondo gli ultimi dati
dell’ISTAT, sette donne sono prese a botte, il 22 % in
più rispetto all’anno scorso. Il dato preoccupante è che
l’87% delle violenze subite dalle donne è occupato
dalla violenza subita in casa da partner. Mentre la
violenza sessuale non da partner cioè per strada,
costituisce solo l’1%. Non sono rari gli episodi di
donne che devono quindi letteralmente “scappare”spesso anche con i propri figli- da un compagno
violento.
CAUSE
CAUSE
Le vittime sono in numero maggiore donne laureate e
diplomate, dirigenti e imprenditrici, donne che hanno
pagato con un sopruso la loro emancipazione culturale,
economica e la loro autonomia e libertà. Al giorno d’oggi
il 50% delle donne hanno un lavoro fuori casa, di cui il
15% è part-time.(“Famiglia Cristiana” del 7/3/08). In Italia
la violenza è la prima causa di morte delle donne
mature,più dei tumori e degli incidenti stradali. Può
quindi essere considerata ad ogni effetto una piaga
sociale, come le morti sul lavoro o la mafia. La verità è
che la donna, a causa della sua rapidissima
emancipazione, turba l’uomo, a cui vengono sottratti i
ruoli che da sempre possiede. Questo squilibrio si
trasforma sempre in una violenza cieca e talvolta
immotivata.
prevenzione
Prevenzione
Per fortuna oggi non mancano le precauzioni
e le prevenzioni, come la brillante idea avuta
dal comune di Milano: dei corsi anti-stupro
per donne ragazze. Finora le partecipanti
sono state più di 600. Inoltre l’ASL realizzerà
un osservatorio permanente per la raccolta
dei dati informativi relativi alle violenza sulle
donne nella città di Genova. Sempre a
Genova, a Palazzo Nervi, verrà aperto un
centro anti-violenza. Tra le altre
organizzazioni importanti “Telefono donna” e
la “Casa Rifugio” di Savona.
cause
QUESTIONE ABORTO
L’aborto è forse il campo in cui la donna ha ottenuto la maggior
libertà in confronto agli altri diritti. Il merito va alla famosa
legge “194”, promulgata trent’anni fa, con la quale la donna ha
potuto finalmente decidere di poter interrompere legalmente la
gravidanza non desiderata. Quando nacque fu subito
considerata una vincita della donna moderna (tanto che
divenne uno dei simboli della festa dell’otto marzo)perché
erano riconosciuti diritti alla donna. Dopo la sua introduzione,
secondo l’Istituto Superiore della Sanità, ci sono stati tre
milioni e mezzo di aborti. Grazie a questa legge, infatti sono
calati drammaticamente nel corso degli anni gli aborti
clandestini, che erano fonte di grave rischio per la salute di
una donna che desiderava non portare a termine una
gravidanza non desiderata. Infatti nel 1982 erano 350 mila,
mentre nel 2000 sono scesi a 20 mila.
Le polemiche su questa legge
scoppiarono nel 1981 quando fu
sottoposto a due referendum
abrogativi, uno promosso dal
Movimento per la vita, di matrice
cattolica, diretto alla completa
eliminazione della legge, l’altro
promosso dal movimento laico dei
Radicali che, all’opposto minavano a
ridurre le limitazioni in esse contenute..
Il voto popolare respinse entrambe le
proposte, quindi la legge rimase
invariata.
Il voto popolare respinse entrambe le proposte, quindi
la legge rimase invariata.
Nel nostro paese tra il personale medico il 60% dei
ginecologi è obiettore di coscienza, così come il 46%
degli anestesisti. Tuttavia a distanza di anni la suddetta
legge dimostra tutta la solidità e la modernità del suo
impianto tecnico e scientifico anche se- come tutte le
leggi- è perfettibile. Strettamente legata alla
problematica dell’aborto è la legge sulla pillola
abortiva, RU476, detta anche “pillola del giorno dopo”:
non potrà essere commercializzata nelle farmacie, e la
terapia sarà fatta da medici non obbiettori di coscienza
dei reparti di ginecologia, come specificato in un
articolo apparso sulla Repubblica del 27- 02- 2008.
Il percorso della legalizzazione di questo farmaco è
stato ed è lungo e accidentato, segnato da roventi
polemiche, accuse e denunce.
Tutt’oggi è quindi ancora presto per mettere la parola
fine a tutta la vicenda.
Pari opportunità
Quest’anno ricorre il centenario della festa della donna. L’8
marzo 1908 a New York il padrone di una industria tessile
bloccò il portone di un suo stabilimento dove le operaie
erano in sciopero contro le dure condizioni di lavoro, e
diede fuoco all’edificio. Morirono in 129. Una storia forse
romanzata per molti, che la considerano solo una scusa,
per sottolineare che, per un giorno, le donne sono
indipendenti, ma che in realtà per tutti i restanti giorni
dell’anno “appartengono” all’uomo. In realtà quella data ha
segnato la rivendicazione di uguali diritti; il simbolo di
questa giornata è la mimosa, fiore che sboccia in questo
periodo.
Attualmente la donna sembra avere acquistato
gli stessi diritti civili dell’uomo, ma, non solo nei
Paesi sottosviluppati, ancora sussistono
differenze tra i due sessi. Nel mondo del lavoro
le donne sono in genere meno pagate degli
uomini e ciò accade anche negli stati più
sviluppati, soprattutto nel settore industriale: in
Svezia, per esempio, una donna percepisce, in
media, l’89% dello stipendio di un uomo. Un
altro campo in cui le donne faticano ad accedere
è quello della politica (d’altra parte in alcuni
Stati le donne non godono ancora del diritto di
voto) e in questo caso non esistono grandi
differenze tra Nord e Sud del Mondo.
La classe III F della Villetta è così composta:Benazzo
Giacomo, Bozano Valerio, Cafagna Federico, D’onghia
Michele, Demi Matteo, Durante Alberto, Etim Francesco,
Ferrando Simone, Ferraro Giulia, Fresia Eleonora,
GALLEANO ANDREA, Giannuzzi Matteo, Larocca Giulia,
Mannella Daniele, Morando Nicolò, Ottonello Fabio,
Pancaglio Francesca, Poggio Federica, Romeo Viviana,
Sansone Vincent, Santi Michele, SCHIAVETTA ELISA,
Tranfaglia Ylenia, Viaggi Annaviola.
Cordinatrice dell’attività: Prof.ssa Lattanzi Letizia.
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La condizione femminile nelle epoche passate